Pala Barbadori e Bobingen: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della Bassa Sassonia}}
{{Opera d'arte
{{Divisione amministrativa
| immagine=Pala barbadori, louvre, lippi.jpg
|Nome=Bobingen
| grandezza immagine=350px
|Nome ufficiale=
| titolo=Pala Barbadori
|Panorama=
| artista=[[Filippo Lippi]]
|Didascalia=
| data = [[1438]]
|Bandiera=
| opera = dipinto
|Voce bandiera=
| tecnica = [[tempera]] [[su tavola]]
|Stemma=Wappen Bobingen.svg
| altezza=208
|Voce stemma=
| larghezza=244
|Stato=DEU
| città=[[Parigi]]
|Grado amministrativo=4
| ubicazione=[[Museo del Louvre]]
|Tipo=
|Divisione amm grado 1=Baviera
|Divisione amm grado 2=Svevia
|Divisione amm grado 3=Augusta
|Amministratore locale=
|Partito=
|Data elezione=
|Data istituzione=
|Superficie=50.45
|Note superficie=
|Abitanti=16634
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=31-12-2006
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
La '''''Pala Barbadori''''' (''Madonna col Bambino, angeli, san Frediano e sant'Agostino'') è un'opera, [[tempera]] [[su tavola]] (208x244 cm) di [[Filippo Lippi]], datata al [[1438]]. È conservata al [[Museo del Louvre]] di [[Parigi]] a seguito delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]] nel [[Granducato di Toscana]], mentre i tre scomparti della [[predella]] vennero portate agli [[Uffizi]] di Firenze.
 
'''Bobingen''' è un comune [[Germania|tedesco]] di 16.634 abitanti, situato nel [[Stati federati della Germania|land]] della [[Baviera]]. Bobingen è situato circa 12 chilometri a sud di [[Augusta (Germania)|Augusta]]. Il luogo viene citato per iscritto per la prima volta nell'anno 933; il toponimo ha quindi già più di 1.000 anni. Bobingen appartiene alla Baviera dal 1803.
==Storia==
Gherado di Bartolomeo Barbadori, morto senza figli nel [[1429]], lasciò i suoi averi ai Capitani di [[Orsanmichele]] perché realizzassero a [[Chiesa di Santo Spirito (Firenze)|Santo Spirito]] una cappella dedicata a [[Frediano di Lucca|san Frediano]], patrono del quartiere. La cappella venne costruita nella vecchia sagrestia della chiesa e il 7 luglio [[1433]] si decise di collocarvi una pala. L'opera venne commissionata al Lippi in un momento imprecisato, ma alcuni documenti indiretti indicano l'autore al lavoro sull'opera nel [[1437]], mentre la lettera a [[Piero il Gottoso|Piero de' Medici]] di [[Domenico Veneziano]] del 1º aprile [[1438]] cita la pala come non ancora finita.
 
== Altri progetti ==
L'opera restò in Santo Spirito e poi alle Gallerie dell'Accademia fino al [[1810]], quando venne smembrata e asportata dall'esercito francese come [[Furti napoleonici|oggetto delle spoliazioni francesi]], da allora é esposta al Louvre, mentre le predelle sono agli Uffizi.
 
==Descrizione e stile==
[[File:Filippo Lippi Pala Barbadori 1437 detail.jpg|thumb|Dettaglio del manto della Vergine]]
La tavola si dispiega unitaria, ma vi è un accenno alla forma tradizionale dei trittici negli archi della parte superiore e nella tripartizione tramite colonne.
 
Lippi innovò profondamente l'iconografia della ''[[Maestà (dipinto)|Maestà]]'' (''Madonna in trono col bambino'') facendo alzare in piedi la Vergine, in un rinnovato rapporto tra madre e figlio, e facendo della sua figura il perno dell'intera composizione. L'insieme può sembrare a prima vista dispersivo, ma a un'osservazione attenta si snoda simmetricamente sui suoi lati, con precise corrispondenze. L'unità della composizione è data quindi dall'andamento ritmico delle linee di contorno, un elemento sul quale si focalizzerà sempre maggiormente la pittura del Lippi, affievolendo gradualmente la lezione masaccesca nel dare forte sbalzo volumetrico alle figure, quasi come fossero statue. In quest'opera e ancora maggiormente nei lavori successivi, le ombre sembrano avvolgere morbidamente le figure e modulare i colori con molti passaggi intermedi, dando un effetto di rilievo più delicato.
 
Il Lippi si ispirò anche alla moderna statuaria: l'angelo sulla sinistra, intento a rialzarsi la veste, è ripreso dal gruppo statuario dei ''[[Quattro Santi Coronati (Nanni di Banco)|Quattro Santi Coronati]]'' di [[Nanni di Banco]], in una nicchia di [[Orsanmichele]].
 
Originale, per quegli anni, è anche la sostituzione del fondo oro con una quinta architettonica, operata in quegli stessi anni anche da [[Beato Angelico]], con una finestra che si apre sul paesaggio collinare esterno derivata dalle [[pittura fiamminga|opere fiamminghe]]. La nicchia a conchiglia sullo sfondo, elemento tipico del Quattrocento fiorentino e di Lippi in particolare, venne ispirata dalla nicchia del [[tribunale della Mercanzia]] in [[Orsanmichele]], opera di Donatello.
 
I santi inginocchiati sono a destra da [[sant'Agostino]] e a sinistra da [[Frediano di Lucca|san Frediano]], messi in posizione obliqua. A sinistra, dietro la balaustra, comparirebbe un [[autoritratto]] del pittore nella figura del monaco fanciullo.
 
==Predella==
La pala era originariamente corredata di [[predella]], che venne restituita a Firenze dopo la Restaurazione. Essa è composta da tre pannelli (dimensioni totali 40x235 cm), che riportano:
*''San Frediano devia il corso del [[Serchio]]''
*''Annunciazione della morte della Vergine e arrivo degli Apostoli''
*''Apparizione dello Spirito Santo a sant'Agostino''
 
Nella predella, che oggi è conservata agli [[Uffizi]], le figure sono di grande evidenza plastica, con costumi classicheggianti. Alcune innovazioni iconografiche vennero probabilmente suggerite dai monaci agostiniani del convento di santo Spirito, per armonizzare il racconto tradizionale con la loro dottrina teologica. Alcuni critici, come [[Berenson]] (1932) attribuirono parti delle scene alla mano del [[Pesellino]].
 
<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:600px; text-align:center">
[[File:Predella pala barbadori, uffizi, 02.jpg|154px]]
[[File:Predella pala barbadori, uffizi, 01.jpg|251px]]
[[File:Predella pala barbadori, uffizi, 03.jpg|155px]]
 
[[Predella della pala Barbadori]]
</div></div>
 
==Bibliografia==
*Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{Circondario di Augusta}}
== Collegamenti esterni ==
{{Controllo di autorità}}
*{{cita web|http://www.restaurofilippolippi.it/opere/scheda_11.htm|Una scheda sul dipinto}}
{{Portale|arte|PitturaGermania}}
 
{{Portale|arte|Pittura}}
 
[[Categoria:MadonneComuni didel Filippocircondario di LippiAugusta]]
[[Categoria:Dipinti nel Louvre]]
[[Categoria:Dipinti negli Uffizi]]
[[Categoria:Sacre conversazioni con la Madonna col Bambino]]
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[[Categoria:Dipinti su sant'Agostino]]
[[Categoria:Dipinti su san Frediano]]