Lauria e Crepis praemorsa: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Comune
|nome= Radicchiella siberiana
|nomeComune = Lauria
|statocons=
|panorama = Lauria-2.jpg
|immagine=Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0421.JPG
|linkStemma = Lauria-Stemma.png
|didascalia=''Crepis praemorsa''
|siglaRegione = BAS
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|siglaProvincia = PZ
|dominio= [[Eukaryota]]
|latitudineGradi = 40
|regno=[[Plantae]]
|latitudineMinuti = 3
|sottoregno=[[Tracheobionta]]
|latitudineSecondi = 0
|superdivisione=[[Spermatophyta]]
|longitudineGradi = 15
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|longitudineMinuti = 50
|sottodivisione=
|longitudineSecondi = 0
|superclasse=
|mappaX = 226
|classe=[[Magnoliopsida]]
|mappaY = 232
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|altitudine = 430
|infraclasse=
|superficie = 175,66
|superordine=
|abitanti = 13.565
|ordine=[[Asterales]]
|anno = ottobre 2007
|sottordine=
|densita = 77,10
|infraordine=
|frazioni = Acqua delle Donne, Alte Coste, Alzo rosso, Bamonte, Bivio Seluci, Borgo Seluci, Canicella, Capraro, Carminato, Castagnara, Cavallo, Cerase, Cerasofia, Cesinelle, Cogliandrino, Cona, Fabbricato, Finitime, Fiumicello, Galdo, Gremile, Iacoia, Iacoia di Sotto, Madama Angiolella, Madonna del Carmine, Malfitano, Mazzarella, Melara - Ovo della Vacca, Montegaldo, Pecorone, Piano Cataldo, Piano della Menta, Piano Focara, Pietraferrata, Pisciolo Vetrano, Piscitella, Prestieri, Rena Ianga, Rosa, Rosa di Sotto, Rosa Molino, San Crispino, San Filippo, San Giuseppe, Santa Barbara, Santa Filomena, Santa Lucia, Santa Maria, Sant'Elia, Seluci, Senno, Seta, Starsia, Taverna del Postiere, Timparossa, Timpone di Seluci, Zicolicchio
|superfamiglia=
|comuniLimitrofi = [[Castelluccio Superiore]], [[Castelsaraceno]], [[Lagonegro]], [[Laino Borgo]] (CS), [[Latronico]], [[Moliterno]], [[Nemoli]], [[Tortora (CS)|Tortora]] (CS), [[Trecchina]]
|famiglia=[[Asteraceae]]
|cap = 85044
|sottofamiglia=[[Cichorioideae]]
|prefisso = 0973
|tribù=[[Cichorieae]]
|istat = 076042
|sottotribù=[[Crepidinae]]
|fiscale = E483
|genere='''[[Crepis]]'''
|nomeAbitanti = laurioti
|sottogenere=
|patrono = [[Beato Domenico Lentini]]
|specie='''Crepis praemorsa'''
|festivo = [[25 febbraio]]
|sottospecie=
|sito = http://www.comune.lauria.pz.it/
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
|FIL?=si
'''Lauria''' è un comune di 13.565 abitanti in [[provincia di Potenza]].
|regnoFIL=[[Plantae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Angiosperme]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Eudicotiledoni]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Tricolpate basali]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Asteridi]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Euasteridi II]]}}
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottofamiglia]]|nome= [[Cichorioideae]] }}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Tribù (tassonomia)|Tribù]]|nome= [[Cichorieae]] }}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottotribù]]|nome= [[Crepidinae]]}}
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=([[Carl von Linné|L.]]) [[Ignaz Friedrich Tausch|Tausch]]
|binome=Crepis praemorsa
|bidata=[[1828]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=
|nomicomuni=Crepide rosicchiata
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
}}
 
La '''radicchiella siberiana''' (nome scientifico '''''Crepis praemorsa''''' <small>([[Carl von Linné|L.]]) [[Ignaz Friedrich Tausch|Tausch]], [[1828]]</small>) è una pianta [[erba]]cea [[spermatofite|spermatofita]] [[dicotiledoni|dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]].
==La Città==
Lauria deve la sua storica importanza e fioritura innanzitutto al fatto di trovarsi nella posizione strategica di nodo tra tre direttrici viarie importantissime (l'antica direttrice romana [[via Capua-Rhegium]] oggi [[A3]] di cui rappresenta il punto medio tra Salerno e Cosenza, la fondovalle Sinnica che porta sull'altra costa lucana,e la fondovalle del Noce che collega la A3 con la costa tirrenica calabro-lucana), al fatto di essere il punto di incontro di tre valli (quella del [[Noce]], del [[Sinni]] e del [[Mercure]] a cui si dovrebbe aggiungere anche quella dell' [[Agri]], tramite l'antico passaggio per [[Moliterno]], oggi però passato di livello secondario e in lunga attesa di adeguamento) e tra tre regioni (Basilicata, Calabria, Campania). Dal punto si vista paesaggistico è collocata nel cuore di uno dei più bei paesaggi dell'appennino italiano ( territorio che ha le sue famose perle in [[Maratea]], il [[Parco Nazionale del Pollino]] e il [[Massiccio del Sirino]]).
 
==Etimologia==
Naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro, corrispondente grosso modo alla Basilicata Meridionale più alcune zone limitrofe (nel Medioevo fu perciò sede di contea e vescovile), con una evoluzione demografico-istituzionale simile per molti aspetti a quella di Matera, ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il [[Massacro di Lauria]] del 1806, dovuto ad una intricata vicenda che portò la città, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La tremenda sconfitta portò ad una ritorsione nei confronti della città gravida di conseguenze: il dislocamento dei servizi statali (amministrazione, polizia e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori e soprattutto [[Lagonegro]], paese decentrato rispetto al territorio e tuttora molto più modesto. Nonostante questa vicenda di cui in ultima istanza ha pagato l'intera area, che, per quanto si voglia fare di questa necessità una astratta virtù, ha subito una frammentazione e un indebolimento, Lauria, grazie alle sue caratteristiche di baricentricità naturale, alle sue dimensioni, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, alla inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è tutt'oggi il centro principale e di gran lunga più grande dell' area (tra l'altro l'unico che sia in bilancio demografico positivo), sebbene gli effetti di quella vicenda siano uno dei fattori che ne ne rallentano la crescita. Il ''Sole 24 ore'' l'ha segnalata ( Venerdì 12 Novembre 2004) tra le '''''"provincie nascoste" d'Italia''''' , una provincia che eliminerebbe una innaturalità durata due secoli ma che soprattutto gioverebbe all'intera area lucana meridionale che potrebbe avere finalmente una sua città (insostituibile luogo della vita moderna) e una sua reale unità politica nel contesto regionale.
L'[[etimologia]] del nome generico (''Crepis'') non è molto chiara. In [[Lingua latina|latino]] ''Crèpìs'' significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune [[specie]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]], sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo (''krepis'') nell'antica [[Grecia]] indicava il legno di [[Santalum album|Sandalo]] e anche una pianta non identificata descritta da [[Teofrasto]]<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=108351|titolo=eFloras - Flora of North America|accesso=29 giugno 2013}}</ref>. Non è chiaro quindi, perché Sébastien Vaillant (botanico francese, 1669 - 1722) abbia scelto proprio questo nome per indicare il [[Genere (tassonomia)|genere]] della presente [[specie]]<ref>{{cita|Motta 1960|Vol. 1 - pag. 767 }}</ref>. Il nome specifico (''praemorsa'') deriva da due parole [[Lingua latina|latine]]: ''"prae"'' (= molto) e ''"morsus"'' (= mordere), ma non si sa con quale riferimento alla pianta di questa voce.<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pagePI-PY.html|titolo=Botanical names|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] di questa pianta inizialmente era ''Hieracium praemorsum'' ([[basionimo]]), proposto dal botanico [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]] - 2: 801"'' del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato proposto dal botanico boemo [[Ignaz Friedrich Tausch]] (1793-1848) nella pubblicazione ''"Flora; oder, (allgemeine) botanische Zeitung. Regensburg, Jena - 12(1, Ergänzungsbl.): 79. 1828"'' del 1828.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=200166-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
<br />
In alcune [[checklist]] il nome dell'Autore è [[Friedrich Ludwig Walther]] (1759-1824) con la pubblicazione ''"Flora von Giessen und der umliegenden Gegend - 584. 1802"'' del 1802.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=77076064-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
 
==Descrizione==
Il centro abitato è suddiviso in due grandi rioni, quello superiore, denominato Castello e quello inferiore, chiamato Borgo, che sono separati dall'antico quartiere Ravita. Lauria è, inoltre, dotata di una serie di servizi sociali, oltre che di ottime strutture alberghiere. Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca medievale, con le abitazioni aggrappate sulla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine che vi s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del Sirino (2005m), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti dei fiumi [[Sinni]] e Torbido, luoghi ameni dalle acque cangianti e ricche di pescosità; le acque oligominerali di Fiumicello, il [[Pino Loricato]] che cresce sul Monte La Spina (o Serra La Spina); la grotta del Favaro ed il castello di Seleuci, oggi Seluci, una delle principali contrade, dove vengono continuamente alla luce reperti archeologici.
[[File:Crepis praemorsa Sturm DESC.JPG|upright=2.3|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0429.JPG|upright=0.7|thumb|Portamento]]
Queste piante sono alte da 2 a 6 dm (massimo 9 dm). La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] ('''H scap'''), ossia sono piante [[erba]]cee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è robusta.<ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 276}}</ref><ref name=cp>{{cita web|url=http://wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu/portal/cdm_dataportal/taxon/b4a2a7e7-b32c-410d-832d-9ec11c42fe5b|titolo=Cichorieae Portal|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono dei [[Rizoma|rizomi]] orizzontali (o obliqui).
===Fusto===
La parte aerea del [[fusto]] è eretta, [[Glossario botanico#A|afilla]], snella o robusta e ramoso-racemosa nella parte alta. I rami si trovano all'ascella di [[Brattea|brattee]] [[Glossario botanico#L|lesiniformi]] (lunghe 1&nbsp;cm). La superficie può essere sia [[Glossario botanico#G|glabra]] che [[Glossario botanico#P|pubscente]] e striata. Il fusto alla base è largo 0,5 – 1&nbsp;cm.
===Foglie===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0425.JPG|upright=0.7|thumb|Rosetta basale]]
Tutte le [[foglie]] sono [[Glossario botanico#B|basali]] e formano una [[Glossario botanico#R|rosetta]]. Le foglie sono [[Picciolo|picciolate]] con base attenuata, a volte il picciolo è [[Glossario botanico#A|alato]]. La forma è da strettamente ovate a [[Glossario botanico#O|oblanceolato]]-spatolata, intera e revoluta sui bordi che sono dentellati. All'apice sono [[Glossario botanico#M|mucronate]], ottuse o acute. La superficie può essere mollemente [[Glossario botanico#T|tomentosa]]; è inoltre percorsa da nervi, quelli secondari sono arcuati. Le foglie [[Glossario botanico#C|cauline]] sono assenti o poche e di tipo squamiforme. Lunghezza delle foglie basali: 5 – 20&nbsp;cm (la larghezza è 1/3 - 1/4 della lunghezza).
===Infiorescenza===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0422.JPG|upright=0.7|thumb|Sinfloresenza]]
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da numerosi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] [[Peduncolo (botanica)|peduncolati]] disposti in un racemo allungato. Il peduncolo può essere scabro o tomentoso e ricoperto da brattee. I [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] a forma cilindrica composto da [[Brattea|brattee]] (o squame) disposte su 2 serie all'interno delle quali un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori tutti [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]. L'involucro è verde con superficie pubescente, ispida o glabra; le brattee esterne hanno una forma ovata con apici ottusi, subacuti o acuti, i margini spesso sono minutamente cigliati; le brattee interne sono da lineari-ovate, oblunghe a strettamente ovate con apici e margini simili a quelle esterne, in alcuni casi i margini sono scariosi. Il ricettacolo è piatto e nudo (privo di pagliette). Lunghezza del peduncolo: 1 - 2,5&nbsp;cm. Diametro del capolino: 15 – 22&nbsp;mm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 3,5 – 5&nbsp;mm; lunghezza 8 – 12&nbsp;mm. Dimensione delle brattee dell'involucro: larghezza 0,7 – 1&nbsp;mm; lunghezza 4 – 12&nbsp;mm.
===Fiore===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0419.JPG|upright=0.7|thumb|Capolino]]
I fiori (da 25 a 30) sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 12 }}</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del disco]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]].
 
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0416.JPG|upright=0.7|thumb|Fiori ligulati]]
==Storia==
*Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
Alcune legende la fanno risalire ad una fondazione greca/cretese tuttavia mai verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio, così come pure è ampia la gamma di possibilità sulle origini del suo nome. Comunque appare abbastanza improbabile che la sua area (attraversata tra l'altro nientemeno che dalla Via Popilia) sia rimasta non popolata fino al X sec. e alcuni ritrovamenti indicano proprio in questa direzione. Nella documentazione scritta la troviamo per la prima volta, almeno dal punto di vista di una chiara identificazione toponomastica, nel Medioevo. Secondo alcuni studiosi accreditati perciò il centro attuale sorse, nel [[X secolo]], intorno ad una laura basiliana, che era sita nel luogo ove poi è stato edificato il [[Santuario della Madonna dell'Armo]]. Probabilmente furono i [[Normanni]], che si stabilirono nella zona detta Ravita (dall'arabo Rabit zona vicina) che edificarono il castello oggi detto "di Ruggiero". Dal [[XII secolo]] Lauria fu sede di un feudo in cui fiorivano artigianato e commercio. Lauria rappresentava a quell'epoca il centro politico ed economico della [[Valle del Noce]]: il feudatario era il capo incontrastato di questo microcosmo autonomo. Capostipite della baronia normanna è Gibel de Loira cui seguì [[Riccardo di Lauria|Riccardo]] (dal [[1254]] al [[1266]]), fedelissimo di re Manfredi, che, insieme a lui, trovò la morte nella [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]]. Il primogenito di questi [[Ruggero di Lauria (Ammiraglio)|Ruggiero]] divenne celebre perché fu nominato Ammiraglio d'Aragona da Pietro III: egli non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la flotta Angioina. Nel [[1806]] molti abitanti di Lauria furono barbaramente trucidati dai soldati napoleonici, guidati dal generale [[André Masséna|Massena]] perché rei di aver sostenuto la causa borbonica in quello che è passato alla storia come il [[Massacro di Lauria]].. Rimane tristemente noto nella memoria collettiva di Lauria, infine, il bombardamento effettuato dagli alleati anglo-americani il 7 settembre 1943, nel quale perirono 39 persone.
::: '''* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=20 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
Antico simbolo del comune di Lauria, che lo condivide con [[Milano]], è il [[Basilisco]] con la scritta "noli mi tangere" (non mi toccare) che ricopre tutta una serie di significati tra i quali quello che, in varie forme della coscienza collettiva, è ancora vivo è la temibilità e intoccabilità.
{{Vedi anche|Massacro di Lauria}}
===Personaggi illustri===
 
*Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
[[Immagine:Roger of Lauria.jpg|thumbnail|Ruggero di Lauria]]
*Corolla: la [[corolla]] è colorata di giallo; lunghezza della corolla: 11 – 12&nbsp;mm (massimo 14&nbsp;mm); larghezza delle ligule: 2&nbsp;mm; il tubo è lungo 3,5 – 4&nbsp;mm ed è densamente pubescente.
*[[Ruggero di Lauria (Ammiraglio)|Ruggiero]] di Lauria, ammiraglio della flotta aragonese e condottiero che affrontò e vinse numerose battaglie sul mare a cavallo fra il 1200 ed il 1300
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, mentre le [[Antera|antere]] sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]].<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 1 }}</ref> Le antere (lunghezza 3,8&nbsp;mm) alla base sono acute ed hanno delle appendici di 0,5&nbsp;mm.
*[[Beato Domenico Lentini]], presbitero vissuto fra il 1700 ed il 1800, beatificato da [[Papa Giovanni Paolo II]] nel [[1997]]
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo è filiforme e peloso sul lato inferiore; gli [[Glossario botanico#S|stigmi]] dello [[Glossario botanico#S|stilo]] sono due divergenti. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]. Gli stigmi sono lunghi 1,3&nbsp;mm e sono gialli.
*[[Lorenzo Brancati]], cardinale, insigne studioso della ''Immacolata concenzione''
*Fioritura: da maggio a giugno (luglio).
*[[Nicola Carlomagno]], avvocato, giustiziato a Napoli il [[13 luglio]] [[1799]] come aderente alla repubblica napoletana.
===Frutti===
*[[Mario Lanziani]], celebre pittore
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. Gli acheni, fusiformi, debolmente compressi, lievemente incurvati o diritti, sono lunghi 4 – 5&nbsp;mm (larghezza 0,5 - 0,7&nbsp;mm) ed hanno circa 20 coste longitudinali; all'apice sono più o meno assottigliati; il colore è bruno chiaro. Il pappo, caduco, è bianco (o marroncino) e soffice (setole flessibili ma tenaci). Lunghezza del pappo: 4,5 – 5&nbsp;mm.
*[[Nicola Miraglia]], insigne studioso di materie economiche,fu direttore generale del Banco di Napoli
*[[Vito Pasquale Rossi]], economista e letterato, autore di alcuni saggi sulla storia e sul dialetto di Lauria
*[[Nicola Santo]], pioniere dell'aviazione ed inventore, collaboratore di [[Alberto Santos-Dumont]].
*[[Rocco Papaleo]], attore, vivente.
 
==Riproduzione==
===Evoluzione demografica===
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
==Distribuzione e habitat ==
{{Demografia/Lauria}}
[[File:Crepis praemorsa - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 81}}</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 676}}</ref>)]]
 
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Euro - Siberiano / Eurasiatico''']].
Al contrario di quanto avviene per la maggior parte del Mezzogiorno, il numero dei residenti in Lauria è stato in crescita per tutto il Novecento, sebbene negli ultimi decenni la popolazione sembrerebbe essersi arrestata intorno alla soglia dei 14.000 abitanti. Lo sviluppo urbano del comune è stato condizionato da fattori infrastrutturali, fra i quali l'attraversamento della autostrada A3 SA-RC, con due svincoli (Lauria Nord e Lauria Sud), della Fondovalle del Noce e della Sinnica, e lo sviluppo industriale dell'area di Galdo.
*Distribuzione: in [[Italia]] non è una specie molto comune e si trova prevalentemente nel Nord-Est. Nelle [[Alpi]] è presente in poche province. Oltre confine, sempre nelle Alpi, è presente in [[Francia]] (dipartimenti di [[Savoia (dipartimento)|Savoia]] e [[Alta Savoia]]), in [[Svizzera]] (cantoni [[Berna]] e [[Grigioni]]), in [[Austria]] (quasi tutti i [[Stati federati dell'Austria|Länder]]) e in [[Slovenia]]. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella [[Foresta Nera]], [[Vosgi]], [[Massiccio del Giura]], [[Monti Balcani]] e [[Carpazi]].<ref name=FA/> In pianura è presente dalla Francia fino all'estremo orientale della [[Siberia]].<ref name=cp/>
*Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa specie sono i pascoli aridi e stepposi; ma anche le praterie rase rocciose, i margini erbacei dei boschi, arbusteti, [[pinete]], [[Juniperus|gineprai]] e [[quercus|querceti]]. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o con [[pH]] basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.<ref name=FA/>
*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1000 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]] e [[Flora alpina|montano]] (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
===Fitosociologia===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
::'''Formazione''' : comunità delle macro- e megaforbie terrestri
:::'''Classe''' : ''Trifolio-Geranietea sanguinei''
::::'''Ordine''' : ''Origanetalia vulgaris''
:::::'''Alleanza''' : ''Geranion sanguinei''
 
==CulturaSistematica==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Crepis praemorsa'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}</ref>). All'interno della famiglia il genere ''[[Crepis]]'' fa parte della [[sottofamiglia]] [[Cichorioideae]] (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre [[Cichorieae]] è una delle 7 [[Tribù (tassonomia)|tribù]] della sottofamiglia, e la sottotribù [[Crepidinae]] è una dell 11 sottotribù di [[Cichorieae]].<ref>{{cita|Funk & Susanna|pag. 348 }}</ref> ''C. praemorsa'' appartiene a un [[Genere (tassonomia)|genere]] (''[[Crepis]]'') abbastanza numeroso comprendente dalle 200 alle 300 [[specie]] (secondo le varie [[Classificazione scientifica|classificazioni]]), diffuse soprattutto nell'[[emisfero boreale]] ([[Vecchio Mondo]]), delle quali quasi una cinquantina sono proprie della flora italiana.
<br />
Il [[basionimo]] per questa specie è: ''Hieracium praemorsum'' <small>L., 1753</small>
<br />
Il [[numero cromosomico]] di ''C. praemorsa'' è: 2n = 16.<ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700646|titolo=Tropicos Database|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
 
===ArteIbridi===
Dato l'alto grado di [[Diversità genetica|variabilità]] delle [[specie]] del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Crepis]]'', si possono creare degli [[Ibrido|ibridi]] anche con [[specie]] di altri [[Genere (tassonomia)|generi]] ([[Ibrido|ibridazione intergenerica]]). La pianta ''×Crepihieracium garnieri'' <small>(Petitmengin) P. Fourn., 1928</small>, è un [[ibrido]] tra ''Crepis praemorsa'' e ''[[Hieracium murorum]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.theplantlist.org/browse/A/Compositae/Crepi-Hieracium/|titolo=The Plant List - Checklist Database|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
Degni di nota sono il quartiere Cafaro, il rione Taverna nel quale sono presenti la Regia cappella borbonica di S.Ferdinando e una antica fontana ottocentesca, i resti del medievale Castello detto di Ruggero, il Santuario dell'Assunta di età preromanica, la Chiesa Madre S.Nicola, ricca di opere di varie epoche nella quale si trovano le reliquie del Beato Domenico Lentini, il Convento Cappuccini conservante un affresco del 1600 e le tele del polittico di Ippolito Borghese, la restaurata casa natia del Beato Lentini, i quartieri Palestro e Cerruto, la Chiesa S.Giacomo del XV sec. con un pregevole coro ligneo dello stesso periodo, il Convento dell'Immacolata del 1500 che conserva un chiostro ed un campanile trecentesco di ottima fattura, e infine la Chiesa del Purgatorio.
 
===FolkloreSinonimi===
Questa entità ha avuto nel tempo diverse [[Nomenclatura binomiale|nomenclature]]. L'elenco seguente indica alcuni tra i [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi]] più frequenti:<ref>{{cita web|url=http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=Crepis+praemorsa|titolo=The Plant List - Checklist Database|accesso=}}</ref>
Il folklore è caratterizzato dal susseguirsi delle manifestazioni e delle feste popolari, che accompagnano le feste religiose.
:*''Aracium praemorsum'' <small>D.Dietr.</small>
Dal 25 febbraio del 2000, il Beato Domenico Lentini, il "Servo di Dio", è il patrono di Lauria, ma la caratteristica di Lauria di essere divisa in due grandi rioni ed avere contrade molto popolose lontane dal centro, ha portato alla consacrazione dei rioni e delle contrade a diversi Santi protettori.
:*''Crepis fistulosa'' <small> Fisch. ex Turcz.</small>
Oltre alla festa del Beato, il 25 febbraio, si annoverano, quindi, grandi feste popolari di lunghissima tradizione.
:*''Crepis praemorsa'' subsp. ''tatrensis''
Il rione superiore festeggia [[San Nicola di Bari]], a cui è dedicata la chiesa madre, il 9 maggio; il rione inferiore, invece, festeggia il 25 luglio [[San Giacomo Maggiore]] Apostolo, a cui è dedicata la chiesa del rione inferiore e una delle piazze più belle di Lauria.
:*''Crepis racemosa'' <small> St.-Lag.</small>
A Seluci, la parrocchia è dedicata alla Madonna del Carmine che si festeggia la prima domenica di agosto.
:*''Geracium praemorsum'' <small> Rchb. </small>
Feste di grande importanza sono anche quella di Sant'Antonio, al quale è dedicato il convento dei padri cappuccini del rione superiore, il 13 giugno, quella di San Rocco, cui è dedicata una cappella e una piccola piazza del rione inferiore, l'ultima domenica di settembre, e quella della "Madonna dell'Armo" che si svolge il 15 agosto intorno alla cappella della "Madonna Assunta", arroccata sulla collina dell'Armo, adiacente alle rovine del "castello Ruggiero" a protezione dell'intero paese.
Ogni festa è solitamente accompagnata da sagre (come quella della "fresedda c'a pummadora", il 15 agosto) e da mercati.
Non mancano grandi e suggestivi fuochi d'artificio, in particolare quelli in occasione delle feste di San Giacomo, di San Nicola e dell'Assunta.
 
===DialettoSpecie simili===
Una specie molto simile a quella di questa voce è la ''[[Crepis froelichiana]]'' <small>DC.</small>. Questa si distingue per l'[[habitus (botanica)|habitus]] meno robusto, per le foglie basali meno lunghe e per l'[[infiorescenza]] più [[corimbo]]sa con fiori quasi rosati.
Il dialetto lauriota è,come per il resto della provincia, fratello della lingua [[napoletana]],con delle varianti attribuibili al [[calabrese]].D'altra parte la localizzazione geografica di Lauria,posta proprio a cavallo tra [[Campania]] e [[Calabria]],ha consentito che la lingua locale abbia subito accostamenti fonetici e grammaticali dalle regioni limitrofe,in particolar modo dalla [[Campania]]. Nel caso specifico di Lauria,inoltre,sussistono delle piccole differenze dialettali tra i due rioni.
Attualmente il dialetto lauriota è parlato per lo più dalle persone più anziane,mentre fra i giovani sta subendo un processo di "italianizzazione",sebbene sia stato rivalutato negli ultimi anni dalle varie rappresentazioni teatrali che si tengono in zona,che vedono partecipi,tra gli altri,anche attori dal calibro di [[Rocco Papaleo]].
 
===Gastronomia=Altre notizie==
La '''crepide rosicchiata''' in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
"Rascatiddi" o "Cavatelli", "lagane e ciceri", "lagane e fasuli", "tagliolini dell'Ascensione", minestre rustiche con cotiche ed erbe di campagna colorano le mense della cucina locale. Altre specialità sono il capretto alla brace o al forno,i tipici involtini-"gliummariddi"-e trippa contornati da funghi,asparagi e cime di rape. Posto preminente occupano i salumi casarecci,formaggi e ricotte fresche o stagionate,prodotte artigianalmente dai pastori del Sirino. Raffinatezze da annoverare sono il pane di grano,il "pizzatulo", il "sanguinaccio", il "picciddato", i "viscuttini", "mustaccioli", "l'anginetti", zeppole e frutta secca; il tutto irrorato dal vino della collina.
*{{de}} ''Trauben-Pippau, Abbiss-Pippau''
A Lauria, inoltre, viene prodotta la gassosa Sarubbi.
*{{fr}} ''Crépide rongée''
*{{en}} ''Leafless Hawk's-beard''
 
===Sport=Note==
<references/>
[[Atletica leggera|Atletica]]: È presente sul territorio un campo d'[[atletica leggera|atletica]] omologato per competizioni nazionali intitolato alla memoria di Giuseppe Pastoressa. Esiste una società che svolge attività agonistica da diversi decenni e che in passato ha lanciato alla ribalta atleti di caratura nazionale ed internazionale come Nicola Mastroianni, Vito Sisinni e Berardo Chiarelli. Si organizzano annualmente manifestazioni come la marcialonga denominata Stralauria, meeting nazionali e soprattutto la Maxistaffetta,una vera e propria staffetta che dura per ben 24 ore alla quale partecipa tutta la cittadinanza, accompagnata da sagre e degustazioni dei prodotti tipici.
 
==Bibliografia==
[[Pallavolo]]: La città vanta di un'ottima tradizione pallavolistica,con un glorioso passato nella serie B1 [[nazionale]] della squadra cittadina,che ha conseguito diversi successi anche in campo giovanile.
*{{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|Pag. 343-383|cid=Funk & Susanna 2009}}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume 3 |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |p=276 |cid=Pignatti 1982}}
*{{cita libro|autore= D. Aeschimann, K. Lauber, D.M. Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |p=676|cid=Aeschimann et al. 2004}}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Musmarra 1996}}
*{{cita libro|autore=Eduard Strasburger|titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007}}
*{{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007|editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova|ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007}}
*{{cita libro|autore=F. Conti, G. Abbate, A. Alessandrini, C. Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5|p=81|cid=Conti et al. 2005}}
*{{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 198|città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|p=184|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
*{{cita web|url=http://wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu/portal/node/8|titolo=Cichorieae Portal|pagina=Crepis praemorsa|accesso=15 luglio 2013|cid=Cichorieae Portal}}
 
== Altri progetti ==
[[Ciclismo]]: [[Monte Sirino]] è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
{{interprogetto|commons|wikispecies}}
*[[1995]] ([[20 maggio]]): 8^ tappa, vinta dallo [[Spagna|spagnolo]] [[Laudelino Cubino González]].
*[[1996]] ([[25 maggio]]): 7^ tappa, vinta da [[Davide Rebellin]].
*[[1999]] ([[19 maggio]]): 5^ tappa, vinta dal [[colombia]]no [[José Jaime Gonzalez Pico]].
Lauria è stata la sede di partenza il ([[20 maggio]] [[1999]]) della 6^tappa,la Lauria-[[Foggia]],vinta dal [[Lettonia|lettone]] [[Romans Vainsteins]].
Altre competizioni per [[dilettanti]] hanno luogo nella cittadina lucana,come la Coppa Fiaccola,che in alcuni casi ha visto primeggiare anche corridori di casa,fra i quali ben due volte il lauriota Domenico Miraglia,nel [[1999]] e nel [[2000]]. In collaborazione con l'amministrazione comunale e la pro-loco viene organizzato nel mese di [[agosto]] il Cicloraduno,una passeggiata ecologica fra le vie del paese fino al vicino Lago [[Sirino]].
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=200166-1 ''Crepis praemorsa''] IPNI Database
*[http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameCache=Crepis%20praemorsa&PTRefFk=7000000 ''Crepis praemorsa''] EURO MED - PlantBase Checklist Database
*[http://www.theplantlist.org/tpl/record/gcc-17396 ''Crepis praemorsa''] The Plant List - Checklist Database
 
{{portale|biologia|botanica}}
 
[[Categoria:Asteraceae]]
==Geografia==
 
===Orografia===
[[Monte Sirino]]: Nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade gran parte del massiccio del Monte Sirino,con le sue vette innevate per almeno sei mesi all'anno. Sia la cima più alta,che è il Monte Papa (2005 mt s.l.m.),che la vetta del Sirino (mt 1900),sono meta di escursionisti o semplici appassionati dell'alta montagna. In particolar modo,sulla vetta del Sirino,ai confini col comune di Lagonegro,è ubicato un Santuario,meta anche di pellegrinaggi. La montagna vanta inoltre di piste da sci di buon livello,con 5 impianti di risalita fra cui una seggiovia(quest'ultima per la maggior parte ricade in Lagonegro),scuole sci,nolo attrezzature,affitta camere,bar e punti di ristoro. È possibile inoltre campeggiare l'estate presso la località Conserva di Lauria,a 1400 metri d'altitudine.
 
[[Monte Serra Spina]]: Alta più di 1700 metri,ricade nella perimetrazione del Parco Nazionale del Pollino,per la presenza di numerosi esemplari del centenario Pino Loricato.
 
[[Monte Serra Rotonda]]: Alta pressapoco 1500 metri,anche qui persiste qualche giovane esemplare di Pino Loricato. Fra essa e la Serra Spina vi è un piccolo laghetto di origine carsica (lago Rotonda).
 
[[Monte Alpi]]: Alto 1900 metri, caratteristico per la sua forma a cuneo, delineata dall'imponente bastione calcareo che scende per oltre 500 metri dalla sua vetta.
 
===Idrografia===
*Fiume [[Sinni]]: È uno dei più importanti fiumi della [[Basilicata]], è un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. Sorge a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino. Dal territorio comunale di Lauria si dirige verso lo Ionio, e sfocia nei pressi di [[Policoro]], nella [[Piana di Metaponto]]. Lungo il suo percorso viene sbarrato per ben due volte: dapprima nel comune di Lauria dalla diga di Cogliandrino e successivamente presso [[Senise]] dalla diga di Monte Cotugno, la più grande in Europa in terra battuta.
 
*Fiume Noce: Nasce dal versante Nord del Massiccio del Sirino, in territorio di [[Lagonegro]]. Il suo bacino idrografico, nel quale è situato il centro urbano di Lauria, in pochi chilometri quadrati di estensione, presenta una rilevante escursione altimetrica che va dagli oltre 2000 metri del Monte Papa fino alla quota del mare, sfociando nel Tirreno nei pressi di Castrocucco di [[Maratea]], ai confini con [[Tortora]]([[CS]]). Da esso prende il nome l'omonima valle.
 
*Sorgenti di Fiumicello: Sorgenti di acque oligominerali.
 
*Sorgenti del Torbido: Sorgenti di acque ai piedi del Monte Sirino.
 
*Torrente Caffaro: Torrente che attraversa il centro storico del Rione Superiore, oggi ricoperto. In epoca medioevale assumeva un'importanza strategica poiché era un ulteriore difesa del Castello posto a monte.
 
*Torrente Fosso Gaglione: Tributario del Fiume Noce.
 
*Fiume Cogliandrino: Anch'esso nìsorge dai rilievi del Sirino, ed è uno dei principali affluenti del [[Sinni]] in territorio lauriota. Nei pressi dell'omonima contrada viene sbarrato.
 
*Invaso di Cogliandrino: Diga artificiale in cls armato, ai piedi del Monte Alpi.
 
*Lago della Rotonda: Bacino lacustre, che raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e Serra La Spina.
 
 
 
==Voci correlate==
*[[Comunità Montana Lagonegrese]]
*[[Basilicata/Galleria immagini]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Lauria}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.skisirino.it Comprensorio sciistico Lago Laudemio-Conserva di Lauria]
* [http://www.comune.lauria.pz.it Rete civica della città di Lauria.]
* [http://www.basilicata.cc/lucania/lauria/index.htm Un altro sito su Lauria, ricco di foto.]
* [http://www.basilicatameteo.it/stazionemeteolauria.asp Webcam e rilievi meteo in località Conserva, monte Sirino.]
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