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{{NN|scrittori|agosto 2014}}
{{titolo errato|titolo=Sergius Catus Niger (italicus natione non moribus)}}
{{organizzare|sezione da trasferire su Wikiquote e immagini da spostare dal fondo}}
{{Carica pubblica
|nome = Ignazio Silone
|immagine = Silone.JPG
|carica = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|AC]]
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio = XXI - L'Aquila
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti&content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=1d10420
|partito = [[Partito Socialista Italiano]] ([[1917]]-[[1921]]; [[1930]]-[[1947]])<br />[[Partito Comunista d'Italia]] ([[1921]]-[[1930]])<br />[[Unione dei Socialisti]] ([[1948]]-[[1949]]) <br />[[Partito Socialista Democratico Italiano]] ([[1949]]-[[1954]])<br />[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Sinistra (politica)|sinistra]] ([[1954]]-[[1978]])
|tendenza = [[Socialismo libertario]]<br />[[Socialismo cristiano]]<br />[[Antifascismo]]
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = Scrittore
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Ignazio
|Cognome = Silone
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] e poi, dagli [[anni 1960|anni sessanta]], anche nome legale di '''Secondo Tranquilli'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pescina
|GiornoMeseNascita = 1º maggio
|AnnoNascita = 1900
|LuogoMorte = Ginevra
|GiornoMeseMorte = 22 agosto
|AnnoMorte = 1978
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Attività3 = politico
|AttivitàAltre =, [[saggista]] e [[drammaturgo]]
|Nazionalità = italiano
}}
Può annoverarsi tra gli [[intellettuali]] italiani più conosciuti e letti in [[Europa]] e nel mondo. Il suo [[romanzo]] più celebre, ''[[Fontamara]]'', emblematico per la denuncia di oppressione e ingiustizia sociale della condizione di [[povertà]], è stato tradotto in innumerevoli lingue. Tra il 1946 e il 1963 ha ricevuto ben dieci candidature al [[Premio Nobel per la letteratura]]<ref>{{cita web|url=https://ilrifugiodellircocervo.wordpress.com/2016/02/12/negli-archivi-del-nobel-tutti-gli-italiani-candidati|titolo=Archivi del Nobel alla Letteratura}}</ref>.
 
Per molti anni esule [[antifascismo|antifascista]] all'estero, ha partecipato attivamente e in varie fasi alla vita politica italiana, animando la vita culturale del paese nel [[secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]]. Tra i fondatori del [[Partito Comunista d'Italia]], ne viene in seguito espulso per la sua dissidenza con la linea [[Stalinismo|stalinista]]<ref>{{cita pubblicazione|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/06/prima-cacciato-poi-insultato-fu-un-lutto.html|titolo=PRIMA CACCIATO, POI INSULTATO 'FU UN LUTTO USCIRE DAL PARTITO'|giornale=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=6 maggio 1990}}</ref>; si sposta dunque su posizioni affini al [[socialismo democratico]]. La rottura con il partito comunista, negli anni del secondo dopoguerra, lo porterà ad essere spesso osteggiato dalla [[critica letteraria|critica]] italiana e solo tardivamente riabilitato, mentre all'estero<ref>"Soul-searching" Economist [London, England] 17 May 1997: 13+.</ref> è stato sempre particolarmente apprezzato.
<!--<div class="usermessage"><center>'''Benvenuti alla mia pagina. Non fatevi impressionare dalle apparenze…'''</center></div>-->
 
== Biografia ==
{{Utente:Blackcat/Modello discussione}}
=== L'infanzia nella Marsica ===
__TOC__
[[File:Terremoto di Avezzano.jpg|thumb|Il terremoto di Avezzano]]
[[File:Casa natìa di Ignazio Silone.JPG|thumb|La casa natale]]
 
{{citazione|Sono un socialista senza partito e un cristiano senza Chiesa|Ignazio Silone<ref>Margherita Pieracci Harwell, Un cristiano senza chiesa, Edizioni Studium, Roma, 1991</ref>}}
== Pallavolo ==
Figlio di Paolo, piccolo proprietario contadino ed ex-emigrante in [[Brasile]] e di Marianna Delli Quadri, tessitrice, Ignazio trascorre l'infanzia nel paese natale abruzzese di Pescina, nella [[Marsica]] (è molto probabile che il cognome acquisito ''Silone'' affondi le proprie radici nell'antichità del popolo dei [[Marsi]], considerata la memoria di personaggi antichi come [[Quinto Poppedio Silone]], condottiero marso).
Perché vedo una modifica senza senso di 6 campionati.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 14:35, 3 mar 2017 (CET)
: [[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]], ''Campionato russo: 6'' ha senso? Sintatticamente e grammaticalmente è ''Campionati russi: 6''. Semmai mi dirai che vanno cambiati tutti, ma quel template è nato storto. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 15:12, 3 mar 2017 (CET)
::Avevo intuito il motivo. Andrebbe piuttosto trovato un modo di far apparire il singolare con "|1}}" e il plurale con "|2+}}". Ma editarne solo sei è comunque sbagliato IMHO. --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 15:15, 3 mar 2017 (CET)
::: Ma anche no, [[Utente:OTHravens 7|OTHravens]]: ''Campionati russi: 1'' va benissimo, se inverti magari è ''1 campionato russo'' ma in fase elencativa ci sta il plurale sempre, perché non sai cosa viene dopo. Comunque. Vi ho regalato [[:Clubul Sportiv al Armatei Steaua București (pallavolo maschile)|questa]] che avevo 10 minuti di tempo, anche perché il link rosso nel template stemmino era desolante per la più importante polisportiva rumena, ci ero incappato per caso perché stavo dando un'occhiata alla voce di rugby. A latere, il {{Volley Zalau|N|2013}} ha avuto tre maglie diverse a seconda delle denominazioni: bianco-blu, arancio-nero e adesso giallo-blu (dal 2013). Fateci attenzione, perché altrimenti si fa un mischione incomprensibile. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 15:25, 3 mar 2017 (CET)
Ciao, vengo in pace. Puoi cortese evitare di cambiare i nomi nei template che abbiamo dato in passato (la stessa denominazione la usiamo anche in altri template come quelle delle stagioni) e se puoi evitare di cambiare anche la formattazione dei colori sociali, attenendoti al nostro modello (ma a quel che noto anche ad altri sport). Grazie mille, un saluto.--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 17:20, 3 mar 2017 (CET)
: [[Utente:Mentnafunangann|Mentnafunangann]], il fatto è che non ho capito una parola di quello che hai detto. Ovvero a che caso concreto ti stai riferendo. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 17:24, 3 mar 2017 (CET)
Alle modifica fatte alle varie voci delle squadre di pallavolo (sia adesso che qualche giorno fa) alla stringa colori sociali e a quale nome cambiato nei template:Volley XXX.--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 17:25, 3 mar 2017 (CET)
:: Allora, aspetta, mettiamoci d'accordo, [[Utente:Mentnafunangann|Mentnafunangann]]. Su Commons sta procedendo l'attività di rimozione PNG per la sostituzione con file SVG perché vettoriali, scalabili e meglio gestibili. Quindi si stanno sostituendo i colori con altri uguali. Non so di cosa parli. A margine, ti rifaccio presente che sinottici come [[:Serie_A2_1996-1997_(pallavolo_maschile)#Le_squadre_partecipanti|questo]] '''NON AIUTANO''' e sono molto problematici, perché non hai templatizzato la squadra, costringi a cambiare a mano le bandierine PNG e le tieni con il nome sbagliato (su Wikipedia non si mettono le squadre col nome dello sponsor, ma con il nome effettivo). Ma questo mi pare di avertelo detto già da un anno e passa. Non hai dato un cenno di ricevuto. I nomi: le squadre delle polisportive si chiamano come le polisportive, quindi se la polisportiva è il Petrarca, le squadre della polisportiva hanno tutte il nome Petrarca, non Volley Petrarca, Rugby Petrarca, etc. E la chiave di ordinamento degli stemmini è il '''nome della squadra''', non la città, perché io devo andare a cercare la squadra per nome, non sono tenuto a sapere dove si trovi. Comunque, puoi dirmi esattamente di quali modifiche parliamo, dal momento che non mi pare di averne fatte inappropriate? -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 17:38, 3 mar 2017 (CET)
::: Mi permetto di intervenire. Sono anche io per avere uno standard comune per gli sport e non mi è mai piaciuto che i template della pallavolo portassero i nomi delle città: ad esempio Impel Breslavia non l'ho mai letto su alcun sito di pallavolo, dalla CEV, alla FIVB e a Volleyball.it; trovo tutti i template fuori standard sia per il nome stesso del template (esempio: Volley San Piertoburgo F che rende Leningradka), sia per il nome della squadra (esempio: Volley San Piertoburgo F che rende '''VK''' Leningradka, quando nelle convenzioni degli altri sport è chiesto chiaramente di non fare cenno al nome completo del club); il template sull'Inter del calcio non dà né Inter Milano (come farebbe se si seguissero le convenzioni usate dalla pallavolo e proposte da Ment, alle quali ammetto di essermi adeguato), né FC Inter, che è la forma corretta per tutti gli sport. E sulle griglie dei campionati sono nuovamente d'accordo, anche perché non vedo l'utilità di una bandierina + nome completo, quando il template ne è la sintesi e con una modifica sistemi qualsiasi cambiamento avvenga; e qui ho subito preso le distante, a differenza dei template stemmini, dato che sono stato avvertito in tempo (quando si è iniziata a usare la griglia) sul dover templatizzare.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 17:50, 3 mar 2017 (CET)
:::: Si avevo capito che stai modificando PNG con SVG, ma non capisco quale sia questo grave problema se una volta modificato con l'aiuto di un semplicissimo bot si risolve il problema con un semplice richiesta (per la serie che mi hai linkato non l'ho scritto io, anzi ho già corretto già le serie maggiori con il nome reale della squadre e mettendo sotto quello sponsorizzato, ma penso di ometterlo completamente e se è il caso ed è proprio un grosso problema metto il template squadra).--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 17:54, 3 mar 2017 (CET)
:::::: [[utente:OTHravens 7|OTHravens]] e [[Utente:Mentnafunangann|Mentnafunangann]], se mi permettete entrambi, io non voglio fare guerre di religione: una prima cosa da fare tuttavia sarebbe ritornare all'uso dei template laddove possibile, onde ridurre al minimo gestibile l'uso di bandierine (se le piazzo nel template, mi basta cambiare quella nel template e non devo cambiare a manella o con bot dovunque); a seguire credo sia necessario controllare sia le chiavi di ordinamento degli stemmini squadre, sia l'excursus delle stesse. La pallavolo è una branca ad alta mobilità societaria, e una società di Brescia te la ritrovi a Udine l'anno dopo con colori nuovi. Se guardate, ho usato {{Tl|MultiBand}} per le squadre che cambiano spesso nome ({{tl|Volley Steaua Bucarest}} per esempio, in cui ho integrato anche CCA Bucarest perché non ha senso tenere due template per la stessa squadra, ora che abbiamo la possibilità di unificarli. Se poi incappate in stemmini in cui manca la versione SVG, ditemelo pure, non ci mettiamo niente a farli. Ma meglio pedere 10 minuti a fare uno stemmino vettoriale nuovo che poi andare a mano a modificare tutto. Non mi rompete le scatole se mi lasciate scritto gli stemmini che mancano. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 18:23, 3 mar 2017 (CET)
:Ok, quando mi imbatterò in una bandierina PNG te ne farò cenno. Riguardo l'altro discorso che ho fatto, sui template stemmini, cosa ne pensi? --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 18:44, 3 mar 2017 (CET)
:: Oddio, per cortesia, [[Utente:OTHravens 7|OTHravens]], riassumi il discorso degli stemmini perché ho ''er momento der cojone'' e non ho capito il discorso. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 18:57, 3 mar 2017 (CET)
:::In pratica anche per i template stemmini abbiamo seguito degli standard ad hoc per la pallavolo, che differiscono da quelli degli altri sport. Ad esempio nel calcio se scrivi <nowiki>{{Calcio Inter}}</nowiki> ti appare '''Inter'''; il nome del template è quello della squadra, non quello della città (come stiamo facendo nel volley) e il template fa apparire semplicemente il nome con cui è comunemente chiamato il club, appunto '''Inter'''. Nei template della pallavolo per esempio quello del '''Leningradka''' si chiama <nowiki>{{Volley San Pietroburgo}}</nowiki>, utilizzando quindi il nome della città e non del club, e ti fa apparire '''VK Leningradka''', quindi anche un acronimo di Volejbol'nyj Klub, cosa che per gli altri sport è sbagliata. Un altro esempio tipico è la squadra dell'Impel Wroclaw, che ha il template chiamato <nowiki>{{Volley Impel Breslavia F}}</nowiki> e fa vedere Impel Breslavia, nome che non ho mai visto in alcun articolo sportivo, essendo per tutti i siti Impel Wroclaw. Per semplificarti la comprensione della questione, tornando al template dell'Inter, se lo creassimo con le convenzioni della pallavolo, si chiamerebbe <nowiki>{{Volley Inter Milano}}</nowiki> e avrebbe come wikilink '''Inter Milano'''. Non so se è più chiaro adesso. Tutti i template sono fuori standard rispetto agli altri sport. --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 19:18, 3 mar 2017 (CET)
:::: Eh, sì, in effetti sì, [[Utente:OTHravens 7|OTHravens]], mettici anche che per motivi di spazio devi stare attento a non fare il nome troppo lungo (altrimenti "spezza" nel sinottico {{tl|Sportivo}}. In generale, più stretto fai il nome, nei limiti della leggibilità, chiaramente, meglio è. E sì, la città non ci andrebbe, a meno non facesse parte del nome colloquiale (per esempio, Steaua Bucarest va bene, CSKA Mosca anche perché ce ne sono diverse di CSKA, ma Impel Breslavia non serve a niente). -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 19:23, 3 mar 2017 (CET)
:Ci sarebbe da convincere Ment, che non penso siano uno scoglio facilmente superabile. Per la pallavolo il nome colloquiale comprende quasi sempre la città, quindi la questione è spinosa, soprattutto per le squadre italiane. Per i club stranieri invece le cose sono più semplici. Per esempio io penso che si debba avere una situazione del genere:
:<nowiki>{{Volley Impel Wroclaw F}}</nowiki> che faccia apparire Impel Wroclaw (dato che esistono altri club nella città)
:<nowiki>{{Volley Leningradka F}}</nowiki> che faccia apparire Leningradka
:<nowiki>{{Volley Asseco Resovia}}</nowiki> che faccia apparire Asseco Resovia
:Anche perché i nomi delle città con le squadre asiatiche non funzionano, dato i club giapponesi sono creati da aziende che si fanno pubblcità con lo sport, spesso spostando il club da una città all'altra; discorso uguale per le squadre sudcoreane. Andrebbero cercati dei punti di incontro tra la convenzione per tutti gli sport e le esigenze della pallavolo.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 19:35, 3 mar 2017 (CET)
::Sostituendo un template con un multband ho trovato questo: <nowiki>[[File:600px Rosso con inserti Bianchi.png]]</nowiki>.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 01:25, 4 mar 2017 (CET)
::: A parte che non si dice Wroclaw ma Breslavia perché c'è l'esonimo italiano :) in quale template hai incocciato nel raster che mi hai indicato? -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 10:16, 4 mar 2017 (CET)
::::Per i nomi delle città nei template, quando ho iniziato più di dieci anni fa, erano tutti così: nella pallavolo colloquialmente i club italiani vengono indicati con i nomi delle città (ricordo infatti che in principio mettevamo solo i nomi di città) o ancora peggio con i nomi sponsorizzati. Poi ci si accorse che i club daravano a volte una stagione, che si ripresentavano con nomi diversi e quindi si mise il nome del club e della città (anche perchè chiamare nel template Piacenza femminile esclusivamente River Volley sfido a capire che si tratterebbe di Piacenza). Comunque è una questione che si può discutere, ma con le conseguenze di sistemare il nome anche nei template delle stagioni delle nazioni (la questione andrebbe comunque spostata al progetto pallavolo). Per le traduzioni dei nomi ho spiegato più volte a OTH che essendo sulla Wiki in lingua italiana i nomi delle città, se tradicubili, vanno in italiano.--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 11:09, 4 mar 2017 (CET)
::::: [[utente:Mentnafunangann|Mentnafunangann]], forse non mi sono spiegato: va bene ordinare per "Piacenza" un template che si chiami "Piacenza femminile". Non va bene ordinare per "Padova" un template che si chiama "Petrarca". -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 11:29, 4 mar 2017 (CET)
:Blackcat, l'ho trovato in <nowiki>{{Volley Belgorod}}</nowiki>. Ho capito che si possono tradurre in nomi delle città in italiano, ma nei template ci va il nome breve col quale è conosciuto il club: Impel Breslavia l'ho letto solo su Wikipedia; [http://www.volleyball.it/?s=impel+wroclaw per i media italiani] il club è noto come Impel Wroclaw e non come [http://www.volleyball.it/?s=impel+braslavia Impel Breslavia], per le federazioni il club è noto come [http://www.cev.lu/Competition-Area/CompetitionTeamDetails.aspx?ID=739&TeamID=8736 Impel Wroclaw]. Stessa cosa per un recentemente modificato Trefl Gdansk che è noto appunto come [http://www.volleyball.it/?s=trefl+gdansk Trefl Gdansk] e non come Trefl Danzica sia nei media che negli [http://www.cev.lu/Competition-Area/CompetitionTeamDetails.aspx?TeamID=9474&ID=879 organi federali] e di conseguenza anche nella cultura generale. Inutile ridurre tutto questo a una discussione su questa pagina: vanno presi i criteri generali per i template stemmini in tutti gli sport e trovati dei punti di incontro con le esigenze della pallavolo sul portale. Stessa cosa per quelle parti del nome completo del club, tipo Panathinaikos AO, che secondo me dovrebbe essere semplicemente Panathinaikos, come per tutti gli altri sport (in passato c'era anche "Atene" al posto di "AO").--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 13:27, 4 mar 2017 (CET)
Attenzione che con la cancellazione dello stemmino bianco rosso alcuni portavano davanti "600px" e il bot non l'ha cancellato, non so quanti template appaiono [[Template:Volley Amatori Bari F|così]]. <small>PS per {{ping|OTHravens}}: siti o non sito Wikipedia ha delle regole e tutti gli sport portano i nomi tradotti (guarda ad esempio il [[Template:Calcio Lechia Danzica|calcio]].</small>--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 13:37, 4 mar 2017 (CET)
::{{ping|Mentnafunangann}}, sbagli, la traduzione non è la regola. Stando al tuo ragionamento la squadra del PSG dovrebbe avere come template <nowiki>{{Calcio Parigi}}</nowiki> invece di <nowiki>{{Calcio PSG}}</nowiki> e nel nome dovrebbe apparire ''Parigi Saint-Germain'' (che è una cosa fuori dal mondo!), invece di '''Paris Saint-German''' o l'ulteriore abbreviazione che è stata scelta '''PSG'''. Se per quel club hanno usato Lechia Danzica o sono fuori standard o la squadra è nota come Lechia Danzica nella cultura popolare. E restando a Parigi, anche lì c'è una nomenclatura senza senso dopo che hai spostato <nowiki>{{Volley Paris}}</nowiki> su <nowiki>{{Volley Parigi}}</nowiki>, che fa apparire '''Parigi Volley''', quando il club è noto in qualsiasi lingua o luogo del mondo come '''Paris Volley'''. Altro problema è quello del nome completo: ho notato che Blackcat ha sistemato il template della squadra di Omsk e gli ha dato semplicemente il nome di '''Omička''', ma tu prontamente hai aggiunto il "'''VK'''", che da convenzione va eliminato; basto vedere un esempio del [[Template:Band]], da cui derivano i template di tutti gli sport, che porta solo "Fano" nel nome, non "Alma Fano" o "Juventus Fano". E se non ti fidi, ti vado a cercare la discussione dopo la quale sono nate le convezioni sui template stemmini, dove è ampiamente spiegato nome breve col quale è conosciuta la squadra nella cultura popolare, cosa che rende Impel Breslavia e Trefl Danzica fuori standard, come Parigi Volley.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 14:30, 4 mar 2017 (CET)
::: {{ping|Mentnafunangann}}, potresti dare una convincente spiegazione sul perché continui a rimettere senza ragione le iniziali della denominazione societaria nei nomi brevi dei club, vedi [[:Template:Volley Omsk F|qui]], dopo che ti è stato detto in qualsiasi salsa che il nome non vuole indicazioni societarie (come non si mette AC Milan, ma ''Milan'', FC Barbarians ma ''Barbarians'', Virtus Roma Pallacanestro ma ''Virtus Roma'') e che va tra l'altro tenuto il più stretto possibile perché nel sinottico {{tl|Sportivo}} hai il limite di 20 caratteri e anche meno se le visualizzazioni sono più larghe? Hai detto che vieni in pace e mi fa piacere, ma allora cosa non è chiaro che gli.standard.non.te.li.puoi.fare.da.solo e che la pallavolo si deve adeguare agli altri progetti sportivi? -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:41, 4 mar 2017 (CET)
::::quoto Blackcat però, per favore, parliamone al bar del progetto sport ;).. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 14:45, 4 mar 2017 (CET)
Non avevo capito, sorry ;).--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 14:57, 4 mar 2017 (CET)
:Quindi come va a finire la mia proposta di standardizzare i template:volley? {{ping|Mentnafunangann}} --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 16:36, 4 mar 2017 (CET)
::{{ping|Mentnafunangann}}. Nel senso che il nome del template deve essere quello del club e non della città, come per tutti gli sport. Il nome nel template deve essere abbreviato, senza acronimi tipo VC, FC, ecc. e sempre col nome con cui è conosciuto il club. Ad esempio <nowiki>{{Volley Asseco Rzeszow}}</nowiki> andrebbe spostato su <nowiki>{{Volley Asseco Resovia}}</nowiki> e nel template dovrebbe apparire '''Asseco Resovia'''. --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 17:16, 4 mar 2017 (CET)
:::Ho bisogno del tuo aiuto per uniformare i template stemmini: mi serve capire quale linea guida seguire per le categorie. Se ho capito bene per esempio per l'Imoco Volley posso lasciare Pallavoliste dell'Imoco Volley, mentre se ho Yeşilyurt Spor Kulübü devo spostare su Pallavoliste dello Yeşilyurt S.K. o sbaglio? E quando i club hanno le minuscole tipo Ženski odbojkaški klub Crvena zvezda, devo fare sempre Pallavoliste della Ž.o.k. Crvena zvezda lasciando le minuscole puntate?--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 17:46, 6 mar 2017 (CET)
:::: [[utente:OTHravens 7|OTHravens 7]], di massima sì. Cioè si acronimizza la parte societaria non significativa. Attenzione che la chiave di ordinamento dei diacritici si è deciso che, in Italiano, è la consonante non diacritica, quindi per Č è C. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 17:51, 6 mar 2017 (CET)
:::::Ultima cosa, poi giuro che non ti stresso più: devo per forza spostare i template femminile da "F" a "femminile"? Alla fine sta comunque per femminile in forma abbreviata? E' un lavoro immenso. --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 18:06, 6 mar 2017 (CET)
:::::: {{ping|OTHravens 7}}, magari comincia a farne 10 alla volta e chiedi un bot. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 18:17, 6 mar 2017 (CET)
:::::::Ho trovato questa bandierina da sostituire in un template: [[File:600px Blu Bianco e Rosso2.png|20px]]. ;) --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 19:13, 6 mar 2017 (CET) E anche questa [[File:600px Viola e Bianco (strisce).png|20px]]. --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 19:16, 6 mar 2017 (CET)
::::::::: {{ping|OTHravens 7}}, ci sono le versioni SVG adesso degli ultimi due. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 00:11, 7 mar 2017 (CET)
:Ok, adesso li cerco e li sostituisco nei template volley. Mi daresti uno sguardo ai miei ultimi lavori? Vorrei capire se ho fatto tutto per bene. Ah, secondo te conviene mettere tutti i redirect dei template nella categoria da orfanizzare e cancellare o chiedere subito i bot? --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 00:13, 7 mar 2017 (CET)
:::: {{ping|OTHravens 7}} Scusa, sarà l'ora ma non mi è chiara la domanda. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 01:03, 7 mar 2017 (CET)
:::::Risolto. Tranquillo. Ho chiesto delle delucidazioni nella discussione del progetto sport. Se puoi, intervieni lì. Grazie! :D --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 01:05, 7 mar 2017 (CET)
:Anche a me piace molto di più minimal, ma Ment la preferisce col doppio rigo, volendo seguire le diciture di Lega Volley coi risultati di regular season + risultati dei play-off invece della classifica finale; ne abbiamo appena parlato. Non saprei. Non è che posso sempre imporre le mie idee sugli altri. :D --[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 20:56, 7 mar 2017 (CET)
 
Alla morte del padre ([[1911]]), il primogenito Domenico assume il gravoso compito di sostituire il padre nel duro lavoro dei campi, mentre la madre lavora come tessitrice e il piccolo Secondino inizia gli studi ginnasiali nel locale Seminario diocesano. Interrompe ben presto gli studi a causa delle condizioni disagiate della famiglia.<ref name="SIUSA">{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=51213|titolo=Tranquilli Secondo|sito=SIUSA - Archivi di personalità|accesso=8 gennaio 2018}}</ref>
== Juve 1970-1971 ==
 
Il 13 gennaio [[1915]] la Marsica è messa in ginocchio dallo spaventoso [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto di Avezzano]] che provoca nel solo paese natìo dello scrittore oltre 3.500 vittime; muoiono sotto le macerie la madre e altri numerosi suoi familiari; Secondino riesce a salvarsi con il fratello Romolo, il più piccolo della famiglia. Il dramma personale del non ancora quindicenne Silone lo segnerà per tutta la vita e trasparirà anche nella sua produzione letteraria, come ricorda Richard W. B. Lewis<ref>Richard W.B. Lewis, ''Introduzione all'opera di Ignazio Silone'', Opere Nuove, [[Roma]], [[1961]]</ref>: «Il ricordo del terremoto erompe dalle sue pagine con lo stesso significato che per Dostoevskij ebbe l'esperienza di scampare all'ultimo minuto dall'esecuzione capitale».
[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0131_01_1970_0129_0014_4814339/anews,true/ qui] 26 giugno 1970, pagina 14, ci sono le caratteristiche tecniche degli juventini di quella stagione ed un po' di notiziole sparse, se t'interessano ;).. --[[Speciale:Contributi/2.226.12.134|2.226.12.134]] ([[User talk:2.226.12.134|msg]]) 21:22, 4 mar 2017 (CET)
: Visto. Quell'anno, tra parentesi, lo scudo lo vinse l'Inter :-) -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 22:50, 4 mar 2017 (CET)
::però gli acquisti furono quelli che poi garantirono successi nelle stagioni seguenti: Boniperti come dirigente è ancora adesso il migliore che il calcio italiano abbia avuto.. Comunque, visto il putiferio che hai scatenato al progetto calcio, puoi completare l'opera con quello sulla Juve in vetrina :p, macello in più, macello in meno :)).. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 15:30, 18 mar 2017 (CET)
::: Ma che putiferio, ho solo cercato di mettere un po' d'ordine. Che poi abbia lo stesso effetto di una collana d'aglio sventolata di fronte a un vampiro è un'altra faccenda :D -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 15:32, 18 mar 2017 (CET)
::::mah, lì l'ordine non si riuscirebbe a farlo manco con la magia, non per niente non tocco più niente manco per sbaglio, in quell'ambito.. Comunque pdc assolutamente ineccepibili e sagge, solo che non capiranno mai l'importanza della qualità.. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 15:39, 18 mar 2017 (CET)
:::::una di queste sere verresti in chat? Ho combinato un utilissimo guaietto :)) riguardante Commons.. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]])
:::::: Puoi pure scrivermi sulla talk di Commons, non ti blocco :-) -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:07, 21 mar 2017 (CET)
Puoi venire mo'? --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 14:10, 21 mar 2017 (CET)
:Sono lì. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:10, 21 mar 2017 (CET)
::anch'io, sulla chat di Wikipedia.. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 14:25, 21 mar 2017 (CET)
::: Io non posso entrare sulla chat di Wikipedia, sono dietro proxy e non fa passare IRC. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:57, 21 mar 2017 (CET)
::::ok :).. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 17:56, 21 mar 2017 (CET)
:::::in pratica c'è in ballo un progetto riguardante le foto (di una simpatica località di mare) su Wikipedia che potrebbe interessare [[Utente:Blackcat|un certo utente a caso]], per cui ci vorrebbero un po' di informazioni prima di far scattare un lavoretto <del>impegnativo come un Armaggedon</del> da nulla.. Tutta roba da parlarne in chat.. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 16:42, 24 mar 2017 (CET)
 
Così scrive al fratello, alcuni mesi dopo il sisma, di ritorno dal [[Pontificio Seminario Regionale Abruzzese-Molisano|Seminario]] di [[Chieti]] (dove studiava) al paese natale distrutto:<ref>Archivio Centrale dello Stato - [[Roma]], Ministero dell'Interno, Direzione Generale Amministrazione Civile, Ufficio Servizi Speciali, Terremoto della Marsica, 13 gennaio [[1915]], ''Richieste di sussidi da parte di studenti. Lettera T''.</ref>
== PdC e firma ==
{{Citazione|Ahimè! son tornato a Pescina, ho rivisto con le lagrime agli occhi le macerie; sono ripassato tra le misere capanne, coperte alcune da pochi cenci come i primi giorni, dove vive con un'indistinzione orribile di sesso, età e condizione la gente povera. Ho rivisto anche la nostra casa dove vidi, con gli occhi esausti di piangere, estrarre la nostra madre, cerea, disfatta. Ora il suo cadavere è seppellito eppure anche là mi pare uscisse una voce. Forse l'ombra di nostra madre ora abita quelle macerie inconscia della nostra sorte pare che ci chiami a stringerci nel suo seno. Ho rivisto il luogo dove tu fortunatamente fosti scavato. Ho rivisto tutto…}}
 
=== L'incontro con Don Orione ===
Ciao Sergio, ti segnalo che in alcune (13) PdC che hai aperto ieri hai inserito una firma con solo data e ora. Ho già corretto. --[[Utente:Antonio1952|Antonio1952]] ([[Discussioni utente:Antonio1952|msg]]) 10:04, 6 mar 2017 (CET)
Nei drammatici giorni che seguono il tremendo sisma, i due fratelli Tranquilli vengono affidati alle cure della nonna materna Vincenza che riuscirà ad ottenere per il maggiore l'assistenza del Patronato Regina Elena e il successivo trasferimento in un collegio romano nei pressi del [[cimitero del Verano]], luogo assai tetro da cui Silone fugge dopo poco tempo e per tale motivo ne viene poco dopo espulso.
[[File:Cara Don Orione.jpg|thumb|left|Don Orione]]
È un prete che molto si era speso per i disastrati del terremoto a concedere asilo a Silone e al suo amico Mauro Amiconi, destinando i due giovani presso un collegio di [[Sanremo]]; il sacerdote si chiama [[Don Luigi Orione]] che da quel momento avrà sempre un occhio benevolo per i due fratelli.
 
Così Silone ricorderà più avanti l'incontro con quello che definì «uno strano prete»:<ref>Ignazio Silone, ''Uscita di Sicurezza'', Vallecchi, Firenze, 1965.</ref>
== Re: Nomi implausibile ==
{{Citazione|Benché Don Orione fosse allora già inoltrato nella quarantina e io un ragazzo di sedici anni, a un certo momento mi avvidi di un fatto straordinario, era scomparsa tra noi ogni differenza di età. Egli cominciò a parlare con me di questioni gravi, non di questioni indiscrete o personali, no, ma di questioni importanti in generale, di cui, a torto, gli adulti non usano discutere con noi ragazzi, oppure vi accennano con tono falso e didattico. Egli mi parlava, invece, con naturalezza e semplicità, come non avevo ancora conosciuto l'eguale, mi poneva delle domande, mi pregava di spiegargli certe cose e induceva anche me a rispondergli con naturalezza e semplicità senza che mi costasse alcuno sforzo}}
 
L'anno successivo, da Sanremo, il giovane Silone viene trasferito nel collegio ''San Prospero'' di [[Reggio Calabria]], anch'esso gestito da Don Orione, sia a causa della sua cagionevole salute sia per il suo carattere irrequieto e insofferente alla disciplina.
Sai, mi piace inventare e dare nomi fantasiosi alle voci qui, su Wikipedia. E vista la tua cortesia nel farmi notare la cosa, io ti faccio notare che ad un nome plurale (Nomi) segue un aggettivo plurale (implausibili) ma, presumo, tu volessi scrivere tutto al singolare "Nome implausibile". --[[Utente:Llodi|LLodi]] ([[Discussioni utente:Llodi|<small>''msg''</small>]]) 17:14, 12 mar 2017 (CET)
 
Durante i suoi frequenti ritorni a Pescina, Silone inizia a partecipare attivamente alle vicende del paese, la cui popolazione è afflitta dai problemi sociali, accentuatisi nel post-terremoto; in una delle piccole "rivoluzioni" che si consumano nel paese [[marsica]]no e a cui lo scrittore prende parte (una sorta di lotta contro i locali [[Carabinieri]] venuti a trarre in arresto tre soldati in licenza per questioni di gelosia), Silone rimedia un processo e una condanna a mille lire di [[ammenda]].
PS: Eh sì, la tua nota mi ha innervosito, e ti dico che il titolo "Edificio postale di Roma (EUR)" deriva dalla proposta comune per tutti gli edifici postali romani discussa [[Discussioni_progetto:Roma#Uffici_postali|qui]], anche se questo edificio in particolare non è stato chiaramente citato. --[[Utente:Llodi|LLodi]] ([[Discussioni utente:Llodi|<small>''msg''</small>]]) 17:14, 12 mar 2017 (CET)
:L'iniziativa dell'uniformazione dei titoli è sì partita da me, se ne è discusso ed ha trovato il consenso di altre persone. Ora, io non ho avuto modo di accedere direttamente a testi di architettura che parlassero di tale edificio né, tanto meno, alle sue planimetrie, come invece è accaduto per qualche altro edificio, ma solo grazie al sito Archidiap, e il nome, ripeto, è scaturito solo dalla volontà di uniformare il titolo delle voci di edifici aventi la stessa funzione. Tutto qui. --[[Utente:Llodi|LLodi]] ([[Discussioni utente:Llodi|<small>''msg''</small>]]) 17:37, 12 mar 2017 (CET)
 
Frattanto non si interrompe il rapporto con il sacerdote (che nel frattempo si occupa anche del fratello minore Romolo destinandolo al collegio di [[Tortona]]) con il quale Silone intrattiene un costante rapporto epistolare.
== Pdc stagioni squadre ==
 
=== Le prime esperienze politiche ===
Potevi fare un'unica pdc multipla di tutte quelle squadre di calcio nella stagione 1978-79, anziché più procedure separate. Sarebbe stato più semplice, no?--[[Utente:Mauro Tozzi|Mauro Tozzi]] ([[Discussioni utente:Mauro Tozzi|msg]]) 17:21, 12 mar 2017 (CET)
Dopo aver appreso alcune notizie circa ruberie e malversazioni da parte delle autorità che avevano colpito alcuni paesi della Marsica nel periodo del dopo-terremoto, Silone si fa paladino delle ingiustizie patite da quei "[[cafoni]]" (che descriverà con passione nel suo capolavoro letterario) e decide di inviare una circostanziata denuncia all'[[Avanti!]], tramite tre lettere pubblicate sul "foglio" socialista ma che non producono gli effetti sperati.
 
Si iscrive quindi alla Lega dei Contadini e, alla fine del [[1917]], la sua scelta politica può dirsi compiuta con l'abbandono degli studi e del paese natale per recarsi a Roma, dove si iscrive alla [[Federazione Giovanile Socialista Italiana|Unione Giovanile Socialista]], aderendo alle idee propugnate durante la [[Conferenza di Zimmerwald]] ([[1915]]).
== Nazionale italiana rugby ==
 
[[File:Bordiga.gif|thumb|upright|Bordiga, uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano, cui Silone fu molto vicino]]
Ciao Blackcat, ho ricevuto un tuo messaggio riguardo al fatto di aver dovuto chiedere prima di fare le modifiche e di doverle armonizzare. Come vuoi a me va benissimo, io però se trovo la pagina non aggiornata la aggiorno (come era, visto che tutte le modifiche alla parte storica, da Novembre fino a oggi, della Nazionale italiana di rugby le avevo fatte solo io).
Si avvicina alla politica in un periodo tra l'altro di grande travaglio per il [[Partito Socialista Italiano]], diviso com'era tra [[Riformista|riformisti]] e [[Rivoluzionario|rivoluzionari]] (questi ultimi avevano trovato il loro punto di riferimento nel [[bolscevismo]] della [[Rivoluzione russa]] del [[1917]]) inserendosi, nell'ambito della contesa tra le due correnti, in una posizione vicina a quella di sinistra, allineato alle posizioni dei suoi due esponenti principali, [[Amadeo Bordiga]] e [[Antonio Gramsci]].
 
=== Silone e il Partito Comunista ===
E soprattutto non concordo il fatto che tu abbia tolto la tabella che avevo fatto sulle "vittorie contro le nazioni di prima fascia" visto che wikipedia inglese me lo ha accettato.
Nel [[1919]] diviene segretario dell'Unione Socialista romana e viene successivamente schedato dalla [[questura]] come sovversivo. Il 15 gennaio [[1921]] è uno degli oratori, a nome dei giovani socialisti, al [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|XVII Congresso del partito]] che si tiene al [[Teatro Goldoni (Livorno)|Teatro Goldoni]] di [[Livorno]] e che sancisce la spaccatura del partito, con la conseguente convocazione di un congresso costitutivo di un nuovo partito, guidato da Gramsci e Bordiga, in cui Silone entra tra i fondatori: il [[Partito Comunista d'Italia]].
 
È tra i delegati del partito al congresso della [[Comintern|Terza Internazionale]] che si tiene a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ed è lì che conosce [[Lenin]], ricavandone impressioni che si manterranno a lungo nella sua memoria; dell'incontro con il rivoluzionario russo, dirà quasi cinquant'anni dopo:<ref>Intervista ad Alfredo Todisco su [[Il Corriere della Sera]] del 22 aprile [[1970]], pag. 3.</ref>
== AIUTO ==
{{Citazione|La prima volta che lo vidi, a Mosca nel 1921, l'apoteosi era già cominciata. Lenin viveva, ormai, tra il mito e la realtà. Erano i giorni del congresso della Terza Internazionale. Lenin partecipava soltanto ad alcune sedute, così come fa il Papa al Concilio. Ma quando entrava nella sala, nasceva un'atmosfera nuova, carica di elettricità. Era un fenomeno fisico, quasi palpabile: si creava un contagio di entusiasmo, come in San Pietro quando dai fedeli intorno alla sedia gestatoria si diffonde un'ondata di fervore fino agli orli della basilica.}}
 
Ma Silone rimase anche subito deluso dall'incapacità di dialogo dei [[Bolscevismo|bolscevichi]] (Lenin compreso) saliti al potere, appena ebbe modo, a Mosca, di conoscerli da vicino:
BLACKCAT io ho creato una pagina sull'attuale sindaco di Siena Bruno Valentini visto che esiste su wikipedia una pagina sul sindaco precedente Ceccuzzi. Non capisco dove debba segnalare la questione. Mica potresti dirmelo?
{{Citazione|Ciò che mi colpì nei comunisti russi, anche in personalità veramente eccezionali come Lenin e Trotsky, era l'assoluta incapacità di discutere lealmente le opinioni contrarie alle proprie. Il dissenziente, per il semplice fatto che osava contraddire, era senz'altro un opportunista, se non addirittura un traditore e un venduto. Un avversario in buona fede sembrava per i comunisti russi inconcepibile.<ref>Indro Montanelli, ''I protagonisti'', Rizzoli Editori, Milano 1976, p.183.</ref>}}
 
Entra nelle simpatie di [[Amadeo Bordiga|Bordiga]] che gli affida sovente incarichi esterni, come il controllo dei congressi locali del partito, su cui Silone stende puntuali relazioni e inizia ad eseguire per conto del partito molte missioni politiche all'estero.<ref>Si reca in quegli anni con Bordiga a [[Berlino]] e subito dopo in [[Spagna]].</ref>
== UNINT ==
 
Nel periodo in cui il [[fascismo]] inizia la sua scalata al potere ([[1922]]), Silone è a [[Trieste]], impiegato nella redazione de ''[[Il Lavoratore]]'', giornale che per la sua propaganda politica comunista viene più volte sottoposto a minacce e attentati da parte dei fascisti; nella città giuliana vive il suo rapporto sentimentale con [[Gabriella Seidenfeld]], ebrea [[Fiume (Croazia)|fiumana]] di origine [[Ungheria|ungherese]] conosciuta un anno prima durante uno dei suoi frequenti viaggi politici all'estero. Alla fine dell'anno, in seguito all'opera repressiva sempre più intensa, che colpisce tra i tanti, anche il suo giornale, Silone viene arrestato.
Per dovuta conoscenza, avendola citata:
 
Uscito di prigione, col nome di battaglia di "Romano Simone" parte per [[Berlino]], luogo di rifugio di numerosi esuli politici in fuga dall'ondata di arresti che, in quei primi mesi del [[1923]], colpisce duramente l'organizzazione comunista; subito dopo però, l'Internazionale Giovanile lo invia in missione in [[Spagna]], dove Silone si dedica a fare il corrispondente di un giornale dei comunisti francesi e in seguito ad un foglio di comunisti [[Catalogna|catalani]] di [[Barcellona]], ma la sua sovraesposizione non gli consente una più lunga permanenza e riesce a farsi liberare in extremis da un arresto, grazie ai buoni uffici di una [[suora]]; non va bene invece alla sua Gabriella, che deve subire un periodo di detenzione a [[Madrid]].
Gentile Luke Willer, Le scrivo in quanto autore del blocco della pagina UNINT indicando come giustificazione "vandalismi". Si segnala che le informazioni rimosse non sono di carattere promozionale, bensì meramente descrittivo. Invito a fare un'analisi comparativa con altri atenei. E' presente l'indicazione di centri di ricerca (eliminati dal profilo da black cat) sono presenti accordi internazionali (eliminati dal profilo da black cat) sono presenti altre informazioni di carattere descrittivo sempre così repentinamente eliminate da black cat. A titolo informativo faccio notare che lo stesso Ruthven aveva considerato congrue le informazioni su un centro di ricerca senza rimuoverle in toto in coerenza con gli obiettivi di wikipedia. Ora prima di bloccare il profilo etichettando inserimento come vandalismi sarebbe perlomeno consigliabile verificare la cronologia e notare come quasi ogni inserimento da fonte diversa da black cat sia etichettato come pubblicità. Ora mi chiedo, è pubblicità indicare i centri di ricerca attivi? Molto discutibile. E anche se lo fosse, perché gli altri profili delle Università li presentano senza alcuna eliminazione. Eliminazioni ad hoc rendono le informazioni consultabili tramite wikipedia totalmente a vostra discrezione. E questo non credo sia nello spirito di wikipedia . Tutt'al più, a prescindere dalla valutazione degli inserimenti, la stessa analisi comparativa con pagine Wikipedia dedicate ad altre università dimostra che in casi simili si interviene con una nota in cui si afferma quanto segue: “La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento università è stata messa in dubbio. Motivo: informazioni veramente rilevanti? Tutte le università hanno centinaia di relazioni di questo tipo”. Ora mi chiedo perché questo accanimento? Grazie in anticipo per risposta
 
Vive per un periodo a [[Parigi]], città nella quale è redattore del giornale ''La Riscossa'' e qui ritrova la compagnia di Gabriella, ma, ancora una volta, a causa della sua intensa attività politica, viene notato dalla polizia francese, arrestato ed estradato in [[Italia]], dove fa ritorno all'inizio del [[1925]].
== Re:Spostamento ==
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 340px
|titolo = Il dramma di Romolo
|contenuto = [[File:Romolo Tranquilli.JPG|thumb|upright=0.5|Romolo Tranquilli]] Il 12 aprile [[1928]] un [[Attentato a Vittorio Emanuele III|attentato alla fiera di Milano]], pochi minuti prima dell'arrivo del re [[Vittorio Emanuele III]], provoca 20 morti e 23 feriti. Dopo 6 giorni, a [[Como]], viene arrestato con l'accusa di essere il responsabile della strage, Romolo Tranquilli, fratello minore di Ignazio. Nonostante l'interessamento di Don Orione, certo dell'innocenza del giovane, che riuscirà ad andare a trovare al carcere di Marassi, a [[Genova]], Romolo non può provare la sua innocenza e, subendo pesanti vessazioni fisiche e morali, viene trasferito prima a Roma, e successivamente al carcere di [[Procida]]. Il 6 giugno [[1931]] viene condannato dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione, per il tentato attraversamento del confine privo di documenti e per macchinazioni politiche contro il regime (nel frattempo il capo di imputazione di strage era caduto). Dal duro carcere di Procida, Romolo, in isolamento, corrisponde con [[Don Orione]], con il cugino Pomponio e, naturalmente con il fratello. Silone, colpito duramente dalle notizie sul fratello<ref>Per [[Giuseppe Tamburrano]] "solo il condizionamento
legato alla carcerazione del fratello Romolo e il proposito di
Silone di giovargli costituiscono la logica motivazionale di un
ambiguo scambio circoscritto al triennio 1928-30 che era (ed
è rimasto) al centro della disputa" storiografica accesa dai libri di [[Mauro Canali]] e Dario Biocca: Stefano Rolando, ''L’apologeta del socialismo'', [[Mondoperaio]], n. 7-8/2017, p. 102.</ref>, apprende della sua morte in carcere nel [[1932]].
 
Ignazio non amerà mai molto ricordare i fatti tragici di cui fu protagonista il suo Romolo. Dirà più tardi la moglie dello scrittore Darina: «A Zurigo dove lo conobbi, mi aveva raccontato un po' alla volta la tragica storia di suo fratello: senza dettagli e senza emozione. Dovevo ascoltarlo in silenzio: la minima parola mia gli faceva subito cambiare argomento».
Sarei contento per l'italiano, ma forse l'espressione è radicata, per quanto sia errata. Boh, puoi proporlo. --[[Utente:Yuma|Yuмa]] ([[Discussioni utente:Yuma|msg]]) 12:55, 21 mar 2017 (CET)
}}
 
Controllato dalla polizia, si rifugia nella sua Pescina dove conduce una vita ritirata, ma non per questo meno densa di contatti con il partito nel quale inizia ad avvicinarsi alle posizioni filo-moscovite di Gramsci e per il quale inizia a lavorare, voluto proprio da Gramsci, con incarichi alla ''Commissione stampa e propaganda''.
== Venezia ==
 
Nel periodo che segue la morte di Lenin, e dopo un nuovo soggiorno moscovita, Silone prende sempre più atto con orrore del regime totalitario che [[Stalin]] sta instaurando in [[Russia]]; un regime in cui, come scriverà più tardi in ''[[Uscita di sicurezza (Ignazio Silone)|Uscita di sicurezza]]'', ogni divergenza di opinione col gruppo dirigente «era destinata a concludersi con l'annientamento fisico da parte dello stato».
Se non leggo male dalla pagina stessa il nome della società non è più Venezia-Mestre dal 1990, ma semplicemente Venezia. Inoltre non capisco perché mettere la cronologia dei colori societari che non c'entra nulla con il template. --[[Utente:Ciccio Filippo|Ciccio Filippo]] ([[Discussioni utente:Ciccio Filippo|msg]])
 
Nel [[1926]], in seguito al giro di vite del regime fascista, il Partito Comunista entra nella clandestinità, trasferendo la segreteria politica a [[Sturla (Genova)|Sturla]]; qui, con [[Camilla Ravera]] e altri esponenti del partito, si trasferisce anche Silone, prendendo alloggio in un edificio da lui ribattezzato "la casa dell'ortolano" (per l'orto incolto antistante che funge da copertura) e da dove inizia ad occuparsi di far stampare [[l'Unità]] e di tenere i contatti con le organizzazioni di base.
== DDR ==
 
Nel maggio del [[1927]] viene inviato come delegato all'VIII Plenum dell'Internazionale e si reca a Mosca con [[Palmiro Togliatti]]. Da questa nuova esperienza russa esce amareggiato, sia per il malanimo serpeggiante contro la delegazione italiana, sia per la piega che prende il congresso che decreta l'espulsione di [[Grigorij Zinov'ev]], critico verso lo stalinismo, cui seguirà qualche tempo dopo quella più clamorosa di [[Lev Trotsky]].
Il nome corretto non è Germania dell'Est ... A scelta: DDR, RDT, Repubblica democratica tedesca. --[[Utente:Carlomorino|<span style="color:red">'''zi' Carlo'''</span>]] ([[Discussioni utente:Carlomorino|dimme tutto]]) 18:45, 21 mar 2017 (CET)
 
L'arresto del fratello Romolo ([[1928]]) e la sua odissea in carcere (vedi nota a lato) lasciano il segno in Silone che negherà anche negli anni successivi che il fratello si sia mai iscritto al Partito Comunista, nonostante le conferme di Romolo stesso e di altre testimonianze accreditate.
== template:Link statistiche rugbisti a 15 ==
ciao, ho notato l'esistenza di questo template, e ho visto che su wikidata sono state inserite le proprietà: [[d:Property:P3769|It's Rugby ID]], [[d:Property:P3645|All Blacks player ID]], [[d:Property:P3678|SA Rugby player ID]] e [[d:Property:P3644|FFR player ID]]. Gestiamo i collegamenti da wikidata su questo template (in questo caso lascerei a te il lavoro, se puoi), o ne creiamo altri tipo {{tl|It's Rugby}}, molto semplici da gestire e da includere poi all'interno del {{tl|collegamenti sportivo}}? fammi sapere!
--[[Utente:Gabbg82|Gabbg82]] ([[Discussioni utente:Gabbg82|msg]]) 19:33, 22 mar 2017 (CET)
:Ok, ottimo! grazie! --[[Utente:Gabbg82|Gabbg82]] ([[Discussioni utente:Gabbg82|msg]]) 12:37, 23 mar 2017 (CET)
 
Intanto il centro estero del partito si trasferisce in [[Svizzera]] e Silone sceglie l'[[esilio]] prima a [[Lugano]] e successivamente nella più sicura [[Basilea]]; dalla Svizzera compie tuttavia numerose sortite in Italia, dove rischia più volte l'arresto, riuscendo sempre a cavarsela, in un'occasione anche grazie al provvidenziale intervento di Don Orione.<ref>Antonio Ruggeri, ''Don Orione, Ignazio Silone e Romoletto'', Edizioni Don Orione, [[Tortona]], 1981</ref>
== Re: Oh ma che fine hai fatto? ==
 
Dopo l'espulsione di [[Angelo Tasca]] dal partito, colpevole di aver sposato una linea eccessivamente anti-stalinista e la successiva frattura del gruppo dirigente con i "dissidenti" [[Pietro Tresso]], [[Alfonso Leonetti]] e [[Paolo Ravazzoli]] che contrastano la pragmatica linea [[Palmiro Togliatti|togliattiana]] ormai ripiegata su quella di Stalin, Silone è sospettato di aver sposato le posizioni del "gruppo dei tre". Conseguentemente alla vittoria di Stalin a Mosca il 9 giugno [[1930]], i tre vengono espulsi dal partito. Poco dopo tocca a Silone, che apprende la notizia della sua espulsione il 4 luglio [[1931]] tramite un comunicato del Partito comunista svizzero, mentre si trova nel sanatorio di [[Davos]] per curare la [[tisi]] che lo tormenta da anni. [[Indro Montanelli]] ha ricostruito come segue i passaggi di questa vicenda:
Ciao! Grazie per il messaggio. Come va? :-) Sono tornato a contribuire l'anno scorso, sì. Non sono più un "regolare", ma aiuto come posso. --[[Utente:Freddyballo|Freddyballo]] ([[Discussioni utente:Freddyballo|msg]]) 20:36, 22 mar 2017 (CET)
{{Citazione|Silone aveva già assistito all'eliminazione del gruppo di Trotsky, Zinov'ev e Kamenev. Ma, non avendo dovuto parteciparvi, era riuscito a vincere il disgusto. Poco tempo dopo però Togliatti gli chiese perentoriamente un gesto di solidarietà, o meglio di complicità, nel linciaggio politico e morale di tre compagni italiani - Leonetti, Ravazzoli e Tresso -, sulla cui dirittura e lealtà non c'erano dubbi. Togliatti stesso redasse la dichiarazione e vi appose a macchina il nome di Silone, convinto che costui, pur non avendola controfirmata di sua mano, non l'avrebbe mai invalidata.<br />Infatti Silone non la invalidò. Ma furono gli avvenimenti che s'incaricarono di farlo. Egli scrisse a Tresso una lettera strettamente confidenziale in cui manifestava il suo dissenso sia da lui che da coloro che l'avevano scomunicato e dai metodi che avevano usato. Non si sa come, ma non per colpa del destinatario, quella missiva cadde in mano ai gruppi trotzkisti che ne pubblicarono sui loro giornali i brandelli, abilmenti ritagliati, che facevano comodo alle loro tesi. I dirigenti di Mosca misero a confronto quel documento con la dichiarazione "rilasciata" a Togliatti. E così, in base a questi due smaccati falsi, Silone venne accusato di doppio giuoco e espulso dal partito.<ref>Indro Montanelli, ''I protagonisti'', Rizzoli Editori, Milano 1976, pp. 185-186.</ref>}}
 
Amareggiato e disgustato ormai dalla politica, Silone rinuncia praticamente a difendersi dalle accuse che gli vengono mosse, tra le quali quella di essere un [[Trotskismo|trotskista]], e conclude così la sua avventura nel Partito Comunista. Spiegherà poi:
==''Lotta Comunista''==
{{Citazione|Avrei potuto difendermi. Avrei potuto provare la mia buona fede. Avrei potuto dimostrare la mia non appartenenza alla fazione trozkista. Avrei potuto raccontare come si era svolta la scena della pretesa dichiarazione da me "rilasciata" a Togliatti. Avrei potuto; ma non volli. In un attimo ebbi la chiarissima percezione dell'inanità d'ogni furberia, tattica, attesa, compromesso. Dopo un mese, dopo due anni, mi sarei ritrovato daccapo. Era meglio finirla una volta per sempre. Non dovevo lasciarmi sfuggire quella nuova, provvidenziale occasione, quella ''uscita di sicurezza''.<ref>Ignazio Silone, citato in: Indro Montanelli, ''I protagonisti'', Rizzoli Editori, Milano 1976, p. 186.</ref>}}
Ciao. ''Lotta Comunista'' è mensile: perciò il numero di luglio 1978 aveva il numero 95 (non dell'anno, ma dalla fondazione della rivista); le pagine sono 4-5 (su 8 totali). M.N. non so chi sia, ma non è, come sui normali periodici, un giornalista che ha già scritto un articolo, penso che sia qualcuno che non voleva farsi riconoscere. Capisco che le annate di ''Lotta Comunista'' non siano facili da trovare: furono pubblicate in volume nel 1982 e per questo le teniamo in libreria, mentre normalmente le classifiche annuali si trovano solo sui giornali, che normalmente vengono poi buttati via. Così è l'unica fonte che ho in casa con dati economici dettagliati ante-neoliberismo. [[Utente:Lele giannoni|Lele giannoni]] ([[Discussioni utente:Lele giannoni|msg]]) 22:33, 24 mar 2017 (CET)
:In realtà, in fondo alla tabellina che ho utilizzato c'è scritto: Fonti: ''Il Sole 24 Ore'' ''Corriere della Sera'' ''Il Mondo'', ma senza specificare i numeri. In effetti i giornali pubblicavano annualmente le classifiche già allora. Comunque, in generale, per scrivere o integrare le varie voci sulle banche storiche, ho cercato in Internet le classifiche delle maggiori banche mondiali, americane e così via per i decenni passati, ed ho trovato solo libri ed articoli. Eppure sono decenni che si pubblicano in cartaceo, ma i sistemi di ''information retrival'' non mi sembra funzionino per le tabelle (probabilmente non sono state scaricate da chi ha messo in Internet gli archivi dei giornali). Per questo mi sono arrangiato con quel che avevo in casa. L'alternativa è l'emeroteca, cartacea o su microfilm. [[Utente:Lele giannoni|Lele giannoni]] ([[Discussioni utente:Lele giannoni|msg]]) 19:38, 25 mar 2017 (CET)
::Direi che i bilanci all'epoca dovessero essere approvati entro il 30 aprile. Poi un po' di tempo per raccogliere i dati dalle singole banche ed elaborarli in un'unica tabella... [[Utente:Lele giannoni|Lele giannoni]] ([[Discussioni utente:Lele giannoni|msg]]) 20:12, 25 mar 2017 (CET)
 
=== Re:Il Capezzasuccesso letterario ===
[[File:Ignazio Silone.jpg|thumb|Silone]]
Inizia un periodo molto buio per Silone. Fuori dal partito per cui si era speso per tanti anni, ammalato, esule braccato e ricercato e privo di mezzi di sostentamento tanto più che gli vengono anche a mancare i contributi del partito e moralmente provato dal dramma del fratello, trova inaspettatamente una via d'uscita allo stato di prostrazione in cui è precipitato e che sarà la sua fortuna: la letteratura.
 
Nel [[1929]]-[[1930|30]] soggiorna in Svizzera, a Davos e a [[Ascona]], nel [[1931]] trascorre buona parte dell’anno tra Davos e la residenza di [[Comologno]] “La Barca”, dove ha accettato l’ospitalità, come altri esuli antifascisti, nella casa di proprietà della coppia di antifascisti svizzeri formata dall’avvocato Vladimir Rosembaum e dalla pianista, traduttrice, scrittrice, [[Aline Valangin]], in pochi mesi scrive il suo capolavoro letterario, ''[[Fontamara]]'' dandogli il nome di un immaginario paesino dell'[[Abruzzo]], con luoghi presi dalla memoria dell'infanzia pescinese dell'autore e che narra della vicenda di umili contadini, i "cafoni" appunto, in rivolta contro i "potenti" per un corso d'acqua deviato che irrigava le loro campagne. Il romanzo, che rappresenterà uno dei casi letterari del secolo, viene pubblicato soltanto nel [[1933]] a [[Zurigo]], dove nel frattempo Silone si trasferisce entrando in contatto con l'ambiente fervido culturalmente che la città offre anche grazie alla presenza di numerosi rifugiati politici in cui spiccano importanti artisti, intellettuali, letterati. Così lo scrittore sulla genesi del romanzo:
Ciao. Avevi scritto "...onde le fonti non servono a determinare né la presenza nello spot citato né l'eventuale rilevanza", quindi ho messo una fonte per verificarne la presenza e rimosso l'avviso. Non credo sia qualcosa di indispensabile ma pensavo ci potesse stare come menzione in biografia in qualità di prima esperienza televisiva (l'avevo intesa così se non ho capito male). Non avevo invece afferrato quanto mi hai scritto in talk (dici "Se era una cosa risolvibile l'avevo fatto io" - ma se non la intendevi risolvibile facevi prima a tagliare direttamente come altro che hai levato.) Indi per cui ero stato indotto a giudicarla un'info passabile ma se vuoi rimuoverla non ho obiezioni. --[[Utente:Supernino|<span style="color:darkblue;">Supernino</span>]] [[Discussioni utente:Supernino|📬]] 17:38, 25 mar 2017 (CET)
:Cercherò di ricordarlo per il futuro. :) --[[Utente:Supernino|<span style="color:darkblue;">Supernino</span>]] [[Discussioni utente:Supernino|📬]] 17:47, 25 mar 2017 (CET)
 
{{Citazione|...credevo di non aver più molto da vivere e allora mi misi a scrivere un racconto al quale posi il nome di Fontamara. Mi fabbricai da me un villaggio, col materiale degli amari ricordi e dell'immaginazione, e io stesso cominciai a viverci dentro. Ne risultò un racconto abbastanza semplice, anzi con delle pagine francamente rozze, ma per l'intensa nostalgia e amore che l'animava, commosse lettori di vari paesi in misura per me inattesa|''[[Uscita di sicurezza (Ignazio Silone)|Uscita di sicurezza]]''<ref>Ignazio Silone, ''Uscita di sicurezza'', 1965, p. 172.</ref>.}}
==Carlo Pesenti==
Tanto di cappello per l'approfondimento e la documentazione. L'appunto che ti faccio è che scrivi periodi troppo lunghi e a volte si perde il filo: ti consiglio di fare periodi più brevi. Questa frase, poi, mi sembra anacolutica: "il citato episodio del carcere e il suo allontanamento dalla società nel 1942 a seguito dell'insediamento nella stessa di un commissario, e il rientro nel 1946 di nuovo come direttore generale", credo che basterebbe farla precedere da un "raccontava". Qualche altra svista grammaticale te la metto a posto e aggiungerei qualche virgola. Sul contenuto, l'unica osservazione è che al momento di cui parli, la Centrale (di cui ho scritto la voce e che linkerò) era di Orlando solo in parte, ma c'erano altri soci. Comunque complimenti [[Utente:Lele giannoni|Lele giannoni]] ([[Discussioni utente:Lele giannoni|msg]]) 22:18, 25 mar 2017 (CET)
 
{{Vedi anche|Fontamara}}
== Risposta ==
 
Dal [[1931]] al 1933, dirige la rivista in [[lingua tedesca]] ''Information'', da lui stesso fondata e attorno alla quale raccoglie oltre settanta illustri firme della letteratura e dell'arte, cosa che gli consente anche di interessarsi alle nuove tendenze dell'[[architettura]] e del [[Progettazione|design]] d'avanguardia, essendo entrato in contatto con gli artisti seguaci della [[Bauhaus]].
Ciao, credo che tu abbia lasciato un messaggio alla persona sbagliata su Castrocaro... ?
Saluti --[[Utente:Vergerus|<span style="color:#D21F1B;font-weight:bold;font-family:Segoe Print">Vergerus</span>]] [[Discussioni Utente:Vergerus|<span style="color:#000000;font-size:small">(msg)</span>]] 11:53, 27 mar 2017 (CEST)
:Urca, potrei anche offendermi a morte per essere stato confuso con lui, ma farò finta di niente...! Saluti --[[Utente:Vergerus|<span style="color:#D21F1B;font-weight:bold;font-family:Segoe Print">Vergerus</span>]] [[Discussioni Utente:Vergerus|<span style="color:#000000;font-size:small">(msg)</span>]] 13:00, 27 mar 2017 (CEST)
 
Nel periodo del suo soggiorno zurighese (che si protrarrà sino a dopo la fine del conflitto bellico), Silone è molto attivo sul fronte culturale collaborando ad una piccola casa editrice (''Le nuove Edizioni di Capolago'') che pubblica principalmente scritti di autori emigrati; intreccia una breve ma intensa relazione con la scrittrice e psicanalista Aline Valangin<ref>[http://amici-silone.net/il-filo-della-vita/aline/ Aline] sul sito amici-silone.net</ref>, che lo aiuta molto con le sue conoscenze nella pubblicazione del suo romanzo, mentre nel frattempo si era andata affievolendo quella con Gabriella Seidenfeld cui, tuttavia rimarrà molto legato anche dopo la rottura sentimentale.
== Bandierine: ==
 
Nel [[1934]] esce ''[[Il fascismo. Origini e sviluppo]]'' (titolo originale in lingua tedesca, ''Der Faschismus''), un saggio politico e l'anno seguente ''[[Un viaggio a Parigi]]'', raccolta di racconti di stampo satirico scritti per un giornale svizzero.
Apro questo spazio dove chiederti di volta in volta le bandierine in svg. La prima che mi serve è questa [[File:600px Giallo Bianco e Rosso.PNG|20px]].--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 16:40, 27 mar 2017 (CEST)
La chiedo al laboratorio grafico, che tanto me ne serve un'altra ex novo.--[[Utente:OTHravens 7|OTHravens 7]] ([[Discussioni utente:OTHravens 7|msg]]) 19:50, 27 mar 2017 (CEST)
 
Nel [[1936]] è la volta del romanzo ''[[Vino e pane|Pane e vino]]'' (che diventerà nella versione successiva pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore]] nel [[1955]], ''Vino e pane''), pubblicato a [[Zurigo]] l'anno successivo, in cui lo scrittore presenta una vicenda fortemente emblematica che ha numerosi punti di contatto autobiografici (il comunista Pietro Spina che rientra in Italia per scatenare una sollevazione dei contadini marsicani contro i fascisti).
== Castrocaro ==
{{Vedi anche|Vino e pane}}
 
Numerosi, come erano stati del resto per ''Fontamara'', sono gli elogi tributati a Silone anche per questo romanzo, ovviamente di intellettuali stranieri tra i quali spiccano [[Thomas Mann]] o [[Albert Camus]]; quest'ultimo recensisce così l'ultimo romanzo siloniano:
Grazie, hai ragione, quello è uno dei template che non ho ancora preso l'abitudine di usare. Saluti --[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 04:36, 28 mar 2017 (CEST)
{{Citazione|Se la parola poesia ha un senso, è qua che la ritrovi, in questo spaccato di un'Italia eterna e rustica, in queste descrizioni di cipressi e di cieli senza eguali e nei gesti secolari di questi contadini italiani}}
 
Grazie al nuovo successo letterario Silone diviene ormai stabilmente intellettuale di primissimo piano nella vita culturale europea e, in particolare animatore di quella svizzera; incrementa la sua attività di denuncia sia contro il regime mussoliniano sia contro quello staliniano sovietico, arrivando per quest'ultimo a parlare di "fascismo rosso", insofferente com'è, per carattere e formazione, ai dogmi ideologici dominanti e spinto dalla sua fede autentica per la libertà e per la vera giustizia.
==Vandal?==
Scusa ti vedevo online e non ricordo se sei admin; comunque qui è in corso qualche stranezza [[Ferrovia Milano-Bologna]] --[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[Discussioni utente:Silvio Gallio|msg]]) 11:35, 28 mar 2017 (CEST)
 
Viene invitato, in questi anni, a collaborare con importanti riviste politiche ma Silone, ancora toccato dall'esperienza dell'uscita dal partito, non accetta né la proposta di [[Carlo Rosselli]] a scrivere sulla rivista del suo movimento [[Giustizia e libertà]] e a cui risponde di essere «uno che è fuori da ogni organizzazione e fuori vuole restare»<ref>Per il carteggio Rosselli-Silone, si veda il saggio ''Ignazio Silone e Carlo Rosselli'', in Nuova Antologia, aprile-giugno 1984</ref>, né, più tardi all'invito rivoltogli dagli intellettuali tedeschi filo-sovietici di ''Das Wort'', rivista diretta da [[Bertolt Brecht]].
== Festival musicale ==
 
È anche dalle considerazioni sul "fascismo rosso" che scaturisce il suo nuovo saggio ''[[La scuola dei dittatori]]'', anomalo nella struttura narrativa (è infatti un dialogo fra tre personaggi, con un'impronta fortemente ironica e sarcastica) che viene pubblicato in tedesco nel [[1938]] e che è subito tradotto in [[Inghilterra]] e negli [[Stati Uniti]], risentendo però molto in termini di diffusione per la mancata edizione francese e per le proibizioni in [[Germania]], in [[Austria]], oltre che, ovviamente in Italia dove approderà solo nel [[1962]], pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore.
Un po' di cose da tenere a mente, per favore (non riguardano solo questo template):
#wikidata non deve avere la precedenza sui dati inseriti a mano; usa [[t:Wikidata]] che è anche più semplice
#vacci piano col "tutto attaccato", sennò si stritola la colonna di destra, che ha pure bisogno di più spazio
#non fare sempre quindici modifiche di fila ai template già ampiamente diffusi, usa le anteprime e le sandbox --[[Utente:Bultro|Bultro]] ([[Discussioni utente:Bultro|m]]) 23:27, 28 mar 2017 (CEST)
:#Può capitare che certe cose si facciano meglio a mano. Se si preferisce wikidata basta togliere il dato locale, ma se wikidata avesse la precedenza poi avremmo le mani legate. Il [[t:Wikidata]] legge automaticamente la proprietà o il parametro locale senza bisogno di #if
:#Io non amo strizzare gli occhi, una proposta più ragionevole semmai potrebbe essere allargare le tabelle --[[Utente:Bultro|Bultro]] ([[Discussioni utente:Bultro|m]]) 02:05, 30 mar 2017 (CEST)
 
Pure del 1938 è uno scritto pubblicato a [[Londra]] (solo nel [[1949]] stampato in Italia dalla rivista ''Il Ponte'' con il titolo di ''Nuovo incontro con [[Giuseppe Mazzini]]'') in cui Silone pone l'accento su alcuni aspetti peculiari del pensiero mazziniano ai quali sovente darà forma nei suoi romanzi e nei suoi scritti.
==Maruotti==
<del>[http://www.legavolley.it/DettaglioAtleta.asp?IdAtleta=MAR-GAB-88 Qui] dice che è nato a Fregene (Fiumicino).</del> Come non detto, ho capito perchè ;)--<span style=";font-family:Comic Sans MS">[[Utente:Mentnafunangann|<span style="color:#FFA500;">'''Mentnafuna'''</span>]][[Discussioni utente:Mentnafunangann|<span style="color:#228B22;">'''ngann'''</span>]]</span> 07:37, 29 mar 2017 (CEST)
 
L'anno seguente Silone si riavvicina, per la prima volta dopo la traumatica uscita dal Partito Comunista, alla politica, sebbene soltanto sotto forma di considerazioni scaturite in un'intervista concessa ad una rivista della sinistra radicale americana; per Silone è necessario ripartire da un socialismo più autentico per poter costruire la cosiddetta "terza via", in antitesi alle democrazie e ai fascismi dell'epoca.<ref>L'intervista sarà pubblicata integralmente su [[l'Unità]] del 20 maggio [[1990]]</ref>
== Template: link statistiche rugbisti a 15 ==
Ciao Blackcat, è un po' che non ci si sente! Volevo richiamare la tua attenzione sul template:link statistiche rugbisti a 15 su due punti: 1) bisognerebbe fixare, se è possibile, la voce Pro12 in quanto sul sito ufficiale è stato modificato l'archivio giocatori e le modalità di compilazione del template non sono più valide. Dai pure un'occhiata qui http://www.pro12rugby.com/player-archive/ 2) si potrebbe inserire il campo FFR player ID dato che ora vi è l'identificativo wikidata e l'archivio dei giocatori del sito FFR è fatto molto bene. Che ne pensi? Un saluto [[Utente:Tremendo14|Tremendo14]] ([[Discussioni utente:Tremendo14|msg]]) 10:56, 29 mar 2017 (CEST)
:Si, prima di scriverti avevo visto che avevi già lavorato sulla pagina, infatti ti parlo di due possibili integrazioni al tuo precedente lavoro. Se vai sul player archive del pro12 e cerchi un giocatore non ti restituisce più un identificativo numerico con cui è possibile compilare il parametro e a proposito del FFR player ID non vi è nessun riferimento sulla pagina. [[Utente:Tremendo14|Tremendo14]] ([[Discussioni utente:Tremendo14|msg]]) 11:07, 29 mar 2017 (CEST)
::Almeno guarda per favore. Le pagine dei giocatori non si possono aprire in un'altra scheda. Sulla FFR sorvoliamo? Ti scrivo per chiederti aiuto, dammi una risposta seria o non rispondermi per cortesia. Grazie. [[Utente:Tremendo14|Tremendo14]] ([[Discussioni utente:Tremendo14|msg]]) 11:58, 29 mar 2017 (CEST)
 
Dopo un mandato di cattura con richiesta di estradizione al governo elvetico fatta pervenire dall'Italia, sebbene non andata a buon fine per il diniego svizzero che impone allo scrittore solo un divieto di esercitare propaganda politica, Silone anche in concomitanza con l'entrata in guerra del suo paese, entra a far parte del Centro Estero del Partito Socialista, diventandone segretario col nome clandestino di "Sormani".
== Foto ==
 
Visto che per tanti motivi iniziative del genere sfociano sempre (ed intendo davvero sempre..) in un nulla di fatto non ho chiesto: la questione è semplicemente se c'è supporto o no, se non c'è pazienza, faccio finta di nulla.. Se siamo solo in tre non vale la pena di fare la sfacchinata, per quanto riguarda l'ente comunque ci metterei due secondi ad avere la conferma che è tutto su carta.. --[[Speciale:Contributi/83.211.47.38|83.211.47.38]] ([[User talk:83.211.47.38|msg]]) 18:20, 29 mar 2017 (CEST)
=== Gli anni della guerra ===
: In tre non conviene, in effetti. O meglio, è un lavoraccio, uno dovrebbe ammazzarsi. Oppure chiedere tempo. Quante fotografie sono? -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 18:38, 29 mar 2017 (CEST)
[[File:Silone Lombardo Pertini.JPG|thumb|left|Silone con [[Ivan Matteo Lombardo]] e [[Sandro Pertini]] al XXIV Congresso del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (PSIUP) di Firenze del [[1946]]]]
::le foto sono almeno 200, com'era abbondantemente prevedibile su carta, l'ente, [https://www.google.it/maps/place/Azienda+Autonoma+di+Cura,+Soggiorno+e+Turismo+delle+isole+di+Ischia+e+Procida,+Via+Antonio+Sogliuzzo,+72,+80077+Ischia+NA/@40.7389543,13.9505676,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b6ac4b53550db:0x2c5bcdaf9c9b4da8 questo], le ha in uno scatolone perché deve catalogarle per poi darle ad un'emeroteca locale perché, essendo in una località turistica, molto logicamente va in liquidazione prima dell'inizio della stagione turistica, quindi la cosa sarebbe da chiudere in tempi brevi, preferibilmente: ce la facciamo a radunare una squadra per fare questo lavoro e magari pure altro? --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 14:07, 30 mar 2017 (CEST)
Nel [[1941]] esce in tedesco ''[[Il seme sotto la neve]]'', poi pubblicato l'anno seguente dalle "Nuove Edizioni di Capolago" a [[Lugano]], in lingua italiana, nonostante i tentativi del governo elvetico, su pressioni della Legazione italiana a [[Berna]], di sottoporre il romanzo a tagli censori. La vicenda narrata sembra essere la naturale prosecuzione di ''Pane e vino'' e il romanzo frutta a Silone giudizi estremamente lusinghieri, soprattutto dalla stampa e dalla critica letteraria straniera.
::: 200 foto sono tante ma non impossibili. La faccenda è che io sono a Roma, ci vorrebbe qualche napoletano in zona. -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:29, 30 mar 2017 (CEST)
 
::::la cosa anche qui presenta delle difficoltà, diciamo che se non vieni ''anche'' tu tanto vale rinunciare: che facciamo? --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 14:39, 30 mar 2017 (CEST)
Nel dicembre dello stesso anno Silone conosce a Zurigo [[Darina Laracy]], giovane corrispondente irlandese del [[New York Herald Tribune]]; dal primo incontro avvenuto in una nota biblioteca della città svizzera, passando per la successiva frequentazione sino alle nozze celebrate a [[Roma]] quattro anni più tardi, Darina resterà compagna inseparabile di Silone sino alla morte di lui.
::::: Non gliela posso fare. Se, ripeto, fossi in città sarebbe un altro discorso, mettici pure che ci vuole più tempo per andare da Napoli a Ischia che da Roma a Napoli... -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 14:42, 30 mar 2017 (CEST)
 
::::::ok, no problem :), come non detto.. La faccenda è che caricare 200 foto per poi scartarne 1, 10 o 100 per problemi con il copyright, gestire la cosa in due (ammesso che {{ping|Uomovariabile}} sia disponibile) eccetera è assolutamente improponibile.. --[[Speciale:Contributi/79.54.194.137|79.54.194.137]] ([[User talk:79.54.194.137|msg]]) 15:02, 30 mar 2017 (CEST)
Nel [[1942]] ad una conferenza dal titolo ''Situazione degli ex'', Silone illustra le sue idee ad un folto gruppo di esponenti politici svizzeri e tedeschi, attaccando il [[marxismo]] la cui involuzione dogmatica è, per lo scrittore, «una delle tragedie della nostra epoca», riscoprendo l'eredità cristiana e auspicando il [[federalismo]] per l'Europa alla fine del conflitto; parla inoltre del cosiddetto "Terzo Fronte" che si contrappone sia al fascismo sia all'ingerenza delle democrazie alleate, lanciando l'omonima testata di una rivista che assume come parola d'ordine la formula [[Mohandas Karamchand Gandhi|gandhiana]] della "disobbedienza civile". Redige inoltre ''Il manifesto per la disubbidienza civile'', pubblicato sul foglio "Il Terzo Fronte. Organo del Partito Socialista Italiano".
::::::: Ma il copyright non è in capo all'Ente? -- '''[[User:Blackcat|<span style="font-family:Bookman Old Style,Palatino Linotype,Times New Roman;color:#000000">SERGIO</span>]]''' <sup><small>[[User talk:Blackcat|<span style = "color:#4B0082">(aka the Blackcat)</span>]]</small></sup> 16:37, 30 mar 2017 (CEST)
 
A causa del suo eccessivo esporsi le autorità elvetiche dispongono il suo arresto, avvenuto il 14 dicembre [[1942]] con l'accusa di "illecito svolgimento di attività politica" ma, il provvedimento di espulsione emesso in seguito alla richiesta di estradizione inoltrata dal governo italiano non verrà mai eseguito; Silone infatti viene prima internato per motivi di salute a [[Davos]], quindi a [[Baden (Svizzera)|Baden]], dove resterà sino alla fine della sua permanenza in Svizzera.
 
È del [[1944]] la riduzione teatrale di ''Pane e Vino'' e prende il titolo di ''[[Ed egli si nascose]]'' pubblicato prima in tedesco e quindi in inglese grazie alla traduzione di Darina; in Italia il dramma appare solo l'anno successivo pubblicato dalla Editrice Documento.
 
Dal 1º febbraio [[1944]] diventa direttore della nuova edizione della rivista l'<nowiki/>''Avvenire dei lavoratori'', vecchio foglio di Zurigo, uscito in veste rinnovata e che Silone anima con interessanti dibattiti culturali, scrivendo gran parte degli articoli e scegliendo i temi da trattare; parallelamente collabora ad un'altra rivista, ''Libera Stampa'', giornale d'ispirazione socialista del [[Canton Ticino]].
 
=== Il ritorno in patria ===
Il 13 ottobre [[1944]] Silone rientra in Italia, dopo anni di esilio, atterrando con un piccolo aereo militare americano all'[[Aeroporto di Napoli-Capodichino|aeroporto di Capodichino]] di [[Napoli]]; trascorre la notte a [[Caserta]] e il giorno dopo è a [[Roma]] dove si vede con [[Pietro Nenni]]. Così il leader socialista annoterà nel suo diario, ricordando l'incontro<ref>Pietro Nenni, ''Tempo di guerra fredda, diari 1943-1956'', Sugarco Edizioni, [[Milano]], 1981</ref>:
{{Citazione|L'incontro è stato affettuosissimo. Silone era molto commosso. Per tagliar corto ad ogni recriminazione sul passato egli ha tenuto a dirmi che per lui io ero il capo del partito, che egli concordava pienamente con la politica unitaria, che si metteva a disposizione del partito se lo ritenevo utilizzabile, che in caso diverso, si sarebbe rifugiato nella sua attività di scrittore.}}
 
Dopo la [[Resistenza italiana|Liberazione]] e il difficile ritorno del paese alla normalità post-bellica, lo scrittore pescinese inizia la sua attività culturale anche in Italia, mostrando subito alcuni lati del suo anticonformismo, prendendo posizione contro l'[[antifascismo]] di facciata e manifestando la sua contrarietà ad ogni epurazione (a tal proposito pubblica sull'''[[Avanti!]]'' un articolo dall'eloquente titolo ''Superare l'antifascismo''<ref>{{cita news|Ignazio Silone|http://avanti.senato.it/avanti/files/Avanti%201896-1993%20PDF/Avanti-Lotto2/CFI0422392_19451030_171.pdf|Superare l'antifascismo|Avanti!|30 ottobre 1945|p=1}}</ref>).
 
Per Silone la politica è indissociabile dalla cultura e le sue analisi acute e profonde si manifestano sia in saggi pubblicati su varie riviste<ref>Vedasi per esempio il saggio ''Ideologia e politica'', pubblicato sulla rivista ''[[Mercurio (rivista)|Mercurio]]'' nel febbraio 1954</ref>, sia anche attraverso la partecipazione attiva a interessanti iniziative culturali (è presidente dell'Associazione Nazionale "Amici dell'Università" e fonda con la moglie il "Teatro del Popolo").
 
Nel dicembre [[1945]] Silone è nominato direttore dell'edizione romana dell'''Avanti!'', dopo aver sottoscritto, assieme a [[Sandro Pertini]], la mozione vincitrice del Primo Congresso Socialista; manterrà l'incarico sino all'estate dell'anno successivo. Viene quindi invitato a [[Londra]] assieme a Nenni, dal [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]] per le discussioni informali sul trattato di pace; qui conosce [[George Orwell]] con cui si incontra più volte.
 
Nel [[1946]] fonda e dirige il periodico (prima quindicinale, poi trasformato in settimanale) ''Europa socialista'', al quale dedica notevoli energie e larga parte del suo tempo, tanto da vedersi costretto a rinunciare all'incarico di Ambasciatore italiano a Parigi. La linea editoriale che Silone dà al periodico, riprendendo di fatto la battaglia politica e culturale condotta con l'''Avvenire dei Lavoratori'', si prefigge principalmente di rivendicare l'autonomia socialista dal PCI, di analizzare il rapporto tra politica e cultura e di lanciare il tema dell'unità europea.
 
=== Impegno politico e culturale ===
Prende parte alla "battaglia" politica all'interno del Partito Socialista, di cui fa parte, muovendosi sul piano della contestazione alla linea affine al PCI e per rivendicare l'autonomia socialista; innovative per l'epoca sono anche le sue posizioni di apertura verso la [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]]: nel [[1948]] si schiera contro il [[Fronte popolare]] voluto da Nenni e l'insuccesso elettorale dei socialisti gli dà ragione. Sono le premesse della sua nuova delusione politica che maturerà nella breve esperienza del [[Partito Socialista Unitario#Partito Socialista Unitario .281949-1951.29|PSU]] fondato nel dicembre [[1949]], dalla confluenza della corrente autonomista del PSI di [[Giuseppe Romita]], con la corrente di sinistra del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI). Sempre nel 1948 aveva sottoscritto, assieme a numerosi altri intellettuali e uomini di cultura, il manifesto ''Europa cultura e libertà''.
 
Intanto, per la prima volta la critica italiana sembra iniziare ad accorgersi del valore dello scrittore abruzzese, apprezzatissimo all'estero, ma ancora poco valutato in patria; significativo è il giudizio di [[Geno Pampaloni]]<ref>[[Geno Pampaloni]], ''L'opera critica di Ignazio Silone'', Il Ponte, gennaio [[1949]]</ref> che afferma, agli inizi del 1949:
{{Citazione|l'importanza di Silone nella nostra letteratura contemporanea è notevole, più grande certamente di quanto la critica sinora non abbia sospettato.}}
Nello stesso anno ''Fontamara'' esce sulla grande scena editoriale, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore, cui Silone era approdato e con cui rimarrà legato sino alla fine della sua produzione letteraria, seguito dalla seconda edizione de ''Il seme sotto la neve'' e dal suo primo romanzo del dopoguerra.
 
Il nuovo romanzo, ''[[Una manciata di more]]'', uscito nel [[1952]], è un vero e proprio atto d'accusa all'establishement comunista che per Silone appare ormai fagocitato nell'orbita sovietica avendo perso ogni contatto con i problemi reali della classe operaia. Mentre all'estero, come ormai di consueto, numerose sono le critiche positive che accolgono l'uscita del romanzo (che verrà tradotto in oltre dieci lingue), in Italia, come era prevedibile scoppiano le polemiche; duri attacchi vengono riservati allo scrittore dalle colonne dell'Unità, di [[Rinascita (rivista)|Rinascita]] e dell'Avanti!<ref>Elzeviro di [[Carlo Salinari]] sull'Unità del 31 luglio [[1952]]; Articolo non firmato su Rinascita, luglio-agosto [[1952]]; Giuseppe Petronio, Avanti!, 14 luglio [[1952]]</ref>, cui seguiranno le altrettanto dure schermaglie verbali fra lo scrittore<ref>Ignazio Silone, ''Un quesito da sdoppiare'' e ''Una questione tira l'altra'', sul ''Mondo'', 20 e 27 dicembre 1952</ref> e Togliatti<ref>Su ''Rinascita'', gennaio 1953</ref>.
 
Nel [[1953]], in un clima politico animato da un dibattito interno e internazionale piuttosto rovente, Silone è convinto da [[Giuseppe Saragat]] a candidarsi alle elezioni politiche nelle liste del [[PSDI]], ricavandone un insuccesso personale; primo dei non eletti nella XX circoscrizione ([[L'Aquila]], [[Chieti]], [[Pescara]], [[Teramo]]), ottiene appena 320 voti nella sua Pescina. Da quel momento si allontana in modo definitivo dalla politica attiva.
 
[[File:Tempo presente.JPG|thumb|left|Rivista ''Tempo presente'', novembre 1961]]
È presidente della giuria alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia|Mostra del cinema di Venezia]] del [[1954]] e l'impegno appassionato nell'[[Associazione per la libertà della cultura]] di cui lo scrittore abruzzese è uno dei principali animatori e dai cui soci viene soprannominato col termine gandhiano di ''mahatma'' (grande anima) lo porta a frequenti viaggi all'estero, durante i quali partecipa a conferenze e dibattiti assieme a personaggi del calibro di [[Jean Paul Sartre]] (cui Silone era in quel momento vicino, così ancor maggiormente alle idee di [[Simone Weil]]<ref>{{cita web |url=http://pdpace.interfree.it/s1_pieracci-9.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=15 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070819221011/http://pdpace.interfree.it/s1_pieracci-9.pdf |dataarchivio=19 agosto 2007 }} Silone e Simone Weil</ref>).
 
Dopo l'uscita della nuova edizione di ''Vino e pane'', rimaneggiata e ampliata, secondo la consuetudine propria di Silone, di riadattare alcune sue opere con revisioni e aggiornamenti, fonda con [[Nicola Chiaromonte]] la rivista ''[[Tempo presente]]'' (aprile [[1956]]), rispondendo alla necessità di portare in stampa un foglio culturale slegato dagli apparati dei partiti e indipendente dalle pressioni politiche e ideologiche. La rivista verrà considerata dalla storica e giornalista inglese [[Francis Stonor Saunders]] (in ''La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere e delle arti''), destinataria di finanziamenti della [[CIA]] attraverso l'[[Associazione per la libertà della cultura]]<ref>[http://www.tatarte.it/letture/cia.htm Arte e Potere<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, sebbene lo stesso Silone dichiarerà di esserne all'oscuro e di aver appreso la provenienza dei fondi solo nel [[1967]]<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/12/05/silone-la-cia-non-fatene-un-caso.html Silone e la CIA? Non fatene un caso - [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 5 dicembre [[1991]]</ref>.
 
In seguito alla [[Rivoluzione ungherese del 1956]], simpatizza per i rivoltosi di [[Budapest]] dirigendo il giornale magiaro d'Italia ''Olaszorszagi Magyar Ujsag'' e pubblica sul giornale francese ''L'Express'', nel dicembre 1956, il saggio ''La lezione di Budapest'', in cui, tra l'altro, attacca duramente l'atteggiamento di Togliatti che per lo scrittore nei confronti dei fatti ungheresi ha dimostrato di essere:
{{Citazione|di una volgarità e un'insolenza che la lingua italiana non aveva più conosciute dalla caduta del fascismo.}}
 
Prende parte attivamente, sempre nel 1956, alla battaglia di opinione in favore del sociologo triestino [[Danilo Dolci]], schieratosi al fianco dei contadini a [[Partinico]] e ivi arrestato pretestuosamente.
 
Spunti autobiografici e impianto scenico ancora una volta "abruzzese" caratterizzano il nuovo romanzo dello scrittore che vede le stampe nel 1956: ''[[Il segreto di Luca]]''. In aggiunta a questi temi, ormai classici nella narrativa siloniana, va segnalato per questo romanzo un approccio diverso, se non altro per la presenza di una storia d'amore, tematica sinora estranea alla produzione letteraria dell'ex-esule.
 
Partecipando a [[Rodi]], dal 6 all'11 ottobre [[1958]] ad un importante seminario dal titolo ''Governi rappresentativi e libertà pubbliche nei nuovi stati'' incentrato su temi di politica internazionale, ma dal cui pulpito lo scrittore lancia un segnale alla politica italiana, Silone inizia la sua "battaglia" ideale contro i partiti e la politicizzazione dell'intera vita pubblica nazionale.<ref>Ignazio Silone, ''Apparati di partito e partitocrazia - Un dibattito a Rodi'' su ''Tempo presente'', novembre 1958</ref>
 
=== "Cristiano senza chiesa" ===
Con una lucidità di analisi in grado di precorrere i tempi, Silone inizia a parlare già in quegli anni di regime partitocratico, affermando che «dato che il vero centro del potere reale è fuori dal parlamento, negli Esecutivi dei partiti, sarebbe più esatto dire che noi viviamo in un regime di partitocrazia». Dalla polemica contro gli apparati dei partiti, prende le mosse, sfociando in una dura presa di posizione nel corso della riunione ''Amici del mondo'' del [[1959]] tenuta in occasione del trentennale del [[Concordato]], l'analisi delle intromissioni della Chiesa nella vita politica italiana che esercita per Silone un decisivo controllo sul principale partito italiano, la [[Democrazia Cristiana|DC]].<ref>Ignazio Silone, L'unità politica dei cattolici italiani e il controllo della Santa Sede sulla DC'', su ''Tempi moderni'', giugno [[1959]]</ref>
 
Come si era dimostrato "socialista senza partito", così Silone manifesta la sua insofferenze per le gerarchie ecclesiastiche, autodefinendosi anche "cristiano senza chiesa"<ref>Le due definizioni sono contenute in un'intervista a ''L'Express'' del 23 gennaio [[1961]]</ref>; fautore di un [[Cristianesimo]] capace di ripercorrere la sua storia per tornare alla purezza del messaggio evangelico delle origini, l'intellettuale abruzzese matura, già negli ultimi anni cinquanta le sue convinzioni che lo porteranno a scrivere alla fine del decennio successivo uno dei suoi libri di maggior successo di critica. Il "socialismo cristiano" di Silone non ammette compromessi con sovrastrutture e apparati; di lui così scriveranno i critici:«La corruzione della religione era tra le cose che più lo ferivano e lo muovevano a sdegno»<ref>Margherita Pieracci Harwell, ''Un cristiano senza chiesa'', Edizioni Studium, [[Roma]], 1991</ref>
 
Nel maggio del [[1960]] viene pubblicato ''[[La volpe e le camelie]]'', romanzo che si presenta come rifacimento di un vecchio racconto inserito ne ''Il viaggio a Parigi'', dal titolo ''La volpe'', opera forse non tra le sue più conosciute ma che, nonostante alcune critiche espresse dall'editore [[Alberto Mondadori]] riuscirà a vendere nella sua seconda edizione ([[1964]]), oltre 70.000 copie.
 
L'anno seguente prende parte ad un convegno sulla letteratura araba contemporanea, di cui la rivista ''Tempo presente'' è tra gli organizzatori e intraprende un viaggio con la moglie nel [[Medio Oriente]]. Visitando la [[Terra Santa]], definisce quei luoghi, così simili a quelli dei suoi romanzi, «paesaggio dell'anima».
 
Nel [[1962]], dopo l'uscita della terza edizione de ''Il seme sotto la neve'' e de ''[[La scuola dei dittatori]]'', saggio analitico del fascismo e più in generale dei totalitarismi, inizia la sua collaborazione con [[Il Resto del Carlino]], su pressante invito di [[Giovanni Spadolini]], proprio mentre le fortune economiche di ''Tempo presente'' iniziano a creare enormi difficoltà a Silone e Chiaromonte che riusciranno comunque a far uscire la rivista sino al [[1968]].
 
Nel [[1963]] diventa addetto culturale dell'ambasciata statunitense a Roma, nonostante le polemiche che c'erano state sui presunti finanziamenti occulti americani alla rivista ''Tempo presente'', peraltro sdegnosamente smentite da Silone, vincendo per la prima volta una sorta di scetticismo ad impegnarsi con gli americani stessi che pur lo stimavano notevolmente come scrittore da un lato ma che lo avevano accusato di [[maccartismo]] dall'altro.
 
=== Il riconoscimento della critica ===
Il [[1965]] è l'anno di pubblicazione di ''[[Uscita di sicurezza (Ignazio Silone)|Uscita di sicurezza]]''. È questa l'opera che inizia a dargli i primi reali riconoscimenti della critica italiana. Lo scrittore, sin dai tempi di ''Fontamara'', apprezzatissimo e valutato positivamente all'estero, non aveva avuto che scarni riconoscimenti in Italia dove la critica lo bollava abbastanza sbrigativamente come autore della letteratura del "fuoriuscitismo" e incline ad un'attitudine moralistica e dallo scarso valore artistico.
 
Con ''Uscita di sicurezza'', che si presenta come una sorta di "diario politico" ci si rende conto di avere a che fare con un personaggio diverso e non mancano le autocritiche di chi in passato lo aveva osteggiato.<ref>Si veda l'articolo di [[Indro Montanelli]] su [[Il Corriere della Sera]] del 5 giugno [[1965]].</ref>
 
A quest'opera di riabilitazione, ancorché tardiva, sfuggono tuttavia gli intellettuali di ispirazione [[marxismo|marxista]] che, nonostante la coraggiosa presa di posizione in favore di Silone di [[Carlo Bo]]<ref>[[Carlo Bo]], ''Chi ha paura di Silone'', in [[L'Europeo]], 10 agosto 1965</ref>, non gli consentono di prendere parte al [[Premio Viareggio]] di quell'anno; significativa è la frase che, secondo alcuni, avrebbe pronunciato il presidente del premio letterario, [[Leonida Répaci]] che, parlando di ''Uscita di sicurezza'' e caldeggiando la sua esclusione dal premio letterario, avrebbe affermato espressamente: «Non si può premiare un libro che offende la memoria di Togliatti».<ref>Ottorino Gurgo e Francesco De Core, ''Silone'', Marsilio Editori, 1998</ref>
 
Molto più benevoli rispetto al passato si dimostrano invece i critici di ispirazione cattolica, che accolgono l'opera se non altro con compassata assenza di preconcetti. All'estero invece si continua ad osannare lo scrittore abruzzese; così parla di Silone nel [[1969]], [[Irwing Howe]]:<ref>[[Irwing Howe]], in ''The New York Times Book Review'', dicembre 1969</ref>«Ogni sua parola sembra avere una qualità speciale, un'impronta di fraterna, disincantata umanità. È veramente un po' un mistero che la critica letteraria con tutte le sue solennità, non ha mai ben penetrato: che un uomo, scrivendo così semplicemente e senza pretese, possa far sentire come inconfondibilmente suo tutto ciò che pubblica» e lo elogia anche [[Bertrand Russell]] accostandolo alle grandi personalità italiane di sempre.<ref>''Questionario per filo diretto'' su ''Uomini e idee'', [[Napoli]], gennaio-febbraio 1966</ref>
 
A testimoniare il grande senso di autonomia del pensiero siloniano, ecco quanto il pescinese scrive in ''Uscita di sicurezza'', a proposito del concetto di libertà, in lui sempre molto forte, sino a sfiorare per alcuni versi l'anarchismo:{{Citazione|La libertà... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica.}}
 
Nel [[1966]] riceve la laurea ''honoris causa'' a [[Università di Yale|Yale]], negli Stati Uniti e sempre in quell'anno la [[RAI]] manda in onda una riduzione teatrale di ''Ed egli si nascose'' e un telefilm tratto da ''La volpe e le camelie''. La popolarità di Silone, dopo anni di ostracismo, inizia a lievitare.
 
=== Il Super Campiello ===
[[File:Locandina Silone.JPG|thumb|left|Locandina della riduzione teatrale de ''L'avventura di un povero cristiano'']]
Ma la consacrazione definitiva di Silone in patria, ancorché tardiva, giunge con il [[1968]], anno in cui esce ''[[L'avventura di un povero cristiano]]'', il suo ultimo libro pubblicato in vita. Si tratta di uno scritto che reinterpreta, attualizzandola, la vicenda di [[Celestino V]], forse il papa del "gran rifiuto" dantesco. Per approfondire le vicende del papa-eremita, Silone aveva lavorato alacremente per oltre un anno nel suo Abruzzo, tra [[Sulmona]], [[Avezzano]], [[L'Aquila]] e [[Pescasseroli]] con ricerche di documenti d'archivio e nonostante alcuni seri problemi di salute (fu ricoverato anche in ospedale).
 
Nella prima parte del libro lo scrittore pescinese ricostruisce proprio il suo percorso in terra d'Abruzzo, di cui decanta il sentore di quella purezza dell'ideale cristiano cui si sente profondamente legato. Così Silone descrive la [[Majella]], il monte che fece da scenario alle vicende di Pietro Celestino, narrate nel libro:{{Citazione|La Maiella è il Libano di noi abruzzesi. I suoi contrafforti, le sue grotte, i suoi valichi sono carichi di memorie. Negli stessi luoghi dove un tempo, come in una Tebaide, vissero innumerevoli eremiti, in epoca più recente sono stati nascosti centinaia e centinaia di fuorilegge, di prigionieri di guerra evasi, di partigiani, assistiti da gran parte della popolazione}}
 
''L'avventura di un povero cristiano'' è un successo editoriale e di critica e grazie al libro Silone vince nel maggio del '68, a [[Udine]], il [[Premio Moretti d'Oro]] e il 3 settembre gli viene conferito a [[Venezia]] il [[Premio Campiello|Super Campiello]].<ref>Gli altri finalisti el Campiello di quell'anno furono: [[Pier Maria Pasinetti]], [[Luigi Compagnone]], [[Arrigo Benedetti]] e [[Carlo Castellaneta]].</ref> Lo scrittore, colpito ancora da un'indisposizione non può presenziare alla cerimonia di premiazione all'[[San Giorgio Maggiore (isola)|Isola di San Giorgio]], ma si collega da casa grazie alla [[RAI]].
 
La critica è quasi unanime nel considerare l'ultimo lavoro letterario prodotto come il punto più alto dell'intera produzione siloniana; la stampa comunista sembra invece continuare ad ignorarlo. Il libro riceverà, 4 anni dopo la morte dello scrittore, anche il Campiello d'Oro dei vent'anni ([[1982]]).
 
Il 31 agosto [[1969]] l'<nowiki/>''Avventura'' trova la sua dimensione teatrale, peraltro presente volutamente nel testo, con la messa in scena del dramma celestiniano a [[San Miniato]]; seguirà una seconda rappresentazione il 21 gennaio [[1971]] ad [[Ancona]].
 
Ma il 1968, anno di successi personali per Silone, oltre che di stravolgimenti politici che non lasciano indifferente lo scrittore, è anche l'anno in cui si chiude l'esperienza di ''Tempo presente'' che, per difficoltà economiche, sospende le sue pubblicazioni.
 
=== Gli ultimi anni ===
Il 19 marzo [[1968]] Silone è insignito del ''Premio internazionale di letteratura'' a [[Gerusalemme]]; l'anno seguente, in occasione del suo settantesimo compleanno, riceve numerose attestazioni di stima con articoli sui principali quotidiani italiani<ref>Da segnalare gli articoli di [[Geno Pampaloni]] su [[Il Corriere della Sera]], di [[Enrico Falqui (letterato)|Enrico Falqui]] su [[Il Tempo]] e di [[Enzo Siciliano]] su [[La Stampa]]</ref>, con la pubblicazione di saggi e studi sullo scrittore e con un numero speciale della rivista ''Il Dramma'' che raccoglie testimonianze di scrittori e intellettuali di tutto il mondo e su cui lo stesso Répaci che, anni prima gli aveva negato il ''Premio Viareggio'', ora dice di lui:«è uno dei massimi scrittori d'oggi ed è una vergogna l'averlo tenuto per decenni nell'ombra».
 
Gli viene conferita la laurea ''honoris causa'' all'[[Università di Tolosa]] con la seguente motivazione: «aver anticipato con la sua opera i problemi giovanili del maggio parigino»; a Parigi gli viene conferito nel [[1971]] il premio mondiale della letteratura "Del Duca" ma, dopo la premiazione è colto da malore e viene ricoverato. I suoi problemi di salute, aumentati a partire dal [[1972]] non gli consentono più frequenti spostamenti dalla sua casa romana di via Villa Ricotti dove vive con la moglie Darina, ma nonostante ciò continua a partecipare a dibattiti intellettuali e a scrivere.
 
Nel [[1974]] viene pubblicato su ''Oggi e domani'', rivista pescarese, un suo racconto dal titolo ''Vita e morte di un uomo semplice''. Nel [[1977]] è colpito da un'altra grave crisi del suo male, ma la moglie Darina lo porta a [[Fiuggi]] e il peggio viene scongiurato. Nello stesso anno Silone inizia a scrivere il suo nuovo romanzo, ''[[Severina]]'', una storia di una ragazza orfana allevata in un convento che assiste ad un corteo operaio in cui viene ucciso un manifestante. Ma lo scrittore non riesce a completare il romanzo; dopo il suo ritorno a Roma infatti, Silone si aggrava e il viaggio verso la clinica Florissant di [[Ginevra]] sarà l'ultimo della sua vita.
 
[[File:Tomba di Silone.JPG|thumb|La tomba di Silone a Pescina]]
Il 22 agosto [[1978]] Ignazio Silone muore nella clinica ginevrina e due giorni dopo le sue ceneri vengono trasportate a [[Pescina]] per essere poste nella tomba di famiglia. L'anno successivo le ceneri dello scrittore sono collocate nel luogo dove riposano tuttora, per adempiere alla sua richiesta:
{{Citazione|Mi piacerebbe di esser sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino, in lontananza.}}
 
Aveva detto qualche anno prima, in un'intervista in cui gli era stato chiesto se avesse paura della morte:{{Citazione|No. Le sono stato varie volte molto vicino perché la mia salute non è mai stata molto forte. Sì, ho avuto dei momenti in cui le sono stato assai vicino. Non ne ho paura. È una realtà che fa parte dell'insieme degli altri problemi sul significato della vita. Chi pensa seriamente al significato dell'esistenza non può non pensare anche alla morte che è la fine dell'esistenza.}}
 
Tre anni dopo la morte del marito, nel [[1981]], Darina Laracy porta a termine il lavoro di revisione e completamento dell'ultimo romanzo, ''Severina'', e lo dà alle stampe.
 
Nel [[1990]] gli viene attribuito il [[Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante]] alla memoria.<ref>{{Cita web|url = http://www.premioprocidamorante.it/albo-vincitori/|titolo = Albo vincitori "Isola di Arturo"|sito = premioprocidamorante.it|accesso = 9 maggio 2019}}</ref>
 
== Le tematiche siloniane ==
{{Citazione|Tutto quello che m'è avvenuto di scrivere, e probabilmente tutto quello che ancora scriverò, benché io abbia viaggiato e vissuto a lungo all'estero, si riferisce unicamente a quella parte della contrada che con lo sguardo si poteva abbracciare dalla casa in cui nacqui. È una contrada, come il resto d'[[Abruzzo]], povera di storia civile, e di formazione quasi interamente cristiana e medievale. Non ha monumenti degni di nota che chiese e conventi. Per molti secoli non ha avuto altri figli illustri che [[Santo#Cristianesimo|santi]] e [[Scalpellino|scalpellini]]. La condizione dell'esistenza umana vi è sempre stata particolarmente penosa; il dolore vi è sempre stato considerato come la prima delle fatalità naturali; e la [[Croce cristiana|Croce]], in tal senso, accolta e onorata. Agli spiriti vivi le forme più accessibili di ribellione al destino sono sempre state, nella nostra terra, il [[Ordine francescano|francescanesimo]] e l'[[anarchia]].<ref>Ignazio Silone, citato in: Indro Montanelli, ''I protagonisti'', Rizzoli Editori, Milano 1976, pp. 181-182.</ref>}}
 
Care a Silone sono senz'altro le tematiche di denuncia sociale<ref>[[Nello Ajello]], ''Ignazio Silone tra populismo e cristianesimo'', in "il Mulino", 9/1953, pp. 416-430, DOI: 10.1402/18026.</ref> e di impegno politico profondo di cui tutte le sue opere sono impregnate. Lo scrittore abruzzese è tra i primi, assieme ad una nutrita schiera di scrittori anglosassoni, ad affrontare le tematiche sociali all'interno della forma narrativa del [[romanzo]]; ma Silone è portatore di tematiche contadine, laddove altri avevano invece analizzato il mondo operaio della società post-industriale. Emblematico di tutto ciò è ovviamente ''Fontamara'', in cui la critica sociale emerge da uno sfondo di solidarietà e pietà cristiana, e accanto ad altri temi del periodo in cui il romanzo fu scritto, come lo spaccato della vita italiana nelle campagne nel periodo fascista, l'ignoranza dei "cafoni" e la loro assoluta distanza dalla politica, rappresentate con toni ora satirici ora più amari e disincantati.
 
Forti sono state le ripercussioni che le vicende personali dello scrittore hanno avuto su tutta la sua produzione letteraria. L'uscita forzata dal Partito Comunista, dopo la disillusione dello stalinismo, l'assunzione di posizioni di intransigenza e di rifiuto del compromesso con qualsiasi sovrastruttura costituita, accanto al ritrovato impegno culturale e politico prima come antifascista, poi come portatore di ideali di "socialismo cristiano", hanno fatto emergere spunti fortemente autobiografici in opere come ''Pane e vino'', ''Il seme sotto la neve'' o ''Il segreto di Luca''.
 
Il protagonista di ''Pane e vino'' ad esempio, il rivoluzionario Pietro Spina, si pone in forte antagonismo con il conformismo politico dello stesso partito in cui ha militato e da cui è stato espulso, e cerca quindi, disilluso, di recuperare quegli ideali di libertà e di solidarietà umana che erano alla base del suo credo, con un tentativo di ritorno quasi utopistico ai valori elementari dell'uomo.
 
Gli schemi narrativi siloniani, fatti di un linguaggio semplice, per certi versi poco letterario, sono sovente costruiti sulla base della salda cultura contadina da cui l'autore proviene e sono talvolta il risultato delle narrazioni delle storie di vita, delle leggende, delle credenze popolari apprese in età giovanile nel suo Abruzzo. È così ad esempio, che la rappresentazione quasi mitica dei "cafoni" fontamaresi, contrapposti in modo netto a tutte le altre componenti sociali, assume una valenza per certi aspetti inedita nella letteratura, essendo Silone il primo a presentare la realtà contadina del meridione d'Italia non più come idilliaca e oleografica, ma amara, cruda e conflittuale, con tutto il suo disperato pathos di rassegnazione e di sacrificio. Così scrive ne ''Il seme sotto la neve'':«La verità non è nella coscienza dei poveri, ma nella loro esistenza; essi vi sono murati, incorporati; da capo a piedi».
A conferma di ciò, è significativo il giudizio di [[Gustav Herling]] il quale rileva che «per Silone il metro di misura era la vita quotidiana, in particolare quella della regione dove era nato. Lì era la vera fonte del suo modo di ragionare».<ref>Testimonianza di Gustav Herling, raccolta da Bruno Falcetto in Ignazio Silone ''Romanzi e saggi'', vol. I, 1927-1944, Arnoldo Mondadori Editore, [[Milano]], 1998</ref>
 
Importanti sono i temi legati alla religione nella produzione siloniana, in particolare la rielaborazione degli ideali cristiani alla luce del dilemma tra la disobbedienza all'autorità gerarchica costituita (la Chiesa) e la coscienza di chi crede. Il cristianesimo di Silone non è dogmatico, ma è ispirato ai valori primitivi dell'amore disinteressato, dell'abbattimento delle diseguaglianze sociali, della lotta incessante all'ingiustizia<ref>[http://www.avanti.it/index.php/tempo-reale/93-l-avanti-in-edicola/5872-silone-il-rapporto-con-labruzzo-e-il-cristianesimo-di-angelo-simonazzi.html Silone, il rapporto con l'Abruzzo e il Cristianesimo, Avanti, 27 aprile 2009]</ref>, della solidarietà, del rifiuto di ogni compromesso, come emerge in modo emblematico ne ''L'avventura di un povero cristiano'', romanzo in cui l'autore presenta la figura di [[Celestino V]] come modello per il suo cristianesimo. Silone si rifà, in maniera utopica, alla figura del mistico [[Gioacchino da Fiore]], come spiega in ''Uscità di sicurezza'': «Presso i più sofferenti, sotto la cenere dello scetticismo, non s'è mai spenta l'antica speranza del [[Regno dei Cieli|Regno]], l'antica attesa della [[carità]] che sostituisca la [[Legge di Dio|legge]], l'antico sogno di [[Gioacchino da Fiore]], degli [[Ordine francescano#Una storia complessa|Spirituali]], dei [[Congregazione dei Celestini|Celestini]]».
 
== Hanno detto di lui ==
{{organizzare|le citazioni vanno spostate su Wikiquote}}
{{F|drammaturghi italiani|arg2=scrittori italiani|ottobre 2013|Poco fontata}}
 
{{Citazione|Notavo in lui molta sensibilità, molta impressionabilità anche, ma nello stesso tempo un fervore nella sua fede comunista. Era stato educato cattolico e la domanda, che del resto è di ogni essere umano, perché ci siamo e cos'è questo universo e dove va?, questa è la domanda, ch'è al fondo di ogni religione, era in lui, io lo sentivo|[[Camilla Ravera]]}}
 
{{Citazione|Vorrei dirle quanto l'apprezzo e la stimo come uomo e come artista, e con quanta profondità mi afferra e mi colpisce la serietà della sua vita, di cui ho potuto ascoltare recentemente qualche particolare più intimo, e come mi è caro prezioso conoscerla, cosa che verosimilmente non sarebbe stata possibile se entrambi i nostri destini avessero avuto un corso più piatto e comodo|[[Thomas Mann]], dopo aver letto ''Fontamara''}}
 
{{Citazione|La rivoluzione di Silone è la rivoluzione degli uomini nudi. Nudi, non soltanto nel senso di sprovveduti ma, più profondamente, nel senso di uomini soli, solamente uomini. Uomini che conoscono la loro solitudine e si sforzano perpetuamente di spezzarla con la fiducia e con le opere di misericordia: dar da bere agli assetati, nutrire gli ignudi, guarire gli ammalati|Gilbert Sigaux}}
 
{{Citazione|A meritare il Nobel era Silone. Silone parla a tutta l'Europa. Se io mi sento legato a lui, è perché egli è nello stesso tempo incredibilmente radicato nella sua tradizione nazionale e anche provinciale|[[Albert Camus]]}}
 
{{Citazione|Silone è stato escluso dal Viareggio così come sinora lo abbiamo escluso dalle nostre preoccupazioni e dalle nostre riflessioni quotidiane, un po' perché il suo caso disturba, dà noia, e soprattutto perché affrontarlo richiederebbe un altro impegno e finirebbe per investire tutta la nostra struttura intellettuale e spirituale.|[[Carlo Bo]], 1º agosto 1965<ref>Carlo Bo, ''Hanno avuto paura'', in ''[[L'Europeo]]''; articolo riprodotto con stessa data su ''[[La Fiera Letteraria]]'', col titolo ''Antiche viltà della nostra cultura''.</ref>}}
 
{{Citazione|È ora di riconoscere che Silone, questo scrittore di un libro unico, monomane per sincerità e perché ha qualcosa di preciso e urgente da dire, asciutto, intenso, pieno di riserve segrete, condotto allo scrivere solo da una prepotente necessità interiore, è uno dei pochi nostri scrittori viventi dotati di grandezza|[[Guido Piovene]]}}
 
{{Citazione|Sogno...sì, sogno un cristianesimo sociale e diciamo pure socialista. Un cristianesimo che ormai prescinda dalle strutture storiche della Chiesa, ma che riscopra alcuni vecchi miti, profonde tradizioni e che ami la libertà. E un socialismo non ancorato alle ideologie di partito e meno ancora agli apparati burocratici. È vero, sa di utopia (...) Dimenticavo, c'è uno scrittore italiano che sento vicino in questo sogno, uno scrittore che stimo anche come uomo, Ignazio Silone.|[[Heinrich Böll]]}}
 
{{Citazione|Leggendo i suoi primi romanzi, ''Fontamara'', ''Pane e vino'', ''Il seme sotto la neve'', e pur ammirandoli, ero caduto in abbaglio sull'autore. Lo avevo preso per uno di quegl'industriali dell'antifascismo che, riparati all'estero, avevano trovato nella universale avversione alla dittatura una comoda scorciatoia al successo dei libri di denunzia. Lo consideravo insomma un profittatore del regime a rovescio (come del resto ce ne sono stati). E una conferma mi era parso di vederla nel fatto che finito, col fascismo, l'antifascismo, parve finito anche il narratore Silone.<br />Poi vennero ''Una manciata di more'', ''Il segreto di Luca'', ''La volpe e le camelie''. Ma vennero soprattutto alcuni saggi politici che mi costrinsero a ricredermi. Ed era proprio questo che non riuscivo a perdonargli. Mi era antipatico non per i suoi, ma per i miei errori. Più lo conoscevo attraverso i suoi scritti, e più dovevo constatare che non solo egli non somiglia affatto al personaggio che m'ero immaginato, ma che anzi ne rappresenta la flagrante contraddizione. [...]<br />Fenomeno unico, o quasi unico, fra gli sconsacrati del comunismo che di solito non superano mai più il trauma e trascorrono il resto della loro vita a ritorcere l'anatema, Silone non recrimina. Egli rifiuta i grintosi e uggiosi atteggiamenti del moralista, o meglio ne è incapace. Domenicano con se stesso, è francescano con gli altri, e quindi restio a coinvolgerli nella propria autocritica. Cerca di metterne al riparo persino Togliatti; e se non ci riesce che in parte, non è certo colpa sua. Qui non c'è che un accusato: Silone. E non c'è che un giudice: la sua coscienza.|[[Indro Montanelli]], 5 giugno 1965<ref>Indro Montanelli, ''I protagonisti'', Rizzoli Editori, Milano 1976, pp. 180-181 e 186-187</ref>}}
 
{{Citazione|Silone era un uomo dal cuore puro, un intellettuale onesto. Di Silone c'è una frase che ho sentito di recente: "Gli schiamazzi della folla non possono far tacere la voce della coscienza". C'era tutto Silone in quella frase.|[[Sandro Pertini]]}}
 
{{Citazione|Si, era sempre estremamente sensibile all'origine sociale della gente, alle classi. Ma per questo non occorre il marxismo, basta vivere tra i cafoni abruzzesi.|[[Gustaw Herling-Grudziński]]}}
 
== Opere ==
=== Narrativa ===
* ''[[Fontamara]]'' ([[1930]]), Zurigo, Dr. Oprecht & Helbling A-G, 1933; Basilea 1934 (in tedesco); Zurigo-Parigi, Nuove edizioni italiane, 1933 (in italiano); Roma, Faro, 1947; Milano, A. Mondadori 1949.
* ''[[Un viaggio a Parigi]]'' ([[1934]]), Pescina, Fondazione Ignazio Silone, 1992.
* ''Pane e vino'', Zurich, Verlag Oprecht, 1936 (in tedesco); London, J. Cape, 1937 (in inglese); Lugano, Nuove edizioni di Capolago, 1937 (in italiano). Prima edizione in Italia, riveduta col titolo di ''[[Vino e pane]]'', Milano, A. Mondadori, 1955.
 
* ''[[La scuola dei dittatori]]'' ([[1938]]) - Zurigo 1938 in tedesco curata da Jacob Huber ''Die Schule der Diktatoren'', Europa Verlag; nell'edizione americana 1938 e inglese del [[1939]] ''The School for Dictators'' a cura di Gwenda David ed Eric Mosbacher, Harper and Brothers, New York 1938 e Londra 1939; in Argentina col titolo di ''La escuela de los dictadores'' a cura di Julio Indarte, [[Buenos Aires]] [[1939]]; in ebraico ''Beit sefer lediktatirim'', a cura di Abraham Kariv, [[Tel Aviv]] [[1941]]; in Italia a puntate nel [[1962]] su ''Il Mondo'' e successivamente da Mondadori [[1962]]; in Francia col titolo di ''L'école des dictateurs'' a cura di Jan-Paul Samson, Gallimard, Parigi [[1964]]; in Germania ''Die Kunst der Diktatoren'' a cura di Lisa Rüdiger, Verlag Kiepenheuer und Witsch, Colonia [[1965]]
 
*''[[Il seme sotto la neve]]'' ([[1941]]), Zurigo-New York, Oprecht, 1942 (in tedesco); Lugano, Nuove edizioni di Capolago, 1942 (in italiano); Roma, Faro, 1945; Milano, A. Mondadori 1950; [[1961]] (interamente riveduta).
 
*''[[Una manciata di more]]'', Milano, A. Mondadori, 1952.
*''[[Il segreto di Luca]]'', Milano, A. Mondadori, 1956.
*''[[La volpe e le camelie]]'', Milano, A. Mondadori, 1960; con il racconto ''La volpe'' e un saggio critico di [[Andrea Paganini]], Poschiavo, L'ora d'oro, 2010. ISBN 978-88-904405-4-0.
*''[[L'avventura di un povero cristiano]]'', Milano, A. Mondadori, [[1968]]. [vincitore del [[Premio Campiello]]]
*''[[Severina]]'' ([[1971]]), a cura e con testi di [[Darina Laracy|Darina Silone]], Milano, A. Mondadori, [[1981]].
 
=== Saggistica ===
* ''[[Il fascismo. Origini e sviluppo]]'' (''Der Faschismus: seine Entstehung und seine Entwicklung'') ([[1934]]) - Zurigo 1934
*''Memoriale dal carcere svizzero'', ([[1942]]) - [[Lerici (casa editrice)|Lerici]], [[Cosenza]] 1979
* ''[[Uscita di sicurezza (Ignazio Silone)|Uscita di sicurezza]]'' ([[1965]]) - Firenze, Vallecchi 1965
* ''L'Avvenire dei Lavoratori'' ([[1944]]-[[1945|45]]) - ristampa anastatica a cura di S. Merli e G. Polotti, Istituto Europeo di Studi Socialisti, [[Milano]] 1992
* ''Gli articoli di «Information»'' (Zurigo [[1932]]-[[1934|34]]) - a cura di M. A. Morettini Bura, Università per Stranieri, Guerra, [[Perugia]] 1994
 
=== Teatro ===
* ''[[Ed egli si nascose]]'' ([[1944]]) - Zurigo-Lugano, 1944; Roma, Documento 1945; in "Teatro", n. 12-13, 1º luglio 1950
* ''[[L'avventura di un povero cristiano]]'' (dall'omonima opera narrativa), in "Il Dramma", 12 settembre 1969
 
=== Altri scritti ===
(elenco non esaustivo)
* Prefazione a ''The living thoughts of Mazzini'' ([[1939]]) (in inglese); rivista "Il Ponte", [[1949]] (in italiano)
* ''L'eredità cristiana: l'utopia del Regno e il movimento rivoluzionario'', conferenza tenuta a Roma nel [[1945]].
* ''L'Abruzzo'', in "Abruzzo e Molise" ("Attraverso l'Italia", XIV), Milano, Touring Club Italiano, [[1950]]
* ''Testimonianze sul comunismo'', Comunità, Torino 1950
* ''Nei bagagli dell'esule'', saggio in AA. VV., Esperienze e studi socialisti, [[1954]]
* ''La scelta dei compagni'', Torino, "Quaderni" dell'Associazione Culturale Italiana, 1954
* ''Un dialogo difficile'', (epistolario con Ivan Anissimov), Roma, Opere Nuove [[1958]]
* Prefazione a ''Blasco: la riabilitazione di un militante rivoluzionario'' di Alfredo Azzaroni, Edizioni Azione Comune, ([[1962]])
* ''Ecco perché mi distaccai dalla Chiesa'', in "La Discussione", 31 ottobre [[1965]], e in "La Fiera Letteraria", 7 novembre [[1965]]
[[File:Museo Silone.JPG|thumb|Una sala del Museo Silone]]
== Archivio ==
Le carte dello scrittore abruzzese sono conservate a Firenze presso la Fondazione di Studi Storici "Filippo Turati"<ref>[http://www.pertini.it/turati/a_silone.html Fondazione di Studi Storici "Filippo Turati"]</ref>. Il fondo si compone di 44 buste, divise in 267 fascicoli, con una raccolta di fotografie e alcuni filmati.
 
Sia l'archivio<ref name="fondo">{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=334551|titolo=Fondo Ignazio Silone|sito=SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=8 gennaio 2018}}</ref> sia la biblioteca costituita da quasi {{FORMATNUM:4000}} volumi catalogati, furono donati alla fondazione da Darina Laracy, il 23 settembre [[1985]]; in particolare, la documentazione archivistica, riordinata e inventariata dallo stesso Silone quando era in vita, era stata definita "di notevole interesse storico" nel [[1979]], con provvedimento della [[Sovrintendenza archivistica]] per il [[Lazio]].
 
== Museo Silone ==
Un museo dedicato allo scrittore (con sede a Pescina), nato grazie alle donazioni del [[2000]] di Darina Laracy e inaugurato il 1º maggio [[2006]], per volontà del ''Centro Studi Ignazio Silone'', del Comune di Pescina e grazie al contributo dell'[[Archivio di Stato dell'Aquila]], ha l'obiettivo di ricordare l'opera letteraria, politica e di intellettuale dello scrittore.
 
Il percorso museale, con carattere cronologico, ripercorre le tappe principali della vita di Silone, attraverso le sue opere letterarie, i documenti d'archivio e alcuni oggetti personali; vengono rivisitati con documenti e immagini anche alcuni importanti avvenimenti storici che fecero da cornice alla vita dello scrittore.
 
Tra gli oggetti conservati presso il museo, l'archivio, la biblioteca, le foto di alcuni personaggi cari a Silone, lettere e carte autografe, oltre a numerose edizioni in lingua straniera delle sue opere letterarie.
[[File:Silone legione d'onore.JPG|thumb|La Legion d'Onore conferita a Silone]]
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza=Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
|data = 1973
}}
{{Onorificenze
|immagine=ITA OMRI 2001 Cav BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|data = 1973
}}
== Premi, riconoscimenti ==
* [[Premio Marzotto]] per ''Uscita di sicurezza'', 1965.
* Laurea ''honoris causa'', [[Università di Yale]], 1966.
* Premio Moretti d'Oro per ''L'avventura di un povero cristiano'', 1968.
* [[Premio Campiello]] per ''L'avventura di un povero cristiano'', 1968.<ref>{{Cita web|url = http://www.premiocampiello.org/confindustria/campiello/istituzionale.nsf/($linkacross)/A0DA0F82AD480CE0C12573A3004FE715?opendocument&language=IT|titolo = Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni|sito = premiocampiello.org|accesso = 24 febbraio 2019}}</ref>
* Laurea ''honoris causa'', [[Università di Tolosa]], 1969.
* [[Jerusalem Prize|Premio Internazionale di Letteratura Gerusalemme]], 1969.
* Premio mondiale ''Cino del Duca'', Parigi, 1971.
* Laurea ''honoris causa'', [[Università di Warwick]], 1972.
* Penna d'Oro per la letteratura della [[Presidente del Consiglio dei Ministri|Presidenza del Consiglio dei ministri]], 1973.
* [[Gottfried-Keller-Preis]], 1973.
* Premio Campiello d'oro dei Vent'anni, postumo, 1982.
 
== Cinema ==
[[Piero Schivazappa]], [[Ottavio Spadaro]] e [[Diego Fabbri]] realizzarono tra il [[1969]] e il [[1974]] gli sceneggiati tratti dai romanzi siloniani ''[[Vino e pane]]'', ''[[Il segreto di Luca]]'' e ''[[L'avventura d'un povero cristiano]]'' trasmessi dalla [[Rai]]<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/filmografia/?s=13054|titolo=Filmografia di Ignazio Silone|editore=My Movies|accesso=4 febbraio 2019}}</ref>.
Nel [[1977]] è stata prodotta la [[Fontamara (film)|versione cinematrografica]] di ''[[Fontamara (romanzo)|Fontamara]]'', con [[Michele Placido]] come attore protagonista e [[Carlo Lizzani]] come regista. Nel 1983 [[Lucio De Caro]] realizzò con la stessa opera uno sceneggiato per la Rai in quattro puntate<ref>{{cita web|url=http://www.teche.rai.it/sceneggiati-e-fiction-1982-1984/|titolo=Sceneggiati e fiction 1982-1984|editore=Teche Rai|accesso=4 febbraio 2019}}</ref>.
 
== Galleria d'immagini ==
{{organizzare|le foto vanno lungo il testo e non in fondo}}
<gallery>
File:Pescina terremoto.jpg|Pescina dopo il terremoto del 1915
File:Silone1.jpg|Silone negli anni venti
File:Romolo Tranquilli.jpg|Romolo Tranquilli
File:Sil psiup.jpg|Silone dirigente socialista nel dopoguerra
File:SIL lett araba 61.gif|Silone con Spender, al convegno di letteratura araba (Roma, 1961)
File:SIL saragat chiarom.jpg|Ignazio Silone, Giuseppe Saragat e Nicola Chiaromonte
File:Sil fiuggi 1970.jpg|Silone a Fiuggi nel 1970
File:Silone2.jpg|Una delle ultime immagini di Silone
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
{{Colonne}}
* Vera Modigliani, ''Esilio'', Garzanti, [[Roma]], [[1946]]
* [[Geno Pampaloni]], ''L'opera narrativa di Ignazio Silone'', Il Ponte, [[Firenze]], [[1949]]
* AA.VV., ''Testimonianze sul comunismo: dio che è fallito'', Comunità, [[Milano]], [[1950]]
* Paolo Emiliani, ''Dieci anni perduti: cronache del partito socialista italiano dal 1943 ad oggi'', Nistri-Lischi, [[Pisa]], [[1953]]
* Aldo Garosci, ''Storia dei fuoriusciti'', Laterza, [[Bari]], [[1953]]
* [[Emilio Cecchi]], ''Di giorno in giorno'', [[Milano]], [[1954]]
* Richard W.B. Lewis, ''Introduzione all'opera di Ignazio Silone'', Opere Nuove, [[Roma]], [[1961]]
* Irwing Howe, ''Politica e romanzo'', [[Milano]], [[1962]]
* [[Giorgio Barberi Squarotti]], ''La narrativa italiana del dopoguerra'', [[Bologna]], [[1965]]
* Gaetano Arfé, ''Storia del socialismo italiano'', Einaudi, [[Torino]], [[1965]]
* [[Claudio Varese]], ''Occasioni e valori della letteratura contemporanea'', [[Bologna]], [[1967]]
* Maria Letizia Cassata, ''Gli uomini di Silone'', Oderisi, [[Gubbio]], [[1967]]
* Ferdinando Virdia, ''Silone'', La Nuova Italia, [[Firenze]], [[1967]]
* [[Gaetano Salvemini]], ''Lettere dall'America'',[Laterza, [[Bari]], [[1967]]
* Paolo Spriano, ''Storia del Partito Comunista Italiano'', Einaudi, [[Torino]], [[1967]]
* [[Claudio Marabini]], ''Gli anni sessanta, narrativa e storia'', [[Milano]], [[1969]]
* Mario Mariani, ''Ignazio Silone'', in "Letteratura italiana - I contemporanei", vol. III, [[Milano]], [[1969]]
* Alessandro Scurani, ''Ignazio Silone'', Edizioni Letture, [[Milano]], [[1969]]
* Oreste Lizzadri, ''Il socialismo italiano dal frontismo al centro sinistra'', Lerici, [[Roma]], [[1969]]
* [[Giorgio Petrocchi]], ''Letteratura abruzzese contemporanea'', [[Pescara]], [[1970]]
* [[Luce d'Eramo]], ''L' opera di Ignazio Silone: saggio critico e guida bibliografica'', Mondadori, [[Milano]], [[1971]]
* Giovanni Cristini, ''Dal villaggio all'Europa: omaggio a Silone'', De Luca Editore, [[Roma]], [[1971]]
* Enore Ossimprandi, ''Ignazio Silone'', Edizioni del Ponte Verde, [[Parma]], [[1972]]
* Ferdinando Virdia, ''Ignazio Silone'', La Nuova Italia, [[Firenze]], [[1972]]
* [[Giorgio Bocca]], ''Palmiro Togliatti'', Laterza, [[Bari]], [[1973]]
* Bruno Formentini, ''Il rapporto strutture-libertà nell’opera di Ignazio Silone'', [[1973]]
* Ernesto Ragionieri, ''Palmiro Togliatti'', Editori Riuniti, [[Roma]], [[1973]]
* AA.VV., ''Socialista senza partito-cristiano senza chiesa'', [[Edizioni Paoline]], [[Alba (Italia)|Alba]], [[1974]]
* Carmelo Aliberti, ''Come leggere Fontamara'', [[Mursia]], [[Milano]], [[1974]], ISBN 88-425-0061-5
* Piero Aragno, ''Il romanzo di Silone'', Longo, [[Ravenna]], [[1975]]
* Giuliana Rigobello, ''Ignazio Silone'', [[Le Monnier]], [[Firenze]], [[1975]], ISBN 88-00-64400-7
* Ermanno Circeo, ''Silone tra realta e utopia'', Centro Studi Marsicani, Polla Editore, [[Avezzano]], [[1978]]
* Luigi Tarola, ''Trilogia siloniana: i romanzi dell'esilio'', Polla Editore, [[Avezzano]], [[1978]]
* Nello Ajello, ''Intellettuali e PCI: 1944-1958'', Laterza, [[Bari]], [[1979]]
* Antonio Gasbarrini-Annibale Gentile, ''Silone tra l'Abruzzo e il mondo'', Angelus Novus Edizioni, [[L'Aquila]], [[1979]]
* Elio Guerriero, ''L'inquietudine e l'utopia: il racconto umano e cristiano di Ignazio Silone'', Jaca book, [[Milano]], [[1979]]
* Carmine Taricani, ''Ignazio Silone: soffrenza e rivoluzione'', Parola Viva, [[Genova]], [[1979]]
* [[Giovanni Spadolini]], ''L'Italia dei laici: da Giovanni Amendola a ugo La Malfa, 1925-1980'', [[Le Monnier]], [[Firenze]], [[1980]]
* Rosa Brambilla (a cura di), ''Ignazio Silone tra testimonianza e utopia: atti del Seminario di studio, ottobre 1979'', Biblioteca della Pro civitate Christiana, [[Assisi]], [[1980]]
* [[Vittoriano Esposito]], ''Ignazio Silone'', Edizioni dell'Urbe, [[Roma]], [[1980]]
* Vincenzo Arnone, ''Ignazio Silone'', Edizioni dell'Ateneo, [[Roma]], [[1980]]
* Angela Barbagallo, ''Omaggio a Silone'', Milo, [[Catania]], [[1981]]
* Ermanno Circeo, ''Da Croce a Silone'', Edizioni dell'Ateneo, [[Roma]], [[1981]]
* [[Pietro Nenni]], ''Diari 1943-1956'', Sugarco, [[Milano]], [[1981]]
* Antonio Ruggeri, ''Don Orione, Ignazio Silone e Romoletto'', Edizioni Don Orione, [[Tortona]], [[1981]]
* Patrizio Mercuri, ''Il rifiuto di Ignazio Silone'', La Rocca, [[Roma]], [[1982]]
* Gisella Padovani, ''Letteratura e socialismo: saggi su Ignazio Silone'', A. Marino, [[Catania]], [[1982]]
* [[Leo Valiani]], ''Sessant'anni di avventure e battaglie'', Rizzoli, [[Milano]], [[1983]]
* Vittoriano Esposito, ''Lettura di Ignazio Silone'', Edizioni dell'Urbe, [[Roma]], [[1985]]
* Iris Origo, ''Bisogno di testimoniare: quattro vite e un saggio sulla biografia'', Longanesi, [[Milano]], [[1985]], ISBN 88-304-0579-5
* Paolo Spriano, ''Le passioni di un decennio (1946-1956)'', Garzanti, [[Milano]], [[1986]]
* [[André Gide]], ''Ritorno dall'Urss: seguito da Postille al mio ritorno dall'Urss'', [[Bollati Boringhieri]], [[Torino]], [[1988]], ISBN 88-339-0422-9
* Sebastiano Martelli, Salvatore Di Pasqua, ''Guida alla lettura di Silone'', Mondadori, [[Milano]], [[1988]], ISBN 88-04-30758-7
* Sante Marelli, ''Silone intellettuale della libertà'', Panozzo, [[Rimini]], [[1989]]
* AA.VV., ''Processo al processo Silone'', Atti del convegno 1-2 luglio 1988, castello cinquecentesco L'Aquila, [[Roma]], [[1989]]
* Carmelo Aliberti, ''Come leggere Fontamara di Ignazio Silone'', Mursia, [[Milano]], [[1989]]
 
{{Colonne spezza}}
* Paul Ginsborg, ''Storia d'Italia dal dopoguerra ad oggi'', Einaudi, [[Torino]], [[1989]], ISBN 88-06-11879-X
* Carmelo Aliberti, ''Ignazio Silone'', Bastogi, [[Foggia]], [[1990]]
* Elio Guerriero, ''Silone l'inquieto: L' avventura umana e letteraria di Ignazio Silone'', Edizioni Paoline, [[Milano]], [[1990]]
* Giovanni Frassanito, ''Silone: la profezia avverata'', [[L'Aquila]], [[1990]]
* Giuseppe Mammarella, ''L'Italia contemporanea: 1943-1989'', Il Mulino, [[Bologna]], [[1991]], ISBN 88-15-02700-9
* Ferdinando Alfonsi, ''Ignazio Silone o della ricerca del permanente'', [[Catanzaro]], [[1991]]
* Franca Magnani, ''Una famiglia italiana'', Feltrinelli, [[Milano]], [[1991]], ISBN 88-07-07023-5
* Alessandro Scurani, ''Ignazio Silone: un amore religioso per la giustizia'', Edizioni Letture, [[Milano]], [[1991]], ISBN 88-85000-68-1
* Silvio Lanaro, ''Storia dell'Italia repubblicana: l'economia, la politica, la cultura, la societa dal dopoguerra agli anni '90'', [[Marsilio Editori|Marsilio]], [[Venezia]], [[1992]], ISBN 88-317-6396-2
* Nicola Chiaromonte, ''Il tarlo della coscienza'', Il Mulino, [[Bologna]], [[1992]], ISBN 88-15-03432-3
* Marcello Flores e Nicola Gallerano, ''Sul PCI: un'interpretazione storica'', Il Mulino, [[Bologna]], [[1992]], ISBN 85-15-03688-1
* Maria Nicolai Paynter, ''Simbolismo e ironia nella narrativa di Silone'', [[Regione Abruzzo]], [[L'Aquila]], [[1992]]
* ''Ignazio Silone, testimonianze del politico e del narratore'', Fondazione I. Silone, [[Roma]], [[1992]]
* Carlo Annoni, ''Invito alla lettura di Ignazio Silone'', Mursia, [[Milano]], [[1993]], ISBN 88-425-0274-X
* Vittoriano Esposito, ''Vita e pensiero di Ignazio Silone'', Cerchio, [[Polla]], [[1993]]
* Vittoriano Esposito, ''Silone novelliere tra ironia e angoscia'', Centro Studi Marsicani, [[Avezzano]], [[1994]]
* [[Luce d'Eramo]], ''Ignazio Silone'', Editori Riminesi Associati, [[Rimini]], [[1994]], ISBN 88-86393-00-8
* Maria Antonietta Morettini Bura, ''Gli articoli di Information (Zurigo 1932-34)'', Guerra Edizioni, [[Perugia]], [[1994]]
* Stephen Gundle, ''I comunisti italiani tra Hollywood e Mosca: la sfida della cultura di massa, 1943-1991'', Giunti, [[Firenze]], [[1995]], ISBN 88-09-20642-8
* Lanfranco Di Mario e Domenico Susi (a cura di), ''Silone nel mondo, Gianni Ruscito Editore, [[Frosinone]], [[1995]]
* [[François Furet]], ''Il passato di un'illusione: l'idea comunista nel 20° secolo'', Mondadori, [[Milano]], [[1995]], ISBN 88-04-34930-1
* Giuseppe Leone, ''Ignazio Silone, scrittore dell'intelligenza'', Firenze Atheneum, [[Firenze]], [[1996]], ISBN 88-7255-106-4
* [[Goffredo Fofi]], ''Strade maestre: ritratti di scrittori italiani'', Donzelli, [[Roma]], [[1996]], ISBN 88-7989-267-3
* AA.VV., ''Ignazio Silone clandestino nel Novecento'', Edizioni riminesi associati, [[Rimini]], [[1996]], ISBN 88-86393-08-3
* Angela di Lorenzo, ''Il pensiero politico di Ignazio Silone'', Regione Abruzzo, [[L'Aquila]], [[1996]]
* Federico Argentieri, ''Budapest 1956: la rivoluzione calunniata'', L'Unità Libri, [[Roma]], [[1996]]
* Christian Delporte, ''Intellettuali e politica'', Giunti, [[Firenze]], [[1996]], ISBN 88-09-20841-2
* Marcello Flores, ''1956'', Il Mulino, [[Bologna]], [[1996]], ISBN 88-15-05623-8
* [[Vittorio Foa]], ''Questo Novecento'', Einaudi, [[Torino]], [[1996]], ISBN 88-06-14090-6
* Ottorino Gurgo, Francesco de Core, ''Silone, l'avventura di un uomo libero'', Marsilio, [[Venezia]], [[1998]], ISBN 88-317-6990-1
* Arturo Colombo, ''Il cristallo e la roccia. A proposito di Bauer e Silone'', Sciardelli, [[Milano]], [[1998]]
* Vittoriano Esposito, ''Silone vent'anni dopo: ricognizioni e prospettive critiche'', Amministrazione Provinciale, [[L'Aquila]], [[1998]]
* Maria Nicolai Paynter "Ignazio Silone: Beyond the Tragic Vision", University of Toronto Press, Toronto e Londra, [[2000]], ISBN 0-8020-0705-8 (Premio Fontamara, medaglia d'oro).
* Dario Biocca, Mauro Canali, ''L'informatore: Silone, i comunisti e la polizia'', Luni Editrice, [[Milano]] - [[Trento]], [[2000]], ISBN 88-7984-208-0
* [[Giuseppe Tamburrano]], ''Processo a Silone, La disavventura di un povero cristiano'', Lacaita Editore, [[Roma]], [[2001]], ISBN 88-87280-68-1
* Ottorino Gurgo, Francesco de Core, ''Silone, un alfabeto'' , L'ancora del Mediterraneo, [[Napoli]], [[2003]], ISBN 88-8325-081-8
* Giuseppe Leone, ''Silone e Machiavelli: una scuola... che non crea prìncipi'', Centro Studi Silone, [[Pescina]], [[2003]]
* Giuseppe Leone, Vittoriano Esposito, ''Questioni siloniane (vecchie e nuove)'', su Prospettiva Persona, [[Teramo]], marzo [[2004]], ISBN 88-7564-043-2
* Valeria Giannantonio, ''La scrittura oltre la vita: studi su Ignazio Silone'', Loffredo, [[Napoli]], [[2004]]
* Maria Moscardelli, ''La Coperta Abruzzese. Il filo della vita di Ignazio Silone'', Aracne editrice, [[Roma]], [[2004]]
* Giuseppe Leone, ''Nulla di vero nel Silone di Biocca'', su Marsica Domani, [[Avezzano]], [[2005]]
* Giulia Paola Di Nicola, Attilio Danese, ''Silone, percorsi di una coscienza inquieta'', Fondazione Ignazio Silone, [[L'Aquila]], [[2006]]
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== Voci correlate ==
* [[Fontamara]]
* [[L'avventura di un povero cristiano]]
* [[Aline Valangin]]
* [[Darina Laracy]]
* [[Terremoto della Marsica del 1915]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.silone.it/ |2=Centro Studi Ignazio Silone |accesso=8 ottobre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170710225611/http://www.silone.it/ |dataarchivio=10 luglio 2017 |urlmorto=sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.premioignaziosilone.org/ | 2 = Premio Ignazio Silone per la Cultura | accesso = 13 febbraio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140209111611/http://www.premioignaziosilone.org/ | dataarchivio = 9 febbraio 2014 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://pdpace.interfree.it/s1_pieracci-9.pdf|Silone e Simone Weil}}
* {{cita web|http://www.italialibri.net/appendice/0600-2.html|Rassegna stampa sul Caso Silone}}
* {{cita web | 1 = http://www.silone.it/taxonomy/term/139 | 2 = Premio Internazionazionale Ignazio Silone | accesso = 16 maggio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080513041143/http://www.silone.it/taxonomy/term/139 | dataarchivio = 13 maggio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.amici-silone.net/index.htm | 2 = Ignazio Silone Web | accesso = 16 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120118224059/http://www.amici-silone.net/index.htm | dataarchivio = 18 gennaio 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.italialibri.net/appendice/0600-3.html#Top_of_Page|Lettera di Silone all'ispettore Guido Bellone}}
* {{cita web|http://www.societasalutediritti.com/rassegnastampa/20062003EROEOSPIA.htm|Eroe o spia? Silone al giudizio finale}}
* {{cita web|url=http://www.mimmofranzinelli.it/tool/home.php?s=0,1,55,56,61|titolo=Comunicazione inviata alla Giornata di studi su Ignazio Silone L'Aquila, 18 marzo 2006 – Fondazione Ignazio Silone}}
* {{cita web | 1 = http://www.silone.it/node/104 | 2 = Legge Regionale istitutiva del Premio Silone (L.R. 2 maggio 1995, n. 94) | accesso = 29 aprile 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080513050344/http://www.silone.it/node/104 | dataarchivio = 13 maggio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.panarchy.org/silone/silone.html|Ignazio Silone, Scritti}}
 
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