Storia dell'Abruzzo e Guerra di successione bretone: differenze tra le pagine

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{{torna a|Abruzzo}}
[[File:Allegoria dell'AbruzzoCarlosIdebritania.jpg|thumb|right|250px|''Allegoria dell'Abruzzo'', dall'IconologiaCarlo di Cesare RipaBlois]]
{{Campagnabox Guerra dei cent'anni}}
La '''storia dell'Abruzzo''' riguarda le [[storia|vicende storiche]] relative all'[[Abruzzo]], [[regioni italiane|regione dell'Italia]].
 
La '''guerra di successione bretone''' ([[1341]]-[[1364]]) - o ''guerra delle due Giovanne'' - fu uno dei conflitti secondari che ebbero luogo nel corso della [[guerra dei cent'anni]].
==Generalità==
L'[[Abruzzo]] è una regione per gran parte montuosa nell'[[Appennino#Appennino_abruzzese|Appennino centrale]].
Le sue valli montane sono aperte verso sud e la mettono in comunicazione con il basso [[Lazio]], la [[Campania]] e attraverso il [[Molise]] (con cui un tempo formava la regione Abruzzo-Molise), la [[Puglia]].
Di conseguenza la '''storia dell'Abruzzo''' è strettamente legata all'[[Italia meridionale]] con cui condivide in particolare otto secoli di appartenenza ad una comune nazione ([[Regno delle Due Sicilie]]).
 
== Premesse ==
Storicamente il nome Abruzzo deriva dal nome della [[Storia di Teramo#Vicende della Contea di Apruzio (sec. VI – sec. XIII)|contea dell'''Aprutium'']], situata nel [[Provincia di Teramo|teramano]], e a sua volta il nome ''Aprutium'' deriva dall'antico popolo dei [[Petruzi]] che popolava quel territorio.
=== Il problema della successione ===
Il 30 aprile [[1341]], morì il duca [[Giovanni III di Bretagna]]. Malgrado i tre matrimoni con Isabella di Valois, Isabella di Castiglia e Giovanna di Savoia, il sovrano non lasciò nessun figlio e non aveva mai provveduto a decidere di designare uno dei due papabili candidati alla successione, [[Giovanna di Penthièvre]], sua nipote (figlia del fratello [[Guido di Penthièvre]]), maritatasi con [[Carlo di Blois]], parente del Re di Francia, e [[Giovanni IV di Bretagna|Giovanni di Bretagna]], conte di Montfort-L'Amaury, figlio di [[Arturo II di Bretagna]] e di [[Iolanda di Dreux]].
 
'''[[Giovanni II di Bretagna]]''' (1239-1305)
L'Abruzzo nel corso della storia non è mai stato un territorio unitario. Anticamente era diviso tra un gran numero di popoli tra i quali [[Marsi]], [[Vestini]], [[Peligni]], [[Marrucini]], [[Frentani]], [[Piceni]], [[Equi]] e [[Petruzi]]. Questi popoli erano gruppi di pastori tutti di stirpe sannitica.
= [[Beatrice d'Inghilterra]]
└── '''[[Arturo II di Bretagna]]''' (1262–1312)
= Maria di Limoges
├── '''[[Giovanni III di Bretagna]]''' (1286–1341)
│ = Isabella di Valois
│ = [[Isabella di Castiglia (1283-1328)]]
│ = Giovanna di Savoia
├── [[Guido di Penthièvre|Guido]], conte di Penthièvre (1287–1331)
│ = [[Jeanne d'Avaugour]] (1300-1327)
│ │
│ └── [[Giovanna di Penthièvre]] (1319-1384)
└── Pietro (1289–1312)
 
= Iolanda di Dreux
TOPONOMASTICA
Peligni: PRATOLA PELIGNA - LAMA DEI PELIGNI
└── '''[[Giovanni IV di Bretagna]]''' (1295-1345)
Petruzi: LORETO APRUTINO - PICENO APRUTINA
= [[Giovanna di Fiandra]] (1295-1274)
Equi: CASTELVECCHIO SUBEQUO
Vestini: SAN DEMETRIO NEI VESTINI - VIA VESTINA (PE)
├── '''[[Giovanni V di Bretagna]]''' (1339–1399)
Sanniti: BELMONTE DEL SANNIO
Piceni: POGGIO PICENZE - PICENO APRUTINA
└── [[Giovanna di Bretagna|Giovanna]] (1341-1399)
 
=== Le alleanze ===
Nel corso dei secoli l'Abruzzo era spesso diviso in due regioni: una a nord del fiume [[Aterno]] e l'altra a sud del fiume. Questa divisione era seguita dalle due [[Regioni dell'Italia augustea|regioni augustee]], [[Picenum]] e [[Regio IV Samnium|Samnium]]. Nel Medioevo lo stesso confine sull'Aterno divideva i due [[ducati longobardi]] di [[Spoleto]] e [[Benevento]]. E dal [[XIII secolo]] le due regioni venivano chiamate Abruzzo-Citeriore e Abruzzo-Ulteriore. La divisione naturale del territorio abruzzese si è riproposta recentemente col distacco della regione [[Molise]].
Carlo di Blois era nipote del nuovo re di Francia [[Filippo VI di Francia|Filippo VI di Valois]], scelto dai pari contro le pretese di [[Edoardo III d'Inghilterra]], in virtù della [[legge salica]]. Egli, inoltre, ereditò i diritti sul [[ducato di Bretagna]] dalla casata dei Penthièvre.<br />
Di contro, Edoardo III si avvicinò ai Montfort che sapeva in contrasto col Valois. L'accordo fu suggellato col trasferimento della contea di [[Richemont]], già feudo inglese, al patrimonio del pretendente alla carica ducale.
 
=== La sentenza di Parigi ===
Non esistendo un centro politico, le numerose città dell'Abruzzo, di antichissime origini e brillante civiltà, seguirono ciascuna la propria storia indipendentemente. Così se l'origine di Touta Marouca (chiamata poi [[Teate]] e poi [[Chieti]]) si perde nella notte dei tempi, [[Marruvium]] e [[Corfinium]] furono centri preromani, [[Atri]], [[Alba Fucens]] e [[Amiternum]] fiorirono sotto l'[[impero romano]], [[Sulmona]] e [[L'Aquila]] fiorirono nel [[Medioevo]], mentre [[Pescara]] e [[Avezzano]] si svilupparono in maniera sempre più importante a partire dalla fine del XIX secolo.
I concorrenti non si intentarono una causa giudiziaria, ma si presentarono entrambi a [[Parigi]] per rendere omaggio a re Filippo (il duca della penisola, infatti, dal [[1297]], era considerato un pari del Regno). Le differenze nel trattamento dei due ospiti fecero intendere che il favore del sovrano andava interamente a Carlo di Blois, rendendo la situazione paradossale, poiché il diritto di questo si fondava sulla successione in linea femminile, riconosciuta dal diritto bretone, ma non in Francia, tanto che Giovanni di Montfort si appellò alla legge salica, a cui il Re doveva tanto.
 
Avendo capito che la situazione giovava a Carlo, che avrebbe di certo ricevuto a breve l'investitura ufficiale, Giovanni lasciò in fretta Parigi e, entrato a [[Nantes]], prese in fretta il controllo della principale città del ducato, poi si precipitò a [[Limoges]], di cui Giovanni III era visconte, per recuperare il tesoro ducale che vi era deposto.
Di seguito si espone la storia cronologica dell'Abruzzo divisa per periodi storici rilevanti.
 
Ritornato a Nantes, riunì, nel maggio [[1341]], un'assemblea del clero e dei nobili, ma molti dei signori e degli ecclesiastici non si presentarono. Nei due mesi che seguirono, effettuò una grande [[saccheggio|cavalcata]] nel suo ducato per assicurarsi il controllo delle piazzeforti ed occupò una ventina di esse. Infine, si presentò ad Edoardo III per farsi offrire aiuto militare e farsi riconoscere [[conte di Richmond]].
==La Preistoria==
La presenza dell'uomo in Abruzzo è documentata fin dall''''''età paleolitica'''''. In quell'epoca gli insediamenti umani erano numerosi e sparsi in tutta la Regione. Nei pressi di '''[[Chieti]]''' e di '''[[Popoli (Italia)|Popoli]]''' sono stati fatti ritrovamenti importanti: strumenti litici di ogni tipo ed ossa di animali lavorate. Il Mesolitico non ha lasciato tracce significative. Di epoca '''''neolitica''''' è invece il celebre insediamento di '''[[Ripoli (Corropoli)|Ripoli]]''' (2.200 a.C. circa), nella valle del torrente Vibrata, vicino '''[[Corropoli]]'''. Si tratta di un grande villaggio di capanne in cui si producevano ceramiche dipinte. Queste ceramiche hanno contraddistinto un particolare tipo di cultura la quale si diffuse in molte zone d'Abruzzo (Val di Sangro, litorale di '''[[Fossacesia]]''' ecc.). Molti reperti sono ancora conservati al [[Museo archeologico nazionale d'Abruzzo]] a al [[Museo archeologico La Civitella]] entrambi in Chieti. La popolazione di Ripoli era stanziale e praticava l'inumazione. Era dedita oltre che all'allevamento ed all'agricoltura anche al commercio. Altri insediamenti neolitici importanti si trovano a '''[[Lama dei Peligni]]''', '''[[Lanciano]]''' e '''[[Bolognano]]'''. Diversi siti hanno restituito tracce legate alla pratica di [[culti neolitici in Abruzzo]] e si trovano sia in grotta che in abitato e riguardano il Neolitico antico, medio e recente. Dell''''''Eneolitico''''' restano testimonianze importanti nella piana del '''[[Fucino]]''' che segna anche il sorgere della cultura appenninica in Abruzzo. Tipiche di questa cultura sono le ceramiche nere con incisioni geometriche e una gran quantità di strumenti ed oggetti in bronzo. La cultura appenninica si sviluppò infatti in Abruzzo durante l''''''età del bronzo medio''''' (a partire dal 1500 a.C.).
 
== PrimeLa notiziecondanna francese ==
Infine, Giovanni di Montfort fu convocato a Parigi dall'assemblea dei pari di Francia. I suoi contatti con l'Inghilterra gli furono rinfacciati assieme al suo tentativo di forzare la mano al Re. L'aspirante duca, però, si circondò di giuristi francesi, invocò l'applicazione della legge salica (sebbene non presente nel diritto bretone) e domandò l'[[arbitrato]] del Consiglio dei Pari.<br />
* 11 maggio 1181 a.C. mitica fondazione di Teate ([[Chieti]]) da parte dei guerrieri Achei seguaci di Achille nella [[guerra di Troia]]. Il piede di Achille viene rappresentato ancora oggi nello stemma della città di Chieti.
Il Re si espresse a favore del nipote Carlo di Blois ed il Montfort finì per doversi allontanare dalla capitale. Inoltre, il 7 settembre 1341 Filippo VI accettò l'omaggio di Carlo di Blois e confiscò al rivale tutti i feudi francesi.
* 1180 a.C. l'antico eroe troiano Solima, compagno di Enea, miticamente fondò le città di Solima-Sulmo ([[Sulmona]]) e di ''Anxia-Anxanon-Anxanum-Lanzano'' ([[Lanciano]]) quest'ultima ebbe nome in memoria di Anxa fratello di Solima
* 1000 a.C. mitica fondazione dai fenici di ''Petrut-Pretut-Interamnea Pretutia/Pretutianum-Pretutia'' ([[Teramo]])
* fondazione dai [[liburni]] di ''[[Truentum]]-Castrum Truentinum''
* fondazione di Hatria ([[Atri]])
* fondazione dai [[sabini]] di [[Amiternum]]
[[File:Albafucens01.jpg|thumb|right|200px|Strada romana ad [[Alba Fucens]]]]
* VIII - [[VI secolo a.C.]] Popolamento dell'appennino abruzzese da parte di popoli pastorali [[sabini]], seguendo il rito del ''Ver Sacrum'' (primavera sacra), con il quale si consacravano agli dei i nati durante la primavera. Essi, una volta divenuti adulti, lasciavano il proprio territorio per colonizzare una nuova terra, costituendo così un nuovo popolo. Le nuove tribù si consacravano nel nome di una divinità: [[Pico (mitologia)|Pico]] per i [[piceni]], [[Marte (divinità)|Marte]] per i [[marsi]], [[Vesta]] per i [[vestini]]
 
== La romanizzazioneguerra ==
La guerra, interrotta da tregue, si sviluppò in tre fasi: fine [[1341]] - gennaio [[1343]], [[1345]]-[[1362]] e [[1362]]-[[1364]].
* 435 i [[Storia romana|romani]] conquistano ''Anxanum'' (l'odierna Lanciano) che diviene prima [[colonia romana]] e poi [[municipium]]
* 325 a.C. nel corso della [[seconda guerra sannitica]], una coalizione di [[vestini]], [[peligni]], [[marrucini]] e [[frentani]] viene sconfitta dai romani
[[File:Salus.jpg|thumb|150px|right|Effigie di [[Sallustio]] in un medaglione]]
* 304 a.C. i romani fondano la colonia di [[Alba Fucens]]
* 290 a.C. dopo la battaglia di Camerino, tra [[piceni]]-romani contro i [[sanniti]], le popolazioni dell'Abruzzo entrano a far parte come alleati dello stato romano
* 286 a.C. il console Marco Valerio Massimo completa la via consolare Tiburtina che poi diventa Tiburtina-Valeria in suo onore. L'Abruzzo e l'Adriatico sono collegati a Roma. La strada passa in mezzo a Teate (l'attuale Corso Marrucino a Chieti) e termina a Ostia Aterni (il porto dell' Aterno, dov'è ora Pescara)
* 142 - 117 a.C. costruzione della [[Via Cecilia]]
* 91- 89 a.C. Nella [[Guerra sociale]] contro Roma gli italici mettono in campo un esercito di 100.000 guerrieri, il gruppo dei [[Marsi]] è capeggiato da [[Quinto Poppedio Silone]]; Il comandante Marrucino [[Asinio Herio]] muore sconfitto da [[Gaio Mario]]
* 91 a.C. [[Corfinium]] è la capitale della lega italica. È di questo periodo la prima attestazione storica del nome "Italia", rinvenuto infatti per la prima volta su una moneta della lega sociale con capitale a Corfinium
* 89 a.C. la [[Lex Plautia Papiria]] dà la cittadinanza romana a tutti i popoli italici
* costruzione della [[via Traiana]]
* colonie romane a Anxanum, [[Alba Fucens]], Castrum Novum e Castrum Truentum
* 86 a.C. nascita di [[Sallustio]] a [[Amiternum]]
* 85 a.C. [[Teate]] diventa capoluogo della neo costituita unità amministrativa romana "Tribus Arnensis", il futuro Abruzzo Citeriore
* 76 a.C. nascita di [[Asinio Pollione]] a [[Chieti|Teate]]
* 43 a.C. nascita di [[Ovidio]] a [[Sulmona|Sulmo]]
[[File:06 - Piceni et Vestinorum, Pelignorum, Marrucinorum; ac Frentanorum agri descriptio, 1624 - Philip Clüver.jpg|thumb|200px|right|Popolazioni italiche in Abruzzo]]
* [[Augusto]] divide l'Abruzzo tra le regioni [[Picenum]] e [[Samnium]]
* 42 d.C. l'imperatore [[Claudio]] prosciuga temporaneamente il lago del [[Fucino]]
* 47 - 49 d.C. l'imperatore [[Claudio]] costruisce la [[via Claudia Nova]] rimette a nuovo la Valeria
* 68 terremoto a [[Chieti|Teate]] (l'attuale Chieti)
* 101 terremoto a [[San Valentino in Abruzzo Citeriore]]
 
=== IlLa primoprima Medioevofase (1341-1343) ===
Carlo di Blois ed il suo alleato, Giovanni di Normandia - il futuro [[Giovanni II di Francia]] - raccolsero un esercito ed invasero la Bretagna. Dopo due settimane d'assedio, presero Nantes e catturarono Giovanni di Montfort, facendosi velocemente riconoscere sovrani dalle città. In seguito, durante l'inverno, il duca di Normandia avviò una campagna contro i sostenitori della fazione nemica, ma senza successi definitivi. Al contrario, Giovanna di Fiandra, sposa del Montfort, rianimò la resistenza dei partigiani dello sconfitto.
====500-520====
Risale al Medioevo prima menzione del [[toponimo]] ''Aprutium'' ([[Abruzzo]]), derivato dal nome del territorio romano ''[[Pretutium]]'' nel teramano, incluso anticamente nel [[Regio V Picenum|Piceno]]. La [[Guerra gotica (535-553)|Guerra gotica]] distrugge gran parte delle città, ma ancora non sconvolge l'assetto del territorio compreso per la maggior parte nella tardo-imperiale regione suburbicaria Valeria, che escludeva però all'incirca l'attuale [[provincia di Teramo]], compresa nel [[Picenum]], e buona parte della bassa [[provincia dell'Aquila]] che invece apparteneva al [[Sannio|Samnium]].
 
A fine novembre 1342, Edoardo III sbarcò con il proprio esercito a [[Brest (Francia)|Brest]] ed assediò [[Vannes]]. I francesi, che lo attendevano a Calais ed avevano ritirato le proprie truppe dal ducato confidando nelle vittorie del loro sostenuto, raccolsero un'armata per fargli fronte, ma il 19 gennaio [[1343]] fu siglata una tregua (tregua di [[Malestroit]], alla cui stipula contribuì il legato pontificio ''ad hoc'', [[cardinale]] [[Pierre des Prés]]). Di fatto gli inglesi occuparono le piazzeforti ancora del Montfort ed una loro grande guarnigione fu posta a Brest. Vannes, al contrario, fu presa in affidamento dal [[Papa]].
La resistenza imperiale si concentrerà nelle città di Amiternum ([[L'Aquila]]), Histonium ([[Vasto]]), [[Ortona]], baluardi bizantini in collegamento con la Pentapoli marchigiana. In questo periodo però sembra inizino ad interrompersi le fiorenti rotte della transumanza, con la crisi di importanti centri interni dell'industria ovina quali Amiternum, Foruli ([[Civitatomassa]]) e Forcona ([[Civita di Bagno]]) vicino [[L'Aquila]] e Corfinium ([[Corfinio]]) vicino [[Sulmona]], in favore di un cospicuo aumento della superficie boschiva e quindi probabilmente dell'allevamento di animali da cortile.
 
=== La seconda fase: lo status quo ===
====[[VIII secolo]]====
[[File:Combat des Trente.jpg|upright=1.8|thumb|Penguilly l'Haridon : ''Le Combat des Trente'']]
I [[longobardi]] dividono l'Abruzzo tra i [[Ducato di Spoleto|ducati di Spoleto]] e [[Ducato di Benevento|Benevento]], un grosso gruppo di germanici longobardi colonizza la valle dell'Aterno; anche le città costiere bizantine, che inizialmente resistono ai barbari, cedono a [[Grimoaldo I]] [[duca di Benevento]] nella seconda metà del V secolo. Nell'ordinamento longobardo, il [[gastaldato]] o gastaldia era una circoscrizione amministrativa governata da un funzionario della corte regia, il [[gastaldo]] o castaldo, delegato ad operare in ambito civile, militare e giudiziario.
Giovanni di Montfort fu liberato il 1º settembre [[1343]] e, aiutato dagli inglesi, riprese il controllo di Vannes. Carlo di Blois assediò [[Quimper]] nel 1344 per isolare lui ed i suoi alleati inglesi. La presa della città fu sanguinosa: 2000 civili furono uccisi. Il Montfort morì nel [[1345]] senza che suo figlio avesse ancora raggiunto la maggiore età per governare.
 
Il conflitto anglo-francese presto si spostò verso il Nord e la Normandia. La sconfitta francese di [[Battaglia di Crécy|Crécy]] nel 1346 e la cattura del Re nella [[battaglia di Poitiers (1356)|battaglia di Poitiers]] finirono per neutralizzare la monarchia dei Valois e riportare la situazione bretone allo status quo, con gli inglesi a Brest, Quimper e Vannes. Carlo di Blois, a sua volta, controllava il resto del ducato. In questa fase ebbe luogo la [[Battaglia dei Trenta]], dove si opposero 31 [[cavalleria medievale|cavalieri]] del fronte del duca ad altrettanti dello schieramento nemico. Lo scontro, tenutosi il 26 marzo [[1351]], si concluse con la vittoria degli uomini del Blois, comandati da [[Jean de Beaumanoir]].
L'odierno [[Abruzzo]] venne suddiviso dai Longobardi in sette gastaldati: Marsi, Amiterno, Forcona, Valva, Teate, Penne e Aprutium ripartiti nel Ducato di Spoleto (la [[Marsica]] e il territorio a nord del fiume Aternum oggi [[Pescara (fiume)|Pescara]]) e nel Ducato di Benevento (grosso modo la [[provincia di Chieti]]). Più che in altri luoghi d'Italia, la toponomastica abruzzese presenta forti tracce longobarde: fara e guardia (Fara San Martino, Guardiagrele, che si possono tradurre col termine latino castrum, postazione militare), sala, sgurgola, sono tutti termini militari longobardi. Al definitivo abbandono delle più importanti città romane attorno alle quali nacquero i gastaldati (Alba Fucens, Amiternum, Corfinium) corrisponde la controtendenza di [[Sulmona]] e [[Chieti]], le uniche città in cui l'assetto urbano del centro storico ancora oggi ricalca gran parte il tessuto viario romano.
 
=== La terza fase ===
[[File:Esterno dell'Abbazia di San Clemente a Casauria.jpg|thumb|[[San Clemente a Casauria]]|200px|left]]
[[File:Battle of Auray.jpg|upright=1.4|thumb|Bataille d'Auray '''1364''']]
Lo stesso anno della propria incoronazione, il nuovo re [[Carlo V di Francia|Carlo V]] riprese le ostilità, ma nel settembre 1364 Giovanni di Montfort ed il suo alleato inglese John Chandos vinsero Carlo di Blois e Bertrand du Guesclin nella [[battaglia di Auray]]. Lo scontro demarcò la fine del lungo conflitto e la pace fu siglata nel 1365 col [[primo trattato di Guérande]].
 
L'accordo imponeva [[Giovanni IV di Bretagna|Giovanni di Montfort]] come duca legittimo, ma non rifiutava in toto le pretese dei Penthièvre, poiché stabiliva anche le regole precise per la successione al titolo ducale:
====[[Monachesimo]] e [[incastellamento]]====
* il ducato sarebbe stato trasmesso nella famiglia dei Montfort solo per linea maschile;
Dalla disgregazione dei sistemi cittadini due nuovi sistemi di antropizzazione si incrementano vicendevolmente in Abruzzo. L'economia d'età imperiale è rimpiazzata dall'economia rurale che ruota attorno a piccoli centri prevalentemente a carattere servile, che curano il dissodamento e la coltivazione degli appezzamenti di terreno degli antichi agri civici romani, o delle ville; ai contadini viene man mano concessa una certa libertà, visto l'aumento dei costi per l'approvvigionamento degli schiavi; non godendo di autonomia politica, si innestano su questi centri il dominio, le tutele e i diritti fondiari di feudatari e delle [[abbazia|abbazie]] prima di [[Abbazia di Montecassino|Montecassino]] e [[San Vincenzo al Volturno]], poi di [[Abbazia di San Clemente a Casauria|San Clemente a Casauria]], fondata nell'871. La frammentazione politica, la necessità di accentrare la popolazione per una gestione più razionale dei territori in fase di dissodamento sono le cause principali della nascita dei castra, centri fortificati attorno ad una fortificazione in cui in germe troviamo già le prime forme di signoria o aristocrazia fondiaria: sono esempio [[Balsorano]], [[Castel di Sangro]], [[Capestrano]], [[Celano]], [[Massa d'Albe]], [[Pacentro]], [[Tagliacozzo]], in [[provincia dell'Aquila]]; [[Alanno]], [[Popoli (Italia)|Popoli]], [[Tocco da Casauria]], in provincia di Pescara; [[Bisenti]], [[Borrello]], [[Casoli]], [[Canzano]], nelle province di Teramo e Chieti. Lungo la costa sopravvivono le città di [[Chieti|Teate]] e [[Penne (Italia)|Pinna]].
* in caso di assenza di un erede maschio i tale casata, il feudo sarebbe passato alla famiglia dei Penthièvre.
 
=== La risoluzione del conflitto ===
*754 [[Pipino III]], padre di [[Carlo Magno]], distrugge [[Chieti|Teate]]
Giovanni IV, che sposò prima una sorella e poi una nuora del [[Edoardo il Principe Nero|Principe Nero]], fu uno stretto alleato degli inglesi e quindi un acerrimo nemico di Carlo V che incominciò una paziente riconquista delle terre perdute nella [[guerra dei cent'anni (1337-1360)|guerra contro gli inglesi]]. Una volta eliminata la presenza inglese continentale a qualche piazzaforte, il sovrano riprese la guerra contro il Montfort confiscando il [[ducato di Bretagna]] ([[1378]]). Il duca, tuttavia, sostenuto dalla popolazione e dal desiderio d'indipendenza dei nobili, mantenne di fatto il potere.
*920 l'[[Abbazia di San Clemente a Casauria]] viene saccheggiata dai [[saraceni]]
*936 inizia la dinastia dei [[conti dei Marsi]]
*XI secolo nascita di [[San Berardo dei Marsi]]
* [[936]]-[[1143]] indipendenza della Contea dei Marsi come stato autonomo sotto la direzione della famiglia Berardi
 
Giovanni IV ebbe, invece, rapporti migliori con [[Carlo VI di Francia]] ed il reggente [[Filippo II di Borgogna|Filippo l'Ardito]] e poté governare in pace il proprio dominio. Dovette, tuttavia, fare i conti con la rivolta di [[Olivier V de Clisson]]. Poté riottenere dagli inglesi Brest nel [[1397]].<br />
====La rinascita della costa====
Il [[secondo trattato di Guerande]] fu siglato il 4 agosto 1381 e con esso fu riconosciuta la sovranità del duca sulla Bretagna in cambio dell'omaggio di questi al Re di Francia, del versamento di un'indennità e dell'espulsione dei consiglieri inglesi.
Nel X secolo i [[Impero Bizantino|Bizantini]] riconquistano la [[Puglia]] settentrionale e il [[Gargano]], ridando impulso allo sviluppo dei centri costieri che aprono al commercio marittimo le comunità agrarie della retrostante regione collinare. Gli sconvolgimenti politici del territorio Bizantino XI secolo sono estranei ai porti abruzzesi, i quali possono sfruttare a loro vantaggio la crescente domanda di viveri da parte di [[Venezia]] con la quale inizia una discreta relazione commerciale fino al consolidamento delle città portuali che avverrà con [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]].
 
== Bibliografia ==
*19 dicembre [[1122]] nasce [[San Berardo da Pagliara]]
* [[Jean Froissart]] ''[[Chroniques]]''
*[[1143]] I Normanni conquistano la Contea dei Marsi
*[[1144]] Prima menzione del [[Molise]]. Il conte di [[Bojano]] Ugo II, assume il titolo di conte di Molise. Deriva dal nome del capostipite della dinastia [[normanni|normanna]] dei conti di Bojano, Raoul de' Moulins, italianizzato in [[Rodolfo de Molisio]].
 
== Dagli Svevi agli Angioini ==
{{Vedi anche|Giustizierato d'Abruzzo|Abruzzo Citra|Abruzzo Ultra}}
[[File:Regno di Sicilia 1154.svg|thumb|160px|right|Regno di Sicilia 1154]]
*[[XII secolo]], il territorio dell'Abruzzo coi [[normanni]] entra a far parte del [[regno di Sicilia]]
 
*[[1222]] [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II di Svevia]] distrugge [[Celano]], e riunifica l'Abruzzo in un'unica provincia con capoluogo [[Sulmona]]. Era costituita dal territorio dei sette antichi gastaldati longobardi, e il [[gastaldato]] dell'Aprutium dava il nome all'intera provincia.
:Durante il regno di Federico II si ebbe la costruzione di eccezionali opere civili, come l'acquedotto medioevale di Sulmona, uno dei monumenti dell'epoca più importanti dell'Abruzzo.
 
*1230 Federico II fonda la città di Aquila ([[L'Aquila]]).
 
*[[1233]] Federico II con la [[Costituzioni di Melfi]] del 1231 istituisce 11 Giustizierati, quello d'Abruzzo con sede a Sulmona, fu attivo solo nell'anno 1233.
 
*23 agosto 1268 [[Battaglia di Tagliacozzo]] (o di [[Scurcola]], o dei Piani Palentini), battaglia citata da [[Dante]] tra [[ghibellini]] e [[angioini]]: [[Corradino di Svevia]] erede diretto della corona di Sicilia viene sconfitto da [[Carlo I d'Angiò]] che s'insedia quale nuovo re di Sicilia e da origine alla nuova dinastia degli Angio' di Sicilia.
 
*1273 [[Carlo I d'Angiò]] divide il territorio tra l'Aprutium Ulteriore e Citeriore. Il 5 ottobre 1273 Carlo I d'Angiò sancì col ''diploma di Alife'' la suddivisione dell'Abruzzo, considerato un distretto troppo esteso per essere ben amministrato e difeso, trovandosi all'estremo limite settentrionale del regno. Si preferì seguire un confine naturale, il corso del fiume Pescara, determinando a nord il Giustizierato d'Abruzzo Ulteriore (Ultra flumine Piscaria) ed a sud il Giustizierato d'Abruzzo Citeriore (Citra flumine Piscaria).
 
== Pietro da Morrone ==
*[[1239]] L'asceta [[Pietro da Morrone]] si ritira in eremitaggio in una caverna del monte Morrone presso [[Sulmona]]
*[[1244]] Pietro da Morrone fonda la [[Congregazione]] dei frati celestini
*24 agosto [[1294]] Pietro da Morrone viene eletto papa col nome di [[Celestino V]], l'investitura avviene nella chiesa di [[Santa Maria di Collemaggio]] a [[L'Aquila]].
[[File:Celestin 5 statue.jpg|thumb|Statua raffigurante [[Celestino V]]]]
Uno dei primi atti ufficiali del nuovo [[papa]] fu l'emissione della cosiddetta [[Bolla del Perdono]], bolla che elargisce l'[[indulgenza plenaria]] a tutti coloro che confessati e pentiti dei propri peccati si rechino nella basilica di Santa Maria di Collemaggio della città di L'Aquila dai vespri del 28 agosto al tramonto del 29. In pratica Celestino V istituì a Collemaggio il primo vero [[Giubileo]], successivamente copiato dal successore (per molti usurpatore) per bloccare l'afflusso di pellegrini verso Aquila. Fu così istituita la [[Perdonanza]], celebrazione religiosa ancora oggi tenuta nel capoluogo abruzzese.
 
Il nuovo [[Papa|Pontefice]] si affidò, incondizionatamente, nelle mani di [[Carlo d'Angiò]], nominandolo "maresciallo" del futuro [[Conclave]]. Ratificò immediatamente il trattato tra Carlo d'Angiò e [[Giacomo d'Aragona]], mediante il quale fu stabilito che, alla morte di quest'ultimo, la Sicilia sarebbe ritornata agli [[angioini]].
 
*18 settembre [[1294]] indisse il suo primo e unico Concistoro, nominando ben 13 nuovi [[Cardinali]].
 
Dietro consiglio di Carlo d'Angiò, trasferì la sede della [[Curia diocesana|Curia]] da [[L'Aquila]] a [[Napoli]] fissando la sua residenza in [[Castel Nuovo]], ove fu allestita una piccola stanza, arredata in modo molto spartano e dove egli si ritirava spesso a pregare e a meditare.
 
*13 dicembre [[1294]]. Circa quattro mesi dopo la sua incoronazione, nonostante i numerosi tentativi di dissuasione avanzati da [[Carlo d'Angiò]], il 13 dicembre 1294, [[Celestino V]], nel corso di un [[Concistoro]], diede lettura di una [[Bolla pontificia|bolla]], appositamente preparata per l'occasione, nella quale si contemplava la possibilità di una abdicazione del Pontefice per gravi motivi. Dopo di che recitò la formula della rinuncia al Soglio Pontificio.
 
Pietro da Morrone, dopo l'abdicazione, fu rinchiuso nella rocca di [[Fumone]], in [[Ciociaria]], ove morì il 19 maggio [[1296]].
[[Immagine:Celestino V tomba.jpg|thumb|200px|left|La tomba di Celestino V nella Basilica di [[Santa Maria di Collemaggio]] a [[L'Aquila]]]]
Temporaneamente trovò sepoltura nel monastero di Sant'Antonio a Ferentino. In seguito le sue spoglie furono traslate nella basilica di [[Santa Maria di Collemaggio]], presso [[L'Aquila]]; nella chiesa, cioè, ove era stato incoronato Papa. Pochi anni dopo fu [[canonizzazione|canonizzato]] da [[papa Clemente V]], a seguito di sollecitazione da parte del re [[Filippo IV di Francia]].
 
== La città dell'[[Storia dell'Aquila|Aquila]] ==
le prime notizie di una città detta Acquili o Aquila datano tra il 900 e il 1100 d.C., certamente sul colle ove oggi è la città si andarono aggregando, intorno al grande convento cistercense di Collemaggio, popolazioni in fuga dai piccoli feudi vicini. Questo primo nucleo di gente libera conquistò il diritto di esistere come città sia guerreggiando a lungo con i feudatari locali sia "comprando" vari editti di fondazione di Papi e RE, tra cui il più famoso, anche se apocrifo, fu quello detto di Federico II, intorno al 1230. Città libera e sui confini fra Impero e Papato, l'Aquila crebbe di importanza sia per il suo ruolo commerciale di porta del SUD, sia per il suo ruolo politico straegico sempre in equilibrio fra Guelfi e Ghibellini.
Divenne Aquila degli Abruzzi nel [[1861]] e L'Aquila nel [[1939]].
Fu costituita dall'unione di molti villaggi della zona (99, secondo la tradizione locale), ognuno dei quali costituì un quartiere che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo.
 
Il primo consiglio cittadino fu composto dai sindaci dei vari villaggi e la città non ebbe una propria esistenza giuridica riconosciuta fino al regno di [[Carlo II di Napoli]], che nominò un [[Camerlengo]] quale responsabile dei tributi, che, da allora in poi, furono pagati da tutta la città in quanto tale, mentre, in precedenza, erano pagati dai singoli villaggi, ognuno dei quali comprendeva il quartiere realizzato in città.
 
Successivamente, il Camerlengo acquisì anche il potere politico, divenendo presidente del consiglio cittadino (che ebbe vari nomi e composizione nel corso dei secoli). La città, autonoma, anche se sotto la sovranità del [[regno di Sicilia]] prima e del [[regno di Napoli]] poi, salvo un breve periodo in cui fece parte dello Stato Pontificio, fu governata da una [[diarchia]] composta dal consiglio e dal capitano regio, cui si aggiunse, nel XIV secolo, il conte Pietro Camponeschi, detto Lalle che, da privato cittadino, divenne il terzo lato di una nuova triarchia.
 
Già in precedenza, la città era divenuta una quasi signoria sotto [[Niccolò dell'Isola]], nominato Cavaliere del Popolo, ma poi massacrato dal popolo stesso quando il suo potere cominciava a diventare troppo grande. Anche Camponeschi, Gran Cancelliere del regno di [[Napoli]], oltre che conte feudale di Montorio al Vomano e quasi "signore" dell'Aquila, finì ucciso, ma, questa volta, per ordine del principe [[Luigi di Taranto]]. Il terzo ed ultimo "signore" della città fu [[Ludovico Franchi]], che sfidò anche i papi ospitando [[Alfonso I d'Este]], cacciato da [[Ferrara]], e i figli di [[Giampaolo Baglioni]], l'ultimo signore di [[Perugia]]. Tuttavia, quando il suo potere cominciò a diventare troppo grande, gli Aquilani, sempre gelosi della loro libertà, si lamentarono presso il re di Napoli, che lo fece deporre ed imprigionare.
 
La città, che era la seconda del regno per potenza e ricchezza, iniziò a decadere nel XVI secolo, quando il viceré spagnolo [[Filiberto d'Orange]], dopo averla devastata, la separò dal suo contado, introducendovi il feudalesimo spagnolo e privandola della sua autonomia.
 
== Dagli Angioini agli Aragonesi ==
*[[1302]] [[Pace di Caltabellotta]], il regno di Napoli resta agli [[angioini]], il regno di Sicilia va agli [[aragonesi]]
*[[1315]] terremoto nell'aquilano. Le prime scosse il 1º febbraio, anche se i maggiori danni si ebbero a partire dal 13 febbraio e proseguiranno, a seguito di ulteriori scosse, per le successive quattro settimane (i fatti sono descritti nelle [[Cronache aquilane]] di [[Buccio di Ranallo|Buzio di Ranallo]]). Si stima che a [[Paganica]] il sisma sia stato di intensità pari al VIII grado della [[Scala Mercalli]]
*[[1336]] nasce a [[Sulmona]] Cosimo de' Migliorati ([[papa Innocenzo VII]])
[[File:Innocent VII.jpg|thumb|200px|[[papa Innocenzo VII]]]]
* [[1340]] [[Lanciano]] con 6.500 abitanti è la città più popolosa dell'Abruzzo
* [[1348]] - [[1349]] terremoto sull'appennino abruzzese. Nel [[1348]] viene distrutta [[San Clemente a Casauria]] nella valle della Pescara. Nel [[1349]] il sisma distrugge quasi completamente [[L'Aquila]]. Una prima scossa si generò il 7 settembre 1349 avvertita anche a Roma dove rimase danneggiata la [[Torre dei Conti]] e la [[Torre delle Milizie]] ai bordi degli antichi Mercati Trajanei e anche la [[basilica di San Paolo fuori le Mura]]. Altre forti scosse il 9 e 10 settembre fecero gravissimi danni all'Aquila provocando 800 morti e attivando un esodo della popolazione verso le campagne e i villaggi circostanti. I terremoti furono avvertiti nel reatino, nella conca del Fucino e nella Valle Roveto fino a Sora. Si verificarono danni perfino nell'abbazia di Montecassino dove cedette la basilica.<ref>(E. Gattula, ''Historia Abbatiae Casinensis...'', Venetiis, 1733)</ref> Si stima che in quella serie di scosse si sia raggiunta un'intensità pari al X grado della [[Scala Mercalli]].
 
Quando [[Roberto d'Angiò]] ([[1309]] – [[1343]]) morì, il [[regno di Napoli]] attraversò un periodo di crisi.
Il re [[Luigi I d'Ungheria]], per vendicare il fratello, si lanciò alla conquista del Regno, mentre [[Giovanna I d'Angiò]] ([[1327]] - [[1382]]) e il marito si rifugiavano presso la corte papale di [[Avignone]] ([[1348]]). Quando Luigi I ritirò le sue truppe per l'arrivo della [[peste nera]], Giovanna I tornò a Napoli, subendo, nel [[1350]], una nuova incursione dell'esercito ungherese, conclusasi anche questa con un nulla di fatto.
* [[1360]] il Duca d'[[Andria]] distrugge ''Marruvium''
 
A partire dal [[1380]] Giovanna I dovette scontrarsi con il nipote e cognato [[Carlo di Durazzo]]: dopo averlo nominato erede al trono, la regina gli aveva revocato i diritti di successione preferendogli il cugino [[Luigi I d'Angiò]], fratello del re di [[Francia]]. Carlo di [[Durazzo]] fece assassinare la regina ([[1382]]) e si impadronì del regno, ma fu assassinato a sua volta nel [[1386]] in [[Ungheria]].
 
Salì al trono [[Giovanna II di Napoli]] ([[1414]] – [[1435]]), sorella di [[Ladislao I d'Angiò]]. Priva di eredi diretti, Giovanna nominò suo successore prima [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso]], re d'[[Aragona]], ed in seguito [[Renato d'Angiò]].
 
[[Braccio da Montone]] andò in aiuto della regina di Napoli, scomunicata dal Papa, controllando tutti i territori dell'Abruzzo e parteggiando per [[Alfonso V d'Aragona]] contro gli [[angioini]] del ramo francese.
* [[1384]] terremoto a [[Teramo]] e ad [[Atri]]
* [[1398]] terremoto a [[L'Aquila]] con danneggiamenti alle costruzioni
* [[1418]] estinzione della vecchia dinastia dei Berardi attuali conti di Celano
* [[1420]]-[[1424|24]] per conto della regina Giovanna II, [[Braccio da Montone]] è signore di [[Teramo]].
* [[1423]] la città dell'Aquila si ribellò, e Giovanna II diede incarico al condottiero [[Muzio Attendolo Sforza]] di andare a riconquistarla. Nel tentativo di guadare il [[Aterno|fiume Pescara]] un suo paggio rischiò di affogare e Muzio, nel tentativo di salvarlo, fu travolto dalle acque.
* 2 giugno [[1424]] durante la battaglia finale ad [[Storia dell'Aquila|Aquila]] tra aragonesi e angioini, [[Braccio da Montone]] rimase gravemente ferito. Non volle cure e pochi giorni dopo morì. Il Papa lo fece seppellire in terra sconsacrata, vi rimase fino al 1432 quando, per iniziativa del nipote Niccolò della Stella Fortebraccio, i suoi resti furono tumulati nella Chiesa di San Francesco al Prato a Perugia.
* Nello stesso anno [[1424]] viene distrutto il monastero di [[Bominaco]]
* Nella prima metà del [[XV secolo]] la [[pastorizia]] abruzzese ha il suo massimo splendore. Almeno la metà della popolazione d'[[Abruzzo]] dipendeva dalla [[pastorizia]], sia direttamente che indirettamente. Vi erano oltre 3 milioni di [[ovini]] e 30000 pastori. Tale sviluppo fu dovuto alla pratica della [[transumanza]].
 
Nel [[1442]], Napoli, in mano a [[Renato d'Angiò]] e assediata dagli Aragonesi, fu costretta alla resa. Questo segnò la fine della dominazione angioina sul meridione d'Italia. [[Alfonso V d'Aragona]], che fu poi detto ''il Magnanimo'', riunificò il [[regno di Napoli]] alla Sicilia.
 
== Dagli Aragonesi ai Borbone ==
* [[1442]] gli Abruzzi fanno parte del Regno di Napoli, sotto gli [[aragonesi]] con [[Alfonso V d'Aragona]] il regno di Napoli è unificato a quello di Sicilia.
* [[1445]] fondazione della fortezza di [[Civitella del Tronto]]
* [[1455]], [[1459]], [[1462]] terremoti all'Aquila
*[[1456]] forti scosse di terremoto si verificarono negli [[Abruzzo|Apruzzi]], specialmente il Citeriore, con danni e morti specialmente a [[L'Aquila]], [[Ortona]] e [[Sulmona]]. La prima scossa avvenne nella notte tra il 4 e il 5 dicembre e altre ne seguirono nei giorni successivi. (Romanel. ''Scov. Frent.'', tomo 2, cap. 22) con rovine di edifici e strage di abitanti. In [[Teramo]] (scrive lo storico Muzio Muzj), ''...caddero molte case, colla morte di dugento e più persone''. Più o meno di danno risentirono le altre città e luoghi del Regno (Murat. ad anno 1456).
* [[1461]] forte terremoto a [[L'Aquila]]. L'intensità si stima abbia raggiunto il X grado della [[Scala Mercalli]] a L'Aquila e il grado VIII della [[Scala Mercalli]] a [[Lucoli]]. I Peretti divengono nuovi signori di Celano
* [[1460]]-[[1496]] È guerra tra le nobili famiglie romane dei Colonna e degli Orsini per il predominio delle contee di Albe e Tagliacozzo
* [[1496]] detronizzazione di [[Ferdinando II di Napoli]], fine degli aragonesi, inizio del dominio spagnolo. I Colonna sono riconosciuti quali nuovi duchi di Tagliacozzo. La contea di Albe cessa di esistere e viene annessa al ducato di Tagliacozzo.
 
Alla fine del [[XV secolo]] il re [[Carlo VIII di Francia]] pretese il trono del [[regno di Napoli]]. La lotta tra spagnoli e francesi si protrasse fino alla metà del [[XVI secolo]]. Le conseguenze per le città dell'Abruzzo furono catastrofiche: essendosi schierate coi francesi, sotto il dominio spagnolo furono trasformate in fortezze e l'Abruzzo ridotto ad un territorio militarizzato di confine del regno di Napoli.
 
* [[1501]] terremoto a [[L'Aquila]]
* [[1506]] forti scosse di terremoto in Frentania. Gravi danni ad [[Ortona]] dove si registrano tre contrade distrutte e centinaia di morti
* [[1510]] [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] fonda la città-fortezza di [[Pescara]]
* [[1550]] nasce a [[Bucchianico]], [[San Camillo de Lellis]]
* [[1563]] terremoto segnalato ad [[Atri]]
* [[1631]] vari terremoti in [[Abruzzo]]
* [[1639]] terremoto ad [[Amatrice]], [[Campotosto]] e località viciniore
* [[1646]] forti scosse sismiche a [[L'Aquila]]
* [[1672]] terremoto a [[L'Aquila]], [[Montereale]] e [[Amatrice]]
* [[1694]] intenso terremoto a Salerno, Potenza e Avellino con risentimento anche in Abruzzo con danneggiamenti delle città di [[Lanciano]], [[Ortona]], [[Chieti]] ed altre limitrofe
* [[1703]], il [[2 febbraio]], [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] disastroso a [[L'Aquila]] (IX grado della [[Scala Mercalli]]) (con circa 8000 morti), [[Leonessa]], [[Norcia]] (2000 morti). A [[Lucoli]] si stima che il sisma abbia avuto un'intenstità del VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1706]] terremoto sulla [[Maiella]]. Devastati l'Aquilano, la [[Marsica]] e la [[conca Peligna]]. A Pettorano l'intensità del sima è dell'VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1744]] nasce a [[Montorio al Vomano]], [[Melchiorre Delfico]]
* [[1762]] terremoto nell'Aquilano. Viene distrutto il paese di [[Poggio Picenze]]. Qui l'intenstità stimata è del IX grado della [[Scala Mercalli]].
* colossale smottamento a [[Roccamontepiano]] nel chietino. Il paese viene travolto e distrutto. 500 morti su un totale di 2000 abitanti
* [[1782]] terremoto e frana a [[Ortona]]
* [[1786]] varie scosse di terremoto nell'Aquilano. A San Demetrio si stima un'intensità dell'VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1789]] terremoto a [[L'Aquila]] e [[Sulmona]]. Danni contenuti.
* [[1791]] terremoto a [[Lucoli]] di un'intensità pari all'VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1799]]-[[1806]] insorgenze antigiacobine in tutto il territorio abruzzese e molisano; ribellione di molti paesi e moti popolari, come a [[Scerni]] alla guida del barone ''De Riseis''.
* [[1803]] Forte scossa di terremoto a [[Teramo]]
* [[1806]]-[[1815]] L'Abruzzo viene annesso all'impero di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. I paesi di [[Agnone]] e [[Forlì del Sannio]] passano dall'Abruzzo citeriore al Molise, mentre quest'ultimo perde [[Castelguidone]]. L'intero distretto di [[Larino]] dalla [[Capitanata]] viene annesso al Molise. L'Abruzzo Ulteriore è suddiviso in [[Abruzzo Ulteriore Primo]] e [[Abruzzo Ulteriore Secondo]].
* [[1806]] abolizione del Feudalesimo in tutto il sud Italia
* [[1841]] scosse sismiche di rilevante intensità ripetute per vari giorni. Danni a [[Torre de' Passeri]], [[Civitella Casanova]] e dintorni, [[Palena]] (VIII grado della [[Scala Mercalli]]), [[Taranta Peligna]], [[Torricella Peligna]] e luoghi viciniori
* [[1848]] terremoto a [[L'Aquila]]
* [[1815]]-[[1860]] L'Abruzzo partecipa allo sviluppo del [[Regno delle Due Sicilie]]
 
== La città di Pescara nell'[[XIX secolo|800]] ==
*[[1798]]-[[1807]]: il periodo della [[Repubblica Partenopea]].
Con l'avvento della [[Repubblica (forma statuale)|Repubblica]] francese, la fortezza di Pescara è conquistata, nel dicembre del [[1798]], senza spargimento di sangue, dal generale Duhesme ed inizia così la breve stagione della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]] (1798-1799). Al suo arrivo a Pescara, il generale Duhesme aveva organizzato la sua legione nominandone a capo il cittadino [[Ettore Caraffa]] conte di Ruvo, protagonista della Repubblica Napoletana assieme al pescarese [[Gabriele Manthoné]], il quale organizzò l'opposizione alla reazione borbonica del [[1799]]. L'ennesimo [[assedio]] alla fortezza fu vittoriosamente portato a termine da Giuseppe Pronio detto il ''Fra Diavolo abruzzese'', agli ordini del [[cardinale]] [[Fabrizio Ruffo]] fedele alla dinastia Borbonica. Nei primi anni del 1800 Pescara venne occupata nuovamente dai [[Francia|francesi]] e costituì un importante bastione militare del regno di [[Giuseppe Bonaparte]].
 
*[[1814]]-[[1870]]: il [[Risorgimento]].
Nel [[1814]] Pescara fu tra le città protagoniste dei [[moti carbonari]] contro [[Gioacchino Murat]], nominato dai francesi Re di Napoli. In proposito il Quieti, nel suo "Pescara antica città", afferma che fu a Pescara e non a [[Rimini]] che Murat firmò, il 12 maggio del [[1815]], la prima delle [[Costituzione|costituzioni]] italiane utilizzate nel [[Risorgimento]].
A questi eventi seguì la durissima repressione borbonica, simboleggiata dal bagno penale di Pescara. Si trattava di un [[carcere]] tristemente famoso per le condizioni disumane con cui venivano trattati i detenuti, in buona parte patrioti abruzzesi: drammatica fu l'[[alluvione]] dell'ottobre del [[1853]] che investì il carcere causando la morte per annegamento degli internati del bagno penale. Tra coloro che furono rinchiusi in quello che veniva chiamato il "sepolcro dei vivi" fu anche [[Clemente De Caesaris]], una figura centrale del [[risorgimento]] meridionale, che, liberato per ordine di [[Giuseppe Garibaldi]], prese possesso,nel [[1860]],della città e della fortezza. Nello stesso anno, [[Vittorio Emanuele II]], in viaggio per l'incontro di [[Teano]] con Giuseppe Garibaldi, giungendo sull'attuale Colle del Telegrafo, da cui si dominava il territorio dell'attuale città, fu sentito esclamare: "Oh che bel sito per una grande città... ". il 12 marzo del [[1863]], nasceva a Pescara [[Gabriele D'Annunzio]]. Nello stesso anno, e precisamente il 16 maggio del 1863, alla presenza del re Vittorio Emanuele II, fu inaugurata la [[stazione ferroviaria]] di Castellammare, sulla linea adriatica e nel [[1867]] l'antica fortezza venne smantellata: si tratta di due eventi fondamentali per lo sviluppo della città, che abbandona il suo ruolo di bastione militare in favore di una definitiva vocazione per il commercio e le attività economiche in genere.
 
1855: il principe Torlonia inizia i lavori di prosciugamento del Lago del Fucino
 
== Unità d'Italia ==
* Il [[Risorgimento]] in Abruzzo è rappresentato da [[Gabriele Rossetti]], [[Silvio Spaventa]], [[Cesare de Horatiis]].
* [[1861]] con l'[[unità d'Italia]], istituzione della regione Abruzzi, comprendente anche il Molise, con capoluogo ''Aquila degli Abruzzi'' ([[L'Aquila]]). La provincia del Molise, poi di Campobasso, perde i territori di [[Pontelandolfo]], paese vittima l'anno precedente di una orrenda strage, e di [[Morcone]], passati alla istituenda [[Provincia di Benevento]] mentre acquista la campana [[Venafro]].
 
{{vedi anche|Variazioni territoriali della Regione Abruzzi e Molise}}
 
* [[1861]] il [[20 marzo]], dopo duecento drammatici giorni di assedio, capitola la fortezza di [[Civitella del Tronto]], l'ultimo baluardo borbonico a cadere contro l'esercito italiano.
[[Immagine:Gabriele DAnnunzio 04.jpg|thumb|150px|right|Targa sulla casa natale di [[Gabriele d'Annunzio]] a [[Pescara]]]]
*[[1861]] il [[15 dicembre]] [[José Borjes]], generale al servizio dell'ormai decaduto regno borbonico ed ex alleato del brigante [[Basilicata|lucano]] [[Carmine Crocco]], viene fucilato a [[Tagliacozzo]] nel tentativo di raggiungere il re [[Francesco II delle due Sicilie|Francesco II]].
* [[1861]]-[[1870]] Il peggioramento delle condizioni socio-economiche rispetto al periodo preunitario determina il fenomeno dell'[[emigrazione]] e del [[brigantaggio]] legittimista: sulla [[Majella]] viene scolpita sulla roccia la [[Tavola dei Briganti]] con l'iscrizione: ''Nel 1820 nacque Vittorio Emanuele re d'Italia. Prima era il regno dei fiori, oggi è il regno della miseria''. Il brigantaggio inizia nel 1861, furono 1.184 i briganti uccisi solo in Abruzzo a testimonianza della dura repressione del nuovo stato unitario. I gruppi di briganti che operavano nei territori della Majella e del Morrone erano circa una decina, attivi dal 1861 al 1867, che passarono alla storia con la denominazione comune di Banda della Majella. I briganti abruzzesi più famosi erano Antonio La Vella di Sulmona, Pasquale Mancini di Pacentro detto Mercante, i fratelli Marinucci di [[Sulmona]], Fabiano Marcucci detto Primiano di [[Campo di Giove]], Valerio detto Cannone, e poi Colafella, Di Sciascio, Marino e Scenna.
* [[1863]] nasce a [[Pescara]], [[Gabriele d'Annunzio]]
* [[1866]] nasce a [[Pescasseroli]], [[Benedetto Croce]]
* [[1874]] terremoto a [[L'Aquila]] con danni contenuti
* [[1876]] fine dei lavori di prosciugamento del lago del [[Fucino]]
* [[1880]] sviluppo della città di Avezzano
* [[1881]] terremoto nell'Abruzzo meridionale. A [[Lanciano]] il sisma è stimato nell'VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1881]] intenso terremoto a [[Orsogna]] ed in [[Frentania]]. Numerosi danni e vittime
* [[1884]] terremoto sulla costa abruzzese tra Pescara ed Ascoli, avvertito anche nell'entroterra. danni a [[Penne (Italia)|Penne]], [[Atri]] e [[Città Sant'Angelo]]
* [[1885]] terremoto ad [[Avezzano]] avvertito anche a [[L'Aquila]]
* [[1888]] terremoto a [[Teramo]] e dintorni con distruzioni di casali
* [[1889]] terremoto fra [[Sulmona]] e [[Castel di Sangro]] con propagazione fino a [[Cassino]]. Danni agli edifici
* [[1892]] terremoto nella Marsica, avvertito fino all'[[L'Aquila|Aquila]] e lungo il [[Cicolano]]
* [[1895]] ripetute scosse di terremoto nell'Aquilano
* [[1900]] nasce a [[Pescina]], [[Ignazio Silone]]
* [[1900]] - [[1920]] grande ondata di [[Emigrazione italiana|emigrazione]] verso le ''Americhe''
* [[1904]] terremoto nella [[Marsica]] stimato nel IX grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1915]] catastrofico [[Terremoto di Avezzano]] stimato con un'intensità dell'XI grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1925]]-[[1940]] emigrazione nelle [[Impero coloniale italiano|colonie d'Africa]]
* [[1927]] l'Abruzzo perde 1362 [[km²]] (e 70.000 abitanti) cedendo al [[Lazio]] 17 comuni, da sempre aquilani, tra cui [[Amatrice]], [[Antrodoco]], [[Leonessa]] e [[Cittaducale]]. Essi, assieme ai comuni della [[Sabina]], formeranno la nuova provincia laziale di [[Rieti]]<ref>Di seguito l'elenco completo dei comuni ceduti alla provincia di Rieti: [[Accumoli]], [[Amatrice]], [[Antrodoco]], [[Borbona]], [[Borgorose]] (allora denominata ''Borgocollefegato''), [[Borgo Velino]], [[Cantalice]], [[Castel Sant'Angelo (comune)|Castel Sant'Angelo]], [[Cittaducale]], [[Cittareale]], [[Fiamignano]], [[Leonessa]], [[Vazia|Lugnano di Villa Troiana]] (comune soppresso, ora denominato ''Vazia'', frazione di [[Rieti]]), [[Micigliano]], [[Pescorocchiano]], [[Petrella Salto]], [[Posta (Italia)|Posta]].</ref><ref>Dato riscontrabile a pag. 78 di "Guida d'Italia; Abruzzo e Molise. Touring Club Italiano.Mondadori Printing S.p.A., Agosto 2007"</ref>.
* [[1933]] terremoto sulla [[Majella]]. A [[Lama dei Peligni]] l'intensità fu del IX grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1939]] la città di ''Aquila degli Abruzzi'' cambia il nome in [[L'Aquila]]
 
===La seconda guerra mondiale===
In Abruzzo vennero istituiti numerosi [[Campi per l'internamento civile nell'Italia fascista|campi di internamento]].
 
Durante la seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale l'Abruzzo pagò un alto tributo di sangue. Le incursioni aeree iniziate fin dall'inverno del 1942-1943 si intensificarono in primavera e nei mesi estivi.
 
====La linea Gustav====
La (linea Gustav), costituita dai tedeschi in ottobre e mantenuta fino alla primavera del 1944 peggiorò la situazione. Passava infatti nella parte centro-meridionale dell'Abruzzo unendo la valle del Sangro col Tirreno. Sulmona fu ripetutamente bombardata con ingenti danni al patrimonio edilizio e alle infrastrutture.
 
Pescara subì pesanti bombardamenti nei quali rimasero uccise 3.000 persone e fu distrutto o danneggiato l'80% degli edifici della città. Anche Avezzano, appena ricostruita, fu in gran parte rasa al suolo. Ortona fu teatro di una cruenta battaglia che causò migliaia di vittime e la distruzione totale della città. neppure L'Aquila fu risparmiata dai bombardamenti. L'8 dicembre del 1943 insieme alla stazione andarono distrutti molti edifici pubblici e privati del capoluogo abruzzese.
 
==Dopoguerra==
Nel [[dopoguerra]] avviene la grande [[Emigrazione italiana|emigrazione]] verso il nord-Europa.
* [[1950]]: si verificò il terremoto a [[Campotosto]] di intensità pari all'VIII grado della [[Scala Mercalli]].
* [[1958]]: terremoto a L'Aquila dell'VIII grado della [[Scala Mercalli]]
* [[Anni 1960|anni sessanta]]: emigrazione verso le città del nord-Italia
* [[1963]]: il [[27 dicembre]] viene istituita la regione [[Molise]]. L'Abruzzo perde totalmente il territorio della Provincia di [[Campobasso]] con le città di [[Isernia]], [[Termoli]], [[Larino]] e [[Agnone]], quest'ultima già appartenente alla provincia dell'Abruzzo Citeriore (Chieti) fino agli inizi dell'Ottocento.
* [[1966]]: inizio [[Autostrada A25]], tratto Roma-Pescara
* [[1968]]: inizio del [[Traforo del Gran Sasso]]
* [[1973]]: inizio del tratto Roma-L'Aquila/Teramo dell'[[Autostrada A24]]
* [[1982]]: apertura dei [[Laboratori Nazionali del Gran Sasso]]
* [[1984]]: apertura [[Traforo del Gran Sasso|tunnel del Gran Sasso]], direzione [[Teramo]]
* [[1985]]: visita di papa Giovanni Paolo II ad Avezzano e al centro di Telespazio.
* [[1995]]: apertura del secondo [[Traforo del Gran Sasso|tunnel del Gran Sasso]], direzione [[L'Aquila]]
* [[2009]]: gravissimo [[terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]] in [[Provincia dell'Aquila]]. [[Onna]], frazione di [[L'Aquila]], risulta uno dei luoghi con maggiori danni registrati, come pure la città di [[L'Aquila]] e le località limitrofe. L'entità è stata stimata intorno al grado 6,3 della magnitudo momento<ref>[http://portale.ingv.it/primo-piano/archivio-primo-piano/notizie-2009/terremoto-6-aprile/copy_of_la-sequenza-sismica-dell-aquilano-aprile-2009/view]</ref> (circa VIII-IX grado della [[scala Mercalli]]). 308 le vittime accertate e oltre 1.000 feriti. Il Governo Italiano ha stimato i danni in circa 12-15 miliardi di Euro.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Guerra dei cent'anni (1337-1360)]]
*[[Storia dell'Aquila]]
* [[StoriaDucato di PescaraBretagna]]
*[[Storia di Teramo]]
*[[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia]]
*[[Variazioni territoriali della Regione Abruzzi e Molise]]
==Altri progetti==
{{VoceLibro|L'Abruzzo}}
 
== Altri progetti ==
{{portale|Abruzzo|storia}}
{{interprogetto}}
 
{{Portale|guerra dei cent'anni}}
{{Storia regioni d'Italia}}
 
[[Categoria:StoriaGuerra dell'Abruzzo|dei cent'anni]]
[[Categoria:AbruzzoGuerre di successione|Bretone]]
[[Categoria:Storia della Bretagna]]