Un ballo in maschera e Asola (Italia): differenze tra le pagine

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m Architetture militari: inserico descrizione della Fortezza
 
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{{Divisione amministrativa
{{nota disambigua|l'episodio cinematografico diretto da [[Nicolas Roeg]]|Aria (film)}}
|Nome=Asola
{{opera
|Panorama=Fontana ercole.jpg
|titoloitaliano=Un ballo in maschera
|Didascalia=Piazza XX Settembre
|immagine=Giuseppe Verdi, Un Ballo in maschera, Vocal score frontispiece - restoration.jpg
|Bandiera=Asola-Gonfalone.png
|didascalia=
|Voce bandiera=
|titolooriginale=
|Stemma=Asola-Stemma.png
|linguaoriginale=[[lingua italiana|italiano]]
|Voce stemma=
|genere=
|Stato=ITA
|musica=[[Giuseppe Verdi]]
|Grado amministrativo=3
|libretto=[[Antonio Somma]]<br />([http://opera.stanford.edu/Verdi/Ballo/libretto.html libretto online])
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|soggetto=[[Eugène Scribe]] "''Gustave III, ou Le Bal masqué''" ([[1833]]), libretto per [[Daniel Auber]]
|Divisione amm grado 2=Mantova
|numeroatti=tre
|Amministratore locale=Giordano Busi
|epocacomposizione=
|Partito=
|primarappresentazione=17 febbraio [[1859]]
|Data elezione=27-5-2019
|teatro=[[Teatro Tordinona|Teatro Apollo]], [[Roma]]
|Data istituzione=
|versionisuccessive=
|Abitanti=10067
|personaggi=*''Riccardo'', Conte di [[Warwich]], [[Governatore (burocrazia moderna)|Governatore]] di Boston ([[tenore]])
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
*''Renato'', creolo, suo segretario e sposo di Amelia ([[baritono]])
|Aggiornamento abitanti=28-2-2017
*''Amelia'' ([[soprano]])
|Sottodivisioni=Barchi, [[Castelnuovo (Asola)|Castelnuovo]], Gazzuoli, San Pietro, [[Sorbara (Asola)|Sorbara]], Seriole<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/asola.pdf Comune di Asola - Statuto].</ref>
*''Ulrica'', indovina nera ([[contralto]])
|Divisioni confinanti=[[Acquanegra sul Chiese]], [[Canneto sull'Oglio]], [[Casalmoro]], [[Casaloldo]], [[Casalromano]], [[Castel Goffredo]], [[Fiesse]] (BS), [[Gambara]] (BS), [[Mariana Mantovana]], [[Piubega]], [[Remedello]] (BS)
*''Oscar'', [[paggio]] (soprano)
|Zona sismica=4
*''Silvano'', marinaio ([[basso (voce)|basso]])
|Gradi giorno=2420
*''Samuel'', nemico del Conte (basso)
|Diffusività=
*''Tom'', nemico del Conte (basso)
|Nome abitanti=asolani
*''Un Giudice'' (tenore)
|Patrono=san [[Giovanni Crisostomo]]
*''Un Servo d'Amelia'' (tenore)
|Festivo=27 gennaio
|autografo=[[Archivio Storico Ricordi]], [[Milano]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Asola (province of Mantua, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Asola nella provincia di Mantova
}}
'''Asola''' (''Àsula'' in [[dialetto alto mantovano]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola|}}</ref>) è un [[comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10067}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Mantova]] in [[Lombardia]].
 
== Geografia fisica ==
'''''Un ballo in maschera''''' è un'opera di [[Giuseppe Verdi]] su libretto di [[Antonio Somma]], a sua volta tratto dal libretto di [[Eugène Scribe]] per [[Daniel Auber]] "''Gustave III, ou Le Bal masqué''" ([[1833]]) ed in seguito da [[Saverio Mercadante]] (''Il reggente'', [[1853]]).
{{Vedi anche|Alto Mantovano}}
{{...|centri abitati}}
 
== Origini del nome ==
La prima ebbe luogo il 17 febbraio [[1859]] al [[Teatro Tordinona|Teatro Apollo]] di [[Roma]]. Gli interpreti e gli artisti coinvolti furono i seguenti:<ref>Eduardo Rescigno, ''Dizionario verdiano'', BUR Dizionari, Rizzoli, Milano, 2001, ISBN 88-1786628-8</ref><br />
Asola è diminutivo del [[lingua latina|latino]] "ansa", curva del [[fiume]] [[Chiese (fiume)|Chiese]] presso il quale la [[città]] fu fondata.<ref name="ReferenceA"/>
{| class="wikitable"
! Personaggio !! Interprete
|-
| ''Riccardo'' || [[Gaetano Fraschini]]
|-
| ''Amelia'' || Eugenia Julienne Dejean
|-
| ''Renato'' || [[Leone Giraldoni]]
|-
| ''Oscar'' || Pamela Scotti
|-
| ''Ulrica'' || Zelina Sbriscia
|-
| ''Un Giudice'' || Giuseppe Bazzoli
|-
| ''Silvano'' || Stefano Santucci
|-
| ''Un Servo di Amelia'' || Luigi Fossi
|-
| ''Samuel'' || Cesare Rossi
|-
| ''Tom'' || Giovanni Bernardoni
|-
| Scene || Luigi Bazzani<br />Giovanni Battista Biseo<br />Giuseppe Ceccato<br />Valentino Solmi
|-
| Costumi || Filippo Peroni
|-
| Direttore di scena || [[Giuseppe Cencetti]]
|-
| Maestro del coro || Pietro Dolfi
|-
| Maestro al cembalo || Giuseppe Verdi (per tre recite),<br />poi Tullio Ramacciotti
|-
| Primo violino e direttore d'orchestra || Emilio Angelini
|}
 
== Storia ==
Inizialmente l'opera doveva essere rappresentata al [[Teatro San Carlo]] di [[Napoli]] e si doveva intitolare ''Una vendetta in domino'', ma il soggetto non fu accettato dalla [[censura]] [[borbone di Napoli|borbonica]]. La storia di un marito che uccide il presunto rivale, niente meno che il [[re di Svezia]], fu considerata troppo oltraggiosa, soprattutto in pieno clima risorgimentale. Di conseguenza Verdi introdusse alcune modifiche, spostando in particolare l'azione dalla [[Svezia]] a [[Boston]] e trasformando il re in un governatore.
{{vedi anche|Storia di Asola}}
Asola sorge in un'area frequentata fin dai [[Preistoria|tempi preistorici]], come testimoniano i reperti conservati nel locale [[Museo civico Goffredo Bellini|museo]]. Sporadici risultano invece i ritrovamenti dell'[[età del ferro]], periodo caratterizzato dallo stanziamento nel territorio di popolazioni [[Celti|celtiche]].
[[File:Fortezza di Asola.jpg|thumb|Fortezza di Asola]]
Successivamente la zona è interessata dall'occupazione [[Impero romano|romana]] intorno al [[I secolo a.C.|I secolo a.C]]., attestata soprattutto dai monumenti e corredi funerari.
 
Negli anni finali del [[Medioevo]], intorno al [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], con la propria rocca fortificata rientra nella giurisdizione comitale di [[Brescia]] controllata dai [[Visconti]], nel [[1348]] passa al dominio dei [[Malatesta]], poi ancora dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e di seguito dei [[Gonzaga]].
== Trama ==
L'azione si svolge a [[Boston]] alla fine del [[XVII secolo]].
 
Nel [[1440]] decide di assoggettarsi liberamente alla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] divenendo una fortezza di confine estremamente importante per il controllo della terraferma da parte della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]].
===Atto I===
[[File:Madella-Un ballo in maschera.jpg|thumb|upright=0.8|Copertina Libretto dell'[[Edizioni Madella]]]]
Il Conte Riccardo è il saggio e illuminato governatore della [[colonia inglese]] di Boston, sotto il regno di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]]. Un piccolo gruppo di congiurati, guidati da Samuel e Tom, sta tramando contro di lui. Riccardo ama – segretamente corrisposto – Amelia, moglie del [[creolo]] Renato, suo segretario ed amico carissimo.
 
Asola resterà sotto il controllo di [[Venezia]] fino all'arrivo di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1797]]. L'arrivo dei Francesi segna quindi il ritorno al territorio [[Provincia di Mantova (Lombardia austriaca)|mantovano]] a cui rimarrà legata anche nel [[1814]] con l'annessione al dominio [[Regno Lombardo-Veneto|austriaco.]]
Un giudice chiede a Riccardo di firmare l'atto di condanna all'esilio della [[magia|maga]] Ulrica, ma il governatore per burlarsi di lei preferisce conoscerla di persona. Si reca quindi travestito da pescatore nel suo antro, accompagnato da Oscar - il giovane paggio che gli sta sempre accanto - e da un gruppo di amici, chiedendole di predirgli il futuro. La [[profezia]] è infausta: tra breve egli sarà ucciso da un amico che sarà anche la prima persona che gli stringerà la mano, cosa che tra i presenti nessuna osa fare. L'arrivo di Renato e la sua amichevole stretta di mano sembrano tuttavia fugare ogni dubbio.
 
Attiva anche nelle vicende risorgimentali, lotta per l'indipendenza nazionale con l'impegno di patrioti come ''Don Ottaviano Daina'' e ''Francesco Fario''.
Nel frattempo anche Amelia, divisa fra l'amore e il dovere coniugale, si reca nell'abituro della maga e, senza sapere che Riccardo la sta ascoltando, le chiede una pozione che le renda la pace perduta. Ulrica le consiglia di recarsi a mezzanotte in un campo malfamato nei dintorni di un cimitero, dove potrà raccogliere un'erba magica.
 
Nel [[1859]] viene liberata e annessa al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Piemonte]] e infine all'Italia unita.
===Atto II===
È notte. Riccardo raggiunge Amelia nel campo solitario e, durante un colloquio serrato, le strappa la confessione del suo amore. La passione sta per travolgere i due innamorati, quando di lontano si vede sopraggiungere Renato, sulle tracce dei congiurati che stanno per tendere un agguato al Conte. Renato non riconosce la moglie, che si è coperta il volto con un velo, ed esorta l'amico a fuggire. Riccardo accetta dopo aver ottenuto da Renato la solenne promessa che riaccompagnerà la donna velata fino alle porte della città, senza mai rivolgerle la parola.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Sopraggiungono i congiurati che, delusi nel trovare il segretario in luogo del governatore, vogliono almeno scoprire il volto della misteriosa donna. Renato si oppone, mettendo la mano alla spada, e Amelia, frapponendosi per evitare il [[duello]], lascia cadere il velo. La vista della moglie lascia Renato di sasso e desta l'ilarità nei congiurati, che scherzano pesantemente sulla situazione. Renato decide di convocarli nella sua casa per allearsi con loro. Quindi – senza più rivolgerle lo sguardo&nbsp;– riconduce Amelia in città.
===Architetture religiose===
====''Cattedrale di Sant'Andrea''====
{{vedi anche|Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)}}
[[File:Asola cattedrale di S. Andrea.jpg|thumb|Cattedrale di S.Andrea]]
Costruita a partire dal [[1472]] sulla base di un precedente [[edificio]], la cattedrale è oggi un notevole esempio di [[architettura]] tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'[[arte]]: un [[organo (strumento musicale)|organo]] [[Antegnati]], tele del [[Il Moretto|Moretto]], del [[Romanino]], di [[Lattanzio Gambara]] e di [[Jacopo Palma il Giovane]], il quattrocentesco ''Polittico della Misericordia'' di [[Antonio della Corna]] e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche.
 
==== ''Chiesa di San Rocco'' ====
===Atto III===
[[File:Asola, Chiesa di San Rocco.jpg|thumb|Chiesa di San Rocco]] Iniziata nel [[1475]], ora viene chiamata la ''Chiesa dell'Ospedale''. L'attuale edificio ([[1539]]-[[1544]]) sostituisce la chiesa quattrocentesca eretta come [[ex voto]] per la peste. E' frutto della stretta collaborazione tra due artisti asolani: ''Cristoforo da Leno,'' a cui si devono le linee architettoniche dell'edificio, e ''Giovanni Antonio de Fedeli,'' che eseguì le decorazioni ad affresco attenendosi ai disegni forniti dal ''de Leno'' stesso.
È il nuovo giorno. Renato è deciso ad uccidere Amelia e lei gli chiede per pietà materna di concederle solo di salutare il suo amato figlio. Renato glielo accorda, ma nel suo fremente animo sopraggiunge il pensiero che non è il sangue della sua sposa a dover scorrere. Sopraggiungono Samuel e Tom e Renato si accorda con loro per uccidere il Conte. Obbliga quindi Amelia ad estrarre da un'urna il nome dell'assassino, e la donna, sconvolta, estrae proprio quello del marito. Giunge Oscar recando l'invito ad un [[ballo]] in maschera «splendidissimo» che si terrà nel palazzo del Conte.
 
L'interno è a navata unica con soffitto a botte, le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto. Nella ricca ornamentazione classicheggiante spicca la lunetta sopra l'altare maggiore con il ''Compianto del Cristo morto,'' direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal ''Pordenone'' nel [[Duomo di Cremona]].<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
Riccardo, ormai deciso a rinunciare al suo amore impossibile, firma l'ordine di rimpatrio in [[Inghilterra]] per Amelia e Renato, prima di recarsi alla festa. Con un'astuzia Renato riesce a farsi descrivere da Oscar il costume del governatore e, proprio mentre Amelia sta scambiando l'ultimo addio con l'uomo amato scongiurandolo di fuggire via, Renato gli si avvicina mascherato e lo trafigge con un pugnale. Riccardo muore fra la disperazione dei suoi sudditi, dopo aver ribadito di fronte a tutti l'innocenza di Amelia e perdonato magnanimamente il suo assassino.
 
====''Chiesa dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia)''====
==Brani famosi==
[[File:Asola - Chiesa dei Disciplini Bianchi.jpg|thumb|Chiesa dei Disciplini Bianchi]]
* ''Volta la terrea'', [[Canzone (musica)|canzone]] di Oscar (atto I)
In Via Oberdan, a fianco della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]], è ubicata la chiesa che prende il nome dalla confraternita dei ''Disciplini Bianchi'', che ne fece la propria sede. E' detta anche ''Chiesa di Santa Maria Della Misericordia'.''
* ''Re dell'abisso, affrettati'', romanza di Ulrica (atto I)
* ''Ecco l'orrido campo'', romanza di Amelia (atto II)
* ''Teco io sto'', duetto tra Riccardo e Amelia (atto II)
* ''Eri tu che macchiavi quell'anima Aria di Renato Scena I (atto III)
* ''Morrò - ma prima in grazia'', romanza di Amelia (atto III)
* ''Scena Forse la soglia attinse - Riccardo - Scena V (attoIII)
* ''Ma se m'è forza perderti Aria di Riccardo (atto III)
* ''Saper vorreste'', canzone di Oscar (atto III)
 
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto [[barocco]] della facciata.
== Numeri musicali ==
=== Atto I ===
* 1 Preludio
* 2 Introduzione
** Coro ''Posa in pace, a' bei sogni ristora'' (Uffiziali, Gentiluomini, Samuel, Tom, Aderenti) <small>Scena I</small>
* 3 Scena e Sortita di Riccardo
** Scena ''S'avanza il conte'' (Oscar, Riccardo) <small>Scena II</small>
** Sortita di Riccardo ''La rivedrà nell'estasi'' (Riccardo, Uffiziali, Gentiluomini, Samuel, Tom, Aderenti) <small>Scena II</small>
* 4 Scena e Cantabile di Renato
** Scena ''Il cenno mio di là con essi attendi'' (Riccardo, Oscar, Renato) <small>Scena II-III</small>
** Cantabile ''Alla vita che t'arride'' (Renato) <small>Scena III</small>
* 5 Scena e Ballata di Oscar
** Scena ''Il primo Giudice. - S'avanzi.'' (Oscar, Riccardo, Giudice) <small>Scena IV</small>
** Ballata ''Volta la terrea fronte alle stelle'' (Oscar, Riccardo) <small>Scena IV</small>
* 6 Seguito e Stretta dell'Introduzione
** Stretta dell'Introduzione ''Sia condannata'' (Giudice, Oscar, Riccardo, Samuel, Tom, Aderenti, Uffiziali, Gentiluomini) <small>Scena V</small>
* 7 Invocazione
** Scena ''Zitti... l'incanto non dèssi turbare'' (Popolani) <small>Scena VI</small>
** Invocazione ''Re dell'abisso, affrettati'' (Ulrica) <small>Scena VI</small>
** Scena ''Arrivo il primo!'' (Riccardo, Popolane, Ulrica, Coro) <small>Scena VII</small>
** Scena ''Su, fatemi largo, saper vo' il mio fato'' (Silvano, Ulrica, Riccardo, Servo, Coro) <small>Scena VIII</small>
* 8 Scena e Terzetto
** Scena ''Che v'agita così?'' (Ulrica, Amelia, Riccardo) <small>Scena IX</small>
** Terzetto ''Della città all'occaso'' (Ulrica, Amelia, Riccardo) <small>Scena IX</small>
* 9 Scena e Canzone di Riccardo
** Scena ''Su, profetessa, monta il treppiè'' (Coro, Oscar, Riccardo) <small>Scena X</small>
** Canzone ''Di' tu se fedele'' (Riccardo, Coro) <small>Scena X</small>
* 10 Scena e Quintetto
** Scena ''Chi voi siate, l'audace parola'' (Ulrica, Riccardo, Samuel, Oscar, Coro) <small>Scena X</small>
** Quintetto ''È scherzo od è follia'' (Riccardo, Ulrica, Samuel, Tom, Oscar, Coro) <small>Scena X</small>
* 11 Scena e Inno. Finale I
** Scena ''Finisci 'l vaticinio'' (Riccardo, Ulrica, Samuel, Tom, Renato, Coro) <small>Scena X-XI-XII</small>
** Inno ''O figlio d'Inghilterra'' (Coro, Oscar, Riccardo, Ulrica, Renato, Samuel, Tom, Aderenti) <small>Scena XII</small>
 
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il [[presbiterio]] sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto. L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del [[Santo Sepolcro]] e in essa veniva custodita la statua del ''Cristo Morto'' di [[Clemente Zamara]]. La meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei ''Disciplini.''
=== Atto II ===
* 12 Preludio, Scena e Aria di Amelia
** Preludio
** Scena ''Ecco l'orrido campo'' (Amelia) <small>Scena I</small>
** Aria ''Ma dall'arido stelo divulsa'' (Amelia) <small>Scena I</small>
* 13 Scena e Duetto di Amelia e Riccardo
** Scena ''Teco io sto. - Gran Dio!'' (Riccardo, Amelia) <small>Scena II</small>
** Duetto ''Non sai tu che se l'anima mia'' (Riccardo, Amelia) <small>Scena II</small>
** Tempo di mezzo ''M'ami, m'ami!...'' (Riccardo) <small>Scena II</small>
** Cabaletta ''Oh, qual soave brivido'' (Riccardo, Amelia) <small>Scena II</small>
* 14 Scena e Terzetto
** Scena ''Ahimè! S'appressa alcun!'' (Amelia, Riccardo, Renato) <small>Scena II</small>
** Terzetto ''Tu qui? - Per salvarti da lor'' (Riccardo, Renato, Amelia) <small>Scena III</small>
** Tempo di mezzo ''Amico, gelosa t'affido una cura'' (Riccardo, Renato) <small>Scena III</small>
** Cabaletta ''Odi tu come fremono cupi'' (Amelia, Renato, Riccardo) <small>Scena III</small>
* 15 Finale II
** Scena ''Seguitemi. - Mio Dio!'' (Renato, Amelia) <small>Scena IV-V</small>
** Coro ''Avventiamoci su lui'' (Coro, Samuel, Tom, Renato, Amelia) <small>Scena V</small>
** Quartetto ''Ve', se di notte qui colla sposa'' (Samuel, Tom, Renato, Amelia, Coro) <small>Scena V</small>
 
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]], sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla [[Nascita di Gesù|Natività]] (a sinistra) e ai santi [[Francesco da Paola]], [[Giovanni Nepomuceno]], [[Faustino e Giovita]] (a destra).<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
=== Atto III ===
* 16 Scena di Amelia e Renato. Preghiera di Amelia
** Scena ''A tal colpa è nulla il pianto'' (Renato, Amelia) <small>Scena I</small>
** Aria ''Morrò, ma prima in grazia'' (Amelia) <small>Scena I</small>
* 17 Scena e Aria di Renato
** Scena ''Alzati; là tuo figlio'' (Renato) <small>Scena I</small>
** Aria ''Eri tu che macchiavi quell'anima'' (Renato) <small>Scena I</small>
* 18 Scena e Terzetto. Quartetto. Quintetto
** Scena ''Siam soli. Udite'' (Renato, Tom, Samuel) <small>Scena II</small>
** Terzetto ''Dunque l'onta di tutti sol una'' (Renato, Tom, Samuel) <small>Scena II</small>
* 19 Scena e Quartetto
** Scena ''E chi vien?...'' (Renato, Amelia) <small>Scena II-III</small>
** Quartetto ''Qual tristezza m'assale, qual pena!'' (Amelia, Renato, Samuel, Tom) <small>Scena III</small>
* 20 Scena e Quintetto
** Scena ''Il messaggio entri'' (Renato, Oscar, Amelia, Samuel, Tom) <small>Scena III-IV</small>
** Quintetto ''Di che fulgor, che musiche'' (Oscar, Amelia, Renato, Samuel, Tom) <small>Scena IV</small>
* 21 Romanza di Riccardo
** Scena ''Forse la soglia attinse'' (Riccardo) <small>Scena V</small>
** Romanza ''Ma se m'è forza perderti '' (Riccardo) <small>Scena V</small>
* 22 Festa da ballo e Coro
** Festa da ballo ''Ah! dessa è là...'' (Riccardo, Oscar) <small>Scena V-VI</small>
** Coro ''Fervono amori e danze'' (Coro) <small>Scena VII</small>
* 23 Scena e Canzone di Oscar
** Scena ''Altro de' nostri è questo'' (Samuel, Renato, Tom, Oscar) <small>Scena VIII</small>
** Canzone ''Saper vorreste'' (Oscar) <small>Scena VIII</small>
* 24 Finale ultimo
** Seguito della festa da ballo ''Fervono amori e danze'' (Coro) <small>Scena VIII</small>
** Scena ''So che tu sai distinguere gli amici suoi'' (Renato, Oscar) <small>Scena VIII</small>
** Scena ''Ah! perché qui! fuggite...'' (Amelia, Riccardo) <small>Scena VIII</small>
** Duettino ''T'amo, sì, t'amo, e in lagrime'' (Amelia, Riccardo) <small>Scena VIII</small>
** Scena ''Dunque vedermi vuoi'' (Amelia, Riccardo, Renato, Oscar, Coro) <small>Scena VIII</small>
** Scena finale ''Ella è pura; in braccio a morte'' (Riccardo, Amelia, Oscar, Renato, Samuel, Tom, Coro) <small>Scena VIII</small>
 
==== ''Chiesa dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme).'' ====
==Discografia==
[[File:Asola, Chiesa S.Maria del Lago.jpg|thumb|Chiesa S.Maria del Lago]]
{|class="wikitable"
Iniziata nel [[1569]], fu edificata dove già esisteva una [[cappella]] dedicata a ''Santa Maria'', molto venerata già agli inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]].
!Anno
!Cantanti (Riccardo, Amelia, Renato, Ulrica, Oscar)
!Direttore
!Etichetta
|-
|1943
|[[Beniamino Gigli]], [[Maria Caniglia]], [[Gino Bechi]], [[Fedora Barbieri]], [[Elda Ribetti]]
|[[Tullio Serafin]]
|[[EMI]]
|-
|1956
|[[Giuseppe Di Stefano]], [[Maria Callas]], [[Tito Gobbi]], [[Fedora Barbieri]], [[Eugenia Ratti]]
|[[Antonino Votto]]
|[[EMI]]
|-
|1957
|[[Giuseppe Di Stefano]], [[Maria Callas]], [[Ettore Bastianini]], [[Giulietta Simionato]], [[Eugenia Ratti]]
|[[Gianandrea Gavazzeni]]
|[[EMI]]
|-
|1960
|[[Carlo Bergonzi]], [[Birgit Nilsson]], Cornell MacNeil, [[Giulietta Simionato]], Sylvia Stahlman
|[[Georg Solti]]
|[[Decca]]
|-
|1961
|[[Gianni Poggi]], [[Antonietta Stella]], [[Ettore Bastianini]], [[Adriana Lazzarini]], Giuliana Tavolaccini
|[[Gianandrea Gavazzeni]]
|[[Deutsche Grammophon]]
|-
|1966
|Carlo Bergonzi, [[Leontyne Price]], [[Robert Merrill]], [[Shirley Verrett]], [[Reri Grist]]
|[[Erich Leinsdorf]]
|[[RCA Italiana|RCA]]
|-
|1970
|[[Luciano Pavarotti]], [[Renata Tebaldi]], [[Sherrill Milnes]], [[Regina Resnik]], Helen Donath
|[[Bruno Bartoletti]]
|Decca
|-
|1976
|[[Placido Domingo]], [[Martina Arroyo]], [[Piero Cappuccilli]], [[Fiorenza Cossotto]], Reri Grist
|[[Riccardo Muti]]
|EMI
|-
|1978
|[[José Carreras]], [[Montserrat Caballé]], [[Ingvar Wixell]], Patricia Payne, Sona Ghazarian
|[[Colin Davis (direttore d'orchestra)|Colin Davis]]
|[[Philips Records]]
|-
|1980
|Placido Domingo, [[Katia Ricciarelli]], [[Renato Bruson]], [[Elena Obrazcova]], [[Edita Gruberova]]
|[[Claudio Abbado]]
|Deutsche Grammophon
|-
|1983
|Luciano Pavarotti, [[Margaret Price]], Renato Bruson, [[Christa Ludwig]], [[Kathleen Battle]]
|Georg Solti
|Decca
|-
|1989
|Placido Domingo, Josephine Barstow, [[Leo Nucci]], Florence Quivar, [[Sumi Jo]]
|[[Herbert Von Karajan]]
|Deutsche Grammophon
|-
|1995
|Richard Leech, Michele Crider, [[Vladimir Černov]], Elena Zaremba, Maria Bayo
|[[Carlo Rizzi (direttore d'orchestra)|Carlo Rizzi]]
|Teldec
|}
 
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno a una navata con presbiterio rettangolare e cappelle è stato rimaneggiato secondo il gusto [[barocco]] con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
==DVD parziale==
 
{|class="wikitable"
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'''Assunta'', tela a olio dipinta da ''Orazio Lamberti'' (1552-1612), originario di [[Cento (Italia)|Cento]] di [[Ferrara]], che visse a lungo ad Asola, operando anche a [[Mantova]] e [[Cremona]].
!Anno
 
!Cantanti (Riccardo, Amelia, Renato, Ulrica, Oscar)
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di ''Maria'' e al centro si osserva ''L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra'' nella gloria degli angeli.<ref>{{Cita libro|titolo=Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101}}</ref>
!Direttore
 
!Etichetta
===Architetture civili===
|-
 
|1980
==== ''Palazzo Municipale'' ====
|[[Luciano Pavarotti]], [[Katia Ricciarelli]], [[Louis Quilico]], Bianca Berini, Judith Blegen
[[File:Palazzo Municipale di Asola DSC 0003.jpg|alt=Palazzo Municipale|miniatura|Palazzo Municipale ]]
|[[Giuseppe Patanè]]
Situato nella ''Piazza XX Settembre'', la facciata è caratterizzata da un porticato sormontato da finestroni neoclassici. Nell'angolo nord dell'edificio si apre un'elegante ''Loggia Veneta'' costruita nel [[1610]] su progetto dell'architetto [[Giovanni Battista Lantana|Lantana]], in origine ornata con otto dipinti del [[Il Moretto|Moretto]], poi traslati nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]].
|Pioneer
 
|-
All'interno della sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore e del Consiglio dei Dieci, si possono ammirare le tele raffiguranti [[Doge|Dogi]] e [[Provveditore|Provveditori]] della fortezza di Asola.
|1990
 
|[[Placido Domingo]], Josephine Barstow, [[Leo Nucci]], Florence Quivar, [[Sumi Jo]]
==== ''Fontana di Ercole'' ====
|[[Georg Solti]]
{{vedi anche|Fontana di Ercole (Asola)}}
|TDK
[[File:Fontana di ercole.jpg|thumb|Fontana di Ercole]]
|-
Fontana monumentale raffigurante [[Ercole]] che schiaccia l'[[Idra di Lerna|idra]], copia in marmo dell'opera dello scultore [[Carra|Giovanni Antonio Carra]] ([[XVI secolo]]).
|1991
 
|Luciano Pavarotti, Aprile Millo, Leo Nucci, Florence Quivar, Harolyn Blackwell
==== ''Gran Caffè Liberty Enoteca'' ====
|[[James Levine]]
Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel [[1811]] diventa sede della [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura]] e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty [[Enoteca]]. Conserva interni in stile [[liberty]], ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio [[2006]]. Aperto dal [[1936]].
|[[Deutsche Grammophon]]
 
|-
==== ''Palazzo Monte dei Pegni'' ====
|2001
{{vedi anche|Museo Civico Goffredo Bellini}}
|[[Salvatore Licitra]], [[Maria Guleghina]], [[Ambrogio Maestri]], Mariana Pentcheva, Ofelia Sala
[[File:Asola-Monte dei Pegni.JPG|thumb|Palazzo Monte dei Pegni]]
|[[Riccardo Muti]]
Si trova lungo ''Via Garibaldi'', di fronte alla facciata della [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]]. Fu ristrutturato nel [[1828]] secondo uno stile neoclassico.
|House of Opera
 
|-
La facciata presenta un basamento a [[bugnato]], interrotto da uno schema di arcate ripetute, sul quale poggiano dei semipilastri di ordine dorico. La parte alta è caratterizzata da un fregio a bassorilievo con motivo a [[Bucranio|bucrani]] e drappi. Il frontone centrale con un [[Timpano (architettura)|timpano]] riporta l'iscrizione ''<nowiki>''Congregazione di Carità''</nowiki>.''
|2015
 
|[[Francesco Meli]], [[Hui He]], Luca Salsi, Elisabetta Fiorillo, Serena Gamberoni
Come si legge nell'epigrafe murata nell'atrio, la fondazione del [[Monte di Pietà|Monte dei Pegn]]<nowiki/>i risale al [[1614]] per volere di [[Antonio Priuli]], Provveditore generale di Terraferma. L'abate ''Antonio degli Antoni'' collaborò con il provveditore e lo sostenne nella denuncia e nell'espulsione degli [[Ebrei]] da Asola.
|Andrea Battistoni
 
|Unitel Classica
Ora è sede del [[Museo Civico Goffredo Bellini]].
|}
 
==== ''Palazzo Terzi'' ====
[[File:Asola - Palazzo Terzi.jpg|thumb|Palazzo Terzi]]
Situato in ''Via Garibaldi'', si presenta con una sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò [[Garibaldi]] nel giugno del [[1862]] per parlare agli asolani.
 
Si caratterizza al suo interno per la presenza di un ampio [[giardino all'inglese]] con vegetazione varia ed esotica, che cela sotto il livello del terreno una [[ghiacciaia]] cilindrica sormontata da una cupola in mattoni. Viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: la festa di [[San Rocco]] (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del [[presepe vivente]] organizzato dal gruppo [[Scautismo|scout]] di Asola.
 
L'edificio di proprietà del cav. ''Andrea Terzi'' ([[1819]]-[[1897]]), sindaco di Asola nel ventennio postunitario, ha ospitato nel [[1862]] il generale [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e nel [[1866]] il principe ereditario [[Umberto I di Savoia|Umberto]]. Lo scalone interno culmina infatti con l'affresco dello [[stemma sabaudo]] e ancora oggi si conserva intatta la camera da letto interamente decorata che ospitò l'eroe dei due mondi.
[[File:Asola-Palazzo Beffa Negrini.JPG|miniatura|destra|Palazzo Beffa Negrini]]
 
==== ''Palazzo Beffa Negrini'' ====
Il palazzo del conte [[Antonio Beffa Negrini]], poeta amico del [[Torquato Tasso|Tasso]], con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, è una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che da poco ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo.
 
Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (sec.[[XVI secolo|XVI]]-[[XIX secolo|XIX]]) che testimoniano il nobile passato dell'edificio.
 
Per secoli residenza di una [[Beffa Negrini|casata]] più volte al servizio dei [[Gonzaga]], la costruzione è attribuita a [[Nicolò Sebregondi]], architetto di corte durante il [[XVII secolo]] e artefice della celebre [[Villa La Favorita (Mantova)|Villa La Favorita]].
 
==== ''Teatro sociale'' ====
Sorto negli ultimi anni del [[XIX secolo]] sui resti dell'antica ''Chiesa di Sant'Erasmo'' distrutta intorno al [[1564]].
 
L'edificio, inaugurato nel [[1891]], presenta una facciata tardo-neoclassica e sulla cornice di gronda statue raffiguranti maschere della commedia dell'arte.
[[File:Teatro sociale di Asola DSC 0030.jpg|thumb|Teatro Sociale]]
Cessando di essere utilizzato per spettacoli teatrali, nella seconda metà del [[XX secolo]] è stato usato come sala cinematografica e di conseguenza completamente riadattato negli interni.
 
Sul fianco rimane l'''abside romanica di Sant'Erasmo'' e un epigrafe a ricordo delle origini dell<nowiki>'edificio religioso ''sorto sulle rovine di un tempio di Giove''</nowiki>.
 
==== ''Collegio Schiantarelli'' ====
Situato in ''Via Mazzini'', si presenta con una tipica architettura neoclassica. Costituito da un portico con archi in [[bugnato]] poggiati su pilastri rettangolari e da un primo piano con finestre ad arco, l'edificio termina con un [[Timpano (architettura)|timpano]] centrale.
 
Il conte [[Paolo Tosio|PaoloTosio]] nel [[1829]] commissionò all'architetto [[Rodolfo Vantini|Vantini]] la costruzione del palazzo che avrebbe dovuto ospitare la sua [[pinacoteca]], ora a [[Brescia]].
 
Il palazzo divenne invece nel [[1863]] un [[convitto]]-[[Collegio (educazione)|collegio]] e ancora oggi ne resta l'iscrizione a ricordarne la storia.
 
===Architetture militari===
 
==== [[Castello di Asola]] ====
Il castello di Asola era una [[Rocca (fortificazione)|roccaforte]] presumibilmente risalente al [[XII secolo]]. Fu più volte distrutto e ricostruito, oggi non rimane alcuna traccia.
 
==== Fortezza di Asola ====
E' attestata l'esistenza di una rocca fortificata già dal [[XII secolo]]. All'indomani dell'atto di dedizione, [[Venezia]] promuove un articolato programma di fortificazione della città che si attua dal [[1458]] al [[1483]], rimanendo pressochè immodificato fino alla perdita del ruolo primario di Asola nello scacchiere militare della [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] a favore del baluardo difensivo di [[Orzinuovi]].
 
La fortezza resta così immutata nelle rappresentazioni grafiche, nella sua forma di quadrilatero irregolare, il cui perimetro era delimitato da mura con quattordici torri cilindriche protette all'esterno da un fossato e all'interno da un terrapieno.
 
A nord-est si elevava la ''rocca'', quadrata con torri angolari cilindriche. Due erano le porte: ''Porta Fuori'' a Levante, ''Porta Chiese'' a Ponente, ciascuna protetta da un rivellino.
 
A capo della ''rocca'' vi era un Governatore con un presidio militare, al vecchio [[Castello di Asola|castello]], vicino alla T''orre delle Polveri'', vie era un altro presidio minore, agli ordini di un ''<nowiki>''Magnifico Castellan''</nowiki>.''
 
== Società ==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Asola}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1443}}, ovvero il 14,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|accesso=6 gennaio 2017}}</ref>:
 
# [[Albania]]: 301
# [[Romania]]: 254
# [[Macedonia del Nord]]: 188
# [[Marocco]]: 139
# [[Cina]]: 127
# [[India]]: 99
# [[Ucraina]]: 73
# [[Nigeria]]: 37
# [[Polonia]]: 24
# [[Bangladesh]]: 23
 
===Lingua e dialetti===
{{Vedi anche|Dialetto alto mantovano}}
 
=== Tradizioni e Folclore ===
 
====''Antica Fiera dei Morti'' (1-2 [[Novembre]]) ====
La manifestazione in origine era dedicata allo scambio commerciale e del bestiame: a novembre infatti, finita la vendemmia e seminati i campi, l'anno agricolo si apriva con una delle più solenni festività del mondo contadino, la ''fiera dei santi e dei morti.'' In tale occasione tutt'oggi l'1 e il 2 novembre si celebra ad Asola la fiera omonima, che nel corso degli anni ha assunto un taglio più ricreativo e culturale: oltre alle tradizionali bancarelle di prodotti tipici e articoli da regalo dislocate nelle vie del centro storico e al ''luna-park'' allestito in ''Piazzale Mangeri'', numerose sono le mostre artistiche, fotografiche e filatelico-numismatiche che vengono organizzate dalle associazioni locali negli spazi espositivi della città.
 
====''[[Antonio abate|S.Antonio Abate]]'' ([[17 gennaio|17 Gennaio)]]====
Il culto popolare di [[Antonio abate|S.Antonio]] si caratterizza con il fuoco dei ''<nowiki>''buriel''</nowiki>'' (nelle frazioni) e il consumo augurale di cibi caratteristici: torta dura, focaccia ''(el chisòl)'' e grasso di maiale cotto ''(grèpule).''
 
====''[[San Giovanni Crisostomo]]'' ([[27 gennaio|27 Gennaio]]) ====
E' il Patrono di Asola dal [[1878]], quando la città ottenne dal Senato veneto di poterlo sostituire ai [[Santi Faustino e Giovita]]. La reliquia si trova nella [[Cattedrale di Sant'Andrea (Asola)|Cattedrale]] in un busto d'argento nella cappella a lui dedicata. Il 27 gennaio il busto viene esposto sull'altare maggiore alla devozione dei fedeli in compagnia di altri quattro santi le cinque mitrie). Questa operazione viene eseguita con particolare attenzione perchè dall'aspetto del busto si traggono auspici sull'annata agricola: se il busto è lucido significa che sarà buona anno secco, raccolto abbondante), se è opaco il contrario (anno umido, raccolto scarso).
 
== Cultura ==
=== Musei ===
* [[Museo civico Goffredo Bellini]]
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Lo sviluppo urbanistico [[Risorgimento|post-risorgimentale]] ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX Settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali.
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dall'ex [[Strada statale 343 Asolana|Strada statale 343]] a cui Asola dà il nome
 
La [[stazione di Asola]], posta sulla [[ferrovia Brescia-Parma]], è servita da [[Treno regionale (Italia)|treni regionali]] eserciti da [[Trenord]] e [[Orario cadenzato|cadenzati]] a frequenza oraria<ref>Orario ufficiale Trenitalia, quadro 196</ref> nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]].
 
In passato la stessa offriva coincidenze con due tranvie extraurbane, la [[tranvia Cremona-Asola|Cremona-Asola]], attiva fra il [[1929]] e il [[1955]], e la [[Tranvia Mantova-Asola|Mantova-Asola]], attiva fra il [[1886]] e il [[1933]]<ref>Mario Albertini, Claudio Cerioli, ''Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia'', Editrice Turris, Cremona, 1987, pp.&nbsp;125–133, ISBN 88-85635-89-X.</ref>
 
La città è collegata a Mantova da due linee dell'[[APAM]]: una diretta a [[Castiglione delle Stiviere]] e l'altra a [[Mantova]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Giordano Rivera|[[Lista civica]]<br /><small>Asola la nostra Città</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/storiaamministrativa/storiaamministrativa_comune_ASOLA.csv|titolo=Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente - Comune: Asola|accesso=15 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 13 giugno 1999|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2004]]|[[2009]] |Giovanni Calcina | Lista civica<br /><small>Gruppo Civico Asolano</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 12 giugno 2004|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2009]]|[[2014]] |Giordano Busi | [[Il Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2014]]|[[2019]]|Raffaele Favalli | Lista civica<br /><small>Asola Impegno Comune</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 25 maggio 2014|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |[[2019]]|in carica|Giordano Busi |Lista civica<br /><small>Uniti per Asola</small>|Sindaco|<ref name="Min_Interno" /><ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=45&levsut2=2&lev3=20&levsut3=3&ne1=3&ne2=45&ne3=450020&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
{{F|centri abitati della Lombardia|febbraio 2010}}
*{{Gemellaggio|Germania|Leingarten|2004}}
*{{Gemellaggio|Francia|Lésigny (Senna e Marna){{!}}Lésigny|2004}}
 
== Sport ==
* Associazione dilettanti Pallacanestro Asola
Serie C - Anno di fondazione 1987 - Colori sociali: bianco e blu
* ASD Tennistavolo Asola
La società sportiva asolana si è distinta nel panorama pongistico nazionale fin dagli anni cinquanta. Nel corso degli anni sessanta la formazione asolana di [[tennistavolo]] trova stabile collocazione ai vertici del pongismo nazionale, vincendo per due volte il titolo di campione d'Italia a squadre (1964 e 1970).
Tuttora si presenta con numerose squadre iscritte ai campionati nazionali e regionali e con atleti che vantano anche esperienze internazionali.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Lions Club-Chiese Mantovano, ''Appunti per una storia di Asola / a cura di M. Monteverdi,'' Asola, 1991
* {{cita libro|Bartolomeo|Arrighi|Mantova e la sua provincia|1859||Brescia|}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|nome=Domenico|cognome=Bernoni|titolo=Le vicende di Asola|anno=1876|città=Roma|cid=cidBernoni|ISBN=no}}
* {{cita libro|Antonio|Besutti|Storia di Asola|1952||Mantova}}
* {{cita libro|Renato|Bonaglia|Mantova, paese che vai...|1985|Mantova}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Carlo|Gozzi|Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II|2003|Sometti|Mantova|cid=cidGozzi}} ISBN 88-7495-059-4.
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. I|1999||Mantova|cid=cidMangini1}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Lodovico|Mangini|Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. II|2001||Mantova|cid=cidMangini2}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}} {{NoISBN}}.
*Pro Loco Asola, ''Benvenuti ad Asola <nowiki>''rustica e signora''</nowiki>, Guida'', Asola 2006
*Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, ''La Cattedrale di Asola'', 2015
 
== Voci correlate ==
* [[Assedio di Asola (1483)]]
* [[Assedio di Asola (1516)]]
* [[Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone]]
*[[Fontana di Ercole (Asola)|Fontana di Ercole]]
*[[Fossa Magna]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Un ballo in mascheracommons_etichetta=Asola}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0010FC/ Lombardia Beni Culturali. Comune di Asola.]
* [http://www.magazzini-sonori.it/esplora_contenuti/approfondimenti/ballo_maschera.aspx Un ballo in maschera: ascolta alcune arie dell'opera] su [http://www.magazzini-sonori.it/ Magazzini-Sonori].
* {{cita web|http://opera.stanford.edu/Verdi/Ballo/libretto.html|Libretto}}
* {{cita web|url=http://www.giuseppeverdi.it/page.asp?IDCategoria=168&IDSezione=741&ID=20752|titolo=Parte dello sceneggiato su Verdi del 1982 della RAI in cui si parla dell'opera e dei suoi controversi contenuti}}
*[http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/59_4874ballo_gv.pdf Programma di sala], con libretto e note, per l'allestimento 1999 al Teatro La Fenice di Venezia
*{{IMSLP2|id=Un ballo in maschera (Verdi, Giuseppe)|cname=Un ballo in maschera}}
 
{{Comuni della provincia di Mantova}}
{{OpereVerdi}}
{{Comuni dell'Alto Mantovano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musica classicaLombardia}}
 
[[Categoria:OpereAsola| liriche in lingua italiana]]
[[Categoria:Opere liriche di Giuseppe Verdi]]