Ursula Hirschmann e Bobingen: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati della Bassa Sassonia}}
{{S|politici tedeschi}}
{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = UrsulaBobingen
|Nome ufficiale=
|Cognome = Hirschmann
|Panorama=
|PostCognomeVirgola =
|Didascalia =
|PreData =
|Bandiera=
|Sesso = F
|Voce bandiera=
|LuogoNascita = Berlino
|Stemma=Wappen Bobingen.svg
|GiornoMeseNascita = 2 settembre
|Voce stemma=
|AnnoNascita = 1913
|Stato=DEU
|LuogoMorte = Roma
|Grado amministrativo=4
|GiornoMeseMorte = 8 gennaio
|Tipo=
|AnnoMorte = 1991
|Divisione amm grado 1=Baviera
|Attività = politica
|Divisione amm grado 2=Svevia
|Epoca = 1900
|Divisione amm grado 3=Augusta
|Attività2 = antifascista
|Amministratore locale=
|Nazionalità = tedesca
|Partito=
|PostNazionalità =  socialdemocratica, poi militante del federalismo europeo
|Data elezione=
|Immagine =
|Data istituzione=
|Didascalia =
|Superficie=50.45
|Note superficie=
|Abitanti=16634
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=31-12-2006
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
 
'''Bobingen''' è un comune [[Germania|tedesco]] di 16.634 abitanti, situato nel [[Stati federati della Germania|land]] della [[Baviera]]. Bobingen è situato circa 12 chilometri a sud di [[Augusta (Germania)|Augusta]]. Il luogo viene citato per iscritto per la prima volta nell'anno 933; il toponimo ha quindi già più di 1.000 anni. Bobingen appartiene alla Baviera dal 1803.
Moglie di [[Eugenio Colorni]] e, dopo la sua morte, di [[Altiero Spinelli]], fu molto importante il suo impegno per la diffusione del [[Manifesto di Ventotene]] a [[Roma]] e [[Milano]], mentre i suoi autori erano confinati a [[Ventotene]]. Si impegnò per la formazione del [[Movimento federalista europeo]] e fondò a [[Bruxelles]] l'associazione "''[[Femmes pour l'Europe]]''".
 
== Altri progetti ==
==Biografia==
{{interprogetto}}
 
{{Circondario di Augusta}}
Ursula Hirschmann nasce da Carl Hirschmann e Hedwig Marcuse, una famiglia della borghesia ebraica di Berlino. Formatasi nel periodo della [[repubblica di Weimar]], a partire dal [[1932]] frequenta l'università dedicandosi a studi di [[economia]] insieme al fratello Albert Hirschman, più tardi candidato al [[premio Nobel]]. Nello stesso anno, si iscrive all'organizzazione giovanile del [[partito socialdemocratico tedesco|partito socialdemocratico]] e fa parte della Resistenza contro l'avanzata [[nazismo|nazista]].
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografieGermania}}
 
[[Categoria:Comuni del circondario di Augusta]]
Nell'estate del [[1933]] raggiunge in [[Francia]] il fratello e si stabiliscono a Parigi, dove incontrano [[Eugenio Colorni]], già conosciuto a Berlino. Nel 1935 Ursula si trasferisce in [[Italia]], a [[Trieste]] dove vive Colorni, e riprende gli studi, laureandosi poi in letteratura tedesca a [[Venezia]]. Ursula e Colorni si sposano a Trieste nel [[1935]] e partecipano all'opposizione clandestina al [[fascismo]]. Nel 1937 nasce la loro prima figlia Silvia, a cui seguiranno negli anni successivi Renata ed Eva (che nel 1973 sposò l'economista indiano [[Amartya Sen]]). Quando Colorni viene mandato al confino a Ventotene, nel 1939, Ursula lo segue. Non essendo oggetto di provvedimenti restrittivi come gli altri, rientra sulla terraferma e diffonde il famoso ''Manifesto di Ventotene''.
 
Nei giorni 27 e 28 agosto [[1943]], a Milano, è presente alla riunione di fondazione del Movimento federalista europeo e collabora alla redazione e diffusione del foglio clandestino ''L'Unità Europea''. Si unisce a Spinelli, che aveva incontrato una prima volta a Ventotene, e insieme si trasferiscono in [[Svizzera]] dove nasce Diana, la prima delle loro tre figlie. Suo marito Eugenio Colorni, che era riuscito a fuggire dal confino a Ventotene il 6 maggio 1943 per intraprendere l'attività partigiana, fu ucciso a Roma dai fascisti della [[Banda Koch]] nel maggio del 1944, a pochi giorni dalla liberazione della capitale. Finita la guerra, Altiero e Ursula si stabiliscono a Roma dove nel 1946 nasce [[Barbara Spinelli|Barbara]] e nel 1955 Sara.
 
Nel 1975 fonda l'associazione Femmes pour l'Europe a Bruxelles, poi nei primi giorni di dicembre dello stesso anno, viene colpita da un'[[emorragia]] cerebrale, seguita da un'[[afasia]], dalla quale non si rimetterà più completamente, pur seguendo l'attività di Spinelli, impegnato al Parlamento europeo fino al 1986.
 
È sepolta presso il [[Cimitero acattolico di Roma]].
 
==Bibliografia==
*Ursula Hirschmann, "Noi senzapatria", Il Mulino, Bologna, 1993
{{Portale|biografie}}
 
[[en:Ursula Hirschmann]]