Manuela Carmena e Maria di Cosimo I de' Medici: differenze tra le pagine

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{{Aristocratico
{{Carica pubblica
| nome = ManuelaMaria de' CarmenaMedici
|suffisso onorifico =
|immagine = Manuela Carmena Ahora Madrid 2015 - 20.jpg
| immagine = Agnolo Bronzino - Maria (di Cosimo I) de' Medici.jpg|
|carica = [[File:Nuevo Escudo de Madrid.svg|10px]] [[Sindaco di Madrid]]
| legenda = [[Angelo Bronzino]], ''[[Ritratto di Maria di Cosimo de' Medici]]''
|mandatoinizio = 13 giugno [[2015]]
|predecessore titolo = [[AnaPrincipessa di Botella]]Firenze
|successore stemma = Stemma dei Medici.png
|partito periodo = [[Lista civica|Ahora Madrid]]
| predecessore =
| successore =
| nome completo = Maria Lucrezia de' Medici
|altrititoli =
| data di nascita = 3 aprile [[1540]]
| luogo di nascita = [[Firenze]]
| data di morte = 19 novembre [[1557]]
| luogo di morte = [[Livorno]]
| luogo di sepoltura = [[Oratorio della Fortezza]], [[Livorno]]
| dinastia = [[Medici]]
| padre = [[Cosimo I de' Medici]]
| madre = [[Eleonora di Toledo]]
| consorte =
| figli =
|}}
{{Bio
|Nome = ManuelaMaria Lucrezia de'
|Cognome = Carmena CastrilloMedici
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = F
|LuogoNascita = MadridFirenze
|GiornoMeseNascita = 93 febbraioaprile
|AnnoNascita = 1944[[1540]]
|LuogoMorte = Livorno
|GiornoMeseMorte = 19 novembre
|AnnoMorte = 1557
|Attività = politica
|Nazionalità = spagnolaitaliana
|Attività2 = avvocatessa
|Categorie = no
|Nazionalità = spagnola
|FineIncipit = era la figlia primogenita del granduca di Toscana [[Cosimo I de' Medici]] e [[Eleonora di Toledo]]
}} Giudice emerita della [[Corte Suprema di Spagna]], dopo essersi candidata con la lista [[Lista civica|Ahora Madrid]] è stata eletta sindaco della capitale spagnola il 13 giugno 2015.
}}
 
== Biografia ==
Cosimo I aveva già avuto una figlia illegittima, [[Bia de' Medici|Bia]]; ma Maria era la sua prima figlia legittimaː nata dal matrimonio con la nobildonna spagnola Eleonora di Toledo, era la primogenita di una serie di undici figli legittimi, ed ebbe il nome della [[Maria Salviati|nonna paterna]].
Nata nel 1944, si laureò in [[giurisprudenza]] nel 1965. Durante la dittatura di [[Francisco Franco]] si occupò di difendere i diritti dei lavoratori e detenuti e co-fondò<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.es/2015/03/10/manuela-carmena-podemos-madrid_n_6838472.html|titolo=Manuela Carmena, elegida como candidata de Podemos a liderar la lista de Ahora Madrid|lingua=es|editore=''The Huffington Post''|data=10 marzo 2015}}</ref> uno studio legale specializzato in [[diritto del lavoro]] legato alle [[Commissioni Operaie]], che nel 1977 (dopo la morte di Franco) fu bersaglio della ''matanza de Atocha'' ("massacro di Atocha"). Fu anche un membro del [[Partito Comunista di Spagna]].<ref>{{cita web|url=http://www.lamarea.com/2015/04/01/la-historia-visionaria-de-manuela-carmena/|titolo=La historia “visionaria” de Manuela Carmena|lingua=es|editore=''La Marea''|data=1º aprile 2015}}</ref> Successivamente, come giudice, iniziò una battaglia per prevenire la [[corruzione]] giudiziaria.<ref>{{cita web|url=http://elpais.com/diario/1985/05/16/sociedad/485042402_850215.html |titolo=Primeros acuerdos judiciales para impedir las corruptelas en los juzgados|lingua=es|editore=''El País'' |data=16 maggio 1985}}</ref> Nel 1986 ricevette il ''premio nacional derechos humanos'' ("premio nazionale per i diritti umani").<ref>{{cita web|url=http://elpais.com/diario/1986/12/06/sociedad/534207604_850215.html|titolo=La juez Manuela Carmena, premio nacional Derechos Humanos 1986|lingua=es|editore=''El País''|data=6 dicembre 1986}}</ref>
 
La discendenza di Cosimo I e di Eleonora, sebbene numerosa, non fu certo toccata dalla fortuna: tre bambini morirono ancora in fasce, quattro, Maria compresa, durante l'adolescenza o la prima maturità (tra questi, [[Lucrezia di Cosimo I de' Medici|Lucrezia]], forse deceduta per avvelenamento propinato dal marito); una figlia fu assassinata a 34 anni ([[Isabella de' Medici|Isabella]]), il primogenito Francesco morì in circostanze misteriose, di febbre terzana - anche qui si parlò di avvelenamento - a 46 anni, lasciando due soli figli maschi in grado di continuare la dinastiaː di questi, [[Don Pietro de' Medici|Don Pietro]] fu un personaggio discutibile - anche assassino - e lasciò solo figli illegittimi. Restò solo a [[Ferdinando I de' Medici|Ferdinando]] il compito di riscattare l'immagine familiare e continuare la discendenza, cosa che gli riuscì benissimo e con duratura gloria.
Fu membro [[Consiglio Generale del Potere Giudiziario]] (CGPJ), su proposta del partito [[Sinistra Unita (Spagna)|Sinistra Unita]], e fondatrice dell'associazione progressista [[Giudici per la Democrazia]]. Giudice della vigilanza penitenziaria e capo della prima corte di vigilanza penitenziaria di Madrid, fu eletta giudice decano di Madrid in 1993.<ref>{{cita web|url=http://elpais.com/diario/1993/02/11/madrid/729433455_850215.html|titolo=Una juez progresista, nueva decana de Madrid|lingua=es|editore=''El País''|data=11 febbraio 1993}}</ref>
 
Maria fu educata da vera e propria principessa, assieme ai suoi fratelli, vivendo con i genitori a [[Palazzo Vecchio]], dove venne inaugurata una pompa principesca inusitata per Firenze. Tra i tutori si ricordano [[Pier Francesco Riccio]], [[Antonio Angeli da Barga]]. I cronisti del tempo riportano come sapesse parlare [[Lingua spagnola|spagnolo]] fluentemente, insegnato dalla stessa madre e perfezionato sotto la guida di maestri iberici.
Si ritirò dall'attività giudiziaria nel 2010, ed è attualmente membro del ''Patronato de la Fundación Alternativas'', un ''[[think tank]]'' correlata al [[PSOE]], assieme ad altri membri come l'ex presidente socialista [[Felipe González]] o [[José Luis Rodríguez Zapatero]].
 
Già in tenera età si erano predisposte le sue nozze, fidanzandola ufficialmente a [[Alfonso II d'Este]]; ma il matrimonio non poté mai avvenire, perché nel 1557 Maria moriva a Livorno, probabilmente colpita dalle febbri malariche, per via delle paludi infestate che allora circondavano il piccolo villaggio di pescatori, che divenne un grande porto solo alcuni decenni più tardi. Alfonso sposò poi sua sorella [[Lucrezia di Cosimo I de' Medici|Lucrezia]], sulla quale pesano sospetti di avvelenamento da parte di Alfonso stesso.
== Note ==
 
<references/>
Di Maria ci rimane un prezioso ritratto di [[Agnolo Bronzino]], eseguito quando aveva sette o otto anni circa, conservato agli Uffizi. Tra i ritratti della famiglia di Cosimo I, dipinti da Bronzino, il suo è uno tra i più solenniː il prezioso vestito di velluto nero, ricamato in oro e con collo di fine organza di seta bianca, fa risaltare il suo chiaro incarnato e la sua espressione attenta e profonda. Magnifico è il corredo di [[gioielleria|gioielli]], soprattutto le [[perla|perle]], che sottolineano il suo ''status'' principesco e rappresentano oggi una preziosissima testimonianza della [[moda (cultura)|moda]] dell'epoca.
 
I suoi resti sono sepolti nell'oratorio della [[Fortezza Vecchia]] di [[Livorno]].
 
== Ascendenza ==
{{Casato dei Medici}}
<div align="center">
{| class="wikitable"
|+'''Albero genealogico di tre generazioni di Maria de' Medici'''
|-
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Maria de' Medici'''
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Cosimo I de' Medici]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Giovanni dalle Bande Nere]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Giovanni il Popolano]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Caterina Sforza]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Salviati]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Jacopo Salviati]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Lucrezia di Lorenzo de' Medici]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Eleonora di Toledo]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Isabel de Zúñiga]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[María Osorio y Pimentel]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Luis Pimentel]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Juana Osorio]]
|}
</div>
 
== Bibliografia ==
*Marcello Vannucci, ''Le donne di casa Medici'', Newton Compton Editori, Roma 1999, ristampato nel 2006 ISBN 88-541-0526-0
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Maria de' Medici (1540-1557)}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Controllo di autorità}}
*{{cita web|http://documents.medici.org/|Fonte: Archivio online di documenti sulla famiglia Medici|lingua=en}}
 
{{Portale|Biografiebiografie|Politica|SpagnaMedici}}
 
[[Categoria:PoliticiMedici del Partito Comunista(famiglia)|Maria di SpagnaCosimo]]
[[Categoria:Sindaci di Madrid]]