Ceuta e Villa Mosconi Bertani: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{F|centri abitati della Spagna|arg2=Marocco|febbraio 2014}}
|nome edificio = Villa Mosconi Bertani
{{Divisione amministrativa
|immagine = Villa Mosconi Bertani 2013.jpg
|Nome = Ceuta
|didascalia = Facciata della villa e ingresso cantine
|Motto = ''Siempre nobel, leal y fidelísima''<br>(it.: "Sempre nobile, leale e fedelissima")
|paese = ITA
|Nome ufficiale = {{es}} Ciudad Autónoma de Ceuta
|indirizzo = Località Novare
|Panorama = HPIM1812.jpg
|città = Arbizzano di Negrar
|Stemma = EscudoCeuta.svg
|cittàlink = Negrar
|Bandiera = Flag Ceuta.svg
|latitudine = 45.503558
|Stato = ESP
|longitudine = 10.946444
|Grado amministrativo = 1
|stato = abitato
|Divisione amm grado 1 =
|periodo costruzione = [[XVII secolo]]
|Divisione amm grado 2 =
|inaugurazione =
|Tipo = [[Città autonoma]]
|stato completamento = <!-- di default è "in uso" -->
|Amministratore locale = '''[[Alcalde|Sindaco]]:''' Juan Jesús Vivas Lara
|demolito =
|Partito = [[Partito Popolare (Spagna)|PP]]
|distrutto =
|Data elezione = 10/02/2001
|uso = Civile e Cantina Vitivinicola
|Data istituzione =
|ingegnere =
|Latitudine decimale = 35.888
|appaltatore =
|Longitudine decimale = -5.312
|Altitudinecostruttore =
|proprietario = Tenuta Santa Maria - Famiglia Bertani
|Abitanti = 84519
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2016
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = Taghramt ([[Marocco]])
|Lingua = [[lingua spagnola|spagnolo]]
|Altrelingue = [[lingua araba|arabo]], [[lingua berbera|berbero]]
|Codice postale = 51xxx
|Prefisso = (+34) 856/956
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Nome abitanti = Ceutí
|Patrono = [[Daniele Fasanella|San Daniele Fasanella]] e Santa Maria dell'Africa
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
 
La '''Villa Mosconi Bertani''' (conosciuta anche come Villa Novare) è una Cantina e [[villa veneta]] neoclassica risalente al [[XVIII secolo]] famosa per la produzione dell’Amarone Classico Della Valpolicella. La tenuta è l'estensione di un precedente complesso del [[XVI secolo|secolo XVI]] ed è composta da una residenza estiva, cantina monumentale, ampio brolo (ventidue ettari) e pertinenze dedicati interamente alla [[viticoltura]]. Villa Mosconi Bertani è anche conosciuta per essere stata un importante centro del [[Romanticismo]] grazie al poeta e letterato italiano [[Ippolito Pindemonte]] nonché come luogo di nascita del vino [[Amarone della Valpolicella|Amarone]]. Essa si trova nel comune di [[Negrar]] in località [[Novare]], in [[Valpolicella]], nella [[provincia di Verona]].
'''Ceuta''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈʧɛuta/|it}}<ref>{{DOP|id=70307|lemma=Ceuta}}</ref>; nome ufficiale [[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Ciudad Autónoma de Ceuta''; {{arabo|سبتة|Sabta}}; in [[lingua berbera|berbero]]: '''ⵙⴰⴱⵜⴰ'''; in [[lingua italiana|italiano]]: ''Setta''<ref>{{DOP|id=13364|lemma=Setta}}</ref>) è una [[città autonoma]] [[Spagna|spagnola]] situata nel [[Nordafrica]], circondata dal [[Marocco]], con una superficie di {{M|18,5|k|m2}}. Si affaccia sul [[mar Mediterraneo]] vicino allo [[stretto di Gibilterra]], a 70&nbsp;km a est di [[Tangeri]] e a 8&nbsp;km a nord di [[Fnidq]].
La villa, il parco, la cantina e i suoi vigneti sono oggi proprietà della famiglia di Gaetano Bertani e aperti al pubblico tutti i giorni per tour guidati e in occasione di eventi culturali e privati.
 
== Ambiente ==
Nel corso dei secoli, Ceuta è stata successivamente soggetta alla dominazione [[cartagine]]se, [[Civiltà romana|romana]], [[Visigoti|visigota]] e [[Arabi|araba]], fino a quando venne conquistata dal [[Portogallo]], il 14 agosto [[1415]]. Nel [[1668]] il Portogallo cedette definitivamente Ceuta alla Spagna.
La villa è situata in uno dei luoghi ancora non contaminati dalle speculazioni edilizie e questa sua cornice naturalistica immersa nelle campagne ne incrementa la già indiscutibile bellezza artistica.
La valle di Novare ha un grande interesse geologico e idrologico per le sette fonti perenni che alimentavano in [[Verona romana|epoca romana]] l'[[acquedotto]] della città di [[Verona]] e i ricchi giacimenti ferrosi sfruttati in antichità.
 
== Storia ==
Ceuta ha uno status a metà strada tra quello di un comune e quello di una comunità autonoma. Prima dello Statuto di Autonomia, Ceuta faceva amministrativamente parte della [[provincia di Cadice]]. Il suo territorio fa parte del sistema doganale dell'[[Unione europea]], e del sistema politico ed economico dell'Unione. La città è un [[porto franco (economia)|porto franco]].
{{Approfondimento|larghezza=280px|titolo=Testimonianze dell'epoca romana|dim-testo=90%|contenuto=Una delle più interessanti scoperte dell'epoca romana effettuate in [[Valpolicella]] è stata quello di un [[acquedotto]]. Il suo ritrovamento risale al [[1888]], presso [[Parona di Valpolicella|Parona]], durante gli scavi per la galleria ferroviaria della [[Ferrovia Verona-Caprino-Garda|Verona-Caprino-Garda]]. Esso portava le acque nei pressi della Villa Mosconi Bertani verso l'acquedotto di Santa Cristina che poi proseguiva verso la città di [[Verona]], entrando da circa dove ora è presente il [[Ponte Garibaldi (Verona)|Ponte Garibaldi]]..}}
 
Fu iniziata dalla famiglia Fattori intorno al [[1735]] a lato della cantina cinquecentesca preesistente nel luogo di un antico insediamento prima [[Arusnati|arusnate]] e poi [[Impero romano|d'epoca romana]]. Fu venduta incompiuta ai Mosconi, nel [[1769]], che completarono la costruzione aggiungendo un magnifico parco [[romantico]] di otto ettari in stile inglese oltre ad espanderne l'attività [[Viticoltura|vinicola]] rendendola una delle maggiori cantine dell'epoca nel Nord Italia.
Il governo marocchino avanza pretese di integrazione di Ceuta nel Marocco, ma il governo della Spagna non ha mai effettuato alcun tipo di trattativa sulla materia.
Durante la proprietà dei Mosconi fu inoltre importante [[salotto letterario]] frequentato da esponenti della cultura del tempo, tra cui il poeta e letterato [[Ippolito Pindemonte]].
Nella prima metà del [[XX secolo|Novecento]] la villa conobbe anni di abbandono e opere vandaliche che rovinarono il parco e alcune sue stanze. Nel 1953 venne acquistata e ristrutturata dalla famiglia Bertani per farne sede di rappresentanza dell'omonima cantina. Dal [[2012]] è proprietà della famiglia di Gaetano Bertani che in questa sede continua la tradizione di famiglia nella produzione di vini.
 
== GeografiaArchitettura ==
[[File:VILLA_MOSCONI_BERTANI_5.jpg|thumb|upright=1.4|La facciata neoclassica di Villa Mosconi Bertani|left]]
=== Morfologia ===
Sin dall'età classica Ceuta è conosciuta per essere una delle [[Colonne d'Ercole]], l'altra è [[Gibilterra]]. Superato lo stretto braccio di mare che separa le due città e segna la fine del [[Mar Mediterraneo]], tutto era ignoto. Ceuta si trova infatti su una delle punte più settentrionali del territorio marocchino, del quale costituisce un'[[enclave]]. Il territorio è costituito dalla punta di questa penisola e dalla minuscola penisola, chiamata Peninsula de Almina, collegata al resto del continente da uno strettissimo lembo di terra.
 
Il complesso è un tipico esempio dell'idea palladiana della Villa Veneta con integrazione nel progetto architettonico sia della parte produttiva e agricola legata al vino che di quella residenziale e padronale, rappresentando al centro della valle una sorta di tempio neoclassico a riferimento di una comunità che contava trentacinque famiglie residenti nella tenuta. È costituito da un edificio principale con due ali basse avanzate, terminanti in due facciate simmetriche. Sopra l'ala orientale si erge il campanile della cappella (consacrata a San Gaetano), mentre da ambo le parti due cancelli danno accesso ai rustici e alle cantine.
Ceuta è bagnata a sud dal Mar Mediterraneo e a nord dalla Baia di Ceuta, che costituisce parte dello [[Stretto di Gibilterra]], mentre il confine terrestre col [[Marocco]], a sud-ovest, è segnato nella sua quasi totalità dal corso di un ruscello. Appartiene al territorio di Ceuta anche l'Isla de Santa Catalina. Punto più elevato della "Peninsula de Almina" è il [[monte Hacho]], che raggiunge i 186 m, mentre nel territorio continentale si raggiunge anche la quota di 291&nbsp;m (punto più alto di Ceuta).
 
La costruzione di tutto l'impianto, ossia il corpo centrale della villa, la cappella e le cantine, avvenne nella prima metà del Settecento, ad opera dell'architetto veronese [[Adriano Cristofali]] su commissione del primo proprietario della tenuta Giacomo Fattori. Egli la fece erigere su un nucleo abitativo preesistente del Cinquecento.
=== Idrografia ===
La città autonoma è solcata da quattro ruscelli principali, tre dei quali tributano verso nord alla Baia di Ceuta e uno verso sud direttamente nel Mar Mediterraneo. Si tratta di corsi d'acqua molto corti che nascono, tutti, in territorio ceutano. Uno di questi ruscelli (che scorrono tutti nella parte continentale della città) forma uno specchio d'acqua di discrete dimensioni. Un quinto corso d'acqua segna, come detto, il confine col Marocco.
 
L'intervento della famiglia Fattori iniziato nel [[1710]], finalizzato a dare alla dimora un tono aristocratico, aveva un chiaro scopo autocelebrativo, dal momento che erano stati insigniti del titolo comitale. Il progetto fu inizialmente affidato all'architetto Lodovico Perini che morì prima dell'inizio dei lavori e fu completato daI Cristofoli che seppe elaborare con maestria il corpo centrale, di chiara matrice classicista e revisionare le due ali perpendicolari. In tal modo creò il giardino antistante, riuscendo anche a celare la vista dei rustici laterali, poco aristocratici, separando la zona dedicata all'ozio da quella più propriamente agricola.
=== Clima ===
Il clima di Ceuta è tipicamente mediterraneo temperato.
 
L'edificio padronale è a tre piani e consta di un'intelaiatura architettonica scandita da un doppio ordine: tuscanico al pianterreno e ionico al piano superiore. Nella parte centrale, la facciata principale, si conclude con un timpano che contiene lo stemma aggiunto dai Trezza, sul quale spiccano cinque statue di divinità mitologiche. Le statue del giardino sono attribuite allo scultore [[Lorenzo Muttoni]].
== Storia ==
La posizione strategica di Ceuta, sulla punta settentrionale del Marocco (sullo [[stretto di Gibilterra]]), l'ha resa un cruciale punto di passaggio di molte culture, commerci e imprese militari, a cominciare dagli antichi cartaginesi nel [[V secolo a.C.]] Fu solo a partire dal [[42]] d.C., quando i [[Impero romano|Romani]] ne presero il controllo, che questa città portuale (all'epoca chiamata ''Septem Fratres''), acquisì un ruolo prevalentemente militare.
 
== Affreschi ==
Circa 400 anni dopo i [[Vandali]] tolsero ai Romani il controllo di Ceuta, la quale, nel [[710]] d.C., cadde sotto il dominio [[musulmano]]. Sotto la guida del capo [[Berberi|berbero]] [[Tariq ibn Ziyad|Ṭāriq b. Ziyād]], Ceuta venne utilizzata come [[testa di ponte]] per [[Conquista islamica della penisola iberica|l'assalto alla Spagna]] controllata dai [[Regno visigoto|Visigoti]].
[[File:Salone Delle Muse Villa Mosconi Bertani.jpg|thumb|upright|Salone Delle Muse]]
[[File:Soffitto_Salone_Delle_Muse_Villa_Mosconi_Bertani.jpg|thumb|upright|Il soffitto del salone con le allegorie delle quattro stagioni]]
 
Il salone delle Muse, splendidamente affrescato, dove si notano i due stemmi dei Mosconi, comprende in altezza i tre piani della villa, divisi dalla balaustra in legno dipinto che li suddivide in due fasce orizzontali sovrapposte:
[[Joseph ben Judah ben Shimeon]], noto anche come Joseph ben Judah di Ceuta (Ceuta, ... – 1126) è stato un rabbino, medico e poeta ebreo, discepolo di Maimonide.
 
- Nella parte inferiore domina l'uso del finto [[bugnato]]. Nelle nicchie dipinte sono racchiuse le statue [[monocromo|monocrome]] che rappresentano le Muse delle Arti: l'Architettura, la Scultura, la Pittura, la Geometria, l'Astronomia e la Musica;
[[Daniele Fasanella]] è stato un religioso italiano, considerato santo dalla Chiesa cattolica. Inizialmente i frati, suddivisi in due gruppi distinti, assistettero i mercanti cristiani che risiedevano a Ceuta, ma nell'ottobre del 1227 sfidando le leggi iniziarono a predicare apertamente il Vangelo ai musulmani e, sebbene predicassero solo in italiano e in latino, furono dapprima invitati a convertirsi all'Islam che avevano condannato e dopo il loro rifiuto furono decapitati.
 
- Nella parte superiore si trovano architetture fantastiche a [[trompe l'oeil]], che danno una connotazione [[prospettiva|prospettica]] all'insieme. I dipinti monocromi laterali rappresentano le statue dell'Abbondanza e della Giustizia, mentre i satiri dipinti sopra le porte richiamano le quattro stagioni.
Secoli dopo, nel [[1415]], Ceuta [[Battaglia di Ceuta|venne presa dai portoghesi]] guidati dal principe [[Enrico il Navigatore]]. Lo scopo primario di tale conquista era quello di metter fine all'influenza musulmana nell'area e promuovere ulteriormente la cristianità. Il 1º gennaio [[1668]] a [[Lisbona]], viene firmato un trattato di pace tra [[Alfonso VI del Portogallo]] e [[Carlo II di Spagna]], con la mediazione di [[Carlo II d'Inghilterra]], con il quale il [[Portogallo]] cedeva Ceuta alla Spagna.
 
Le quattro stagioni e quindi lo scorrere del tempo (con un chiaro riferimento al contesto agricolo nel quale ci si trovava e ancora ci si trova) rappresentano il tema principale dell'affresco sul soffitto. Al suo centro, seduta tra fiori variopinti, spicca [[Flora (divinità)|Flora]] e alla sua sinistra in basso si hanno la Primavera e l'Estate, dipinte con tonalità calde e brillanti. Sul lato opposto, in evidente contrasto cromatico, in quanto rappresentati tra cupe nubi temporalesche, si trovano l'Autunno e l'Inverno. Tra tutti poi, sta [[Zefiro]], che si libra nell'aria seguito da festosi angioletti, mentre sullo sfondo si scorge [[Apollo]] sul suo carro.
Oggigiorno, Ceuta è conosciuta per la sua natura cosmopolita e la sua unica influenza europea, che hanno contribuito ad incrementare il turismo in quell'area.
 
Gli autori degli affreschi furono artisti emiliani, attivi a Verona. In particolare, il ciclo decorativo delle due fasce orizzontali è stato attribuito al pittore quadraturista [[Prospero Pesci]], della scuola di [[Filippo Maccari]], mentre l'affresco centrale sul soffitto è stato attribuito a [[Giuseppe Valliani]], detto il Pistoiese.
Il [[Barriere di separazione di Ceuta e Melilla|confine terrestre tra Ceuta e l'entroterra marocchino è recintato e sorvegliato]], allo scopo di contenere l'ingresso di migranti nell'[[enclave]] che, in quanto territorio metropolitano spagnolo, garantisce ulteriore libero accesso all'area europea delle nazioni aderenti alla [[Convenzione di Schengen]].
 
== MonumentiIl eParco luoghie d'interesseGiardini ==
[[File:Villa Mosconi Bertani - Parco dei Poeti.jpg|thumb|left|VIlla Mosconi Bertani - Il parco romantico in stile inglese della seconda metà del 1700]]
=== Architetture religiose ===
Alla fine del Settecento anche a Verona cominciarono a diffondersi complessi naturalistici in armonia con la moda del tempo (inizio del [[Romanticismo]]), che vedeva prevalere il giardino all'inglese (paesaggistico, romantico, con piante esotiche, viali, luoghi isolati, angoli con finti ruderi archeologici) su quello italiano, prevalentemente verde e regolare. Su quella scia i fratelli Giacomo e Guglielmo Mosconi sistemarono i terreni retrostanti alla villa, dando loro una duplice destinazione, di giardino e di bosco. Costruirono il laghetto, alimentato dalle sorgenti presenti nella proprietà, l'isoletta al centro su cui si ergono alti [[Taxodium]], raggiungibile mediante un ponticello in legno e la casa per il caffè ispirata a simili costruzioni nord europee. Il progetto del parco fu suggerito da [[Ippolito Pindemonte]] a cui si devono alcune influenze di origine inglese da lui illustrate nel saggio pubblicato nel 1792 dall'Accademia di Scienze e Agricoltura di Padova intitolato "Sopra I Giardini Inglesi" in cui cita il filosofo, giurista e politico [[Francis Bacon (filosofo)|Francis Bacon]]:
* [[Cattedrale di Ceuta]]
* [[Santuario di Nostra Signora d'Africa]]
 
"''Un giardino, scrive Bacone di Verulamio, è il più puro de' nostri piaceri, e il ristoro maggiore de' nostri spiriti, e senza esso le fabbriche ed i palagi altro non sono, che rozze opere manuali: di fatto si vede sempre, che ove il secolo perviene al ripulimento ed all'eleganza, gli uomini si danno prima a fabbricare sontuosamente, e poi a disegnar giardini garbatamente, come se quest'arte fosse ciò che havvi [p.&nbsp;220]di più perfetto. Così Bacone[1]. L'Italia, al risorgere delle lettere e delle belle arti, fu la prima a coltivare, come gli altri studj, quello ancora delle amenità villerecce: ma convien confessare, che ora molte nazioni nell'amore ci vincono e nella cura di queste tranquille, ed erudite delizie, e che l'Inghilterra è nelle medesime la maestra delle nazioni tutte. Non è così facile il dare un'idea veramente giusta ed esatta de' giardini Inglesi, perché quest'arte venne perfezionata di [p.&nbsp;221]fresco, anzi si va tuttora perfezionando, non trovandosi forse giardino, che non abbia qualche difetto grave, il che non toglie, che se ne conoscan bene le regole, stante che sappiamo anche come debba farsi un poema, benché poema perfetto non sia mai stato fatto...."''
== Politica ==
[[File:Ayuntamiento, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 66.JPG|miniatura|Orologio del municipio.]]
=== Gemellaggi ===
Ceuta è gemellata con:
* {{gemellaggio|Spagna|Cadice}}
* {{gemellaggio|Spagna|Melilla}}
* {{gemellaggio|Spagna|Algeciras}}
* {{gemellaggio|Italia|Aci Catena}}
* {{gemellaggio|Italia|Belvedere Marittimo}}
* {{gemellaggio|Portogallo|Santarém (Portogallo){{!}}Santarém}}
* {{gemellaggio|Messico|Guadalajara (Jalisco){{!}}Guadalajara}}
 
A parte delle piante sulla isoletta di carattere esotico e qualche cedro del Libano, gli alberi presenti sono quelli più consoni con le tipologie di bosco. Nel 1820 il Persico descrisse un “giardino variato da piante esotiche” che ispirò anche il pittore veronese [[Angelo Dall'Oca Bianca]].
=== [[Motto]] ===
"Noble, leal y fidelísima".
 
Su una sponda del laghetto si trova il chalet costruito sulla base delle esperienze di viaggio di [[Ippolito Pindemonte]], il quale era rimasto colpito da alcune fonti e praterie viste in Francia, dove era solito trascorrere periodi di vacanza ospite di amici di [[Jean-Jacques Rousseau]] di cui, a sua volta, era molto amico. Nel pomeriggio era usata per leggere, magari al ritorno dalle passeggiate, mentre la sera si prestava per i giochi di società, scacchi ad esempio o per momenti allietati dal suono dell'arpa, suonata dalle figlie della contessa.
=== [[Immigrazione]] ===
Nel corso dei primi anni '90 il fenomeno dell'immigrazione ha scelto le città di Ceuta e Melilla come teste di ponte verso la Penisola Iberica cogliendo impreparate le strutture di accoglienza locali. Dapprima la Croce Rossa e poi altre organizzazioni non governative si fecero carico della gestione umanitaria. Gli immigrati erano di provenienza principalmente subshariana ed asiatica. Le autorità governative locali assieme a quelle nazionali risposero in maniera abbastanza puntuale senza riuscire ad arginare un processo migratorio che si sarebbe protratto fino al giorno d'oggi. Nella seconda metà degli anni '90 il Governo spagnolo in collaborazione con l'Unione Europea destinò dei fondi importanti per la costruzione di un perimetro fisico che di fatto ha reso impermeabile il passaggio degli immigrati dal territorio marocchino circostante, destando numerose critiche sull'opportunità di erigere un "muro" contro l'immigrazione clandestina. La nascita contemporanea di un Centro di Accoglienza Temporanea per gli Immigrati (CETI) ha di fatto inserito a pieno titolo le città di Ceuta e Melilla nel panorama geopolitico delle migrazioni transnazionali<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Xavier|cognome=Ferrer-Gallardo|data=1º luglio 2016|titolo=EU-Limboscapes: Ceuta and the proliferation of migrant detention spaces across the European Union|rivista=European Urban and Regional Studies|volume=23|numero=3|pp=527–530|lingua=en|accesso=11 dicembre 2016|doi=10.1177/0969776413508766|url=http://eur.sagepub.com/content/23/3/527|nome2=Abel|cognome2=Albet-Mas|urlmorto=sì}}</ref>. Uno dei primi studi effettuati sul fenomeno si deve allo studioso Pietro Soddu che pubblicò nel 2002 il libro "Immigraciòn Extracomunitaria en Europa: el caso de Ceuta y Melilla".
 
Nel parco inoltre è presente una ghiacciaia, anch'essa costruita verso la fine del Settecento e usata fino alla prima metà del secolo scorso.
== Società ==
=== Tradizioni e folclore ===
{{...}}
=== Gastronomia ===
La [[gastronomia]] ceutina si evidenzia principalmente per il suo pesce, specialmente il [[Thunnus thynnus|tonno]] e la [[Sardina pilchardus|sardina]]. Anche il pesce fritto è tipico della zona.
 
All'interno del giardino sono ancora presenti statue e sedute oltre a una piccola fontana zampillante. L'ampia area cintata da un muro, posta alle spalle della villa, non solo racchiude il giardino ma anche un vasto vigneto tanto da dare al complesso paesaggistico le valenze di un giardino-campagna. Una cancellata ritmata da pilastri a bugnato con cuspidi e vasi decorativi racchiude la corte signorile antistante la villa, delimitando il giardino anteriore. Questo presenta un disegno regolare con ampia aiuola circolare centrale utilizzata oltre che per ornamento, anche per regolare il senso di percorrenza delle carrozze in ingresso e in uscita dalla villa e una piccola vasca circolare.
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Vista de Ceuta y la península de Almina desde el mirador de Isabel II.jpg|Vista di Ceuta e della penisola di Almina dal belvedere Isabella II
Image:Ceuta fair.JPG|Fiera di Ceuta
Image:Vista de Ceuta, España, 2015-12-11, DD 01.JPG|Ceuta, dal Marocco
Image:Murallas Reales, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 09.JPG|Fortificazione di Ceuta
Image:Catedral de Ceuta, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 04.JPG|[[Cattedrale di Ceuta]]
Mezquita Muley El Mehdi, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 30.JPG|Moschea Muley El Mehdi
Plaza de los Reyes, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 54.JPG|Piazza dei re
Casa de los Dragones, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 52.JPG|Casa dei draghi
Comandancia General, Ceuta, España, 2015-12-10, DD 07.JPG|Sede del comando generale
Puerto de Ceuta, España, 2015-12-10, DD 63.JPG|Porto di Ceuta
</gallery>
 
Per il valore storico e ambientale il parco di Villa Mosconi Bertani è censito tra gli ottanta parchi della lista dei Grandi Giardini Italiani.
== Note ==
 
<references/>
== Ippolito Pindemonte, la contessa Elisabetta Mosconi e Ugo Foscolo ==
[[File:Ippolito Pindemonte.png|thumb|Il drammaturgo e poeta Ippolito Pindemonte]]
 
Presso la Villa abitò per dieci anni ospite della contessa Elisabetta Mosconi il drammaturgo [[Ippolito Pindemonte]] il quale, in una delle sue “Epistole in versi” scritta, nel 1800, alla contessa Mosconi così si esprimeva riguardo alla residenza:
 
''“Nell'ameno tuo Novare io vivea teco, Elisa gentil, giorni felici”.''
 
Luogo ameno di villeggiatura quindi, grazie anche alla presenza del giardino di cui Pindemonte accenna:
 
''“Io vidi l'ombre del tuo giardin che mi parean più belle...”''
 
Ma le intime motivazioni che spingevano Pindemonte, dal 1797 al 1807, anno della morte di Elisabetta, a permanere in modo continuativo a Novare, non erano unicamente culturali. E la località negrarese, per l'autore, non costituiva solo un mero, quanto apprezzato, luogo di villeggiatura. Fra Ippolito ed Elisabetta - afferma il Messedaglia - c'era stato del tenero: ed è proprio il poeta a rivelarlo in una missiva del 1800 destinata alla contessa:
 
''"E pur settembre sedea sulla collina, amabil mese, ''
 
''allor che Febo dall'etereo calle men caldo vibra e più gradito il raggio:''
 
'' come spogliata di que' rai cocenti, cui troppo arsi una volta, in questo, ''
 
''Elisa, vago settembre tuo mi sei più cara."''
 
Si aggiunge la viticoltura e la produzione di vini, annotata, con non celata ammirazione sempre dallo stesso Pindemonte:
 
''“ma lo sguardo io con più duolo ancor volsi a que' vasti nobili tini, che nel sen di quercia stavan già per accor quelle vendemmie”.''
 
Nel periodo di residenza Pindemonte perfezionò anche la sua traduzione dell'[[Odissea]] di [[Omero di Bisanzio|Omero]].
 
Nel giugno 1806 [[Ugo Foscolo]] incontrò molto probabilmente nella villa il Pindemonte e dai colloqui nacque l'idea iniziale del carme ''[[Dei sepolcri]]'' che, scritto tra l'agosto del 1806 e l'aprile del 1807, fu pubblicato in questo anno a Brescia presso l'editore Niccolò Bettoni. Il Pindemonte rispose scrivendo il suo carme omonimo a quello del Foscolo e l'editore Gamberetti di Verona pubblicò sempre nel 1807 entrambe le “epistole” col titolo: “I Sepolcri - versi di Ugo Foscolo e d'Ippolito Pindemonte”. Una parte della versione del Pindemonte:
 
''Prospetti vaghi,inaspettati incontri, ''
 
''bei sentieri, antri freschi opachi seggi, ''
 
''lente acque e mute all'erba e ai fiori in mezzo, ''
 
''precipitanti da' alto acque tonanti, ''
 
''dirupi di sublime orror dipinti...''
 
== Viticoltura e Cantina ==
[[File:Amarone Barrels at Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani.jpeg|alt=|miniatura|249x249px|Le cantine con le botti di inizio 1800. Foto di Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani]]
La VIlla è colloca nella zona Classica della Valpolicella, zona di produzione del Valpolicella Classico Doc e Amarone Classico Docg. La grande cantina di Villa Mosconi è una delle più antiche esistenti in continua attività in Italia. La valle fu probabilmente sede di produzione vitivinicola già in epoca romana e le prime testimonianze scritte parlano di una cantina di produzione già [[X secolo]] dopo Cristo (anno 900 d.C.).
 
La produzione di vini vide un'importante espansione durante la proprietà della famiglia Mosconi a fine del [[XVIII secolo]] e successivamente con la famiglia Trezza [[Secolo XIX secolo]] quando arrivò ad una notevole capacità produttiva, rappresentando una delle più grandi cantine italiane dell'epoca producendo più di un milione di bottiglie e impiegando ventisei famiglie come testimonia il libro fotografico e relazione di M. Lotze. Questo reportage fotografico e relazione agronomica di notevole pregio artistico e valore storico, rappresenta un documento unico nel suo genere per Verona illustrando nel dettaglio le innovazioni introdotte per la prima volta in questa tenuta Nell'Ottocento la produzione vantava già l'adozione del metodo ad alta densità di coltivazione della vite "[[Guyot semplice|Guyot"]] e una grande specializzazione della cantina nella produzione e esportazione di vini di pregio. La relazione fu commissionata intorno al 1882 e viene tuttora conservata dalla [[Accademia di Agricoltura di Verona|Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona]]. L'appellativo "[[Amarone]]" riferito al vino tipico della Valpolicella venne successivamente coniato proprio qui nel [[1936]] quando si mise appunto il metodo di fermentazione delle uve appassite per produrre questo pregiato vino secco.
 
Dal 1953 la cantina ebbe un'ulteriore sviluppo con l'acquisizione da parte della famiglia Bertani. Dalla metà del 2012 la proprietà è sede della Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani che prosegue la più che secolare tradizione vitivinicola di famiglia.
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|M.|Luciolli|Ville della Valpolicella|2008|Jago edizioni|Verona}}
* Pierpaolo Brugnoli e Arturo Sandrini (a cura di), ''L'architettura a Verona nell'età della Serenissima'', Verona, 1988.
* Pierpaolo Brugnoli e Arturo Sandrini (a cura di), ''L'architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea'', Verona, 1994.
* {{cita libro|R.|Dal Negro|Novare Storia e Notizie di un'antica comunità Valpolicellese|2007|edizioni Damolgraf|Negrar Verona}}
*Giuseppe Conforti, ''Villa Fattori-Mosconi-Bertani detta "Villa Novare"'', in ''Centootto Ville della Valpolicella'', testo di Giuseppe Conforti, foto di Lou Embo e Fulvio Roiter, Verona, 2016, pp. 262-277.
 
== Voci correlate ==
* [[MaroccoRepubblica Spagnolodi Venezia]]
* [[PlazasStoria dedi soberaníaVerona]]
* [[MelillaVilla]]
* [[Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo]]
* [[Eliporto di Ceuta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons= Ceuta|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.mosconibertani.it|Sito ufficiale della Villa Mosconi Bertani}}
* {{Cita web|url=http://www.ceuta.es/ceuta/|titolo=Ciudad Autónoma de Ceuta|accesso=5 luglio 2017|sito=Sito istituzionale|cid=Ceuta}}
 
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* [[s:I sepolcri (Pindemonte)|I Sepolcri (Ippolito Pindemonte)]]
* [[s:Dissertazione su i giardini inglesi|Dissertazione Sui Giardini Inglesi (Ippolito Pindemonte)]]
 
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{{Province della Spagna}}
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