Giuseppe Compagnoni e Cadillac DTS: differenze tra le pagine

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{{S|automobili}}
{{Bio
{{Auto
|Nome = Marco Giuseppe
| nome = Cadillac DTS
|Cognome = Compagnoni
| immagine = CadillacDTS.jpg
|Sesso = M
| didascalia =
|LuogoNascita = Lugo
| bandiera = USA
|LuogoNascitaLink = Lugo (Italia)
| costruttore = Cadillac
|GiornoMeseNascita = 3 marzo
| tipo = Berlina
|AnnoNascita = 1754
| inizio_produzione = 2006
|LuogoMorte = Milano
| antenata = Cadillac DeVille
|GiornoMeseMorte = 29 dicembre
| fine_produzione =
|AnnoMorte = 1833
|Epeoca erede = 1700
|Epoca2 esemplari = 1800
| stelleEU =
|Attività = costituzionalista
| stelleEUanno = <!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|Attività2 = letterato
| lunghezza = 5273
|Attività3 = giornalista
| larghezza = 1900
|Nazionalità = italiano
| altezza = 1463
|PostNazionalità = , considerato il "padre del Tricolore"<ref>M. Ridolfi, ''Almanacco della Repubblica. Storia d'Italia attraverso le tradizioni, le istituzioni e le simbologie repubblicane'', Milano, B. Mondadori, 2003, p. 42</ref>
| passo = 2936
|Immagine = Giuseppe Compagnoni.jpg
| peso = 1818
<!-- Sezione altro -->| altre_versioni =
| assemblaggio =
| progetto =
| design =
| design2 =
| altre_antenate =
| altre_eredi =
| famiglia =
| concorrenti = [[Audi A8]]<br/>[[BMW Serie 7]]<br/>[[Mercedes Classe S]]
| note =
| immagine2 = CADDY DTS.jpg
| didascalia2 =
}}
La '''Cadillac DTS''', sigla di "Deville Touring Sedan", è un'[[autovettura]] [[berlina]] di grandi dimensioni, prodotta dalla [[Cadillac]] dal [[2006]].
== Biografia ==
Figlio di Giovanni Compagnoni e di Domenica Ettorri, nacque in una delle migliori famiglie del patriziato locale. Fu avviato agli studi fin da fanciullo, distinguendosi in filosofia e teologia e laureandosi ''cum laude'' nel [[1778]] presso il collegio dei Domenicani lughesi<ref>Non a caso, la via dove sorgeva il convento è stata intitolata proprio a Compagnoni. La scuola di teologia fu attiva fino ai primissimi anni del XX secolo.</ref>. Fu spinto dalla famiglia a prendere i voti
<ref>{{cita libro|Marcello | Savini | Un abate "libertino". Le ''Memorie autobiografiche'' e altri scritti di Giuseppe Compagnoni | 1988 | Banca di Romagna | Lugo}}</ref><ref>Secondo altre fonti il padre, che si era fortemente indebitato, lo indusse a lasciare la famiglia e ad indossare l'abito talare per non gravare sulle spese.</ref>. Dopo l'ordinazione sacerdotale, Compagnoni si candidò al capitolo canonicale della [[collegiata]] lughese<ref>Il capitolo aveva sede nell'odierna parrocchia di San Giacomo Maggiore, in corso G. Mazzini.</ref>, ma fu respinto. Dopo qualche anno di sacerdozio, abbandonò la veste talare<ref>don Mino Martelli, ''Storia di Lugo di Romagna in chiave francescana'', Walberti, Lugo, 1984, p. 237.</ref>.
 
Una versione speciale, modificata in [[passo (veicoli)|passo]] lungo ([[limousine]]), è stata predisposta per l'uso da parte del [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]].
Nel [[1781]] Compagnoni fa pubblicare un ''Ragionamento parentetico'' indirizzato ai popoli delle varie città di Romagna colpite dal terremoto di quell'anno. È probabilmente la sua prima opera a stampa in italiano<ref>Nel 1776, ancora studente, Compagnoni aveva pubblicato uno scritto in latino di sette pagine, ''Jesus Nazarenus verus Messia, et Deus'' ([http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=IT\ICCU\UFEE\012538 scheda bibliografica]).</ref>.
 
==Altri progetti==
Nel [[1782]] un suo poemetto, ''La Fiera di [[Senigallia|Sinigaglia]] o sia saggio sul commercio'', firmato con lo pseudonimo ''Ligofilo'' (termine che egli stesso aveva coniato sull'assonanza [[lingua greca|greca]], "amante della lettura") fu recensito dal periodico bolognese ''[[Memorie Enciclopediche]]'', un giornale di informazione bibliografica nato l'anno precedente. Compagnoni entrò in contatto con il direttore, l'avvocato Giovanni Ristori, e in poco tempo avviò una collaborazione esterna col giornale. Il periodico conteneva (sette pagine su otto) recensioni di opere in lingua italiana appena pubblicate. Ristori apprezzò la cultura enciclopedica del lughese; così come gli piacquero subito le recensioni di Compagnoni, scritte con uno stile ironico e tagliente allo stesso tempo. Ecco un inciso:
{{interprogetto}}
 
{{cadillac}}
[[File:Notizie del mondo 1793.jpg|thumb|upright=0.7|Una prima pagina di ''Notizie del Mondo'' del 1793.]]
{{Portale|automobili}}
[[File:Verbale Compagnoni-1797.jpg|thumb|upright=0.7|Estratto del verbale della storica seduta del 7 gennaio 1797, vergato manualmente da Giuseppe Compagnoni.]]
{{Citazione|È forse interesse del genere umano, che un povero Giornalista si secchi l'anima leggendo questa sorte di libri? Si dice, che ''Ligofilo'' è qualche volta di umor cattivo…|«Memorie Enciclopediche», 1786, vol. XVII, pp. 134-135}}
 
[[Categoria:Automobili Cadillac|DTS]]
Dal [[1784]] Compagnoni comparve nell'elenco dei collaboratori fissi delle ''Memorie'', con la responsabilità delle recensioni nel campo della "metafisica". Nel [[1785]] trovò l'occasione per lasciare la natìa Lugo, dove non trovava più nessun stimolo. In maggio il Ristori gli chiese di sostituirlo temporaneamente alla guida della testata. La proposta fu accettata. Dato però che l'impegno non era retribuito, dovette cercarsi un impiego consono al suo ''status'' sociale. Entrò in servizio come segretario presso la famiglia Bentivoglio d'Aragona. Continuò alacremente a lavorare al giornale, che in quello stesso anno aveva cambiato nome in «Giornale Enciclopedico». Il suo periodo di supplenza alla direzione terminò alla fine di giugno del [[1786]], quando restituì l'incarico a Ristori.
 
Nel [[1787]] Ristori, stanco dei continui contenziosi con la censura pontificia, chiuse il giornale e si trasferì nella [[Repubblica di Venezia]]. Si sciolse il sodalizio professionale, ma poco dopo anche Compagnoni approdò nella capitale della Serenissima. Trovò un incarico presso la nobile famiglia Bentivoglio d'Aragona, svolgendo la mansione di segretario. Collaborò a ''Il Giornalista veneto'', poi passò a dirigere ''Notizie del mondo'' (1789-1794), pubblicato dall'[[editore]] [[Antonio Graziosi]]. Fu la sua prima direzione titolare. In abito talare Compagnoni insegnò come ''ripetitore'' nel doposcuola al Collegio della Villa dei Bentivoglio, detta «Viola». Qui conobbe i patrioti [[Giovanni Battista De Rolandis]] e [[Luigi Zamboni]]<ref>Nel novembre [[1794]] i due patrioti si resero autori del celebre tentativo insurrezionale.</ref>. Durante il decennio di permanenza nella città lagunare - fondamentale per la sua crescita intellettuale - conobbe numerose personalità di spicco, come [[Vincenzo Dandolo]] (con cui diede vita ad un sodalizio che durò sino alla morte dell'intellettuale veneto, negli anni venti dell'Ottocento), [[Antonio Fortunato Stella]] e il conte [[Alessandro Pepoli]], presso la cui tipografia si stampava il ''Mercurio''.
 
Nel [[1794]] Compagnoni abiurò i voti sacerdotali in segno di protesta contro le torture inferte dal [[Tribunale dell'Inquisizione]] ai detenuti. A Venezia fondò un proprio giornale, il mensile ''Mercurio d'Italia'' (gennaio 1796). La rivista aveva sia una veste storico-politica che una veste scientifico-letteraria. Infatti, ne uscivano due versioni (entrambe di circa settanta pagine), il ''Mercurio d'Italia storico-politico'' e il ''Mercurio d'Italia storico-letterario''.<ref>B. Rosada, ''La giovinezza di Niccolò Ugo Foscolo'', Padova, Antenore, 1992, p. 66; M. Berengo (a cura di), ''Giornali veneziani del Settecento'', Milano, Feltrinelli, 1962, p. LXI.</ref>
 
Nell'ottobre 1796 {{chiarire|o 1797?}}, sull'onda dei rivolgimenti che stavano attraversando la penisola dopo l'invasione francese, lasciò Venezia per [[Ferrara]].
 
Abbracciate le idee [[Illuminismo|illuministe]], fu segretario generale della [[Repubblica Cispadana]]. Eletto deputato al Congresso di [[Reggio Emilia]], presentò numerose tesi, tra cui alcune riguardanti le tasse e l'istruzione. Il 7 gennaio [[1797]] propose per primo che si rendesse «universale lo ''Stendardo'' o bandiera Cispadana di tre colori: ''Verde, Bianco e Rosso'' e che questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana e che questa debba portarsi da tutti»<ref>M. Ridolfi, ''op. cit.'', p. 42.</ref>. Tenne anche un importantissimo discorso sulla necessità di separare il potere civile da quello ecclesiastico il successivo 25 gennaio.
 
Nello stesso anno, l'amministrazione cispadana gli affidò, all'[[Università di Ferrara]], la prima cattedra in Europa di [[Diritto costituzionale]].<ref>Nome originale del corso: ''Diritto costituzionale cispadano e giuspubblico universale''.</ref>
 
[[File:Monitorecisalpino.gif|thumb|left|upright=0.6|Una prima pagina del ''Monitore Cisalpino'' del 1798.]]
In seguito alla fusione tra la Cispadana e la Cisalpina in un'unica entità, Compagnoni si trasferì a [[Milano]], dove ricoprì varie cariche istituzionali - di deputato prima e di membro della Cassazione poi - sino al ritorno degli austriaci nel 1799.<br/>
Nella capitale lombarda fondò un nuovo giornale, il ''Monitore Cisalpino'' (maggio [[1798]]). Compagnoni ottenne una sovvenzione pubblica di 2.000 lire.<ref>Citato in [[Renzo De Felice]], ''Il triennio giacobino in Italia (1796-1799)'', Bonacci, Roma, 1990, p. 136.</ref> Il suo giornale era teso a diffondere in Italia il pensiero del Direttorio. Entro il primo anno di vita Compagnoni cedette la testata al conte Luigi Bossi ed entrò in servizio come funzionario dell'amministrazione cisalpina.
 
Riparato a [[Parigi]] a causa dell'invasione Austro-Russa guidata dal generale [[Alexander Suvarov]] (1799), ritornò nella capitale lombarda subito dopo la vittoria francese a [[Battaglia di Marengo|Marengo]] (1800). Divenuto funzionario di carriera nella Cisalpina, poi divenuta Repubblica Italiana ed in seguito Regno d'Italia, ricoprì - tra le altre - la carica di segretario del Consiglio di Stato.
Per iniziativa di Bonaparte, fu insignito della Corona di ferro, massima onorificenza civile.
 
Alla caduta di Napoleone (1814), Compagnoni dovette lasciare le cariche statali assunte durante il Regno d'Italia. Si dedicò all'attività di letterato e poligrafo, con le quali integrò l'assegno della pensione (l'amministrazione asburgica però non gli riconobbe le pensioni che gli spettavano per le cariche ricoperte nel precedente quindicennio). Collaborò principalmente con gli stampatori [[Antonio Fortunato Stella]] e Giambattista [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]]. Nonostante alcuni attriti con il nuovo regime, collaborò anche con riviste filo-austriache, come la «Biblioteca Italiana», pur non rinnegando mai il suo credo politico.
 
Visse il resto della sua vita a Milano, divenuta la sua patria di adozione.
 
== Opere ==
Giuseppe Compagnoni fu uno scrittore molto prolifico; fu autore di cinquanta opere originali, raccolte in oltre cento volumi. Tra i suoi scritti più importanti si ricordano:
* ''La Fiera di Sinigaglia o sia saggio sul commercio'' (1782)
* [http://books.google.it/books?id=OkgDAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=%22giuseppe+compagnoni%22+%22arcani+svelati%22&hl=it&ei=t2YoTZn_FMf5sgaXpLTAAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCYQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false ''Gli Arcani svelati, o sia il Cagliostrismo smascherato''] (1791)
* ''Lettere piacevoli se piaceranno'' (raccolta dell'epistolario tra Compagnoni e il marchese [[Francesco Albergati Capacelli]], Venezia 1792). Una di tali lettere è il famoso ''Saggio sugli Ebrei e sui Greci''
* ''Chimica per le donne'' (1796), pubblicato a Venezia per i tipi della tipografia di Alessandro Pepoli presso Antonio Curti, è un trattato di [[chimica]] rivolto alle sole donne, a quel tempo ancora in gran parte escluse dall'apprendimento delle materie scientifiche. L'opera fu scritta in collaborazione con Vincenzo Dandolo, chimico e grande amico di Compagnoni
* ''Epicarmo ossia lo Spartano. Dialogo di Platone ultimamente scoperto'' (1797)
* Dalle lezioni all'[[Università di Ferrara]] scaturirono le idee contenute nella sua opera più importante e originale: ''Elementi di diritto costituzionale democratico, ossia Principj di giuspubblico universale'' (1798), in cui raccolse le lezioni di [[diritto costituzionale]] da lui tenute all'[[Università di Ferrara]]<ref>Giuseppe Compagnoni comincia a essere riconosciuto e citato ufficialmente anche come primo costituzionalista d'Europa. Così nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia del pensiero politico'' diretta da Roberto Esposito e Carlo Galli (Editore Laterza), e nel ''Dizionario Costituzionale'' a cura di Michele Ainis (Editore Laterza).</ref>. L'Autore concepisce il diritto come determinato e prodotto dal bisogno umano. Inoltre prende posizione contro la pena di morte (in assoluto) ricordando che «il segno che Dio pose a Caino perché nessuno l'uccidesse potrebbe facilmente riguardarsi come un simbolo della verità che qui esprimo». Nell'ultima parte dell'opera si delineavano i presupposti di una democrazia rappresentativa.
* Compagnoni divenne noto in ambito letterario per aver scritto [http://books.google.it/books/reader?id=Yrw-AAAAYAAJ&printsec=frontcover&output=reader ''Le veglie del Tasso''] (Parigi, 1800), di stile pre-[[Romanticismo|romantico]], e che al tempo divenne famosa in quanto creduta essere un'opera sconosciuta di [[Torquato Tasso]], finché non si scoprì che il vero autore era Compagnoni. Grazie a ciò, fu tradotta in varie lingue e apprezzata in vari paesi.
* ''Storia Dei Tre Imperi: [http://books.google.it/books?id=_NknAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=%22giuseppe+compagnoni%22+latino+greco&source=bl&ots=LnEW2AvI7z&sig=xHLGsK1KqI-KT-iEk5Ky2NZ3rgY&hl=it&ei=vacnTezMHoeWswbTmPWiAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CDkQ6AEwBg#v=onepage&q&f=false ''Russo''], Austriaco, [http://books.google.it/books/reader?id=G9oCAAAAYAAJ&printsec=frontcover&output=reader&pg=GBS.PP7 ''Ottomano''];
* Dagli studi sulla giovane democrazia americana nacque una monumentale [http://books.google.it/books?id=VN8RAAAAYAAJ&pg=PA217&dq=%22giuseppe+compagnoni%22+America+volume+1&hl=it&ei=WCwoTd3qMtGKswac98TJAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CCsQ6AEwAQ#v=onepage&q&f=false ''Storia dell'America''], in ventotto volumi. Compagnoni può essere considerato, insieme a [[Carlo Botta]] e [[Carlo Cattaneo]], uno dei primi americanisti italiani<ref>Marcello Savini, curatore delle opere di Compagnoni, intervistato da ''[[La Voce di Romagna]]'' l'8 gennaio 2009.</ref>.
* ''Anti-Mitologia'' (sermone in versi sciolti), Milano 1825, nel quale l'Autore attaccò polemicamente [[Vincenzo Monti]].
* ''Teorica Dei Verbi Italiani'', grammatica della lingua italiana
* ''Memorie autobiografiche'', volume di ricordi (1825)
* ''Vita letteraria del cav. Giuseppe Compagnoni scritta da lui medesimo'' (1834)
* ''Opere di Procopio di Cesarea, Storia segreta e gli Edifizii'', Milano, 1828.
 
== Intitolazioni ==
L'Istituto Tecnico Commerciale di Lugo, fondato nel [[1937]], è intitolato dal 1963 a Giuseppe Compagnoni.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita web|http://www.comune.lugo.ra.it/notizie/comune.../biografia_compagnoni.pdf|Biografia}}
* {{cita web|http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/compagnoni.html|L'Abate Giuseppe Compagnoni}}
* Martino Bianchi (tesi di laurea), ''Alle origini del costituzionalismo nel pensiero politico italiano:Giuseppe Compagnoni'' [http://www.academia.edu/3068922/Alle_origini_del_costituzionalismo_nel_pensiero_politico_italiano_Giuseppe_Compagnoni (versione digitalizzata)]
* ''Giornali del Settecento fra Granducato e Legazioni : atti del convegno di studi, Firenze, 17-19 maggio 2006'', a cura di Silvia Capecchi, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2008
* ''Giuseppe Compagnoni: un intellettuale tra giacobinismo e restaurazione'', a cura di Sante Medri, Bologna, Edizioni Analisi, 1993
* Roberto Ellero, ''Giuseppe Compagnoni e gli ultimi anni della Repubblica di Venezia'', Roma, Jouvence, 1991
* Marcello Savini, ''Un abate "libertino". Le "Memorie autobiografiche" e altri scritti di Giuseppe Compagnoni''. 1988, Banca di Romagna, Lugo.
* ''Biografie e ritratti di 24 uomini illustri romagnuoli'', Hercolani Editore, Forlì 1836, vol. II, pp.&nbsp;2–14.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-compagnoni_(Dizionario-Biografico)/|G. Gullino, ''Compagnoni Giuseppe'', in «Dizionario Biografico degli Italiani»}}
* {{cita web|http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/cronologia_del_tricolore.html|Cronologia degli avvenimenti che furono alle origini del tricolore della bandiera nazionale italiana}}
* {{cita web|http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/giovanni1.html|Alcuni testi rari sull'origine della Bandiera Nazionale Italiana}}
* Luca Mannori, {{cita web|http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/15/0623.pdf|Giuseppe Compagnoni, costituzionalista russoviano}}
* {{cita web|http://www.classicitaliani.it/tasso/critica/Compagnoni_Veglie_Tasso.htm|Prefazione de ''Le Veglie di Tasso''}}
* {{cita web|url=http://www.giornalismoestoria.it/getpage.aspx?id=321&padre=Editoriali&idpadre=251|titolo=Scheda sul ''Monitore Cisalpino''}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Personalità del Primo Impero francese]]