Luciano D'Alfonso e XXV della campagna romana: differenze tra le pagine

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{{NN|arte|agosto 2017}}
{{Carica pubblica
|nome = Luciano D'Alfonso
|carica = Sindaco di [[Pescara]]
|mandatoinizio = 9 giugno [[2003]]
|mandatofine = 5 gennaio [[2009]]
|predecessore = [[Carlo Pace]]
|successore = [[Luigi Albore Mascia]]
|carica2 = Presidente della [[Provincia di Pescara]]
|mandatoinizio2 = 7 maggio [[1995]]
|mandatofine2 = 13 giugno [[1999]]
|predecessore2= [[Fortunato di Sipio]]
|successore2 = [[Giuseppe De Dominicis]]
|partito = [[Partito Democratico]]
}}
{{Bio
|Nome = Luciano
|Cognome = D'Alfonso
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lettomanoppello
|GiornoMeseNascita = 13 dicembre
|AnnoNascita = 1965
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
È stato [[sindaco]] della città di [[Pescara]] e presidente della [[Provincia di Pescara]]; dal [[2007]] al dicembre [[2008]] ha ricoperto il ruolo di Segretario regionale del [[Partito Democratico]] in [[Abruzzo]], dal quale si è dimesso il 16 dicembre.
 
I '''XXV della campagna romana''' furono un sodalizio di artisti [[italia]]ni attivo fra il [[1904]] e il [[1930]], quando il gruppo fu sciolto dal regime fascista.<ref name="visitlazio.com">{{cita web|url=http://www.visitlazio.com/risultati-ricerca?title=i-xxv-della-campagna-romana&articleId=653494|titolo=I XXV della Campagna Romana su VisitLazio|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref name="treccani.it">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/venticinque/|titolo=Venticinque nell'Enciclopedia Treccani|accesso=17 agosto 2017}}</ref>
== Biografia ==
[[File:PONTE NOMENTANO ANIVITTI.jpg|thumb|[[Filippo Anivitti]], ''[[Ponte Nomentano]]'']]
Laureato in [[Scienze Politiche]] e [[Filosofia]] (entrambe con votazione 110/110 con lode), sul piano professionale si è occupato di accelerazione dei processi e di sviluppo economico ed infrastrutturale in numerose aziende ed enti pubblici e privati. Nel [[1995]] è stato eletto presidente della Provincia di Pescara, risultando il più giovane presidente di Provincia d’[[Italia]]. Nel [[2000]] è stato eletto al Consiglio regionale d'[[Abruzzo]] per il [[Partito Popolare Italiano (1994-2002)|Partito Popolare Italiano]]. Nel [[2001]] aderisce alla [[La Margherita|Margherita]]. È consigliere di amministrazione in numerose [[aziende]] a partecipazione pubblica oltre a ricoprire vari incarichi politici e di insegnamento presso alcune [[università]].
[[File:Onorato Carlandi.jpg|miniatura|[[Onorato Carlandi]], ''Paesaggio della campagna romana'']]
Il gruppo era formato da venticinque artisti accomunati dal gusto di ritrarre dal vero la natura e che decisero di creare un nuovo sodalizio artistico, senza manifesti programmatici, senza regole condizionatrici, senza gerarchie oltre al ''Capoccetta'' a vita (il presidente) e a un ''Guitto'' (il segretario). La loro attività sociale era rappresentata dalla gita domenicale in aperta campagna - armati di tele e di pennelli - che si concludeva allegramente in trattoria, dove il dipinto più bello era premiato col rimborso del viaggio e del pranzo e con l'omaggio di un ferro di cavallo.
 
Quando un artista moriva o abbandonava il sodalizio, era rimpiazzato da un altro che doveva avere il ''placet'' di tutti gli altri. Così dai 25 originari alla fine si arrivò a 46, (poiché chi rinunciava, oppure moriva, veniva sostituito), ma il nome rimase immutato.<ref name="visitlazio.com"/>
Il 9 giugno 2003 viene eletto sindaco di Pescara, carica che D'Alfonso manterrà venendo rieletto nel 2008. Il 14 ottobre [[2007]], attraverso le [[elezioni primarie del Partito Democratico del 2007|elezioni primarie]], viene eletto segretario regionale del [[Partito Democratico]] in [[Abruzzo]] battendo l'allora consigliere regionale [[Tommaso Ginoble]] vincendo in tutte le quattro Province (dal 85% in Provincia di Pescara al 52% in Provincia di Teramo, feudo elettorale del competitore).
 
== Storia ==
Il 15 dicembre [[2008]], viene sottoposto agli arresti domiciliari<ref>[http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/abruzzo-concussione/abruzzo-concussione/abruzzo-concussione.html Il sindaco di Pescara arrestato per concussione - cronaca - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> in seguito ad un'indagine della procura di [[Pescara]] che lo vede coinvolto. Il giorno seguente si dimette da sindaco di Pescara e da segretario regionale del PD. Il 24 dicembre [[2008]] il gip di Pescara ha disposto la revoca degli arresti domiciliari.<ref>[http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_italia/2008-12-24_124286267.html]</ref> Tuttavia, il 5 gennaio [[2009]], ha ritirato le dimissioni autosospendendosi per motivi di salute e lasciando pieni poteri al vice sindaco [[Camillo D'Angelo]].
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Sartorio Giulio Aristide, L'aratura di novembre o Buoi all'aratro (Vedute della campagna romana).jpg|thumb|[[Giulio Aristide Sartorio]], ''Buoi all'aratro'']]
Una sera, il 24 maggio 1904, siedono a tavola al "Pozzo di San Patrizio" - trattoria tipica sulla via Nomentana - un gruppo di artisti diversi per età, provenienza e scuola, ma tutti contrari alla pittura da cavalletto e uniti dalla passione di ritrarre dal vero le figure e i paesaggi della campagna romana.<ref>{{cita pubblicazione | nome=Lando |cognome=Scottoni |titolo=Definizione geografica della campagna romana |rivista=Atti dell'Accademia nazionale dei Lincei |città=Roma|SBN =IT\ICCU\TO0\0188657 |volume=Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, Rendiconti |anno=390 (1993) |mese=serie: 9, vol. 4, fasc. 4 }}</ref> Essi creano il primo nucleo di un sodalizio che decidono di chiamare "I Vassalli della campagna romana". Questi artisti in parte appartengono alla società ''[[In arte libertas]]'', nata nel 1886 per iniziativa di [[Giovanni Costa]] detto "Nino", per opporsi all'arte di maniera. Ma dopo la morte del maestro, ''[[In arte libertas]]'' langue. Quella sera, a cena in trattoria sono in sei:
* il pittore e illustratore [[Cesare Biseo]],
* il pittore e decoratore [[Giuseppe Cellini]],
* lo scultore [[Ettore Ferrari]], detto "Aquila reale",
* il pittore e acquerellista [[Paolo Ferretti (pittore)|Paolo Ferretti]], detto "Porchetto d'India",
* il pittore [[Edoardo Gioja]],
* e il pittore [[Alessandro Morani]],
[[File:Luigi Galvani's monument in Bologna 2.JPG|thumb|[[Adalberto Cencetti]], monumento a [[Luigi Galvani]], Bologna]]
Quella sera stessa sono associati, per diritto e per acclamazione:
* il pittore [[Alessandro Battaglia]], detto "Vitello marino",
* il pittore e acquerellista [[Lorenzo Cecconi]], detto "Gallo d'India", perché era stato in [[India]],
* lo scultore [[Adalberto Cencetti]],
* il pittore e decoratore [[Giovanni Costantini (pittore)|Giovanni Costantini]], detto "Grillo",
* il pittore [[Arturo Noci]],
* il pittore e scultore [[Giulio Aristide Sartorio]],
* e il poeta [[Cesare Pascarella]], detto "Scimpanzé" per l'agilità nel salto. Aveva studiato all'Accademia di Belle Arti e si dilettava di pittura.
[[File:GNAM - Sartorio 1904, camposanto di Ostia Antica P1100963.JPG|thumb|[[Giulio Aristide Sartorio]], ''Camposanto di [[Ostia Antica]]'', 1904]]
 
=== Dai 12 ai 25 artisti ===
== Vicende giudiziarie ==
Al primitivo gruppo aderiscono nei giorni successivi altri artisti:
{{Da correggere|politica|aprile 2014|Sintassi e lessico approssimativi}}
* il pittore [[Filippo Anivitti]], detto "Orso", perché sobrio nei discorsi,
=== Inchiesta Housework: associazione a delinquere, corruzione, concussione, appropriazione indebita, truffa e peculato ===
* il pittore e acquerellista [[Raniero Aureli]], detto "Gallo cedrone", perché fiero della sua divisa da ufficiale,
{{P|digressione troppo lunga e sbilanciata|politici|febbraio 2014}}
* il pittore e scultore [[Romolo Bernardi]], detto "Triglia", per la barba e i baffi rossi,
Il 15 dicembre [[2008]] la Procura di Pescara pone agli arresti domiciliari il Sindaco di Pescara D'Alfonso per presunti tangenti al Comune di Pescara in cambio di appalti. Tra i 26 imputati devono rispondere, a vario titolo, di concussione, corruzione, tentata concussione, peculato, falso ideologico, truffa, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, abuso d'ufficio, favoreggiamento e turbata libertà degli incanti. Tra gli indagati anche Guido Dezio, braccio destro di D'Alfonso e diversi imprenditori e dirigenti e funzionari del Comune di Pescara. L'inchiesta riguardante presunte tangenti e illeciti negli appalti in vari settori dell'urbanistica al Comune di Pescara di cui D'Alfonso sarebbe "capo promotore" di un sistema corruttivo in favore di alcuni imprenditori in cambio di favori politici ed economici.
* il pittore [[Cesare Bertolla]],
* l'artista [[Duilio Cambellotti]], detto "Torello", per il carattere fiero e selvatico,
[[File:Relief Bruno Campo dei Fiori n1.jpg|thumb|[[Ettore Ferrari]], monumento a [[Giordano Bruno]] a Campo dei Fiori]]
* il pittore [[Onorato Carlandi]], detto "Cicala", per la loquacità,
* il pittore [[Alberto Carosi]], detto "Carosetto" o "Cucciolo",
* il pittore e incisore [[Giuseppe Carosi]], detto "Bull dog", oppure "Cane bordò", in controtendenza al suo profilo greco,
* il pittore e calciatore [[Filiberto Corelli]], detto "Vannino",
* il pittore [[Umberto Coromaldi]], detto "Cefalo",
* il pittore [[Pompeo Fabri]], detto "Filugello",
* il pittore [[Carlo Ferrari (pittore)|Carlo Ferrari]], detto "Parrocchetto".
[[File:Giulio Aristide Sartorio, il circeo, 1909.JPG|thumb|[[Giulio Aristide Sartorio]], ''Il [[Circeo]]'', 1909]]
Il sodalizio è ora composto da 25 artisti. Dopo discussioni lunghe e animate, [[Onorato Carlandi]] {{Citazione necessaria|suggerisce (o impone)}} il nome: i ''XXV della campagna romana''.
 
=== Dai 25 ai 46 artisti ===
Il 23 febbraio [[2011]] il Gup di Pescara rinvia a giudizio D'Alfonso e altre 23 persone tra imprenditori e dirigenti comunali prosciogliendo però D'Alfonso da due capi di accusa per concussione e uno per corruzione ovvero i fatti più importanti dell'indagine. D'Alfonso non verrà, dunque, giudicato sulla contestazione di concussione ai danni della ditta Siram (al direttore Francesco Incorvaia) che si era aggiudicata la gara per gli impianti di riscaldamento in Comune. Secondo la ricostruzione dell'accusa la società sarebbe stata costretta a pagare 25mila euro per le luminarie del Natale 2006 e altri 75mila euro per il successivo concerto di Capodanno 2007 senza stipula di contratti, sponsorizzazione o ritorno di immagine per l'azienda.
Gli artisti trovano l'appoggio culturale e finanziario del conte e pittore [[Napoleone Parisani]], detto "Cane levriero", che è imparentato coi Bonaparte e con i [[Giuseppe Primoli|Primoli]] ed è grande collezionista di opere d'arte: si aggrega al sodalizio. Si aggiungono altri artisti, in tempi diversi:
* il pittore [[Maurizio Barricelli]],
* il pittore e incisore [[Marcello Boglione]],
* l'ingegnere [[Rodolfo Bonfiglietti]], detto "mufflone", ma anche "topografo" perché aveva realizzato il Traforo sotto il Quirinale,
* il pittore [[Enrico Coleman]], detto "Birmano",
* il pittore [[Giordano Bruno Ferrari]],
* il pittore [[Giuseppe Ferrari (pittore)|Giuseppe Ferrari]], detto "Aquila reale",
* il pittore e decoratore [[Vittorio Grassi]], detto "Lince",
* il pittore e incisore [[Giorgio Hinna]], detto "Lucciola",
* il pittore [[Camillo Innocenti]],
[[File:Parisani-Village.jpg|thumb|[[Napoleone Parisani]], ''Paesaggio'']]
* il pittore e incisore [[Laurenzio Laurenzi]],
* il pittore, illustratore e giornalista [[Carlo Montani]], detto "Tapiro", per la forma del naso,
* il pittore e decoratore [[Enrico Ortolani]], detto "Ragno ciancone",
* il pittore e incisore [[Filiberto Petiti]], detto "Gatto soriano",
* il pittore [[Luigi Petrassi]], detto "Il Gattone",
* il pittore [[Giuseppe Raggio (pittore)|Giuseppe Raggio]],
* il pittore [[Dante Ricci]], detto "Furetto",
* il pittore [[Carlo Romagnoli]],
* il pittore [[Angelo Rossi (pittore)|Angelo Rossi]], detto "Giraffa",
* il pittore e acquerellista [[Amedeo Simonetti]], in famiglia ''Momo'' e tra amici ''Cairate'' perché era stato in [[Egitto]], detto "Grillo",
* e il pittore e acquerellista [[Virgilio Simonetti]], detto "Gazzella".
[[File:Nino Costa - Donne che imbarcano legna ad Anzio.jpg|thumb|[[Giovanni Costa]], ''[[Donne che portano fascine a Porto d'Anzio]]'']]
 
=== La gita sociale ===
Assolto anche dalla due accuse di corruzione per aver ricevuto una tangente da 5'000 euro in cambio di un appalto da 92'000 per la manutenzione di strade e marciapiedi da parte dell'imprenditore Valterino di Persio oppure quella di aver ricevuto un computer da 3'000 euro per ottenere il trasferimento di un medico amico alla Asl di Chieti e da quella di aver concesso all'imprenditore Carlo Castellano la sistemazione di un'aiuola verde e di riservare spazi sugli stessi cartelloni per pubblicizzare la sua figura pubblica di sindaco. Per entrambe le ipotesi il giudice ha assolto D'Alfonso perché il fatto non sussiste. Nonostante ciò D'Alfonso continua ad essere sospettato. Per reati gravissimi: concorso per aver indotto Tommaso Di Nardo, legale rappresentante dell’Aquila S.r.l., a consegnargli la somma di euro 10.000 per la proroga del contratto di sorveglianza del tribunale venendo inoltre contestata insieme a Dezio la concussione in concorso per aver chiesto ai gestori provvisori del bar del Tribunale (la Di Pentima Sas) 20 mila euro promettendo in cambio un aiuto per l’aggiudicazione dell’appalto.
Entrano dunque in un periodo successivo altri artisti, alcuni dei quali avevano aderito alla associazione ''[[In arte libertas]]'', fondata nel 1886 e in pratica chiusa nel 1903, per la morte del fondatore [[Giovanni Costa]]. E alcuni avevano fatto anche parte della precedente associazione di Costa: la ''[[Scuola Etrusca]]''. Dai 25 artisti originari si arriva dunque a 46, ma il nome resta.<ref name="visitlazio.com"/><ref name="treccani.it"/>
 
La domenica i pittori sono all'aria aperta, negli spazi ampi e luminosi della campagna romana, a dipingere e a scattare fotografie. Partono da Roma con «cavalletti ombrelloni e tavolozze in spalla – tanto da essere scambiati in più di un'occasione per cacciatori, civettari, pescatori, cinematografari intenti a girare qualche esterno di un film – per una determinata località della Campagna Romana, alla ricerca di motivi ispiratori direttamente dal vero e nella loro vera luce».<ref>{{Cita| Mammucari 2005.}}</ref>
Il sindaco avrebbe indotto gli imprenditori De Cesaris e La Rocca (controparti dell’accordo corruttivo) a versare soldi (8.400 euro) alla società Informabruzzo sas del giornalista Francesco Di Miero a seguito di fatture emesse ma prestazioni mai rese mettendoglia disposizione gratuitamente nel 2004 la mano d’opera per la ristrutturazione della sua casa sui colli di Pescara e per la ristrutturazione della sede della Margherita di Lettomanoppello. Sempre D’Alfonso avrebbe indotto, in concorso con Dezio, i De Cesaris a versargli 8 mila euro per atti amministrativi adottati contrari ai principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione. Il sindaco avrebbe inoltre indotto Massimo De Cesaris ad erogare 15 mila euro in favore della Margherita («contributo dichiarato ma illecito perché ispirato da finalità corruttive») ricevendo in cambio il project finanzino sulla gestione e manutenzione dei cimiteri.
 
Qualche volta prendono il treno, oppure il [[Tramvie dei Castelli Romani|tram dei Castelli]] e dopo poche stazioni sono già in aperta campagna. Se non si dirigono a sud, risalgono in treno lungo la costa, a fianco dell'[[Strada Statale Aurelia|Aurelia]]. Altre mete abituali e preferite sono: [[Settecamini]], [[Bagni di Tivoli]], Sette Bagni, [[Marcigliana]], [[Prima Porta]], [[Appia Antica]], Appia Pignatelli, [[Sacrofano]], [[Isola Sacra]] e [[Ponte Mammolo]].
A Luciano D’Alfonso e all’imprenditore Enzo Perilli (impegnato in diversi appalti con il Comune) viene contesto il reato di corruzione. L’ex sindaco avrebbe indotto Perilli a versare 3 mila euro alla società del giornalista Di Miero in contropartita di atti amministrativiadottati o da adottarsi nell’ambito di procedure di gara. Stessa accusa al sindaco per aver chiesto il versamento di 3.600 euro alla società del giornalista al direttore della Soget spa Gaetano Monaco. A D’Alfonso, Dezio e all’imprenditore Giacomo Costantini viene contestata la corruzione in concorso. Quest’utlimo sarebbe stato indotto a versare 6 mila euro in contropartita di atti amministrativi contrati ai principi di imparzialità. Accusa di corruzione ancora per D’Alfonso, Dezio, Carlo e Alfonso Toto e Fabrizio Paolini. Gli imprenditori avrebbero versato 7 mila euro tra marzo-aprile del 2006, avrebbero retribuito Paolini (collaboratore di D’Alfonso) con uno stipendio mensile di 1.500 euro, rimborso carburante, l’uso della macchina tra settembre 2004 e gennaio 2007.
[[File:Paesaggio della Campagna Romana by Giulio Aristide Sartorio.jpg|thumb|[[Giulio Aristide Sartorio]], ''Campagna Romana'']]
Immancabile è la sosta in trattoria, dove gli artisti portano i loro dipinti e li espongono alle pareti della sala, oppure sull'erba del cortile. L'opera migliore è premiata con il rimborso del viaggio e del pranzo al suo autore; si aggiunge il premio simbolico di un ferro da cavallo che passa, di settimana in settimana, da un vincitore all'altro.
 
Singoli artisti scelsero anche altre mete, secondo il loro gusto personale: la costa laziale dalle colline della [[Tolfa]] a [[Terracina]], con [[Anzio]] e [[Fiumicino]]; le [[Paludi Pontine]] e quelle di [[Maccarese]]; paesini arroccati sui monti, come [[Saracinesco]], [[Anticoli Corrado]]<ref>Il [[Civico museo di arte moderna]] di [[Anticoli Corrado]], creato nel 1935 per raccogliere opere di artisti che hanno visitato e illustrato il paese, conta oggi circa 200 opere, di artisti italiani e stranieri.</ref> e Ninfa. I pittori arrivarono anche sui [[Tratturo|tratturi]] d'[[Abruzzo]].
I Toto sono anche imputati per aver messo a disposizione dell’ex primo cittadino, gratuitamente, aerei della propria compagnia Airone, per aver pagato vacanze a D’Alfonso e famiglia (Malta e Venezia a Pasqua 2006 mettendogli a disposizione un jet privato), Santiago de Compostela a settembre 2006, un’altra vacanza a maggio 2006 da quasi 11 mila euro, la promessa di un viaggio a Dubai da 17 mila euro (poi non fatta) a dicembre del 2006, il pagamento di cene di rappresentanza (come quella elettorale da 10.800 euro a dicembre del 2006, l’acquisto di una ambulanza (10 mila euro) per Lettomanoppello («per ritorno di immagine del sindaco»), una erogazione di 10 mila euro per la pro loco di Lettomanoppello.Viene inoltre contestato al sindaco di aver erogato appalti di comodo all’impresa Eredi Cardinale per controbilanciare l’impegno di spesa della ditta, impegnata ad eseguire, sottocosto, lavori di costruzione della sua villa (solo 320 mila euro per 350 mq) in Lettomanoppello in favore del sindaco. D'Alfonso, Antonio Dandolo, Pierpaolo Pescara, Luciano Di Biase, Carlo Toto, Alfonso Toto, Giampiero Leombroni sono accusati di turbata libertà di incanti per la l’appalto della gara dell’area di risulta per l'area di risulta a Pescara.
 
In questo gruppo di 45 ci sono artisti anziani e affermati, ce ne sono altri giovani ma già noti, ci sono anche pittori adolescenti, portati ''in gita domenicale'' dal padre o dal fratello maggiore: questa caratteristica del gruppo spiega perché l'abitudine della pittura all'aria aperta, in campagna o sulle rive del mare, sia durato così a lungo, tra gli artisti di area romana.
D’Alfonso è accusato di peculato per aver messo a carico del Comune un biglietto aereo usato per motivi personali (321 euro Pescara-Milano). L’ex sindaco e Dezio sono accusati di appropriazione indebita in concorso per essersi appropriato di oltre 50 mila euro confluito nelle casse del partito. Il gup ha assolto, invece, il tesoriere della Margherita Fabio Zuccarini perché avrebbe semplicemente eseguito gli ordini e non avrebbe potuto in alcun modo sottrarsi, né poteva domandarsi o essere tenuto a conoscere il motivo della richiesta. D’Alfonso è accusato di aver usufruito gratuitamente dei locali di via Sardegna (canone 6.800€ annui) e aver dato in cambio «incarichi altamente discrezionali da parte del Comune» a Nicola Di Mascio «come contropartita» e sempre Dezio e D’Alfonso sono accusati di concussione per aver indotto Tino Taraborelli Bellafronte (che ha ricevuto incarichi per 90 mila euro nel 2005-2006) a versare 13 mila euro ad Europa Prossima («la longa manus del sindaco»).
 
<gallery caption="I luoghi della campagna romana">
Altra accusa di concussione per aver chiesto alla ditta Fanì (che lavorava per il Comune) il pagamento di cene elettorali. D’Alfonso, Dezio e Marco Molisani sono accusati in concorso di truffa per aver predisposto una determina con la quale si faceva apparire il conferimento alla Pro Loco di Pescara di un finanziamento di 12.200 euro complessivi per varia pubblicità istituzionale («prestazione mai resa e neanche effettivamente richiesta»). Questo denaro sarebbe stato erogato con il preciso ordine, impartito alla Pro-Loco - per conto del sindaco D’Alfonso - da Molisani Marco, di dirottare euro 10 mila in favore della società Jadrolinija «procurando alla suddetta società un vantaggio patrimoniale, con pari danno dell’ente comune».
File:Carta campagna romana e feudi.jpg|Carta campagna romana e feudi
File:Ponte Nomentano, 1896.jpg|[[Giuseppe Primoli]], ''[[Ponte Nomentano]]'', foto 1896
File:Stazione Bagni di Tivoli.jpg|Stazione di [[Bagni di Tivoli]]
File:La Badia di Valvisciolo - notizie e ricerche (1905) (14801582003).jpg|[[Sermoneta]], La Badia di Valvisciolo (1905)
File:Provincia di Campagna - Stato della Chiesa.jpg|Provincia di Campagna (Stato della Chiesa)
File:Plan topographique de la campagne de Rome (5376031664).jpg|''Plan topographique de la campagne de Rome''
</gallery>
 
Nelle campagne romane, dove butteri e pecorai prolungavano antiche forme di civiltà, oltre a torri, ponti e casali, erano presenti grandiose vestigia di epoca romana, come tombe e acquedotti: erano parte integrante del paesaggio, insieme alle pecore e ai bufali. Gli artisti vivevano a contatto con una diversità culturale che si esprimeva anche nella sonorità dei momenti di festa e ricreavano sulla tela passi di danza, pifferi e tamburelli in dettaglio, gesti dei suonatori.
Il Pm di Pescara aveva chiesto 6 anni di reclusione per D'Alfonso e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca della villa di Lettomanoppello stessa condanna per il dirigente Dezio, socio secondo l'accusa del sistema corruttivo ma il 23 febbraio [[2013]] il giudice monocratico assolve d'Alfonso da tutte le accuse con formula piena per non aver commesso il fatto facendo decadere i 25 capi di accusa. Nelle motivazioni emerge la mancanza assoluta di prove utili a certificare la responsabilità penale dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso nemmeno del concorso morale di D’Alfonso. Per il Collegio, «i ruoli verticistici e preminenti di D'Alfonso, di certo, non possono essere obliterati, ma da soli non sono risolutivi a dimostrazione del concorso nei reati per i quali i detti ruoli devono necessariamente essere integrati da altri elementi specifici e concreti che, per la rilevanza dell'insieme, valgano a superare la soglia di significanza generica dei ruoli».
 
Le cariche sociali dei XXV consistevano nel ''Capoccetta'' a vita e nel ''Guitto'', cioè il segretario ''factotum'' che convocava gli associati, organizzava il viaggio domenicale e fissava il posto all'osteria. Coleman fu il primo ''Capoccetta'' e Carlandi il primo ''Guitto''. Alla morte di Coleman, Carlandi ne prese il posto, lasciando la segreteria ad Enrico Ortolani. Quando un associato abbandonava il sodalizio, oppure moriva, il suo posto veniva rimpiazzato da un nuovo artista, che doveva ottenere il ''placet'' da tutti gli altri.
Inoltre i giudici ritengono che i numerosi benefit di viaggi e vacanze offerte dagli imprenditori Toto all'ex sindaco non avrebbero influito nel suo agire amministrativo infatti si evidenzia che "D'Alfonso non fosse appiattito sui ritorni economici del gruppo Toto perché almeno in due episodi l'Amministrazione ha assunto decisione contrarie ai Toto, come in occasione dell'apertura del nuovo Palazzo di Giustizia» o «quando furono respinte le osservazioni di Toto al Piano regolatore per le aree portuali nell'ambito dell'approvazione del Prusst». La lista Dezio è per i giudici una lista di versamenti al partito, versamenti in bianco e in nero, cioè non tracciabili (dunque potrebbero essere non regolari) ma sempre al partito mentre non è provato che i soldi siano andati a D’Alfonso (non regge ipotesi di Dezio procacciatore di soldi tra gli imprenditori per D'Alfonso). Anche per la ristrutturazione della villa dell'ex Sindaco a Pescara (che peraltro D'Alfonso aveva già lasciato) e a Lettomanopello mostrando come la ditta Cardinale aveva già eseguito a "prezzi di favore" in altre occasioni lavori di subappalto per le imprese Toto.
 
Il vecchio sonetto di Cesare Pascarella ''Er fattaccio'', riproduce l'atmosfera di quelle scampagnate romane:
Riguardo al project financing dei cimiteri cittadini, «il Collegio ritiene che per tutte le imputazioni vada emessa pronuncia liberatoria per insussistenza del fatto: non si riscontrano - scrive - violazioni o profili sintomatici di illegittimità né i termini dell'accordo corruttivo, proprio ed anche improprio». La procedura è stata giudicata regolare così come le consulenze a Ferragina e Mariani.Smentita pure l'associazione a delinquere tra gli imputati A tal proposito, i giudici nelle motivazioni alla sentenza di assoluzione osservano che, «oltre al dato indubitabile che gli imputati si conoscevano tra loro, già solo per il fatto che lavoravano tutti al Comune di Pescara, non è dato cogliere il quid pluris di comune appartenenza delinquenziale all'interno dell'organigramma comunale che non sia il concorso nella commissione dei reati fine, utile per i reati fine, ma insufficiente per il reato associativo» venendone «un ritorno di utili concreti solo per D'Alfonso» e non, dunque, per gli altri.
 
{{Citazione| Erimo venticinque in compagnia<br />De li soni. Fu un pranzo prelibato.<br />Dopo pranzo fu fatta un'allegria<br />Tutti a panza per aria immezzo ar prato<br />A l'aria aperta, e dopo avè ballato,<br />Ritornassimo in giù all'avemaria. }}
=== Inchiesta Mare-Monti: truffa ===
Nel [[2010]] la Procura di Pescara indaga D'Alfonso e altre 12 persone tra cui imprenditori, funzionari ANAS e responsabili dei lavori nell'ambito della vicenda riguardante la mancata realizzazione della S.S. 81 (Mare-Monti) quando era Presidente della Provincia. D'Alfonso è accusato di truffa in quanto considerato referente politico degli imprenditori Toto per la realizzazione, senza autorizzazioni, della statale S.S 81 dentro la Riserva naturale del Lago di Penne.
 
I XXV della campagna romana furono sciolti il 12 novembre 1930, per infiltrazioni massoniche di cui era accusato Ettore Ferrari, gran Maestro 33, e con questa scusa: «Da XXV a 33: il passo è breve.»<ref>Le circostanze sono state ampiamente raccontate, in più occasioni, da Renato Mammucari che raccolse anche le testimonianze di Virgilio Simonetti - l'ultimo dei "̥25" - al quale si deve anche il ricordo di molti dei soprannomi. Nel raccontare quelle vicende della sua giovinezza, afferma Mammuccari, Virgilio Simonetti si commuoveva.</ref>
Le ipotesi accusatorie disegnate dal PM di Pescara parlano di un gruppo di persone che avrebbe piegato per interessi personali e per l'esclusivo vantaggio dell'impresa le istituzioni pubbliche con una serie falsi. Il procedimento è tuttora in corso. Va però precisato che la magistratura contabile riconosce nel merito la pluriennale correttezza della gestione finanziaria e contabile della cosa pubblica. Una ricca documentazione in merito è disponibile presso il [http://www.pontedelmare.it/delibere-corte-dei-conti.html sito persone di Luciano D'Alfonso].
 
Alcuni di questi artisti, tra cui [[Giovanni Costantini (pittore)|Giovanni Costantini]], [[Vittorio Grassi]], [[Raniero Aureli]], [[Maurizio Barricelli]] e [[Camillo Innocenti]], aderirono anche alla [[Secessione Romana]].
=== Inchiesta Caligola&Ecosfera: corruzione ===
Nel [[2011]] la Procura de L'Aquila iscrive D'Alfonso nel registro degli indagati per l'affidamento in carico di una progettazione sul porto di Pescara affidata alla società Ecosfera quando era Sindaco della città. Il 3 febbraio [[2014]] il giudice ha '''assolto''' D'Alfonso con formula piena.
 
Artisti che si sono ispirati alla pittura dal vero dei ''XXV della campagna romana'' dopo il 1930, quando il gruppo viene sciolto, sono stati, tra altri, [[Rinaldo Caressa]] e [[Giuseppe Malagodi]]. Nel 2004, in occasione del centenario della nascita del gruppo, l'[[Accademia Nazionale di San Luca|Accademia di San Luca]] ha organizzato una mostra.
D'Alfonso è rinviato a giudizio insieme ad altre 11 persone nella inchiesta chiamata "Caligola-Ecosfera" per associazione a delinquere, corruzione, soppressione di atti e rilevazione di atti di ufficio, fatti di cui è stato '''assolto''' con formula piena. Il PM dell'Aquila aveva rinviato in giudizio anche il Vicepresidente della Regione Abruzzo e Assessore regionale allo Sviluppo nella Giunta di centrodestra targata Chiodi [[Alfredo Castiglione]], l'ex capogruppo Pd in Regione Abruzzo [[Camillo Cesarone]], l'ex Segretario generale alla Presidenza della Regione Abruzzo durante la Giunta di centrosinistra di [[Ottaviano Del Turco]] [[Lamberto Quarta]] (già condannati nell'inchiesta Sanitopoli) per presunti tangenti per appalti europei della Regione Abruzzo attributi sempre alla società Ecosfera nonché il presidente e amministratore delegato della aziende, nonché numerosi consulenti e dirigenti regionali.
 
<gallery caption="Alcune opere dei XXV della Campagna Romana">
L’inchiesta ruota attorno a una presunta associazione per delinquere che sarebbe stata messa in piedi, sostiene l’accusa, per «condizionare» l’affidamento delle commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche sottoforma di consulenze e di assunzioni clientelari. Per quanto riguarda il filone che coinvolge D'Alfonso, di cui poi è stato '''assolto''', si ipotizzava una serie di scambi di contratti di consulenza e appalti per il programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013.
File:Tevere Dragoncello.jpg|[[Giulio Aristide Sartorio]], ''[[Tevere]] a Dragoncello''
File:Parisani-River.jpg|[[Napoleone Parisani]], ''Fiume''
File:Horses drinking from a stone trough, by Enrico Coleman.jpg|[[Enrico Coleman]], ''Cavallo che beve''
File:Vittorio Grassi - Vita Nuova, pag. 4, facsimile.jpg|[[Vittorio Grassi]], ''Vita Nuova''
File:Brooklyn Museum - The Green Shawl (Lo scialle verde) - Camillo Innocenti - overall.jpg|[[Camillo Innocenti]], ''Lo scialle verde''
File:Nino Costa – Campagna 1855.jpg|[[Giovanni Costa]], ''Campagna'', 1855
File:Simonetti - Rothaarige Frau öffnet gespannt den Liebesbrief.jpg|[[Amedeo Simonetti]] detto ''Momo'', ''La lettera''
File:Pascarella 1901.jpg|[[Vittorio Corcos]], ritratto di [[Cesare Pascarella]], 1901
File:Galleria Sciarra 05 (fcm).jpg|[[Giuseppe Cellini]], affreschi alla [[Galleria Sciarra]]
File:Eduardo Gioja Elena von Montenegro 1913.jpg|[[Edoardo Gioja]], ''[[Elena di Montenegro]]'', 1913
File:Galleria CAM - Cambellotti, Conca dei bufali P1060643.JPG|[[Duilio Cambellotti]], ''Conca dei bufali''
File:Ava, Viscountess Waverley by Napoleone Parisani.jpg|[[Napoleone Parisani]], ''Ava Viscountess Waverley''
File:Giulio Aristide Sartorio - Malaria.jpg|[[Giulio Aristide Sartorio]] ''Malaria''
File:Parisani-Selfportrait.jpg|[[Napoleone Parisani]], ''Autoritratto''
File:Giuseppa raggio, scappata di cavalli nella campagna romana, 1892, 02.jpg|[[Giuseppe Raggio (pittore)|Giuseppe Raggio]], ''Scappata di cavalli nella campagna romana'', 1892
File:Duilio cambellotti, vaso con i corvi, 1927, bucchero (2).jpg|[[Duilio Cambellotti]], ''Vaso con i corvi'', 1927, bucchero
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=== La ''mal'aria'' ===
È un appalto da 51 milioni di euro che sarebbe stato affidato alla società Ecosfera in cambio, sostiene l’accusa, di 2 contratti da 46.400 euro offerti poi dalla stessa società all’ex assessore Pd Luciani. Il 10 dicembre [[2013]] D'Alfonso ottiene il rito abbreviato. Il Pm de l'Aquila aveva chiesto 3 anni e 5 mesi ma il 3 febbraio [[2014]] il giudice è stato '''assolto''' D'Alfonso con formula piena.
In una famosa fotografia di [[Oreste Sgambati]] si vedono, seduti nell'Omnibus del [[Caffè Greco]], [[Cesare Bertolla]], [[Carlo Ferrari (pittore)|Carlo Ferrari]], [[Enrico Coleman]], [[Cesare Biseo]], [[Alessandro Morani]], [[Onorato Carlandi]], [[Vincenzo Cabianca]], [[Cesare Pascarella]] e Alessandro Coleman. Sgambati accompagnava sovente il gruppo dei pittori, nelle loro gite domenicali nell'Agro Romano e nella Campagna romana. Si meritò anche il soprannomeː "cornacchiolo" e, per essere chirurgo, era anche detto "archiatra".
 
Sgambati era anche il fotografo che seguiva il peregrinare, nelle zone paludose intorno a Roma, del dottor [[Angelo Celli]] e del giornalista [[Giovanni Cena]]. Nel 1904 il dottor Angelo Celli aveva fondato la "Società per gli studi contro la [[malaria]]", come aiuto alla distribuzione del ''chinino di Stato'' attraverso gli spacci per sale e tabacchi. Seguì la creazione dell'ente nazionale ''Le Scuole per i Contadini dell'[[Agro Romano]] e le [[Paludi Pontine]]''. Un opuscolo di Celli<ref>{{Cita libro| Angelo | Celli | Come vive il campagnolo nell'agro romano: note ed appunti illustrati con fotografie | 1904 | Società editrice nazionale | Roma|SBN =IT\ICCU\CUB\0178068}}</ref> aveva mosso l'interesse della stampa, soprattutto del giornalista Giovanni Cena che iniziò a battersi per l'alfabetizzazione dell'Agro Pontino e per la lotta alla malaria. Al progetto aderì [[Duilio Cambellotti]] che decorò le mura di una scuola elementare rurale.
== Presidente della Provincia di Pescara ==
Al [[ballottaggio]] del 6 e 7 maggio [[1995]] viene eletto Presidente della Provincia di Pescara, il primo eletto direttamente e il più giovane presidente della provincia d'Italia con il 56,5% contro il 43,5% di [[Ezio Ardizzi]] del centrodestra candidato de Il Polo della Libertà (al primo turno D'Alfonso era al 44,1% mentre Ardizzi era al 41,9%).
 
Aspetti di povertà estrema nelle campagne intorno a Roma ed effetti tragici della malaria entrarono nell'ottica di alcuni artisti, tra i ''XXV della campagna romana''. In particolare si interessarono a temi sociali e sanitari [[Giulio Aristide Sartorio]], [[Cesare Bertolla]] e [[Giuseppe Raggio (pittore)|Giuseppe Raggio]] - autore di quadri che erano vere denunce di mala sanità e di lavoro disumano. Si deve a questi, e ad altri artisti, la diffusione ulteriore di conoscenze su drammatici aspetti sociali e sanitari, presenti nelle campagne.
== Sindaco di Pescara ==
Al [[ballottaggio]] dell'8 e 9 giugno [[2003]] viene eletto Sindaco di Pescara con il 53,5% dei voti battendo [[Carlo Masci]] fermo al 46,5%, candidato del centrodestra della [[Casa delle Libertà]] strappando la città al centrodestra. Al primo turno Masci con il 48,1% era davanti a D'Alfonso che si posizionava al 47,1%. Nelle elezioni comunali del 13 e 14 aprile [[2008]], viene di nuovo eletto, al primo turno con il 50,3% dei voti, sindaco di Pescara battendo il candidato del centrodestra [[Luigi Albore Mascia]] fermo al 26,4% e Masci sostenuto dall'UdC al 9.1%.
 
== Candidatura alla presidenza dell'Abruzzo ==
Alle primarie del centrosinistra per eleggere il candidato governatore d'Abruzzo, il 9 marzo 2014, D'Alfonso ottiene una vittoria netta col 76,3% dei voti battendo il consigliere regionale di [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]] [[Franco Caramanico]] col 13,6% e il consigliere regionale IdV [[Alfonso Mascitelli]] col 10,2%. In termini di voti sui 42.293 elettori delle primarie D'Alfonso ha ottenuto in tutto 30.699 voti contro i 5.462 di Caramanico e i 4.101 di Mascitelli.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione | nome=G. |cognome=Tomasetti |titolo=| Della campagna romana: illustrazione della Via Tiburtina |rivista=Archivio della R. Società romana di storia patria |città=Roma|SBN =IT\ICCU\RML\0008666|volume=XXX |anno=1907 }}
* {{Cita libro| autore= [[Carlo Galassi Paluzzi]] | titolo=I XXV della campagna romana | anno=1922 |editore= Alfieri e Lacroix |città=Roma|SBN =IT\ICCU\NAP\0140300| cid=Paluzzi}} Prefazione di [[Federico Hermanin]]
* {{Cita libro| Ercole | Metalli | Usi e costumi della campagna romana | 2ª ed., 1976 | A. Forni | Bologna|SBN =IT\ICCU\SBL\0593942}} Con disegni originali di [[Duilio Cambellotti]].
* {{Cita libro| Renato | Mammucari | I 25 della Campagna Romana | 1984 | Vela | Albano Laziale|SBN =IT\ICCU\RML\0083813}} Prefazione di Paolo Emilio Trastulli.
* {{Cita libro| autore=Renato Mammucari | titolo=I pittori della mal'aria. Dalla campagna romana alle Paludi Pontine: vedute e costumi dell'Agro attraverso i dipinti degli artisti italiani e stranieri che ne lasciarono memoria prima della radicale trasformazione dell'ambiente e del territorio | anno=1999 | editore=Newton & Compton | città=Roma|SBN =IT\ICCU\NAP\0225567| autore2=Rigel Langella}}
* {{Cita libro| curatore= Renato Mammucari | titolo=I 25 della campagna romana: 1904-2004 | anno=2ª ed., 2005 | editore=LER | città=Marigliano|SBN =IT\ICCU\BVE\0372474|cid=Mammucari 2005}} Introduzione [[Claudio Strinati]].
 
== Voci correlate ==
* [[PescaraScuola Etrusca]]
* [[PartitoIn Democraticoarte libertas]]
* [[Secessione Romana]]
{{Box successione
 
|tipologia = incarico politico
== Altri progetti ==
|carica = Presidente della [[Provincia di Pescara]]
{{interprogetto}}
|immagine = Provincia di Pescara-Stemma.png
|periodo = 7 maggio [[1995]]- 13 giugno [[1999]]
|precedente = [[Fortunato Di Sipio]]
|successivo = [[Giuseppe De Dominicis]]}}
{{Sindaco
|città = Pescara
|stemma = Pescara-Stemma.png
|periodo = 9 giugno [[2003]] - 5 gennaio [[2009]]
|precedente = [[Carlo Pace]]
|successivo = <small>[[Camillo D'Angelo]] (Vicesindaco f.f.)</small><br />[[Luigi Albore Mascia]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Segretario Regionale del [[Partito Democratico|PD Abruzzo]]
|immagine =
|periodo = 14 ottobre [[2007]]- 16 dicembre [[2008]]
|precedente = ''carica di nuova istituzione
|successivo = [[Silvio Paolucci (politico)|Silvio Paolucci]]}}
 
{{Portale|biografiearte|politicaRoma}}
 
[[Categoria:PoliticiXXV deldella Partitocampagna Popolareromana| Italiano (1994)]]
[[Categoria:PoliticiMovimenti delpittorici|XXV Partitodella Democraticocampagna romana]]
[[Categoria:Presidenti della Provincia di Pescara]]
[[Categoria:Politici della Margherita]]
[[Categoria:Sindaci di Pescara]]