Robert Michels e Corigliano Calabro: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{NN|politica|ottobre 2012|inoltre la bibliografia è da controllare, probabili saggi poco significativi e/o autopubblicati}}
|Nome = Corigliano Calabro (Corigliano-Rossano)
[[File:Robert-michels.jpg|miniatura|Roberto Michels.]]
|Panorama = Corigliano Calabro-Vista.jpg
{{Bio
|Didascalia =
|Nome = Robert
|CognomeBandiera = Michels
|Voce bandiera =
|PostCognomeVirgola = in [[lingua italiana|italiano]]: '''Roberto Michels'''
|SessoStemma = M
|Voce stemma =
|LuogoNascita = Colonia
|Stato = ITA
|LuogoNascitaLink = Colonia (Germania)
|Grado amministrativo = 4
|GiornoMeseNascita = 9 gennaio
|Divisione amm grado 1 = Calabria
|AnnoNascita = 1876
|Divisione amm grado 2 = Cosenza
|LuogoMorte = Roma
|Divisione amm grado 3 = Corigliano-Rossano
|GiornoMeseMorte = 3 maggio
|Amministratore locale =
|AnnoMorte = 1936
|EpocaPartito = 1800
|Data elezione =
|Epoca2 = 1900
|Data istituzione =
|Attività = sociologo
|Altitudine =
|Attività2 = politologo
|Abitanti = 43428
|Nazionalità = tedesco
|Note abitanti = {{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html |titolo=ISTAT - Bilancio demografico mensile marzo 2017 |accesso=14 settembre 2017}}
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|Aggiornamento abitanti = 31-3-2017
|PostNazionalità = che studiò il comportamento politico delle ''élite'' intellettuali e contribuì a definire la teoria dell'[[elitismo]]. La sua opera più nota è il saggio sulla sociologia dei partiti politici<ref>{{cita libro | cognome=Michels | nome=Robert | titolo=Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie. Untersuchungen über die oligarchischen Tendenzen des Gruppenlebens | città = Leipzig | editore= Werner Klinkhardt | anno = 1911 | lingua =de}} Edizione italiana: {{cita libro | cognome=Michels | nome=Roberto | titolo=La sociologia del partito politico nella democrazia moderna : studi sulle tendenze oligarchiche degli aggregati politici | editore=Unione tipografico-editrice torinese | città=Torino | anno= 1912 | altri = traduzione dall'originale tedesco del dr. [[Alfredo Polledro]], riveduta e ampliata dall'autore}}</ref>, nel quale viene descritta ''la [[Legge ferrea dell'oligarchia|ferrea legge dell'oligarchia]]''
|Sottodivisioni = Apollinara, Baraccone, Cantinella, Costa, Fabrizio Grande, Fabrizio Piccolo, Piana Caruso, Salici, San Nico, Scalo, Schiavonea, Simonetti, Thurio ([[Thurii]]), Torricella, Villaggio Frassa
|Divisioni confinanti =
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 23-33
|Nome abitanti = Coriglianesi
|Patrono = [[San Francesco di Paola]]
|Festivo = 25 aprile
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Corigliano Calabro (province of Cosenza, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione dell'ex comune di Corigliano Calabro all'interno della provincia di Cosenza
|Diffusività =
}}
'''Corigliano Calabro''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[koriʎˈʎano ˈkalabro]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=8 giugno 2013}}</ref>, ''Curgghìene'' in dialetto locale, {{IPA|[kurɡɡˈienə]}}) è una [[Frazione (geografia)|frazione]] di {{formatnum:40428}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> di [[Corigliano-Rossano]] nella [[provincia di Cosenza]]. Era il sesto comune della regione per popolazione<ref>[http://www.tuttitalia.it/calabria/65-comuni/popolazione/ Comuni calabresi per popolazione]</ref> e il quinto per superficie<ref>[http://www.tuttitalia.it/calabria/65-comuni/superficie/ Comuni calabresi per superficie]</ref>.
 
Il 22 ottobre [[2017]], tramite [[referendum popolare]], ha avuto inizio il processo di [[Fusione di comuni italiani#Calabria|fusione]] con il vicino [[Comune (Italia)|comune]] di [[Rossano (Italia)|Rossano]], che è culminato il [[31 marzo]] [[2018]] nell'istituzione del nuovo comune di [[Corigliano-Rossano]].
==Biografia==
Michels nacque in una ricca famiglia tedesca di imprenditori, studiò in [[Inghilterra]], a [[Parigi]] (alla [[Sorbona]]), e nelle Università di [[Monaco di Baviera]], [[Lipsia]] (1897), [[Università "Martin Lutero" di Halle-Wittenberg|Halle]] (1898), e [[Torino]]. Si iscrisse al [[Partito Socialdemocratico di Germania]] ([[SPD]]) mentre era ricercatore universitario all'[[Università di Marburgo]] (1902), e in questo tempo si candidò alle elezioni nazionali come socialista ([[1903]]); cosa che gli fece perdere automaticamente la possibilità di diventare un professore (in Germania i socialisti non potevano avere cattedre universitarie ordinarie). Lasciò l'SPD nel [[1907]], dopo essersi trasferito ormai in [[Italia]].
 
==Origini del nome==
Brillante allievo di [[Max Weber]], sposato con [[Gisela Lindner]] ([[1900]]), ricercatrice storica famosa per le sue ricerche sulla condizione delle donne e figlia dello storico [[Theodor Lindner]], nel [[1911]] Michels acquistò notorietà per il testo già citato, ancor oggi posto a fondamento della sociologia della politica, basato su approfondite conoscenze storiche e sociologiche: "Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie", (La sociologia del partito politico nella democrazia moderna : studi sulle tendenze oligarchiche degli aggregati politici), saggio in cui Michels mostrava come i partiti politici, persino quelli socialisti più estremi, si trasformassero rapidamente in burocrazie oligarchiche. Durante i primi anni passati in Italia Michels fu molto vicino al [[sindacalismo rivoluzionario]], ala estrema del [[Partito Socialista Italiano|Psi]]. Michels era molto critico col determinismo esplicito nella [[marxismo|dialettica marxiana]], considerandola frutto di fondamentale ignoranza della storia stessa e di una certa ispirazione [[millenarismo|millenaristica]] calata dall'alto; non ne ricusava gli ideali, ma basava il suo socialismo su basi empiriche e storiche, nella linea del [[Werner Sombart|Sombart]]. Michels era molto attratto dall'[[Italia]] e ciò lo spinse a cercare in quel paese una cattedra che non avrebbe mai ottenuto nella sua patria.
Dal [[lingua latina|latino]] ''Corellianum'' con il significato di "podere di Corellio".
 
==Storia==
Questa insistenza gli fece ottenere nel [[1907]], grazie all'intercessione del [[liberalismo|liberale]] [[Luigi Einaudi]] ed ancor più dell'economista e socialista non [[marxismo|marxista]] [[Achille Loria]], una cattedra all'[[Università di Torino]], dove insegnò [[Economia Politica]] e [[Sociologia Economica]], pur non avendo al suo attivo veri studi in campo economico. Nel [[1914]] divenne [[professore|ordinario]] di economia all'[[Università di Basilea]], dove insegnò sino al [[1926]]. Dopo la [[Prima guerra mondiale]] aderì al [[Fascismo]], partito dell'ex socialista [[Benito Mussolini]]. Michels riteneva che Mussolini, grazie alle sue origini proletarie ed al suo [[carisma (psicologia)|carisma]], potesse rappresentare direttamente il proletariato, senza la mediazione, che Michels riteneva burocratica, delle rappresentanze sindacali e dei partiti politici.
[[File:Corigliano Calabro Vista 2.jpg|thumb|left|Un altro panorama del centro storico della Città di Corigliano]]
Passò i suoi ultimi anni in Italia, insegnando dal 1927 [[Economia politica]] a Perugia come professore ordinario.
La questione relativa alle origini di Corigliano ha da sempre suscitato vivaci dibattiti. I termini della discussione, recentemente sintetizzati, hanno messo in evidenza quattro ipotesi relative all’accrescimento, avvenuto tra Età antica e Alto medioevo, della realtà urbana coriglianese. La prima vide protagonisti Ausoni ed Enotri: dai primi il sito avrebbe tratto il nome “Ausonia”. La seconda fase, svoltasi nel noto quadro storico legato alla nascita di Sibari (VIII-VII secolo a.C.), portò una forte grecizzazione del territorio circostante. Il terzo periodo si contraddistinse invece per il trasferimento sulla collina del Serratore di un gruppo di esuli sibariti dopo la distruzione della loro città. I loro discendenti, federati con i nuovi abitanti della città di Thurii e per tale fatto appellati anch’essi turini, avrebbero accolto il romano Gaio Marzio, detto Coriolano per aver espugnato la capitale dei Volsci. Il condottiero in esilio, per ricambiare l'ottima ospitalità ricevuta, volle lasciare agli Ausoni-Turini il vittorioso appellativo di cui si fregiava, così il nome della cittadina divenne Ausonia, ''civitas Coriolanensium''. La quarta e ultima fase ̶ sembrerebbe la più attendibile ̶ è legata alle scorrerie saracene del X secolo e alla distruzione del casale di San Mauro (si veda Luigi De Luca, Corigliano Medievale, dalle origini alla fine del XII secolo, "con una nuova lettura della carta rossanese", Cosenza, 1985).
Nel 1933 rappresentò l'Italia a Parigi, descrivendo il fascismo come un movimento pacifista e antirazzista.
I suoi colloqui sono stati trascritti da sua figlia [[Daisy Michels]].
 
I maggiori documenti disponibili, sino alla dominazione sveva, provengono da casali o roccaforti che oggi fanno parte del comune di Corigliano: Apollinara, Santo Mauro e Crepacore. Questi erano gestiti prevalentemente da due importanti monasteri, Santa Maria del Patir di Rossano e Santa Maria de Ligno Crucis ubicato nel castro di Crepacore.
Ebbe tre figli: Manon, Mario e Daisy. ''Manon'', diplomata in belle arti, sposò [[Mario Einaudi]], figlio dell'economista e futuro presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]], che finirà alla [[Cornell University]] negli Stati Uniti, dove ricoprirà le cariche di professore di Teoria politica e diritto costituzionale comparato. ''Daisy'', diplomata alla scuola di traduzione, sposerà [[Filippo Gallino]], futuro dirigente delle [[cartiere Burgo]], figlio di [[Giovanni Gallino]], un magistrato che aveva preso parte al processo dello [[Smemorato di Collegno]], appartenente alla più abbiente famiglia di [[Canale (Italia)|Canale]]. ''Mario'', chimico di chiara fama, morirà relativamente giovane dopo essersi stabilito a Basilea in Svizzera ed essersi colà sposato con Margherita, che ospiterà poi [[Luigi Einaudi]] durante l'esilio.
 
Il primo feudatario di Corigliano, di cui si ha notizie certe, è il noto Andrea Cicala, fedele di Federico II. Già dal 1246 sembra che non possedesse più l’odierno centro della Sibaritide in quanto fu coinvolto nella Congiura di Capaccio contro l’imperatore svevo.
==Il sistema teorico di Michels==
Michels studia il partito socialdemocratico tedesco e perviene alla conclusione che nel [[partito politico]] si attuano le stesse dinamiche che interessano lo Stato. Un esempio è l'SPD, che per la sua natura dovrebbe coinvolgere maggiormente le masse, ma invece è interessato da processi fortemente oligarchici.
Nel suo pensiero il [[parlamento]] diventa il luogo in cui le burocrazie dei partiti si accordano, Michels dirà: “io di rivoluzioni ne ho viste tante, di democrazie mai”.
Anche in un regime democratico sono i vertici del partito che si fanno eleggere: legge ferrea dell'[[oligarchia]].
In realtà nel parlamento non esiste una vera competizione tra partiti, poiché i vari dirigenti hanno interesse a perpetuare la situazione in essere.
L'analisi di Michels per molti aspetti riproduce gli studi precedenti, svolti da [[Moisei Ostrogorski]], sulla degenerazione oligarchica dei partiti. Ma mentre Ostrogorski, a partire da questo comune scetticismo sul carattere democratico dei partiti, esamina e propone nuove più efficaci forme di democrazia per eliminare questa tendenza, Michels al contrario aderisce all'[[elitismo]].
 
Con l’avvento degli Angioini i cavalieri francesi divennero i feudatari di Corigliano fino alla fine del Duecento quando subentrò nel feudo prima il nobile romano Stefano Colonna, poi Ruggero Sangineto che divenne nel 1299 il primo conte di Corigliano. Tra il XIV e la prima metà del XV secolo l’egemonia della famiglia Sangineto venne pian piano spodestata dai Sanseverino, i quali per volere degli Aragonesi, nuovi dominatori del Mezzogiorno d’Italia, ricevettero il titolo di “principe di Bisignano”<ref>{{Cita libro|autore=R. Berardi|titolo=La contea di Corigliano. Profilo storico, economico e sociale della Sibaritide (secoli XI-XVI)|anno=|editore=Ferrari|città=Rossano|pp=23-69}}</ref>.
Michels discute di questi argomenti con [[Max Weber]], c'è bisogno di una novità in politica e la può portare solo l'”eroe carismatico”, dal momento che al parlamento viene attribuita una valenza negativa.
C'è bisogno di un'idea nuova e carismatica: il fascismo; verrà, così, meno la mediazione dei partiti tra leader e popolo e si instaurerà tra di essi un rapporto diretto.
A differenza di Weber, il quale ritiene che il carisma del leader si possa formare in parlamento, Michels ritiene che per esserci carisma non si possa prescindere da un rapporto diretto e non mediato con il popolo.
Maggioranza e opposizione fanno finta di lottare: il loro scopo è di farsi rieleggere e di perpetuarsi al potere.
Con l'adesione al fascismo trova un'alternativa alla ‘'legge ferrea dell'oligarchia'’, che ha per lui una valenza fortemente negativa.
Il fascismo esprime un leader carismatico, e questo è l'unico modo per superare la pseudo-democrazia che si era affermata.
 
Nel [[1532]] il numero degli abitanti crebbe quasi a 4.000 e nel [[1538]] la città riuscì a respingere l'attacco del pirata [[Saraceni|saraceno]] [[Ariadeno Barbarossa|Barbarossa]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=C. P. Di Martino|titolo=L'estate nel '500: il raccolto, le epidemie, le incursioni dei Turchi|rivista=Serratore|volume=1993|numero=27|pp=39-42}}</ref>.
Approfondendo alcuni brani tratti da “L'oligarchia organica costituzionale” si possono enucleare alcuni tratti del sistema teorico di Michels:
* Il parlamentarismo è una falsa leggenda: non siamo noi che votiamo i rappresentanti ma i rappresentanti che si fanno scegliere da noi,
* Lo Stato non importa alla maggior parte delle persone, soprattutto per ciò che attiene le vicende prettamente istituzionali: non si può sperare che la partecipazione parta dal basso,
* Le classi politiche non si sostituiscono come ci aveva spiegato [[Vilfredo Pareto|Pareto]]; puntano, invece, all'amalgama, si servono della cooptazione per non perdere mai il loro potere,
* L'opposizione parlamentare mira all'unico scopo, in teoria, di sostituire la classe dirigente avversaria; in pratica, invece, finisce per amalgamarsi con la classe politica al governo,
* A nulla valgono i movimenti popolari, perché chi li guida abbandona la massa e viene assorbito dalla classe politica: “parte incendiario e arriva pompiere”.
Anche dalla lettura di passi tratti da “La democrazia e la legge ferrea dell'oligarchia” si possono trarre alcuni spunti interessanti:
* È una funzione scientifica dimostrare l'inganno del parlamentarismo,
* Non è vero che ad una rivoluzione seguirà un regime democratico,
* I socialisti democratici vengono definiti “fanatici partigiani dell'organizzazione”.
 
I Sanseverino ebbero il dominio su Corigliano fino alla morte dell'ultimo Sanseverino, il prodigo Niccolò Bernardino, principe di Bisignano. Nel [[1616]], per rifarsi dai debiti lasciati dal Sanseverino, il governo dispose la vendita dei suoi beni feudali e tra questi Corigliano, che fu acquistato da Agostino e Giovan Filippo [[Saluzzo (famiglia)|Saluzzo]], ricchi finanzieri impegnati nelle attività economiche del Regno di Napoli. Dopo alcuni passaggi ereditari la signoria si consolidò progressivamente nelle mani di Giacomo Saluzzo, presidente della "[[Regia Camera della Sommaria]]", che dispose del feudo in favore del figlio [[Agostino Saluzzo|Agostino]]. Questi, dopo aver sostenuto un lungo assedio nel Castello e aver respinto le forze repubblicane del duca di Guisa (1647-48), ottenne l'8 maggio del [[1649]] il titolo di [[duca]] di Corigliano da parte di [[Filippo IV di Spagna]].
“Chi dice organizzazione dice tendenza all'oligarchia”; l'organizzazione e la seguente degenerazione oligarchica causano veri e propri mutamenti genetici nei partiti socialdemocratici: le masse non possono più interferire con le decisioni, i capi non sono più gli organi esecutivi della volontà della massa ma si emancipano completamente dalla massa stessa.
Tanto più grande diventerà il partito, tanto di più si riempiranno le sue casse e la tendenza oligarchica si farà strada con maggior vigore; la base non potrà più controllare in alcun modo i vertici del partito.
Il regime democratico non è molto confacente ai bisogni tattici dei partiti politici: il partito politico, così come si deve organizzare per competere con gli altri partiti, è qualcosa di distante dalla comune idea di democrazia.
Il principio della democrazia è ideale e legale (perché comunque si va a votare) ma non è reale in quanto, in realtà, la base non può scegliere nulla.
Votando non diventiamo compartecipi del potere: “la scienza ha il dovere di strappare questa benda dagli occhi delle masse”. Anche Michels, perciò, ha un approccio scientifico e non ideologico.
“La formazione di regimi oligarchici nel seno dei sistemi democratici moderni è organica”.
“L'organizzazione è la madre della signoria degli eletti sugli elettori”.
 
Durante il [[XVII secolo]] i Saluzzo non riuscirono a fermare la progressiva decadenza economica: molte delle terre della pianura erano state abbandonate ed erano divenute paludose, provocando un'accentuazione della [[malaria]], a cui si aggiunse un'epidemia di [[peste]] nel [[1656]]<ref>{{Cita libro|autore=A. Savaglio|titolo=I Saluzzo e il feudo di Corigliano. Vicende, strategie e committenze di una famiglia genovese in età moderna|editore=Aurora|città=Castrovillari}}</ref>.
Una frase sintetizza con efficacia il pensiero di Michels: “sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio”.
 
Nel [[XVIII secolo]] si ebbe un miglioramento delle condizioni, grazie alle opere di bonifica intraprese dai duchi e alla produzione della [[Glycyrrhiza glabra|liquirizia]]. Gli abitanti raggiunsero la cifra di 6.800 nel [[1743]] e la città si sviluppò con nuovi quartieri fuori della mura ("Gradoni Sant'Antonio" e “San Francesco”).
==Critiche==
Una critica dettagliata del pensiero di Michels viene fatta da [[Antonio Gramsci]] <ref>''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno'', Editori riuniti, 1996</ref>. Nel seguito alcune citazioni.
*''Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.''
*''Il Michels ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel Weber''
*''il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze;''
*''Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.''
*''Egli appoggia anche i più banali truismi con l'autorità degli scrittori più disparati.''
*''Altre volte le citazioni sono molto addomesticate: il giudizio settario, o, nel caso migliore, epigrammatico, di un polemista, viene assunto come fatto storico o come documento di fatto storico.''
 
I Saluzzo alienarono i loro beni coriglianesi nel [[1828]] al barone Giuseppe Compagna, (1780-1834), che abilmente ricompose nelle mani proprie e dei suoi eredi Luigi (1823-1872) e Francesco (1848-1925), il potere economico che era stato dei duchi<ref>{{Cita libro|autore=C.P. Di Martino-L. Piccioni|titolo=Liquirizie dell'Alto Ionio: la parabola dei Compagna, in Natura e società. Scritti in memoria di Augusto Placanica, a cura di P. Bevilacqua, P. Tino|editore=Donzelli|città=Roma|pp=255-285}}</ref>.
== Opere ==
 
* {{cita libro | titolo=Il proletariato e la borghesia nel movimento socialista italiano: saggio di scienza sociografico-politica | editore=F.lli Bocca | città=Torino | anno= 1908 }}
Tra il [[1814]] e il [[1951]] gli abitanti passarono da poco più di 8.000 a circa 21.000: lo sviluppo si deve alla riforma agraria e alla bonifica della pianura, dove vennero impiantati vasti [[Agrumi|agrumeti]]. Crebbero considerevolmente le varie frazioni, alcune delle quali si svilupparono come località turistiche (Piano Caruso).
* {{cita libro | titolo= La democrazia e la legge ferrea dell'oligarchia: saggio sociologico | città = Roma | editore = Cooperativa Tipografica Manuzio | anno = 1910 }}
 
* {{cita libro | titolo=Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie. Untersuchungen über die oligarchischen Tendenzen des Gruppenlebens | città = Leipzig | editore= Werner Klinkhardt | anno = 1911 | lingua =de}} Edizione italiana: {{cita libro | titolo=La sociologia del partito politico nella democrazia moderna : studi sulle tendenze oligarchiche degli aggregati politici | editore=Unione tipografico-editrice torinese | città=Torino | anno= 1912 | altri = traduzione dall'originale tedesco del dr. Alfredo Polledro, riveduta e ampliata dall'autore}}
Nel [[1863]] Corigliano prese la denominazione di "Corigliano Calabro" per evitare la confusione con [[Corigliano d'Otranto]].
* {{cita libro | titolo= Die Grenzen der Geschlechtsmoral : Prolegomena, Gedanken und Untersuchungen von Robert Michels | città = Munchen, Leipzig | editore = Frauenverlag | anno = 1911 }} Edizione italiana: {{cita libro | titolo= I limiti della morale sessuale : prolegomena: indagini e pensieri | città=Torino | editore=F.lli Bocca | anno= 1912 | altri = versione dal tedesco del dr. Alfredo Polledro}}
 
* {{cita libro | titolo=Probleme der Sozialphilosophie | città = Leipzig, Berlin | editore = B. G. Teubner | anno = 1914}}
=== Onorificenze ===
* {{cita libro | titolo= L'imperialismo italiano : studi politico-demografici | città =Milano | editore= Società editrice libraria | anno = 1914}}
{{Onorificenze
* {{cita libro | titolo= Amour et chasteté; essais sociologiques | città = Paris | editore= Giard & Briere | anno = 1914}}
| immagine = Corona di città.svg
* {{cita libro | titolo= L'organizzazione del commercio estero | città = Bologna | editore= Zanichelli | anno = 1924}}
| nome_onorificenza = Titolo di Città
* {{cita libro | titolo= Sozialismus und Fascismus in Italien | città = Munchen | editore= Meyer & Jessen | anno = 1925}}
| collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
* {{cita libro | titolo= Sozialismus in Italien : intellektuelle Stromungen | città = Munchen | editore= Meyer & Jessen | anno = 1925}}
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref name=ACSFascCom>{{Cita web|http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref>
* {{cita libro | titolo= Storia critica del movimento socialista italiano : dagli inizi fino al 1911 | città = Firenze | editore= La Voce | anno = 1926}}
| data = [[2 settembre]] [[1997]]
* {{cita libro | titolo= Corso di sociologia politica : lezioni tenute nel maggio 1926 per incarico della Facoltà di Scienze politiche della Regia Università di Roma | città = Milano | editore= S. A. Istituto editoriale scientifico | anno = 1927}}
}}
* {{cita libro | titolo= Sittlichkeit in Ziffern? Kritik der Moralstatistik | città = Munchen,Leipzig | editore= Duncker & Humblot | anno = 1928}}
 
* {{cita libro | titolo= Der Patriotismus : Prolegomena zu seiner soziologischen Analyse | città = Munchen,Leipzig | editore= Duncker & Humblot | anno = 1928}} Edizione italiana: {{cita libro | titolo= Prolegomena sul patriottismo | città = Firenze | editore= La nuova Italia | anno = 1933}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* {{cita libro | titolo= Einflusz der faschistischen Arbeitsverfassung auf die Weltwirtschaft | città = Leipzig | editore= Deutsche Wissenschaftliche Buchhandlung | anno = 1929}}
=== Architetture religiose ===
* "Disamina di alcuni criteri direttivi per la storia delle dottrine economiche", in Giornale degli economisti, 1929.
*Chiesa del Carmine, dedicata alla Santissima Annunziata, fu consacrata nel [[1493]] presso il convento dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Carmelitani]]. Presenta affreschi [[XVI secolo|cinquecenteschi]] sulla facciata. L'interno a tre [[Navata|navate]] conserva sulla volta della navata centrale tre affreschi di [[Domenico Oranges]] del [[1744]].
* {{cita libro | titolo= Italien von heute, politische und wirtschaftliche Kulturgeschichte von 1860 bis 1930 | città = Zurich, Leipzig | editore= Orell Fussli | anno = 1930}}
*Chiesa di Sant'Antonio, costruita con l'annesso convento [[ordine francescano|francescano]] nella prima metà del [[XV secolo]] e trasformata nel [[1740]], presenta una cupola rivestita di [[Maiolica|maioliche]] gialle e azzurre e una porta in bronzo dello scultore Carmine Cianci ([[1982]]). Dal [[1861]] il convento è sede del collegio-ginnasio e la chiesa, con la denominazione di "San Luca in Sant'Antonio" divenne [[parrocchia]] nel [[1949]]. L'interno con pianta a croce latina conserva dipinti di [[Leonardo Antonio Olivieri]] (''Immacolata'' ed ''Estasi di Sant'Antonio'') e un affresco sulla volta di [[Severino Ferrari]] (''San Francesco ha la visione del Crocifisso'', del [[1740]]). Nella "sacrestia vecchia si conserva il "mausoleo di Barnaba Abenante" del [[1522]].
* {{cita libro | titolo= Zum Einfluss der klassischen italienischen Nationalokonomie auf die Dogmengeschichte | città = Jena | editore= G. Fischer | anno = 1931}}
*Chiesa collegiata di San Pietro, di fondazione precedente al [[XV secolo|XIII secolo]], conserva dipinti [[XVIII secolo|settecenteschi]]. Altre opere d'arte sono attualmente nel Museo diocesano di arte sacra di [[Rossano (Italia)|Rossano]], tra le quali la preziosa doppia "icona della Odigitria", di fattura [[Candia|candiota]], del [[XV secolo]], un tempo venerata nell'abbazia [[Architettura bizantina|bizantina]] di Santa Maria del Patir, offerta dall'abate Atanasio Calceopulo, e trasferita, con altri importanti cimeli del cenobio, nella chiesa coriglianese dal padre basiliano Valentino Marchese, dopo la soppressione dell'abbazia nel [[1809]]. Sotto la giurisdizione della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo ricadono la chiesa di Ognissanti, quella di Santa Chiara, e quella di Sant'Agostino, ubicata nel Castello, a cui si aggiunge la cappella dell'Addolorata, affidata alla "Congrega di Maria Santissima dei Sette Dolori".
* {{cita libro | titolo= Introduzione alla storia delle dottrine economiche e politiche : con un saggio sulla economia classica italiana e la sua influenza sulla scienza economica | città = Bologna | editore= Zanichelli | anno = 1932}}
*Chiesa della Riforma, consacrata nel [[1686]] a [[Santa Maria di Costantinopoli]], aveva annesso un convento dei padri riformati. L'interno presenta un'unica navata con quattro cappelle a destra. Conserva un ''Crocifisso'' seicentesco attribuito a frate [[Umile da Petralia|Umile Pintorno da Petralia]]. Nella sacrestia si conserva il dipinto della ''[[Madonna di Costantinopoli]]'' di [[Luigi Medolla]].
* {{cita libro | titolo= Il boicottaggio : saggio su un aspetto delle crisi | città=Torino | editore= Einaudi | anno = 1934}}
*Chiesa di Santa Chiara o "delle Monachelle" edificata tra il [[1757]] e il [[1762]] su una piccola chiesa precedente, inglobata come parlatorio nell'attiguo convento delle [[Monache Clarisse|Clarisse]] (dal [[1919]] sede della scuola elementare). L'interno con unica navata conserva una tela di [[Nicola Domenico Menzele]] del [[1762]] (''San Michele Arcangelo'') e un [[Organo (strumento musicale)|organo]] del [[1735]]. Sulla volta della navata un dipinto di [[Pietro Costantini]] con ''Santa Chiara e suore di clausura che difendono il Santissimo'' ([[1762]]).
* {{cita libro | titolo= Le boycottage international : boycottage economique et crises politiques, boycottage et crises economiques | altri = preface et traduction de Gaston Bouthoul | città = Paris | editore= Payot | lingua =fr| anno = 1936}}
*Chiesa matrice di Santa Maria Maggiore, risalente al [[X secolo]], aveva in precedenza il nome di Santa Maria Assunta della Platea. Venne ricostruita nel [[1329]] dal conte Ruggero Sangineto e restaurata nelle forme attuali nel [[1744]] a cura dell'arciprete Francesco Maria Malavolti. L'interno ad una sola navata conserva una tela [[XVII secolo|seicentesca]] attribuita al pittore [[Cesare Fracanzano]] (''Sant'Agata in carcere''), un ciclo pittorico [[XVIII secolo|settecentesco]] del pittore [[Pietro Costantini]] da Serra San Bruno e un grande organo del [[1757]]. Il coro in legno intagliato nell'ultimo quarto del Settecento si deve all'ebanista Agostino Fusco di Morano Calabro, mentre nella [[sacrestia]], con arredi lignei intagliati e dorati, è conservato uno dei più ricchi e antichi archivi ecclesiastici della città. Il campanile è stato utilizzato anche come torre civica<ref>{{Cita libro|autore=C.P. Di Martino|titolo=Cenni storici, in La Chiesa di S. Maria Maggiore in Corigliano, a cura di P. E. Acri - C. P. Di Martino - S. Scigliano|data=|editore=Grafo Sud|pp=9-74}}</ref>.
* {{cita libro | titolo= Die Verelendungstheorie : Studien und Untersuchungen zur internationalen Dogmengeschichte der Volkswirtschaft | altri = mit einem Vorwort von Heinz Maus | città = Hildesheim , New York | editore= Olms | anno = 1970}}
 
* {{cita libro | titolo= Elite e/o democrazia | curatore = Francesco Perfetti | città = Roma | editore = G. Volpe | anno = 1972}}
[[File:San Francesco di Paola (Corigliano Calabro).JPG|miniatura|Chiesa di S.Francesco di Paola]]
* {{cita libro | titolo= Antologia di scritti sociologici | curatore = Giordano Sivini | città = Bologna | editore= Il mulino | anno = 1980 }}
[[File:Chiesa San Mauro (interior)01.jpg|miniatura|Chiesa San Mauro]]
*''Works on paper, 1918-1930'' ([[Barbara Mathes Gallery]], 1984)
*Chiesa di San Francesco di Paola, costruita nel [[XVI secolo]] presso l'omonimo convento. L'interno a navata unica conserva un pregevole coro ligneo del [[1776]] (di Pasquale Pelusio) e sulla parete di fondo del [[presbiterio]] un dipinto di [[Felice Vitale da Maratea]], con il ''Trionfo del nome di Gesù'' (forse [[1584]]) e al di sopra di quest'ultimo una ''Santissima Trinità'' attribuita a [[Pietro Negroni]]. Nei pressi l'ex chiesa di San Giacomo è preceduta da una statua del santo, innalzata nel [[1779]] per ringraziamento della sua protezione durante il [[terremoto]] del [[1767]].
*''Critique du socialisme : contribution aux débats du début du XXè siècle''; articles selected and presented by [[Pierre Cours-Salies]] and [[Jean-Marie Vincent]] ([[Éditions Kimé]], 1992, ISBN 2908212439)
*Romitorio di San Francesco, piccola chiesa costruita a ricordo della permanenza di San Francesco di Paola in una capanna durante la sua visita a Corigliano nel [[1476]]-[[1478]]. Conserva affreschi [[XVII secolo|seicenteschi]].
* [http://www.panarchy.org/michels/venerazionecapi.html, Robert Michels, La tendenza delle masse alla venerazione dei capi] (1925)
*Chiesa di Sant'Anna o di Santa Maria di Loreto, fondata nel [[1582]] presso l'annesso convento dei [[Cappuccini]]. Conserva sull'altar maggiore un polittico di [[Ippolito Borghese]] del [[1607]] (''Crocifissione'', ''San Ludovico da Tolosa''', e ''San Bonaventura''), a cui si deve anche sulla parete destra la tela con la ''Madonna in gloria''. In questa chiesa è sepolta [[Giulia Orsini]], principessa di Bisignano. Il convento venne soppresso nel [[1811]] e, dopo la riapertura nel [[1822]], nuovamente nel [[1867]]; ebbe quindi vari utilizzi fino alla trasformazione in ospedale nel [[1929]].
*La parrocchia di San Mauro dipende dalla [[Eparchia di Lungro]] e vi si celebra con il rito [[Rito bizantino|greco-bizantino]] per la comunità degli [[Arbereshe|Italo-albanesi]].
 
=== Architetture militari ===
Il castello ducale.
La Torre Mastio coincide con il primitivo nucleo risalente al 1073. La torretta ottagonale è seicentesca.
Alla metà [[XIV secolo]] fu trasformato come residenza nobiliare dal conte di Corigliano Roberto Sanseverino.
 
Fu confiscato alla fine del [[XV secolo]] per un breve periodo dagli Aragonesi e furono edificate nuove opere di fortificazione<ref>{{Cita libro|autore=R. Berardi|titolo=La contea di Corigliano. Profilo storico, economico e sociale della Sibaritide (secoli XI-XVI)|anno=2015|editore=Ferrari|città=Rossano}}</ref>.
 
Ammodernamenti alla residenza furono ancora eseguiti dai Sanseverino e soprattutto dai Saluzzo, a partire dalla prima metà del [[XVII secolo]], con la costruzione di una torretta ottagonale sopra il mastio del castello, della cappella di Sant'Agostino e delle rampe di accesso dal cortile interno, e con la nuova decorazione degli ambienti interni.
 
Dopo la vendita a Giuseppe Compagna nel [[1828]] il figlio Luigi fece costruire una quarta ala inglobando la cappella di Sant'Agostino e un secondo piano di ambienti. Il fossato sul lato nord venne ceduto al Comune che vi costruì sopra la via Tricarico e furono demolite anche le scuderie. Anche gli altri lati del fossato vennero colmati per allestirvi un giardino.
 
Il castello fu venduto nel [[1971]] all'arcivescovato di Rossano e da questo al Comune di Corigliano nel [[1979]].
 
==== Castello di San Mauro ====
[[File:Castello San Mauro (Corigliano Calabro)02.jpg|miniatura|Castello di San Mauro]]
Edificato nel [[1515]] sulle rovine di un preesistente monastero di origine medievale ad opera di Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano e conte di Corigliano dal [[1495]] al [[1517]].
Situato ai margini di una delle pianure più fertili del territorio, divenne presto un importante centro di raccolta e di smistamento per i prodotti agricoli dell'intera zona.
Fu abbellito per ospitare, dal 9 al 12 novembre del [[1535]], [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] reduce dalla campagna di Tunisi. Nel 1616 i Saluzzo comprarono il feudo di Corigliano e San Mauro e quest'ultimo divenne la loro meta preferita per le stagioni invernali e primaverili. Con i Compagna, subentrati ai Saluzzo nel [[1822]], per San Mauro cominciò una lenta decadenza.
San Mauro è attualmente di proprietà privata e circondato da agrumeti.
 
=== Altro ===
 
*Porta di Prando (anche Brandi o Librandi), unico esempio parzialmente integro di porta civica praticata nella cinta fortificata che cingeva il paese. Su di essa fu edificato nel cinquecento il Palazzo Leonardis, poi Morgia e infine posseduto dai Malavolta.
*Ponte Canale, edificato nel [[1480]] per l'acquedotto, costituito da due serie di arcate (la terza serie scomparve nel sottosuolo durante lo sviluppo urbano) di mattoni sovrapposte. Secondo la tradizione fu costruito per impulso di [[san Francesco di Paola]].
[[File:Ponte Canale (ph.Freccia R.).JPG|upright=1.4|thumb|Parte del ponte Canale]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Corigliano Calabro}}
 
Dal 2005 al 2011, la popolazione è cresciuta del 4,6 % (+1782 individui) mentre, al contrario, le popolazioni dell'intera provincia e della regione rimangono pressoché invariate (+0,04% per la provincia di Cosenza e +0,01% per la regione Calabria).
 
Piuttosto significativo anche il dato sul numero degli stranieri residenti che, dal 2005 al 2011, si è praticamente quadruplicato passando da 560 a 2.245 unità (+1.685 individui). Tale dato, pur sottostimando la reale portata della popolazione straniera presente nel territorio, rappresenta comunque un buon “termometro” della situazione. Di fatto, la percentuale di stranieri residenti nel comune di Corigliano Calabro, che attualmente è pari al 5,5% di tutta la popolazione residente, risulta essere la più alta tra quelle registrate nei comuni della provincia di Cosenza superiori ai 15 mila abitanti. Anche a Corigliano Calabro, come nel resto dell'Italia, il fenomeno dell'aumento dei cittadini stranieri è stato principalmente correlato all'entrata di Romania e Bulgaria nell'Unione Europea dal primo gennaio 2007. Questi due paesi, hanno potuto usufruire, fin dal momento del loro ingresso nell'Unione, delle nuove norme sulla libera circolazione e soggiorno applicate in Italia dall'aprile 2007. Il maggior incremento della popolazione straniera infatti è avvenuto tra il 2007 e il 2008 in cui la popolazione è passata rispettivamente da 686 a 1344 individui per poi crescere costantemente di anno in anno. A ciò, si lega il dato sulla nazionalità degli stranieri residenti con il prevalere di quella rumena (di tale nazionalità sono infatti il 41,9% dei cittadini stranieri residenti) seguita da quella ucraina (12,3%), polacca (9,7%), bulgara (9,3%) e marocchina (6,9%).
 
Le dinamiche che hanno contribuito alla variazione numerica della popolazione sono legate, oltre che al flusso migratorio dei cittadini stranieri, anche al saldo naturale (differenza tra il numero di iscritti per nascita e il numero di cancellati per decesso) ed al saldo migratorio interno (differenza tra il numero di iscritti da altri comuni italiani e il numero di cancellati per altri comuni italiani). Il saldo naturale, ad esempio, è risultato costantemente in attivo negli ultimi dieci anni (circa +200) per effetto di una natalità superiore alla mortalità. Questo, che di primo acchito può sembrare un dato scontato, di fatto non lo è. Basti pensare che in Italia, così come nell'intera regione Calabria (e in media nel resto della provincia di Cosenza), il saldo naturale è risultato negativo negli ultimi cinque anni per effetto, essenzialmente, della riduzione del tasso di natalità, evento questo interdipendente con il progressivo invecchiamento della popolazione. La popolazione Coriglianese, rispetto alla media provinciale e regionale, è più giovane e con una maggiore rappresentatività della classe di età 0-14 anni e di quella in età attiva sotto il profilo lavorativo (convenzionalmente considerata tra i 15 e i 64 anni) e con una più bassa percentuale di anziani.<ref>[http://www.coriglianocalabro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10903:pocket-news-il-sibarita-giugno-2012&catid=33:attualita&Itemid=60 POCKET NEWS IL SIBARITA - GIUGNO 2012<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
 
Schiavonea è sorta come borgo di pescatori e approdo ("Marina del Cupo") utilizzato per il commercio dei prodotti agricoli (in particolare granaglie e oli). Prima del [[1583]] era stata eretta la "Torre del Cupo" in funzione anticorsara e un magazzino ("Taverna") di proprietà prima dei Sanseverino e poi dei Saluzzo. Nel [[1615]] gli abitanti eressero la piccola chiesa di San Leonardo.[[File:Santuario Santa Maria ad Nives (Schiavonea, Corigliano Calabro).JPG|thumb|Santuario S.Maria ad Nives o della schiavonea|208x208px]]Nel [[1649]] in seguito ad un'apparizione miracolosa iniziò l'erezione del santuario della Madonna della Schiavonea o "Madonna della Guida" (o "Madonna nera", per il colore scuro del viso), al posto della chiesetta precedente, che venne consacrato nel [[1665]]. Nel [[1850]] Luigi Compagna vi fece erigere su progetto dell'ingegner Francesco Bartholini di Cosenza, il Palazzo delle Fiere nel quale si svolgeva la Fiera del Primo maggio, che oggi invece si svolge sul lungomare la prima domenica di maggio.
 
Nella seconda metà del [[XIX secolo]] si costruirono le case in muratura. Dopo i lavori per il [[porto di Corigliano]], iniziati nel [[1968]] si ebbe un'intensa crescita edilizia negli [[Anni 1970|anni settanta]].
 
Patrona della frazione è la [[Madonna della Neve]], che si celebra il 5 agosto. In questa occasione alcune barche di pescatori partono al tramonto dal porto di Corigliano e costeggiano la riva fino a località Fabrizio, trasportando su una di esse la statua della Madonna.
 
==Economia==
[[File:Corigliano Calabro-Porto.jpg|thumb|upright=1.4|Scorcio del porto]]
Sul mare Jonio, centro vitale e commerciale, produzioni agricole: arance, clementine, olive, olio, e la produzione di latticini.
 
Delle clementine, Corigliano, assieme agli altri comuni della Piana di Sibari, rappresenta quasi la metà (esattamente il 47%, ultimo dato disponibile) dell’intera produzione nazionale<ref>{{Cita libro|autore=|curatore=Fulvio Mazza|titolo=Corigliano Calabro, Storia, Cultura, Economia|anno=2005|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli|p=328}}</ref>.
 
La pesca è un altro aspetto molto importante dell'economia di Corigliano Calabro con l'importante porto peschereccio nella frazione Schiavonea e la sua flotta peschereccia tra le maggiori del meridione; così come un forte volano per l'economia e lo sviluppo è dato dal turismo, con la naturale posizione strategica di Corigliano che, affacciata sul mare, è a pochi chilometri dai boschi della [[Sila]] e da [[Massiccio del Pollino]], nell'[[parco nazionale del Pollino|omonimo parco]].
 
Ha una zona industriale tra le più produttive dell'intera regione per la presenza di numerose attività come ad esempio edilizia, legnami, alimentari, commercio, servizi. Tuttavia risulta essere, insieme al resto della regione Calabria,una zona economicamente arretrata dove non esistono reali aziende industriali importanti per dimensioni e dove la presenza dello Stato è debole e non è in grado di soppiantare le criminalità della regione che controllano in modo brutale l'economia e le amministrazioni della Calabria.
 
== Sport ==
Nel comune hanno sede le seguenti società di calcio: [[Associazione Sportiva Dilettantistica Corigliano|A.S.D. Corigliano]], A.S.D. Marina di Schiavonea 1960, A.S.D. Atletico Corigliano e la società di calcio a 5 [[FC5 Corigliano Futsal]].
 
La squadra di pallavolo [[Volley Corigliano]], è stata attiva dal 1993 al 2008. Dal 2008 la squadra cittadina è la [[Corigliano Volley]].
 
Corigliano è anche il luogo di nascita del famoso ex calciatore ed ex-allenatore dell'[[Associazione Calcio Milan]] [[Gennaro Gattuso]]
 
== Bibliografia ==
* Robert Michels‘ Soziologie des Parteiwesens, hrsg v. Harald Bluhm und Skadi Krause, Wiesbaden 2012
*[[Seymour Martin Lipset]], "Robert Michels And the "Iron Law of Oligarchy"," chapter 12 of ''Revolution and Counterrevolution: Change and Persistence in Social Structures''
*[[Frank Pfetsch]], ''Entwicklung zum faschistischen Führerstaat in der politischen philosophie von Robert Michels'', (1965)
*[[Wilfried Röhrich]], ''Robert Michels; vom sozialistisch-syndikalistischen zum faschistischen Credo'', ([[Duncker & Humblot]], 1971, ISBN 3428026101).
*[[Giorgio Sola]], ''Organizzazione, partito, classe, politica e legge ferrea dell'oligarchia in Roberto Michels'', (1972)
*[[Arthur Mitzman]], ''Sociology and estrangement: three sociologists of Imperial Germany'', ([[Alfred A. Knopf|Knopf]], 1973, ISBN 0394446046). Republished with a new introduction by the author ([[Transaction Books]], 1987, ISBN 0887386059).
*[[Robert A. Nye]], ''The anti-democratic sources of elite theory: [[Pareto]], [[Gaetano Mosca|Mosca]], Michels'', ([[Semi Automatic Ground Environment|SAGE]], 1977, ISBN 0803998724).
*[[Francesco Tuccari]], ''Dilemmi della democrazia moderna : Max Weber e Robert Michels'', (Laterza, 1993, ISBN 8842042439)
*[[María de los Angeles Yannuzzi]], ''Intelectuales, masas y élites : una introducción a Mosca, Pareto y Michels'', ([[UNR Editora]], 1993, ISBN 9506730415).
*[[Joachim Hetscher]], ''Robert Michels : die Herausbildung der modernen politischen Soziologie im Kontext von Herausforderung und Defizit der Arbeiterbewegung'', (1993)
*Gustav Wagner, ''Robert Michels und das eherne Gesetz der Oligarchie'' in "Wer wählt, hat seine Stimme abegeben" Graswurzel Revolution pp.&nbsp;28
*[[Corrado Malandrino]], ''Michels e la scuola di economia di Torino'', Giornata di Studio "La Scuola di Torino e gli economisti stranieri.Le relazioni con il mondo francese e tedesco", Università degli studi di Torino(2005).
*[[Federico Trocini]], ''Tra internazionalismo e nazionalismo. Robert Michels e i dilemmi del socialismo di fronte alla guerra e all'imperialismo (1900-1915)'', Aracne, Roma 2007.
*[[Federico Trocini]], ''Irredentismo e patriottismo nella scelta italiana di Robert Michels (1895-1915): un'«arcana affinità elettiva»'', in «Annali dell'Istituto italo-germanico in Trento», XXXIII, 2007, pp.&nbsp;449–490.
*[[Federico Trocini]], ''Lettere di Franco Savorgnan a Roberto Michels (1909-1927)'', in «Annali della Fondazione Luigi Einaudi», XLII, 2008, pp.&nbsp;301–391.
*[[Federico Trocini]], ''Robert Michels a Basilea (1914-1920). Il carteggio con la R. Delegazione Italiana e i documenti della Società Nazionale Dante Alighieri'', in «Annali della Fondazione Luigi Einaudi», XLIII, 2009, pp.&nbsp;137–168.
*[[Federico Trocini]], ''Robert Michels: un marxista eterodosso al tempo della Seconda Internazionale (1900-1910)'', in POGGIO P. P. (a cura di), ''L'Altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico'', 5 voll., Jaca Book, Milano 2010, vol. I (L'età del comunismo sovietico. Europa 1900-1945), pp.&nbsp;305–319.
* Genett, Timm: ''Der Fremde im Kriege – Zur politischen Theorie und Biographie von Robert Michels 1876–1936''. 2008.<ref>[http://hsozkult.geschichte.hu-berlin.de/rezensionen/2009-1-251 Max Bloch: Rezension zu: Genett, Timm: Der Fremde im Kriege. Zur politischen Theorie und Biographie von Robert Michels 1876–1936. Berlin 2008.] In: H-Soz-u-Kult, 27. März 2009</ref> ISBN 978-3-05-004408-8
* Genett, Timm (Hrsg.): ''Robert Michels: Soziale Bewegungen zwischen Dynamik und Erstarrung – Essays zur Arbeiter-, Frauen- und nationalen Bewegung''. 2008. ISBN 978-3-05-004388-3
* Genett, Timm: Antiquierter Klassiker? Zum ideengeschichtlichen Status von Robert Michels‘ „Soziologie des Parteiwesens“, in: Bluhm, Fischer, Llanque (Hg.): Ideenpolitik, Berlin 2011, S.383-296
* Genett, Timm: Demokratische Sozialpädagogik in der Krise der Aufklärung – zur Ambivalenz eines Klassikers der Elitetheorie, in: Bluhm, Krause (Hg.): Robert Michels‘ Soziologie des Parteiwesens, Wiesbaden 2012, S. 69-85.
* Genett, Timm: Lettere di Ladislaus Gumplowicz a Roberto Michels (1902-1907), in: Annali della Fondazione Luigi Einaudi, Vol. XXXI, Torino 1997, S. 417-473.
* Genett, Timm: Lettere di Roberto Michels e di Julius Springer (1913-1915), in: Annali della Fondazione Luigi Einaudi, Vol. XXX, Torino 1996, S. 533-555.
* A. James Gregor, Roberto Michels e l'ideologia del fascismo, Roma, 1979, Volpe.
* Giorgio Volpe, ''[http://www.ojs.unito.it/index.php/RSUT/article/view/212/167 Riforma o rivoluzione sociale? Il problema della collocazione politica di R. Michels all'interno del movimento socialista],'' in «Rivista di Storia dell'Università di Torino», 1, 2012 [http://www.ojs.unito.it/index.php/RSUT/article/view/212/167]
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Corigliano Calabro]]
* [[Associazione Calcio Milan]]
* [[Gennaro Gattuso]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.oikonomiacomune.coriglianocalabro.cs.it/pages/2003/2003_febbraio/studi_3.htm|SaggioSito diufficiale AlbertoComune LoCorigliano PrestiCalabro}}
*{{cita web | 1 = http://www.castellodicorigliano.net/ | 2 = Sito ufficiale del Castello Ducale di Corigliano Calabro | accesso = 28 giugno 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111025015832/http://www.castellodicorigliano.net/ | dataarchivio = 25 ottobre 2011 | urlmorto = sì }}
* [http://www.ojs.unito.it/index.php/RSUT/article/view/212/167 Saggio di Giorgio Volpe sulla collocazione politica di Michels]
*{{cita web | 1 = http://www.museocastellodicorigliano.it/ | 2 = Museo Castello Ducale di Corigliano | accesso = 5 dicembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070312094636/http://www.museocastellodicorigliano.it/ | dataarchivio = 12 marzo 2007 | urlmorto = sì }}
*{{cita web |1=http://www.nuovacorigliano.it/ |2=Portale cittadino di Corigliano Calabro |accesso=30 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081220023847/http://www.nuovacorigliano.it/# |dataarchivio=20 dicembre 2008 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|http://web.tiscalinet.it/romiovitali/Il%20santuarioC.htm|La chiesa di San Francesco di Paola e il romitorio di San Francesco}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portaleportale|biografieCalabria}}
 
[[Categoria:Corigliano Calabro| ]]
[[Categoria:Parco nazionale della Sila]]