Ailanthus altissima e Zorile Dorsa: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{Avvisounicodes|esogeologia}}
{{Esogeologia
{{Tassobox
|categoria = Dorsum
|nome = Albero del paradiso
|nome_corpo = Venere
|immagine=[[File:Götterbaum (Ailanthus altissima).jpg|230px]]
|lat_dec = 39.9
|didascalia=Grande esemplare in un parco in [[Germania]]
|long_dec = 338.4
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
}}
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Plantae]]
|sottoregno=
|superdivisione=
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|sottodivisione=
|superclasse=
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=
|infraclasse=
|superordine=
|ordine=[[Sapindales]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia=[[Simaroubaceae]]
|sottofamiglia=
|tribù=
|sottotribù=
|genere='''[[Ailanthus]]'''
|sottogenere=
|specie='''A. altissima'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=([[Philip Miller|Mill.]]) [[Walter Tennyson Swingle|Swingle]]
|binome=Ailanthus altissima
|bidata=
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi?=
|sinonimi=
|nomicomuni= albero del paradiso, ailanto
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
|}}
 
Gli '''Zorile Dorsa''' sono una struttura geologica della [[superficie di Venere]].
'''''Ailanthus altissima''''', in italiano '''albero del paradiso''' o '''ailanto''', è una pianta [[Deciduo|decidua]] appartenente alla famiglia delle [[Simaroubaceae]]. È nativo della [[Cina]] nordoccidentale e centrale e di [[Taiwan]] ed [[Specie naturalizzata|è naturalizzato]] in Italia, altri paesi europei e negli [[Stati Uniti]]. Diversamente da altri membri del genere ''[[Ailanthus]]'', è diffuso in climi temperati anziché tropicali. L'albero cresce rapidamente ed è capace di raggiungere altezze di 15 m in 25 anni; è però poco longevo, raramente superando i 50 anni di vita, sebbene la sua straordinaria capacità di generare polloni consenta alla pianta di replicare sé stessa per tempi assai più lunghi.<ref>Cf. {{Cita pubblicazione|autore=Collin, Pascal e Dumas, Yann |anno=2009 |url=https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-00473267/document |titolo=Que savons-nous de l'ailante (''Ailanthus altissima'' (Miller) Swingle)? |titolotradotto=What do we know about ''A. altissima''? |rivista=Revue forestière française |volume=61 |numero=2 |pp=117–130}} Essi osservano che: «[...] Mais comme le fait remarquer Kowarik (2007), sa reproduction végétative le rend en quelque sorte très longévif, le premier individu introduit aux États-Unis en 1784 étant toujours présent grâce à ses drageons».</ref>
 
== Collegamenti esterni ==
== Origine, diffusione ed usi ==
* {{Collegamenti esterni}}
===Usi medicinali===
Nella sua terra d'origine, la Cina, è detto, in [[mandarino standard]], ''chouchun'' ([[Lingua cinese|cinese]]: {{cinese|臭椿|''chòuchūn''}}); qui l'albero del paradiso ha una lunga e ricca storia. È citato nel più antico dizionario cinese conosciuto e menzionato in innumerevoli testi di medicina cinesi per la sua riconosciuta efficacia nel curare mali che vanno dalle malattie mentali alla perdita dei capelli. Le radici, le foglie e la corteccia sono usate ancora oggi nella [[medicina tradizionale cinese]], principalmente come [[astringente|astringenti]].
 
{{GeologiaVenere}}
===Usi ornamentali===
L'albero del paradiso fu importato in Europa per la prima volta nel 1740 e negli Stati Uniti nel 1784, in un'epoca in cui il gusto per le cosiddette [[cineserie]] influenzavano notevolmente il senso estetico in Europa, ed erano perciò apprezzate essenze che ricordavano paesaggi orientali. Fu inizialmente presentato come una specie ornamentale di velocissima crescita e grande adattabilità a terreni impervi o sterili. L'ailanto venne allora largamente impiegato per le alberature stradali e di parchi durante gran parte del XIX secolo.
Ancor oggi è possibile vedere, come testimonianza dell'uso ornamentale di questa specie, grandi alberi del paradiso in viali, parchi e giardini<ref>Luigi Fenaroli, ''Alberi'', Giunti Editore, 2004, p. 41; ISBN 9788809035409.</ref>. Nel famoso film di Elia Kazan [[Un albero cresce a Brooklyn]], tratto dal romanzo di [[Betty Smith]], il protagonista vegetale è proprio un albero del paradiso, che spuntava nel povero cortile di quel quartiere di New York<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/07/albero_antipatico_co_9_041107074.shtml Corriere della sera].</ref>.
 
===Produzione di seta===
L'albero è stato estesamente coltivato, inizialmente in Cina e poi anche in altri paesi (in Italia dal 1854) per l'allevamento della ''[[Samia cynthia]]'' (bombice dell'Ailanto), il bruco di una falena impiegata per la produzione di una particolare [[seta]].
Nelle regioni italiane dove esisteva l'allevamento del bombice, (ora non più praticato) la falena sfuggita agli allevamenti si è naturalizzata e continua a vivere sugli ailanti a loro volta naturalizzati.
 
===Consolidamento di terreni scoscesi===
Sempre per la sua adattabilità e per la sua grande velocità di crescita, e crescendo bene anche in situazioni difficili, l'ailanto si è dimostrato prezioso per il consolidamento di terreni franosi e sterili e perciò venne largamente impiegato<ref>''La Sericultura. Rivista universale dei progressi dell'industria serica'' (Google libri, p. 131).</ref>. Tipico è l'utilizzo per consolidare [[scarpata|scarpate]] ferroviarie o stradali, che consente alla specie di diffondersi nei terreni circostanti, al di là delle intenzioni iniziali (vedi paragrafo "Il problema del controllo della diffusione della specie").
===Meiele di ailanto===
Dall'ailanto le api ottengono un apprezzato [[miele]] monoflora ([[Miele#Tipi di miele diffusi in Italia|miele di ailanto]]), con aroma fruttato e gusto deciso che lo rende adatto all'utilizzo in [[macedonia|macedonie]]; viene prodotto subito dopo il [[Miele#Tipi di miele diffusi in Italia|miele di acacia]] e in contemporanea con [[Miele#Tipi di miele diffusi in Italia|quello di tiglio]], influenzandone le caratteristiche<ref name=massimo/>.
 
==Il problema del controllo della diffusione della specie==
L'entusiasmo iniziale per la grande resistenza dell'ailanto, anche in ambienti degradati e difficili per altri alberi, calò quando i giardinieri dovettero affrontare la sua capacità pollonante, la sua resistenza ad ogni tipo di ambiente e la sua tendenza a diffondersi spontaneamente. Sfuggendo alle coltivazioni è infatti presente come [[specie naturalizzata]] in molte regioni d'Europa e degli Stati Uniti e in altre zone al di fuori del suo areale originario. L'ailanto è spesso una [[specie invasiva]], grazie alla sua capacità di colonizzare rapidamente aree disturbate e soffocare i competitori con sostanze [[allelopatia|allelopatiche]]. In [[Australia]], negli [[Stati Uniti d'America]], in [[Nuova Zelanda]] e in numerosi Paesi dell'[[Europa meridionale]] e dell'[[Europa orientale]], è considerata una specie molto invasiva e quindi nociva per gli ambienti naturali. La sua eradicazione è difficile, perché l'albero [[Pollone (botanica)|ricaccia]] vigorosamente se tagliato; la lotta contro l'ailanto è necessaria dove esso entra in competizione con piante autoctone (segnatamente in aree già degradate dall'[[Antropizzazione|attività antropica]]), ma, naturalmente, non in altre situazioni, come nel caso di alberature cittadine, o dove la diffusione negli ambienti naturali è contenuta.
 
== Descrizione ==
[[File:Ailanthus altissima drawing.png|thumb|left|Disegno botanico delle foglie, fiori e samara da ''Illustrated flora of the northern states and Canada'' di [[Nathaniel Lord Britton|Britton]] e [[Addison Brown]], 1913.]]
 
L'albero del paradiso è un albero di medie dimensioni che raggiunge altezze di 17–27 m ed un diametro, all'altezza del petto, di 1 m.<ref name="USDF">{{Cita web| cognome =Miller| nome =James H.| coautori =Yawney, Harry W. | titolo =Ailanthus altissima|sito= Silvics of Forest Trees of the United States, Volume 2| editore = United States Department of Forestry| data =1965, revised December 1990| url =http://na.fs.fed.us/pubs/silvics_manual/volume_2/ailanthus/altissima.htm| accesso=29 maggio 2007}}</ref> La [[Corteccia (botanica)|corteccia]] è liscia, grigio chiaro, spesso diviene ruvida, con screpolature marrone chiaro con l'avanzare dell'età dell'albero. Gli steli sono diritti, lisci poiché ricoperti superficialmente da peluria, e rossicci o castani nella colorazione. La corteccia ha [[lenticelle]] come anche cicatrici a forma di cuore delle foglie (cioè un segno lasciato sul ramo quando una foglia cade) con molti fasci di cicatrici (ovvero piccoli segni dove le venature delle foglie prima erano unite all'albero) intorno ai bordi. Le gemme hanno una fine pubescenza, forma a cupola e sono parzialmente nascoste dal [[picciolo]], sebbene siano completamente visibili nella stagione latente nelle cavità delle cicatrici delle foglie. I rami hanno un colore che va dal grigio chiaro allo scuro, sono lisci, lucenti e hanno lenticelle in rilievo che diventano fessure con la crescita dell'albero. Le estremità dei rami diventano pendenti.
 
La qualità del legno è in genere molto modesta, sia per robustezza che per durata.
 
Tutte le parti della pianta, ma soprattutto le foglie, hanno un odore molto marcato, generalmente considerato sgradevole<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/uk/2006/sep/17/ruralaffairs.theobserver|titolo=The toxic Tree of Heaven threatens England's green and pleasant land|cognome=Davies|nome=Rob|data=Sunday 17 September 2006|editore=The Observer|accesso=21 agosto 2010}}</ref>. Il miele di ailanto, invece, è apprezzato per il suo aroma fruttato, simile al fico, alla pesca e all'uva moscata<ref name=massimo>Massimo Fabio, ''Export e tutela dei prodotti agroalimentari del Made in Italy'', IPSOA, 2015. ISBN 9788821754722. Consultabile su [[Google Libri]] a [https://books.google.it/books?id=V4X_CQAAQBAJ&pg=PT63&dq=miele+di+ailanto&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj_4rTHgLLPAhWEOhQKHcoaAgQQuwUIOjAB#v=onepage&q=miele%20di%20ailanto&f=false questa pagina].</ref>.
 
[[File:Auvillar garonne.JPG|thumb|upright=1.2|Invasione da parte di ''A. altissima'' lungo le rive del fiume [[Garonna]]]]
Le [[Foglia|foglie]] sono composte, hanno una composizione [[foglia|pennata]] sono larghe, spaiate od ordinate e sono disposte alternatamente sullo stelo. Esse variano per dimensione dai 30 ai 90&nbsp;cm in lunghezza e contengono 10-41 foglioline organizzate in coppie, con le foglie più larghe poste sui giovani germogli vigorosi. Il [[Rachide (botanica)|rachide]] è di colore verde-rossiccio chiaro con la base rigonfia. Le [[Foglia|foglioline]] sono [[Foglia#Lamina|ovate-lanceolate]] con margini lisci, abbastanza asimmetriche e talvolta non direttamente opposte l'una all'altra. Ogni fogliolina è lunga dai 5 ai 18&nbsp;cm e larga dai 2,5 ai 5&nbsp;cm. Hanno l'estremità affusolata mentre le basi hanno da due a quattro denti, ognuno contenente una o più ghiandole sulla punta.<ref name="harvard2">{{Cita pubblicazione| cognome =Hu| nome =Shiu-ying| titolo = ''Ailanthus altissima'' | rivista =Arnoldia | volume =39 | numero =2 | pp =29–50| mese=marzo| anno =1979 | url =http://arnoldia.arboretum.harvard.edu/pdf/articles/1072.pdf | accesso=30 maggio 2007|formato=PDF}}</ref> I lati superiori delle foglioline sono di colore verde scuro con venature verde chiaro, mentre i lati inferiori sono verde biancastro. I piccioli sono lunghi dai 5 ai 12&nbsp;mm. Le basi lobate e le ghiandole la distinguono dalla specie simile del [[Rhus|sommacco]].
 
I [[Fiore|fiori]] sono piccoli e si presentano in grandi [[Infiorescenza|infiorescenze]] che raggiungono la lunghezza massima di 50&nbsp;cm fino all'ultimo nuovo germoglio. I fiori solitari variano in colore dal verde giallognolo al rossiccio, ognuno con cinque [[Petalo|petali]] e [[Sepalo|sepali]]. I sepali sono a forma di tazza, lobati e uniti mentre i petali sono valvari (si toccano ai bordi senza sovrapporsi), bianchi e pelosi verso l'interno.<ref name=harvard2/>
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Ailanti_con_infruttescenze.jpg|Esemplari di ailanto in veste estiva
File:Ailanto_-_foglie.jpg|Foglia paripennata
File:Ailanto_-_particolare.jpg|Inserzione delle foglie nei rami (particolare)
File:Ailanthus altissima4.jpg|Infiorescenza
File:Ailanthus altissima1.jpg|Semi immaturi su un albero femmina
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ailanthus altissima|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://verso-il-baratro.blogspot.com/2008/08/guerra-chimica-allailanto.html|Guerra chimica all'ailanto}}
* [http://site.www.umb.edu/conne/jennjim/ailanthus.html Ailanthus altissima - Tree of Heaven] – Introduction of Non-native plants to Massachusetts
* {{cita web|http://www.nps.gov/plants/alien/fact/aial1.htm|National Park Service fact sheet}}
* {{cita web|http://www.fs.fed.us/database/feis/plants/tree/ailalt/distribution_and_occurrence.html|U.S. Forest Service Database entry on distribution and occurrence}}
* [http://plants.usda.gov/java/profile?symbol=AIAL ''Ailanthus altissima''] at the PLANTS database
* {{cita web|http://www.nps.gov/plants/alien/fact/aial1.htm|Plant Conservation Alliance's Alien Plant Working Group}}
* {{cita web|http://www.archivitessili.biella.it/site/home/il-tessile-biellese-ieri-e-oggi/approfondimenti/tessile-e-scienza/articolo6691.html|Centro Rete Biellese Archivi Tessili e Moda}}
 
{{portale|Sistema solare}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|botanica}}
 
[[Categoria:AlberiDorsa ornamentalidi Venere]]