Esperimento di Meselson-Stahl e Giacomo Maria Manzoni (politico): differenze tra le pagine

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Il Codice di Leonardo
 
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{{S|politici italiani|Leonardo da Vinci}}
{{F|biochimica|dicembre 2009}}
{{Bio
L''''esperimento di [[Matthew Meselson]] e [[Franklin Stahl]]''' del [[1958]] è stato fondamentale per determinare il meccanismo ''semiconservativo'' di replicazione del [[DNA]].
|Nome = Giacomo Maria
|Cognome = Manzoni
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lugo
|LuogoNascitaLink = Lugo (Italia)
|GiornoMeseNascita = 24 ottobre
|AnnoNascita = 1816
|LuogoMorte = Lugo
|LuogoMorteLink = Lugo (Italia)
|GiornoMeseMorte = 30 dicembre
|AnnoMorte = 1889
|Attività = bibliografo
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
|Epoca = 1800
|Immagine = Giacomo Manzoni.jpg
}}
 
== Cenni biografici ==
All'epoca era già noto ed accettato il modello a doppia elica del DNA proposto da [[James Dewey Watson|James Watson]] e [[Francis Crick]].
Appartenente alla nobile famiglia dei conti [[Manzoni (famiglia)|Manzoni]], nacque da Giambattista e Caterina Monti, nipote del celebre poeta [[neoclassicismo|neoclassicista]] [[Vincenzo Monti|Vincenzo]]. Studiò al collegio "Carlo Ludovico" di [[Lucca]] fino al [[1835]]; si perfezionò in [[ebraico]] a [[Roma]] da monsignor Nicola Wiseman<ref name="Baldini">Giovanni Baldini, ''Un agrario ai vertici della Repubblica Romana fino a un dorato esilio'', «Giornale di massa», ottobre 2016, p. 24.</ref>.
Questo modello prevedeva che le due eliche di DNA si appaiassero tra loro a formare una doppia elica mediante interazioni deboli (legami ad idrogeno, repulsione elettrostatica dei gruppi fosfato, interazione idrofobica delle basi azotate).
Prevedeva inoltre che le due eliche interagissero a livello delle [[basi azotate]], ed in particolare erano possibili solo gli appaiamenti complementari [[Adenina]] -- [[Timina]] e [[Citosina]] -- [[Guanina]].
 
A Lugo fu insegnante di [[greco antico]] al Collegio Trisi, istituzione accademica locale. Fu il primo presidente della Cassa di Risparmio cittadina (1845)<ref name="Baldini"/>. Nel [[1846]] la famiglia Manzoni acquistò una villa in località Frascata appartenente ai [[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio d'Aragona]]<ref>La villa sarà teatro dell'[[Eccidio dei conti Manzoni|eccidio]] avvenuto il 7-8 luglio 1945.</ref>.
Watson e Crick proposero (in realtà in modo velato e senza portare alcuna dimostrazione) che, dato che gli appaiamenti possibili erano esclusivamente quelli appena citati, ''ognuna delle due eliche contenesse l'informazione necessaria a costruire l'elica complementare''. Questo suggeriva un sistema semplice ed efficiente per replicare il materiale genetico: nel momento della replicazione le due eliche si sarebbero dovute separare ed ognuna di queste sarebbe servita da ''stampo'' per l'elica complementare.
 
Nel [[1848]] divenne membro del Consiglio dei Deputati (la Camera bassa del parlamento pontificio) e segretario del primo ministro [[Pellegrino Rossi]]; l'anno seguente fu [[ministro]] delle finanze della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]].
In tal senso si parla di ''replicazione semiconservativa'' dal momento che nelle nuove doppie eliche uno dei due filamenti era presente nella doppia elica originale, l'altro è di nuova sintesi.
 
Dopo la repressione dei repubblicani fu in esilio in [[Grecia]], [[Inghilterra]] e [[regno di Sardegna]] e solo nel [[1859]] poté ritornare in [[Romagna]], dove si stabilì.
<div align="center">[[File:replicazione semiconservativa DNA.png]]</div>
 
Ebbe un figlio, Luigi (1844-1905).
All'epoca dell'esperimento che ci si appresta a descrivere, oltre al modello della replicazione semiconservativa erano stati proposti altri due meccanismi: la ''replicazione conservativa'' e la ''replicazione distributiva''.
 
[[Bibliografo]], pubblicò nel [[1882]] gli ''Studi di bibliografia analitica''. Il prezioso ''Codice sul volo degli uccelli'' di [[Leonardo da Vinci]], oggi conservato alla [[Biblioteca Reale di Torino]] appartenne per molti anni alla sua biblioteca privata. Il Manzoni ne realizzò una copia di propria mano, attualmente custodita a Lugo in una collezione privata.
La replicazione conservativa prevedeva che a partire da una doppia elica di DNA, in seguito alla replicazione se ne ottenessero due: la prima contenente entrambi i filamenti originari e la seconda contenente due filamenti complementari di nuova sintesi.
 
== Note ==
<div align="center">[[File:replicazione conservativa DNA.png]]</div>
<references/>
 
== Bibliografia ==
La replicazione distributiva poteva essere immaginata come una via di mezzo rispetto a quella semiconservativa e a quella conservativa.
Giuseppe Seganti, ''Giacomo Manzoni bibliografo e uomo politico'' in «Studi romagnoli», n. 4 (1953), Faenza, F.lli Lega.
 
== Altri progetti ==
<div align="center">[[File:replicazione distributiva DNA.png]]</div>
{{interprogetto}}
 
== Schema dell'esperimento ==
Meselson e Stahl fecero crescere dei [[batteri]] [[Escherichia coli]] in un [[terreno di coltura]] ricco dell'[[isotopo]] pesante <sup>15</sup>N. Questi microorganismi metabolizzarono l'<sup>15</sup>N che quindi venne ad essere introdotto in molte molecole biologiche; tra queste molecole bisogna ricordare le basi azotate del DNA.
 
In questo modo il DNA presente nei batteri era un "''DNA pesante''", poiché inglobava atomi di azoto più pesanti della norma.
 
I due scienziati si assicurarono di mantenere i batteri in questo terreno di coltura per un tempo tale da garantire che tutto il DNA fosse effettivamente ''pesante''.
 
Alcuni batteri furono poi prelevati, lisati e, con opportune tecniche di laboratorio, venne estratto il loro DNA.
Quest'ultimo venne aggiunto ad una provetta contenente una soluzione concentrata di Cloruro di Cesio ([[CsCl]] 6M).
La provetta fu poi centrifugata. In queste condizioni nella provetta si forma un gradiente di densità dal momento che il CsCl tende a concentrarsi verso il fondo della stessa.
 
<div align="center">[[File:provetta gradiente densità.png]]</div>
 
Una volta che si è formato il gradiente di densità, il DNA (ma in generale qualunque molecola nella provetta) migra per fermarsi nella regione della soluzione che ha densità uguale alla sua.
 
Il DNA può essere messo in evidenza in seguito all'introduzione di particolari sostanze che si legano ad esso e divengono visibili se illuminate da [[luce ultravioletta]].
 
Questa particolare tecnica prende il nome di centrifugazione in gradiente di densità (o isopicnica) e in questo contesto, come si capirà in seguito, serve a "''pesare''" il DNA estratto.
 
Ciò che si vide sperimentalmente fu una banda verso il fondo della provetta.
 
A questo punto alcuni batteri furono trasferiti dal primo terreno di coltura in un nuovo terreno "standard", in cui cioè era presente <sup>14</sup>N anziché <sup>15</sup>N. I microorganismi metabolizzarono l'azoto includendolo nelle basi azotate dei [[nucleotidi]] che andranno a formare (tra le altre cose) le nuove eliche di DNA.
 
Trascorsi venti minuti, ovvero il tempo necessario per la formazione di una nuova generazione di batteri (ovvero replicazione del DNA), alcuni batteri furono prelevati dal terreno "standard", furono lisati e venne estratto il DNA.
In seguito ad una centrifugazione in gradiente di densità si ottenne un'unica banda posta in posizione superiore rispetto a quella del caso precedente: il DNA era quindi ''più leggero''. Questi risultati esclusero subito la possibilità della replicazione conservativa, poiché, per confermare questo modello, a seguito dell'esperimento avrebbero dovuto formarsi due catene molto diverse l'una dall'altra (che averebbero formato due bande e non una, come invece accadde): una più in basso, quindi pesante, identica a quella di partenza, e una in alto nella provetta, leggera, fatta solo dai filamenti di nuova sintesi. Tuttavia non poteva ancora essere escluso il modello dispersivo, poiché il peso intermedio del nuovo filamento poteva essere dovuto all'alternanza sulle eliche del DNA di zone con l'azoto leggero e zone con l'azoto pesante.
 
Trascorso il tempo necessario per la successiva replicazione del DNA, venne ripetuta la suddetta procedura. In questo caso si ottennero due bande: la prima in posizione nettamente superiore a quelle ottenute nei casi precedenti, la seconda nella stessa posizione di quella dell'esperimento precedente. Questo risultato escludeva, dunque, il modello dispersivo: la formazione di due bande distinte dimostrava che non vi era un rimescolamento casuale di parti di DNA leggero e parti di DNA pesante, infatti in questo caso si sarebbe formata solamente una banda che, di generazione in generazione, si sarebbe depositata sempre più in alto, fino a raggiungere la zona corrispondente alla densità del 14N (poiché il terreno di coltura era sempre il 14N, leggero). Invece la formazione di due bande nette dimostrava che il filamento pesante si andava conservando sempre uguale (appaiato sempre ad un filamento leggero) per cui la molecola di DNA col filamento pesante si depositava sempre nello stesso punto. Di generazione in generazione, la banda di DNA leggero si inspessiva (perché si continuava a far riprodurre i batteri nell'azoto leggero), ma la banda di DNA intermedio si conservava sempre.
 
Riassumendo, possiamo identificare:
* un DNA "''pesante''". In cui erano presenti due filamenti <sup>15</sup>N.
* un DNA "''medio''". In cui era presente un filamento <sup>15</sup>N e un filamento <sup>14</sup>N.
* un DNA "''leggero''". In cui erano presenti due filamenti <sup>14</sup>N.
 
== Conclusione ==
Alla luce di ciò, l'unico modello in grado di spiegare i "pesi" delle varie molecole di DNA era quello della replicazione semiconservativa.
 
<div align="center">[[File:esperimento Meselson.png]]</div>
 
Nel caso di replicazione conservativa sarebbe sempre stata visibile la banda della doppia elica <sup>15</sup>N / <sup>15</sup>N (situazione non rispecchiata dai risultati sperimentali), mentre, nel caso della replicazione distributiva nelle generazioni successive alla prima non sarebbe stata presente la banda del DNA <sup>14</sup>N / <sup>15</sup>N, cosa che invece i fatti escludono.
 
== Bibliografia ==
*{{Cita pubblicazione | autore=Meselson, M. and Stahl, F.W. | titolo=The Replication of DNA in Escherichia coli | anno=1958 | rivista=PNAS | volume=44 | pp=671–82 | pmid=16590258 | doi=10.1073/pnas.44.7.671 | pmc=528642| lingua=en }}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Biologia molecolare}}
*{{DBI|giacomo-manzoni_res-c47aa0ff-395f-11dd-904a-0016357eee51}}
{{Genetica}}
{{Portale|Biologia|chimica}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Esperimenti classici (genetica)]]
{{portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Possessori di codici di Leonardo da Vinci]]