Isotta Fraschini Zeta e Diocesi di Vaison: differenze tra le pagine

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
{{Motore
|nome = Isotta Fraschini ZetaVaison
|latino=Dioecesis Vasionensis
|immagine = Caproni Vizzola F.6Z.jpg
|vescovile=sì
|didascalia = Il motore montato sul caccia F.6Z
|immagine=Facade ND de Nazareth.JPG
|costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Isotta Fraschini]]
|vescovo=[[Bruno Valentin]]
|progettista =
|istituita=9 febbraio [[2009]]
|tipo = [[motore a X|motore a X di 90°]]
|stato=[[Francia]]
|numero_cilindri = 24
|eretta=[[IV secolo]]
|raffreddamento = [[raffreddamento ad aria|ad aria]]
|soppressa=29 novembre [[1801]]
|alimentazione =
|suffraganeadi=[[Arcidiocesi di Avignone|Avignone]]
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|informazioni=Territorio incorporato nella [[Arcidiocesi di Avignone|diocesi di Avignone]]
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|compressore = meccanico a due stadi Wright
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|potenza = 1 250 [[Cavallo vapore|CV]] (919 [[chilowatt|kW]]) a 2 700 [[giri al minuto|g/min]]
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|combustibile = [[benzina]]
|utilizzatori = [[Caproni Vizzola F.6]]Z
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|altro =
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}}
[[File:Vaison cathedrale.jpg|thumb|upright=1.3|La chiesa di San Quinidio, prima cattedrale della diocesi di Vaison]]
 
La '''diocesi di [[Vaison-la-Romaine|Vaison]]''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Vasionensis'') è una sede soppressa e sede titolare della [[Chiesa cattolica]].
L''''Isotta Fraschini Zeta''' era un [[motore aeronautico]] a 24 [[cilindro (meccanica)|cilindri]]<ref name=G6p107>{{Cita|Gunston2006|p. 107|Gunston 2006|harv=s}}</ref> [[motore a X|a X di 90°]], raffreddato ad aria, prodotto dall'azienda [[Italia|italiana]] [[Isotta-Fraschini]] nella prima metà degli [[anni 1940|anni quaranta]]<ref name=G6p107/> del [[XX Secolo]]. Fu sviluppato per equipaggiare, in alternativa al propulsore tedesco [[Daimler-Benz DB 605]] i velivoli da [[Aereo da caccia|caccia]] di nuova generazione allora in fase di sviluppo presso l'industria nazionale.
 
==Territorio==
== Storia del progetto ==
La diocesi confinava a nord con la [[diocesi di Die]], a nord-ovest con quella di [[Diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]], a nord-est con una enclave della [[diocesi di Sisteron]], a est con la [[diocesi di Gap]], a sud-est con quella di [[Diocesi di Carpentras|Carpentras]] e a sud-ovest con la [[Diocesi di Orange (Francia)|diocesi di Orange]].
Nel 1939<ref name=C3p41>{{Cita|Cernuschi2003|p. 41|Cernuschi 2003|harv=s}}</ref> l'ufficio progettazione della [[Isotta Fraschini]] decise di effettuare un tentativo per produrre un motore in linea nazionale di grande potenza, con cui fare concorrenza ai propulsori di produzione estera come il [[Rolls Royce Merlin]] e [[Daimler Benz DB 601]]. Anche la FIAT tentò di sviluppare alcuni propulsori, dando vita ai progetti A.40 RC 20-40 da 2&nbsp;100 CV e al finale A.44 RC 15-45 che doveva erogare ben 2&nbsp;800 CV.<ref name=C3p41/> Ricorrendo all'accoppiamento di due tradizionali [[Isotta Fraschini Gamma|Isotta Fraschini Gamma RC.15]]<ref name=G6p107/> da 540 CV,<ref name=C3p41/> l'ufficio progettazione diede vita ad un propulsore a 24 cilindri a X,<ref name=C3p41/> raffreddato ad aria, che sulla carta doveva erogare 1&nbsp;255 CV. Il nuovo motore ricevette la designazione di I.F. Zeta RC.35, e fu preso in considerazione per la rimotorizzazione del nuovo [[Aereo da caccia|caccia]] [[Caproni Vizzola F.6]],<ref name=B1p30>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1971|p. 30|Brotzu, Caso, Consolo 1971|harv=s}}</ref> derivato dal precedente [[Caproni Vizzola F.4|F.4]].
 
Sede vescovile era la città di [[Vaison-la-Romaine]], dove funsero come [[cattedrale|cattedrali]] prima la chiesa di San Quinidio e successivamente la chiesa di Nostra Signora di Nazareth.
== Tecnica ==
Il motore Zeta disponeva di 24 [[cilindro (meccanica)|cilindri]]<ref name=B1p30/> disposti [[Motore a X|a X di 90°]],<ref name=B1p30/> [[raffreddamento ad aria|raffreddati ad aria]],<ref name=G6p107/> che nella versione Zeta R.C. 35 erogava la [[potenza (fisica)|potenza]] massima di 1&nbsp;150 [[Cavallo vapore|CV]] a 2&nbsp;700 [[giri al minuto|g/min]]. I cilindri erano disposti su quattro bancate di sei.
 
Comprendeva all'incirca una quarantina di località distribuite tra il [[Contado Venassino]], il [[Delfinato]] e il [[principato di Orange]].
== Impiego operativo ==
La ditta [[Caproni]] proprietaria, oltre che degli Stabilimenti di [[Vizzola Ticino]], anche della [[Isotta Fraschini]],<ref name=B1p29>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1971|p. 29|Brotzu, Caso ,Consolo 1971|harv=s}}</ref> decise di utilizzare il nuovo motore per rimotorizzare il nuovo caccia F.6, dando vita alla versione F.6Z o F.6MZ.<ref name=B1p30/> Con l'utilizzo del motore I.F. Zeta R.C. 35 si sperava di ottenere una velocità massima di ben 630 km/h.<ref name=B1p30/> Il primo prototipo dell'F.6MZ (M.M. 498)<ref>Secondo alcune fonti la commessa riguardava due esemplari, uno in versione caccia ed uno in versione silurante, con il secondo velivolo ordinato nel luglio 1943.</ref> fu completato nel luglio 1943 e volò per la prima volta a Vizzola Ticino il 14 agosto<ref name=B1p30/> dello stesso anno nelle mani del collaudatore<ref name=B1p30/> [[Antonio Moda]].<ref>Succeduto al designato [[Francesco Agello]] deceduto in un incidente di volo a [[Bresso]] il 24 agosto 1942.</ref> Purtroppo il nuovo propulsore manifestò subito problemi di surriscaldamento<ref name=B1p30/> che non furono mai risolti, e l'attività di volo del prototipo si limitò ad alcuni sorvoli dell'aeroporto,<ref name=B1p30/> prima di esservi temporaneamente accantonato. Gli inconvenienti segnalati avrebbero potuto essere superati, ma l’[[armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre 1943 bloccò l’attività sperimentale. Le maestranze della ditta provvidero allo smontaggio del velivolo ed al suo occultamento per evitarne la requisizione da parte dei tedeschi.
 
==Storia==
=== L'installazione sul Re.2004 ===
Una chiesa organizzata nella ''civitas Vasiensium'' è attestata agli inizi del [[IV secolo]]. Il primo vescovo noto e storicamente documentato è Dafno, che partecipò al [[concilio di Arles (314)|concilio di Arles]] nel [[314]].
Per sfuggire alle calibrate consegne di motori tedeschi<ref name=B2p30>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1972|p. 30|Brotzu, Caso, Consolo 1972|harv=s}}</ref> [[Daimler-Benz DB 605]] e del suo omologo costruito su [[licenza (economia)|licenza]] [[Fiat 1050 RC.58I]], destinati al caccia [[Reggiane Re.2005|Reggiane Re.2005 Sagittario]], nell'ottobre 1941 la [[Regia Aeronautica]]<ref name=A1p34>{{Cita|Alegi2001|p. 34|Alegi 2001|harv=s}}</ref> chiese alle [[Officine Meccaniche Reggiane]]<ref name=B2p30/> di svilupparne una versione dotata del motore I.F. Zeta R.C.24/60<ref name=B2p30/> da 1&nbsp;250 CV, designata [[Reggiane Re.2004|Re.2004]].<ref name=B2p30/> Lo sviluppo della versione Zeta R.C.24/60 era stata inizialmente avviata dalla ditta per ovviare al manifestarsi di un problema di ristabilimento della potenza in quota, un fattore molto comune nei propulsori italiani dell'epoca. Il [[Ministero dell'Aeronautica]] approvò subito il nuovo progetto, e mentre alla Isotta Fraschini si proseguiva alla messa a punto del motore, presso le Officine Reggiane giunse un [[Simulacro|simulacro]] del propulsore (in realtà si trattava di un gruppo motore reale, incompleto per quanto concerneva i particolari interni),<ref>{{Cita|Govi1985|p. 121|Govi 1985|harv=s}}</ref> che fu provato nella [[Galleria del vento|galleria del vento]]. Al termine delle prove tale simulacro<ref name=A1p35>{{Cita|Alegi2001|p. 35|Alegi 2001|harv=s}}</ref> fu installato in posizione centrale su un bombardiere [[Savoia-Marchetti S.M.79|Savoia-Marchetti S.79 Sparviero]],<ref name=A1p34/> per effettuare ulteriori test di compatibilità aerodinamica, in particolare per iniziare a studiarne le cappottature, gli scarichi e le prese d'aria. La configurazione di questi differiva comunque da quella già utilizzata per il F.6Z.<ref>{{Cita|Govi1985|p. 123|Govi 1985|harv=s}}</ref> Il motore non riuscì mai ad essere omologato per i ritardi nello sviluppo, dovuti essenzialmente alle difficoltà di raffreddamento.<ref name=A1p35/> Alla data dell’[[armistizio di Cassibile|armistizio]], l'8 settembre 1943 nessun motore Zeta R.C.24/60 completo era giunto alle Officine Reggiane per essere installato sui due prototipi del caccia ordinati.<ref>Oltre ai due prototipi erano stato ordinati anche 4 esemplari di preserie, e uno della variante Re.2004bis, ma nessuno di essi volò mai.</ref> Per l'installazione sul Re.2004, su espressa richiesta del generale [[Rino Corso Fougier]],<ref name=A1p34/> venne preso in considerazione anche il motore [[Reggiane RE 103]] a 18 cilindri a M, o [[motore a W|W invertito]], erogante 1&nbsp;700 CV, sviluppato in proprio dall'Ufficio Tecnico Motori della ditta.<ref name=A1p34/>
 
Tra i primi vescovi si distinse in particolare san Quinidio, che partecipò al concilio di [[Parigi]] del [[573]], il quale valorosamente resistette alle rivendicazioni del patrizio [[Ennio Mummolo|Mummolo]], conquistatore [[Longobardi|longobardo]].
=== Altre utilizzazioni previste ===
Oltre ai due velivoli precedentemente citati il motore I.F. Zeta venne preso in considerazione per equipaggiare il bimotore da combattimento<ref name=B1p63>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1971|p. 63|Brotzu, Caso, Consolo 1971|harv=s}}</ref> [[Caproni Ca.331|Caproni Ca.331B Raffica]],<ref>Nella versione Isotta Fraschini Zeta RC.42 da 1&nbsp;250 CV.</ref> il caccia leggero [[SAI Ambrosini 403]]<ref>Nella versione Isotta Fraschini Zeta R.C. 21/60.</ref> e per rivitalizzare il progetto del bombardiere pesante quadrimotore [[SAI Ambrosini 404]],<ref>Versione I.F. Zeta R.C. 50 SD da 1&nbsp;400 hp.</ref> ma nessuno di questi velivoli fu mai equipaggiato con tale propulsore. Nessuno degli esemplari del motore I.F. Zeta costruiti sopravvisse alla [[seconda guerra mondiale]].
 
Due concili, importanti per quanto concerne la disciplina ecclesiastica [[gallicanesimo|gallicana]], vennero tenuti a Vaison nel [[442]] e nel [[529]], quest'ultimo sotto la presidenza di [[Cesario d'Arles]].
=== Il programma Sigma ===
Seguendo l'esempio del motore Zeta l'ufficio tecnico della ditta decise di svilupparne un nuovo propulsore ancora più potente, accoppiando, con la stessa soluzione costruttiva,<ref name=C3p41/> due motori [[Isotta Fraschini Delta|I.F. Delta RC.35-I]].<ref name=C3p41/> da 730 CV ciascuno.<ref name=C3p41/> Nacque così il programma I.F. Sigma RC20-50,<ref name=C3p41/> un 24 cilindri a X, raffreddato ad aria, erogante sulla carta ben 1&nbsp;600 CV.<ref name=C3p41/> Tale propulsore rimase solamente allo stadio di progetto.
 
Santa Rusticala, nativa di Vaison ([[551]]-[[628]]) fu badessa del monastero di San Cesario ad [[Arles]].
== Versioni ==
*'''Zeta RC.35''': primo progetto erogante 1&nbsp;150 CV.
*'''Zeta RC.40''': rimasta allo stadio di progetto.
*'''Zeta RC.22/50''': rimasta allo stadio di progetto.
*'''Zeta R.C.42''': versione erogante 1&nbsp;255 CV destinata al Caproni Ca.331B Raffica, rimasta allo stadio di progetto.
*'''Zeta R.C.45''': motore a 24 cilindri ad X, destinato al caccia Caproni-Vizzola F6Z.
*'''Zeta R.C.50 SD''': versione dotata di compressore Isotta Fraschini, rimasta allo stadio di progetto.
*'''Zeta R.C.21/60''': versione destinata al caccia SAI-Ambrosini 403, rimasta allo stadio di progetto.
*'''Zeta R.C.25/60''': versione dotata di doppio compressore Wright, destinata al caccia Reggiane Re.2004 e allo studio del Caproni-Vizzola FZ-6. Erogava la potenza di 1&nbsp;250 CV (919 kW).<ref name=G6p107/>
*'''Zeta RC.15/45''': rimasto allo stadio di progetto.
 
Dal [[450]] Vaison divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Arles]]. Rimase legata alla [[metropolia]] arlesiana fino a dicembre [[1475]], quando entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] della neoeretta [[arcidiocesi di Avignone]].
=== Versioni del Sigma ===
*'''Sigma RC.20-50''':versione erogante 1&nbsp;600 CV, rimasta allo stadio di progetto.<ref name=C3p41/>
*'''Sigma RC.18/36''': sperimentale con doppio rapporto compressione, rimasta allo stadio di progetto.
 
Nel [[XVIII secolo|Settecento]] emerge la figura del vescovo Joseph-Marie Suarez ([[1633]]-[[1666]]), che morì a [[Roma]] mentre occupava il posto di bibliotecario della [[Santa Sede]], autore di numerose opere.
== Voci correlate ==
*[[Caproni Ca.331|Caproni Ca.331B Raffica]]
*[[Caproni Vizzola F.6|Caproni Vizzola F.6Z]]
*[[Reggiane Re.2004]]
*[[SAI Ambrosini 403]]
*[[SAI Ambrosini 404]]
 
La diocesi fu soppressa in seguito al [[Concordato del 1801|concordato]] con la bolla ''[[Qui Christi Domini]]'' di [[papa Pio VII]] del 29 novembre [[1801]] e il suo territorio incluso nella [[arcidiocesi di Avignone|diocesi di Avignone]] e in quella di [[Diocesi di Valence|Valence]].
== Note ==
{{references|2}}
 
Dal 9 febbraio [[2009]] Vaison è una [[Sede titolare|sede vescovile titolare]]; l'attuale [[vescovo titolare]] è [[Bruno Valentin]], [[vescovo ausiliare]] di [[Diocesi di Versailles|Versailles]].
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome= Alegi|nome=Gregory|coautori=|titolo=Ali d'Italia n.16- Reggiane Re.2005|editore=La Bancarella Aeronautica|città=Torino|anno=2001|id=|cid=Alegi2001}}
*{{cita libro|cognome= Brotzu|nome=Emilio|coautori=Michele Caso, Gherardo Consolo|titolo=Dimensioen Cielo- Caccia Assalto Volume 2|editore=Edizioni Bizzarri|città=Roma|anno=1971|id={{NoISBN}}|cid=Brotzu,Caso,Consolo1971}}
*{{cita libro|cognome= Brotzu|nome=Emilio|coautori=Michele Caso, Gherardo Consolo|titolo=Dimensione Cielo- Caccia Assalto Volume 3|editore=Edizioni Bizzarri|città=Roma|anno=1972|id={{NoISBN}}|cid=Brotzu,Caso,Consolo1972}}
*{{Cita libro|titolo= I Reggiane dalla A alla Z - Descrizione tecnica degli aerei Reggiane - Gruppo Caproni |autore= Sergio Govi |editore=Giorgio Apostolo Editore |città= Milano |anno= 1985|pp=121-123|id= {{NoISBN}}|cid= Govi1985}}
*{{cita libro|cognome= Gunston|nome=Bill|wkautore= Bill Gunston|titolo=World Encyclopedia of Aero Engines From the Pioneers to the Present Day|editore=Sutton Publishing Limited|città=Stroud|anno=2006|lingua=inglese|id=|cid=Gunston2006}}
 
==Cronotassi dei vescovi==
=== Periodici ===
* Dafno † (menzionato nel [[314]])<ref>I vescovi sant'Albino e Concordio, menzionati da ''[[Gallia christiana]]'' prima e dopo Dafno sono, secondo Duchesne, vescovi spuri, perché frutto dei lavori di un falsario del [[XVII secolo|Seicento]], Polycarpe de la Rivière; cfr. Sautel, ''op. cit.'', p. 191-192.</ref>
*{{cita pubblicazione |quotes= |autore=Enrico Cernuschi|coautori= |data= |anno=2003|mese=settembre|titolo=Il motore impossibile|rivista=Storia Militare|editore=Ermanno Albertelli Editore|città=Parma|volume= |numero=120|pagine=36-43|doi= |id=ISSN 1122-5289|url= |lingua=italiano|accesso= |abstract= |cid=Cernuschi2003}}
* Auspicio † (prima del [[439]] - circa [[449]] o [[450]] deceduto)
* Fonteio † ([[450]] - dopo il [[475]])
* Etilio ? † (prima del [[501]] - dopo il [[511]])<ref>Etilio, menzionato da ''Gallia christiana'', è escluso da Duchesne, perché non avrebbe fondamenti storici seri e forse frutto anche lui del falsario Polycarpe de la Rivière. Secondo Gams potrebbe corrispondere a Sestilio, vescovo di [[Diocesi di Bazas|Bazas]].</ref>
* Gemello † (menzionato nel [[517]])
* Aletio † (prima del [[527]] - dopo il [[541]])
* ''San'' Teodosio † (menzionato nel [[554]])
* ''San'' Quinidio † (prima del [[573]] - circa [[578]] o [[579]] deceduto)
* ''San'' Barso ? †<ref>Menzionato in un [[breviario]] della chiesa di Vaison; secondo Duchesne questo argomento è debole per considerarlo vescovo e vescovo di Vaison.</ref>
* Artemio † (prima del [[581]] - dopo il [[585]])
* Vincenzo † (menzionato nel [[614]])<ref>Assente in ''Gallia christiana''.</ref>
* Petronio Aredio † (prima del [[637]]/[[638]] - dopo il [[685]])
* Simplicio † (menzionato nell'[[853]])<ref>Messo in dubbio da Duchesne.</ref>
* Elia † (menzionato nell'[[879]])
* Umberto I † (menzionato nel [[911]])
* Benedetto I † (menzionato nel [[996]])
* Almerade † (menzionato nel [[1003]])
* Pierre I † (menzionato nel [[1009]])<ref>Dopo Pierre I, ''Gallia christiana'' inserisce Imberto (menzionato nel 1026), escluso da Gams.</ref>
* Pierre II di Mirabel † (prima del [[1040]] - dopo il [[1044]])
* Benoît II †
* Pierre III Raimbaud † (prima del [[1056]] - dopo il [[1078]])
* Rostang † (menzionato nel [[1108]])
* Bérenger de Mornas † (prima del [[1150]] - dopo il [[1173]])
* Bertrand de Lambesc † (menzionato nel [[1178]])
* Bérenger de Reilhane †
* Guillaume de Laudun † (menzionato nel [[1190]] circa)
* Raimbaud de Flotte † ([[1193]] - circa [[1210]] deceduto)
* Ripert de Flotte † (prima del [[1212]] - dopo il [[1227]])
* Guy I † (menzionato nel [[1241]])
* Grégoire † (menzionato nel [[1243]])<ref>Louis Barthélémy, [https://archive.org/stream/inventairechrono00bart#page/86/mode/2up ''Inventaire chronologique et analytique des chartes de la maison de Baux''], Marseille 1882, pag. 87, doc. n. 308.</ref>
* Faraud † (prima del [[1248]] - dopo il [[1262]])
* Giraud de Libra † (prima del [[1271]] - [[1295]])
* Raymond de Beaumont † (circa [[1296]] - dopo il [[1304]] deceduto)
* Ratier † (24 aprile [[1336]] - 10 ottobre [[1341]] nominato vescovo di [[abbazia territoriale di Montecassino|Montecassino]])
* Pierre di Casa, [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] † (17 aprile [[1341]] - 7 ottobre [[1342]] nominato patriarca di [[patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme]] e amministratore apostolico)
** Pierre di Casa, O.Carm. † (7 ottobre [[1342]] - 3 agosto [[1348]] deceduto) (amministratore apostolico)
* Pierre del Beret, O.Carm. † (14 agosto [[1348]] - [[1355]] deceduto)
* Laurent d'Albiars † (21 ottobre [[1355]] - 25 ottobre [[1361]] nominato vescovo di [[diocesi di Tulle|Tulle]])
* Giovanni Maurelli † (11 marzo [[1362]] - [[1365]] deceduto)
* Eblon de Miers † (7 febbraio [[1371]] - [[1380]] deceduto)
* Raymond de Bonne, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (27 gennaio [[1380]] - [[1385]] deceduto)
* Radulph de Bonneville, O.P. † (28 marzo [[1386]] - [[1406]] deceduto)<ref>Il 4 aprile 1401 [[papa Bonifacio IX]] nominò a questa sede, ''tanto tempore vacante'', Jakob Jensson, vescovo di [[Diocesi di Bergen|Bergen]], che però non prese possesso della sede.</ref>
* Guillaume de Pesserat, O.P. † (26 luglio [[1406]] - [[1409]] deposto)
* Hugues de Theissiac † (12 agosto [[1409]] - [[1445]] deceduto)
* Pons de Sade † (26 luglio [[1448]] - [[1473]] deceduto)
* Jean de Montmirail † (24 maggio [[1473]] - 3 giugno [[1479]] deceduto)
* Amauric II † (4 giugno [[1479]] - [[1482]] dimesso)
* Odon Alziassi † (17 giugno [[1482]] - [[1483]] deceduto)
* Roland † (17 ottobre [[1483]] - [[1485]] dimesso)
* Benedetto de Paganottis, O.P. † (28 febbraio [[1485]] - [[1522]] deceduto)
* [[Girolamo Bencucci]] † (6 febbraio [[1523]] - 2 gennaio [[1533]] deceduto)
* Tommaso Cortesi † (3 marzo [[1533]] - 17 febbraio [[1535]] dimesso)
** [[Giovanni Salviati]] † (17 febbraio [[1535]] - 15 maggio [[1536]] deceduto) (amministratore apostolico)
* Jacopo Cortesi † (15 maggio [[1536]] - [[1568]] deceduto)
** William Chisholm † (8 novembre [[1570]] - 4 novembre [[1585]] dimesso) (amministratore apostolico)
* William II Chisholm † (4 novembre [[1585]] - 13 dicembre [[1629]] deceduto)
* Michel d'Almeras † (13 dicembre [[1629]] succeduto - 16 maggio [[1633]] deceduto)
* [[Joseph Marie de Suarès]] † (13 luglio [[1633]] - [[1666]] dimesso)
* Charles-Joseph Suarez † (7 febbraio [[1667]] - 7 novembre [[1670]] deceduto)
* Louis-Alphonse Suarez † (4 maggio [[1671]] - 13 marzo [[1685]] deceduto)
* François Genet † (18 marzo [[1686]] - 17 ottobre [[1702]] deceduto)
* Joseph-François Gualtéri † (19 febbraio [[1703]] - 20 novembre [[1723]] deceduto)
* Joseph-Louis de Cohorne de la Palun † (20 dicembre [[1724]] - 24 gennaio [[1748]] deceduto)
* Paul di Sallières de Fausseran † (2 dicembre [[1748]] - agosto [[1758]] deceduto)
* Charles-François de Pélissier de St Ferréol † (18 dicembre [[1758]] - [[1786]] dimesso<ref>Questa è l'indicazione riportata da ''Catholic Hierarchy''. Eubel invece non parla delle sue dimissioni, ma solamente che morì nel 1789.</ref>)
*[[Etienne de Paule de Fallot de Béaupré de Beaumont|Étienne André François de Paule Fallot de Beaumont de Beaupré]] † ([[1786]] succeduto - [[1801]] dimesso)
**''Sede soppressa''
 
==Cronotassi dei vescovi titolari==
{{Isotta Fraschini}}
* Bruno Valentin, dal 14 dicembre [[2018]]
{{Motori aeronautici}}
{{Portale|Aviazione|ingegneria}}
 
==Note==
[[Categoria:Motori aeronautici italiani]]
<references/>
[[Categoria:Motori aeronautici Isotta Fraschini]]
 
[[Categoria:Motori aeronautici ad X]]
==Bibliografia==
*{{la}} [[Denis de Sainte-Marthe]], [http://books.google.it/books?id=uVmjfXlEMJcC&printsec=frontcover&hl=fr#v=onepage&q&f=false ''Gallia christiana''], vol. I, Parigi 1715, coll. 919-940
*{{fr}} [[Louis Duchesne]], [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k107955h/f271.image ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule''], vol. I, Paris 1907, pp.&nbsp;262–263
*{{fr}} Joseph Sautel, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rhef_0300-9505_1927_num_13_59_2428 ''Les origines chrétiennes de Vaison''], in ''Revue d'histoire de l'Église de France'', XIII, 59 (1927), pp.&nbsp;190–198
*{{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;647–648
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;517; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;263; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;327; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;360; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/405/mode/1up vol. 5], pp.&nbsp;405–406; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/433/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;433
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=9Jd6UdDs2aoC&pg=PA245 Bolla ''Qui Christi Domini''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XI, Romae 1845, pp.&nbsp;245–249
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* Dati riportati sul sito [http://www.catholic-hierarchy.org/ Catholic Hierarchy] alle pagine [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dv506.html ''Diocese of Vaison''] e [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2v66.html ''Vaison (Titular see)'']
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t2068.htm La diocesi] sul sito di ''Giga Catholic''
 
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[[Categoria:Diocesi cattoliche della Francia soppresse nel 1801|Vaison]]
[[Categoria:Diocesi cattoliche erette nel IV secolo|Vaison]]
[[Categoria:Sedi titolari cattoliche|Vaison]]