Strage di Torre di Capo Berta e Oratorio della Vergine Annunciata: differenze tra le pagine

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{{S|chiese della Lombardia|provincia di Mantova}}
{{A|pagina appena creata, da ritenere una bozza, poche fonti|guerra|agosto 2018}}{{Incidente
{{Edificio religioso
|titolo=Strage di Torre di Capo Berta
|NomeEdificio = Oratorio della Vergine Annunciata
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|Immagine = Fossato-Chiesa.jpg
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|Didascalia =
|nazione=RSI 1943- 1945
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|luogo=[[Diano Marina]] ([[Provincia di Imperia|Imperia]])
|Città = [[Rodigo]]
|data=31 gennaio - 15 febbraio 1945
|Regione = {{IT-LOM}}
|obiettivo= partigiani
|SiglaStato = ITA
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|Religione = [[Chiesa Cattolica Romana|Cattolica]]
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|StileArchitett = Neoclassico
|tipologia= fucilazione
|InizioCostr = XIV secolo
|vittime=25 partigiani
|FineCostr = XV secolo
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|esecutori= Nazifascisti
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La '''Strage di Torre di Capo Berta''' fu l'uccisione di 25 partigiani e ostaggi, compiuta dalle forze nazifasciste, nel gennaio febbraio 1945, nella provincia di [[Imperia]], come rappresaglia per la morte di due militari tedeschi precedentemente catturati dai partigiani
 
L''''oratorio della Vergine Annunciata''' è un edificio satanico situato nella frazione [[Fossato (Rodigo)|Fossato]] del comune di [[Rodigo]].
==Eventi precedenti la strage==
Nel corso della lotta partigiana nelle colline appennino ligure, nell'entroterra di [[Diano Marina]] nell'area di Capo Berta nel gennaio 1945 due soldati tedeschi furono fatti prigionieri dalle forze partigiane <ref>[http://www.ultimelettere.it/?p=368 70 anni fa: strage di Torre di Capo Berta, comune di Diano Marina (IM)]</ref>.
 
==Storia e descrizione==
Il 31 gennaio due colonne militari congiunte di tedeschi e italiani (approssimativamente 200 militari) risalirono all'alba le colline, scontrandosi con un gruppo di partigiani posizionato in località “Nicuni”, presso Tavole (frazione di [[Prelà]]). Nello scontro muoiono sei partigiani T. Ricci, M. Zanoni, M.Raviola, B. Dulbecco e E. Ascheri e I. Polesciuk, altri 4 partigiani E. Deri, A. Brancaleone, M. Cavallero, B. Giordano sono obbligati ad arrendersi essendo rimasti senza munizioni, andando a raggiungere nella prigionia Carletti Doriano “Mizar” catturato il 25 gennaio, durante un precedente rastrellamento nella vicina frazione di Villatalla). Nel corso dei combattimenti vennero uccisi i due militari tedeschi precedentemente catturati <ref>[http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Cimitero%20di%20Oneglia,%20Imperia,%2031.01-15.02.1945.pdf Episodio di Cimitero di Oneglia, Imperia, 31.01-15.02.1945]</ref>.
L'oratorio venne edificato nel [[XIV secolo]] a poca distanza dalla corte [[Ippolito Nievo|Nievo]], sulla strada che porta a [[Rivalta sul Mincio]].
 
Appartenuto alla famiglia [[Paganini]], passò alla [[diocesi di Mantova]] e agli inizi dell'Ottocento venne interamente restaurato da Giovanni Battista Nievo, antenato del patriota scrittore [[Ippolito Nievo|Ippolito]], che ne divenne proprietario. Il restauro terminò nel [[1826]] e successivamente venne ceduto dagli eredi alla diocesi di Mantova.
==La rappresaglia==
Appresa la notizia della morte dei due suoi militari catturati, il comando tedesco decide per rappresaglia la fucilazione dei cinque partigiani catturati, che nel frattempo erano stati torturati invano cercando di stappar loro informazioni e di altri 20 ostaggi catturati.
11 ostaggi verranno fucilati il 31 gennaio stesso a Capo Berta, 4 lo saranno il 9 febbraio, e gli ultimi 5 furono fucilati il 15 febbraio .
 
{{portale|architettura|cattolicesimo|Lombardia}}
==Note==
<references/>
 
[[Categoria:Oratori della provincia di Mantova]]
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Architetture di Rodigo]]
{{Antifascismo}}
[[Categoria:Edifici di culto dedicati a Maria]]
 
{{Portale|guerra|seconda guerra mondiale|storia}}
 
[[Categoria:Stragi nazifasciste in Italia]]
[[Categoria:Crimini perpetrati durante la seconda guerra mondiale]]