William Kunstler e Sepolcro di Eurisace: differenze tra le pagine

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{{Sito archeologico
{{Bio
|Nome = WilliamSepolcro Mosesdi "Bill"Eurisace
|Immagine = Tomb of Eurysaces the Baker.jpg
|Cognome = Kunstler
|LarghezzaImmagine = 300px
|Sesso = M
|Didascalia = Il sepolcro di Eurisace sotto [[Porta Maggiore]].
|LuogoNascita =
|Civiltà =
|GiornoMeseNascita = 7 luglio
|AnnoNascitaUtilizzo = 1919
|LuogoMorteStile =
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|GiornoMeseMorte = 4 settembre
<!-- Localizzazione -->
|AnnoMorte = 1995
|Stato = ITA
|Attività = avvocato
|Suddivisione1 = {{IT-LAZ}}
|Attività2 = attivista
|Suddivisione2 = {{IT-RM}}
|Attività3=poeta
|Suddivisione3 = [[Roma]]
|Epoca = 1900
|Epoca2Altitudine =
<!-- Dimensioni -->
|Nazionalità = statunitense
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|Immagine =William Kunstler.jpg
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|Didascalia = William Kunstler nel 1989
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<!-- Scavi -->
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<!-- Amministrazione -->
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}}
Il '''sepolcro di Eurisace''', o ''panarium'', è una tomba monumentale di un fornaio romano, Marco Virgilio Eurisace, e di sua moglie, Atistia, risalente al [[I secolo a.C.]] e collocata esternamente alla [[Porta Maggiore]] a [[Roma]], nel quartiere Q. VII [[Prenestino-Labicano]].
 
== Descrizione ==
Annoverato tra i più celebri avvocati della storia americana<ref name="Corriere">A. Farkas, ''Addio al principe del foro'', Corriere della Sera - 6 settembre 1995, p. 8</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=z_1Wwp3g8bMC&pg=PA26&lpg=PA26#v=onepage&q&f=false David J. Langun, ''William M. Kunstler: the most hated lawyer in America''], New York, New York University Press, 1999</ref>, Kunstler deve la sua fama alla difesa di clienti discussi e controversi, in processi che sono stati per anni al centro dell'attenzione dei [[mass media]]: da [[Martin Luther King]] ai membri delle [[Pantere Nere]] come [[Assata Shakur]], dal gruppo degli attivisti [[Chicago Seven]] (che lo portò alla fama in tutto il paese<ref name="Navasky">Victor S. Navasky. 1970, April 19. "Right On! With Lawyer William Kunstler". ''New York Times''. p. 217. "''William Kunstler is without doubt the country's most controversial and, perhaps, its best-known lawyer period''"</ref>) a [[El Sayyid Nosair]], presunto responsabile materiale dell'uccisione del rabbino [[kahanismo|fondamentalista]] israeliano [[Meir Kahane]] nel 1990, dai nativi pellerossa dell'''[[American Indian Movement]]'' ([[1973]]-[[1976]]) al [[cestista]] dell'[[NBA]] [[Marvin Barnes]] ([[1979]]).
[[File:Funeral stele Atistia Terme.jpg|thumb|left|Iscrizione funeraria a testimonianza del monumento, [[50 a.C.]]-[[11 a.C.]] Dedicata da [[Eurisace]] alla moglie Atistia, essa recita: {{citazione|Atistia fu mia moglie<br />Visse come eccellente donna<br />le cui rimanenti spoglie riposano<br />in questo paniere|{{CIL|1|01206}}}}]]
Databile intorno al [[30 a.C.]], fu rinvenuta nel corso della demolizione, disposta nel [[1838]] da [[papa Gregorio XVI]], delle torri difensive costruite da [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]] su Porta Maggiore a Roma, al fine di ripristinare l'antico assetto risalente all'epoca aureliana.
 
Nel corso dell'intervento venne in luce, rimasto inglobato nella torre cilindrica tra i due archi della porta ed ora visibile subito fuori della stessa, il sepolcro appartenente a Marco Virgilio Eurisace, fornaio (probabilmente un [[liberto]] arricchito), ed a sua moglie.
Autodefinitosi ''"radical lawyer"''<ref>''My Life As a Radical Lawyer'' è il titolo della sua [[autobiografia]] del 1994</ref>, Kunstler è stato un membro del consiglio della ''[[American Civil Liberties Union]]'' (ACLU) e cofondatore del ''Centro di legge per i Diritti Costituzionali'' (CCR), il ''"principale punto d'incontro per gli avvocati radicali nel Paese"''<ref name="Navasky" />.
A differenza di altri legali "anti-sistema" e [[garantismo|garantisti]] (come il francese [[Jacques Vergès]]) e di molti rappresentanti della stessa ACLU, Kunstler si rifiutò sempre di difendere persone e gruppi di [[estrema destra]] (come i [[Minutemen#Politica|Minutemen]] negli [[anni 1960|anni sessanta]]) dichiarando di voler rappresentare ''"solo gente che amo e di cui condivido mire e ideali"'', in particolare ha dichiarato: ''«Io difendo solo persone di cui condivido gli obiettivi. Non sono un avvocato che tutti possono assumere. Difendo solo coloro che amo»''.<ref>"I only defend those whose goals I share. I'm not a lawyer for hire. I only defend those I love".</ref><ref name="Corriere" /><ref name="Navasky" />.
 
Il monumento funebre, realizzato in [[travertino]] e decorato con elementi caratteristici di un forno, come sacchi e bocche di doli, consiste di un piccolo edificio a pianta trapezoidale, ha l'aspetto dei recipienti in cui veniva impastata la farina e reca, ripetuta quasi uguale sui tre lati ancora esistenti, l'epigrafe «''Est hoc monimentum Marcei Vergilei Eurysacis pistoris, redemptoris, apparet[oris]''» ("Questo sepolcro appartiene a Marco Virgilio Eurisace, fornaio, appaltatore, apparitore"), dalla quale si scopre che il fornaio lavorava per lo Stato, al quale forniva i suoi prodotti, e che era anche ufficiale subalterno (apparitore) di qualche personaggio di alto rango (un magistrato o forse un sacerdote).
Occasionalmente difese anche persone estranee alla sua area politica, ad esempio clienti particolarmente invisi all'opinione pubblica e al sistema, in nome del diritto di difesa, come lo sceicco terrorista [[Omar Abd al-Rahman]]. Solo in alcune occasioni, ''[[pro bono]]'' (cioè gratis, non volendo il loro denaro di provenienza illegale), ha difeso, assieme all'allievo Ron Kuby, anche alcuni appartenenti alla [[mafia italoamericana]] (tra essi, [[John Gotti]]), ma perché li riteneva, per quanto riguardava specifiche accuse o violazioni processuali nei loro confronti, "vittime del sistema".<ref>Ferrante, Louis. "Unlocked: the life and crimes of a mafia insider," p. 161. HarperCollins Publishers, 2009. ISBN 978-0-06-113386-2.</ref> Tra i suoi clienti, i carcerati della [[rivolta di Attica]], [[Lenny Bruce]], [[Angela Davis]], [[Jim Morrison]], la [[Weather Underground]] e Qubilah Shabazz, figlia di [[Malcolm X]], accusata del tentato omicidio di [[Louis Farrakhan]], leader [[fondamentalismo islamico|fondamentalista islamico]] afroamericano della [[Nation of Islam]] (membri del gruppo furono responsabili della morte di Malcolm X).
 
Ad ulteriori conferme della professione di Eurisace, l'urna che conteneva le ceneri della moglie (ora conservata al [[Museo nazionale romano|Museo delle Terme]]) ha la forma di una madia da pane e inoltre nel fregio intorno al monumento sono rappresentate tutte le fasi del procedimento di panificazione: pesatura e molitura del grano, setacciatura della farina, preparazione dell'impasto, pezzatura e infornata del pane<ref>Sono raffigurate ben otto persone adibite al processo di panificazione: Andrew Wilson, Katia Schörle, ''A baker's funerary relief from Rome'', Papers of the British School at Rome, Vol. 77 (2009), p. 109.</ref>. Sul lato orientale del piccolo edificio funebre, ora perduto, trovava probabilmente posto il rilievo con i due coniugi, che attualmente è visibile ai [[Musei capitolini]].
==Biografia==
William Kunstler nacque a New York, figlio di un medico specializzato in [[proctologia]], Monroe Bradford Kunstler, e di Frances Mandelbaum Kunstler. Kunstler aveva un fratello, Michael, e una sorella, Maria. La famiglia è di origine [[ebraica]].<ref name=bio>[http://biography.yourdictionary.com/william-m-kunstler William M. Kunstler - Biography]</ref>
 
In ordine all'anomala collocazione, lungo la ''via Praenestina'', la spiegazione offerta dagli storici è nella concezione romana della [[commemorazione dei defunti]], cui si garantiva un prolungamento della vita attraverso la memoria di coloro che, passando, leggevano ad alta voce le iscrizioni sui monumenti funebri<ref>Penelope J. E. Davies, ''The Politics of Perpetuation: [[Colonna di Traiano|Trajan's Column]] and the Art of Commemoration'', American Journal of Archaeology, Vol. 101, No. 1 (Jan., 1997), pp. 49-50.</ref>. Viene peraltro correttamente notato che, al momento della costruzione, il manufatto non si trovava ancora a ridosso di un punto di passaggio obbligato, quale uno dei due fornici della [[Porta Maggiore]], per il semplice motivo che [[Porta_Maggiore#Epoca_imperiale|l'attraversamento dell'acquedotto claudio]] è posteriore di vent'anni e la cinta delle [[Mura aureliane]] rimonta a più di due secoli dopo<ref>Lafon Xavier, «Concurrence ou complémentarité ? Jardins et nécropoles à la périphérie de Rome (Ier siècle av. / IIe siècle ap. J.-C.)», Histoire urbaine, 2003/2 (n° 8), p. 9-21.</ref>.
Si sposò due volte ed ebbe quattro figli dai due matrimoni. Il suo primo matrimonio con Lotte Rosenberger finì con un divorzio a metà degli anni '70. Ebbero due figlie, Karin e Jane. Kunstler ha dichiarato come causa della rottura i suoi lunghi periodi lontano da casa, adifendere i diritti civili in tutto il paese. Il suo secondo matrimonio fu con Margaret Ratner; ebbero due figlie, Sarah e Emily.<ref name=bio/>
 
Sul [[basamento (architettura)|basamento]] si trova l'iscrizione commemorativa dei lavori di restauro.
===Inizio della carriera legale===
Kunstler si diplomò alla DeWitt Clinton High School di [[Manhattan]] e in seguito frequentò la [[Yale University.]] Dopo aver prestato servizio nell'esercito durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], durante la quale partecipò agli scontri nelle [[Filippine]], Kunstler tornò a casa e si iscrisse alla Columbia Law School, laureandosi nel [[1948]]. In seguito Kunstler e suo fratello, Michael, aprirono uno studio legale denominato Kunstler & Kunstler. Nei primi anni '50, Kunstler insegnò legge alla Law School di New York.<ref name=bio/>
 
== Collegamenti ==
La carriera di Kunstler cambiò radicalmente nel [[1956]] quando rappresentò un giornalista nero, William Worthy Jr., arrestato perché non aveva il passaporto quando era tornato da un viaggio a [[Cuba]]. Kunstler sostenne con successo che la legge era arcaica e incostituzionale e il caso fu archiviato nel [[1961]]. Nella sua autobiografia sosterrà che questo fu il caso che ha lanciato la sua carriera come avvocato per i [[diritti civili]]. Nella sua arringa davanti alla Corte d'Appello degli Stati Uniti, Kunstler inventò uno dei suoi segni distintivi: la recita di alcuni versi poetici prima dell'arringa finale. In quel processo, Kunstler aprì la sua arringa finale con un verso di sir [[Walter Scott]] tratto da ''The Lay of The Last Minstrel''.<ref name=bio/>
[[File:Sepolcro di Eurisace.png|thumb|upright=1.5|Localizzazione del sepolcro]]
{{Ferrovia atac|linea=RM-GIA|Porta Maggiore}}
 
Il sepolcro può essere raggiunto anche con le seguenti linee tramviarie:
In aggiunta alle sue trovate non ortodosse, Kunstler ebbe sempre un aspetto colorito in tribunale. Il suo volto spigoloso era accentuata da una voce roca, capelli spettinati, e occhiali da vista sulla sommità del capo. I critici lo accusano di essere solo in cerca di notorietà: "In una certa misura c'è un fondo di verità", disse in un'intervista con David Margolick, inviato per il New York Times, «mi piacciono i riflettori, come alla maggior parte degli esseri umani, ma non è la mia ragion d'essere. Il mio scopo è quello di impedire allo stato di dominare tutto, di diventare troppo potente. E questo non è mai cambiato».<ref name=bio/>
* dalla [[stazione di Roma Termini|stazione Termini]]: {{simbolo|Roma tram 5.svg|18}} e {{simbolo|Roma tram 14.svg|18}}
* dai quartieri lungo la [[via Prenestina]]: {{simbolo|Roma tram 5.svg|18}}, {{simbolo|Roma tram 14.svg|18}} e {{simbolo|Roma tram 19.svg|18}}
* dalla [[stazione di Roma Trastevere|stazione Trastevere]] e la zona del centro storico: {{simbolo|Roma tram 3.svg|18}}
* da piazza Risorgimento (nei pressi della [[basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]]): {{simbolo|Roma tram 19.svg|18}}
* dalla zona di [[villa Borghese]]: {{simbolo|Roma tram 3.svg|18}} e {{simbolo|Roma tram 19.svg|18}}
 
===I dirittiNote civili===
<references/>
Dopo il caso Worthy, Kunstler passò molto tempo nel sud degli Stati Uniti, rappresentando i Freedom Riders, arrestati per violazione della quiete e condotta disordinata mentre mettevano in scena le proteste per i diritti civili in luoghi come [[Birmingham (Alabama)]], e Biloxi, [[Mississippi]]. Kunstler marciò anche in alcune delle proteste.<ref name=bio/> {{quote|Gli anni Sessanta erano il mio tempo di trasformazione. In questo periodo e nel 1970 ho cambiato le mie idee da [[liberalismo negli Stati Uniti d'America|liberali]] a [[sinistra radicale|radicali]]... Ho cambiato. Mentre il movimento si ampliò dai diritti civili al [[Black Power]], dalla protesta al dissenso militante, ho assunto quasi tutti i casi politici che sono arrivati sulla mia strada.|''My Life as Radical Lawyer''}}
 
== Bibliografia ==
Da questo avrà moltissima popolarità. Molti dei clienti di Kunstler, però, furono [[afroamericani]], spesso accusati di aver ucciso poliziotti o di crimini di alto profili, e ciò lo rese impopolare con alcuni segmenti della società: «Per più di 20 anni, la mia difesa di imputati neri è stata motivata da una delle mie più forti convinzioni: che la nostra società è razzista».<ref name=bio/>
* ''Intorno al monumento di Marco Virgilio Eurisace, recentemente discoperto presso la Porta Maggiore; cenni del marchese Giuseppe Melchiorri''. Roma, 1838. In-8°, p.23, article critique; bullettin., 1838, p. 1.
* ''Descrizione del luogo denominato anticamente La Speranza Vecchia, del monumento delle acque Claudia e Aniene nuova, e del sepolcro di M. Virgilio Eurisace''; con sei tavole in rame. Roma, 1839.
* {{cita libro|titolo=Il sepolcro del fornaio Marco Virgilio Eurisace a Porta Maggiore|autore=Paola Ciancio Rossetto|editore=Ist. Nazionale di Studi Romani|città=Roma|anno=1973|ISBN=978-88-7311-067-5}}
 
== Voci correlate ==
Durante le proteste sociali nel Sud Kunstler conobbe e difese [[Martin Luther King]], il leader [[nonviolento]] del movimento per i diritti civili.
* [[Porta Maggiore]]
* [[Basilica sotterranea di Porta Maggiore]]
 
== Altri progetti ==
===I Chicago Seven e la rivolta di Attica===
{{interprogetto|preposizione=sul}}
Alla fine degli anni '60 fu coinvolto come legale con il processo dei cosiddetti Chicago Seven.<ref name=bio/>
 
I sospetti erano andati alla Convention [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratica]] del [[1968]] a [[Chicago]] per protestare contro la [[guerra in Vietnam]]. Tra gli arrestati, [[Abbie Hoffman]], tratto in arresto mentre il partito [[Yippie]] stava cercando di candidare alla presidenza un [[maiale]] di nome Pigasus. Assieme a lui furono arrestati anche [[Jerry Rubin]], il futuro senatore della California [[Tom Hayden]] e l'attivista delle Pantere Nere [[Bobby Seale]], che tentò di difendersi da solo, ma gli venne rifiutato. Durante il processo le trovate teatrali di Abbie Hoffman conquistarono spesso i titoli dei giornali, come ad esempio quando, invitato a deporre, prestò giuramento alzando il dito medio invece dell'intera mano. Il giorno della sentenza (le accuse vennero infine ribaltate dalla corte) Hoffman invitò il giudice a provare l'[[LSD]].<ref name=bio/>
[[File:Abbie_Hoffman_visiting_the_University_of_Oklahoma_circa_1969.jpg|thumb|left|190px|Abbie Hoffman nel 1969]]
Il dibattito processuale fu quindi interrotto più volte da scontri tra Kunstler e il procuratore distrettuale Julius Jennings Hoffman (non imparentato con Abbie), che chiamò "rivoluzione dei finocchi" le idee degli imputati.<ref name=bio/>
 
Bobby Seale, presidente nazionale delle Pantere Nere, a un certo punto durante il processo venne fatto legare e imbavagliare dal giudice, perché interrompeva di continuo (verrà condannato a quattro anni). Kunstler paragonerà il giudice Hoffman alla [[Regina Rossa]] di ''[[Alice nel paese delle meraviglie]]''.<ref name=bio/> L'avvocato chiamò a deporre fra i testimoni anche lo [[psichiatra]] e ''guru'' della [[controcultura]] [[Timothy Leary]]. Tutti gli imputati furono assolti dell'accusa, più gravem, cospirazione per incitare alla rivolta. Cinque furono condannati per accuse minori, ma riuscirono a ribaltare la sentenza con l'appello. Mentre la giuria stava deliberando il destino dei Chicago Seven, Hoffman accusò Kunstler colpevole di 24 capi di imputazione per oltraggio alla corte, un'imputazione per ogni volta che il giudice aveva pensato che Kunstler stasse mostrando mancanza di rispetto e maleducazione durante il processo di cinque mesi, e riuscì a farlo condannare a quattro anni e 13 giorni di prigione. Non fu arrestato e le accuse furono ribaltate due anni dopo dalla Corte d'Appello, che ordinò un nuovo processo per Kunstler. Kunstler venne giudicato colpevole per due accuse di "oltraggio alla Corte", ma senza condanna al carcere.<ref name=bio/>
 
A seguito del processo dei Chicago Seven, Kunstler credeva che sarebbe caduto nell'oblio, ma fu presto di nuovo nella cronaca nazionale nel [[1971]], quando scoppiò la [[rivolta della prigione di Attica|rivolta carceraria di Attica State Prison]] a New York, dove 1280 detenuti neri e ispanici presero in ostaggio 33 secondini e 5 impiegati. L'episodio scatenante della rivolta fu la protesta contro l'uccisione, da parte di alcune guardie carcerarie, dell'attivista politico [[George Jackson]], membro del movimento per l'emancipazione dei diritti dei neri ''[[Black Panther]]'', avvenuto il 21 agosto precedente nella prigione californiana di [[carcere di San Quintino|San Quintino]], e i maltrattamenti delle guardie bianche ai detenuti neri.<ref name=attica>[http://www.ilpost.it/2011/09/09/che-cosa-fu-la-rivolta-di-attica/ Che cosa fu la rivolta di Attica] di Elena Favilli</ref>
 
Trentanove prigionieri vennero massacrati nel corso di cinque giorni di disordini, in seguito all'irruzione della polizia, dopo il rifiuto di cedere ad alcune richieste dei rivoltosi, tra cui non venire punite e la concessione di cure per i malati gravi. Un detenuto chiese di non scontare la condanna per guida senza patente in un carcere di massima sicurezza.<ref name=attica/> Il governatore [[Nelson Rockefeller]] però rifiutò ogni accordo e ordinò l'intervento delle forze speciali.<ref name=attica/>
 
Oltre alle vittime decedute - 39 rivoltosi e 10 secondini - più di 200 prigionieri rimasero feriti, di cui 80 in modo grave; ai superstiti, inoltre, furono usate [[torture]] e pestaggi.<ref name=attica/> Nei giorni seguenti la stampa locale affermò che le gole degli ostaggi erano state tagliate dai rivoltosi, cosa che risultò del tutto infondata dalle successive autopsie che appurarono che tutti i decessi erano stati provocati dalle pallottole delle forze dell'ordine.<ref name=attica/>
 
Kunstler venne prima chiamato come intermediario e successivamente intentò cause a favore dei prigionieri torturati, definendo il tutto come un trattamento disumano. Ci fu anche una commissione d'inchiesta e condanne. Nel 1997, due anni dopo la morte di Kunstler, le famiglie di molti ex detenuti di Attica ottennero risarcimenti dal governo.<ref name=bio/><ref name=attica/>
 
===Altri famosi processi===
Kunstler fu anche legale di [[Jim Morrison]], il cantante-poeta leader dei ''[[The Doors|Doors]]'', accusato di oscenità in luogo pubblico, di [[Angela Davis]] (leader del [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America]]), del comico [[Lenny Bruce]] in una causa per la [[libertà di espressione]] e di molti appartenenti all'organizzazione [[comunista]] e rivoluzionaria [[Weather Underground]], che aveva tra l'altro fatto evadere [[Timothy Leary]] (condannato a 30 anni di reclusione per possesso di una modica quantità di [[marijuana]]) dal carcere, oltre ad aver organizzato attentati contro poliziotti e militari.
[[File:Assata Shakur FBI.jpg|thumb|170px|Assata Shakur nella foto segnaletica]]
 
Nel [[1975]] difese invece la militante delle Black Panthers e del [[Black Liberation Army]] [[Assata Shakur]] (vero nome JoAnne Chesimard), accusata nel [[1973]] dell'omicidio di un poliziotto e di altri crimini federali.<ref name=wal/> La Shakur, che si dichiarava innocente, fu infine condannata da una giuria composta solo da bianchi all'[[ergastolo]] e a 33 anni di carcere, ma, temendo per la propria vita, evase nel [[1979]] col supporto del gruppo ''19 maggio'', legato al BLA, di cui facevano parte il fratello [[Mutulu Shakur]] e l'[[italia]]na [[Silvia Baraldini]]. L'attivista si rifugiò a Cuba, dove ottenne [[asilo politico]].<ref name=shakur>[http://www.infoaut.org/index.php/blog/segnalazioni/item/13643-lettera-aperta-da-assata-shakur ''Lettera aperta da Assata Shakur'']</ref> Quale capo dello staff difensivo delle Pantere Nere e di Shakur, Kunstler ricevette intimidazioni anche dai giudici.<ref name=wal>Waldron, Martin (December 3, 1976), "Kunstler and the Courts in a Battle On Right to Discuss Pending Trial". The New York Times, Section 2, p. 21, column 1</ref> Kunstler fu consulente esterno di un testimone del processo contro il BLA, il quale aveva accusato di tortura le autorità<ref>[http://www.nytimes.com/1983/12/25/nyregion/us-brink-s-judge-reject-motion-sentencing-set.html U.S. BRINK'S JUDGE REJECT MOTION; SENTENCING SET]</ref>, e supportò anche il giornalista [[Mumia Abu-Jamal]], condannato a morte con l'accusa di aver assassinato un poliziotto, e difeso da altri legali.
 
L'avvocato Kunstler fu spesso bersaglio di abusi fisici e verbali a causa dei clienti che rappresentava, ma non fu nulla in confronto alle minacce e vessazioni che ricevette in seguito per aver rappresentato clienti [[islam]]ici nel [[1993]] e nel [[1994]]. Kunstler, che era [[ebreo]], era considerato un traditore da parte di alcuni ebrei di destra.<ref name=bio/>
 
Uno dei suoi clienti, il [[nazionalismo arabo|nazionalista arabo]] El Sayyida Nossair, era accusato di aver ucciso il rabbino [[Meir Kahane]], fondatore della [[paramilitare]] [[Lega di Difesa Ebraica]] e del partito anti-arabo [[Kach]] in [[Israele]], organizzazioni terroristiche proponenti la superiorità religiosa ebraica in Medio Oriente. Kahane era difatti un dichiarato [[razzista]] e fondamentalista, sostenitore di un'ideologia [[sionista]] di [[sionismo religioso|matrice religiosa]] estremista, dal suo nome nota come [[kahanismo]].<ref name=bio/> Il partito Kach sarà sciolto, come gruppo terrorista, anche in Israele nel 1994, per decisione di [[Ytzhak Rabin]].
 
Una giuria di New York trovò Nossair innocente dall'accusa di omicidio. Durante il processo, picchetti sfilarono davanti alla casa di Kunstler nel [[Greenwich Village]] a Manhattan e le finestre vennero rotte; ricevette minacce anche al telefono, quando difese il cugino di Nossair, Ibrahim A. Elgabrowny, per l'[[attentato al World Trade Center del 1993]]. Entrambi i clienti, difesi con Ron Kuby, erano legati allo sceicco [[Omar Abd al-Rahman]].<ref name=bio/> Residente a New York City, ʿUmar ʿAbd al-Raḥmān - un religioso musulmano integralista non vedente - e nove altre persone furono arrestate per "cospirazione sediziosa", un reato che punisce la semplice pianificazione di un crimine, senza neppure tentare di metterlo in pratica. Rahman fu portato in giudizio in seguito alle indagini sull'attentato al World Trade Center del 1993 e Kunstler fu uno dei consulenti difensivi; pur senza condividere le idee dello sceicco, considerava incostituzionale punire un reato non attuato. Rahman fu condannato all'ergastolo da scontare nell'infermeria del penitenziario di massima sicurezza statunitense di [[ADX Florence]].
 
===Poesia===
Kunstler, amante da sempre della [[poesia]], ha pubblicato molti dei suoi testi. Una delle sue ultime opere trattava l'arresto dell'ex stella afroamericana del [[football americano]] [[O.J. Simpson]] (difeso da [[Alan Dershowitz]], [[Robert Kardashian]], Johnnie Cochran e altri, e poi assolto in un processo molto controverso) con l'accusa di aver assassinato la sua ex moglie, Nicole Brown Simpson, e un amico, Ronald Goldman, entrambi bianchi; Kunstler commentò: «Mi ha colpito il paradosso di quanto velocemente un idolo sportivo può cadere in una tragedia di proporzioni immense...Di una cosa sono certo, questo non sarà il mio ultimo sonetto sulla questione».<ref name=bio/>
 
===Morte ed eredità===
Kunstler morì sette mesi dopo, il 4 settembre 1995, a New York, un mese dopo l'assoluzione di Simpson.<ref name=bio/>
Si spense improvvisamente per [[insufficienza cardiaca]] all'età di 76 anni. Nella sua ultima apparizione pubblica importante, alle cerimonie di apertura per l'Università presso la Scuola di Architettura e Pianificazione di Buffalo, Kunstler criticò aspramente la [[pena di morte]], dicendo: «Noi siamo diventati il più grande ossario del mondo occidentale, in riferimento alle esecuzioni, il prossimo più vicino a noi è la Repubblica del Sud Africa», che era da poco uscita dal regime dell'[[Apartheid]].
 
William Kunstler lasciò la moglie Margaret Ratner Kunstler e le figlie Karin Kunstler Goldman, Jane Drazek, Sarah Kunstler e Emily Kunstler, oltre che i nipoti Jessica Goldman, Daniel Goldman e Andrew Drazek. Emily Kunstler e Sarah Kunstler hanno realizzato un documentario sul loro padre dal titolo ''William Kunstler: Disturbing the Universe'', che ha avuto la sua prima mondiale nell'ambito del Concorso Documentari del [[Sundance Film Festival]] 2009. Karin Goldman è attualmente il capo sezione dell'ufficio beneficenza presso l'ufficio del procuratore generale di New York.
 
Alcuni mesi dopo, presso la [[Cattedrale di Saint John the Divine]] a New York City, l'avvocato venne commemorato da amici e clienti, tra essi: i poeti [[Amiri Baraka]] e [[Allen Ginsberg]], la leader dei diritti civili [[Betty Shabazz]] (moglie di Malcolm X) e [[Bobby Seale]], oltre che dai famigliari.<ref name=bio/>
 
Il [[New York Times]] citò [[Jimmy Breslin]], in un necrologio in memoria del legale scomparso: "Il signor Bill Kunstler viveva. Viveva con un ritmo bruciante, una furiosa energia, e travolgente amore del giusto e un'antipatia verso lo sbagliato".<ref name=bio/>
 
==Pubblicazioni==
*''Our Pleasant Voices'', 1941
*''The Law of Accidents'', 1954
*''First Degree'', 1960
*''Beyond a Reasonable Doubt? The Original Trial of Caryl Chessman'', 1961
*''The Case for Courage: The Stories of Ten Famous American Attorneys Who Risked Their Careers in the Cause of Justice'', 1962
*''And Justice For All'', 1963
*''The Minister and the Choir Singer: The Hall-Mills Murder Case'', 1964
*''Deep in My Heart'', 1966
*''Trials and Tribulations'', 1985
*''My Life as a Radical Lawyer'', Carol Publishing Corporation [[1994]]
*''Hints & Allegation: The World (In Poetry and Prose)'', 1994
*''Politics on Trial'' (postumo), Ocean Press, 2003
 
==Filmografia e citazioni==
* ''William Kunstler: Disturbing the Universe'', documentario di Emily e Sarah Kunstler, 2009
* Il personaggio di Kunstler compare nei film ''[[The Doors (film)|The Doors]]'' e ''[[Malcolm X (film)|Malcolm X]]''
* Kunstler compare, nei panni di sé stesso, in un episodio della serie ''[[Law & Order]]'' nell'episodio "White Rabbit" (1994).
 
==Note==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{Cita web|url=http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=municipio_vi.wp|titolo=Municipio Roma V (5) ex Municipio VI ed ex Municipio VII}}
*David J. Langun, ''William M. Kunstler: the most hated lawyer in America'', New York, New York University Press, 1999
* {{Cita web|http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/sepolcro_di_marco_virgilio_eurysace|Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali - Sepolcro di Marco Virgilio Eurysace}}
 
{{Regio V Esquiliae}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|Antica Roma|architettura|Roma}}
*[http://www.counterpunch.org/jackson05072003.html Counterpunch.org] 7 maggio 2003 - Consultato il 21 settembre 2010
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
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