Cacciata dei progenitori dall'Eden e Asola (Italia): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Opera d'arte
|Nome=Asola
| immagine= Cappella brancacci, Cacciata di Adamo ed Eva (restaurato), Masaccio.jpg
|Panorama=Fontana ercole.jpg
| grandezza immagine= 150px
|Didascalia=Piazza XX Settembre
| titolo= Cacciata dei progenitori dall'Eden
|Bandiera=Asola-Gonfalone.png
| artista= [[Masaccio]]
|Voce bandiera=
| data = [[1424]]-[[1425]]
|Stemma=Asola-Stemma.png
| opera = dipinto
|Voce stemma=
| tecnica= [[affresco]]
|Stato=ITA
| altezza= 260
|Grado amministrativo=3
| larghezza= 88
|Divisione amm grado 1=Lombardia
| città= [[Firenze]]
|Divisione amm grado 2=Mantova
| ubicazione=[[Cappella Brancacci]], [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|chiesa di Santa Maria del Carmine]]
|Amministratore locale=Giordano Busi
|Partito=
|Data elezione=27-5-2019
|Data istituzione=
|Abitanti=10067
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|Aggiornamento abitanti=28-2-2017
|Sottodivisioni=Barchi, [[Castelnuovo (Asola)|Castelnuovo]], Gazzuoli, San Pietro, [[Sorbara (Asola)|Sorbara]], Seriole<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/asola.pdf Comune di Asola - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Acquanegra sul Chiese]], [[Canneto sull'Oglio]], [[Casalmoro]], [[Casaloldo]], [[Casalromano]], [[Castel Goffredo]], [[Fiesse]] (BS), [[Gambara]] (BS), [[Mariana Mantovana]], [[Piubega]], [[Remedello]] (BS)
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2420
|Diffusività=
|Nome abitanti=asolani
|Patrono=san [[Giovanni Crisostomo]]
|Festivo=27 gennaio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Asola (province of Mantua, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Asola nella provincia di Mantova
}}
'''Asola''' (''Àsula'' in [[dialetto alto mantovano]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola|}}</ref>) è un [[comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10067}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Mantova]] in [[Lombardia]].
La '''Cacciata dei progenitori dall'Eden''' è un [[affresco]] (260x88 cm) di [[Masaccio]] facente parte della decorazione della [[Cappella Brancacci]] nella [[chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|chiesa di Santa Maria del Carmine]] a [[Firenze]]. L'opera è databile al [[1424]]-[[1425]] circa e ritrae una famosa scena dell'[[Antico Testamento]], ovvero l'espulsione di [[Adamo]] ed [[Eva]] dall'[[Giardino dell'Eden|Eden]], dal libro della ''[[Genesi]]''.
 
== Geografia fisica ==
==Storia==
{{Vedi anche|Alto Mantovano}}
[[File:Cappella brancacci, Tentazione di Adamo ed Eva (restaurato), Masolino.jpg|thumb|left|upright=0.8|''[[Tentazione di Adamo ed Eva]]'' di Masolino, sulla parete opposta]]
{{...|centri abitati}}
Gli affreschi della Cappella Brancacci sono un enigma per gli studiosi nella mancanza di documentazione ufficiale. Commissionati forse a [[Masolino]], che aveva come aiutante il più giovane [[Masaccio]], si sa solo, tramite testimonianze indirette, che dovevano essere iniziati nel [[1424]] e che nel [[1425]] vennero portati avanti dal solo Masaccio per la partenza di Masolino per l'[[Ungheria]]. Nel [[1428]] Masaccio partiva per Roma dove sarebbe morto di lì a poco.
 
== Origini del nome ==
La decorazione iniziò dal registro superiore, distrutto nel XVIII secolo, con le [[Vela (architettura)|vele]] degli ''evangelisti'', le due [[lunette]] (di Masolino) e due semilunette rispettivamente di Masaccio e di Masolino, delle quali sono state ritrovate tracce della [[sinopia]]. La decorazione proseguì poi nel registro mediano e poi in quello inferiore, che si sono conservati fino a noi. Nel [[1436]] con l'espulsione dalla città del committente [[Felice Brancacci]], gli affreschi vennero definitivamente interrotti e in parte mutilati dei ritratti della famiglia [[Brancacci]]. Solo una cinquantina d'anni dopo, dal [[1480]], essi vennero completati da [[Filippino Lippi]], che cercò di adattare la sua arte allo stile del primo Rinascimento.
Asola è diminutivo del [[lingua latina|latino]] "ansa", curva del [[fiume]] [[Chiese (fiume)|Chiese]] presso il quale la [[città]] fu fondata.<ref name="ReferenceA"/>
 
== Storia ==
Gli affreschi vennero ammirati e studiati da generazioni intere di artisti fiorentini. Lo stesso [[Michelangelo]] copiò le figure di ''Adamo ed Eva'' e del ''[[Tributo (Masaccio)|Tributo]]'' di Masaccio, e il disegno si è conservato fino a noi ([[Parigi]], [[Louvre]]).
{{vedi anche|Storia di Asola}}
Asola sorge in un'area frequentata fin dai [[Preistoria|tempi preistorici]], come testimoniano i reperti conservati nel locale [[Museo civico Goffredo Bellini|museo]]. Sporadici risultano invece i ritrovamenti dell'[[età del ferro]], periodo caratterizzato dallo stanziamento nel territorio di popolazioni [[Celti|celtiche]].
[[File:Fortezza di Asola.jpg|thumb|Fortezza di Asola]]
Successivamente la zona è interessata dall'occupazione [[Impero romano|romana]] intorno al [[I secolo a.C.|I secolo a.C]]., attestata soprattutto dai monumenti e corredi funerari.
 
Negli anni finali del [[Medioevo]], intorno al [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], con la propria rocca fortificata rientra nella giurisdizione comitale di [[Brescia]] controllata dai [[Visconti]], nel [[1348]] passa al dominio dei [[Malatesta]], poi ancora dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e di seguito dei [[Gonzaga]].
Nel [[1642]] le figure dei progenitori vennero coperte da sovrapinture di foglie di fico. Questa scena, salvata dalla ridipintura barocca della volta, ne uscì annerita dall'incendio del [[1771]] che distrusse gran parte della basilica. Solo con il restauro del [[1983]]-[[1990]] si è potuta riscoprire la brillante cromia originale e sono state eliminate le ridipinture.
 
Nel [[1440]] decide di assoggettarsi liberamente alla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] divenendo una fortezza di confine estremamente importante per il controllo della terraferma da parte della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]].
==Descrizione==
L'affresco della ''cacciata'' si trova a sinistra in un riquadro alto e stretto sullo spessore dell'arcone che delimita la cappella, in posizione speculare rispetto a un soggetto simile dipinto da Masolino: il ''[[Peccato originale (Masolino)|Peccato originale]]''. Le due scene della ''Genesi'' aprivano il ciclo pittorico delle ''Storia di san Pietro'' e simboleggiavano la dannazione dell'umanità tramite l'errore dei progenitori, che poi veniva redenta tramite l'azione di [[san Pietro]] e quindi della [[Chiesa romana]] che da lui discese.
 
Asola resterà sotto il controllo di [[Venezia]] fino all'arrivo di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1797]]. L'arrivo dei Francesi segna quindi il ritorno al territorio [[Provincia di Mantova (Lombardia austriaca)|mantovano]] a cui rimarrà legata anche nel [[1814]] con l'annessione al dominio [[Regno Lombardo-Veneto|austriaco.]]
[[Adamo]] ed [[Eva]] sono raffigurati nudi, con uno straordinario realismo. In questo caso si intuisce come anche i difetti, per altro minori (come la caviglia di Adamo un po' tozza), non siano dovuti a imperizia, ma a una ricerca di maggiore espressività. I due protagonisti sono rappresentati in espressioni di toccante dolore e condividono la loro colpa senza accusarsi a vicenda.
 
Attiva anche nelle vicende risorgimentali, lotta per l'indipendenza nazionale con l'impegno di patrioti come ''Don Ottaviano Daina'' e ''Francesco Fario''.
Vi sono alcuni particolari che differenziano l'affresco dalla scena descritta nella ''[[Genesi]]'':
#La condizione della nudità di Adamo ed Eva (nella [[Genesi]] {{passo biblico|Genesi|3,21}} compare infatti «''E l'Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì''»).
#La presenza di un solo [[cherubino]] ([[Genesi]] {{passo biblico|Genesi|3,24}}, «''Così egli scacciò l'uomo; e pose ad oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.''»)
#Il particolare dell'arco a sinistra, che rappresenta la porta dell'Eden, non citato dal testo sacro.
 
Nel [[1859]] viene liberata e annessa al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Piemonte]] e infine all'Italia unita.
Nell'opera di Masaccio, vera e propria frattura rispetto al filone tardogotico del passato, è scomparsa la compostezza di Masolino e i personaggi sono ritratti in una cupa disperazione, appesantiti sotto l'angelo che con la spada sguainata li espelle con volontà perentoria, con un'intensità fino ad allora inedita in pittura.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
I gesti sono eloquenti: mentre escono dalla porta del Paradiso, da dove provengono alcuni raggi divini, Adamo si copre il volto con le mani dallo sconforto e dal senso di colpa, ed Eva nasconde le nudità con vergogna e piange urlando, con una dolorosa espressione sul volto. In alto l'angelo della giustizia, con la spada, indica loro con durezza la via. Molti sono i dettagli di grande spessore, dai cappelli madidi e appiccicaticci di Adamo (sulla Terra egli va incontro alla fatica e alla sporcizia), all'impostazione della figura dell'angelo, dipinto in scorcio come se stesse piombando dall'alto.
===Architetture religiose===
====''Cattedrale di Sant'Andrea''====
{{vedi anche|Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)}}
[[File:Asola cattedrale di S. Andrea.jpg|thumb|Cattedrale di S.Andrea]]
Costruita a partire dal [[1472]] sulla base di un precedente [[edificio]], la cattedrale è oggi un notevole esempio di [[architettura]] tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'[[arte]]: un [[organo (strumento musicale)|organo]] [[Antegnati]], tele del [[Il Moretto|Moretto]], del [[Romanino]], di [[Lattanzio Gambara]] e di [[Jacopo Palma il Giovane]], il quattrocentesco ''Polittico della Misericordia'' di [[Antonio della Corna]] e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche.
 
==== ''Chiesa di San Rocco'' ====
===Modelli===
[[File:Asola, Chiesa di San Rocco.jpg|thumb|Chiesa di San Rocco]] Iniziata nel [[1475]], ora viene chiamata la ''Chiesa dell'Ospedale''. L'attuale edificio ([[1539]]-[[1544]]) sostituisce la chiesa quattrocentesca eretta come [[ex voto]] per la peste. E' frutto della stretta collaborazione tra due artisti asolani: ''Cristoforo da Leno,'' a cui si devono le linee architettoniche dell'edificio, e ''Giovanni Antonio de Fedeli,'' che eseguì le decorazioni ad affresco attenendosi ai disegni forniti dal ''de Leno'' stesso.
[[Image:Masaccio-TheExpulsionOfAdamAndEveFromEden-Restoration.jpg|thumb|La ''Cacciata dei progenitori dall'Eden'', prima e dopo il restauro]]
Si possono individuare diverse fonti d'ispirazione per la realizzazione dei due personaggi. Considerando Adamo, l'artista può aver preso spunto dalle diverse sculture di [[Marsia]], personaggio della [[mitologia greca]], e al dolente [[Crocifisso di Santa Croce (Donatello)|crocifisso]] di [[Donatello]] ([[1406]]-[[1408]] circa). Per quanto riguarda Eva, c'è un chiaro riferimento dell'antico ([[Venere pudica]]), magari filtrato da [[Giovanni Pisano]] (''Prudenza'' nel [[pulpito del Duomo di Pisa]]). In ogni caso Masaccio è estraneo a qualsiasi gusto "archeologico", cioè improntato a una fedele quanto sterile copia dall'antico, anzi le sue figure sono impregnate di una profondità ed espressività fino ad allora mai viste, nemmeno nell'arte antica. Gli stessi antichi commentatori parlarono di Masaccio come dell'"ottimo imitatore della Natura", non già come del resuscitatore dell'arte antica.
 
L'interno è a navata unica con soffitto a botte, le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto. Nella ricca ornamentazione classicheggiante spicca la lunetta sopra l'altare maggiore con il ''Compianto del Cristo morto,'' direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal ''Pordenone'' nel [[Duomo di Cremona]].<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
==Stile==
La fortissima [[Plasticità (arte)|plasticità]] dei corpi, soprattutto quello di Adamo, dà uno spessore mai visto alle figure inserite saldamente sul terreno, su cui si proiettano le ombre della violenta illuminazione che colpisce dall'angolo in alto a destra. Essi sembrano infatti emergere dalla parete inondati dalla luce tagliente che, come realmente avviene dalla finestra della cappella, arriva da destra.
 
====''Chiesa dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia)''====
Le loro figure manifestano una conoscenza dell'anatomia approfondita (come nel dettaglio del ventre contratto di Adamo), tradotta però sintetizzando i dettagli. I corpi sono così volutamente massicci, sgraziati, realistici, con alcuni errori (come la [[caviglia]] di Adamo) che però non fanno che accrescere l'immediatezza espressiva dell'insieme. Adamo è curvo, con la testa angosciosamente piegata in avanti, incamminandosi nell'arido deserto del mondo. I gesti dei due sono essenziali e contenuti, ma carichi di espressività, dove i riferimenti all'antico e al reale sono intrecciati con una profonda analisi psicologica dell'uomo.
[[File:Asola - Chiesa dei Disciplini Bianchi.jpg|thumb|Chiesa dei Disciplini Bianchi]]
In Via Oberdan, a fianco della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]], è ubicata la chiesa che prende il nome dalla confraternita dei ''Disciplini Bianchi'', che ne fece la propria sede. E' detta anche ''Chiesa di Santa Maria Della Misericordia'.''
 
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto [[barocco]] della facciata.
Le differenze di stile tra l<nowiki>'</nowiki>''[[Tentazione di Adamo ed Eva|Adamo ed Eva]]'' di [[Masolino]] e quelli della ''Cacciata'' di Masaccio sono dopotutto perfette per rappresentare la differenza della condizione umana prima e dopo il [[peccato originale]]. Per questo l'Eden di Masolino è idilliaco, quello di Masaccio spaventosamente perduto. Quasi certamente fu una scelta consapevole dei due pittori quella di dividersi le due scene: tanto fu idealizzata la prima, quanto la seconda realistica. La pittura di Masaccio è comunque sobria e, mentre modella potentemente col chiaroscuro, si serve di una stesura quasi compendiaria, che si limita a descrivere gli elementi essenziali delle figure, tralasciando i dettagli.
 
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il [[presbiterio]] sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto. L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del [[Santo Sepolcro]] e in essa veniva custodita la statua del ''Cristo Morto'' di [[Clemente Zamara]]. La meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei ''Disciplini.''
==Retaggio==
L'affresco di Masaccio è tra le più note rappresentazioni universali del paradiso perduto. A questa fece riferimento [[Jacopo della Quercia]] nella formella per la [[Porta Magna]] di [[San Petronio (Bologna)|San Petronio]] a [[Bologna]] (1425-1434). Inoltre sia [[Michelangelo]] che [[Raffaello]] la tennero bene a mente quando dovettero rappresentare questo episodio, rispettivamente nella volta della [[Cappella Sistina]] e nelle [[Stanze Vaticane]].
 
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla [[Nascita di Gesù|Natività]] (a sinistra) e ai santi [[Francesco da Paola]], [[Giovanni Nepomuceno]], [[Faustino e Giovita]] (a destra).<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Nonostante questi importanti esempi, la ''Cacciata'' di Masaccio non ha affatto perso la sua forza, anzi è unanimemente considerata il capolavoro dell'artista, più ammirato anche del ''[[Tributo (Masaccio)|Tributo]]''.
 
==== ''Chiesa dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme).'' ====
==Bibliografia==
[[File:Asola, Chiesa S.Maria del Lago.jpg|thumb|Chiesa S.Maria del Lago]]
*[[John Spike|John T. Spike]], ''Masaccio'', Rizzoli libri illustrati, Milano 2002 ISBN 88-7423-007-9
Iniziata nel [[1569]], fu edificata dove già esisteva una [[cappella]] dedicata a ''Santa Maria'', molto venerata già agli inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]].
*Mario Carniani, ''La Cappella Brancacci a Santa Maria del Carmine'', in AA.VV., ''Cappelle del Rinascimento a Firenze'', Editrice Giusti, Firenze 1998.
*Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
 
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno a una navata con presbiterio rettangolare e cappelle è stato rimaneggiato secondo il gusto [[barocco]] con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
==Voci correlate==
*[[Genesi]]
*[[Michelangelo]], ''[[Peccato originale e cacciata dal Paradiso terrestre]]''
 
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'''Assunta'', tela a olio dipinta da ''Orazio Lamberti'' (1552-1612), originario di [[Cento (Italia)|Cento]] di [[Ferrara]], che visse a lungo ad Asola, operando anche a [[Mantova]] e [[Cremona]].
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Expulsion from the Garden of Eden (Masaccio)}}
 
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di ''Maria'' e al centro si osserva ''L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra'' nella gloria degli angeli.<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
{{portale|Arte|cristianesimo|Firenze}}
 
===Architetture civili===
[[Categoria:Dipinti di Masaccio]]
 
[[Categoria:Dipinti su Adamo ed Eva]]
==== ''Palazzo Municipale'' ====
[[Categoria:Cappella Brancacci]]
[[File:Palazzo Municipale di Asola DSC 0003.jpg|alt=Palazzo Municipale|miniatura|Palazzo Municipale ]]
Situato nella ''Piazza XX Settembre'', la facciata è caratterizzata da un porticato sormontato da finestroni neoclassici. Nell'angolo nord dell'edificio si apre un'elegante ''Loggia Veneta'' costruita nel [[1610]] su progetto dell'architetto [[Giovanni Battista Lantana|Lantana]], in origine ornata con otto dipinti del [[Il Moretto|Moretto]], poi traslati nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]].
 
All'interno della sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore e del Consiglio dei Dieci, si possono ammirare le tele raffiguranti [[Doge|Dogi]] e [[Provveditore|Provveditori]] della fortezza di Asola.
 
==== ''Fontana di Ercole'' ====
{{vedi anche|Fontana di Ercole (Asola)}}
[[File:Fontana di ercole.jpg|thumb|Fontana di Ercole]]
Fontana monumentale raffigurante [[Ercole]] che schiaccia l'[[Idra di Lerna|idra]], copia in marmo dell'opera dello scultore [[Carra|Giovanni Antonio Carra]] ([[XVI secolo]]).
 
==== ''Gran Caffè Liberty Enoteca'' ====
Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel [[1811]] diventa sede della [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura]] e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty [[Enoteca]]. Conserva interni in stile [[liberty]], ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio [[2006]]. Aperto dal [[1936]].
 
==== ''Palazzo Monte dei Pegni'' ====
{{vedi anche|Museo Civico Goffredo Bellini}}
[[File:Asola-Monte dei Pegni.JPG|thumb|Palazzo Monte dei Pegni]]
Si trova lungo ''Via Garibaldi'', di fronte alla facciata della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]]. Fu ristrutturato nel [[1828]] secondo uno stile neoclassico.
 
La facciata presenta un basamento a [[bugnato]], interrotto da uno schema di arcate ripetute, sul quale poggiano dei semipilastri di ordine dorico. La parte alta è caratterizzata da un fregio a bassorilievo con motivo a [[Bucranio|bucrani]] e drappi. Il frontone centrale con un [[Timpano (architettura)|timpano]] riporta l'iscrizione ''<nowiki>''Congregazione di Carità''</nowiki>.''
 
Come si legge nell'epigrafe murata nell'atrio, la fondazione del [[Monte di Pietà|Monte dei Pegn]]<nowiki/>i risale al [[1614]] per volere di [[Antonio Priuli]], Provveditore generale di Terraferma. L'abate ''Antonio degli Antoni'' collaborò con il provveditore e lo sostenne nella denuncia e nell'espulsione degli [[Ebrei]] da Asola.
 
Ora è sede del [[Museo Civico Goffredo Bellini]].
 
==== ''Palazzo Terzi'' ====
[[File:Asola - Palazzo Terzi.jpg|thumb|Palazzo Terzi]]
Situato in ''Via Garibaldi'', si presenta con una sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò [[Garibaldi]] nel giugno del [[1862]] per parlare agli asolani.
 
Si caratterizza al suo interno per la presenza di un ampio [[giardino all'inglese]] con vegetazione varia ed esotica, che cela sotto il livello del terreno una [[ghiacciaia]] cilindrica sormontata da una cupola in mattoni. Viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: la festa di [[San Rocco]] (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del [[presepe vivente]] organizzato dal gruppo [[Scautismo|scout]] di Asola.
 
L'edificio di proprietà del cav. ''Andrea Terzi'' ([[1819]]-[[1897]]), sindaco di Asola nel ventennio postunitario, ha ospitato nel [[1862]] il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e nel [[1866]] il principe ereditario [[Umberto I di Savoia|Umberto]]. Lo scalone interno culmina infatti con l'affresco dello [[stemma sabaudo]] e ancora oggi si conserva intatta la camera da letto interamente decorata che ospitò l'eroe dei due mondi.
[[File:Asola-Palazzo Beffa Negrini.JPG|miniatura|destra|Palazzo Beffa Negrini]]
 
==== ''Palazzo Beffa Negrini'' ====
Il palazzo del conte [[Antonio Beffa Negrini]], poeta amico del [[Torquato Tasso|Tasso]], con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, è una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che da poco ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo.
 
Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (sec.[[XVI secolo|XVI]]-[[XIX secolo|XIX]]) che testimoniano il nobile passato dell'edificio.
 
Per secoli residenza di una [[Beffa Negrini|casata]] più volte al servizio dei [[Gonzaga]], la costruzione è attribuita a [[Nicolò Sebregondi]], architetto di corte durante il [[XVII secolo]] e artefice della celebre [[Villa La Favorita (Mantova)|Villa La Favorita]].
 
==== ''Teatro sociale'' ====
Sorto negli ultimi anni del [[XIX secolo]] sui resti dell'antica ''Chiesa di Sant'Erasmo'' distrutta intorno al [[1564]].
 
L'edificio, inaugurato nel [[1891]], presenta una facciata tardo-neoclassica e sulla cornice di gronda statue raffiguranti maschere della commedia dell'arte.
[[File:Teatro sociale di Asola DSC 0030.jpg|thumb|Teatro Sociale]]
Cessando di essere utilizzato per spettacoli teatrali, nella seconda metà del [[XX secolo]] è stato usato come sala cinematografica e di conseguenza completamente riadattato negli interni.
 
Sul fianco rimane l'''abside romanica di Sant'Erasmo'' e un epigrafe a ricordo delle origini dell<nowiki>'edificio religioso ''sorto sulle rovine di un tempio di Giove''</nowiki>.
 
==== ''Collegio Schiantarelli'' ====
Situato in ''Via Mazzini'', si presenta con una tipica architettura neoclassica. Costituito da un portico con archi in [[bugnato]] poggiati su pilastri rettangolari e da un primo piano con finestre ad arco, l'edificio termina con un [[Timpano (architettura)|timpano]] centrale.
 
Il conte [[Paolo Tosio|PaoloTosio]] nel [[1829]] commissionò all'architetto [[Rodolfo Vantini|Vantini]] la costruzione del palazzo che avrebbe dovuto ospitare la sua [[pinacoteca]], ora a [[Brescia]].
 
Il palazzo divenne invece nel [[1863]] un [[convitto]]-[[Collegio (educazione)|collegio]] e ancora oggi ne resta l'iscrizione a ricordarne la storia.
 
===Architetture militari===
 
==== [[Castello di Asola]] ====
Il castello di Asola era una [[Rocca (fortificazione)|roccaforte]] presumibilmente risalente al [[XII secolo]]. Fu più volte distrutto e ricostruito, oggi non rimane alcuna traccia.
 
==== Fortezza di Asola ====
E' attestata l'esistenza di una rocca fortificata già dal [[XII secolo]]. All'indomani dell'atto di dedizione, [[Venezia]] promuove un articolato programma di fortificazione della città che si attua dal [[1458]] al [[1483]], rimanendo pressochè immodificato fino alla perdita del ruolo primario di Asola nello scacchiere militare della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] a favore del baluardo difensivo di [[Orzinuovi]].
 
La fortezza resta così immutata nelle rappresentazioni grafiche, nella sua forma di quadrilatero irregolare, il cui perimetro era delimitato da mura con quattordici torri cilindriche protette all'esterno da un fossato e all'interno da un terrapieno.
 
A nord-est si elevava la ''rocca'', quadrata con torri angolari cilindriche. Due erano le porte: ''Porta Fuori'' a Levante, ''Porta Chiese'' a Ponente, ciascuna protetta da un rivellino.
 
A capo della ''rocca'' vi era un Governatore con un presidio militare, al vecchio [[Castello di Asola|castello]], vicino alla T''orre delle Polveri'', vie era un altro presidio minore, agli ordini di un ''<nowiki>''Magnifico Castellan''</nowiki>.''
 
== Società ==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Asola}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1443}}, ovvero il 14,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|accesso=6 gennaio 2017}}</ref>:
 
# [[Albania]]: 301
# [[Romania]]: 254
# [[Macedonia del Nord]]: 188
# [[Marocco]]: 139
# [[Cina]]: 127
# [[India]]: 99
# [[Ucraina]]: 73
# [[Nigeria]]: 37
# [[Polonia]]: 24
# [[Bangladesh]]: 23
 
===Lingua e dialetti===
{{Vedi anche|Dialetto alto mantovano}}
 
=== Tradizioni e Folclore ===
 
====''Antica Fiera dei Morti'' (1-2 [[Novembre]]) ====
La manifestazione in origine era dedicata allo scambio commerciale e del bestiame: a novembre infatti, finita la vendemmia e seminati i campi, l'anno agricolo si apriva con una delle più solenni festività del mondo contadino, la ''fiera dei santi e dei morti.'' In tale occasione tutt'oggi l'1 e il 2 novembre si celebra ad Asola la fiera omonima, che nel corso degli anni ha assunto un taglio più ricreativo e culturale: oltre alle tradizionali bancarelle di prodotti tipici e articoli da regalo dislocate nelle vie del centro storico e al ''luna-park'' allestito in ''Piazzale Mangeri'', numerose sono le mostre artistiche, fotografiche e filatelico-numismatiche che vengono organizzate dalle associazioni locali negli spazi espositivi della città.
 
====''[[Antonio abate|S.Antonio Abate]]'' ([[17 gennaio|17 Gennaio)]]====
Il culto popolare di [[Antonio abate|S.Antonio]] si caratterizza con il fuoco dei ''<nowiki>''buriel''</nowiki>'' (nelle frazioni) e il consumo augurale di cibi caratteristici: torta dura, focaccia ''(el chisòl)'' e grasso di maiale cotto ''(grèpule).''
 
====''[[San Giovanni Crisostomo]]'' ([[27 gennaio|27 Gennaio]]) ====
E' il Patrono di Asola dal [[1878]], quando la città ottenne dal Senato veneto di poterlo sostituire ai [[Santi Faustino e Giovita]]. La reliquia si trova nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]] in un busto d'argento nella cappella a lui dedicata. Il 27 gennaio il busto viene esposto sull'altare maggiore alla devozione dei fedeli in compagnia di altri quattro santi le cinque mitrie). Questa operazione viene eseguita con particolare attenzione perchè dall'aspetto del busto si traggono auspici sull'annata agricola: se il busto è lucido significa che sarà buona anno secco, raccolto abbondante), se è opaco il contrario (anno umido, raccolto scarso).
 
== Cultura ==
=== Musei ===
* [[Museo civico Goffredo Bellini]]
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Lo sviluppo urbanistico [[Risorgimento|post-risorgimentale]] ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX Settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali.
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dall'ex [[Strada statale 343 Asolana|Strada statale 343]] a cui Asola dà il nome
 
La [[stazione di Asola]], posta sulla [[ferrovia Brescia-Parma]], è servita da [[Treno regionale (Italia)|treni regionali]] eserciti da [[Trenord]] e [[Orario cadenzato|cadenzati]] a frequenza oraria<ref>Orario ufficiale Trenitalia, quadro 196</ref> nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]].
 
In passato la stessa offriva coincidenze con due tranvie extraurbane, la [[tranvia Cremona-Asola|Cremona-Asola]], attiva fra il [[1929]] e il [[1955]], e la [[Tranvia Mantova-Asola|Mantova-Asola]], attiva fra il [[1886]] e il [[1933]]<ref>Mario Albertini, Claudio Cerioli, ''Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia'', Editrice Turris, Cremona, 1987, pp.&nbsp;125–133, ISBN 88-85635-89-X.</ref>
 
La città è collegata a Mantova da due linee dell'[[APAM]]: una diretta a [[Castiglione delle Stiviere]] e l'altra a [[Mantova]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Giordano Rivera|[[Lista civica]]<br /><small>Asola la nostra Città</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/storiaamministrativa/storiaamministrativa_comune_ASOLA.csv|titolo=Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente - Comune: Asola|accesso=15 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 13 giugno 1999|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2004]]|[[2009]] |Giovanni Calcina | Lista civica<br /><small>Gruppo Civico Asolano</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 12 giugno 2004|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2009]]|[[2014]] |Giordano Busi | [[Il Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2014]]|[[2019]]|Raffaele Favalli | Lista civica<br /><small>Asola Impegno Comune</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 25 maggio 2014|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2019]]|in carica|Giordano Busi |Lista civica<br /><small>Uniti per Asola</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
{{F|centri abitati della Lombardia|febbraio 2010}}
*{{Gemellaggio|Germania|Leingarten|2004}}
*{{Gemellaggio|Francia|Lésigny (Senna e Marna){{!}}Lésigny|2004}}
 
== Sport ==
* Associazione dilettanti Pallacanestro Asola
Serie C - Anno di fondazione 1987 - Colori sociali: bianco e blu
* ASD Tennistavolo Asola
La società sportiva asolana si è distinta nel panorama pongistico nazionale fin dagli anni cinquanta. Nel corso degli anni sessanta la formazione asolana di [[tennistavolo]] trova stabile collocazione ai vertici del pongismo nazionale, vincendo per due volte il titolo di campione d'Italia a squadre (1964 e 1970).
Tuttora si presenta con numerose squadre iscritte ai campionati nazionali e regionali e con atleti che vantano anche esperienze internazionali.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Lions Club-Chiese Mantovano, ''Appunti per una storia di Asola / a cura di M. Monteverdi,'' Asola, 1991
* {{cita libro|Bartolomeo|Arrighi|Mantova e la sua provincia|1859||Brescia|}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|nome=Domenico|cognome=Bernoni|titolo=Le vicende di Asola|anno=1876|città=Roma|cid=cidBernoni|ISBN=no}}
* {{cita libro|Antonio|Besutti|Storia di Asola|1952||Mantova}}
* {{cita libro|Renato|Bonaglia|Mantova, paese che vai...|1985|Mantova}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Carlo|Gozzi|Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II|2003|Sometti|Mantova|cid=cidGozzi}} ISBN 88-7495-059-4.
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. I|1999||Mantova|cid=cidMangini1}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. II|2001||Mantova|cid=cidMangini2}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}} {{NoISBN}}.
*Pro Loco Asola, ''Benvenuti ad Asola <nowiki>''rustica e signora''</nowiki>, Guida'', Asola 2006
*Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, ''La Cattedrale di Asola'', 2015
 
== Voci correlate ==
* [[Assedio di Asola (1483)]]
* [[Assedio di Asola (1516)]]
* [[Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone]]
*[[Fontana di Ercole (Asola)|Fontana di Ercole]]
*[[Fossa Magna]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto| commons_etichetta=Asola}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0010FC/ Lombardia Beni Culturali. Comune di Asola.]
 
{{Comuni della provincia di Mantova}}
{{Comuni dell'Alto Mantovano}}
{{Portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:Asola| ]]