Celano e Asola (Italia): differenze tra le pagine

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Architetture religiose: portale Paterno
 
m Architetture militari: inserico descrizione della Fortezza
 
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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=CelanoAsola
|Panorama=Celano0001Fontana ercole.jpg
|Didascalia=Piazza XX Settembre
|Didascalia=Celano e il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]]
|Bandiera=CelanoAsola-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=CelanoAsola-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=AbruzzoLombardia
|Divisione amm grado 2=L'AquilaMantova
|Amministratore locale=SettimioGiordano SantilliBusi
|Partito=[[Nuovo Centrodestra|NCD]]
|Data elezione=127-65-20152019
|Data istituzione=
|Abitanti=1086210067
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018genbilmens2017gen/index.html Dato Istat] - BilancioPopolazione demograficoresidente annoal 201828 (datifebbraio provvisori) - Celano2017.
|Aggiornamento abitanti=3028-112-20182017
|Sottodivisioni=Barchi, [[Castelnuovo (Asola)|Castelnuovo]], Gazzuoli, San Pietro, [[Sorbara (Asola)|Sorbara]], Seriole<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/asola.pdf Comune di Asola - Statuto].</ref>
|Sottodivisioni=Borgo Ottomila, Borgo Strada 14
|Divisioni confinanti=[[Aielli]],Acquanegra [[Avezzanosul Chiese]], [[CastelvecchioCanneto Subequosull'Oglio]], [[Cerchio (Italia)|CerchioCasalmoro]], [[CollarmeleCasaloldo]], [[Gagliano AternoCasalromano]], [[LucoCastel dei MarsiGoffredo]], [[OvindoliFiesse]] (BS), [[PescinaGambara]] (BS), [[SanMariana Benedetto dei MarsiMantovana]], [[SecinaroPiubega]], [[TrasaccoRemedello]] (BS)
|Zona sismica=14
|Gradi giorno=27202420
|Diffusività=
|Nome abitanti=celanesi
|Nome abitanti=asolani
|Patrono=[[Simplicio, Costanzo e Vittoriano|SS. Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]
|Patrono=san [[Giovanni Crisostomo]]
|Festivo=24-25-26 agosto
|Festivo=27 gennaio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of CelanoAsola (province of L'AquilaMantua, region AbruzzoLombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di CelanoAsola all'interno dellanella provincia dell'Aquiladi Mantova
|Diffusività=
}}
'''CelanoAsola''' (''Àsula'' in [[dialetto alto mantovano]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola|}}</ref>) è un [[Comunecomune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1086210067}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia dell'Aquila]],di in [[AbruzzoMantova]]. È insignito del [[Titolo di città in Italia|titolo di città]] con [[decreto del presidente della RepubblicaLombardia]]<ref name="Città">D.P.R. del 25 marzo 1998.</ref>.
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Alto Mantovano}}
=== Territorio ===
{{...|centri abitati}}
Celano, secondo comune della [[Marsica]] per numero di abitanti, è situato in posizione dominante sulla piana del [[Fucino]]. La città è adagiata alle pendici del monte Tino, detto anche Serra di Celano, a quota {{formatnum:860}} {{mslm}} Parte del suo territorio è inclusa nel [[parco naturale regionale Sirente-Velino]]. La montagna, che sovrasta la cittadina con i suoi {{formatnum:1923}} {{mslm}}, è compresa nella catena montuosa del [[Sirente-Velino]]. Nel territorio comunale si trovano le [[gole di Celano]], [[Gola (geografia)|forra]] che conduce alla valle d'Arano<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/228/le-gole-di-celano.html|titolo=Le gole di Celano|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italia.it/it/in-primo-piano/itinerari-aquilani/escursione-alle-gole-di-celano.html|titolo=Escursione alle gole di Celano|editore=Italia.it|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151008014459/http://www.italia.it/it/in-primo-piano/itinerari-aquilani/escursione-alle-gole-di-celano.html|dataarchivio=8 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref>. La [[strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino]] collega la città con [[Ovindoli]] e l'[[altopiano delle Rocche]].
 
Celano confina con i comuni di [[Aielli]], [[Avezzano]], [[Castelvecchio Subequo]], [[Cerchio (Italia)|Cerchio]], [[Collarmele]], [[Gagliano Aterno]], [[Luco dei Marsi]], [[Ovindoli]], [[Pescina]], [[San Benedetto dei Marsi]], [[Secinaro]] e [[Trasacco]].
 
Dista circa 115 chilometri da [[Roma]]<ref name="googlemaps">Distanza fornita da [[Google Maps]]: Percorso più veloce</ref>, 100 da [[Pescara]]<ref name="googlemaps"/>, 67 dal[[l'Aquila]]<ref name="googlemaps"/> e 13 da Avezzano<ref name="googlemaps"/>.
 
=== Clima ===
Celano è caratterizzata da un [[Clima mediterraneo|clima montano mediterraneo]]<ref>{{cita web|url=http://www.montagneabruzzo.it/abruzzo/clima.php|titolo=Clima in Abruzzo|editore=Montagneabruzzo.it|accesso=}}</ref>. Di seguito sono riportati i dati dell'ARSSA (Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo), registrati nel periodo 1951-2000, relativi alla stazione meteorologica situata nella frazione celanese di Borgo Ottomila<ref>{{cita web|url=http://www.arssa.abruzzo.gov.it/attachments/article/269/REGIONE%20ABRUZZO%20ultima%20versione%206%20x%20WEB.pdf|titolo=Dati ARSSA|editore=Regione Abruzzo|accesso=17 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309103300/http://www.arssa.abruzzo.gov.it/attachments/article/269/REGIONE%20ABRUZZO%20ultima%20versione%206%20x%20WEB.pdf|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = Borgo Ottomila (1951-2000)
<!-- Temperature massime mensili -->
| tempmax01 = 6.6
| tempmax02 = 9.2
| tempmax03 = 13.1
| tempmax04 = 16.7
| tempmax05 = 22.0
| tempmax06 = 26.0
| tempmax07 = 29.1
| tempmax08 = 29.0
| tempmax09 = 24.7
| tempmax10 = 18.8
| tempmax11 = 12.2
| tempmax12 = 7.3
<!-- Temperature minime mensili -->
| tempmin01 = -3.5
| tempmin02 = -2.5
| tempmin03 = -0.4
| tempmin04 = 2.5
| tempmin05 = 6.1
| tempmin06 = 9.0
| tempmin07 = 10.3
| tempmin08 = 9.8
| tempmin09 = 7.2
| tempmin10 = 3.8
| tempmin11 = 0.9
| tempmin12 = -2.0
<!-- Piovosità totali mensili -->
| pioggia01 = 63
| pioggia02 = 66
| pioggia03 = 53
| pioggia04 = 57
| pioggia05 = 44
| pioggia06 = 38
| pioggia07 = 30
| pioggia08 = 36
| pioggia09 = 55
| pioggia10 = 75
| pioggia11 = 103
| pioggia12 = 88
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 9
| giornipioggia05 = 8
| giornipioggia06 = 5
| giornipioggia07 = 4
| giornipioggia08 = 4
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 10
| giornipioggia12 = 9
}}
Nella tabella climatica relativa alla località di Borgo Ottomila compare anche un estremo assoluto di −32&nbsp;°C<ref>{{cita web|url=http://cetemps.aquila.infn.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=119|titolo=Archivio storico dati ARSSA|editore= Cetemps|accesso=}}</ref> non pubblicato però sugli annali idrologici dell'ARSSA.
 
== Origini del nome ==
Asola è diminutivo del [[lingua latina|latino]] "ansa", curva del [[fiume]] [[Chiese (fiume)|Chiese]] presso il quale la [[città]] fu fondata.<ref name="ReferenceA"/>
Il nome Celano, per anni, è stato erroneamente associato a Cliternum, che in realtà era un villaggio degli [[equi]] situato con ogni probabilità in una zona della contemporanea [[provincia di Rieti]]. Al nome di Celano, invece, sono legate diverse altre ipotesi: secondo alcuni studiosi deriverebbe da ''Vicus Caelanum''; secondo altri da'' Caela'', ''Cele'' o ''Coele'' da cui ''Celanum'', ''Coelanum'' quindi ''Caelum'' o ''Caelanum''<ref>{{cita|Grossi, 2002|pp. 80-81.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/753|titolo=Celano|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309120430/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/753|dataarchivio=9 marzo 2016}}</ref>.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Asola}}
=== Origini ===
Asola sorge in un'area frequentata fin dai [[Preistoria|tempi preistorici]], come testimoniano i reperti conservati nel locale [[Museo civico Goffredo Bellini|museo]]. Sporadici risultano invece i ritrovamenti dell'[[età del ferro]], periodo caratterizzato dallo stanziamento nel territorio di popolazioni [[Celti|celtiche]].
Come nel caso di altri centri [[marsica]]ni anche a Celano la presenza continuativa dell'uomo risale a circa 18.000 anni fa, al [[Paleolitico Superiore]]. Le necropoli di località Paludi risalgono invece all'[[Eneolitico]] e all'[[età del Bronzo]].
[[File:Fortezza di Asola.jpg|thumb|Fortezza di Asola]]
Successivamente la zona è interessata dall'occupazione [[Impero romano|romana]] intorno al [[I secolo a.C.|I secolo a.C]]., attestata soprattutto dai monumenti e corredi funerari.
 
Negli anni finali del [[Medioevo]], intorno al [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], con la propria rocca fortificata rientra nella giurisdizione comitale di [[Brescia]] controllata dai [[Visconti]], nel [[1348]] passa al dominio dei [[Malatesta]], poi ancora dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e di seguito dei [[Gonzaga]].
Paludi, abitata fin dall'epoca preromana, venne abbandonata in seguito alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero romano]] che, per via della mancata manutenzione, causò l'ostruzione dell'emissario e dei [[cunicoli di Claudio]] con il conseguente innalzamento del livello lacustre<ref name="Storia di Celano">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/394/il-territorio/storia-della-citta.html|titolo=Storia della città|curatore=Fabiana Rosati|editore=Comune di Celano|accesso=30 aprile 2019}}</ref>.
Fu così che ai primi [[Vicus|ocres]], situati sul monte Secine (''Cele di [[Aielli]]''), seguirono quelli del monte San Vittorino e le fortificazioni vere e proprie del monte Tino (''Serra'') e del colle Oretino, nei pressi della contemporanea località di Casalmartino di [[San Potito (Ovindoli)|San Potito]]<ref>{{cita web|url=https://ilfaro24.it/celano-cele-san-vittorino-passando-la-domus-romana-castrum-oretino-al-castrum-monte-tino-finalmente-arrivare-al-colle-san-flaviano/|titolo=Celano, Cele San Vittorino..|autore=Giancarlo Sociali|editore=Il Faro 24|data=20 gennaio 2018|accesso=20 marzo 2019}}</ref>.
 
Nel [[1440]] decide di assoggettarsi liberamente alla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] divenendo una fortezza di confine estremamente importante per il controllo della terraferma da parte della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]].
Buona parte del territorio fucense in [[Storia romana|epoca romana]] fece parte dell'[[Ager publicus|ager]] di [[Alba Fucens]]<ref name="Storia di Celano"/>.
 
Asola resterà sotto il controllo di [[Venezia]] fino all'arrivo di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1797]]. L'arrivo dei Francesi segna quindi il ritorno al territorio [[Provincia di Mantova (Lombardia austriaca)|mantovano]] a cui rimarrà legata anche nel [[1814]] con l'annessione al dominio [[Regno Lombardo-Veneto|austriaco.]]
=== Medioevo ===
{{vedi anche|Contea di Celano}}
[[File:Italy from the Alps to Mount Etna (1877) (14753961916).jpg|thumb|[[Litografia]] di Celano del 1877 (''Italy from the Alps to Mount Etna'')]]
 
Attiva anche nelle vicende risorgimentali, lotta per l'indipendenza nazionale con l'impegno di patrioti come ''Don Ottaviano Daina'' e ''Francesco Fario''.
La [[Gastaldato|gastaldia]] dei [[Marsi]], inserita nel [[ducato di Spoleto]], fu elevata a contea dotata di autonomia amministrativa dall'imperatore [[Lotario I]] e da suo figlio [[Lotario II di Lotaringia|Lotario II]] verso la metà del IX secolo<ref>{{cita|Santellocco, 2004|p. 52.}}</ref>.
 
Nel [[1859]] viene liberata e annessa al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Piemonte]] e infine all'Italia unita.
La contea marsicana, con a capo Celano, si sviluppò ulteriormente nel X secolo grazie all'unione del già ampio contado marsicano con altri paesi<ref>[[Niccola Palma]], ''Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli'', vol. I, p. 93, Teramo, U. Angeletti, 1832.</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel 1057 il [[Diocesi di Avezzano|vescovo dei Marsi]] Pandolfo fece realizzare l'[[Exsultet]] per la chiesa di San Giovanni Caputacquae (intitolata nel XV secolo alla Madonna delle Grazie) a testimonianza dell'importanza ecclesiastica di Celano. Il rotolo di pergamena fu decorato presso l'[[abbazia di Montecassino]]<ref name="Sociali">{{cita web|url=http://www.giancarlosociali.it/2018/11/13/celano-da-scoprire-2/|titolo=Celano da scoprire|autore=Giancarlo Sociali|editore=Giancarlosociali.it|data=13 novembre 2018|accesso=30 aprile 2019}}</ref>.
===Architetture religiose===
====''Cattedrale di Sant'Andrea''====
{{vedi anche|Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)}}
[[File:Asola cattedrale di S. Andrea.jpg|thumb|Cattedrale di S.Andrea]]
Costruita a partire dal [[1472]] sulla base di un precedente [[edificio]], la cattedrale è oggi un notevole esempio di [[architettura]] tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'[[arte]]: un [[organo (strumento musicale)|organo]] [[Antegnati]], tele del [[Il Moretto|Moretto]], del [[Romanino]], di [[Lattanzio Gambara]] e di [[Jacopo Palma il Giovane]], il quattrocentesco ''Polittico della Misericordia'' di [[Antonio della Corna]] e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche.
 
==== ''Chiesa di San Rocco'' ====
Nella Marsica [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] diffuse il suo ordine dei minori. La sua prima presenza nel territorio risulterebbe nell'inverno tra il 1215 e il 1216, quando soggiornò nei pressi della contemporanea [[San Benedetto dei Marsi]] dove dormiva, insieme con i poveri, in una località chiamata "Luogo" (in [[Dialetti marsicani|dialetto locale]] "i loche"), vicino all'anfiteatro romano di [[Marruvio|Marruvium]]. Un successivo viaggio nella Marsica, a [[Pescina]], Celano e San Benedetto dei Marsi, ci sarebbe stato con ogni probabilità tra il 1219 ed il 1222. Secondo quanto avrebbe riportato il suo primo biografo [[Tommaso da Celano]] e, in seguito, [[Bonaventura di Bagnoregio]] che riscrisse la biografia, San Francesco avrebbe guarito, attraverso un miracolo, un cavaliere che lo ospitò nel palazzo celanese di sua proprietà<ref>{{cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=articolo&servizio=xList&stileDiv=mono&msv=articolo18173&tom=8173|titolo=Progetto San Francesco|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.academia.edu/3384236/Iconografia_francescana_nella_chiesa_di_Santa_Maria_delle_Grazie_a_Pietrasecca_di_Carsoli._Dipinti_di_seguaci_dei_Carracci_Giuseppe_Guadagnoli_seguace_di_Francesco_Solimena_e_Paolo_de_Matteis_bottega_di_Francesco_Trevisani_Seguace_dei_Sarnelli_e_di_Caspar_David_Friedrich|titolo=Iconografia francescana|autore=Michela Ramadori|editore=Academia.edu|accesso=}}</ref>.
[[File:Asola, Chiesa di San Rocco.jpg|thumb|Chiesa di San Rocco]] Iniziata nel [[1475]], ora viene chiamata la ''Chiesa dell'Ospedale''. L'attuale edificio ([[1539]]-[[1544]]) sostituisce la chiesa quattrocentesca eretta come [[ex voto]] per la peste. E' frutto della stretta collaborazione tra due artisti asolani: ''Cristoforo da Leno,'' a cui si devono le linee architettoniche dell'edificio, e ''Giovanni Antonio de Fedeli,'' che eseguì le decorazioni ad affresco attenendosi ai disegni forniti dal ''de Leno'' stesso.
 
L'interno è a navata unica con soffitto a botte, le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto. Nella ricca ornamentazione classicheggiante spicca la lunetta sopra l'altare maggiore con il ''Compianto del Cristo morto,'' direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal ''Pordenone'' nel [[Duomo di Cremona]].<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Nel 1223 [[Federico II di Svevia]] sottrasse la contea a Tommaso da Celano per concederla ai [[conti di Segni]] non prima di aver distrutto l'abitato originario di monte San Vittorino e di aver costretto alla deportazione i suoi abitanti in [[Italia meridionale]], [[Sicilia]] e [[Malta]].
 
====''Chiesa dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia)''====
Quattro anni dopo, forse per [[intercessione]] di [[Papa Onorio III]], i celanesi poterono tornare nella Marsica e ricostruire una città nuova sul colle San Flaviano che, fino alla morte dell'imperatore [[Hohenstaufen|svevo]] avvenuta nel 1250, fu chiamata "Cesarea"<ref>{{cita|Santellocco, 2004|pp. 62-63.}}</ref><ref>{{cita|Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977|p. 224.}}</ref>. Nel 1268 con la sconfitta della [[battaglia di Tagliacozzo]] terminò il dominio svevo in favore degli [[Angioini]] che entrarono in possesso delle centee di Celano ed [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]]<ref name="Santellocco">{{cita|Santellocco, 2004|p. 64.}}</ref>.
[[File:Asola - Chiesa dei Disciplini Bianchi.jpg|thumb|Chiesa dei Disciplini Bianchi]]
In Via Oberdan, a fianco della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]], è ubicata la chiesa che prende il nome dalla confraternita dei ''Disciplini Bianchi'', che ne fece la propria sede. E' detta anche ''Chiesa di Santa Maria Della Misericordia'.''
 
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto [[barocco]] della facciata.
Alla fine del XIV secolo i [[conti dei Marsi]], rientrati in possesso del contado, iniziarono con Pietro II l'edificazione del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello medievale]] sulla base di una preesistente fortificazione situata alla sommità del colle San Flaviano<ref name="Storia di Celano"/><ref name="Santellocco"/>.
 
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il [[presbiterio]] sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto. L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del [[Santo Sepolcro]] e in essa veniva custodita la statua del ''Cristo Morto'' di [[Clemente Zamara]]. La meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei ''Disciplini.''
Sotto il dominio di [[Lionello Accrocciamuro]] fu "regolarizzato" dagli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] il regio [[tratturo Celano-Foggia]] e venne potenziata una delle più frequentate vie pastorali della [[transumanza]] tanto da farla divenire nel XIV secolo un cardine dell'economia locale<ref>{{cita|Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977|p. 239.}}</ref>. L'Accrocciamuro e la contessa [[Jacovella da Celano|Jacovella]], ultima erede dei [[Conti dei Marsi|conti marsicani]], portarono a compimento importanti opere come il completamento del secondo piano del mastio e dei tre torrioni del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]] e la costruzione del forte corrispondente alla contemporanea chiesa di San Francesco oltre a numerosi altri interventi artistici in [[Arte del Rinascimento|stile rinascimentale]] nelle chiese celanesi<ref name="Storia di Celano"/>.
 
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla [[Nascita di Gesù|Natività]] (a sinistra) e ai santi [[Francesco da Paola]], [[Giovanni Nepomuceno]], [[Faustino e Giovita]] (a destra).<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Nel 1463 [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando d'Aragona]] concesse la contea celanese ad Antonio [[Piccolomini Todeschini|Todeschini Piccolomini]], nipote del Papa [[Papa Pio II|Pio II]].
 
==== ''Chiesa dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme).'' ====
Costanza [[Piccolomini]] decise nel 1591 di vendere la contea a Camilla Peretti, sorella di [[Papa Sisto V]], la cui [[Peretti (famiglia)|famiglia]] governò per circa un secolo. Nel corso del Seicento povertà e diffusione delle malattie causarono proteste e sommosse soprattutto nel Sud Italia. A Celano la rivolta popolare condotta dell'[[L'Aquila|aquilano]] Antonio Quinzi seguì la scia di quella [[Napoli|napoletana]] di [[Masaniello]] finalizzata a indebolire il dominio spagnolo<ref name="Storia di Celano"/>.
[[File:Asola, Chiesa S.Maria del Lago.jpg|thumb|Chiesa S.Maria del Lago]]
Iniziata nel [[1569]], fu edificata dove già esisteva una [[cappella]] dedicata a ''Santa Maria'', molto venerata già agli inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]].
 
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno a una navata con presbiterio rettangolare e cappelle è stato rimaneggiato secondo il gusto [[barocco]] con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
La contea passò in successione sotto il controllo dei [[Savelli]], dei duchi [[Cesarini-Sforza]] e dei successori, gli Sforza-Cabrerà-Bovadilla fino al 1806, anno dell'[[Leggi eversive della feudalità|abolizione]] del [[feudalesimo]]<ref name="Storia di Celano"/>.
 
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'''Assunta'', tela a olio dipinta da ''Orazio Lamberti'' (1552-1612), originario di [[Cento (Italia)|Cento]] di [[Ferrara]], che visse a lungo ad Asola, operando anche a [[Mantova]] e [[Cremona]].
=== Età contemporanea ===
[[File:Fuciner-lake nasa.jpg|thumb|Piana del [[Fucino]] in una foto [[NASA Earth Observatory|Earth observatory]] della [[NASA]]]]
 
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di ''Maria'' e al centro si osserva ''L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra'' nella gloria degli angeli.<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Il [[brigantaggio]] fu al centro delle vicende storiche del territorio così come avvenne in gran parte della [[Marsica]] prima e dopo l'[[Proclamazione del Regno d'Italia|unità d'Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/storia/altre/ABRUZZO/0003_Abruzzo_Marsica.PDF|titolo=Il brigantaggio nella Marsica|autore=Diocleziano Giardini|editore=Brigantaggio - Fioravante Bosco|accesso=1° maggio 2019}}</ref><ref>{{cita|Santellocco, 2004|pp. 97-125.}}</ref>.
 
===Architetture civili===
Il banchiere romano, [[Alessandro Raffaele Torlonia|Alessandro Torlonia]], dopo aver ripreso ed ampliato il progetto dell'imperatore [[Claudio]], sfruttando il passaggio dell'emissario e i [[Cunicoli di Claudio|cunicoli]] di epoca romana, prosciugò il Fucino diventando proprietario di gran parte delle terre coltivabili (16.507 ettari) per 99 anni. Solo 2.500 ettari furono lasciati ai comuni circumlacuali. I lavori ebbero inizio nel 1855 e furono dichiarati ufficialmente conclusi nel 1878. La fertile conca sarà destinata alle coltivazioni agricole, le sue terre furono ben presto rese lavorabili ed abitabili attraverso una serie di opere pubbliche, come la costruzione di case, fattorie e strade<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/asp/loadDoc.asp?pdfDoc=xBeniCulturali/docs/viaggiatori/Steinitzer1.pdf|titolo=Viaggiatori stranieri in terra d'Abruzzo. Alfred Steinitzer (Il lago Fucino, anno 1907)|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref>. A Celano e nei comuni ripuari seguirono, tuttavia, anni di forti tensioni sociali legate soprattutto al diritto al lavoro e alle difficili condizioni lavorative.
[[File:Celano San Giovanni Battista facciata.jpg|thumb|Facciata della chiesa di San Giovanni Battista]]
 
==== ''Palazzo Municipale'' ====
Celano fu segnata dai terremoti in [[Epoca moderna|età moderna]] subendo danni gravissimi al patrimonio architettonico, in particolare nel 1706 con il [[Terremoto della Maiella del 1706|terremoto della Maiella]]. Fu però il [[terremoto della Marsica del 1915]] a causare a Celano la più grave distruzione per cause naturali e un alto numero di vittime<ref name="Storia di Celano"/>. Furono 1.118<ref>{{cita web|url=http://www.caicelano.it/celano/la-storia/|titolo=La storia|editore=CAI Celano|accesso=1° maggio 2019}}</ref> i celanesi che persero la vita a causa del sisma che fece registrare una scossa di [[scala Richter|magnitudo 7.0]] (equivalente all'11º grado della [[scala Mercalli]]) che si verificò alle ore 7.52.48 (dato dell'[[Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia|INGV]]). Il terremoto causò 30.519 morti concentrati soprattutto nell'area marsicana, del [[Cicolano]] e del [[Lazio meridionale]]<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/01/13/italia/cronache/terremoto-della-marsica-un-secolo-fa-oltre-mila-morti-9vPlRrYUKyW1uih4vu1uEO/pagina.html|titolo=Terremoto della Marsica, un secolo fa|editore=La Stampa|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/cronache/2015/01/13/cent-anni-di-terremoto-1.1367326|titolo=Cent'anni di terremoto|editore=[[Il Tempo]]|accesso=}}</ref>. Il quotidiano [[La Tribuna]] avviò una raccolta di fondi per la realizzazione di un primo baraccamento nel quartiere che prese il nome di "Tribuna"<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/terremoto-della-marsica-celano-a-100-anni-ricorda-il-baraccamento-della-tribuna/|titolo=Terremoto della Marsica: Celano a 100 anni ricorda il Baraccamento della Tribuna|editore=Terre Marsicane|accesso=14 gennaio 2016}}</ref>.
[[File:Palazzo Municipale di Asola DSC 0003.jpg|alt=Palazzo Municipale|miniatura|Palazzo Municipale ]]
Situato nella ''Piazza XX Settembre'', la facciata è caratterizzata da un porticato sormontato da finestroni neoclassici. Nell'angolo nord dell'edificio si apre un'elegante ''Loggia Veneta'' costruita nel [[1610]] su progetto dell'architetto [[Giovanni Battista Lantana|Lantana]], in origine ornata con otto dipinti del [[Il Moretto|Moretto]], poi traslati nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]].
 
All'interno della sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore e del Consiglio dei Dieci, si possono ammirare le tele raffiguranti [[Doge|Dogi]] e [[Provveditore|Provveditori]] della fortezza di Asola.
Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 1923 la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Celano)|chiesa di San Giovanni Battista]] fu teatro di un furto sacrilego: le urne di bronzo contenenti le supposte reliquie dei santi [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=138|titolo=SS. Martiri la storia, religiosità popolare|autore=Diego Pestilli|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref> furono rubate e il contenuto versato sul pavimento della chiesa. Le forze dell'ordine trovarono l'autore del furto, Francesco Tomei, in un fienile con le urne rubate. L'uomo fu tenuto in custodia. Le autorità religiose organizzarono un rito riparatorio al termine del quale però alcuni partecipanti assaltarono la caserma ove era custodito il Tomei, lo prelevarono e gli diedero fuoco<ref>{{cita web|url=http://www.fazieditore.it/Recensioni.aspx?libro=46|titolo=Recensioni libro Ultimi dispacci della notte di Renzo Paris|editore=Fazi editore|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.academia.edu/6502464/La_folla_criminale._Celano_1923|titolo=La folla criminale: Celano 1923|editore=Francesco Della Costa, in Clio. Rivista trimestrale di studi storici, 49, 1-2, 2013, pp. 115-136|accesso=}}</ref>.
[[File:Celano 3 maggio 1950 - Veduta della piazza dal palco dove si tenne il comizio.jpg|thumb|Il comizio del 3 maggio 1950 in piazza IV Novembre]]
 
==== ''Fontana di Ercole'' ====
La sera del 30 aprile 1950 la centrale piazza IV Novembre fu teatro dell'[[eccidio di Celano]] a causa del quale vennero assassinati, durante le manifestazioni e le proteste per il diritto al lavoro e la dignità dei lavoratori, due [[braccianti]]: Agostino Paris ed Antonio Berardicurti<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1950_05/19500503_0001_04.pdf&query=m.v.|titolo=L'Italia protesta contro l'orrendo eccidio di Celano|editore=[[L'Unità]]|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304120434/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1950_05%2F19500503_0001_04.pdf&query=m.v.|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>. Quella repressione, perpetrata contro il movimento popolare che reclamava i propri diritti, non fermò le rivendicazioni contadine. Il 3 maggio 1950 si celebrarono solennemente i funerali dei due braccianti e si tenne un comizio incentrato sulla condizione lavorativa in [[Italia]], la pace e l'unità di tutti i lavoratori. Da quel tragico evento il governo iniziò a muovere concretamente i primi passi per quella che fu la riforma agraria (o fondiaria) del 1950, da cui nacque il 28 febbraio 1951, l'ente della Maremma e del Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.anbi.it/public/eventi/140506113409.pdf|titolo=Ente per la Colonizzazione della Maremma Tosco-Laziale e del Territorio del Fucino|editore=Anbi|accesso=}}</ref>, con l'espropriazione terriera avvenuta in anticipo ai danni dei [[Torlonia]]. Nel 1954 venne costituito un distinto ''ente Fucino'' che poté riorganizzare in appezzamenti più grandi l'area fucense, facendo segnare un picco delle produzioni agricole.
{{vedi anche|Fontana di Ercole (Asola)}}
[[File:Fontana di ercole.jpg|thumb|Fontana di Ercole]]
Fontana monumentale raffigurante [[Ercole]] che schiaccia l'[[Idra di Lerna|idra]], copia in marmo dell'opera dello scultore [[Carra|Giovanni Antonio Carra]] ([[XVI secolo]]).
 
==== ''Gran Caffè Liberty Enoteca'' ====
Celano è stata toccata come gran parte dei centri abruzzesi e del sud Italia dal fenomeno dell'[[emigrazione]] in particolare nel primo e nel secondo dopoguerra. Molto numerosa è, infatti, la comunità celanese residente in [[Canada]], in particolare nelle città di [[Mississauga]] ([[Ontario]]), [[Toronto]] e [[Vancouver]], ma anche in [[Australia]] ed in [[Argentina]]<ref>{{cita web|url=http://www.toronto.com/others/celano-canadian-club/|titolo=Celano Canadian Club|editore=Toronto.com|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101754/http://www.toronto.com/others/celano-canadian-club/|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>.
Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel [[1811]] diventa sede della [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura]] e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty [[Enoteca]]. Conserva interni in stile [[liberty]], ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio [[2006]]. Aperto dal [[1936]].
 
==== Simboli''Palazzo Monte dei Pegni'' ====
{{vedi anche|Museo Civico Goffredo Bellini}}
'''Stemma''': lo stemma rappresentato dall'emblema raffigurativo è stato riconosciuto con [[Regio decreto-legge]] in data 13 novembre 1934.
[[File:Asola-Monte dei Pegni.JPG|thumb|Palazzo Monte dei Pegni]]
Lo stemma risulta diviso in due parti da una fascia contenente il motto "Vitrea te Fucinus unda", citazione contenuta nell'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]. Il quadrante superiore è sormontato da una [[Corona (araldica)|corona]] contenente al centro tre foglie di [[Palma (araldica)|palma]] e lateralmente l'[[Agnello pasquale (araldica)|Agus Dei]] e l'[[Simbolo dell'Evangelista Giovanni|aquila]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni Evangelista]]. Il quadrante inferiore include lo specchio d'acqua raffigurante il lago [[Fucino]] e i monti circostanti. È sormontato da tre [[Stella (araldica)|stelle]] a sei punte. La scritta "UNIVERSITAS CELANI CAPUT MARSORUM" circonda il sigillo<ref name="simboli">D.C.G. del 13 novembre 1934.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-celano_066-032|titolo=Comune di Celano|editore=Italiapedia|accesso=2 maggio 2019}}</ref>.
Si trova lungo ''Via Garibaldi'', di fronte alla facciata della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]]. Fu ristrutturato nel [[1828]] secondo uno stile neoclassico.
 
La facciata presenta un basamento a [[bugnato]], interrotto da uno schema di arcate ripetute, sul quale poggiano dei semipilastri di ordine dorico. La parte alta è caratterizzata da un fregio a bassorilievo con motivo a [[Bucranio|bucrani]] e drappi. Il frontone centrale con un [[Timpano (architettura)|timpano]] riporta l'iscrizione ''<nowiki>''Congregazione di Carità''</nowiki>.''
'''Gonfalone''': drappo partito di rosso e di azzurro, ornato di ricami d'oro. Include centralmente lo stemma e gli ornamenti da città sormontati dalla scritta "CITTÀ DI CELANO"<ref name="simboli"/>. Nell'uso del gonfalone si osservano le norme del D.P.C.M. 3 giugno 1986, sostituito dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22<ref name="statuto">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/media/File/regolamenti/statuto.pdf|titolo=Statuto comunale di Celano|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>.
 
Come si legge nell'epigrafe murata nell'atrio, la fondazione del [[Monte di Pietà|Monte dei Pegn]]<nowiki/>i risale al [[1614]] per volere di [[Antonio Priuli]], Provveditore generale di Terraferma. L'abate ''Antonio degli Antoni'' collaborò con il provveditore e lo sostenne nella denuncia e nell'espulsione degli [[Ebrei]] da Asola.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di città.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città
}}
Il comune di Celano si fregia del titolo di città<ref name="Città"/><ref name="statuto"/><ref>{{cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|titolo=Ufficio araldico -Fascicoli comunali|editore=ACS Beni Culturali|accesso=}}</ref>.
 
Ora è sede del [[Museo Civico Goffredo Bellini]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Citazione|Ricorderò la mattina nei freschi prati ai piedi della città, girando tra gli alti pioppi avvolti dalle viti...le calme sere, così piene di piacevoli avvenimenti...Durante la notte, calma e lucente era la distesa del lago, che sembrava d'argento, sotto la finestra del palazzo al chiarore della luna piena; l'antico castello proiettava le sue lunghe ombre sulla città addormentata|[[Edward Lear]] ''Viaggio attraverso l'Abruzzo pittoresco'', 1846<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/asp/loadDoc.asp?pdfDoc=xBeniCulturali/docs/viaggiatori/Lear1.pdf|titolo=Viaggiatori stranieri in terra d'Abruzzo|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref><ref>Renzo Paris, ''Ultimi dispacci della notte'', Fazi Editore, 1999, [http://books.google.it/books?id=DZ01dDDdN54C&pg=PA110 p. 110.], ISBN 9788881121137.</ref>}}
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiesa di Santa Maria Valleverde|Chiesa di San Giovanni Battista (Celano)}}
[[File:Celano SGBattista interno.jpg|thumb|Interno della chiesa di San Giovanni Battista]]
[[File:Celano SMariaGrazie.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
[[File:Chiesa Sant'Angelo vista dal castello.jpg|thumb|Chiesa di Sant'Angelo vista dal castello]]
[[File:Celano chiesa San Francesco.jpg|thumb|Chiesa di San Francesco a Celano]]
[[File:Celano Madonnina.jpg|thumb|La Madonnina (Chiesa di Santa Maria in Fonte Coeli)]]
 
==== ''Palazzo Terzi'' ====
;Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: Ricostruita ex novo nel XIII secolo dopo le distruzioni di [[Federico II di Svevia|Federico II]]. Fu completata nel XV secolo. Nel 1406 il conte Nicola che la elesse a propria sepoltura, vi fece traslare dalla vecchia chiesa feudale di San Giovanni Caputacquae (successivamente dedicata alla Madonna delle Grazie) i corpi dei martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]], che erano stati a loro volta rinvenuti nell'XI secolo dal [[Diocesi di Avezzano|Vescovo dei Marsi]] Pandolfo, che li aveva appunto collocati nella chiesa altomedievale<ref>{{Cita libro|autore=[[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=[[Annali degli Abruzzi]]|annooriginale=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub voce "Pescina"|volume=VI}}</ref>. All'interno presenta numerosi stemmi dei [[conti di Celano]] e della [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]]. Il pregevole portale è decorato da una lunetta che presenta l'affresco della Madonna con il Bambino posta tra San Giovanni Evangelista e [[Papa Bonifacio IV]]. Il rosone presenta al centro la testa del Battista. Le tre navate interne sono divise da pilastri ottagonali. Di particolare interesse sono gli affreschi quattrocenteschi della navata laterale destra<ref>Gaetano Curzi, ''Il cantiere pittorico della chiesa dei Ss. Giovanni Battista e Evangelista a Celano: convergenze e tangenze'', in Universitates e Baronie. Arte e architettura in Abruzzo e nel regno al tempo dei Durazzo, a cura di P.F. Pistilli, F. Manzari, G. Curzi, Pescara 2008, I, pp. 19-34.</ref><ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=chiesaRomAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=chiesero2252&tom=252|titolo=Chiesa di San Giovanni Battista|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref>.
[[File:Asola - Palazzo Terzi.jpg|thumb|Palazzo Terzi]]
;Chiesa di Santa Maria Valleverde: Edificata nel 1508 fu voluta nella prima meta del XV secolo da [[Lionello Accrocciamuro]] e [[Jacovella da Celano|Jacovella]], [[conti di Celano]]. Rappresenta lo stile rinascimentale francescano nella [[Marsica]]. All'interno si possono ammirare in una delle tre cappelle laterali i dipinti della Vergine di [[Paolo Zoppare]] datati 1558. Esposte pregevoli pale d'altare e il coro ligneo risalenti allo stesso periodo. La cripta del Paradiso di forma poligonale presenta luminosi affreschi della metà del cinquecento. Si tratta di sette scene della Passione (attribuite a Paolo Zoppare) che coronano la tavola che raffigura il Cristo che si avvia al calvario, opera attribuita a [[Giovanni Antonio Bazzi]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=41|titolo=Cappella del Paradiso|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>. Molto interessanti anche l'araldica della chiesa e il chiostro che presenta pilastri in pietra ed un elegante loggiato ad archi. Pitture a lunetta impreziosiscono le pareti. Nel giardino sono poste una fontana e la statua di San Francesco. È presente al piano superiore del convento una fornita biblioteca con la collezione "[[Pietro Antonio Corsignani]]" e il connesso museo ricco di opere sacre<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97541|titolo=Chiesa di Santa Maria in Valleverde|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso=}}</ref>.
Situato in ''Via Garibaldi'', si presenta con una sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò [[Garibaldi]] nel giugno del [[1862]] per parlare agli asolani.
;Chiesa di Santa Maria delle Grazie: Risalente all'XI secolo era nota nel medioevo con il nome di ''Sancti Joannis Caputaquae'' (San Giovanni Capodacqua). In origine però fu fondata come chiesa di San Giovanni Evangelista. Sotto il pavimento è stata attestata l'esistenza di un antico cimitero urbano. L'ossario è visibile nella cappella delle Anima Sante. Pregevoli i due portali e il rosone. L'interno presenta tre navate e l'altare cinquecentesco ligneo<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97540|titolo=Chiesa di Santa Maria delle Grazie|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso=}}</ref>.
;Chiesa di San Francesco: Datata 1345, venne edificata per volontà di [[Jacovella da Celano]] e per omaggiare [[San Francesco d'Assisi]] che visitò nel XIII secolo la cittadina castellana. Di particolare bellezza il portale e la lunetta che raffigura la Madonna con il bambino fra San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova. L'aspetto interno è tardo barocco conferitogli dopo la ristrutturazione del XVIII secolo<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=chiesafraaq&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuChie223&tom=23|titolo=Chiesa di San Francesco|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref>.
;Chiesa di Santa Maria in Fonte Coeli: Denominata anche "La Madonnina", in origine era nota anche con il nome di ''Foragini''. Risale al XVII secolo. È situata in località Costa Madonnina non distante dal centro cittadino.
;Chiesa di Sant'Angelo: Nota in passato anche con il nome di chiesa di San Michele Arcangelo, la sua edificazione risale al XIV secolo. La chiesa venne completata nel secolo successivo. È situata ai piedi del castello Piccolomini nel centro storico di Celano ed è sede della più antica confraternita cittadina, l'arciconfraternita del Sacro monte di Pietà istituita nel 1581. L'interno barocco presenta cinque altari in marmi policromi ed un antico organo a canne del XVIII secolo<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97539|titolo=Chiesa di Sant'Angelo|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso=}}</ref>;
;Chiesa della Madonna del Carmine: Edificata nel 1573 per volontà di Costanza Piccolomini. Di stile tardo-barocco presenta un'ampia navata e sei altari. Nella seconda metà del XIX secolo nella parete laterale esterna fu collocato il portale della chiesa di San Salvatore di [[Paterno (Avezzano)|Paterno]] (XIII secolo) che successivamente al sisma del 1915 fu spostato nel cortile del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=36&phpMyAdmin=253a5892176f40771ad1b46998e39ee1|titolo=Chiesa della Madonna del Carmine|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso=}}</ref>.
* Chiesa di San Rocco situata in piazza Aia (l'antica piazza Lefraini), fu edificata anch'essa per volontà di Costanza Piccolomini.
* Chiesa del Sacro Cuore, aperta al culto nel 1962 è situata nel rione Vaschette<ref>{{cita web|url=http://www.youcango.it/index.jsp?id=555&dettaglio=393|titolo=Chiesa del Sacro Cuore|editore=youcango.it|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.
* Chiesetta di San Leonardo, edificata dagli alpini celanesi nel 1976 ai piedi del monte San Vittorino.
* Chiesa Regina della Pace a Borgo Strada 14.
* Chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Borgo 8000<ref>{{cita web|url=http://www.beweb.chiesacattolica.it/UI/page.jsp?action=CERCA&view=elenco&ambito=CEIA&diocesi=AVEZZANO|titolo=Edifici di culto della Diocesi di Avezzano|editore=BeWeB|accesso=}}</ref>.
 
Si caratterizza al suo interno per la presenza di un ampio [[giardino all'inglese]] con vegetazione varia ed esotica, che cela sotto il livello del terreno una [[ghiacciaia]] cilindrica sormontata da una cupola in mattoni. Viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: la festa di [[San Rocco]] (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del [[presepe vivente]] organizzato dal gruppo [[Scautismo|scout]] di Asola.
=== Architetture militari ===
{{vedi anche|Castello Piccolomini (Celano)}}
[[File:Celano Castello FoNo.jpg|thumb|Il castello Piccolomini]]
 
L'edificio di proprietà del cav. ''Andrea Terzi'' ([[1819]]-[[1897]]), sindaco di Asola nel ventennio postunitario, ha ospitato nel [[1862]] il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e nel [[1866]] il principe ereditario [[Umberto I di Savoia|Umberto]]. Lo scalone interno culmina infatti con l'affresco dello [[stemma sabaudo]] e ancora oggi si conserva intatta la camera da letto interamente decorata che ospitò l'eroe dei due mondi.
;Castello Piccolomini: Il principale edificio di Celano è il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]], situato al centro del nucleo storico della cittadina, la cui prima fase di costruzione risale con molta probabilità al 1392. Il castello fu costruito su commissione di Pietro Berardi, conte di Celano. Ospita il [[museo d'Arte Sacra della Marsica]].
[[File:Asola-Palazzo Beffa Negrini.JPG|miniatura|destra|Palazzo Beffa Negrini]]
 
==== Monumenti''Palazzo Beffa Negrini'' ====
Il palazzo del conte [[Antonio Beffa Negrini]], poeta amico del [[Torquato Tasso|Tasso]], con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, è una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che da poco ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo.
* Monumento ai Santi Martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]], opera dello scultore [[Antonio Berti]] inaugurata nel 1971.
* Monumento a [[San Francesco D'Assisi|San Francesco]], realizzato da Angelo Canevari nel 1982.
* Monumento a Fra' [[Tommaso da Celano]], realizzato da Pino Conte nel 1960<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=listpages&subid=2|titolo=Chiese e monumenti di Celano|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>.
 
Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (sec.[[XVI secolo|XVI]]-[[XIX secolo|XIX]]) che testimoniano il nobile passato dell'edificio.
=== Siti archeologici ===
Il territorio presenta diversi siti di interesse archeologico come Celano-Paludi, necropoli risalente all'ultimo periodo dell'[[età del bronzo]]<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 139.}}</ref> ed area palafitticola, probabilmente frequentata in modo occasionale già in epoche precedenti, situata in territorio [[Fucino|fucense]]<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 110.}}</ref>. Il monte Tino conserva i resti del castello-recinto, risalente con ogni probabilità al X secolo, mentre sul monte San Vittorino si trovava il monastero scomparso di San Vittorino in Telle<ref>{{cita|Grossi, 2002|p. 147.}}</ref>. Sulla sommità dei monti che sovrastano l'abitato contemporaneo ci sono le tracce della "turris Celani" e delle fortificazioni della Serra. In località Casalmartino di [[San Potito (Ovindoli)|San Potito]] si trovano i resti del castrum Oretino (castello di Auretino). All'ingresso delle [[gole di Celano]], in epoca antica importante via di comunicazione verso l'[[altopiano delle Rocche]], ci sono i resti dell'incastellamento medievale di Foce, chiamato in alcuni documenti settecenteschi Castelluccio. Nei pressi del canyon si trovano i resti dell'eremo di San Marco ai Casaleni e, verso la valle d'Arano, del monastero di San Marco alle Foci, precedentemente dedicato a Santa Maria Intra Fucem<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 284.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=eremoAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuErem2692&tom=692|titolo=Eremo di San Marco alla Foce|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.terremarsicane.it/lantico-monastero-e-non-eremo-di-santa-maria-intra-fucem-poi-chiamato-di-san-marco/|titolo=L'antico Monastero di Santa Maria Intra Fucem, poi chiamato di San Marco|autore=Giancarlo Sociali|editore=Terre Marsicane|data=7 settembre 2018|accesso=18 settembre 2018}}</ref>. Posizionata più in alto si trova la necropoli di Cèla, dominata dai resti dell'[[Vicus|ocres]] [[Marsi|marso]] di Caelum (o Caelanum) non distante da quello arcaico del monte Secine di [[Aielli]] Alto<ref>{{cita|Grossi, 2002|pp. 77-80.}}</ref>.
 
Per secoli residenza di una [[Beffa Negrini|casata]] più volte al servizio dei [[Gonzaga]], la costruzione è attribuita a [[Nicolò Sebregondi]], architetto di corte durante il [[XVII secolo]] e artefice della celebre [[Villa La Favorita (Mantova)|Villa La Favorita]].
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Gole di Celano}}
[[File:Gole di Celano (4).jpg|thumb|Ingresso delle gole]]
 
==== ''Teatro sociale'' ====
;Monte Tino: Area montuosa a ridosso della quale è situato il nucleo storico celanese; è anche detta "Serra di Celano". La sua vetta raggiunge i 1923 {{mslm}} sovrastando la città marsicana. Numerosi sentieri seguono la lunga cresta fino alla valle d'Arano in direzione di [[Ovindoli]] e dell'[[altopiano delle Rocche]] e alle [[gole di Celano]]<ref>{{cita web|url=http://www.auaa.it/articoli-escursionismo/1043-monte-tino-e-gole-di-celano-gruppo-del-monte-sirente|titolo=Monte Tino e Gole di Celano (Gruppo del monte Sirente)|editore=auaa.it|accesso=3 gennaio 2017}}</ref>.
Sorto negli ultimi anni del [[XIX secolo]] sui resti dell'antica ''Chiesa di Sant'Erasmo'' distrutta intorno al [[1564]].
;Gole di Celano: Dette anche "gole di Aielli-Celano", hanno inizio in località Bocca di Castelluccio in territorio comunale di [[Aielli]], separano il [[monte Sirente]] dal monte Tino. Sono percorse per quattro chilometri dal torrente La Foce e per questo erano note nel medioevo con il nome di "Fauces". Le pareti rocciose, alte circa 200 metri, presentano strettoie di circa 3 metri. Un'insenatura nei pressi della pineta, quasi in fondo al percorso, porta alla "Fonte degli innamorati", una piccola cascata d'acqua<ref>{{cita web|url=http://www.parcosirentevelino.it/itinerari_dettaglio.php?id_iti=1305|titolo=Le Gole|editore=ParcoSirenteVelino.it|accesso=}}</ref>.
;Le sorgenti: Sono tre le sorgenti presenti a Celano: la storica sorgente dei Santi Martiri (Fontegrande) e l'antica fonte di San Francesco, mentre la sorgente Pago ricade in minima parte in territorio celanese alimentando per lo più Ovindoli e i comuni dell'altopiano delle Rocche<ref>{{cita web|url=http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=122282|titolo=Sorgenti|editore=IlCapoluogo.it|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170104000816/http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=122282|dataarchivio=4 gennaio 2017}}</ref>.
* [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]].
* Grotta di Sant'Agata<ref name="Sociali"/>.
 
L'edificio, inaugurato nel [[1891]], presenta una facciata tardo-neoclassica e sulla cornice di gronda statue raffiguranti maschere della commedia dell'arte.
== Società ==
[[File:Teatro sociale di Asola DSC 0030.jpg|thumb|Teatro Sociale]]
=== Evoluzione demografica ===
Cessando di essere utilizzato per spettacoli teatrali, nella seconda metà del [[XX secolo]] è stato usato come sala cinematografica e di conseguenza completamente riadattato negli interni.
{{Demografia/Celano}}
 
Sul fianco rimane l'''abside romanica di Sant'Erasmo'' e un epigrafe a ricordo delle origini dell<nowiki>'edificio religioso ''sorto sulle rovine di un tempio di Giove''</nowiki>.
=== Etnie e minoranze straniere ===
I dati [[ISTAT]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/35-celano/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Cittadini stranieri Celano 2015|editore=Tuttitalia.it|accesso=11 agosto 2018}}</ref> al 1º gennaio 2018 rilevano una popolazione straniera residente pari a 1.370 persone, equivalente al 12,6% della popolazione residente a Celano. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:
 
==== ''Collegio Schiantarelli'' ====
# [[Marocco]], 484 - 35,33%
Situato in ''Via Mazzini'', si presenta con una tipica architettura neoclassica. Costituito da un portico con archi in [[bugnato]] poggiati su pilastri rettangolari e da un primo piano con finestre ad arco, l'edificio termina con un [[Timpano (architettura)|timpano]] centrale.
# [[Romania]], 304 - 22,19%
# [[Kosovo]], 271 - 19,78%
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], 121 - 8,83%
# [[Ucraina]], 79 - 5,77%
 
Il conte [[Paolo Tosio|PaoloTosio]] nel [[1829]] commissionò all'architetto [[Rodolfo Vantini|Vantini]] la costruzione del palazzo che avrebbe dovuto ospitare la sua [[pinacoteca]], ora a [[Brescia]].
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetti marsicani}}
{{Citazione|…póch'a póche une alla vòte, senza pòmpa màgne se sò scriàte tutte cumma fóche quji della téppa mé, vécchie cumpàgne. Addù so jite? Chi s'è mórte 'n guèrre quacchidùnàtre s'è perdut 'n fume girènne i munne, sparze pe' la tèrre…'nnanz'alla chiése n'n ge stà nisciúne!"<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=90&pageno=1|titolo=Poesia dialettale tratta dal libro "Cu stan'a dice'?" di Silvia Carusi (da un'idea di Enea Merolli)|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>|Ercole Di Renzo, "Era quàtrane"}}
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|Dialetto dell'area ''Abruzzese occidentale'' nel sistema dei ''dialetti meridionali intermedi''|288x288px]]
 
Il palazzo divenne invece nel [[1863]] un [[convitto]]-[[Collegio (educazione)|collegio]] e ancora oggi ne resta l'iscrizione a ricordarne la storia.
Il [[dialetto]] parlato a Celano è incluso nell'area ''[[Dialetti d'Abruzzo#Gruppo italiano-meridionale|Abruzzese occidentale]]'' del sistema dei [[Dialetti italiani meridionali|dialetti meridionali intermedi]]. I dialetti del territorio marsicano, escludendo le zone di [[Tagliacozzo]] e [[Carsoli]], appartengono alla stessa area, tuttavia sono molto differenti fra loro. Anche il particolare dialetto celanese presenta, a tratti, una somiglianza con il napoletano<ref>{{cita web|url=http://www.fucinolands.com/index.php?option=com_content&view=section&id=4&Itemid=661|titolo=Dialetto abruzzese|autore=Roberta D'Alessandro|editore=Fucino Lands|accesso=}}</ref>.
 
===Architetture militari===
=== Tradizioni e folclore ===
* 22 maggio: festa di [[Rita da Cascia|Santa Rita]]<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2013/05/16/news/celano-ecco-il-roseto-dedicato-a-santa-rita-1.7078099|titolo=Celano: ecco il roseto dedicato a Santa Rita|autore=Dante Cardamone|editore=Il Centro|data=16 maggio 2013|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
* Dal 24 al agosto: festa patronale dei santi martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]<ref>{{cita web|url=https://www.rivieraoggi.it/2016/08/22/224908/simplicio-vittoriano-e-costanzo-il-ciclismo-celebra-i-santi-martiri-di-celano/|titolo=Simplicio, Vittoriano e Costanzo: il ciclismo celebra i Santi Martiri di Celano|editore=Riviera Oggi|data=22 agosto 2016|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
* [[Venerdì santo]]: celebrazioni religiose e processione delle sette confraternite. I personaggi come le addolorate, le veroniche, gli angeli e i santi intonano i canti polifonici<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/celano-la-processione-del-venerd%C3%AC-santo-a-la-vita-in-diretta-1.1872520|titolo=Celano, la processione del Venerdì santo a La vita in diretta|editore=Il Centro|data=30 marzo 2018|accesso=3 agosto 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.abruzzonews.eu/events/processione-cristo-morto-celano-30-marzo-2018|titolo=Processione del Cristo morto a Celano|editore=Abruzzo News - L'Opinionista|data=30 marzo 2018|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
 
==== [[Castello di Asola]] ====
== Cultura ==
Il castello di Asola era una [[Rocca (fortificazione)|roccaforte]] presumibilmente risalente al [[XII secolo]]. Fu più volte distrutto e ricostruito, oggi non rimane alcuna traccia.
{{vedi anche|Museo d'arte sacra della Marsica|Museo Paludi di Celano}}
[[File:Celano Paludi 2016a.jpg|thumb|Sede del museo Paludi]]
 
==== BibliotecheFortezza edi MuseiAsola ====
E' attestata l'esistenza di una rocca fortificata già dal [[XII secolo]]. All'indomani dell'atto di dedizione, [[Venezia]] promuove un articolato programma di fortificazione della città che si attua dal [[1458]] al [[1483]], rimanendo pressochè immodificato fino alla perdita del ruolo primario di Asola nello scacchiere militare della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] a favore del baluardo difensivo di [[Orzinuovi]].
;Biblioteca e museo di Santa Maria Valleverde: Situata al piano superiore del convento della [[chiesa di Santa Maria Valleverde]] la biblioteca presenta la collezione intitolata a [[Pietro Antonio Corsignani]] e oltre mille titoli tra cui preziosi tomi e volumi d'epoca. Il connesso museo è ricco di opere d'arte ed opere sacre sia relative al convento celanese sia ai conventi abruzzesi chiusi appartenenti allo stesso ordine francescano. Nello spazio espositivo sono ospitate, tra l'altro, una scultura di Carlo Canestrari, una Madonna lignea del 1500 e il dipinto del Quattrocento della Vergine di [[Andrea De Litio]]. Ci sono poi antichi ricami degli stemmi nobiliari, la campanella originale risalente alla fondazione del convento e opere donate da collezionisti privati e quelle di Giulio Ricci, noto ceramista del Novecento<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/inaugurazione-museo-di-santa-maria-di-valleverde-labruzzo-si-arricchisce-di-una-nuova-struttura-museale/|titolo=Inaugurazione museo di Santa Maria di Valleverde: l'Abruzzo si arricchisce di una nuova struttura museale|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=39|titolo=Santa Maria Valleverde|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>.
;[[Museo d'arte sacra della Marsica]]: Istituito nel 1992 è ospitato all'interno del Castello Piccolomini di Celano. Presenta due sezioni, quella dedicata all'arte sacra della Marsica con affreschi, dipinti, elementi architettonici e oggetti di arte sacra che spaziano dal VI al XVIII secolo e quella archeologica che raccoglie i numerosi materiali tornati alla luce dopo il prosciugamento del lago Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.museodellamarsica.beniculturali.it/|titolo=Museo della Marsica|editore=MiBACT|accesso=}}</ref>.
[[File:Celano SMV1.jpg|thumb|Chiesa e convento di Santa Maria Valleverde]]
[[File:Celano SS Martiri 2015.jpg|thumb|Sorgente e monumento dei Santi Martiri Simplicio, Costanzo e Vittoriano a Fontegrande]]
 
La fortezza resta così immutata nelle rappresentazioni grafiche, nella sua forma di quadrilatero irregolare, il cui perimetro era delimitato da mura con quattordici torri cilindriche protette all'esterno da un fossato e all'interno da un terrapieno.
;[[Museo Paludi di Celano|Museo Paludi]]: Museo archeologico e preistorico collocato in una struttura espositiva situata nella piana del [[Fucino]], il museo è stato realizzato nel luogo del ritrovamento di un insediamento lacustre palafitticolo denominato "Paludi" (XVII-X sec a. C.). Negli spazi espositivi sono conservati ed esposti i reperti di età preistorica e protostorica tornati alla luce nel territorio marsicano ed abruzzese. Reperti neolitici e di necropoli dell'[[età dei metalli]] ed altri rinvenimenti risalenti all'[[età della pietra]] sono in esposizione permanente. Il museo è dotato di una sezione multimediale che permette di ripercorrere i profondi mutamenti territoriali che si sono verificati dopo il prosciugamento del lago Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/229/museo-preistorico-di-celano.html|titolo=Museo Preistorico di Celano|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>.
 
A nord-est si elevava la ''rocca'', quadrata con torri angolari cilindriche. Due erano le porte: ''Porta Fuori'' a Levante, ''Porta Chiese'' a Ponente, ciascuna protetta da un rivellino.
=== Arte ===
Celano appare nella ''[[Morte del cavaliere di Celano]]'', sedicesima scena del ciclo di affreschi delle [[Storie di san Francesco]], nella [[Basilica superiore di Assisi]], attribuiti a [[Giotto]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=24&pageno=2|titolo=L'età medievale|autore=Giuseppe Grossi|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>.
 
A capo della ''rocca'' vi era un Governatore con un presidio militare, al vecchio [[Castello di Asola|castello]], vicino alla T''orre delle Polveri'', vie era un altro presidio minore, agli ordini di un ''<nowiki>''Magnifico Castellan''</nowiki>.''
=== Cinema ===
Celano nel 1985 fu la ___location principale in cui [[Richard Fleischer]] ambientò il film ''Yado'' con protagonisti [[Arnold Schwarzenegger]] e [[Brigitte Nielsen]]<ref>{{cita web|url=http://movieplayer.it/film/yado_2498/info/|titolo=Yado, info|editore=Movieplayer.it|accesso=}}</ref>.
Alcune scene del film ''Neve'' di [[Stefano Incerti]] sono state girate tra Celano, [[Ovindoli]], [[altopiano delle Rocche]] e [[Pescasseroli]]<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/celano-ovindoli-e-tutto-laltopiano-delle-rocche-protagonisti-del-noir-di-stefano-incerti/|titolo=Celano, Ovindoli e tutto l'altopiano delle Rocche protagonisti del Noir di Stefano Incerti|editore=Terre Marsicane|accesso=}}</ref>.
Nel 2003 nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Celano)|chiesa di San Giovanni Battista]] l'attore e regista [[Germano Di Mattia]] ha ambientato alcune scene del mediometraggio ''La leggenda del lago''<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/930|titolo=La leggenda del lago (film)|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717021554/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/930|dataarchivio=17 luglio 2015}}</ref>.
 
=== CucinaSocietà ===
===Evoluzione demografica===
{{vedi anche|Cucina marsicana}}
{{Demografia/Asola}}
La trasformazione del lago [[Fucino]] in una pianura coltivabile ha stravolto anche le abitudini culinarie celanesi. Ai [[Pesce|pesci]] d'acqua dolce, protagonisti della cucina locale fino alla fine del XIX secolo insieme alla [[selvaggina]] e alla [[frutta]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/selvaggina-pesci-ma-anche-frutta-secca-ecco-i-cibi-del-passato-1.139280?utm_medium=migrazione|titolo=Selvaggina, pesci ma anche frutta secca. Ecco i cibi del passato|autore=Nino Motta|editore=Il Centro|data=17 marzo 2016|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>, sono subentrate le produzioni orticole fucensi come la [[patata del Fucino]] e la [[carota dell'altopiano del Fucino]], entrambe certificate [[Indicazione geografica protetta|IGP]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/abruzzo/2014/01/14/patata-Fucino-ottiene-IGP_9895641.html|titolo=La patata del Fucino ottiene l'IGP|editore=ANSA|data=14 gennaio 2016|accesso=7 maggio 2016}}</ref>. Tra le ricette antiche che sono state tramandate figurano i primi piatti come i tacquelòzze (forma di pasta a rombo) con il sugo di castrato e la [[Lasagne (gastronomia)|lasagna]] con le polpettine, oltre ai classici dolci pasquali e natalizi<ref>{{cita web|url=http://www.camminodifrancescoetommaso.it/enogastronomia.php?lang=it|titolo=Enogastronomia|editore=Cammino di Francesco e Tommaso|accesso=1° maggio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/ecco-le-ricette-di-una-volta-nel-libro-di-pupa-ciaccia-1.184782?utm_medium=migrazione|titolo=Ecco le ricette di una volta nel libro di Pupa Ciaccia|autore=Dante Cardamone|editore=Il Centro|data=2 agosto 2016|accesso=1° maggio 2019}}</ref>.
 
=== EventiEtnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1443}}, ovvero il 14,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|accesso=6 gennaio 2017}}</ref>:
* Premio letterario nazionale intitolato a [[Vittoriano Esposito]] per la narrativa edita. Il premio, istituito dal 2013, ha luogo annualmente nel mese di settembre. Sono stati premiati personaggi illustri della cultura italiana come [[Pietrangelo Buttafuoco]], [[Marco Lodoli]], [[Massimiliano Parente]] e [[Marcello Veneziani]]. Presidente della giuria è [[Dante Maffia]]<ref>{{cita web|url=http://www.marsicalive.it/?p=150606|titolo=La consegna del premio letterario Vittoriano Esposito allo scrittore Marco Lodoli|editore=Marsica Live|data=19 settembre 2017|accesso=26 settembre 2017}}</ref>.
* Triennale internazionale d'arte sacra: manifestazione che si svolge dal 1963 nei locali del trecentesco [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]]. La rassegna ospita affreschi, dipinti, sculture, oggetti di arte sacra e ambientazioni dell'architettura antica<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/20/Cronaca/ARTE-XV-TRIENNALE-INTERNAZIONALE-DI-ARTE-SACRA_100000.php|titolo=Arte: XV Triennale internazionale di arte sacra|editore=Adnkronos|data=20 luglio 2000|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
* Bastioni e Bastimenti: excursus culturale e gastronomico che rievoca l'epopea degli [[Emigranti italiani|emigranti]] col fine di valorizzare il patrimonio artistico, musicale, culturale di Celano e della Marsica<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/bastioni-e-bastimenti-a-celano-1.189735|titolo=Bastioni e bastimenti a Celano|editore=Il Centro|data=19 agosto 2016|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
 
# [[Albania]]: 301
== Economia ==
# [[Romania]]: 254
=== Agricoltura ===
# [[Macedonia del Nord]]: 188
[[File:Celano pan Fucino.jpg|thumb|Foto panoramica sul [[Fucino]] dal parco della Rimembranza]]
# [[Marocco]]: 139
# [[Cina]]: 127
# [[India]]: 99
# [[Ucraina]]: 73
# [[Nigeria]]: 37
# [[Polonia]]: 24
# [[Bangladesh]]: 23
 
===Lingua e dialetti===
Anche a Celano come per la maggior parte dei comuni della Marsica, agricoltura ed allevamento sono tra le fonti principali dell'economia. Numerose le aziende agricole della piana del [[Fucino]] che si distinguono per la qualità degli ortaggi. In particolare le [[Patata del Fucino|patate]], per le quali nel 2014 si è concluso felicemente l'iter per il riconoscimento del marchio di qualità [[Indicazione geografica protetta|IGP]] (indicazione geografica protetta), attribuito dall'[[Unione europea]]<ref>{{cita web|url=http://www.agricolturaoggi.com/site/index.php?option=com_content&id=4241%3Aigp-patata-del-fucino-approvato-disciplinare&Itemid=61|titolo=IGP Patata del Fucino - Approvato Disciplinare|editore=AgricolturaOggi.com|accesso=}}</ref>.
{{Vedi anche|Dialetto alto mantovano}}
Nelle aree montane del comune si registra la produzione delle patate di montagna e dello zafferano. Le aziende della piana fucense producono in quantità importanti insalate, [[Carota dell'altopiano del Fucino|carote]] e ogni genere di prodotto orticolo.
In [[Abruzzo]] il 25% del [[Prodotto interno lordo|PIL]] agricolo arriva dal Fucino<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2013/07/31/AQ_32_01.html|titolo=Cuore d'Abruzzo: 25% PIL agricolo dal Fucino|editore= Il Centro|accesso=}}</ref>.
 
=== IndustriaTradizioni e Folclore ===
Alle porte di Celano, nelle adiacenze della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]] e non distante dallo svincolo autostradale della [[Autostrada A25 (Italia)|A25]], è situata l'area industriale ed artigianale. Molte le aziende che operano nei più disparati settori: industrie artigianali, manifatturiere, carpenteria metallica<ref name="economia">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/media/File/varie/NTA_approvate_prg.pdf|titolo=Piano Regolatore Generale (art.20, p. 37.)|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>.
 
====''Antica Fiera dei Morti'' (1-2 [[Novembre]]) ====
Un ruolo importante è stato svolto dallo zuccherificio ([[Eridania]]-Sadam, gruppo Maccaferri) che a Celano, come in gran parte dei siti italiani, ha cessato l'attività per via della riforma europea del 2005 (nota come riforma dell'OCM Zucchero). Di fatto lo storico e fiorente settore bieticolo-saccarifero marsicano ha cessato di esistere. Con la chiusura della struttura anche la produzione delle barbabietole nel [[Fucino]] è inevitabilmente crollata<ref>{{cita web|url=http://www.marsicalive.it/?p=95893|titolo=Ex Sadam: firmato l'accordo per la mobilità. Dipendenti sul piede di guerra|editore= Marsica Live|accesso=}}</ref>.
La manifestazione in origine era dedicata allo scambio commerciale e del bestiame: a novembre infatti, finita la vendemmia e seminati i campi, l'anno agricolo si apriva con una delle più solenni festività del mondo contadino, la ''fiera dei santi e dei morti.'' In tale occasione tutt'oggi l'1 e il 2 novembre si celebra ad Asola la fiera omonima, che nel corso degli anni ha assunto un taglio più ricreativo e culturale: oltre alle tradizionali bancarelle di prodotti tipici e articoli da regalo dislocate nelle vie del centro storico e al ''luna-park'' allestito in ''Piazzale Mangeri'', numerose sono le mostre artistiche, fotografiche e filatelico-numismatiche che vengono organizzate dalle associazioni locali negli spazi espositivi della città.
 
====''[[Antonio abate|S.Antonio Abate]]'' ([[17 gennaio|17 Gennaio)]]====
=== Turismo ===
Il culto popolare di [[Antonio abate|S.Antonio]] si caratterizza con il fuoco dei ''<nowiki>''buriel''</nowiki>'' (nelle frazioni) e il consumo augurale di cibi caratteristici: torta dura, focaccia ''(el chisòl)'' e grasso di maiale cotto ''(grèpule).''
[[File:Celano panoramica da SMG.jpg|thumb|Foto panoramica di Celano]]
 
====''[[San Giovanni Crisostomo]]'' ([[27 gennaio|27 Gennaio]]) ====
Le numerose chiese, i musei e il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]] sono le principali attrattive turistiche di Celano, insieme alle bellezze architettoniche del centro storico.
E' il Patrono di Asola dal [[1878]], quando la città ottenne dal Senato veneto di poterlo sostituire ai [[Santi Faustino e Giovita]]. La reliquia si trova nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]] in un busto d'argento nella cappella a lui dedicata. Il 27 gennaio il busto viene esposto sull'altare maggiore alla devozione dei fedeli in compagnia di altri quattro santi le cinque mitrie). Questa operazione viene eseguita con particolare attenzione perchè dall'aspetto del busto si traggono auspici sull'annata agricola: se il busto è lucido significa che sarà buona anno secco, raccolto abbondante), se è opaco il contrario (anno umido, raccolto scarso).
 
== Cultura ==
La cittadina castellana è, inoltre, uno dei punti di partenza ideali per i numerosi sentieri naturalistici che la circondano e che per lo più ricadono nell'area protetta del [[parco naturale regionale Sirente-Velino]]. Di particolare interesse, oltre le [[Gole di Celano]], è il sentiero del Grifone che collega [[Scurcola Marsicana]] a Celano, attraversando [[Magliano de' Marsi]], [[Massa d'Albe]] ed [[Ovindoli]]<ref>{{cita web|url=http://www.telesirio.it/giornaleweb/index.php?option=com_content&view=article&id=3680%3Ail-sentiero-del-grifone&catid=138&Itemid=294|titolo=Il sentiero del Grifone|editore=Telesirio|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715231314/http://www.telesirio.it/giornaleweb/index.php?option=com_content&view=article&id=3680%3Ail-sentiero-del-grifone&catid=138&Itemid=294|dataarchivio=15 luglio 2015}}</ref>.
=== Musei ===
 
* [[Museo civico Goffredo Bellini]]
=== Commercio ===
L'area commerciale è stata individuata dal Piano Regolatore Generale adiacente alla zona industriale e commerciale. Il Parco commerciale Le Ginestre, situato a ridosso della via Tiburtina Valeria, è un punto di riferimento per tutta la Marsica orientale e non solo. Numerose le aziende ospitate nelle strutture commerciali. Il settore terziario tradizionale e terziario avanzato è da sempre in piena attività anche nel centro storico<ref name="economia"/>.
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Lo sviluppo urbanistico [[Risorgimento|post-risorgimentale]] ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX Settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali.
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dall'ex [[Strada statale 343 Asolana|Strada statale 343]] a cui Asola dà il nome
[[File:Autostrada A25 Italia 2011-08-by-RaBoe-10.jpg|thumb|Celano vista dall'autostrada A25]]
 
La [[stazione di Asola]], posta sulla [[ferrovia Brescia-Parma]], è servita da [[Treno regionale (Italia)|treni regionali]] eserciti da [[Trenord]] e [[Orario cadenzato|cadenzati]] a frequenza oraria<ref>Orario ufficiale Trenitalia, quadro 196</ref> nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]].
=== Autostrade ===
Celano è interessata dall'[[Autostrada A25 (Italia)|autostrada A25 Torano-Pescara]] tramite il casello [[Aielli]]-Celano.
 
In passato la stessa offriva coincidenze con due tranvie extraurbane, la [[tranvia Cremona-Asola|Cremona-Asola]], attiva fra il [[1929]] e il [[1955]], e la [[Tranvia Mantova-Asola|Mantova-Asola]], attiva fra il [[1886]] e il [[1933]]<ref>Mario Albertini, Claudio Cerioli, ''Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia'', Editrice Turris, Cremona, 1987, pp.&nbsp;125–133, ISBN 88-85635-89-X.</ref>
=== Strade Statali ===
[[Strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino|La strada statale 696]] collega Celano ad [[Ovindoli]], [[altopiano delle Rocche]] e [[Tornimparte]], dove la stessa strada ha inizio presso il casello autostradale dell'[[Autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]]. La [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]] collega il comune con [[Pescara]] verso est e [[Roma]] verso ovest.
 
La città è collegata a Mantova da due linee dell'[[APAM]]: una diretta a [[Castiglione delle Stiviere]] e l'altra a [[Mantova]].
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Celano-Ovindoli}}
Il comune è servito dalla [[stazione di Celano-Ovindoli]], posta sulla [[ferrovia Roma-Pescara]].
 
=== Aeroporto ===
Il piccolo aeroporto di Celano, gestito dall'associazione AirMarsica, è situato nei pressi della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2005/08/05/CZ2PO_CZ203.html|titolo=L'aeroporto di Celano|editore=Il Centro|accesso=}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
[[File:Celano municipio.jpg|thumb|Municipio di Celano]]
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Giordano Rivera|[[Lista civica]]<br /><small>Asola la nostra Città</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/storiaamministrativa/storiaamministrativa_comune_ASOLA.csv|titolo=Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente - Comune: Asola|accesso=15 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 13 giugno 1999|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2004]]|[[2009]] |Giovanni Calcina | Lista civica<br /><small>Gruppo Civico Asolano</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 12 giugno 2004|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2009]]|[[2014]] |Giordano Busi | [[Il Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2014]]|[[2019]]|Raffaele Favalli | Lista civica<br /><small>Asola Impegno Comune</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 25 maggio 2014|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2019]]|in carica|Giordano Busi |Lista civica<br /><small>Uniti per Asola</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
 
Sul sito del [[Ministero dell'Interno]] sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Celano dal 1985 ad oggi<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/|titolo=Archivio storico delle elezioni|editore=Ministero dell'Interno|accesso=}}</ref>.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|2004
|2010
|[[Filippo Piccone]]
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2010
|2014
|Filippo Piccone
|[[Il Popolo della Libertà]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2014
|2015
|Mauro Passerotti
|
|[[Commissario straordinario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2015
|''in carica''
|Settimio Santilli
|Centrodestra-[[Nuovo Centrodestra|NCD]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
{{F|centri abitati della Lombardia|febbraio 2010}}
* {{Gemellaggio|Malta|Zeitun|}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/822/delegazione-studenti-celanesi-in-visita-a-malta.html|titolo=Gemellaggi: Celano Zejtun|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>
*{{Gemellaggio|Germania|Leingarten|2004}}
* {{Gemellaggio|Italia|Castelpoto|2010}}<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/abruzzo/2010/08/26/visualizza_new.html_1789914931.html|titolo=Gemellaggi: Celano si unisce con Castelpoto e Foglianise|editore=Ansa|accesso=}}</ref>
*{{Gemellaggio|Francia|Lésigny (Senna e Marna){{!}}Lésigny|2004}}
* {{Gemellaggio|Italia|Foglianise|2010}}<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/11190|titolo=Gemellaggio della Città di Celano con i comuni di Castelpoto e di Foglianise|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150416024223/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/11190|dataarchivio=16 aprile 2015}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|San Marco in Lamis|2014}}<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/05/27/news/gemellaggio-sulla-transumanza-1.4859832|titolo=Celano e San Marco in Lamis: gemellaggio sulla transumanza|editore=Il Centro|accesso=}}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Nel 1954 la frazione di [[Paterno (Avezzano)|Paterno]] entra a far parte del territorio comunale di [[Avezzano]]<ref>{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/ammi_aq.html|titolo=Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana|autore=Antonio Sciarretta|editore=Antonio Sciarretta's Toponymy|accesso=30 aprile 2019}}</ref>.
 
== Sport ==
* Associazione dilettanti Pallacanestro Asola
[[File:Celano stadio FPiccone 2015.jpg|thumb|Lo stadio ''Fabio Piccone'' di Celano]]
Serie C - Anno di fondazione 1987 - Colori sociali: bianco e blu
 
=== Calcio ===
* ASD Tennistavolo Asola
{{vedi anche|Celano Football Club Marsica}}
La società sportiva asolana si è distinta nel panorama pongistico nazionale fin dagli anni cinquanta. Nel corso degli anni sessanta la formazione asolana di [[tennistavolo]] trova stabile collocazione ai vertici del pongismo nazionale, vincendo per due volte il titolo di campione d'Italia a squadre (1964 e 1970).
La principale squadra della città è il [[Celano Football Club Marsica|Celano Calcio]] che ha più volte cambiato denominazione dall'originaria Celano FC Olimpia. La squadra castellana vanta dieci partecipazioni ai tornei professionistici di [[Serie C2]] e [[Lega Pro Seconda Divisione]].
Tuttora si presenta con numerose squadre iscritte ai campionati nazionali e regionali e con atleti che vantano anche esperienze internazionali.
 
=== Ciclismo ===
L'attività ciclistica su strada è promossa dalla società sportiva Cliternum a livello amatoriale, master e giovanile. Ogni anno viene organizzato il trofeo Cliternum con una grande partecipazione di appassionati della disciplina.
 
=== Subacquea ===
L'associazione Celano Diving Sub promuove da anni la disciplina subacquea nel territorio della Marsica promuovendo corsi sub. Molte le attività svolte nelle più disparate località italiane ed anche estere. A Celano è attiva anche una scuola sub per non vedenti<ref>{{cita web|url=http://www.celanosub.it/|titolo=Sub: emozione, passione|editore=CelanoSub.it|accesso=}}</ref>.
 
=== Altri sport ===
A Celano vengono praticate le principali discipline sportive: calcio a 5, taekwondo, pesca sportiva, tennis, volley. La pratica dello sci è promossa dallo Sci club Celano nei vicini impianti sciistici di Ovindoli<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/493/il-territorio/associazioni-sportive.html|titolo=Associazioni sportive|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
* Lo [[stadio Fabio Piccone]] è il principale impianto calcistico del comune. Costruito nel 1987 ospita le partite casalinghe del {{Calcio Celano|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/other/reportcalcio2012/parte_7.pdf|titolo=Stadi, spettatori e sicurezza|editore=Figc|accesso=1º novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620140424/http://www.figc.it/other/reportcalcio2012/parte_7.pdf|dataarchivio=20 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
* Il palazzetto dello sport è dotato di palestra sale fitness, campo indoor per il calcio a 5, basket, piscina da 25 metri. Nella struttura si possono praticare attività sportive, tra le quali fitness in acqua e in palestra, pesistica e cardio fitness, fisioterapia e anche scuola nuoto adulti e bambini, nuoto agonistico e pallanuoto<ref name="sport">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/492/il-territorio/impianti-sportivi.html|titolo=Impianti Sportivi in Città|editore=Comune di Celano|accesso=1º novembre 2016}}</ref>.
* Il crossodromo intitolato a Fabio Piccone è stato omologato dalla [[Federazione Motociclistica Italiana|FMI]] e dalla Uisp - lega nazionale motociclismo. Misura 1,7&nbsp;km e vi si possono praticare diverse discipline: motocross, freestyle e quod<ref name="sport"/>.
* Altri impianti sportivi comunali sono il campo di calcio intitolato a Don Luigi Di Summo di Borgo Strada 14, il campo di calcio a 5 al coperto in via La Torre, dotato di tribuna e gradoni e, infine, gli adiacenti campi da tennis all'aperto<ref name="sport"/>.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Lions Club-Chiese Mantovano, ''Appunti per una storia di Asola / a cura di M. Monteverdi,'' Asola, 1991
* {{cita libro|titolo=Il tesoro del lago: l'archeologia del Fucino e la Collezione Torlonia|autore=Adele Campanelli|etal=si|editore=Carsa Edizioni|città=Pescara|anno=2001|SBN=IT\ICCU\UMC\0099815|cid=Campanelli, 2001}}
* {{cita libro|Bartolomeo|Arrighi|Mantova e la sua provincia|1859||Brescia|}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|titolo=Profilo di storia linguistica della Marsica|autore=Walter Cianciusi|editore=Banca Popolare della Marsica|città=Avezzano|anno=1988|SBN=IT\ICCU\AQ1\0054658}}
* {{cita libro|nome=Domenico|cognome=Bernoni|titolo=Le vicende di Asola|anno=1876|città=Roma|cid=cidBernoni|ISBN=no}}
* {{cita libro|titolo=Reggia Marsicana ovvero memorie topografico-storiche di varie colonie…|autore=[[Pietro Antonio Corsignani]]|editore=Il Parrino|città=Napoli|anno=1738|SBN=IT\ICCU\SBLE\016226}}
* {{cita libro|Antonio|Besutti|Storia di Asola|1952||Mantova}}
* {{cita libro|titolo=Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi|autore=Andrea Di Pietro|editore=Tipografia marsicana|città=Avezzano|anno=1869|SBN=IT\ICCU\SBL\0110716}}
* {{cita libro|Renato|Bonaglia|Mantova, paese che vai...|1985|Mantova}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|titolo=Historiae Marsorum (libri tres)|autore=[[Muzio Febonio]]|editore=Michaelem Monachum|città=Napoli|anno=1678|SBN=IT\ICCU\SBLE\003381}}
* {{cita libro|Carlo|Gozzi|Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II|2003|Sometti|Mantova|cid=cidGozzi}} ISBN 88-7495-059-4.
* {{cita libro|titolo=Marsica: guida storico-archeologica|autore=Giuseppe Grossi|editore=Aleph|città=Luco dei Marsi|anno=2002|SBN=IT\ICCU\RMS\1890083|cid=Grossi, 2002}}
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. I|1999||Mantova|cid=cidMangini1}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|titolo=Chronica monasterii Casinensis (Rist. Die Chronik von Montecassino)|autore=[[Leone Marsicano]]|editore=Hahnsche Buchhandlung|città=Hannover|anno=1980|SBN=IT\ICCU\NAP\0429966}}
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. II|2001||Mantova|cid=cidMangini2}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|titolo=Marsi: storia e leggenda|autore=Attilio Francesco Santellocco|editore=Touta Marsa|città=Luco dei Marsi|anno=2004|SBN=IT\ICCU\AQ1\0071275|cid=Santellocco, 2004}}
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|titolo=Fucino cento anni: 1877-1977|autore=A.Servidio, [[Antonio Mario Radmilli|A.M.Radmilli]], C.Letta, G.Messineo, G.Mincione, L.Gatto, [[Marcello Vittorini|M.Vittorini]], [[Guido Astuti|G.Astuti]]|editore=Roto-Litografia Abruzzo-Press|città=L'Aquila|anno=1977|SBN=IT\ICCU\IEI\0030150|cid=Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977}}
*Pro Loco Asola, ''Benvenuti ad Asola <nowiki>''rustica e signora''</nowiki>, Guida'', Asola 2006
*Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, ''La Cattedrale di Asola'', 2015
 
== Voci correlate ==
* [[Assedio di Asola (1483)]]
{{Colonne}}
* [[MarsicaAssedio di Asola (1516)]]
* [[Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone]]
* [[Fucino]]
*[[Fontana di Ercole (Asola)|Fontana di Ercole]]
* [[Castello Piccolomini (Celano)]]
*[[Fossa Magna]]
* [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]]
* [[Gole di Celano]]
{{Colonne spezza}}
* [[Contea di Celano]]
* [[Terremoto della Marsica del 1915]]
* [[Eccidio di Celano]]
* [[Museo d'arte sacra della Marsica]]
* [[Museo Paludi di Celano]]
{{Colonne fine}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto| commons_etichetta=Asola}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0010FC/ Lombardia Beni Culturali. Comune di Asola.]
* {{Cita testo|url=http://www.comune.celano.aq.it/|titolo=Sito istituzionale del comune di Celano|sito=comune.celano.aq.it|editore=Comune di Celano|accesso=11 agosto 2018}}
 
{{Comuni della provincia dell'Aquiladi Mantova}}
{{Comuni dell'Alto Mantovano}}
{{Comuni del Parco regionale naturale del Sirente-Velino}}
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{{portale|marsica}}
 
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