Museo Carnavalet e Cristiano Barbarossa: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{w|musei|marzo 2009}}
|Nome = Cristiano
{{controlcopy| |[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[Discussioni utente:Dr Zimbu|msg]]) 14:45, 1 mar 2009 (CET)|musei|marzo 2009}}
|Cognome = Barbarossa
Il museo '''Carnavalet''' ('''Musèe Carnavalet''') o museo della Storia di Parigi, diretto dal 1993 da Jean-Marc Lèri, è dedicato alla storia della città, dalle origini sino ai nostri giorni. Situato nel 3° ''arrondissement'', più precisamente nel quartiere di Marais, presenta delle collezioni eccezionali: oggetti della Rivoluzione Francese, quadri, sculture, mobili e oggetti d'arte.
|Sesso = M
<br>Il museo è costituito da due palazzi, quelli che prima ospitavano i vecchi hotel Carnavalet e Le Pelletier de Saint-Fargeau [ aggiunto nel 1989 ], collegati tra loro da una galleria situata al primo piano.
|LuogoNascita = Roma
<br>Il primo è stato costruito in epoca rinascimentale, tra il 1548 - 1560 da Jacques de Ligneris, presidente del Parlamento di Parigi.
|GiornoMeseNascita = 24 marzo
<br>Ispirato al castello d'Écouen, la sua pianta quadrilaterale con la corte interna e il giardino costituiscono una novità architettonica, che fu d'esempio per numerosi altri hotel. Le statue che lo decorano sono capolavori dovuti a Jean Goujon e al suo atelier.
|AnnoNascita = 1968
<br>Nel 1578 divenne proprietà di Françoise de Kernevenoy, vedova di un gentiluomo inglese soprannominato Carnavalet. Durante il 1650 passò nelle mani di Claude Boislève, che affidò il compito di ingrandirlo a François Mansart che trasformò l'ala sinistra e l'ingresso, aggiustando l'ala destra decorata di sculture di Gérard Van Opstal.
|LuogoMorte =
<br>Dal 1664 al 1695 venne abitato dalla Marchesa di Sévigné, poi da Brunet de Rancy, segretario del Re fino al 1777, e infine dalla famiglia Dupré de Saint-Maur.
|GiornoMeseMorte =
<br>Dopo la Rivoluzione, fu occupato dall'''École des ponts et chaussées'', un'università per la formazione di ingegneri civili, e poi dalle istituzioni Liévyns e Verdot, dopo il suo riacquisto dalla città di Parigi nel 1866 sotto consiglio del barone Haussmann.
|AnnoMorte =
<br>Venne ingrandito e rinnovato dal 1871 al 1890, con l'intenzione di alloggiarvi le collezioni storiche della Città di Parigi. Vi furono incorporati elementi architettonici eccezionali provenienti dalla vecchia Parigi in pieno cambiamento:
|Epoca = 1900
<br>+ l'arco della rue de Nazareth dentro l'''Ile de la Cité'' [ XV sec, ];
|Epoca2 = 2000
<br>+ la facciata dell'ufficio della Corporazione dei Mercanti della Lana di Halles [ XVII sec ];
|Attività = autore televisivo
<br>+ l'avancorpo dell'Hotel des Marets [ circa XVIII sec ].
|Attività2 = regista
<br>L'accrescimento delle collezioni impose nel 1914 un altro ingrandimento.
|Nazionalità = italiano
<br>Invece, l'hotel Le Pelletier de Saint-Fargeau è di uno stile più sobrio e fu costruito dall'architetto Pierre Bullet nel 1690. L'architettura è eccezionale con la sua grande scalinata, di cui il sontuoso corrimano in ghisa di ferro, molata e cesellata - e non in ferro forgiato - è una prode tecnica mai rinnovata prima del XIV sec.
}}
<br>Congiunto al museo Carnevalet negli anni '60, la sua ristrutturazione fu messa in atto dal 1982 al 1983. I suoi grandi camini, la sua pavimentazione e le sue travi a vista sono state conservate, per una messa in scena degli interni parigini durante la Storia.
<br>Tra le numerose ricostruzioni:
<br>+ la sezione dell'hotel de Villacerf con il rivestimento di legno decorato con motivi policromi e di ''grotesques'' nella parte di volta del ''trompe-l'œil'' e il soffitto rappresentate Apollo e le stagioni;
<br>+ una grande sezione e una camera dell'hotel de la Rivière, con i soffitti e le tappezzerie di Charles le Brun;
<br>+ due pezzi di stile Luigi XV, con due complessi decorativi disegnati dall'architetto Claude Nicolas Ledoux, esempi di neoclassicismo;
<br>+ il caffè militare, esempio dello stile ''le grand goût'';
<br>+ lo scalone di Luynes e la sua composizione di trompe-l'œil;
<br>+ otto pezzi di stile Luigi XV e Luigi XVI [ stanza dorata, camera policroma, piccolo salotto, salone blu, salone grigio, salone turchese, salone giunchiglia - ''giallo chiaro'' - ].. con i mobili della collezione di Madame Bouvier lasciati in testamento nel 1965, mobili di Pierre Migeon, fornitore della Marchesa di Pompadour, dei bronzi di Jacques Dubois, e altri mobili di Jean-Henri Riesener e Adam Weisweiler;
<br>+ una galleria di quadri del XX sec. con delle opere di Tsuguharu Fujita, Maurice Utrillo e Marcel Gromaire;
<br>+ dodici sale dedicate alla Rivoluzione Francese, con i muri coperti di tessuti rigati secondo il gusto dell'epoca e numerosi oggetti - scatole, medaglioni, ventagli, illustrazioni e ''maquettes'' -, mobili e emblemi rivoluzionari e pitture.
Tra gli oggetti ci sono:
<br>+ il gioco del domino e i soldatini di piombo del piccolo Dauphin;
<br>+ le chiavi della Bastiglia;
<br>+ manette dell'epoca;
<br>+ modellini ridotti di ghigliottine;
<br>+ un anello in forma di bara contenente dei capelli del re Luigi XVI.
Mentre tra i mobili:
<br>+ la ''coiffeuse'' della regina Maria Antonietta e il letto di Madame Elisabeth, la sorella di Luigi XVI;
<br>+ le sale del Secondo Impero;
<br>+ la camera di Marcel Proust, dove ha scritto ''Alla ricerca del tempo perduto'';
<br>+ la camera con tappezzeria di ''cretonne'' di Anna de Noailles, dove riceveva i suoi amici;
<br>+ la camera di Paul Léautaud;
<br>+ una sala particolare del ''Cafè de Paris'', in stile ''Art Nouveau'', decorata dall'architetto Henri Savage e ammobiliata da Louis Majorelle;
<br>+ la gioielleria Fouquet della rue Royale, dove le decorazioni di animali e di elementi vegetali sono stati realizzati dal cartellonista Alfons Mucha;
<br>+ la sala da ballo dell'hotel de Wendel, con i muri dipinti da José Maria Sert con delle composizioni, camaïeux - ''lavorazioni monocrome su ceramica e incisioni'' - e drappi rossi. <br>La composizione principale rappresenta la Regina di Saba, attorniata dalla sua corte, abbandonare il suo regno per recarsi dal re Salomone.
 
Ha vinto il [[Premio Flaiano]], il [[Premio Ilaria Alpi]], il [[Roma Fiction Fest]] ed ha ottenuto una Nomination al [[Globo d'Oro]].
[[Categoria:Musei di Parigi|Carnevalet]]
 
Ha scritto, diretto, curato la fotografia e co-prodotto il film - [[documentario]] [[A Slum Symphony]], trasmesso in [[Italia]] in prima serata su [[Rai3]] e in [[Giappone]], [[Paesi Bassi]], [[Spagna]], [[Cina]], [[Australia]], [[Irlanda]], [[Canada]] e altri paesi ancora. Ha scritto e diretto il film verità ''[[L'infiltrato - Operazione clinica degli orrori]]'' trasmesso in prima serata sempre su [[Rai3]]. Con ''[[Indagine Villa Borea]]'', un documentario sui terribili maltrattamenti a danno degli anziani in una casa di riposo di [[Sanremo]] ha vinto il [[Premio Ilaria Alpi]] (Premio Speciale Auser). Ha scritto, diretto e ideato assieme a Fulvio Benelli il programma di film documentari di [[prima serata]] incentrati sui grandi casi giudiziari, ''[[Tutta la verità (programma televisivo)|Tutta la verità]]'', per [[Discovery Channel (Italia)]] in onda su NOVE dell'aprile 2018 con le prime due puntate dedicate alla [[Strage di Erba]] e al [[Delitto di Avetrana]]. La seconda stagione del 2019 ha visto in onda le puntate "Giallo Pantani" dedicata agli aspetti controversi della sospensione dal [[Giro d'Italia]] e della morte del campione di ciclismo [[Marco Pantani]], "Il [[Delitto di Garlasco]]" e in due parti “L'Enigma del Mostro di Firenze" dedicato appunto alle vicende del [[Mostro di Firenze]] dal [[1968]] sino agli ultimissimi sviluppi d'indagine.
 
Come [[regista]] e [[autore]] del programma televisivo ''[[Superquark]]'', [[RAI1]], ha realizzato oltre settanta servizi e [[reportage]] di vario genere, dal [[terremoto]] a [[L'Aquila]], ai vulcani in [[Islanda]], dal boom economico brasiliano sino ai segreti del [[Futbol Club Barcelona]], dalle coltivazioni di [[coca]] in [[Colombia]] fino alle scuole in [[Danimarca]] e [[Polonia]], dalle tecniche di [[restauro]] sino ai temi legati alla [[Sanità]], oltre a numerosi servizi di divulgazione scientifica e tecnologica. Ha inoltre ricevuto il [[Premio Flaiano]] per la televisione e il [[Roma Fiction Fest]], oltre a una nomination al [[Globo d'Oro]] con il film documentario ''[[A Slum Symphony]]'': un lungometraggio sul Sistema di Orchestre Sinfoniche Infantili del Venezuela fondato da [[José Antonio Abreu]]. Nel 2012 è ideatore e autore di ''[[Sirene (programma televisivo)|Sirene]]'', in onda su [[Rai3]] per il quale ha realizzato la regia di numerosi reportage sulle differenti mafie, italiane e straniere, presenti nel nostro paese, dalla [[Mafia Cinese]], sino alla [['ndrangheta]] e la [[camorra]]. Programma di cui ha curato la nuova edizione nel 2019 in onda su Nove, con un documentario, tra gli altri, dedicato alla [[mafia nigeriana]].
 
Sempre per Raitre ha diretto "Lo sguardo negato: l'Iraq prima e dopo la guerra" ("Irak,&nbsp;un nouveau regard", Histoire), un [[documentario]] sull'[[Iraq]] girato tra il periodo immediatamente precedente all'inizio della [[Seconda Guerra del Golfo]] e quello successivo alla dichiarazione della fine delle ostilità. Negli anni '90 ha collaborato alla regia con [[Paolo Brunatto]] e scritto per Rai3 i documentari ''Lungo il Fiume'' sugli [[indios]] del fiume [[Orinoco]], nella foresta amazzonica del [[Venezuela]] e ''Angeli & Killer'' sui baby [[Sicario|sicari]] di [[Medellín]]. Sempre in Colombia ha realizzato "Gli Aquiloni" (Rai3), sul quarantennale conflitto tra [[guerriglia]], [[paramilitari]] ed Esercito. Per [[Rai3]] ha realizzato "Bananas", girato in [[Guatemala]], sulle difficili condizioni dei lavoratori del settore bananiero. Per La7 ha realizzato "Ultima Leva" un documentario in 4 puntate sull'ultimo anno di [[Servizio militare di leva in Italia]]. Nel 2017 ha scritto e diretto "A Single Origin" un documentario di viaggio in quattro puntate per [[Rai2]] realizzato tra [[Brasile]] e [[Perù]] con l'esploratore [[Alex Bellini]], oltre a [[Zico]] e la campionessa di [[surf]] [[Sofía Mulánovich]].
 
Produce, scrive e dirige la docu-fiction ''Sua Maestà Anatomica - Morgagni Oggi'', presentata nel 2019, dedicata alla figura del fondatore dell'anatomia patologica, [[Giovan Battista Morgagni]].
 
==Collegamenti esterni==
*[https://web.archive.org/web/20151006045113/http://www.schermaglie.it/primopiano/1657/a-slum-symphony-intervista-a-cristiano-barbarossa A Slum Symphony - Intervista a *http://bocca.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/16/20148/
 
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[[Categoria:Registi televisivi italiani]]