Il '''bias di pubblicazione''' è un tipo di [[Bias (statistica)|distorsione]] che si verifica nella [[ricerca scientifica|ricerca]] accademica pubblicata. Si verifica quando il risultato di un [[esperimento]] o di uno studio di ricerca influenza la decisione se pubblicarlo o altrimenti distribuirlo. Il bias di pubblicazione è importante perché le [[sintesi narrativa|recensioni di letteratura]] riguardanti il supporto di un'[[ipotesi]] possono essere distorte se la letteratura originale è contaminata da bias di pubblicazione<ref name="Rothstein2005" />. In altre parole, pubblicare solo i risultati che mostrano una scoperta [[Significatività|significativa]] disturba l'equilibrio dei risultati stessi<ref name="Song2010">{{Cita pubblicazione|cognome1= Song |nome1= F. |cognome2= Parekh |nome2= S. |cognome3= Hooper |nome3= L. |cognome4= Loke |nome4= Y. K. |cognome5= Ryder |nome5= J. |cognome6= Sutton |nome6= A. J. |cognome7= Hing |nome7= C. |cognome8= Kwok |nome8= C. S. |cognome9= Pang |nome9= C. |cognome10= Harvey |nome10= I. |titolo= Dissemination and publication of research findings: An updated review of related biases |rivista= Health technology assessment (Winchester, England) |volume= 14 |numero= 8 |pp= iii, iix–xi, iix–193 |anno= 2010 | doi = 10.3310/hta14080 | pmid = 20181324 }}</ref>.
{{Torna a|Bombe del 1992-1993}}
{{Incidente
|titolo=Strage di via dei Georgofili
|immagine=Via dei Georgofili, houses.JPG
|didascalia=Case in [[via dei Georgofili]] con i segni dell'esplosione della bomba.
|nazione=ITA
|luogo=[[Torre dei Pulci]], [[Firenze]]
|data=27 maggio [[1993]]
|obiettivo=[[Galleria degli Uffizi]], [[Firenze]]
|ora=01:04 circa
|tipologia=[[Autobomba]]
|vittime=5
|feriti=48
|esecutori=Giuseppe Barranca, [[Gaspare Spatuzza]], Cosimo Lo Nigro, Francesco Giuliano, Pietro Carra, Vincenzo Ferro, Gioacchino Calabrò, Giorgio Pizzo, Antonino Mangano
|sospetti=
|motivazione=Rappresaglia contro la lotta alla mafia
}}
La '''strage di via dei Georgofili''' è stato un attentato dinamitardo avvenuto nella notte fra il 26 e il 27 maggio [[1993]] tramite l'esplosione di un'autobomba in [[via dei Georgofili]] a [[Firenze]], nei pressi della storica [[Galleria degli Uffizi]] ad opera di [[Cosa Nostra]].
Gli studi con risultati significativi possono essere dello stesso livello degli studi con un risultato nullo per quanto riguarda la qualità dell'esecuzione e del disegno<ref name=Easterbrook>{{Cita pubblicazione|cognome=Easterbrook |nome=P. J. |cognome2=Berlin |nome2=J. A. |cognome3=Gopalan |nome3=R. |cognome4=Matthews |nome4=D. R. |titolo=Publication bias in clinical research |rivista=[[Lancet (journal)|Lancet]] |anno=1991 |volume=337 |numero=8746 |pp=867–872 |doi=10.1016/0140-6736(91)90201-Y |pmid=1672966}}</ref>. Inoltre, una volta che un dato scientifico è ben consolidato, può essere interessante pubblicare articoli attendibili che non riescano a respingere l'[[ipotesi nulla]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Luijendijk|nome1=HJ|cognome2=Koolman|nome2=X|titolo=The incentive to publish negative studies: how beta-blockers and depression got stuck in the publication cycle.|rivista=J Clin Epidemiol|data=May 2012|volume=65|numero=5|pp=488–92|doi=10.1016/j.jclinepi.2011.06.022}}</ref>. Tuttavia, i risultati statisticamente significativi hanno una probabilità tre volte maggiore di essere pubblicati rispetto a quelli con risultati nulli<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Dickersin |nome=K. |wkautore=Kay Dickersin|cognome2=Chan |nome2=S. |cognome3=Chalmers |nome3=T. C. |titolo=Publication bias and clinical trials |rivista=[[Controlled Clinical Trials]] |anno=1987 |volume=8 |numero=4 |pp=343–353 |doi=10.1016/0197-2456(87)90155-3 |pmid=3442991}}</ref>.
L'esplosione dell'autobomba imbottita con circa 277 chilogrammi di esplosivo provocò l'uccisione di cinque persone: i coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (36 anni) con le loro figlie Nadia Nencioni (9 anni), Caterina Nencioni (50 giorni di vita) e lo studente Dario Capolicchio (22 anni), nonché il ferimento di una quarantina di persone. Tale attentato viene inquadrato nella scia degli altri [[Bombe del 1992-1993|attentati del '92-'93]] che provocarono la morte di 21 persone (tra cui i giudici Falcone e Borsellino) e gravi danni al patrimonio artistico.
Diversi fattori contribuiscono al bias di pubblicazione<ref name="Rothstein2005" />. È stato scoperto che il motivo più comune per la mancata pubblicazione è semplicemente il fatto che i ricercatori rifiutano di presentare i risultati, portando al bias di non risposta. I fattori citati come alla base di questo effetto includono il fatto che i ricercatori suppongano di aver commesso un errore, il mancato supporto di una scoperta nota, la perdita di interesse nell'argomento o la convinzione che gli altri non saranno interessati ai risultati nulli<ref name="Easterbrook" />. La natura di queste questioni e i problemi che sono stati innescati, sono stati indicati come le 5 malattie che minacciano la scienza, che comprendono: "''significosis'', un'eccessiva attenzione a risultati statisticamente significativi, ''neophilia'', un eccessivo apprezzamento per la novità, ''theorrea'', un mania per una nuova teoria, ''arigorium'', una mancanza di rigore nel lavoro teorico ed empirico e infine, ''disjunctivitis'', una tendenza a produrre grandi quantità di opere ridondanti, banali e incoerenti. "<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Antonakis|nome=John|data=February 2017|titolo=On doing better science: From thrill of discovery to policy implications|rivista=The Leadership Quarterly|volume=28|numero=1|pp=5–21|doi=10.1016/j.leaqua.2017.01.006}}</ref>
== Storia ==
Nell'aprile [[1993]] Gioacchino Calabrò (capo della [[Famiglia (mafia)|Famiglia]] di [[Castellammare del Golfo]]) incaricò Vincenzo Ferro (figlio di Giuseppe, capo della Famiglia di [[Alcamo]]) di portarsi a [[Prato]] dallo zio Antonino Messana, fratello della madre, per chiedergli di mettere a disposizione un garage per alcune persone che sarebbero arrivate dalla Sicilia ma inizialmente Messana rifiutò<ref name=autogenerato1>{{Cita news|url=http://www.misteriditalia.it/stragi1993/lasentenza/10VALUTPROVE.pdf|titolo=Valutazione delle prove - Sentenza del processo di 1º grado per le stragi del 1993}}</ref>. Per queste ragioni, Calabrò si fece accompagnare a Prato da Ferro insieme a Giorgio Pizzo (mafioso di [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]]) e convinse Messana con le minacce. A metà maggio, alcuni mafiosi di Brancaccio e [[Corso dei Mille-Sant'Erasmo|Corso dei Mille]] ([[Gaspare Spatuzza]], Cosimo Lo Nigro, Francesco Giuliano) macinarono e confezionarono quattro pacchi di esplosivo in una casa fatiscente a [[Corso dei Mille-Sant'Erasmo|Corso dei Mille]], messa a disposizione da Antonino Mangano (capo della Famiglia di [[Roccella (Palermo)|Roccella]])<ref name=autogenerato1 />.
I tentativi di identificare gli studi non pubblicati spesso si rivelano difficili o insoddisfacenti<ref name="Rothstein2005">H. Rothstein, A. J. Sutton and M. Borenstein. (2005). ''Publication bias in meta-analysis: prevention, assessment and adjustments''. Wiley. Chichester, England ; Hoboken, NJ.</ref>. Nel tentativo di combattere questo problema, alcune riviste richiedono che gli studi presentati per la pubblicazione siano pre-registrati (registrando uno studio prima della raccolta di dati e analisi) con organizzazioni come il ''Center for Open Science''.
Il 23 maggio Giuseppe Barranca, [[Gaspare Spatuzza]], Cosimo Lo Nigro e Francesco Giuliano si portarono a Prato e vennero ospitati nell'appartamento di Messana, sotto la supervisione di Ferro, che li accompagnò con la sua auto nel centro di [[Firenze]] per effettuare alcuni sopralluoghi<ref name=autogenerato1 />. Nei giorni successivi, i quattro pacchi di esplosivo nascosti in un doppiofondo ricavato nel camion di Pietro Carra (autotrasportatore che gravitava negli ambienti mafiosi di Brancaccio) vennero trasportati a [[Galciana]], frazione di Prato, dove vennero prelevati da Lo Nigro, Giuliano e Spatuzza, accompagnati sempre da Ferro con la sua auto, e scaricati nel garage di Messana<ref name=autogenerato1 />.
Altre strategie proposte per rilevare e controllare il bias di pubblicazione<ref name="Rothstein2005" /> includono l'analisi della [[valore p|curva p]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= P-curve: A key to the file-drawer.|url= http://doi.apa.org/getdoi.cfm?doi=10.1037/a0033242|rivista= Journal of Experimental Psychology: General| doi=10.1037/a0033242|volume=143|pp=534–547}}</ref> e lo sfavorire gli studi piccoli e non randomizzati a causa della loro elevata sensibilità dimostrata all'errore e alla distorsione<ref name="Easterbrook" />.
La sera del 26 maggio Giuliano e Spatuzza rubarono una [[Fiat Fiorino]] e la portarono nel garage, dove provvidero a sistemare l'esplosivo all'interno di essa ed, in seguito, Giuliano e Lo Nigro andarono a parcheggiare l'autobomba in [[via dei Georgofili]] e procurarono l'esplosione<ref name=autogenerato1 />, che provocò il crollo della [[Torre dei Pulci]], sede dell'[[Accademia dei Georgofili]], nella quale rimasero uccisi Fabrizio Nencioni, ispettore dei vigili urbani, e la moglie Angela Fiume, custode dell'Accademia, insieme alle loro figlie Nadia (nove anni) e Caterina (due mesi di vita), che abitavano al terzo piano della Torre<ref name=autogenerato2>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/05/28/hanno-colpito-firenze-al-cuore.html?ref=search HANNO COLPITO FIRENZE AL CUORE - La Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nelle abitazioni circostanti si propagò un incendio, che uccise anche lo studente universitario Dario Capolicchio (ventidue anni)<ref name=autogenerato2 />.
[[File:Targa che ricorda l'attentato.JPG|thumb|Targa commemorativa dell'attentato di Via dei Georgofili]]
[[File:Gerard van Honthorst 001.jpg|thumb|Copia de ''L'adorazione dei Pastori'', [[1622]] conservata al ''[[Wallraf-Richartz Museum]]'' di [[Colonia (Germania)|Colonia]]: la copia conservata agli Uffizi è andata perduta nell'attentato]]
L'attentato danneggiò gravemente anche alcuni ambienti della [[Galleria degli Uffizi]] e del [[Corridoio Vasariano]], che si trovavano nei pressi di [[via dei Georgofili]]<ref name=autogenerato2 />: il 25% delle opere d'arte presenti fu danneggiato<ref name=":0">[http://www.memoria.san.beniculturali.it/web/memoria/approfondimenti/scheda-approfondimenti?p_p_id=56_INSTANCE_J1sq&articleId=14289&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=11601&viewMode=normal La strage di via dei Georgofili, 27 maggio 1993]</ref> mentre i capolavori più importanti furono protetti dai vetri di protezione che attutirono l'urto<ref name=autogenerato2 />, alcuni dipinti andarono invece perduti per sempre:<ref>[http://www.finestresullarte.info/62n_strage-dei-georgofili-27-maggio-1993-2013-vent-anni.php Vent'anni dalla strage dei Georgofili a Firenze, 27 maggio 1993]</ref>
* ''Il Concerto musicale'' di [[Bartolomeo Manfredi]].
* ''Giocatori di Carte'' di [[Bartolomeo Manfredi]].
* ''L'adorazione dei Pastori'' di [[Gerrit van Honthorst]].
* ''Aquila'' di [[Bartolomeo Bimbi]].
* ''Avvoltoi, gufi e beccaccia'' di [[Andrea Scacciati]].
* ''Scena di caccia'' di [[Francis Grant]].
* ''Grande cervo in una palude'' di [[Edwin Landseer]]<ref name=autogenerato3 />.
=== Indagini e processi ===
Le indagini ricostruirono l'esecuzione della strage di via dei Georgofili in base alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Pietro Carra, Vincenzo e Giuseppe Ferro, Salvatore Grigoli, Antonio Calvaruso, Pietro Romeo e Vincenzo Sinacori: nel [[1998]] Giuseppe Barranca, [[Gaspare Spatuzza]], Cosimo Lo Nigro, Francesco Giuliano, Giorgio Pizzo, Gioacchino Calabrò, Vincenzo Ferro, Pietro Carra e Antonino Mangano vennero riconosciuti come esecutori materiali della strage nella sentenza per le [[Bombe del 1992-1993|stragi del 1993]]<ref name=autogenerato1 />.
Nel [[2008]] Spatuzza iniziò a collaborare con la giustizia e confermò le sue responsabilità nell'attentato di via dei Georgofili<ref name=autogenerato3>{{Cita news|url=http://www.ipezzimancanti.it/download/Tagliavia%20sentenza.pdf|titolo=Sentenza del processo di 1º grado a Francesco Tagliavia per le stragi del 1993}}</ref>: in particolare, Spatuzza dichiarò che la strage venne pianificata durante una riunione in cui erano presenti lui, Barranca e Giuliano insieme ai ''boss'' [[Giuseppe Graviano]], [[Matteo Messina Denaro]] e Francesco Tagliavia (capo della Famiglia di Corso dei Mille), i quali decisero l'obiettivo da colpire attraverso dépliant turistici; inoltre Tagliavia finanziò anche la "trasferta" a Firenze per compiere l'attentato<ref name=autogenerato3 />. In seguito alle dichiarazioni di Spatuzza, nel [[2011]] la [[Corte d'assise (Italia)|Corte d'assise]] di [[Firenze]] condannò Tagliavia all'[[ergastolo]]<ref name=autogenerato3 />.
Sempre sulla base delle dichiarazioni di Spatuzza, nel [[2012]] la Procura di Firenze dispose l'arresto del pescatore Cosimo D'Amato, cugino di Cosimo Lo Nigro, il quale era accusato di aver fornito l’esplosivo, estratto da residuati bellici recuperati in mare, che venne utilizzato in tutti gli [[Bombe del 1992-1993|attentati del '92-'93]], compresa la strage di via dei Georgofili<ref name=autogenerato3 /><ref>{{Cita news|url=http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/016t01_RS/00000023.pdf|titolo=Relazione della Commissione Parlamentare Antimafia XVI LEGISLATURA}}</ref>. Nel [[2013]] D'Amato venne condannato all'[[ergastolo]] con il [[rito abbreviato]] dal [[giudice dell'udienza preliminare]] di Firenze<ref>[http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/23/news/stragi_del_93_ergastolo_per_il_pescatore_che_forn_il_tritolo-59465939/ Stragi del '93, ergastolo per il pescatore che fornì il tritolo - La Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Sempre nel 2013 l'Associazione tra i familiari delle vittime della Strage di via dei Georgofili, presieduta da Giovanna Maggiani Chelli, è ammessa come parte civile al processo sulla [[Trattativa Stato-mafia]] ed è rappresentata da Danilo Ammannato in qualità di avvocato<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/26/trattativa-stato-mafia-pm-in-aula-napolitano-deponga/723924/ Trattativa Stato mafia, Pm in aula: “Il presidente Napolitano deponga” - Il Fatto Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
==Galleria d'immagini==
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File:Via dei georgofili, celebrazioni del ventennale della strage.JPG|Via dei Georgofili, celebrazioni del ventennale della strage
File:Via dei georgofili, olivo della pace nelle celebrazioni del ventennale della strage.JPG|Via dei Georgofili, olivo della pace nelle celebrazioni del ventennale della strage
</gallery>
<references/>
[[Categoria: Catastrofiricerca nel 1993scientifica]] ▼
== Voci correlate ==
[[Categoria:bias cognitivi]]
* [[Articolo 41 bis]]
* [[Bombe del 1992-1993]]
* [[Trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra]]
* [[Accademia dei Georgofili]]
* [[Torre dei Pulci]]
* [[Via dei Georgofili]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.strageviadeigeorgofili.org/|Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili}}
* {{cita web|http://www.finestresullarte.info/62n_strage-dei-georgofili-27-maggio-1993-2013-vent-anni.php|Elenco opere d'arte danneggiate dalla Strage di via dei Georgofili}}
* {{cita web|http://www.reti-invisibili.net/georgofili/articles/art_11258.html|Intervista con Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)}}
* {{cita web|http://corrierefiorentino.corriere.it/fotogallery/2013/05/georgofili/foto-inedite-strage-2121053761888.shtml|Galleria fotografica danni subiti dalla Galleria degli Uffizi}}
{{Cosa Nostra}}
{{Portale|Firenze|politica|storia}}
▲[[Categoria:Catastrofi nel 1993]]
[[Categoria:Storia di Firenze|Via dei Georgofili]]
[[Categoria:Stragi commesse in Italia|Via dei Georgofili]]
[[Categoria:Misteri italiani|Strage di via dei Georgofili]]
[[Categoria:Storia di Cosa nostra|Strage di via dei Georgofili]]
[[Categoria:Vittime di Cosa nostra|Georgofili]]
[[Categoria:Distruzioni del patrimonio artistico]]
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