Lago di Garda e 515: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua}}
{{Infobox Lago
{{Anno}}
|immagine =Benacus creino.jpg
{{Anno in altri calendari}}
|nazione = ITA
|suddivisione_amministrativa1 = {{IT-LOM}}<br />{{IT-VEN}}<br />{{IT-TAA}}
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|superficie = 370
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|lunghezza = 51.9
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|profondità_media = 136
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|bacino = 2290
|immissari = [[Sarca]]
|emissari = [[Mincio]]
|ritenzione = 26.8
|isole = [[#Isole|5]] (Isola del Garda, Isola San Biagio, Isola del Trimelone, Isola del Sogno, Isola degli Olivi)
|mappa = Lake Garda map.png
}}
 
== Eventi ==
{{quote|Suso in Italia bella giace un laco,<br />a piè de l'Alpe che serra Lamagna<br />sovra Tiralli, c'ha nome Benaco.|[[Dante Alighieri]] - ''[[Divina Commedia]]'' - [[Inferno - Canto ventesimo|Canto XX Inferno]], [[s:Divina Commedia/Inferno/Canto XX#60|vv. 61–63]]}}
{{...|cronologia}}
 
== [[Nati nel 515|Nati]] ==
Il '''Lago di Garda''', o '''Benàco''' (''Bènaco'' nella pronuncia localmente diffusa<ref>DOP lemma «[http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=78449&r=11000 Benaco]»</ref>; ''Làch dè Garda'' in [[lingua lombarda|lombardo]], ''Lago dé Garda'' in [[lingua veneta|veneto]]), è il maggiore [[lago]] italiano, con una superficie di circa 370&nbsp;km². Cerniera tra tre regioni, [[Lombardia]] ([[provincia di Brescia]]), [[Veneto]] ([[provincia di Verona]]) e [[Trentino-Alto Adige]] ([[provincia di Trento]]), esso è posto in parallelo all'[[Adige]], da cui è diviso dal massiccio del [[Monte Baldo]]. A settentrione si presenta stretto ad imbuto mentre a meridione si allarga ed estende, circondato da colline che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un'importante meta turistica, e viene visitato ogni anno da centinaia di migliaia di persone.
<!-- Per favore NON scrivere QUI i nomi delle persone, ma aggiungi il template:Bio alla loro voce: l'aggiornamento è periodico e automatico. Per chiarimenti vai al progetto:Biografie -->
{{:Nati nel 515}}
 
== Etimologia[[Morti nel 515|Morti]] ==
<!-- Per favore NON scrivere QUI i nomi delle persone, ma aggiungi il template:Bio alla loro voce: l'aggiornamento è periodico e automatico. Per chiarimenti vai al progetto:Biografie -->
{{:Morti nel 515}}
 
== Calendario ==
Il nome attuale, ''lago di Garda'', è attestato fin dal Medioevo, mentre ''Benàco'' era il nome con cui era conosciuto il lago fin dall'epoca romana. {{citazione necessaria|Il primo toponimo è di origine germanica, mentre il secondo è quasi sicuramente di [[Lingua celtica|origine celtica]], precedente quindi al dominio romano}}. La voce latina ''Benacus'' indicherebbe un dato geografico del lago: bennacus, cioè ''dai molti promontori''. Garda prende nome, invece, dall'[[Garda|omonima]] cittadina sulla sponda veronese del lago, il cui toponimo testimonia, insieme ad altre località meno conosciute del lago, come [[Gardone Riviera|Gardone]], Gàrdola, Gardoncino, Le Garde, Gardoni e Guàrdola, la dominazione germanica che va dal [[VI secolo|VI]] al [[VIII secolo]], in particolare quella [[Longobardi|longobarda]].
{{Calendario anno|515}}
 
Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago fin dal [[VIII secolo]], come testimoniano alcuni documenti, è l'evoluzione della voce germanica ''warda'', ovvero ''guardia'', ''luogo elevato atto ad osservazioni militari'' o ''castelliere di sbarramento''.
 
Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l'accento sulla e, ovvero Bènaco. La corrispondente voce romana invece è attestata come ''Bēnācus, -i'' e presuppone quindi un accento piano (Benàco); da essa sono probabilmente derivate le dizioni del resto d'Italia. [[Dante Alighieri|Dante]] conosceva probabilmente tutte e tre le versioni (Bènaco, Benàco e lago di Garda), essendo quest'ultima già attestata e avendo molto probabilmente conosciuto la prima nei suoi viaggi per l'Italia (oltre al soggiorno a [[Verona]], si recò quasi sicuramente anche in [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]].<ref>In un altro passo dell'Inferno descrive infatti una formazione geologica presente in Trentino, ovvero gli [[Lavini di Marco]] presso [[Rovereto]], dovuti a una immensa frana.</ref>). Probabilmente scelse ''Benàco'' perché rappresentava la variante più colta (cioè quella di etimologia latina), dando luogo alla figura retorica del [[latinismo]]. Va anche considerato, però, che la forma piana, toscana, possa stata esser scelta dal Divin Poeta perché più corretta per l'italiano che stava costruendo (si tratterebbe in questo caso di un toscanismo). Resta comunque oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l'accento sdrucciolo del nome, che potrebbe essere forse la versione originale celtica.<ref>Sezione tratta dal sito [http://www.lagodigarda.it/ www.lagodigarda.it], vedi {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=507&Itemid=183|titolo=qui|accesso=}} e {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=508&Itemid=183|titolo=qui|accesso=14-05-2008}}</ref>
 
== Geografia ==
 
La parte settentrionale del lago è situata in una depressione che si insinua in direzione NE-SSW all'interno delle [[Alpi]], mentre la parte meridionale occupa un'area dell'alta [[pianura Padana]]: si distinguono quindi un tratto [[valle|vallivo]] ed uno pedemontano, il primo di forma stretta ed allungata, il secondo ampio e semicircolare. Altra caratteristica è il limitato [[bacino idrografico]] (2290&nbsp;km²) rispetto alla superficie lacustre: il lago è lungo 52&nbsp;km, il bacino idrografico 95, il lago è largo al massimo 16&nbsp;km, il bacino 42 (si tratta di larghezza massima normale alla lunghezza in entrambi i casi). Il lago si trova a 65 m sul livello del mare, e la sua profondità massima è di 365 m.<ref name= borelli3 >{{cita|Borelli|p. 3|borelli}}</ref>
 
Lo spartiacque orientale del bacino idrografico benacense presenta una direzione parallela all'asse del lago, mentre quello occidentale ha un andamento più sinuoso. All'interno del bacino i rilievi maggiori sono la [[Cima Presanella]] (3556 m) ed il [[Adamello (monte)|monte Adamello]] (3554 m), anche se la maggior parte del territorio è compreso tra i 65 ed i 1500 m. Morfologicamente il bacino del Garda è suddivisibile in quattro aree: la pianura di circa 200&nbsp;km², la superficie lacustre di 370&nbsp;km², la porzione occidentale di 500&nbsp;km² e quella orientale di 1040&nbsp;km².<ref name= borelli3 />
 
Il fiume [[Sarca]] è il principale [[immissario]] fra i 25 affluenti (fra i quali l'[[Aril]], che con i suoi 175 metri di lunghezza è considerato il fiume più breve del mondo<ref>Tratto da {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=509&Itemid=183|titolo=lagodigarda.it|accesso=14-05-2008}}</ref>). L'unico [[emissario]] del lago è invece il fiume [[Mincio]].
 
Le [[acqua|acque]] del lago bagnano numerosi centri abitati in provincia di Brescia ([[Sirmione]], [[Desenzano del Garda]], [[Lonato del Garda]], [[Padenghe sul Garda]], [[Moniga del Garda]], [[Manerba del Garda]], [[San Felice del Benaco]], [[Salò]], [[Gardone Riviera]], [[Toscolano-Maderno]], [[Gargnano]], [[Tignale]], [[Tremosine]], [[Limone sul Garda]]), in provincia di Verona ([[Peschiera del Garda]], [[Castelnuovo del Garda]], [[Lazise]], [[Bardolino]], [[Garda]], [[Torri del Benaco]], [[Brenzone]], [[Malcesine]]) e in provincia di Trento ([[Riva del Garda]], [[Nago-Torbole]]).
 
=== Isole ===
[[File:Lago di Garda 1 Giugno 2006 018.jpg|thumb|250px|left|Val di Sogno con l'isola del Sogno, nei pressi di [[Malcesine]]]]
Nel lago ci sono cinque isole: la più grande è l'[[Isola del Garda]] su cui sorge un bel palazzo ottocentesco in stile [[Neo Gotico]] veneziano, e vicino a questa la seconda, [[l'Isola di San Biagio]], anche detta "dei Conigli", che dista circa 200 metri dalla costa (raggiungibile a piedi nei periodi di secca). Entrambe sono situate nei pressi di [[San Felice del Benaco]], verso [[Salò]] sulla costa bresciana.
 
Un'altra isola, la terza per grandezza, è [[l'Isola del Trimelone]] famosa per essere stata una polveriera su cui sono stati raccolti ordigni inesplosi della [[prima guerra mondiale|prima]] e [[seconda guerra mondiale]]. Le altre due, più piccole, sono l'isola del Sogno, anch'essa nei periodi di secca raggiungibile a piedi dalla costa distante appena 20 metri (penisola del sogno), e [[l'Isola degli Olivi]]. Esistono poi numerosi altri scogli, specie tra le isole del Garda e di San Biagio, che a seconda della stagione sono più o meno affioranti e che sono adeguatamente segnalati poiché costituiscono pericolo per la navigazione.
 
=== Colline moreniche ===
[[File:Colline moreniche del Garda.jpg|thumb|250px|left|Le colline moreniche tra [[Sona]] e [[Sommacampagna]]]]
A sud del lago di Garda, tra [[Verona]], [[Mantova]] e [[Brescia]], si sviluppa un grande anfiteatro morenico, ovvero una cerchia di [[Morena|colline moreniche]] e piani ondulati creati dagli antichi ghiacciai durante il [[Pleistocene]]. Queste zone, abitate sin dalla [[preistoria]], sono ambienti di grande pregio naturalistico, con vegetazione tipica del [[clima mediterraneo]] ([[olivo]], [[Vitis|vite]], [[frutta]], [[agavi]] e altre piante), grazie al microclima creato dal bacino del Garda, che rende l'inverno particolarmente mite (questo, tra l'altro, favorisce lo svernamento di diverse specie di uccelli).
 
Allevamenti di bovini, di cavalli da sport, e di altri animali, conferiscono un aspetto bucolico al paesaggio collinare: durante la primavera nascono selvatici fiori come le [[primule]], gli [[iris (botanica)|iris]], le [[Viola (botanica)|violette]] ed i [[Lilium bulbiferum|gigli rossi]], mentre in estate sbocciano alcune varietà di [[orchidee]] selvatiche. Inoltre, grazie alle aree protette sopravvivono lepri e piccoli mammiferi selvatici, uccelli acquatici e rapaci, e stagni e fossati sono popolati di lucci, carpe e anguille. Particolarmente interessante è l'avifauna, grazie alla presenza dell'[[airone]] cinerino e rosso, la [[nitticora]], il [[tarabuso]], la [[garzetta]] e molte specie di [[anatidi]] (ad esempio l'[[alzavola]], la [[marzaiola]] ed il [[germano]]). Inoltre queste colline sono un'importante crocevia migratorio per numerose specie di falconiformi, ed esse vedono anche la presenza di specie insettivore, che tendono a vivere solo in ambienti incontaminati.
 
Nel territorio sono presenti varie aree protette (le principali sono il ''parco del Mincio'' e la ''riserva naturale di Castellaro Lagusello'') e alcuni parchi e giardini di grande rilevanza.<ref>Sezione tratta da {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=517&Itemid=190|titolo=lagodigarda.it|accesso=14-05-2008}}</ref>
 
=== Clima ===
{{F|argomento=geografia|data=febbraio 2011|commento=Sezione completamente senza fonti, possibile ricerca originale. Le tabelle sono le uniche parti con riferimenti.}}
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Desenzano del Garda|Stazione meteorologica di Salò|Stazione meteorologica di Malcesine}}
[[File:Lago di Garda da trincea.jpg|thumb|280px|Vista del lago da una trincea]]
Il grande bacino del lago mitiga il clima semi-continentale della [[Pianura Padana]] e delle prime valli alpine, rendendo meno rigide le minime invernali e meno opprimenti i calori estivi. Vi sono da considerarsi comunque anche variazioni locali: gli effetti del lago solitamente si mantengono molto vicini alla costa, mentre già poche centinaia di metri da essa questi sono attenuati. L'effetto mitigatore del lago, comunque, è sempre dipendente dal regime di brezze, per cui anche località molto vicine possono avere temperature notevolmente diverse.
 
Ad esempio le zone costiere est-ovest risentono appieno dell'effetto mitigante dell'acqua, mentre altre zone come l'alto Garda trentino e le zone prossime alla Pianura Padana vedono gli effetti del lago in parte attenuati da vari fattori, soprattutto d'inverno. Le zone più miti del lago di Garda possono individuarsi con la riviera occidentale ([[Limone sul Garda]], [[Gardone Riviera]], [[Salò]]) e la zona di [[Desenzano del Garda]]-[[Sirmione]]. Più fredda risulta la bassa riviera orientale ([[Bardolino]]-[[Peschiera del Garda]]), maggiormente esposta alle masse di aria fredda presenti sulle campagne e pianure circostanti, e l'alto Garda trentino, influenzato dal cuscinetto di aria fredda invernale presente nella conca di [[Riva del Garda]]-[[Arco (Italia)|Arco]].
 
Direttamente sulle costa le temperature massime medie invernali non si discostano molto da quelle delle zone circostanti, mentre sono soprattutto le minime medie e assolute invernali a essere più miti ed a permettere lo sviluppo della caratteristica vegetazione mista con essenze sia locali che semi-mediterranee o mediterranee. Un buon "termometro" naturale per valutare l'inverno gardesano nelle varie zone può essere la presenza e stato di crescita delle [[Phoenix canariensis|palme Phoenix Canariensis]]: queste palme hanno problemi di gelo mediamente sotto i -7&nbsp;°C / -8&nbsp;°C e perciò, mentre a Salò, Gardone o Toscolano se ne possono trovare molti esemplari vecchi anche di 70-80 anni e alti 10-20 metri, a Peschiera, Garda o Riva-Arco queste palme sono molto rare e si trovano solo presso il lungolago.
 
Per quanto riguarda la neve, anche in questo caso sul Garda si riscontrano notevoli differenze fra le varie zone, ma generalmente se ne possono distinguere tre:
# Alto Garda: soprattutto in caso di nevicate da "addolcimento", sull'alto Garda le nevicate durano assai più a lungo che sul resto del lago e gli accumuli sono maggiori; le correnti sciroccali, infatti, non raggiungono facilmente la conca di Riva-Arco (se non a fine peggioramento), ed inoltre il già citato cuscinetto di aria fredda ha un notevole grado di resistenza;
# la restante costa gardesana: qui la neve di solito dura meno e gli accumuli sono assai più esigui, in particolare fra Sirmione e Desenzano, dove più facilmente arrivano le correnti sciroccali dal basso veronese e dove gli effetti del lago sulla temperatura si fanno sentire maggiormente;
# le zone dell'immediato entroterra sono più nevose e quasi ai livelli dell'alto lago, anche se le correnti da E-SE influenzano anche in questo caso la durata e gli accumuli della neve.
 
La gelata completa del lago di Garda è notoriamente avvenuta una volta sola negli ultimi 1000 anni: fu nel gelido inverno [[1708]]-[[1709]], da molti considerato il più freddo inverno in Europa degli ultimi 7-8 secoli. Gelate parziali di alcuni porti o piccole baie si sono avute in altri inverni freddi del [[XVIII secolo|Settecento]] e [[XIX secolo|Ottocento]], come pure nei pochi inverni davvero gelidi del [[XX secolo|Novecento]].
 
{{ClimaAnnuale
| nome = SALÒ (riva ovest)<ref>{{cita web|url=http://erg7118.casaccia.enea.it/profili/tabelle/084%20%5BSalò%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|accesso=01-10-2008}}</ref>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 6.3
| tempmax02 = 8.2
| tempmax03 = 12.4
| tempmax04 = 16.8
| tempmax05 = 21.5
| tempmax06 = 26.0
| tempmax07 = 28.5
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| tempmax10 = 17.5
| tempmax11 = 11.1
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<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
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| tempmin04 = 8.6
| tempmin05 = 12.4
| tempmin06 = 16.2
| tempmin07 = 18.6
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| tempmin09 = 15.6
| tempmin10 = 10.8
| tempmin11 = 5.8
| tempmin12 = 1.8
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 77
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<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 7
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| giornipioggia11 = 9
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}}
{{ClimaAnnuale
| nome = MALCESINE (riva est)<ref>{{cita web|url=http://erg7118.casaccia.enea.it/profili/tabelle/140%20%5BMalcesine%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|accesso=01-10-2008}}</ref>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
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| tempmax11 = 13.5
| tempmax12 = 10.0
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
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<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 43
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<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 4
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}}
 
== Morfologia ==
[[File:Lago di Garda bis.jpg|thumb|250px|Il lago nel punto in cui comincia a farsi più stretto]]
Il paesaggio è condizionato dalle caratteristiche litografiche delle rocce, dalle strutture tettoniche e in parte anche dall'azione antropica. L'importanza della struttura tettonica nella modellazione del paesaggio lacustre è particolarmente evidente sulla catena del [[Monte Baldo]], la cui dorsale coincide con la culminazione di una piega anticlinale. La depressione del lago, invece, deriva da una piega, più specificatamente da una sinclinale fagliata poi scavata dalle acque correnti e modellata dai ghiacciai.<ref name= borelli22 >{{cita|Borelli|p. 22|borelli}}</ref>
 
Altre forme sono state definite da processi erosivi fluviali, glaciali e carsici. In particolare l'erosione di tipo fluviale è evidente nella zona settentrionale del bacino, mentre l'erosione glaciale è visibile in tutta la zona: questo processo è reso evidente soprattutto dal grande [[Morena|anfiteatro morenico]] creato da centinaia di colline a sud del lago, formate da massi giganti, ciottoli, sabbia e limi. L'azione di avanzamento ed arretramento che ha subito nel tempo il ghiacciaio è visibile nell'alternanza di cerchie collinari. I [[Carsismo|processi carsici]] sono presenti soprattutto sul monte Baldo, come dimostrano le numerose doline e le conche, e questi processo erosivi sono facilitati dai [[Calcare|calcari]] triassici del monte, facilmente fratturabili.<ref>{{cita|Borelli|pp. 24-26|borelli}}</ref>
 
== Geologia ==
 
Gli interrogativi più interessanti per quel che riguarda il [[Geologia|dato geologico]] del lago di Garda sono inerenti alla formazione della sua conca, per la quale sono state date varie ipotesi: escavazione glaciale, area centrale di una sinclinale, fossa tettonica, depressione di angolo di faglia o valle fluviale.
 
=== Litologia ===
 
Le rocce ed i depositi morenici e fluvioglaciali affioranti nella zona del lago si sono formati in un periodo di circa 200 milioni di anni. Le formazioni più antiche sono del periodo [[Triassico|Triassico superiore]], e, in gran parte, si tratta di [[Dolomia|Dolomia Principale]] (spesso dolomie biancastre o rosate). Le dolomie hanno uno spessore di qualche centinaio di metri e danno vita ad una morfologia aspra, che diventa evidente lungo la linea di vetta del [[monte Baldo]] (qui costituiscono il nucleo dell'anticlinale) e in un'area piuttosto vasta tra il lago di Garda ed il [[lago d'Idro]]. La presenza della dolomia identifica questa come una vasta piattaforma marina: un fondale poco profondo, con, principalmente, sedimenti carbonatici, con caratteristiche che sono variate nel tempo da subcotidali, intercotidali e sopracotidali.<ref name= borelli6 >{{cita|Borelli|p. 6|borelli}}</ref>
 
Le rocce che vanno dal periodo [[Giurassico]] a quello [[Cenozoico|Terziario]] hanno invece dato luogo a sedimenti ben diversi tra il lato occidentale e quello orientale del lago: gli studiosi parlano in questo caso di facies veneta e facies lombarda, la prima una piattaforma carbonatica (cioè un ambiente marino di sedimentazione poco profondo e subsidente, con sedimentazione di carbonati), la seconda un bacino (cioè una profonda depressione sottomarina, con sedimentazioni calcarei e calcarei-marnosi ricchi di selce).<ref name= borelli6 />
 
Circa le differenze così nette tra le [[stratigrafia (geologia)|serie stratigrafe]] venete e lombarde vi sono tre principali ipotesi: una spiega la differenza di facies come conseguenza di una traslazione verso nord (di circa 30&nbsp;km) della zona veronese, che avrebbe portato a contatto ambienti lontani e diversi. Un'altra ipotesi spiega le differenze in modo diverso: la zona veronese e prealpina veneta (una fascia di circa 80&nbsp;km) avrebbero fatto parte di un'area sopraelevata (cioè una piattaforma) rispetto ai due lati, le fosse lombarda e bellunese. In questo caso, però, le differenze tra le due sarebbero stata più graduali, senza i passaggi bruschi che si evidenziano, invece, nella regione del lago di Garda. L'ipotesi più verosimile cita invece la presenza di linee di [[faglia]] sinsedimentarie che separavano la piattaforma dalle fosse: in tal modo il passaggio tra le due facies sarebbe più brusco, proprio come viene riscontrato dai rilievi eseguiti.<ref>{{cita|Borelli|p. 8|borelli}}</ref>
 
=== Origine della fossa benacense ===
 
Durante la storia sono state fatte numerose ipotesi per spiegare l'origine delle fosse, occupate da laghi, a sud della catena delle [[Alpi]], le quali presentano caratteristiche simili. Infatti, sia il lago di Garda, sia quelli [[Lago Maggiore|Maggiore]], [[Lago di Como|di Como]] e [[Lago d'Iseo|d'Iseo]], hanno una forma allungata da nord a sud, sono limitati da scarpate, e il loro fondo si trova sotto il livello del mare, ed il tutto fa pensare ad un'origine comune.<ref name= borelli21 >{{cita|Borelli|p. 21|borelli}}</ref>
 
Secondo l'ipotesi di Heim<ref>A. Heim. ''Die Geologie der Umgebung von Zürich''. 1984. pp. 191-197</ref> queste fosse sarebbero zone subsidenti poste lungo il margine alpino, riempite quindi di acqua. Da misurazioni lungo la direttrice Nord-Sud attraverso la catena alpina si sono verificati effettivamente movimenti verticali differenziali, ma non si hanno ancora abbastanza elementi per stabilire quando sono iniziati questi tipi di movimenti e, soprattutto, se sono presenti anche nelle zone dei laghi.
 
Secondo altre ipotesi<ref name= borelli21 /> questi laghi occupano zone sprofondate per via dell'esistenza di due sistemi di faglie subparallele (quindi sarebbe un [[Graben (geologia)|graben]]), però questa ipotesi non ha avuto riscontri per quanto riguarda il lago di Garda, infatti la sponda orientale è una grande monoclinale (che forma il lato occidentale dell'anticlinale del [[monte Baldo]]), mentre lungo la parte occidentale si presume esista un'importante linea di [[faglia]].
 
L'ipotesi della escavazione operata dalla forza dei grandi [[ghiacciai]] del [[Quaternario (geologia)|quaternario]] è stata proposta già nell'[[XIX secolo|Ottocento]] da Ramsey<ref>A.C. Ramsey. ''On the origin of certain lakes in Switzerland, the Black Forest, Great Britain Sweden, N. America and elsewhere''. Londra, 1862. 18, 185-204</ref> ed è oggi anche la più conosciuta, però la morfologia del fondo roccioso del bacino (detto ''bedrock'') contrasta con questa ipotesi. Il ''bedrock'' dei laghi subalpini italiani si trova parecchie centinaia di metri sotto il livello del mare odierno. Ciò fa pensare che l'origine della fossa benacense (e degli altri laghi subalpini) derivi dalla imponente azione erosiva dei corsi d'acqua durante il forte abbassamento del livello del [[Mar Mediterraneo]] avvenuto circa 5,5 milioni di anni fa, quando vi fu la chiusura del collegamento con l'[[oceano Atlantico]]: fu in questo momento che tutti i fiumi del bacino idrografico del mare operarono una forte azione erosiva per collegarsi al livello del mare, scavando così [[canyon]] molto profondi, il cui fondo si trova oggi centinaia di metri sotto il livello del mare. Durante il [[Pliocene]] si ricreò il collegamento tra mar Mediterraneo ed oceano Atlantico e l'acqua marina invase letteralmente le profonde valli scavate da questi corsi depositando nel tempo sedimenti di [[argilla]], facilmente distinguibile (con sistemi di misurazione sismica) dalle rocce che costituiscono il ''bedrock'' di queste valli. Gli studi eseguiti sul lago di Garda hanno mostrato che il ''bedrock'' si trova a circa 500 m sotto il livello del mare all'altezza di [[Malcesine]], e si abbassa progressivamente verso sud, arrivando a 1.259 m sotto il livello del mare a Pacengo (a sud di [[Lazise]]). Solo successivamente, nel quaternario, quando la zona dell'attuale bacino lacustre si presentava come un'ampia vallata, essa venne occupata da ghiacciai che modellarono il fondo e i versanti: allora, però, il bacino idrografico era ben più ampio di quello attuale, e comprendeva quasi sicuramente gran parte del bacino dell'[[Adige]]. Questo infatti spiegherebbe le dimensioni del ghiacciaio (che a punta San Vigilio era alto 1.100 m) e la forza con cui è riuscito a creare [[Morena|colline moreniche]] così imponenti.<ref name= borelli22 />
 
== Venti ==
{{F|argomento=geografia|data=febbraio 2011|commento=Sezione completamente senza fonti.}}
[[File:Lago di Garda venti.jpg|thumb|right|290px|I venti del Lago di Garda.]]
I principali venti del lago di Garda sono:
 
* ''Peler'': è un vento costante caratteristico del Lago di Garda, proveniente da Nord e che interessa quasi tutto il lago, soprattutto l'alto ed il medio Garda. Soffia dalle prime ore della notte (2-3) fino a circa mezzogiorno (11-12) e si rafforza dopo il sorgere del sole a causa dell'aumento della temperatura. Nella parte orientale del medio Garda è un po' più forte ed in estate può raggiungere velocità fino a 15&nbsp;m/s con conseguente formazione del moto ondoso. Viene sfruttato per la pratica del [[windsurf]] da numerosi appassionati che escono all'alba nei pressi di [[Limone sul Garda|Limone]] o di [[Malcesine]].
 
* ''Ora'': dal latino ''aura'' cioè "alito", è una [[brezza]] di valle proveniente dalla [[pianura Padana]] che spira da Sud poco dopo la caduta del Peler (12-13) sino al pomeriggio inoltrato. Interessa in maniera significativa il medio e soprattutto l'alto garda dove acquista velocità per [[effetto Venturi]], dovuto alla particolare conformazione a "forma di imbuto" del lago e delle montagne circostanti; il basso Garda risulta solitamente poco interessato, soprattutto nei mesi estivi. È meno intenso del Peler e dell'Ander, abitualmente raggiunge una velocità tra i 5–6&nbsp;m/s anche se nei mesi estivi, nel quale è più intenso, può arrivare a velocità di 10–12&nbsp;m/s originando un rilevante moto ondoso soprattutto nell'alto Garda. Viene sfruttato nelle ore pomeridiane da catamarani, windsurf e barche a vela che navigano nelle acque all'altezza di [[Nago-Torbole|Torbole]].
 
* ''Ponal'': è un vento tipicamente estivo e di forte intensità. Soffia dalla [[valle di Ledro]] nelle ore mattutine e nelle ore serali seguendo il solco del torrente [[Ponale]] da cui ne deriva il nome.
 
* ''Bali'', Balìn, Balinot o anche Spisoca: è un vento proveniente da Nord tipicamente invernale, originato da un forte abbassamento della temperatura spesso dovuto ad intense precipitazioni a carattere nevoso. Può raggiungere velocità fino a 20&nbsp;m/s e dare luogo ad un forte moto ondoso.
 
* ''Ander'': è un vento costante proveniente da Sud-Ovest che spira nel primo pomeriggio e che si protrae solo per poche ore interessando soprattutto il Basso Garda. A volte può però raggiungere l'alto Garda e soffiare anche di notte. Può raggiungere velocità fino a 10&nbsp;m/s dando luogo ad onde irregolari soprattutto da metà lago in su.
 
* ''Vinesa'': è un vento costante proveniente da Est Sud-Est e che soffia dalla sponda veronese verso quella bresciana. È dovuto a perturbazioni in corso nell'alto [[Adriatico]] o all'insorgenza della [[Bora]]; in tal caso se il cielo a Est Sud-Est di Peschiera diventa di colore scuro, si preannuncia l'arrivo di questo vento portatore di mal tempo. Può essere molto pericoloso per la sua forza e per il moto ondoso che origina.
 
* ''Boaren'' o Boarno: è una brezza di terra proveniente da [[Vobarno]] (da cui il nome) in [[Val Sabbia]] e che spira al mattino o alla sera da Ovest Nord-Ovest uscendo dal Golfo di Salò e allontanando il Peler dal Golfo di [[Toscolano-Maderno]]. È di varia intensità con una velocità massima che può arrivare 5–6&nbsp;m/s anche se solitamente è debole e pertanto non riesce a lambire la sponda veronese ne causare moto ondoso. È un vento che solitamente porta bel tempo.
* ''Gardesana'': è un vento spira da [[Garda]] in direzione di [[Sirmione]] .
 
* ''Visentina'': è un vento originato dal maltempo che scende da [[San Vigilio]] interessando il basso Garda.
 
* ''Fasanella'': è un vento costante, solitamente di scarsa intensità, che si forma nel primo pomeriggio ad ovest di [[Gardone Riviera|Fasano (fraz. Gardone Riviera)]] e soffia verso est fino al tramonto, raggiungendo anche il basso Garda. Può anche incanalarsi verso l'alto Garda ed acquistare forza per [[effetto Venturi]], originando moto ondoso a partire da [[Tignale]]. È tipico del periodo estivo, porta bel tempo e rende il lago di color verde azzurro.
 
== Flora e fauna ==
[[File:Baldo dal Garda.jpg|thumb|250px|left|Il [[monte Baldo]] visto dalle sponde del lago: è visibile il succedersi di diversi tipi di vegetazione]]
Il succedersi delle glaciazioni e dei disgeli contribuì, inizialmente, a formare una vegetazione simile a quella europea continentale, ma, dopo l'alluvione avvenuta nel [[VII secolo]], il limite della foresta si alzò, e la vegetazione lacustre cominciò a caratterizzarsi in modo diverso: aumentarono le specie coltivate, tipiche ancora oggi del lago di Garda, in particolare il [[castagno]], la [[Juglans|noce]], l'[[olivo]], la [[Vitis|vite]] ed i [[cereali]], ma aumentò anche la varietà delle specie selvatiche, che rendono dal punto di vista dei botanici il lago eccezionale, grazie al clima che va da [[Clima mediterraneo|mediterraneo]], sulla costa, ad [[Clima alpino|alpino]], nei monti che lo circondano (in particolare sul [[monte Baldo]], il ''giardino d'Europa''). Lungo le sponde del lago nella vegetazione spontanea spiccano i cespugli di [[rosa selvatica]], la [[limonella]], l'[[oleandro]], la [[Acacia dealbata|mimosa]], l'[[acacia]], la [[ginestrella]] e la [[forsizia]].<ref>Per una più ampia lista della vegetazione presente (dalle sponde del lago alle cime del Baldo) si rimanda [[Monte Baldo#Vegetazione|qui]].</ref>
 
La riva veronese del Garda viene chiamata anche ''Riviera degli Olivi'', per via della loro abbondante presenza, sostenuta da un clima favorevole, con [[Escursione termica|escursioni termiche]] modeste. L'[[olivo]] venne introdotto durante la dominazione [[Etruschi|etrusca]], ma fu durante quella [[Storia romana|romana]] che diventa particolarmente diffuso, divenendo poi la pianta tipica del lago, insieme al [[cipresso]]. La sponda bresciana è nota, invece, anche come ''Riviera dei Limoni'': qui sono coltivati in caratteristici giardini a pilastri e muri di ciottoli, distribuiti a gradinate. Famose, ma meno diffuse che in passato, sono le [[limonaia|limonaie]], serre a porte scorrevoli in cui le piante di [[limone]] e [[Citrus medica|cedro]] potevano svernare tranquillamente, e che durante la bella stagione venivano aperte. Il limone venne introdotto nel [[XIII secolo]].
[[File:Flora fauna Garda.jpg|thumb|250px|Fauna e flora locale]]
Le specie [[pesce|ittiche]] presenti nel lago sono oltre venticinque, più alcune non accertate. Specie endemica del lago di Garda è il [[Salmo carpio|carpione]], oggi a rischio di [[estinzione]]. Altre specie importanti sono: l'[[Alosa fallax lacustris|agone]], l'[[Alburnus alburnus|alborella]], l'[[Anguilla anguilla|anguilla]], la [[Lota lota|bottatrice]], la [[Cyprinus carpio|carpa]], il [[Squalius cephalus|cavedano]], il [[Coregonus lavaretus|lavarello]], il [[Esox lucius|luccio]], il [[Perca fluviatilis|persico reale]], la [[Tinca tinca|tinca]], la [[Salmo trutta|trota]] e il gambero d'acqua dolce. Anche se in numero minore rispetto ad un tempo, ancora oggi diversi pescatori solcano il lago con le caratteristiche piccole (5m) imbarcazioni munite di modesti motori fuoribordo.<ref>Sezione tratta dal sito [http://www.lagodigarda.it/ www.lagodigarda.it], vedi {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=516&Itemid=187|titolo=qui|accesso=}} e {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=520&Itemid=193|titolo=qui|accesso=14-05-2008}}</ref>
 
== Storia ==
=== Antichità ===
Il lago di Garda divenne territorio [[Storia romana|romano]] nel [[197 a.C.]] (precedentemente era stato sotto il controllo dei [[antichi Veneti|Veneti]] e dei [[Galli Cenomani]]), e nell'[[89 a.C.]] vennero concessi i diritti già delle città latine, per volontà del console romano [[Gneo Pompeo Strabone]]. In età imperiale probabilmente [[Lonato]], [[Sirmione]], [[Lazise]], [[Torri del Benaco]] e [[Malcesine]] erano difese da mura.
[[File:Agro veronese.png|thumb|250px|left|L'agro veronese durante il dominio romano (il resto del lago faceva parte dell'agro bresciano)]]
Nel [[243]] nel Garda si verifica il primo terremoto ricordato da fonti storiche, una leggenda narra che fu un vero e proprio cataclisma e le conseguenze furono talmente disastrose che la città di Benacus scomparve tra le acque del lago (questa città si trovava dove ora sorge [[Toscolano-Maderno|Toscolano]]). Anche l'Isola del Garda ebbe origine in quel periodo, quando a seguito del cataclisma si staccò dalla vicina costa di S. Felice. Pochi anni più tardi, nel [[268]], nelle vicinanze del Garda si combatté la [[battaglia del lago Benaco]] tra l'[[Esercito romano|esercito]] dell'[[Impero romano]], comandato dal futuro imperatore [[Claudio il Gotico]], e la federazione germanica degli [[Alemanni]]. La schiacciante vittoria ottenuta dai Romani segnò l'inizio della ripresa dell'impero dopo la [[Crisi del III secolo]], ma non fu sufficiente a frenare le incursione [[germani]]che in [[Italia]].
 
Nel [[568]]-[[569]] i [[Longobardi]] occuparono l'Italia settentrionale, e quindi anche l'area del lago, anche se loro testimonianze sono presenti più che altro a Sirmione e Garda, forse perché città strategicamente importanti e già dotate di fortificazioni. Il lago rimase al confine tra tre potenti [[ducati longobardi]], quelli [[ducato di Verona|di Verona]], [[Ducato di Trento|di Trento]] e [[Ducato di Brescia|di Brescia]], e fu al centro di un'importante rete di comunicazioni, sia commerciali sia militari. Nel [[963]] l'imperatore [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]] conquistò Garda, dove si erano rifugiati i figli del [[re d'Italia]] [[Berengario II]], mentre all'inizio dell'[[XI secolo]] dopo un suo successore sul trono imperiale, [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]], creò la contea di Garda.
 
=== Medio Evo ===
Nel [[XIII secolo]] la sanguinarie lotte tra fazioni [[Guelfi e Ghibellini|guelfe e ghibelline]] si fecero ancora più aspre, e alcune testimonianze indicano che le città del basso lago e della sponda occidentale si schierarono in favore della parte ghibellina, anche per difendere la propria indipendenza da Brescia, che era invece uno dei capisaldi dei Guelfi. Nel [[1207]] i [[Montecchi]] (famiglia ghibellina di Verona) vennero battuti a [[Verona]] dai [[Sambonifacio]], e così anche la Gardesana (la sponda orientale) venne coinvolta direttamente nella guerra civile combattuta dalle fazioni veronesi (che tra l'altro avrebbero portato in seguito all'ascesa della Signoria degli [[Scaligeri]]). I capifamiglia dei Montecchi furono cacciati dalla città dai Sambonifacio, e furono costretti a rifugiarsi nel castello di Garda, e poi in quello di [[Peschiera del Garda]], dove furono messi sotto [[assedio]]: furono catturati solo due anni dopo, e furono consegnati all'imperatore [[Ottone IV]]. Da allora la forza dei Montecchi venne meno (anche se rimasero a Verona, fino all'espulsione attuata da [[Cangrande I della Scala]] per avere tentato di prendere il potere insieme a [[Federico della Scala]]).
 
Secondo la tradizione intorno agli [[Anni 1220|anni venti]] del [[XIII secolo|Duecento]] [[san Francesco d'Assisi]] fondò un monastero sull'[[isola di Garda]]. Nel [[1276]] [[Mastino I della Scala]] e [[Alberto I della Scala]] organizzarono una spedizione contro [[Sirmione]], dove era presente una corposa comunità di eretici [[Catari]] e [[Patareni]], per poter togliere Verona dalla scomunica papale. In questo periodo si affermò la Signoria scaligera, che avrebbe lasciato molte testimonianze nei centri abitati del lago (soprattutto, ma non solo, nella sponda orientale).
 
Nel [[1387]] il Garda orientale viene occupato dai [[Visconti]], ma nel [[1405]] passa nelle mani della [[Repubblica Veneta]], con la [[dedizione di Verona a Venezia]], mentre la sponda occidentale è afflitta da una nuova lotta tra ghibellini e guelfi. Vent'anni dopo, nel [[1426]], i [[Visconti]] perdono [[Brescia]] (e quindi anche la sponda occidentale del lago) che passa nelle mani di Venezia, anche in questo caso tramite dedizione: i 34 comuni benacensi ottengono dalla [[Serenissima]] ampie autonomie, ed a Salò si stabilisce il [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|provveditore]] della Riviera. La guerra tornò a insanguinare le acque gardensi nel [[1438]], per via della guerra tra [[Venezia]] e [[Milano]]: un evento eccezionale, ricordato anche come ''[[Galeas per montes]]'' fu il passaggio di una flotta, composta da sei [[Galea|galere]] e venticinque navi, sulle pendici del [[monte Baldo]], trainate da 2.000 buoi. Questa flotta navigò sull'[[Adige]] e giunse fin quasi a [[Rovereto]], da dove venne trasportata sino al lago di Garda via terra attraverso la valle del Lago di Loppio (il viaggio durò 15 giorni). La flotta venne utilizzata nel lago per contrastare quella milanese, ed ebbe il suo maggior successo in un'importante battaglia presso [[Riva del Garda]], che costrinse la città a capitolare.
 
=== La Serenissima, le armate napoleoniche e l'impero Austro-Ungarico ===
[[File:Leone di San Marco a Verona.jpg|thumb|250px|La Repubblica Veneta governò il lago per quattro secoli]]
Nel [[1508]] si costituisce la [[lega di Cambrai]] (la quale ha delle mire anche sulla regione gardesana) contro la Repubblica Veneta: Venezia rafforza i castelli di [[domini di Terraferma]], tra i quali quelli di [[Salò]] e [[Padenghe sul Garda|Padenghe]], ed invia galee sul lago, oltre a farne costruire di nuove direttamente sul Garda, presso l'arsenale di [[Lazise]]. I veneti perdono parte dei loro domini, che vengono però recuperati nel [[1512]], quando a Salò può tornare il provveditore. Nel [[1516]] scende in Italia l'imperatore [[Massimiliano]], e la Riviera torna nuovamente in mano tedesca. Presto però i territori tornano ancora in mano veneta.
 
Per lungo tempo il territorio non venne colpito direttamente da guerre: solo nel [[1701]] venne coinvolto nella [[guerra di successione spagnola]], quando spagnoli e francesi si posizionarono nelle valli bresciane e sul monte Baldo, in modo di fermare la discesa delle truppe imperiali. Tra anni più tardi alcune zone vengono occupate dalle truppe imperiali, ma a nulla valse l'invio di ambasciatori da parte della Serenissima, che si era mantenuta neutrale. Anzi, durante la permanenza di truppe francesi e tedesche vi furono numerosi scontri, e i centri abitati sono più volte bombardati da navi. Solo a giugno la guerra si sposta dal lago in altri territori.
 
Nel [[1786]] [[Johann Wolfgang von Goethe]] si ferma a Torbole e Malcesine, mentre dieci anni dopo il lago viene coinvolto nelle guerre napoleoniche: a fine maggio i francesi avanzano fino al lago ed il [[30 maggio|30]] sconfiggono gli austriaci a [[Borghetto sul Mincio]] e conquistano [[Peschiera del Garda|Peschiera]]. A fine luglio vengono invece sconfitti i francesi, che devono ritirarsi oltre Salò, che viene occupata dagli austriaci. Si svolgono quindi numerosi nuovi scontri tra gli avversari sul campo di battaglia del lago di Garda. L'anno seguente i francesi occupano pure Mantova, mentre le valli bresciane e la Riviera insorgono, anche se la [[Repubblica Veneta]] mantiene il suo status di neutralità, e non invia aiuti in soccorso. I veronesi organizzano indipendentemente delle spedizioni contro i centri occupati dai francesi, ma vengono sconfitti e devono ritirarsi a Verona, dove il [[17 aprile]] ha inizio le insurrezioni antifrancesi denominate [[Pasque Veronesi]]. Il [[17 ottobre]] viene però firmato il [[trattato di Campoformio]]: ai francesi vanno le sponde sud-occidentali, mentre agli austriaci quelle nor-orientali. Nel [[1799]] la guerra continua lungo il lago, anche con incursioni dall'acqua, e l'anno successivo la Riviera torna in mano francese.
 
Nel [[1815]], con la [[Restaurazione]], nasce il [[Regno Lombardo-Veneto]], e tutta la regione gardense torna in mano austriaca.
 
=== Guerre d'Indipendenza ===
La [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]] si fa sentire anche sul lago di Garda: a Salò vengono fatti prigionieri alcuni soldati austriaci, ed il giorno seguente le insegne austriache vengono abbattute. L'esercito austriaco è costretto a ritirarsi sulla linea del [[Mincio]] per l'avanzata delle truppe piemontesi, ma, dopo la [[Battaglia di Custoza (1848)|sconfitta piemontese di Custoza]], viene firmato un armistizio, e torna la situazione ante guerra.
[[File:Salo 19VI59 LMI.jpg|thumb|250px|left|[[Salò]], il [[19 giugno]] [[1859]]. Le batterie piemontesi affondano un battello a vapore austriaco sul Lago di Garda]]
Nel [[1859]] inizia la [[Seconda guerra di indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]] e, il [[18 giugno]], i [[cacciatori delle Alpi]] riescono ad entrare a Salò, ma [[Garibaldi]] deve spostare le truppe nelle valli bresciane. Poco dopo viene combattuta la [[battaglia di Solferino]], vinta dai franco-sabaudi, ma con l'[[Armistizio di Villafranca]] finisce la guerra, ed il Garda torna ad essere confine, in questo caso tra italiani ed austriaci. Nel [[1866]] inizia la [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]], e Garibaldi torna a Salò. Anche questa volta viene obbligato a spostarsi e opera in [[Trentino]]. Nonostante l'umiliante sconfitta italiana per mare e per terra, il Veneto viene consegnato al [[regno d'Italia]].
 
=== Guerre Mondiali ===
Durante la [[prima guerra mondiale]] si combatte sull'alto Garda, lungo le [[Monte Baldo|linea del nord Baldo]], ed il [[23 luglio]] avviene il primo bombardamento aereo (colpita Riva del Garda), il secondo il [[10 agosto]] (colpita Malcesine), il terzo il [[25 ottobre]] (Riva del Garda). L'anno seguente vengono installate [[Artiglieria|artiglierie]] e [[Teleferica|teleferiche]], ed il [[20 febbraio]] Riva viene colpita nuovamente. Nuovi bombardamenti colpiscono Desenzano, Nago e Torbole. Nel [[1918]] viene bombardata nuovamente Riva, mentre continuano le battaglie sul Baldo. Vengono successivamente bombardate Limone e, ancora una volta, Riva, ma con la fine della guerra anche la sponda trentina passa in mano italiana.
 
Fino al [[1943]] la [[seconda guerra mondiale]] non colpisce particolarmente la regione del lago, ma dal [[15 settembre]] il Comando tedesco si insedia a Limone, mentre il [[10 ottobre]] [[Benito Mussolini]] si stabilisce a Gargnano, e nasce la cosiddetta [[Repubblica di Salò]] (o più propriamente "Repubblica Sociale Italiana"). Un primo bombardamento pesante colpisce il viadotto ferroviario di Desenzano del Garda, mentre vengono mitragliati da aerei l'ufficio postale di Torri del Benaco e le postazioni contraeree di Malcesine. Successivamente vengono compiuti bombardamenti su centri abitati della sponda veronese. Nel [[1945]] avvengono combattimenti tra caccia anglo-americani e italo-tedeschi.<ref>Sezione tratta da {{cita web|url=http://www.lagodigarda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=596&Itemid=197|titolo=lagodigarda.it|accesso=20-05-2008}}</ref>
 
== Centri abitati ==
[[File:Malcesine quater.jpg|thumb|180px|left|Le vie sono solitamente irregolari per via della mancanza di spazio]]
Nel [[XV secolo]] Marin Saudo fa una rassegna dei maggiori centri abitati del lago: [[Peschiera del Garda|Peschiera]], [[Lazise]], [[Cisano]], [[Bardolino]], [[Garda]], San Vigilio, [[Torri del Benaco|Torri]], Pai, [[Brenzone]], [[Malcesine]], [[Nago-Torbole|Torbole]], [[Riva del Garda|Riva]], [[Limone sul Garda|Limone]], [[Gargnano]], Bogliaco, [[Toscolano-Maderno|Toscolano]], [[Toscolano-Maderno|Maderno]], [[Salò]], Manerba, [[Desenzano]], [[Rivoltella del Garda|Rivoltella]] e [[Sirmione]]. Quest'elenco di centri, che allora dovevano avere un'importante ruolo militare, commerciale o abitativo, può considerarsi ancora oggi abbastanza valido, segno che la geografia antropica del lago era ormai ben consolidata.<ref name= borelli405 >{{cita|Borelli|p. 405|borelli}}</ref>
 
Tutti questi centri si dislocano lungo le rive del lago, a testimonianza dell'importanza del rapporto con l'acqua per i benacensi: erano centri dediti principalmente alla pesca, al commercio ed alla navigazione, mentre nell'entroterra (in collina o montagna) sorgevano piccoli borghi dediti alla pastorizia e all'agricoltura, ancora oggi poco popolati. I centri urbani erano di fatto città borghesi in miniatura, con tanto di chiese, edifici pubblici, piazze, il castello, e le mura che le dividevano dal bucolico mondo esterno. Oggi queste piccole città si estendono anche fuori dalle antiche mura, e la funzione di divisione tra mondo urbano e quello più naturale viene oggi svolta dalle rapide pendici dei monti e dalle colline che circondano la costa. Fra i centri, fin dall'antichità, è sempre corsa una strada che circondava il lago, in cui confluivano tutte quelle che giungevano dalle città e dai paesi dell'entroterra. I maggiori centri, [[Desenzano]], [[Peschiera del Garda|Peschiera]], [[Lazise]], [[Garda]], [[Malcesine]], [[Riva del Garda|Riva]], [[Salò]], rendono ancora oggi l'idea di essere punti di riferimento per ampie zone circostanti.<ref name= borelli405 /><ref name= borelli409 >{{cita|Borelli|p. 409|borelli}}</ref>
 
In luoghi tanto impervi e con poco spazio i paesi sorgevano, e sorgono, spesso arroccati e lungo la costa, con case arroccate le une addosso alle altre, e con strade, di conseguenza, anguste ed irregolari, il tutto senza una visione d'insieme razionale.<ref name= borelli409 />
 
[[File:Malcesine bis.jpg|thumb|250px|Le case sorgevano spesso direttamente sulle rive, anche se nel Novecento molte sono state parzialmente abbattute per far largo alle vie pedonali lungo il lago]]
Solo gli [[Scaligeri]], riuscirono a riordinare lo schema urbanistico di alcuni centri. Quella scaligera fu infatti la dominazione che più di tutte lasciò tracce sul territorio, tramite la costruzione di castelli e mura attorno alle cittadine, creando un sistema difensivo ben integrato. Particolarmente toccate furono Sirmione, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Malcesine e Riva. Il [[Sirmione|primo abitato]], sorto sulla penisola a sud del lago, vide la costruzione di un imponente castello, con un porto militare, e di mura difensive con torri attorno al borgo (di cui ne rimane però solo una). Anche [[Peschiera del Garda]] aveva un'importante funzione strategica, in quanto sbarramento del fiume [[Mincio]], per cui le sue mura vennero ampliate dagli scaligeri, quindi abbattute e ricostruite dalla [[Serenissima]], con un tipo di fortificazione più moderno. [[Lazise]] subì una razionalizzazione ancora più drastica, arrivando a somigliare ad una città romana: la città, circondata da mura, assunse una pianta quadrangolare e all'interno le vie vennero tracciate secondo uno schema urbanistico ortogonale. Le mura di [[Bardolino]] sono state purtroppo interamente abbattute nel [[XIX secolo]], ed anche quelle di [[Garda]] e di [[Malcesine]] (dove rimane però il castello arroccato) sono oggi in gran parte scomparse. [[Riva del Garda]], strategicamente importante per le comunicazioni con la [[val di Non]] e con la valle del fiume [[Sarca]], è stata per gli [[Scaligeri]] una città fondamentale, per cui venne munita di mura e di un castello.<ref>{{cita|Borelli|pp. 411-414|borelli}}</ref>
 
[[File:Sirmione Castello Scaligero um 1900.jpg|thumb|left|250px|Il castello di Sirmione agli inizi del Novecento, prima del restauro]]
Anche la sponda bresciana presentava borghi muniti, in particolare [[Salò]], ma anche Manerba, [[Desenzano del Garda|Desenzano]] e [[Toscolano-Maderno|Maderno]]. Ma se durante il dominio scaligero i borghi si caratterizzarono per le cinte murarie ed i castelli, durante quello [[Repubblica Veneta|veneto]] nei vari paesi venne dato un nuovo assetto alle piazze, e nel contempo sorsero palazzi e chiese, anche fuori dalle medievali cinte murarie: sia sul lato occidentale che sul lato orientale del lago la pace sotto la [[Serenissima]] diede la spinta all'edilizia, tanto che a Salò e a Garda vennero abbattute le mura per fare spazio ai nuovi edifici. [[Peschiera del Garda]] fu una l'unica città che vide essere rafforzata la propria funzione militare: nel [[XVI secolo]] i veneziani abbatterono la fortezza scaligera e costruirono le nuove possenti mura a prova di [[artiglieria]], e successivamente gli austriaci ampliarono le strutture militari e costruirono un campo trincerato esterno. Questa funzione divenne un grave peso per l'economia cittadina, che si riprese veramente solo con la nascita del turismo di massa. E la dominazione austriaca fu ben visibile anche a [[Riva del Garda]], la quale fu letteralmente circondata da una serie di forti.<ref>{{cita|Borelli|pp. 414-416-418|borelli}}</ref>
 
Da notare, inoltre, che fin dal [[Rinascimento]] sorsero lungo il lago numerose ville, e che questo fu meta di un turismo di elite, specialmente la zona nord-occidentale, tanto che, per esempio, a Riva vennero abbattute parte delle mura per far spazio a viali di passeggio e per l'espansione del paese. Sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]] nacque anche un servizio di battelli a vapore, oltre ad alcune linee ferroviarie e tranviarie, che velocizzò le comunicazioni tra i paesi del Garda. Nel [[XX secolo|Novecento]] per gli abitati del lago fondamentale è stato l'apporto del turismo, che è diventato, in particolar modo dal [[secondo dopoguerra]], un turismo di massa, con tutte le conseguenze che questo comporta, in particolar modo la nascita incontrollata di [[Hotel|alberghi]] e ville lungo tutta la costa. Il fenomeno della cementificazione si è però acuito negli ultimi anni, danneggiando gravemente il litorale e le colline del basso lago.<ref>{{cita|Borelli|pp. 418-422-424-426|borelli}}</ref>
 
== Turismo ==
[[File:LagoGardaAlba.jpg|Il lago di Garda all'alba|thumb|left]]
 
Il lago di Garda non è stato oggetto, a differenza del [[Lago di Como]], di un turismo di tipo aristocratico e letterario. I suoi grandiosi scenari richiamano piuttosto un turismo "di massa", di tipo marittimo, anche a causa del carattere relativamente pianeggiante del territorio, adatto all'insediamento di grandi e numerosi centri ricettivi. Tutto cominciò alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], anche se, ovviamente, si trattava ancora di un turismo elitario che riguardava quasi esclusivamente la zona nord-occidentale del lago, ''per bontà di clima, per dovizia di acque, per varietà di prodotti, per grandiosità e giocondità di paesaggio, per cortesia di abitanti''.<ref>{{cita libro|G.|Solitro|Il lago di Garda|1927|Bergamo}} p.32</ref> Una delle prime località turistiche è stata [[Gardone Riviera]], dove Luigi Wimmer, innamorato del luogo, decise di costruire un piccolo albergo, albergo che venne completato dopo la sua morte dalla moglie: questo venne ampliato nel tempo, fino a diventare uno degli edifici che costituivano il lussuoso Grand Hotel Gardone Riviera. Attorno a questo nacquero lentamente altri piccoli alberghi e ville, e, dopo che il vate [[Gabriele d'Annunzio]] fece qui costruire il [[Vittoriale degli Italiani]], la fama del luogo accrebbe ulteriormente.<ref>{{cita|Borelli|pp. 418-419|borelli}}</ref>
 
[[File:PaddleSteamerZanardelli.jpg|thumb|250px|Un antico battello a ruota che trasporta passeggeri (soprattutto turisti) tra i principali centri abitati del lago. L'originale motrice a vapore è stata però sostituita con un motore diesel.]]
Nella riviera veronese il turismo arrivò, invece, ben più tardi, all'incirca negli [[Anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|Novecento]], quando venne realizzata l'attuale [[Strada Statale 249 Gardesana Orientale|strada gardesana orientale]] lungo le sponde del lago (precedentemente in molti punti la strada non procedeva lungo la riva, ma più a monte). E con l'arrivo dei turisti si decise di realizzare dei "lungo lago", cioè dei viali pedonali lungo le sponde del lago nei centri abitati: per realizzarli vennero però parzialmente abbattute numerose abitazioni che si affacciavano direttamente lungo (in alcuni casi sopra) il Garda.<ref>{{cita|Borelli|p. 422|borelli}}</ref>
 
Dal [[secondo dopoguerra]] il turismo ha avuto una sorta di trasformazione: ad un turismo con permanenza lunga si è affiancato il turismo "mordi e fuggi", con una sosta breve, per il solo fine settimana o addirittura per poche ore. Il primo è alimentato da turisti che vogliono passare le ferie sul lago, provenienti da una vasta area (oltre ad italiani numerosi tedeschi, francesi, svizzeri, olandesi ed altri stranieri), mentre il secondo è alimentato da coloro che vivono a non più di qualche ora dal lago, e che vogliono passare qualche ora di svago. Entrambi i tipo di [[turismo]] sono stati cause di cambiamenti notevoli nell'organizzazione del territorio e dei centri abitati. Negli ultimi anni si sono sviluppati altri due tipi di turismo, quello [[escursionismo|escursionistico]], per il quale sono stati realizzati adeguate infrastrutture, e quello della "seconda casa", per il quale sono state introdotte nuove norme.<ref>{{cita|Borelli|pp. 424-426-427|borelli}}</ref>
 
Durante l'alta stagione e le feste il traffico risulta essere molto intenso, e si è arrivati ormai alla completa saturazione delle rive, che sono quasi diventate un unico [[agglomerato urbano]], con ville, alberghi, campeggi e molti altri edifici turistici, tutti distribuiti lungo l'unico asse di scorrimento, tanto che oggi è iniziata l'edificazione di strutture ricettive nelle zone di pregio più interne ([[Monte Baldo]], [[Lessinia]], [[Valpolicella]], colline moreniche e valli bresciane).<ref>{{cita|Borelli|pp. 426|borelli}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
Il lago di Garda è servito da una rete stradale che costeggia interamente il lago, sulla sponda bresciana tramite la [[Strada Statale 11 Padana Superiore|Strada Padana Superiore]] che va da [[Peschiera del Garda]] a [[Desenzano del Garda]], che continua con la [[Strada Statale 572 di Salò|Strada Statale di Salò]] che va da Desenzano a [[Salò]], e che prende poi il nome di [[Strada Statale 45bis Gardesana Occidentale|Gardesana Occidentale]], da Salò fino a [[Riva del Garda]]. La sponda veronese è invece servita dalla [[Strada Statale 249 Gardesana Orientale|Gardesana Orientale]], che da Peschiera del Garda giunge a Riva del Garda.
 
Il trasporto pubblico è garantito da corse regolari di autobus delle aziende [[ATV (Verona)|ATV]] (Azienda Trasporti Verona), [[Brescia Trasporti]] e [[Trentino trasporti]]. È inoltre presente un servizio di [[traghetto|traghetti]] ed [[aliscafo|aliscafi]] che permette di traghettare la macchina da un porto all'altro, oltre che di battelli che attraccano ai principali centri abitati del lago, anche se oggi utilizzati quasi esclusivamente da turisti.
 
Il lago è però anche al centro di un nodo cruciale, tra [[Verona]], [[Mantova]], [[Trento]] e [[Brescia]], ed è quindi facilmente raggiungibile tramite le infrastrutture trasversali padane, ovvero con l'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]] (con le uscite di Desenzano, Sirmione e Peschiera del Garda) e la [[ferrovia Milano-Venezia]] (con le stazioni ferroviarie di Desenzano e Peschiera), e con le infrastrutture dell'asse Brennero-Roma, quindi con l'[[Autostrada A22 (Italia)|autostrada del Brennero]] (con le uscite Verona Nord, Affi e Rovereto Sud) e la [[ferrovia del Brennero]]. La zona è servita anche dai vicini [[Aeroporto di Verona-Villafranca|aeroporti di Verona Villafranca]] e [[Aeroporto di Brescia-Montichiari|Brescia Montichiari]].
 
=== Navigazione ===
[[File:Porto di Lazise.jpg|thumb|180px|Tipiche imbarcazioni utilizzate dai pescatori nel porto di [[Lazise]]]]
La [[navigazione]] a motore sul lago è permessa oltre 300 m di distanza dalla riva, ad eccezione del promontorio di Sirmione, dei golfi di Salò e Manerba e dell'Isola del Garda dove è consentita oltre i 150 m. La parte Trentina del lago è invece interdetta alla navigazione a motore salvo alcune deroghe. La velocità massima deve essere inferiore ai 20 nodi di giorno, 5 nodi di notte, 3 nodi nei porti ed in fascia costiera protetta.
 
È possibile praticare lo sport dello [[sci nautico]] ad una distanza di 500 m dalla costa; in questo caso la velocità massima non deve essere superiore a 25 nodi.
 
In ogni caso è d'obbligo informarsi presso l'autorità competente per verificare ulteriori obblighi e/o limitazioni dovute a particolari ordinanze e si raccomanda la massima prudenza per la presenza di scogli, bagnanti, surfisti e di altre unità da diporto.
 
Le principali cittadine del Lago di Garda sono servite da collegamenti di linea per il trasporto di passeggeri ed automezzi tramite [[motonave|motonavi]] e [[traghetto|traghetti]] gestiti dalla compagnia [[Navigarda]].
 
== Citazioni ==
 
Il lago di Garda è citato in alcune opere letterarie. Oltre ai carmi di [[Gaio Valerio Catullo]], è possibile citare le parole di Virgilio (nativo di Andes, Comune di Virgilio, nella prima periferia di Mantova).
 
{{quote|Più anche cinquecento uomini che Mezenzio mena alla battaglia verso se stesso; i quali, velato da suo padre Benaco con cannuccia bluastra, il Mincio porta per le onde in vascello ostile|[[Eneide]] - canto X, vv. 204-206|Hinc quoque quingentos in se Mezentius armat,<br />quos patre Benaco velatus harundine glauca<br />Mincius infesta ducebat in aequora pinu.|lingua=la}}
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
Immagine:Pieveditremosine.jpg|Vista di Pieve a [[Tremosine]]
Immagine:Riva del Garda.jpg|Panorama da [[Riva del Garda]]
Immagine:Gardameer.JPG|Panorama da [[Nago-Torbole]]
Immagine:lago_garda_inverno.jpg|Il lago di Garda visto da Torbole un pomeriggio d'Inverno
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro|G.|Borelli|Un lago, una civiltà: il Garda|1983|Banca popolare di Verona|Verona|cid=borelli}}
* Edizioni d'Arte Lettore, ''Lago di Garda'', Si.Be Group, Verona, 2004
 
== Voci correlate ==
* [[Parco Alto Garda Bresciano]]
* [[Comunità del Garda]]
* [[Parchi del Garda]]
* [[Battaglia del lago Benaco]]
* [[Galleria Adige-Garda]]
* [[Campionato invernale del Garda]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul|commons=Lago di Garda|commons_preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Aree_Geografiche/Fiumi_e_Laghi/Lago_di_Garda/|Lago di Garda}}
 
{{Lago di Garda}}
 
[[Categoria:Laghi della provincia di Brescia|Garda]]
[[Categoria:Laghi del Trentino-Alto Adige|Garda]]
[[Categoria:Laghi della provincia di Verona|Garda]]
[[Categoria:Laghi del Trentino|Garda]]
[[Categoria:Laghi delle Prealpi Bresciane e Gardesane|Garda]]
 
[[Categoria:Anni del VI secolo| 015]]
[[af:Gardameer]]
[[als:Gardasee]]
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[[ca:Llac de Garda]]
[[cs:Gardské jezero]]
[[cv:Гарда (кӳлĕ)]]
[[cy:Llyn Garda]]
[[da:Gardasøen]]
[[de:Gardasee]]
[[en:Lake Garda]]
[[eo:Garda-Lago]]
[[es:Lago de Garda]]
[[et:Garda järv]]
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[[fa:دریاچه گاردا]]
[[fi:Gardajärvi]]
[[fr:Lac de Garde]]
[[gl:Lago de Garda]]
[[he:אגם גארדה]]
[[hr:Lago di Garda]]
[[hu:Garda-tó]]
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[[ja:ガルダ湖]]
[[ko:가르다 호]]
[[la:Benacus lacus]]
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[[ms:Tasik Garda]]
[[nl:Gardameer]]
[[nn:Gardasjøen]]
[[no:Gardasjøen]]
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[[pt:Lago de Garda]]
[[rm:Lai da Garda]]
[[ro:Lacul Garda]]
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[[sk:Gardské jazero]]
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[[th:ทะเลสาบการ์ดา]]
[[tr:Garda Gölü]]
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[[vec:Łago de Garda]]
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[[zh:加尔达湖]]