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{{Azienda
 
| nome = Gruppo Ospedaliero San Donato
Il '''barocco genovese''' è la corrente artistica prevalente nella città di [[Genova]], e diffusasi nel territorio ligure, a partire dai primi decenni del [[XVII secolo|Seicento]] e fino a tutta la prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], ossia fino all'avvento del [[Neoclassicismo]].
| logo =
| forma societaria =
| data fondazione = 1957
| forza cat anno =
| luogo fondazione = [[Pavia]]
| fondatori = Luigi Rotelli
| data chiusura =
| causa chiusura =
| nazione = ITA
| sede = {{IT-LOM}}<br>{{IT-EMR}}
| gruppo =
| filiali =
| persone chiave = [[Paolo Rotelli]] <small>([[presidente]])</small>
| settore = [[ospedaliero]]
| prodotti =
| fatturato = 1,411 miliardi di [[Euro]]
| anno fatturato = 2013
| utile netto =
| anno utile netto =
| dipendenti = 16.624
| anno dipendenti = 2016
| slogan = La Cultura della Salute dal 1957
| note =
}}
[[File:Ospedale GSD di San Donato Milanese - Ingresso via Maritano (2019).jpg|thumb|Ospedale GSD di San Donato Milanese - Ingresso via Maritano (2019)]]
[[File:Gruppo Ospedaliero San Donato (maggio 2018).jpg|thumb|Gruppo Ospedaliero San Donato lato piazza Malan a San Donato Milanese (maggio 2018)]]
Il '''Gruppo Ospedaliero San Donato''' (GSD) è uno dei più grandi gruppi di ospedali privati italiani<ref>{{cita news|autore=Marco Sabella|url=http://www.corriere.it/economia/cards/humanitas-gruppo-san-donato-big-sanita-privata-italiana/gruppo-ospedaliero-san-donato.shtml|titolo=Humanitas e Gruppo San Donato, i big della sanità privata italiana|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=16 marzo 2016|accesso=15 dicembre 2017}}</ref>, con un centro diagnostico e 18 ospedali (di cui 3 [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico|IRCCS]])<ref>{{cita web|url=http://www.grupposandonato.it/chi-siamo/ospedali.html|titolo=Gli Ospedali|accesso=9 luglio 2016}}</ref> situati in [[Lombardia]] e uno in [[Emilia Romagna]] a [[Bologna]].
 
== Storia ==
L'origine del Gruppo Ospedaliero San Donato risale al [[1957]], quando il Prof. [[Luigi Rotelli (medico)|Luigi Rotelli]], chirurgo, fondò, insieme ad altri medici, l'Istituto di Cura Città di Pavia a cui seguì, nel [[1969]], il [[policlinico]] San Donato.
 
Il processo di sviluppo, che ha portato il Gruppo Ospedaliero San Donato a divenire, nel tempo, per crescita interna e per successive acquisizioni, la prima azienda ospedaliera d'Italia, ha inizio nel 1980 sotto la guida del figlio Prof. [[Giuseppe Rotelli]]. Nel 2000, il Gruppo acquisisce le strutture del Gruppo Ligresti<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/17/rotelli-compra-cinque-ospedali-di-ligresti.html|titolo=Rotelli compra i cinque ospedali di Ligresti - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=14 dicembre 2017}}</ref>.
=== La genesi del barocco a Genova ===
La diffusione di questo stile che investì tutte le arti, pur avendo i suoi esiti più alti e originali in campo pittorico e scultoreo, coincide con un periodo di estrema prosperità della [[Repubblica di Genova]]. La Repubblica si trovava in questi anni guidata da un regime [[Oligarchia|oligarchico]], caratterizzato da livelli elevatissimi di ricchezza concentrati nelle mani di un numero ristrettissimo di famiglie, le quali gareggiarono nel'ostentazione del loro straordinario potere economico anche attraverso la commissione di singole opere d'arte (quali ritratti pittorici o scultorei, pale d'altare) ma soprattutto nella costruzione e nella decorazione di edifici, quali i propri palazzi cittadini, ville suburbane, chiese gentilizie, conventi edifici religiosi sui quali esercitavano il proprio patronato, come anche nella creazione di eccezionali collezioni d'arte che raggiungevano le centinaia di pezzi dei più quatati artisti, prevalentemente italiani, olandesi e spagnoli. Nel ristretto numero di queste dinastie, annoverate nelle liste dei [[Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova|Rolli]], si annoverano [[Doria]], [[Adorno (famiglia)|Adorno]], Balbi, [[Spinola]], [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]], [[Lomellini (famiglia)|Lomellini]], [[Durazzo (famiglia)|Durazzo]], [[Pallavicino|Pallavicini]], [[Sauli]], [[Negrone]], Brignole-Sale, [[Giustiniani (famiglia genovese)|Giustiniani]], [[Imperiale (famiglia)|Imperiale]], [[Lercari (famiglia)|Lercari]], [[Cattaneo (famiglia)|Cattaneo]], [[Centurione (famiglia)|Centurione]] e pochi altri.
 
In campo pittorico, il barocco irrompe sulla scena Genovese con il soggiorno di [[Pieter Paul Rubens|Peter Paul Rubens]], datato fra il 1604 e il 1608. A Genova il pittore fiammingo, reduce dal soggiorno romano in cui era entrato in contatto con la pittura di [[Caravaggio]] e dei [[Carracci]], lascia in particolare il ''[[Ritratto di Giovanni Carlo Doria a cavallo|Ritratto equestre di Giovanni Carlo Doria]]'', 1606, (Genova, [[Galleria nazionale di palazzo Spinola|Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola]]), il ''[[Ritratto di Brigida Spinola Doria|Ritratto della marchesa Brigida Spinola Doria]]'', 1606, ([[National Gallery of Art|Washington, National Gallery of Art]]) e ''[[Circoncisione (Rubens)|La Circoncisione di Gesù]]''”, 1604, (Genova, [[Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea|Chiesa del Gesù]]). Più tarda, del 1620, è l'altra pala del Gesù, ì ''Miracoli di Sant’Ignazio di Loyola '' che Rubens inviò da [[Anversa]] dopo il suo rientro<ref>{{Cita web|url=https://www.finestresullarte.info/369n_pieter-paul-rubens-quattro-opere-a-genova.php|titolo=Pieter Paul Rubens a Genova: quattro opere da vedere
di Finestre sull'Arte, scritto il 22/07/2015, 22:43:20 da Federico Giannini e Ilaria Baratta}}</ref>.
 
Per un maggior numero di anni vi soggiornò l'allievo di Rubens [[Antoon van Dyck|Antoon Van Dyck]], nel 1621 e dal 1625 al 1627, quando ebbe modo di realizzare i ritratti dei rappresentanti delle più facoltose famiglie, celebrandone la posizione sociale con magniloquenti composizioni attente ai costumi e alle ambientazioni. Fra i più celebri esempi si ricordano il [[Ritratto equestre di Anton Giulio Brignole-Sale]], [[Ritratto della famiglia Lomellini]], [[Ritratto di Elena Cattaneo]].
 
<gallery>
File:Marchesa Brigida Spinola-Doria.jpg|thumb|Marchesa Brigida Spinola-Doria
File:Circoncisione di Gesù - Rubens.jpg|thumb|Circoncisione di Gesù - Rubens
File:Rubens, Ritratto di Gio Carlo Doria, Palazzo Spinola, Genova.jpg|thumb|Rubens, Ritratto di Gio Carlo Doria, Palazzo Spinola, Genova
File:Anthonis van Dyck 030.jpg|thumb|Anthonis van Dyck 030
</gallery>Anche i maggiori autori del [[Barocco a Milano|barocco lombardo]], [[Giulio Cesare Procaccini]], [[il Cerano]], [[Morazzone (pittore)|il Morazzone]], ebbero intensi rapporti con la Superba e numerose tele di questi autori erano presenti nelle collezioni genovesi. La sola collezione di Giovan Carlo Doria (1576-1625) possedeva oltre novanta sue opere del Procaccini<ref>V. Farina, ''Giovan Carlo Doria, promotore delle arti a Genova nel primo Seicento'', Firenze 2002</ref>, pittore di origine emiliana le cui opere sono caratterizzate da un raffinato cromatismo e da una delicata sensibilità emozionale, che ebbe notevole influenza sulla pittura locale. Uno dei suoi maggiori capolavori, la colossale ''Ultima Cena'' dipinta a Genova nel 1618 per il refettorio dei frati minori della [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato|Santissima Annunziata del Vastato]] e oggi esposta nella basilica, testimonia l'approfondita ricerca luministica così come lo straordinario dinamismo e accentuata teatralità delle figure<ref>''L’ultimo Caravaggio, Eredi e nuovi maestri.'' A cura di Alessandro Morandotti, Skira, 2017</ref>.
 
=== Caravaggio e i caravaggeschi a Genova ===
Anche la corrente naturalistica del barocco, facente capo a Caravaggio, arrivò precocemente a Genova. Di [[Caravaggio]] è documentato un soggiorno genovese nel 1605, relativamente al quale tuttavia non vi sono opere certe, anche se è stato ipotizzato che risalga a quell'epoca l'[[Ecce Homo (Caravaggio)|Ecce Homo]] di [[Palazzo Bianco]]<ref>P. Boccardo, C. Di Fabio,  Michelangelo Merisi, “Caravaggio”, Ecce Homo, in Caravaggio yla pintura realista europea, catalogo della Mostra [Barcelona, Museu Nacional d’Art de Catalunya,10 ottobre 2005-5 gennaio 2006], Barcelona 2005,pp.64-67,</ref>. Furono genovesi alcuni dei principali committenti del Caravaggio, il banchiere Ottavio Costa, il marchese [[Vincenzo Giustiniani (marchese)|Vincenzo Giustiniani]], e Marcantonio Doria che commissionò la [[Martirio di sant'Orsola|Sant'Orsola]], opera estrema del Caravagio che rimase a Genova dal 1610 fino all'800<ref>Laura Stagno, ''Caravaggio a Genova: i rapporti con i Doria'', in "Caravaggio e la fuga. Pittura di paesaggio nelle ville Doria Pamphilj", catalogo della mostra (Genova, Palazzo del Principe, 26 marzo-26 settembre 2010) a cura di A. Mercantini e L. Stagno, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2010</ref>, mentre la prima versione, rifiutata, della ''[[Conversione di san Paolo (Caravaggio Odescalchi)|Conversione di san Paolo]]'' della cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, dagli inizi degli anni Cinquanta del seicento fu conservata presso il  [[Palazzo Balbi-Senarega|palazzo Balbi Senarega]] fino alla fine del novecento.
 
Molte inoltre furono le copie tratte da Caravaggio nelle numerose collezioni, fra cui l'incoronazione di spine della [[Chiesa di San Bartolomeo della Certosa|Chiesa della Certosa di S. Bartolomeo]] di Rivarolo, tratta dal [[Incoronazione di spine (Caravaggio Prato)|dipinto di Palazzo degli Alberti a Prato]], da alcuni critici invece ritenuta opera autografa del maestro terminata da altri<ref>P. Donati, “Caravaggio: l'”Incoronazione di spine” e il suo doppio”, in OPD restauro, 14, 2002, p. 14</ref>. Infine numerosi dei più celebri artisti caravaggeschi soggiornarono a Genova fra cui il ll napoletano [[Battistello Caracciolo]], chiamato a Genova dai fratelli Marcantonio e Gio. Carlo Doria per affrescare la villa di Sanpierdarena, oggi scomparsa; il francese [[Simon Vouet]], anch'egli ospite a Sampierdarena della famiglia Doria, per i quali dipinse il David con la testa di Golia (1620-1622), oggi nei Musei di Strada Nuova - [[Palazzo Bianco]]; il pisano [[Orazio Gentileschi]], convinto nel 1621 a trasferirsi nella Repubblica da Antonio Sauli, che aveva già conosciuto a Roma, di cui resta nella [[basilica di San Siro]] la celebre ''Annunciazione''<ref>Newvome Schleier, Mary, "Orazio Gentileschi a Genova", “Orazio e Artemisia Gentileschi”, a cura di Keith Christiansen e Judith W. Mann, Skira editore, Milano 2001, pagg. 198-201</ref>.<gallery>
File:Incoronazione di spine.jpg|Incoronazione di spine, San Bartolomeo della Certosa (Genova)
File:Genova, san siro, int., orazio gentileschi, annunciazione, 1639, 03.JPG|orazio gentileschi, annunciazione,
File:Simon Vouet - David with the Head of Goliath - Google Art Project.jpg|Simon Vouet - Davide con la testa di Golia
File:Caravaggio (Michelangelo Merisi) - Ecce Homo - Google Art Project.jpg|Caravaggio (Michelangelo Merisi) - Ecce Homo
</gallery>Fra i pittori genovesi maggiormente influenzati dal Caravaggio, vi fu innanzitutto [[Domenico Fiasella]] (1589 - 1669), detto “Il Sarzana” dalla città d'origine, che dopo una prima formazione a Genova presso [[Giovanni Battista Paggi]], si trasferì nel 1607 a Roma per un decennio, dove strinse amicizia con Orazio Gentileschi e dipinse numerose tele per il marchese genovese Vincenzo Giustiniani, già committente del Merisi (''Resurrezione del figlio della vedova di Naim'' e la ''Guarigione del cieco nato'' conservati a [[Sarasota]], Ringling Museum)<ref>''Riferimenti caravaggeschi a Genova: verifica sulla presenza, i committenti, le collezioni'', Gabriele Sandre, Tesi di Laurea, Relatore: Prof. Lauro Magnani, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA</ref>. Rientrato in patria, riporterà nelle numerose pale d'altare liguri "l’eloquenza retorica di una gestualità d’impronta controriformata" d'impronta carraccesca contemporaneamente alla stridente "acutezza realistica" d'impronta caravaggesca<ref>Angela Acordon, in RESTITUZIONI 2016. TESORI D'ARTE RESTAURATI
 
Milano, Gallerie d'Italia, 1 aprile - 17 luglio 2016, Marsilio editore</ref>, in opere quali la ''Discesa dello Spirito Santo'' della chiesa di Santa Maria di Nazareth a [[Sestri Levante]], ''San Lazzaro implora la Vergine per la città di Sarzana'', 1616, [[Chiesa di San Lazzaro (Sarzana)|Chiesa di San Lazzaro]] ([[Sarzana]], La Spezia), ''Cena in casa del Fariseo'',1616-1618, Genova, Museo di [[Palazzo Reale (Genova)|Palazzo Reale]].
 
[[Gioacchino Assereto]] (Genova 1600 - 1649), fin dalle opere giovanili dimostra il suo disinteresse per la sontuosità e magniloquenza delle coeve opere di Rubens e Van Dyck, avviando una pittura di sobrio naturalismo, sia nella scelta dei soggetti, che nella tavolozza controllata. Il ''Suicidio di Catone'', una delle sue opere più celebri custodita a Palazzo Bianco, è un notevole esempio di resa dell'illuminazione notturna: la drammaticità della scena è esaltata dalle due sorgenti di luce, la fiaccola retta dal ragazzo in primo piano ridotto a una silhouette scura che fa risaltare il corpo nudo del protagonista, e la candela che fa emergere dalle tenebre le espressioni di sconcerto delle figure in secondo piano.
 
Il 10 gennaio [[2012]] il gruppo si aggiudica per 405 milioni di euro l'[[ospedale San Raffaele]] di [[Milano]]<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_gennaio_10/san-raffaele-asta-rotelli-malacalza-1902803554781.shtml|titolo=San Raffaele a Rotelli, Malacalza non ha rilanciato l'offerta|editore=[[Corriere della Sera]]|data=10 gennaio 2012|accesso=10 gennaio 2012}}</ref>. Dall'11 maggio 2012 il gruppo controlla la Ospedale San Raffaele srl nella quale sono state trasferite le attività sanitarie e di ricerca dell'Ospedale San Raffaele.
Nel voltrese '''[[Orazio De Ferrari]]''' ([[Voltri]], [[22 agosto]] [[1606]] – [[Genova]], [[settembre]] [[1657]]) la sintesi, di un acceso naturalismo derivato dal genovese [[Gioacchino Assereto|Assereto]], contestualmente ad un potente colorismo ispirato a Rubens e [[Antoon van Dyck|Van Dyck]], ha portato il celebre critico [[Roberto Longhi]] alla famosa definizione per il De Ferrari di "barocco naturalistico". Per le sue vigorose e drammatiche composizioni, fu particolarmente ricercato per le grandi scene mitologiche o bibliche destinate alle sale delle dimore patrizie come la celebre ''Favola di Latona'', dipinta nel 1638 per il [[Manuel de Acevedo y Zúñiga|conte di Monterrey]], Viceré di Napoli, e il ''Ratto delle Sabine'' della collezione Zerbone, sia come autore di pale d'altare nella città di Genova e in tutta la Liguria.
 
Nel 2015, Paolo Rotelli, il figlio maggiore del Prof. [[Giuseppe Rotelli]], diventa Presidente del Gruppo<ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/baby-imprenditore-che-gestisce-impero-15-miliardi-euro-1232051.html|titolo=Il baby imprenditore che gestisce un impero da 1,5 miliardi di euro|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=14 dicembre 2017}}</ref>.
Un altro pittore che trae ispirazione dalla pittura del Merisi è '''Luigi Miradori''' ([[Genova]], [[1605]] – [[Cremona]], [[1656]]) detto il Genovesino. A differenza di molti dei suoi contemporanei, si mostra un pittore eccentrico scegliendo temi e rappresentazioni poco canoniche e molto personali, con una spiccata attenzione per le note di costume contemporaneo e le scene popolaresche<ref>{{Cita libro|autore=De Vecchi, Cerchiari|titolo=Arte nel Tempo|editore=Bompiani|p=696|volume=II}}</ref>. Lasciò precocemente Genova per Piacenza e Cremona, dove sono conservati i suoi maggiori capolavori.
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File:Domenico fiasella detto il sarzana, discesa dello spirito santo, 1618 (sestri levante, s. m. di nazareth) 01.jpg|Domenico Fiasella, ''Discesa dello spirito santo'', Sestri levante, s. m. di nazareth
File:Gioacchino Assereto - Death of Cato - Google Art Project.jpg|Gioacchino Assereto, ''Morte di Catone'', Galleria di Palazzo Bianco (Genova)
File:Cattura di Sansone - O. De Ferrari.jpg|Orazio De Ferrari - ''Cattura di Sansone'', Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica
File:Luigi miradori detto il genovesino, moltiplicazione dei pani, 1647, 01.jpg|Il genovesino, ''Moltiplicazione dei pani'', Cremona, Palazzo Comunale]]
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Da giugno 2017, Elena Bottinelli, subentra alla guida del [[Ospedale San Raffaele|San Raffaele]] in seguito alle dimissioni di Nicola Bedin<ref>{{cita news|autore=Federico De Rosa|url=http://www.corriere.it/economia/17_giugno_23/scossa-vertici-san-raffaele-bedin-lascia-guida-08432d7a-5835-11e7-abb9-de301c7bc284.shtml|titolo=Scossa ai vertici del San Raffaele, Bedin lascia la guida|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=23 giugno 2017|accesso=5 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.affaritaliani.it/milano/gruppo-ospedaliero-san-donato-l-ad-nicola-bedin-lascia-l-incarico-486214.html|titolo=Gruppo ospedaliero San Donato: l’Ad Nicola Bedin lascia l’incarico|pubblicazione=[[Affaritaliani.it]]|data=22 giugno 2017|accesso=15 dicembre 2017}}</ref>.
Una sintesi originale delle innovazioni provenienti dai maggiori autori del primo barocco, Rubens, Caravaggio e Procaccini, si trova in uno dei primi autori genovesi ad assorbirne le novità, [[Bernardo Strozzi]] detto il cappuccino (Genova,[[1581]] – Venezia, [[1644]]). Dopo le prime opere di stampo ancora tardomanierista,
 
== Il polo universitario ==
== I maestri della decorazione ad affresco ==
A partire dal quarto decennio del Seicento, e per tutta la seconda metà del secolo e l'inizio del successivo, appaiono sulle volte delle più fastose dimore patrizie e delle più ricche chiese genovesi le più spettacolari ed illusionistiche decorazioni, ad opera dei maggiori maestri della decorazione ad affresco, Valerio Castello, Domenico Piola, Gregorio De Ferrari, Giovanni Andrea Carlone, che gareggeranno con le più ardite composizioni che Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona realizzavano a Roma negli stessi anni.
 
L'attività didattica<ref>{{cita web|url=http://www.grupposandonato.it/didattica/index.html|titolo=Didattica|accesso=9 luglio 2016}}</ref> del gruppo è rafforzata da un pluriennale insediamento universitario in diverse aziende, tra cui:
[[File:Domenico fiasella detto il sarzana, discesa dello spirito santo, 1618 (sestri levante, s. m. di nazareth) 01.jpg|thumb|Domenico fiasella detto il sarzana, discesa dello spirito santo, 1618 (sestri levante, s. m. di nazareth) 01]]
* L'[[Università Vita-Salute San Raffaele]], inaugurata nel 1996 con la facoltà di Psicologia, cui seguono nel 1998 la facoltà di Medicina e Chirurgia e nel 2002 la facoltà di Filosofia. Ciascuna facoltà è in sé una struttura complessa che ospita, oltre ai corsi di laurea e post lauream, centri di ricerca, scuole di dottorato, master<ref>{{cita web|url=http://www.unisr.it/ateneo/luniversita/|titolo=L'Università|accesso=9 luglio 2016}}</ref>.
* Il [[policlinico]] universitario di [[San Donato Milanese]], sede di un intero triennio clinico del [[corso di laurea]] in medicina e chirurgia dell'[[Università degli Studi di Milano]]
* 2 ospedali (Istituto Ortopedico Galeazzi, Istituto di Cura Città di Pavia) sedi di cattedre universitarie e di insegnamenti di corsi di laurea in medicina e chirurgia, rispettivamente, dell'Università degli Studi di Milano e dell'[[Università degli Studi di Pavia]].
* 9 ospedali ([[policlinico]] San Marco, [[policlinico]] San Pietro, Villa Erbosa, Istituto Clinico Sant'Ambrogio, Istituto Clinico San Siro, Istituti Clinici Zucchi, Istituto Clinico San Rocco, Istituto Clinico S.Anna, Istituto Clinico Città di Brescia), sedi di cattedre universitarie e di insegnamenti delle scuole di specialità istituiti da: [[Università degli Studi di Bergamo]], [[Università degli Studi di Brescia]], [[Università Cattolica del Sacro Cuore]], [[Università degli Studi di Catania]], Università degli Studi di Milano, [[Università degli Studi di Milano-Bicocca]], [[Università degli Studi di Padova]], Università degli Studi di Pavia, [[Università degli Studi di Trento]], [[Università degli Studi dell'Insubria]], [[Università degli Studi di Verona]] e [[Università telematica e-Campus]].
 
== Gli IRCCS e la ricerca scientifica ==
==Note==
Il Gruppo comprende tre [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico|istituti di ricovero e cura a carattere scientifico]] (IRCCS): l'ospedale San Raffaele di Milano per la "medicina molecolare", il [[policlinico]] San Donato per le "malattie del cuore e dei grandi vasi nell'adulto e nel bambino" e l'Istituto ortopedico Galeazzi per le "malattie dell'apparato locomotore".
<references/>
 
==Bibliografia Le strutture ==
* Policlinico San Pietro - Ponte San Pietro (BG)
==Altri progetti==
* Centro Diagnostico Treviglio - Treviglio (BG)
{{interprogetto|commons=Category:San Carlo al Lazzaretto (Milan)}}
* Policlinico San Marco - Zingonia (BG)
* Villa Erbosa - Bologna
* Istituto Clinico Città di Brescia - Brescia
* Istituto Clinico S.Anna - Brescia
* Istituto Clinico San Rocco - Ome (BS)
* Istituto Clinico Villa Aprica - Como
* Casa di Cura la Madonnina - Milano
* Istituto Clinico San Siro - Milano
* Istituto Clinico Sant'Ambrogio - Milano
* IRCCS Istituto ortopedico Galeazzi - Milano
* IRCCS Policlinico San Donato - San Donato Milanese (MI)
* [[Ospedale San Raffaele|IRCCS Ospedale San Raffaele]] - Segrate-Milano<ref>{{cita libro|titolo=Sociologia e Ricerca sociale|volume=12|p=84|anno=1991|editore=La Goliardica|città=Roma}}</ref><ref>{{cita news|autore=Simona Ravizza|url=http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_febbraio_05/san-raffaele-pochi-metri-piu-la-si-nasce-milano-3b85203c-ad22-11e4-8190-e92306347b1b.shtml|titolo=San Raffaele, pochi metri più in là e si nasce a Milano|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=5 febbraio 2015|accesso=15 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita news|url=http://lamartesana.it/cronaca/incidente-sulla-teem-sirenedinotte/|titolo=Incidente sulla Teem intervengono i Vigili del fuoco "Sirene di notte"|pubblicazione=La Martesana|data=21 novembre 2017|accesso=15 dicembre 2017}}</ref>
* Istituti Clinici Zucchi - Brugherio, Carate Brianza e Monza (MB)
* Istituto di Cura Città di Pavia - Pavia
* Istituto di Cura Beato Matteo - Vigevano (PV)
* Smart Clinic<ref>{{Cita web|url=http://www.smartclinic.it|titolo=Corpore Sano Smart Clinic|sito=www.smartclinic.it|accesso=14 dicembre 2017}}</ref> - Orio al Serio (BG), Stezzano (BG), Cantù (CO)
* Smart Dental Clinic<ref>{{Cita web|url=https://smartdentalclinic.grupposandonato.it|titolo=Smart Dental Clinic|sito=smartdentalclinic.grupposandonato.it|accesso=14 dicembre 2017}}</ref>
 
== Note ==
<pre>{{Portale|Architettura|Emilia}}
<references />
 
== Voci correlate ==
[[Categoria:Basiliche di Piacenza]]
* [[Università Vita-Salute San Raffaele]]
[[Categoria:Architetture rinascimentali dell'Emilia-Romagna]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.grupposandonato.it/html/pdf/presentazione_gruppo.pdf | 2 = Presentazione Ufficiale Gruppo Ospedaliero San Donato | accesso = 3 luglio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131008030154/http://grupposandonato.it/html/pdf/presentazione_gruppo.pdf | dataarchivio = 8 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}
 
<br />{{portale|medicina}}
 
[[Categoria:Ospedali della Lombardia]]
</pre>
[[Categoria:Ospedali di Bologna]]