Leonardo Bistolfi e Asola (Italia): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
m Architetture militari: inserico descrizione della Fortezza
 
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Membro delle istituzioni italiane
|Nome=Asola
|nome = Leonardo Bistolfi
|Panorama=Fontana ercole.jpg
|istituzione=Senato del Regno
|Didascalia=Piazza XX Settembre
|immagine =
|Bandiera=Asola-Gonfalone.png
|luogo_nascita = [[Casale Monferrato]]
|Voce bandiera=
|data_nascita = 15 marzo [[1859]]
|Stemma=Asola-Stemma.png
|luogo_morte = [[La Loggia]]
|Voce stemma=
|data_morte = 3 settembre [[1933]]
|Stato=ITA
|titolo = Diploma di Accademia di belle arti
|Grado amministrativo=3
|professione = scultore
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|partito =
|Divisione amm grado 2=Mantova
|legislatura = [[Senatori della XXVI Legislatura del Regno d'Italia|XXVI]]
|Amministratore locale=Giordano Busi
|gruppo_parlamentare =
|Partito=
|coalizione =
|Data elezione=27-5-2019
|circoscrizione =
|Data istituzione=
|nomina_senatore_a_vita =
|Abitanti=10067
|data_nomina_senatore_a_vita =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|incarichi =
|Aggiornamento abitanti=28-2-2017
}}
|Sottodivisioni=Barchi, [[Castelnuovo (Asola)|Castelnuovo]], Gazzuoli, San Pietro, [[Sorbara (Asola)|Sorbara]], Seriole<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/asola.pdf Comune di Asola - Statuto].</ref>
{{Bio
|Divisioni confinanti=[[Acquanegra sul Chiese]], [[Canneto sull'Oglio]], [[Casalmoro]], [[Casaloldo]], [[Casalromano]], [[Castel Goffredo]], [[Fiesse]] (BS), [[Gambara]] (BS), [[Mariana Mantovana]], [[Piubega]], [[Remedello]] (BS)
|Nome = Leonardo
|Zona sismica=4
|Cognome = Bistolfi
|Gradi giorno=2420
|Sesso = M
|Diffusività=
|LuogoNascita = Casale Monferrato
|Nome abitanti=asolani
|GiornoMeseNascita = 15 marzo
|Patrono=san [[Giovanni Crisostomo]]
|AnnoNascita = 1859
|Festivo=27 gennaio
|LuogoMorte = La Loggia
|PIL=
|GiornoMeseMorte = 3 settembre
|PIL procapite=
|AnnoMorte = 1933
|Mappa=Map of comune of Asola (province of Mantua, region Lombardy, Italy).svg
|Epoca = 1800
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Asola nella provincia di Mantova
|Epoca2 = 1900
|Attività = scultore
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , importante esponente del [[simbolismo]] italiano. Fu [[Senato del Regno d'Italia|senatore del Regno d'Italia]] nella [[Senatori della XXVI Legislatura del Regno d'Italia|XXVI legislatura]]
|Immagine =
}}
'''Asola''' (''Àsula'' in [[dialetto alto mantovano]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola|}}</ref>) è un [[comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10067}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Mantova]] in [[Lombardia]].
 
== Geografia fisica ==
==Biografia==
{{Vedi anche|Alto Mantovano}}
Figlio di Giovanni Bistolfi, anch'egli scultore, e di Angela Amisano, grazie a una borsa di studio del Comune, nel [[1876]] si iscrisse all'[[Accademia di Belle Arti di Brera]] a [[Milano]], dove ebbe come maestro [[Giosuè Argenti]]. Nel [[1880]] frequentò i corsi di [[Odoardo Tabacchi]] all'[[Accademia Albertina]] di [[Torino]]. Nel 1885 fu affiliato alla Massoneria presso la loggia "Dante Alighieri" di Torino e diverse sue opere evidenziano simbologie esoteriche<ref>Vittorio Gnocchini, ''L'Italia dei liberi muratori'', Erasmo editore, Roma, 2005, pag. 42</ref>.
{{...|centri abitati}}
 
== Origini del nome ==
Le prime opere (''Le lavandaie'', ''Tramonto'', ''Vespero'', ''Boaro'', ''Gli amanti''), eseguite tra il [[1880]] e il [[1885]], risentirono dell'influsso della [[Scapigliatura]] milanese. Nel [[1882]] realizzò ''L'angelo della Morte'' per la tomba Brayda al [[Cimitero monumentale di Torino|Cimitero Monumentale]] di [[Torino]] e il busto di [[Antonio Fontanesi]] ([[1883]]) per l'[[Accademia Albertina]], indirizzandosi verso il [[Simbolismo]] che non abbandonerà più.
Asola è diminutivo del [[lingua latina|latino]] "ansa", curva del [[fiume]] [[Chiese (fiume)|Chiese]] presso il quale la [[città]] fu fondata.<ref name="ReferenceA"/>
Sua anche, al [[Cimitero monumentale di Staglieno]] ([[Genova]]), la tomba del Senatore [[Tito Orsini]].
 
== Storia ==
[[File:Sebastiano Grandis tomba.JPG|thumb|upright=1.8|Monumento per la tomba di Sebastiano Grandis a [[Borgo San Dalmazzo]] ([[provincia di Cuneo|CN]])]]
{{vedi anche|Storia di Asola}}
Da questo momento fino al [[1914]] realizzò numerosi busti, medaglie e ritratti di personaggi illustri ([[Lorenzo Delleani]], [[Giuseppe Antonio Ottavi]], [[Ottavio Ottavi]], [[Urbano Rattazzi]] a [[Casale Monferrato]], [[Vittorio Emanuele II]], [[Umberto I]], [[Cesare Lombroso]] a [[Verona]], [[Vittorio Bersezio]], [[Edmondo De Amicis]], [[Emilio Treves]], per citarne alcuni).
Asola sorge in un'area frequentata fin dai [[Preistoria|tempi preistorici]], come testimoniano i reperti conservati nel locale [[Museo civico Goffredo Bellini|museo]]. Sporadici risultano invece i ritrovamenti dell'[[età del ferro]], periodo caratterizzato dallo stanziamento nel territorio di popolazioni [[Celti|celtiche]].
[[File:Fortezza di Asola.jpg|thumb|Fortezza di Asola]]
Successivamente la zona è interessata dall'occupazione [[Impero romano|romana]] intorno al [[I secolo a.C.|I secolo a.C]]., attestata soprattutto dai monumenti e corredi funerari.
 
Negli anni finali del [[Medioevo]], intorno al [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], con la propria rocca fortificata rientra nella giurisdizione comitale di [[Brescia]] controllata dai [[Visconti]], nel [[1348]] passa al dominio dei [[Malatesta]], poi ancora dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e di seguito dei [[Gonzaga]].
Nel [[1888]] iniziò a partecipare ad alcuni concorsi per monumenti celebrativi che non lo videro vincitore: per il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] fu superato da [[Ettore Ximenes]] (nonostante ciò, il bozzetto di Bistolfi venne poi realizzato in bronzo a seguito di una sottoscrizione di alcuni artisti), per il monumento equestre al Principe Amedeo di Savoia, promosso dal [[Comune di Torino]], fu superato da [[Davide Calandra]], mentre per il monumento alla famiglia Cairoli a [[Pavia]] ottenne solo un riconoscimento ufficiale. La carriera però non si arresta: agli inizi degli anni novanta venne nominato membro onorario dell'Accademia Albertina e segretario del [[Circolo degli Artisti]].
 
Nel [[1440]] decide di assoggettarsi liberamente alla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] divenendo una fortezza di confine estremamente importante per il controllo della terraferma da parte della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]].
Nel [[1893]] sposò Maria Gusberti. Dal [[1892]] al [[1894]] decorò la XVI Cappella del [[Sacro Monte di Crea]].
Tra il [[1892]] e il [[1908]] eseguì anche diversi monumenti funerari (statue e rilievi), tra cui la targa funeraria per André Glades a Ginevra, il monumento funebre a [[Sebastiano Grandis]] ([[Borgo San Dalmazzo]]), la tomba di Hermann Bauer nel Cimitero monumentale di Staglieno, la tomba del senatore [[Federico Rosazza]] e la ''Sfinge'' per la tomba Pansa di [[Cuneo]], del 1892, che dà inizio alla sua poetica simbolista, la cui realizzazione venne seguita da amici artisti e letterati quasi come una rivelazione.
Tra il 1894 e il 1897 realizza a Frascarolo (PV) la Cappella sepolcrale Vochieri, dove all'interno è conservato uno dei capolavori di Bistolfi, 'Le Spose della Morte', un magnifico bassorilievo in marmo che esprime tutta la concezione artistica bistolfiana. Sempre nella stessa cappella è conservato il monumento funebre in memoria del piccolo Giovannino Vochieri.
In breve Bistolfi divenne, anche un po' suo malgrado, il "Poeta della Morte", per via dei suoi temi ricorrenti, tutti segnati da un sensibilissimo atteggiamento di non scontata contemplazione del momento fatale del passaggio all'al di là. Infatti uno dei suoi capolavori è la tomba della famiglia Toscanini nel [[Cimitero Monumentale di Milano]], dove è sepolto anche il grande direttore d'orchestra [[Arturo Toscanini]]. Nello stesso cimitero realizza la tomba di [[Erminia Cairati Vogt]].
Contarono, negli sviluppi di queste idee, anche le frequentazioni del positivismo torinese, in particolare dell'ambiente culturale raccolto attorno alla figura di [[Cesare Lombroso]]. Era allora diffusa fra gli intellettuali torinesi anche una simpatia verso il movimento socialista e Bistolfi si trovò perfettamente calato in quel mondo, che passava dall'idealismo dell'arte e della politica a concrete opere di paternalismo e di filantropia secondo un modello fabiano. Esempio tipico di questo percorso fu [[Giovanni Cena]], amico intimo di Bistolfi, e principale tramite della venuta a Torino nel 1901 del grande scultore parigino [[Auguste Rodin]] per visitare lo studio del maestro casalese.
Bistolfi fondò nel [[1902]] con Calandra, [[Ceragioli]], [[Enrico Reycend]] ed [[Enrico Thovez]] la rivista "L'Arte Decorativa Moderna". Partecipò alla prima edizione della [[Biennale di Venezia]] e ad altre cinque edizioni tra il [[1895]] e il [[1905]]. Proprio nel 1905 ottenne una mostra personale e ricevette un premio per la scultura.
 
Asola resterà sotto il controllo di [[Venezia]] fino all'arrivo di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1797]]. L'arrivo dei Francesi segna quindi il ritorno al territorio [[Provincia di Mantova (Lombardia austriaca)|mantovano]] a cui rimarrà legata anche nel [[1814]] con l'annessione al dominio [[Regno Lombardo-Veneto|austriaco.]]
Realizza, nel 1901, il grande crocefisso sul masso del mausoleo del [[ Vittoriale degli Italiani]] a [[Gardone Riviera]].
Anche ad [[Alba (Italia)|Alba]] nella chiesa di S.Domenico realizzerà il gruppo marmoreo La Croce.
 
Attiva anche nelle vicende risorgimentali, lotta per l'indipendenza nazionale con l'impegno di patrioti come ''Don Ottaviano Daina'' e ''Francesco Fario''.
Nel [[1906]] realizzò un monumento per il pittore [[Giovanni Segantini]], ''La bellezza liberata dalla materia'' noto anche come ''l'Alpe'', conservato alla [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma]]. Lo stesso pittore venne da lui celebrato con i monumenti a [[Saint Moritz]] e [[Arco (Italia)|Arco]].
 
Nel [[1859]] viene liberata e annessa al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Piemonte]] e infine all'Italia unita.
[[File:Monumento Garibaldi.jpg|thumb|left|upright=1.6|Il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], inaugurato il 26 aprile [[1908]] a [[Sanremo]] ([[provincia di Imperia|IM]]) in una immagine dell'epoca]]
Per il [[Vittoriano]] realizzò il gruppo marmoreo ''Il sacrificio'' ma, dopo essere stato nominato nel [[1907]] membro della Commissione, si dimise con [[Benedetto Croce]], [[Ludovico Pogliaghi]] e [[Corrado Ricci]] in segno di protesta per la decisione di rappresentare nel monumento soggetti storici anziché allegorici. Nello stesso anno partecipò alla [[VII Esposizione internazionale d'arte]] di Venezia.
Tra il [[1907]] e il [[1908]] realizzò il monumento dedicato a [[Giuseppe Garibaldi]] nella città di [[Sanremo]].
Mentre tra il [[1908]] e il [[1909]] realizzerà ''La nostalgia della riva lontana - Monumento a Zanardelli'' sul lungolago di [[Toscolano-Maderno|Maderno]].
Suo il busto di [[Girolamo Rovetta]] del 1911, nell'atrio del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]] a [[Brescia]].
Nel [[1923]] venne nominato [[Senato del Regno d'Italia|Senatore del Regno]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Monumento funerario per il conte Emanuele Cacherano di Bricherasio-IMG 3397.JPG|thumb|left|La [[Cappella Bricherasio]] di [[Fubine]] contiene opere di Bistolfi: in particolare, un bassorilievo e il [[cenotafio]] del conte [[Emanuele Cacherano di Bricherasio]]]]
===Architetture religiose===
Nel 1926 sì occupò degli altorilievi presenti nel monumento ai caduti di [[Sartirana Lomellina]]. Stessa dedicazione a [[Correggio (Italia)|Correggio]].
====''Cattedrale di Sant'Andrea''====
Nel [[1928]] concluse i suoi capolavori maturi tra cui il Monumento a [[Giosuè Carducci]] a lato dell'edificio storico di [[Casa Carducci]] a [[Bologna]], il monumento bronzeo di [[Giuseppe Garibaldi]] a cavallo posto al centro dei giardini del Prolungamento a mare di [[Savona]] e il ''Monumento ai Caduti'' per [[Casale Monferrato]].
{{vedi anche|Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)}}
[[File:Asola cattedrale di S. Andrea.jpg|thumb|Cattedrale di S.Andrea]]
Costruita a partire dal [[1472]] sulla base di un precedente [[edificio]], la cattedrale è oggi un notevole esempio di [[architettura]] tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'[[arte]]: un [[organo (strumento musicale)|organo]] [[Antegnati]], tele del [[Il Moretto|Moretto]], del [[Romanino]], di [[Lattanzio Gambara]] e di [[Jacopo Palma il Giovane]], il quattrocentesco ''Polittico della Misericordia'' di [[Antonio della Corna]] e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche.
 
==== ''Chiesa di San Rocco'' ====
[[File:Monumento Giuseppe Garibaldi a Savona.JPG|thumb|upright=1.4|Monumento a Giuseppe Garibaldi a [[Savona]]]]
[[File:Asola, Chiesa di San Rocco.jpg|thumb|Chiesa di San Rocco]] Iniziata nel [[1475]], ora viene chiamata la ''Chiesa dell'Ospedale''. L'attuale edificio ([[1539]]-[[1544]]) sostituisce la chiesa quattrocentesca eretta come [[ex voto]] per la peste. E' frutto della stretta collaborazione tra due artisti asolani: ''Cristoforo da Leno,'' a cui si devono le linee architettoniche dell'edificio, e ''Giovanni Antonio de Fedeli,'' che eseguì le decorazioni ad affresco attenendosi ai disegni forniti dal ''de Leno'' stesso.
 
L'interno è a navata unica con soffitto a botte, le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto. Nella ricca ornamentazione classicheggiante spicca la lunetta sopra l'altare maggiore con il ''Compianto del Cristo morto,'' direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal ''Pordenone'' nel [[Duomo di Cremona]].<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Le sue ultime opere, alcune delle quali ideate decenni prima, possiedono una carica visionaria notevolissima,che gli studi più recenti stanno giustamente rivalutando anche in rapporto agli sviluppi della scultura novecentesca in Italia. Esse furono però accolte con freddezza dagli intellettuali contemporanei, ormai orientati verso le poetiche del Novecento. In particolare, B. subì le stroncature di [[Ardengo Soffici]], che non giovarono alla sua fama futura, mentre, al contrario, lo scultore [[Arturo Martini]] ne ebbe per tutta la sua vita un caloroso e simpatico ricordo.
Il dilagare del cosiddetto "bistolfismo", ovvero l'opera di innumerevoli imitatori della sua poetica tardoliberty funeraria, senza più le alte qualità intellettuali del maestro, ebbe per risultato la caduta di interesse per la sua figura di scultore, riscattata negli ultimi vent'anni da un rinnovato impegno di critici e storici dell'arte a rivalutarne l'opera, anche nei campi della pittura, della poesia e della critica d'arte.
 
====''Chiesa dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia)''====
Morì a [[La Loggia]], in [[provincia di Torino]], il 3 settembre del [[1933]]. Riposa nel cimitero di [[Casale Monferrato]].
[[File:Asola - Chiesa dei Disciplini Bianchi.jpg|thumb|Chiesa dei Disciplini Bianchi]]
In Via Oberdan, a fianco della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]], è ubicata la chiesa che prende il nome dalla confraternita dei ''Disciplini Bianchi'', che ne fece la propria sede. E' detta anche ''Chiesa di Santa Maria Della Misericordia'.''
 
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto [[barocco]] della facciata.
Sue opere si possono ammirare a [[Cuneo]] (cimitero, tomba Pansa), [[La Loggia]], al [[Museo d'Orsay]] a [[Parigi]], al [[Museo nazionale d'arte occidentale]] a [[Tokio]], alla [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria d'Arte Moderna]] di [[Torino]]. Inoltre a [[Montevideo]] il monumento a [[Giorello]] e a [[Zurigo]] il monumento alla famiglia [[Abegg]].
 
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il [[presbiterio]] sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto. L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del [[Santo Sepolcro]] e in essa veniva custodita la statua del ''Cristo Morto'' di [[Clemente Zamara]]. La meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei ''Disciplini.''
Più di 170 opere sono esposte alla [[Gipsoteca Leonardo Bistolfi]] di [[Casale Monferrato]]. In cinque sale sono esposti [[terracotta|terrecotte]], [[disegno|disegni]], plastiline, [[bozzetto|bozzetti]], modelli in gesso ed alcuni marmi e bronzi.
 
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla [[Nascita di Gesù|Natività]] (a sinistra) e ai santi [[Francesco da Paola]], [[Giovanni Nepomuceno]], [[Faustino e Giovita]] (a destra).<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Sue opere son presenti anche nella [[Cappella Bricherasio]] a [[Fubine]] ([[provincia di Alessandria|AL]]) e nel [[Cimitero monumentale di Staglieno]] di [[Genova]] dove il suo lavoro ha influenzato in modo non indifferente gli scultori operanti soprattutto nell'arte funeraria. Una copia de ''Gli Amanti'' è custodita presso la [[Villa Contarini]] a [[Piazzola sul Brenta]] in [[provincia di Padova]].
 
==== ''Chiesa dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme).'' ====
Bistolfi operò molto anche nell'ambito della cosiddetta scultura da salotto, scultura da interni, da arredo e di opere di questo genere si trovano esemplari in collezioni private. Citiamo la "Madonna con Bambino" in gesso, s.i.d., firmata con monogramma "LB" stampigliato sulla base. s.d., personalmente donata negli anni Venti a Maria Boveri, madre del giovane allievo Giovanni Taverna, e l'autocaricatura a fusain donata a Eugenio Colmo "Golia" con la dedica autografa "Caro Golia, Per difendermi dalla minaccia di nuove caricature troppo inverosimili vi mando la mia più recente fotografia. L.Bistolfi". Entrambe le opere si trovano presso le "Raccolte De Caria - Taverna, Torino"
[[File:Asola, Chiesa S.Maria del Lago.jpg|thumb|Chiesa S.Maria del Lago]]
Iniziata nel [[1569]], fu edificata dove già esisteva una [[cappella]] dedicata a ''Santa Maria'', molto venerata già agli inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]].
 
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno a una navata con presbiterio rettangolare e cappelle è stato rimaneggiato secondo il gusto [[barocco]] con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
==Musei==
Elenco dei [[museo|musei]] che espongono opere dell'artista:
*[[Complesso del Vittoriano]], [[Roma]]
*[[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]], [[Torino]]
*[[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]], [[Roma]]
*[[Gipsoteca Leonardo Bistolfi]], [[Casale Monferrato]] (AL)
*[[Museo d'Orsay]], [[Parigi]]
*[[Museo Michelangiolesco]], [[Caprese Michelangelo]] (AR)
*[[Museo nazionale d'arte occidentale]], [[Tokio]]
 
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'''Assunta'', tela a olio dipinta da ''Orazio Lamberti'' (1552-1612), originario di [[Cento (Italia)|Cento]] di [[Ferrara]], che visse a lungo ad Asola, operando anche a [[Mantova]] e [[Cremona]].
==Onorificenze==
 
{{Onorificenze
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di ''Maria'' e al centro si osserva ''L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra'' nella gloria degli angeli.<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
|immagine = Ordine Civile di Savoia BAR.svg
 
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia
===Architetture civili===
|collegamento_onorificenza =
 
|motivazione =
==== ''Palazzo Municipale'' ====
|luogo = 1915
[[File:Palazzo Municipale di Asola DSC 0003.jpg|alt=Palazzo Municipale|miniatura|Palazzo Municipale ]]
}}
Situato nella ''Piazza XX Settembre'', la facciata è caratterizzata da un porticato sormontato da finestroni neoclassici. Nell'angolo nord dell'edificio si apre un'elegante ''Loggia Veneta'' costruita nel [[1610]] su progetto dell'architetto [[Giovanni Battista Lantana|Lantana]], in origine ornata con otto dipinti del [[Il Moretto|Moretto]], poi traslati nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]].
 
All'interno della sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore e del Consiglio dei Dieci, si possono ammirare le tele raffiguranti [[Doge|Dogi]] e [[Provveditore|Provveditori]] della fortezza di Asola.
 
==== ''Fontana di Ercole'' ====
{{vedi anche|Fontana di Ercole (Asola)}}
[[File:Fontana di ercole.jpg|thumb|Fontana di Ercole]]
Fontana monumentale raffigurante [[Ercole]] che schiaccia l'[[Idra di Lerna|idra]], copia in marmo dell'opera dello scultore [[Carra|Giovanni Antonio Carra]] ([[XVI secolo]]).
 
==== ''Gran Caffè Liberty Enoteca'' ====
Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel [[1811]] diventa sede della [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura]] e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty [[Enoteca]]. Conserva interni in stile [[liberty]], ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio [[2006]]. Aperto dal [[1936]].
 
==== ''Palazzo Monte dei Pegni'' ====
{{vedi anche|Museo Civico Goffredo Bellini}}
[[File:Asola-Monte dei Pegni.JPG|thumb|Palazzo Monte dei Pegni]]
Si trova lungo ''Via Garibaldi'', di fronte alla facciata della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]]. Fu ristrutturato nel [[1828]] secondo uno stile neoclassico.
 
La facciata presenta un basamento a [[bugnato]], interrotto da uno schema di arcate ripetute, sul quale poggiano dei semipilastri di ordine dorico. La parte alta è caratterizzata da un fregio a bassorilievo con motivo a [[Bucranio|bucrani]] e drappi. Il frontone centrale con un [[Timpano (architettura)|timpano]] riporta l'iscrizione ''<nowiki>''Congregazione di Carità''</nowiki>.''
 
Come si legge nell'epigrafe murata nell'atrio, la fondazione del [[Monte di Pietà|Monte dei Pegn]]<nowiki/>i risale al [[1614]] per volere di [[Antonio Priuli]], Provveditore generale di Terraferma. L'abate ''Antonio degli Antoni'' collaborò con il provveditore e lo sostenne nella denuncia e nell'espulsione degli [[Ebrei]] da Asola.
 
Ora è sede del [[Museo Civico Goffredo Bellini]].
 
==== ''Palazzo Terzi'' ====
[[File:Asola - Palazzo Terzi.jpg|thumb|Palazzo Terzi]]
Situato in ''Via Garibaldi'', si presenta con una sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò [[Garibaldi]] nel giugno del [[1862]] per parlare agli asolani.
 
Si caratterizza al suo interno per la presenza di un ampio [[giardino all'inglese]] con vegetazione varia ed esotica, che cela sotto il livello del terreno una [[ghiacciaia]] cilindrica sormontata da una cupola in mattoni. Viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: la festa di [[San Rocco]] (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del [[presepe vivente]] organizzato dal gruppo [[Scautismo|scout]] di Asola.
 
L'edificio di proprietà del cav. ''Andrea Terzi'' ([[1819]]-[[1897]]), sindaco di Asola nel ventennio postunitario, ha ospitato nel [[1862]] il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e nel [[1866]] il principe ereditario [[Umberto I di Savoia|Umberto]]. Lo scalone interno culmina infatti con l'affresco dello [[stemma sabaudo]] e ancora oggi si conserva intatta la camera da letto interamente decorata che ospitò l'eroe dei due mondi.
[[File:Asola-Palazzo Beffa Negrini.JPG|miniatura|destra|Palazzo Beffa Negrini]]
 
==== ''Palazzo Beffa Negrini'' ====
Il palazzo del conte [[Antonio Beffa Negrini]], poeta amico del [[Torquato Tasso|Tasso]], con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, è una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che da poco ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo.
 
Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (sec.[[XVI secolo|XVI]]-[[XIX secolo|XIX]]) che testimoniano il nobile passato dell'edificio.
 
Per secoli residenza di una [[Beffa Negrini|casata]] più volte al servizio dei [[Gonzaga]], la costruzione è attribuita a [[Nicolò Sebregondi]], architetto di corte durante il [[XVII secolo]] e artefice della celebre [[Villa La Favorita (Mantova)|Villa La Favorita]].
 
==== ''Teatro sociale'' ====
Sorto negli ultimi anni del [[XIX secolo]] sui resti dell'antica ''Chiesa di Sant'Erasmo'' distrutta intorno al [[1564]].
 
L'edificio, inaugurato nel [[1891]], presenta una facciata tardo-neoclassica e sulla cornice di gronda statue raffiguranti maschere della commedia dell'arte.
[[File:Teatro sociale di Asola DSC 0030.jpg|thumb|Teatro Sociale]]
Cessando di essere utilizzato per spettacoli teatrali, nella seconda metà del [[XX secolo]] è stato usato come sala cinematografica e di conseguenza completamente riadattato negli interni.
 
Sul fianco rimane l'''abside romanica di Sant'Erasmo'' e un epigrafe a ricordo delle origini dell<nowiki>'edificio religioso ''sorto sulle rovine di un tempio di Giove''</nowiki>.
 
==== ''Collegio Schiantarelli'' ====
Situato in ''Via Mazzini'', si presenta con una tipica architettura neoclassica. Costituito da un portico con archi in [[bugnato]] poggiati su pilastri rettangolari e da un primo piano con finestre ad arco, l'edificio termina con un [[Timpano (architettura)|timpano]] centrale.
 
Il conte [[Paolo Tosio|PaoloTosio]] nel [[1829]] commissionò all'architetto [[Rodolfo Vantini|Vantini]] la costruzione del palazzo che avrebbe dovuto ospitare la sua [[pinacoteca]], ora a [[Brescia]].
 
Il palazzo divenne invece nel [[1863]] un [[convitto]]-[[Collegio (educazione)|collegio]] e ancora oggi ne resta l'iscrizione a ricordarne la storia.
 
===Architetture militari===
 
==== [[Castello di Asola]] ====
Il castello di Asola era una [[Rocca (fortificazione)|roccaforte]] presumibilmente risalente al [[XII secolo]]. Fu più volte distrutto e ricostruito, oggi non rimane alcuna traccia.
 
==== Fortezza di Asola ====
E' attestata l'esistenza di una rocca fortificata già dal [[XII secolo]]. All'indomani dell'atto di dedizione, [[Venezia]] promuove un articolato programma di fortificazione della città che si attua dal [[1458]] al [[1483]], rimanendo pressochè immodificato fino alla perdita del ruolo primario di Asola nello scacchiere militare della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] a favore del baluardo difensivo di [[Orzinuovi]].
 
La fortezza resta così immutata nelle rappresentazioni grafiche, nella sua forma di quadrilatero irregolare, il cui perimetro era delimitato da mura con quattordici torri cilindriche protette all'esterno da un fossato e all'interno da un terrapieno.
 
A nord-est si elevava la ''rocca'', quadrata con torri angolari cilindriche. Due erano le porte: ''Porta Fuori'' a Levante, ''Porta Chiese'' a Ponente, ciascuna protetta da un rivellino.
 
A capo della ''rocca'' vi era un Governatore con un presidio militare, al vecchio [[Castello di Asola|castello]], vicino alla T''orre delle Polveri'', vie era un altro presidio minore, agli ordini di un ''<nowiki>''Magnifico Castellan''</nowiki>.''
 
== Società ==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Asola}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1443}}, ovvero il 14,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|accesso=6 gennaio 2017}}</ref>:
 
# [[Albania]]: 301
# [[Romania]]: 254
# [[Macedonia del Nord]]: 188
# [[Marocco]]: 139
# [[Cina]]: 127
# [[India]]: 99
# [[Ucraina]]: 73
# [[Nigeria]]: 37
# [[Polonia]]: 24
# [[Bangladesh]]: 23
 
===Lingua e dialetti===
{{Vedi anche|Dialetto alto mantovano}}
 
=== Tradizioni e Folclore ===
 
====''Antica Fiera dei Morti'' (1-2 [[Novembre]]) ====
La manifestazione in origine era dedicata allo scambio commerciale e del bestiame: a novembre infatti, finita la vendemmia e seminati i campi, l'anno agricolo si apriva con una delle più solenni festività del mondo contadino, la ''fiera dei santi e dei morti.'' In tale occasione tutt'oggi l'1 e il 2 novembre si celebra ad Asola la fiera omonima, che nel corso degli anni ha assunto un taglio più ricreativo e culturale: oltre alle tradizionali bancarelle di prodotti tipici e articoli da regalo dislocate nelle vie del centro storico e al ''luna-park'' allestito in ''Piazzale Mangeri'', numerose sono le mostre artistiche, fotografiche e filatelico-numismatiche che vengono organizzate dalle associazioni locali negli spazi espositivi della città.
 
====''[[Antonio abate|S.Antonio Abate]]'' ([[17 gennaio|17 Gennaio)]]====
Il culto popolare di [[Antonio abate|S.Antonio]] si caratterizza con il fuoco dei ''<nowiki>''buriel''</nowiki>'' (nelle frazioni) e il consumo augurale di cibi caratteristici: torta dura, focaccia ''(el chisòl)'' e grasso di maiale cotto ''(grèpule).''
 
====''[[San Giovanni Crisostomo]]'' ([[27 gennaio|27 Gennaio]]) ====
E' il Patrono di Asola dal [[1878]], quando la città ottenne dal Senato veneto di poterlo sostituire ai [[Santi Faustino e Giovita]]. La reliquia si trova nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]] in un busto d'argento nella cappella a lui dedicata. Il 27 gennaio il busto viene esposto sull'altare maggiore alla devozione dei fedeli in compagnia di altri quattro santi le cinque mitrie). Questa operazione viene eseguita con particolare attenzione perchè dall'aspetto del busto si traggono auspici sull'annata agricola: se il busto è lucido significa che sarà buona anno secco, raccolto abbondante), se è opaco il contrario (anno umido, raccolto scarso).
 
== Cultura ==
=== Musei ===
* [[Museo civico Goffredo Bellini]]
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Lo sviluppo urbanistico [[Risorgimento|post-risorgimentale]] ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX Settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali.
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dall'ex [[Strada statale 343 Asolana|Strada statale 343]] a cui Asola dà il nome
 
La [[stazione di Asola]], posta sulla [[ferrovia Brescia-Parma]], è servita da [[Treno regionale (Italia)|treni regionali]] eserciti da [[Trenord]] e [[Orario cadenzato|cadenzati]] a frequenza oraria<ref>Orario ufficiale Trenitalia, quadro 196</ref> nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]].
 
In passato la stessa offriva coincidenze con due tranvie extraurbane, la [[tranvia Cremona-Asola|Cremona-Asola]], attiva fra il [[1929]] e il [[1955]], e la [[Tranvia Mantova-Asola|Mantova-Asola]], attiva fra il [[1886]] e il [[1933]]<ref>Mario Albertini, Claudio Cerioli, ''Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia'', Editrice Turris, Cremona, 1987, pp.&nbsp;125–133, ISBN 88-85635-89-X.</ref>
 
La città è collegata a Mantova da due linee dell'[[APAM]]: una diretta a [[Castiglione delle Stiviere]] e l'altra a [[Mantova]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Giordano Rivera|[[Lista civica]]<br /><small>Asola la nostra Città</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/storiaamministrativa/storiaamministrativa_comune_ASOLA.csv|titolo=Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente - Comune: Asola|accesso=15 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 13 giugno 1999|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2004]]|[[2009]] |Giovanni Calcina | Lista civica<br /><small>Gruppo Civico Asolano</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 12 giugno 2004|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2009]]|[[2014]] |Giordano Busi | [[Il Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2014]]|[[2019]]|Raffaele Favalli | Lista civica<br /><small>Asola Impegno Comune</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 25 maggio 2014|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2019]]|in carica|Giordano Busi |Lista civica<br /><small>Uniti per Asola</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
{{F|centri abitati della Lombardia|febbraio 2010}}
*{{Gemellaggio|Germania|Leingarten|2004}}
*{{Gemellaggio|Francia|Lésigny (Senna e Marna){{!}}Lésigny|2004}}
 
== Sport ==
* Associazione dilettanti Pallacanestro Asola
Serie C - Anno di fondazione 1987 - Colori sociali: bianco e blu
* ASD Tennistavolo Asola
La società sportiva asolana si è distinta nel panorama pongistico nazionale fin dagli anni cinquanta. Nel corso degli anni sessanta la formazione asolana di [[tennistavolo]] trova stabile collocazione ai vertici del pongismo nazionale, vincendo per due volte il titolo di campione d'Italia a squadre (1964 e 1970).
Tuttora si presenta con numerose squadre iscritte ai campionati nazionali e regionali e con atleti che vantano anche esperienze internazionali.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Lions Club-Chiese Mantovano, ''Appunti per una storia di Asola / a cura di M. Monteverdi,'' Asola, 1991
* ''Leonardo Bistolfi'', Milano, Bestetti e Tumminelli, 1911
* {{cita libro|Bartolomeo|Arrighi|Mantova e la sua provincia|1859||Brescia|}} {{NoISBN}}.
* Rossana Bossaglia, ''Bistolfi'', Roma, editalia, 1981
* {{cita libro|nome=Domenico|cognome=Bernoni|titolo=Le vicende di Asola|anno=1876|città=Roma|cid=cidBernoni|ISBN=no}}
*''Bistolfi 1859-1933. Il percorso di uno scultore simbolista'', Catalogo della mostra a cura di Rossana Bossaglia e Sandra Berresford, Casale Monferrato, Piemme, 1984
* {{cita libro|Antonio|Besutti|Storia di Asola|1952||Mantova}}
*Maurizia Migliorini, ''Strofe di Bronzo. lettere da uno scultore a un poeta simbolista. Il carteggio Bistolfi-Pascoli'', Nuoro, [[Illisso Edizioni]], 1992
* {{cita libro|Renato|Bonaglia|Mantova, paese che vai...|1985|Mantova}} {{NoISBN}}.
*Mario De Micheli, Silvia Bottaro, "Savona: il Garibaldi di Leonardo Bistolfi", 1994, Cooptipograf, Savona
* {{cita libro|Carlo|Gozzi|Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II|2003|Sometti|Mantova|cid=cidGozzi}} ISBN 88-7495-059-4.
*Alfonso Panzetta, ''Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del Primo Novecento'', Torino, Adarte, 2003, vol. I, pp. 94-95 (con bibliografia)
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. I|1999||Mantova|cid=cidMangini1}} {{NoISBN}}.
*''La Gipsoteca Leonardo Bistolfi'', a cura di Germana Mazza, Casale Monferrato, Città di Casale, 2001
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. II|2001||Mantova|cid=cidMangini2}} {{NoISBN}}.
*Walter Canavesio, ''Una Sfinge simbolista tra scultura e letteratura'', in ''Egittologia in Piemonte'', Torino, SPABA, 2004, pp. 99-123.
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}} {{NoISBN}}.
*''Leonardo Bistolfi. I monumenti per Giovanni Segantini'', catalogo della mostra a cura di Germana Mazza e Giovanna Nicoletti, Arco, Galleria Civica Segantini, 2009.
*Pro Loco Asola, ''Benvenuti ad Asola <nowiki>''rustica e signora''</nowiki>, Guida'', Asola 2006
*''La scultura tra il XIX e il XX secolo'' in Brescia Postromantica e Liberty. ed. Grafo
*Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, ''La Cattedrale di Asola'', 2015
*Vincenzo Vicario, "La scultura bresciana dell'Ottocento e del primo Novecento", Grafica GM.
* Davide Tabor, ''Il cerchio della politica. Notabili, attivisti e deputati a Torino tra ’800 e ’900'', Torino, Silvio Zamorani editore 2013 (ISBN 9788871582016).
*Francesco De Caria, "Lettere inedite di Leonardo Bistolfi a Mario Labò sul concorso per il Monumento ai Caduti di Piazza della Vittoria in Genova " in "Omaggio a Leonardo Bistolfi" a c. di Mario Marchiando Pacchiola, Quaderno della collezione civica d'arte - Pinerolo n. 7, Pinerolo, 1983
*Francesco De Caria, "Lettere di L.B. a Mario Labò sul concorso per la statua del Cristo Risorto nella cappella dei Suffragi del Cimitero di Staglieno in Genova, in "Omaggio a Leonardo Bistolfi" a c. di Mario Marchiando Pacchiola, Quaderno della collezione civica d'arte - Pinerolo n.7, Pinerolo, 1983
* Donatella Taverna "Fogli sparsi", lettere inedite di Leonardo Bistolfi, in "Omaggio a L.B." a c. di Mario Marchiando Pacchiola, Quaderno della Colezione Civica d'Arte - Pinerolo n.7, Pinerolo, 1983
* Donatella Taverna, Francesco De Caria, "Leonardo Bistolfi: il Monumento ai Caduti di Torino e Quattro poesie", Torino, Famija Turinèisa n.2, Torino, 1983
* Donatella Taverna, "Leonardo Bistolfi dalla formazione a Brera alla grande esposizione di Torino", in "Studi Piemontesi", novembre 1983, vol XII, fasc. 2, pp.339-351.
* Daniele D'Anza, "Tra calchi, bozzetti e opere finite. Leonardo Bistolfi in villa Contarini-Camerini", "AFAT", 31, 2012, pp. 159-174.
 
== Voci correlate ==
* [[LibertyAssedio adi TorinoAsola (1483)]]
* [[AngioloAssedio Deldi SantoAsola (1516)]]
* [[Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone]]
*[[Fontana di Ercole (Asola)|Fontana di Ercole]]
*[[Fossa Magna]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Leonardo Bistolfi commons_etichetta=Asola}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0010FC/ Lombardia Beni Culturali. Comune di Asola.]
* [http://www.comune.laloggia.to.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=181 Sito del Comune di La Loggia pagina dedicata a Leonardo Bistolfi]
*[http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Bistolfi.htm Opere di L.Bistolfi]
*[http://old.comune.casale-monferrato.al.it/Museo_01/index2.html La Gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato]
*Ulteriori informazioni nella [http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/d0ccee645c7b1ea7c1257114003820d1/d90d706446033d694125646f00590021?OpenDocument scheda] sul database dell'[http://www.senato.it/relazioni/21617/genpagina.htm Archivio Storico del Senato], [http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/Senatori?OpenPage I Senatori d'Italia]
 
{{ControlloComuni della provincia di autoritàMantova}}
{{Comuni dell'Alto Mantovano}}
{{Portale|biografie|scultura}}
{{Portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:SenatoriAsola| della XXVI Legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Autori di sacrari militari e monumenti ai caduti]]