#RINVIA[[Kourerpeton bradyi]]
{{Sportivo
|Nome = Rod Laver
|NomeCompleto = Rodney George Laver
|Immagine = Rod Laver 001.jpg
|Didascalia = L'ex tennista australiano Rod Laver in una fase di gioco
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{AUS}}
|Altezza = 172
|Peso =
|Disciplina = Tennis
|TermineCarriera = [[1979]]
{{HallofFame
|anno = 1981
}}
|RigaVuota =
{{Carriera tennista
| carriera_s = 392 - 99 (era open)
| titoli_s = almeno 198 tra cui 40 riconosciuti dall'ATP
| ranking_s = 1°
| Australian_s = '''V''' ([[Australian Championships 1960 - Singolare maschile|1960]], [[Australian Championships 1962 - Singolare maschile|1962]], [[Australian Open 1969 - Singolare maschile|1969]])
| FrenchOpen_s = '''V''' ([[Internazionali di Francia 1962 - Singolare maschile|1962]], [[Open di Francia 1969 - Singolare maschile|1969]])
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|Aggiornato = agosto 2009
}}
{{Bio
|Nome = Rodney George "Rod"
|Cognome = Laver
|ForzaOrdinamento=Laver, Rod
|Sesso = M
|LuogoNascita = Rockhampton
|GiornoMeseNascita = 9 agosto
|AnnoNascita = 1938
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = ex tennista
|Nazionalità = australiano
}}
Laver è considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, e detiene il record di circa 200 titoli conquistati in carriera.
È stato numero uno al mondo per sette anni consecutivi, vincendo su tutte le superfici dell'epoca (erba, terra e legno/parquet), ma soprattutto è stato l'unico giocatore nella storia del tennis,
maschile e femminile, ad aver completato due [[Grande Slam (tennis)|Grande Slam]] in singolare, prima come [[dilettante]], nel [[1962]], e poi come [[professionista]] nel [[1969]] (solo Margaret Court può vantare lo stesso nel doppio misto). Nel 1967 realizza inoltre il [[Campionati professionali di tennis|Professional Grand Slam]].
== Caratteristiche tecniche e atletiche ==
Sebbene dotato di un fisico non imponente, e fosse alto un metro e 72 centimetri, Laver sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimo [[serve & volley]], oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo sia nei fondamentali sia nei passanti, nelle smorzate, nelle "volée". Come commentò [[Dan Maskell]] Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del [[Tennis#Il_rovescio|rovescio]], distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". La sua battuta mancina era ingannevole e oscillante, cosa che spesso coglieva in fallo gli avversari. I colpi da fondo, da entrambi i lati, erano dati con sapienza di polso, e prendevano un effetto a giro, innovativo per il tennis degli [[Anni 1960|anni sessanta]], come ad effetto era il lob di attacco, che Laver sviluppò come un'arma letale. La sua tecnica nel dare i colpi era basata su rapide rotazioni delle spalle, colpi dati con oscillazione e tempestività assoluta nel colpire la pallina. Il rovescio era nella maggior parte dei casi quello che metteva fine al punto, tanto era forte. Laver era estremamente mobile e veloce, ed aveva sviluppato molto i muscoli dell'avambraccio, cosa che gli permetteva di coniugare la potenza alla rapidità di esecuzione dei colpi. Scrive [[Rex Bellamy]]: "La forza del polso e dell'avambraccio gli davano grande potenza senza però perdere il controllo dei colpi, anche quando era in piena corsa e completamente disteso verso la pallina". Sotto rete Laver era dotato di un notevole gioco al volo, e, specialmente sul rovescio poteva ottenere colpi con angoli assai precisi, che risultavano la maggior parte delle volte imprendibili. [[Julius Heldman]] affermò: "Sulle palle basse è fortissimo, controllandole appieno e dando loro traiettorie ad effetto, ma prende facilmente anche colpi a livello della vita o più alti". Per gli avversari era assai difficile fare un pallonetto, a causa della sua agilità, inoltre, quando lo costringevano ad arretrare, Laver poteva venire su con grande destrezza e pericolosità.
Da dilettante Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppio Grande Slam, Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinque [[Set (sport)|set]], che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo ".
== Carriera ==
=== Da dilettante ===
Laver era molto giovane quando lasciò la scuola per dedicarsi appieno al tennis, iniziando così un percorso sportivo che lo avrebbe coinvolto per circa 23 anni. Nel [[Queensland]] Laver fu allenato da [[Charlie Hollis]], e in seguito passò sotto le cure di [[Harry Hopman]], capitano della squadra nazionale australiana di tennis: fu quest'ultimo che gli dette il soprannome di 'Razzo' ('Rocket'). Laver si laureò campione juniores dei [[US Open (tennis)|Campionati nazionali statunitensi di singolo]] nel [[1956]], e vinse i campionati australiani della medesima categoria l'anno dopo.
Laver si fece conoscere a livello mondiale nel [[1959]], quando disputò tutte e tre le finali del torneo di [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]], perdendo il singolare e il doppio, ma vincendo, assieme a [[Darlene Hard]], il doppio misto. Pur non essendo testa di serie Laver raggiunse la finale del singolare, dove dovette arrendersi al peruviano [[Alex Olmedo]]; l'incontro delle semifinali, che lo vedeva opposto all'americano [[Barry MacKay]], fu quello più sfiancante del torneo, dato che face registrare ben 87 [[game]]s. Il primo titolo importante nel singolare fu l'[[Australian Open]] del [[1960]], quando Laver sconfisse, in cinque set, il connazionale [[Neale Fraser]]; nel [[1961]] arrivò anche il primo titolo, sempre nel singolare, a Wimbledon.
Nel 1962 arrivò il primo Grande Slam per Laver, il secondo della storia del tennis maschile dopo quello di [[Don Budge]] nel [[1938]]; il ventiquattrenne australiano vinse, oltre ai 4 titoli del Grand Slam, anche altri 17 tornei. Tra quest'ultimi si ricordano i [[Roma Masters|Masters]] di Roma e i [[Amburgo Masters|Masters di Amburgo]]; Laver fu così il secondo tennista (dopo [[Lew Hoad]] nel [[1956]]) ad aver vinto a [[Parigi]], [[Roma]] ed [[Amburgo]], realizzando la cosiddetta "tripletta sulla terra rossa". Tra tutti gli ostacoli che Laver dovette incontrare per ottenere il Grande Slam il più arcigno fu probabilmente la fase finale del torneo francese quando, dai quarti in poi, fu costretto a superare due set point: uno nei quarti contro [[Martin Mulligan]], un match-point, e due in finale contro [[Roy Emerson]], che al quarto set si trovava in vantaggio 3-0 dopo aver vinto gli ultimi due. A Wimbledon il percorso fu assai più facile, tanto che Laver perdette solo un set in tutto il torneo, nel quarto di finale contro [[Manuel Santana]]. A [[Forest Hills]], per gli [[U.S. Open (tennis)|U.S. Open]] Laver lasciò lungo la strada solo due set, sconfiggendo in finale ancora Emerson, anch'egli uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, vincitore di 28 titoli del Grande Slam, tra doppio e singolare.
Va ricordato che a quel tempo i tornei del Grande Slam erano aperti solo agli amatori, che costavano agli organizzatori assai meno dei professionisti.
=== Da professionista ===
[[File:Rod Laver.jpg|right|thumb|250px|Statua raffigurante Rod Laver fuori della [[Rod Laver Arena]] di [[Melbourne]]]]
Laver divenne un giocatore professionista dopo aver completato il Grande Slam del 1962. In poco tempo si inserì tra i giocatori più forti della categoria, deliziando il pubblico con i suoi duelli contro giocatori quali [[Pancho Gonzales]] e [[Ken Rosewall]]. Nei sette anni successivi Laver vinse cinque volte gli [[U.S. Pro Championships]], di cui quattro consecutivi nel [[1966]]-[[1969]].
Nella prima metà del [[1963]], Laver fu sconfitto pesantemente sia da Rosewall sia da [[Hoad]]. Hoad vinse infatti i suoi primi 8 incontri contro Laver, Rosewall 11 sui primi 13. Alla fine dell'anno comunque, grazie a quattro titoli conquistati, Laver era il No.2 tra i professionisti, a pari merito con Hoad e dietro Rosewall. Nel [[1964]] vinse, come Rosewall, ben sette tornei importanti, oltre a quattro eventi minori, ma contro quest'ultimo aveva uno score di 12-3 nei testa a testa, oltre al fatto di aver conquistato i due titoli più importanti, gli [[US Open (tennis)|U.S. Pro]], contro Gonzales, e i [[Wembley Pro Championships]] proprio contro Rosewall, cosa che segnava il cambiamento di posizione ai vertici del tennis mondiale. Nel [[1965]] Laver divenne ufficialmente il No. 1 al mondo tra i professionisti, grazie a 15 titoli vinti e con una serie di 13 vittorie su 18 nei match che lo contrapponevano a Roswell. Da registrare il fatto che in ben 10 delle finali di quell'anno incontrò il sempre temibile Gonzales, perdendo solo due volte. Nel [[1966]] vinse quindici tornei, di cui dieci assai importanti, compresi sempre US Pro e Wembley. Nel [[1967]] stabilì il primato di 18 titoli, inclusi Wimbledon Pro, US Pro, Wembley Pro e [[Open di Francia|French Pro]], che gli permise di aggiungere al suo palmarès l'ultimo dei titoli Pro più importanti. Il torneo del [[1967]] a Wimbledon, sul [[Centre Court|Campo Centrale]], fu l'unico torneo Pro mai tenutosi su quell'erba e preparò la successiva apertura in questo senso. Per la cronaca la finale fu Laver contro Rosewall, 6-2, 6-2, 12-10.
Laver ebbe una lunga ma amichevole rivalità con Rosewall dal 1963, quando esordì da professionista, al [[1976]], quando entrambi i tennisti si erano ormai praticamente ritirati dai circuiti più importanti. In questi 13 anni i due si ritrovarono uno contro l'altro circa 130 volte, tutte in incontri da professionisti, i cui risultati totali esatti non sono tutti registrati, o in maniera precisa. Secondo "[[Total Tennis]]" Laver vinse 62 di questi incontri, perdendone 49; altre fonti però sono in disaccordo: ad esempio lo storico del tennis [[Robert Geist]] afferma che in realtà i risultati potrebbero essere 76-66 o 100-85 in favore di Laver.
Se si esclude il primo anno e l'ultimo anno della disfida, 1963 e 1976, Laver ebbe sempre un record positivo nei confronti del rivale.
=== L'Era Open ===
Con la nascita dell'[[Era Open]], nel [[1968]], i tennisti professionisti furono di nuovo in grado di iscriversi e giocare i tornei del Grande Slam. Laver fu il primo campione di Wimbledon dell'Era Open, proprio nel 1968, battendo il numero uno tra gli amatori, lo statunitense [[Arthur Ashe]] in semifinale e il connazionale [[Tony Roche]] in finale, senza perdere un set. Durante il 1968 comunque i tornei "open" furono solamente 10, nei quali professionisti e amatori potevano giocare contro senza restrizioni. I Pro comunque giocarono principalmente nel loro circuito di competenza, divisi in due gruppi: [[National Tennis League]] (NTL) e [[World Championships Tennis]] (WCT). Laver si piazzò al Nr. 1 tra tutte e due le categorie, vincendo gli US Pro sull'erba e i French Pro sulla terra battuta, (nelle due finali sconfisse [[John Newcombe]]) e anche l'ultimo grande evento "open", il [[Pacific South West]], tenutosi a [[Los Angeles]] su superficie dura. La sua vittoria 4-6, 6-0, 6-0 in finale, contro il solito Rosewall, è considerata una delle sue migliori performance.
Nel [[1969]] Laver ottenne il secondo [[Grande Slam (tennis)|Grande Slam]] della sua carriera, concludendolo vincendo in 4 set [[Roche]] agli [[US Open (tennis)|US Open]]. Quell'anno Laver vinse 18 dei 32 tornei in singolare, vincendo 106 incontri e perdendone solo 16. Battendo [[John Newcombe]] in quattro set a Wimbledon, Laver fece registrare una serie di 31 incontri vinti di fila su quei campi, record che resisterà fino al [[1980]] quando sarà eclissato da [[Björn Borg]]. Diversamente da quanto avvenuto per il poker di sette anni primi, questo Grande Slam fu conquistato avendo la possibilità di incontrare i migliori al mondo, professionisti e amatori, per cui in un certo senso fu un'impresa più "genuina". Sempre nella strada verso la conquista dei titoli degli Slam Laver fu costretto al quinto set solo cinque volte, di cui due recuperando da una situazione di svantaggio 0-2. Comunque nella quattro finali degli Slam perse complessivamente solo due set. L'incontro più duro dell'anno fu la maratona che lo vide opposto a Roche nella semifinale degli Australian Open, in condizioni climatiche simil-tropicali, e che registrò 90 game.
Tra i tanti campioni incontrati e battuti per arrivare allo storico traguardo si ricordano anche Roy Emerson, [[Fred Stolle]], [[Andres Gimeno]], [[Tom Okker]],Rosewall, [[Stan Smith]], [[Arthur Ashe]], Newcombe, [[Dennis Ralston]]. Le vittorie di quell'anno mostrarono la versatilità di Laver sulle varie superfici, tanto che vinse sia sul [[Campo da tennis#Cemento|cemento]] ([[South African Open]] a [[Ellis Park]], [[Johannesburg]], e US Pro a [[Boston]]) ma anche indoor ([[Philadephia US Pro Indoor]] e [[Wembley British Indoor]]). Conquistando, con i [[montepremi]], un totale di 124.000 dollari, Laver fu anche il primo tennista a superare la barriera dei 100.000 dollari guadagnati un in anno.
Nei primi [[Anni 1970|anni settanta]] Laver cominciò a raccogliere molte meno soddisfazioni nei tornei più importanti, giocandone solo un ristretto numero; nonostante questo rimase a lungo il migliore tennista e il maggior vincitore di premi nel circuito [[WCT]] (World Championship of Tennis). Nel [[1970]] vinse 13 titoli, su ogni superficie, guadagnando 201.453 dollari; tra le vittorie spiccano quelle al ricco '[[Tennis Champions Classic]]' , e quelle in altri 5 importanti eventi ([[Sydney Dunlop Open]], Philadelphia, Wembley, Los Angeles, [[South African Open]]), che erano equivalenti a quelli che oggi sono le [[Masters Series]]. In quell'anno non vi fu un numero uno al mondo ben definito, dato che da una parte solo due tornei ([[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]] e [[U.S. Open (tennis)|U.S. Open]]) avevano visto la partecipazione dei migliori al mondo, e dall'altra i loro stessi vincitori, rispettivamente Newcombe e Rosewall, avevano una serie di 0-3 e 0-5 contro Laver, che aveva vinto più tornei. Lo stesso Newcombe, additato come migliore dell'anno da [[Lance Tingay]], scrisse in seguito nella sua autobiografia '[[Newk-Life on and off the Court]]', del [[2002]], che in quell'anno la nomea di migliore tenista al mondo era da attribuire ancora a Laver. Nell'anno seguente, il [[1971]], Laver riuscì a difendere il titolo al 'Tennis Champions Classic', vincendo addirittura 13 incontri di fila, per la maggior parte contro i suoi avversari più ostici, e conquistando la ragguardevole somma di 160.000 dollari. Nel 1971 e nel [[1972]] Laver finì come primo alla classifica a punti del WCT, perdendo però la finale playoff di Dallas contro Rosewall. Quest'ultimo match è considerato uno dei migliori di tutti i tempi, e fece registrare un'[[audience]] TV di oltre 20 milioni di spettatori, una cifra veramente notevole per il tennis di quegli anni.
Con la vittoria-record di 292.717 dollari in premi del [[1971]] Laver divenne il primo giocatore di tennis a superare il tetto del milione di dollari. A partire dal 1972, anche a causa di infortuni alla schiena e al ginocchio, Laver ridusse il suo calendario annuale, concentrandosi principalmente sulo circuito WCT primaverile. Ciò nonostante fino al [[1975]] rimase tra i primi dieci migliori tennisti del mondo, vincendo almeno 5 tornei l'anno: nel 1973 il suo miglior risultato fu il suo impegno nelle semifinali prima, e nella finale poi, della [[Coppa Davis]], dove vinse tutte e 6 gli incontri in cui si cimentò, portando l'[[Australia]] al titolo, ottenuto sconfiggendo 5-0 gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Cleveland]]. Nel 1974 Laver trionfò in 6 dei 13 tornei a cui prese parte, ed a fine anno era Nr.4 al mondo; i 36 anni che aveva quando raggiunse questo risultato ne fecero il più vecchio tennista mai giunto nelle prime cinque posizioni della classifica, nell'[[Era Open]]. Il 1975 vide l'australiano vincere la cirfra record di 23 incontri consecutivi, con 4 tornei, per il circuito WCT. Nel [[1976]] Laver era ormai semiritirato dai circuiti più importanti, giocando solo alcuni eventi. In quello stesso anno entrò nel [[World Team Tennis]], conquistandosi il titolo di 'Rookie of the year', alla tenera età di 38 anni.
Laver ebbe comunque una carriera assai vittoriosa anche oltre gli anni di massimo splendore, tanto che detiene il record di 45 titoli open per ultratrentenni. Se si considera inoltre la percentuale totale di incontri vinti in singolare nella carriera, in tornei open, Laver si stabilizza intorno all'80%, superato solo da altri quattro giocatori, in Björn Borg, [[Jimmy Connors]], [[Ivan Lendl]] e [[John McEnroe]], e davanti a [[Pete Sampras]].
=== Coppa Davis ===
Laver, da dilettante, contribuì alle vittorie in Coppa Davis dell'Australia per 4 anni consecutivi, dal [[1959]] al [[1962]], in cui i "canguri" sconfissero 3-2 gli Stati Uniti (a [[Forest Hills]]), 4-1 e 5-0 l'[[Italia]] (a [[Sydney]] e [[Melbourne]]) e infine 5-0 il [[Messico]] (a [[Brisbane]]). Nel [[1973]] i tennisti professionisti poterono partecipare al torneo, e così Laver ottenne la sua quinta vittoria contro gli americani, giocando e vincendo due incontri al singolare ed il [[doppio]].
== Tra i migliori di sempre ==
Fino all'avvento della classifiche stilate dall'ATP ([[Association of Tennis Professionals]]), nel 1973, non c'era un sistema di valutazione mondiale, anche se Laver si classificò primo al mondo nel 1961 e 1962 (da dilettante), e nel 1968 e 1969 (nell'Era Open), dai giornalisti, tra cui il celebre Lance Tingay, del '[[Daily Telegraph]]'. Se consideriamo l'ammontare totale dei premi annuali, Laver fu il giocatore professionista che ne vinse maggiormente fino al 1971, come scrive [[Bud Collins]] nel libro '[[Total Tennis]]' ([[2003]]). Laver fu insignito del titolo di Numero 1 al mondo per 7 anni di fila, mischiando amatori e professionisti, dal [[1964]] al 1970, nonostante queste siano classifiche non ufficiali. In questa classifica si notano anche le 7 volte da primo al mondo di [[Bill Tilden]] e le 8 di [[Pancho Gonzales]].
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There are also different accounts of his tournament singles titles. This problem is discussed in an article of 2006 by Raymond Lee [http://www.sportsmediainc.net/tennisweek/index.cfm?func=showarticle&newsid=14812]. The ATP credits him with 39 open era titles in ATP sanctioned events. Other sources, like 'Total Tennis' give him 47 or 54 titles in open era alone. His overall tally, however, is much higher. 'Total Tennis' credits him with 184 titles in amateur, pro, and open competition, without listing them in detail. Laver semi-retired from the main professional tennis tour in [[1975]], still ranked in the Top 10 at the time. By the time the [[Association of Tennis Professionals]] computer rankings were initiated, he earned a World No. 3, his highest rank.
Laver's eleven Grand Slam singles titles currently place him tied for third place on the all-time list, along with Borg. Only [[Pete Sampras]] and [[Roy Emerson]] have won more Grand Slam singles titles. Laver also won eight Grand Slam doubles titles. He is the only player (male or female) to have achieved the calendar Grand Slam twice. An authoritative dissenting voice comes from [[Jack Kramer (tennis player)|Jack Kramer]], the long-time tennis promoter, and himself a candidate as the best player of all time. In his 1979 autobiography, Kramer ranks Laver only in the "second echelon" of great players, just behind the six best.<ref> Kramer considered the best player ever to have been either [[Don Budge]] (for consistent play) or [[Ellsworth Vines]] (at the height of his game). The next four best were, chronologically, [[Bill Tilden]], [[Fred Perry]], [[Bobby Riggs]], and [[Pancho Gonzales]]. After these six came the "second echelon" of Rod Laver, [[Lew Hoad]], [[Ken Rosewall]], [[Gottfried von Cramm]], [[Ted Schroeder]], [[Jack Crawford (tennis player)|Jack Crawford]], [[Pancho Segura]], [[Frank Sedgman]], [[Tony Trabert]], [[John Newcombe]], [[Arthur Ashe]], [[Stan Smith]], [[Björn Borg]], and [[Jimmy Connors]]. He felt unable to rank [[Henri Cochet]] and [[René Lacoste]] accurately but felt they were among the very best.</ref> He writes that although Laver was "absolutely unbeatable for a year or two late in the 1960s", a "careful comparison" could be made between Laver and the somewhat older [[Pancho Gonzales]] and that Kramer is "positive that Gonzales could have beaten Laver regularly. [[Lew Hoad|Hoad]] owned Laver before Hoad was hurt, and [[Ken Rosewall|Rosewall]] beat Laver in those two World Championship of Tennis finals—and that was a title Laver really wanted." In a famous meeting, a US$10,000 winner-take-all match before 15,000 in Madison Square Garden in January, 1970, the 41-year-old Gonzales beat Laver, still the No. 1 player in the world, in five sets.
Still, many experts such as Dan Maskell, John Barrett, Joe McCauley,[[Ted Schroeder]], and [[Tony Trabert]] continue to rank Laver as the best of all time. The late Ted Schroeder is quoted by Alan Trengove: "You take all the criteria - longevity, playing on grass and clay, amateur, professional, his behaviour, his appearance - in all criteria, Laver's the best player of all time." The experts cite as evidence the fact that in a career as an amateur, as a Kramer touring pro, and as a professional in the Open era, he won a record 184 singles titles. He also holds the record for most titles won in a single season during the amateur era (21 in 1962), in the touring pro era (18 in 1967), and in the Open era (18 in 1969). After turning professional in 1963 he won the [[Professional World Singles Tournament|U.S. Pro Championships]] 5 times and the [[Professional World Singles Tournament|Wembley Pro Championship]] 4 times between 1964 and 1967, and two more in 1969 and 1970, when it was called 'British Covered Court Championships'. In 1967 he won a "Pro Grand Slam": the U.S. Pro, Wembley Pro, [[Professional World Singles Tournament|French Pro Championship]], and Wimbledon Pro. Joe McCauley, the author of "The History of Professional Tennis," writes in the final chapter that "in my humble opinion, [Laver] was the best ever." <ref>"The History of Professional Tennis," 2003, by Joe McCauley, page156</ref> And in a poll by the [[Associated Press]] in 2000, he was voted "The Male Tennis Player of the Century", ahead of Pete Sampras, [[Bill Tilden]], Björn Borg, [[Donald Budge]], John McEnroe and Lew Hoad (tied), Ken Rosewall and Roy Emerson (tied), Jack Kramer.
In his [[1989]] book, '''My Life with the Pros''', [[Bud Collins]] writes: "I remain unconvinced that there ever was a better player than Rod Laver". Thirteen years later, however, as editor of the massive '''[[Total Tennis, The Ultimate Tennis Encyclopedia]]''' (2003), Collins is more guarded. He writes on page 693 that Laver would "be known as possibly the greatest player ever." On page 673, however, Collins says that Gonzales was "probably as good as anyone who ever played the game, if not better." And on page 749 he calls [[Bill Tilden]] "perhaps the greatest player of them all." In an August 2006 article for MSNBC.com, Collins ranks Laver as one of the five top men's tennis stars of all time, along with Tilden, Gonzales, Borg, and Sampras. He points to Tilden's "phenomenal .938 winning percentage", says "If I had to choose someone to play for my life it would be Pancho Gonzalez," praises Borg's uncanny transition from Roland Garros to Wimbledon, cites Sampras' "assault on the citadels of the past", and calls Laver "in my eyes, the greatest player ever". <ref>The Collins article: http://msnbc.msn.com/id/14489546/</ref>
-->
A conferma della sua assoluta grandezza sono le sue [http://www.atpworldtour.com/Reliability-Zone/Reliability-Hard-Career-List.aspx prestazioni su hardcourt] e [http://www.atpworldtour.com/Reliability-Zone/Reliability-Carpet-Career-List.aspx su carpet] dal '73 in poi (addirittura migliori di quelle di Sampras).
Laver è stato inserito nell'[[International Tennis Hall of Fame]] nel [[1981]].
== Dopo il ritiro ==
Nel luglio [[1998]], Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dalla [[ESPN]] per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
Nel [[2000]], il campo centrale del [[Melbourne Park]], che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominato [[Rod Laver Arena]] in suo onore.
Nel [[2003]], Laver, insieme alla più grande tennista femminile australiana, [[Margaret Smith Court]], ebbe il suo ritratto inserito in un francobollo, entrando così nella [[Lista di australiani su francobolli]] dall'"Australia Post Australian Legends Award".
== Statistiche ==
===Singolare===
====Vittorie (149)====
'''''Pre-Open'''''
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#eeeeee"
|'''Numero'''
|width=120|'''Data'''
|width=350|'''Torneo'''
|width=100|'''Superficie'''
|width=200|'''Avversario in finale'''
|width=150|'''Punteggio'''
|- bgcolor="#e5d1cb"
|1.
|[[1960]]
|{{bandiera|AUS}} [[Australian Championships]], [[Brisbane]]
|Erba
|{{bandiera|AUS}} [[Neale Fraser]]
| 5-7, 3-6, 6-3, 8-6, 8-6
|- bgcolor="#e5d1cb"
|2.
|[[1961]]
|{{bandiera|GBR}} [[Wimbledon Championships]], [[Londra]]
|Erba
| {{bandiera|USA}} [[Chuck McKinley]]
|6-3, 6-1, 6-4
|- bgcolor="#e5d1cb"
|3.
|[[1962]]
|{{bandiera|AUS}} Australian Championships, [[Sydney]] <small>(2)
|Erba
|{{bandiera|AUS}} [[Roy Emerson]]
| 8-6, 0-6, 6-4, 6-4
|- bgcolor="#e5d1cb"
|4.
|1962
|{{bandiera|FRA}} [[French Championships]], [[Parigi]]
|Terra rossa
|{{bandiera|AUS}} Roy Emerson
| 3-6, 2-6, 6-3, 9-7, 6-2
|- bgcolor="#e5d1cb"
|5.
|1962
|{{bandiera|GBR}} Wimbledon Championships, Londra <small>(2)
|Erba
|{{bandiera|AUS}} [[Marty Mulligan]]
| 6-2, 6-2, 6-1
|- bgcolor="#e5d1cb"
|6.
|1962
|{{bandiera|USA}} [[US Championships]], [[New York]]
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Roy Emerson
|6-2, 6-4, 5-7, 6-4
|}
'''''Era Open'''''
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#eeeeee"
|'''Numero'''
|width=120|'''Data'''
|width=350|'''Torneo'''
|width=100|'''Superficie'''
|width=200|'''Avversario in finale'''
|width=150|'''Punteggio'''
|- bgcolor="#e5d1cb"
|1.
|[[1968]]
|{{bandiera|GBR}} Wimbledon, Londra <small>(3)
|Erba
|{{bandiera|AUS}} [[Tony Roche]]
| 6-3, 6-4, 6-2
|- bgcolor="#e5d1cb"
|2.
|[[1969]]
|{{bandiera|AUS}} Australian Open <small>(3)
|Erba
| {{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Andres Gimeno]]
| 6-3, 6-4, 7-5
|- bgcolor="#e5d1cb"
|3.
|1969
|{{bandiera|FRA}} French Open, Parigi <small>(2)
|Terra rossa
|{{bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]
| 6-4, 6-3, 6-4
|- bgcolor="#e5d1cb"
|4.
|1969
|{{bandiera|GBR}} Wimbledon, Londra <small>(4)
|Erba
|{{bandiera|AUS}} [[John Newcombe]]
| 6-4, 5-7, 6-4, 6-4
|- bgcolor="#e5d1cb"
|5.
|1969
|{{bandiera|USA}} US Open, [[New York]] <small>(2)
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Tony Roche
| 7-9, 6-1, 6-2, 6-2
|}
====Finali perse====
'''''Pre Open'''''
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#eeeeee"
|'''Numero'''
|width=120|'''Data'''
|width=350|'''Torneo'''
|width=100|'''Superficie'''
|width=200|'''Avversario in finale'''
|width=150|'''Punteggio'''
|- bgcolor="#e5d1cb"
|1.
|[[1959]]
|{{bandiera|GBR}} Wimbledon Championships, Londra
|Erba
|{{bandiera|PER}} [[Alex Olmedo]]
|4-6, 3-6, 4-6
|- bgcolor="#e5d1cb"
|2.
|1960
|{{bandiera|GBR}} Wimbledon Championships, Londra
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Neale Fraser
|4-6, 6-3, 7-9, 5-7
|- bgcolor="#e5d1cb"
|3.
|1960
||{{bandiera|USA}} US Championships, New York
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Neale Fraser
|4-6, 4-6, 7-9
|- bgcolor="#e5d1cb"
|4.
|1961
|{{bandiera|AUS}} Australian Championships, [[Melbourne]]
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Roy Emerson
|6-1, 3-6, 5-7, 4-6
|- bgcolor="#e5d1cb"
|5.
|1961
||{{bandiera|USA}} US Championships, New York
|Erba
|{{bandiera|AUS}} Roy Emerson
|5-7, 3-6. 2-6
|}
'''''Era Open'''''
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#eeeeee"
|'''Numero'''
|width=120|'''Data'''
|width=350|'''Torneo'''
|width=100|'''Superficie'''
|width=200|'''Avversario in finale'''
|width=150|'''Punteggio'''
|- bgcolor="#e5d1cb"
|1.
|1968
|{{bandiera|FRA}} French Open, Parigi
|Terra rossa
|{{bandiera|AUS}} Ken Rosewall
|3-6, 1-6, 6-2, 2-4
|}
=== Tutti i titoli di Rod Laver 1960-1976 (181)<ref>{{en}} Sources: Joe McCauley, History of Professional Tennis, London 2001. Michel Sutter, Vainqueurs-Winners 1946-1991, Paris 1992; Rod Laver (with Bud Collins), The Education of a Tennis Player, New York 1971; John Barrett, World of Tennis Yearbook 1970-1976, London 1970-1976; Betty Laver, The Red-headed Rocket from Rockhampton, Rockhampton 2001.</ref> ===
;Titoli da dilettante 1960-1962
* 1960: Brisbane Australian Champ., Lausanne, Newport, Philadelphia, Pennsylvania, South Orange, Southampton. N.Y. (7).
* 1961: Wimbledon, Adelaide, Auckland, Bad Neuenahr, Brisbane, Brisbane Hard Courts, Caracas, Deauville, Hamburg German Champ., Houston, Kingston, Melbourne, Sydney, Sydney Metropolitan (14).
* 1962: Sydney Australian Champ., Paris French Champ., Wimbledon, Forest Hills US Champ., Bournemouth BHC, Brisbane, Brisbane Hard Courts, Caracas, Connaugh, Dublin Irish Champ., Gstaad Swiss Champ., Hamburg German Champ., Hilversum Dutch Champ., Houston, Lugano, Melbourne, Oslo, Palermo, Queen's Club, Rome Italian Champ., Sydney (21).
;Titoli da professionista 1963-1967
* 1963: Cannes, Kitzbühel, Noordwijk-on-Sea, Capetown (4).
* 1964: Boston US Pro, Wembley London Pro, Geneve, Johannesburg, Monterey, Perth (4 man event), Port Elizabeth, Salisbury, Biarritz (4 man), Cairo (4 man), Marseille (4 man). (11).
* 1965: Wembley London Pro, Adelaide, Cannes, Durban, Lake Tahoe, Capetown, Hobart (4 man), Los Angeles R.R., Melbourne, Nairobi, New York US Pro Indoor, Newport R.R., Oklahoma (4 man), Perth, Rhodesia, San Rafael, Belfast (4 man) (17)
* 1966: Boston US Pro, Wembley London Pro, Binghamton, Brisbane, Cannes (4 man), Capetown, Forest Hills R.R., Johannesburg, Melbourne, Perth, Nancy (4 man), Oporto, Milan (4 man), Abidjan (4 man), Dakar (4 man). (15).
* 1967: Wimbledon Pro, Boston US Pro, Wembley London Pro, Paris French Pro, Paris Indoor, Binghamton, Boston Garden, Johannesburg, Fort Worth, Marseille (4 man), Miami, New York US Pro Indoor, New York Madison Square Garden, Newport R.R., Oklahoma, Orlando, San Diego, San Juan (18).
;Titoli dall'inizio dell'Era Open 1968-1976 (39)<ref>{{en}} These are only the ATP registered tournament titles of open tournaments since 1968, following the ATP-Webside. This list does not cover the pre open titles nor many pro titles, Laver won in the first years of open tennis</ref>
* 1968: Wimbledon, Boston US Pro, Paris French Pro, Buenos Aires, Corpus Christi, La Paz, Los Angeles PSW Open, London Indoor, London BBC 2 (4 man), New York Madison Square Garden, São Paulo (11).
* 1969: Brisbane Australian Open, French Open, Wimbledon, {{bandiera|USA}} US Open, [[New York]], South African Open, Boston US Pro, Wembley British Indoor, Anaheim, Baltimore, Binghamton, Fort Worth, Los Angeles, London BBC 2 (4man), Madrid, New York Madison Square Garden Invitational, Orlando, Philadelphia US Pro Indoor, St. Louis (18).
* 1970: Canadian Open, South African Open, Wembley British Indoor, Fort Worth WCT, Louisville WCT, Los Angeles PSW Open, New York Champions Classic, Philadelphia US Pro Indoor, Queen's Club, South Orange, St. Louis WCT, Sydney, Vancouver WCT, Germany (Berlin, Bonn, and Saarbrücken) Round Robin (4 man) (14).
* 1971: Rome Italian Open, Berkeley WCT, Bologna WCT, Fort Worth WCT, London Indoor, New York Champions Classic, Hilton Head CBS Classic (4 man) (7).
* 1972: Denver WCT, Houston WCT, Philadelphia US Pro Indoor, Richmond WCT, Toronto WCT (5).
* 1973: Hong Kong, Miami WCT, Richmond WCT, Sydney Australian Indoor, Toronto WCT, Hilton Head CBS Classic, Hilton Head World Invitational Tennis Classic (4 man) (7).
* 1974: Bretton Woods, Houston WCT, Las Vegas, Palm Desert WCT, Philadelphia US Pro Indoor, Tokyo WCT (6).
* 1975: Caracas WCT, La Costa WCT, Orlando WCT, Puerto Rico CBS Classic, São Paulo WCT (5).
* 1976: Detroit (probabilmente 4 man) (1)
== Curiosità ==
* Nel [[1970]] [[Adidas]] mise in commercio una scarpa denominata "Rod Laver"<ref>[http://www.providermag.it/2009/08/05/adidas-originals-consortium-rod-laver-collection/ Adidas Originals Consortium Rod Laver Collection]</ref>
* '''Rod Laver''' era anche il nome di una band rapcore che suonava per la Screaming Giant Records e per la [http://www.toothandnail.com Tooth and Nail Records]
* Laver fu uno dei tennisti che più ispirarono [[John McEnroe]] secondo la sua autobiografia "''[[You Cannot Be Serious]]''"
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Rod Laver}}
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}[http://www.atpworldtour.com/Tennis/Players/La/R/Rod-G-Laver.aspx Il suo profilo sul sito ufficiale dell'ATP Tour]
{{Grande Slam}}
{{Vincitori del singolare maschile agli Australian Open}}
{{Vincitori del singolare maschile agli Open di Francia}}
{{Vincitori del singolare maschile a Wimbledon}}
{{Vincitori del singolare maschile agli US Open}}
{{Vincitori del doppio maschile agli Australian Open}}
{{Vincitori del doppio maschile a Wimbledon}}
{{Controllo di autorità|VIAF=64527343|LCCN=}}
{{Portale|biografie|tennis}}
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