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{{Carica pubblica
|nome= Ulysses S. Grant
|immagine= Ulysses S. Grant 1870-1880.jpg
|Larghezzaimmagine=200px
|didascalia=
|carica= 18º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
|partito= [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]]
|tendenza= [[Spoils system|Patronaggio]]/[[Liberalismo|Liberale]]<small> (temi sociali)</small></br> [[Destino manifesto|Espansionismo]]<small> (politica estera)</small>
|mandato= 4 marzo [[1869]] - 4 marzo [[1877]]
|predecessore= [[Andrew Johnson]]
|successore= [[Rutherford Hayes]]
|firma= Ulysses S Grant Signature.svg
}}
{{Infobox militare
|Nome = Ulysses Simpson Grant
|Immagine = Ulysses simpson grant.jpg
|Larghezzaimmagine=200px
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 27 aprile 1822
|Nato_a = Point Pleasant (Ohio), [[USA]]
|Data_di_morte = 23 luglio 1885
|Morto_a = Wilton (New York), [[USA]]
|Cause_della_morte = cancro alla gola
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{USA}}
|Forza_armata = [[United States Army]]<br />[[Union Army]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1843 - 1869
|Grado = [[Tenente generale]]<br />[[Comandante generale dell'esercito statunitense]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra Messico-Stati Uniti]]<br />[[Guerra di secessione americana]]
|Campagne = [[Campagna di Vicksburg]]<br />[[Campagna terrestre]]<br />[[Assedio di Petersburg]]<br />[[Campagna di Appomattox]]
|Battaglie = [[Battaglia di Fort Donelson]]<br />[[Battaglia di Fort Henry]]<br />[[Battaglia di Shiloh]]<br />[[Battaglia di Vicksburg]]<br />[[Battaglia di Chattanooga]]<br />[[Battaglia del cratere]]<br />[[Battaglia di Cold Harbor]]<br />[[Battaglia del Wilderness]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari = [[United States Military Academy]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = (fonti nel corpo del testo)
}}
{{Bio
|Nome = Ulysses S.
|Cognome = Grant
|PostCognomeVirgola= all'anagrafe '''Hiram Ulysses Grant'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Point Pleasant
|LuogoNascitaLink = Point Pleasant (Ohio)
|GiornoMeseNascita = 27 aprile
|AnnoNascita = 1822
|LuogoMorte = Wilton
|LuogoMorteLink = Wilton (New York)
|GiornoMeseMorte = 23 luglio
|AnnoMorte = 1885
|Epoca = 1800
|Attività = generale
|Attività2 = politico
|Nazionalità = statunitense
}}
Fu generale dell [[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] nel corso della [[Guerra di secessione americana]], [[comandante generale dell'esercito statunitense]] alla sua conclusione e vincitore alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]] tramite le quali diventerà il 18º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] servendo dal [[1869]] al [[1877]].
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
Ufficiale di successo, eroe di guerra nell'[[Union Army]] e tra i principali artefici della vittoria Nordista nella [[guerra civile]], lavorerà a stretto contatto con la [[presidenza di Abraham Lincoln]]. Dopo l'[[assassinio di Abraham Lincoln]] avvenuto il 14-15 aprile del 1865 l'incarico datogli di implementare l'[[Era della Ricostruzione]] lo metterà spesso in contrasto con la [[presidenza di Andrew Johnson]] la quale succedette ad [[Abraham Lincoln]].
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>Federicii</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con le tue conoscenze puoi migliorare l'enciclopedia [[Wikipedia:LIBERA|libera]]. Scrivi nuove voci o modifica quelle esistenti, ma non inserire [[Aiuto:Cosa non mettere su Wikipedia|contenuti inadatti]]. '''Il tuo contributo è prezioso'''!<br />
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Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
Riconfermato alla carica presidenziale nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872|elezioni presidenziali del 1872]] guiderà il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] nel tentativo di rimuovere le vestigia del [[nazionalismo]] e dello [[schiavismo]] negli ex [[Stati Confederati d'America]], proteggere il diritto alla [[cittadinanza]] per gli [[afroamericani]] e i relativi [[diritti civili]], attuare la Ricostruzione del Sud e sostenere la prosperità economica.
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
Militare di carriera, diplomatosi a 21 anni nella celebre [[United States Military Academy]] di [[West Point (New York)|West Point]], si distinse nella [[Guerra Messico-Stati Uniti]]. Al termine del conflitto sposò [[Julia Grant]] ed insieme ebbero 4 figli. Ritiratosi in un primo momento dall'[[United States Army]] nel 1854 s'impegnò in alterne operazioni comerciali le quali non gli permisero però mai di fare fortuna. All'avvio della secessione nel 1861 rientrò in campo e rapidamente salì tutti i gradi; l'anno seguente prese il controllo del [[Kentucky]] e della maggior parte del [[Tennessee]] e portò le forze unioniste alla vittoria nella [[battaglia di Shiloh]], guadagnandosi la reputazione di comandante intraprendente.
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
Nel luglio del 1863, dopo una serie coordinata di scontri, guidò le truppe federali in una fondamentale serie di successi nel Teatro Occidentale, culminati con la [[battaglia di Vicksburg]], che concludeva vittoriosamente l'[[Campagna di Vicksburg|omonima campagna]]. Assicurato all'Unione il pieno controllo del [[Mississippi (fiume)|fiume Mississippi]] e tagliata in due la Confederazione, Grant si spostò sul Teatro Orientale e dopo le vittorie ottenute nella [[battaglia di Chattanooga]] alla fine di quello stesso anno il Presidente [[Abraham Lincoln]] lo nominò luogotenente generale e comandante di tutti gli eserciti dell'Unione nel marzo seguente.
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
Fronteggiò e sconfisse il temuto [[Robert Edward Lee|Generale Lee]] dopo una serie di sanguinose battaglie conclusesi con l'[[Assedio di Petersburg]] ed intrappolando l'Armata di Lee costringendola ad arroccarsi alla difesa di [[Richmond (Virginia)|Richmond]]. Nell'aprile del 1865 a seguito della [[Battaglia di Appomattox]] Lee si arrese ponendo così fine ad una guerra fratricia tra le più sanguinose della [[Storia degli Stati Uniti d'America|storia americana]] e durata esattamente 4 anni. La maggior parte degli storici è concorde nel riconoscere la grandezza del genio militare di Grant, sebbene una minoranza affermi che ottenne successo con la forza bruta piuttosto che attraverso una strategia superiore.
{{Cassetto inizio
|titolo = Altre informazioni
Guidò quindi la supervisione militare per la Ricostruzione del Sud. Come presidente fece imporre il rispetto della ''[[Civil Rights Act (1866)]]'' e successivamente, dopo le ripetute aggressioni che gli afroamericani subivano da parte dei [[bianchi americani]], della ''[[Civil Rights Act (1871)]]'' e della ''[[Civil Rights Act (1875)]]''; lottando contro la violenza promossa dal [[Ku Klux Klan]] da lui fatto sciogliere con la forza nel 1871. Nel 1870 fece ratificare il ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'', concedendo la protezione costituzionale necessaria per poter realizzare il [[diritto di voto]] degli afroamericani.
}}
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
Utilizzò per un breve periodo di tempo anche la forza militare per far rispettare le leggi sul [[suffragio universale]] maschile nel Sud e creò il [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Giustizia]]. Appoggiò i Repubblicani Radicali meridionali sulla base di elettori neri, di immigrati discesi dal Nord (i ''[[Carpetbagger]]'') e simpatizzanti bianchi del Sud (''[[Scalawag]]''). Entro 8 anni 14 deputati e 2 senatori neri entrarono a far parte del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]]. Al termine della Presidenza i conservatori Sudisti ripresero però il controllo di tutti gli [[Stati Uniti meridionali]] e ciò causò il totale fallimento delle politiche a favore del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]].
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
Nel 1871 creò l'"United States Civil Service Commission" per placare i riformatori. Democratici e Liberal si unirono povvisoriamente contro di lui in occasione dell'appuntamento elettorale del 1872, ma Grant fu rieletto con un forte margine di scarto; durante il suo secondo mandato le coalizioni Repubblicane si spezzarono e vennero pertanto sconfitte, mentre la fazione dei "Redeemers" meridionali bianchi riguadagnò il controllo dei governi del Sud utilizzando violenza diffusa, frode elettorale ed appelli inneggianti al [[razzismo negli Stati Uniti d'America]].
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
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In [[politica estera]] Grant cercaò di aumentare il peso commerciale e l'influenza della nazione rimanendo in pace con il resto del mondo; grazie all'aiuto determinante offertogli dal [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Hamilton Fish]] si distinse per iaver risolto con piena soddisfazione di entrambe le parti l'[[arbitrato internazionale]] relativo alle [[Rivendicazioni dell'Alabama]] con le quali gli Stati Uniti riuscirono ad ottenere dall'[[impero britannico]] un risarcimento per gli aiuti forniti alla Confederazione durante la guerra civile.
{{-}}
{{Cassetto fine}}
Negoziò una soluzione pacifica riuscendo ad evitare lo scontro aperto con l'[[impero spagnolo]] dopo l'[[Affare Virginius]], un contenzioso internazionale in cui gli Stati Uniti vennero accusati di favoreggiamento nel tentativo indipendentista cubano durante la [[Guerra dei dieci anni]]. Fallì invece il tentativo di Grant di annessione della [[Repubblica Dominicana]] il cui progetto creò una forte frattura tra i Repubblicani.
{{Cassetto inizio
|titolo = Serve aiuto?
Sul piano economico Grant implementò un rigoroso [[sistema aureo]] e cercò di rafforzare il [[dollaro]]. La risposta immediata all'esplosione del ''[[Panico del 1873]]'' non riuscì a fermare una [[Grande depressione (1873-1895)|grande depressione economico-industriale]], che produsse alti tassi di [[disoccupazione]], [[deflazione (economia)|deflazione]] e [[bancarotta]]; la conseguenza fu il dilagaredel la corruzione su larga scala nel settore pubblico. Nel 1875 scoppiò lo scandalo del ''Whiskey Ring'', nel quale oltre 3 milioni di dollari di tasse furono sottratti al [[governo federale degli Stati Uniti d'America|governo federale]], il che danneggiò ulteriormente la sua reputazione.
}}
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
Quando lasciò l'incarico nel 1877 si imbarcò in un tour mondiale di due anni e mezzo che catturò l'attenzione globale e la simpatia rivolta sia a lui che agli Stati Uniti. Nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1880|elezioni presidenziali del 1880]] tentò, senza successo, la corsa per un terzo mandato presidenziale. Affrontando cospicue perdite di investimenti e morendo di cancro alla gola per la sua abitudine inveterata al [[sigaro]], scrisse le sue [[memorie (genere letterario)|Memorie]], che si sono rivelate un importante successo critico e finanziario. La sua morte nel 1885 provocò un'esplosione di sostegno a favore dell'unità nazionale.
<inputbox>
type=commenttitle
Le valutazioni storiche dell'eredità di Grant sono variate considerevolmente nel corso degli anni; la reputazione presso l'[[opinione pubblica]] si concentra sul suo [[alcolismo]], che gli storici concordano mel non aver influenzato negativamente le campagne militari. Il suo governo è stato generalmento criticato per gli innumerevoli scandali e [[corruzione]] che lo afflissero l'intero periodo della sua durata e soprattutto per l'incapacità di alleviare la grande depressione economica del 1873; sebbene personalmente considerato onesto Grant ha dovette affrontare accuse di frode, ambiguità politica e cattiva condotta dei suoi principali amministratori più di qualsiasi altro presidente del XIX secolo.
bgcolor=white
preload=
Mentre viene valutato nella [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America]] in una posizione decisamente bassa la [[storiografia]] contemporanea tende a considerarlo tenendo conto del fatto che dovette svolgere la propria opera nel periodo post-bellico il quale fu estremamente difficile. La sua politica di pacificazione con i [[nativi americani degli Stati Uniti d'America]] si rilevò una partenza audace, ma gli storici concordano sul fatto che, come per la Ricostruzione, anch'essa si è conclusa con un fallimento. Gli studiosi continuano a classificare la sua presidenza al di sotto della media, ma il moderno apprezzamento per il sostegno dato ai diritti civili ha contribuito a migliorare la sua reputazione.
editintro=
hidden=yes
== Giovinezza e formazione ==
page=Aiuto:Sportello_informazioni
[[File:Jesse and Hannah Grant.jpg|thumb|left|I genitori del presidente nel 1870.]]
default=
Hiram Ulysses Grant nacque il 27 aprile del 1822 a [[Point Pleasant (Ohio)|Point Pleasant]] nell'[[Ohio]], 40 km a monte di [[Cincinnati]] sul [[Ohio (fiume)|fiume Ohio]], da [[Jesse Root Grant]] (1794-1873) e Hannah Simpson<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 6}}</ref>. Gli antenati paterni Matthew e Priscilla Grant giunsero a bordo della ''Mary and John'' nella [[Colonia della Massachusetts Bay]] nel 1630<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 3}}</ref>.
break=no
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
Il bisnonno combatté nella [[guerra franco-indiana]] del 1754–63, mentre il nonno Noah prestò servizio nel corso della [[battaglia di Bunker Hill]] del 17 giugno del 1775 durante l'[[assedio di Boston]], una delle fasi iniziali della [[guerra d'indipendenza americana]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 21–22}}</ref>; in seguito si trasferì nella [[Pennsylvania]] stabilendovisi e sposando Rachel Kelley, la figlia di un pioniere [[irlandesi|irlandese]]<ref>{{cita|White, 2016|p. 6}}</ref>. Il loro figlio Jesse sarà per tutta la vita un acceso sostenitore dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] e fin dalla gioventù un affiliato del [[partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]]<ref>{{cita|Hesseltine, 1957|p. 4}}</ref>.
</inputbox>
[[File:Presidents Ulysses S Grant birthplace.jpg|thumb|L'abitazione in cui nacque Ulysses a [[Point Pleasant (Ohio)|Point Pleasant]] nel 1868.]]
{{Cassetto fine}}
Jesse Grant si trasferì a Point Pleasant nel 1820 e trovò impiego come caporeparto in un'[[industria conciaria]]. Poco dopo incontrerà la futura sposa Hannah, con cui contrarrà il vincolo del [[matrimonio]] il 24 giugno dell'anno successivo<ref>{{cita|White, 2016|pp. 8–9}}</ref>; dieci mesi dopo ella darà alla luce il loro figlio [[primogenito]], un maschio<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 5–6}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 9}}</ref>.
</div>
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
Il nome da dare al bambino verrà sorteggiato in una riunione di famiglia tenutasi diverse settimane dopo la nascita: "Ulysses" sarà estratto dalle varie schede collocate dentro un cappello. Volendo onorare il suocero Jesse dichiarerà che al rito del [[battesimo]] sarebbe stato chiamato Hyram, ma fin dalla prima infanzia per tutti rimarrà sempre e solo Ulysses<ref>{{cita|Simpson, 2014|pp. 2–3}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 9–10}}</ref>. Fu la nonna materana Sarah Simpson, una donna istruita che leggeva la [[letteratura francese]] e la [[letteratura greca]] classica, a scegliere il nome di Ulysses in memoria del leggendario eroe omerico [[Ulisse]]<ref>{{cita|White, 2016|pp. 9–10}}</ref>.
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
[[File:EXTERIOR, GENERAL VIEW OF FRONT and RIGHT SIDE - Ulysses S. Grant Boyhood House, 219 Grant Avenue, Georgetown, Brown County, OH HABS OHIO,8-GEOTO,3-1.tif|thumb|L'abitazione dei Grant a [[Georgetown (Ohio)|Georgetown]] in una foto del 1933.]]
Nel 1823 la famiglia si trasferirà nel villaggio [[Georgetown (Ohio)|Georgetown]], sempre nell'Ohio, dove Ulysses vivrà fino all'età di 17 anni e qui nasceranno altri 5 fratelli: Simpson, Clara, Orvil, Jennie e Mary<ref>{{cita|Longacre, 2006|pp. 6–7}}</ref>. All'età di 5 anni inizierà la sua istruzione formale frequentando prima una scuola elementare per sottoscrizione ed in seguito due istituti privati<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 497}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 16, 18}}</ref>. Nel corso dell'inverno 1836-37 sarà studente a [[Maysville (Kentucky)]] e nell'autunno del 1838 all'accademia istituita dal ministro del [[presbiterianesimo]] abolizionista [[John Rankin (attivista)|John Rankin]]. Ulysses svilupperà presto un'originale abilità nel cavalcare e una grande capacità nel loro accudimento e relativo addestramento<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 8, 10, 140–141}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 21}}</ref>.
[[File:Rankin letters on slavery book.jpg|thumb|left|Una copia del libro pubblicato nel 1828 ''Letters On Slavery'' scritto da [[John Rankin (attivista)|John Rankin]], ministro del [[presbiterianesimo]] e [[attivismo|attivista]] per l'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]], che farà per un certo tempo da insegnante al piccolo Ulysses.]]
Avendo espresso una forte avversione nei riguardi della professione di conciatore il padre sfrutterà le sue predisposizioni naturali per l'[[equitazione]] affidandogli il compito di guidare in sella ai suoi cavalli i carri di provviste e di assistere nel trasporto dei passegeri<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 8}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 19}}</ref>. Diversamente da quanto accadrà ai fratelli minori egli non verrà mai costretto dai genitori - entrambi membri attivi del [[metodismo]] - a frequentare la chiesa<ref>{{cita|Longacre, 2006|pp. 6–7}}</ref><ref>{{cita|Waugh, 2009|p. 10}}</ref> e la messa cantata: l biografo Edward G. Longacre attribuisce la decisione alla sua avversione nei confronti della [[musica]]. Per il resto della propria esistenza pregherà sempre in privato e non aderirà mai ufficialmente a nessuna delle diverse [[confessioni cristiane]]<ref>{{cita|Simpson, 2014|pp. 2–3}}</ref><ref>{{cita|Longacre, 2006|pp. 6–7}}</ref>.
Per chi lo frequenterà, incluso in tarda età il figlio [[Frederick Dent Grant]], sembrò professare un "quantomai laico e sano [[agnosticismo]]"<ref>{{cita|Waugh, 2009|p. 10}}</ref>; erediterà in ogni caso una parte della [[disciplina spirituale]] "Works of Piety" metodista praticata dalla madre e della natura modesta paterna, adottandone al contempo anche le scelte politiche<ref>{{cita|White, 2016|p. 20}}</ref><ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 20}}</ref>.
== Inizio della carriera militare e vita privata ==
=== West Point e primo incarico ===
Jesse scrisse al membro della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] per l'[[Ohio]] [[Thomas Lyon Hamer]] chiedendo di intervenire per appoggiare la richiesta d'ingresso all'[[United States Military Academy]] (USMA) di [[West Point (New York)]] per il figlio ed appena si liberò un posto - nel marzo del 1839 - questi nominò il sedicenne Ulysses<ref>{{cita|White, 2016|p. 25}}</ref>. Per un malinteso o errore amministrativo però lo registrò con il nome di Ulysses S. Grant; questo piacque talmente all'interessato che lo adottò mantenendolo poi per tutta la vita<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 12}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 24, 83}}</ref>. Secondo Grant stesso la S. non rappresentava nulla<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 83}}</ref>; Hamer avrebbe creduto invece che corrispondese al cognome materno Simpson<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 12}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 24}}</ref>.
Inizialmente riluttante a causa delle preoccupazioni circa la sua abilità accademica, vi entrò a far parte il 1° di luglio in qualità di cadetto addestrandosi per i 4 anni seguenti<ref>{{cita|White, 2016|pp. 25, 43}}</ref><ref>{{cita|Cullum, 1891|pp. 170–171}}</ref><ref>{{cita|Simpson, 2014|pp. 10–11}}</ref>. Di domenica veniva richiesto a tutti di recarsi a frequentare i servizi religiosi, requisito questo che però non attraeva particolarmente il giovane<ref>{{cita|White, 2016|p. 41}}</ref>. Il suo soprannome divenne ben presto "Sam" tra i colleghi dell'esercito, prendendo spunto dalle iniziali US le quali venivano anche a significare "Uncle Sam" ([[Zio Sam]])<ref>{{cita|White, 2016|p. 30}}</ref>.
[[File:Robert Walter Weir, circa 1864.jpg|thumb|Il ritrattista [[Robert Walter Weir]], che per un certo periodo darà lezioni di [[pittura]] al giovane cadetto Grant.]]
Grant diverrà celebre come il più abile tra i cavallerizzi e verrà a stabilire un record di [[salto in alto]] che rimarrà imbattuto per 25 anni<ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 24}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 28}}</ref>. Anche durante il corso di studi il suo maggior interesse rimaneva pur sempre quello inerente ai cavalli<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 10}}</ref>; cercando un certo sollievo dalla routine militare farà un periodo di apprendistato sotto la supervisione dell'artista [[Robert Walter Weir]] affiliato alla corrente dell'[[arte romantica]] e finirà col produrre 9 opere che gli sopravvivranno<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 27}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 16–17}}</ref>.
Generalmente trascorreva una maggior quantità di tempo a leggere i libri della [[biblioteca]] - tra cui [[James Fenimore Cooper]] e altri scrittori famosi del tempo - rispetto ai suoi testi accademici di riferimento<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 16–17}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 26–27}}</ref>. Inizialmente rimase per lo più indifferente alla vita militare, ma dopo un anno - quando riesaminerà il desiderio che gli era sbocciato di lasciare l'Accademia - scriverà: "in fondo mi piace molto questo posto!"<ref>{{cita|Simpson, 2014|pp. 13–14}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 26–28}}</ref> Tranquillo e pacato per intima inclinazione si creerà alcuni intimi amici tra i compagni cadetti, tra i quali spiccarono [[Frederick Tracy Dent]] e [[James Longstreet]] (quest'ultimo futuro generale Confederato).
[[File:Brevet Second Lieutenant Ulysses S. Grant in 1843.jpg|thumb|left|Il [[sottotenente]] Grant in alta uniforme nel 1843.]]
Si ispirò sia all'allora capitano [[Charles Ferguson Smith]] che al generale [[Winfield Scott]] il quale fece una visita per esaminare le nuove leve; avrà modo di sottolineare in seguito nei riguardi della vita militare: "''vi sono molte cose antipatiche, ma ancor di più ce ne sono di piacevoli''"<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 12–13}}</ref>. Si diplomerà il 1° luglio del 1843 classificandosi alla 21° posizione su un corso composto da 39 allievi (non brillò particolarmente, non distinguendosi in alcuna materia) e venendo assegnato con il grado di [[sottotenente]]<ref>{{cita|White, 2016|pp. 38, 44}}</ref><ref>{{cita|Cullum, 1891|pp. 170–171}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 40}}</ref>.
Felice in fin dei conti di lasciare l'Accademia progetterà inizialmente di dimettersi dopo i 4 anni di servizio standard<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 16, 19}}</ref>; nonostante la sua eccellenza nel cavalcare non verrà assegnato alla cavalleria, bensì al 4º Reggimento della fanteria, servendo come [[quartiermastro]] avendo il compito di gestire le attezzature e i rifornimenti<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 26–28}}</ref><ref>{{cita|Longacre, 2006|p. 24}}</ref>. Il 1° incarico lo condurrà alla "Jefferson Barracks Military Post" nella [[Contea di St. Louis (Missouri)]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 28–29}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|p. 15}}</ref>. Diretta dal colonnello [[Stephen Watts Kearny]] la caserma era a quel tempo la più grande base militare presente nel [[West]]<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 28}}</ref>; Grand sarà felice col suo nuovo comandante, seppur attendendo con una certa impazienza il termine del servizio per poter intraprendere una possibile carriera da dedicare all'insegnamento<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 30–33}}</ref>.
Trascorrerà così gran parte del suo tempo nel [[Missouri]] facendo frequenti visite alla famiglia del compagno Dent tanto che giungerà nel 1844 a fidanzarsi con sua sorella Julia<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 30–33}}</ref>; dopo 4 anni il 22 agosto del 1848 si sposeranno a [[Saint Louis (Missouri)]] nella grande casa di lei: Julia Boggs Dent ([[1826]]–[[1902]]) apparteneva ad una famiglia di piantatori della [[Louisiana]]. Il padre Jesse però, un fervente abolizionista, disapprovò i Dent possessori di schiavi rifiutandosi così di partecipare alle nozze le quali ebbero pertanto luogo prive della presenza dei genitori dello sposo<ref>{{cita|Waugh, 2009|p. 33}}</ref><ref>{{cita|Lasner, 2002}}</ref><ref>{{cita|King, 2012}}</ref>.
Ulysses era affiancato dai 3 compagni lauteratisi con lui a West Point e tutti vestiti con le loro uniformi blu, tra cui Longstreet il quale era peraltro anche cugino della nuova signora [[Julia Grant]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 73–74}}</ref><ref>{{cita|Waugh, 2009|p. 33}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 62}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 102}}</ref>; diversi studiosi tra cui Jean Edward Smith, Ron Chernow e Charles B. Flood hanno affermato che Longstreet era il miglior amico di Grant e che gli altri due ufficiali avrebbero fatto da testimoni<ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 62}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 73}}</ref><ref>{{cita|Flood, 2005|p. 2007}}</ref>. Tutti e tre servirono nell'esercito confederato e si arresero a Grant dopo la [[battaglia di Appomattox]]<ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 62}}</ref>.
Già alla fine del mese tuttavia ella sarà calorosamente accolta dalla famiglia del marito a [[Bethel (Ohio)]], ove risiedeva<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 20, 26}}</ref><ref>{{cita|Bonekemper, 2011|p. 8}}</ref><ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 49}}</ref>. La coppia avrà 4 figli: Frederick Dent (futuro generale), Ulysses Jr. ("Buck", futuro avvocato), Ellen ("Nellie") e Jesse Root Grant (futuro politico Democratico)<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 73}}</ref>. Dopo il matrimonio Grant otterrà una proroga di 2 mesi e tornerà a St. Louis quando decise che, avendo ora la responsabilità di sostenere una moglie, sarebbe rimasto in servizio attivo dell'esercito<ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 49}}</ref>.
=== Guerra contro il Messico ===
{{vedi anche|Presidenza di James Knox Polk#Guerra contro il Messico}}
A seguito dell'accrescersi delle tensioni con il [[Messico]] causate dall'[[annessione texana]] da parte ella [[presidenza di James Knox Polk]] nel 1846 era intanto scoppiata la [[guerra Messico-Stati Uniti]]. Durante tutt il corso del comflitto Grant si segnalerà come soldato audace e competente<ref>{{cita|Encyclopedia of the Mexican-American War, 2013|p. 271}}</ref>. Prima della guerra l'allora [[presidenza di John Tyler]] aveva ordinato l'Unità operativa di Grant alla [[Louisiana]] come parte dell'"Armata d'osservazione" guidata dal maggiore generale [[Zachary Taylor]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 35–37}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 15–17}}</ref>.
[[File:Taylor's Camp Along Corpus Christi.jpg|thumb|Le tre brigate di [[Zachary Taylor]] si accamparono a [[Corpus Christi]] lungo il fiume [[Nueces]] nel 1845 prima della marcia verso Sud fino al [[Rio Grande (fiume Stati Uniti d'America)|fiume Rio Grande]]. Vi era anche il govane Grant.]]
A settembre il successore di [[John Tyler]], [[James Knox Polk]], non riuscendo a provocare i messicani alla guerra a [[Corpus Christi]] ordinerà a Taylor di marciare 150 miglia a Sud del [[Rio Grande (fiume Stati Uniti d'America)|fiume Rio Grande]]; diretti a [[Fort Brown]] nel tentativo di evitare un assedio Grant sperimenterà il "battesimo del fuoco" per la prima volta: era l'8 aggio del 1846, la [[battaglia di Palo Alto]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 30–31}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|p. 23}}</ref>.
Mentre continuava a servire in qualità di quartiermastro (ufficiale addetto all'approvvigionamento e al trasporto) Grant espresse il suo desiderio di essere assegnato ad un ruolo di combattimento; quando alla fine ciò gli venne permesso guiderà la carica di una [[compagnia (unità militare)|compagnia]] di cavalleria all'assalto nella [[battaglia di Resaca de la Palma]] del giorno successivo, dimostrando poi la sua abilità equestre nel corso della [[battaglia di Monterrey]] (21-24 settembre) portando un dispaccio oltre la linea dei [[tiratore scelto|cecchini]] mentre pendeva dal fianco del suo cavallo tenendo l'animale tra lui e il nemico<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 32–36}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|p 43}}</ref>.
Prima di lasciare [[Monterrey]] si fermerà in una casa occupata da americani feriti, dando loro la certezza che avrebbe mandato qualcuno ad aiutarli<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 56–57}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 34}}</ref>. Polk, diffidando della vasta popolarità di Taylor, divise le sue forze inviando così alcune truppe (inclusa l'unità di Grant) a formare una nuova armata sotto il comando di [[Winfield Scott]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 34–35}}</ref>. Viaggiando via mare l'esercito sbarcherà a [Veracruz]] e avanzò direttamente verso [[Città del Messico]]<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 41–42}}</ref>; si scontrerà con le forze avversarie nella [[battaglia del Molino del Rey]] (8 settembre del 1847) e nella [[battaglia di Chapultepec]] (12-13 settembre) nei pressi della capitale<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 36}}</ref>. Per il coraggio dimostrato otterrà il [[Brevetto (militare)]] come [[luogotenente]]<ref>{{cita|Encyclopedia of the Mexican-American War, 2013|p- 271}}</ref>.
Nei pressi dell'odierna [[Delegazione Cuauhtémoc]] - dopo essersi procurato da solo e sotto il fuoco nemico un carico di munizioni - gli uomini sotto la sua direzione riusciranno a trascinare un [[obice]] smontato fin sulla cima del campanile della chiesa locale e, dopo averlo fatto ricomporre, incominciarono a bersagliare dall'alto gli spalti avversari<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 36}}</ref>; il coraggio e lo spirito d'iniziativa dimostrata gli valsero la sua seconda promozione in qualità di [[capitano]]<ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 44}}</ref><ref>{{cita|Encyclopedia of the Mexican-American War, 2013|p. 271}}</ref>. Il 14 di settembre l'esercito di Scott marciava per le vie della capitale nemica. Il Messico si troverà alla fine contretto a cedere un vasto territorio denominato [[cessione messicana]] il 2 febbraio del 1848 a seguito del ''[[trattato di Guadalupe Hidalgo]]''<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 67–68, 70, 73}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 49–52}}</ref>.
Per tutte queste azioni ebbe due decorazioni per meriti di guerra. Durante l'intero svolgimento del conflitto studierà le tattiche di Scott e Taylor, scrivendo molto dopo nelle sue [[memorie (genere letterario)|Memorie]] che questo fu il modo in cui apprese la propria leadership militare<ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 458}}</ref>; in retrospettiva identificherà il suo stile con quello espresso da Taylor. Tuttavia avrà anche modo di considerare il fatto che secondo lui la guerra messicana era fondamentalmente sbagliata e che le acquisizioni territoriali erano stati progettati a tavolino con l'intenzione di espandere la [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]]. Affermerà:
{{citazione|Sono stato aspramente contrario alla misura di aprire le ostilità... e fino ad oggi riguardo a quella guerra, così come ne è risultata, ll considero come una delle più ingiuste mai intraprese da uno Stato più forte contro una nazione più debole<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 31, 37}}</ref>.}}
Esprimerà anche l'opinione che la [[guerra civile]] era stata una giusta punizione inflitta a tutta la nazione per la sua aggressione in Messico. Durante la guerra Grant avrà modo di scoprire il suo "coraggio morale" e inizierà a considerare seriamente d'intraprendere la carriera nell'esercito<ref>{{cita|White, 2016|p. 75}}</ref>.
=== Compiti nel Nord-ovest Pacifico e dimissioni ===
I primi incarichi post-bellici del capitano Grant lo portarono - assieme e Julia - nella guarnigione di [[Detroit]] e poi al villaggio di Sackets Harbour, nello [[New York (stato)|Stato di New York]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 44}}</ref>. Nel 1852 sarà assegnato al [[Nord-ovest Pacifico]]; viaggerà lungo la rotta oceanica che faceva la spola tra [[New York]] e l'[[istmo di Panama]]<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 76}}</ref>; la moglie, incinta di otto mesi, non lo accompagnerà<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 76–77}}</ref>. Sbarcato che fu a Panama un'[[epidemia]] di [[colera]] scoppiata tra i suoi compagni di viaggio causerà 150 morti; Grant organizzerà un trasporto di fortuna e le strutture ospedaliere necessarie prodigandosi nell'assistenza dei malati<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 78}}</ref>.
Ad agosto giungerà a [[San Francisco]] e il suo incarico successivo lo manderà a Nord a "Vancouver Barracks" nel [[Territorio dell'Oregon]], successivamente rinominato [[Territorio di Washington]] apartire dal marzo del 1853 (il 15 giugno del 1846 il ''[[Trattato dell'Oregon]]'' tra la [[presidenza di James Knox Polk]] e l'[[impero britannico]] aveva assegnato il "Territorio dell'Oregon" agli USA, ponendo così fine all'occupazione congiunta britannico-americana che si protraeva da decenni)<ref>{{cita|Encyclopedia of the Mexican-American War, 2013|pp. 477–478}}</ref>.
[[File:Lower Chinook chief from Warm Spring reservation 1886.jpg|thumb|Grant credeva che gli indiani del Pacifico nord-occidentale, i [[Chinook (popolo)|Chinook]], fossero totalmente innocui.]]
Per cercare di integrare uno stipendio militare che era inadeguato per sostenere la sua famiglia , progetterà diverse iniziative imprenditoriali le quali si risolveranno però tutte in un completo fallimento, confermando la convinzione di suo padre che non avesse alcuna propensione né interesse verso il mondo del [[business]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 48–49}}</ref>. Grant assicurerà Julia in una lettera inviatagli che i [[nativi americani degli Stati Uniti d'America]] locali erano innocui; nel contempo comincerà a sviluppare una sorta di "[[empatia]]" nei riguardi dell'ingiusto trattamento riservato agli indiani da parte dei bianchi<ref>{{cita|White, 2016|p. 487}}</ref>.
[[File:Fort Humoldt.tif|thumb|left|Baracche abbandonate di Fort Humboldt.]]
Promosso a [[capitano]] il 5 agosto del 1853, Grant verrà assegnato al comando del "4th Infantry Regiment" di Fort Humboldt da poco costituito nel Nord della [[California]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 52}}</ref><ref>{{cita|Cullum, 1891|p. 171}}</ref>; giunto il 5 gennaio del 1854 rsi presenterà al suo comandante, il [[tenente colonnello]] [[Robert Christie Buchanan]]<ref>{{cita|White, 2016|p. 118}}</ref>. La separazione dalla moglie pesava al giovane ufficiale, cosa che lo spinse - annoiato e depresso - ad accentuare la sua tendenza al bere<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 55}}</ref>.
[[File:Fort Humboldt Entrance Sign.JPG|thumb|left|L'ingresso odierno del "Fort Humboldt State Historic Park".]]
Un ufficiale che serviva in quello stesso periodo dirà che "''è caduto troppo sotto l'influenza del liquore per svolgere correttamente i suoi compiti''". Per questa ragione il colonnello Buchanan gli chiederò di dimettersi; lo storico Jean Edward Smith afferma che "la storia suona come verosimile"<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 87}}</ref>. Quando Grant fu rimproverato per un episodio di ubriachezza egli dirà a Buchanan che se non lo avesse riformato avrebbe rassegnato le dimissioni da sé prendendo l'iniziativa. La domenica del 13 di luglio si raccontò che Grant fosse stato trovato nella cucina della sua compagnia completamente sbronzo; mantenendo l'impegno assunto si dimetterà e la dispozione entrerà in vigore il 31 seguente, senza addurre però alcuna spiegazione<ref>{{cita|Cullum, 1891|p. 171}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 85–86}}</ref>.
Buchanan approvò la lettera di dimissioni, ma non presenterà alcun rapporto che ne verificasse l'incidente<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 86–87}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 118–120}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 55}}</ref>. Lo storico William Shield McFeely asserisce che Grant lasciò l'esercito semplicemente perché era "profondamente depresso" e che le prove su quanto e quanto spesso Grant beveva rimangono altamente inaffidabili ed elusive<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 55}}</ref>. Jean Edward Smith sostiene invece che le dimissioni erano state troppo improvvise per essere una decisione calcolata<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 87}}</ref>.
Buchanan non ne parlò mai più fino a quando non glielo chiesero esplicitamente nel corso della Guerra Civile<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 88}}</ref>. Gli effetti e l'entità del bere di Grant sulla sua carriera militare e pubblica sono comunque ancora oggetto di discussioni tra gli storici<ref>{{cita|Farina, 2007|p. 202}}</ref>. Lyle Dorsett ha detto che Grant era un "alcolista" ma funzionava lo stesso incredibilmente bene. William Farina sostiene che la devozione che provava nei conronti della famiglia gli ha impedito di bere in eccesso e di indebitarsi<ref>{{cita|Farina, 2007|pp. 13, 202}}</ref><ref>{{cita|Dorsett, 1983}}</ref>.
Grant non sarà messo in stato d'arresto né sottoposto alla [[corte marziale]], mentre il [[Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti|Dipartimento della Guerra]] dichiarerà: "''nulla contrasta con il suo buon nome''"<ref>{{cita|Longacre, 2006|pp. 55–58}}</ref>. Egli stesso avrà modo di osservare anni dopo: "''il vizio dell'intemperanza (ubriachezza) non aveva nulla a che fare con la mia decisione di dimettermi dall'[[United States Army]]''"<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 87–88}}</ref><ref>{{cita|Lewis, 1950|pp. 328–332}}</ref>.
Senza alcun mezzo che lo potesse sostenere se ne tornerà a St. Louis per riunirsi alla famiglia, del tutto incerto sul da farsi e sul suo prossimo futuro<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 77–78}}</ref>.
== Questioni civili e politica ==
{{vedi anche|Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|Schiavitù negli Stati Uniti d'America}}
All'età di 32 anni, mentre viveva a [[Covington (Kentucky)|Covington]] nel [[Kentucky]] senza alcuna vocazione civile, Grant lotterà per sette anni nel tentativo di rimpinguare le sue mgre finanze; svolgerà quindi diverse occupazioni: proprietario di una fattoria, agente immobiliare, commesso di negozio e infine assistente del padre e del fratello nel commercio di pellami.
[[File:USGrantHomeGalena.jpg|thumb|La casa dei Grant a [[Galena (Illinois)|Galena]].]]
Il padre gli offrirà inizialmente un impiego a [[Galena (Illinois)|Galena]] nell'[[Illinois]] nell'[[industria conciaria]] di famiglia a condizione che Julia (figlia di uno schiavista) e i suoi figli restassero con i suoi genitori nel [[Missouri]] o con le sovvenzioni statali nel Kentucky. Entrambi i coniugi però si opporranno con decisione ad un'altra separazione e pertanto rifiuteranno l'offerta.
[[File:Grant's Log Cabin on Busch Farm, St. Louis Ave., St. Louis.jpg|thumb|left|"Hardscrabble", la casa di campagna costruita da Grant come [[capanna di tronchi]] nel [[Missouri]] per la sua famiglia.]]
Nel 1855 prenderà a coltivare la proprietà del cognato nei pressi di [[Saint Louis (Missouri)|St. Louis]], utilizzando il lavoro degli schiavi posseduti dal padre di Julia; non incontrerà però il successo sperato e per guadagnare denaro finì col vendere legna da ardere negli angoli delle strade<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 61}}</ref>. Guadagnando solo 50 dollari al mese, indossando la sua giacca militare oramai stinta, un Grant trasandato ed abbattuto cercherà disperatamente lavoro<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 91}}</ref>. L'anno successivo si trasferiranno temporaneamente nella tenuta del padre di lei e riusciranno anche a costruirsi una casa chiamata "Hardscrabble" (oggi "Grant's Farm").
A Julia però non piaceva la [[Blockhaus]], che descriveva come una "cabina assai poco attraente"<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 58–60}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 94}}</ref>. Nel 1903 August Busch Sr. acquisterà i terreni che includevano anche la fattoria originale di Grant del 1850, la quale verrà ribattezzata "Grant's Farm"; nel 1910 la famiglia Busch costruirà una villa nella fattoria. Aperta al pubblico la "Grant's Farm" è diventata un'istituzione pubblica di St. Louis<ref>{{cita|Herrold, 2017}}</ref>.
{{vedi anche|Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)}}
Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]] esprimerà il suo primo suffragio a favore del Democratico [[James Buchanan]], affermando che stava in realtà solamente votando contro il Repubblicano [[John Charles Frémont]]; dichiarerà la propria preoccupazione inerente al fatto la sua posizione anti-schiavitù avrebbe portato alla secessione del Sud e quindi alla guerra<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 69–70}}</ref>. Sebbene Grant non fosse un abolizionista non era nemmeno considerato un "uomo schiavista" e, fintanto che ne ebbe a suo servizio, non costringerà mai gli schiavi a lavorare con la forza<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 86–87}}</ref>.
L'esplosione del [[panico del 1857]] contribuirà sostanzialmente a devastare gli agricoltori, tra cui Grant che, raggiungendo il limite più basso del riflusso e della [[recessione]] si troverà costretto ad impegnare l'orologio d'oro per poter pagare le festività del [[Natale]] ai figli<ref>{{cita|White, 2016|p. 128}}</ref>. Nel 1858 affitterà "Hardscrabble" e trasferirà la famiglia nella [[piantagione]] di 850 acri della moglie, che impiegava largamente la [[manodopera]] schiavista<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 62}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|p. 86}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 128}}</ref>. Quell'autunno, dopo un attacco di [[malaria]], Grant si ritirerà anche dagli impegni agricoli<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 89–90}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 129}}</ref>.
In quello stesso anno acquisterà uno schiavo dal suocero, un trentacinquenne di nome William Jones<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 94–95}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 130}}</ref>; nel marzo del 1859, invece di rivenderlo in un momento in cui aveva disperatamente bisogno di soldi, lo libererà; avrebbe potuto fruttargli fino a 1.500 dollari<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 94–95}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 69}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 130}}</ref>.
Grant si trasferirà quindi a St. Louis, stringendo una partnership commerciale con il cugino di Julia, Harry Boggs, che lavorava nel [[business]] del nuovo settore immobiliare in qualità di esattore di debiti e prestatore di finanziamenti: ma ancora una volta senza ottenere alcun successo appezzabile. Anche a seguito delle pressioni di Julia scioglerà la collaborazione<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 64}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 89–90}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 129–131}}</ref>.
Ad agosto farà domanda per un posto come ingegnere di contea, ritenendo che la sua istruzione da sola lo qualificasse per conquistarselo. La sua richiesta giungerà assieme ad altre 35 lettere di raccomandazione degne di nota, ma Grant ritenne che la posizione sarebbe stata concessa sulla base dell'appartenenza politica e fu passata al vaglio in quanto si credette che condividesse gli stessi sentimenti Democratici del suocero<ref>{{cita|White, 2016|p. 131}}</ref><ref>{{cita|Simon, 1969|pp. 4–5}}</ref>.
Nell'aprile del 1860 la famiglia si trasferirà a Nord di Galena, accettando infine un ruolo nella [[concia]] gestita in quel momento dai fratelli minori Simpson e Orvil<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 65–66}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 133, 136}}</ref>. In pochi mesi Ulysses ripagherà tutti i debiti che aveva contratto nel Missouri<ref>{{cita|White, 2016|p. 136}}</ref>. Frequenteranno la locale chiesa del [[metodismo]] e ben presto si affermerà per essere un cittadino rispettabile<ref>{{cita|White, 2016|pp. 135–137}}</ref>. Il commercio di conceria del padre Jesse sarà più tardi conosciuto come "Grant & Perkins" a partire dal 1862<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 66}}</ref>.
Con le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] si schierarà apertamente come un "Democratico Nordista", favorendo [[Stephen A. Douglas]] su [[Abraham Lincoln]] e sul Sudista [[John C. Breckinridge]]; ma in mancanza dei requisiti di residenza in Illinois richiesti al momento non potrà esprimere il proprio voto<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 69–70}}</ref><ref>{{cita|Simon, 1969|pp. 4–5}}</ref>. Dopo l'elezione di Lincoln gli Stati del Sud si separarono dall'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] formando gli [[Stati Confederati d'America]] i quali s'impossessarono dei forti militari e delle altre istituzioni federali presenti sul suo territorio<ref>{{cita|White, 2016|pp. 139–140}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 97}}</ref>. Iniziava la guerra civile.
== Guerra civile ==
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Guerra civile}}
=== Primi comandi ===
Il 12 aprile del 1861 ebbe inizio la [[guerra di secessione americana]], quando le truppe Condeferate sferrarono il loro attacco nella [[battaglia di Fort Sumter]] nelle immediate vicinanze di [[Charleston (Carolina del Sud)]], aprendo così le ostilità<ref>{{cita|White, 2016|p. 140}}</ref>; la postazione federale sarà costretta alla resa. Grant scriverà al padre in una lettera datata 21 aprile che "''abbiamo un governo, leggi e una bandiera, e devono essere tutti sostenuti. Ora ci sono solo due partiti, i traditori e i patrioti...''"<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 123}}</ref>
Due giorni dopo l'aggressione il presidente farà richiamare 75.000 volontari e una riunione di massa si svolse a [[Galena (Illinois)|Galena]] per valutare la crisi venutasi a creare ed incoraggiare il reclutamento. Prima dell'attacco perpetrato dai Sudisti egli non sembrò aver reagito con una particolaare decisione alla secessione meridionale. La notizia giunse come uno [[shock]] e Grant condividerà la preoccupazione dei propri vicini nei riguardi del conflitto il quale si prospettava lungo e difficile<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 121}}</ref>.
[[File:General-JARawlins.jpg|thumb|[[John Aaron Rawlins]], [[aiutante di campo]] e futuro ministro durante la [[presidenza di Ulysses S. Grant]].]]
Il capitano della [[milizia]] locale nominò proprio lui - l'unico uomo presente in città con un addestramento militare professionale - per guidare ed organizzare lo sforzo del reclutamento<ref>{{cita|White, 2016|pp. 140–143}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 121–122}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 73}}</ref>. Un discorso pronunciato dall'avvocato paterno, [[John Aaron Rawlins]], avrà la capacità di ottenere come sua immediata conseguenza di suscitarne il [[patriottismo]]<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 121}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 142}}</ref>.
Rawling diverrà in seguito [[aiutante di campo]] di Grant e intimo amico nel corso della guerra, nonché futuro ministro durante la [[presidenza di Ulysses S. Grant]]; il futuro presidente avrà modo di rammentare con estrema soddisfazione che dopo quel primo incontro a Galena "non mi sono più recato nel nostro negozio di pelletteria"<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 73}}</ref>.
Rapidamente riuscirà a reclutare ed organizzare una [[compagnia (unità militare)|compagnia]] di volontari ricevendo il titolo di [[capitano]], dirigendoli il 24 di aprile alla volta di [[Springfield (Illinois)|Springfield]] la capitale dello Stato dell'[[Illinois]]<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 122–123}}</ref>; percepirà con chiarezza che il conflitto sarebbe stato per lo più combattuto da volontari e non da soldati di carriera, anche se tenterà subito di rientrare nei ranghi dell'esercito regolare<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 80}}</ref>.
Il [[governatore dell'Illinois]], il Repubblicano [[Richard Yates (politico)|Richard Yates]], gli affiderà l'iniziale incombenza di addestrare e reclutare nella milizia unità di volontariato; Grant accetterà, pur desiderando un comando sul campo. Intraprenderà diversi tentativi in tal direzione attraverso i suoi contatti personali; il maggiore generale [[George McClellan]] si rifiuterà di riceverlo rammentando quel giorno del 1853 nell'[[Oregon]] quando vide Grant provocare una baldoria da ubriaco<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 83}}</ref><ref>{{cita|Flood, 2005|p. 43}}</ref>.
[[File:USGrant01.jpg|thumb|left|Il Brigadiere Generale Grant nel 1861.]]
Con l'aiuto del suo avvocato, il deputato [[Elihu Benjamin Washburne]], otterrà dal governatore - il quale riterrà che un uomo di "West Point" avrebbe potuto fare di più per la causa dell'Unione - la tanto sospirata promozione al grado di [[colonnello]] il 14 di giugno, dandogli la guida del "21st Illinois Volunteer Infantry Regiment" fino a quel momento accusato d'indisciplinatezza<ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 45–46}}</ref>. Trasferitosi nel Nord del [[Missouri]] verrà reintegrato pieno titolo nel ruolo di Brigadiere Generale - con retrodatazione al 17 di maggio - dei volontari, con il comando del distretto sudorientale<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 113}}</ref>.
Il controllo del [[Mississippi (fiume)|fiume Misissippi]] si rivelerà preso la chiave di volta per la vittoria definitiva nel "Teatro occidentale". Grant si dimostrerà un generale di "tenacia ostinata e volontà di ferro"; il maggiore generale [[John Charles Frémont]] gli assegnerà il comando delle truppe sul Mississippi a [[Cairo (Illinois)|Cairo]] già alla fine di agosto (scavalcando in tal maniera dei generali [[John Pope]] e [[Benjamin Prentiss]])<ref>{{cita|Smith. 2001|pp. 117–118}}</ref><ref>{{cita|Catton, 1963|p. 29}}</ref>. Frémont aveva smentito le voci sull'[[alcolismo]] di Grant degli anni precedenti dichiarando che che c'era qualcosa nel suo modo di fare "''che era sufficiente a neutralizzare l'influenza di ciò che gli altri dicevano''"<ref>{{cita|Catton, 1998|p. 68}}</ref>.
Il Cairo, basa militare e navale dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]], veniva utilizzata per lanciare campagne congiunte oltre che sul Mississippi anche sul [[Tennessee (fiume)|fiume Tenneessee]] e sul [[Cumberland (fiume)|fiume Cumberland]]<ref>{{cita|White, 2016|p. 159}}</ref>. Dopo che i Confederati invaderanno il territorio del [[Kentucky]] occidentale con il chiaro proposito di aggredire la zona meridionale dell'Illinois Grant, sotto la diretta autorità di Frémont, avanzerà su [[Paducah (Kentucky)|Paducah]] prendendone possesso senza dover sparare un colpo ed istituendo una stazione di rifornimento<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 63}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 159}}</ref>.
Avendo compreso l'importanza che il presidente Lincoln dava nel mantenere il territorio sotto il controllo dell'Unione Grant non mancherà di rassicurare i suoi cittadini: "''Sono venuto tra voi non come vostro nemico, ma come vostro amico''"<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 91}}</ref>. Il 1° di novembre Frémont gli ordinerà di intraprendere esercizi di dimostrazione contro i Confederati su entrambi i lati del Mississippi, ma gli proibì di accattare il nemico<ref>{{cita|White, 2016|p. 168}}</ref>.
=== Belmont, Fort Henry e Donelson ===
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Teatro occidentale e blocco navale}}
Quel 1° di novembre s'imbarcherà in direzione sud dal Cairo con le proprie truppe per bloccare i Confederati accampatisi a Belmont, piccola cittadina del Missouri. Assieme al collega [[John Alexander McClernand]] farà sbarcare 2.500 uomini a Hunter's Point, due miglia Nord dell'accampamento avversario<ref>{{cita|White, 2016|pp. 168–171}}</ref>; riuscirà ad occupare il campo, ma il sopraggiungere dei rinforzi nemici guidati da [[Benjamin F. Cheatham]] e [[Gideon Johnson Pillow]] costringeranno a un ritiro caotico<ref>{{cita|White, 2016|p. 172}}</ref>.
[[File:ACW Western Theater September 1861 - April 1862.png|thumb|Operazioni nel Teatro Occidentale dalla [[battaglia di Belmont (1861)|battaglia di Belmont]] (novembre 1861) alla [[Battaglia di Shiloh]] (aprile 1862) {{legend|#ff0000|Confederazione}} {{legend|#0000ff|Unione}}]]
All'inizio ebbe l'intenzione di distruggere le fortificazioni avversarie sia a Belmont che a [[Columbus (Kentucky)|Columbus]], ma Frémont non gli aveva concesso un numero sufficiente di truppe per poter svolgere adeguatamente il compito che si era prefissato. Fattisi strada verso le loro imbarcazioni ormergiate si trovarono costretti a ritornare al Cairo sotto il fuoco incessante proveniente dalla fortificazione pesante di Columbus<ref>{{cita|White, 2016|pp. 172–173}}</ref><ref>{{cita|Groom, 2012|pp. 94, 101–103}}</ref>; una sconfitta tattica, la [[battaglia di Belmont (1861)|battaglia di Belmont]] del 7 di novembre instillerà nonostante tutto fiducia ed esperienza nei volontari di Grant<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 92–94}}</ref>.
Le forze Confederate di Columbus continuarono a bloccare l'accesso al basso corso del Mississippi. Grant e [[James B. McPherson]] escogiteranno un piano di aggiramento per muovere con una forza di 25.000 uomini contro Fort Henry sul fiume Tennessee e poi proseguite 10 miglia ad Est fino a [[Fort Donelson]] sul Cumberland; fin dal principio esso prevedeva l'apoggio di cannoniere corazzate che avrebbero dovuto aprire la via di entrambi i fiumi, grazie ad un'operazione anfibia, consentendo così di accedere più a Sud<ref>{{cita|White, 2016|p. 168}}</ref>.
Grant presenterà il suo piano a [[Henry Halleck]], il suo nuovo comandante sotto il neo-dipartimento del Missouri<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 94}}</ref>. Frémont verrà licenziato quando si rifiuterà di eseguire l'ordine impartitogli da Lincoln di far annullare il suo "proclama" volto ad emancipare gli schiavi dei propietari Sudisti<ref>{{cita| White, 2016|p. 168}}</ref>; sarà per un breve lasso di tempo sostituito da [[David Hunter]] come comandante del dipartimento del [[West]] prima che questo si disfacesse<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 89}}</ref>. Halleck stava nel frattempo considerando la stessa strategia, ma respinse la proposta, credendo di aver bisogno di almeno un numero doppio di truppe.
[[File:Fort Henry Campaign.png|thumb|left|Schema della [[battaglia di Fort Henry]].]]
Tuttavia, dopo che ebbe telegrafato per consultarsi con McClellan a riguardo, alla fine accetterà a condizione che l'attacco fosse condotto in stretta collaborazione con l'[[ufficiale (forze armate)|Ufficiale]] di bandiera della Marina, [[Andrew Hull Foote]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 138–142}}</ref><ref>{{cita|Groom, 2012|pp. 101–103}}</ref>; con le cannoniere di Foote che metteranno a tacere definitivamente la maggior parte delle armi del forte, le truppe di Grant vi si potranno trasferire e catturare facilmente Fort Henry il 6 di febbraio del 1862<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 146}}</ref>. La [[battaglia di Fort Henry]] costituirà la prima grande vittoria dell'Unione dall'inizio della guerra.
Grant ordinerà quindi l'assalto al vicino [[Fort Donelson]], sotto il comando di [[John Buchanan Floyd]], che dominava il Cumberland. Diversamente da Fott Henry ora il comandante stava però affrontando una forza pari alla propria; del tutto ignari degli effettivi della guarnigione nemica le truppe si avvicineranno alla scena confidando su un'altro semplice trionfo<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 141–146}}</ref>.
Grant, McClernand e [[Charles Ferguson Smith]] posizioneranno i rispettivi reparti tutt'attorno al fortino e la mattina seguene cominceranno ad essere lanciati degli attacchi sporadici d'avvertimento su quelli che considerarono essere i punti deboli nella linea confederata, ma solo per ritirarsi con pesanti perdite<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 147–151}}</ref>.
Il 14 di febbraio giungeranno le cannoniere di Foote le quali cominceranno a bombardare il fortino, per poi essere respinte dai colpi dei pesanti cannoni avversari; lo stesso Foote rimarrà ferito. Presto però arriveranno i finforzi dell'Unione, dando in tal modo a Grant una truppa totale di 40.000 uomini; dopo che Foote avrà riacquistato il controllo del fiume Grant riprenderà l'attacco, ma rimarrà in una situazione di stallo. Quella serà Floyd indisse un consiglio di guerra, incerto sul da farsi e sulle prossime azioni da intraprendere<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 152-157}}</ref>.
[[File:Fort Donelson Feb15pm.png|thumb|Il contrattacco dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] del 15 febbraio durante la [[battaglia di Fort Donelson]].]]
Grant riceverà un dispaccio da Foote con la richiesta di un incontro; il comandante montò a cavallo percorrendo 7 miglia su strade ghiacciate raggiungendo la divisione di Smith e, dopo averlo istruito a prepararsi al prossimo assalto, si diresse incontro a McClernand e Wallace; dopo esersi scambiati i rapporti incontrò Foote, che riprenderà il bombardamento segnalando in tal modo agli altri generali di iniziare l'attacco<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 158-164}}</ref>.
La [[battaglia di Fort Donelson]] durerà un'intera giornata seguente, fino a quando la guarnigione Sudista si sottomise alla rchiesta di "arrendersi incondizionatamente e immediatamente". Venne telegrafato ad Halleck per informarlo che Fort Donelson, l'ultima linea difensiva al confine tra [[Kentucky]] e [[Tennessee]], era caduta<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 164}}</ref>.
Grant catturerà l'intera compagine avversaria composta da 12.000 uomini. Halleck tuttavia si arrabbierà per il fatto che si fosse agito senza la sa preventiva autorizzazione e non mancò di lamentarsene con McClellan accusando il sottoposto di "negligenza e inefficienza"; il 3 di marzo giungerà a mandare un telegramma a [[Washington]] lagnandosi di non avere più alcuna comunicazionee con Grant da amleno una settimana. Tre giorni dopo farà seguire un ''post scriptum'' in cui sosteneva: "''la notizia mi ha appena raggiunto... Grant ha ripreso le sue cattive abitudini di bere''"<ref>{{cita|Groom, 2012|pp. 138, 143–144}}</ref>.
Grazia a questo successo - che precludeva i collegamenti tra le due ali dell'esercito confederato - il presidente Lincoln, a prescindere dalle voci nei suoi riguardi, promuoevrà Grant al grado di maggiore generale dei volontari e il comando dell'[[Armata del Tennessee]], mentre tutta la stampa del Nord iniziò a trattarlo come un eroe; facendo un gioco di parole sulle sue iniziali USG presero a chiamarlo "Unconditional Surrender Grant"<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 165}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 125–134}}</ref>.
=== Battaglia di Shiloh e sue conseguenze ===
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Arriva Grant|Battaglia di Shiloh}}
Mentre si radunava il gran numero di truppe di entrambi gli eserciti, era opinione diffusa al Nord che il prossimo sarebbe stato lo scontro decisivo che avrebbe posto fine al conflitto. Grant, rentegrato pienamente nelle sue funzioni da Halleck grazie alle pressioni ricevute da parte del presidente e del [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]] [[Edwin McMasters Stanton]], lasciò Fort Henry viaggiando in barca lungo il Tennessee per raggiungere il proprio esercito e dar l'ordine di avanzare<ref>{{cita|White, 2016|p. 210}}</ref>.
Le sue forze principali erano situate nei dintorni della [[Contea di Hardin (Tennessee)|Contea di Hardin]] a Pittsburg Landing, mentre 40.000 truppe confederate confluivano a [[Corinth (Mississippi)|Corinth]], importante snodo ferroviario sudista<ref>{{cita|Barney, 2011|p. 287}}</ref>. Il Brigadiere Generale [[William Tecumseh Sherman]] assicuererà Gran che le sue truppe fresche erano pronte. Verrà quindi concordato un attacco e la loro valutazione trasmessa via [[cablogramma]] ad Halleck<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 185}}</ref>. Grant avrebbe desiderato colpire al più presto Corint con i suoi 45.000 uomini, ma il diretto superiore gli ordinerà invece di trattenersi fino all'arrivo della divisione di [[Don Carlos Buell]] forte di altri 25.000 uomini<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 111–112}}</ref><ref>{{cita|Groom, 2012|p. 63}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p- 211}}</ref>.
Nel frattempo studierà un piano d'attacco tra forze approssimativamente uguali; invece di preparare fortificazioni difensive tra il Tennessee e Owl Creek e la compensazione dei campi di fuoco trascorrera la maggior parte del tempo nelle esercitazioni delle truppe in larga parte ancora del tutto inesperte, mentre Sherman respingeva i rapporti i quali indicavano i confederati oramai molto vicini<ref>{{cita|Groom, 2012|pp. 62–65}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 112}}</ref>.
[[File:Shiloh Battle Apr6am-2.png|thumb|Schema della [[battaglia di Shiloh]] alla mattina del 6 aprile.]]
L'inerzia prodottasi creò per i confederati l'opportunità di attaccare prima del sopraggiungere di Buell<ref>{{cita|White, 2016|p. 211}}</ref>. La mattina del 6 di aprile le truppe di Grant si lascieranno cogliere di sorpresa dall'armata sudista guidata da [[Albert Sidney Johnston]] e [[Pierre Gustave Toutant de Beauregard]] la quale colpirà per prima - "come una valanga alpina" - di fianco alla chiesa del villaggio assalendo 5 divisioni e costringendo ad una confusa ritirata verso le sponde del Tennessee<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 111}}</ref><ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 51, 94}}</ref><ref>{{cita|Catton, 1963|pp. 228, 230–231}}</ref><ref>{{cita|Barney, 2011|p. 287}}</ref>.
Johnston rimarrà ferito gravemente ad una gamba e morirà durante lo scontro, pertanto gli subentrerà Beauregard<ref>{{cita|White, 2016|pp. 217–218}}</ref>.
[[File:Shiloh Battle Apr6pm.png|thumb|left|Schema della [[battaglia di Shiloh]] al pomeriggio del 6 aprile.]]
Una linea riuscirà a contenere l'attacco per diverse ore in un luogo più tardi chiamato "Hornet's Nest", dando così a Grant il tempo d riunire l'[[artiglieria]] e 20.000 soldati vicino a Pittsburg Landing<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 51, 58–59, 63–64}}</ref>; ma i condeferati alla fine sfonderanno a "Hornet's Nest" arrivando a catturare l'intera divisione, mentre la "Grant's Last Line" a Pittsburg Landing manterrà le posizioni. Esausti e privi di rinforzi i confederati - che videro dimezzati i propri effettivi - si troveranno costretti ad interrompere l'avanzata<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 114}}</ref><ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 109, 112}}</ref><ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 51, 58–59, 63–64}}</ref>.
Quella sera cominciò una fitta pioggia battente quando Grant e il suo staff si ripararono accoccolati attorno al fuoco; quando gli fu chiesto da McPherson se stava per ritirarsi replicò: "''Ritirata? No. Io propongo di attaccarli alla luce del giorno e di frustarli''"<ref>{{cita|Simpson, 2014|p. 134}}</ref>.
Sostenuto dalle 18.000 truppe fresche delle divisioni di Buell e [[Lew Wallace]] le quali gli consentiranno di essere in superiorità numerica Grant contrattaccherà all'alba riguadagnando il campo e costringendo i ribelli disorganizzati e demoralizzati a ritirarsi precipitosamente a Corinth, mentre migliaia di persone diserteranno<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 59, 63–64}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 206}}</ref>.
[[File:Shiloh Battle Apr7.png|thumb|Controffensiva del 7 aprile.]]
Halleck ordinerà di non avanzare più di una giornata di marcia dal campo, fermando in tal modo di fatto l'inseguimento della [[Confederate States Army]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 115-116}}</ref>. Sebbene Grant avesse vinto la battaglia, la situazione non cambiò molto, con l'Unione in possesso di Pittsburg Landing e i Confederati ancora una volta rintanati a Corinth<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 115}}</ref>.
Rendendosi ben presto conto che il Sud era determinato a combattere e che la guerra non sarebbe stata vinta grazie ad un'unica battaglia, avrebbe scritto in seguito: "''Allora, in effetti, ho abbandonato ogni idea di salvare l'Unione se non attraverso una completa conquista''"<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 187–188}}</ref><ref>{{cita|Grant, 1885|p. Cap XXV}}</ref>.
La [[battaglia di Shiloh]] fu la più costosa in termini di vite umane perdute dell'intera storia americana fino a quel momento, con ben 13.000 vittime nordiste; il numero impressionante di 23.746 caduti in totale stordirà l'intera nazione<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|p. 94}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 221}}</ref>. Ciò avrà tuttavia l'occasione di procurare a Grant numerose critiche, cui egli - rimasto impantanato nella controversia - poté far fronte solo grazie all'appoggio incondizionato espressogli dalla [[presidenza di Abraham Lincoln]]<ref>{{cita|White, 2016|pp. 223–224}}</ref>.
La stampa lo rimpovererà per le perdite sorprendentemente alte, accusandolo anche di [[ubriachezza]] durante la battaglia, questo in contrasto con i resoconti forniti dagli ufficiali e da quanti si trovavano con lui in quel frangente. In risposta alle accuse il suo ufficiale [[William Ruben Rowley]] sosterrà che erano delle pure bugie frutto d'invenzione; altri testimoni dichiareranno che Grant era erfettamente sobrio la mattina del 6 di aprile<ref>{{cita|Kaplan, 2015|pp. 1109–1119}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 223–225}}</ref>.
Nonostante ciò la vittoria a Shiloh porrà termine ad ogni possibilità che i confederati potessero riuscire a prevalere nella valle del [[Mississippi (fiume)|fiume Mississippi]] o riconquistare il vantaggio strategico nel Teatro occidentale<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 204}}</ref><ref>{{cita|Barney, 2011|p. 289}}</ref>. Halleck giungerà da [[Saint Louis (Missouri)|Saint Louis]] l'11 di aprile per prendere il comando e radunare un esercito combinato di circa 120.000 uomini; il 29 seguente solleverà Grant dal comando di campo per sostituirlo con [[George H. Thomas]]. Halleck farà marciare lentamente la propria armata in direzione di Corinth, trincerandosi ogni notte<ref>{{cita|White, 2016|p. 229}}</ref>. Iniziava l'[[assedio di Corinth]].
Nel frattempo Beauregard invierà dei falsi disertori per raccontare che si stava ampiamente rinforzando, spostando nel contempo l'esercito durante la notte; per l'estrema sorpresa di Halleck quando arrivò a Corinth il 30 di maggio<ref>{{cita|White, 2016|p. 230}}</ref><ref>{{cita|Groom, 2012|pp. 363–364}}</ref>. Scoraggiato, intanto Grant considerò l'ipotesi delle dimissioni, ma Sherman riuscirà a farlo desistere<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 188–191}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 230–231}}</ref>. Lincoln liquiderà i critici di Grant dicendo: "''non posso fare a meno di quest'uomo, egli combatte!"''<ref>{{cita|White, 2016|p. 225–226}}</ref>.
Halleck dividerà le sue forze e reintegrò Grant come comandante in campo dell'Armata del Tennessee l'11 di luglio<ref>{{cita|Longacre, 2006|p. 137}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 231}}</ref>. Il 19 di settembre partecuperà alla vittoriosa [[battaglia di Iuka]], per poi difendere con successo Corinth, infliggendo pesanti perdite agli avversati nella [[seconda battagla di Corinth]]<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 211–212}}</ref>.
Il 25 di ottobre Grant assumerà il comando del nuovo "Distretto del Tennessee"<ref>{{cita|Badeau, 1887|p. 126}}</ref>. A novembre, dopo l'avviso preliminare del ''[[Proclama di emancipazione]]'', ordinerà alle unità sotto il suo comando di incorporare gli ex schiavi nell'[[Union Army]], fornendo loro abiti, riparo e salari per i loro servizi<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 133}}</ref>. In questo modo Grant potrà continuare le operazioni militari per il resto del 1862, occupando l'area del [[Tennessee]] occidentale e del [[Mississippi]] settentrionale, che difese efficacemente dai tentativi di riscossa confederati vincendo cinque scontri campali.
=== Campagna di Vicksburg ===
{{vedi anche|Campagna di Vicksburg}}
Tuttavia, il controllo dell'intero corso del Mississippi restava precluso alle forze nordiste a causa della presenza della solida fortezza di [[Vicksburg (Mississippi)|Vicksburg]], che Grant inizierà a mettere sotto assedio a partire dal dicembre del 1863. La roccaforte confederata bloccava la strada per il completo controllo sul fiume, rendendo così la sua cattura vitale per l'efficace proseguimento dell'impegno bellico<ref>{{cita|White, 2016|p. 243}}</ref>.
L'Armata di Grant stazionava nell'Ovest del Tennessee con 40.000 truppe disponibile al combattimento<ref>{{cita|Catton, 1960|p. 112}}</ref>; rimarrrà però esasperato dall'apprendere che il presidente aveva autorizzato McClernand a creare un esercito separato per lo scopo<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 221–223}}</ref>. Halleck lo farà ordinare attorno a [[Memphis]] ponendolo sotto l'autorità di Grant<ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 147–148}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 246}}</ref>. A seguito della conquista di [[Holly Springs (Mississippi)|Holly Springs]] progetterà di attaccare la zona frontale di Vicksburg via terra mentre Sherman avrebbe dovuto avanzare dalla parte del fiume<ref>{{cita|White, 2016|p. 248}}</ref>.
[[File:ChickasawBayou.png|thumb|Schema della [[Battaglia di Chickasaw Bluffs]].]]
Le incursioni della cavalleria confederata svoltesi tra l'11 e il 20 di dicembre tuttavia riusciranno a interrompere le comunicazioni, facilitando in tal modo la loro ripresa di Holly Springs ed impedendo ai due fronti unionisti di connettersi<ref>{{cita|Catton, 1960|pp. 119, 291}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|pp. 248–249}}</ref>. Il giorno 29 le forze confederate guiate dal tenente generale [[John Clifford Pemberton]] respingeranno la tattica diretta di Sherman il quale tentava di risalire le scogliere nella [[Battaglia di Chickasaw Bluffs]]<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 223, 225}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 250}}</ref>; l'esercito di Sherman verrà raggiunto da McClernand e ne assumerà il comando; indipendentemente da Grant condurrà una campagna che porterà alla [[Battaglia di Fort Hindman]]<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 147–148}}</ref>.
[[File:VicksburgCampaignDecember62March63.png|thumb|left|Mappa delle operazioni contro [[Vicksburg (Mississippi)|Vicksburg]] (dicembre 1862-marzo 1863), inclusa la [[Battaglia di Fort Hindman]].
{{legend|#ff0000|Confederazione}}
{{legend|#0000ff|Unione}}]]
Durante questo periodo di tempo Grant farà incorporeare gli schiavi in fuga nell'[[Union Army]], fornendo loro protezione e lavoro retribuito<ref>{{cita|White, 2016|pp. 246–247}}</ref>. Insieme alle sue responsabilità militari nei mesi immediatamente seguenti il ritorno al comando, Grant si preoccuperà per l'espansione del [[contrabbando]] di [[cotone (botanica)|cotone]] nel proprio distretto<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 225}}</ref>; paventando che tale commercio illecito indebolisse lo sforzo bellico dell'Unione finanziando la Confederazione e prolungando di conseguenza la guerra, mentre i soldati continuavano a morire sul terreno<ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 143–144}}</ref><ref>{{cita|Sarna, 2012a|p. 37}}</ref>, il 17 di dicembre farà emettere l'"Ordine Generale N° 11".
Questa dispsizione prevedeva l'epulsione immediata di tutti gli [[Ebrei]] dal territorio, dichiarando che i loro mercanti stavano violando le regole del commercio<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 218}}</ref>. Scrivendo nel 2012 lo storico Jonathan D. Sarna ha detto che Grant "ha emesso il più noto ordine ufficiale anti-ebraico nella [[storia dell'antisemitismo negli Stati Uniti d'America]]"<ref>{{cita|Sarna, 2012b}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 225}}</ref>; le opinioni degli specialisti a riguardo variano a seconda delle motivazioni addotte dal generale per l'emanazione dell'ordine esecutivo<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 226–227}}</ref><ref>{{cita|Simpson, 2014|pp. 164–165}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 217–219}}</ref>. I leader della comunità ebraica andranno a lamentarsi direttamente con Lincoln, mentre la stampa del Nord criticava fortemente Grant<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 220}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 226–227}}</ref>.
Il presidente chiederà pertanto che l'Ordine venisse revocato, cosa che venne fatta; sarà rescisso entro 3 settimane<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 226–227}}</ref>. Intervistato anni dopo in risposta alle accuse rivoltegli di [[antigiudaismo]] del suo Ordine Grant avrà l'occasione di spiegare: "''Durante i tempi di guerra queste belle distinzioni sono state ignorate, non abbiamo avuto il tempo di gestire le cose usando i guanti di velluto''"<ref>{{cita|Ash, 2010|p. 368}}</ref>; farà ammenda durante la sua presidenza, nominando molti [[ebrei americani]] a varie posizioni nell'amministrazione<ref>{{cita|Sarna, 2012a|pp. 89, 147}}</ref><ref>{{cita|White, 2016|p. 494}}</ref>.
Il 29 di gennaio assumerà il comando generale e tenterà di avanzare attraverso il terreno segnato dall'acqua con l'intento di aggirare i cannoni di Vicksburg; la mossa si rivelerà del tutto inefficace, tuttavia consentirà alle nuove leve di poter iniziare ad acquisire l'esperienza necessaria<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 148–149}}</ref>. Il 16 di aprile darà ordine alle cannoniere dell'[[ammiraglio]] [[David Dixon Porter]] d'incontrarsi con le sue truppe - sotto il fuoco delle batterie - che avevano marciato a Sud lungo il lato Ovest del Mississippi. Guiderà la fanteria, composta da 33.000 uomini, oltre il caposaldo sulla sponda occidentale; mentre anche la flotta si portava al di là della roccaforte, fuori gittata delle sue artiglierie<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 226–228}}</ref>.
[[File:VicksburgCampaignAprilJuly63.png|thumb|Schema delle operazioni di Grant contro Vicksburg dall’aprile al luglio 1863, incluse la [[Battaglia di Big Black River Bridge]] (maggio) e la [[Battaglia di Jackson (Mississippi)]].
{{legend|#ff0000|Confederazione}}
{{legend|#0000ff|Unione}}]]
Darà pertanto disposizioni alla cavalleria d'intraprendere degli scontri diversivi lungo l'intero territorio dello Stato per confondere Pemberton e permettere così al suo esercito di spostarsi ad Est attraverso il fiume; la fanteria e la cavalleria si congiungeranno sul basso corso per traghettare le truppe sulla riva opposta dove Grant, pur rimasto fuori dalle proprie linee di rifornimento, manovrerà con rapidità sorprendendo più volte i confederati fino a sbarcare nella cittadina di Bruinsburg<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 160}}</ref>.
Il generale, sfruttando l'inimicizia tra i due comandanti confederati della zona ([[Joseph Eggleston Johnston]] a capo del dipartimento confederato dell'Ovest e J. C. Pemberton, comandante della piazzaforte di Vicksburg), sconfiggerà una forza nemica proveniente da Nord a [[Port Gibson]], per poi spostarsi ad Est ricacciando indietro una seconda armata comandata da Jonhston da [[Jackson (Mississippi)|Jackson]] con due scontri campali vincenti<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 122–136}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 206–226}}</ref>.
[[File:Greenemap.jpg|thumb|left|Schema della [[Battaglia di Champion Hill]].]]
La [[Battaglia di Jackson (Mississippi)]] permetterà di conquistare la capitale dello Stato; quindi si sposterà verso l'obiettivo, sconfiggendo Pemberton nella [[Battaglia di Champion Hill]] il 16 di maggio e costringendolo ad una fuga disordinata e ad asserragliarsi nella fortezza, messa sotto assedio dopo due falliti assalti frontali<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 127–131}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp- 226–236}}</ref>.
Dopo aver assaltato le trincee poste di fronte all'ingresso di Vicksburg e subendo gravi perdite - Infatti Grant fece scavare due trincee lunghe 25 km e tentò di minare le poderose fortificazioni scavando delle gallerie sotto i bastioni, che fece saltare procurandosi un varco: al momento dell'assalto però i soldati Nordisti vennero fermati da un fitto lancio di granate provenienti dagli spalti, mentre gli stessi corpi dei caduti ostruirono la barriera creatasi con il crollo delle mura -
s'insediarono per un'assedio il quale durerà per 7 settimane<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 132-138}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp- 237-247}}</ref>.
[[File:VicksburgSiege.png|thumb|Assedio di Vicksburg. I comandanti di corpo e di divisione sono rappresentati per il periodo dal 23 giugno al 4 luglio.]]
Durante i periodi di maggior calma avrà occasionalmente la possibilità di bere<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 231}}</ref>. Perberton alla fine della [[battaglia di Vicksburg]] si arrenderà per fame il 4 di luglio - anniversario del [[Giorno dell'Indipendenza (Stati Uniti d'America)|Giorno dell'Indipendenza]] - consegnando a Grant un ingente bottino di armi e prigionieri di guerra (circa 30.000, tra cui 15 generali, 260 cannoni e 60.000 fucili)<ref>{{cita|Smith, 2001|pp- 247-257}}</ref>.
La caduta di Vicksburg darà alle forze unioniste il pieno controllo del Mississippi dividendo la Confedreazione in 2 tronconi. A quel tempo le simpatie politiche di Grant coincidevano completamente con l'azione aggressiva dei Repubblicani Radical sui temi della guerra e dell'[[emancipazione]] degli schiavi<ref>{{cita|Catton, 1968|p. 8}}</ref>. Il successo conseguito rappresenterà una notevole spinta morale volta allo sforzo bellico; la rivalità personale con McClernand continuerà fino a quando Grant non gli tolse il comando dopo aver contravvenuto agli ordini facendo emettere un'ordinanza senza il suo previo permesso<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 136}}</ref>.
Quando il [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]] [[Edwin McMasters Stanton]] suggerirà che il generale sarebbe stato riportato ad Est per dirigere l'[[Armata del Potomac]] Grant lo smentirà scrivendo di conoscere assai meglio la geografia e le risorse dell'Ovest e di non voler sconvolgere la catena di omando del Teatro Orientale<ref>{{cita|Catton, 1968|p. 7}}</ref>.
=== Campagna di Chattanooga e promozione ===
Con la caduta di Vicksburg, la Confederazione si ritrovò tagliata in due tronconi. Il 16 ottobre del 1863 Lincoln lo nominerà comandante generale del "Fronte Occidentale" e gli assegnerà il comando della "Divisione del Mississippi" appena costituita, compresa l'[[armata dell'Ohio]], l'[[armata del Tennessee]] e l'[[armata del Cumberland]]<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 265}}</ref><ref>{{cita|Cullum, 1891|p. 172}}</ref><ref>{{cita|Newell-Shrader, 2011|p. 328}}</ref>.
Dopo la [[battaglia di Chickamauga]] (18-20 settembre) l'esercito del Cumberland si era ritirato a [[Chattanooga]], ov'era però rimasto intrappolato<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 196}}</ref>; quando venne informato della situazione venutasi a creare mise [[George H. Thomas]] a capo della spedizione di salvataggio<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 201}}</ref>. Prendendo personalmente il comando Grant giunse a cavallo, con l'intenzione di rifornire la città e rompere definitivamente l'assedio a proprio favore<ref>{{cita|Brands, 2012|p. 267}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 145}}</ref>.
Il presidente gli inviò anche in aiuto [[Joseph Hooker]] con due divisioni dell'"Armata del Potomac"; le forze unioniste catturarono così il "Brown's Ferry" aprendo una linea diretta di rifornimento per [[Bridgeport]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 147}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 267–268}}</ref><ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 267–268}}</ref>. Il 23 di nomembre organizzò i 3 eserciti per attaccare nella [[battaglia di Lookout Mountain]] (24 novembre) prima e nella [[battaglia di Missionary Ridge]] (25 novembre) poi<ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 214–215}}</ref>. Grant ordinerà a Thomas e all'"Armata del Cumberland" di avanzare quando le truppe di [[William Tecumseh Sherman]] non riuscirono ad occupare Missionary Ridge da Nord-Est<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 216}}</ref>.
Guidato da [[Philip Henry Sheridan]] e dal generale di brigata [[Thomas John Wood]] l'esercito caricò in salita arrivando a conquistare i trinceramenti confederati posti sulla cima, costringendo i ribelli a battere in ritirata<ref>{{cita|Flood, 2005|pp. 217–218}}</ref>. Gli scontri campali svoltisi nella [[battaglia di Chattanooga]] saranno decisivi per dare all'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] il pieno controllo del [[Tennessee]] oltre che ad aprire la [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] - il cuore degli [[Stati Confederati d'America]] - alla tanto attesa invasione. Il generale ntendeva incunearvisi per dividere ulteriormente i territori e gli eserciti ribelli<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 148–150}}</ref>.
[[File:Grant crop of Cold Harbor photo.png|thumb|Il Generale Grant in una foto scattata da [[Mathew B. Brady]] nel 1864.]]
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Grant assume il comando}}
La sua volontà di combattere e la sua abilità nel vincere avevano già avuto modo d'impressionare favorevolmente Lincoln il quale - il 2 marzo del 1864 - lo promuoverà al grado di [[Tenente generale]]; mentre il 17 dello stesso mese gli affiderà la guida di tutte le armate unioniste in qualità di [[comandante generale dell'esercito statunitense]], dovendo pertanto rispondere delle decisioni prese solamente al presidente<ref>{{cita|Flood, 2005|p. 232}}</ref><ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 148}}</ref><ref>{{cita|Cullum, 1891|p. 172}}</ref>.
Lo stile di Grant nei combattimenti venne definito da un generale "quello di un [[bulldog]]". Durante molte battaglie egli ordinò attacchi diretti o assedi assai rigidi, spesso anche quando questi stavano lanciando offensive contro le sue truppe; una volta che l'offensiva o l'assedio erano iniziati, Grant rifiutava di cessarli fino a quando il nemico non si fosse arreso o fosse stato sbaragliato. Una simile tattica toglieva senza dubbio forza al nemico, infliggendogli perdite irreparabili, ma spesso portava anche a pesanti perdite fra i suoi uomini.
Dopo aver assegnato a Sherman la "Divisione del Mississippi" si recherà a [[Washington]] per incontrarsi con Lincoln e realizzare una strategia incentrata sul paralizzare l'esercito ribelle e catturare [[Richmond (Virginia)|Richmond]]. Grant stabilirà quindi il suo nuovo [[quartier generale]] tra l'"Armata del Potomac" di [[George G. Meade]] a [[Culpeper]], poco a Nord-Ovest della capitale nemica<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 156}}</ref>. Meade aveva seguito il cauto approccio di [[Henry Halleck]] ai combattimenti e Grant era lì per dargli una direzione e l'incoraggiamento ad essere più aggressivo<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 292–293}}</ref>; concentrerà d'ora in poi le sue attenzioni per prendere la città che da lungo tempo resisteva alle forze dell'Unione.
Presto svilupperà un piano generale di 5 offensive coordinate con l'attacco in contemporanea degli eserciti ribelli, per costringere i confederati a spostare i propri finforzi all'interno delle loro linee difensive<ref>{{cita|Wheelan, 2014|p. 20}}</ref>; Sherman avrebbe dovuto inseguire l'[[armata confederata del Tennessee]] di [[Joseph Eggleston Johnston]] mentre Meade avrebbe guidato l'esercito del Potomac - con Grant sul campo - per attaccare e distruggere l'[[Armata Confederata della Virginia Settentrionale]] ai comandi di [[Robert Edward Lee]]<ref>{{cita|Catton, 1960|pp. 190, 193}}</ref><ref>{{cita|Wheelan, 2014|p. 20}}</ref>. [[Benjamin Butler]] sarebbe dovuto infine avanzare da Sud lungo il [[James (fiume)|fiume James]], mentre un'operazione congiunta tra [[Union Army]] e [[Union Navy]] doveva essere lanciata contro [[Mobile (Alabama)]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 157}}</ref><ref>{{cita|Wheelan, 2014|p. 20}}</ref>.
Se Lee fosse stato costretto a fermarsi a Sud come previsto, Grant avrebbe unito le proprie forze con gli eserciti di Butler e avrebbe ricevuto i rifornimenti necessari attraverso il James. Nel frattempo [[Franz Sigel]] avrebbe dovuto occupare la linea ferroviaria di [[Lynchburg (Virginia)|Lynchburg]] e subito dopo muoversi in direzione Est ed attaccare direttamente dai [[Monti Blue Ridge]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 157–175}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 313–339, 343–368}}</ref><ref>{{cita|Wheelan, 2014|p. 20}}</ref>. Sapeva infatti molto bene che Lee disponeva di una [[manodopera]] alquanto limitata e che una [[guerra di logoramento]] combattuta su un campo di battaglia privo di alcun trinceramento avrebbe condotto ad una sua certa sconfitta<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 162–163}}</ref>.
[[File:Grant's horses.jpg|thumb|Fotografia ritraente i tre cavalli di Grant durante la [[campagna terrestre]] (a Cold Harbor (Virginia), da sinistra a destra: ''Egitto'', ''Cincinnati'' e ''Jeff Davis''.]]
Dopo lo scontro riceverà un enorme cavallo [[purosangue inglese]] di nome ''Cincinnati'' come dono da parte di un ammiratore riconoscente; l'animale diverrà immediatamente il favorito del generale, lasciando che nessun altro oltre a Lincoln lo potesse cavalcare<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 303}}</ref>; Grant era considerato uno dei migliori esperti di [[equitazione]] e nel corso della guerra guiderà diversi altri cavalli<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 302-303}}</ref>.
Il Comandante stava ora sperimentando una marea crescente di popolarità e si cominciò a ventilare l'ipotesi che una decisiva vittoria entro la prima metà dell'anno avrebbe potuto portare alla sua cadidatura alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]]; egli, che fu a conoscenza delle voci, escluderà però categoricamente un suo interessamento all'ingresso nell'agone politico. La possibilità sarebbe presto svanita a seguito di ritardi sopraggiunti sul fronte bellico<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 162–163}}</ref>.
=== Campagna terrestre e assedio di Petersburg ===
{{vedi anche|Campagna terrestre}}
La "Campagna terrestre" risulterà essere una serie di battaglie senza quartiere combattute nel territorio della [[Virginia]] per 7 settimane durante i mesi di maggio e giugno del 1864; gli sforzi congiunti messi in atto da Sigel e Butler non ebbero l'esito sperato, essendo rimasti troppo incerti, tanto che Grant verrà lasciato solo a combatere Lee<ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 396–397}}</ref>. La mattina di mercoledì 4 maggio, vestito di tutto punto con la sua uniforme intera e con la spada al fianco, uscì dal suo quartier generale a Culpeper verso Germanna Ford, montando il suo prediletto ''Cincinnati''<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 303, 314}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 376–377}}</ref>.
[[File: Spotsylvania Court House May 07.png|thumb|I movimenti del 7 maggio 1864; sono inserite anche la azioni della [[cavalleria]].
{{legend|#ff0000|Confederazione}}
{{legend|#0000ff|Unione}}]]
Durante quella stessa giornata attraverserà senza ostacoli il [[Rapidan]], mentre le truppe unioniste guadavano il fiume e le provviste venivano trasportate su quattro ponti di barche<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 314}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 376–377}}</ref>. Il 5 attaccherà Lee nella [[battaglia del Wilderness]] la quale durò per ben tre giorni con un numero stimato di vittime di 17.666 per Unione a fronte delle 11.125 per i Confederati<ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 378–379, 384}}</ref><ref>{{cita|Bonekemper, 2012|p. 463}}</ref>. Nonostante le gravi perdite e le difficoltà del terreno l'"Armata del Potomac" opporrà una resistenza accanita; invece di ritirarsi come avevano fatto i suoi predecessori Grant affiancherà l'esercito di Lee a sud-est tentando di mettere le sue forze tra il generale nemico e Richmond alla [[Spotsylvania Courthouse]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 165}}</ref>.
[[File:Spotsylvania Court House May 12.png|thumb|left|L'assalto di Grant del 12 di maggio (il "Bloody Angle") nel corso della [[battaglia di Spotsylvania Court House]].]]
L'armata avversaria arrivò per prima e ne seguì un difficile sconto, la [[battaglia di Spotsylvania Court House]] della durata di tredici giorni con perdite stimate di 18.399 unionisti contro 13.421 confederati e che terminerà in un sostanziale pareggio<ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 385–387, 394–395}}</ref><ref>{{cita|Bonekemper, 2012|p. 463}}</ref>. Grant tenterà di sfondare il [[saliente (militare)|saliente]] ''Muleshoe'' di Lee sorvegliato dall'[[artiglieria]] provocando in tal modo uno dei più sanguinosi assalti della Guerra Civile, noto come "Bloody Angle"<ref>{{cita|Chernow, 2017|pp. 389, 392–395}}</ref>; incapace di spezzarne le linee affiancherà nuovamente i ribelli a sud-est, incontrandoli nella [[battaglia di North Anna]], che proseguirà da 23 al 26 di maggio<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 169}}</ref>.
[[File:Overland-Richmond.png|thumb|La [[campagna terrestre]], dalla [[battaglia del Wilderness]] fino all'attraversamento del [[James (fiume)|fiume James]]
{{legend|#ff0000|Confederazione}}
{{legend|#0000ff|Unione}}]]
Grant manovrerà quindi il suo esercito verso Cold Harbor, un importante snodo ferroviario collegato a Richmond, ma gli uomini di Lee avevano il vantaggio difensivo e si trincerarono. Durante il terzo giorno della [[battaglia di Cold Harbor]] (31 maggio-12 giugno) verrà condotto un assalto assai costoso in termini di vite umane; il Comandante generale sarà presto identificato come "''il Macellaio''" dalla stampa nordista dopo aver perso 52.788 uomini in un colpo solo. L'esercito confederato subirà invece 32.907 vittime, ma fu meno in grado di poterle sostituirle<ref>{{cita|Bonekemper, 2011|pp. 41–42}}</ref>.
Questa sarà la seconda di due battaglie nel corso della totalità delle operazioni di guerra che Grant in seguito disse di rimpiangere (l'altro era stato il suo assalto iniziale a Vicksburg). Non rilevato da Lee riuscirà comunque a tirarsi fuori da Cold Harbor e a spostare il proprio esercito a sud del fiume James, liberò Butler dalla [[Campagna di Bermuda Hundred]] (dove i ribelli lo avevano circondato) e avanzò verso [[Petersburg (Virginia)|Petersburg]], il fulcro ferroviario della Virginia<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 157–175}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 313–39, 343–68}}</ref>.
Dopo aver attraversato il James arriverà in vista della città minacciando così direttamente la vicina Richmond. Inizierà così l'[[assedio di Petersburg]], durato dal 9 giugno del 1864 al 25 marzo del 1865; la sua pressione incessante costringerà verso la fine Lee a far evcuare Richmond, non prima però di aver fatto appiccare un incendio generalizzato.
[[Pierre Gustave Toutant de Beauregard]] si pose alla difesa e ben presto arrivarono i rinforzi costituiti dai veterani di Lee. Il risentimento del Nord crebbe mentre la guerra si trascinava, ma Lee fu costretto solo a difendere Richmond, del tutto incapace di rafforzare le altre truppe confederate. A Sheridan fu assegnato il comando dell'[[Armata Unionista di Shenandoah]] e Grant gli ordinò di "''seguire il nemico fino alla morte''" e di distruggere le forniture vitali nemiche presenti nella [[Valle dello Shenandoah]] di sua competenza<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 178–184}}</ref>.
Quando Sheridan riferì di aver subito attacchi da parte della cavalleria confederata irregolare di [[John Singleton Mosby]], il Comandante raccomandò di radunare le loro famiglie per subire l'incarcerazione come ostaggi a [[Fort McHenry]]<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 185–186}}</ref>.
A Petersburg Grant approvò un piano per far saltare parte delle trincee nemiche utilizzando un tunnel sotterraneo; l'esplosione creò un cratere, nel quale si riversavano le truppe dell'Unione le quali saranno però mal guidate. Ripresisi dalla sorpresa i confederati le circondarono e facilmente le fecero priginiere al loro interno (la [[battaglia del cratere]]). Le vittime dell'Unione, 3.500, superarono di gran lunga il numero di quelle avversarie per almeno tre a uno; sebbene il piano avrebbe potuto avere successo se implementato correttamente, Grant ammetterà che la tattica era stata uno "''stupendo fallimento''"<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 179}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 369–395}}</ref><ref>{{cita|Catton, 1968|pp. 308–309}}</ref>.
Piuttosto che combattere Lee in un attacco frontale completo come aveva già tentato di fare a Cold Harbor, continuerà invece a frazinare le difese di Lee a sud e a ovest della città per cercare di catturare i collegamenti ferroviari essenziali<ref>{{cita|Catton, 1968|p. 309}}</ref>.
Dopo che il [[genio militare]] completò la ricostruzione della rete ferroviaria a City Point, Grant userà i [[mortai]] per aggredire le forze nemiche oramai soverchiate dalle truppe unioniste<ref>{{cita|Catton, 1968|p. 294}}</ref>. Tre il 2 e il 23 di agosto verrà conquistata [[Mobile (Alabama)|Mobile]] nella [[battaglia della baia di Mobile]] e il 2 settembre Sherman vincerà la [[battaglia di Atlanta]], con il ritiro completo delle forze confederate<ref>{{cita|Catton, 1960|pp. 223, 228}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 387}}</ref>. Entrambe le vittorie, combinate con il trionfo di Sheridan nella Shenandoah Valley, assicurarono la rielezione di Lincoln a novembre<ref>{{cita|Catton, 1960|pp. 223, 228}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 387}}</ref>.
Sherman convincerà sia Grant che il presidente a mandare il suo esercito a marciare su Savannah e devastare il cuore confederato; sarà la [[marcia verso il mare di Sherman]]<ref>{{cita|Catton, 1960|p. 235}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 388–389}}</ref>. Egli taglierà con un percorso a tenaglia il territorio nemico per un raggio di 60 miglia di larghezza accompagnandosi alla distruzione totale delle infrastrutture del Sud - la tattica della [[terra bruciata (guerra)|terra bruciata]] - senza incontrare praticamente alcun ostacolo di sorta; raggiungerà infine le sponde dell'[[Oceano Atlantico]] e catturerà [[Savannah (Georgia)|Savannah]] il 22 di dicembre<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 388–389}}</ref>.
Intanto il 16, dopo essere stato molto sollecitato da Grant, l'esercito sotto il comando di Thomas otterrà una sonante vittoria nella [[battaglia di Nashville]]<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 389–390}}</ref>. Era l'inizio della fine per la Confederazione, con le forze di Lee asserragliate a Petersburg come unico ostacolo significativo rimasto<ref>{{cita|Smith, 2001|p. 390}}</ref>.
[[File:The Peacemakers 1868.jpg|thumb|L'incontro tra Grant (al centro sinistra) accanto ad [[Abraham Lincoln]] con il generale [[William Tecumseh Sherman]] (all'estrema sinistra) e l'ammiraglio [[David Dixon Porter]] (a destra) in un dipinto di [[George Peter Alexander Healy]] intitolato ''The Peacemakers'' (I pacificatori).]]
=== Campagna di Appomattox e vittoria finale ===
{{vedi anche|Campagna di Appomattox|Presidenza di Abraham Lincoln#resa confederata}}
Nel marzo del 1865 Gran era oramai riuscito ad indebolire notevolmente le forze di Lee, avendo esteso la propria linea del fronte fino ad un'apiezza di 35 miglia<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|p. 359}}</ref>, con i ranghi delle truppe avversarie allo sbando e abbandonati a migliaia a causa della fame e delle tensioni crescenti dovute alla spossante [[guerra di trincea]]<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|p. 353}}</ref>.
Il 28 di marzo il Comandante generale con Sherman, l'ammiraglio [[David Dixon Porter]] e il presidente, si ritrovarono per tenere insieme una conferenza il cui tema precipuo doveva essere la discussione della resa incondizionata dei confederati e del successivo piano di ricostruzione per il Sud<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 213–214}}</ref>.
[[File:Barack Obama and Nancy Pelosi in the White House private dining room.jpg|thumb|left|[[Barack Obama]] e [[Nancy Pelosi]] nello [[Studio Ovale]] con, nella parete centrale ''The Peacemakers''.]]
Il 2 di aprile gli unionisti prenderanno Petersburg e già il giorno seguente potranno entrare in una Richmond fatta evacuare in gran fretta dopo essere stata data alle fiamme<ref>{{cita|Bonekemper, 2012|pp. 365–366}}</ref>. Lee tenterà in un ultimo tentativo disperato di ricomporsi con i resti dell'esercito sconfitto di [[Joseph Eggleston Johnston]], ma la cavalleria di Sheridan avrà il sopravvento riuscendo ad impedire la convergenza dei due tronconi, tagliandogli inoltre tutti i beni di rifornimento<ref>{{cita|White, 2016|pp. 403–404}}</ref>.
Grant si trovava in comunicazione con Lee già prima che affidasse al proprio [[aiutante di campo]] [[Orville Elias Babcock]] il compito di portare il suo ultimo dispaccio al generale nemico chiedendo la sua consegna immediata con le istruzioni per scortarlo in un luogo d'incontro scelto dallo stesso Lee<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 401–402}}</ref>. In sella al suo prediletto ''Cincinnati'' percorrerà una lunga rotta verso Ovest scavalcando quello che rimaneva dell'armata di Lee per unirsi a Sheridan il quale nel frattempo aveva catturato la stazione di Appomattox, bloccando in tal maniera ogni possibile via di fuga residua<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 402–403}}</ref>.
[[File:General Robert E. Lee surrenders at Appomattox Court House 1865.jpg|thumb|La stretta di mano tra Grant e [[Robert Edward Lee]] all'"[[Appomattox Court House]]" in un disegno a colori di [[Thomas Nast]].]]
Lungo la strada gli verrà incontro uno dei membri dello staff di Mead che trasportava una lettera inviata dal generale confederato attraverso i picchetti, informando Grant che era pronto ad arrendersi formalmente<ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 504}}</ref>. Il 9 di aprile avverrà il tanto atteso incontro all'"[[Appomattox Court House]]" ove Grant offrira a Lee di stringergli la mano<ref>{{cita|White, 2016|p. 405}}</ref>; dopo aver ricevuto l'invito riguardo alla proposta d'incontro il Comandante si trovava in uno stato giubiilante, ma in seguito avrà modo di scrivere nelle sue memorie che Lee "era un uomo di gran dignità" e che non poté evitare di sentirsi triste per "la caduta di un nemico che aveva combattuto così a lungo e valorosamente"<ref>{{cita|Grant, 1885|p. Cap. LXVII}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 404}}</ref>.
Dopo aver discusso brevemente dei loro giorni nella [[guerra Mesico-Stati Uniti]] Grant metterà nero si bianco i termini della resa, dopo di che Lee espresse la propria soddisfazione a riguardo e li accettò<ref>{{cita|White, 2016|pp. 405–406}}</ref>. Andando ben oltre la sua autorità militare concederà agli avversari un'[amnistia]] generale; i confederati avrebbero consegnato le loro armi e se ne sarebbero ritornati alle loro case. Su richiesta di Lee permetterà anche che tenessero i propri cavalli, il tutto a condizione che non avessero mai più imbracciato le armi contro gli Stati Uniti<ref>{{cita|Goethals, 2015|p. 92}}</ref><ref>{{cita|Smith, 2001|p. 405}}</ref>.
Ordinerà quindi alle sue truppe d'interrompere tutte le celebrazioni spontanee esplose con grandi "urrah" e battimani, asserendo molto semplicemente che "''la guerra è finita, i ribelli sono nuovamente diventati nostri compatrioti''"<ref>{{cita|White, 2016|p. 407}}</ref>; seguiranno altre rese, l'esercito di [[Albert Sidney Johnston]] il 26 di aprile, l'armata di [[Richard Taylor (politico)|Richard Taylor]] dell'[[Alabama]] il 4 di maggio ed infine l'esercito texano di [[Edmund Kirby Smith]] il 26 di maggio. La guerra civile era finità ed aveva costato più di mezzo milione di morti<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 212, 219–220}}</ref><ref>{{cita|Catton, 1960|p. 304}}</ref><ref>{{cita|Chernow, 2017|p. 510}}</ref>.
Dopo la [[battaglia di Palmito Ranch]] del 12-13 di maggio le forze confederate si arrenderanno il 2 di giugno anche in tutta l'area del Dipartimento del [[Mississippi]].
=== L'omicidio del presidente Lincoln ===
{{vedi anche|Assassinio di Abraham Lincoln}}
Nel pomeriggio del 14 di aprile - [[Venerdì santo]] - Grant partecipeò all'ultima riunione di gabinetto della [[presidenza di Abraham Lincoln]]. Lincoln inviterà lui e la maglie [[Julia Grant]] al [[Teatro Ford]] per quella stessa serata, ma furono costretti a rifiutare poiché avevano in programma di recarsi a [[Filadelfia]]. Nell'ambito di una vera e propria [[cospirazione]] ce prese di mira diversi membri del governo il presidente verrà fatalmente colpito da [[John Wilkes Booth]] alle spalle mentre questi stava assistendo in compagnia della consorte [[Mary Todd Lincoln]] ad una rappresentazione. Morirà la mattina seguente senza aver èptuto riprendere conoscenza<ref>{{cita|McFeely, 1981|p. 224}}</ref>.
Molti, incluso lo stesso Grant, pensarono di essere stati un bersaglio della trama criminosa<ref>{{cita|Brands, 2012|pp. 375–376}}</ref>. Informatolo del sopraggiunto decesso di Lincoln il [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]] [[Edwin McMasters Stanton]] lo convocerà immediatamente a [[Washington]]; il Vice in carica [[Andrew Johnson]] presterà il solenne giuramento entro la mattinata del 15. Assistendo ai [[funerali di Stato]] svoltisi il giorno 19 Gran volle rimanere solo e lo si vide piangere apertamente; in seguito dirà che il presidente era stato "''il più grande uomo che abbia mai conosciuto''"<ref>{{cita|Smith, 2001|pp. 409–412}}</ref>.
Pr quanto riguardava Johnson confiderà a Julia che temeva il cambiamento di amministrazione; giudicherà l'atteggiamento del nuovo presidente nei confronti dei Sudisti come una serie di azioni che avrebbe contribuito a "renderli cittadini riluttanti" ed almeno inizialmente non poté fare a meno di pensare che con Johnson "la ricostruzione è stata di gran lunga fatta arretrare"<ref>{{cita|McFeely, 1981|pp. 227–229}}</ref>.
[[File:Ole Peter Hansen Balling - Portrait of Ulysses S. Grant (1865) - Google Art Project.jpg|thumb|Il [[Comandante generale dell'esercito statunitense]] in un dipinto dell'artista norvegese [[Ole Peter Hansen Balling]] (1865).]]
== Comandante generale ==
{{vedi anche|Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Presidenza di Ulysses S. Grant}}
Dopo la guerra il Congresso degli Stati Uniti creò appositamente per lui il grado di Generale di corpo d'Armata, che gli venne assegnato il [[25 luglio]] [[1866]].
In qualità di comandante supremo dell'esercito, durante la [[presidenza di Andrew Johnson]], entrata nelle sue piene funzioni a seguito dell'[[assassinio di Abraham Lincoln]] avvenuto nell'[[aprile]] del [[1865]], Grant si trovò invischiato inevitabilmente nella lotta politica tra il presidente, che voleva seguire una politica di conciliazione con gli sconfitti secondo i dettami del suo predecessore, e la maggioranza del Congresso, dominato dai repubblicani radicali, desiderosi di misure severe e repressive verso gli Stati del Sud.
=== Ricostruzione ===
Malgrado inizialmente anch'egli fosse stato abbastanza conciliante con i confederati, il comandante americano si schierò alla fine con i repubblicani radicali, ritenendo che un'eccessiva considerazione accomodante verso i sudisti avrebbe permesso a questi ultimi di rivendicare le proprie prerogative prebelliche e far precipitare nuovamente la Nazione in una nuova guerra civile.
=== Rapporti con Johnson ===
Lo dimostrò quando la [[presidenza di Andrew Johnson]], che aveva appena silurato [[Edwin McMasters Stanton]], Segretario alla Guerra, nonostante il ''Tenure of Office Act'' impedisse il licenziamento di funzionari pubblici per motivi politici (fatto che lo portò anche ad un processo per [[impeachment]] da parte del Senato federale), gli propose di assumere la guida del ministero. Grant accettò la carica ''ad interim'', ma protestando per il licenziamento di Stanton; quando poi questo fu riammesso d'autorità al suo ufficio, Grant prontamente glielo restituì.
Questo gesto procurò a Grant l'appoggio di tutti i nemici politici di Johnson, oltre che del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]], che pensò di candidarlo alla presidenza presentandolo come eroe nazionale e difensore dell'Unione. Infatti il generale venne scelto praticamente senza oppositori come candidato del Partito Repubblicano alla Presidenza nella ''Convention'' di [[Chicago]] del [[20 maggio]] [[1868]].
=== Elezioni presidenziali del 1868 ===
Vinse dunque le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]] contro il democratico [[Horatio Seymour]], con una larga maggioranza di grandi elettori (214 a 80) ma con solo 300.000 voti popolari di differenza (3.013.650 voti a 2.708.744). La grande differenza la fecero i circa 700.00 elettori afroamericani che, appena ammessi al voto, scelsero in massa l'ex-comandante nordista, permettendogli così la vittoria.
[[File:Inauguration of Grant - NARA - 530394.jpg|thumb|La 1° cerimonia inaugurale del presidente.]]
== Presidenza ==
{{vedi anche|Presidenza di Ulysses S. Grant}}
Divenne così il 18º Presidente degli Stati Uniti ([[1868]]–[[1877]]), rimanendo in carica per due mandati, dal [[4 marzo]] [[1869]] al [[3 marzo]] [[1877]]: infatti, alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872|elezioni presidenziali del 1872]] vinse agevolmente sullo sfidante democratico [[Horace Greeley]], che guadagnò solo 3 voti dei Grandi Elettori. Viene considerato dagli storici moderni più critici come il peggior [[Presidente degli Stati Uniti d'America]], anche se altri attenuano questo giudizio. Grant infatti fu molto più docile del predecessore [[Andrew Johnson]] nei confronti del Congresso e in particolare delle sue politiche riguardanti gli Stati del Sud, divenendo lo strumento di cui si valse l'ostruzionismo repubblicano e nordista per portare avanti la politica di ricostruzione contro i sudisti.
La sua presidenza fu però afflitta dal sospetto di scandali, specialmente quello conosciuto come ''Whiskey Ring'' (Giro del Whiskey) nel quale oltre 3 milioni di dollari di tasse furono sottratti al governo federale. Orville E. Babcock, segretario privato del presidente, presunto membro del giro, fu sottratto al processo solo da una speciale grazia presidenziale.
Dopo l'affare ''Whiskey Ring'' il ministro della guerra [[William W. Belknap]] fu coinvolto in un'inchiesta: fu provato che aveva preso tangenti per l'assegnazione di posti di lavoro ai [[nativi americani]]. Sebbene non ci sia prova che Grant abbia tratto profitto dalla corruzione dei suoi subordinati, non prese una posizione ferma contro i malfattori e non reagì con forza dopo che la loro responsabilità fu accertata.
=== Politica interna ===
Sotto la sua amministrazione venne riorganizzato l'apparato burocratico e amministrativo federale: furono infatti creati il Ministero della Giustizia ([[1870]]), l'Avvocatura dello Stato ([[1870]]) e il Ministero delle Poste ([[1872]]). Evento centrale della sua presidenza fu la cosiddetta [[Era della Ricostruzione]], ovvero la riorganizzazione degli Stati del Sud, dove le libertà civili degli afroamericani venivano sistematicamente violate sia dalle leggi statali locali sia da organizzazioni paramilitari segrete, come il [[Ku Klux Klan]], che avevano come scopo la segregazione nella società tra bianchi e neri, verso i quali compivano intimidazioni e linciaggi, spesso e volentieri con la convivenza o la complicità delle autorità locali.
Per risolvere la situazione, Grant sottopose tutti gli Stati sudisti ad occupazione militare per meglio far rispettare i diritti civili della popolazione afroamericana; l'esercito inoltre aveva anche il compito di favorire la riorganizzazione del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] nel Sud, grazie al sostegno elettorale dei neri, degli immigrati provenienti dal Nord (detti ''Carpetbaggers'') e dei simpatizzanti bianchi sudisti (detti ''Scalawags'').
Il compito ebbe parziale successo: al governo degli Stati sudisti andarono governi filo-repubblicani, tra i quali figuravano anche numerosi politici di colore (tra cui figurava [[Hiram Rhodes Revels]], primo afroamericano ad essere eletto al Senato federale), molti dei quali però si dimostrarono inefficienti e corrotti, esasperando l'animo della popolazione locale e favorendo in poco tempo il ritorno al potere dei democratici razzisti locali, che rimasero al governo per quasi un secolo.
Tuttavia, la difesa dei diritti civili fu una costante dell'amministrazione Grant: infatti il [[3 febbraio]] [[1870]] il presidente ratificò il [[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America]], che garantiva a tutti i cittadini statunitensi il diritto di voto indipendentemente dalla propria razza, dal colore della pelle o dal credo religioso. Inoltre, con due provvedimenti legislativi fra il [[1870]] e il [[1871]], il presidente decretò lo scioglimento e la messa al bando del Ku Klux Klan, considerato da allora un'organizzazione terroristica illegale contro la quale era possibile intervenire anche con la forza.
Altro passo fondamentale fu la firma, il [[1º marzo]] [[1875]], del [[Civil Rights Act (1875)|Civil Rights Act]], che proibiva la discriminazione razziale nei luoghi pubblici, pena un'ammenda pecuniaria e, nei casi più gravi, un periodo di detenzione: questa legge fu però applicata assai raramente, a causa del ritiro delle truppe federali due anni dopo dal Sud, e sarebbe stata abolita dalla [[Corte Suprema degli Stati Uniti]] nel [[1883]].
Anche con i nativi pellerossa il presidente tentò una politica di conciliazione, volendo rispettare il trattato di Fort Laramie del [[1866]] che assegnava alle tribù di [[Sioux]] e [[Cheyenne]] un ampio territorio nell'odierno [[Dakota del Sud]] come riserva di caccia. Infatti da più parti lo si pressava perché quei territori, dove si vociferava ci fossero giacimenti auriferi, fossero assegnati ai coloni bianchi che si stavano riversando all'Ovest in cerca di fortuna: Grant resistette fino al [[1873]], quando scoppiò una gravissima crisi economica derivata dal fallimento di molte banche e dal tracollo dell'agricoltura, collegata ad una generale depressione mondiale durata fin quasi alla fine del secolo.
Il presidente allora autorizzò, nell'estate del [[1874]] una spedizione militare nelle [[Black Hills]], territorio considerato sacro dagli indiani, dove si supponeva che si trovassero i giacimenti auriferi, guidata dal generale [[George Armstrong Custer]]. Quando la spedizione scoprì effettivamente l'oro, numerosi coloni e minatori si riversarono nel territorio, senza che l'esercito potesse fermarli: alle proteste delle numerose tribù indiane, il governo propose l'acquisto delle [[Black Hills]] e il trasferimento in una riserva in [[Oklahoma]], ma al netto rifiuto degli interessati, la guerra, ormai inevitabile, scoppiò: episodio più significativo di questo conflitto fu la [[battaglia di Little Big Horn]], avvenuta il [[25 luglio]] [[1876]], dove il reggimento di Custer venne annientato da una coalizione di Sioux e Cheyenne guidata da [[Toro Seduto]] e [[Cavallo Pazzo]]. Sarebbe stata però l'ultima vittoria indiana: dopo appena un anno, sotto la pressione dell'esercito, Cavallo Pazzo dovette arrendersi, mentre Toro Seduto fu costretto a rifugiarsi in [[Canada]], per poi accettare pochi anni dopo l'inevitabile entrata in una riserva.
Verso al fine della sua presidenza, Grant annesse lo Stato del [[Colorado]], entrato a far parte dell'Unione il [[1º agosto]] [[1876]].
=== Politica estera ===
Grant fu il primo presidente, dopo [[James Knox Polk]], a intraprendere una forte politica estera che ridesse agli Stati Uniti il prestigio incrinatosi durante la guerra civile dinanzi alle potenze europee, aiutato in questo dal suo [[Segretario di Stato]] [[Hamilton Fish]]: tuttavia, la forte opposizione da parte dell'opinione pubblica americana e di gran parte del Congresso resero vana la sua visione politica d'insieme, che constatò sia successi che fallimenti. Tra questi ultimi, andò a monte il tentativo, opera personale del presidente, di annettere, tra il [[1869]] e il [[1871]], la [[Repubblica Dominicana]], oltre all'accordo con il [[Nicaragua]] e la [[Colombia]] per garantire agli Stati Uniti il controllo di un futuro canale interoceanico (il [[canale di Panama]]).
Maggior successo Grant lo ebbe con la soluzione di vertenze internazionali. Pendeva infatti con l'[[Inghilterra]] una frizione diplomatica, in quanto nei cantieri inglesi erano state costruite, durante la guerra civile, numerosi navi per conto della marina confederata: una di queste, l'''Alabama'', per due anni agì da nave corsara, ostacolando il commercio tra i due Paesi. Il governo di Washington, che considerava i sudisti dei ribelli, protestò con quello di [[Londra]] per aver agito in violazione del diritto internazionale, in quanto non aveva impedito ai confederati la costruzione delle navi nelle acque territoriali inglesi e aveva equipaggiato e rifornito navi destinate ad un conflitto che non aveva la credibilità di una vera e propria guerra ufficiale, in quanto i sudisti non ne possedevano i requisiti.
Per queste ragioni, che violavano il principio di neutralità, gli Stati Uniti chiedevano un risarcimento al governo inglese per i danni cagionati dalle navi sudiste costruite nei cantieri britannici. Dopo serrate discussioni diplomatiche, si giunse, l'[[8 maggio]] [[1871]] al trattato di Washington, che rimandava la vertenza tra i due Paesi al giudizio di un arbitrato internazionale, stabilendo la composizione del collegio arbitrale e i temi delle controversie da sottoporre a giudizio. Alla fine, il collegio arbitrale, presieduto dal senatore [[italia|italiano]] [[Federigo Sclopis]] e riunito a [[Ginevra]], con sentenza del [[14 settembre]] [[1872]] deliberò a favore degli Stati Uniti, che si videro corrispondere dall'Inghilterra un risarcimento di 15.500.000 dollari.
Un'altra grana diplomatica fu il cosiddetto [[Affare Virginius]], che vide il governo americano invischiato nella [[Guerra dei dieci anni]] tra la [[Spagna]] e i ribelli separatisti a [[Cuba]], che ottennero anche l'appoggio di molti volontari stranieri, tra i quali molti americani. Quando alla fine del [[1873]] le autorità spagnole sequestrarono la nave corsara ''Virginius'', battente bandiera americana (per abuso, come poi si dimostrò), che trasportava armi e volontari per la causa cubana, e trassero in arresto l'equipaggio, sia gli Stati Uniti che l'Inghilterra (alcuni marinari erano britannici) protestarono e ne richiesero il rilascio immediato.
Invece gli spagnoli decisero di giustiziare 50 membri dell'equipaggio, tra i quali il capitano del natante, con l'accusa di pirateria: questo avrebbe potuto segnare l'inizio di un conflitto tra Stati Uniti e Spagna, ma grazie al cambio di rotta del governo spagnolo e all'intervento del console americano a Cuba, [[Caleb Cushing]], si trovò un accordo, secondo il quale la Spagna avrebbe risarcito di 80.000 dollari le famiglie degli uomini giustiziati per pirateria. Questo episodio avrebbe contribuito successivamente all'incremento della marina militare americana, all'epoca molto inferiore a quelle europee.
Grant fu anche marginalmente coinvolto nella vicenda di [[Edgardo Mortara]], avendo inviato un appello a [[Papa Pio IX]] perché il ragazzo tornasse dai suoi genitori.
== Dopo la presidenza ==
[[File:US Grant Statue Vicksburg.jpg|thumb|left|Statua di Grant a Vicksburg, Mississippi.]]
Dopo la fine del secondo mandato Grant trascorse due anni in viaggio con la famiglia per il mondo: ad esempio, nella città [[Inghilterra|inglese]] di Sunderland aprì la prima biblioteca comunale gratuita.
Quando nel [[1879]] il [[Giappone]] annunciò l'annessione delle [[Ryūkyū|Isole Ryūkyū]], territorio tributario della [[Cina]], la corte imperiale di [[Pechino]] protestò diplomaticamente e sollevò obiezioni, chiedendo a Grant di arbitrare la questione: l'ex-presidente americano decise che la rivendicazione giapponese era più solida e deliberò in favore del governo di [[Tokyo]].
Nel [[1880]] Grant, rompendo un precetto non scritto risalente addirittura a [[George Washington]], tentò di ottenere un terzo mandato presidenziale, candidandosi alle Elezioni primarie del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]: riuscì ad avere al primo turno la maggioranza relativa dei voti (308 contro i 299 di [[James G. Blaine]] e i 93 di [[John Sherman (politico)|John Sherman]]), ma, dopo 35 infruttuose votazioni, un'alleanza tra i suoi avversari fece convergere il loro peso elettorale sul nuovo candidato [[James A. Garfield]], che superò Grant di 399 voti a 306, diventando così il candidato ufficiale repubblicano e, successivamente, il 20º Presidente degli Stati Uniti.
Battuto alla ''nomination'' per la [[Casa Bianca]], Grant venne eletto nel [[1883]] ottavo presidente dell'ancor oggi influente ''National Rifle Association'' (Associazione nazionale degli utilizzatori di armi).
[[File:50 USD Series 2004 Note Front.jpg|right|thumb|Grant sulle banconote da 50$, serie del 2004.]]
Grant scrisse le sue memorie poco prima di morire, mentre era un malato terminale di [[Cancro (malattia)|cancro]] alla gola e in difficoltà finanziarie per il collasso della ditta bancaria "Grant and Ward", in cui aveva perso tutto il suo patrimonio. Lottò dunque per completare le sue memorie nella speranza di poter risolvere i problemi economici della sua famiglia: assistito dallo scrittore [[Mark Twain]], riuscì a completarle pochi giorni prima della sua morte e a garantire un futuro dignitoso alla moglie e ai figli.
Morì il [[23 luglio]] [[1885]] a [[Wilton (New York)|Wilton nello Stato di New York]], a 63 anni. Il suo corpo riposa nella città di [[New York]], con quello della moglie, nella ''Grant's Tomb'', il più grande mausoleo del Nord America.
== Curiosità ==
Grant è ricordato per essersi rifugiato all'Hotel Williard per sfuggire allo ''stress'' della [[Casa Bianca]]. Egli si riferiva alle persone che lo aspettavano nell'ingresso (''lobby'' in inglese) come "quei maledetti [[lobbisti]]", probabilmente dando origine al termine come lo intendiamo oggi.
[[File:Donald Crisp as Grant 1915.jpg|thumb|L'attore [[Donald Crisp]] nei panni del presidente in ''[[Nascita di una nazione]]''.]]
[[File:E. Alyn Warren in Abraham Lincoln (1930).jpg|thumb|[[Edward Alyn Warren]] impersona il generale Grant ne ''[[Il cavaliere della libertà]]''.]]
== Influenza nella cultura di massa ==
Il ritratto di Grant è raffigurato sulle banconote da 50 dollari.
Grant è il terzo presidente americano più popolare ad essere ritratto al cinema o in televisione; il suo personaggio appare in almeno 35 film<ref>{{cita web|autore=30Jun08 |url=http://chasness.wordpress.com/2008/06/30/top-five-cinematically-portrayed-presidents/ |titolo=Top Five Cinematically Portrayed Presidents |editore=Chasness.wordpress.com |accesso=5 febbraio 2011}}</ref> e spesso viene ritratto come un ubriacone, il che è - almeno in parte - storicamente inaccurato. Tra questi sono inclusi:
{| class="wikitable" style="text-align:center"
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| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
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! Note
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| [[1915]]
| ''[[Nascita di una nazione]]''
| [[Donald Crisp]]
| Film muto
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| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
| [[1930]]
| ''[[Il cavaliere della libertà]]'' (Abraham Lincoln)
| [[Edward Alyn Warren]]
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| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
| [[1931]]
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| Edward Alyn Warren
|
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| [[1934]]
| ''[[L'agente n. 13]]''
| Edward Alyn Warren
| Non accreditato
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| [[1939]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[Utente:Sboccia|<span style="color:black;font-weight:bold;font-family:Script MT Bold"><big>Sboccia</big></span>]] [[Discussioni Utente:Sboccia|<span style="color:#000000;font-size:small;font-family:cursive, serif;">(msg)</span>]] 20:02, 2 giu 2019 (CEST)
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<!-- fine template di benvenuto -->
| [[Joseph Crehan]]
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| [[1941]]
| ''[[La storia del generale Custer]]''
| Joseph Crehan
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| [[1942]]
| ''[[Tennessee Johnson]]''
| [[Harrison Greene]]
| Sulla vicenda biografica di [[Andrew Johnson]]
|-
| [[1944]]
| ''[[Il pilota del Mississippi]]''
| Joseph Crehan
| Sulla vita di [[Mark Twain]]
|-
| [[1953]]
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| Joseph Crehan
| Western
|-
| [[1958]]
| ''[[Dalla Terra alla Luna (film)]]''
| [[Morris Ankrum]]
| Non accreditato
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| [[1962]]
| ''[[La conquista del West (film 1962)|La conquista del West]]'' (How the West Was Won)
| [[Harry Morgan (attore)|Harry Morgan]]
|
|-
| [[1965]] - [[1969]]
| ''[[Selvaggio west (serie televisiva)|Selvaggio west]]''
| [[James Gregory (attore)|James Gregory]] e [[Roy Engel]]
| Serie televisiva di genere western
|-
| [[1966]]
| ''[[Branded (serie televisiva)|Branded]]''
| [[William Bryant]]
| Serie televisiva di genere western (episodi ''The Assassins: Part One'' e ''The Assassins: Part Two''<ref>[http://www.imdb.com/title/tt0531288/ "The Assassins: Part One"], IMBD, viewed on 02-01-2014</ref><ref>[http://www.imdb.com/title/tt0531289/ "The Assassins: Part Two"], IMBD, viewed on 02-01-2014</ref>
|-
| [[1978]]
| ''[[Grizzly Adams]]''
| [[Mark Slade]]
| Episodio 20 della 2° stagiome, ''The Stranger''<ref>[http://www.grizzlyadams.com/DocumentFiles/60.pdf The Stranger]</ref>
|-
| [[1981]]
| ''[[La leggenda del ranger solitario]]''
| [[Jason Robards]]
|
|-
| [[1982]]
| ''[[Il grigio e il blu]]''
| [[Rip Torn]]
| Miniserie televisiva
|-
| [[1985]]
| ''[[Nord e Sud (miniserie televisiva 1985)|Nord e Sud]]''
| [[Anthony Zerbe]]
| Miniserie televisiva
|-
| [[1988]]
| ''Lincoln (miniserie televisiva)]]'' (Gore Vidal's Lincoln)
| [[James Gammon]]
| Miniserie televisiva
|-
| [[1990]]
| ''The Civil War''
| Jason Robards (voce)
| Documentario-miniserie TV
|-
| [[1992]]
| ''Lincoln''
| [[Rod Steiger]]
|
|-
| [[1998]]
| ''The Day Lincoln Was Shot''<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0140613/|titolo=The Day Lincoln Was Shot (TV 1998) – IMDb|editore=IMDb.com, Inc.|accesso=29 marzo 2011}}</ref>
| John Ashton
| Sull'[[assassinio di Abraham Lincoln]]
|-
| [[1999]]
| ''[[Wild Wild West]]''
| [[Kevin Kline]]
|
|-
| [[2007]]
| ''Bury My Heart at Wounded Knee''
| Senatore [[Fred Thompson]]
| Film TV basato sul libro ''[[Seppellite il mio cuore a Wounded Knee]]''
|-
| [[2007]]
| ''Sherman's March''
| Harry Bulkeley
| Documentario TV sulla [[marcia verso il mare di Sherman]]
|-
| [[2010]]
| ''[[Jonah Hex (film)|Jonah Hex]]''
| [[Aidan Quinn]]
|
|-
| [[2012]]
| ''[[Lincoln (film 2012)|Lincoln]]''
| [[Jared Harris]]
| Sulla [[presidenza di Abraham Lincoln]]
|-
| [[2013]]
| ''[[Hell on Wheels (serie televisiva)|Hell on Wheels]]''
| [[Victor Slezak]]
| Serie televisiva
|-
| [[2014]]
| ''[[Field of Lost Shoes]]''
| [[Tom Skerritt]]
| Film di guerra
|-
|}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Decoration without ribbon - it.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|motivazione=
|luogo=17 dicembre [[1863]]
}}
[[File:Ulysses S Grant on horseback.jpg|thumb|Il generale Grant a cavallo.]]
[[File:Ulysses S. Grant & Li Hung Chang, Tientsin, China 1879 Attribution Unk RESTORED.jpg|thumb|L'ex presidente in [[Cina]] a fianco di [[Li Hongzhang]].]]
[[File:Ulysses S. Grant's funeral procession, NYC, 8 Aug 1885.png|thumb|La processione lungo la [[Quinta Strada]] durante i [[funerali di Stato]] concessi all'ex presidente.]]
[[File:Ulysses S. Grant, from the Great Generals series (N15) for Allen & Ginter Cigarettes Brands MET DP834773.jpg|thumb|Un pacchetto di "sigarette Grant" del 1888.]]
[[File:Ulysses S. Grant One Dollar Gold Piece, 1922 issue.JPG|thumb|Il dollaro d'oro coniato per celebrare il centenario della nascita del presidente.]]
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
{{Refbegin|3}}
=== Biografia, politica ed economia ===
* {{Cita libro|cognome=Badeau |nome=Adam |wkautore=Adam Badeau |url=https://books.google.com/?id=aG1LAAAAYAAJ |titolo=Grant in Peace: From Appomattox to Mount McGregor |editore=D.Appleton |città=New York |anno=1887 |oclc=558211659 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Brands |nome=H. W. |wkautore=H.W. Brands|titolo=The Man Who Saved the Union: Ulysses S. Grant in War and Peace |editore=Doubleday |città=New York |data=2012 |isbn=0-385-53241-5 |url=https://books.google.com/?id=T2ERAmB4lbYC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome1=Burdekin |nome1=Richard C.K.|cognome2=Siklos|nome2=Pierre L.|titolo=Routledge Handbook of Major Events in Economic History|capitolo=Gold Resumption and the Deflation of the 1870s|curatori=Randall E. Parker, Robert M. Whaples|editore=Routledge|città=New York City|data=2013|isbn=978-0-415-67703-5 |url=https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=2030878 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Campbell |nome=Edwina S. |titolo=Citizen of a Wider Commonwealth: Ulysses S. Grant's Postpresidential Diplomacy |editore=Southern Illinois University Press |città=Southern Illinois University |data=2016 |isbn=0-8093-3478-X |url=https://books.google.com/?id=aZS-CwAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Chernow |nome=Ron |wkautore=Ron Chernow |titolo=Grant |editore=Penguin Press |città=New York |data=2017 |isbn=978-1-59420-487-6 |url=https://books.google.com/books?id=wRYcDgAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Coolidge |nome=Louis |anno=1917 |titolo=Ulysses S. Grant |editore=Houghton Mifflin Co., Boston, New York |url=https://books.google.com/?id=KCAFAAAAYAAJ|cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Cooper |nome=Edward S. |titolo=John McDonald and the Whiskey Ring: From Thug to Grant's Inner Circle |editore=Rowman & Littlefield |anno=2016 |isbn=978-1-68393-013-6 |url=https://books.google.com/books?id=QKE9DQAAQBAJ&dq=mcdonald+pardoned+by+grant |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Crapol |nome=Edward P. |titolo=James G. Blaine: Architect of Empire |editore=Rowman & Littlefield |anno=2000 |isbn=978-0-8420-2605-5 |url=https://books.google.com/?id=Yo4Rruf-5ggC&vq=%22blaine+amendment%22 |cid=harv}}
* {{cita libro|cognome1= Deskins |nome1=Donald Richard |cognome2=Walton |nome2=Hanes |cognome3= Puckett |nome3= Sherman C. |titolo=Presidential Elections, 1789–2008: County, State, and National Mapping of Election Data|url=https://books.google.com/books?id=d5gKaGkXH84C |data=2010 |editore=University of Michigan Press |città=Ann Arbor, Michigan |isbn=978-0-472-11697-3 |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=DiNunzio |nome=Mario R. |titolo=Lyman Trumbull, the States' Rights Issue, and the Liberal Republican Revolt |pubblicazione=Journal of the Illinois State Historical Society (1908–1984) |data=Winter 1973 |volume=66 |numero=4 |pp=364–375 |jstor=40190731 |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Dorsett |nome=Lyle W. |titolo=The Problem of Ulysses S. Grant’s Drinking During the Civil War |pubblicazione=Hayes Historical Journal |volume=4 |numero=2 |data=1983 |pp. 37–49 |url=http://www.rbhayes.org/research/hayes-historical-journal-the-problem-of-ulysses-s.-grant/ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Dowdall |nome=Denise M. |titolo=From Cincinnati to the Colorado Ranger – the Horsemanship of Ulysses S. Grant |editore=Lulu.com |anno=2012 |isbn=978-0-9574021-2-6 |url=https://books.google.com/?id=bKT1AwAAQBAJ |cid=dowdall}}
* {{Cita libro|cognome=Edgar |nome=Walter B. |titolo=South Carolina: A History |editore=Univ of South Carolina Press |anno=1998 |isbn=978-1-57003-255-4 |url=https://books.google.com/books?id=EFSbwGk2szgC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Foner |nome=Eric |wkautore=Eric Foner |titolo=Reconstruction America's Unfinished Revolution 1863–1877 Updated Version |editore=Harper Perennial |città=[[New York City|New York]] |data=2014 |isbn=978-0-06-235451-8 |url=https://books.google.com/?id=FhvA0S_op38C |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Franklin |nome=John Hope |titolo=The Enforcement of the Civil Rights Act of 1875 |editore=Prologue |anno=1974 |url=http://studylib.net/doc/8205613/the-enforcement-of-the-civil-rights-act-of-1875 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Goethals |nome=George R. |titolo=Presidential Leadership and African Americans |editore=Routledge |città=New York |data=2015 |isbn=978-1-138-81424-0 |url=https://books.google.com/?id=aPyTBwAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Hesseltine |nome=William B. |wkautore=William B. Hesseltine |titolo=Ulysses S. Grant: Politician |url=https://www.questia.com/library/book/ulysses-s-grant-politician-by-william-b-hesseltine.jsp |città=New York City |editore=F. Ungar Pub. Co. |anno=1957 |annooriginale=1935 |isbn= 1-931313-85-7 |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Kaczorowski |nome=Robert J. |titolo=Federal Enforcement of Civil Rights During the First Reconstruction |url=http://ir.lawnet.fordham.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1591&context=ulj |data=1995 |pubblicazione=Fordham Urban Law Journal |volume=23 |numero=1 |pp. 155–186 |issn=2163-5978 |cid=harv}}
* {{cita web |nome=Gilbert |cognome=King |titolo=General Grant in Love and War |editore=Smithsonian institution |accesso=28 aprile 2017 |anno=2012 |url=http://www.smithsonianmag.com/history/general-grant-in-love-and-war-94609512/ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Kohn |nome=George C. |titolo=The New Encyclopedia of American Scandal |editore=Facts On File, Inc. |città=[[New York City|New York]] |anno=2000 |isbn=0-8160-4420-1 |url=https://books.google.com/?id=uzdWTBytwAIC |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Kreiser |nome=Christine |anno=2013 |titolo=Royal Visit |pubblicazione=American History |volume=47 |numero=6 |p. 19 |issn=1076-8866 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Longacre |nome=Edward G. |titolo=General Ulysses S. Grant: The Soldier and the Man |editore=First Da Capo Press |città=Cambridge, Massachusetts |anno=2006 |isbn=978-0-306-81636-9|url=https://books.google.com/?id=9AKn-_JMgSIC |cid=harv}}
* {{Cita libro|titolo=Grant's Last Battle: The Story Behind the Personal Memoirs of Ulysses S. Grant |cognome1=Mackowski |nome1=Chris |cognome2=White |nome2=Kristopher D.|editore=Savas Beatie LLC|città=[[El Dorado Hills, California]]|data=2015|isbn=978-1-61121-160-3 |url=https://books.google.com/?id=_5VICgAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=McFeely |nome=William S. |wkautore=William S. McFeely |titolo=Grant: A Biography |editore= Norton |anno=1981 |isbn= 0-393-01372-3 |url=https://books.google.com/?id=GdpmKTM5zTwC |cid=harv }}
* {{Cita libro|cognome=McFeely |nome=William S. |curatore=[[C. Vann Woodward|Woodward C. Vann]] |titolo=Responses of the Presidents to Charges of Misconduct |editore=Delacorte Press |città=New York City |pp=133–162 |anno=1974 |isbn=0-440-05923-2 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Nevins|nome=Allan |wkautore=Allan Nevins |titolo=Dictionary of American Biography Bristow, Benjamin Helm|editore=Charles Scribner's Sons|città=[[New York City|New York]] |data=1929 |pp=55–56|cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Nevins |nome=Allan |url=https://books.google.com/?id=Wvl2AAAAMAAJ |titolo=Hamilton Fish: The Inner History of the Grant Administration |città=New York |editore=Dodd, Mead |anno=1936 |volume=2 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Nystrom |nome=Justin |titolo=New Orleans after the Civil War: Race, Politics, and a New Birth of Freedom |città=Baltimore, Maryland|editore=Johns Hopkins University Press|anno=2010|isbn=978-0-8018-9434-3 |url=https://books.google.com/books?id=ZXYUCz-PjCAC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Patrick |nome=Rembert W. |titolo=The Reconstruction of the Nation |editore=Oxford University Press |città=[[New York City|New York]] |anno=1968 |isbn=0-19-501016-7 |url=https://books.google.com/?id=Ph1SAQAAIAAJ |cid=harv}}
* {{cite encyclopedia |ref={{sfnRef|Paxson & Bach 1931}} |year=1931 |title =Ulysses S. Grant |encyclopedia=[[Dictionary of American Biography]] |last1=Paxson |first1=Frederic Logan |last2=Bach |first2=Christian A. |volume=VII |pages=492–501 |publisher=C. Scribner's Sons |___location=New York |url=https://archive.org/stream/dictionaryofamer07ilamer#page/492/mode/2up}}
* {{Cita libro|cognome=Perman |nome=Michael |titolo=Reunion Without Compromise: The South and Reconstruction: 1865–1868 |editore=CUP Archive |anno=1973 |isbn=978-0-521-09779-6 |url=https://books.google.com/books?id=POY3AAAAIAAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Perry |nome=Mark |wkautore=Mark Perry (author) |titolo=Grant and Twain: The Story of a Friendship That Changed America|editore=Random House |città=New York |anno=2004 |isbn=0-679-64273-0 |url=https://books.google.com/books?id=d6KqdlzWy2EC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Pletcher |nome=David M. |titolo=The Diplomacy of Trade and Investment: American Economic Expansion in the Hemisphere, 1865–1900 |editore=University of Missouri Press |città=Columbia |data=1998 |isbn=0-8262-1127-5 |url=https://books.google.com/?id=lPIB100VVuoC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Pritchard |nome=James A. |titolo=Preserving Yellowstone's Natural Conditions: Science and the Perception of Nature |editore=University of Nebraska Press |città=[[Lincoln, Nebraska|Lincoln]] |data=1999 |isbn=0-8032-3722-7 |url=https://books.google.com/?id=YRKmm03VznYC |cid=harv}}
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* {{Cita libro|cognome=Richter |nome=William L. |titolo=Historical Dictionary of the Civil War and Reconstruction |editore=The Scarecrow Press, Inc. |città=Lanham, Maryland |edizione=2 |data=2012 |isbn=978-0-8108-7817-4 |url=https://books.google.com/books?id=iImvlOwSAssC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Rogers |nome=William Warren |cognome2=Atkins |nome2=Leah Rawls |titolo=Alabama: The History of a Deep South State |editore=University Alabama Press |anno=2010 |isbn= 978-0-8173-5598-2 |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |titolo=The Oral Tumours of two American Presidents: What If They Were Alive Today?|cognome1=Renehan |nome1=A |cognome2=Lowry |nome2=J C |pubblicazione=Journal of the Royal Society of Medicine|data=July 1995|volume=88|numero=7|pmc=1295266|pmid=7562805|pp. 377–383|cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Scher |nome=Richard K. |titolo=Politics in the New South: Republicanism, Race and Leadership in the Twentieth Century |url=https://books.google.com/books?id=c8KlDQAAQBAJ |data= 2015 |annooriginale=1997 |editore=Routledge |città=New York |isbn=978-1-56324-848-1 |cid=harv}}
* {{Cita libro|curatore-cognome=Schlesinger |curatore-nome=Arthur, Jr. |titolo=History of U.S. Political Parties |wkcuratore=Arthur M. Schlesinger Jr. |data=1973 |volume=2 |cid=harv}}
* {{cita web |nome=John Y. |cognome=Simon |titolo=The Papers of Ulysses S. Grant, Volume 02: April–September 1861 |wkautore=John Y. Simon|data=1969 |volume=2 |url=http://digital.library.msstate.edu/cdm/compoundobject/collection/USG_volume/id/16321/rec/2 |città=Mississippi State University Online Edition |editore=Southern Illinois University Press |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Simon |nome=John Y. |wkautore=John Y. Simon |capitolo=Ulysses S. Grant |curatore-cognome=Graff |curatore-nome=Henry |titolo=The Presidents: A Reference History |edizione=7th |anno=2002 |pp=245–260 |isbn=0-684-80551-0 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Simpson |nome=Brooks D. |wkautore=Brooks D. Simpson |titolo=Ulysses S. Grant: Triumph Over Adversity, 1822–1865 |url=https://books.google.com/books?id=ExXvBAAAQBAJ |editore=Houghton Mifflin |città=Boston, Massachusetts |anno=2014 |annooriginale=2000 |isbn=0-395-65994-9 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Smith |nome=Jean Edward |wkautore=Jean Edward Smith|titolo=Grant |editore=Simon & Schuster |città=New York|anno=2001 |isbn=0-684-84927-5 |url=https://books.google.com/?id=TssAXSdPTi4C |cid=harv}}
* {{Cita libro|curatore-cognome=Snodgrass |curatore-nome=Mary Ellen |titolo=The Civil War Era and Reconstruction: An Encyclopedia of Social, Political, Cultural and Economic History |url=https://books.google.com/books?id=cWysBwAAQBAJ |data=2015 |editore=Routledge |città= New York |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Taylor |nome=M. Scott |titolo=Buffalo Hunt: International Trade and the Virtual Extinction of the North American Bison |pubblicazione=The American Economic Review |volume=101 |numero=7 |data=December 2011 |pp. 3162–3195 |jstor=41408734 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Venable|nome=Shannon |titolo=Gold: A Cultural Encyclopedia |url=https://books.google.com/books?id=TBGzEK4laJ0C&pg=PA66 |anno=2011 |editore=ABC-CLIO |cid=harv |isbn=978-0-313-38430-1}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Waltmann |nome=Henry G. |titolo=Circumstantial Reformer: President Grant & the Indian Problem |pubblicazione=Arizona and the West |volume=13 |numero=4 |data=Winter 1971 |pp. 323–342 |jstor=40168089 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Wang |nome=Xi |titolo=The Trial of Democracy: Black Suffrage and Northern Republicans, 1860–1910|editore=The University of Georgia Press|città=[[Athens, Georgia]]|data=1997|isbn=978-0-8203-4206-1 |url=https://books.google.com/books?id=5Rn8AAAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Waugh |nome=Joan |titolo=U.S. Grant: American Hero, American Myth |editore=The University of North Carolina Press |anno=2009 |isbn=978-0-8078-3317-9 |url=https://books.google.com/?id=AnH6-AlKACUC |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Weinstein |nome=Allen |wkautore=Allen Weinstein |titolo=Was There a 'Crime of 1873'?: The Case of the Demonetized Dollar |pubblicazione=Journal of American History |anno=1967 |volume=54 |numero=2 |pp. 307–326 |jstor=1894808 |cid=harv}}
* {{Cita libro|titolo=American Ulysses: A Life of Ulysses S. Grant |cognome=White |nome=Ronald C. |wkautore= Ronald C. White|editore=Random House Publishing Group |anno=2016 |isbn=978-1-58836-992-5 |url=https://books.google.com/?id=TPNRCwAAQBAJ |cid=harv}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Woodward |nome=C. Vann |wkautore=C. Vann Woodward |titolo=The Lowest Ebb |url=https://books.google.com/?id=vb8e8Q411PQC |pubblicazione=American Heritage |volume = 8 |numero = 3 |data=April 1957 |pp. 53–108 |issn=0002-8738 |cid=harv|isbn=978-0-8203-0933-0 }}
* {{cita web |titolo=5-cent Grant |nome=Alexander T. |cognome=Haimann |editore=Smithsonian National Postal Museum |url=http://arago.si.edu/category_2032675.html |anno=2006 |accesso=14 novembre 2016 |cid=harv}}
* {{cita web |url=https://www.federalreserve.gov/pubs/ifdp/2007/898/ifdp898.htm |titolo=Three Great American Disinflations: 1. introduction |editore=U.S.Federal Reserve Board |accesso=17 dicembre 2016 |cid=Federal Reserve}}
* {{cita news|autore=|titolo=Today’s historians have a higher opinion of Ulysses S. Grant|url=https://www.economist.com/news/books-and-arts/21729978-though-his-presidency-was-famous-corruption-his-personal-integrity-and|collana=[[The Economist]]|data=5 ottobre 2017 |cid=opinion}}
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=== Esercito ===
* {{Cita libro|cognome=Ash |nome=Stephen V. |curatore-cognome1=Sarna |curatore-nome1=Jonathan D. |curatore-cognome2=Mendelsohn |curatore-nome2=Adam D. |titolo=Jews and the Civil War: A Reader |pp= 363–384 |capitolo= Chapter 15: Civil War Exodus: The Jews and Grant's General Order No. 11 |data=2010 |editore=New York University Press |città= New York |url=https://books.google.com/?id=AXu-Ba49o2QC |cid=harv|isbn=978-0-8147-0859-0 }}
* {{Cita libro|cognome=Barney |nome=William L. |titolo=The Oxford Encyclopedia of the Civil War |editore=Oxford University Press, Inc |città=Oxford |data=2011 |url=https://books.google.com/?id=5b4qd_NKXicC |cid=harv |isbn=0-19-978201-6}}
* {{Cita libro|cognome=Bonekemper |nome=Edward H. |titolo=Grant and Lee |città=Washington DC |editore=Regnery History |anno=2012 |isbn=978-1-62157-010-3 |url=https://books.google.com/books?id=JKZmLgEACAAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Catton |nome=Bruce |wkautore=Bruce Catton |titolo=This Hallowed Ground: A History of the Civil War|editore=Vintage Books |anno=1998 |città=[[New York City|New York]], [[New York State|New York]] |isbn=978-0-307-94708-6 |url=https://books.google.com/?id=UvbL0ctV9h0C |cid=harv }}
* {{Cita libro|cognome=Catton |nome=Bruce |wkautore=Bruce Catton |authormask=2 |titolo=The Civil War |editore=American Heritage |città=[[New York City|New York]] |anno=1960 |isbn=0-618-00187-5 |url=https://books.google.com/?id=lSOwSO5l5OUC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Catton |nome=Bruce |authormask=2 |titolo=Terrible Swift Sword |città=[[New York City|New York]] |editore=Doubleday|data=1963 |oclc=7474086 |url=https://books.google.com/books?id=NthXAAAAYAAJ |cid=harv|isbn=978-1-84212-293-8 }}
* {{Cita libro|cognome=Catton |nome=Bruce |authormask=2 |titolo=Grant Takes Command |città=Boston |editore=Little, Brown |anno=1968 |isbn=0-316-13210-1 |url=https://books.google.com/books?id=YluMCgAAQBAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Coffey |nome=David |titolo=The Encyclopedia of North American Indian Wars, 1607–1890: A Political, Social, and Military History |editore=ABC-CLIO|città=[[Santa Barbara, California]]|curatore=[[Spencer C. Tucker]] |volume=1 |data=2011 |isbn=978-1-85109-697-8|cid=harv}}
* {{Cita web|cognome=Cullum |nome=George W. |titolo=Biographical Register of the Officers and Graduates of the U.S. Military Academy |url=https://books.google.com/books?id=f384AAAAYAAJ |editore=Houghton Mifflin And Company |città=[[Boston]] |anno=1891 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Donovan |nome=James |titolo=A Terrible Glory: Custer and the Little Bighorn – The Last Great Battle of the American West |editore=Little, Brown |città=Boston |anno=2008 |isbn=978-0-316-06747-8 |url=https://books.google.com/books?id=6Zg0Adpk8EsC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Farina |nome=William |titolo=Ulysses S. Grant, 1861–1864: His Rise from Obscurity to Military Greatness |url=https://books.google.com/?id=LiXipzGjMxsC |città=Jefferson, North Carolina |editore=McFarland & Co |anno=2007 |isbn=978-0-7864-2977-6 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Flood |nome=Charles Bracelen |titolo= Grant and Sherman: The Friendship That Won the Civil War |editore=Harper Perennial |città=New York|isbn=0-06-114871-7 |anno=2005 |url=https://books.google.com/books?id=Hf3al_EYEPkC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Friedman |nome=Norman |titolo=U.S. Battleships: An Illustrated Design History |editore=United States Naval Institute |città=Annapolis, Maryland |data=1985 |isbn=0-87021-715-1 |url=https://books.google.com/books?id=Y41Ha_3HsrYC |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Groom |nome=Winston |titolo=Shiloh 1862 |editore=National Geographic Society |anno=2012 |url=https://books.google.com/?id=7_9IKUH3OXgC |isbn=978-1-4262-0879-9 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Lewis |nome=Lloyd |titolo=Captain Sam Grant |città=Boston |editore=Little, Brown |anno=1950 |isbn=0-316-52348-8 |url=https://books.google.com/books?id=vv6OpwAACAAJ |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=McCormick |nome=Robert R. |titolo=Ulysses S. Grant The Great Soldier of America |url=https://archive.org/stream/ulyssessgrantthe017981mbp#page/n7/mode/2up |editore=D. Appleton-Century Company Incorporated |città=[[New York City|New York]] |data=1934 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome1=Newell |nome1=Clayton R. |cognome2=Shrader |nome2=Charles R. |titolo=Of Duty Well and Faithfully Done: A History of the Regular Army in the Civil War |editore=Board of Regents of the University of Nebraska |città=University of Nebraska |data=2011 |isbn=978-0-8032-1910-6 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Sarna |nome=Jonathan D. |wkautore=Jonathan Sarna |titolo=When General Grant Expelled the Jews |editore=Schocken Books |città=[[New York City|New York]] |data=2012a |isbn=978-0-8052-4279-9 |cid=harv}}
* {{cite magazine |last=Sarna |first=Jonathan D. |authormask=2 |title=When Gen. Grant Expelled the Jews |magazine=Slate |url=http://www.slate.com/articles/news_and_politics/history/2012/03/ulysses_s_grant_and_general_orders_no_11_how_the_infamous_order_changed_the_lives_of_jews_in_america_.html |date=March 13, 2012b |ref=harv}}
* {{Cita libro|titolo=The Encyclopedia of the Mexican-American War: A Political, Social, and Military History |curatore=[[Spencer C. Tucker|Tucker, Spencer C.]] |volume=1 |data=2013 |editore=ABC-CLIO |città=[[Santa Barbara, California]] |isbn=978-1-85109-853-8 |url=https://books.google.com/books?id=FZVQcZpic-8C&vq=brevet |cid={{sfnRef|Encyclopedia of the Mexican-American War 2013}}}}
* {{Cita libro|cognome=Wheelan |nome=Joseph |titolo=Bloody Spring: Forty Days that Sealed the Confederacy's Fate |editore=Da Capo Press |città=[[Boston]] |data=2014 |isbn=978-0-306-82206-3 |cid=harv}}
=== Fonti primarie ===
* {{Cita libro|cognome=Grant |nome=Ulysses S. |url=http://www.bartleby.com/1011/ |titolo=Personal Memoirs of U.S. Grant|editore=C.L. Webster & Co. |anno=1885 |cid=harv}} – Many editions in paper and online; ends in 1865
* {{Cita web|titolo=The Papers of Ulysses S. Grant |url=http://digital.library.msstate.edu/cdm/landingpage/collection/USG_volume |data=1967–2009 |curatore-cognome=Simon |curatore-nome=John Y. |città=Mississippi State University Online Edition}}
* {{Cita web|cognome1=Peters|nome1=Gerhard|cognome2=Woolley|nome2=John T.|titolo=1868 Democratic Party Platform|url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=29579|editore=The American Presidency Project|data=2018b|cid=harv}}
* {{Cita web|cognome1=Peters|nome1=Gerhard|cognome2=Woolley|nome2=John T.|titolo=Republican Party Platform of 1868|url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=29622|editore=The American Presidency Project|data=2018a|cid=harv}}
* {{Cita libro|wkautore=John Russell Young |cognome=Young |nome=John Russell |anno=1879a |editore=The American News Company|città=New York |url=https://archive.org/details/aroundworldwith01youngoog |titolo=Around the World with General Grant, Vol. I |cid=harv}}
=== Storiografia ===
* {{Cita pubblicazione|cognome=Bonekemper |nome=Edward H. |titolo=The Butcher's Bill: Ulysses S. Grant Is Often Referred to as a 'Butcher,' But Does Robert E. Lee Actually Deserve That Title? |rivista=Civil War Times |volume=52 |numero=1 |pp=36–43 |oclc=67618265 |data=April 2011 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Diller|nome=Daniel C.|titolo=Guide to the Presidency|curatore=Michael Nelson|editore=Routledge|città=[[New York City|New York]]|data=1996|isbn=1-56802-018-X|url=https://books.google.com/?id=oa_lCAAAQBAJ|cid=harv}}
* {{Cita news|data=2 novembre 2012 |titolo='The Man Who Saved the Union: Ulysses Grant in War and Peace' by H. W. Brands (book review) |nome=Eric |cognome=Foner |url=https://articles.washingtonpost.com/2012-11-02/opinions/35505074_1_brands-historians-centuries-and-genres |giornale=The Washington Post |città=Washington, D.C. |issn=0190-8286 |cid=harv |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131110050417/http://articles.washingtonpost.com/2012-11-02/opinions/35505074_1_brands-historians-centuries-and-genres |dataarchivio=10 novembre 2013 |df=mdy-all }}
* {{cite newspaper|last=Foner|first=Eric|authormask=2|title=Why Reconstruction Matters|newspaper=New York Times Opinion|url=https://www.nytimes.com/2015/03/29/opinion/sunday/why-reconstruction-matters.html|date=March 28, 2015a|ref=harv }}
* {{Cita news|cognome=Foner |nome=Eric |authormask=3 |titolo=Ulysses S. Grant Died 130 Years Ago. Racists Hate Him, But Historians No Longer Do. |editore=Huffington Post |url=http://www.huffingtonpost.com/entry/ulysses-s-grant-died-130-years-ago-today-racists-hated-him-but-historians-no-longer-do_us_55afe547e4b0a9b948535f6e |data=July 23, 2015b|cid=harv}}
* {{Cita web|cognome=Herrold |nome=Benjamin |titolo=Grant's Farm in St. Louis offers history, family entertainment |editore=''Missouri'' Farmer Today |data=9 aprile 2017 |url=http://www.missourifarmertoday.com/news/regional/grant-s-farm-in-st-louis-offers-history-family-entertainment/article_30782be4-1b98-11e7-9274-e3f0194e9a11.html |cid=harv}}
* {{cite magazine |last=Hunt |first=Linda Lawrence |title='American Ulysses' writer Ronald C. White explains why Grant is so often misunderstood |url=https://www.csmonitor.com/Books/chapter-and-verse/2017/0727/American-Ulysses-writer-Ronald-C.-White-explains-why-Grant-is-so-often-misunderstood |magazine=The Christian Science Monitor |publisher=The Christian Science Monitor |___location=[[Boston, Massachusetts|Boston]], [[Massachusetts]] |date=July 27, 2017 |ref=harv}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Kaplan |nome=Mike |data=October 2015 |titolo=Grant's Drinking or... The Beast That Will Not Die |rivista=Journal of Military History |volume=79 |numero=4 |pp=1109–1119 |cid=harv}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Lasner |nome=Lynn Fabian |data=January 2002 |titolo=The Rise and Fall and Rise of Ulysses S. Grant |rivista=Humanities |volume=23 |numero=1 |url=http://www.neh.gov/humanities/2002/januaryfebruary/feature/the-rise-and-fall-and-rise-ulysses-s-grant |cid=harv}}
* {{Cita web|cognome1=Osborne|nome1=John M.|cognome2=Bombaro|nome2=Christine|titolo=Forgotten Abolitionist: John A. J. Creswell of Maryland|url=http://scholar.dickinson.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1387&context=faculty_publications|tipo=PDF|editore=Dickinson College|città=Carlisle, PA|sito=scholar.dickinson.edu|data=2015|cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome1=Price |nome1=Kay |cognome2=Hendricks |nome2=Marian |titolo=Galena |data=2007 |url=https://books.google.com/?id=UisiV29nrSgC |editore= Arcadia Publishing |città=Charleston, South Carolina |isbn=978-0-7385-5114-2 |cid=harv}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Rafuse |nome=Ethan S. |titolo=Still a Mystery? General Grant and the Historians, 1981–2006 |rivista=Journal of Military History |data=July 2007 |volume=71 |numero=3 |pp=849–74 |url=http://muse.jhu.edu/journals/jmh/summary/v071/71.3rafuse.html |doi=10.1353/jmh.2007.0230 |cid=harv}}
* {{Cita pubblicazione|cognome= Russell |nome=Henry M. W. |titolo=The Memoirs of Ulysses S. Grant: The Rhetoric of Judgment |rivista= Virginia Quarterly Review |data=Spring 1990 |volume=66 |numero=2 |pp=189–209 |issn=0042-675X |cid=harv}}
* {{Cita news|cognome=Stiles |nome=T. J. |wkautore=T. J. Stiles |data=19 ottobre 2016 |titolo=Ulysses S. Grant: New Biography of 'A Nobody From Nowhere' |opera=New York Times |url=https://www.nytimes.com/2016/10/23/books/review/american-ulysses-ronald-c-white.html?_r=0 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Wilson |nome=Edmund |titolo=Patriotic Gore: Studies in the Literature of the American Civil War |anno=1962 |isbn=0-393-31256-9 |url=https://books.google.com/books?id=TPpkiosd5MgC|cid=harv}}
* {{cite newspaper |last=Zimmerman |first=Jonathan |title=Why should we pay our ex-presidents?|url=http://articles.chicagotribune.com/2010-11-12/opinion/ct-oped-1112-pension-20101112_1_presidential-pension-government-pension-james-monroe |newspaper=Chicago Tribune |date=November 12, 2010 |accessdate=November 23, 2016 |ref=harv}}
* {{Cita web|titolo= General Ulysses S. Grant Memorial, (sculpture)|opera= CollectionsSearchCenter |editore= Smithsonian Institution |data= 2014 |url= http://collections.si.edu/search/results.htm?q=record_ID:siris_ari_22185 |cid=memorial}}
* {{Cita web|titolo=The Brink of Extinction—and recovery |opera=Bison Ecology |editore=National Park Service, Yellowstone National Park |url=https://www.nps.gov/yell/learn/nature/bisoninfo.htm |accesso=26 dicembre 2016 |cid=bison}}
* {{Cita web|titolo=Ulysses S. Grant Memorial |editore=U. S. Government: Capitol Visiting Center |url=http://www.aoc.gov/capitol-grounds/ulysses-s-grant-memorial |accesso=27 giugno 2016 |cid=visit}}
== Voci correlate ==
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* [[Abolizionismo negli Stati Uniti d'America]]
* [[Dipartimenti dell'Esecutivo federale degli Stati Uniti d'America]]
* [[Candidati alla presidenza degli Stati Uniti d'America per il Partito Repubblicano]]
* [[Diritti umani negli Stati Uniti d'America]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876]]
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1880]]
* [[First lady degli Stati Uniti d'America]]
* [[Gabinetto degli Stati Uniti d'America]]
* [[Governo federale degli Stati Uniti d'America]]
* [[Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America]]
* [[Linea di successione presidenziale negli Stati Uniti d'America]]
* [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]]
* [[Ordine delle cariche degli Stati Uniti d'America]]
* [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
* [[Presidente eletto degli Stati Uniti d'America]]
* [[Presidenti degli Stati Uniti d'America]]
* [[Razzismo negli Stati Uniti d'America]]
* [[Religioni negli Stati Uniti d'America]]
* [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America]]
* [[Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]]
* [[Sistema politico degli Stati Uniti d'America]]
* [[Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
* [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America]]
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== Collegamenti esterni ==
* [https://www.nps.gov/ulsg/index.htm Ulysses S. Grant National Historic Site Missouri] – National Park Service
* [http://www.usgrantlibrary.org/ Ulysses S. Grant Presidential Library]
* [http://www.loc.gov/rr/program/bib/presidents/grant/index.html Ulysses S. Grant: A Resource Guide] – [[Library of Congress]] ([https://www.loc.gov/collections/ulysses-s-grant-papers/about-this-collection/ COLLECTION: Ulysses S. Grant Papers])
* [http://www.c-span.org/video/?150209-1/life-portrait-ulysses-s-grant Video:"Life Portrait of Ulysses S. Grant"], from [[C-SPAN]]'s ''[[American Presidents: Life Portraits]]'', July 12, 1999
* {{Gutenberg author | id=Grant,+Ulysses+S.+(Ulysses+Simpson)}}
* [https://archive.org/search.php?query=%28%28subject%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20Simpson%22%20OR%20subject%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20S%2E%22%20OR%20subject%3A%22Grant%2C%20U%2E%20S%2E%22%20OR%20subject%3A%22Ulysses%20Simpson%20Grant%22%20OR%20subject%3A%22Ulysses%20S%2E%20Grant%22%20OR%20subject%3A%22U%2E%20S%2E%20Grant%22%20OR%20subject%3A%22Grant%2C%20Ulysses%22%20OR%20subject%3A%22Ulysses%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22Ulysses%20Simpson%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22Ulysses%20S%2E%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22U%2E%20S%2E%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22U%2E%20Simpson%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20Simpson%22%20OR%20creator%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20S%2E%22%20OR%20creator%3A%22Grant%2C%20U%2E%20S%2E%22%20OR%20creator%3A%22Grant%2C%20U%2E%20Simpson%22%20OR%20creator%3A%22Ulysses%20Grant%22%20OR%20creator%3A%22Grant%2C%20Ulysses%22%20OR%20title%3A%22Ulysses%20Simpson%20Grant%22%20OR%20title%3A%22Ulysses%20S%2E%20Grant%22%20OR%20title%3A%22U%2E%20S%2E%20Grant%22%20OR%20title%3A%22Ulysses%20Grant%22%20OR%20description%3A%22Ulysses%20Simpson%20Grant%22%20OR%20description%3A%22Ulysses%20S%2E%20Grant%22%20OR%20description%3A%22U%2E%20S%2E%20Grant%22%20OR%20description%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20Simpson%22%20OR%20description%3A%22Grant%2C%20Ulysses%20S%2E%22%20OR%20description%3A%22Ulysses%20Grant%22%20OR%20description%3A%22Grant%2C%20Ulysses%22%29%20OR%20%28%221822-1885%22%20AND%20Grant%29%29%20AND%20%28-mediatype:software%29 Opere su Grant] nell'[[Internet Archive]]
* [https://librivox.org/author/296?primary_key=296&search_category=author&search_page=1&search_form=get_results Opere di Grant] su [[Librivox]]
* [http://www.shapell.org/Collection/Presidents/Grant-Ulysses-S Ulysses S. Grant Personal Manuscripts]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q|commons=Ulysses S. Grant}}
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