Regiomontano e La Smorfia (cabaret): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
 
Riga 1:
{{BioDramma
|Titoloitaliano= La Smorfia
|Nome =
|Nome= Massimo
|Cognome = Regiomontano
|Cognome= Troisi
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Johannes Müller da Königsberg'''
|SessoNome2 = MLello
|Cognome2 = Arena
|LuogoNascita = Unfinden
|Nome3 = Enzo
|GiornoMeseNascita = 6 giugno
|Cognome3 = Decaro
|AnnoNascita = 1436
|Dramma= Commedia
|LuogoMorte = Roma
|PostDramma=
|GiornoMeseMorte = 6 luglio
|Titolooriginale= 17 Scene
|AnnoMorte = 1476
|Linguaoriginale= [[Lingua italiana|Italiano]]
|Attività = matematico
|Immagine=Smorfia.jpg
|Attività2 = astronomo
|ImmagineDimensione=
|Attività3 = astrologo
|Didascalia= [[Enzo Decaro]], [[Lello Arena]] e [[Massimo Troisi]]
|Nazionalità = tedesco
|Genere= [[Teatro napoletano]]
|Immagine = Johannes Regiomontanus.jpg
|Scena=
|Epocacomposizione= [[1970]]
|Primarappresentazione= [[1970]], [[San Giorgio a Cremano]]
|Teatro= [[Luna Park (programma televisivo 1979)|Luna Park]], [[La sberla]]
|Primaitaliana=
|Teatroprimaitaliana=
|Versionisuccessive=
|Personaggi=
|Opera=
|Cinema=
}}
{{citazione|Annunciazione! Annunciazione!...<br />Tu Marì, Marì, fai il figlio di Salvatore, Gabriele ti ha dato la buona notizia...<br />Annunciazione! Annunciazione!|[[Lello Arena]] nello sketch la ''[[#Natività|Natività]]'', [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Natività'', pag. 129|La Smorfia}}</ref>}}
 
'''La Smorfia''' è stato un gruppo [[cabaret]]tistico attivo negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]].
Quello che ora consideriamo il suo cognome, Müller, gli proviene dall'essere figlio di un mugnaio. Unfinden, il villaggio della Bassa [[Franconia]] dove nacque, si trova nei pressi della cittadina di [[Königsberg (Baviera)|Königsberg]], (da non confondere con la più famosa città di Königsberg (oggi [[Kaliningrad]]), nella [[Prussia Orientale]], né con Königsberg nella regione della [[Neumark]] (ora in polacco [[Chojna]]).
 
Il trio, originariamente denominato ''I Saraceni'', era formato da [[Massimo Troisi]], [[Lello Arena]] ed [[Enzo Decaro]] e basava la propria comicità su [[sketch]] che, prendendo spunto dalle situazioni quotidiane della [[Napoli]] dell'epoca, puntavano l'indice su temi disparati quali la religione, l'occupazione (e disoccupazione), il folklore e le tradizioni ormai anacronistiche, ma ancora vive soprattutto nel napoletano<ref name="pagVII">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Perché la Smorfia'', pag. VII|La Smorfia}}</ref>.
Egli fu quindi chiamato '''Johannes Müller, der Königsberger'''; inoltre egli, secondo l'usanza del tempo, si fece chiamare con il corrispondente [[lingua latina|latinizzato]] '''Joannes de Regio monte''', pseudonimo che fu semplificato in '''Regiomontanus'''; quando visse in Italia fu chiamato '''Regiomontano'''. Ai suoi tempi era usuale che gli studiosi latinizzassero i loro nomi quando pubblicavano le proprie opere.
 
Dopo buone affermazioni teatrali anche fuori dell'ambito locale, il trio conobbe il suo massimo periodo di notorietà quando fu protagonista della trasmissione televisiva ''[[Non stop (programma televisivo)|Non stop]]'' e della successiva ''[[La sberla]]''.
== Biografia ==
Egli ebbe fama di matematico e astronomo prodigio fin dalla prima giovinezza ed a undici anni divenne studente all'Università a [[Lipsia]], in [[Sassonia]]. Tre anni dopo continuò gli studi in [[Austria]], all'[[Università di Vienna|Alma Mater Rudolfina]], l'[[Università di Vienna]]. Là divenne pupillo ed amico di [[Georg von Peurbach]]. Nel [[1457]] ottenne il titolo di "magister artium" (Maestro delle Scienze) e tenne lezioni di [[ottica]] e letteratura antica. Costruì [[astrolabio|astrolabi]] per [[Mattia Corvino]], re di [[Ungheria]] e per il cardinale [[Giovanni Bessarione]]; nel [[1465]] costruì una [[meridiana]] portatile per [[Papa Paolo II]].
 
== Storia del trio ==
La sua collaborazione con Peurbach lo portò agli scritti di [[Nicola Cusano]] che sostenevano la visione [[Sistema eliocentrico|eliocentrica]] dell'Universo. Regiomontano rimase tuttavia un geocentrico, un seguace di [[Claudio Tolomeo]]. Dopo la morte di [[Georg von Peurbach|Peurbach]] egli continuò la traduzione dell'[[Almagesto]] di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], che [[Georg von Peurbach|Peurbach]] aveva iniziato dietro suggerimento di [[Giovanni Bessarione]].
=== Le origini ===
Il gruppo originario era composto da, oltre ai già citati [[Massimo Troisi]] e [[Lello Arena]], anche da [[Nico Mucci]] e [[Valeria Pezza]]<ref name="intervento">{{cita web|url=http://www.italiamemoria.it/troisi/vita2.htm|accesso=10 gennaio 2012|titolo=Massimo Troisi 1971-1979|editore=ItaliaMemoria.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407095501/http://www.italiamemoria.it/troisi/vita2.htm|dataarchivio=7 aprile 2014}}</ref>. Tutti i membri erano amici d'infanzia e cominciarono a esibirsi nel teatro parrocchiale della Chiesa di Sant'Anna e poi in un garage in via San Giorgio Vecchio, 31 che verrà chiamato ''Centro Teatro Spazio''<ref name="intervento" />. Al gruppo si aggiungerà successivamente anche Vincenzo Purcaro, che più tardi cambierà il suo cognome in [[Enzo Decaro|Decaro]]<ref name="intervento" />. Tutti i membri del gruppo «non riuscivamo a trovare un lavoro, come succede a tanti ragazzi a [[Napoli]]» e avevano molto a cuore sia il teatro che l'amicizia con i loro compagni di spettacolo. Troisi dovette lasciare il gruppo per sottoporsi negli [[Stati Uniti]] a intervento chirurgico al cuore e furono proprio i suoi amici del ''Centro Teatro Spazio'' a procuragli i soldi per l'operazione attraverso una colletta: «Quando mi servivano tanti milioni per farmi l'operazione al cuore, i miei amici li hanno trovati in due settimane»<ref name="inizi" />.
 
=== I Saraceni ===
Dal [[1461]] al [[1465]] Regiomontano visse e lavorò nell'abitazione del cardinale Bessarione a [[Roma]]; qui scrisse il ''De Triangulis Omnimodus'' (completato nel [[1464]] ma stampato nel [[1533]]) e l'''Epytoma in almagesti Ptolemei'' (stampata nel [[1496]]).
Quando Troisi rientrò dagli Stati Uniti il gruppo del ''Centro Teatro Spazio'' si assottigliò e nacque quello de ''I Saraceni'', composto soltanto dai già citati Troisi, Arena e Decaro<ref name="intervento" />. Troisi raccontò così il trio: «Lello, Enzo e io stiamo insieme, artisticamente parlando, da un paio d'anni. A unire tre tipi come noi è stata la constatazione che non esisteva un cabaret propriamente napoletano. Ma recitiamo da sempre, da napoletani veraci. Si, abbiamo sempre fatto spettacolo, non solo in scena, ma anche a scuola, per la via, nella vita spicciola di ogni giorno. Lello e io ci conosciamo fin da ragazzini. E insieme, qualche anno fa abbiamo cominciato a fare teatro. Teatro sperimentale, mescolando [[Eduardo de Filippo|Eduardo]] e [[Dario Fo|Fo]], [[Raffaele Viviani|Viviani]] e gli attori d'avanguardia. Un bel minestrone, ma ci è stato utilissimo per farci le ossa. Enzo invece viene da esperienze artistiche diverse. Suona molto bene la chitarra, canta altrettanto bene...così ci siamo detti: visto che non esiste un cabaret propriamente napoletano, perché non ci mettiamo alla prova? Così abbiamo preparato una serie di numeri, di sketch, in chiave cabarettistica, ma senza mai perdere di vista la realtà, troppo spesso cruda, amara, di una città come la nostra»<ref name="inizi" />.
 
Lello Arena dichiarò che lo scopo principale del trio era quello di indurre il pubblico a ridere di sé stesso, attraverso importanti capovolgimenti: «Ribaltiamo il valore comunemente attribuito a oggetti, frasi, situazioni e mettiamo in ridicolo certi stereotipi verbali e di comportamento di cui ognuno di noi si serve criticamente. Insomma inducendo il pubblico a ridere sul capovolgimento di certi canoni logici, lo costringiamo contemporaneamente a ridere di se stesso, per meglio analizzarsi e conoscersi»<ref name="inizi" />.
Il ''De Triangulis'' fu uno dei primi libri a presentare in Europa lo stato delle conoscenze del tempo sulla [[trigonometria]], e ad includere liste di domande che richiamavano le nozioni presentate in ciascuno dei singoli capitoli. In esso egli scrisse:
:"Coloro che intendono studiare queste magnifiche cose, e che si interrogano sul movimento delle stelle, devono leggere questi teoremi sui triangoli. La conoscenza di queste idee aprirà la porta ad alcuni problemi geometrici e a tutti quelli dell'astronomia."
 
Il gruppo, come rivelò Arena, lavorava principalmente nella camera da letto di Troisi: «Quando ci riunivamo per scrivere, il posto dove si scriveva era il letto di Massimo, perché lui non si alzava mai e infatti sul letto stazionavano fogli, macchine per scrivere... insomma tutto l'occorrente. Tutto era stanziale, nel senso che stavamo tutti nella camera da letto di Massimo, qualche appunto, cartacce dappertutto e lunghi silenzi, potevamo stare zitti anche per tre ore»<ref name="inizi" />. Le idee per gli sketch erano per la maggior parte improvvisate oppure ispirate a eventi reali. Enzo Decaro raccontò: «Ciascuno pensava per conto suo e non voleva dire per primo quello che aveva pensato, aspettava che fosse un altro a parlare. Poi si lavorava, si confrontava, si sceglieva il meglio prima di arrivare a un canovaccio da provare in scena. Solo dopo l'esito con il pubblico si arrivava allo sketch definitivo. E gli spunti potevano venire da qualunque cosa. Una volta a Natale, proprio alla Rai, vidi un presepe con due buoi. Chiesi al custode e lui senza turbarsi mi disse: 'Questo abbiamo trovato' . Da lì venne lo sketch della ''[[#Natività|Natività]]''. Un'altra volta Lello arrivò tutto agitato, aveva sognato che dal [[Vesuvio]] non usciva più lava, ma [[purea di patate]], una splendida soluzione al problema della fame. Poi le improvvisazioni, che qualche volta Massimo ci faceva per dispetto. Una volta gli si aprì in scena la tuta nera che portava sempre. Cercavo di fargli capire a segni che aveva il petto nudo, lui faceva finta di niente poi disse 'Non hai mai visto una scollatura [[Saint-Tropez]]?'. Il pubblico rise e diventò una battuta dello spettacolo»<ref name="inizi" />.
Nell'''Epytoma'' egli criticò la traduzione dell'Almagesto, indicandone le inesattezze. Più tardi [[Nicolò Copernico]] ricorderà quanto questo libro abbia influenzato il suo lavoro.
 
Dopo alcuni spettacoli al Teatro Sancarluccio di Napoli, il gruppo si recò a Roma. La sera del 21 aprile 1978, Enzo Decaro si recò al cabaret romano ''La Chanson'' di largo [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]] per assistere a uno spettacolo, salvo poi scoprire che gli attori si erano ammalati. Decaro ebbe un lampo di genio. Avvicinò Marcello Casco, proprietario del locale, che era disperato, e gli parlò del suo gruppo. ''I Saraceni'', dunque, debuttarono nel locale romano quella sera stessa. Il successo fu di tali proporzioni che il gruppo rimase in cartellone per ben tre mesi<ref name="pagX">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Le buone azioni di mamma Rai'', pag. X|La Smorfia}}</ref>.
Nel [[1467]] Regiomontano lasciò Roma per lavorare alla corte di [[Mattia Corvino]] di [[Ungheria]]. Là egli lavorò al calcolo di tavole astronomiche complete ed alla costruzione di strumenti astronomici.
 
=== La Smorfia ===
Nel [[1471]] si recò nella città libera di [[Norimberga]], in [[Franconia]], una delle più importanti città del [[Sacro Romano Impero]] per gli studi, l'editoria, le arti ed il commercio. Qui Regiomontano fu in stretto contatto con il mercante ed umanista [[Bernard Walther]], che sponsorizzò le sue osservazioni astronomiche e la sua attività di stampatore. Regiomontano divenne famoso per aver costruito a Norimberga il primo osservatorio astronomico disponibile in Germania.
[[File:Smorfia Luna Park.jpg|thumb|upright=1.4|''La Smorfia'' al lavoro nel programma televisivo ''[[Luna Park (programma televisivo 1979)|Luna Park]]''.]]
Dopo il loro debutto al cabaret ''La Chanson'', il trio cambiò nome in ''La Smorfia''. Troisi spiegò la scelta di questo nome in un'intervista dell'epoca: «Perché ci chiamiamo la Smorfia? È un riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al Lotto, e sperando in un terno secco... la "[[Smorfia napoletana|smorfia]]", infatti, non è altro che l'interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto»<ref>{{cita web|url=http://www.portanapoli.com/Ita/Cultura/troisi-smorfia.html|accesso=10 gennaio 2012|titolo=Troisi e La Smorfia...}}</ref><ref name="pagV">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Perché la Smorfia'', pag. V|La Smorfia}}</ref>.
 
Nel 1978, dopo i tre mesi trascorsi a Roma, il gruppo fu notato da Bruno Voglino e Mario Pogliotti, due funzionari della [[Rai TV|RAI]]. Il trio fu sottoposto ad alcuni "esami" da Enzo Trapani e da Giancarlo Magalli, rispettivamente regista e autore dei testi del programma televisivo ''[[Non stop (programma televisivo)|Non stop]]''<ref name="pagIX">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Le buone azioni di mamma Rai'', pag. IX|La Smorfia}}</ref>. Nello stesso anno arrivò il debutto televisivo. ''La Smorfia'' prese parte, dopo ''Non stop'', anche a una puntata de ''[[La sberla]]'' e poi ''[[Luna Park (programma televisivo 1979)|Luna Park]]'', il programma del sabato sera di [[Pippo Baudo]], dove il gruppo ebbe un suo "siparietto" fisso, con tanto di teatrino<ref name="pagVI">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Massimo parla di Massimo, Lello ed Enzo'', pag. VI|La Smorfia}}</ref>. L'ultimo spettacolo teatrale del trio è ''Così è (se vi piace)'', citazione del ''[[Così è (se vi pare)]]'' di [[Luigi Pirandello]]<ref name="intervento" />.
Nel [[1472]] pubblicò il primo libro di testo stampato di astronomia, il ''Theoricae Novae Planetarum'' scritto dal suo maestro [[Georg Von Peurbach]].
Il 3 aprile 1979 La Smorfia debutta al Teatro Tenda di piazza Mancini di Carlo Molfese le repliche previste per una sola settimana, visto lo straordinario successo, si protrassero
per diverse settimane e proseguirono prima al Teatro Olimpico e poi al Teatro Giulio Cesare.
L'ultima apparizione televisiva del gruppo risale al [[1980]] nel programma di [[Antonello Falqui]] ''[[Giochiamo al varieté]]''.
 
=== La divisione del gruppo ===
Peurbach lavorò all'osservatorio di [[Oradea]] in [[Transilvania]], il primo in [[Europa]], e nella sua "Tabula Varadiensis" assunse che l'osservatorio di questa cittadina si trovasse proprio sul [[meridiano]] di riferimento [[terrestre]].
Dopo lo spettacolo teatrale ''Così è (se vi piace)''<ref name="intervento" />, il trio si sciolse definitivamente.
Nel [[1475]] andò a [[Roma]] chiamato da [[Papa Sisto IV]] per lavorare alla [[riforma]] del [[calendario]]. Lungo il tragitto ebbe modo di pubblicare le sue "Effemeridi" a Venezia. Il [[6 luglio]] [[1476]] a Roma Regiomontano morì misteriosamente un
mese dopo il suo quarantesimo [[compleanno]]. Alcuni sostengono che ciò fosse dipeso dalla [[peste]], altri probabilmente più nel giusto, propendono per un [[assassinio]].
 
[[Massimo Troisi]], che avrebbe debuttato al cinema pochi anni dopo con ''[[Ricomincio da tre]]'', rivelò che i motivi principali che spinsero il gruppo a dividersi fu sia l'esigenza di cambiare e anche perché tra lui ed [[Enzo Decaro]] si erano create divergenze sul piano artistico: «Mentirei se dicessi che l'intesa è venuta meno solo sul piano artistico. In effetti si erano create anche delle divergenze sul piano dei rapporti umani, specialmente tra me e Decaro. Siamo fatti diversamente, non so chi abbia ragione, ma al punto in cui eravamo occorreva un out definitivo. Poi c'è stato anche il fatto che non riuscivo più a scrivere mini atti per tre. Diciamo la verità: La Smorfia mi limitava. Per me che intendo dire tante cose, era come muovermi in un cerchio chiuso. Avrei potuto adagiarmi, tirare avanti per altri 4-5 anni e fare un sacco di soldi». Non a caso Troisi contatterà solo [[Lello Arena]] per una parte in ''Ricomincio da tre'' e il successivo ''[[Scusate il ritardo]]''<ref name="inizi">{{cita web|titolo=Gli inizi: " La Smorfia"|url=http://digilander.libero.it/webtroisi/pagine/la%20smorfia.htm|data=|accesso=5 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407092822/http://digilander.libero.it/webtroisi/pagine/la%20smorfia.htm|dataarchivio=7 aprile 2014}}</ref>.
Autore prolifico, Regiomontano fu noto a livello internazionale già nel corso della sua vita. Nonostante abbia concluso solo un quarto di ciò che si era prefisso di scrivere, egli lasciò ai posteri una imponente mole di lavoro. [[Domenico Maria Novara da Ferrara]], il maestro di [[Copernico]], affermò che Regiomontano fosse stato suo insegnante.
 
Anche Decaro mostrò preoccupazioni sul futuro del trio e ammise più tardi che fu meglio dividersi all'apice del successo piuttosto che scivolare nella ripetizione: «È durata cinque, sei anni, poi gli impegni diversi, il cinema e quindi la separazione, dolorosa come tutte le separazioni, ma inevitabile, e al momento giusto, nel pieno del successo, senza il tempo di scivolare nelle ripetizioni. Abbiamo avuto la fortuna di dire, attraverso il teatro, quello che ci sentivamo di comunicare, senza compromessi. Non siamo stati caposcuola, ma pionieri sì, abbiamo scardinato gli schemi della comicità. Non abbiamo "eredi" oggi, ma i [[Guzzanti]], gli [[Aldo, Giovanni e Giacomo]] forse devono a noi l'aver fatto da breccia in un nuovo umorismo»<ref name="inizi" />.
Regiomontano è anche conosciuto per aver costruito uno dei più celebri [[automa|automi]], l'[[aquila]] di legno di Regiomontano, che volò dalla città di [[Konigsberg]] per incontrare l'imperatore, salutarlo e tornare indietro.
 
== Gli sketch ==
Costruì inoltre una mosca di ferro della quale egli stesso ebbe a dire che ad una festa si fosse levata dalle sue mani, avesse volato in cerchio e fosse ritornata a lui.
=== L'inizio ===
Il trio cerca di incominciare lo spettacolo un po' diversamente dal solito. [[Lello Arena]] ed [[Enzo Decaro]] concordano di non volere cominciare con il presentatore in microfono. [[Massimo Troisi]] arriva in un secondo momento e sostiene, diversamente dai suoi colleghi, che il presentatore in microfono è un elemento importante per lo spettacolo. La discussione prosegue per qualche minuto e, alla fine, Troisi viene interrotto dalle proteste di Lello ed Enzo che lo cacciano a spintoni, seguendolo dietro al sipario<ref name="inizio">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, L'inizio'', pag. 3-11|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi, Arena e Decaro interpretano sé stessi.
==Regiomontano e l'astrologia==
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, L'inizio'', pag. 11|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Il cabaret ===
Un biografo sostiene di aver rilevato una progressiva diminuzione dell'interesse verso l'[[astrologia]] di Regiomontano nel corso della la sua vita, arrivando quasi ad asserire che egli l'avesse totalmente disprezzata. Studiosi più recenti hanno invece suggerito che le occasionali espressioni di [[scetticismo]] riguardo ai pronostici astrologici riflettevano i dubbi che Regiomontano nutriva sul rigore procedurale di quell'arte piuttosto che sui principi su cui essa si basava. Sembra plausibile che, come molti altri [[Astronomo|astronomi]] del suo tempo, Regiomontano concentrasse i propri sforzi sulla [[astronomia]] [[matematica]] perché si rendeva conto che l'astrologia non potesse avere solide basi fino a quando i moti celesti non fossero stati accuratamente modellati.
[[File:Smorfia-cabaret.jpg|thumb|La Smorfia durante lo sketch ''Il cabaret'' (1977).]]
Enzo, sul palco con una chitarra, spiega il [[Cabaret]], una forma di [[spettacolo]] che combina [[teatro]], [[Canzone (musica)|canzone]], [[commedia]] e [[danza]]. Troisi interrompendo Enzo, dichiara di essere preparatissimo e decide di continuare. Ma, tuttavia, le arie di Troisi vengono a galla; lui non sa proprio nulla sul Cabaret. Lello continua, ma tra i due nasce un litigio. Il sipario si chiude<ref name="inizio"/>.
 
* '''Personaggi''': Troisi, Arena e Decaro interpretano sé stessi.
In gioventù Regiomontano aveva redatto [[Oroscopo|oroscopi]] ([[carta natale|carte natali]]) per varie persone influenti. Il suo ''Tabulae Directionum'', completato in [[Ungheria]], venne progettato per un utilizzo astrologico, e comprendeva una discussione riguardante vari modi di determinare le carte astrologiche. I calendari per gli anni dal [[1475]] al [[1531]] che egli fece stampare a [[Norimberga]] contenevano limitate informazioni astrologiche; in particolare presentavano un metodo per trovare i momenti migliori per effettuare i [[salassi]] in base alla posizione della Luna; editori successivi aggiunsero altro materiale.
* '''Data''': [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il cabaret'', pag. 16|La Smorfia}}</ref>.
 
=== San Gennaro ===
Forse i lavori più indicativi delle speranze di Regiomontano per rendere l'astrologia [[empirismo|empiricamente]] più fondata, furono i suoi [[almanacco|almanacchi]] e le sue [[effemeridi]], prodotti dapprima a [[Vienna]] per il proprio uso personale, quindi dati alle stampe a [[Norimberga]] per gli anni dal [[1475]] al [[1506]]. Osservazioni e [[previsioni meteorologiche]] furono alternate da Regiomontano nei suoi almanacchi manoscritti, e la forma del testo stampato permise agli studenti di aggiungere le proprie osservazioni meteorologiche al fine di verificare le previsioni astrologiche; le copie giunte fino a noi testimoniano che molti studenti lo fecero. Le ''Effemeridi'' di Regiomontano furono usate nel [[1504]] anche da [[Cristoforo Colombo]], allora di stanza in [[Giamaica]], per spaventare i nativi al fine di costringerli a rifornire di cibo fresco lui ed il suo equipaggio; in quella circostanza egli predisse con successo una [[eclisse lunare]] per il [[29 febbraio]] del [[1504]].
Massimo Troisi e Lello Arena si trovano in chiesa, per chiedere la grazia a S. Gennaro. I due si contrastano a vicenda. Solo l'interruzione del prete, interpretato da Enzo, riuscirà a farli smettere. La grazia richiesta era un ambo al [[Lotto]] e non appena i due se ne vanno, anche il prete chiede la grazia di una vincita<ref name="sangennaro">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, San Gennaro'', pag. 17-22|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi e Arena interpretano due persone che si trovano in chiesa per la grazia a S. Gennaro, Decaro interpreta il prete.
Regiomontano non visse abbastanza per produrre gli speciali commenti alle effemeridi che egli stesso aveva promesso; questi sarebbero stati decisivi per dimostrare i vantaggi degli almanacchi in una moltitudine di attività dei [[fisici]], per le [[nascita|nascite]] umane e per predire il [[futuro]], per le previsioni del [[tempo]] [[meteorologia|meteorologico]], per la stesura di [[contratti]] e per una varietà di altre attività umane. Questa mancanza fu ancora una volta colmata da editori successivi.
* '''Data''': [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, San Gennaro'', pag. 22|La Smorfia}}</ref>.
 
=== La guerra ===
In ogni caso, la promessa di Regiomontano lascia supporre che egli fosse convinto della validità e della utilità dell'astrologia quanto i suoi contemporanei, oppure che egli fosse disposto a mettere da parte i suoi dubbi per ottenere successi commerciali.
La storia si apre con Massimo, Lello ed Enzo intenti a partire per la guerra. Troisi, che all'inizio non vuole partire, si fa convincere. La scena cambia: i tre attori appaiono dietro una barricata. Troisi viene colpito da un proiettile. Prima di spirare, Troisi, in un modo scherzoso, ricorda tutti gli scherzi che aveva inflitto a Lello e questi si infuria e va via con Enzo. Troisi rimane solo sul palco chiedendo un segno per se deve morire. Un colpo di proiettile lo colpisce e si accascia a terra<ref name="guerra">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La guerra'', pag. 110-119|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi, Arena e Decaro interpretano tre soldati volontari.
----
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La guerra'', pag. 119|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Natività ===
Il [[Cratere]] di [[9307 Regiomontanus|Regiomontanus]] sulla [[Luna]], porta tale nome in suo onore.
Troisi è nelle vesti della moglie di un pescatore. A visitarla giungono [[Arcangelo Gabriele|Gabriele]] e il [[cherubino]], che la scambiano per la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], nell'attesa della nascita di [[Gesù]]. Troisi cerca di farli ragionare, ma alla fine saranno loro stessi a scoprire il grave errore commesso<ref name="natività">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Natività'', pag. 128-137|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta la moglie di un pescatore che viene scambiata per la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], Arena interpreta l'arcangelo Gabriele e uno dei "re" [[Magi (Bibbia)|magi]], precisamente quello che porta la [[mirra]] e, infine, Decaro interpreta il [[cherubino]] e [[Ponzio Pilato]].
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Natività'', pag. 137|La Smorfia}}</ref>.
* '''Ispirazione''': Il personaggio dell'angelo Gabriele e la sua celebre esclamazione “Annunciazione! Annunciazione!” sono ispirati dal [[presbitero]] che insegnò religione a Troisi alle [[scuole elementari]]. Alfredo Cozzolino, grande amico di Troisi, ricordò così la fonte dell'ispirazione dell'amico: «Accadde poi che alle scuole elementari, Massimo ebbe per insegnante un sacerdote "tutto d'un pezzo". Un omaccione grande e grosso, con una voce stentorea: ogni qualvolta si parlava di religione e dei tanti episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, gridava a gran voce i passaggi fondamentali delle varie storie; tra questi, vi era anche “Annunciazione! Annunciazione!”. Troisi, circondato da educatori religiosissimi, "esorcizzò" in qualche misura questa esperienza scolastica creando questo ad altri episodi dove, con molto tatto, scherzò sulla religione<ref>{{cita web|titolo=Annunciazione Annunciazione!|url=http://www.quicampania.it/troisi/annunciazione-troisi.html|data=|accesso=21 ottobre 2012}}</ref>». La vestaglia di Gabriele indossata da Arena durante lo sketch era la vestaglia della madre dell'attore e, attualmente, è custodita in un museo<ref name="critica" /> .
* '''Polemiche''': Lo sketch fu accusato di vilipendere la religione di Stato e il trio finì anche in tribunale<ref name="critica" />.
 
=== Dio ===
Troisi parla con Dio lamentandosi della propria situazione, contestandogli di aver sbagliato nella creazione del mondo e degli esseri viventi, menzionando l'abnorme obesità dell'[[ippopotamo]], la postura della [[foca]] e il naso sproporzionato dell'[[elefante]]. Inoltre gli dice di non essere stato chiaro nello scrivere i dieci comandamenti<ref name="dio">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Dio'', pag. 107-110|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta un uomo che parla con Dio.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Dio'', pag. 110|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Ketty ===
Troisi, Arena e Decaro sono scalcagnati artisti abituati a frequentare feste di piazza e matrimoni. Enzo, seduto al pianoforte, comincia a suonare, mentre Massimo, che indossa un abito femminile di raso e tulle di colore rosa, si mette una parrucca da donna. Lello, in ''smoking'' rosa e calzoni neri, interpreta il ruolo di [[prestigiatore]]. Lello presenta Massimo, ora nella parte della sua assistente "Ketty", e comincia lo spettacolo. Alla fine, a causa di alcuni problemi, lo spettacolo prende una piega diversa che si conclude con una canzone del trio<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Ketty'', pag. 23-26|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta "Ketty", Arena interpreta un prestigiatore e Decaro un pianista.
* '''Data''': [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Ketty'', pag. 26|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Tra tutte te ===
[[File:La smorfia.png|thumb|La Smorfia nello sketch ''Tra tutte te'' (1977).]]
Enzo, con la chitarra, comincia a parlare con il pubblico, chiamando Massimo per aiutarlo mentre Lello Arena, con la sua comicità [[surreale]], li interrompe. Enzo incoraggia l'amico nel cantare una canzone (''Tra tutte te''), di cui in realtà, Troisi non sa nulla. Alla fine, stufo, Enzo esce di scena, per poi tornare con Lello e cantare una [[canzone napoletana]]<ref name="tratuttete">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Tra tutte te'', pag. 31-38|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi, Arena e Decaro interpretano sé stessi.
* '''Data''': [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Tra tutte te'', pag. 38|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Angelo e Diavolo ===
Troisi è un giovane sfortunato. Per diventare ricco si converte al regno degli inferi. Il suo [[Angelo custode]] cerca di fargli cambiare idea, ma la persona assegnata non ne vuole sapere. Ma, alla fine, Troisi viene smascherato dal [[Diavolo]], il quale riesce a farlo cadere in trappola domandandogli se conosce [[Sodoma e Gomorra]]<ref name="angelodiavolo">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Angelo e Diavolo'', pag. 74-84|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta un giovane sfortunato, Arena il suo angelo custode e Decaro il Diavolo.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Angelo e Diavolo'', pag. 84|La Smorfia}}</ref>.
 
=== L'attore ===
Arena e Troisi sono due aspiranti attori. Partecipano a un provino. Il regista mette in difficoltà Troisi, domandandogli su cosa si intersechi [[la Divina Commedia]]. Troisi si dimostra in serie difficoltà ma, stranamente, riesce a superare la difficile prova. Per chiarire il tutto, si scopre che il regista è [[omosessualità|effeminato]] e Troisi, dopo aver ricevuto un invito da questi, sequestra la chitarra a Lello per sbattergliela in testa<ref name="attore">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, L'attore'', pag. 52-60|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi e Arena sono due aspiranti attori e Decaro il regista.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, L'attore'', pag. 60|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Napoli ===
Troisi parla di [[Napoli]], dei suoi abitanti e dei problemi del luogo<ref name="napoli">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Napoli'', pag. 27-30|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta sé stesso.
* '''Data''': [[1977]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Napoli'', pag. 30|La Smorfia}}</ref>
 
=== La sceneggiata ===
Don Gennarino Parsifàl è il guappo del vicolo Scassacocchi. Per un affronto subito dal pavido rivale Ciro il Napoletano, gli uccide la madre. Ciro, sconvolto, medita vendetta e si prepara al fatale incontro, che porterà alla soluzione finale della sceneggiata. Ma chi ammazzerà il cattivo, per poi diventare a sua volta cattivo? È una domanda che rimarrà senza risposta<ref name="sceneggiata">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La sceneggiata'', pag. 39-51|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta Ciro il Napoletano e sua madre, Arena interpreta Don Gennarino e Decaro interpreta il narratore con la chitarra.
* '''Data''': [[1980]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La sceneggiata'', pag. 51|La Smorfia}}</ref>
 
=== Il basso ===
Un'intervista di Enzo al signor Salvatore e un "professore" con vistosi segni di turbe psichiche. I tre parleranno delle questioni di [[Napoli]] e della fame del luogo. Lello (il professore) spiega che la risoluzione ai problemi è data dalla presenza di abbondante [[purea]] di patate nel [[Vesuvio]]<ref name="basso">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il basso'', pag. 120-127|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta il signor Salvatore, Arena interpreta il "Professore della Cattedra di Psicologia Comportamentologia" e Decaro interpreta il giornalista.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il basso'', pag. 127|La Smorfia}}</ref>
* '''Ispirazione''': Nello sketch, il personaggio del Signor Salvatore racconta che sua nonna gli faceva da piccolo le iniezioni. La donna, però, che era molto avanti con l'età e non ci vedeva bene, si faceva tutte le iniezioni sul dito. Lo sketch è ispirato a un fatto reale riguardante i nonni di Troisi. La nonna di Troisi iniettava a suo marito l'acqua distillata piuttosto che la medicina. La cosa divertente e che il nonno di Troisi, dopo aver ricevuto la medicina, diceva di sentirsi meglio.<ref>{{cita web|titolo=Morto Troisi, viva Troisi!|url=http://cinemavvenire.it/saggi/morto-troisi-viva-troisi|data=15 giugno 2004|accesso=10 gennaio 2012|editore=CinemaAvvenire.it}}</ref> Il purea di patate al posto della lava nel Vesuvio era stato sognato da Lello Arena e poi inserito nello sketch<ref name="inizi" />.
 
=== La favola ===
Un principe azzurro è stato trasformato con un aspetto non degno del suo rango e chiede al mago Lox di aiutarlo per sconfiggere il colpevole della trasformazione, utilizzando una mela avvelenata. In aiuto del principe giunge anche un popolano (o villico), che però, per uno sfortunato incidente, mangia la mela e muore. Infine anche il principe finisce per mangiare la mela e seguire il compagno<ref name="favola">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La favola'', pag. 85-97|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta un villico, Arena interpreta il principe azzurro e il re, Decaro interpreta il mago Lox e il banditore.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La favola'', pag. 97|La Smorfia}}</ref>
 
=== II pazzo ===
[[Monologo]] di Troisi nella parte di un [[follia|pazzo]] che è stato appena ricoverato in un [[manicomio]]<ref name="pazzo">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il pazzo'', pag. 70-73|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta un pazzo.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il pazzo'', pag. 73|La Smorfia}}</ref>
 
=== II commissario ===
Troisi viene accusato per un motivo misterioso. Per incriminare Massimo, il commissario Lello fa intervenire l'ostetrico, unico ad aver assistito al reato; per cercare di non essere messo in galera, Troisi inventa la storia di una ragazza, amante dello stile di vita dei commissari e degli ostetrici<ref name="commissariato">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il commissariato'', pag. 98-105|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta un accusato, Arena interpreta il commissario, Decaro interpreta l'ostetrico.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, Il commissariato'', pag. 105|La Smorfia}}</ref>
 
=== La fine del mondo ===
[[File:Smorfia-la fine del mondo.jpg|thumb|La Smorfia durante lo sketch ''La fine del mondo'' (1979). Nella foto Troisi imita il famoso ''minollo'', mentre Arena e Decaro sono rispettivamente il patriarca e Cam.]]
Troisi cerca di salire sull'arca del patriarca, unico uomo (assieme al figlio Cam) destinato a salvarsi dal [[Diluvio universale|diluvio]] per ordine di [[Dio]]. Troisi - pur di essere accettato - finge di essere un animale, menzionandone alcuni di tipo immaginario, tra i quai il [[minollo]]. Alla fine convince il patriarca e suo figlio ad accoglierlo sull'arca promettendogli di narrare le proprie avventure galanti e di fornire materiale "piccante"<ref name="finemondo">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La fine del mondo'', pag. 61-69|La Smorfia}}</ref>.
 
* '''Personaggi''': Troisi interpreta una persona che cerca di salire con l'inganno sull'arca, Arena interpreta il patriarca, Decaro interpreta Cam, il figlio del patriarca.
* '''Data''': [[1979]]<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La fine del mondo'', pag. 69|La Smorfia}}</ref>
* '''Ispirazione''': L'animale menzionato da Troisi, il Minollo, non esiste realmente ma è un [[animali immaginari|animale immaginario]] inventato proprio dall'attore napoletano. Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca<ref name="minollo">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La sceneggiata'', pag. 62|La Smorfia}}</ref>. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è [[bipede]] (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un [[quotidiano]] accartocciato. Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e canzonatorio entrato anche in molti modi di dire e proverbi con diversi significati; ad esempio, «andare a caccia di minolli» vuol dire "perder tempo", «fare i minolli» vuol dire "fare un buco nell'acqua", e così via. Nel centro Italia "minollo" è invece abbinato a "minorenne" o "bambino cresciuto": «fare il minollo» si dice a chi si comporta come un bambino nonostante sia abbastanza grande e maturo per non doverlo fare. È bene precisare, però, che il termine minollo non è stato inventato da Troisi, bensì fa parte della classica storia marinaresca. I ''minolli'' erano i facchini della zavorra delle navi<ref>[http://www.scmncamogli.org/index.php?option=com_content&view=article&id=115:zavorra&catid=55:sagnav&Itemid=87 Dai Minolli al Ballast Water Management: breve storia della zavorra<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Oltre ai già citati Minolli, Troisi menziona i ''Rostocchi'', altri animali immaginari, che l'attore tenta di imitare quando sente che ''i minolli già ci stanno''<ref>{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, La fine del mondo'', pag. 63|La Smorfia}}</ref>.
 
== Critica ==
[[File:La Smorfia premio Norchese.jpg|thumb|upright=1.2|Il trio ''La Smorfia'' riceve il premio Alighiero Noschese nel 1980.]]
La critica ha sempre elogiato le abilità del trio, in particolare quelle del compianto Massimo Troisi. Osvaldo Perelli scrisse su ''[[La Notte (periodico)|La Notte]]'' del 24 ottobre 1979 «Massimo Troisi dev'essere nato con il palcoscenico incollato alle piante dei piedi»<ref name="pagVIII">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Lello dice la sua'', pag. VIII|La Smorfia}}</ref>.
 
Il giornalista Renato Palazzi scrisse sul ''[[Corriere della Sera]]'' (25 ottobre 1979): «Nello spettacolo c'è dentro un po' di tutto, dal monologo vagamente surreale alla stralunata invenzione del poveraccio che si finge animale per convincere [[Noè]] a salvarlo dal diluvio, dalla parodia dei dibattiti televisivi all'irresistibile trovata dell'[[arcangelo Gabriele]] che sbaglia l'indirizzo dell'Annunciazione. L'originalità del gruppo, a nostro avviso piuttosto notevole, sta nell'aver forzato i limiti di un po' angusti del linguaggio meramente cabarettistico, attingendo ai repertori della farsa tradizionale e del teatro popolare partenopeo. Ne è nato insomma un singolare modo di far spettacolo, che unisce l'ironia sofisticata della comicità plebea, i demenziali "tormentoni" alle brucianti riflessioni sulla Napoli di oggi»<ref name="pagVIII" />.
 
[[Italo Moretti]], in un'intervista del febbraio 1980, disse: «Raccontavano i mali della loro città, fanno il verso alle analisi spicciole dei sociologi, alla demagogia di una certa politica, ma non si fermano qui. I numerosi atti unici dello spettacolo escono spesso dai confini di Napoli. Si irride al mito dell'eroe ripreso dalla cinematografia americana degli anni Cinquanta. Si rappresentano i tabù della malattia mentale, si mette a nudo la debolezza del potere nel miniatto ambientato in un commissariato...»<ref name="pagX-XI">{{Cita | ''La Smorfia''| ''La Smorfia, sfogliando i giornali d'epoca - Il mondo visto da San Giorgio a Cremano'', pag. X-XI|La Smorfia}}</ref>.
 
=== Polemiche ===
Nonostante un responso unanime da parte della critica, lo sketch ''La Natività'' fu protagonista di enormi polemiche e scatenò le ire di numerose persone che denunciarono il trio accusandolo di «[[Vilipendio della religione|vilipendio alla religione di Stato]]». Arena ricordò così questo avvenimento: «Stupiti, non capivamo. Ma la situazione si risolse in maniera semplice: il giudice ci chiese: "Volevate vilipendere la religione di Stato?" No, era solo un pezzo comico. "Va bene, andate"». A seguito di queste pesanti critiche, la Rai decise di chiudere nelle teche il filmato dell'Annunciazione, temendo altre possibili denunce. Qualche anno dopo fu [[Renzo Arbore]] a recuperarlo e farlo riemergere<ref name="critica">{{cita web|titolo=Lello Arena: “I miei sessant’anni tra Troisi, manganelli, comunisti e mezze aragoste”|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/21/lello-arena-miei-sessantanni-tra-troisi-manganelli-comunisti-e-mezze-aragoste/750651/|data=21 ottobre 2013|accesso=2 giugno 2014}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro
* [[Pierre Gassendi]]: ''[[Tycho Brahe|Tychonis Brahei]], equitis Dani, Astronomorum Coryphaei, vitae Accessit [[Nicolò Copernico|Nicolai Copernici]], [[Georg Peurbach|Georgii Peurbachii]], & Joannis Regiomontani, Astronomorum celebrium, Vita''. Hagae Comitum ([[Den Haag]]), Vlacq, [[1655]].
| autore= Lello Arena|autore2= Enzo Decaro|autore3=Massimo Troisi|autore4=Stefania Tondo|autore5= Fabrizio Coscia
| titolo = La Smorfia
| editore = [[Einaudi Editore]]
|data= 1997
| isbn= 978-88-06-14407-4
| cid = La Smorfia
}}
 
{{Portale|Napoli|teatro}}
 
<!-- da proseguire -->
== Collegamenti esterni ==
*Adam Mosley, [http://www.hps.cam.ac.uk/starry/regiomontanus.html Regiomontanus Biography], sito web del Dipartimento di Storia e Filosofia della Scienza dell'Università di Cambridge (1999).
*[http://www-history.mcs.st-andrews.ac.uk/Biographies/Regiomontanus.html Biography] in [[MacTutor]]
*[http://www.univie.ac.at/hwastro Edizione Elettronica della collezione di libri rari dell'Istituto di Astronomia di Vienna]
{{Portale|astronomia|biografie|matematica}}
 
[[Categoria:Cabarettisti italiani|Smorfia (cabaret), La]]
[[be:Іаган Рэгіямантан]]
[[Categoria:Compagnie teatrali italiane|Smorfia (cabaret), La]]
[[bg:Йохан Региомонтан]]
[[Categoria:Trii comici]]
[[de:Regiomontanus]]
[[Categoria:Massimo Troisi]]
[[el:Ρεγιομοντάνος]]
[[en:Regiomontanus]]
[[es:Johann Müller Regiomontano]]
[[et:Regiomontanus]]
[[fi:Regiomontanus]]
[[fr:Regiomontanus]]
[[ht:Regiomontanus]]
[[hu:Regiomontanus]]
[[is:Johann Müller]]
[[ja:レギオモンタヌス]]
[[nl:Regiomontanus]]
[[pl:Regiomontanus]]
[[pms:Regiomontanus]]
[[pt:Johannes Müller von Königsberg]]
[[ro:Regiomontanus]]
[[ru:Региомонтан]]
[[sk:Regiomontanus]]
[[sl:Regiomontan]]
[[sv:Johannes Regiomontanus]]
[[zh:约翰·缪勒]]