San Gottardo (Udine) e Jesse Owens: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{S|Udine}}
|Nome = Tomas Said
{{F|Friuli-Venezia Giulia|giugno 2011}}
|Immagine = Jesse Owens 1936.jpg
{{Divisione amministrativa
|Didascalia = Jesse Owens nel 1936.
|Nome=San Gottardo
|Sesso = M
|Nome ufficiale=
|CodiceNazione = {{USA 1912-1959}}
|Panorama=
|Disciplina = Atletica leggera
|Didascalia=
|Specialità = [[Velocità (atletica leggera)|Velocità]], [[salto in lungo]]
|Stemma=
|Record =
|Stato=ITA
{{Prestazione|[[100 metri piani|100 m]]|10"2|1936}}
|Grado amministrativo=4
{{Prestazione|[[200 metri piani|200 m]]|20"7|1936}}
|Divisione amm grado 1=Friuli-Venezia Giulia
{{Prestazione|[[Salto in lungo|Lungo]]|8,13 m|1935}}
|Divisione amm grado 1 - 2=
|Società = Ohio State Buckeyes
|Divisione amm grado 2=Udine
|TermineCarriera = ?
|Divisione amm grado 2 - 2=
{{HallofFame
|Divisione amm grado 3=Udine
|hall of fame = [[IAAF Hall of Fame]]
|Divisione amm grado 3 - 2=
|anno = 2012
|Divisione amm grado 3 - 3=
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|Latitudine gradi=46
|Latitudine minuti=4
|Latitudine secondi=34
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|Longitudine EW=E
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}}
|Squadre =
|SquadreNazionali =
{{Carriera sportivo
|1936|{{Naz|AL|USA 1912-1959}}|
}}
|Palmares =
{{Palmarès
|competizione 1 = [[Giochi olimpici estivi|Giochi olimpici]]
|oro 1 = 4
|argento 1 = 0
|bronzo 1 = 0
|dettagli =
|cat = USA
}}
}}
{{Bio
|Nome = James Cleveland
|Cognome = Owens
|PostCognomeVirgola = detto '''Jesse'''
|ForzaOrdinamento = Owens ,Jesse
|Sesso = M
|LuogoNascita = Oakville
|LuogoNascitaLink = Oakville (Alabama)
|GiornoMeseNascita = 12 settembre
|AnnoNascita = 1913
|LuogoMorte = Tucson
|GiornoMeseMorte = 31 marzo
|AnnoMorte = 1980
|Attività = velocista
|Attività2 = lunghista
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , noto per la sua partecipazione ai Giochi olimpici di {{OE|Atletica leggera|1936}}, dove vinse quattro medaglie d'oro e fu la stella dei Giochi
}}
 
== Biografia ==
=== L'infanzia e gli inizi ===
Originario dell'[[Alabama]], a nove anni Owens si trasferì con la famiglia a [[Cleveland]], nell'[[Ohio]].<ref name="espn">{{cita web|lingua=en|url=http://espn.go.com/sportscentury/features/00016393.html|titolo=Owens pierced a myth|editore=ESPN|accesso=16 marzo 2010}}</ref>
 
Conobbe miseria e povertà e visse secondo la filosofia "''arrangiarsi per vivere"'' come altri milioni di ragazzi neri nel periodo della ''[[Grande depressione]]'' americana. Il nome ''Jesse'' gli venne dato da un'insegnante di Cleveland che non comprendeva il suo ''[[slang]]'' con un forte accento del sud, quando il piccolo James Cleveland disse di chiamarsi ''J.C''.<ref name="espn" /> Studente delle scuole tecniche, dopo la scuola lavorò in un negozio di scarpe e, quando aveva tempo, si allenava nella corsa, che gli piaceva molto. Nel [[1933]], ai campionati nazionali studenteschi, catturò improvvisamente l'attenzione di tutto il mondo sportivo con grandi prestazioni nella velocità e nel salto in lungo; questo gli fece ottenere l'ammissione nell'[[Università statale dell'Ohio]], in realtà annunciarono la sua ammissione ufficiale solo dopo che il padre ebbe ottenuto un posto di lavoro sicuro. Poté allora cominciare a dedicarsi seriamente all'atletica.
 
Il 25 maggio [[1935]], nell'arco di 45 minuti, al ''Big Ten meet'' di [[Ann Arbor]], nel [[Michigan]], stabilì i record del mondo di: [[salto in lungo]] con la misura di 8,13 [[Metro|metri]] (record straordinario, destinato a durare fino al [[1960]]), 220 [[Iarda|iarde]] piane in rettilineo (20"3), 220 iarde a ostacoli in rettilineo (22"6, primo uomo a scendere sotto i 23"), ed eguagliò quello delle 100 iarde (9"4); da notare che i due record sulle 220 iarde erano validi anche per i 200 metri, sia piani che a ostacoli, per cui in realtà i record del mondo stabiliti o eguagliati da Owens in quella memorabile giornata furono sei.<ref name="espn" />
 
=== Il trionfo alle Olimpiadi del 1936 ===
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R96374, Berlin, Olympiade, Jesse Owens beim Weitsprung.jpg|thumb|left|Owens durante la gara di salto in lungo a Berlino 1936.]]
 
Owens vinse quattro medaglie d'oro alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino]]: il 3 agosto vinse i [[100 metri piani|100 metri]], il 4 agosto il [[salto in lungo]], il 5 agosto i [[200 metri piani|200 metri]] e il 9 agosto la [[Staffetta 4×100 metri|staffetta 4×100]].<ref name="sr">{{cita web|lingua=en|url=http://www.sports-reference.com/olympics/athletes/ow/jesse-owens-1.html|titolo=Jesse Owens Bio, Stats, and Results|sito=sports-reference.com|editore=Sports Reference LLC.|accesso=16 marzo 2010}}</ref> Owens, sazio di successi (e ignaro del fatto che stava per stabilire un record storico) era pronto a rinunciare alla staffetta per lasciare il posto alle riserve. Dichiarò: "''Ho già vinto tre medaglie d'oro. Lasciamoli gareggiare, se lo meritano!''". Ma i suoi dirigenti, che vollero mettere in campo la squadra migliore, gli ordinarono di rimanere in pista.
 
Dopo essere stato aggiunto alla squadra della staffetta, il 9 agosto concluse le sue fatiche olimpiche con la vittoria in quest'ultima specialità.<ref name="sr" /> Il suo record di quattro ori in una stessa Olimpiade (nell'atletica leggera) fu eguagliato soltanto alle Olimpiadi di [[Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]] dal connazionale [[Carl Lewis]], che vinse quattro ori nelle stesse gare.
 
La conquista della medaglia d'oro nel salto in lungo ai Giochi olimpici di Berlino da parte di Owens ha fornito alla stampa di tutto il mondo il pretesto per creare un caso di discriminazione razziale di cui il leggendario atleta sarebbe stato vittima.
Nel pomeriggio di quel 4 agosto, infatti, allo stadio olimpico era presente anche [[Adolf Hitler]]. Di fronte alla vittoria di Owens contro il tedesco [[Luz Long]] (il migliore atleta tedesco, nonché amico di Owens), si dice<ref>The jewish western bulletin, 21 agosto 1936, pag. 1</ref> che il Führer indispettito si sia alzato e uscito dallo stadio per non stringere la mano al nero americano. In realtà le cose andarono diversamente. Come scrisse nella sua autobiografia, "The Jesse Owens Story", Owens stesso raccontò come Hitler si alzò in piedi e gli fece un cenno con la mano:[[File:Bundesarchiv Bild 183-G00630, Sommerolympiade, Siegerehrung Weitsprung.jpg|thumb|Berlino, 1936: per il salto in lungo sul gradino più alto c'è Jesse Owens, a destra [[Luz Long]] riceve la medaglia d'argento e a sinistra [[Naoto Tajima]] quella di bronzo.]]
{{Citazione|Dopo essere sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Io feci altrettanto, rispondendo al saluto. Penso che giornalisti e scrittori mostrarono cattivo gusto inventando poi un'ostilità che non ci fu affatto.|Jesse Owens, The Jesse Owens Story, [[1970]].<ref>Oltre che direttamente nella biografia, la citazione si trova anche in: [[Vittorio Messori]], ''Le cose della vita'', Sugarco, 2009.</ref>}}
 
Il fatto venne confermato anche da Eric Brown, pilota della [[Fleet Air Arm]], che nel 2014 dichiarò in un documentario della [[BBC]]:<ref>{{cita web |url=https://www.bbc.co.uk/programmes/b045pbq2/ |titolo=BBC Two - Britain's Greatest Pilot: The Extraordinary Story of Captain Winkle Brown (minuto 05:35 del documentario) |editore=BBC |accesso=1º agosto 2016 |lingua=en}}</ref>
{{citazione|Sono stato testimone del saluto a Jesse Owens di Hitler, il quale si congratulò con lui per i risultati raggiunti.|Eric Brown - Britain's Greatest Pilot: The Extraordinary Story of Captain Winkle Brown}}
 
Invece il presidente statunitense dell'epoca, [[Franklin Delano Roosevelt]], in quel periodo impegnato nelle elezioni presidenziali del 1936 e preoccupato della reazione degli Stati del sud, cancellò un appuntamento con il pluriolimpionico alla [[Casa Bianca]]. Owens quindi si iscrisse al [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] facendo campagna per il suo candidato alla presidenza per il 1936 [[Alf Landon]]. Nel 1955 il Presidente [[Dwight D. Eisenhower]], repubblicano ed ex atleta, lo nominò "Ambasciatore dello Sport".<ref>{{Cita web|titolo=Evitato da Roosevelt, non da Hitler: un film rivela la verità di Owens|url=http://www.corriere.it/sport/16_gennaio_02/evitato-roosevelt-non-hitler-film-rivela-verita-owens-464f958e-b121-11e5-b083-4e1e773a98ad.shtml|editore=[[Corriere della Sera]]|data=2 gennaio 2016|accesso=20 agosto 2017}}</ref>
 
=== Dopo Berlino ===
Dopo Berlino passò al professionismo disputando anche gare ad [[handicap]]. Owens concedeva ai velocisti locali dieci o venti [[Iarda|iarde]] di vantaggio, battendoli ugualmente sulla distanza delle 100 iarde. Inoltre sfidò e sconfisse dei cavalli da corsa, anche se con un trucco che consisteva nel correre contro dei veri e propri purosangue che si sarebbero spaventati con il colpo di [[pistola dello starter]], concedendogli un buon vantaggio. Poi passò all'insegnamento.
 
Nel dopoguerra cominciò un nuovo lavoro come preparatore atletico della famosa squadra di [[pallacanestro]] degli [[Harlem Globetrotters]], scendendo anche lui sul parquet e dando dimostrazioni dello scatto dai blocchi e della tecnica di passaggio degli ostacoli.
 
Nel [[1976]] venne insignito del [[Ordine olimpico|collare d'argento dell'Ordine Olimpico]]<ref>http://www.la84foundation.org/OlympicInformationCenter/OlympicReview/1976/ore107/ore107r.pdf</ref> per il suo affronto al razzismo nelle Olimpiadi del 1936 e nello stesso anno venne premiato con la [[Medaglia presidenziale della libertà]], il massimo titolo per un civile americano, dal Presidente repubblicano degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[Gerald Ford]],<ref name="espn" /> che lo omaggiò con queste parole:
 
{{Citazione|Owens ha superato le barriere del [[razzismo]], della [[Segregazione razziale|segregazione]] e del bigottismo mostrando al mondo che un afro-americano appartiene al mondo dell'atletica.<ref>{{cita web||url=http://www.pensionaticoni.it/_nel_1980_moriva_il_grande_jesse_owens_-_copia.html|titolo=31 marzo: nel 1980 moriva il grande Jesse Owens|sito=pensionaticoni.it|editore=APEC|accesso=21 giugno 2012}}</ref>}}
 
Per tutta la vita egli attribuì il successo della sua carriera all'incoraggiamento di Charles Riley, il suo allenatore di atletica delle scuole medie, che lo aveva preso dal cortile della ricreazione e messo nella squadra di atletica (si veda [[Harrison Dillard]], un atleta di [[Cleveland]] ispirato da Owens).
 
Owens morì di [[Carcinoma del polmone|cancro ai polmoni]] all'età di 66 anni a [[Tucson]], [[Arizona]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/learning/general/onthisday/bday/0912.html|titolo=Jesse Owens Dies of Cancer at 66; Hero of the 1936 Berlin Olympics|sito=nytimes.com|editore=The New York Times|accesso=16 marzo 2010}}</ref> È sepolto nell'''Oak Woods Cemetery'', di [[Chicago]].
 
Scoperto il 13 aprile [[1980]], gli venne dedicato un [[asteroide]]: il [[6758 Jesseowens]].
 
Nel [[1984]] una strada di [[Berlino]], che passa davanti allo Stadio Olimpico, venne ribattezzata in suo onore e il 28 marzo [[1990]] gli fu assegnata postuma la [[Medaglia d'oro del Congresso]] dal presidente statunitense [[George H. W. Bush]].<ref name="espn" />
 
Nel dicembre 2013, una delle medaglie vinte da Owens ai Giochi olimpici di {{OE|Atletica leggera|1936}} è stata battuta all'asta al milionario Ron Burkle per 1,4 milioni di dollari.<ref>{{cita news|url=http://www.lastampa.it/2013/12/09/sport/atletica/loro-olimpico-di-owens-venduto-allasta-per-milioni-di-dollari-RVyiNHj8oNnnEbRM4nNomJ/pagina.html|titolo=L'oro olimpico di Owens venduto all'asta per 1,5 milioni di dollari|sito=lastampa.it|editore=La Stampa|data=9 dicembre 2013|accesso=30 gennaio 2014}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-09/oro-olimpico-jesse-owens-battuto-asta-14-milioni-dollari--114136.shtml|titolo=Oro olimpico di Jesse Owens battuto all'asta per 1,4 milioni di dollari|sito=ilsole24ore.com|editore=Il Sole 24 ORE|data=9 dicembre 2013|accesso=30 gennaio 2014}}</ref>
 
== Vita privata ==
Nel [[1935]] sposò Minnie Ruth Solomon ([[1915]]-[[2001]]), con cui rimase fino alla morte. Insieme ebbero tre figlie: Gloria ([[1932]]), Marlene ([[1937]]) e Beverly ([[1940]]).
 
== Palmarès ==
{| class=wikitable
|- bgcolor="cccccc"
!Anno!!Manifestazione!!Sede!!Evento!!Risultato!!Prestazione!!Note
|-
|rowspan=4 align="center" |1936
|rowspan=4 |[[Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade|Giochi olimpici]]
|rowspan=4 |{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Berlino]]
|[[Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade - 100 metri piani maschili|100&nbsp;m piani]]
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |10"3
|
|-
|[[Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade - 200 metri piani|200&nbsp;m piani]]
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |20"7
|align="center" |{{Recordicona|RM|dim=small}}
|-
|[[Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade - Salto in lungo|Salto in lungo]]
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |8,06 m
|align="center" |{{Recordicona|RO|dim=small}}
|-
|[[Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade - Staffetta 4×100 metri maschile|4×100 m]]
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |39"8
|align="center" |{{Recordicona|RM|dim=small}}
|}
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 3 BVK 1Kl.svg
|nome_onorificenza=Croce al merito di I classe dell'Ordine al merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito di Germania
|motivazione=
|data=1973
}}
{{Onorificenze
|immagine = Silver.Olimpicorder.png
|nome_onorificenza = Collare d'argento dell'Ordine Olimpico
|collegamento_onorificenza = Ordine olimpico
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| data = 1976
}}{{Onorificenze
|immagine = Presidential Medal of Freedom (ribbon).png
|nome_onorificenza = Medaglia presidenziale della libertà
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|data = 1976
}}
{{Onorificenze
|immagine = Jesse Owens Congressional Gold Medal.jpg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro del Congresso
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro del Congresso
|motivazione =
|data = 20 settembre 1988
}}
 
== Jesse Owens nella cultura di massa ==
Alla sua vita è dedicato il film ''[[Race - Il colore della vittoria]]'', uscito nel 2016 e diretto da [[Stephen Hopkins]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[IAAF Hall of Fame]]
* [[Race - Il colore della vittoria]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
'''San Gottardo''' è una frazione del comune di [[Udine]] che fa parte della III Circoscrizione "[[Laipacco]] - San Gottardo".
* {{Collegamenti esterni}}
La frazione, situata nella zona est di [[Udine]] lungo la strada che unisce il capoluogo friulano con [[Cividale del Friuli]]
Confina ad est con il comune di [[Remanzacco]], a sud con la frazione di [[Laipacco]] e a nord con la frazione di [[Beivars]].
 
{{Campioni olimpici dei 100 metri piani}}
==Voci correlate==
{{Campioni olimpici dei 200 metri piani}}
* [[Stazione di San Gottardo]]
{{Campioni olimpici del salto in lungo}}
{{Campioni olimpici della staffetta 4x100 metri}}
{{IAAF Hall of Fame}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|atletica leggera|biografie}}
 
[[Categoria:FrazioniDecorati dellacon provinciala diMedaglia presidenziale della Udinelibertà]]
[[Categoria:Sportivi afroamericani]]