Germania e Sülzetal: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{nd}}
|Nome=Sülzetal
{{Stato
|Nome ufficiale=
|nomeCorrente = Germania
|Panorama=
|nomeCompleto = Repubblica Federale di Germania
|Didascalia=
|nomeUfficiale = Bundesrepublik Deutschland
|Bandiera=
|portale=Germania
|Voce bandiera=
|linkBandiera = {{#property:p41}}
|Stemma=Wappen Suelzetal.png
|paginaBandiera = Bandiera tedesca
|Voce stemma=
|linkStemma = {{#property:p94}}
|Stato=DEU
|paginaStemma = {{#property:p237}}
|Grado amministrativo=4
|linkLocalizzazione = EU-Germany.svg
|Tipo=
|linkMappa = Germany map.gif
|Divisione amm grado 1=Sassonia-Anhalt
|motto =
|Divisione amm grado 2=no
|lingua = [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua danese|danese]], [[Lingue sorabe|sorabo]]
|Divisione amm grado 3=Börde
|capitale = [[File:Coat of arms of Berlin.svg|10px]] [[Berlino]]
|Amministratore locale=
|capitaleAbitanti = 3.531.201<ref>[http://www.statistik-portal.de/Statistik-Portal/de_zs01_bl.asp Statistisches Bundesamt - Ente statistico federale]</ref>
|Partito=
|capitaleAbitantiAnno = 2012
|Data elezione=
|governo = [[Repubblica federale]] [[Repubblica parlamentare|parlamentare]]
|Data istituzione=
|presidente = [[Joachim Gauck]]
|Altitudine=83
|primoMinistro = [[Angela Merkel]] <small>([[Unione Cristiano Democratica (Germania)|CDU]])</small>
|Superficie=103.64
|elenco capi di stato = [[Presidenti della Germania|Presidente]]
|Note superficie=
|elenco capi di governo = [[Cancellieri della Germania|Cancelliere]]
|Abitanti=9814
|indipendenza = 25 maggio [[1949]] da: <br> - [[Francia]]; <br> - [[Regno Unito]]; <br> - [[Stati Uniti]]; <br> - [[Unione Sovietica]].
|Note abitanti=
|ingressoONU = 18 settembre [[1973]]
|Aggiornamento abitanti=2006-12-31
|ingressoUE = 25 marzo [[1957]]. <small>Membro fondatore</small>
|Sottodivisioni=
|superficieTotale = 357.123,50<ref>[http://www.statistik-portal.de/Statistik-Portal/de_jb01_jahrtab1.asp Statistisches Bundesamt - Ente statistico federale]</ref>
|Divisioni confinanti=
|superficieOrdine = 64
|Prefisso=039205 (Ortsteil Dodendorf 0391)
|superficieAcqua = 2,18
|Targa=OK und BÖ
|popolazioneTotale = 83.302.465
|Mappa=
|popolazioneAnno = 2012
|Didascalia mappa=
|popolazioneOrdine = 15
|Sito=
|popolazioneDensita = 228
|popolazioneCrescita = -0,2% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|opera=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Austria]], [[Belgio]], [[Danimarca]], [[Francia]], [[Lussemburgo]], [[Paesi Bassi]], [[Polonia]], [[Repubblica Ceca]], [[Svizzera]]
|nomeAbitanti = [[Tedeschi]] o [[Germanici]]
|continente = [[{{#property:p30}}]]
|orario = [[UTC+1]]<br /><small>[[UTC+2]] in [[ora legale]]
|valuta = [[Euro]]<ref>Eccetto il Comune di [[Büsingen am Hochrhein]] che adotta il [[franco svizzero]].</ref>
|PIL = 3429519<ref name=IMF>[http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
|PILValuta = $
|PILAnno = 2012
|PILOrdine = 4
|PILprocapite = 41866
|PILprocapiteValuta = $
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|PILPPA = 3167416
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|PILPPAprocapiteAnno = 2012
|PILPPAprocapiteOrdine = 17
|HDI= 0,920 (molto alto)
|HDIAnno= 2012
|HDIOrdine= 5
|TFT= 1,4 (2010)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = 0,67
|tld = [[.de]], [[.eu]]
|telefono = +49
|targa = D
|inno = [[Das Lied der Deutschen]] (''Il Canto dei tedeschi''); viene cantata la terza strofa, che comincia con le parole [[Einigkeit und Recht und Freiheit]] (''Unità, giustizia e libertà'').
|festa = 3 ottobre
|note = <!-- note libere -->
|stato precedente=[[File:Flag of Germany.svg|20 px]] [[Germania Ovest]]<br />{{DDR}}
}}
 
'''Sülzetal''' è un comune [[Germania|tedesco]] di 9.814 abitanti, situato nel [[Stati federati della Germania|land]] della [[Sassonia-Anhalt]].
La '''Germania''', ufficialmente '''Repubblica Federale di Germania''' (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Bundesrepublik Deutschland'' ['bʊndɛsʀepʊˌbli:k 'dɔɪ̯tʃˌlant]; nel linguaggio comune più semplicemente ''Deutschland'' ['dɔɪ̯tʃˌlant]), è uno [[Stati membri dell'Unione europea|Stato membro]] dell'[[Unione europea]] situato nell'[[Europa occidentale|Europa centro-occidentale]].
 
Confina a nord con la [[Danimarca]] ed è bagnata dal [[mare del Nord]] e dal [[mar Baltico]], ad est confina con la [[Polonia]] e la [[Repubblica Ceca]], a sud con [[Austria]] e [[Svizzera]], e ad ovest con [[Francia]], [[Lussemburgo]], [[Belgio]] e [[Paesi Bassi]]. Il territorio della Germania copre una superficie di 357.023 [[Chilometro quadro|km²]] ed è caratterizzato da un [[clima oceanico|clima atlantico]]. Con oltre 82.438.000 abitanti, è il più popolato tra gli stati membri dell'[[Unione europea]], e per destinazione dell'[[immigrazione]] internazionale è il terzo paese al mondo, preceduta solo da [[Stati Uniti d'America|USA]] e [[Russia]].<ref>{{cita web|url=http://www.migrationinformation.org/datahub/countrydata/country.cfm|titolo=Germania: Ingressi di popolazione straniera per paese di nazionalità, dal 1994 al 2003}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.migrationinformation.org/datahub/charts/6.1.shtml|titolo=Immigrazioni}}</ref>
 
La regione denominata oggi Germania fu abitata da diversi [[popoli germanici]], conosciuti e documentati già dal [[100 a.C.]] A partire dal [[X secolo]] questi territori tedeschi costituirono la parte centrale del [[Sacro Romano Impero]] che si protrasse sotto varie forme fino al [[1806]]. Nel corso del [[XVI secolo]], il nord della Germania divenne il centro della [[Riforma protestante]]. Come moderno [[stato nazionale]], il Paese venne unificato nel [[1871]] dopo la [[Guerra franco-prussiana]]. Nel [[1949]], dopo la [[seconda guerra mondiale]], la Germania venne divisa in due [[stati]] separati – [[Germania Ovest|Repubblica Federale di Germania]] (Germania Occidentale) e [[Repubblica Democratica Tedesca]] ([[DDR]] - Germania Orientale) - lungo le linee di occupazione alleate. I due Stati si riunificarono solo nel [[1990]]. La Germania Occidentale fu un membro fondatore della [[Comunità economica europea]] (CEE) nel [[1957]] (che divenne [[Unione europea]] nel [[1993]]). Partecipa dal [[1995]] agli [[accordi di Schengen]] e ha adottato la moneta unica europea, l'[[euro]], nel [[2002]] in sostituzione del [[marco tedesco]] (''[[Deutsche Mark]]'' - DM).
 
La Germania è una [[repubblica]] [[Stato federale|federale]] [[repubblica parlamentare|parlamentare]] di [[Stati federati della Germania|sedici stati]] (''Länder''). [[Capitale (città)|Capitale]] e maggiore [[città]] per numero di abitanti è [[Berlino]]. La Germania è altresì un membro dell'[[ONU]], della [[NATO]], dell'[[Unione Europea]], del [[G8]], del [[G7]], del [[G4 (ONU)|G4]] e firmatario del [[protocollo di Kyoto]]. La '''Germania''' è la quarta potenza economica mondiale dopo [[Stati Uniti]], [[Cina]] e [[Giappone]]; è la quarta più grande economia in termini di [[PIL]] nominale e la quinta in termini di parità di [[potere d'acquisto]]. È il secondo più grande Paese [[esportazione|esportatore]] dopo la Cina ed il secondo [[importazione|importatore]] di merci. In termini assoluti, la Germania assegna il secondo più grande bilancio annuale in aiuti allo sviluppo internazionale<ref>{{cita web|url=http://www.topnews.in/germany-worlds-second-biggest-aid-donor-after-us-229970 |titolo=La Germania è il secondo Paese donatore dopo gli Stati Uniti (TopNews, India)|accesso=10 aprile 2008}}</ref> mentre le sue spese militari la classificano come sesta.<ref>{{cita web |url = http://www.sipri.org/contents/milap/milex/mex_major_spenders.pdf/download
|titolo = I 15 maggiori Paesi per spese militari nel 2006| accesso=23 agosto 2007 | anno = 2007|editore = Stockholm International Peace Research Institute}}</ref> Il Paese ha sviluppato un elevato standard di vita e detiene una posizione chiave negli affari europei oltre ad una moltitudine di strette partnership a livello globale.<ref>{{cita web|url=http://www.iht.com/articles/2008/04/04/europe/poll.php |titolo=Il leader dell'Europe? (International Herald Tribune)|accesso=4 aprile 2008}}</ref> La Germania è riconosciuta come leader in vari settori scientifici e tecnologici.<ref>{{cita web|url=http://www.innovations-report.de/html/berichte/informationstechnologie/bericht-109339.html |titolo=Confidently into the Future with Reliable Technology| accesso=4 maggio 2008}}</ref>
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Germania}}
=== Popolazioni germaniche ===
La Germania era abitata prima dell'arrivo dei [[Germani]] prevalentemente da [[tribù celtiche]] in particolare nelle regioni meridionali.
 
[[File:Germanic tribes (750BC-1AD).png|thumbnail|sinistra|200px|Espansione dei [[Germani]] (750 a.C.-1 d.C.).]]
Provenienti dalla [[Scandinavia]] meridionale e dalla Germania settentrionale, alcune [[tribù]] germaniche iniziarono l'espansione verso sud, est e ovest intorno al [[I secolo a.C.]], entrando in contatto con [[Celti|tribù celtiche]] della [[Gallia]] come pure popolazioni baltiche e [[slavi|slave]] dell'[[Europa orientale]]. Poco si conosce delle fasi iniziali e più antiche della storia germanica, se non per mezzo degli interscambi e interazioni con l'[[Impero romano]], ricerche etimologiche o ritrovamenti di reperti archeologici.<ref name="Claster">{{cita libro|nome=Jill N. |cognome=Claster|titolo= Medieval Experience: 300–1400|editore= NYU Press |anno|1982|pagina= 35}} ISBN 0-8147-1381-5</ref>
 
Sotto [[Augusto]], il generale romano [[Nerone Claudio Druso]] invase e conquistò la Germania (un termine usato dai romani per definire un territorio compreso tra il [[Reno]] e l'[[Elba (fiume)|Elba]] mentre più ad est era la [[Sarmazia]]), e fu in questo periodo che le tribù germaniche entrarono maggiormente in contatto con le tattiche militari romane, pur mantenendo la loro identità tribale. Anche se non avvenne mai l'effettiva romanizzazione delle diverse tribù germaniche, tra il 12 a.C. e il 9 d.C. il paese si trovò sotto il dominio delle legioni, e diverse trasformazioni avvennero tra i suoi abitanti, che iniziarono a diventare sedentari e adottarono diverse innovazioni tecnologiche, civili e militari, portate dagli invasori. Nel [[9 d.C.]] tre [[legione romana|legioni romane]] guidate da Varo vennero annientate dall'esercito formato dalla coalizione di alcune tribù germaniche guidate da [[Arminio]] principe dei [[Cherusci]] nell'imboscata della [[foresta di Teutoburgo]]. Successivamente il generale [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]], figlio di [[Druso Maggiore|Druso]], invase nuovamente il paese, schiacciando la lega ribelle guidata da Arminio in due battaglie presso il corso del fiume Weser, ma venne richiamato dall'allora imperatore Tiberio quando era vicino a riconquistare i territori fino all'Elba. Così, tutto il territorio oltre il corso del [[Reno]] e del [[Danubio]] rimase al di fuori del mondo romano. Dal tempo di [[Tacito]], dal 100 a.C., tribù germaniche abitarono costantemente lungo il Reno e il Danubio (il [[Limes renano|''limes'' renano]]), occupando la maggior parte delle regioni dell'odierna Germania. Il [[III secolo]] vide l'emergere di un gran numero di tribù germaniche: [[Alemanni]], [[Franchi]], [[Chatti]], [[Sassoni]], [[Frisoni]], [[Sigambri]] e [[Turingi]]. A partire dal [[260]], le popolazioni germaniche ruppero il ''limes'' e attraversando ripetutamente ad ondate successive la frontiera del [[Danubio]] diffondendosi nelle [[Impero romano|terre sotto il controllo romano]].<ref name="Cambridge ancient history">{{cita libro|titolo=The Cambridge Ancient History, vol. 12|pagina= 442}} ISBN 0-521-30199-8</ref>
 
=== Sacro Romano Impero (962-1806) ===
{{vedi anche|Sacro Romano Impero}}
[[File:Weltliche Schatzkammer Wien (169)pano2.jpg|thumb|160px|Corona imperiale del [[Sacro Romano Impero]]]]
 
Questa regione dell'[[Europa]] fu dominata da un impero medievale risultante dalla divisione dell'[[Impero carolingio]] nel [[843]] (precedentemente fondato da [[Carlo Magno]] il 25 dicembre [[800]]), ed esistito sotto varie forme fino al [[1806]], con un territorio che si estendeva dal [[fiume]] [[Oder]] nel nord fino alla [[Mar Mediterraneo|costa mediterranea]] a sud. Spesso denominato come [[Sacro Romano Impero]] (o l'Antico Impero), venne ufficialmente chiamato [[Sacro Romano Impero Germanico]] (''Sacrum Imperium Romanum Nationis Germanicæ''') a partire dal [[1448]], per adeguare il titolo ad un territorio più ridotto.
 
[[File:Martin Luther by Lucas Cranach der Ältere.jpeg|thumbnail|sinistra|160px|[[Martin Lutero]] (1483–1546) iniziò la [[Riforma protestante]].]]
 
Sotto il regno della [[Dinastia ottoniana]] ([[919]]-[[1024]]), i ducati di [[Ducato di Lorena|Lorena]], [[Ducato di Sassonia|Sassonia]], [[Franconia (regione)|Franconia]], [[Svevia]], [[Turingia]] e [[Baviera]] vennero consolidati, e i re germanici vennero incoronati come imperatori di queste regioni dal [[962]]. Sotto il regno degli imperatori della [[dinastia salica]] ([[1024]]-[[1125]]), il Sacro Romano Impero assorbì il [[nord Italia]] e la [[Borgogna]]. Sotto gli imperatori [[Hohenstaufen]] ([[1138]]-[[1254]]), i principi tedeschi aumentarono la loro influenza più a sud e ad est in territori abitati da popolazioni slave. Le città del nord prosperarono sotto la [[Lega anseatica]].
 
Con la [[Bolla d'oro]] del [[1356]] si gettarono le basi di una definitiva forma istituzionale che durò fino allo scioglimento dell'Impero. A partire dal [[XV secolo]], gli imperatori vennero eletti quasi esclusivamente dalla dinastia degli [[Asburgo]] d'[[Austria]].
 
Il monaco [[Martin Lutero]] pubblicò le sue [[95 tesi di Lutero|95 tesi]] nel [[1517]] sulla porta del monastero di Wittemberg,in cui lui era monaco, sfidando le pratiche della [[Chiesa cattolica romana]], e avviando la [[riforma protestante]]. Una distinta [[luteranesimo|chiesa luterana]] divenne la religione ufficiale in numerosi stati dopo il [[1530]]. Conflitti religiosi portarono alla [[Guerra dei trent'anni]] ([[1618]]-[[1648]]), che devastò le terre tedesche.<ref>{{cita web|url=http://mars.wnec.edu/~grempel/courses/wc2/lectures/30yearswar.html| titolo=La guerra dei trent'anni|nome= Gerhard Rempel |editore= Western New England College}}</ref> La popolazione degli stati tedeschi si ridusse di circa il 30%.<ref>{{cita web|url=http://users.erols.com/mwhite28/warstat0.htm#30YrW |titolo=La guerra dei trent'anni (1618–48)|nome= Alan McFarlane}}</ref> La [[Pace di Vestfalia]] ([[1648]]) concluse la guerra religiosa, ma l'impero era de facto diviso in numerosi principati indipendenti (circa 350 stati sovrani). Dal [[1740]] in poi, il dualismo tra la monarchia asburgica austriaca e del [[Regno di Prussia]] dominarono la storia tedesca. Nel [[1806]] l'''Imperium'' venne sciolto a seguito delle [[guerre napoleoniche]].<ref name="concise h">{{cita libro|cognome=Fulbrook|nome= Mary|titolo=A Concise History of Germany| editore=Cambridge University Press|anno= 1991|pagina= 97}} ISBN 0-521-54071-2</ref>
 
=== Restaurazione e Rivoluzione (1814-1871) ===
[[File:Nationalversammlung in der Paulskirche.jpg|thumbnail|destra|200px|Il [[parlamento]] di [[Francoforte]] nel [[1848]].]]
 
Dopo la caduta di [[Napoleone Bonaparte]], il [[Congresso di Vienna]] convocato nel [[1814]] fondò la [[Confederazione tedesca]] (''Deutscher Bund''), formata da 39 stati sovrani. Disaccordi con la politica di restauro portarono all'aumento dei movimenti liberali. Questi, tuttavia, vennero seguiti da nuove misure di repressione da parte dello [[statista]] austriaco [[Metternich]]. La ''[[Zollverein]]'', un'unione tariffaria, promosse profondamente l'unità economica degli stati tedeschi con a capo la [[Prussia]]. Durante questo periodo molti tedeschi erano stati influenzati dagli ideali della [[Rivoluzione francese]], e il nazionalismo prese maggior vigore, soprattutto tra i giovani intellettuali. Per la prima volta, i colori del nero, rosso e oro sono stati scelti per rappresentare il movimento, che più tardi divennero i colori nazionali.<ref>{{cita web|nome=Martin Norman|url=http://www.fotw.net/flags/de1848.html| titolo=Confederazione tedesca 1815–1866; Bandiere del mondo|accesso=7 dicembre 2006}}</ref>
 
Alla luce di una serie di movimenti rivoluzionari in [[Europa]], che con successo avevano istituito una repubblica in [[Francia]], iniziò la rivoluzione del [[1848]]. Il re inizialmente assecondò le richieste liberali. Re [[Federico Guglielmo IV di Prussia]] al quale era stato offerto il titolo di imperatore, ma con una perdita di potere, respinse la corona e la proposta di costituzione, portando ad una temporanea battuta d'arresto per i movimenti liberali. Il conflitto tra re [[Guglielmo I di Germania]] e l'ala più liberale del parlamento scoppiò nel corso delle riforme militari nel [[1862]], e il re nominò [[Otto von Bismarck]] come nuovo Primo Ministro della [[Prussia]]. Bismarck condusse con successo la guerra in Danimarca nel [[1864]], e la vittoria prussiana nella [[guerra austro-prussiana]] del [[1866]] permise un'espansione territoriale e la creazione della Federazione tedesca del Nord (''Norddeutscher Bund''), escludendo di fatto l'[[Austria]], l'ex leader del mondo tedesco, dagli affari dei restanti stati tedeschi.
 
=== Impero tedesco (1871-1918) ===
{{vedi anche|Impero tedesco|Prima guerra mondiale}}
[[File:Wernerprokla.jpg|thumbnail|destra|200px|Fondazione della moderna Germania a [[Versailles]] ([[Francia]]), [[1871]], con [[Otto von Bismarck]] in uniforme bianca al centro.]]
La Germania venne unificata come moderno stato nazionale nel [[1871]]. Dopo la sconfitta francese nella [[guerra franco-prussiana]], venne proclamata a [[Versailles]] il 18 gennaio [[1871]] l'unione federale ([[Secondo Reich]]) degli Stati tedeschi, con capitale Berlino. Il Re di Prussia [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]] di Hohenzollern venne proclamato [[elenco di capi di stato tedeschi|imperatore tedesco]] da cui la notazione [[Impero tedesco]]. Esso rappresentava un'unificazione di tutte le regioni tedesche, ad eccezione dell'Austria (''Kleindeutschland'', o "Piccola Germania"). A partire dal [[1884]], la Germania iniziò a fondare colonie al di fuori dell'[[Europa]].
 
Nel periodo [[Gründerzeit]] che seguì l'unificazione della Germania, la politica estera dell'imperatore Guglielmo I fu orientata a garantire una posizione centrale nel continente attraverso alleanze, isolando la [[Francia]] con mezzi diplomatici, ed evitando la guerra. Sotto [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], tuttavia, la Germania, come altre potenze europee, attraverso un proprio corso imperialista entrò in attrito con i paesi limitrofi. La maggior parte delle alleanze in cui la Germania era stata precedentemente coinvolta non vennero rinnovate, e quelle nuove la esclusero. In particolare, la Francia istituì nuove relazioni con la firma dell'[[Entente Cordiale]] con il [[Regno Unito]] e garantendo legami con l'[[Impero russo]]. A parte i suoi contatti con l'[[Impero austro-ungarico]] e il regno d'Italia, la Germania divenne sempre più isolata.
[[File:Prussiamap.gif|thumbnail|sinistra|200px|La [[Prussia]] all'epoca dell'Impero tedesco (1871-1918).]]
L'imperialismo tedesco, come quello di altre potenze europee, rivendicò un proprio [[colonialismo|dominio coloniale]]. In conseguenza dell'atmosfera politica creatasi con la [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] alla Germania furono assegnati diversi possedimenti, tra cui [[Togo]] e [[Camerun]]. La spartizione dell'Africa causò tensioni tra le grandi potenze.
 
L'assassinio dell'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Austria]] il 28 giugno [[1914]] portò la Germania alla [[prima guerra mondiale]], dalla quale risultò come parte soccombente contro potenze alleate in uno dei più sanguinosi conflitti di tutti i tempi. La sconfitta portò ad una rivoluzione nel novembre [[1918]], e l'imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] fu costretto ad abdicare. Un armistizio che pose fine alla guerra venne firmato l'11 novembre e la Germania fu costretta a firmare il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]] nel giugno [[1919]]. Il trattato venne percepito in Germania come un'umiliante continuazione della guerra con altri mezzi e la sua durezza viene spesso citata come fattore che agevolò l'avvento del [[nazismo]] nel paese.<ref name="lee h">{{cita libro|cognome=Stephen|nome= J. Lee|titolo=Europe, 1890–1945| editore=Routledge|anno= 2003|pagina= 131}} ISBN 0-415-25455-8</ref>
 
=== Repubblica di Weimar (1919-1933) ===
{{vedi anche|Repubblica di Weimar}}
Dopo il successo della rivoluzione tedesca del novembre [[1918]], venne proclamata la repubblica in tutti gli stati e a livello federale. La nuova costituzione del Reich entrò in vigore con la firma da parte del [[Elenco di capi di stato tedeschi|presidente del Reich]] [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]] l'11 agosto [[1919]]. Il periodo che va dal 1919 al 1933 è conosciuto come [[Repubblica di Weimar]]. Il [[Partito Comunista di Germania (1919-1956)|Partito Comunista Tedesco]], istituito da [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] nel 1918, tentò di rovesciare con un'insurrezione armata il nuovo governo socialista, ma senza successo. Il Partito dei Lavoratori tedesco, conosciuto in seguito come il [[Partito nazionalsocialista]] (o Partito nazista), venne fondato nel gennaio [[1919]].
 
La Germania soffrì pesantemente degli effetti della [[Grande depressione]], delle dure condizioni dettate dal trattato di Versailles, e della lunga instabilità politica. Vennero istituite truppe paramilitari da parte di più partiti e vi furono migliaia di omicidi a sfondo politico. I paramilitari intimidivano gli elettori e seminavano violenza e rabbia tra gente che soffriva di un elevato [[tasso di disoccupazione]] e povertà. Questo terreno portò alla nomina, da parte del presidente del Reich [[Paul von Hindenburg]], di [[Adolf Hitler]] come Cancelliere del Reich il 30 gennaio [[1933]].
 
=== Terzo Reich (1933-1945) ===
{{vedi anche|Seconda guerra mondiale|Terzo Reich}}
[[File:Bundesarchiv Bild 183-S33882, Adolf Hitler.jpg|thumbnail|destra|180px|[[Adolf Hitler]], cancelliere durante il [[Terzo Reich]].]]
Il 27 febbraio [[1933]], il [[Palazzo del Reichstag|Reichstag]] [[Incendio del Reichstag|venne dato alle fiamme]], e di tale atto terroristico si ritennero responsabili i comunisti. Ciò spinse all'approvazione di un decreto di emergenza con il quale vennero aboliti i diritti democratici di base. L'attivazione di una legge diede ad [[Adolf Hitler]] pieno governo e potere legislativo. Solo il Partito socialdemocratico della Germania votò contro; i comunisti non erano in grado di presentare opposizione, in quanto i loro 81 seggi in parlamento erano stati annullati sulla base del decreto conseguente all'incendio del Reichstag.<ref>{{cita web | url = http://www.dhm.de/lemo/html/nazi/innenpolitik/ermaechtigungsgesetz/index.html | titolo = Das Ermächtigungsgesetz 1933 | accesso=12 settembre 2008 | editore= Deutsches Historisches Museum}}</ref><ref>{{cita libro|nome=Roderick|cognome= Stackelberg|titolo=Hitler's Germany: origins, interpretations, legacies|editore= Routledge|anno= 1999|pagina= 103}} ISBN 0-415-20114-4</ref><ref>{{cita web|nome= Scheck Raffael| url= http://www.colby.edu/personal/r/rmscheck/GermanyE1.html|titolo= Creazione di una dittatura: La stabilizzazione del potere nazista|editore= Colby College|accesso=12 luglio 2006}}</ref>
Si creò uno stato centralizzato totalitario con un unico partito. L'industria venne strettamente regolamentata con quote ed esigenze, spostando l'economia verso una produzione di guerra.<ref>{{cita web | url = http://www.dhm.de/lemo/html/nazi/wirtschaft/index.html | titolo = Industrie und Wirtschaft | accesso=12 settembre 2008 | editore = Deutsches Historisches Museum}}</ref>
Nel [[1936]] le truppe tedesche entrano nella [[Renania]] smilitarizzata. Incoraggiato, [[Adolf Hitler|Hitler]] perseguì dal [[1938]] una politica di espansionismo per fondare una ''Grande Germania'' (dal tedesco ''Großdeutschland''). Per evitare l'apertura di due fronti di guerra, [[Adolf Hitler|Hitler]] siglò il [[patto Molotov-Ribbentrop]] con l'[[Unione Sovietica]]. Patto che venne rotto in seguito.
[[File:Potsdamer Platz 1945.jpg|thumbnail|sinistra|200px|Le rovine di [[Berlino]] della [[seconda guerra mondiale]], Potsdamer Platz nel 1945.]]
Nel [[1939]] le crescenti tensioni provenienti da [[nazionalismo]], [[militarismo]] ed esigenze territoriali portarono alla ''[[guerra lampo]]'' (''Blitzkrieg'') del 1º settembre contro la [[Polonia]], congiuntamente all'[[Unione Sovietica]], a cui seguì due giorni dopo la dichiarazione di guerra da parte di [[Regno Unito]] e [[Francia]], che segnarono l'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. La Germania acquisì rapidamente il controllo diretto (tramite occupazione militare) o indiretto (tramite alleati e stati vassalli) della maggior parte d'[[Europa]].
 
Il 22 giugno [[1941]], la Germania violò il [[Patto Molotov-Ribbentrop]], aprendo il [[fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]] e dando avvio all'invasione della [[Russia]]. Pochi mesi dopo, il 7 dicembre, il [[Giappone]] attaccò la base americana a [[Pearl Harbor]], e la Germania dichiarò guerra agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] due giorni dopo. Anche se inizialmente l'esercito tedesco avanzò rapidamente in [[Unione Sovietica]], la [[Battaglia di Mosca]] prima e [[Battaglia di Stalingrado|quella di Stalingrado]] poi segnarono un importante punto di svolta nella guerra. Successivamente alla disfatta di [[Battaglia di Kursk|Kursk]], l'esercito tedesco iniziò la ritirata dal fronte orientale. La [[battaglia di Normandia]] (''D-Day'') riaprì il [[fronte occidentale (1939-1945)|fronte occidentale]] chiuso quattro anni prima, con lo sbarco delle forze alleate ed i rapidi progressi compiuti in territorio tedesco, approfittando del fatto che la [[Wehrmacht]] fosse in buona parte collocata a est, a fronteggiare la riscossa dell'Armata Rossa, [[Operazione Bagration]]. All'inizio del 1945, con gli anglo-americani in Belgio e i Russi alle porte dell'[[Oder]], la sconfitta della Germania era imminente. L'8 maggio [[1945]], le forze armate tedesche si arresero dopo l'occupazione di [[Berlino]] da parte dell'[[Armata Rossa]].
 
In quello che più tardi divenne noto come l'[[Olocausto]], il regime del [[Terzo Reich]] sterminò alcuni milioni di persone, in primo luogo [[ebreo|ebrei]], ma anche [[comunismo|comunisti]], [[zingari]], [[omosessuale|omosessuali]], [[massoneria|massoni]], dissidenti politici, sacerdoti, predicatori, religiosi, disabili nei [[lager]]. Durante l'[[Olocausto]] circa undici milioni di persone vennero assassinate, di cui sei milioni di [[ebreo|ebrei]] e tre milioni di [[polacchi]]. La [[seconda guerra mondiale]] ed il [[genocidio]] nazista furono responsabili di circa 35 milioni di morti in [[Europa]], dal 1933 al 1945.
 
=== Divisione e riunificazione (1945-1990) ===
{{vedi anche|Storia della Germania dal 1945}}
[[File:Deutschland Bundeslaender 1957.png|thumbnail|destra|upright|La Germania divisa, in blu la [[Germania Ovest|Repubblica Federale Tedesca]], in rosso la [[Repubblica Democratica Tedesca]], in giallo [[Berlino]].]]
La guerra causò la morte di quasi dieci milioni di soldati e civili tedeschi, grandi perdite territoriali, l'espulsione di circa 15 milioni di tedeschi dagli ex territori orientali e dagli altri paesi e la distruzione delle più grandi città. Il territorio rimasto venne spartito tra gli alleati in quattro zone di [[occupazione militare]]; il territorio di [[Berlino]] in quattro settori.
 
Le zone occidentali, controllate da [[Francia]], [[Regno Unito]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] vennero unite il 23 maggio [[1949]], dando vita alla [[Repubblica Federale di Germania]] (''Bundesrepublik Deutschland''); il 7 ottobre [[1949]], la zona d'occupazione sovietica divenne la [[Repubblica Democratica Tedesca]] (''Deutsche Demokratische Republik'' o DDR). Informalmente questi due stati divennero noti come ''Germania Ovest'' e ''Germania Orientale'', e le due parti di [[Berlino]] come ''Berlino Ovest'' e ''Berlino Est''. La parte orientale aveva come capitale [[Berlino Est]], mentre la Germania Ovest scelse [[Bonn]] come capitale provvisoria.
 
La Germania Ovest divenne un'economia di mercato con una stretta alleanza con [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e paesi dell'[[Europa occidentale]], e godette di una prolungata crescita economica iniziata nei primi anni cinquanta (''[[Wirtschaftswunder]]''). La Germania Ovest aderì alla [[NATO]] nel [[1955]] e fu membro fondatore della [[Comunità economica europea]] nel [[1958]].
 
[[File:Thefalloftheberlinwall1989.JPG|thumbnail|sinistra|La caduta del [[Muro di Berlino]] nel [[1989]], e dietro la [[Porta di Brandeburgo]].]]
 
La Germania Est rientrò nel blocco orientale sotto il controllo politico e militare dell'[[URSS]], e facente parte del [[trattato di Varsavia]]. Nonostante si fregiasse del termine di [[democrazia]], il potere politico fu in mano esclusivamente dei principali membri (''[[Politburo]]'') del partito comunista (SED - Partito socialista della Germania). Il loro potere era assicurato dalla [[Stasi]], un servizio segreto di immense dimensioni, e una serie di suborganizzazioni in grado di controllare ogni aspetto della società. A loro volta le esigenze fondamentali della popolazione erano soddisfatte a basso costo da parte dello [[Stato]]. La DDR divenne membro del [[Comecon]]. Mentre la propaganda si basava sui vantaggi dei programmi sociali della DDR e la presunta costante possibilità di un'invasione, molti dei suoi cittadini guardavano verso l'Occidente per le libertà politiche e la prosperità economica.<ref>{{cita web|nome= Colchester Nico| url=http://www.ft.com/cms/s/504285c4-68b6-11da-bd30-0000779e2340,dwp_uuid=6f876a3c-e19f-11da-bf4c-0000779e2340.html |D-mark day dawns| editore=[[Financial Times]]|accesso=7 dicembre 2006}}</ref>
Il [[muro di Berlino]], costruito nel [[1961]] per fermare la fuga dei tedeschi dell'est verso la Germania Ovest, divenne un simbolo della [[Guerra Fredda]].
 
Le tensioni tra Germania Est e Germania Ovest erano già state ridotte negli anni settanta dal cancelliere occidentale [[Willy Brandt]] e dalla sua intelligente ''[[Ostpolitik]]''. Poi, alla fine degli anni ottanta, in una situazione di una crescente migrazione dei tedeschi dell'Est verso la Germania Ovest attraverso l'[[Ungheria]] e di manifestazioni di massa durante l'estate del [[1989]], le autorità della Germania Est indebolirono inaspettatamente le restrizioni di confine nel novembre 1989, consentendo ai propri cittadini di viaggiare verso l'Occidente.
 
Tra le conseguenze della riunificazione e dell'impoverimento dell'Est vanno ricordati i moti neonazisti, in particolare a [[Rostock]] e [[Incendio di Solingen|Solingen]].<ref>{{cita web|url=http://www.spiegel.de/fotostrecke/photos-of-1992-neo-nazi-riots-in-rostock-fotostrecke-86444.html|titolo= Remembering the Rostock Riots|data=22 agosto 2012|editore=spiegel.de|lingua=de}}</ref>
 
=== Berlino capitale (1990-oggi) ===
L'apertura delle frontiere portò ad un'accelerazione del processo di riforma nella Germania Est, e poi al crollo del regime comunista, che si concluse con la riunificazione tedesca del 3 ottobre [[1990]], quando i territori della Germania Est vennero annessi come nuovi Stati della Repubblica Federale. [[Berlino]] venne scelta per essere la capitale dello Stato unificato, mentre Bonn conservò alcuni ministeri federali.<ref name="BBG">{{cita web| url= http://www.wdr.de/themen/kultur/stichtag/2004/03/10.jhtml |titolo=Eine "faire Arbeitsteilung"
Vor 10 Jahren: Bundestag beschließt Bonn-Berlin-Gesetz. 10 March 04.}}</ref> La delocalizzazione del governo fu completata nel [[1999]].
 
Dopo la riunificazione, la Germania assunse un ruolo attivo nell'[[Unione Europea]] e nella [[NATO]]. La Germania inviò una forza di pace per garantire la stabilità nei [[Balcani]] e truppe in [[Afghanistan]] come parte dello sforzo della NATO per assicurare la sicurezza in questo paese.<ref name="ARM">{{cita web|nome=Dempsey Judy|url=http://www.iht.com/articles/2006/10/31/news/germany.php|titolo= Germany is planning a Bosnia withdrawal|editore=International Herald Tribune|accesso=30 novembre 2006}}</ref>
 
== Geografia ==
{{Vedi anche|Geografia della Germania}}
=== Morfologia ===
[[File:Deutschland topo.jpg|thumbnail|220px|Cartina topografica della Germania.]]
[[File:Deutschland Landschaften.png|thumb|220px|Cartina fisica.]]
Il territorio della Germania copre una superficie di 357.093&nbsp;[[Chilometro quadro|km²]], costituito di 349.223&nbsp;[[Chilometro quadro|km²]] di terre e di 7.798&nbsp;[[Chilometro quadro|km²]] di superfici d'acqua. È il settimo paese più grande dell'[[Europa]]. Di forma simile ad un quadrilatero, si estende dalle alte montagne delle [[Alpi]] (punto più alto: lo [[Zugspitze]] a 2.962&nbsp;m) a sud, fino alle coste del [[Mare del Nord]] e del [[Mar Baltico]] a nord, a est è delimitata dalla confluenza dei fiumi [[Oder]] e [[Nysa Łużycka|Neisse]] mentre a ovest la delimitano il bacino e la valle del [[Reno]].
 
Le coste del mare del Nord sono pianeggianti con [[duna|dune]] sabbiose (sandig) e fronteggiate da arcipelaghi come le [[Isole Frisone Orientali|Frisone Orientali]] e [[Isole Frisone Settentrionali|Frisone Settentrionali]] mentre le coste del mar Baltico hanno un profilo più irregolare con numerose lagune (dette ''Bodden'') che si insinuano in profondità nell'entroterra. Fronteggiano la costa le due isole di [[Rügen]] e [[Usedom]].
Da un punto di vista geografico il territorio tedesco può essere suddiviso in quattro zone ben distinte:
# Il [[Bassopiano Germanico]], un'ampia area pianeggiante situata nella parte settentrionale del paese
# I rilievi ercinici del ''[[Mittelgebirge]]'', una zona di rilievi situata tra le pianure settentrionali e le Alpi comprendente diverse formazioni montuose tra cui le più note sono il [[Massiccio scistoso renano]], la [[Selva di Turingia]], la [[Foresta di Teutoburgo]], la [[Foresta Nera]], i [[Monti Metalliferi]], la [[Selva Boema]] e la [[Selva Bavarese]].
# L'[[altopiano Svevo-Bavarese]] situato ai piedi delle Alpi con un'altezza media di circa 500&nbsp;m [[s.l.m.]] e con numerosi laghi morenici, è attraversato da diversi affluenti del Danubio
# A meridione si trova la zona delle [[Alpi tedesche]] che delimitano il confine con l'Austria: caratterizzate dalla presenza di numerosi laghi alpini, il loro punto più elevato è la vetta dello Zugspitze (2.963&nbsp;m [[s.l.m.]])
 
=== Idrografia ===
{{vedi anche|Fiumi della Germania}}
 
I [[fiume|fiumi]] principali in territorio tedesco sono il [[Danubio]] l'[[Elba (fiume)|Elba]], il [[Reno]], l'[[Oder]], il [[Weser]] e l'[[Ems (fiume)|Ems]], e quasi tutti hanno un regime regolare.La Germania è ricca di canali artificiali che permettono il trasporto delle merci attraverso tutto il paese.
 
=== Clima ===
 
Buona parte del territorio della Germania subisce l'influsso dei venti atlantici provenienti da ovest; ciò fa sì che il clima sia meno rigido a mano a mano che ci si spinge da sud verso nord e da est verso ovest. Le zone dal clima più mite sono le pianure a ridosso dei [[Paesi Bassi]] e le regioni affacciate sul [[Mare del Nord]], tra cui la penisola dello [[Jutland]], che hanno un clima sostanzialmente [[clima oceanico|oceanico]]. Nel nord-ovest e nel nord, quindi, le precipitazioni si susseguono durante tutto l'arco dell'anno con un massimo durante l'estate. Gli inverni sono parzialmente mitigati dai venti umidi occidentali, la neve cade frequentemente ma gli accumuli sono per lo più irrisori, le gelate sono frequenti e le estati tendono ad essere fresche, ventilate, spesso temporalesche e molto calde o afose nel centro. Verso oriente il clima è più [[clima continentale|continentale]]; gli inverni sono spesso lunghi e molto rigidi e le estati generalmente siccitose. La Germania centrale è una regione di transizione tra clima oceanico e continentale. Il clima della Germania meridionale è il più continentale di tutta la nazione con forti escursioni termiche annue; gli inverni sono generalmente rigidi e nevosi, con lunghi periodi di gelo intenso; il caldo estivo è spesso rotto da intensi temporali che si formano generalmente sulle [[Alpi]] per poi discendere verso le pianure.<ref>{{cita libro | cognome = Olson | nome = Donald | titolo = Germany For Dummies, 3rd Edition | editore = Wiley | anno=2007 | pagina = | url = http://www.dummies.com/WileyCDA/DummiesArticle/id-5361.html}} ISBN 978-0-470-08956-9</ref><ref>{{cita web|url=http://www.wordtravels.com/Travelguide/Countries/Germany/Climate/ |titolo=Clima e precipitazioni in italia (World Travels)|accesso=30-11-2006}}</ref>
 
== Popolazione ==
[[File:Popolazione del territorio tedesco 1880 2000.png|thumbnail|destra|Popolazione dal 1800 al 2000, con numero di cittadini stranieri.]]
All'inizio dell'epoca storica le popolazioni insediate sul territorio della Germania attuale erano di tre stirpi: i [[Celti]], relegati nella parte più occidentale del Paese; le popolazioni [[germani]]che, originarie della [[Scandinavia]], che si erano espanse verso sud partendo dalle coste baltiche e giungendo nel tempo fino ai confini dell'[[Impero romano]]; gli [[slavi]], in lenta espansione dall'area baltica.
 
Con l'espansione verso nord dell'[[Impero romano]] la parte [[Renania|renana]] e meridionale dell'attuale Germania furono incluse in esso: le città più antiche della Germania sono proprio di origine romana. A partire dal [[V secolo]] iniziarono le invasioni germaniche nei territori dell'[[Impero romano]]: [[Franchi]] e [[Alemanni]] si insediarono nella regione del [[Reno]]. Nel nord dell'attuale Germania la compagine [[Sassoni|sassone]] iniziò a espandersi in [[Britannia]].
 
Nell'[[Alto Medioevo]] iniziò l'espansione dei popoli tedeschi verso est (la ''[[Ostsiedlung]]''): i territori [[Balti|baltici]] e [[Slavi|slavi]] furono progressivamente invasi, conquistati e convertiti al [[Cristianesimo]], le popolazioni baltiche e slave furono a volte soggiogate, altre volte espulse o altre ancora assimilate (come nel caso dei Balti [[Prussiani]], completamente germanizzati e assorbiti dai Sassoni). In alcune aree ([[Pomerania]], [[Slesia]]) l'invasione fu pacifica e incentivata dai principi slavi. In alcuni territori slavi, come ad esempio in [[Polonia]], rimasero popolazioni tedesche con privilegi particolari, coloni tedeschi si trasferirono anche in [[Slovacchia]] e [[Transilvania]]. Il movimento di espansione subì un arresto con la [[guerra dei trent'anni]] e successivamente si assistette ad un processo di riflusso nelle sedi occupate precedentemente da parte delle popolazioni slave, anche se tuttora nella parte orientale del Paese è rimasta un'importante minoranza slava, quella dei [[Sorbi (gruppo etnico)|Sorbi]].
 
Nel [[XIX secolo]] le migliorate condizioni economiche favorirono un progressivo aumento della popolazione, dal [[1871]] al [[1939]] si passò da 41 a 69 milioni di abitanti. In particolare l'incremento interessò la valle del Reno, l'area del medio corso dell'Elba, le grandi aree rurali non videro invece sostanziali cambiamenti della popolazione. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] vi fu una ripresa demografica in parte provocata dal grande numero di profughi proveniente dall'est.
 
=== Demografia ===
Con oltre 80,2 milioni di abitanti secondo il censimento del 2011,<ref name="2011census">[https://www.destatis.de/DE/PresseService/Presse/Pressekonferenzen/2013/Zensus2011/bevoelkerung_zensus2011.pdf?__blob=publicationFile Zensus 2011: Bevölkerung am 9. Mai 2011]. Retrieved 1 June 2013.</ref> la Germania è il paese più popoloso dell'[[Unione europea]] ed il secondo Paese più popoloso dell'[[Europa]] dopo la [[Russia]]. Tuttavia, il suo [[tasso di fecondità]] di 1,41 figli per donna (2011) è uno dei più bassi del mondo,<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/gm.html "World Factbook"]. CIA. Retrieved 26 March 2011.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.loccidentale.it/node/111213|titolo=Il treno tedesco potrebbe frenare l'Europa con il calo demografico|accesso=25 maggio 2013}}</ref> anche se in crescita negli ultimi anni (da 1,36 a 1,41 tra il 2011 e il 2013).
 
La Germania possiede un gran numero di grandi [[città]]; le più popolose sono [[Berlino]], [[Amburgo]], [[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Francoforte]]. Il maggior agglomerato urbano è la regione Reno-Ruhr, che comprende la città di [[Düsseldorf]] (la capitale della [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]), [[Colonia (Germania)|Colonia]], [[Essen]], [[Dortmund]], [[Duisburg]] e [[Bochum]].
 
Al 2011, il 92,3% della popolazione è di nazionalità tedesca mentre i cittadini stranieri residenti sono 6 milioni (7.7% della popolazione).<ref name="2011census"/> Per quanto riguarda la matrice etnica, al 2010 il 20% della popolazione (16 milioni di persone)<ref>[https://www.destatis.de/DE/Publikationen/Thematisch/Bevoelkerung/MigrationIntegration/Migrationshintergrund2010220107004.pdf?__blob=publicationFile Bevölkerung und Erwerbstätigkeit: Bevölkerung mit Migrationshintergrund – Ergebnisse des Mikrozensus 2010], p. 64 statistics</ref> è di parziale o totale ascendenza straniera (questo dato include i rimpatriati di etnia tedesca [''Deutschstämmige''] che prima della seconda guerra mondiale inabitavano territori al di fuori dei confini dello Stato tedesco [gli ''Aussiedler'' e ''Spätaussiedler''], soprattutto in [[Europa orientale]]). Il 96% di questa fetta della popolazione vive negli Stati della ex-[[Germania Ovest]] o nella città-stato di [[Berlino]].<ref>[https://www.destatis.de/DE/Publikationen/Thematisch/Bevoelkerung/MigrationIntegration/Migrationshintergrund2010220107004.pdf Population and employment: Population with migrant background – Results of the 2010 microcensus]. The Federal Statistical Office defines persons with a migrant background as all persons who migrated to the present area of the Federal Republic of Germany after 1949, plus all foreign nationals born in Germany and all persons born in Germany as German nationals with at least one parent who migrated to Germany or was born in Germany as a foreign national.</ref>
 
Le comunità straniere più numerose al 2010 sono quella [[Turchia|turca]] (3,2 milioni di abitanti), quella di provenienti da altri Paesi dell'Europa occidentale e della ex-[[Jugoslavia]] (2,8 milioni), quella [[Polonia|polacca]] (1,6 milioni), quella [[Asia|asiatica]] (1,6 milioni) e quella [[Russia|russa]] (1,3 milioni); seguono altre comunità straniere, come quella [[Italia|italiana]].<ref>{{cita web|url=http://www.destatis.de/basis/e/bevoe/bevoetab10.htm|titolo=Popolazione straniera al 31-12-2004 per paese di origine (Ufficio statistico federale tedesco) |accesso=1º gennaio 2007}}</ref><ref>{{cita web| url = http://www.migrationinformation.org/datahub/countrydata/data.cfm | titolo = Germania: Popolazione straniera per paese di origine| editore = Migration Policy Institute |anno =2008}}</ref>
 
Lo ''United Nations Population Fund'' rileva come la Germania ospiti il terzo più alto numero di migranti internazionali fra tutti i paesi del mondo, circa il 5% (10 milioni di abitanti) dei 191 milioni di migranti, che corrisponde a circa il 12% della popolazione della Germania.<ref>{{cita web| url =http://www.unfpa.org/publications/detail.cfm?ID=294&filterListType |titolo = Stato della popolazione mondiale 2006 (Nazioni Unite, United Nations Population Fund 2006)|accesso=1º gennaio 2007}}</ref>
 
Come conseguenza alle restrizioni poste in Germania alle disposizioni in materia di asilo e immigrazione, il numero di immigrati è in calo costante dal [[2000]].<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.destatis.de/presse/deutsch/pm2006/p2690025.htm |titolo=''Erstmals seit 1990 weniger als 600 000 Ausländer zugezogen'' (Statistiches Bundesamt Deutschland), 6 luglio 2006|accesso=1º gennaio 2007}}</ref> La maggior parte degli immigrati non-tedeschi risiede nelle grandi metropoli, mentre nelle aree rurali, nelle piccole città, e negli Stati della ex-[[Germania Est]] l'immigrazione è un fenomeno pressoché inesistente.
 
=== Religioni ===
{{vedi anche|Chiesa cattolica in Germania}}
 
[[File:Kölner Dom nachts.jpg|thumbnail|upright|destra|Il [[Duomo di Colonia]], [[patrimonio dell'umanità]] tutelato dall'[[UNESCO]].]]
Il [[cristianesimo]] è la principale fede religiosa dei Tedeschi, con circa 50 milioni di credenti (58,8%)<ref>{{cita web|url=http://fowid.de/fileadmin/datenarchiv/Religionszugehoerigkeit/Religionszugehoerigkeit_Bevoelkerung_1970_2010.pdf |titolo=Religionszugehörigkeit, Deutschland Bevölkerung 1970 - 2010|accesso=6 settembre 2011}}</ref>, al 2010 divisi in parti uguali tra [[protestanti]] (28,9% della popolazione) – con una predominanza storica nelle terre sassoni (tutto il nord) e una forte presenza in [[Franconia (regione)|Franconia]]-[[Renania]] – e [[cattolici]] (29,9% della popolazione), concentrati nel sud e nell'ovest, vale a dire la [[Baviera]] e le aree [[Alemannia|alemanniche]] e [[Franconia (regione)|francone]]-[[Renania|renane]]. La Germania settentrionale (Sassonia), storicamente epicentro del [[Luteranesimo]], la prima religione protestante, è oggi la zona più scristianizzata della Germania, anche per effetto del periodo [[Germania Est|sovietico]]: in [[Sassonia-Anhalt]] terra nativa di [[Martin Lutero]], l'80,4% della popolazione non è religiosa, mentre i protestanti sono il 14,1%.<ref>[http://www.ekd.de/download/Ber_Kirchenmitglieder_2010.pdf Statistiche delle chiese ufficiali aggiornate al 2010].</ref>
 
Circa l'1,7% della popolazione è [[Chiesa ortodossa|cristiana ortodossa]], con [[serbi]] e [[greci]] i più numerosi.<ref>{{cita web|url=http://www.ekd.de/statistik/mitglieder.html|titolo=Statistica (ekd)}}</ref><ref name="remid.de">{{cita web|url=http://www.remid.de/index.php?text=info_zahlen |titolo=REMID - Religionen in Deutschland: Mitgliederzahlen|accesso=6 settembre 2011}}</ref>In Germania sono presenti anche 164.871 [[testimoni di Geova]].<ref>''Annuario dei Testimoni di Geova 2013'', pagina 182 {{NoISBN}}</ref>
 
[[File:Sehitlik1 Moschee Berlin.JPG|thumbnail|upright|sinistra|La moschea Şehitlik a [[Berlino]]. In Germania vivono più di 4 milioni di musulmani.]]
In Germania, più di 4 milioni di abitanti sono musulmani (4,9%), rendendo l'[[Islam]] la seconda religione del paese, di cui in maggioranza (74%) di fede [[sunnita]]<ref>{{cita web|url=http://www.deutsche-islam-konferenz.de/SharedDocs/Anlagen/DE/DIK/Downloads/WissenschaftPublikationen/MLD-Zusammenfassung,templateId=raw,property=publicationFile.pdf/MLD-Zusammenfassung.pdf |titolo=Bundesministerium des Innern - Muslimisches Leben in Deutschland|accesso=6 settembre 2011}}</ref>, ma è presente una piccola comunità di [[sciiti]].<ref>{{cita web|url=http://www.euro-islam.info/pages/germany.html|titolo=Germania, Euro-Islam.info| accesso=30 novembre 2006}}</ref> Nel territorio tedesco si trovano circa 2.500 [[moschee]]<ref>{{cita web|url=http://www.iwb-hamburg.de/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=64 |titolo=Islamisches Wissenschafts- und ildungsinstitut e.V.|accesso=6 settembre 2011}}</ref> e oltre 300&nbsp;000 associazioni islamiche.<ref name="remid.de"/>
 
La terza religione più diffusa è il [[buddismo]], con circa 250&nbsp;000 aderenti (0,31%), di cui circa la metà di origine asiatica. In Germania si contano circa 620 organizzazioni buddiste.<ref>{{cita web|url=http://www.dharma.de/dbu/pdfdocs/presse_2009-08-05.pdf |titolo=Deutsche Buddhistische Union - Buddhismus in Zahlen|accesso=6 settembre 2011}}</ref>
 
La Germania ha, nell'[[Europa occidentale]], la terza più grande popolazione [[ebraica]]:<ref>Blake, Mariah {{cita web| url=http://www.csmonitor.com/2006/1110/p25s02-woeu.html| In Germania si segna una rinascita dell'Ebraismo| accesso=10 novembre 2006}}</ref> nel 2007, in seguito all'emigrazione di ebrei dalle ex repubbliche sovietiche, si contavano circa 200&nbsp;000 ebrei, rispetto ai 30.000 prima della riunificazione. Città con rilevanti minoranze ebraiche sono [[Berlino]], [[Francoforte]] e [[Monaco di Baviera]].<ref name="remid.de"/> Altre minoranze religiose includono circa 100&nbsp;000 [[induisti]] (0,1%) prevalentemente [[tamil (popolo)|tamil]].
 
Circa 28,5 milioni di tedeschi (34,8%)<ref name="remid.de"/> si dichiarano non credenti. Secondo il sondaggio stilato dall'Eurobarometro del [[2005]], il 47% dei cittadini tedeschi concordava con l'affermazione "Credo che vi è un Dio", mentre il 25% concordava con "Credo che vi sia una sorta di spirito o forza vitale" e il 25% ha dichiarato: "Non credo vi sia alcun tipo di spirito, dio, o forza vitale".<ref name="EUROBAROMETER">{{cita web|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_225_report_en.pdf|titolo=Eurobarometer on Social Values, Science and technology 2005 (pag. 11)|accesso=5 maggio 2007}}</ref>
 
=== Lingue ===
 
Il [[Lingua tedesca|tedesco]] è la lingua ufficiale, la più parlata in Germania.
È una delle 23 lingue ufficiali dell'[[Unione europea]] e una delle tre lingue di lavoro della [[Commissione europea]], insieme con l'[[lingua inglese|inglese]] e il [[lingua francese|francese]]. Minoranze linguistiche riconosciute in Germania sono [[Lingua danese|danese]], [[Lingue lusaziane|serbo]], [[Lingua romaní|rom]] e [[Lingua frisone|frisone]], ufficialmente protetti dalla [[Carta europea per le lingue regionali e minoritarie]]. La maggior parte degli immigrati utilizzano lingue quali [[Lingua turca|turco]], [[Lingua polacca|polacco]], lingue dei Balcani e della [[Russia]].
 
Il [[lingua tedesca|tedesco]] è una [[lingua germanica occidentale]], strettamente legato a inglese, [[Lingua olandese|olandese]] e [[Lingua frisone|frisone]]. La maggior parte del vocabolario tedesco deriva dal ramo germanico del ramo della famiglia linguistica indo-europea.<ref name="Many tongues, one family">{{cita web|titolo=Many tongues, one family. Languages in the European Union|editore=Europa (web portal) |anno=2004|url=http://ec.europa.eu/publications/booklets/move/45/en.pdf |accesso=3 febbraio 2007}}</ref>
Alcune parole derivano dal [[Lingua latina|latino]], dal [[lingua greca|greco]], in misura minore dal [[lingua francese|francese]], e recentemente dall'inglese (noto come ''Denglisch''). Il tedesco è scritto usando l'[[alfabeto latino]]. In aggiunta alle 26 lettere standard, il tedesco ha tre vocali con l'[[umlaut]], vale a dire ä, ö e ü, così come l'[[eszett]] o ''scharfes S'' (S forte), che è scritta "ß" o, in alternativa, "ss".
 
[[File:Knowledge of German EU map.svg|thumbnail|destra|200px|Conoscenza del tedesco nei paesi dell'[[Unione europea]].]]
 
I [[dialetti della lingua tedesca]] sono varianti del [[lingue germaniche|continuum linguistico germanico]] distinte dal [[tedesco standard]]. Molti di essi non sono facilmente comprensibili a chi conosce solo il tedesco standard, dal momento che spesso differiscono nel [[lessico]], [[sintassi]] e [[fonologia]]. I gruppi principali sono le [[tedesco alemanno|lingue alemanniche]], le [[lingua francone|lingue francone]], le [[lingua basso-tedesca|lingue sassoni]] e il [[tedesco centrale orientale]].
 
In tutto il mondo, il tedesco è parlato da circa 100 milioni di persone come madre lingua e da circa 80 milioni non-madrelingua.<ref name="natgeo2006">{{cita libro | nome = National Geographic | titolo = National Geographic Collegiate Atlas of the World | editore = R.R Donnelley & Sons Company | anno = 2006 | città = Willard, Ohio | pagina = 257-270}} ISBN 0-7922-3662-9</ref>
Il tedesco è la lingua principale per circa 90 milioni di persone (18%) nell'[[Unione europea]]. Il 67% dei cittadini tedeschi affermano di essere in grado di comunicare in almeno una lingua straniera, il 27% in almeno due lingue diverse dalla propria.<ref name="Eurobarometer Languages">{{cita web|titolo=Special Eurobarometer 243: Europeans and their Languages (Survey)|editore=Europa (web portal) |nome=European Commission|anno=2006|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_en.pdf| accesso=3 febbraio 2007}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Special Eurobarometer 243: Europeans and their Languages (Executive Summary)|editore=Europa (web portal) |nome=European Commission| anno=2006 |url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_sum_en.pdf|accesso=3 febbraio 2007}}</ref>
 
Una minoranza di danesi di circa 50.000 persone vive nello [[Schleswig (regione)|Schleswig]], la maggior parte vicino al confine con la [[Danimarca]], a nord; un piccolo numero di genti slave, note come [[Sorbi (gruppo etnico)|Sorbi]], vive negli Stati della [[Sassonia]] (circa 40.000) e del [[Brandeburgo]] (circa 20.000). La [[lingua frisona]], considerata quella tra le lingue vive più vicina all'[[Lingua inglese|inglese]], è lingua madre per circa 22.000 persone in Germania, le altre vivono nei [[Paesi Bassi]]. Nelle aree rurali della Germania settentrionale viene ampiamente usato il [[Basso Sassone]]. Esiste anche una minoranza francofona, che ha anche una propria [[La Gazette de Berlin|rivista]] in francese.
 
L'[[immigrazione]] ha creato una considerevole minoranza turca (più di due milioni tra [[Curdi]] e [[Turchi]]), e altre comunità più piccole tra cui italiani (600.000), serbi (600.000), greci (400.000), polacchi (300.000), albanesi (300.000) e croati (200.000) (dati del 2002).
 
Esistono anche un grosso numero di tedeschi immigrati e/o fuggiti dall'ex [[Unione Sovietica]] (1,7 milioni), dalla [[Polonia]] (700.000) e dalla [[Romania]] (300.000) (totale del periodo [[1980]]–[[1999]]), cui viene automaticamente concessa la cittadinanza tedesca, e che quindi non compaiono nelle statistiche dei residenti stranieri; contrariamente agli stranieri questi sono stati insediati dal governo in modo uniforme su tutto il territorio tedesco. Molti di loro parlano la lingua della loro ex nazione di appartenenza.
 
== Ordinamento dello stato ==
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Stati federati della Germania}}
La Germania è divisa in sedici stati federati (in tedesco ''Bundesländer'' al sing. ''Bundesland'' ma più spesso chiamati semplicemente ''Länder'', sing. ''Land''):
 
[[File:Karte Deutsche Bundesländer (nummeriert).svg|281px|destra|Karte Deutschlands mit eingezeichneten Grenzen der Länder]]
[[File:Organi Amministrativi Locali Germania.png|thumb|250px|Organi amministrativi in Germania]]
[[File:Bundesrepublik Deutschland Grenze.JPG|thumb|Un cartello dal confine con la Svizzera]]
 
{|class="wikitable"
! N.
! Stato/Regione
! Capoluogo
! Superficie<ref name=destatis>[http://www.destatis.de/basis/d/umw/ugrtab7.php Dati del 14 novembre 2006]</ref><br />([[Chilometro quadrato|km²]])
! Abitanti<br />(in migliaia)
|-
|style="text-align:center"|1 || {{DE-BW}} || [[Stoccarda]] || style="text-align:right"|35&nbsp;752 || style="text-align:right"|10&nbsp;736
|-
|style="text-align:center"|2 || {{DE-BY}} || [[Monaco di Baviera|Monaco]] || style="text-align:right"|70&nbsp;552 || style="text-align:right"|12&nbsp;469
|-
|style="text-align:center"|3 || colspan="2" | {{DE-BE}}<sup>*</sup> || style="text-align:right"|892 || style="text-align:right"|3&nbsp;395
|-
|style="text-align:center"|4 || {{DE-BB}} || [[Potsdam]] || style="text-align:right"|29&nbsp;479 || style="text-align:right"|2&nbsp;559
|-
|style="text-align:center"|5 || colspan="2" | {{DE-HB}}<sup>*</sup> || style="text-align:right"|404 || style="text-align:right"|663
|-
|style="text-align:center"|6 || colspan="2" | {{DE-HH}}<sup>*</sup> || style="text-align:right"|755 || style="text-align:right"|1&nbsp;744
|-
|style="text-align:center"|7 || {{DE-HE}} || [[Wiesbaden]] || style="text-align:right"|21&nbsp;115 || style="text-align:right"|6&nbsp;092
|-
|style="text-align:center"|8 || {{DE-MV}} || [[Schwerin]] || style="text-align:right"|23&nbsp;180 || style="text-align:right"|1&nbsp;707
|-
|style="text-align:center"|9 || {{DE-NI}} || [[Hannover]] || style="text-align:right"|47&nbsp;624 || style="text-align:right"|7&nbsp;994
|-
|style="text-align:center"|10 || {{DE-NW}} || [[Düsseldorf]] || style="text-align:right"|34&nbsp;085 || style="text-align:right"|18&nbsp;058
|-
|style="text-align:center"|11 || {{DE-RP}} || [[Magonza]] || style="text-align:right"|19&nbsp;853 || style="text-align:right"|4&nbsp;059
|-
|style="text-align:center"|12 || {{DE-SL}} || [[Saarbrücken]] || style="text-align:right"|2&nbsp;569 || style="text-align:right"|1&nbsp;050
|-
|style="text-align:center"|13 || {{DE-SN}} || [[Dresda]] || style="text-align:right"|18&nbsp;416 || style="text-align:right"|4&nbsp;274
|-
|style="text-align:center"|14 || {{DE-ST}} || [[Magdeburgo]] || style="text-align:right"|20&nbsp;446 || style="text-align:right"|2&nbsp;470
|-
|style="text-align:center"|15 || {{DE-SH}} || [[Kiel]] || style="text-align:right"|15&nbsp;799 || style="text-align:right"|2&nbsp;833
|-
|style="text-align:center"|16 || {{DE-TH}} || [[Erfurt]] || style="text-align:right"|16&nbsp;172 || style="text-align:right"|2&nbsp;335
|-
|style="text-align:center"|Tot. || {{GER}} || [[Berlino]] || style="text-align:right"|357&nbsp;093 || style="text-align:right"|82&nbsp;438
|}
 
Alcuni dei ''Länder'' sono suddivisi in [[Distretto governativo (Germania)|distretti governativi]].
 
I ''Länder'' sono amministrativamente suddivisi in ''[[Circondario rurale (Germania)|Kreise]]'' (circondari), nel numero complessivo di 438.
 
A causa delle difficoltà economiche dei ''Länder'' orientali è attualmente in avanzata discussione la riunione di alcuni di essi in entità più grandi. Si prevede l'unificazione di Berlino con il Brandeburgo e quella di Amburgo con il Meclemburgo-Pomerania Occidentale e lo Schleswig-Holstein.
 
=== Rivendicazioni territoriali, exclavi, enclavi ===
 
La Repubblica Federale di Germania non ha alcuna rivendicazione territoriale nei confronti degli Stati confinanti, memore degli esiti catastrofici, per l'Europa e per la Germania stessa, della politica imperialistica perseguita tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. D'altro canto, l'espulsione e deportazione verso la Germania dei residenti tedeschi praticata negli anni immediatamente successivi al termine della seconda guerra mondiale ha fatto sì che ad oggi nessuna significativa minoranza tedesca sia presente ad oriente della [[Linea Oder-Neisse]] e del confine con la Repubblica Ceca. Solo minoranze di esigua consistenza numerica sono rimaste nella [[Mitteleuropa]] e precisamente in Repubblica Ceca (39.106 tedeschi), Slovacchia (5.405), Polonia (152.900) e Ungheria (150.000). Nel resto d'Europa, solo Francia, Belgio (70.000 tedeschi), Danimarca, Slovenia ed Italia presentano minoranze di lingua ed etnia tedesca. Alcune di esse, come in Italia, hanno garantite particolari autonomie come rappresentano i casi dello statuto speciale per la [[provincia autonoma di Bolzano]], dove i tedescofoni detengono la predominanza delle leve politiche ed economiche. {{citazione necessaria|In Francia, dopo tentativi di assimilazione da parte dell'una e dell'altra etnia, dagli anni sessanta hanno forte vigore i movimenti politici autonomisti come il Mouvement Régionaliste d'Alsace-Lorraine e l'Union du Peuple Alsacien.}} {{citazione necessaria|Nel 1991 è stato inoltre varato un progetto di legge per introdurre forme concrete di bilinguismo.}}
{{citazione necessaria|Altre sacche di popolazioni germaniche (597.212 tedeschi), tutt'oggi di lingua tedesca, permangono nei territori delle repubbliche centro-asiatiche dell'ex Unione Sovietica.}}. Una minoranza tedesca di una certa consistenza era presente anche nella Transilvania rumena (Siebenburgen), la maggior parte di essa è rientrata in Germania, restano ancora in Transilvania alcune migliaia di tedeschi detti in Transilvania "sashi" (sassoni).
 
L'unica [[exclave]] della Germania è la località di [[Büsingen am Hochrhein]] situata sull'[[Alto Reno]] e che appartiene al [[Circondario rurale (Germania)|circondario rurale]] di [[Circondario di Costanza|Costanza]] nel [[Baden-Württemberg]]. La superficie è di 7,62 [[Chilometro quadro|km²]], è inserita all'interno del territorio svizzero, confinando con i [[Cantoni della Svizzera|cantoni svizzeri]] di [[Canton Sciaffusa|Sciaffusa]], [[Canton Turgovia|Turgovia]] e [[Canton Zurigo|Zurigo]]. Per la peculiare posizione della località, esistono particolari decisioni amministrative concordate tra la Germania e la Svizzera, i servizi postale e telefonico sono duplicati, ed è possibile richiedere l'intervento di ambedue i servizi di Polizia e di soccorso civile tedesco oppure svizzero; per puri motivi di vicinanza il servizio svizzero è spesso preferito (il territorio è completamente circondato dalla Svizzera), appartiene comunque, concordatamente, al regime doganale svizzero.
 
Esiste inoltre una cosiddetta [[enclave]] "funzionale", il [[Kleinwalsertal]] (piccola valle dei walser), una vallata appartenente all'[[Austria]] ma raggiungibile, sia per via stradale che per vie d'acqua, solo attraversando il territorio tedesco. Anche per tale territorio sono in funzione particolari condizioni concordate tra Austria e Germania: esistono doppi sistemi postali, ed è costituita come zona extradoganale appartenente al regime doganale tedesco; in epoca precedente l'adozione dell'Euro vi era in vigore come moneta il [[Marco tedesco]].
 
=== Città principali ===
{{vedi anche|Città della Germania|Lista dei comuni tedeschi con più di 50.000 abitanti}}
 
Le prime 15 città tedesche per numero di abitanti ([[2010]]) sono:
 
{| class="infobox" style="text-align:center; width:98%; margin-right:10px; font-size:90%"
|-
! rowspan=21 |
[[File:Siegessaeule Aussicht 10-13 img4 Tiergarten.jpg|border|170px|Berlino]]<br />[[Berlino]] (Berlin)<br />[[File:Hamburg Binnenalster & Rathaus.jpg|border|170px|Amburgo]]<br />[[Amburgo]] (Hamburg)<br />[[File:München Panorama.JPG|border|170px|Monaco]]<br />[[Monaco di Baviera|Monaco]] (München)
! style="text-align:left; background:#f5f5f5;"| [[List of cities in Germany with more than 100,000 inhabitants|&nbsp;]]
! style="text-align:left; background:#f5f5f5;"| [[Lista dei comuni tedeschi con più di 50.000 abitanti|Città]]
! style="text-align:left; background:#f5f5f5;"| [[Stati federali della Germania|Stato]]
! style="text-align:right; background:#f5f5f5;"| [[Lista dei comuni tedeschi con più di 50.000 abitanti|Popolazione]]
! rowspan=21 |
[[File:Köln Panorama.jpg|border|170px|Colonia (Germania)|Colonia]]<br />[[Colonia (Germania)|Colonia]] (Köln)<br />
[[File:Hauptwache Frankfurt am Main.jpg|border|170px|Francoforte]]<br />[[Francoforte sul Meno]] (Frankfurt am Main)<br />[[File:Stg-schlossplatz-kunstmuseum.jpg|border|170px|Stoccarda]]<br />[[Stoccarda]] (Stuttgart)
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 1 ||align=left | '''[[Berlino]]||align=left |[[Berlino]]''' || align=right|3,543&nbsp;676
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 2 ||align=left | '''[[Amburgo]]||align=left |[[Amburgo]]''' || align=right|1,724,309
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 3 ||align=left | '''[[Monaco di Baviera|Monaco]] ||align=left | [[Baviera]]''' || align=right|1,388,308
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 4 ||align=left | '''[[Colonia (Germania)|Colonia]] ||align=left | [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]''' || align=right|1,013,665
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 5 ||align=left | '''[[Francoforte sul Meno|Francoforte s. M.]] ||align=left | [[Assia]]''' || align=right|676,533
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 6 ||align=left | '''[[Stoccarda]] ||align=left | [[Baden-Württemberg]]''' || align=right|591,015
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 7 ||align=left | '''[[Düsseldorf]] ||align=left | [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]''' || align=right|589,649
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 8 ||align=left | '''[[Dortmund]] ||align=left | [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]''' || align=right|571,403
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 9 ||align=left | '''[[Essen]] ||align=left | [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]''' || align=right|565,900
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 10 ||align=left | '''[[Brema (città)|Brema]] ||align=left | [[Brema (stato)]]''' || align=right|544,043
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 11 ||align=left | '''[[Dresda]] ||align=left | [[Sassonia]]''' || align=right|525,105
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 12 || align=left | '''[[Lipsia]] ||align=left | [[Sassonia]]''' || align=right|520,838
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 13 ||align=left | '''[[Hannover]] ||align=left | [[Bassa Sassonia]]''' || align=right|509,485
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 14 ||align=left | '''[[Norimberga]] ||align=left |[[Baviera]]''' || align=right|495,121
|-
| style="text-align:center; background:#f0f0f0;"| 15 ||align=left | '''[[Duisburg]] ||align=left | [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]''' || align=right|487,470
|}<noinclude>
{{-}}
 
=== Istituzioni ===
{{vedi anche|Sistema elettorale tedesco}}
 
Il [[Parlamento]] (''[[Bundestag]]'' in lingua tedesca) è composto da 598 [[deputato|deputati]], eletti con un sistema misto: per metà in collegi uninominali con il [[sistema maggioritario]] plurality e per l'altra metà con il [[sistema proporzionale]] del quoziente.
 
Il periodo di legislatura del Bundestag dura quattro anni. Il Bundestag tedesco tiene le sue sedute dal [[1999]] nell'edificio del [[Palazzo del Reichstag|Reichstag]]. I deputati portano il titolo di membri del Bundestag (MdB).
 
Il presidente del Bundestag viene eletto di regola nella seduta costituente del parlamento, è espressione del gruppo parlamentare più numeroso. Il presidente del Bundestag attuale è [[Norbert Lammert]] (CDU).
 
Il sistema legislativo tedesco prevede la presenza, oltre al Bundestag, anche del [[Bundesrat (Germania)|Bundesrat]], il consiglio federale.
 
==== Forze armate ====
[[File:Fregatte Mecklenburg-Vorpommern F218.jpg|thumb|La ''Mecklenburg-Vorpommern''.]]
{{vedi anche|Bundeswehr}}
Nel 1949, al momento della sua istituzione, la Repubblica Federale di Germania non aveva proprie forze armate; queste vennero istituite solo a partire dal [[1955]] quando, in seguito alla [[Guerra di Corea]] e alla crescente influenza dell'[[Unione Sovietica]] nel blocco orientale, il paese entrò a far parte della [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]]. Dopo il [[1991]] parte delle forze armate della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]] (costituenti la [[Nationale Volksarmee]]) sono state integrate nella [[Bundeswehr]].
 
La ''Bundeswehr'' (che tradotto letteralmente significa "difesa federale") è costituita dalle forze armate e dall'apparato logistico-amministrativo. Le forze armate sono divise in [[Esercito]] (''[[Deutsches Heer (Bundeswehr)|Deutsches Heer]]''), [[Aeronautica militare]] (''[[Luftwaffe (Bundeswehr)|Luftwaffe]]'') e [[Marina militare]] (''[[Deutsche Marine]]''); si occupano invece delle attività logistiche e di servizi la ''Streitkräftebasis'' e il servizio sanitario centrale (''Zentraler Sanitätsdienst'').
 
In tempo di pace, la Bundeswehr è comandata dal ministro della Difesa. In caso di guerra, che secondo la Costituzione è consentita solo per scopi difensivi, il Cancelliere diviene comandante in capo della Bundeswehr.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.bundestag.de/parlament/funktion/gesetze/grundgesetz/gg_10a.html |titolo=Grundgesetz für die Bundesrepublik Deutschland|accesso=30 novembre 2006}}</ref>
 
[[File:German Panavia Tornado.JPG|thumb|left|Un ''[[Panavia Tornado|Tornado]]'' della [[Luftwaffe (Bundeswehr)|Luftwaffe]] in volo]]
 
Nell'ottobre [[2006]], la Germania aveva quasi 9.000 uomini dislocati in paesi stranieri come parte di varie forze di pace internazionali, tra cui 1.180 soldati stazionati in [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia-Erzegovina]], 2.844 soldati in [[Kosovo]], 750 soldati come parte dell'[[EUFOR]] nella [[Repubblica Democratica del Congo]] e 2800 come parte della missione [[International Security Assistance Force|ISAF]] in [[Afghanistan]]. Nel febbraio [[2007]], la Germania aveva circa 3000 soldati nella missione ISAF in Afghanistan, il terzo più grande contingente dopo quello degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (14.000) e del [[Regno Unito]] (5200).<ref>{{cita web |url=http://www2.hq.nato.int/ISAF/media/pdf/placemat_isaf.pdf |titolo=NATO International Security Assistance Force Placemat|accesso=7 febbraio 2007 }}</ref>
 
La Germania dispone di [[bomba atomica|armi nucleari]] in quanto membro della [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], sotto forma di armi nucleari degli USA dislocati in territorio tedesco.<ref>{{cita web
|url=http://www.fas.org/blog/ssp/2007/07/united_states_removes_nuclear.php|titolo= United States Removes Nuclear Weapons From German Base, Documents Indicate |accesso=26 luglio 2008 |nome= Hans Kristensen|editore= Federation of American Scientists}}</ref>
 
Le forze armate tedesche sono costituite da 257.000 militari e 125.000 civili (dati dell'aprile 2005). Dal 2001 anche le donne hanno accesso alla carriera militare, nell'aprile del 2005 circa il 6,2% del personale militare era costituito da donne. Nel 2006 la spesa complessiva dedicata alle forze armate è stata di 27,9 miliardi di euro pari a circa l'1,5% del PIL,<ref>{{cita web|url=http://www.indexmundi.com/it/germania/spesa_militari_percento_del_pil.html|titolo=Germania spesa militari - percento del PIL}}</ref>, una percentuale nettamente inferiore rispetto alla media dei membri della NATO (2,3% del PIL).
 
Il servizio militare è stato obbligatorio per gli uomini dal [[1956]] al [[2011]] e durava nove mesi. In alternativa era possibile prestare servizio civile (nove mesi), il servizio civile all'estero (durata minima 11 mesi) o una collaborazione di almeno 6 anni con la Protezione Civile o i Vigili del Fuoco. Dal 1º luglio [[2011]] quest'obbligo è stato sospeso, sebbene sia costituzionalmente ancora riattivabile in futuro.
 
=== Forze di polizia ===
{{vedi anche|Forze di polizia in Germania}}
 
In Germania la responsabilità di far rispettare la legge è unicamente dei vari ''Länder'' e non del governo centrale. Non esiste quindi un corpo di polizia paragonabile alla [[Polizia di Stato]] o ai [[Carabinieri]] o alla [[Police Nationale]]. Fra i pochi corpi di polizia di competenza esclusivamente federale, ci sono i servizi di [[polizia federale]] (Bundespolizei), di controllo dei confini e delle dogane. Le agenzie di polizia di ciascun ''land'' si chiamano ''[[Landespolizei (Germania)|Landespolizei]]'', ciascuna indipendente dalle altre sebbene abbiano in comune equipaggiamenti e veicoli.
 
== Politica ==
=== Politica interna ===
[[File:Angela-merkel-ebw-01.jpg|thumb|upright|[[Angela Merkel]], CDU]]
Il sistema dei partiti nella Repubblica Federale si è sviluppato in tre fasi successive. Nella prima fase, dal 1949 al 1961, si è assistito ad una contrazione del numero di partiti, dovuta anche all'introduzione della soglia di sbarramento al 5%. Dal 1961 al 1980 si è avuto un sistema di tre partiti stabili e dal 1983 il numero dei partiti è di nuovo in espansione.<ref>[[Giuseppe Are]] / [[Peter Weber]]: ''Il governo dei partiti in Germania: fondamenta, funzionalità, problemi e prospettive''. In: [[Il Politico]], Rivista Italiana di Scienze Politiche, a.LXII n.4, Pavia, ottobre-dicembre 1997, pp. 521–562.</ref>
 
Oggi i principali partiti sono
* [[La Sinistra (Germania)|La Sinistra]] (''Die Linke''), erede del [[Partito del Socialismo Democratico]] (PDS) e di dissidenti della sinistra socialdemocratica ([[WASG]])
* [[Partito Liberale Democratico (Germania)|Partito Liberale Democratico]] (''Freie Demokratische Partei'' - FDP)
* [[Partito Socialdemocratico tedesco]] (''Sozialdemokratische Partei Deutschlands'' - SPD)
* [[Unione Cristiano Democratica (Germania)|Unione Cristiano Democratica]] (''Christlich-Demokratische Union'' - CDU)
* [[Unione Cristiano-Sociale in Baviera|Unione Cristiano Sociale]] (''Christlich Soziale Union in Bayern'' - CSU), partito fratello della CDU, presente solo in Baviera, dove la CDU non esiste
* [[Alleanza '90 - I Verdi|Verdi]] (''Bündnis '90/Die Grünen'' - B90/G)
 
La Germania riunificata è andata alle elezioni il [[Elezioni federali tedesche del 1990|2 dicembre 1990]], [[Elezioni federali tedesche del 1994|16 ottobre 1994]], [[Elezioni federali tedesche del 1998|1º ottobre 1998]], [[Elezioni federali tedesche del 2002|22 settembre 2002]], [[Elezioni federali tedesche del 2005|18 settembre 2005]] (anticipate), [[Elezioni federali tedesche del 2009|27 settembre 2009]], 22 Settembre 2013.
I risultati videro la vittoria del cristiano-democratico [[Helmut Kohl]] nel 1990 e 1994 (coalizione CDU-CSU-FDP), del socialdemocratico [[Gerhard Schröder]] nel 1998 e 2002 (coalizione SPD-Verdi), e infine della cristiano-democratica [[Angela Merkel]] nel 2005 (coalizione CDU-CSU-SPD) e nel 2009 ancora della Merkel (coalizione CDU-CSU-FDP).
 
=== Politica estera ===
[[File:EU Roma Musei Capitolini close-up.jpg|thumb|La Germania è uno dei membri fondatori della Comunità europea, ora Unione europea]]
 
Sin dai tempi del primo cancelliere [[Konrad Adenauer]], la politica estera tedesca si è sempre basata su due colonne portanti: l'amicizia transatlantica con gli Stati Uniti, consolidata con l'appartenenza alla [[NATO]] dal 1955, e la partnership con la [[Francia]] sviluppata nell'ambito dell'[[Unione Europea]]. A questi due pilastri irrinunciabili si è affiancato, rafforzandosi col tempo, il dialogo con la [[Russia]].
 
La Germania ha svolto un ruolo di primo piano nell'integrazione europea sin dal suo inizio, privilegiando soprattutto la riconciliazione con la [[Francia]] dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]]. Questa alleanza, definita anche ''"asse franco-tedesco"'' oppure ''"asse Bonn–Parigi"'', è stata particolarmente stretta alla fine degli anni ottanta e all'inizio degli anni novanta sotto la guida del [[Unione Cristiano Democratica (Germania)|democristiano]] [[Helmut Kohl]] e del socialista francese [[François Mitterrand]]. La Germania è in prima linea tra gli [[stati]] [[Europa|europei]] che cercano di far progredire la creazione di una politica comune più unita ed efficace.
 
Fin dalla sua istituzione, il 23 maggio [[1949]], la Repubblica federale di Germania ha mantenuto un profilo basso, in particolare nelle relazioni internazionali, sia a causa della storia recente, che a causa dell'occupazione da parte delle potenze straniere.
Durante la [[Guerra Fredda]], la Germania divisa dalla [[cortina di ferro]] è divenuta un simbolo delle tensioni Est-Ovest e un campo di battaglia politico in [[Europa]]. Tuttavia, la politica di [[Willy Brandt]] e della [[Ostpolitik]] è divenuta un fattore chiave per la distensione durante gli anni settanta.
Nel [[1999]], il governo del [[cancelliere]] [[Gerhard Schröder]] aprì una nuova fase per la politica estera tedesca, prendendo parte a pieno titolo alle decisioni riguardo l'internvento della [[NATO]] contro la ex [[Jugoslavia]] e l'invio di truppe tedesche per la prima volta dalla fine della [[seconda guerra mondiale]].
 
La Germania e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sono stretti alleati.
Il [[Piano Marshall]] del [[1948]], con il sostegno degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (''JCS 1067'') durante il processo di ricostruzione (''Piani industriali per la Germania'') dopo la [[seconda guerra mondiale]], come pure politiche volte alla fraternità, al sostegno alimentare, e i forti legami culturali hanno creato un saldo legame tra i due paesi, anche se la politica di [[Gerhard Schröder]] di opposizione alla guerra in Iraq ha suggerito la fine dell'atlantismo e un raffreddamento delle relazioni tedesco-americane.
I due paesi sono anche economicamente interdipendenti: l'8,8% delle esportazioni tedesche sono verso gli USA e il 6,6% delle importazioni tedesche provengono dagli Stati Uniti.
Altro segno dello stretto legame politico è la base americana di Ramstein (''Ramstein Air Base'', vicino a [[Kaiserslautern]]), che rappresenta la più grande comunità militare [[statunitense]] al di fuori dell'[[Stati Uniti d'America|America]].
 
=== L'aiuto allo sviluppo internazionale ===
La politica per lo sviluppo portata avanti della Repubblica federale di Germania è uno spazio indipendente della politica estera tedesca. È formulata dal ministero federale per la cooperazione economica e lo sviluppo (BMZ). Il governo tedesco ritiene che la politica di sviluppo sia una responsabilità congiunta della comunità internazionale.
Gli aiuti ufficiali allo sviluppo e gli aiuti umanitari tedeschi nel [[2007]] ammontavano a 8,96 miliardi di [[euro]] (12,26 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari americani]]), con un aumento del 5,9 per cento sul [[2006]], divenendo il secondo più grande paese donatore dopo gli Stati Uniti.
Germania spende lo 0,37 per cento del proprio [[prodotto interno lordo]] (PIL) per favorire lo sviluppo internazionale, comunque al di sotto degli obiettivi del governo di aumentare gli aiuti al 0,51 per cento del PIL entro il [[2010]]. L'obiettivo internazionale dello 0,7% del PIL non viene raggiunto da nessun paese.
 
== Economia ==
{{vedi anche|Economia della Germania}}
 
La Germania ha la più grande economia nazionale in [[Europa]], la quarta più grande in termini di [[PIL]] nominale del mondo, e la quinta in termini di PIL a parità di potere d'acquisto (PPP).<ref name="IMF"/>
Dopo la [[crisi economica del 2009]], che ha visto una contrazione del [[Pil]] tedesco del 5,1%, l'economia ha ricominciato a crescere, facendo registrare un incremento del 4,2% nel 2010 e del 3% nel 2011.<ref>[https://www.destatis.de/DE/ZahlenFakten/GesamtwirtschaftUmwelt/VGR/Inlandsprodukt/Tabellen/Gesamtwirtschaft.html ''Statistiches Bundesamt'']</ref> Fin dalla [[rivoluzione industriale]] il paese è stato motore economico, innovatore e beneficiario della crescente globalizzazione.
 
[[File:Frankfurt Am Main-Stadtansicht von der Deutschherrnbruecke am fruehen Abend-20110808.jpg|thumb|left| [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], cuore finanziario della Germania.]]
 
La Germania è fra i maggiori paesi in termini di [[esportazione|esportazioni]] con 1.133 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari statunitensi]] esportati nel [[2006]], generando un avanzo commerciale di 165 miliardi di [[euro]].<ref>{{cita web| url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/4692638.stm|titolo=Surplus commerciale della Germania (BBC)|accesso=3 gennaio 2007}}</ref>.
 
Come nella maggior parte dei Paesi industrializzati, anche in Germania il settore economico prevalente è quello dei servizi ([[Settore terziario|terziario]]), comprendente turismo, commercio, banche, assicurazioni, media, che contribuisce a circa il 72% del PIL.
 
Anche l'industria mantiene comunque un peso rilevante, producendo il 27,1% del [[prodotto interno lordo]]. Le principali industrie sono quelle [[industria automobilistica|automobilistiche]], [[industria siderurgica|siderurgiche]], [[chimica industriale|chimiche]], [[elettronica|elettroniche]] e dei macchinari. Inoltre il Paese è anche un buon produttore di carbone e gas naturale. All'interno delle 500 imprese con maggior fatturato a livello globale, 37 sono imprese con sede in Germania. Le dieci più grandi sono [[Daimler (azienda)|Daimler]], [[Volkswagen]], [[Allianz]], [[Siemens (azienda)|Siemens]], [[Deutsche Bank]], [[E.ON]], [[Deutsche Post]], [[Deutsche Telekom]], [[Metro AG]] e [[BASF]].<ref>{{cita web| url=http://money.cnn.com/magazines/fortune/global500/2007/countries/Germany.html |titolo= Le 500 maggiori imprese mondiali (CNN Money) |accesso=26 novembre 2007}}</ref>
Tra le imprese con più forza lavoro vi sono [[Deutsche Post]], [[Robert Bosch GmbH]] ed [[Edeka]].<ref>{{cita web|url=http://money.cnn.com/magazines/fortune/global500/2007/performers/companies/biggest_employers/index.html |titolo=Le 500 maggiori imprese mondiali per forza lavoro (CNN Money)|accesso=26 novembre 2007}}</ref> Marchi noti a livello mondiale sono [[Mercedes-Benz]], [[SAP AG]], [[BMW]], [[Adidas]], [[Puma (abbigliamento)|Puma]], [[Audi]], [[Porsche]], [[Volkswagen]], [[Infineon]], [[Henkel]] e [[Nivea]].<ref>{{cita web|url=http://bwnt.businessweek.com/brand/2006/ |I 100 maggiori marchi mondiali (2006)|accesso=26 novembre 2007}}</ref>
 
Il settore agricolo ha invece un'influenza molto più limitata, tranne che in comparti come la zootecnica e la produzione di patate e cereali, e costituisce solo lo 0,9% del PIL.<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/gm.html CIA - The World Factbook<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
La Germania è una forte sostenitrice di una più stretta integrazione economica e politica a livello europeo, e le sue politiche commerciali sono determinate da accordi tra [[Unione Europea]] e stati membri, e dalla legislazione sul [[mercato unico]]. La Germania utilizza la moneta comune europea, l'[[euro]], e la sua politica monetaria è fissata dalla [[Banca centrale europea]] con sede a [[Francoforte]]. Dopo la riunificazione tedesca nel [[1990]], lo standard di vita e il reddito annuo continuano a rimanere significativamente più elevati nella ex Germania occidentale.<ref name="FR">Berg, S., Winter, S., Wassermann, A. {{cita web|url=http://www.spiegel.de/international/spiegel/0,1518,373639,00.html |titolo=Il prezzo di una fallita riunificazione (Spiegel Online International. 5 Set. 2005) |accesso=28 novembre 2006}}</ref>
La modernizzazione e l'integrazione della parte orientale continua ad essere un processo a lungo termine, con trasferimenti annuali da ovest a est, pari a circa 80 miliardi di [[dollaro americano|$]]. Il tasso di disoccupazione è costantemente diminuito dal [[2005]] e ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 15 anni nel giugno [[2008]] con il 7,5%.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.tagesschau.de/wirtschaft/arbeitslosenzahlen10.html |titolo=Arbeitslosenzahl unter 3,2 Millionen gesunken (Tagesschau)|accesso=1º luglio 2008}}</ref>
La percentuale varia dal 6,2% nella ex [[Germania occidentale]] al 12,7% nella ex [[Germania Orientale]].
 
=== Infrastrutture ===
[[File:DeutscheBahn gobeirne.jpg|thumb|right|200 px|Un ICE 3]]
Con la sua posizione centrale in seno all'[[Europa]], la Germania è un importante nodo nel settore dei trasporti. Ciò si riflette nella sua densa e moderna rete di trasporto. Importante è l'ampia rete autostradale (''[[Autobahn (autostrada)|Autobahn]]''), classificata come la terza più estesa del mondo e caratterizzata dalla mancanza di limiti di velocità sulla maggior parte del tracciato.
 
La Germania ha istituito una rete policentrica di treni ad alta velocità. L'[[InterCityExpress]] o ''ICE'' serve prevalentemente le grandi città tedesche e le destinazioni nei paesi vicini. La velocità del treno varia dai 160&nbsp;km/h ai 300&nbsp;km/h ed è il più avanzato servizio nella [[Deutsche Bahn]]. I collegamenti sono offerti ad intervalli che possono variare dai 30 minuti, all'ora o ogni due ore.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.db.de/site/bahn/de/unternehmen/investor__relations/finanzberichte/geschaeftsbericht/geschaeftsbericht__2006.html |titolo=Geschäftsbericht 2006 der Deutschen Bahn AG |accesso=19 ottobre 2007}}</ref>
 
La Germania il quinto più grande consumatore di [[energia]], mentre i due terzi della propria energia primaria è stato importato nel [[2002]]. Nello stesso anno il consumo di [[energia elettrica]] ammontava a 512,9 miliardi di [[chilowattora]]. La politica del governo sottolinea la conservazione e lo sviluppo delle fonti di [[energia rinnovabile|energia rinnovabili]], come solare, eolica, da biomassa, idroelettrica, geotermica. Come risultato delle misure volte al risparmio energetico, l'efficienza energetica è migliorata dall'inizio degli anni settanta. Il governo ha fissato l'obiettivo di soddisfare la metà delle richieste energetiche del paese attraverso fonti rinnovabili entro il [[2050]].
 
Nel 2000 il governo tedesco ha convenuto una dismissione graduale dalle centrali nucleari entro il [[2021]].<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4295389.stm |titolo= La Germania spinge verso l'energia verde (BBC)|accesso=13 aprile 2007}}</ref>
Tuttavia le energie rinnovabili stanno giocando un ruolo modesto della produzione di energia. Nel [[2006]] la produzione di energia è venuta dalle seguenti fonti: [[petrolio]] (35,7%), [[carbone (minerale)|carbone]] e [[lignite]] (23,9%), [[gas naturale]] (22,8%), [[energia nucleare]] (12,6%), [[energia idroelettrica]] ed [[energia eolica]] (1,3%), ed altre fonti (3,7%).
 
== Arte ==
[[File:Berlin night.jpg|190px|thumb|left|[[Berlino]], centro di cultura]]
 
La Germania divenne, a partire dalla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], centrale nella scena storica, politica e culturale dell'[[Europa]].
Nell'Alto Medioevo città come [[Spira (Germania)|Spira]], [[Magonza]] e [[Bamberga]] videro la costruzione di superbe cattedrali romaniche mentre il [[gotico]] tardò ad affermarsi in Germania. Durante il [[Rinascimento]] artisti come [[Dürer]] e [[Matthias Grünewald|Grünewald]] si fecero notare nella scena europea anche se l'epicentro culturale in quel periodo rimaneva l'[[Italia]].
 
Ma fu in particolar modo nei secoli XVIII e XIX che la Germania divenne un polo culturale senza eguali vedendo la nascita di diverse correnti artistiche e letterarie come il [[romanticismo]] e lo "''[[Sturm und Drang]]''" ma anche il periodo dell'attività di filosofi come per esempio [[Immanuel Kant]].
 
Gli anni delle due guerre mondiali furono gli anni della perdita di capolavori artistici come la città di [[Dresda]], ''Florenz an der Elbe'' cioè la Firenze sull'Elba, che venne parzialmente distrutta dalla [[Royal Air Force|RAF]]. Tuttavia dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], la Germania si riprese con grande sforzo economico e sacrificio della popolazione, diventando nuovamente un polo di attrazione culturale di primo piano e all'avanguardia.
 
=== Letteratura ===
{{vedi anche|Letteratura tedesca}}
 
La letteratura tedesca raccoglie l'insieme delle [[letteratura|opere letterarie]] scritte in [[lingua tedesca|tedesco]], per cui vengono incluse la letteratura austriaca, quella della [[Svizzera]] tedesca e quella delle altre [[isole linguistiche]] tedesche. Si inscrivono nel campo della letteratura anche le opere che non perseguono in maniera diretta un progetto estetico, ma comunque frutto di particolare rigore compositivo, come gli scritti [[storiografia|storiografici]], delle [[scienze sociali]], di [[filosofia]], di [[storia della letteratura]], inoltre [[diario|diari]] ed [[letteratura epistolare|epistolari]]. Le periodizzazioni letterarie sono sempre difficili da delineare. I periodi sono qui ordinati (fin dove sarà possibile) a seconda del loro inizio. In tal modo le interdipendenze tra le varie fasi potranno essere meglio ravvisate.
 
{| class="wikitable" style="text-align:right; margin-right:50px;"
|-
! align=center |[[Immanuel Kant]]<br /><small>(1724–1804)</small>
! align=center |[[Johann Wolfgang von Goethe|J.W. von Goethe]]<br /><small>(1749–1832)</small>
! align=center |[[Friedrich Schiller]]<br /><small>(1759–1805)</small>
! align=center |[[Fratelli Grimm]]<br /><small>(1785–1863)</small>
! align=center |[[Friedrich Nietzsche]]<br /><small>(1844–1900)</small>
! align=center |[[Thomas Mann]]<br /><small>(1875–1955)</small>
! align=center |[[Hermann Hesse]]<br /><small>(1877–1962)</small>
|-
| align=left | [[File:Immanuel Kant (painted portrait).jpg|112px]] ||align=left | [[File:Goethecut.png|105px]] || align=left | [[File:Gerhard von Kügelgen 001.jpg|120px]]|| align=left | [[File:Grimm1.jpg|115px]]|| align=left | [[File:Nietzsche1882.jpg|98px]] ||align=left | [[File:Thomas Mann 1929.jpg|98px]] || align=left | [[File:Hermann Hesse 1927 Photo Gret Widmann.jpg|100px]]
|}
 
=== Cinema ===
{{vedi anche|Cinema tedesco}}
 
=== Musica ===
 
{| class="wikitable" style="text-align:right; float:right; margin-left:1em"
|-
! align=center |[[Johann Sebastian Bach|Johann S. Bach]]<br /><small>[[Toccata e fuga in Re minore|Toccata e fuga]]</small>
! align=center |[[Ludwig van Beethoven|Ludwig v. Beethoven]]<br /><small>[[Sinfonia n. 5 (Beethoven)|Sinfonia n. 5]]</small>
! align=center |[[Richard Wagner]]<br /><small>[[Die Walküre]]</small>
|-
| style="text-align:left; background:#dcdcdc;"| [[File:Toccata et Fugue BWV565.ogg|100px]] || style="text-align:left; background:#d3d3d3;"| [[File:Ludwig van Beethoven - Symphonie 5 c-moll - 1. Allegro con brio.ogg|100px]]|| style="text-align:left; background:silver;"|[[File:Wagner - die walkure fantasie.ogg|100px]]
|}
 
In campo musicale la Germania ha dato i natali a molti famosi compositori classici: i più noti sono [[Johann Sebastian Bach]], [[Ludwig van Beethoven]], [[Richard Wagner]] e [[Richard Strauss]]; ma tedeschi erano anche [[Carl Maria von Weber]], [[Felix Mendelssohn]], [[Georg Friedrich Händel]], [[Christoph Willibald Gluck]], [[Clara Schumann|Clara e]] [[Robert Schumann]], [[Johannes Brahms]], [[Georg Philipp Telemann]], [[Max Reger]], [[Carl Orff]], [[Paul Hindemith]], [[Hans Werner Henze]].
 
Tra i più celebri artisti [[Musica pop|pop]] e [[musica rock|rock]] vi sono [[Alphaville]], [[Udo Lindenberg]], [[Herbert Grönemeyer]], [[Cinema Bizarre]], [[Nena]], [[Dieter Bohlen]], [[Xavier Naidoo]], [[Guano Apes]], [[Tokio Hotel]]. Nel campo del jazz vi sono artisti noti internazionalmente come [[Peter Brötzmann]] e [[Theo Jörgensmann]].
 
Nell'evoluzione della musica elettronica hanno avuto un ruolo importante alcuni gruppi tedeschi come i [[Kraftwerk]], i [[Tangerine Dream]] e [[Klaus Schulze]]. Tra i gruppi di maggiore notorietà internazionale vi sono i [[Blind Guardian]], i [[Modern Talking]] e i [[Rammstein]]: questi ultimi sono, al momento, la band metal tedesca più famosa al mondo, con testi in lingua tedesca e stabilmente presente nelle classifiche internazionali. Più recente è lo sviluppo dell'[[hip hop tedesco]] dove il maggior rappresentate è [[Bushido (rapper)|Bushido]] seguito da [[Farid Bang]], [[Azad]] ed altri.
 
[[File:Rammstein-flamethrowers.jpg|left|thumb|[[Rammstein]]]]
 
Durante gli anni settanta la Germania era teatro di numerose formazioni [[hard & heavy]] come gli [[Scorpions]], ma anche di artisti d'avanguardia elettronica e del cosiddetto [[kraut rock]] (fra i vari nomi [[Neu!]], [[Kraan]], [[Klaus Schulze]]). Durante gli anni ottanta sono venute a costituirsi molte realtà, come la [[techno]] tedesca, [[thrash metal]] ([[Sodom]], [[Kreator]], [[Destruction]], [[Tankard]], [[Assassin (gruppo musicale tedesco)|Assassin]], [[Holy Moses]]), il [[power metal]] (molto famosi sono i [[Blind Guardian]], [[Helloween]] e [[Gamma Ray]]) e l'industrial elettronico (dove il nome più famoso sono gli [[Einstürzende Neubauten]]). Questi generi ebbero notevoli sviluppi negli anni novanta, in cui fecero la loro comparsa altri gruppi più mainstream che seppero ottenere ampi consensi in tutto il mondo, anche più di molte altre band del decennio precedente: sono noti per esempio i [[Rammstein]]. Sono presenti anche scene più ristrette di dark rock, folk acustico, elettronica sperimentale e hardcore (molto noti sono gli [[Atari Teenage Riot]] che riuscivano a combinare l'hardcore punk con l'hardcore elettronico, generi di cui spesso si dice che siano totalmente distanti nonostante il nome). Celebri sono anche i [[Die Toten Hosen|Toten Hosen]], che combinano sonorità [[punk rock]] e [[metal]] e godono di una certa popolarità soprattutto nell'[[Europa orientale]]. In ambito [[nu metal]] e [[rapcore]] si fanno notare i [[Panik (gruppo musicale)|Panik]].
 
La Germania è anche il luogo natio della [[musica trance]] e uno fra quelli di sviluppo della [[techno]]. [[Disk jockey|DJ]] di spicco sono [[Sven Väth]], [[Paul van Dyk]], [[ATB (disc jockey)|ATB]] e il duo [[Cosmic Gate]].
 
Un gruppo curioso sono gli [[Haggard (gruppo musicale)|Haggard]], che uniscono un metal rude e potente ad ampie orchestrazioni di strumenti classici, con anche duetti fra voci maschili e femminili in rigorose tonalità liriche (ma anche ruggite, retaggio ereditato dal folk metal nordico). Altri gruppi noti sono gli [[Scorpions]] ed i [[Die Apokalyptischen Reiter]].
Un altro gruppo interessante sono i shit-metal, gruppo rock ancora poco conosciuto
 
A [[Wacken]] si svolge un famoso festival [[Metal]], il [[Wacken Open Air]].
 
L'inno nazionale è la terza strofa di [[Das Lied der Deutschen]].
 
== Sport ==
[[File:Arena Auf Schalke hosting Schalke 04 vs Dortmund in 2009.jpg|210px|thumb|right|[[Ballspiel-Verein Borussia 09 Dortmund|Borussia Dortmund]] contro lo [[Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04|Schalke]] in [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]]]]
La pratica sportiva è ampiamente diffusa fra la popolazione tedesca, nel 2006 circa 27 milioni di persone facevano parte di associazioni sportive. L'ampia base trova riscontro nella [[Medagliere complessivo dei Giochi olimpici|classifica dei paesi con il maggior numero di medaglie olimpiche]] nella quale la Germania occupa la quinta posizione (e raggiunge addirittura la seconda se si sommano quelle ottenute nel periodo della separazione in Germania Ovest ed Est).
[[File:Michael Schumacher-I'm the man (cropped).jpg|thumbnail|sinistra|160px|[[Michael Schumacher]], sette volte campione del mondo in [[Formula 1]].]]
Lo sport più diffuso è il [[Calcio (sport)|calcio]], la [[Federazione calcistica della Germania|federazione calcistica tedesca]] (''Deutscher Fußball-Bund'') ha circa 6 milioni di tesserati e oltre 170.000 squadre iscritte; il maggior campionato professionistico è la [[Bundesliga]].
La Germania ha ospitato i [[Campionato mondiale di calcio|campionati mondiali]] del [[Campionato mondiale di calcio 1974|1974]] e quelli del [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]]. La nazionale tedesca è una delle più titolate al mondo; nel suo palmares figurano, fra gli altri, 3 titoli mondiali(l'ex Germania dell'Ovest) e 3 titoli europei.
 
Diffusi sono anche la [[pallamano]] il cui campionato nazionale è considerato uno dei migliori al mondo, nel 2007 la nazionale maschile è divenuta [[Campionato mondiale di pallamano|campione mondiale]] per la terza volta e l'[[hockey su prato]] di cui la nazionale maschile ha vinto i mondiali nel 2002 e quella femminile il titolo olimpico nel 2004.
 
Ampia diffusione ha il [[tiro a volo]], la federazione nazionale ha circa 1,5 milioni di iscritti.
 
In anni recenti ha avuto una rapida diffusione il [[baseball]] (il massimo campionato è chiamato [[Bundesliga (baseball)|Bundesliga]]) e la [[pallacanestro]], mentre è leggermente calata la popolarità del [[tennis]], che godeva di forte seguito negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] sulla scorta dei successi di alcuni giocatori tedeschi come [[Boris Becker]] e [[Steffi Graf]].
 
Per quanto riguarda gli sport motoristici l'interesse è catalizzato dalla [[Formula 1]]; la Germania ospita il [[Gran Premio di Germania]] che attualmente si svolge ad anni alternati sui circuiti di [[Hockenheimring|Hockenheim]] e [[Nürburgring]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
* [[:Categoria:Aziende tedesche|Aziende tedesche]]
* [[Birra in Germania]]
* [[Cognomi tedeschi]]
* [[Croce Rossa Tedesca]]
* [[Germania nazista]]
* [[Großdeutschland|Grande Germania]]
* [[Linea di successione al trono di Germania e di Prussia]]
* [[Nomi della Germania]]
* [[Targhe automobilistiche tedesche]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:Germany|commons_preposizione=sulla|q|q_preposizione=sulla|wikt|n=Categoria:Germania|n_preposizione=sulla|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.deutschland.de/en www.deutschland.de] - Portale plurilingue di attualità sulla Germania
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Germania/|Germania}}
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?germania Scheda della Germania dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
 
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|precedente=[[Liechtenstein]]|successivo=[[Svezia]]}}
 
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