Super Mario World e Geografia del Giappone: differenze tra le pagine

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{{gamebox
{{torna a|Giappone}}
|nomegioco= Super Mario World
[[File:Satellite image of Japan in May 2003.jpg|upright=1.4|thumb|Il [[Giappone]] visto dal [[satellite artificiale|satellite]]]]
|immagine=Marioworld.jpg
La '''geografia del Giappone''' comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici ([[Pianura|pianure]], [[Mare|mari]], [[Montagna|rilievi]], [[Lago|laghi]] e [[Fiume|fiumi]]) del [[Giappone|Paese nipponico]].
|didascalia=Immagine del gioco ''Super Mario World''.
|sviluppo=[[Nintendo EAD]]
|pubblicazione=[[Nintendo]]
|datarilascio= [[Immagine:Flag of Japan.svg|22px|Japan]] [[21 novembre]], [[1990]]<br>[[Immagine:Flag of the United States.svg|22px|North America]] [[13 agosto]], [[1991]]<br>[[Immagine:Flag of Europe.svg|22px|European Union]] [[11 aprile]], [[1992]]
|genere=[[Videogioco a piattaforme]]
|modigioco=[[Singolo giocatore]], [[Multiplayer]]
|piattaforma=[[Super Nintendo]]
|piattaforma1= [[Wii Virtual Console]]
|tipomedia=[[Cartuccia (supporto)|cartuccia]] 4-[[megabit]]
|requisiti=
|periferiche=controller [[Super Nintendo]]
}}
{{nihongo|'''''Super Mario World'''''|スーパーマリオワールド|Sūpā Mario Wārudo|comunemente abbreviato in '''SMW'''}} è un [[videogioco a piattaforme]] della [[Nintendo]], pubblicato nel [[1990]] per la [[console]] [[Super Nintendo Entertainment System]].
 
Il Giappone è uno [[stato insulare]] dell'[[Asia orientale]], nonché un [[arcipelago]] [[Stratovulcano|stratovulcanico]] che si estende lungo la costa [[Oceano Pacifico|pacifica]] dell'[[Asia]]. Secondo il sistema di [[coordinate geografiche|coordinamento geografico]] il Paese si estende dal 24° al 46° di [[latitudine]] nord e dal 123° al 146° di [[longitudine]] est. È bagnato a est dall'[[Oceano Pacifico]], a nord dal [[Mare di Okhotsk]], separato dall'[[Estremo Oriente russo]] dallo [[stretto di La Pérouse]], ad ovest dal [[Mar del Giappone]] che lo separa dalla [[Corea]], mentre a sud l'arcipelago delle [[Ryūkyū|isole Ryūkyū]] è separato da [[Cina]] e [[Taiwan]] dal [[Mar Cinese Orientale]].<ref name=geojap>{{cita web|formato=pdf|url=http://fpcj.jp/old/e/mres/publication/ff/pdf_07/01_land.pdf|titolo=Facts and Figures of Japan 2007 01: Land|editore=Foreign Press Center Japan|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://unstats.un.org/unsd/methods/m49/m49regin.htm#asia|titolo=Standard Country and Area Codes Classifications|editore=United Nations Statistics Division|data=1º aprile 2010|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.japan-guide.com/list/e1000.html|titolo=Japan Geography|sito=Japan-guide.com|lingua=en|accesso=4 luglio 2013}}</ref>
Fu ideato da [[Shigeru Miyamoto]], come quarto episodio della saga di ''[[Super Mario Bros]]'' e come titolo di lancio per lo SNES. [[Hiroshi Yamauchi]] fu produttore esecutivo del gioco, mentre [[Shigefumi Hino]] ne curò la grafica e [[Koji Kondo]] le musiche e gli effetti sonori. È il titolo SNES più famoso e di maggior successo di vendite.
 
L'[[arcipelago giapponese]] è composto da un totale di 6.852 isole, le quali formano un arco lungo circa 3000&nbsp;km che si apre verso nord-ovest. Le isole maggiori sono quattro: da nord a sud, [[Hokkaidō]], [[Honshū]], [[Shikoku]], [[Kyūshū]]. Le isole Ryūkyū, [[Isola di Okinawa|Okinawa]] compresa, si trovano a sud di Kyūshū. Il territorio giapponese si estende per 377.915&nbsp;km² (62º Paese al mondo per grandezza), di cui 364.485&nbsp;km² rappresentano terraferma mentre i restanti 13.430&nbsp;km² sono occupati dall'acqua.
Si tratta del primo videogioco Nintendo in cui appare il dinosauro [[Yoshi]]. Con il suo aiuto, [[Super Mario|Mario]] deve liberare il Paese dei Dinosauri e la principessa [[Peach Toadstool|Peach]] dalle grinfie di [[Bowser]].
 
== Territorio ==
Nel [[1991]] fu realizzato anche un [[cartone animato]] ispirato al videogioco.
[[File:Sea of Japan Map en.png|thumb|upright=1.6|left|Il [[Mar del Giappone]] separa l'arcipelago giapponese dalla penisola coreana, mentre a nord lo [[stretto di La Pérouse]] separa l'isola di [[Hokkaidō]] da quella di [[Sachalin]]]]
 
L'[[arcipelago giapponese]] è composto da un totale di 6.852 [[Isole del Giappone|isole]].<ref>{{Cita web|url=http://www.mlit.go.jp/crd/chirit/ritoutoha.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071113053915/http://www.mlit.go.jp/crd/chirit/ritoutoha.html|titolo=離島とは(島の基礎知識)|editore=[[Ministero del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo]]|lingua=ja|dataarchivio=13 novembre 2007|accesso=22 agosto 2015|urlmorto=sì}}</ref> Le quattro isole maggiori, da nord a sud, sono [[Hokkaidō]], [[Honshū]], [[Shikoku]] e [[Kyūshū]]; esse formano un arco lungo circa 3.000&nbsp;km che si apre verso nord-ovest, a est del [[Eurasia|continente euroasiatico]], tra l'[[oceano Pacifico]], il [[Mare di Ochotsk]], il [[Mar del Giappone]] e il [[Mar Cinese Orientale]].<ref name="territorioamb">{{Cita web|url=http://www.it.emb-japan.go.jp/territory/data.html|titolo=Il territorio giapponese|editore=[[Ministero degli affari esteri (Giappone)|Ministero degli affari esteri del Giappone]]|accesso=1º giugno 2017}}</ref>
==Trama==
Giunti sull'isola dei Dinosauri per prendersi una vacanza, appena arrivati, Mario e Luigi lasciano la pincipessa Peach (Toadstool nella versione occidentale) da sola per intraprendere una rapida esplorazione del posto. Una volta ritornati, però, scoprono che la principessa è scomparsa e, perciò, i due fratelli si mettono alla ricerca per scoprire chi l'ha rapita, e per farlo avranno bisogno dell'aiuto di Yoshi, un dinosauro che dimora sull'isola. Alla fine si scoprirà che è stato il solito Bowser a rapire Peach, che l'ha portata nel suo castello.
 
A sud della regione del [[Kantō]], a circa 1.100 km dalle isole maggiori, si estende l'arcipelago delle [[isole Nanpō]] che a sua volta comprende le [[isole Izu]], [[isole Ogasawara|Ogasawara]] e [[Isole Vulcano|Vulcano]], di cui fa parte la celebre [[Iwo Jima]].<ref name="library">{{cita libro|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-7093.html|capitolo=Composition, Topography, and Drainage|titolo=Japan: A country study|autore=Ronald E. Dolan|autore2= Robert L. Worden|editore=[[Biblioteca del Congresso]]|data=1992|città=Washington D.C.|accesso=26 maggio 2017|lingua=en}}</ref> A sud di Kyūshū si trova l'arcipelago delle [[Ryūkyū]],<ref>{{cita|McCargo 2000|pp. 8-11|McCargo}}.</ref> le cui isole principali sono [[Okinawa]], [[Isole Amami|Amami]] e [[Isole Sakishima|Sakishima]]. A nord di Hokkaidō si estendono infine le [[isole Curili]], la cui sovranità è [[Disputa delle isole Curili|motivo di disputa]] con il [[Russia|governo russo]].<ref name="library"/> Esclusi i territori contesi, il territorio giapponese si estende per 377.915&nbsp;km² (62º Paese al mondo per grandezza), di cui 364.485 km² rappresentano terraferma mentre i restanti 13.430&nbsp;km² sono occupati dall'acqua.<ref name=cia>{{en}}[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ja.html CIA - The World Fact (Japan)]</ref>
==Caratteristiche del gioco==
[[File:Topographic map Japan-en.svg|thumb|upright=1.6|Mappa topografica del Giappone]]
Si può giocare anche in due giocatori: a turno, il giocatore 1 conrolla Mario e il giocatore 2 controlla Luigi (Nella versione per Game Boy Advance è possibile scegliere uno dei due personaggi liberamente senza aspettare turni)
 
Le isole che formano il Giappone costituiscono la parte emersa di una grande catena montuosa, in origine appartenente al [[continente asiatico]], dalla quale si staccarono nell'[[era cenozoica]].<ref name=territorio>{{Cita web|url=http://www.giappone-turismo.it/territorio.html|titolo=Il territorio|sito=giappone-turismo.it|accesso=5 luglio 2013}}</ref> La lunga e stretta isola principale, Honshū, che da sola rappresenta i due terzi della superficie del Paese,<ref name=garzanti>{{Cita|Riganti 1990|p. 128|Riganti}}.</ref> ha un'ampiezza massima inferiore ai 322&nbsp;km, mentre nessun punto del Giappone è distante più di 161&nbsp;km dal mare.<ref name=territorio/>
Il gioco è diviso in diverse mappe, che contengono vari livelli. Diversamente da quanto accadeva in ''[[Super Mario Bros. 3]]'', la mappa è un territorio unico, pur presentando diversi tipi di paesaggio.
Il litorale del Giappone, molto lungo in proporzione alla superficie totale del Paese, si estende per 29.750&nbsp;km, con numerose baie e insenature.<ref name=cia/><ref name=territorio/>
[[Immagine:Goomba stomp2.png|thumb|Immagine del gioco]]
La mappa presenta un vasto reticolato di strade e vicoli, che sono sbloccabili solo trovando tutte le uscite segrete dei livelli: di fatto, per la prima volta nella serie, Mario può ripetere più volte lo stesso livello, o per trovare le uscite segrete o per raccogliere le monete di Yoshi. Il gioco presenta una struttura non del tutto lineare: sfruttando le diverse scorciatoie (in particolare la Star Road, evoluzione delle Warp Zone dei precedenti titoli), è possibile finire il gioco in undici livelli, su oltre novanta effettivi.
Durante la partita, Mario può raccogliere vari power-up: il fungo magico che raddoppia le dimensioni di Mario proteggendolo ad un primo impatto dei nemici, il fiore di fuoco, con cui mario può sparare delle palle di fuoco (entrambi presenti anche negli episodi precedenti, tranne che in Super Mario Bros 2 nella versione occidentale), e una piuma, che dona a Mario una cappa con la quale può volare per pochi secondi (ma offre anche un tipo di volo che garantisce quota infinita, ma di difficile controllo). Questo strumento è l'evoluzione del costume da procione e di Tanooky di [[Super Mario Bros. 3]]. Ad arricchire il gameplay ci pensa il dinosauro [[Yoshi]], che fa da cavalcatura a Mario e funge anch'egli da potenziamento: Yoshi può camminare su nemici appuntiti, può ingoiare quasi tutti i nemici e inoltre, se ingoia dei gusci koopa, può volare, sputare fuoco o addirittura scatenare terremoti (a seconda del colore del guscio). Nella Terra dei Dinosauri ci sono razze di Yoshi di quattro colori (verde, rosso, blu, giallo), ed ognuna di esse ha diverse caratteristiche: Yoshi verde a seconda del guscio che ingoia sputa fuoco o guscio, quello rosso sempre fuoco con qualsiasi guscio, quello giallo con qualsiasi guscio fa tremare sempre la terra, e quello blu vola con qualsiasi guscio che ingoia.
 
Le coste sul Pacifico sono in prevalenza frastagliate, ricche di golfi, promontori e insenature, in conseguenza dell'azione erosiva delle maree e di violente tempeste.<ref name=londrillo>{{Cita|Bacchi; Londrillo 1987|p. 380|Bacchi}}.</ref> La costa occidentale di Kyūshū, sul Mar Cinese Orientale, rappresenta la parte più irregolare del litorale giapponese. È possibile trovare qualche insenatura navigabile sulla costa orientale sopra [[Tokyo]], ma è a sud dell'[[Baia di Tokyo|omonima baia]] che sono situati molti dei più importanti porti e baie del Giappone.<ref name=territorio/> Tra Honshū, Shikoku e Kyūshū si trova il [[Mare interno di Seto]], disseminato di isole e collegato all'oceano Pacifico e al Mare del Giappone da tre piccoli stretti raramente colpiti dalle tempeste oceaniche.<ref name=territorio/> La linea costiera occidentale, che s'affaccia sul Mare del Giappone, è poco articolata e ha un'estensione inferiore ai 4.830&nbsp;km; le uniche insenature di rilievo sono la [[baia di Wakasa]] e la [[baia di Toyama]] nello Honshū.
Una volta sbloccati tutti i sentieri della Star Road, è possibile accedere alle "special courses": si tratta di livelli dalla difficoltà proibitiva.
 
L'arcipelago nipponico è stato trasformato dall'opera dell'uomo in una sorta di terra continua, in cui le quattro isole principali son interamente raggiungibili e percorribili dai mezzi di trasporti ferroviari e stradali grazie alla costruzioni di enormi viadotti e gallerie che collegano tra loro le varie isole.<ref name=minerva3/> Inoltre sono state costruite diverse [[isole artificiali]], quali ad esempio [[Odaiba]] e [[Port Island]].<ref>{{cita|Norbury, 2005|pp. 13-14}}.</ref>
==Nemici==
Mario deve affrontare come sempre tutto l'esercito al servizio di Bowser, compresi i suoi sette figli.
*[[Koopa Troopa]]:se vengono colpiti, perdono il guscio che può essere utilizzato per colpire altri nemici.Se vengono mangiati da Yoshi, gli danno uno speciale potere in base al colore dei gusci. Possono anche volare ('''Paratroopa''').
*[[Goomba]]: appaiono molto raramente e in questo titolo un semplice salto non basta per sconfiggerli, ma si ribaltano; una volta ribaltati possono essere lanciati contro altri nemici
*[[Tartosso]]: compaiono nei vari castelli e se colpiti si rigenerano; sono immuni alle palle di fuoco ma non ai colpi di mantello
*Chargin' Chuck: bisogna colpirli molte volte per sconfiggerli; alcuni si scagliano contro, altri lanciano palle o pietre
*Super Koopa: volano grazie ai mantelli a grande velocità; alcuni (quelli col mantello lampeggiante), se colpiti, rilasciano una piuma
*Lakitu: lancia koopistrici dalla nuvola
*Piante Piranha: spuntano da tubi saltando e, alcune volte, lasciando cadere piccole fiammelle
*Talpe (Monty Mole): possono apparire all'improvviso dalla terra; alcune sono molto grandi (Mega Mole)
*Missili (Bullet Bill): piccoli missili che si scagliano a tutta velocità; alcuni sono di notevoli dimensioni (Banzai Bill)
 
Nel novembre 2008 il Giappone ha presentato una richiesta di espansione della sua [[piattaforma continentale]]; quattro anni più tardi, nel 2012, la Commissione delle Nazioni Unite sui limiti della piattaforma continentale ha riconosciuto in tutto 310.000&nbsp;km² di fondale intorno [[Okinotorishima]], dando al Giappone la possibilità di accedere alle risorse dei fondali marini delle aree vicine. Secondo la Commissione delle Nazioni Unite sui limiti della piattaforma continentale, l'espansione approvata equivale a circa l'82% della superficie totale del Giappone. La [[Cina]] e la [[Corea del Sud]], successivamente, hanno espresso perplessità sulla concessione di tale espansione, poiché ritengono non classificabile come isola l'atollo di Okinotorishima,<ref>{{cita web|url=http://www.upi.com/Top_News/World-News/2012/04/28/Japan-granted-more-continental-shelf/UPI-15731335656074/?spt=hs&or=tn|titolo=Japan granted more continental shelf|sito=upi.com|data=28 aprile 2012|accesso=5 luglio 2013}}</ref> contestando il diritto alla [[zona economica esclusiva]] di quell'area da parte del Giappone.<ref>{{cita news|url=http://www.japanfocus.org/-yukie-yoshikawa/2541|titolo=The US-Japan-China Mistrust Spiral and Okinotorishima|pubblicazione=The Asia-Pacific Journal|lingua=en|data=11 ottobre 2007|accesso=29 dicembre 2012}}</ref>
==Altre versioni==
Nel [[1994]] Super Mario World compare anche nella raccolta per [[SNES]] "[[Super Mario All Stars]] + Super Mario World" venduta in bundle con una speciale edizione della [[console]] sopracitata; questa versione di ''Super Mario World'' è quella ripresa dal gioco ''Super Mario Advance 2''.
 
=== Punti estremi ===
Il gioco uscì il [[14 dicembre]] [[2001]] per [[Game Boy Advance]], come parte della serie ''Super Mario Advance'', col titolo '''''Super Mario Advance 2: Super Mario World'''''.
[[File:Extreme points japan map.png|thumb|upright=1.6|I punti estremi del Giappone]]
Considerando gli attuali confini politici, i punti estremi del Giappone sono:
 
; Giappone
Dal [[2007]] il gioco ''Super Mario World'' è scaricabile al prezzo di 8€ (800 [[Wii points]]) dal servizio on-line [[Virtual Console]], esclusivo per la console [[Wii]]. Il gioco è lo stesso della versione per [[SNES]].
* a settentrione: [[Benten-jima]], [[Wakkanai]], [[Prefettura di Hokkaidō|Hokkaidō]], una piccola isola deserta a nord di [[Capo Sōya]] - 45°31'35″N, 141°55'09″E
:: se si tiene conto dei [[Disputa delle isole Curili|territori attualmente in disputa]] tra Giappone e [[Russia]]: Capo Kamuiwakka (o [[Capo Koritsky]]) a nord di [[Iturup]], nelle [[isole Curili]] - 45°33'N, 148°45'E
* a meridione: atollo di [[Okinotorishima]] - 20°25'N, 136°04'E
* a occidente: [[Yonaguni]], una delle [[isole Yaeyama]] - 24°27′N, 122°59′E
* a oriente: [[Minami Torishima]], un atollo corallino a nord dell'Oceano Pacifico - 24°18′N, 153°58′E
 
; Giappone (solo isole principali)
==Curiosità==
* a settentrione: [[Capo Sōya]], Wakkanai, Hokkaidō - 45°31'N, 141°56'E
*Il team addetto allo sviluppo di Super Mario World era il Joho Kaihatsu ("divisione dell'intrattenimento"), che in occasione dello sviluppo di questo gioco cambiò il nome in EAD ("entertainment analysis & development"), nome che conserva tutt'oggi.
* a meridione: [[Capo Sata]] nella [[penisola di Osumi]], [[Minamiōsumi]], [[Prefettura di Kagoshima|Kagoshima]] - 30°59'N, 130°39'E
*La prima versione del gioco fu realizzata nel [[1988]], insieme ad un demo di ''[[Pilotwings]]'' (all'epoca ''Dragonfly'')<ref>[http://disgruntleddesigner.com/chrisc/secrets11.html Japanese Secrets!<!-- Bot generated title -->]</ref>.
* a occidente: [[Kōsakibana]], [[Sasebo]], [[Prefettura di Nagasaki|Nagasaki]] - 33°13'N, 129°33'E
*Il gioco inizialmente si doveva chiamare "Super Mario Bros. 4", ma poi fu cambiato in "Super Mario World", per mettere in evidenza la grandezza e la profondità del mondo di gioco.
* a oriente: [[Capo Nosappu]], [[Nemuro]], Hokkaidō - 43°22'N, 145°49′E
 
;Altezze estreme
==Bibliografia==
* punto più basso: [[Hachirōgata (lago)|Hachirōgata]] (-5 m)
*Babich, Andrea: ''I mondi di Super Mario. Azioni. Interazioni. Esplorazioni'', Unicopli, 2004
* punto più alto: [[Monte Fuji]] (3776 m)
 
==Note= Orografia ===
{{vedi anche|Montagne del Giappone}}
[[File:MountfujiNASA.jpg|thumb|left|Il [[monte Fuji]] visto dal [[satellite artificiale|satellite]]]]
[[File:Topographic maps of Mount Fuji and Tokyo.jpg|thumb|Mappa topografica del Monte Fuji]]
 
Il territorio, molto irregolare, è caratterizzato dal succedersi di alte montagne e vallate profonde, con pianure alluvionali di limitata estensione poste sui fondivalle e presso gli sbocchi costieri dei fiumi; la più grande di queste, la [[pianura del Kantō]], sulla quale sorge [[Tokyo]], raggiunge appena i 15.000&nbsp;km².<ref>{{cita|Louis-Frédéric, 2002|p. 478}}.</ref> A causa di questa frammentazione delle aree pianeggianti, il terreno coltivabile è pari solo a circa il 15% della superficie totale del Paese.<ref name="minerva">{{Cita|Fedrizzi e Ferri 2000|p. 106|Ferri}}.</ref> Altre zone pianeggianti estese, situate perlopiù intorno ai corsi inferiori dei principali fiumi e lungo la costa, si trovano nello Hokkaidō: lungo il corso del [[Ishikari (fiume)|fiume Ishikari]] nella parte occidentale dell'isola, lungo il [[Tokachi (fiume)|fiume Tokachi]] a sud-est e intorno alle città di [[Nemuro]] e [[Kushiro]] sulla costa centrorientale. Nello Honshū vi sono diverse zone pianeggianti; le maggiori sono la [[pianura di Osaka]], all'interno della zona del [[Kansai]], dove sorgono le città di [[Kōbe]], [[Kyoto]] e [[Osaka]] e quella di [[Pianura di Nōbi|Nōbi]], dove la principale città è Nagoya. Nel Kyūshū la pianura più estesa è quella di [[Pianura di Tsukushi|Tsukushi]].
 
La caratteristica dominante del territorio giapponese è dunque rappresentata dalla massiccia presenza di rilievi, i quali occupano il 75% della totalità del paese.<ref name=garzanti/> Una lunga catena di montagne scorre nel mezzo dell'arcipelago, dividendolo in due metà, una che si affaccia sull'Oceano Pacifico e un'altra sul Mar del Giappone. Sul lato del Pacifico si trovano montagne ripide che vanno da 1.500 a 3.000 metri di altezza, con profonde vallate e gole.<ref name="library"/>
 
Honshū è attraversata da nord a sud da diverse catene montuose accidentate, con numerose diramazioni. A nord dell'isola le più alte cime sono costituite in maggior numero da [[Cono vulcanico|coni vulcanici]] (tra i quali spicca il [[monte Chōkai]], di 2.230 m); a sud si elevano il [[monte Iide]] (2.105 m) e il vulcano [[Monte Bandai|Bandai]] (1.819 m); al centro della catena assiale di Honshū campeggia il vulcano attivo di [[Monte Asama|Asama]] (2.542 m) e il [[monte Fuji]], che con i suoi 3.776 m di altezza rappresenta la montagna più alta del Giappone, vulcano in fase di [[quiescenza]] dal 1708.<ref name=curcio>{{Cita|Curcio 1978|p. 2468|Curcio}}.</ref>
[[File:Mount Kita from Mount Komatsu 1997-1-1.jpg|miniatura|Il [[monte Kita]], la seconda vetta giapponese]]
Nella zona centrale si alzano tre catene montuose – i [[monti Hida]], [[Monti Kiso|Kiso]] e [[Monti Akaishi|Akaishi]] – che insieme formano le [[Alpi giapponesi]], con cime spesso superiori ai 3.000 metri.<ref name="sapere">{{cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Alpi+Giappon%C3%A9si.html|titolo=Alpi Giapponesi|sito=sapere.it|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> La vetta più alta di questa catena è il [[monte Kita]] (3.193 m), facente parte dei monti Akaishi, seguita dalle cime di [[Monte Hotaka|Hotakadake]] (3.190 m), [[Monte Yari|Yari]] (3.180 m), e alcuni vulcani, quali [[Monte Ontake|Ontake]] (3.063 m), [[Monte Norikura|Norikura]] (3.026 m) e [[Monte Yake|Yake]] (2.458 m), tutti facenti parte della catena dei monti Hida, che si allunga per circa 150&nbsp;km tra il Mar del Giappone a nord e il fiume [[Kiso]] a sud; il [[monte Kisokoma]] (2.956 m) rapprresenta invece la cima più alta dei monti Kiso.<ref name="sapere"/>
 
Formazioni montuose con cime significanti si elevano anche nello Hokkaidō (dove la cima più alta è il [[monte Asahi]] di 2.290 m), Shikoku (il [[monte Ishizuchi]] con 1.982 m è il più alto della zona), che però non presenta catene vulcaniche, e Kyūshū, dove i rilievi sono di altezza inferiore; tra questi vanno citati il [[monte Kujū]] (1.778 m), il [[monte Aso]] (1.592 m) e il [[Sakurajima]] (1.117 m).<ref name=curcio/>
 
=== Attività sismica ===
{{vedi anche|Geologia del Giappone|Terremoti in Giappone|Vulcani del Giappone}}
A testimonianza dell'intenso [[Vulcano|vulcanismo]] che, insieme alla forte instabilità sismica, ha caratterizzato la formazione geologica del Paese, sul territorio giapponese sorgono ancora circa 200 vulcani (pari al 26% di tutte le montagne del Giappone<ref name=minerva2>{{Cita|Fedrizzi e Ferri 2000|p. 104|Ferri}}.</ref>) dei quali 108 sono tuttora attivi<ref>{{cita news|url=http://foto.panorama.it/Giappone-il-risveglio-del-vulcano-Shinmoedake2|titolo=Giappone, il risveglio del vulcano Shinmoedake|pubblicazione=[[Panorama (rivista)|Panorama]]|data=2 febbraio 2011|accesso=26 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131003004704/http://foto.panorama.it/Giappone-il-risveglio-del-vulcano-Shinmoedake2|dataarchivio=3 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|http://www.giappone.cc/vulcani-del-giappone.html|Vulcani del Giappone|sito=giappone.cc|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> (pari al 10% su scala globale), mentre numerosissime sono le [[Onsen|sorgenti termali]]. La presenza dei vulcani attivi e la frequenza di [[terremoti]] fanno del Giappone una delle regioni più instabili del pianeta,<ref name=londrillo/> a causa anche della sua collocazione lungo una delle principali linee sismiche, quella che dalle [[isole Aleutine]], a nord, arriva fino alle [[isole della Sonda]], a sud.<ref name=minerva2/>
 
La ricerca geologica ha evidenziato un abbassamento della costa giapponese occidentale e un innalzamento della costa sul Pacifico. La costa orientale è colpita da terremoti che interessano una zona molto estesa, solitamente accompagnati da forti maree e maremoti, talvolta con onde anomale di eccezionale altezza, dette [[tsunami]] (come quella che nel [[1995]] ha colpito, spianandole, le coste dell'isola di [[Okushiri]]). Questi sismi sono legati agli assestamenti della crosta terrestre in prossimità della massa continentale asiatica, dove si ha un fenomeno di [[subduzione]], ossia di sprofondamento del fondo oceanico (e difatti in vicinanza delle isole giapponesi si trovano alcuni dei più profondi abissi oceanici, come la [[fossa delle Marianne]], 11.032 m), con parallelo sollevamento del bordo continentale, dal quale sarebbe sorto l'arcipelago con le sue montagne e i suoi vulcani.
 
L'instabilità che caratterizza le isole del Giappone del resto si verifica tutt'intorno all'oceano Pacifico, per cui si parla di [[cintura di fuoco]], di cui l'arcipelago sarebbe una delle sezioni più attive.<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://shinku.nichibun.ac.jp/jpub/pdf/jr/IJ1501.pdf|cognome=Barnes|nome=Gina L.|titolo=Origins of the Japanese Islands: The New “Big Picture”|editore=Università di Durham|data=2003|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110428043510/http://shinku.nichibun.ac.jp/jpub/pdf/jr/IJ1501.pdf|dataarchivio=28 aprile 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il terremoto più disastroso che si ricordi nella storia giapponese si verificò [[Grande terremoto del Kantō del 1923|nel 1923]]: con epicentro nella [[baia di Sagami]], danneggiò gravemente Tokyo e Yokohama, provocando la morte di circa 140.000 persone.<ref name=isda>{{cita web|url=http://www.idsa.in/idsacomments/JapanCopingwithaNationalCalamity_rpanda_160311|titolo=Japan Coping with a National Calamity|lingua=en|editore=Institute for Defence Studies and Analyses|data=16 marzo 2011|accesso=3 luglio 2013}}</ref> Il [[Grande terremoto di Kobe|grande terremoto dell'Hanshin del 1995]], la cui intensità ha raggiunto il settimo grado della [[scala Richter]], ha colpito la città portuale di [[Kōbe]], facendo perire circa 5.000 persone.<ref>{{cita web|url=http://www.city.kobe.jp/cityoffice/48/quake/higai.html|titolo=被害の状況|lingua=ja|editore=Kobe City FIRE Bureau|data=17 gennaio 2006|accesso=4 luglio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080414163632/http://www.city.kobe.jp/cityoffice/48/quake/higai.html|dataarchivio=14 aprile 2008}}</ref> Un altro grande terremoto è stato quello dell'11 marzo [[2011]], che ha raggiunto il grado 9.0 di magnitudo, causando conseguentemente uno tsunami. Questo è stato il terremoto con magnitudo maggiore mai registrato del Paese. L'epicentro ebbe luogo non distante dalla città di [[Sendai]] ed ebbe effetti disastrosi.<ref>{{cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/03/13/AOBd4RE-apocalisse_aggiornamenti_giappone.shtml|titolo=Apocalisse in Giappone: gli aggiornamenti|pubblicazione= [[Il Secolo XIX]]|data=13 marzo 2011|accesso=4 luglio 2013}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-6632871f-21ca-4f2e-b578-5dad16f461c6.html|titolo=Terremoto Giappone, rivista la magnitudo a 9 Cresce l’incubo del nucleare|pubblicazione= [[Rai News]]|data=13 marzo 2011|accesso=4 luglio 2013}}</ref>
 
=== Idrografia ===
{{vedi anche|Fiumi del Giappone}}
[[File:Shinano river.JPG|thumb|Vista aerea del [[Shinano (fiume)|fiume Shinano]] ]]
Data la particolare conformazione stretta e allungata delle isole giapponesi non possono esistere grandi bacini idrografici e i fiumi, che disvolgono il loro corso dallo spartiacque alla costa, sono generalmente brevi.<ref name=minerva3>{{Cita|Fedrizzi e Ferri 2000|p. 105|Ferri}}.</ref> A causa di ciò, l'[[energia idroelettrica]] derivata garantisce solo il 12% del fabbisogno energetico del Paese.<ref name="minerva"/>
 
Il fiume più lungo è lo [[Shinano (fiume)|Shinano]], nello Honshū, un corso di circa 370&nbsp;km;<ref name=curcio/> sull'isola altri fiumi importanti sono il [[Tone (fiume)|Tone]], che possiede il bacino più grande (15.763&nbsp;km²),<ref name=curcio/> il [[Kitakami (fiume)|Kitakami]],<ref name=minerva3/> che come il Tone sfocia nel Pacifico, il [[Tenryū (fiume)|Tenryū]] e il [[Mogami (fiume)|Mogami]].<ref>{{treccani|honshu/|Honshu|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> Tra i principali fiumi del Hokkaidō vi sono l'[[Ishikari (fiume)|Ishikari]], secondo fiume giapponese per estensione del bacino,<ref>{{treccani|ishikari/|Ishikari|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> oltre al [[Teshio (fiume)|Teshio]] e al [[Tokachi (fiume)|Tokachi]].<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Hokkaid%C5%8D.html|titolo=Hokkaidō|sito=sapere.it|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> Il [[Yoshino (fiume)|Yoshino]] è il maggiore fiume dello Shikoku.<ref>{{treccani|shikoku_(Enciclopedia-Italiana)/|SHIKOKU|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
 
Numerosi sono i laghi, alcuni formati da sbarramenti delle valli fluviali e quasi tutti di origine vulcanica, ma solo il [[lago Biwa]], nel Honshū, possiede una superficie apprezzabile, 689&nbsp;km².<ref name=curcio/>
 
== Clima ==
[[File:Himejijo sakura2.jpg|thumb|Fioritura dei ciliegi presso il [[castello di Himeji]] nella [[prefettura di Hyōgo]] in aprile]]
In virtù del notevole sviluppo in latitudine del Paese, le isole giapponesi presentano condizioni climatiche molto varie.
La temperatura media varia tra i 5&nbsp;°C di Nemuro (Hokkaidō) e i 16&nbsp;°C di Okinawa, con una temperatura media di 25&nbsp;°C.<ref>{{cita web|url=http://www.jnto.go.jp/eng/arrange/essential/climate.html|titolo=Climate|editore=Japan National Tourism Organization|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110218041449/http://www.jnto.go.jp/eng/arrange/essential/climate.html|dataarchivio=18 febbraio 2011|urlmorto=sì}}</ref> La più alta temperatura mai misurata, invece è di 41&nbsp;°C, fatta registrare il 12 agosto [[2013]] nella [[prefettura di Kōchi]],<ref>{{cita news|url=http://ajw.asahi.com/article/behind_news/social_affairs/AJ201308120105|titolo=Japan’s highest temperature--41 degrees--marked in Kochi Prefecture|pubblicazione=[[Asahi Shimbun]]|data=12 agosto 2007|accesso=2 settembre 2013|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130813031959/http://ajw.asahi.com/article/behind_news/social_affairs/AJ201308120105|dataarchivio=13 agosto 2013}}</ref> con un aumento della temperatura di 1,2&nbsp;°C rispetto alla media usuale, il quale ha provocato nella stessa estate dagli 87 ai 338 decessi, soprattutto tra le persone anziane.<ref>{{cita web|url=http://www.meteoweb.eu/2013/09/caldo-record-in-giappone-e-stata-lestate-piu-calda-della-storia/223784/|titolo=Caldo record in Giappone: è stata l’estate più calda della storia!|sito=Meteoweb.eu|data=2 settembre 2013|accesso=2 settembre 2013}}</ref>
[[File:Mount Yari from Mount Otensho.jpg|thumb|La vegetazione rossastra del [[monte Yari]], nella [[prefettura di Nagano]], in autunno]]
Estati brevi e miti e inverni lunghi e rigidi caratterizzano l'isola di Hokkaidō e la parte settentrionale del Honshū; gli inverni rigidi si devono in gran parte ai venti di nord-ovest provenienti dalla [[Siberia]] e alla corrente marina fredda, detta [[Corrente Oyashio]], che scende da nord e lambendo le coste di Hokkaidō e quelle settentrionali di Honshū accentua in queste regioni i rigori dell'inverno, ricoprendole di neve per quasi tre mesi all'anno.<ref name=garzanti/> Nel sud e nell'est del Honshū le temperature invernali sono notevolmente miti grazie all'influenza della corrente calda detta [[Corrente Kuroshio]] (o Corrente del Giappone), che sale da sud e lambisce le coste meridionali di Honshū e delle altre due isole, mitigando il clima invernale.<ref name=garzanti/>
 
Fondamentalmente è possibile dividere l'arcipelago in sei distinte zone:
* [[Hokkaidō]] - situata all'estremo nord della regione, ha inverni rigidi ed estati fresche con clima prevalentemente montano. Le precipitazioni sono normali, tranne in inverno in cui le isole vengono solitamente sepolte dalla neve.
* [[Mar del Giappone]] - ad ovest, in inverno vi sono forti nevicate causate dai venti che in estate espongono a brezze fresche la regione. In ogni caso le temperature possono raggiungere a volte picchi elevati (tipico delle regioni toccate dal [[Föhn]]).<ref>{{Cita web| url=http://giappone.temperature.flowiktionary.org| titolo=Temperatura del mare in Giappone| sito=Previsionimeteolungotermine.net| accesso=9 dicembre 2012| urlmorto=sì}}</ref>
* [[Honshū|Isola centrale]] - clima tipico delle parti più interne delle isole, con forti sbalzi di temperatura dall'estate all'inverno e dal giorno alla notte. Poche precipitazioni.
* [[Mare interno di Seto|Seto Naikai]] - la zona marina tra Honshū, Shikoku e Kyūshū viene riparata dai monti [[Chūgoku]] e [[Shikoku]] dai venti caratterizzando l'area con un clima particolarmente mite durante tutto l'anno.
* [[Oceano Pacifico]] - la costa est in cui gli inverni sono rigidi con poche precipitazioni ed estati calde e afose.
* [[Ryūkyū|Isole a sud ovest]] - zona caratterizzata da un [[clima subtropicale]] con inverni caldi e estati torride. Le precipitazioni sono abbondanti e sovente si abbattono [[Tifone (meteorologia)|tifoni]].
[[File:Kita34JoEki2005-2.jpg|thumb|right|D'inverno il Giappone settentrionale è generalmente molto nevoso. Nella foto uno scorcio di [[Sapporo]].]]
Durante gennaio e febbraio il clima è generalmente soleggiato e secco, ad eccezione del nord del Giappone e lungo il Mar del Giappone in cui sono frequenti le [[Nevicata|nevicate]]. A marzo, le prime fioriture dei [[Susino|susini]] e dei [[Ciliegio|ciliegi]] sono i segnali dell'inizio della primavera, la quale ad aprile rende il clima piacevole e mite. A maggio la vegetazione diventa lussureggiante e le temperature sono ancora confortevoli; a Hokkaidō, l'arrivo della primavera è ritardato di circa un mese rispetto a Tokyo, mentre nell'altra estremità del Paese, a Okinawa, inizia la {{nihongo|[[stagione delle piogge]]|梅雨|tsuyu}} che generalmente dura fino a metà giugno. A giugno la stagione delle piogge inizia in tutto il resto del Paese, tranne Hokkaidō; anche se non piove tutti i giorni, il tempo tende ad essere nuvoloso e tetro. La durata e l'intensità della stagione delle piogge può cambiare completamente di anno in anno. Quest'ultima si conclude solitamente a luglio, portando caldo e afa nella maggior parte del Giappone. La stagione dei tifoni raggiunge il suo picco nel mese di agosto e settembre: i tifoni di solito colpiscono le coste di Okinawa, Kyūshū e Shikoku e causano forti piogge in quasi tutto il Giappone per circa due giorni. Ad ottobre il clima è ancora caldo, ma si abbassa tuttavia il grado di umidità, tornando secco e mite nel mese di novembre e dicembre.<ref>{{cita web|url=http://www.japan-guide.com/e/e2273.html|titolo=When to travel|sito=Japan-guide.com|accesso=5 luglio 2013|lingua=en}}</ref>
 
== Ambiente ==
=== Politica ambientale e inquinamento ===
{{vedi anche|Politica ambientale in Giappone}}
La politica ambientale in Giappone riflette la necessità di coniugare ad uno sviluppo economico e tecnologico sempre più all'avanguardia una particolare attenzione nei confronti della natura e dell'ambiente.<ref name=ambiente>{{cita web|url=http://www.giapponeinitalia.org/effetto-serra-sulla-politica-ambientale-giapponese/|titolo=“Effetto serra” sulla politica ambientale giapponese|sito=Giapponeinitalia.org|data=6 ottobre 2009|accesso=5 luglio 2013}}</ref> Come primo importatore al mondo di entrambe le risorse naturali non rinnovabili e rinnovabili e uno dei più grandi consumatori di [[combustibili fossili]] (l'80% dell'energia è acquistata dall'estero, sotto forma di gas dall'[[Indonesia]] e soprattutto petrolio dai [[Paesi arabi]]<ref name=minerva4/>), il governo giapponese si assume la responsabilità internazionale di conservare e proteggere l'ambiente.
 
Nel [[2009]], in seguito all'ondata di rinnovamento in seno all'entourage politico giapponese, con l'elezione dell'allora leader del [[Partito Democratico del Giappone|partito democratico]] [[Yukio Hatoyama]], la [[Politica del Giappone|politica giapponese]] in materia di tutela dell'ambiente risultava essere oggetto di riforme significative, ambiziose, e di ardua realizzazione: la riduzione del 25% delle emissioni entro il [[2020]] rispetto ai livelli del [[1990]].<ref name=ambiente/>
[[File:Looking down at Hamamatsucho.JPG|thumb|left|Una zona densamente popolata di Hamamatsuchō, Tokyo.]]
Il Giappone dispone di fonti energetiche naturali limitate, ma ciò nonostante sostiene un settore industriale in rapida espansione, oltre a una popolazione numerosa con un tenore di vita fra i più alti del mondo, avvalendosi di centrali nucleari, da cui traeva circa il 40% dell'energia,<ref name=minerva4>{{Cita|Fedrizzi e Ferri 2000|p. 107|Ferri}}.</ref> questo prima del [[disastro di Fukushima Dai-ichi]] che ha costretto il Paese nipponico a rivedere i suoi programmi di sviluppo nucleare.<ref name=sala>{{cita news|cognome=Sala|nome=Ilaria Maria|url=http://www.lastampa.it/2012/09/15/esteri/il-giappone-da-l-addio-alle-centrali-nucleari-chiuse-entro-anni-5rThcdKz3yaXZgSpd5ZzOI/pagina.html|titolo=Il Giappone dà l'addio alle centrali nucleari "Chiuse entro 30 anni"|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=15 settembre 2012|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
 
L'[[inquinamento ambientale]] in Giappone ha accompagnato l'industrializzazione del Paese fin dal [[periodo Meiji]]. Uno dei primi casi fu l'avvelenamento da rame causato dal drenaggio della [[miniera di rame di Ashio]] nella [[prefettura di Tochigi]], iniziato già nel [[1878]]. Alluvioni e straripamenti ripetuti si verificarono nel bacino del fiume [[Watarase]], e 1.600 ettari di terreni agricoli e urbani dei villaggi delle prefetture di Tochigi e [[prefettura di Gunma|Gunma]] furono danneggiate sia dall'alluvione, sia dall'acqua contaminata che conteneva eccessiva quantità di composti inorganici del rame derivati dalla miniera di Ashio.<ref>{{cita web|url=http://archive.unu.edu/unupress/unupbooks/uu35ie/uu35ie04.htm|titolo=The Ashio Copper mine pollution case: The origins of environmental destruction|editore=Università degli Stati Uniti|accesso=6 luglio 2013|lingua=en}}</ref>
 
Il Giappone inoltre soffre dei problemi ambientali tipici dei [[Paesi industrializzati]]. Produce forti quantitativi di emissioni di gas nell'atmosfera, che, accumulandosi, contribuiscono all'[[effetto serra]]. L'inquinamento atmosferico è aggravato dall'elevata concentrazione delle aree urbane, dove vive l'80% della popolazione.<ref name=minerva6>{{Cita|Fedrizzi e Ferri 2000|p. 109|Ferri}}.</ref> Le città di Tokyo e Osaka, attorno alle quali si estende una grande conurbazione, sono particolarmente colpite da [[inquinamento acustico]] e [[Inquinamento atmosferico|atmosferico]] (da Tokyo il monte Fuji è visibile solamente 78 giorni l'anno a causa dello [[smog]]<ref name=garzanti2>{{Cita|Riganti 1990|p. 231|Riganti}}.</ref>). Le emissioni di anidride solforosa si sono significativamente ridotte in conseguenza delle normative ambientali, ma gli ossidi di azoto, che contribuiscono alle piogge acide e creano danni alla salute, costituiscono ancora un problema. La qualità dell'acqua è migliorata costantemente a partire dal [[1970]],<ref>{{cita web|url=http://www.erca.go.jp/yobou/archives/category/taiki-jouhoukan/taiki-history-taiki-jouhoukan|titolo=日本の大気汚染の歴史|editore=Environmental Restoration and Conservation Agency|accesso=3 gennaio 2013|lingua=ja|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130105110320/http://www.erca.go.jp/yobou/archives/category/taiki-jouhoukan/taiki-history-taiki-jouhoukan|dataarchivio=5 gennaio 2013}}</ref> anche se molte riserve idriche superano ancora i limiti relativi alle sostanze organiche. L'aumento dei rifiuti domestici negli anni ottanta è stato fra i più alti al mondo e il Giappone si trova a fronteggiare una grave carenza di luoghi da adibire a discariche.<ref>{{cita web|formato=pdf|url=https://www.oecd.org/environment/environmentalcountryreviews/2110905.pdf|titolo=ENVIRONMENTAL PERFORMANCE REVIEW OF JAPAN|editore=[[Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico|OCSE]]|accesso=3 gennaio 2013|lingua=en}}</ref>
 
Il Giappone, infine, è uno dei leader mondiali nello sviluppo di nuove tecnologie rispettose dell'ambiente, ed è al 20º posto al mondo secondo l'[[Indice di sostenibilità ambientale]] 2010.<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://ciesin.columbia.edu/repository/epi/data/2010EPI_summary.pdf|titolo=2010 Environmental Performance Index|editore=Yale University|accesso=3 gennaio 2013|lingua=en}}</ref> In quanto firmatario del [[Protocollo di Kyoto]], il Paese nipponico ha l'obbligo di ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica e di adottare altre misure per contrastare il cambiamento climatico.<ref>{{cita news|url=https://www.reuters.com/article/2009/06/24/idUST191967|titolo=Japan sees extra emission cuts to 2020 goal-minister|pubblicazione=[[Reuters]]|data=24 giugno 2009|accesso=3 gennaio 2013|lingua=en}}</ref>
 
=== Aree protette ===
{{vedi anche|Parchi nazionali del Giappone}}
Aree protette e speciali riserve di caccia erano già presenti da lungo tempo, ben prima dell'era moderna. Le foreste coprono oggi circa il 70% del Paese, anche se si tratta spesso di piantagioni commerciali.<ref name=curcio/> Malgrado le sue considerevoli riserve, il Giappone è fra i maggiori importatori di legname, proveniente soprattutto dal [[Borneo]].<ref>{{cita news|url=http://it.mongabay.com/news/2007/0611-china.html|titolo=La richiesta cinese guida il disboscamento globale|pubblicazione=[[Reuters]]|sito=Mongabay.it|data=10 giugno 2007|accesso=6 luglio 2013}}</ref>
Al 31 marzo [[2008]] in Giappone si contavano 29 parchi nazionali e 56 parchi seminazionali. L'area dei primi copre 20.869&nbsp;km² (il 5,5% della superficie nazionale), mentre i secondi coprono 13.614&nbsp;km² (il 3,6% del totale). Inoltre i 309 parchi prefetturali si sviluppano su un'area di 19.608&nbsp;km² (il 5,2% del totale).<ref>{{Cita web|formato=pdf|url=http://www.env.go.jp/en/nature/nps/park/doc/files/np_3.pdf |titolo=Summary table of area figures for Natural Parks |editore=Ministry of the Environment|pagina=1f |accesso=1º febbraio 2012}}</ref> Un'ampia serie di riserve faunistiche e di santuari speciali si estendono per oltre l'8% del territorio. Sono inoltre stati istituiti almeno 28 parchi marini.
 
La Legge per la conservazione della natura del [[1972]] prevede che tutti i sistemi naturali siano inventariati ogni cinque anni, un mandato che il governo ha rispettato con l'ausilio di volontari e di organizzazioni non governative. La frequenza di visite da parte dei cittadini ai parchi nazionali è fra le più alte del mondo e fin dagli anni ottanta si è imposto un forte movimento ambientalista.
Tra le principali aree protette vi sono il parco nazionale dei Monti Daisetsu, sull'isola di Hokkaidō, il Joshin-Etsu-Kogen ([[1949]]) e il Bandai-Asahi ([[1950]]), entrambi sull'isola di Honshū. In Giappone inoltre vi sono 16 siti riconosciuti [[Patrimonio dell'UNESCO|patrimoni mondiali dall'UNESCO]], tra i quali le [[Isole Ogasawara]], la penisola di [[Parco nazionale Shiretoko|Shiretoko]], [[Shirakami-Sanchi]], e l'[[Yakushima|Isola Yakushima]].<ref>{{Cita web|url=http://www.japan-guide.com/e/e2251.html|titolo=Japan's UNESCO World Heritage Sites |sito=Japan-guide.com|accesso=3 gennaio 2013}}</ref> Nel [[1980]] il governo ha dichiarato 4 riserve della biosfera nell'ambito del programma [[Man and the Biosphere|MAB]] (Man and the Biosphere, l'uomo e la biosfera) dell'UNESCO.
 
Il Giappone ha ratificato la [[Convenzione di Ramsar]] sulla salvaguardia delle zone umide (cui non hanno aderito molti Paesi dell'area asiatica),<ref>{{Cita web|url=http://www.ramsar.org/cda/en/ramsar-pubs-annolist-japan/main/ramsar/1-30-168%5E16573_4000_0__|titolo=The Annotated Ramsar List: Japan|editore=[[Ramsar]]|accesso=3 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917191036/http://www.ramsar.org/cda/en/ramsar-pubs-annolist-japan/main/ramsar/1-30-168%5E16573_4000_0__|dataarchivio=17 settembre 2011}}</ref> i Trattati per il legname tropicale del [[1983]] e del [[1994]] e il [[Trattato Antartico]]. Fra gli altri accordi ambientali internazionali vi sono quelli relativi alla biodiversità, al cambiamento del clima, alle specie in via d'estinzione, alle modificazioni dell'ambiente, allo smaltimento dei rifiuti pericolosi, allo scarico dei rifiuti in mare, all'abolizione dei test nucleari, alla protezione dell'ozono sfera e all'inquinamento navale.
 
[[File:2007 Sakura of Fukushima-e 007 rotated.jpg|thumb|Fiore di ciliegio a [[Fukushima]]]]
 
=== Flora e fauna ===
Grazie alla temperatura calda e umida dell'estate, il Giappone ha una flora varia e rigogliosa che conta più di 4000 specie di piante.<ref name=florafauna>{{cita web|url=http://www.giappone.cc/flora-e-fauna-in-giappone.html|titolo=La natura in Giappone - Flora e fauna in Giappone|sito=Giappone.cc|accesso=5 luglio 2013}}</ref> Fra le piante fiorite va menzionato innanzitutto il [[ciliegio]], che fiorisce a inizio primavera: è il fiore nazionale e costituisce un motivo ricorrente nell'arte e nella cultura giapponese, nonché simbolo di vita, delicatezza e purezza.<ref>{{cita web|url=http://www.viaggiare.it/vblog/2010/03/giappone_la_festa_del_ciliegio_in_fiore.php|titolo=Giappone: la festa del ciliegio in fiore|sito=Viaggiare.it|accesso=5 luglio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.wahaha-paradise.com/?SIid=40&LAid=3|titolo=FIORE DI CILIEGIO|sito=Wahaha-paradise.com|data=|accesso=5 luglio 2013}}</ref> In aprile, le colline si ricoprono invece dei colori delle [[camelie]] e delle [[azalee]] e, all'inizio di maggio, delle [[peonie]], uno dei fiori più coltivati. Il loto è in fiore in agosto, mentre in novembre uno dei più famosi festival floreali giapponesi celebra il [[crisantemo]], fiore che rappresenta l'[[Emblema del Giappone|emblema della famiglia imperiale]].<ref name=florafauna/> Tra gli altri fiori si ricordano l'[[anagallide]], la [[campanula]], il [[gladiolo]] e diverse varietà di [[Giglio|gigli]].
Tra gli alberi predominano le [[conifere]]; diffuso è il [[Cryptomeria japonica|cedro]] giapponese, detto ''sugi'', che può raggiungere e superare i 40 m d'altezza, il [[larice]] e diverse varietà di [[Abies|abete]]. Nel Kyūshū, nello Shikoku e nel Honshū meridionale si trovano alberi come il [[bambù]] (utilizzato in [[Cucina giapponese|cucina]] e nell'[[architettura giapponese|edilizia]]), l'[[albero della canfora]] e il [[fico d'india]]; la pianta del [[tè]] e della cera vegetale sono coltivate nella zona centrale di Honshū e in tutta l'area meridionale del Paese.<ref name=florafauna/> Nel Honshū centrale e settentrionale crescono alberi tipici della zona temperata, come il [[faggio]], il [[Salix|salice]], il [[castagno]], oltre a diverse conifere; vi è diffusa inoltre una coltura estensiva della pianta della [[lacca]] e del [[gelso]]; molto comuni sono anche il [[cipresso]], il tasso, l'[[agrifoglio]] e il [[Myrtus communis|mirto]]. La vegetazione del Hokkaidō è di tipo subartico, più o meno simile a quella della [[Siberia]] meridionale, con una diffusa presenza di abeti e larici; ma nelle zone più temperate si trovano l'[[ontano]], il [[pioppo]] e il [[faggio]].
In Giappone è praticata una forma pressoché unica di [[Ikebana|giardinaggio decorativo]], con la riproduzione stilizzata e in scala ridotta di paesaggi naturali. Vengono inoltre coltivati alberi nani, i [[bonsai]], che grazie a un'abile e continua potatura, non superano i 30&nbsp;cm d'altezza.<ref name=florafauna/>
 
La fauna giapponese, ricca e varia, è [[Paleartico|paleartica]] ed affine a quella della Siberia e della Cina, con infiltrazioni indocinesi.<ref name=curcio/> Annovera tra le sue specie animali tipici delle zone fredde, come la tigre siberiana dell'[[isola di Sachalin]] e altri di tipo subtropicale come i [[Macaco giapponese|macaco dalla faccia rossa]], rappresentate dalla famiglia dei [[Cercopithecidae|cercopitecidi]], che popolano le isole di Honshū e Shikoku. L'isolamento del Paese ha consentito lo sviluppo di varie specie autoctone, tra cui diverse specie di mammiferi (ad esempio il [[Rodentia|roditore]] ''[[Apodemus speciosus]]''), molte specie di uccelli e una nutrita varietà di rettili, anfibi (fra cui è particolare la [[salamandra gigante giapponese]], che può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza), pesci,<ref name=curcio/><ref name=florafauna/> e insetti, come le [[Cicale in Giappone|cicale]].<ref name=zikadecult>{{cita web|lingua=en|url=http://zikade.world.coocan.jp/culture.html|titolo=Cicada as Japanese culture|sito=Cicadae in Japan|accesso=23 agosto 2017}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
{{vedi anche|Demografia del Giappone|Regioni del Giappone|Prefetture del Giappone|Città del Giappone|Municipalità del Giappone}}
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Regions and Prefectures Japan.png|300px|left]]
Il Giappone è suddiviso in otto [[Regioni del Giappone|regioni]] geografiche ([[Hokkaidō]], [[Tōhoku]], [[Kantō]], [[Chūbu]], [[Kansai]], [[Chūgoku]], [[Shikoku]], [[Kyūshū]]) e in 47 [[Prefetture del Giappone|prefetture]], ciascuna controllata da un governatore elettivo, da un'assemblea legislativa e da una burocrazia amministrativa. Ogni prefettura è ulteriormente suddivisa in città, paesi e villaggi.<ref>{{Cita|McCargo 2000|pp. 84-85|McCargo}}.</ref> La nazione è attualmente in fase di riorganizzazione amministrativa col principale intento di unire molte delle attuali città, paesi e villaggi gli uni con gli altri. Questo processo consentirà di ridurre il numero di sotto-prefetture e di regioni amministrative permettendo di alleggerire i costi amministrativi.<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://siteresources.worldbank.org/WBI/Resources/wbi37175.pdf|cognome=Mabuchi|nome=Masaru|titolo=Municipal Amalgamation in Japan|editore=[[World Bank]]|data=maggio 2001|accesso=25 dicembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
=== Città principali ===
{| class="toc" cellpadding=0 cellspacing=0 width=25% style="float:right; text-align:center;clear:all; margin-left:1em; margin-right:0px; margin-bottom:1px; font-size:90%;"
! style="color:white;" bgcolor="#5598cb" colspan="8" |Città principali<ref name="mayor">{{cita web|url=http://www.citymayors.com/gratis/japanese_cities.html|cognome=Sato|nome=Yasunori|titolo=More than 63 million people live in Japan's largest cities|editore=City Mayor Statistics|data=2 maggio 2012|accesso=23 gennaio 2013|lingua=en}}</ref>
|- bgcolor="#e0e0e0"
!width=4% |Posizione
!width=87% |Città
!width=9% |Popolazione
|-
|1ª||'''[[Tokyo]]'''||8 956 000
|-
|2ª||'''[[Yokohama]]'''||3 690 000
|-
|3ª||'''[[Osaka]]'''||2 670 000
|-
|4ª||'''[[Nagoya]]'''||2 266 000
|-
|5ª||'''[[Sapporo]]'''||1 906 000
|-
|6ª||'''[[Kōbe]]'''||1 544 000
|-
|7ª||'''[[Fukuoka]]'''||1 482 000
|-
|8ª||'''[[Kyoto]]'''||1 470 000
|-
|9ª||'''[[Kawasaki (Kanagawa)|Kawasaki]]'''||1 413 000
|-
|10ª||'''[[Saitama]]'''||1 230 000
|-
|}
Le aree urbanizzate si concentrano lungo le coste dove le città sono sorte in corrispondenza delle zone pianeggianti e coltivabili, sviluppandosi poi come centri portuali e industriali. Da Tokyo-Yokohama sino a Osaka si estende un'unica grande conurbazione comprendente diverse città per un totale di oltre 25 milioni di abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.voyagesphotosmanu.com/abitanti_giappone.html|titolo=Gli abitanti del Giappone|sito=Voyagesphotosmanu.com|data=|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
 
La [[Città del Giappone per popolazione|città più popolata]] è Tokyo, nonché capitale del Paese nipponico, con i suoi 8.956.000 abitanti,<ref name="mayor"/> è considerato dalle Nazioni Unite il maggiore agglomerato urbano al mondo. Tokyo possiede una suddivisione amministrativa che prevede 23 [[Quartieri speciali di Tōkyō|quartieri speciali]] (''ku''), 26 città (''shi''), 5 paesi (''machi'') e 8 villaggi (''son'' o ''mura'').<ref>{{cita web|url=http://www.giappone.cc/tokyo.html|titolo=Guida alle città giapponesi: Tokyo|sito=Giappone.cc|data=|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
 
Altri importanti centri sono [[Osaka]], importante porto e scalo aeroportuale, nonché tra i principali centri finanziari del Paese;<ref name="cittajap">{{cita web|url=http://www.liricigreci.org/giappone/centri-urbani.html|titolo=Made in Japan: Prefetture e città|sito=Liricigreci.org|data=|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> [[Nagoya]], centro industriale che si distingue per le porcellane, i tessili e la ceramica;<ref>{{cita web|url=http://www.turismo-giappone.it/Scoprire-il-Giappone/Mappa-del-Giappone/Chubu/Nagoya-e-dintorni|titolo=Nagoya e dintorni|sito=Turismo-giappone.it|data=|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> [[Kyoto]], la capitale storica, nota soprattutto per le attività nel campo della produzione di oggetti d'arte, tra cui la tessitura e la stampa della seta;<ref>{{cita web|url=http://www.giappone.cc/tokyo.html|titolo=Guida alle città giapponesi: Kyoto|sito=Giappone.cc|data=|accesso=28 dicembre 2012}}</ref> e [[Kōbe]], importante porto, e tra le città più apprezzate dai turisti.<ref name="cittajap"/>
 
=== Popolazione ===
<div style="float:right; font-size:90%; width:25%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:1px; text-align:left">
{{finestra|align=right|width=50%|logo=|border=1px|col1=#5598CB|col2=white|col3=#F7F8C8|radius=no|sfondo=|font-size=100%|titolo=Dati demografici|contenuto=
[[File:Crowd Tokyo.jpg|center|220px]]
* '''Superficie:''' 372.824 km²
* '''Popolazione:''' 127.770.794
* '''Densità:''' 343 ab/km²
* '''Capitale:''' Tokyo
* '''Lingua:''' giapponese
* '''Moneta:''' Yen
* '''Religione:''' Shintoismo, Buddhismo, Cristianesimo
}}
</div>
 
Il Giappone ha una popolazione di 127.770.794 abitanti.<ref name=cia/> Avendo una superficie di 372.824&nbsp;km² ha una [[densità di popolazione|densità abitativa]] di circa 343 abitanti/km², di quasi sette volte superiore alla media mondiale.<ref name=popjap>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.giappone.cc/la-popolazione-giapponese.html|titolo=La popolazione giapponese|sito=Giappone.cc|accesso=26 dicembre 2012}}</ref>
 
La società giapponese è linguisticamente e culturalmente omogenea,<ref>{{cita news|url=http://www.japantimes.co.jp/text/fl20070327zg.html|cognome=Burgess|nome=Chris|titolo='Multicultural Japan' remains a pipe dream|pubblicazione=[[The Japan Times]]|data=27 marzo 2007|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> il 98,5% della popolazione è formato da cittadini di etnia giapponese con un esiguo numero di lavoratori stranieri;<ref name=cia/> Il [[gruppo etnico]] nativo dominante è il [[Yamato (popolo)|popolo Yamato]]; altri gruppi minoritari principali includono gli indigeni [[Ainu]]<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7437244.stm|cognome=Fogarty|nome=Philippa|titolo=Recognition at last for Japan's Ainu|pubblicazione=[[BBC News]]|data=6 giugno 2008|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> e i [[Ryukyuani]],<ref>{{cita web|url=http://www.prayway.com/unreached/clusters/8068.html|titolo=The Ryukyuan of Japan|sito=Prayway.com|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> così come gruppi minoritari sociali quali i ''[[burakumin]]''.<ref>{{cita news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,910511,00.html|titolo=JAPAN: The Invisible Race|pubblicazione=[[TIME]]|data=8 gennaio 1973|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> Nelle [[isole Ogasawara]] vivono gruppi di persone di diverse origini etniche e un decimo della popolazione ha origini europee, americane, micronesiane o polinesiane.<ref>{{cita news|url=http://www.jpri.org/publications/occasionalpapers/op15.html|cognome=McCormack|nome=Gavan|titolo=Dilemmas of Development on The Ogasawara Islands |pubblicazione=Japan Policy Research Institute|data=agosto 1999|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> La popolazione è sostanzialmente etnicamente omogenea (nel 2009, i nati all'estero non naturalizzati costituivano solo l'1,7% della popolazione totale) e gli stessi giapponesi tendono a preservare l'idea del Giappone come una società monoculturale respingendo ogni necessità di riconoscere le differenze etniche in Giappone, benché tali richieste vengano inoltrate dalle stesse minoranze etniche degli Ainu e della gente Ryūkyū.<ref>{{cita news|url=http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1892469,00.html|titolo=Japan to Immigrants: Thanks, But You Can Go Home Now|pubblicazione=[[TIME]]|data=20 aprile 2009|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
L'[[aspettativa di vita]] in Giappone è una delle più alte al mondo: 83,5 anni.<ref>{{cita news|url=http://www.haaretz.com/news/who-life-expectancy-in-israel-among-highest-in-the-world-1.276618|titolo=WHO: Life expectancy in Israel among highest in the world|pubblicazione=[[Haaretz]]|data=24 maggio 2009|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> Ne consegue un tasso di mortalità fra i più bassi al mondo (9,54/1000 ab), con un tasso di natalità altrettanto limitato (7,64/1000 ab) i quali determinano una diminuzione effettiva della popolazione e un suo progressivo [[Invecchiamento della popolazione in Giappone|invecchiamento]]. Già oggi un giapponese su quattro ha più di 65 anni, e si stima che nel 2050 questo rapporto salirà a un terzo.<ref name=popjap/><ref name=stat>{{cita web|url=http://www.stat.go.jp/English/data/handbook/c02cont.htm|titolo=Total Population|editore=Statistics Bureau|accesso=26 dicembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
La lingua ufficiale è il [[Lingua giapponese|giapponese]] (''de facto''), parlata da più del 99% della popolazione,<ref name=cia/> mentre le [[Religioni in Giappone|religioni]] più seguite sono lo [[shintoismo]], il [[buddismo]] e il [[cristianesimo]].<ref name="religione1">{{Cita web|url=http://www.fgi-tbff.org/sites/default/files/elfinder/FGIImages/Research/fromresearchtopolicy/ipsos_mori_briefing_pack.pdf|formato=pdf|titolo=Views on globalisation and faith|sito=Fgi-tbff.org|data=5 luglio 2011|accesso=23 gennaio 2013|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130117013643/http://www.fgi-tbff.org/sites/default/files/elfinder/FGIImages/Research/fromresearchtopolicy/ipsos_mori_briefing_pack.pdf|dataarchivio=17 gennaio 2013}}</ref>
 
=== Economia ===
{{vedi anche|Economia del Giappone}}
==== Industria e agricoltura ====
[[File:2005Japanese exports.PNG|upright=1.6|left|thumb|Esportazioni giapponesi riferite all'anno 2005]]
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] il Giappone fu protagonista di un “[[Miracolo economico giapponese|miracolo economico]]”: il suo [[prodotto interno lordo]] crebbe in media del 10% negli anni sessanta, del 5% nei settanta e del 4% negli ottanta.<ref>{{Cita web |url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-7176.html |titolo=Japan: Patterns of Development |sito=Country-data.com |mese=gennaio| anno=1994 |accesso=28 dicembre 2006}}</ref> La crescita rallentò fortemente negli anni novanta, con lo scoppio della [[bolla speculativa]] e l'emersione di alcune debolezze locali sul mercato interno, in politica, nei settori bancario e finanziario e nei conti pubblici (il [[debito pubblico]] giapponese ammonta a ben oltre il 200% del PIL).<ref>{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2186rank.html |titolo=World Factbook; Country Comparison : Public Debt |editore=[[CIA]] |anno=2009 |accesso=22 luglio 2010|lingua=en}}</ref> Il Paese tentò anche di riprendersi leggermente, almeno fino al collasso delle dot com nel [[2000]].<ref name="ciaecon">{{Cita web |url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ja.html#Econ |titolo=World Factbook; Japan—Economy |editore=[[CIA]] |data=19 dicembre 2006 | accesso=28 dicembre 2006|lingua=en}}</ref> Dopo il [[2005]] l'economia ha ricominciato a crescere del 2,8%, fino a punte del 5,5% negli anni immediatamente successivi, più degli [[Stati Uniti]] e dell'[[Unione europea]].<ref>{{cita news|cognome=Hisane|nome=Masake|url=http://www.atimes.com/atimes/Japan/HC02Dh01.html|titolo= A farewell to zero|pubblicazione=Asia Times|data=3 febbraio 2006|accesso=28 dicembre 2006}}</ref>
 
Oggi il Giappone è la seconda potenza economica dell'Asia e la [[Stati per PIL (nominale)|terza]]<ref name="imf">{{Cita web |url=https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2006/02/data/weorept.aspx?sy=2005&ey=2005&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&c=512%2C446%2C914%2C666%2C612%2C668%2C614%2C672%2C311%2C946%2C213%2C137%2C911%2C962%2C193%2C674%2C122%2C676%2C912%2C548%2C313%2C556%2C419%2C678%2C513%2C181%2C316%2C682%2C913%2C684%2C124%2C273%2C339%2C921%2C638%2C948%2C514%2C686%2C218%2C688%2C963%2C518%2C616%2C728%2C223%2C558%2C516%2C138%2C918%2C353%2C748%2C196%2C618%2C278%2C522%2C692%2C622%2C694%2C156%2C142%2C624%2C449%2C626%2C564%2C628%2C283%2C228%2C853%2C924%2C288%2C233%2C293%2C632%2C566%2C636%2C964%2C634%2C182%2C238%2C453%2C662%2C968%2C960%2C922%2C423%2C714%2C935%2C862%2C128%2C716%2C611%2C456%2C321%2C722%2C243%2C965%2C248%2C718%2C469%2C724%2C253%2C576%2C642%2C936%2C643%2C961%2C939%2C813%2C644%2C199%2C819%2C184%2C172%2C524%2C132%2C361%2C646%2C362%2C648%2C364%2C915%2C732%2C134%2C366%2C652%2C734%2C174%2C144%2C328%2C146%2C258%2C463%2C656%2C528%2C654%2C923%2C336%2C738%2C263%2C578%2C268%2C537%2C532%2C742%2C944%2C866%2C176%2C369%2C534%2C744%2C536%2C186%2C429%2C925%2C178%2C746%2C436%2C926%2C136%2C466%2C343%2C112%2C158%2C111%2C439%2C298%2C916%2C927%2C664%2C846%2C826%2C299%2C542%2C582%2C443%2C474%2C917%2C754%2C544%2C698%2C941&s=NGDPD&grp=0&a=&pr1.x=64&pr1.y=9 |titolo=World Economic Outlook Database; country comparisons |editore=[[Fondo Monetario Internazionale|IMF]] |data=1º settembre 2006 |accesso=14 marzo 2007|lingua=en}}</ref> al mondo dopo [[Stati Uniti]] e [[Cina]], sia per PIL nominale che a [[Teoria della parità dei poteri di acquisto|parità di potere d'acquisto]].<ref>{{Cita web |url=http://www.nationmaster.com/graph/eco_gdp_ppp-economy-gdp-ppp |titolo=NationMaster; Economy Statistics |editore=[[NationMaster]] |accesso=26 marzo 2007|lingua=en}}</ref> Attualmente è un Paese postindustriale, in cui due terzi del reddito provengono dal terziario (banche, assicurazioni, settore immobiliare, commercio, trasporti, comunicazione, costruzioni, intrattenimento).<ref>{{cita web|url=http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c06cont.htm|titolo=Manufacturing and Construction|editore= Statistical Handbook of Japan, Ministry of Internal Affairs and Communications|accesso=27 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> L'industria è tra le più imponenti ed avanzate al mondo, ed è dominata da due settori chiave, la produzione di [[industria automobilistica|automobili]]<ref>{{cita web|url=http://oica.net/category/production-statistics/|titolo=OICA » Production Statistics|sito=Oica.net|accesso=27 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> e l'[[elettronica di consumo]],<ref>{{cita news|cognome=Hara|nome=Yoshiko|url=http://www.eetimes.com/electronics-news/4048822/Japan-s-IC-needs-met-at-home|titolo=Japan's IC needs met at home|pubblicazione=EE Times|data=10 maggio 2004|accesso=27 dicembre 2012}}</ref> seguite dai settori [[industria siderurgica|siderurgico]], [[chimica industriale|chimico]], [[industria farmaceutica|farmaceutico]], della [[gomma]], [[industria petrolchimica|petrolchimico]], [[cantiere navale|cantieristico]], [[motocicletta|motociclistico]], [[microelettronica|microelettronico]], [[videogioco|videoludico]], [[industria tessile|tessile]], [[industria alimentare|alimentare]], del legno, dei laterizi, del tabacco e degli strumenti musicali.<ref name="ciaecon"/> Nel Paese si trovano sia grandi multinazionali ([[Toyota]], [[Honda]], [[Sony]], [[Panasonic Corporation|Panasonic]], [[Yamaha Corporation|Yamaha]], [[Toshiba]], [[Sharp Corporation|Sharp]], [[Canon]], [[Nintendo]], [[SEGA]], [[Bridgestone]], [[Japan Tobacco]], [[Nippon Telegraph and Telephone|NTT]], [[Nippon Steel]], [[Nippon Oil]])<ref>{{cita news|url=https://www.ft.com/cms/s/0/1b939a9a-2587-11dc-b338-000b5df10621,dwp_uuid=95d63dfa-257b-11dc-b338-000b5df10621.html|titolo=Japan 500 2007|accesso=27 dicembre 2012|pubblicazione=[[Financial Times]]|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref> sia piccole e medie aziende. Inoltre hanno sede alcune delle maggiori banche mondiali, e la [[Borsa di Tokyo]], seconda al mondo per capitalizzazione.<ref>{{cita web|url=http://www.nyse.com/events/1170156816059.html|titolo= Market data|editore=New York Stock Exchange|data=31 gennaio 2006|accesso=11 agosto 2007|lingua=en}}</ref> Più limitato è il ruolo dell'agricoltura ([[Oryza sativa|riso]], [[tè]], [[Patata (alimento)|patate]], [[Ortaggio|ortaggi]]) e dell'allevamento, mentre la pesca locale è seconda al mondo dopo quella della Cina.<ref name=agrijap>{{cita web|url=http://www.sulgiappone.it/geografia-giappone/agricoltura-giapponese|titolo=Agricoltura Giapponese|sito=Sulgiappone.it|accesso=2 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130625233701/http://www.sulgiappone.it/geografia-giappone/agricoltura-giapponese|dataarchivio=25 giugno 2013}}</ref>
 
Nel [[2001]] il Giappone contava su una popolazione attiva di 67 milioni di persone,<ref>{{Cita web |url=http://www.prcdc.org/summaries/japan/japan.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927032804/http://www.prcdc.org/summaries/japan/japan.html |dataarchivio=27 settembre 2007 |titolo=Executive Summary: Population Trends in Japan |editore=Population Resource Center |accesso=11 maggio 2009 |urlmorto=sì }}</ref> e solo il 4% degli adulti è disoccupato. Nonostante il reddito pro capite dei giapponesi sia ancora 19º al mondo<ref>{{Cita web|url=http://www.ggdc.net/ |titolo=Groningen Growth and Development Centre (GGDC) |editore=GGDC |data=26 gennaio 2009 |accesso=30 novembre 2009}}</ref> e il salario orario sia il più alto in assoluto,<ref>{{cita news|url=https://www.nytimes.com/2010/04/22/world/asia/22poverty.html?source=patrick.net|titolo= Japan Tries to Face Up to Growing Poverty Problem|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=21 aprile 2010|accesso=6 luglio 2013|lingua=en}}.</ref> il Paese deve fare i conti con l'aumento della povertà (20 milioni di persone).
 
==== Commercio ====
Le esportazioni del Giappone ammontavano a 4&nbsp;210 dollari pro capite nel 2005, e sono rappresentate in primo luogo da automobili e prodotti elettronici. I suoi principali clienti sono: [[Stati Uniti]] 22,8%, [[Unione europea]] 14,5%, [[Cina]] 14,3%, [[Corea del Sud]] 7,8%, [[Taiwan]] 6,8% ed [[Hong Kong]] 5,6%. Il Paese importa soprattutto materie prime agricole e minerarie, da: [[Cina]] 20,5%, [[Stati Uniti]] 12,0%, [[Unione europea]] 10,3%, [[Arabia Saudita]] 6,4%, [[Emirati Arabi Uniti]] 5,5%, [[Australia]] 4,8%, [[Corea del Sud]] 4,7%, [[Indonesia]] 4,2%.<ref>{{cita news|cognome=Blustein|nome=Paul|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A40192-2005Jan26.html|titolo=China Passes U.S. In Trade With Japan: 2004 Figures Show Asian Giant's Muscle"|pubblicazione=[[The Washington Post]]|data=27 gennaio 2005|accesso=27 dicembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
==== Produzione di energia ====
Nel [[2008]], il 46,4% dell'energia del Giappone veniva prodotta dal petrolio, il 21,4 dal carbone, il 16,7% dal gas naturale, il 9,7% dal [[Energia nucleare in Giappone|nucleare]] il 2,9% dall'[[energia idroelettrica]]. Nel 2009 l'energia nucleare prodotta rappresentava il 25,1% di tutta l'energia elettrica del Giappone.<ref>{{cita web|url=http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c07cont.htm|titolo=Energy|editore=Statistics Bureau|data=|accesso=28 dicembre 2012|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130105175226/http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c07cont.htm|dataarchivio=5 gennaio 2013}}</ref>
 
Tuttavia, a partire dal 5 maggio 2012, tutte le centrali nucleari del Paese sono state dismesse a causa della continua opposizione dell'opinione pubblica a seguito del [[Disastro di Fukushima Dai-ichi|disastro nucleare di Fukushima Dai-ichi]],<ref>{{cita news|cognome=Tsukimori|nome=Osamu|url=https://www.reuters.com/article/2012/05/05/us-nuclear-japan-idUSBRE84405820120505|titolo=Japan nuclear power-free as last reactor shuts|pubblicazione=[[Reuters]]|data=5 maggio 2012|accesso=28 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> anche se da settembre 2012 sono stati riattivati i reattori considerati sicuri per far fronte al fabbisogno delle aziende, con il programma di chiuderli definitivamente entro il 2030.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Giappone-centrali-nucleari-chiuse-entro-2030/13-09-2012/1-A_002725269.shtml|titolo=Giappone: centrali nucleari chiuse entro il 2030|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=13 settembre 2012|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
 
Data la sua forte dipendenza dalle importazioni di energia,<ref>{{cita news|cognome=Barrett|nome=Brendan|url=http://ourworld.unu.edu/en/can-nuclear-power-save-japan-from-peak-oil/|titolo=Can nuclear power save Japan from peak oil?|pubblicazione=OurWorld 2.0|data=2 febbraio 2011|accesso=28 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> il Giappone ha l'obiettivo primario di diversificare le fonti e mantenere elevati i livelli di efficienza energetica.<ref name=sala/>
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Nuovissima enciclopedia universale Curcio|volume=8|città=Milano|editore=Curcio Editore|anno=1978|cid=Curcio|isbn={{no ISBN}}}}
*''[[Super Mario Advance 2]]''
* {{cita libro | nome=G. | cognome=Bacchi | nome2=A. | cognome2=Londrillo | titolo=La geografia oggi | editore=Bulgarini Firenze | città=Firenze | anno=1987 | cid=Bacchi | isbn=88-234-1093-2}}
*''[[Super Mario World 2: Yoshi's Island]]''
* {{cita libro | nome=E. | cognome=Fedrizzi | nome2=S. | cognome2=Ferri | titolo=Il mondo come sistema | editore=Minerva Italica | anno=2000 | cid=Ferri | isbn=88-298-1989-1}}
{{Mario}}
*{{cita libro|autore=Louis-Frédéric|traduttore=Käthe Roth|titolo=Japan Encyclopedia|editore=Harvard University Press|data=2002|isbn=978-0-674-01753-5|lingua=en|cid=Louis-Frédéric, 2002}}
{{Portale|Super Mario}}
*{{cita libro|autore=Paul Norbury|titolo=Giappone|editore=Morellini Editore|data=2005|isbn=978-88-89550-07-6|cid=Norbury, 2005}}
[[Categoria:Super Mario]]
* {{cita libro | nome=Duncan | cognome=McCargo | titolo=Contemporary Japan | città=Basingstoke e Nuova York | editore=Palgrave Macmillan | anno=2000 | cid=McCargo | lingua=inglese | isbn=0-312-22742-6}}
* {{cita libro | nome=Alberto | cognome=Riganti | titolo=Il nuovo libro Garzanti della Geografia | editore=Garzanti | anno=1990 | cid=Riganti | isbn=88-11-02263-0}}
 
== Voci correlate ==
* [[Geografia dell'Asia]]
* [[Relazioni internazionali del Giappone]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.andreasoldati.com/scuola/Giappone.pdf|Scheda sul Giappone a cura di Andrea Soldati}}
* {{cita web|http://www.jnto.go.jp/eng/arrange/essential/overview/index.html#Geography|Japan National Tour Organization - Geography|lingua=en}}
* {{cita web|http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/jptoc.html|A Country Study: Japan|lingua=en}}
* {{cita web|https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ja.html|CIA - The World Factbook|lingua=en}}
* {{en}}[http://www.stat.go.jp/English/data/handbook/c02cont.htm Statistics Bureau and the Director-General for Policy Planning of Japan] Statistiche ufficiali (Ministero degli Interni giapponese)
 
{{Geografia stati dell'Asia}}
{{Portale|Giappone}}
 
[[Categoria:Geografia del Giappone| ]]
[[ca:Super Mario World]]
[[da:Super Mario World]]
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