Paularo e Pan di Spagna: differenze tra le pagine

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{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Gastronomia
|nomeComune = Paularo
| nome = Pan di Spagna
|panorama = Paularoconca.gif|
| immagine = Pandispagna cotto.JPG
|linkStemma = Paularo-Stemma.jpg
| didascalia = Pan di Spagna
|siglaRegione = FVG
| IPA =
|siglaProvincia = UD
| altri nomi =bizcocho, bizcochuelo, Sponge cake, Pão de ló, Génoise, pâte génoise
|latitudineGradi = 46
| diffusione =[[Europa]], [[America]]
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|altitudine = 690
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|abitanti = 2.823
|anno = 03-2009
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|frazioni = vedi [[#Frazioni|elenco]]
|comuniLimitrofi = [[Arta Terme]], [[Dellach]] (AT-2), [[Hermagor-Pressegger See]] (AT-2), [[Kirchbach (Carinzia)|Kirchbach]] (AT-2), [[Kötschach-Mauthen]] (AT-2), [[Ligosullo]], [[Moggio Udinese]], [[Paluzza]], [[Treppo Carnico]]
|cap = 33027
|prefisso = [[0433]]
|istat = 030073
|fiscale = G381
|nomeAbitanti = paularini
|patrono = [[San Vito]]
|festivo =
|sito = http://www.paularo.net/
}}
'''Paularo''' ('''''Paulâr''''' in [[Lingua friulana|friulano]]) è un [[comune italiano]] di 2.823 abitanti della [[provincia di Udine]] in [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
[[File:Pandispagnacrudo.JPG|thumb|Pan di Spagna crudo]]
==Geografia fisica==
Paularo si trova a 648 {{m s.l.m.}} (casa comunale) in [[Val Chiarsò|Val d'Incarojo]], nella regione montana della [[Carnia]] ed è circondato dai monti [[Monte Sernio|Sernio]] (2.187 m) e Tersadia (1.959 m), [[Monte Zermula|Zermula]] (2.143 m) e Dimon (2.043 m) a nord, Cimon di Crasulina (2.104 m) a ovest e Salinchiet (1.857 m) a est. Dista 24&nbsp;km da [[Tolmezzo]] e 66 da [[Udine]].
 
Il '''pan di Spagna''' è una pasta [[dolce]] estremamente soffice e spugnosa di uso molto comune in [[pasticceria]]<ref name="gz">{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Pan-di-Spagna.html|titolo=Ricetta Pan di Spagna|sito=Le Ricette di GialloZafferano.it|accesso=11 aprile 2014}}</ref>.
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Paularo}}
*[[zona climatica]]: zona F
 
==Storia Cenni storici ==
È difficile ricostruirre gli eventi storici di Paularo a causa della limitata documentazione scritta, in gran parte distrutta dai vari eventi che colpirono la cittadina (fra cui l'incendio del [[24 dicembre]] [[1709]] che distrusse l'archivio dell'allora comune di Villamezzo).
 
All'incirca a metà del Settecento, la [[Repubblica di Genova]], avendo relazioni commerciali via mare con altri Stati tra cui, com'è noto, [[Spagna]], [[Francia]] e [[Portogallo]], inviò probabilmente un suo ambasciatore alla corte di [[Madrid]], dal re. L'ambasciatore in questione era il marchese [[Domenico Pallavicini]],
Il territorio di Paularo sembrerebbe essere stato da sempre una zona di transito e conserva tracce dell’uomo fin dai tempi più remoti. Sono stati infatti rinvenuti oggetti in [[selce]], risalenti al [[Paleolitico#Paleolitico medio|Paleolitico medio]], nel corso della sistemazione di una strada in una zona compresa tra le località di "Cason di Lanza" e "Valdolce" ed altri strumenti dello stesso tipo, riferibili invece al [[Mesolitico]], nel territorio di "Casera Valbertad", a circa 1600 metri di quota, nei pressi del Passo di Cason di Lanza.
[[Pallavicini|rampollo d'una facoltosa famiglia]], il quale rimase a Madrid dal [[1747]] al [[1749]].
 
[[Domenico Pallavicini]], alla sua partenza, oltre ai vari consiglieri diplomatici, portò con sé il personale della sua casa, ovvero un maggiordomo, i cuochi, i portantini, etc.
Gli scavi effettuati nella frazione Misincinis, tra la fine del [[1995]] e il [[1999]], hanno riportato alla luce un numero significativo di materiali, databili tra la fine del [[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[I secolo a.C.]] In particolare sono state ritrovate 145 tombe a [[incinerazione]] di una [[necropoli]], i cui corredi si riferiscono alla [[cultura di La Tène]] e testimoniano la presenza di popolazioni [[celti]]che e transalpine.
Tra gli uomini al seguito del Pallavicini c'era un giovane pasticcere ligure Giobatta Cabona, già da anni al servizio della famiglia dell'ambasciatore. In occasione di un ricevimento a Madrid, il Pallavicini gli commissionò un dolce diverso dai soliti.
Con la semplice manipolazione degli ingredienti, partendo dal classico [[Biscotto savoiardo|Biscotto di Savoia]], il Cabona creò una pasta battuta, di leggerezza estrema; una volta assaggiato il dolce, tanto fu lo stupore e l'entusiasmo alla corte spagnola che si ritenne doveroso battezzare tale meraviglia di leggerezza col nome di Génoise.<ref>{{cita web|url=http://www.fiordisale.it/2008/08/29/linsostenibile-leggerezza-della-pate-genoise/|titolo=L’insostenibile leggerezza della Pâte Génoise|sito=fiordisale.it|accesso=15 aprile 2014}}</ref> Da questa, inoltre, derivò una versione leggermente semplificata che prese il nome di Pan di Spagna, per onorare la corte spagnola che aveva importato la fortunata della preparazione.<ref>{{cita libro|autore=Laura Rangoni|titolo=Il mio libro dei dolci fatti in casa: Ricette, consigli, segreti|editore=Giunti Editore|ISBN=88-09-79028-6|anno=2013|url=http://books.google.it/books?id=PdVWAQAAQBAJ&pg=PT8&dq=Giobatta+Cabona&hl=it&sa=X&ei=GQ5IU96sJ5C20QWiqIC4DQ&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=Giobatta%20Cabona&f=false}}</ref><ref>{{cita web|url=http://pandispagna.eu/le-origini.html|titolo=Pan di Spagna - le origini di questo dolce italiano|sito=pandispagna.eu|accesso=11 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025040600/http://pandispagna.eu/le-origini.html|dataarchivio=25 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
La fama crebbe tanto rapidamente che, già nel [[1855]], nel severo programma d'esami per maestri pasticceri della scuola di [[Berlino]], tra le materie da dimostrare agli esaminatori, due erano le prove obbligatorie: la battuta al cioccolato e mandorla per la [[Torta Sacher]] e quella della Génoise.
Testimonianza di insediamenti [[Impero Romano|tardo-romani]], sono una tomba situata nella frazione di Misincinis e i resti di una strada lastricata e di un fortilizio nella località "Chiastilirs", ad est di Paularo, nelle vicinanze della frazione di Dierico.
 
== Differenze tra pâte génoise e pan di Spagna ==
[[Immagine:Dierico.jpg|300px|right|thumb|La frazione di Dierico]]
 
La '''pâte génoise''' viene preparata a caldo mescolando gli ingredienti in una terrina il cui fondo poggia nell'acqua di una pentola in leggera ebollizione.
Sono giunte solo sparse testimonianze di primi nuclei abitati nei secoli successivi e Paularo sembrerebbe non avere subito grandi vicende storiche nel corso del [[medioevo]], ad eccezione forse di una storia locale dal sapore leggendario che attribuisce ad una grotta, in località "Cason di Lanza", il nome di Grotta di [[Attila]]. Secondo la leggenda gli abitanti si sarebbero rifugiati nell'anfratto per sfuggire al condottiero [[Unni|unno]].
 
Sbattendo ripetutamente gli ingredienti con un frullino o frusta da cucina, questi divengono spumosi per effetto del calore sulle uova. L'impasto viene quindi cotto in forno per assumere la sua forma definitiva.
La prosperità della vallata è legata al dominio della [[Repubblica di Venezia]], a partire dall’inizio del [[XV secolo]], quando la Serenissima vide nei boschi una fonte di ricchezza per il suo arsenale.
Un importante evento fu la battaglia contro i [[Impero Ottomano|Turchi]], sconfitti nel [[1478]] sui Piani di Lanza.
 
L'impasto del '''pan di Spagna''', invece, viene preparato a freddo mischiando in una terrina poca [[farina]] o [[fecola di patate]], [[zucchero]], [[tuorli]] d'[[Uovo (alimento)|uovo]] e bianchi d'uovo montati a neve fermissima.
Nel [[Settecento]], a Paularo, Jacopo Linussio, grande imprenditore dell’industria tessile in [[Carnia]] impiantò degli stabilimenti; questo fu un periodo molto fiorente per tutta la conca paularina. La dominazione prima [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] prima e quella [[Impero austriaco|austriaca]] invece coincisero con un periodo di grande precarietà per il paese, le industrie caddero in declino e molti abitanti emigrarono.
 
In entrambi i casi il dolce risulta spugnoso e soffice grazie alla massiccia presenza delle uova: la ricetta tradizionale, infatti, non prevede l'uso di [[lievito]].
Con l’annessione al [[regno d'Italia]] nel [[1866]], Paularo divenne una località di villeggiatura; vi soggiornarono anche il poeta [[Giosuè Carducci]] e la scrittrice [[Caterina Percoto]] che ne decantarono la bellezza della natura
 
Paularo è il paese natale di [[Manlio Scopigno]] (1925-1993), allenatore di calcio che portò il [[Cagliari Calcio|Cagliari]] alla conquista dello storico [[scudetto]] nella stagione 1969-70.
 
A Paularo risiede il maestro Giovanni Canciani (1936), illustre musicista e uomo di cultura, fra le cui opere è doveroso annoverare la partitura ''Carnorum Regio'', vero e proprio inno della Carnia. Il maestro è anche il curatore della ''Mozartina'', cui si accenna ''infra''.
 
===Stemma===
 
[[Immagine:Stemma comune paularo.jpg|right|100px]]
 
Lo stemma del Comune rappresenta uno scudo alla sannitica, trinciato in banda, azzurro in capo su cui spiccano in rosso tre torri in pietra merlate alla ghibellina con tre porte aperte; rosso in punta e tre stelle in oro a sei raggi ordinate sotto ciascuna torre. Le tre torri ricordano i tre fortilizi che per diversi secoli hanno provveduto alla difesa del paese, il primo inalzato sopra la zona del Duron, che poneva in comunicazione le valli di Treppo, Paluzza e Valcalda, l'altro sopra la frazione di Dierico che dominava il canale d'Incarojo e il terzo con torre e tempietto pagano era posto sopra il colle che dominava Paularo sul quale ora si eleva la Chiesa Parrocchiale. Inoltre la prima torre simboleggia l'assieme delle Ville a Nord, quella centrale il Capoluogo e la terza la popolazione del canale lungo il corso del torrente Chiarsò; verso sud; esse poggiano su uno scosceso fondo rosso simbolo delle ripide rocciose montagne della vallata.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
*'''Palazzo Valesio-Calice''', nella frazione di [[Villamezzo]], vi si giunge attraverso una scalinata, denominata ''Chianburian'', residenza di una famiglia della nobiltà veneziana che tra l'altro governava i tagli dei boschi per conto di Venezia.
*'''Cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano''', risalente al [[1688]]
*'''Casa Scala''', edificata nel [[XVII secolo]], ospita un museo privato di antichi strumenti musicali detto ''La Mozartina''
*'''cippo di [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]]''', cippo datato [[1777]], delimitava il confine tra la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Impero austriaco]]; su un lato vi è impresso il leone di [[San Marco]] e sull'altro lo stemma del ducato di [[Carinzia]]
*'''Cascata di Salino''', fra i borghi di Salino e Lambrugno, una splendida cascata si apre agli occhi, dopo la prima curva. Da non perdere, specie nel periodo invernale.
*'''Cascata del Rio da Nasa''', sulla strada che da Ravinis porta in Pizzul, una splendida cascata su rocce vulcaniche.
*'''Forra das Callas''', una forra scavata dal torrente Chiarsò nella località di Ramaz. Profonda centinaia di metri e larga da due a cinque metri, il torrente forma pozzi profondi e ribollenti. Era il terrore dei boscaioli che rischiavano la vita durante la "menade" cioè il trasporto del legname a valle mediante l'acqua del torrente.
*'''Casa Tarussio''', posta nella frazione di Villafuori, è una casa padronale, oggi testimonianza della vita carnica d'un tempo, nella quale si conservano le opere dei migliori intagliatori della valle.
*'''Borc Cjavec''', non può non essere citato uno dei borghi più belli di Paularo, che comprende gli edifici più vecchi di Paularo. Da non perdere nella casa Del Negro (là dal barbe Gjulio) un antico tornio per la produzione del mosto di mele e pers martins!
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Paularo}}
 
===Lingue e dialetti===
A Paularo si parla come lingua di uso domestico e di conversazione il [[friulano]] nella variante locale, mentre l'[[Lingua italiana|italiano]] viene usato soprattutto nelle occasioni formali. La vallata comprende molte varianti linguistiche. Nel paesino di Lovea, Valle, Rivalpo (tutti e tre in comune di Arta Terme), si parla un dialetto carnico con le vocali lunghe e strette (mangjeet, steet, etc); nel paesino di Salino, almeno i vecchi, erano famosi per una cadenza particolare e molto calma. Dierico è famoso per la sua "erre" molto pronunciata, stile francese e per la tradizionale "e", aggiunta alla fine della maggior parte delle parole.
 
==Cultura==
[[Immagine:Paular.jpg|right|thumb|300px|La conca di Paularo]]
===Eventi===
* [[5 gennaio]] Manifestazione epifanica nella frazione di Villamezzo (animazione di tutta la natività)
* [[11 febbraio]] Solennità della Beata Vergine di [[Lourdes]] con processione serale lungo via Roma
* [[24 maggio]] Pellerinaggio di tutta la vallata al Santuario della Beata Vergine del Clap in località Castoia
* 2^ domenica di [[giugno]] Solennità di San Vito con Messa Solenne, preceduta dalla processione con immagine del Santo
* 2^ domenica di [[luglio]] Santa Messa in cima al [[Monte Zermula]]
* 1^ domenica di [[agosto]] Festa del Santissimo Redentore presso la Cappellina del Monte Pizzul
* 2^ domenica di [[agosto]] Festa della Madonna della Cintura a Salino
* [[16 agosto]] Festa di [[San Rocco]] a Dierico
* l' ultima domenica di [[agosto]] a Paularo si tiene la manfestazione ''I mistîrs'', dedicata agli antichi mestieri e alle tradizioni carniche.
* 2^ domenica di [[settembre]] Festa della Madonna Addolorata con processione
* 1^ domenica di [[ottobre]] Festa della Madonna del Rosario a Paularo
* 2^ domenica di [[ottobre]] Festa della Madonna del Rosario a Ravinis
* 3^ domenica di [[ottobre]] Festa della Madonna del Rosario a Casaso
* ultima domenica di [[novembre]] Festa di [[Santa Caterina]] a Salino
 
* Ogni anno in una malga del vicino paese [[austria]]co di Rattendorf, si svolge una tradizionale festa che coinvolge gli abitanti di entrambi i paesi.
 
==Geografia antropica==
===Frazioni===
*'''Casaso''' (''Cjasâs'' in [[lingua friulana|friulano]]) sorge a 675 m s.l.m. in [[Val Chiarsò]], alla destra orografica del torrente, su un terrazzo alla periferia del capoluogo comunale. Detto il paese dei "Cence lune", poiché posto in una posizione tale da non consentire la vista della luna.
 
*'''Chiaulis''' (''Cjaulis'' in friulano) sorge a 610 m s.l.m. alla destra orografica del torrente Chiarsò, e costituisce il borgo più meridionale della valle, alle falde del monte Tersadia (1.959 m), tra il Rio Molini e Trelli. Il nome deriva dal friulano ''Cèvole'', ''Cèule'' - voragine, spelonca- .
 
*'''Dierico''' (''Gjeri'' in friulano) Una volta faceva da comune essendo e tutt ora la piu grande frazione della vallata,sorge a 659 m s.l.m. alla sinistra orografica del torrente. Confinante con il M.Sernio (2.187 m), raggiungibile attraverso i vari sentieri di Dioor, Fuarmi, Cjaf da L'omp. A nord la strada continua per i sentieri di montagna tra cui, Faul, Felet, Plan da baree, Chianipade, Turries e Forcje. A valle del paese viene attraversato da un torrente e fiume chiamato Muee. Se ne ha notizia fin dal [[1258]] come ''Digeri''. Prima di passare sotto Paularo è stato comune autonomo. Particolare la parlata con la erre molto marcata, simile alla erre francese. Da annotare la festa di S.Rocco molto caratteristica.
 
*'''Misincinis''' sorge a 715 m s.l.m., su di un pendio ben esposto a sud lungo la strada che porta al [[passo di Lanza]]. Nel [[1995]] mentre si stavano effettuando lavori presso un'abitazione del luogo, sono venuti alla luce i resti di una [[necropoli]] risalente al [[VII secolo a.C.]] Da visitare la sorgente ferruginosa nella zona di Rufosc, sulla strada che conduce a Ravinis, sulla destra scende una strada e costeggiando il torrente Turiee, si giunge presso la fonte, restaurata qualche anno fa.
 
*'''Ravinis''', posta a 855 m s.l.m., a mezzacosta del [[monte Zermula]] (2.143 m), è formata da due borghi ("di sopra"905 m e "di sotto"810 m) che si vanno saldando in seguito all'espansione delle abitazioni. Sembra che il nome derivi dal latino ''rupum'' (rapa) o più probabilmente da ''ripa'' (declivio). Famosi i costumi carnevaleschi che da qualche anno allietano i carnevali di mezza Italia. Un vero gioiello.
 
*'''Rio''' (''Rù'' in friulano) sorge a 670 m s.l.m. Se ne ha notizia fin dal [[1327]] come ''Villa de Riu d'Incarojo''; il nome deriva dal latino ''Rivus'', ruscello: questo, ora ricoperto, nasceva in paese e dopo un breve percorso confluiva nel torrente Chiarsò. Prima di passare sotto Paularo, era frazione del comune di Villamezzo.
 
*'''Salino''', posta a 653 m s.l.m., il cui nome deriverebbe dal latino ''Salina'' con significato di "sorgente salata" o "terreno ricco di sale, sterile". Formato dai borghi di Salino, Lambrugno, Tavella e Castoia fu un tempo comune di quelle ville prima di passare sotto Paularo. Fu caro ala poetessa [[Caterina Percoto]], che in una casa di Tavella veniva a passare la sue vacanze. Vi si trova una [[cascata]], sulla strada proveniente dal capoluogo comunale. Da annotare la chiesa della "Madone dal Clap" (Madonna del sasso), in località Castoia, voluta dalla devozione popolare.
 
*'''Trelli''' (''Treli'' in friulano) sorge a 775 m s.l.m., sulla destra orografica del torrente Chiarsò, alle falde del monte Tersadia (1.959 m). Se ne ha notizia a partire dal [[1285]] come ''Trieli'', ma il toponimo è di origine oscura.
 
*'''Villafuori''' (''Vile di fûr'' in friulano) sorge a 701 m s.l.m. alla destra orografica del torrente Chiarsò. Se ne ha notizia fin dal [[1279]] come ''Chasas de Incarojo''.
 
*'''Villamezzo''' (''Vile di mieç'' in friulano) sorge a 690 m s.l.m. Se ne ha notizia fin dal [[1275]] come ''Villa de medio''. Per il moderno sviluppo edilizio forma un solo nucleo abitativo con il capoluogo Paularo e le frazioni di Villafuori e Rio. La parte vecchia rimane adagiata sul pendio nella parte nord della valle, sotto i prati di ''Plais'' e il bosco di ''Sortisella''. Un tempo costituiva comune, a cui facevano parte le frazioni di Villafuori, Rio, Cogliat, Misinicinis
 
==Economia==
L'economia di Paularo si basa fondamentalmente sull'artigianato e sul turismo.
Nel [[2007]] è stato inaugurato un ''albergo diffuso'', 12 alloggi ricavati in varie case sparse per i paesi di Ravinis, Salino, Dierico, Villamezzo e Paularo centro.
 
==Amministrazione==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Maurizio Vuerli <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 11/04/[[2006]] <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune= 0433 70026 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=non_disponibile <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
Entrambi sono usati come base di moltissimi dolci, come la [[zuppa inglese]]. Si prestano bene a esser tagliati nelle forme più diverse per preparare sagome che vengono rifinite con glasse colorate e decorazioni di zucchero. La pâte génoise è più diffusa nei paesi anglosassoni, mentre il pan di Spagna lo è maggiormente in [[Italia]].
===Gemellaggi===
* {{Gemellaggio|Austria|Kirchbach (Carinzia)|2003}};
* {{Gemellaggio|Francia|Sillingy|}}
 
==Galleria fotograficaNote ==
<gallery>
Immagine:Paularniaf.jpg|Veduta della conca di Paularo d'inverno
Image:Paularoinverno.jpg|Il paese d'inverno
</gallery>
 
<references/>
==Voci correlate==
*[[Comunità Montana della Carnia]]
*[[Portatrici carniche]]
*[[Repubblica libera della Carnia]]
 
== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==
*[[Biscotto savoiardo]]
* [http://www.univ.trieste.it/~zuglio/all/paularo/paularo.depliant.html Necropoli di Misincinis di Paularo]
*[[Pasta biscotto]]
* [http://www.paularo.com/frazions.htm Paularo e le sue frazioni]
*[[Mazamorra]]
* [http://www.ravinis.it/ Ravinis]
 
== Altri progetti ==
{{Comuni della Carnia}}
{{interprogetto}}
{{Provincia di Udine}}
{{Portale|Friuli-Venezia Giulia|Udine}}
 
{{Portale|cucina}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Udine]]
[[Categoria:Carnia]]
 
[[Categoria:Preparazioni di base di pasticceria]]
[[ca:Paularo]]
[[en:Paularo]]
[[eo:Paularo]]
[[fr:Paularo]]
[[fur:Paulâr]]
[[ja:パウラーロ]]
[[lmo:Paularo]]
[[nap:Paularo]]
[[nl:Paularo]]
[[pl:Paularo]]
[[pt:Paularo]]
[[uk:Пауларо]]
[[vi:Paularo]]
[[vo:Paularo]]