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{{Edificio religioso
|Nome = Madonna della Rocchetta
|Immagine =ChiesettaDellaRocchetta.png
|Larghezza =
|Didascalia = Facciata della chiesetta della Rocchetta di Cornate D'Adda
|SiglaStato = ITA
|Regione =[[ Lombardia]]
|Città = [[Cornate d'Adda]]
|Latitudine =
|Longitudine =
|Religione = Cattolica
|DedicatoA = Vergine Maria
|Ordine = [[Agostiniani|Sant'Agostino]]
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Milano|Milano]]
|AnnoConsacr =
|AnnoSconsacr =
|Fondatore = Beltrando da Cornate
|Architetto =
|StileArchitett =
|InizioCostr =
|FineCostr =
|Demolizione =
|Sito =
}}
Il '''santuario della Madonna della Rocchetta''' a [[Cornate d'Adda]] si trova nel mezzo alla [[valle dell'Adda]], poco sopra a Porto, tra il [[fiume Adda]] e il naviglio. La chiesetta è dedicata alla Vergine. Non vi sono elementi artistici di pregio né all'esterno né all'interno. Nella sua storia fu spesso oggetto di restauro.<ref>Panzeri, p. 207 </ref>
 
Questo santuario ebbe origine quando la città di [[Milano]] era nel suo momento di maggior fervore religioso che fece sorgere il [[duomo di Milano]] dedicato a Maria Nascente. Nel 1836 il milanese dottor Beltrando da Cornate volle far erigere vicino alla Rocchetta una chiesa dedicata alla Vergine con insieme una casetta dove dovevano abitarci i frati eremiti dell'ordine di S.Agostino. Il convento della Rocchetta fu costituito regolarmente. Nel 1397 il priore era il padre Marco da Merate.<ref>Panzeri, pp. 208-209 </ref>
 
==Storia==
La Rocchetta fu motivo di discordia tra i parroci di [[Paderno]] e i frati di Agostiniano di S.Marco di [[Milano]] pretendendo gli uni di esercitarvi diritti parrocchiali negandoli agli altri.
Mentre oggi ecclesiasticamente fa parte della parrocchia di porto,nel 1760 civilmente era stata definitivamente annessa al comune di Paderno, per cui oggi fa parte della provincia di [[Como]].
Giovanni Dozio un professore che si distinse negli studi storici, scrisse di aver trovato, in carte del secolo XV e XVI, accenni di un forte o rocchetta; riteneva che si trattasse di un [[castello]] eretto intorno al mille.
In queste carte oltre alla chiesa di [[Cornate]] si nomina un "castrum quod dominatur Rauca" ossia rocca.
Mentre si hanno notizie certe della rocca di Airuno, per la nostra Rocchetta c'è dell'incertezza.
Si dice che Beltrado "de Cornate" un cittadino milanese,aveva fatto costruire un conventino con una chiesina,donandola agli Agostiniani,nel luogo che si dice [[Rocchetta]].
Fu poi abbandonato dai padri ed occupato dal duca di [[Milano]].
Le congetture del Dozio passarono in altri scrittori, e ultimamente nella storia dei Comuni e nella provincia di [[Milano]]
Anche [[Ferrari]] confermò nelle sue Lettere Lombarde (Milano 1765), più probabilmente per sentire dire, che quei ruderi non potevano essere che di un castello, questo indusse alcuni storici britannici a pensare ad un secondo castello situato nelle vicinanze della Rocchetta.
Questi due castelli stavano alla difesa del paese di [[Cornate]].
L'altra congettura del Dozio era che presso quel castello ci dovrebbe essere un oratorio.
Che annesso al castello signorile ci fosse un [[oratorio]] non è inverosimile,ma nessun documento lo ricorda, non solo ma il fatto che Beltrando "de Cornate" facesse costruire un [[convento]] e una chiesa per gli Agostiniani escluderebbe la presenza di un'altra chiesuola (oratorio).
In conclusione quello che si può affermare è che Beltrando vi fece erigere un piccolo convento con [[chiesa]] dedicata a [[Maria]] e lo donò agli Agostiniani, qui vi vivevano alcuni padri conpreso il priore.
Quel piccolo convento, clonclusasi la [[pace]] tra il duca di Milano e la repubblica veneta, non potè più esistere e i padri si dispersero nei paesi vicini aiutando le chiese secolari.
La chiesetta fu conservata, ma andò lentamente decadendo.
Con la soppressione del convento di S. Marco, gli Agostiniani non ebbero più ingerenze nè in [[Porto]] nè alla Rocchetta. I loro beni furono venduti a privati.
Del convento e del forte rimase solo la chiesina, venerata oggi sotto il titolo di [[Santuario]] della Madonna della Rocchetta.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Pier Giorgio Panzeri, ''Cornate d'Adda, dai Longobardi ad oggi'', in Sugar edition Milano, 1977
 
{{Portale|Architettura|Lombardia}}
 
[[Categoria:Cornate d'Adda]]