Civiltà torreana e Zorile Dorsa: differenze tra le pagine

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{{s|esogeologia}}
[[File:Distribuzione torri in Corsica.svg|thumb|upright=0.6|Distribuzione geografica delle Torri in Corsica<ref name=A></ref>]]
{{Esogeologia
|categoria = Dorsum
|nome_corpo = Venere
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}}
 
Gli '''Zorile Dorsa''' sono una struttura geologica della [[superficie di Venere]].
La '''civiltà torreana''' si sviluppò durante l'[[età del bronzo]] nella [[Corsica del Sud|Corsica meridionale]]. Era strettamente collegata alla [[civiltà nuragica]] della vicina [[Sardegna]], in particolare alla [[facies]] [[Logudoro|logudorese]] e [[Gallura|gallurese]]<ref>Thibault Lachenal - Kewin Peche-Quilichini - Relazioni culturali nel Mediterraneo nord-occidentale durante il Bronzo medio</ref>.
 
== Collegamenti esterni ==
Elemento simbolo di questa civiltà è la ''Torre'', costruzione [[megalito|megalitica]] tronco conica simile ad un [[Nuraghe]], da cui prende il nome.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{GeologiaVenere}}
==Storia==
===Origine e sviluppo===
{{vedi anche|Preistoria della Corsica}}
[[File:Filitosa V JPG2.jpg|thumb|Statue stele corse del sito di [[Filitosa]]]]
 
{{portale|Corsica|storiaSistema solare}}
Secondo le prime ricerche effettuate negli [[anni 1950|anni cinquanta]] dallo studioso francese [[Roger Grosjean]] la civiltà torreana ebbe inizio quando, sul finire del [[II millennio a.C.]], dei contingenti del [[popoli del mare|popolo del mare]] noto come [[Shardana]] sbarcarono nell'isola corsa provenienti dal [[mar Mediterraneo|Mediterraneo orientale]], sottomettendo la precedente popolazione autoctona costruttrice di [[megaliti]]. Gli Shardana, portatori della [[metallurgia]], avrebbero successivamente edificato le costruzioni note come Torri, secondo il Grosjean templi dedicati al culto del fuoco e dei morti, e innalzato le [[statue stele]] rappresentanti i loro capi armati di spada ed elmo con corna che presenterebbero delle similitudini con gli Shardana immortalati nel tempio di [[Medinet Habu]] in [[Egitto]].<ref name=A>Kewin Peche-Quilichini - Les monuments turriformes de l'âge du bronzeen Corse : tentative de caractérisation spatialeet chronologique sur fond d'historiographie</ref>
 
[[Categoria:StoriaDorsa delladi CorsicaVenere]]
Attualmente la civiltà torreana è considerata come una civiltà indigena, frutto di un'evoluzione locale iniziata sin dal [[neolitico|neo]]-[[eneolitico]] con possibili influenze epicampaniformi sarde e nord italiche<ref name=B>Kewin Peche-Quilichini - L'âge du Bronze de la Corse</ref><ref>Kewin Peche-Quilichini, Révision chrono-culturelle desvaisselles de l'âge du Bronze de Filitosa-Turrichju (Sollacaro, Corse-du-Sud)</ref><ref name=A></ref>; in effetti secondo le moderne datazioni le prime ''Torri'' e i ''Castelli'' furono edificati addirittura un millennio prima di quanto supponeva Grosjean, ossia sul finire del [[III millennio a.C.]], contemporaneamente o addirittura in un periodo antecedente alla comparsa dei primi [[protonuraghi]] in Sardegna<ref>[http://paolomelis.altervista.org/Rotary.pdf Paolo Melis: I rapporti fra la Sardegna settentrionale e la Corsica nell'antica età del Bronzo.]</ref>. Inoltre contrariamente a quanto pensava Grosjean la metallurgia in Corsica esisteva già da secoli prima del supposto "''arrivo degli Shardana nei pressi di Porto Vecchio''".<ref name="A" />; il sito di Terrina, nei pressi di [[Aleria]], dimostra infatti che la lavorazione del rame si era diffusa sull'isola dai primi secoli del III millennio a.C..
 
Tuttavia il fatto che gli Shardana siano effettivamente giunti in Corsica non è escluso a priori da alcuni studiosi, i quali sono però più propensi a credere che queste genti non provenissero da Oriente ma da Occidente (dalla Sardegna?<ref>{{Cita|Giovanni Ugas|p.197|Ugas}}</ref>) e che loro stessi si spinsero verso il [[mediterraneo orientale]] per compiere missioni di pirateria, forse al soldo dei principi [[Civiltà micenea|micenei]].<ref name="A" />
[[File:Dolmen of Funtanaccia, Corsica.jpg|thumb|upright|left|Dolmen di Funtanaccia, [[Sartene]]]]
Durante l'[[età del Ferro]] prosegue senza rotture l'occupazione delle Torri e dei Castelli<ref>{{Cita|Raimondo Zucca|p.34|Zucca}}</ref> ma i rapporti con la Sardegna si fanno meno intensi (sono assenti in Corsica i caratteristici [[bronzetti nuragici]]), mentre nelle regioni settentrionali si moltiplicano i contatti con la [[Toscana]] e con la [[Liguria]].<ref>{{Cita|Gabriel Camps|p.256|Camps}}</ref>
 
La civiltà torreana andò scomparendo a partire dalla metà del [[I millennio a.C.]] quando la Corsica entrò nell'orbita dei [[Greci]] di [[Focea]], degli [[Etruschi]], dei [[Cartagine|Punici]] e infine dei [[Roma antica|Romani]]. In epoca romana [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] cita come popoli dimoranti nella Corsica del sud (che fu territorio torreano): i ''Tarabeni'', i ''Subasani'', i ''Belatoni'' e i ''Titiani'', facenti parte del popolo dei [[Corsi (popolo antico)|Corsi]].
 
==Società==
[[File:Tavera anthropomorphe.jpg|thumb|Statua menhir da [[Tavera]]]]
La società torreana non era organizzata in sistemi politici complessi con un forte potere centrale, i villaggi di capanne ai piedi dei Castelli indicano piuttosto che essa era strutturata in piccoli [[chiefdom]]s che dominavano sulle [[valle|vallate]]<ref>{{Cita|Laurent-Jacques Costa|p.118|Costa}}</ref>.
Le rappresentazioni antropomorfe delle statue stele riflettono una [[Stratificazione sociale|società gerarchizzata]] guidata da una classe guerriera che ostenta le proprie virtù militari. Alcune interpretazioni rivelerebbero inoltre l'esistenza di classi subalterne come [[commercianti]] e [[artigiani]].<ref name=B>Kewin Peche-Quilichini - L'âge du Bronze de la Corse</ref>
 
==Religione==
Non sono note nella Corsica torreana costruzioni con funzioni specificamente religiose, rendendo difficile l'identificazione di una eventuale casta sacerdotale<ref name="B" />; la religiosità si traduceva, come in passato, nel mantenimento di luoghi quali i ''coffres'' (circoli tombali con cista litica) e i [[dolmen]].<ref name="B" />
 
Come in Sardegna il rituale funerario prevedeva l'[[Sepoltura|inumazione]] del defunto. Benché la Corsica ricevette, per molti aspetti, influssi culturali dall'[[Italia continentale]], la [[cremazione]] non prese piede neanche nelle fasi finali dell'età del bronzo quando oramai prevaleva nella vicina Toscana ([[cultura protovillanoviana]])<ref name=B>Kewin Peche-Quilichini - L'âge du Bronze de la Corse</ref>.
 
===I tafoni===
Per quanto riguarda l'ambito funebre, la Corsica e la Sardegna nord-orientale sono accomunate dalla presenza dei "[[Tafone|tafoni]]", delle [[baia|insenature]] naturali delle rocce che, riadattate, fungevano da [[Tomba|sepolcri]]. In Corsica non compaiono tuttavia a differenza della Sardegna - compresa la Gallura - le più ricche [[Tomba dei giganti|tombe dei giganti]]; l'influenza sarda è invece osservabile nei corredi funebri che mostrano similitudini con oggetti di [[Cultura di Bonnanaro|cultura Bonnanaro]].<ref name="B" />
 
==Economia==
L'economia era basata principalmente sull'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]], in particolare di [[bovini]], [[caprini]] e [[suini]]. Nella Corsica dell'età del bronzo ebbe un notevole sviluppo la metallurgia e il commercio con l'Oriente come dimostra il rinvenimento presso [[Borgo (Francia)|Borgo]] di un [[Lingotto a pelle di bue|lingotto di rame a pelle di bue]] e di alcune perline di [[cobalto]], merci provenienti rispettivamente da [[Cipro]] e dall'[[Egeo]]; d'altro canto non si registrano, se non sporadicamente, rinvenimenti di merci di produzione micenea, piuttosto comuni invece in Sardegna.<ref name="B" />
 
==Lingua==
{{vedi anche|Lingua paleocorsa}}
Nel [[1889]] e nel [[1894]] Marie Henri d'Arbois de Jubainville espose la sua tesi secondo la quale la Corsica, la [[Sardegna]], la [[Penisola iberica|Spagna]] orientale, il sud della [[Francia]] e l'[[Penisola italiana|Italia]] occidentale sarebbero un tempo state parte di un unico [[Dialetto|''continuum'' linguistico]] pre-indoeuropeo di cui le lingue [[lingua ligure antica|liguri]] e iberiche rappresenterebbero un lascito. [[Toponimo|Toponimi]] riscontrabili in questo vasto territorio sarebbero ad esempio quelli che hanno come [[suffisso]] : -asco -asca -usco -osco -osca (o modificazioni degli stessi)<ref>{{Cita libro|nome=H. D'Arbois de|cognome=Jubainville|wkautore=Marie Henri d'Arbois de Jubainville|titolo=Les Premiers Habitants de l'Europe d'après les Écrivains de l'Antiquité et les Travaux des Linguistes: Seconde Édition|editore=Ernest Thorin|data=1889, 1894|città=Paris|pagine=V.II, Book II, Chapter 9, Sections 10, 11}} {{fr icon}}. Downloadable Google Books.</ref>.
 
[[Lucio Anneo Seneca]], che visse otto anni in Corsica in esilio, riferiche che la popolazione dell'isola era il risultato del mescolamento di varie etnie tra cui i [[Liguri]] e i [[Cantabri]]<ref>{{Cita libro|pagine=pages 689–692|titolo=Dictionary of Greek and Roman Geography|nome=William|cognome=Smith|anno=1872|città=London|editore=J. Murray}}.</ref>.
 
==Cultura==
[[File:Ceccia.jpg|alt=Torre di Ceccia|thumb|Torre di Ceccia]]
[[File:Corsica Prehistory Casteddu d'Araghju.jpg|thumb|Casteddu d'Araghju nei pressi di [[Porto Vecchio]]]]
===Architettura===
{{vedi anche|Torre (Corsica)}}
Diffusi nella parte meridionale della Corsica, le Torri e i Castelli, similmente ai Nuraghi sardi e ai [[Talaiot]] [[Isole Baleari|balearici]], sono delle costruzioni realizzate con blocchi di pietra posti a secco aventi una funzione difensiva, di controllo del territorio e di stoccaggio<ref name=Zucca>{{Cita|Raimondo Zucca|p.33|Zucca}}</ref>. Edificati principalmenti fra il 1800 e il 1450 a.C., i più antichi vennero costruite fra la fine del III e gli inizi del II millennio a.C.<ref name="A" /><ref name=Zucca></ref>. La loro imponenza e le loro dimensioni sono più ridotte rispetto ai Nuraghi<ref>{{Cita|Laurent-Jacques Costa|p.114|Costa}}</ref>.
 
In totale si contano 42 torri in territorio corso più altre 15 (3 di queste nel centro-nord) di cui si ha solo notizia senza una localizzazione certa<ref name=A></ref>. Il fatto che siano quasi completamente assenti nella parte centro-settentrionale e che siano concentrate nel sud dell'isola che dà verso la Sardegna ha fatto ipotizzare che esse siano state in costruite da genti migrate dall'isola maggiore, forse per via di fenomeni di [[Sovrappopolazione|sovrappopolamento]] o alla ricerca di fonti d'acqua durante i periodi di [[siccità]]<ref name="A" />. A sostegno di quest'ultima tesi si cita il ritrovamento in Corsica di corredi con affinità Bonnanaro in contesti databili alla prima età del bronzo<ref name="A" />.
 
I Castelli, più complessi, si compongono di un bastione, di una torre e di alcune capanne, inglobate o situate nei pressi del recinto megalitico<ref>{{Cita|Gabriel Camps|p.193|Camps}}</ref>.
 
===Statuaria===
Tra il [[1600 a.C.]] ed il 1250 a.C. in Corsica come in Sardegna non si ha una statuaria propriamente [[Antropomorfismo|antropomorfa]] ma vengono rispettivamente raffigurati in rilievo attributi sessuali e armi.<ref>{{Cita|François De Lanfranchi|p. 354.}} «Pour nous, la sculpture en relief sur une statue ne peut être faite qu'avec des outils en métal et l'émergence de ce mode de sculpture sur statues se situerait au Bronze moyen de la Corse (notamment les longues épées représentées sur les stèles non anthropomorphes). La perduration des statues jusqu'au Bronze final, voire au début de l'Âge du Fer, se traduit nécessairement par les représentations d'armes différentes.» Traduzione: "Per noi la scultura in rilievo su una statua non può che essere fatta con degli utensili in metallo e il nascere di questa maniera di scolpire le statue si colloca nel Bronzo medio della Corsica (ossia le lunghe spade rappresentate sulle stele non antropomorfe). Il perdurare delle statue fino al Bronzo finale e all'inizio dell'Età del ferro si traduce necessariamente con la rappresentazione di armi differenti".</ref>
Successivamente, a partire dal 1250 a.C., le stele armate del bronzo medio si evolvono progressivamente nelle statue stele con la rappresentazione del volto e della testa ed un maggiore dettaglio della panoplia dei guerrieri<ref>{{Cita|François De Lanfranchi|p. 350}}</ref>.
 
===Ceramiche===
Nella prima fase torreana (2000-1650 a.C.) le ceramiche, pur conservando in parte lo stile e il repertorio terriniano, mostrano delle influenze [[Cultura del vaso campaniforme|epicampaniformi]] provenienti dalla Sardegna occidentale (cultura di Bonnanaro) e dall'[[Italia settentrionale]] ([[cultura di Polada]])<ref name="B" />. Nella seconda fase (1650-1200 a.C.) si nota invece una grande somiglianza con i materiali fittili [[Cultura appenninica|appenninici]] dell'[[Italia Centrale]]. L'ultima fase che va dal [[1200 a.C.]] all'[[800 a.C.]], ormai in piena [[età del ferro]], mostra invece una rottura con il periodo precedente: i contatti con il centro Italia si affievoliscono e si intensificano nuovamente i rapporti e le influenze stilistiche provenienti dalla Sardegna settentrionale e dall'Italia del nord<ref name="B" />.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Cucuruzzu JPG2.jpg|Castello di [[Cucuruzzu]]
File:WalPala1.jpg|Statue stele da Palaggiu
File:Filitosa IX AnthropomorpheI.jpg|Statua stele da Filitosa
File:JEWAlo-B.jpg|Torre di Alo-Bisucce
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Gabriel Camps, 1988, ''Préhistoire d'une île'', Éditions Errance, Paris.
* Laurent-Jacques Costa , 2004, ''Corse préhistorique'', Éditions Errance, Paris.
* {{cita pubblicazione | cognome = De Lanfranchi| nome = François |anno=2002 |titolo=Mégalithisme et façonnage des roches destinées à être plantées. Concepts, terminologie et chronologie |rivista=Bulletin de la Société préhistorique française |volume=99 |numero=2 |pagine=331-356 |cid=François De Lanfranchi|lingua=fr }}
* {{cita libro|cognome= Ugas|nome= Giovanni|titolo= L'alba dei nuraghi|anno= 2006|editore= Fabula Editore|città= Cagliari|ISBN= 978-88-89661-00-0|cid= Ugas}}
* {{cita libro|cognome= Zucca|nome= Raimondo|titolo= La Corsica romana|anno= 1996|editore= S'Alvure|città=Oristano |ISBN= 9788873831266|cid= Zucca}}
==Voci correlate==
*[[Civiltà nuragica]]
*[[Civiltà talaiotica]]
*[[Nuraghe]]
*[[Corsica]]
 
{{portale|Corsica|storia}}
 
[[Categoria:Culture dell'età del bronzo|Torreana]]
[[Categoria:Storia della Corsica]]