Duomo di Pavia e Cratere Lacchini: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{Esogeologia
{{F|chiese|settembre 2010}}
|categoria = crater
|nome_corpo = Luna
|immagine = Lacchini crater 5015 h3.jpg
|didascalia = Cratere Lacchini
|lat_dec = 41.7
|long_dec = -107.5
|diametro = 58 km
|profondità = sconosciuta
}}
 
'''Lacchini''' è un [[Cratere meteoritico|cratere]] della [[faccia nascosta della Luna]] intitolato all'astronomo italiano [[Giovanni Battista Lacchini]]. È situato nell'emisfero settentrionale appena al di là del limite settentrionale della parte visibile della Luna. Tale parte della superficie lunare può in alcuni casi essere visibile in situazioni favorevoli di [[librazione]] e illuminazione anche se in questi casi il cratere Lacchini può essere osservato solo dal bordo. Ad est, ad una distanza inferiore ad un diametro, vi è il [[cratere Bragg]], a nord il [[cratere Stefan]] e, più lontano, vi sono a sudest il [[cratere Lorentz]] ad ovest il [[cratere Landau]]. Il bordo esterno di Lacchini è grosso modo circolare con rigonfiamenti verso l'esterno a sud e ad est. Il bordo è spigoloso e non significativamente eroso. Le pareti interne sono crollate intorno a gran parte del perimetro formando un anello irregolare di frammenti di rocce. Ci sono alcune creste basse vicino al centro e nella parte orientale del fondo.
{{Coord|45|11|4.5|N|9|9|13|E|type:landmark_scale:2000_region:IT|display=title}}
 
[[Immagine:IMG 0053.jpg|thumbnail|right|Cupola del Duomo di Pavia]]
Il '''Duomo di Pavia''', dedicato a '''Santo Stefano''' è la più imponente [[chiesa]] di [[Pavia]] ed un'importante edificio rinascimentale, sintesi di [[pianta centrale]] e longitudinale che anticipa le ricerche tipologiche intorno alla basilica di San Pietro a Roma.
 
==Storia==
L'inizio dei lavori della cattedrale risale al [[XV secolo]] amche se la costruzione si protrasse a lungo fino al XX secolo e risulta tuttora non completata per quel che riguarda i rivestimenti marmorei.
 
Sorge sul sito delle due preesistenti antiche cattedrali "gemelle", unite e comunicanti di Santo Stefano a nord e di Santa Maria del Popolo, a sud (i cui resti sono visibili al livello della cripta) e del battistero. Tali costruzioni furono demolite progressivamente per far posto alla nuova cattedrale.
 
=== Il primo progetto ===
Dopo che si era progettato di rinnovare le due antiche chiese, la costruzione della nuova cattedrale, voluta dal cardinale [[Ascanio Sforza]]<ref>Al cardinale furono inviati, da Pavia, nel 1487 disegni di una nuova chiesa in cui si confrontava un grandioso progetto con [[Hagia Sophia]], per sollecitare il suo interessamento: vedi Silvia Foschi, ''Santa Sofia di Costantinopoli: immagini dall'occidente'' in "Annali di architettura" n. 14, 2002</ref>, fratello di Ludovico il Moro, iniziò nel [[1488]] sotto la direzione dell'architetto [[Cristoforo Rocchi]], ben presto affiancato da [[Giovanni Antonio Amadeo]] al quale alcuni studiosi attribuiscono il progetto generale, riconoscendo comunque l'influenza decisiva del [[Bramante]] per il quale, d'altro canto, la cattedrale pavese avrebbe costituito un riferimento per la nuova [[Basilica di San Pietro]] a Roma.
 
Il progetto prevedeva infatti un corpo con tre navate, affiancate da nicchie semicircolari, nell'asse longitudinale, innestato su un corpo centrale triabsidato, con transetto a tre navate, e dominato da una grande [[cupola (architettura)|cupola]], raccordata mediante [[pennacchio|pennacchi]] triangolari all'ottagono irregolare dei pilastri. Completavano l'impianto vani ottagonali absidati posti tra i bracci della croce e destinati a sagrestie.
 
Invece la storiografia generalmente attribuisce tale progetto originario a Bramante di cui risulta documentata la presenza in cantiere nell'agosto del 1488 per risolvere i contrasti sorti tra Rocchii e Amadeo e dare "''disegnum seu planum''".<ref>L. Gremmo, ''Il Duomo di Pavia''in "Studi di storia dell'arte in onore di Maria Luisa Gatti Perer", 1999</ref>
 
In particolare vengono attribuiti a Bramante il progetto planimetrico, il disegno della cripta (terminata nel [[1492]]), della parte basamentale della zona absidale dell'edificio e delle sagrestie.<ref>A. Bruschi, ''Bramante'', Bari, Laterza, 1973.</ref> Nonostante il breve tempo in cui fu presente Bramante in cantiere, si ritiene che egli fosse stato in grado di dare una chiara impronta destinata a persistere durante il lunghissimo cantiere. Amadeo, affiancato dal 1498 da [[Gian Giacomo Dolcebuono]], ebbe il ruolo preminente nella conduzione del cantiere e nella definizione della maggior parte degli alzati mediante un modello ligneo del 1495, realizzato da Rocchi e [[Giovan Pietro Fugazza]] ed ancora oggi esistente.<ref>L. Gremmo,''Op. cit.'' 1999.</ref>
 
Nel progetto bramantesco, basato sull'innesto di un nucleo ottagonale sul corpo longitudinale a tre navate (come nella [[cattedrale di Santa Maria del Fiore]] a Firenze o nel [[Santuario della Santa Casa]] di Loreto, allora in costruzione), sono stati rintracciati numerosi riferimenti a riprova della vasta cultura dell'architetto, tra cui il progetto originario della [[basilica di Santo Spirito]] del [[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]] (per l'impianto generale, le sagrestie e le cappelle semicircolari sporgenti dal perimetro),<ref>A. Bruschi, ''Op. cit.", 1973.</ref> la [[Chiesa di San Vitale]] a Ravenna e la [[Chiesa di Santa Sofia]] a Costantinopoli (per quel che riguarda la cupola ed il suo alzato con due ordini di sostegni)<ref>Christoph L. Frommel; Giordano Luisa; Schofield Richard, ''Bramante milanese e l'architettura del Rinascimento lombardo'',pag.15-17, 2002</ref><ref>Silvia Foschi, ''op. cit.'', 2002</ref>
 
Anche [[Francesco di Giorgio Martini]] e [[Leonardo da Vinci]], nel 1490, furono chiamati a dare il proprio parere durante le prime fasi dei lavori,<ref>L. Gremmo,''Op. cit.'' 1999.</ref> probabilmente per quanto riguarda la tecnica di fondazione.
Molti autori notano convergenze tra gli studi di Leonardo del periodo milanese relativi alle chiese a pianta centrale polilobata e l'impianto della cattedrale.
 
=== Il lungo cantiere ===
Il cantiere della cattedrale proseguì lentamente attraverso i secoli con diverse fasi costruttive, ritardi dovuti alla mancanza di fondi e gravi problemi strutturali.
Nel Cinquecento diresse a lungo i lavori [[Pellegrino Tibaldi]]; nel XVII secolo fu completata la parte corrispondente al presbiterio; nel XVIII secolo fu innalzato l'altissimo tamburo della cupola.
 
La cupola a doppia calotta fu eretta solo nel 1895 da [[Carlo Maciachini]], utilizzando anche travature metalliche ed una catena perimetrale metallica rotta però al momento del disarmo. Maciachini realizzò nel 1898 anche la facciata sempre rispettando il progetto originale, documentato dal modello ligneo, ma solo dopo che non aveva avuto seguito un progetto di riforma in stile pienamente neoclassico di [[Carlo Amati]] e [[Luigi Malaspina]]<ref>AA.VV. ''La cultura architettonica nell'età della restaurazione'', pag. 399</ref>. La facciata definita dopo aver rinunciato, anche per mancanza di spazio a realizzare la navata per tutta la lunghezza prevista, fu completata (rimanendo comunque in parte priva di rivestimento marmoreo) addirittura negli anni '30 del XX secolo, quando la costruzione fu ulteriormente completata con l'edificazione dei due bracci del transetto, realizzati secondo i disegni originali cinquecenteschi ma utilizzando una struttura portante in cemento armato, realizzata in modo tale da non alterare le linee architettoniche interne. Tale tecnica costruttiva fu necessaria sia per motivi statici, sia perché era l'unica che garantisse la possibilità di salvaguardare gli avanzi sotterranei dell'antica cattedrale medievale di Santa Maria del Popolo. I due nuovi bracci attendono ancora parte del rivestimento marmoreo interno. La lunghissima vicenda costruttiva della Cattedrale di Pavia, sviluppatasi in un arco di oltre quattro secoli, costituisce un raro esempio di aderenza al progetto originale concepito tanto tempo addietro e di volontà nel completarlo.
 
La cattedrale contiene le spoglie di [[San Siro]], il primo vescovo di Pavia ([[III-IV secolo]]) e le reliquie delle "Santissime Spine della corona di Cristo".
 
A fianco del Duomo era situata la [[Torre civica di Pavia|Torre civica]], di cui si ha menzione fin dal [[1330]], ulteriormente innalzata nel [[1583]] da [[Pellegrino Tibaldi]] e crollata [[17 marzo]] [[1989]]. Dopo di allora sono iniziati lunghi di lavori di consolidamento alla cattedrale che presentava problemi strutturali, come del resto aveva fatto fin dall'inizio. I lavori non sono ancora completamente conclusi e hanno comportato la chiusura per un certo periodo.
 
[[Immagine:Pavia_3.jpg|thumb|right|Il Duomo di Pavia]]
 
==Architettura==
Il monumento è un edificio di notevoli dimensioni. La pianta è costituita da una [[croce greca]] imperfetta, in quanto il braccio d'ingresso, a ovest, risulta più lungo degli altri in quanto ha una campata in più dei due bracci del [[transetto]], a nord ed a sud, e di quello del presbiterio, tutti con tre [[navate]] affiancate da cappelle semicircolari. Tale imperfezione geometrica deriva dal fatto, come sopra riportato, che il progetto originario non prevedeva una lunga navata longitudinale innestata su un corpo a pianta centrale. La navata fu infine realizzata, fortemente accorciata, a sole tre campate, dando vita così ad un edificio in qualche modo con pianta a croce greca.
 
La cupola a pianta ottagonale è alta 97 metri e con una luce di 34 metri. Appoggia su otto pilastri dalla forma complessa, collegati da archi e costituiti da un nucleo di mattoni e da un paramento marmoreo; a causa dell'enorme peso della cupola che sostengono (20.000 tonnellate), hanno avuto bisogno di un recente ed urgente intervento di consolidamento.
 
La navata centrale, di dimensioni doppie delle laterali e percorsa da due gallerie praticabili, è comunque alta circa 30 metri.
 
Con tali dimensioni, la Cattedrale di Pavia è tra le più imponenti chiese del nord Italia e la cupola una delle più grandi in Italia.
 
Al di sotto della chiesa si trova un livello interrato con una cripta voltata attribuita a Bramante ed altri ambienti oggi visitabili all'interno di un percorso museale, con resti delle costruzioni medievali.
 
Parte dell'altare risale al [[1521]], di [[Gianpietrino Rizzi]], allievo di Leonardo; un'altra parte si deve invece a [[Bernardino Gatti]] ([[1531]]).
 
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Torre civica di Pavia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Duomo (Pavia)}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{portale|architettura|cattolicesimo}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{CratereLunare|Lacchini}}.
 
{{GeologiaLuna}}
[[Categoria:Cattedrali della Lombardia|Pavia]]
{{Portale|sistema solare}}
[[Categoria:Chiese di Pavia]]
[[Categoria:Chiese dedicate a santo Stefano protomartire|Pavia]]
 
[[Categoria:ChieseCrateri di Pavialunari|Lacchini]]
[[en:Pavia Cathedral]]
[[es:Catedral de Pavía]]
[[fr:Cathédrale de Pavie]]
[[zh:帕维亚主教座堂]]