Fonti di energia rinnovabili e Sano: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Kasirbot (discussione | contributi)
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo az:Bərpa olunan enerji
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{S|centri abitati della prefettura di Tochigi}}
{{Sorgenti di energie rinnovabili}}
{{Divisione amministrativa
In [[ingegneria energetica]] con il termine '''energie rinnovabili''' si intendono le forme di [[energia]] prodotte da [[fonte di energia|fonti di energia]] che per loro caratteristica intrinseca ''si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate<ref>Y.Cengel, M.Boles. Thermodynamics. An Engineering Approach.</ref> o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani"'' e, per estensione, il cui utilizzo ''non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future''. Sono dunque forme di [[energia alternativa|energia alternative]] alle tradizionali fonti fossili e molte di esse hanno la peculiarità di essere anche [[energia pulita|energie pulite]] ovvero di non immettere in [[atmosfera terrestre|atmosfera]] sostanze nocive e/o [[cambiamenti climatici|climalteranti]] quali ad esempio la [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]]. Esse sono dunque alla base della cosiddetta [[economia verde]].
|Nome = Sano
|Nome ufficiale = 佐野市
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = JPN
|Grado amministrativo = 5
|Tipo = [[Città del Giappone|città]]
|Divisione amm grado 1 = Kantō
|Divisione amm grado 2 = Tochigi
|Divisione amm grado 4 = no
|Divisione amm grado 3 = no
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale = 36.314167
|Longitudine decimale = 139.578611
|Latitudine gradi =
|Latitudine minuti =
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS =
|Longitudine gradi =
|Longitudine minuti =
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW =
|Altitudine =
|Superficie = 356.07
|Note superficie =
|Abitanti = 123057
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 1-11-2007
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale = 09204-5
|Prefisso =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Sano in Tochigi prefecture it.svg
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.city.sano.lg.jp/index.html
}}
 
{{nihongo|'''Sano'''|佐野市}} è una [[città del Giappone|città giapponese]] della [[prefettura di Tochigi]].
==Descrizione==
 
Sono comunemente considerate tali l'[[energia idroelettrica]], quella [[energia solare|solare]], [[energia eolica|eolica]], [[Energia marina|marina]] e [[energia geotermica|geotermica]], ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Al contrario, le energie "non rinnovabili", sia per avere lunghi periodi di formazione, di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali [[petrolio]], [[carbone]], [[gas naturale]]), sia per essere presenti in riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana (in particolare l'[[isotopo]] 235 dell'[[uranio]], l'elemento attualmente più utilizzato per produrre [[energia nucleare]]), sono limitate nel futuro. La classificazione delle diverse fonti è comunque soggetta a molti fattori, non necessariamente scientifici, il che crea disuniformità di classificazione.
 
Esse sono ancora allo stadio di ipotesi o in fase di sviluppo; non è quindi sempre chiaro il loro costo a regime, nonché il reale potenziale o peso sul [[consumo di energia nel mondo|fabbisogno di energia elettrica mondiale]] rispetto alle fonti di energia tradizionali quali [[combustibili fossili]] ed [[energia nucleare]], vuoi anche per la non programmabilità di alcune di queste fonti (come [[fotovoltaico]] e [[energia eolica|eolico]]).
 
== Energia rinnovabile, sostenibile e fonti alternative ==
Se la definizione in senso stretto di "energia rinnovabile" è quella sopra enunciata, spesso vengono usate come sinonimi anche le locuzioni "energia sostenibile" e "fonti alternative di energia".<br />
Esistono tuttavia delle sottili differenze:
* '''[[Energia sostenibile]]''' è una modalità di produzione ed uso dell'energia che permette uno [[sviluppo sostenibile]]: ricomprende dunque anche l'aspetto dell'efficienza degli usi energetici.
* '''[[Fonti alternative di energia]]''' sono invece tutte quelle fonti di energia "non [[combustibili fossili|fossili]]", ovvero diverse dagli [[idrocarburi]] o il carbone; rientra tra queste, ad esempio, anche l'[[energia nucleare]], considerata alternativa all'uso di idrocarburi e carbone.
 
Tuttavia, non esiste una definizione univoca dell'insieme delle fonti rinnovabili, esistendo in diversi ambiti diverse opinioni sull'inclusione o meno di una o più fonti nel gruppo delle "rinnovabili". Secondo la normativa di riferimento italiana, vengono considerate "rinnovabili":
{{quote|...il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici.|<ref>DL 16 marzo 1999, n.79, art. 2,15 [http://www.grtn.it/ita/pubblicazioni/norm03.pdf GSE-GRTN: "Normativa di riferimento", elenco norme di riferimento, PDF]</ref>}}
[[File:Sunrise over Nordgermersleben.jpg|thumb|500px|Sole e vento: due fonti di energia rinnovabile]]
 
Rientrerebbero in questo campo dunque:
* [[energia geotermica]]
* [[energia idroelettrica]]
* [[energia marina]]
** [[energia delle correnti marine]]
** [[energia a gradiente salino]] (osmotica)
** [[energia mareomotrice]] (o delle maree)
** [[energia del moto ondoso]]
** [[energia talassotermica]] (OTEC)
* [[energia solare]]
** [[solare termico]] e [[solare termodinamico|termodinamico]]
** [[impianto fotovoltaico|solare fotovoltaico]]
* [[energia eolica]]
* [[biomassa|energia da biomasse]] (o [[agroenergie]])
** [[biocarburante|biocarburanti]], [[gassificazione]], [[biogas]]
** [[olio (carburante)|oli vegetali]]
** [[olio (carburante)|olio di alghe]]
** [[cippato]]
* [[energia o cogenerazione da acqua di falda]]
 
Una distinzione che spesso viene fatta in tale ambito è quella tra fonti rinnovabili "classiche" (essenzialmente idroelettrico e geotermia) e fonti rinnovabili "nuove" (anche dette "''NFER''"), tra cui vengono generalmente incluse l'energia solare, eolica e da biomassa.
 
Nell'ambito della [[produzione di energia elettrica]] le fonti rinnovabili vengono inoltre classificate in "''fonti programmabili''" e "''fonti non programmabili''', a seconda che possano essere programmate in base alla richiesta di energia oppure no. Secondo la definizione del [[Gestore dei Servizi Energetici]] (GSE, anche conosciuto come GRTN), nel primo gruppo rientrano "''impianti idroelettrici a serbatoio e bacino, rifiuti solidi urbani, biomasse, impianti assimilati che utilizzano combustibili fossili, combustibili di processo o residui''", mentre nel secondo gruppo (non programmabili) si trovano "''impianti di produzione idroelettrici fluenti, eolici, geotermici, fotovoltaici, biogas''"<ref>fonte [[Gestore Servizi Elettrici|GSE]] - [http://www.grtn.it/news/documenti/7465_20070424COMUNICATOSTAMPACURVACIP6.PDF comunicato stampa]</ref>.
 
Talvolta, in alcuni ambiti, anche [[risparmio energetico]] ed [[efficienza energetica]] sono considerate - per estensione - "fonti rinnovabili"<ref>[[Maurizio Pallante]], "L'uso razionale dell'energia. Teoria e pratica del negawattora", ISBN 88-339-1035-0</ref>, sebbene a rigore tali tematiche facciano parte dell'utilizzo razionale dell'energia, e non della loro produzione. Taluni, ancora, considerano questi due aspetti, legati all'uso piuttosto che alla produzione, all'interno della categoria dell'''[[energia sostenibile]]''.
 
La tematica si intreccia anche con il problema del [[riscaldamento globale]] e delle emissioni di CO<sub>2</sub>: una definizione parallela di energie rinnovabili riguarda quindi anche il fatto che esse non contribuiscano all'aumento dell'[[effetto serra]] (pur fra difficoltà di effettiva verifica delle emissioni effettive e reali di tutta la filiera energetica/produttiva), sebbene anche in questo caso sia più rigoroso parlare di energia sostenibile, essendo l'accento posto sugli effetti ambientali della produzione di energia, piuttosto che sulle fonti da cui viene ottenuta.
 
=== Il caso dell'incenerimento dei rifiuti ===
A proposito dell'incenerimento dei [[rifiuti]] (in Italia anche detta "[[termovalorizzazione]]"), è da notare che solo in Italia (in violazione delle direttive europee in materia) viene considerata rinnovabile totalmente l'energia prodotta dalla termovalorizzazione laddove la UE considera invece "rinnovabile" solo la parte organica dei rifiuti (ovvero gli scarti biodegradabili)<ref>
La Commissione Europea, in data 20 novembre 2003, in merito alla distorsione della normativa comunitaria in Italia in riferimento all'inclusione della parte non biodegradabile dei rifiuti quale fonte di energia rinnovabile, si è così espressa:
{{quote|La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell'articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità (1), la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile.<br />
La direttiva intende principalmente promuovere un maggiore uso di fonti energetiche rinnovabili nella produzione di elettricità ma non istituisce un regime di sostegno finanziario al riguardo. Entro il mese di ottobre 2005 la Commissione presenterà una relazione sui vari regimi di sostegno vigenti negli Stati membri e, se del caso, correderà tale relazione di una proposta di quadro comunitario per l'elaborazione di regimi di incentivazione per l'energia prodotta da fonti rinnovabili, come ad esempio i «certificati verdi».
Per quanto riguarda l'ammissibilità agli incentivi previsti per le fonti di energia rinnovabili, le disposizioni della direttiva 2001/77/CE si limitano a stabilire che il regime di sostegno deve esplicarsi «nel rispetto degli articoli 87 e 88 del trattato».
La normativa nazionale che annovera i rifiuti non biodegradabili tra le fonti di energia rinnovabili deve pertanto essere conforme alle norme della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente (2).<br />
Risulta chiaro che le disposizioni specifiche della disciplina comunitaria relative agli aiuti destinati alle fonti energetiche rinnovabili (punti E.1.3 e E.3.3) sono applicabili soltanto alle fonti rinnovabili che rispondono alla definizione dell'articolo 2 della direttiva 2001/77/CE (cfr. punto 6 e nota a piè di pagina 7 della disciplina comunitaria). Le suddette disposizioni non si applicano pertanto agli aiuti per la produzione di energia da rifiuti non biodegradabili. Tali aiuti possono tuttavia essere conformi alle disposizioni relative agli aiuti al funzionamento concessi per la gestione dei rifiuti (punto E.3.1 della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente).<br />
Gli obiettivi della direttiva 2001/77/CE vanno considerati congiuntamente ai principi stabiliti dalla strategia comunitaria in materia di gestione dei rifiuti. Le disposizioni nazionali che prevedono aiuti non differenziati (riguardanti quindi anche la frazione non biodegradabile) per l'incenerimento dei rifiuti devono dimostrare che sono compatibili con il principio della prevenzione della produzione di rifiuti e che non costituiscono un ostacolo al reimpiego e al riciclaggio dei rifiuti stessi.
La Commissione esaminerà attentamente le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative messe in applicazione dagli Stati membri per conformarsi alla direttiva 2001/77/CE.<br />
(1)Per «biomassa» si intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani [cfr. articolo 2, comma 1 del Decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003 che ha recepito la norma europea per quanto riguarda strettamente la definizione di biomassa].
(2) GU C 37 del 3.2.2001.”|[[Commissione Europea]], ''C 78 E/192 Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea IT 27.3.2004''}}
</ref>.
<br />Fonte rinnovabile, per la UE, significa quindi riproducibile dal Sole attraverso la [[fotosintesi]] e la [[catena trofica]].
 
Tale posizione è condivisa da gran parte dei movimenti ambientalisti, per i quali deve essere scartata da tale computo l'energia prodotta dai [[rifiuti solidi urbani]], in quanto questi sono prodotti anche con [[Combustibili fossili|materie prime fossili]] o prodotti sintetici non biodegradabili. La sola parte organica dei rifiuti sarebbe dunque da considerarsi realmente "rinnovabile".
 
=== Il caso del nucleare ===
Sebbene "non fossile", l'[[energia nucleare]] non è annoverabile fra le rinnovabili poiché basata sullo sfruttamento di riserve combustibili limitate di origine minerale, in particolare per quanto riguarda l'[[energia nucleare|energia da fissione]] e il ciclo di reazione che si basa sull'[[uranio]]-235 come combustibile (ovvero in pratica il ciclo quasi esclusivamente sfruttato allo stato attuale).
Sono peraltro ormai noti da diversi decenni (ma finora di limitato utilizzo per problemi tecnici e di sicurezza) cicli di reazione nucleare [[reattore nucleare autofertilizzante|autofertilizzante]] che, sfruttando il più abbondante uranio-238 (più del 99% del totale), promettono di prolungare la durata delle riserve di minerale. Analogo discorso può essere fatto a proposito dell'uso del [[torio]]-232, combustibile nucleare naturale più abbondante dell'uranio che sarebbe utilizzabile sia in reattori tradizionali che in autofertilizzanti.
 
Anche la Commissione europea si è espressa affermando che il nucleare non è considerabile come fonte rinnovabile<ref>[http://www.roadmap2050.eu/ Roadmap 2050<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
In prospettiva più lontana è allo studio lo sfruttamento dell'[[energia nucleare|energia nucleare da fusione]] nel ciclo del [[deuterio]] e [[trizio]]: prodotta a partire da elementi in pratica inesauribili in natura, è pertanto anche da considerarsi energia rinnovabile secondo la definizione data sopra.
 
Una argomentazione per avallare non tanto la "rinnovabilità" quanto la "sostenibilità" dell'energia nucleare è la mancata produzione di anidride carbonica durante il processo di fissione nelle centrali nucleari. Viene tuttavia evidenziato che lo scavo del minerale, la sua raffinazione, l'arricchimento, il riprocessamento e lo stoccaggio delle [[scorie radioattive]] comportano comunque elevati consumi energetici e quindi una certa produzione di CO2, sebbene ciò avvenga (in misura diversa) anche per la produzione da altre fonti energetiche.
 
=== Il caso della geotermia ===
Anche sulla classificazione dell'energia geotermica non esiste uniformità di giudizio, in quanto è stata rilevata e osservata la possibilità di esaurimento di un campo geotermico. Inoltre la produttività dei pozzi tende a diminuire nel tempo, anche del 30% in dieci anni.<ref>[http://www.ecquologia.it/cms/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=1585 Carlo Balducci - La geotermia sull'Amiata (18 febbraio 2006)]</ref>
 
== Dettagli sulle fonti rinnovabili ==
=== Fonti rinnovabili classiche ===
[[File:Hydroelectric ita.png|thumb|right|230px|Sezione laterale di una diga idroelettrica]]
[[File:West Ford Flat Geothermal Cooling Tower.JPG|thumb|right|230px|Una centrale geotermoelettrica presso [[The Geysers]], nella California del nord, di circa 750 MW di potenza.]]
Le fonti rinnovabili generalmente dette "classiche" sono quelle che vengono sfruttate per la produzione di energia elettrica fin dall'inizio dell'età industriale.
Le prospettive di uso futuro dipendono dall'esplorazione delle risorse potenziali disponibili, in particolare nei paesi in via di sviluppo e dalle richieste in relazione all'ambiente e all'accettazione sociale.
 
Tra le più antiche si trovano certamente le [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]], che hanno il vantaggio di avere lunga durata (molte delle centrali esistenti sono operative da oltre 100 anni). Inoltre le centrali idroelettriche sono pulite e hanno poche emissioni. Tuttavia si è scoperto che le emissioni sono apprezzabili soltanto se associate con bacini poco profondi in località calde (tropicali), sebbene in generale le centrali idroelettriche producano molte meno emissioni nel loro "ciclo vitale" rispetto agli altri tipi di produzione di energia. Altre critiche dirette alle grosse centrali idroelettriche a bacino includono lo spostamento degli abitanti delle zone in cui si decide di fare gli invasi necessari alla raccolta dell'acqua e il rilascio di grosse quantità di biossido di carbonio durante la loro costruzione e l'allagamento della riserva.<ref>[http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn7046 Lo sporco segreto dell'energia idroelettrica rivelato (en)] ''New Scientist'', 24 febbraio 2005.</ref>
 
L'energia prodotta da fonte idroelettrica, che ebbe un ruolo fondamentale durante la crescita delle reti elettriche nel [[XIX secolo|XIX]] e nel [[XX secolo]], sta sperimentando una rinascita della ricerca nel [[XXI secolo]]. Le aree con più elevata crescita nell'idroelettrico sono le economie asiatiche in forte crescita, con la Cina in testa; tuttavia anche altre nazioni asiatiche stanno installando molte centrali di questo tipo. Questa crescita è guidata dai crescenti costi energetici e il desiderio diffuso di generazione energetica "in casa", pulita, rinnovabile ed economica.
 
Le [[energia geotermica|centrali geotermiche]] possono funzionare 24 ore al giorno, fornendo un apporto energetico di base e nel mondo la capacità produttiva potenziale stimata per la generazione geotermica è di 85 GW per i prossimi 30 anni. Tuttavia l'energia geotermica è accessibile soltanto in aree limitate del mondo, che includono gli [[Stati Uniti]], l'[[America centrale]], l'[[Indonesia]], l'[[Africa]] orientale, le [[Filippine]] e l'[[Italia]]. Il costo dell'energia geotermica è diminuito drasticamente rispetto ai sistemi costruiti negli anni '70.<ref name="IEA">International Energy Agency (2007).
[http://www.iea.org/textbase/papers/2006/renewable_factsheet.pdf ''Le rinnovabili nella produzione energetica globale: Un foglio di eventi dell'IEA'' (en)], OECD, 34 pagine.</ref> La generazione di calore per il [[Energia geotermica|riscaldamento geotermico]] può essere competitiva in molti paesi in grado di produrlo, ma anche in altre regioni dove la risorsa è a una temperatura più bassa.
 
La geotermia si rivolge alla ricerca e allo sfruttamento dell'energia di campi geotermici o di altre manifestazioni utilizzabili dal calore terrestre anche per utilizzi non collegati alla produzione di energia elettrica. Questa energia viene trasferita alla superficie terrestre attraverso i movimenti convettivi del magma o tramite le acque circolanti in profondità. Gli impianti geotermici possono essere usati per il riscaldamento, rinfrescamento degli edifici e produzione di acqua calda.
 
Gli impianti geotermici possono essere di due tipi:
*a sonda verticale: le tubazioni vengono inserite verticalmente nel terreno fino a profondità di 150 mt. per il prelievo di calore dal sottosuolo;
*a sonda orizzontale: le tubazioni in questo caso sono inserite in modo orizzontale nel terreno, e svolgono lo stesso ruolo delle precedenti. L'unico inconveniente è che occuperanno molto più sottosuolo rispetto all'altra tipologia di suolo. Solitamente sono inserite a 2 metri di profondità.
 
=== Nuove fonti di energia rinnovabile ===
Il mercato per le tecnologie delle ''NFER'' è forte e in crescita principalmente in paesi come la [[Germania]], la [[Spagna]], gli [[Stati Uniti]] e il [[Giappone]]. La sfida è allargare le basi di mercato per una crescita continuativa in tutto il mondo. La diffusione strategica in un paese non solo riduce i costi della tecnologia per gli utenti locali, ma anche per quelli negli altri paesi, contribuendo a una riduzione generale dei costi e al miglioramento delle prestazioni.<ref name="IEA"/>
 
I sistemi di [[riscaldamento solare]] sono tecnologie di seconda generazione ben conosciute e generalmente consistono di collettori termici solari, un sistema fluidodinamico per trasferire il calore dal collettore al punto di utilizzo e un serbatoio o una cisterna per lo stoccaggio del calore per usi successivi. Tali sistemi possono essere usati per riscaldare l'acqua domestica, quella delle piscine o per riscaldare ambienti.<ref>[http://www.rmi.org/sitepages/pid705.php Riscaldamento solare dell'acqua]</ref> Il calore può anche essere usato per applicazioni industriali o come sorgente energetica per altri usi, come i dispositivi di raffreddamento.<ref>[http://www.iea-shc.org/task25/index.html Condizionamento dell'aria degli edifici assistito dal sole]</ref> In molte zone climatiche un sistema di riscaldamento solare può fornire una percentuale molto alta (dal 50 al 75%) dell'energia necessaria a riscaldare l'acqua domestica.
[[File:SolarPowerPlantSerpa.jpg|230px|right|thumb|Centrale elettrica solare da 11 MW vicino a [[Serpa]], in [[Portogallo]]]]
 
Negli anni '80 e nei primi anni '90 la maggior parte dei moduli fotovoltaici fornivano energia elettrica soltanto per le regioni isolate (non raggiungibili dalla rete elettrica), ma circa dal 1995 gli sforzi industriali si sono concentrati in modo considerevole sullo sviluppo di pannelli fotovoltaici integrati negli edifici e centrali allacciate alla rete elettrica. Attualmente la centrale fotovoltaica più grande del mondo si trova in [[Germania]] (Waldpolenz) con 30 MW di picco e un progetto di estensione a 40 MW<ref>http://www.pvresources.com/en/top50pv.php</ref>, mentre quella più grande del nord America si trova presso la [[Nellis Air Force Base]] (15 MW).<ref name=prn1>[http://www.prnewswire.com/cgi-bin/stories.pl?ACCT=ind_focus.story&STORY=/www/story/04-23-2007/0004571089&EDATE=MON+Apr+23+2007,+08:00+AM Comincia la costruzione della più grande centrale fotovoltaica negli Stati Uniti presso la base aerea di Nellis]</ref><ref>[http://www.nellis.af.mil/news/story.asp?id=123079933 Nellis attiva il più grande array fotovoltaico americano]</ref> Ci sono proposte per la costruzione di una centrale solare nel [[Victoria (Australia)|Victoria]] in [[Australia]], che diverrebbe la più grande al mondo con una capacità produttiva di 154 MW.<ref>[http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/article613720.ece Gli avanzamenti dell'Australia con l'energia solare] ''The Times'', 26 ottobre 2006.</ref><ref>[http://www.solarsystems.com.au/projects.html Progetti di centrali solari]</ref> Altre grosse centrali fotovoltaiche, progettate o in costruzione, includono la centrale elettrica "Girrasol" (da 62 MW),<ref>[http://www.renewableenergyaccess.com/rea/news/story?id=39442 Avanza silenziosamente il progetto della centrale fotovoltaica da 62 MW ] ''Renewable Energy Access'', 18 novembre 2005.</ref> e il "Parco Solare di Waldpolenz" in Germania (da 40 MW).<ref>[http://www.juwi.de/international/information/press/PR_Solar_Power_Plant_Brandis_2007_02_eng.pdf La più grande centrale fotovoltaica in costruzione nella Germania orientale]</ref>
[[File:Wind 2006andprediction en.png|thumb|300px|left|Energia prodotta tramite l'eolico nel mondo e previsione dal 1997 al 2010, sorgente: [http://www.wwindea.org/ WWEA]]]
 
Alcune delle rinnovabili di seconda generazione, come l'eolico, hanno grossi potenziali di crescita e hanno già raggiunto dei bassi costi di produzione, comparabili con quelli delle altre fonti di energia. Alla fine del 2006 la capacità di produzione mondiale tramite generatori eolici era di 74,223 [[megawatt]] e nonostante attualmente fornisca meno dell'1% del fabbisogno mondiale, produce circa il 20% dell'elettricità in [[Danimarca]], il 9% in [[Spagna]] e il 7% in [[Germania]].<ref>[http://www.gwec.net/uploads/media/07-02_PR_Global_Statistics_2006.pdf Il mercato globale dell'eolico continua il suo boom – 2006 un altro anno record]</ref><ref>[http://www.ibtimes.com/articles/20070425/european-wind-companies-grow-in-u-s.htm Crescono le compagnie Europee per l'eolico negli Stati Uniti]</ref> Tuttavia esistono alcune resistenze al posizionamento delle turbine in alcune zone per ragioni estetiche o paesaggistiche. Inoltre in alcuni casi potrebbe essere difficile integrare la produzione eolica nelle reti elettriche a causa dell'"aleatorietà" dell'approvvigionamento fornito.<ref name="IEA"/>
[[File:EthanolPetrol.jpg|right|230px|thumb|Informazioni su una pompa di benzina arricchita all'etanolo, California.]]
 
Il [[Brasile]] ha uno dei più grandi programmi per l'energia rinnovabile al mondo, coinvolgendo la produzione di [[bioetanolo]] dalla [[Saccharum officinarum|canna da zucchero]] e l'[[etanolo]] ora fornisce il 18% del carburante automobilistico. Come risultato, assieme allo sfruttamento delle locali profonde riserve petrolifere, il Brasile, che in passato doveva importare una grande quantità di petrolio necessario al consumo interno, ha recentemente raggiunto la completa autosufficienza petrolifera.<ref>[http://www.renewableenergyaccess.com/rea/news/story?id=44896 Gli USA e il Brasile si incontrano sull'etanolo] ''Renewable Energy Access'', 15 maggio 2006.</ref><ref>[http://cesp.stanford.edu/news/oil_addiction_20060417/ How to manage our oil addiction - CESP]</ref><ref>[http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/04/21/AR2006042100139.html Il nuovo pozzo porta al Brasile l'autosufficienza petrolifera] ''Washington Post'', 21 aprile 2006.</ref>
 
La maggior parte delle automobili usate oggi negli Stati Uniti possono utilizzare miscele fino al 10% di etanolo, e i costruttori di motori stanno già producendo veicoli progettati per utilizzare miscele con percentuali più elevate. La [[Ford]], la [[Daimler AG]] e la [[General Motors]] sono tra le compagnie produttrici di automobili, camion e furgoni "flexible-fuel" (letteralmente a "carburante flessibile") che utilizzano miscele di benzina e etanolo dalla benzina pura sino all'85% di etanolo (E85). Dalla metà del 2006 sono stati venduti circa sei milioni di veicoli E85 compatibili negli Stati Uniti.<ref name="world">Worldwatch Institute and Center for American Progress (2006). [http://images1.americanprogress.org/il80web20037/americanenergynow/AmericanEnergy.pdf ''American energy: The renewable path to energy security'']</ref>
 
=== Tecnologie del futuro ===
Le tecnologie che sono ancora in corso di sviluppo includono la [[gassificazione]] avanzata delle biomasse, le tecnologie di [[bioraffinazione]], le centrali [[solare termodinamico|solari termodinamiche]], l'energia geotermica da rocce calde e asciutte (Hot-dry-rocks) e lo sfruttamento dell'[[energia oceanica]].<ref name="IEA" /> Tali tecnologie non sono ancora completamente testate o hanno una commercializzazione limitata. Molte sono all'orizzonte e potrebbero avere un potenziale comparabile alle altre forme energetiche rinnovabili, ma dipendono ancora dal dover attrarre adeguati investimenti in ricerca e sviluppo.<ref name="IEA" />
 
Secondo l'[[International Energy Agency|IEA]], le nuove tecnologie bioenergetiche (biocarburanti) che si stanno sviluppando oggi, in particolare le bioraffinerie per l'etanolo dalla cellulosa, potrebbero permettere ai biocarburanti di giocare un ruolo molto più importante nel futuro di quanto si pensasse in precedenza.<ref>International Energy Agency (2006). [http://www.worldenergyoutlook.org/summaries2006/English.pdf ''World Energy Outlook 2006''] pagina 8.</ref> L'etanolo da cellulosa si può ottenere da materia organica di piante composta principalmente da fibre di cellulosa non commestibili che ne formano gli steli e i rami. I residui delle coltivazioni (come i gambi del mais, la paglia del grano e del riso), gli scarti di legno e i rifiuti solidi cittadini sono sorgenti potenziali di biomassa di cellulosa. Colture dedicate alla produzione energetica, come il [[panicum virgatum]], sono promettenti fonti di cellulosa che possono essere sostenibilmente prodotte in molte regioni degli Stati Uniti.<ref>Biotechnology Industry Organization (2007). [http://bio.org/ind/biofuel/CellulosicEthanolIssueBrief.pdf ''Industrial Biotechnology Is Revolutionizing the Production of Ethanol Transportation Fuel''] Pagine 3 e 4.</ref>
[[File:Solarpipe-scheme.svg|250px|thumb|right|Schizzo di un collettore solare parabolico]]
 
Le centrali solari termodinamiche sono state rese operative commercialmente con successo in [[California]] alla fine degli anni '80, comprendendo la più grande centrale solare di ogni genere, le centrali del gruppo [[Solar Energy Generating Systems]] da 350 MW totali. La [[Nevada Solar One]] è un'altra centrale da 64 MW recentemente aperta.<ref>[http://www.lvbusinesspress.com/articles/2007/03/05/news/iq_12851348.txt Solar One pronta al lancio (en)]</ref> Altre centrali solari paraboliche proposte sono le due da 50 MW in [[Spagna]] e una da 100 MW in [[Israele]].<ref>[http://www.isracast.com/Articles/Article.aspx?ID=71 Compagnia israeliana guida la più grande centrale solare al mondo]</ref>
 
In termini di sfruttamento dell'energia degli oceani, un'altra delle tecnologie di terza generazione, il [[Portogallo]] ha la prima [[centrale a onde marine]] commerciale al mondo, l'''Aguçadora Wave Park'', in costruzione dal 2007. La centrale userà inizialmente tre macchine [[Progetto Pelamis|Pelamis P-750]] in grado di generare 2,25 MW<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/scotland/4805076.stm Macchina marina fabbrica onde in Europa] ''BBC News'', 15 marzo 2006.</ref><ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/scotland/4563077.stm Segnato il contratto con l'energia del moto ondoso] ''BBC News'', 19 maggio 2005.</ref> e i costi sono stimati intorno agli 8,5 milioni di [[euro]]. Nel caso si rivelasse un successo, altri 70 milioni di euro saranno investiti prima del [[2009]] in altre 28 macchine per generare 525 MW.<ref>[http://jn.sapo.pt/2006/05/12/economia_e_trabalho/primeiro_parque_mundial_ondas_povoa_.html Primeiro parque mundial de ondas na Póvoa de Varzim]</ref> Sono stati annunciati in [[Scozia]] nel febbraio del 2007 finanziamenti per una centrale a onde marine dal [[Governo scozzese]], per un costo di oltre 4 milioni di [[Sterlina britannica|sterline]], come parte di un pacchetto di investimenti di 13 milioni di sterline per l'energia oceanica in Scozia. La centrale sarà la più grande al mondo con una capacità di 3 MW generata da quattro macchine Pelamis.<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/6377423.stm Orkney to get 'biggest' wave farm] ''BBC News'', 20 February 2007.</ref>.
 
Nel 2007 la prima centrale al mondo ad [[energia mareomotrice]] di concezione moderna viene installata nello stretto di [[Strangford Lough]] in [[Irlanda]] (sebbene in Francia una centrale di questo tipo, con sbarramento, fosse gia in funzione negli anni '60). Il generatore sottomarino da 1,2 MW, parte dello schema per il finanziamento per l'ambiente e le energie rinnovabili nell'[[Irlanda del nord]], approfitterà del veloce flusso di marea (fino a 4 metri al secondo) nel braccio di mare. Anche se ci si aspetta che il generatore produca abbastanza energia per rifornire un migliaio di case, le turbine avranno un impatto ambientale minimo, poiché saranno quasi completamente sommerse e il movimento dei rotori non costituisce un pericolo per la fauna selvatica poiché girano a una velocità relativamente bassa.<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/northern_ireland/6728073.stm World tidal energy first for NI, BBC News] ''BBC News'', 7 giugno 2007.</ref>
 
I pannelli solari che usano la [[nanotecnologia]], che può costruire circuiti a partire da singole molecole di silicio, potrebbero costare la metà delle tradizionali celle fotovoltaiche, secondo quanto dicono i dirigenti e gli investitori coinvolti nello sviluppo dei prodotti.
 
===Dibattito===
Secondo i loro sostenitori l’integrazione o mix di più fonti rinnovabili in un unico sistema di produzione energetico alternativo, supportato da una rete elettrica di tipo [[smart grid]], sarebbe in grado di garantire una completa/parziale transizione energetica da [[fonti fossili]] a fonti rinnovabili sopperendo al problema dell’intermittenza/incostanza delle energie rinnovabili e ai limiti intrinseci di disponibilità di ciascuna fonte, risolvendo completamente/parzialmente il [[problema energetico]] globale, con il costo per KW destinato a scendere per effetto dell'[[economia di scala]].
 
Gli scettici/oppositori d’altro canto negano questa possibilità, giudicata troppo ottimistica, sottolineando anche l’alto costo per KW delle rinnovabili rispetto ad altre energie alternative quali l’energia nucleare.
 
== Produzione italiana di energia elettrica da fonti rinnovabili ==
[[File:Produzione energia rinnovabile italia.png|thumb|right|350 px|Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Elaborazione da dati pubblicati da ''GSE'' / ''Terna'']]
Per lungo tempo (fino a circa i primi [[anni 1960|anni sessanta]]) la produzione energetica italiana è stata in larga parte rinnovabile, grazie in particolare alle centrali idroelettriche dell'arco alpino e, in misura minore, dell'Appennino (oltre a quote minori relative alla geotermia in Toscana).
Oggi tuttavia, a causa dell'accresciuta richiesta di energia, nonché al quasi esaurimento della possibilità di nuove grandi installazioni idroelettriche, le rinnovabili rappresentano quote minori della produzione.
 
Nel 2011 l'Italia ha prodotto circa 82,9 TWh di elettricità da fonti rinnovabili, pari al 24,7% del fabbisogno nazionale lordo, con il 14,3% proveniente da fonte idroelettrica, 1,6% dal geotermico, 2,88% eolico, 2,78% fotovoltaico, il 3,2% da biomasse. Con tali valori, circa il 90% della produzione rinnovabile è prodotto con impianti definiti "programmabili".<ref>fonte [[Terna]] - [http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=418 dati statistici]</ref>
 
[[File:Energia percentuale rinnovabile ita.png|thumb|left|350 px|Variazioni percentuali fonti di energia rinnovabile in Italia. Elaborazione da dati pubblicati da ''GSE / Terna'']]
Con tali valori, l'Italia risulta essere il quinto produttore di elettricità da fonti rinnovabili nell'UE-15<ref>Dati "GSE" 2010 - fonte GSE-Terna-ENEA [http://www.gse.it/it/Dati%20e%20Bilanci/Osservatorio%20statistico/Pages/default.aspx Statistiche fonti rinnovabili]</ref>.
 
È da notare, tuttavia, che solo negli ultimi anni la produzione rinnovabile italiana è cresciuta in maniera significativa grazie ad una sensibile crescita delle fonti eolica, fotovoltaica e da combustione di biomassa, in quanto per lungo tempo tale produzione era costituita essenzialmente solo dalle fonti idroelettrica e geotermica, di fatto quasi giunte alla saturazione del potenziale economicamente sfruttabile in Italia.
 
Inoltre, nonostante gli incentivi, l'Italia deve anche fare i conti con ritardi legislativi e di adeguatezza delle reti di distribuzione.
 
Per quanto riguarda la produttività delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare per l'eolico e fotovoltaico, spesso le ore/anno effettive di funzionamento degli impianti sono minori rispetto alle ore/anno di funzionamento preventivate in sede di progetto e alla potenza incentivata. Questo in parte accade per effetto delle analisi preventive che potrebbero essere troppo ottimistiche.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/energie-rinnovabili-angelo-spena.shtml?uuid=def3c24e-9e0c-11de-8d06-65c305b3f5e4&DocRulesView=Libero Energia: «Sulle rinnovabili i numeri non tornano» - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Tra il 1 gennaio e il 31 luglio 2012 sono stati prodotti 11,473 TWh di energia proveniente da fotovoltaico, pari al 5.9% del consumo di quel periodo. 24,522 Twh da idroelettrico, pari al 12,7%, 7,579 Twh da eolico, pari al 3,9%.
 
 
 
===Produzione di energia rinnovabile in Italia per regione (2010)===
{| class="wikitable" border="1"
|-
! Regione !! align="right" | %
|-
| [[Lombardia]] || align="right" | 17,6%
|-
| [[Trentino-Alto Adige/Südtirol]] || align="right" | 13,7%
|-
| [[Piemonte]] || align="right" | 9,7%
|-
| [[Toscana]] || align="right" | 9,0%
|-
| [[Veneto]] || align="right" | 6,5%
|-
| [[Puglia]] || align="right" | 5,0%
|-
| [[Calabria]] || align="right" | 4,8%
|-
| [[Campania]] || align="right" | 3,9%
|-
| [[Emilia-Romagna]] || align="right" | 3.8%
|-
| [[Valle d'Aosta]] || align="right" | 3,8%
|-
| [[Sicilia]] || align="right" | 3,4%
|-
| [[Abruzzo]] || align="right" | 3,2%
|-
| [[Friuli-Venezia Giulia]] || align="right" | 3,0%
|-
| [[Umbria]] || align="right" | 2,9%
|-
| [[Sardegna]] || align="right" | 2,7%
|-
| [[Lazio]] || align="right" | 2,5%
|-
| [[Basilicata]] || align="right" | 1,5%
|-
| [[Molise]] || align="right" | 1,3%
|-
| [[Marche]] || align="right" | 1,2%
|-
| [[Liguria]] || align="right" | 0,5%
|}<small>Fonte: GSE - Gestore Servizi Energetici<ref>http://www.gse.it/attivita/statistiche/Pagine/Pubblicazioniinformative.aspx?Idp=1&Anno=&SortField=Created&SortDir=DESC</ref></small>
 
== Impatto ambientale delle fonti rinnovabili ==
Sono fonti di energia che possono permettere uno [[sviluppo sostenibile]] all'uomo, per un tempo indeterminato, e ritenuti privi della possibilità di danneggiare la natura tranne in alcuni casi.
 
Rinnovabile e [[energia sostenibile|sostenibile]] sono concetti che infatti vengono spesso confusi. Il fatto che un'energia sia rinnovabile non significa necessariamente che questa sia anche sostenibile; un esempio di tale differenza può essere visto nelle centrali legate a grandi [[bacino idroelettrico|bacini idroelettrici]] (come ad esempio la [[Diga delle Tre Gole]], contestata da alcuni movimenti ambientalisti, o la stessa diga del [[Vajont (torrente)|Vajont]] che nel [[1963]] provocò un [[disastro del Vajont|disastro ambientale]] causando la morte di circa 2000 persone<ref>[http://www.vajont.net/catastrofe/elenco.html Elenco morti e feriti del Vajont] sul sito ufficiale del Comune di Longarone.</ref>). Recentemente sono stati lanciati allarmi in tal senso da anche parte di gruppi di agricoltori<ref>''[http://www.statoquotidiano.it/26/05/2010/agricoltori-pugliesi-contro-le-rinnovabili-%E2%80%9Cselvagge%E2%80%9D/28559/ Agricoltori pugliesi contro le rinnovabili “selvagge”]''.</ref> e da associazioni come la [[LIPU]].<ref>''[http://www.lipucapitanata.it/index.php/rinnovabili-basta-ipocrisie-basta-milioni-di-euro-alla-speculazione/ Rinnovabili: basta ipocrisie]''.</ref>
 
Alcune di queste fonti (in particolare quella [[Energia solare|solare]]) possono permettere a ogni modo la [[Microgenerazione di energia|microgenerazione]] e la [[generazione distribuita]], ossia essere prodotte in piccoli impianti domestici distribuiti sul territorio che possono soddisfare il bisogno energetico di una singola abitazione o piccolo gruppo di abitazioni. Questo permetterebbe di risparmiare l'energia che si perde nella fase di [[distribuzione di energia elettrica]], per esempio sugli [[Elettrodotto|elettrodotti]], sebbene comporti anche la necessità di ridefinire la struttura della rete elettrica nazionale.
 
Tuttavia è ancora oggetto di discussione il fatto che sia realmente possibile soddisfare tutto l'attuale fabbisogno energetico del pianeta solo con il potenziale energetico proveniente da fonte rinnovabile, in particolare nei paesi maggiormente industrializzati; permangono ad esempio problemi riguardo "l'aleatorietà" (o "intermittenza") e "non programmabilità" di molte delle fonti di energia rinnovabile (in particolare solare fotovoltaico ed eolico), che impongono un ripensamento globale delle reti elettriche e la necessità di costruire grandi infrastrutture per lo [[stoccaggio dell'energia]], come ad esempio [[bacino idroelettrico|bacini idroelettrici]] di pompaggio o la costruzione (con materiali rari o inquinanti) di [[Accumulatore di carica elettrica|accumulatori elettrochimici]]. Il problema dello stoccaggio risulta infine fondamentale per il settore dei trasporti (e in particolare per aerei e navi), per il quale sono attualmente allo studio sistemi come quello delle [[celle a combustibile]] per l'immagazzinamento dell'energia necessaria.
 
===Controversie===
{{P|Le controversie qui evidenziate vengono tratte da un'unica fonte (un libro di Piero Angela e Alberto Pinna) e anche le ricerche citate, non sono supportate dalla fonte relativa, ma solo dalla "citazione" in tale libro|energia|settembre 2012|firma=[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 15:25, 24 set 2012 (CEST)}}
 
La possibilità di far fronte al fabbisogno energetico mondiale utilizzando soltanto le fonti rinnovabili appare un traguardo lontano, soprattutto in considerazione di uno studio condotto dall'[[IEA]], l'agenzia internazionale dell'energia, secondo la quale le fonti rinnovabili forniscono oggi soltanto l'1% dell'energia usata dal pianeta. Ma non solo: secondo lo stesso studio, nel [[2030]], nonostante una loro crescita invocata da più parti, l'incremento del ricorso a fonti rinnovabili saliberebbe soltanto al 2%.<ref>«Esiste in proposito uno studio dell'IEA, l'agenzia internazionale dell'energia. E' un'agenzia intergovernativa, con sede a Parigi, che raggruppa i 26 paesi più industrializzati con il compito di analizzare i problemi energetici, fondata dopo lo shok petrolifero del [[1973]]. Secondo questo studio, nel 2030, le nuove fonti rinnovabili (solare, eolica, ecc.) passerebbero soltanto dall'1 per cento attuale al 2 per cento. Si può vedere naturalmente questo aumento come un successo: c'è un raddoppio. [...] Ma non è certo una percentuale che potrà modificare molto le cose» (tratto da [[Piero Angela]] e [[Alberto Pinna]], ''La sfida del secolo'', Mondadori, 2006, pag. 174 ISBN 88-04-56071-1).</ref> Il [[Giappone]], per esempio, ritenuta la "patria "delle rinnovabili, prevede di attuare per il [[2015]] una produzione di energia rinnovabile che passerebbe dall'1,3% attuale a soltanto l'1,9%.<ref>«Fra l'altro è interessante osservare come il Giappone, la patria delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico, non preveda di incrementare molto queste fonti nel prossimo futuro. Oggi con le rinnovabili (eolico e fotovoltaico principalmente) produce l'1,3 per cento dell'elettricità. Nel suo scenario "Kyoto per sempre", cioè limitando al massimo l'uso dei combustibili fossili, le rinnovabili passano, nel 2015, ad appena l'1,9 per cento» (tratto da Piero Angela e Alberto Pinna, ''op. cit.'', pag. 134).</ref> Anche in Italia, del resto, tali fonti potranno fornire un apporto davvero molto basso: {{quote|Le nuove rinnovabili possono dare un contributo rispettabile [...] e infatti vanno sviluppate al massimo. [...] Però, secondo gli esperti, non si devono creare illusioni che, con queste fonti rinnovabili, si possa interamente risolvere il problema della dipendenza energetica italiana.|Piero Angela e Alberto Pinna, ''La sfida del secolo'', pag. 121 ISBN 88-04-56071-1}}
È stato calcolato che per sostituire in gran parte l'uso dei combustibili fossili occorrerebbe ad esempio costruire celle fotovoltaiche su una superficie grande quanto l'[[Umbria]] (circa 7000 km²) senza però contare corridoi e piazzole per la manutenzione, accumulatori e centrali per compensare la discontinuità del solare, ecc., celle che inoltre resterebbero comunque inattive durante la notte. Dato che anche le altre fonti rinnovabili sono discontinue e poco sfruttabili, emerge come il contributo delle rinnovabili italiane è troppo piccolo, e non potrà mai sostituire i combustibili fossili.<ref>Cfr. Piero Angela e Alberto Pinna, ''op. cit.'', al capitolo ''Le energie rinnovabili'', pagg. 119-136.</ref>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Agenzia internazionale per le energie rinnovabili]]
* [[Impronta ecologica]]
* [[Agroenergie]]
* [[Centrale elettrica]]
* [[Certificato verde]]
* [[Combustibili fossili]]
* [[Grid parity]]
* [[Economia a legna]]
* [[Elettroflottazione]]
* [[Énergie-Cités]]
* [[Fonti alternative di energia]]
* [[Fonti di energia]]
* [[Energia rinnovabile nell'Unione Europea]]
* [[Energie rinnovabili in Africa]]
* [[Energie non rinnovabili]]
* [[Energia rinnovabile in Spagna]]
* [[Picco di Hubbert]]
* [[Produzione di energia elettrica in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Renewable energy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.docrenewableenergy.info/it/ Riferimenti a documenti sul tema delle Energie Rinnovabili]
* [http://www.r-energy.it/ Indagine sulle preferenze in merito alle energie rinnovabili in Italia]
* {{en}} [http://www.eere.energy.gov/ U.S. Department of Energy - Energy Efficiency and Renewable Energy]
{{Portale|chimica|ecologia|economia|energia|ingegneria}}
 
[[Categoria:Fonti energetiche rinnovabili|*]]
[[Categoria:Economia ambientale]]
[[Categoria:Chimica ambientale]]
[[Categoria:Ingegneria chimica]]
[[Categoria:Ingegneria per l'ambiente e il territorio]]
[[Categoria:Ingegneria idraulica]]
[[Categoria:Mutamenti climatici]]
 
{{Link AdQ|afTochigi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Giappone}}
 
[[Categoria:Città della prefettura di Tochigi]]
[[af:Hernubare energie]]
[[an:Enerchía renovable]]
[[ar:طاقة متجددة]]
[[arz:طاقه متجدده]]
[[az:Bərpa olunan enerji]]
[[ba:Тулыланыусы энергия]]
[[bat-smg:Atsėnaujėnontė energėjė]]
[[be:Аднаўляльная энергія]]
[[be-x-old:Аднаўляльная энэргія]]
[[bg:Възобновяема енергия]]
[[bn:নবায়নযোগ্য শক্তি]]
[[bs:Obnovljiva energija]]
[[ca:Energia renovable]]
[[cs:Obnovitelný zdroj energie]]
[[cy:Egni adnewyddadwy]]
[[da:Vedvarende energi]]
[[de:Erneuerbare Energie]]
[[el:Ανανεώσιμες πηγές ενέργειας]]
[[en:Renewable energy]]
[[eo:Renoviĝanta energio]]
[[es:Energía renovable]]
[[et:Taastuv energiaressurss]]
[[eu:Energia berriztagarri]]
[[fa:انرژی تجدیدپذیر]]
[[fi:Uusiutuva energia]]
[[fr:Énergie renouvelable]]
[[gl:Enerxía renovable]]
[[he:אנרגיה מתחדשת]]
[[hi:अक्षय उर्जा]]
[[hr:Obnovljiva energija]]
[[hu:Megújuló energiaforrás]]
[[ia:Energia renovabile]]
[[id:Energi terbaharui]]
[[is:Endurnýjanleg orka]]
[[ja:再生可能エネルギー]]
[[ka:განახლებადი ენერგია]]
[[kk:Жаңартылатын энергия]]
[[ko:재생 가능 에너지]]
[[la:Energia renovabilis]]
[[lb:Erneierbar Energie]]
[[lt:Atsinaujinantieji energijos ištekliai]]
[[lv:Atjaunīgā enerģija]]
[[ml:പുനരുപയോഗ ഊർജ്ജങ്ങൾ]]
[[mn:Сэргээгдэх эрчим хүч]]
[[mr:अपारंपरिक ऊर्जास्रोत]]
[[ms:Tenaga boleh diperbaharui]]
[[my:အစားထိုးစွမ်းအင်]]
[[new:पूर्ननविकरणीय उर्जा]]
[[nl:Duurzame energie]]
[[nn:Fornybar energi]]
[[no:Fornybar energi]]
[[oc:Energia renovelabla]]
[[pl:Odnawialne źródła energii]]
[[pnb:رینیوایبل انرجی]]
[[pt:Energia renovável]]
[[qu:Kutipayaq micha]]
[[ro:Energie regenerabilă]]
[[ru:Возобновляемая энергия]]
[[rue:Обновительна енерґетіка]]
[[sh:Obnovljivi izvori energije]]
[[simple:Renewable energy]]
[[sk:Obnoviteľný zdroj energie]]
[[sl:Obnovljivi viri energije]]
[[sr:Обновљиви извори енергије]]
[[sv:Förnybara energikällor]]
[[ta:புதுப்பிக்கத்தக்க ஆற்றல்]]
[[th:พลังงานทดแทน]]
[[tr:Yenilenebilir enerji]]
[[uk:Відновлювана енергетика]]
[[ur:قابل تجدید توانائی]]
[[vi:Năng lượng tái tạo]]
[[wa:Todi-poujhåve enerdjeye]]
[[war:Masasaliwanan nga enerhiya]]
[[wuu:可再生能源]]
[[yi:דערנייבארע ענערגיע]]
[[zh:可再生能源]]
[[zh-min-nan:Thang-chài-seng lêng-goân]]
[[zh-yue:可再生能源]]