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Penso che la voce vada tenuta. L'autore è uno degli scrittori italiani più letti al mondo, il libro è stato un successo commerciale (anche se non è proprio un capolavoro... ma questa è un'opinione personale), la voce completa i link su Wikipedia a tutti i quattordici libri finora scritti della serie con protagonista Oswald Breil e Sara Terracini.
{{Gastronomia
Riporto qui sotto i miei appunti sulla trama del libro, se la comunità riterrà utile la voce sarà più facile ampliarla.
| nome = Pan di Spagna
=L’inizio=
| immagine = Pandispagna cotto.JPG
La monarchia del tirannico ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo è al suo momento più esecrabile.
| didascalia = Pan di Spagna
Ne fa le spese anche l’adolescente etrusco Vel a cui Sesto, il brutale figlio del Superbo, ha ucciso il padre e sequestrato la bellissima madre e la fascinosa nutrice Apa Nacna.
| IPA =
Da quel momento Vel, miracolosamente scampato, ha dovuto sopravvivere vagando per tutto il mondo conosciuto sia cercare di riunirsi con le due donne sopravvissute sia per sfuggire agli implacabili sgherri di Sesto. Grazie a due fedeli compagni, l’aquila Tini ed il gigantesco nubiano Ashgar, Vel arriva in Egitto che è stato appena conquistato dai persiani.
| altri nomi =bizcocho, bizcochuelo, Sponge cake, Pão de ló, Génoise, pâte génoise
Il generale Dario lo premia per l’eroico atto di avergli salvato la madre e l’imperatore Cambise lo mette, appena sedicenne ma infallibile arciere, a capo delle sue guardie personali: il mitico battaglione degli Immortali.
| diffusione =[[Europa]], [[America]]
Purtroppo la pazzia di Cambise rigetta Vel nel baratro della clandestinità, peraltro resa difficoltosa dopo l’amputazione di una gamba. Anche gli uomini che con Vel avevano condiviso la fuga da Tarquinia hanno tristi destini e come lui hanno pagato cari i brevi momenti di serenità.
| zona =
Durante il suo pellegrinare nel mediterraneo Vel nella piccola Ichnusa, un porto commerciale in Sardegna, ritrova incredibilmente la giovane Nabiriye, l’unica sopravvissuta della famiglia dell’ultimo faraone egizio Psammetico; i due si erano conosciuti mentre lei stava fuggendo dai conquistatori persiani e lui dalla follia del loro re Cambise. Un amore che sembrava non poter avere futuro si trasforma in un felice matrimonio, ma Vel non resiste alla tranquilla vita nella cittadina sarda e decide di tornare in Persia dove Dario non lo ha dimenticato ed addirittura a lui si affida per salire al trono del “re dei re”. Il giovane “monco” è ora architetto di corte ed è il progettista della fantastica nuova capitale di Persepoli. L’etrusco però si trova a dover nuovamente fuggire quando si scopre che ha sposato Nabiriye, di fatto ancora principessa di una nazione nemica dei persiani.
| categoria = dolce
Vel ed il nubiano Ashgar si troveranno ancora insieme ed unitisi col pirata macedone Halys, innamorato della nutrice Apa Nacna, arriveranno a Roma per un ultimo disperato tentativo di liberare la madre di Vel e Ari Nacna.
| riconoscimento =
E’ anche grazie alla sete di giustizia dell’etrusco Vel che i romani si sono sbarazzati del tirannico Tarquinio il Superbo e del suo brutale figlio Sesto. C’è però alle porte di Roma un nuovo nemico, il Lars (re) etrusco Porsenna. (che dopo aver minacciato di impalare Nabiriye apprezza il valore di Vel e lo incarica di costruire il suo incredibile ed introvabile sepolcro sotterraneo).
| ingredienti = [[farina]], [[zucchero]], [[uovo (alimento)|uova]]
=Ai tempi nostri=
| varianti =
Monsignor Fausto Denagua è un “giovanilissimo” novantenne. Più che le caratteristiche di un sacerdote ha quelle di uno spietato uomo d’affari; il Centro medico Guillot che presiede è in realtà un’organizzazione criminale che si occupa di trapianti di organi.
}}
Quando a Rio de Janeiro viene trovato il cadavere di Laura Marradesi è il fratello Toni a richiedere l’intervento di Sara Terracini, collega archeologa, e di Oswald Breil il di lei marito. Le cause della morte di Laura sembrano assurde e l’attività della ricercatrice nel discusso Centro Guillot si dimostra essere la causa del decesso.
 
Oswald e Sara nella loro base operativa, lo storico e lussuoso panfilo Williamsburg già residenza galleggiante di presidenti americani, dispongono di un affiatato gruppo di ex agenti e collaboratori del Mossad. Stavolta anche per loro il nemico sembra troppo potente, anche se le risorse economiche dei “cattivi” si sono quasi prosciugate a causa dello scellerato finanziamento al califfato dell’ISIS.
[[File:Pandispagnacrudo.JPG|thumb|Pan di Spagna crudo]]
Mentre in Europa gli attentati islamici portati avanti da cinque “immortali” seminano terrore e morte, Breil e Sara sequestrati dal califfo dell’ISIS, vengono salvati in maniera rocambolesca.
 
La fonte economica per Monsignor Denagua e l’ISIS potrebbe essere l’immenso tesoro che Marradesi forse è in grado di rintracciare in terra toscana. Sulle tracce di Marradesi le spie di Denagua riescono ad avvicinarsi al sepolcro del lucumone (Lars) etrusco Porsenna, talmente pieno d’oro da oscurare ogni precedente scoperta archeologica. --[[Utente:Dariocima|Dariocima]] ([[Discussioni utente:Dariocima|msg]]) 10:40, 5 giu 2018 (CEST)
Il '''pan di Spagna''' è una pasta [[dolce]] estremamente soffice e spugnosa di uso molto comune in [[pasticceria]]<ref name="gz">{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Pan-di-Spagna.html|titolo=Ricetta Pan di Spagna|sito=Le Ricette di GialloZafferano.it|accesso=11 aprile 2014}}</ref>.
 
== Cenni storici ==
 
All'incirca a metà del Settecento, la [[Repubblica di Genova]], avendo relazioni commerciali via mare con altri Stati tra cui, com'è noto, [[Spagna]], [[Francia]] e [[Portogallo]], inviò probabilmente un suo ambasciatore alla corte di [[Madrid]], dal re. L'ambasciatore in questione era il marchese [[Domenico Pallavicini]],
[[Pallavicini|rampollo d'una facoltosa famiglia]], il quale rimase a Madrid dal [[1747]] al [[1749]].
 
[[Domenico Pallavicini]], alla sua partenza, oltre ai vari consiglieri diplomatici, portò con sé il personale della sua casa, ovvero un maggiordomo, i cuochi, i portantini, etc.
Tra gli uomini al seguito del Pallavicini c'era un giovane pasticcere ligure Giobatta Cabona, già da anni al servizio della famiglia dell'ambasciatore. In occasione di un ricevimento a Madrid, il Pallavicini gli commissionò un dolce diverso dai soliti.
Con la semplice manipolazione degli ingredienti, partendo dal classico [[Biscotto savoiardo|Biscotto di Savoia]], il Cabona creò una pasta battuta, di leggerezza estrema; una volta assaggiato il dolce, tanto fu lo stupore e l'entusiasmo alla corte spagnola che si ritenne doveroso battezzare tale meraviglia di leggerezza col nome di Génoise.<ref>{{cita web|url=http://www.fiordisale.it/2008/08/29/linsostenibile-leggerezza-della-pate-genoise/|titolo=L’insostenibile leggerezza della Pâte Génoise|sito=fiordisale.it|accesso=15 aprile 2014}}</ref> Da questa, inoltre, derivò una versione leggermente semplificata che prese il nome di Pan di Spagna, per onorare la corte spagnola che aveva importato la fortunata della preparazione.<ref>{{cita libro|autore=Laura Rangoni|titolo=Il mio libro dei dolci fatti in casa: Ricette, consigli, segreti|editore=Giunti Editore|ISBN=88-09-79028-6|anno=2013|url=http://books.google.it/books?id=PdVWAQAAQBAJ&pg=PT8&dq=Giobatta+Cabona&hl=it&sa=X&ei=GQ5IU96sJ5C20QWiqIC4DQ&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=Giobatta%20Cabona&f=false}}</ref><ref>{{cita web|url=http://pandispagna.eu/le-origini.html|titolo=Pan di Spagna - le origini di questo dolce italiano|sito=pandispagna.eu|accesso=11 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025040600/http://pandispagna.eu/le-origini.html|dataarchivio=25 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
La fama crebbe tanto rapidamente che, già nel [[1855]], nel severo programma d'esami per maestri pasticceri della scuola di [[Berlino]], tra le materie da dimostrare agli esaminatori, due erano le prove obbligatorie: la battuta al cioccolato e mandorla per la [[Torta Sacher]] e quella della Génoise.
 
== Differenze tra pâte génoise e pan di Spagna ==
 
La '''pâte génoise''' viene preparata a caldo mescolando gli ingredienti in una terrina il cui fondo poggia nell'acqua di una pentola in leggera ebollizione.
 
Sbattendo ripetutamente gli ingredienti con un frullino o frusta da cucina, questi divengono spumosi per effetto del calore sulle uova. L'impasto viene quindi cotto in forno per assumere la sua forma definitiva.
 
L'impasto del '''pan di Spagna''', invece, viene preparato a freddo mischiando in una terrina poca [[farina]] o [[fecola di patate]], [[zucchero]], [[tuorli]] d'[[Uovo (alimento)|uovo]] e bianchi d'uovo montati a neve fermissima.
 
In entrambi i casi il dolce risulta spugnoso e soffice grazie alla massiccia presenza delle uova: la ricetta tradizionale, infatti, non prevede l'uso di [[lievito]].
 
Entrambi sono usati come base di moltissimi dolci, come la [[zuppa inglese]]. Si prestano bene a esser tagliati nelle forme più diverse per preparare sagome che vengono rifinite con glasse colorate e decorazioni di zucchero. La pâte génoise è più diffusa nei paesi anglosassoni, mentre il pan di Spagna lo è maggiormente in [[Italia]].
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Biscotto savoiardo]]
*[[Pasta biscotto]]
*[[Mazamorra]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|cucina}}
 
[[Categoria:Preparazioni di base di pasticceria]]
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