ʿĀʾisha al-Ḥorra e Nissan Primastar: differenze tra le pagine

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{{BioAuto
| nome = Nissan Primastar
|Nome=ʿĀʾisha bint Mohammed al-Ḥorra
| immagine = Nissan Primastar dCi 100 – Frontansicht, 1. März 2014, Wuppertal.jpg
|Cognome=
| didascalia =
|PostCognomeVirgola= chiamata dai castigliani '''Aixa'''<ref>Nel [[spagnolo castigliano|castigliano]] dell'epoca, la ''x'' si pronunciava /{{IPA|ʃ}}/ (come ''sc'' di "sci" in italiano). ''Aixa'' quindi suonava come "Aisha".</ref> o '''La Horra''' (lett. ''la libera''<ref>''ḥorra'', {{arabo|حرة}} = "libera"</ref>), talvolta chiamata anche '''Fátima'''<ref name="miron">{{Cita|Mirón}}</ref>
| bandiera = JPN
|PreData={{arabo|عائشة الحرة}}
| costruttore = Nissan Motor
|Sesso = F
| tipo = Veicolo commerciale leggero
|LuogoNascita =
| inizio_produzione = 2001
|GiornoMeseNascita =
| antenata = Nissan Vanette
|AnnoNascita =
| fine_produzione =
|LuogoMorte = Fès
|GiornoMeseMorte erede =
|AnnoMorte stelleEU = ?
| stelleEUanno = <!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|Attività = sovrana
| lunghezza =
|Nazionalità = nasride
| larghezza =
|PostNazionalità = moglie del ventunesimo [[Sultanato di Granada|sultano di Granada]] [[Abu l-Hasan 'Ali]] e madre dell'ultimo sovrano di [[Al-Andalus]], [[Boabdil di Granada|Muhammad XII]] noto anche come Boabdil
|Categorie altezza = no
| passo =
|Immagine=Aïcha al-Horra.jpg
| peso = <!-- Sezione altro -->
|Didascalia=ʿĀʾisha al-Ḥorra ritratta ne ''L'uscita della famiglia di Boabdil dall'Alhambra'' di Manuel Gómez-Moreno González (1880)
| altre_versioni = [[Autobus|Pulmino]]
}}
| progetto =
È una delle donne più celebri nella storia di Al-Andalus, nonostante la scarsa documentazione sulla sua vita e le controversie sul suo vero nome.
| design =
| design2 =
| altre_antenate =
| altre_eredi =
| famiglia = [[Opel Vivaro]]<br />[[Renault Trafic]]
| concorrenti = [[Citroën Jumpy]]<br />[[Fiat Scudo]]<br />[[Ford Transit]] e [[Ford Transit Custom|Transit Custom]]<br />[[Hyundai H-1]]<br />[[Kia Pregio]]<br />[[Mercedes-Benz W639|Mercedes-Benz Vito]]<br />[[Peugeot Expert]]<br />[[Toyota Hiace]]<br />[[Volkswagen Transporter]]
| esemplari =
| note =
| immagine2 = Primastar.jpg
| didascalia2 =
}}Il '''Nissan Primastar''' è un [[furgone|veicolo commerciale]] medio uguale al [[Renault Trafic]] e all'[[Opel Vivaro]], lanciato nel [[2001]] con il marchio [[Nissan Motor|Nissan]] in seguito all'acquisizione di parte del [[capitale sociale (economia)|capitale sociale]] della [[Casa automobilistica|casa]] [[giappone]]se da parte di [[Renault]].
 
==Biografia Contesto ==
La Nissan aveva già prodotto veicoli commerciali indipendenti come il [[Nissan Vanette]], di cui il Primastar prende praticamente posto in quel settore.
Non è certo se ʿĀʾisha fosse figlia di [[Muhammad IX di Granada]] ''El Zurdo'' ("il mancino") o di [[Muhammad X di Granada]] ''El Cojo'' ("lo zoppo"). In ogni caso, faceva parte della dinastia reale di [[Granada]] ai massimi livelli e in quanto tale doveva disporre di un patrimonio personale considerevole, che spiegherebbe anche la sua influenza pubblica.<ref name="miron" /> Secondo un documento ritrovato dallo storico spagnolo [[Luís Seco de Lucena Escalada]], il 3 ottobre 1492 avrebbe ricevuto dal cavaliere cristiano Don Luís de Valdivia 2500 reali d'argento per la vendita di alcune sue proprietà agricole che in seguito sarebbero divenute proprietà dei [[Re Cattolici]]. Nella città di Granada, possedeva il [[palazzo di Dār al-Ḥorra]] e il vicino Alcázar del Genil che era la sua residenza di riposo<ref name="miron" />.
 
Il Primastar, oltre alla versione ''Van'', ha anche le versioni ''Avantour'' e ''Combi'', pulmini da 8-9 [[Sedile (veicoli stradali)|posti]].
Sposò in prime nozze [[Muhammad XI di Granada]] detto ''El Chiquito'', deposto nel 1455 e poi fatto giustiziare nel 1462 da [[Abu Nasr Saʿd|Saʿd al-Mustaʿīn]], il quale una volta vedova la concedette in sposa al figlio Abu l-Hasan 'Ali ''El Viejo'' ("il vecchio") chiamato dai castigliani Mulay Hacén, allo scopo di riconciliare le diverse fazioni granadine.<ref>{{cita|Carpeta Didáctica: al-Andalus}}</ref> Nei ventuno anni successivi 'Ā'isha fu quindi sultana e moglie del sultano e dall'unione nacquero tre figli: due maschi, [[Boabdil di Granada|Mohammed XII az-Zughbî]] (''El Chico'' più noto come Boabdil) e Abū al-Hajjāj Yūsuf, e una femmina, anch'essa di nome ʿĀʾisha.
 
Sono disponibili due [[Passo (veicoli)|interassi]] e due altezze del tetto, così come tre [[Motore Diesel|motori diesel]] e uno a [[Motore ad accensione comandata|benzina]].
Il sultano però si innamorò di una schiava cristiana convertita all'[[Islam]], [[Isabel de Solís]], che prese il nome di Sōraya e ne divenne la sposa nonché madre di due figli. Abu l-Hasan 'Ali ripudiò quindi ʿĀʾisha, espellendola dall'[[Alhambra]] e relegandola nel palazzo di Dār al-Ḥorra.
 
Il Primastar si distingue dal disegno anteriore non convenzionale, rispetto ai competitori [[Ford Transit]] e [[Volkswagen Transporter]].
Nel luglio del 1482, i castigliani si insediarono in una piccola vallata coltivata a oliveto tra le colline ai piedi della fortezza nasride di [[Loja (Spagna)|Loja]], difesa da uno dei migliori comandanti del sultanato di Granada, 'Alī al-Attar. Quest'ultimo, approfittando di una negligenza da parte degli invasori, attaccò direttamente l'accampamento castigliano con un gruppo di fanteria e di cavalieri, impadronendosi di armi e cannoni e di altro materiale bellico d'assedio. La lotta per garantire la successione ai propri figli e il rancore verso il sultano spinsero ʿĀʾisha a prendere parte a una cospirazione insieme alla fazione aristocratica degli [[Abencerrages]] per detronizzare Abu l-Hasan 'Ali e insediare al suo posto Boabdil. Il 14 luglio 1482 l'esercito castigliano si ritirò e il giorno stesso giunse da Granada la notizia dell'evasione dall'Alhambra di Boabdil e del fratello Yūsuf, organizzata da ʿĀʾisha. I principi ribelli si recarono quindi a [[Guadix]] dove Boabdil venne proclamato come nuovo sultano<ref name="miron" />.
 
== Altri progetti ==
Quando nel 1483 Boabdil fu fatto prigioniero dai cristiani nella [[battaglia di Lucena]], ʿĀʾisha intervenne nuovamente con tenacia e fermezza negoziandone la liberazione.<ref name="miron" />.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Non ci sono molte notizie sugli anni successivi della sua vita. Sicuramente continuò a prendere parte agli avvenimenti convulsi e decisivi che si stavano svolgendo a Granada, come la lotta per il trono contro il cognato [[Muhammad XIII di Granada|al-Zaghal]] che riuscì a detronizzare temporaneamente Boabdil divenendo sultano col nome di [[Muhammad XIII di Granada]] tra il 1485 e il 1487. ʿĀʾisha viene considerata anche l'anima della resistenza all'accerchiamento di Granada da parte dell'esercito cristiano. Quando la città si arrese ai Re Cattolici il 2 gennaio 1492, ʿĀʾisha andò in esilio con i suoi figli<ref name="miron" />, prima presso il signore di Andarax, nell'[[Alpujarras|Alpujarra]], per poi partire coi figli nell'ottobre 1493 alla volta di [[Fès]], in [[Marocco]], dove terminò i suoi giorni.
*{{cita web|url=http://www.nissan.it/home/vehicles/lcv/X83/index.html?ln=/it_IT|titolo=Sito ufficiale|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090514060043/http://www.nissan.it/home/vehicles/lcv/X83/index.html?ln=%2Fit_IT|dataarchivio=14 maggio 2009}}
 
{{Nissan}}
Donna energica e dal carattere forte, l'immagine che ne viene descritta dalle fonti castigliane è quella di una persona dal carattere passionale e la sua vita tormentata è stata usata come soggetto letterario. Fu una donna capace di prendere decisioni importanti che influenzarono il corso politico del regno per assicurare ai figli la successione sul trono della Granada nasride, con una fermezza poco comune per una donna del [[XV secolo]] che la letteratura romantica ha poi rappresentato come dramma passionale e storia di vendetta.<ref name="miron" />
{{Portale|automobili}}
 
[[Categoria:Veicoli commerciali leggeri]]
==Le leggende ==
[[Categoria:Automobili Nissan|Primastar]]
Nella memoria popolare spagnola, ʿĀʾisha è divenuta un'eroina romantica della [[Reconquista]] per il suo ruolo negli avvenimenti che portarono alla perdita del regno. Il suo nome è quindi associato molto frequentemente a quello di Granada.
 
Secondo la tradizione popolare, dopo la resa di Granada, avrebbe ripreso severamente il figlio Boabdil che, voltatosi dall'alto del colle Suspiro del Moro per un ultimo sguardo alla sua capitale perduta, si mise a piangere di nostalgia, dicendogli:
{{Citazione|Non piangere come una donna quello che non hai saputo difendere come uomo|ʿĀʾisha al-Ḥorra|ابك اليوم بكاء النساء على ملك لم تحفظه حفظ الرجال<br>''Ibki l-yawma bukā'a n-nisā'i ʿalā mulkin lam taḥfadhu ḥifdha r-rijāl''|lingua=ar}}
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|lingua=es|autore=Maria Dolores Mirón|editore=Universidad de Granada|titolo=Biografías de Mujeres Andaluzas|capitolo=''Aixa''|url=http://www.andalucia.cc/viva/mujer/aavgrana.html#Aixa|cid=Mirón}}
* {{cita libro|lingua=es|url=http://www.liceus.com/cgi-bin/gba/4010.asp|opera=Carpeta Didáctica: al-Andalus|titolo=Al-Ándalus III: el Sultanato De Granada (1232-1492) y Una Breve Reseña Sobre la Alhambra|cid=Carpeta Didáctica: al-Andalus}}
* {{cita pubblicazione|lingua=es|cognome=R.H. Shamsuddín|nome= Elía|rivista=Historia de Al-Andalus|numero=Boletín N° 53|data=agosto 2006|url=http://www.islamyal-andalus.org/control/noticia.php?id=1142|titolo=Al-Ándalus III: El Sultanato De Granada (1232-1492)}}
* {{cita web|nome=Nicolás Homar|cognome=Vives|lingua=es|url=http://www.homar.org/genealog/iv_europa_i/ibe18a.htm|titolo=Reyes y Reinos Genealogias, Granada}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Washington Irving|url=http://etext.library.adelaide.edu.au/i/irving/washington/i72a/|titolo=The Alhambra|editore= Ed. Padre Suarez|città= Granada|anno=1953}}
 
[[Categoria:Nasridi]]