Monastero dell'Escorial e Crepis praemorsa: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Coord|40.589|N|4.148|W|type:landmark|display=title}}
|nome= Radicchiella siberiana
{{nota disambigua 2|"El Escorial" ed "Escorialal" rimandano qui. Se stai cercando altri significati vedi [[Escorial (disambigua)]]|}}
|statocons=
{{UNESCO
|immagine=Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0421.JPG
|tipoBene = patrimonio
|didascalia=''Crepis praemorsa''
|nome = Monastero e sito di El Escorial, Madrid
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|nomeInglese = Monastery and Site of the Escurial, Madrid
|dominio= [[Eukaryota]]
|immagine = ElEscorial distant view2.jpg
|regno=[[Plantae]]
|anno = 1984
|sottoregno=[[Tracheobionta]]
|tipologia = Culturali
|superdivisione=[[Spermatophyta]]
|pericolo=
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|criterio = (i) (ii) (vi)
|sottodivisione=
|link = 318
|superclasse=
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|infraclasse=
|superordine=
|ordine=[[Asterales]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia=[[Asteraceae]]
|sottofamiglia=[[Cichorioideae]]
|tribù=[[Cichorieae]]
|sottotribù=[[Crepidinae]]
|genere='''[[Crepis]]'''
|sottogenere=
|specie='''Crepis praemorsa'''
|sottospecie=
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=si
|regnoFIL=[[Plantae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Angiosperme]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Eudicotiledoni]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Tricolpate basali]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Asteridi]]}}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Euasteridi II]]}}
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottofamiglia]]|nome= [[Cichorioideae]] }}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Tribù (tassonomia)|Tribù]]|nome= [[Cichorieae]] }}
{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sottotribù]]|nome= [[Crepidinae]]}}
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=([[Carl von Linné|L.]]) [[Ignaz Friedrich Tausch|Tausch]]
|binome=Crepis praemorsa
|bidata=[[1828]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=
|nomicomuni=Crepide rosicchiata
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
}}
Il '''monastero dell'Escorial''', anche detto '''di San Lorenzo del Escorial''', si trova in [[Spagna]], nella [[Madrid (comunità autonoma)|comunità autonoma di Madrid]]. Fu fatto costruire da [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] come residenza e [[pantheon]] dei [[re di Spagna]], fu anche convento e chiesa dal [[1563]] al [[1584]]. Nel [[1984]] è stato dichiarato [[Patrimonio dell'Umanità]] dell'[[UNESCO]].
 
La '''radicchiella siberiana''' (nome scientifico '''''Crepis praemorsa''''' <small>([[Carl von Linné|L.]]) [[Ignaz Friedrich Tausch|Tausch]], [[1828]]</small>) è una pianta [[erba]]cea [[spermatofite|spermatofita]] [[dicotiledoni|dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]].
== Storia ==
Il complesso monumentale progettato e iniziato nel [[1563]] da [[Juan Bautista de Toledo]] fu poi continuato con poche modifiche e finito nel [[1594]] dall'architetto [[Juan de errea]], tanto da essere considerato un esempio di stile [[Architettura manierista|manieristico]] ''herreriano''.
 
==Etimologia==
L'enorme costruzione, che si presenta esternamente in forma quadrangolare con quattro torri angolari e una facciata monumentale, è lunga 208 metri e larga 162, è costruita con [[granito]] grigio-bruno e coperta di lastre di [[ardesia]] blu e conta 2000 stanze, 2600 finestre, più di 1200 porte, 86 scaloni, 16 cortili, 15 chiostri e 88 fontane.
L'[[etimologia]] del nome generico (''Crepis'') non è molto chiara. In [[Lingua latina|latino]] ''Crèpìs'' significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune [[specie]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]], sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo (''krepis'') nell'antica [[Grecia]] indicava il legno di [[Santalum album|Sandalo]] e anche una pianta non identificata descritta da [[Teofrasto]]<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=108351|titolo=eFloras - Flora of North America|accesso=29 giugno 2013}}</ref>. Non è chiaro quindi, perché Sébastien Vaillant (botanico francese, 1669 - 1722) abbia scelto proprio questo nome per indicare il [[Genere (tassonomia)|genere]] della presente [[specie]]<ref>{{cita|Motta 1960|Vol. 1 - pag. 767 }}</ref>. Il nome specifico (''praemorsa'') deriva da due parole [[Lingua latina|latine]]: ''"prae"'' (= molto) e ''"morsus"'' (= mordere), ma non si sa con quale riferimento alla pianta di questa voce.<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pagePI-PY.html|titolo=Botanical names|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] di questa pianta inizialmente era ''Hieracium praemorsum'' ([[basionimo]]), proposto dal botanico [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]] - 2: 801"'' del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato proposto dal botanico boemo [[Ignaz Friedrich Tausch]] (1793-1848) nella pubblicazione ''"Flora; oder, (allgemeine) botanische Zeitung. Regensburg, Jena - 12(1, Ergänzungsbl.): 79. 1828"'' del 1828.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=200166-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
<br />
In alcune [[checklist]] il nome dell'Autore è [[Friedrich Ludwig Walther]] (1759-1824) con la pubblicazione ''"Flora von Giessen und der umliegenden Gegend - 584. 1802"'' del 1802.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=77076064-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
 
==Descrizione==
La pianta dell'edificio ha la forma di una [[graticola]] in ricordo del supplizio di morte subito da [[san Lorenzo]] arso vivo. L'impressione che si ricava è di austera freddezza nonostante la sua grandiosità e rispecchia l'ortodossia [[Chiesa cattolica|cattolica]] e la grandezza imperiale di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] che ne seguì le fasi della costruzione. Il Re amava riposare in questo luogo e vi volle trascorrere i suoi ultimi giorni fino alla morte, avvenuta nel [[1598]].
[[File:Crepis praemorsa Sturm DESC.JPG|upright=2.3|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0429.JPG|upright=0.7|thumb|Portamento]]
Queste piante sono alte da 2 a 6 dm (massimo 9 dm). La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] ('''H scap'''), ossia sono piante [[erba]]cee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è robusta.<ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 276}}</ref><ref name=cp>{{cita web|url=http://wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu/portal/cdm_dataportal/taxon/b4a2a7e7-b32c-410d-832d-9ec11c42fe5b|titolo=Cichorieae Portal|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono dei [[Rizoma|rizomi]] orizzontali (o obliqui).
===Fusto===
La parte aerea del [[fusto]] è eretta, [[Glossario botanico#A|afilla]], snella o robusta e ramoso-racemosa nella parte alta. I rami si trovano all'ascella di [[Brattea|brattee]] [[Glossario botanico#L|lesiniformi]] (lunghe 1&nbsp;cm). La superficie può essere sia [[Glossario botanico#G|glabra]] che [[Glossario botanico#P|pubscente]] e striata. Il fusto alla base è largo 0,5 – 1&nbsp;cm.
===Foglie===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0425.JPG|upright=0.7|thumb|Rosetta basale]]
Tutte le [[foglie]] sono [[Glossario botanico#B|basali]] e formano una [[Glossario botanico#R|rosetta]]. Le foglie sono [[Picciolo|picciolate]] con base attenuata, a volte il picciolo è [[Glossario botanico#A|alato]]. La forma è da strettamente ovate a [[Glossario botanico#O|oblanceolato]]-spatolata, intera e revoluta sui bordi che sono dentellati. All'apice sono [[Glossario botanico#M|mucronate]], ottuse o acute. La superficie può essere mollemente [[Glossario botanico#T|tomentosa]]; è inoltre percorsa da nervi, quelli secondari sono arcuati. Le foglie [[Glossario botanico#C|cauline]] sono assenti o poche e di tipo squamiforme. Lunghezza delle foglie basali: 5 – 20&nbsp;cm (la larghezza è 1/3 - 1/4 della lunghezza).
===Infiorescenza===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0422.JPG|upright=0.7|thumb|Sinfloresenza]]
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da numerosi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] [[Peduncolo (botanica)|peduncolati]] disposti in un racemo allungato. Il peduncolo può essere scabro o tomentoso e ricoperto da brattee. I [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] a forma cilindrica composto da [[Brattea|brattee]] (o squame) disposte su 2 serie all'interno delle quali un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori tutti [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]. L'involucro è verde con superficie pubescente, ispida o glabra; le brattee esterne hanno una forma ovata con apici ottusi, subacuti o acuti, i margini spesso sono minutamente cigliati; le brattee interne sono da lineari-ovate, oblunghe a strettamente ovate con apici e margini simili a quelle esterne, in alcuni casi i margini sono scariosi. Il ricettacolo è piatto e nudo (privo di pagliette). Lunghezza del peduncolo: 1 - 2,5&nbsp;cm. Diametro del capolino: 15 – 22&nbsp;mm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 3,5 – 5&nbsp;mm; lunghezza 8 – 12&nbsp;mm. Dimensione delle brattee dell'involucro: larghezza 0,7 – 1&nbsp;mm; lunghezza 4 – 12&nbsp;mm.
===Fiore===
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0419.JPG|upright=0.7|thumb|Capolino]]
I fiori (da 25 a 30) sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 12 }}</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del disco]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]].
 
[[File:Crepis praemorsa (Trauben-Pippau) IMG 0416.JPG|upright=0.7|thumb|Fiori ligulati]]
È considerato a ragione un tempio della storia, della cultura e dell'arte dei secoli [[XVI secolo|XVI]]-[[XVII secolo|XVII]], particolarmente felici per la Spagna. A costruzione completata furono chiamati dall'[[Italia]] e dalla Spagna gli artisti più accreditati del tempo: [[Pellegrino Tibaldi]], [[Alonso Sánchez Coello]], [[Leone Leoni|Leone]] e [[Pompeo Leoni]], [[Tiziano]], [[El Greco]], [[Gómez de La Mora]], [[Giovanni Battista Crescenzi]], [[Diego Velázquez]], [[Luca Giordano]], [[Luca Cambiaso]], [[Giovanni Battista Castello]], [[Monegro]], [[Carvajal]], [[Francisco Navarrete]], [[Granello]], ed altri.
*Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
[[File:El Escorial.jpg|right|thumb|250px|El Escorial]]
::: '''* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=20 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
*Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
== La struttura ==
*Corolla: la [[corolla]] è colorata di giallo; lunghezza della corolla: 11 – 12&nbsp;mm (massimo 14&nbsp;mm); larghezza delle ligule: 2&nbsp;mm; il tubo è lungo 3,5 – 4&nbsp;mm ed è densamente pubescente.
[[File:TizianoCrocifissioneEscoria.jpg|thumb|right|Nel monastero è contenuta l'opera di [[Tiziano Vecellio]] ''Crocifissione'' (1555).]]
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, mentre le [[Antera|antere]] sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]].<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 1 }}</ref> Le antere (lunghezza 3,8&nbsp;mm) alla base sono acute ed hanno delle appendici di 0,5&nbsp;mm.
Il monumento si compone di diverse parti:
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo è filiforme e peloso sul lato inferiore; gli [[Glossario botanico#S|stigmi]] dello [[Glossario botanico#S|stilo]] sono due divergenti. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]. Gli stigmi sono lunghi 1,3&nbsp;mm e sono gialli.
* Il '''Palacio de los Austrias''', con l'appartamento dell'[[infanta di Spagna|infanta]] [[Isabella Clara Eugenia di Spagna]] con mobili e arredi d'epoca, originariamente destinato alla moglie di Filippo II morta prima che l'Escorial fosse finito, l'appartamento del re alcune sale.
*Fioritura: da maggio a giugno (luglio).
* I '''Nuevos Museos''', ricchi di dipinti di grandi artisti spagnoli, italiani e fiamminghi, fra gli altri El Greco, Velázquez, Tiziano, [[Tintoretto]], Veronese, [[Hieronymus Bosch|Bosch]].
===Frutti===
* La '''[[Basilica di San Lorenzo (Escorial)|Basilica]]''', una delle maggiori opere dell'[[architettura spagnola]] a pianta quadrata, tre navate e una grandiosa cupola, le volte affrescate da Cambiaso e Giordano, pale d'altare di grandi artisti [[barocco|barocchi]] e un ''Crocifisso'' in [[marmo bianco]] di [[Benvenuto Cellini]]. La ''Capilla Mayor'' è un complesso cinquecentesco di grande ricchezza: l'altare con il tabernacolo a forma di tempio, un ''[[retablo]]'' in marmo e bronzo (le sculture sono di [[Pompeo Leoni|Pompeo]] e [[Leone Leoni]]), numerosi dipinti e due gruppi in bronzo, capolavori dei Leoni, raffiguranti uno [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] in preghiera con la sua famiglia, l'altro [[Carlo V]] anche lui in preghiera con la famiglia.
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. Gli acheni, fusiformi, debolmente compressi, lievemente incurvati o diritti, sono lunghi 4 – 5&nbsp;mm (larghezza 0,5 - 0,7&nbsp;mm) ed hanno circa 20 coste longitudinali; all'apice sono più o meno assottigliati; il colore è bruno chiaro. Il pappo, caduco, è bianco (o marroncino) e soffice (setole flessibili ma tenaci). Lunghezza del pappo: 4,5 – 5&nbsp;mm.
* Le '''Salas Capitulares''', aule per le sedute del Capitolo con soffitti decorati con "[[grottesche]]" di artisti genovesi del secolo XVI. Nelle diverse sale ci sono dipinti di grandi artisti: [[El Greco]], [[Diego Velázquez|Velázquez]], [[Tintoretto]], [[Paolo Veronese|Veronese]], [[Hieronymus Bosch|Bosch]].
* Il '''[[Cripta Reale del Monastero dell'Escorial|Panteón]]''' sotterraneo, preceduto dal ''Pudridero'' dove venivano lasciati i cadaveri per 20 o 30 anni prima di essere inumati; comprende il '''Panteón de los Reyes''' che contiene i sepolcri dei re di Spagna e delle regine che sono stato madri di re, voluto da Filippo II, iniziato soltanto nel [[1617]] e terminato nel [[1654]] sotto [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], e il '''Panteón de los Infantes''' cioè dei principi reali e delle altre regine, iniziato da [[Isabella II di Spagna|Isabella II]] e terminato nel [[1888]]. Vi sono inumati tutti i re di Spagna da [[Carlo I di Spagna|Carlo I]], eccettuando [[Filippo V di Spagna|Filippo V]], [[Ferdinando VI di Spagna|Ferdinando VI]], [[Giuseppe Bonaparte|Giuseppe I]] [[Buonaparte]] e [[Amedeo I di Spagna|Amedeo I]] di [[Savoia]], sepolti, rispettivamente, a [[San Ildefonso|La Granja de San Ildefonso]], nella chiesa del [[Convento de las Salesas Reales]] di [[Madrid]], all'[[Hôtel des Invalides]] di [[Parigi]] e nella [[Basilica di Superga]] di [[Torino]].
* La '''Biblioteca''' fu voluta da Filippo II, che intendeva riunire in questa sala tutto il sapere del tempo. Negli eleganti scaffali dell'italiano G. Frecci trovano posto molti libri di valore, fra cui grandi collezioni di manoscritti greci, ebraici ed arabi (edizioni del [[Corano]] miniate del [[X secolo|X]]-[[XI secolo]]), manoscritti medievali, incunaboli, cinquecentini, ecc. Vi si trovano i libri di Carlo V e autografi di santa [[Teresa d'Ávila]]. Le volte e le pareti della vastissima sala sono riccamente affrescate da [[Pellegrino Tibaldi]].
* La '''Casita del Principe''' è un piccolo edificio dalle forme neoclassiche eretto a est del monastero nel [[1772]] da [[Juan de Villanueva]] per il principe e futuro re [[Carlo IV di Spagna|Carlo IV]]. La costruzione è immersa nei giardini ed è arredata secondo gli stili Luigi XVI e Impero con mobili, arazzi, lampadari, porcellane e notevoli dipinti di pittori italiani quali i [[Carracci]], [[Luca Giordano]], il [[Domenichino]], [[Corrado Giaquinto]].
Pochi chilometri più a sud, a sinistra della strada per [[Ávila]], sulla sommità di un colle roccioso, c'è la '''Silla del Rey''' (la sedia del re); un incavo nella roccia in cui Filippo II era solito sedere e osservare dall'alto i lavori della costruzione dell'Escorial.
Nelle vicinanze di trova la '''Casita de Arriba''', già piccola residenza e studio del principe [[Juan Carlos I di Spagna]] con mobili e arredi in stile impero.
 
== Opere d'arte Riproduzione==
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
* Seguace di [[Hieronymus Bosch]], ''[[Incoronazione di spine (Bosch Escorial)|Incoronazione di spine]]'', 1533 circa
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
==Distribuzione Dintornie habitat ==
[[File:Crepis praemorsa - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 81}}</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 676}}</ref>)]]
{{vedi anche|Valle de los Caídos}}
A 9 chilometri è la [[Valle de los Caídos]] (valle dei Caduti) che prende il nome dal grandioso monumento ai caduti della [[guerra civile spagnola]], in una zona solitaria e suggestiva di boschi di pini e di rocce di granito grigio. Il complesso monumentale è costituito da una grandiosa e grande basilica-cripta ad una sola navata con transetto e cupola. È scavata interamente nella roccia e sopra di essa sul costone roccioso s'innalza un'enorme croce di cemento armato alta 150 metri. Dietro alla croce c'è un vasto monastero benedettino di più recente costruzione. L'interno della chiesa, in cui si entra da una porta bronzea scolpita e poi attraverso un gigantesco cancello, è arredato riccamente alle pareti con otto enormi [[arazzo|arazzi]] raffiguranti scene dell'[[Apocalisse]] tessuti a [[Bruxelles]], con bronzi, marmi, statue e mosaici moderni; sulla cupola un grandioso mosaico moderno rappresentante [[Gesù|Cristo]] fra angeli, santi, eroi e martiri di Spagna che si muovono verso la gloria divina. Ospita al centro sotto la cupola i sepolcri di [[Francisco Franco]], dittatore capo dello stato dal [[1938]] al [[1975]] e di [[José Antonio Primo de Rivera]], fondatore della [[Falange spagnola]] sovrastati da due semplici lapidi sepolcrali con il solo nome di ciascuno dei due.
 
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Euro - Siberiano / Eurasiatico''']].
== Altri progetti ==
*Distribuzione: in [[Italia]] non è una specie molto comune e si trova prevalentemente nel Nord-Est. Nelle [[Alpi]] è presente in poche province. Oltre confine, sempre nelle Alpi, è presente in [[Francia]] (dipartimenti di [[Savoia (dipartimento)|Savoia]] e [[Alta Savoia]]), in [[Svizzera]] (cantoni [[Berna]] e [[Grigioni]]), in [[Austria]] (quasi tutti i [[Stati federati dell'Austria|Länder]]) e in [[Slovenia]]. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella [[Foresta Nera]], [[Vosgi]], [[Massiccio del Giura]], [[Monti Balcani]] e [[Carpazi]].<ref name=FA/> In pianura è presente dalla Francia fino all'estremo orientale della [[Siberia]].<ref name=cp/>
{{interprogetto|commons=Monasterio de El Escorial|commons_preposizione=sul}}
*Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa specie sono i pascoli aridi e stepposi; ma anche le praterie rase rocciose, i margini erbacei dei boschi, arbusteti, [[pinete]], [[Juniperus|gineprai]] e [[quercus|querceti]]. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o con [[pH]] basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.<ref name=FA/>
*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1000 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]] e [[Flora alpina|montano]] (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
===Fitosociologia===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
::'''Formazione''' : comunità delle macro- e megaforbie terrestri
:::'''Classe''' : ''Trifolio-Geranietea sanguinei''
::::'''Ordine''' : ''Origanetalia vulgaris''
:::::'''Alleanza''' : ''Geranion sanguinei''
 
==Sistematica==
== Collegamenti esterni ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Crepis praemorsa'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}</ref>). All'interno della famiglia il genere ''[[Crepis]]'' fa parte della [[sottofamiglia]] [[Cichorioideae]] (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre [[Cichorieae]] è una delle 7 [[Tribù (tassonomia)|tribù]] della sottofamiglia, e la sottotribù [[Crepidinae]] è una dell 11 sottotribù di [[Cichorieae]].<ref>{{cita|Funk & Susanna|pag. 348 }}</ref> ''C. praemorsa'' appartiene a un [[Genere (tassonomia)|genere]] (''[[Crepis]]'') abbastanza numeroso comprendente dalle 200 alle 300 [[specie]] (secondo le varie [[Classificazione scientifica|classificazioni]]), diffuse soprattutto nell'[[emisfero boreale]] ([[Vecchio Mondo]]), delle quali quasi una cinquantina sono proprie della flora italiana.
<br />
Il [[basionimo]] per questa specie è: ''Hieracium praemorsum'' <small>L., 1753</small>
<br />
Il [[numero cromosomico]] di ''C. praemorsa'' è: 2n = 16.<ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700646|titolo=Tropicos Database|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
 
===Ibridi===
* [http://whc.unesco.org/en/list/318 Scheda UNESCO]
Dato l'alto grado di [[Diversità genetica|variabilità]] delle [[specie]] del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Crepis]]'', si possono creare degli [[Ibrido|ibridi]] anche con [[specie]] di altri [[Genere (tassonomia)|generi]] ([[Ibrido|ibridazione intergenerica]]). La pianta ''×Crepihieracium garnieri'' <small>(Petitmengin) P. Fourn., 1928</small>, è un [[ibrido]] tra ''Crepis praemorsa'' e ''[[Hieracium murorum]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.theplantlist.org/browse/A/Compositae/Crepi-Hieracium/|titolo=The Plant List - Checklist Database|accesso=19 luglio 2013}}</ref>
 
===Sinonimi===
Questa entità ha avuto nel tempo diverse [[Nomenclatura binomiale|nomenclature]]. L'elenco seguente indica alcuni tra i [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi]] più frequenti:<ref>{{cita web|url=http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=Crepis+praemorsa|titolo=The Plant List - Checklist Database|accesso=}}</ref>
:*''Aracium praemorsum'' <small>D.Dietr.</small>
:*''Crepis fistulosa'' <small> Fisch. ex Turcz.</small>
:*''Crepis praemorsa'' subsp. ''tatrensis''
:*''Crepis racemosa'' <small> St.-Lag.</small>
:*''Geracium praemorsum'' <small> Rchb. </small>
 
===Specie simili===
Una specie molto simile a quella di questa voce è la ''[[Crepis froelichiana]]'' <small>DC.</small>. Questa si distingue per l'[[habitus (botanica)|habitus]] meno robusto, per le foglie basali meno lunghe e per l'[[infiorescenza]] più [[corimbo]]sa con fiori quasi rosati.
 
==Altre notizie==
La '''crepide rosicchiata''' in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
*{{de}} ''Trauben-Pippau, Abbiss-Pippau''
*{{fr}} ''Crépide rongée''
*{{en}} ''Leafless Hawk's-beard''
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|Pag. 343-383|cid=Funk & Susanna 2009}}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume 3 |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |p=276 |cid=Pignatti 1982}}
*{{cita libro|autore= D. Aeschimann, K. Lauber, D.M. Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |p=676|cid=Aeschimann et al. 2004}}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Musmarra 1996}}
*{{cita libro|autore=Eduard Strasburger|titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007}}
*{{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007|editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova|ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007}}
*{{cita libro|autore=F. Conti, G. Abbate, A. Alessandrini, C. Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5|p=81|cid=Conti et al. 2005}}
*{{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 198|città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|p=184|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
*{{cita web|url=http://wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu/portal/node/8|titolo=Cichorieae Portal|pagina=Crepis praemorsa|accesso=15 luglio 2013|cid=Cichorieae Portal}}
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
{{PatrimonioNacional}}
*[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=200166-1 ''Crepis praemorsa''] IPNI Database
{{Patrimoni Unesco|Spagna}}
*[http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameCache=Crepis%20praemorsa&PTRefFk=7000000 ''Crepis praemorsa''] EURO MED - PlantBase Checklist Database
{{portale|architettura|Cattolicesimo|patrimoni dell'umanità|Spagna}}
*[http://www.theplantlist.org/tpl/record/gcc-17396 ''Crepis praemorsa''] The Plant List - Checklist Database
 
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