Vimodrone e Diocesi di Vaison: differenze tra le pagine

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
{{Divisione amministrativa
|nome=Vaison
|Nome=Vimodrone
|latino=Dioecesis Vasionensis
|Panorama=Vimodrone_piazza.JPG
|vescovile=sì
|Didascalia=La piazza Unità d'Italia
|immagine=Facade ND de Nazareth.JPG
|Bandiera=Vimodrone-Gonfalone.png
|vescovo=[[Bruno Valentin]]
|Voce bandiera=
|istituita=9 febbraio [[2009]]
|Stemma=Vimodrone-Stemma.png
|stato=[[Francia]]
|Voce stemma=
|eretta=[[IV secolo]]
|Stato=ITA
|soppressa=29 novembre [[1801]]
|Grado amministrativo= 3
|suffraganeadi=[[Arcidiocesi di Avignone|Avignone]]
|Tipo=
|informazioni=Territorio incorporato nella [[Arcidiocesi di Avignone|diocesi di Avignone]]
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|ch=v506
|Divisione amm grado 2=Milano
|Amministratore locale= Antonio Brescianini
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data elezione=7/5/2012
|Altitudine=128
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=17072
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html]
|Aggiornamento abitanti=29-02-2016
|Divisioni confinanti=[[Cernusco sul Naviglio]], [[Cologno Monzese]], [[Milano]], [[Pioltello]], [[Segrate]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2404
|Nome abitanti=vimodronesi
|Patrono=[[Remigio di Reims|san Remigio]]
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Vimodrone (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Vimodrone nella città metropolitana di Milano
|Densità = 4357,6
|Chiese = San Remigio
}}
[[File:Vaison cathedrale.jpg|thumb|upright=1.3|La chiesa di San Quinidio, prima cattedrale della diocesi di Vaison]]
 
La '''diocesi di [[Vaison-la-Romaine|Vaison]]''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Vasionensis'') è una sede soppressa e sede titolare della [[Chiesa cattolica]].
'''Vimodrone''' (''Vimodrón'' in [[dialetto lombardo occidentale|dialetto locale]], [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[vimuˈdrun]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:17072}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> situato nella zona nord est della [[città metropolitana di Milano]], a circa 5 chilometri a nord-est dal comune di [[Milano]].
 
==ToponomasticaTerritorio==
La diocesi confinava a nord con la [[diocesi di Die]], a nord-ovest con quella di [[Diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux|Saint-Paul-Trois-Châteaux]], a nord-est con una enclave della [[diocesi di Sisteron]], a est con la [[diocesi di Gap]], a sud-est con quella di [[Diocesi di Carpentras|Carpentras]] e a sud-ovest con la [[Diocesi di Orange (Francia)|diocesi di Orange]].
Due sono le principali interpretazioni sulla derivazione etimologica del nome di Vimodrone.
Secondo una prima interpretazione il nucleo originario era un piccolo villaggio romano ([[Vicus]]) dedicato alle dee [[Matres e Matronae|Matronae]] da qui il nome Vicus Matronis sacer da cui Vicus Modroni infine mutato in Vimodrone.
La seconda interpretazione fa risalire il nome da Vicus Mutronis dove Mutronis pare essere il [[Cognomina romani|cognome]] di una famiglia romana che viveva nel nucleo originario del villaggio.
 
Sede vescovile era la città di [[Vaison-la-Romaine]], dove funsero come [[cattedrale|cattedrali]] prima la chiesa di San Quinidio e successivamente la chiesa di Nostra Signora di Nazareth.
==Storia==
Tenuta, nella seconda metà del XII secolo, da [[Papa Alessandro III]] sotto l'autorità del capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza, sul finire del XIV secolo rientrò, in parte, tra i possedimenti della famiglia Pozzobonelli, passando nel Seicento tra quelli dei Modroni. Nel 1690 Vimodrone fu infeudata a Nicola Maria Visconti che, nominato marchese, aggiunse il predicato feudale di Modrone, dando così inizio alla casata dei [[Visconti|Visconti di Modrone]], alla quale appartennero illustri personaggi; tra questi meritano di essere ricordati, nel Settecento, il conte Nicola, professore di diritto pubblico a Milano, e, nell'Ottocento, il duca [[Uberto Visconti di Modrone|Uberto]] che, insieme ai figli, partecipò attivamente ai moti risorgimentali.
Vimodrone anticamente non era comunque solo un agglomerato di case rurali; le cascine in passato costituivano delle vere e proprie comunità quasi autonome, e delimitavanoi confini del paese.
Con il continuo espandersi del nucleo centrale, la maggior parte di questi caseggiati sono stati integrati, molti sono stati ricostruiti e non ne rimane che il nome. Molte erano anche le ville appartenenti ai signori milanesi; alcuni vi trascorrevano il loro tempo libero, ne è un esempio appunto Villa Cazzaniga.<ref>{{Cita libro|autore = Ferrario Elisabetta,Tartari Claudio M.|titolo = Le case sul martesana|anno = 2003 |editore = |città =}}</ref>,
Nell'Ottocento fino ai primi del Novecento il territorio vimodronese era così suddiviso: a nord del Naviglio esisteva la piccola proprietà, mentre tra il naviglio e la via Sant'Ambrogio sorgeva il centro abitato. Risalgono al 1909 le prime esigenze di nuove costruzioni per un paese che lentamente stava crescendo. Già dopo la seconda guerra mondiale il paese inizia a svilupparsi attorno al vecchio nucleo con la costruzione di numerose villette. Negli anni del “boom” economico vennero costruiti enormi casermoni; terminata la fase di espansione privata ha avuto inizio la costruzione industriale;
piccole, medie e grandi aziende che portarono maggiori possibilità di impiego e di conseguenza maggior benessere. Tutto questo portò sempre più contadini ad abbandonare le loro terre nelle quali si coltivava foraggio, cereali e verdure.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Sozzani Angelo|titolo = Raccontare Vimodrone|anno = 2008 |editore = |città = }}</ref>,
L'arrivo della ferrovia metropolitana negli anni ‘60 portò un cambiamento nella configurazione del territoriocon la deviazione del Naviglio Martesana, incanalato più a nord.
L'unico ponte che attraversa oggi la metropolitana, il ponte di via Piave, un tempo era infatti il ponte del Naviglio della Martesana.
Alla fine degli anni ‘70 e all'inizio degli anni ‘80 lo sviluppo edilizio riprese in modo massiccio: complessi pubblici, privati e cooperativistici vennero realizzati sia a ovest che a est del paese.
 
Comprendeva all'incirca una quarantina di località distribuite tra il [[Contado Venassino]], il [[Delfinato]] e il [[principato di Orange]].
==Geografia fisica==
Il territorio vimodronese è completamente pianeggiante.
 
==Storia==
Il paese è attraversato dal [[naviglio Martesana]] e dalla [[Strada statale 11 Padana Superiore]]. Situata invece al confine col comune di Cernusco sul Naviglio e parallela al Naviglio Martesana c'è la Cava Gaggiolo, ormai ricoperta d'acqua per la quale è stato avviato un processo di riqualificazione che la porterà ad essere un parco.
Una chiesa organizzata nella ''civitas Vasiensium'' è attestata agli inizi del [[IV secolo]]. Il primo vescovo noto e storicamente documentato è Dafno, che partecipò al [[concilio di Arles (314)|concilio di Arles]] nel [[314]].
 
Tra i primi vescovi si distinse in particolare san Quinidio, che partecipò al concilio di [[Parigi]] del [[573]], il quale valorosamente resistette alle rivendicazioni del patrizio [[Ennio Mummolo|Mummolo]], conquistatore [[Longobardi|longobardo]].
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
 
Due concili, importanti per quanto concerne la disciplina ecclesiastica [[gallicanesimo|gallicana]], vennero tenuti a Vaison nel [[442]] e nel [[529]], quest'ultimo sotto la presidenza di [[Cesario d'Arles]].
;Chiesa Parrocchiale di San Remigio
Situata in piazza Unità d'Italia, l'attuale chiesa è stata edificata nel 1781 e ampliata tra il 1938 e il 1941 dall'architetto Giovanni Barboglio.
Un luogo di culto a Vimodrone, consistente forse in una semplicissima e povera cappella dedicata a S. Remigio, doveva esistere indubbiamente fin dall'Alto Medioevo. Ma la certezza storica della presenza di questo edificio religioso l'abbiamo da un documento del 1169: una bolla di [[papa Alessandro III]], datata 30 marzo, nella quale vengono confermati diritti e possessi della basilica di S. Giovanni Battista di Monza e tra questi figurano quelli sulla pieve di S. Giuliano di Colonia (Cologno Monzese) con tutte le sue cappelle tra cui la chiesa di S. Remigio “in Vicu Modroni”
 
Santa Rusticala, nativa di Vaison ([[551]]-[[628]]) fu badessa del monastero di San Cesario ad [[Arles]].
;Chiesa di Santa Maria Nova
[[File:Chiesa santa maria nova - del pilastrello - vimodrone - milano.jpg|left|thumb|Chiesa di Santa Maria Nova o Chiesa del Pilastrello]]
È una piccola chiesa situata all'esterno del cimitero comunale di Vimodrone, lungo la Strada Padana Superiore, la più antica del territorio di Vimodrone. Di origine cinquecentesca, nota anche come “Chiesa del Pilastrello”, perché sorta in prossimità di una pietra miliare romana (al pilastrello). Antico sesto miliario venendo Milano. Nova perché distinta da Santa Maria Vetera già esistente in Vimodrone e abbattuta per ordine del cardinale [[Carlo Borromeo]]. La chiesetta è sulla via che apre alla [[Martesana]]. Negli atti della visita pastorale del 1572 compiuta dal cardinale [[Carlo Borromeo]], veniva riportato "Fu iniziata nel 1524, grazie alle offerte della popolazione, e perciò è nuova e bella", e nella pala absidale, veniva definita "satis pulchra", stupenda - si dice realizzata dal [[Bernardino Luini|Luini]] stesso. Al suo interno si trovano affreschi attribuibili alla scuola pittorica di [[Bernardino Luini]], in altri alla scuola del [[Bergognone]] e alla scuola lombarda di [[Gaudenzio Ferrari]].<ref>{{Cita libro|autore = G.M. Vazzoler|titolo = Santa Maria Nova o del Pilastrello|anno = |editore = |città = }}</ref> La chiesa ha una sola navata, chiusa da un abside semicircolare. Le pareti laterali sono suddivise da dieci nicchioni ad arco, sopra i quali gira un cornicione in cotto con altrettante lunette su cui si stende la volta a botte. Nelle lunette si aprono come occhi, alternativamente, sei finestre circolari. Il campanile e la sacrestia quadrata risalgono alla metà del 1700. Sopra la porta d'ingresso vi è una lunetta con tracce di crocefissione seicentesca. Nel 2015 la sovraintendenza dei Beni culturali ha autorizzato un progetto di riqualificazione con l'obiettivo di porre rimedio alle infiltrazioni dell'umidità.<ref>{{Cita news|autore=mcy|titolo=Sono iniziati i lavori per salvare la porta d'accesso della Martesana|pubblicazione=Gazzetta della Martesana|data=sabato 19 marzo 2016|p=31}}</ref> L'edificio appartiene alla Parrocchia di San Remigio.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Abruzzo|titolo=Santa Maria Nova torna a "vivere"|pubblicazione=L'eco di Milano e Provincia|editore=|data=22 giugno 2016|p=3}}</ref> A settembre 2016 viene resa nota la notizia che la chiesa partecipa al censimento [[Fondo Ambiente Italiano|FAI]] de [[I Luoghi del Cuore]] per porre rimedio all'umidità.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Abruzzo|titolo=Vimodrone / Spiritualità, arte e buona musica a Santa Maria Nova|pubblicazione=L'eco notizie di Milano e provincia|data=21 settembre 2016|p=3}}</ref>
 
Dal [[450]] Vaison divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Arles]]. Rimase legata alla [[metropolia]] arlesiana fino a dicembre [[1475]], quando entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] della neoeretta [[arcidiocesi di Avignone]].
;Chiesa di Dio Trinità d'Amore
Negli anni '60 del secolo scorso, nella zona nord del paese, venne eretta una chiesa prefabbricata alla quale passò il titolo e le suppellettili di S. Anna, mentre l'antica chiesetta, ormai sconsacrata, fu demolita. Sotto la guida del parroco don Mario Marangoni, la nuova cappella si avviò così ad assumere la dignità parrocchiale, conferita dal cardinale [[Carlo Maria Martini]] l'11 agosto 1986, comportando lo smembramento di una buona parte del territorio di S. Remigio in Vimodrone e di S. Giuliano in Cologno Monzese. La nuova parrocchia assunse il titolo di Dio Trinità d'Amore. Negli anni '90, la struttura prefabbricata che ospitava la chiesa venne abbandonata in favore di un nuovo edificio di architettura moderna realizzato nelle vicinanze, comprendente anche un complesso oratoriale con ampi spazi ricreativi, che costituisce l'attuale ubicazione della parrocchia.
 
Nel [[XVIII secolo|Settecento]] emerge la figura del vescovo Joseph-Marie Suarez ([[1633]]-[[1666]]), che morì a [[Roma]] mentre occupava il posto di bibliotecario della [[Santa Sede]], autore di numerose opere.
;Cappella San Giuseppe
Lungo la Padana Superiore, nel quartiere confinante con Milano, denominato S. Giuseppe negli anni '60, qui, si costruì un prefabbricato per agevolare gli abitanti costretti ad un lungo e pericoloso tragitto lungo lo “stradone” per raggiungere la chiesa parrocchiale. Quest'opera si deve all'impegno economico e manuale dei giovani universitari della parrocchia di Santa Maria del Suffragio di Milano. La sua inaugurazione avvenne il 7 dicembre 1969.<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/index.php?option=com_content&view=article&id=34:cappella-di-san-giuseppe&catid=16:la-parrocchia&Itemid=101|titolo=Cappella di San Giuseppe|cognome=User|nome=Super|sito=www.parrocchiasanremigiovimodrone.org|accesso=2016-09-07}}</ref>
 
La diocesi fu soppressa in seguito al [[Concordato del 1801|concordato]] con la bolla ''[[Qui Christi Domini]]'' di [[papa Pio VII]] del 29 novembre [[1801]] e il suo territorio incluso nella [[arcidiocesi di Avignone|diocesi di Avignone]] e in quella di [[Diocesi di Valence|Valence]].
;Cippo detto della Crocetta
Si tratta di un cippo posto lungo la [[Strada statale 11 Padana Superiore|Strada Statale 11 Padana Superiore]] a ricordo della visita pastorale di [[San Carlo Borromeo]] del 23 gennaio 1572.
 
Dal 9 febbraio [[2009]] Vaison è una [[Sede titolare|sede vescovile titolare]]; l'attuale [[vescovo titolare]] è [[Bruno Valentin]], [[vescovo ausiliare]] di [[Diocesi di Versailles|Versailles]].
===Architetture civili===
 
==Cronotassi dei vescovi==
;Villa Cazzaniga
* Dafno † (menzionato nel [[314]])<ref>I vescovi sant'Albino e Concordio, menzionati da ''[[Gallia christiana]]'' prima e dopo Dafno sono, secondo Duchesne, vescovi spuri, perché frutto dei lavori di un falsario del [[XVII secolo|Seicento]], Polycarpe de la Rivière; cfr. Sautel, ''op. cit.'', p. 191-192.</ref>
Situata in località Gaggiolo si compone di corpi rustici di probabile origine seicentesca e una parte residenziale della metà del XVIII secolo. Nasce come biblioteca per i nobili milanesi che la raggiungevano per lo più in barca. Il fronte principale con il suo portico si affaccia verso il Naviglio, diviso da quest'ultimo da un muretto, con due balaustre laterali e un cancelletto centrale per l'accesso al canale.<ref name="ReferenceA"/>,
* Auspicio † (prima del [[439]] - circa [[449]] o [[450]] deceduto)
L'iniziale forma a U sopravvive solo nell'ala Est: cosicché l'edificio ha oggi pianta a L, per la demolizione del braccio Ovest.
* Fonteio † ([[450]] - dopo il [[475]])
Il braccio Est è connotato dalla presenza della cappella, con decorazioni neoclassiche ancora leggibili.
* Etilio ? † (prima del [[501]] - dopo il [[511]])<ref>Etilio, menzionato da ''Gallia christiana'', è escluso da Duchesne, perché non avrebbe fondamenti storici seri e forse frutto anche lui del falsario Polycarpe de la Rivière. Secondo Gams potrebbe corrispondere a Sestilio, vescovo di [[Diocesi di Bazas|Bazas]].</ref>
Dalla documentazione nota s'apprende che l'edificio è già edificato nel 1764, quando risulta di proprietà del milanese Carlo Alberto Besozzi, dopo una serie di passaggi di proprietà il complesso perviene alla famiglia Cazzaniga nel 1902.<ref>{{Cita libro|autore = Balestrini R.|titolo = Cinquecento anni di naviglio Martesana, 1497-1997, Architettura d'arte lungo il Naviglio|anno = 1998 |editore = |città = Novate Milanese}}</ref>,
* Gemello † (menzionato nel [[517]])
* Aletio † (prima del [[527]] - dopo il [[541]])
* ''San'' Teodosio † (menzionato nel [[554]])
* ''San'' Quinidio † (prima del [[573]] - circa [[578]] o [[579]] deceduto)
* ''San'' Barso ? †<ref>Menzionato in un [[breviario]] della chiesa di Vaison; secondo Duchesne questo argomento è debole per considerarlo vescovo e vescovo di Vaison.</ref>
* Artemio † (prima del [[581]] - dopo il [[585]])
* Vincenzo † (menzionato nel [[614]])<ref>Assente in ''Gallia christiana''.</ref>
* Petronio Aredio † (prima del [[637]]/[[638]] - dopo il [[685]])
* Simplicio † (menzionato nell'[[853]])<ref>Messo in dubbio da Duchesne.</ref>
* Elia † (menzionato nell'[[879]])
* Umberto I † (menzionato nel [[911]])
* Benedetto I † (menzionato nel [[996]])
* Almerade † (menzionato nel [[1003]])
* Pierre I † (menzionato nel [[1009]])<ref>Dopo Pierre I, ''Gallia christiana'' inserisce Imberto (menzionato nel 1026), escluso da Gams.</ref>
* Pierre II di Mirabel † (prima del [[1040]] - dopo il [[1044]])
* Benoît II †
* Pierre III Raimbaud † (prima del [[1056]] - dopo il [[1078]])
* Rostang † (menzionato nel [[1108]])
* Bérenger de Mornas † (prima del [[1150]] - dopo il [[1173]])
* Bertrand de Lambesc † (menzionato nel [[1178]])
* Bérenger de Reilhane †
* Guillaume de Laudun † (menzionato nel [[1190]] circa)
* Raimbaud de Flotte † ([[1193]] - circa [[1210]] deceduto)
* Ripert de Flotte † (prima del [[1212]] - dopo il [[1227]])
* Guy I † (menzionato nel [[1241]])
* Grégoire † (menzionato nel [[1243]])<ref>Louis Barthélémy, [https://archive.org/stream/inventairechrono00bart#page/86/mode/2up ''Inventaire chronologique et analytique des chartes de la maison de Baux''], Marseille 1882, pag. 87, doc. n. 308.</ref>
* Faraud † (prima del [[1248]] - dopo il [[1262]])
* Giraud de Libra † (prima del [[1271]] - [[1295]])
* Raymond de Beaumont † (circa [[1296]] - dopo il [[1304]] deceduto)
* Ratier † (24 aprile [[1336]] - 10 ottobre [[1341]] nominato vescovo di [[abbazia territoriale di Montecassino|Montecassino]])
* Pierre di Casa, [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] † (17 aprile [[1341]] - 7 ottobre [[1342]] nominato patriarca di [[patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme]] e amministratore apostolico)
** Pierre di Casa, O.Carm. † (7 ottobre [[1342]] - 3 agosto [[1348]] deceduto) (amministratore apostolico)
* Pierre del Beret, O.Carm. † (14 agosto [[1348]] - [[1355]] deceduto)
* Laurent d'Albiars † (21 ottobre [[1355]] - 25 ottobre [[1361]] nominato vescovo di [[diocesi di Tulle|Tulle]])
* Giovanni Maurelli † (11 marzo [[1362]] - [[1365]] deceduto)
* Eblon de Miers † (7 febbraio [[1371]] - [[1380]] deceduto)
* Raymond de Bonne, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (27 gennaio [[1380]] - [[1385]] deceduto)
* Radulph de Bonneville, O.P. † (28 marzo [[1386]] - [[1406]] deceduto)<ref>Il 4 aprile 1401 [[papa Bonifacio IX]] nominò a questa sede, ''tanto tempore vacante'', Jakob Jensson, vescovo di [[Diocesi di Bergen|Bergen]], che però non prese possesso della sede.</ref>
* Guillaume de Pesserat, O.P. † (26 luglio [[1406]] - [[1409]] deposto)
* Hugues de Theissiac † (12 agosto [[1409]] - [[1445]] deceduto)
* Pons de Sade † (26 luglio [[1448]] - [[1473]] deceduto)
* Jean de Montmirail † (24 maggio [[1473]] - 3 giugno [[1479]] deceduto)
* Amauric II † (4 giugno [[1479]] - [[1482]] dimesso)
* Odon Alziassi † (17 giugno [[1482]] - [[1483]] deceduto)
* Roland † (17 ottobre [[1483]] - [[1485]] dimesso)
* Benedetto de Paganottis, O.P. † (28 febbraio [[1485]] - [[1522]] deceduto)
* [[Girolamo Bencucci]] † (6 febbraio [[1523]] - 2 gennaio [[1533]] deceduto)
* Tommaso Cortesi † (3 marzo [[1533]] - 17 febbraio [[1535]] dimesso)
** [[Giovanni Salviati]] † (17 febbraio [[1535]] - 15 maggio [[1536]] deceduto) (amministratore apostolico)
* Jacopo Cortesi † (15 maggio [[1536]] - [[1568]] deceduto)
** William Chisholm † (8 novembre [[1570]] - 4 novembre [[1585]] dimesso) (amministratore apostolico)
* William II Chisholm † (4 novembre [[1585]] - 13 dicembre [[1629]] deceduto)
* Michel d'Almeras † (13 dicembre [[1629]] succeduto - 16 maggio [[1633]] deceduto)
* [[Joseph Marie de Suarès]] † (13 luglio [[1633]] - [[1666]] dimesso)
* Charles-Joseph Suarez † (7 febbraio [[1667]] - 7 novembre [[1670]] deceduto)
* Louis-Alphonse Suarez † (4 maggio [[1671]] - 13 marzo [[1685]] deceduto)
* François Genet † (18 marzo [[1686]] - 17 ottobre [[1702]] deceduto)
* Joseph-François Gualtéri † (19 febbraio [[1703]] - 20 novembre [[1723]] deceduto)
* Joseph-Louis de Cohorne de la Palun † (20 dicembre [[1724]] - 24 gennaio [[1748]] deceduto)
* Paul di Sallières de Fausseran † (2 dicembre [[1748]] - agosto [[1758]] deceduto)
* Charles-François de Pélissier de St Ferréol † (18 dicembre [[1758]] - [[1786]] dimesso<ref>Questa è l'indicazione riportata da ''Catholic Hierarchy''. Eubel invece non parla delle sue dimissioni, ma solamente che morì nel 1789.</ref>)
*[[Etienne de Paule de Fallot de Béaupré de Beaumont|Étienne André François de Paule Fallot de Beaumont de Beaupré]] † ([[1786]] succeduto - [[1801]] dimesso)
**''Sede soppressa''
 
==Cronotassi dei vescovi titolari==
;Torre MiNEC
* Bruno Valentin, dal 14 dicembre [[2018]]
La torre MiNEC (Milan North-East Centre) progettata dall'architetto [[Mario Botta]] realizzata nel 2008.
Il torrione ha una pianta a settore circolare di circa 2000 metri quadri. Lo sviluppo verticale dell'edificio è caratterizzato da tre corpi “a ventaglio”, connessi ad un nucleo scale, a costituire il volume principale, sede degli uffici, articolato tra superfici trasparenti di acciaio e vetro e setti di pareti opache in [[laterizio]]. Un volume a tamburo posto in sommità, in posizione centrale, destinato agli impianti, è completamene rivestito anch'esso in laterizio e rispecchia il linguaggio architettonico utilizzato per l'“Ellisse” del [[Teatro alla Scala]] di Milano.
Con l'elemento di sommità, l'edificio raggiungere un'altezza complessiva di circa sessanta metri.
 
=== Aree naturali ===
 
;Parco Est delle Cave
Il [[Parco Est delle Cave]] si estende su una superficie di 573 ettari, distribuiti tra i comuni di [[Carugate]], [[Cernusco sul Naviglio]], [[Cologno Monzese]], Vimodrone e [[Brugherio]].
Il parco Est delle Cave conserva i caratteri tipici dei paesaggi agricoli: piccole aree boschive, siepi e alberature di confine; importante la presenza di cave, alcune ancora in attività, altre in disuso.
La cava del Gaggiolo è la più vasta dell'area, insiste su tre comuni: Vimodrone, Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese. Utilizzata fino alla metà degli anni ‘50 per l'estrazione di sabbia e ghiaia.
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
*430 nel [[1751]]
*487 nel [[1771]]
*672 nel [[1805]]
*1575 dopo annessione di [[Novegro]], [[Rovagnasco]], [[Segrate]] e [[Tregarezzo]] nel [[1811]]
*1194 nel [[1853]]
{{Demografia/Vimodrone|Densità = 4578,5}}
 
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo le statistiche [[ISTAT]]<ref name=etnie>[http://demo.istat.it/str2014/index_e.html Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2014]</ref> al 1º gennaio 2016 la popolazione straniera residente nel comune era di 1.700 persone, pari al 10% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref name=etnie />
{{div col}}
* [[Romania]] 294
* [[Albania]] 190
* [[Filippine]] 141
* [[Perù]] 128
* [[Cina]] 97
* [[Egitto]] 94
* [[Ecuador]] 89
* [[Ucraina]] 88
* [[Moldavia]] 67
* [[Sri Lanka]] 67
* [[Marocco]] 37
{{div col end}}
 
==Infrastrutture e trasporti==
[[File:Vimodrone staz fabbricato.JPG|thumb|Fermata di Vimodrone (M2)]]
Nel territorio comunale sono presenti due stazioni della [[Linea 2 (metropolitana di Milano)|linea 2]] della [[metropolitana di Milano]]: [[Vimodrone (metropolitana di Milano)|Vimodrone]] e [[Cascina Burrona]].
 
Il territorio di Vimodrone è attraversato in direzione est-ovest dal tracciato della [[Strada statale 11 Padana Superiore|strada provinciale 11 ex SS 11 (SP ex SS 11)]] e dalla strada provinciale 120 Cologno-Bornago e in direzione nord-sud dalla strada provinciale 160 Mirazzano-Vimodrone.
 
==Amministrazione==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2002]]
|[[2007]]
|Dario Veneroni
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2007]]
|[[2012]]
|Dario Veneroni
|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu''
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2012]]
|Cristiana Cirelli
|
|[[Commissario Prefettizio|Comm. Pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|in carica
|Antonio Brescianini
|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] ''Vimodrone sei tu''
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|Bella|2012|Bella (Italia)}}
 
== Sport ==
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Real Milano militante nel girone E del campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione Lombardia]]
 
Nell'anno 2015-2016 la società ha militato nel campionato di [[Eccellenza Lombardia 2015-2016|Eccellenza]] posizionandosi in penultima posizione e retrocedendo in promozione.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{la}} [[Denis de Sainte-Marthe]], [http://books.google.it/books?id=uVmjfXlEMJcC&printsec=frontcover&hl=fr#v=onepage&q&f=false ''Gallia christiana''], vol. I, Parigi 1715, coll. 919-940
*{{fr}} [[Louis Duchesne]], [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k107955h/f271.image ''Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule''], vol. I, Paris 1907, pp.&nbsp;262–263
*{{fr}} Joseph Sautel, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rhef_0300-9505_1927_num_13_59_2428 ''Les origines chrétiennes de Vaison''], in ''Revue d'histoire de l'Église de France'', XIII, 59 (1927), pp.&nbsp;190–198
*{{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;647–648
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;517; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;263; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;327; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;360; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/405/mode/1up vol. 5], pp.&nbsp;405–406; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/433/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;433
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=9Jd6UdDs2aoC&pg=PA245 Bolla ''Qui Christi Domini''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XI, Romae 1845, pp.&nbsp;245–249
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* Dati riportati sul sito [http://www.catholic-hierarchy.org/ Catholic Hierarchy] alle pagine [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dv506.html ''Diocese of Vaison''] e [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2v66.html ''Vaison (Titular see)'']
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/t2068.htm La diocesi] sul sito di ''Giga Catholic''
 
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