Giangurgolo e Vrbovsko: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
[[File:Giangurgolo maschera calabrese della commedia dellarte.jpg|thumb|150px|"Giangurgolo" maschera della Calabria.]]
|Nome = Vrbovsko
'''Giangurgolo''' è una [[maschera (commedia dell'arte)|maschera]] calabrese della [[Commedia dell'Arte]]. Secondo alcuni studiosi il suo nome deriverebbe da ''Gianni Boccalarga'' o ''Gianni Golapiena'', caratterizzandone così subito le peculiarità: persona di molte chiacchiere, di grande ingordigia e [[fame]].
|Nome ufficiale =
|Panorama = Crkva Vrbovsko.jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = HRV
|Grado amministrativo = 2
|Tipo = [[Città della Croazia|città]]
|Divisione amm grado 1 = Litoraneo-montana
|Amministratore locale = Anton Mance
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale =
|Longitudine decimale =
|Latitudine gradi = 45
|Latitudine minuti = 22
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 15
|Longitudine minuti = 05
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Superficie = 280
|Note superficie =
|Abitanti = 5019
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 31-03-2011
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso = 21,6
|Fuso orario =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.tz-vrbovsko.hr/
}}
'''Vrbovsko''' (in italiano desueto ''Verbosco''<ref>[https://archive.org/stream/statisztiakikozl5618buda/statisztiakikozl5618buda_djvu.txt Cfr. sulle statistiche del Regno d'Ungheria]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=wRM7AAAAMAAJ&q=%22Verbosco%22&dq=%22Verbosco%22&hl=it&sa=X&ei=3gfaVLK3L4P0avemgYgH&ved=0CDgQ6AEwBA ''Die Wirtschaftspolitik Maria Theresias. Mit 9 Bildbeigaben u. 11 Abb. im Text, Volumi 188-194''].</ref>) è una città di 5.019 abitanti della [[regione litoraneo-montana]], in [[Croazia]].
 
La popolazione è in maggioranza [[Lingua croata|croata]], con una consistente minoranza [[Lingua serba|serba]].
==L'origine della maschera==
[[File:Reggio Calabria - dintorni - incisione del Saint Non - Giangurgolo - commedia dellarte.jpg|thumb|450px|Un'incisione di [[Jean-Claude Richard de Saint-Non]] che descrive "i dintorni di [[Reggio Calabria|Reggio]]" in cui appare "Giangurgolo" in una scena della commedia dell'arte nei pressi della città.]]
L’origine di questa [[maschera (commedia dell'arte)|maschera]] è incerta, ma le fonti letterarie sulle rappresentazioni di Giangurgolo dicono che essa sarebbe nata a [[Napoli]] <ref name=piromalli>''La letteratura calabrese'' di Antonio Piromalli, Pellegrini Editore, 1996, ISBN 8881010135, 9788881010134</ref>. Risale al [[1618]] la notizia di un attore, Natale Consalvo, che , a Napoli, lavorava nelle vesti di ''Capitan Giangurgolo'' <ref name=piromalli />. Successivamente la maschera di Giangurgolo fu importata a [[Reggio Calabria|Reggio]] ed in [[Calabria]] per mettere in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani "spagnoleggianti", infatti intorno alla metà del [[XVII secolo]] quando la Sicilia fu data ai Savoia vi fu una massiccia migrazione di nobili spagnoli siciliani verso la città di Reggio dall'altra parte dello Stretto, e la maschera sarebbe stata dunque adattata a questi nobili siciliani decaduti, diventando la maschera tradizionale della regione <ref>[http://books.google.it/books?id=ju6PvsnRTZYC&pg=PA104&dq=Giangurgolo+maschera+Calabria+Reggio&ei=OWbbSYL_H4KqzgSxtcHvCg Maschere italiane, di Constantina Fiorini, Giunti, 2003, ISBN 8844026066, 9788844026066]</ref><ref>Giangurgolo e la Commedia dell'arte, Alfredo Barbina, Rubbettino, 1989</ref>. Godette subito di grande considerazione nell'ambito della [[commedia dell'Arte]] tanto da essere rappresentata nei più grandi [[teatri]] italiani al pari delle maschere oggi considerate maggiori: [[Pulcinella]], [[Arlecchino]] ecc. Ha un naso enorme e una spada altrettanto smisurata che pende su un fianco, indossa un alto cappello a cono, un corpetto stretto e soprattutto i pantaloni a sbuffo a strisce gialle e rosse, particolare significativo che riproduce i colori d'Aragona. La maschera dunque rappresenta uno scherzo della città verso i dominatori aragonesi e spagnoli.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dal [[1941]] al [[1943]], fu posta sotto l'occupazione militare italiana (pur rientrando nei limiti dello ''[[Stato Indipendente di Croazia]]'').
Il nome ''Giangurgolo'' deriverebbe dalle parole:
 
== Località ==
* ''Gian = [[Zanni]]'', un tipico personaggio della commedia dell'Arte che presenta diverse varianti in Italia, una tra tutte ''Giangurgolo'' appunto. Della parola ''Zanni'' rimane infatti ancora oggi traccia nel [[dialetto calabrese]], nell'uso di espressioni come "fari u Zannu" o "fari i Zanni", che vuol dire "fare uno scherzo", "fare degli scherzi", o ancora l'espressione "Zanniare" che vuol dire "scherzare" appunto. Troviamo un altro riferimento reggino allo Zanni nella tipica espressione "Facc'i'Maccu" (Faccia di Macco) ancora in uso in città, che deriva dal personaggio ''Maccus'', il servo sciocco della commedia [[Plauto|Plautina]], molto simile al servo sciocco interpretato da molti Zanni della Commedia dell'Arte.
[[File:Dvorac Severin na Kupi.jpg|left|thumb|195x195px]]
 
Il comune di Vrbovsko è suddiviso nei seguenti 65 insediamenti (''naselja'')<ref>[http://narodne-novine.nn.hr/clanci/sluzbeni/dodatni/129129.htm Frazioni della Regione litoraneo-montana]</ref>:
* ''Gurgolo'', che vuol dire "bocca larga" o "grande bocca", un personaggio ingordo dotato di appetito insaziabile, ma soprattutto inteso in senso di spacconeria, un personaggio di molte parole e di pochi fatti.
Blaževci, Bunjevci, Carevići, Damalj, Dokmanovići, Dolenci, Donji Vučkovići, Donji Vukšići, Draga Lukovdolska, Dragovići, Gomirje, Gorenci, Gornji Vučkovići, Gornji Vukšići, Hajdine, Hambarište, Jablan, Jakšići, Kamensko, Klanac, Komlenići, Lesci, Liplje, Lukovdol, Ljubošina, Majer, Mali Jadrč, Matići, Međedi, Mlinari, Močile, Moravice, Musulini, Nadvučnik, Nikšići, Osojnik, Petrovići, Plemenitaš, Plešivica, Podvučnik, Poljana, Presika, Radigojna, Radočaj, Radoševići, Rim, Rtić, Severin na Kupi, Smišljak, Stubica, Štefanci, Tići, Tomići, Topolovica, Tuk, Veliki Jadrč, Vrbovsko, Vučinići, Vučnik, Vujnovići, Vukelići, Zapeć, Zaumol, Zdihovo e Žakule.
 
Giangurgolo nacque, secondo la maggior parte degli studiosi, per soddisfare l'esigenza di mettere in ridicolo, caricaturando, i dominatori, considerati "inutili eroi" bravi soltanto con le chiacchiere, quei boriosi dediti alla gola, arroganti, millantatori e codardi che imitavano gli atteggiamenti di superiorità e tracotanti degli [[ufficiali]] spagnoli, irriverenti ed insolenti, presenti a quel tempo nel nostro [[Meridione]]. Giangurgolo era protagonista sui palcoscenici dei teatri sei e settecenteschi tanto quanto lo era in strada. Infatti in una incisione dell'abate [[Jean-Claude Richard de Saint-Non]] che descrive "i dintorni di Reggio" è chiaramente visibile una scena di commedia, un pezzo di teatro fatto per strada dove è protagonista ''Giangurgolo'', uno Zanni con il lungo cappello e la spada.
 
Secondo un'altra ipotesi la maschera sarebbe nata da una persona realmente esistita a [[Catanzaro]]<ref>Giangurgolo maschera di Calabria, Vittorio Sorrenti - Casa editrice Pubblisfera, 1993</ref>. Secondo tale opinione, dal punto di vista etimologico Giangùrgolo significherebbe “Gianni l'ingordo”, per la sua caratteristica distintiva: l’ingordigia. La sua storia inizia nel convento delle Suore di Santa Maria della Stella, dove nacque il 24 giugno 1596. Il nome deriverebbe da Giovanni, in onore del Santo del giorno del suo ritrovamento. La leggenda narra che nei boschi egli cerca di salvare uno spagnolo aggredito da briganti, che non ostante tutto muore. In segno di riconoscenza però in punto di morte nomina Giovanni suo erede, consegnandogli, oltre alle sue ricchezze, una lettera che contiene il modo per salvare la città. Allora Giovanni tramuta il suo nome in Alonso Pedro Juan Gurgolos, in onore dello spagnolo, ed inizia la sua personale lotta contro l'occupazione spagnola. Giovanni si organizza con un carrozzone da teatro col quale, insieme ad alcuni suoi amici, propone spettacoli satirici incitando il popolo alla rivolta. Una condanna a morte lo costringerà a trasferirsi in Spagna, ma successivamente, tornato a Catanzaro, ritrova l'amico di teatro Marco, malato di peste, e per un abbraccio tra i due la malattia viene trasmessa anche a Giangurgolo che muore.
 
==Il carattere==
Dai suoi atteggiamenti, dal suo modo di parlare, Giangurgolo appare come il tipico signorotto ricco, gradasso, spaccone, spavaldo, come colui che esige rispetto senza darne in cambio dalle persone più umili e assumendo, di contro, davanti a chi può rappresentare un pericolo o una minaccia, atteggiamenti di riverenza e umiltà rasenti alla sottomissione e sempre ruffiani ed adulatorii.
Nell'approccio con le [[donne]] riesce a mettere da parte i suoi lati grotteschi facendo sfoggio di una erudizione barocca, artificiosa, finendo però sempre deriso e sbeffeggiato soprattutto a causa del suo aspetto fisico.
 
==La figura==
Giangurgolo, convenzionalmente, porta sul volto una [[maschera]] rossa arricchita da una naso di [[cartone]], sul capo un [[cappello]] a forma di cono.
Indossa un [[colletto]] alla spagnola arricciato, un corpetto a righe rosse e gialle, calzoni sempre rossi e gialli fin sotto il [[ginocchio]], [[calze]] bianche o, ancora, rosse e gialle ed un cinturone al quale è appesa una lunga spada che usa reiteratamente con chi è più debole ma che resta puntualmente penzoloni di fronte a chi potrebbe suonargliele.
 
==Note==
<references/>
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto}}
*[[Commedia dell'Arte]]
*[[Arlecchino]]
*[[Balanzone]]
*[[Brighella]]
*[[Pantalone]]
*[[Pulcinella]]
*[[Carnevale]]
 
{{Comuni della regione litoraneo-montana}}
{{Portale|Calabria|teatro}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Croazia}}
 
[[Categoria:MaschereComuni della regione litoraneo-montana]]
[[Categoria:Città della Croazia]]