Ascoli Piceno e Rugby Americas North: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicodes|rugby}}
{{Federazione sportiva
{{Divisione amministrativa
| tipo = continentale
|Nome=Ascoli Piceno
| nome = Rugby Americas North
|Panorama=Ascoli Piceno.jpg
| logo =
|Didascalia=
| dimensione =
|Bandiera=Ascoli Piceno-Gonfalone.png
| sport = Rugby a 15
|Voce bandiera=
| fondazione = 2001
|Stemma=Ascoli Piceno-Stemma.png
| scioglimento =
|Voce stemma=Stemma di Ascoli Piceno
| giurisdizione = [[America settentrionale|Nordamerica]]<br />[[Caraibi]]
|Stato=ITA
| affiliati = 13
|Grado amministrativo=3
| confederazione = World Rugby
|Divisione amm grado 1=Marche
| anno_affiliazione = 2001
|Divisione amm grado 2=Ascoli Piceno
| naz_sede = VGB
|Amministratore locale=[[Guido Castelli]]
| sede = Road Town
|Partito=[[Il Popolo della Libertà|PdL]], Liste Civiche
| naz_presidente = USA
|Data elezione=22 giugno 2009
| presidente = Bob Latham
|Data istituzione=
}} La Rugby Americas North è la federazione rugbustica per il Nord America.
|Latitudine gradi=42
|Latitudine minuti=51
|Latitudine secondi=17
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=13
|Longitudine minuti=34
|Longitudine secondi=31
|Longitudine EW=E
|Altitudine=154
|Superficie=160.51
|Note superficie=
|Abitanti=51168
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Bivio Giustimana, [[Campolungo (Ascoli Piceno)|Campolungo]], Caprignano, Carpineto, Casa circondariale, Casalena, Casamurana, Case Schiavi, [[Castel Trosino]], [[Cervara (Ascoli Piceno)|Cervara]], Colle, [[Colle San Marco]], Colloto, Colonna, Colonnata, Coperso, Faiano, fonte di campo, Funti, Giustimana, Il Palazzo, Lago, [[Lisciano (Ascoli Piceno)|Lisciano]], Lisciano di Colloto, Marino del Tronto, [[Montadamo]], Monte di Rosara, Morignano, [[Mozzano]], Oleificio Panichi, Palombare, Pedana, [[Piagge (Ascoli Piceno)|Piagge]], Pianaccerro, Poggio di Bretta, Polesio, Ponte Pedana, Porchiano, [[Rosara (Ascoli Piceno)|Rosara]], San Pietro, Santa Maria a Corte, Talvacchia, Taverna di mezzo, Trivigliano-villa Pagani, Tozzano, Tronzano, Valle Fiorana, Valle Senzana, Valli, Vena piccola, Venagrande, [[Villa Sant'Antonio (Ascoli Piceno)|Villa Sant'Antonio]]
|Divisioni confinanti=[[Acquasanta Terme]], [[Ancarano]] (TE), [[Appignano del Tronto]], [[Castel di Lama]], [[Castignano]], [[Castorano]], [[Civitella del Tronto]] (TE), [[Colli del Tronto]], [[Folignano]], [[Maltignano]], [[Roccafluvione]], [[Rotella]], [[Sant'Egidio alla Vibrata]] (TE), [[Valle Castellana]] (TE), [[Venarotta]]
|Codice postale=63100
|Prefisso=[[0736]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=044007
|Codice catastale=A462
|Targa=AP
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=1698
|Diffusività=
|Nome abitanti=Ascolani
|Patrono=[[sant'Emidio]]
|Festivo=[[5 agosto]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Ascoli Piceno (province of Ascoli Piceno, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Ascoli Piceno nella provincia omonima
|Sito=http://www.comune.ascolipiceno.it/
}}
 
{{quote|Una passeggiata per le strade della città vecchia ascolana è come lo sfogliare a caso un volume di storia dell'arte e avere la fortuna di incontrare le illustrazioni più rappresentative e espressive dei vari periodi dell'arte italiana|<ref>[http://www.ascolimusei.it/itinerari.html Musei Civici] Jean-Paul Sartre ed Ascoli Piceno</ref>[[Jean Paul Sartre]]}}
 
'''Ascoli Piceno''' (''Asculum'' in [[lingua latina|latino]]; ''Asculë'' in [[dialetto ascolano]]) è un [[comune italiano]] di 51.168 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo della [[provincia di Ascoli Piceno|provincia omonima]] nelle [[Marche]].
 
Quarto comune per popolazione nella regione dopo [[Ancona]], [[Pesaro]] e [[Fano]], Ascoli Piceno è [[Diocesi di Ascoli Piceno|sede vescovile]].
 
L'agglomerato urbano di Ascoli Piceno si estende al di là dei confini comunali costituendo così un ''continuum'' con i centri abitati di [[Folignano]], [[Maltignano]], [[Venarotta]], [[Castel di Lama]], [[Castorano]], [[Colli del Tronto]], [[Pagliare (Spinetoli)|Pagliare]], [[Spinetoli]], contando dunque circa 85.000 abitanti.
 
L’[[area metropolitana]] della città conta 105.664 abitanti (dati [[Istat]] luglio 2010), includendo il comune stesso e tutti quei comuni con un flusso di pendolarismo superiore al 10% ([[Acquasanta Terme]], [[Appignano del Tronto]], [[Arquata del Tronto]], Castel di Lama, [[Castignano]], Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, [[Montegallo]], [[Offida]], [[Palmiano]], [[Roccafluvione]], Spinetoli, Venarotta e [[Valle Castellana]]). L’area metropolitana è individuata con la metodologia del [[Elenco delle Functional Urban Regions dell'Italia|Functional Urban Regions]] (FURs).
 
L'area industriale si sviluppa principalmente nella media e bassa [[valle del Tronto|vallata del fiume Tronto]].
 
== Geografia fisica ==
 
La città si trova nella parte meridionale della regione Marche e dista 28&nbsp;km dal [[mare Adriatico]]. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]], nella zona di confluenza tra il fiume [[Tronto]] ed il [[torrente Castellano]], circondato per tre lati da [[montagne]], tra cui vi sono la [[Monte Ascensione|montagna dell'Ascensione]], il colle San Marco e la [[montagna dei Fiori]].
Il suo territorio è contornato da due [[aree naturali protette]]: il [[Parco Nazionale del Gran Sasso|Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]] a [[sud]] ed il [[Parco Nazionale dei Monti Sibillini]] a [[nord]]-[[ovest]].
 
Ascoli Piceno ha un'[[exclave]] (Piana della Forcella) compresa tra il comune di [[Acquasanta Terme]], quello di [[Roccafluvione]] e un'exclave di quest'ultimo (Forcella).
 
=== Fiumi e torrenti ===
[[File:Ascoli mappa.png|thumb|350px|Mappa del territorio ascolano]]
 
* [[Tronto|Fiume Tronto]]
* [[Torrente Castellano]]
* [[Torrente Chiaro]]
 
=== Monti ===
* [[Colle San Marco]]
* [[Monte Ascensione]]
* [[Montagna dei Fiori]]
* [[Monte Vettore]]
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Ascoli Piceno}}
Il clima della città di Ascoli è di tipo subappenninico, trovandosi a ridosso di importanti catene montuose. Gli [[inverno|inverni]] sono umidi e freschi, e quando le correnti balcaniche giungono fin sul medio Adriatico, in città si assiste a [[neve|precipitazioni nevose]] ed un forte abbassamento della temperatura.
Sono frequenti gelate notturne e anche il fenomeno della [[nebbia]] non è raro, soprattutto lungo la Vallata del Tronto. Le [[estate|estati]] risultano calde e con precipitazioni poco frequenti per lo più dovute ad improvvisi e a volte violenti temporali pomeridiani. Nella conca ascolana nei giorni più caldi si possono raggiungere temperature di 37°- 38°. La temperatura media del mese di [[gennaio]] si attesta sui 5°- 6° mentre quella di [[luglio]] sui 24°- 25°.
 
== Storia ==
[[File:Palazzo dell'Arengo in Ascoli PicenoIMG 0037.JPG|left|thumb|250px|Piazza Arringo]]
[[File:Eremo di San Marco - panorama su Ascoli.jpg|left|thumb|250px|panorama su Ascoli dall'Eremo di San Marco]]
Le origini della città sono avvolte nel mistero, ma è abbastanza sicuro che vi fosse la presenza umana già dall'[[età della pietra]]<ref>S. Balena, op. cit., pag. 44.</ref> e che la zona fosse abitata già nell'epoca [[Calcolitico|neolitica]] da popolazioni italiche. Secondo una [[tradizione]] italica citata nella [[letteratura]] antica ([[Strabone]], [[Plinio]], [[Sesto Pompeo Festo|Festo]]) la città venne fondata da un gruppo di [[Sabini]], che vennero guidati da un [[Picidae|picchio]], uccello sacro a [[Marte (divinità)|Marte]], durante una delle loro migrazioni detta ''[[ver sacrum]]''. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai [[Piceni]], di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla [[via Salaria]], che collegava le [[salina|saline]] alla foce del [[Tevere]] a quelle della costa adriatica.
 
== Competizioni ==
Nel [[299 a.C.]] si alleò con i Romani contro gli [[Etruschi]], [[Galli]] e [[Sanniti]] e nel [[269 a.C.]] divenne ''Civitas Foederata'' a Roma.
 
== Federazioni associate ==
Nel [[91 a.C.]] si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i [[Marsi]] in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla [[Guerra Sociale]]. Nell'[[89 a.C.]], dopo un lungo [[assedio]], il generale romano [[Gneo Pompeo Strabone]] conquistò la città, trucidando i capi della [[rivolta]] e mandando in [[esilio]] parte dei suoi abitanti.
{{Elenco federazioni Rugby Americas North}}
Nell'[[88 a.C.]] Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'[[80 a.C.]] venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche<!--; Ascoli più tardi ne divenne colonia ???dopo l'80 ac colonia???? -->.
[[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] nel [[49 a.C.]] la designò capitale della regione dandole l'appellativo di ''Picenum''.
Ai tempi di [[Augusto]], divenne la capitale della [[Regio V Picenum|quinta regione italica]], più tardi nel [[III secolo|III secolo d.C.]] fu eretta a provincia autonoma con il nome di ''Picenum Suburcarium''.
Successivamente segue il [[destino]], come altre città, con la caduta dell'impero romano.
 
Nell'alto [[medioevo]] subì la decadenza economica e le razzie dei [[barbaro|barbari]], tra cui quella dei [[Goti]] di [[Totila]] e dei [[Longobardi]] di [[Faroaldo]] ([[578]]).
 
Per [[2 (numero)|due]] [[Secolo|secoli]] fu sotto il dominio longobardo del [[Ducato di Spoleto]], ([[593]]-[[789]]), finché non passò sotto il controllo dei [[Franchi]] scesi in [[Italia]] al seguito di [[Carlo Magno]]. In questi secoli si accentuò il potere dei [[Vescovo|vescovi]] (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]] che con apposito diploma concede al [[feudatario]] vescovo Bernardo I nel [[1037]], il diritto di [[Zecca (moneta)|Zecca]].
 
Nel periodo la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in [[Europa]] tra [[guelfi e ghibellini]].
 
Nel [[1183]] si costituisce in [[Comune medievale|Libero comune]], conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]. Le libertà municipali sono minate dalle lotte di fazione tra le famiglie più in vista, tra cui il Signore Andrea D'Acquaviva. Durante la conquista di [[Ladislao I di Napoli|Ladislao I]] - re di [[Napoli]], la città meritò di essere governata dal famoso condottiere d'Italia Conte da Carrara o [[Conte Carrara]] detto il Carrarese, al quale il sovrano partenopeo concesse il titolo di Viceré dell'Abruzzo, e Principe di Ascoli per sé e per i suoi figli che gli successero, [[Ardizzone]] e [[Obizzo]], quando lo seppellirono in pompa magna nel Duomo della città, come vuole il Bascetta.<ref>A.Bascetta, Isabella de Clermont. Le Regine di Napoli, Abe, Avellino 2010.</ref>
Le lotte finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come [[Galeotto I Malatesta|Galeotto Malatesta]] ([[XIV secolo]]) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a [[Francesco Sforza]] che instaura una crudele [[dittatura]] ([[XV secolo]]) che viene abbattuta nel [[1482]], anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.
 
Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.
 
Venne annessa alla [[prima Repubblica Romana]] e nel [[1860]] viene annessa al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre [[1943]] contro l'occupazione [[Germania|tedesca]], che sono valse alla città la [[#Onorificenze|Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana]] ([[2001]]).
 
Una parte del territorio della provincia ascolana è stato per oltre un secolo rivendicato dalla vicina e rivale [[Fermo]], la quale ha perso il capoluogo a seguito dell'Unità d'Italia. Nel [[2004]], però, la provincia di Fermo è stata di nuovo deliberata, ed istituita nel 2009.
 
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Ascoli Piceno}}
[[File:Stemma di Ascoli Piceno 01 copia.jpg|thumb|right|180px|Stemma ascolano del 1382, il più antico di data certa]]
Il simbolo che compare sullo stemma comunale della città di Ascoli si compone di porta a due fornici sovrastata dalla galleria merlata tra due torri.
Gli autori locali si sono diversamente espressi sul significato della rappresentazione contenuta nel [[campo dello scudo]]. Alcuni hanno considerato l'accostamento di questi elementi architettonici riferibile ad una delle [[Porta cittadina|porte cittadine]] che si apriva nelle mura di cinta urbane medievali, altri hanno scritto che la composizione raffigurerebbe l'antico [[castello|cassero]] che sorgeva dove oggi sono presenti i resti della Fortezza Pia, altri ancora hanno sostenuto che la struttura costituirebbe la sintesi della simbologia delle costruzioni più caratteristiche della città, quindi [[ponte|ponti]], [[torre|torri]] gentilizie e [[campanile|campanili]].
 
=== Toponimo ===
Nel corso del tempo la città fu identificata con il nome greco-romano di Asculon ed Asclos, Strabone la chiamò Asclon (Ἃσκλον); la [[Tavola Peutingeriana]] la citò come Asclo Piceno; [[Paolo Diacono]] solo Asculus<ref>[http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Langobardorum/Liber_II#versiculus19 Paulus Diaconus, Historia Langobardorum] «''In qua sunt civitates Firmus, Asculus et Pinnis et iam vetustate consumpta Adria, quae Adriatico pelago nomen dedit''».</ref>. Ad Ascoli il termine ''Picenum'' fu accostato già da [[Giulio Cesare]] che la chiamò ''Asculum Picenum''<ref>[http://la.wikisource.org/wiki/Commentarii_de_bello_civili_-_Liber_I#15 Gaius Iulius Caesar, Commentarii de bello civili] «''Cum his duabus Asculum Picenum proficiscitur''».</ref> sia per distinguerla dalla città dell'[[Apulia]], ''Asculum Apulum'' ora [[Ascoli Satriano]], e sia per riconoscere la sua posizione di appartenenza alla regione del Picenum Suburbicarium.
 
Durante il periodo delle invasioni [[goti|gote]] e [[longobardi|longobarde]] vi fu un imbarbarimento della lingua ed Asculum divenne solo Esculum senza l'aggiunta di Picenum. Intorno all'[[anno 1000]] la denominazione della città sui documenti e sugli statuti dell'epoca fu Esculo che in seguito si trasformò in Asculo ed intorno al [[1700]] divenne Ascoli.
 
==== Ascoli ====
Le radici del nome Ascoli non sono prive di dubbi legati alla sua etimologia, Giuseppe Marinelli scrive che la nascita dell'insediamento risalirebbe a 1600 anni prima della fondazione di Roma, quando nel territorio vi fu la presenza di genti, non originarie del luogo, che vissero nell'area cittadina dedicandosi alla caccia ed alla pastorizia delle quali non sono sopravvissuti segni che consentano di profilare la loro cultura di appartenenza. Partendo da queste considerazioni è alquanto arduo ed incerto delineare congetture che risolvano con certezza una fondata etimologia della denominazione.
Umberto Laffi definisce il toponimo di origine [[Illiria|illirica]] ed ipotizza che la denominazione dell'insediamento umano dell'età Neo-eneolitica assunse in latino la forma di Asclum o Asculum.
 
Gaetano De Minicis e Giuseppe Colucci riportano l'ipotesi del canonico Alessio Simmaco Mazzocchi<ref>A. M. Mazzocchi, ''Diatriba del Piceno'', Saggi di Dissertazioni Accademiche, Tomo III.</ref> che attribuisce la derivazione del nome della città alla parola ebraica Escol (escol bortus), traducibile come grappolo d'uva. Da questa interpretazione si dedurrebbe che l'area fu ricca e lodata per la presenza di piante di vite.
 
Il Colucci, sull'origine del toponimo, aggiunge un'altra possibile interpretazione e sostiene che il popolo degli Opici, noti anche come [[Ausoni]], arrivò nella [[valle del Tronto]] e fondò la città dandole il nome di Aescolo da Esculus o [[Aesculus]], ossia l'eschio, una varietà dell'ippocastano, [[aesculus hippocastanum]], pianta largamente presente nel territorio.
Giuseppe Marinelli riferisce che l'etimologia potrebbe essere ricondotta ad ''"AS"'', radice egeo-anatolica che esprime i concetti di “luogo di dimora" ed "insediamento urbano”.
 
Dalle fonti classiche, ed in particolare da una leggenda anteriore all'anno [[1000 a.C.]], si apprende la storia del re Aesis, riportata da [[Silio Italico]], poeta latino, il quale attribuisce il termine ''Ascoli'' alla derivazione dalla radice ''"as"'' dal nome del re, detto anche Esio re dei [[Pelasgi]]. Secondo questa tradizione Aesis fu colui che condusse la popolazione pre-ellenica nella risalita della costa adriatica approdando alla foce del fiume Tronto. I Pelasgi, dopo aver percorso la valle verso l'entroterra, si stanziarono sul colle Pelasgico o monte Pelasgo, l'attuale colle dell'Annunziata, dove eressero un recinto sacro e si fusero con gli abitanti del territorio dando inizio ad un primo insediamento urbano.
 
La leggenda e le affermazioni di Silio Italico non trovano, al momento, conforto nei riscontri archeologici del territorio. La teoria etimologica trova ed assume rilevanza in quanto aiuta a spiegare anche altri toponimi legati al Picenum come [[Aso]] e [[Jesi]], anch'essi riconducibili dalla radice ''"as"'', tipica e diffusa nel linguaggio egeo-anatolico.
 
Esiste anche un'altra leggenda che confermerebbe l'origine e la provenienza greca del popolo dei Piceni. Questa narra dell'acheo [[Diomede (Tideo)|Diomede]], federato della guerra contro [[Troia]], qui giunto posteriormente all'invasione dorica, che, dopo essere approdato sulle coste della [[Puglia]], si stabilì lungo le coste adriatiche.
 
==== Piceno ====
L'origine del nome Piceno è attribuito dalla tradizione italica ricordata da [[Strabone]], [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]]<ref>[http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia/Liber_III#110 Naturalis Historia III, 110], «''Orti sunt (Picentes) a Sabinis voto vere sacro''».</ref>, [[Sesto Pompeo Festo|Festo]]<ref>Giambattista Carducci, ''Su le memorie e i monumenti di Ascoli nel Piceno''. Fermo, Saverio Del Monte, 1853, p. 2, «''Picena regio, in qua est Asculum, dicta, quod Sabini cum Asculum proficiscerentur, in vexillo eorum Picus consederit''».</ref> e [[Paolo Diacono]], nella sua [[Historia Langobardorum]]<ref>[http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Langobardorum/Liber_II#versiculus19 Historia Langobardorum/Liber II, 19] «''Huius habitatores cum a Savinis illuc properarent, in eorum vexillo picus consedit, atque hac de causa Picenus nomen accepit''».</ref>, all'appellativo ''Picenum'', termine che trova la sua derivazione da ''picus''. La narrazione racconta della migrazione di gruppi di Sabini avvenute durante le celebrazioni primaverili del [[ver sacrum]]. Questo popolo, tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] ed il [[VI secolo a.C.]], si spostò dalle regioni di provenienza osco-umbre, verso altri territori per cercare pascoli estivi e, in questo viaggio, sarebbe stato condotto da un [[Picus viridis|picchio verde]] o da re Pico, un sovrano del [[Lazio]]<ref>Antonio Rodilossi, Ascoli Piceno città d'arte. Modena, "Stampa & Stampa" Gruppo Euroarte Gattei, Grafiche STIG, 198, p. 13.</ref>.
 
Sino all'avvento del [[Regno d'Italia]], il Comune era indicato con il solo nome "Ascoli". L'aggiunta della specificazione "Piceno" è avvenuta ufficialmente per effetto del regio decreto 9 novembre 1862 n. 978<ref>[http://books.google.it/books?id=I9cnAAAAYAAJ&pg=PA2985#v=onepage&q=&f=false Regio decreto 9 novembre 1862 n. 978.] In: Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, anno 1862, vol. V, dal n. 409 al n. 1100. Torino, Stamperia Reale.</ref><ref>Cfr. anche [http://www.maas.ccr.it/PDF/Ascolipi.pdf Guida generale degli Archivi di Stato italiani, voce Archivio di Stato di Ascoli Piceno, Roma, 1981], pag. 7(393) e pag. 14(400).</ref> che ha autorizzato il Comune di Ascoli ad assumere la denominazione "Ascoli-Piceno", in conformità alla deliberazione del consiglio comunale del 28 luglio [[1862]].
 
=== Onorificenze ===
Il [[12 aprile]] [[2001]], la città di Ascoli Piceno è stata insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=46372&iddecorato=45912 Dal sito del Quirinale]</ref>.
 
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = La fiera e pacifica città di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore. Già il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente, contro unità germaniche, subendo dolorose perdite. La popolazione ascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in località Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà di partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l'attività dei "gruppi di azione patriottica", conclusasi con l'ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari italiani sbandati molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee. Numerose furono le perdite di vite umane, le deportazioni e le distruzioni subite dalla città, che fu sempre sorretta dalla fede in una Patria migliore, risorta dalla dittatura fascista.
|luogo = Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
}}
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti di Ascoli Piceno}}
[[File:Ascoli01.jpg|thumb|right|200 px|Palazzo dei Capitani del Popolo]]
{{quote|Ascoli Piceno è una tra le più belle piccole città d'Italia, e non ne vedo altra che le assomigli. André Gide la prediligeva... bella come alcune città della Francia del Sud, non tanto per questo o quel monumento, ma per il suo complesso, la qualità antologica, l'incanto che viene da nulla e da tutto. Bisogna avervi passeggiato, a cominciare dalla piazza del Popolo, la piazza italiana che insieme con quella di San Marco a Venezia dà più di un'impressione di sala, cinta da porticati, chiusa dalla stupenda abside di San Francesco; o costeggiando il Battistero del Duomo; o lungo le rive scoscese del Tronto; e per le strade strette, chiamate rue, dove i palazzi non si contano; e che si allargano in piazzette...
Ascoli è città di torri... Si succedono molti stili, il romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco... con chiese dalle pareti di pietra, senza finestre; un travertino d'un grigio caldo, uniforme, senza intonaco... tutto ornato, lavorato, istoriato... e su ogni porta e finestra, vedi frutta, fogliami, cariatidi femminili, fiori, animali, stelle, o anche semplicemente proverbi e sentenze scolpite.|[[Guido Piovene]], Viaggio in Italia, 1957}}
 
{{quote|Non c'è altro posto in tutta Italia dove sia possibile percepire la piazza come luogo sociale e, nello stesso tempo, architettonico come la Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno. Questa è - come si dice - il cuore della città... Se è bella stagione, approfittate dei bar con i tavolini all'aperto per godervi il vento fresco del tramonto, quando la piazza finisce in ombra, ma la luce ancora illumina i palazzetti rinascimentali, con il tipico portico sottostante, anzi li fa risaltare come in pieno giorno non avviene mai. Quando fa freddo, dalle finestre del bar per cogliere l'insieme rettangolare della piazza, la gente che si affretta e una parte dell'orizzonte naturale al di là della collina su cui è stata innalzata Ascoli. Godetevi le piazze di Ascoli, sono l'essenza della città di provincia, ma anche qualcosa di più, sono il nostro substrato ancestrale di convivenza civile, elemento fisico e culturale del paesaggio urbano, spazio e tempo insieme, cardini della relatività generale dell'Italia.|[[Mario Tozzi]], Viaggio in Italia - 100+9 emozioni da provare almeno una volta, prima che finisca il mondo}}
 
[[File:SanFrancescoAP-GiulioII.jpg|thumb|right|200px|Entrata della chiesa di San Francesco, su piazza del Popolo, e la statua di papa Giulio II]]
Ascoli Piceno è una delle città monumentali d'Italia: il suo centro storico è interamente costruito in [[travertino]], una roccia sedimentaria calcarea estratta dalle cave del territorio, ed ha come fulcro la rinascimentale [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|piazza del Popolo]] dove si trovano alcuni degli edifici più importanti tra i quali il [[Palazzo dei Capitani del Popolo|palazzo dei Capitani]], lo storico [[Caffè Meletti]] e la [[chiesa di San Francesco (Ascoli Piceno)|chiesa di San Francesco]].
 
Altro fulcro cittadino è lo spazio urbano di [[piazza Arringo]], la piazza più antica di Ascoli, dove si elevano il medioevale [[Battistero di San Giovanni (Ascoli Piceno)|battistero di San Giovanni]], la [[cattedrale di Sant'Emidio]], che racchiude al suo interno la [[Cripta di Sant'Emidio|cripta]] dedicata anch'essa al santo patrono. Vi sono inoltre il palazzo Vescovile, il [[palazzo dell'Arengo]], sede della [[Pinacoteca civica (Ascoli Piceno)|pinacoteca civica]] e di alcuni uffici comunali.
 
Non solo le piazze, ma anche le strade ed i vicoli di impronta schiettamente medievale contribuiscono a caratterizzare il centro storico come via Pretoriana, via di Solestà, [[via delle Stelle]], via Soderini, via del Trivio, antico [[Cardine (storia romana)|cardo]] e corso Mazzini, [[decumano|decumanus]] maximus, che attraversa da ovest ad est il centro urbano.
 
Tra i monumenti sono da ricordare: il [[ponte Romano di Solestà]], uno dei pochi in Italia, visitabili anche al suo interno, le rovine del [[Teatro romano di Ascoli Piceno|teatro romano]], le [[grotte dell'Annunziata]], ciclopica costruzione del periodo romano, la [[Fortezza Pia]] ed il [[Forte Malatesta]], il [[palazzetto Longobardo]] con la [[torre degli Ercolani]], una delle poche torri superstiti tra le decine che compaiono nelle cronache medioevali, in ricordo delle quali Ascoli ha il soprannome di ''Città delle cento torri''.
 
Meritevoli di essere citati sono anche i tempietti dedicati al patrono quali: [[Sant'Emidio alle Grotte]] e [[Sant'Emidio Rosso]] ed inoltre la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio dalla caratteristica facciata suddivisa in riquadri.
 
Nelle vicinanze della città si trova la rocca di [[Castel Trosino]], antichissimo insediamento longobardo a strapiombo sul torrente Castellano, in cui alla fine del [[XIX secolo]] fu rinvenuta una delle più ricche [[necropoli]] d'Italia, i cui preziosi reperti sono ora sparsi in diversi musei in tutto il mondo.
 
Percorrendo da Ascoli la Salaria in direzione Roma, s'incontra il monumentale [[albero del Piccioni]] menzionato per la prima volta in un documento del [[1109]] e legato, tra storia e leggenda, alla vita cittadina e alle vicissitudini del brigantaggio antiunitario.
 
[[File:La Cattedrale di San Emidio in Ascoli Piceno Italy.jpg|thumb|right|200 px|Cattedrale di Sant'Emidio]]
[[File:Sant'Emidio che battezza Polisia Cripta Duomo Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|"Il Battesimo di Polisia" di Lazzaro Giosafatti, Cripta del Duomo]]
[[File:Battistero di San Giovanni Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Il Battistero di San Giovanni]]
[[File:Affresco 09 San Vittore Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Affresco della deposizione nella Chiesa di San Vittore]]
[[File:Cortile interno di Palazzo dei CapitaniIMG 0081.JPG|thumb|right|200px|Chiostro interno del Palazzo dei Capitani del Popolo]]
[[File:Forte Malatesta e Ponte di Cecco.jpg|thumb|right|200px|Forte Malatesta ed il Ponte di Cecco]]
[[File:Edicola Morelli AP.jpg|thumb|right|200px|Edicola di Lazzaro Morelli]]
[[File:Porta Tufilla Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Porta Tufilla]]
[[File:Lavatoio Pubblico Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Fonte di Sant'Emidio]]
[[File:Teatro Romano di Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Teatro romano]]
[[File:Meletti esterno 0034.JPG|right|thumb|200px|Caffè Meletti]]
[[File:Portale barocco - Ascoli Piceno.jpg|right|thumb|200px|Portale barocco]]
 
=== Architetture religiose ===
==== Chiese ====
* [[Cattedrale di Sant'Emidio]] - Duomo della città, dedicato al santo patrono, sorge sul luogo di un edificio pubblico romano ed è il risultato di molteplici vicende costruttive che vanno sostanzialmente dall'XI secolo al XVI secolo. Si mostra su piazza Arringo con la facciata di Cola dell'Amatrice ed ospita al suo interno la cripta di sant'Emidio ed un pregevole polittico di [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]].
* [[Cripta di Sant'Emidio]] – Accoglie, nello spazio sotterraneo del duomo di Ascoli, i resti del patrono ascolano e dei suoi [[Discepolo|discepoli]] custoditi all'interno del sarcofago di [[epoca romana]], dell'età di [[Marco Aurelio]]. Fu costruita nell'[[XI secolo]] per ospitare le reliquie del santo qui trasportate, dalle catacombe di Campo Parignano, dall'allora vescovo Bernardo II.
* [[Battistero di San Giovanni (Ascoli Piceno)|Battistero di San Giovanni]] - Semplice ed austero nella sua forma di [[architettura]] sacra di [[Romanico|gusto romanico]] è costruito interamente in travertino ed annoverato tra i [[Monumento nazionale|monumenti nazionali]] italiani. Al suo interno vi sono una vasca circolare, del [[V secolo]], per il [[battesimo]] ad immersione ed un [[fonte battesimale]] su [[colonna]] tortile.
* [[Chiesa di San Francesco (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Francesco]] - Questa chiesa è considerata una delle migliori opere italiane di architettura francescana, nonché l'edificio religioso francescano più rappresentativo della regione Marche. Si eleva al centro di un complesso monumentale cui si aggiungono anche due chiostri. È caratterizzata da un gruppo absidale di raro modello architettonico.
* [[Tempietto di Sant'Emidio Rosso]] - Il piccolo edificio religioso nasce come ampliamento del [[capitello votivo]] voluto dai primi cristiani ascolani. Ha custodito per secoli la ''“Cona de Santo Migno”'': pietra utilizzata per la [[decapitazione]] del santo, ancora oggi, conservata nel tempietto al di sotto dell'altare.
* [[Tempietto di Sant'Emidio alle Grotte]] – Questo tempio è uno dei monumenti più importanti della città e ben rappresenta l'[[arte barocca]] delle Marche. Progettato da Giuseppe Giosafatti ed ispirato allo stile di [[Pietro da Cortona]] e di [[Gian Lorenzo Bernini]] fu eretto come [[ex voto]] in onore del patrono di Ascoli per aver preservato la città dai danni del [[Terremoto dell'Aquila del 1703|sisma del 1703]].
* [[Chiesa di San Gregorio Magno]] - Costruita per trasformare in luogo di [[culto cristiano]] un [[tempio]] [[roma]]no [[Paganesimo|pagano]], edificato tra l'[[Antica Roma#Età repubblicana|Età tardo Repubblicana]], [[I secolo a.C.]], e la prima Età Augustea, [[I secolo]] d.C.
* [[Chiesa di San Tommaso Apostolo (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Tommaso Apostolo]] - Chiesa romanica costruita verso il [[1064]], insieme alla Collegiata dei Canonici Lateranensi dell'[[Ordine di Sant'Agostino|Ordine di sant'Agostino]], per iniziativa del vescovo Bernardo II. Sorge al lato dell'omonima piazza che custodisce i resti dell'anfiteatro romano.
* [[Chiesa di San Vittore]] - Segue i canoni dello stile romanico. Il suo fianco destro, in origine decorato da affreschi, era costeggiato da un'antica strada che raggiungeva il Forte Malatesta e il Ponte di Cecco.
* [[Chiesa di Santa Maria delle Donne]] - Edificata all'inizio del [[XIII secolo]] al di fuori delle mura cittadine oltre porta Romana, nella piana di san Panfilo, e costruita attaccata al convento delle suore di clausura.
* [[Chiesa del Cuore Immacolato di Maria]] - Realizzata negli [[Anni 1950|anni cinquanta]], è stata istituita come [[parrocchia]] dal vescovo monsignor Marcello Morgante nell'anno [[1955]]. Al suo interno custodisce un prezioso [[Crocifissione di Gesù|crocifisso]] ligneo, del [[1636]], intagliato dal [[Ordine francescano|francescano]] [[Innocenzo da Petralia]]. Lo storico Giuseppe Fabiani racconta della grande devozione del religioso che lo aveva lavorato solo nei giorni di [[venerdì]], a digiuno ed in ginocchio.
* [[Chiesa della Madonna del Ponte (Ascoli Piceno)|Chiesa della Madonna del Ponte]] - Caratteristica per la sua forma cilindrica e per le modestissime dimensioni, è considerata una tra le più piccole chiese della città. Edificata nell'anno [[1689]] testimonia l'antica consuetudine di costruire [[Edicola|edicole]] votive in prossimità dei passaggi e degli ingressi alle città.
* [[Santuario di San Serafino da Montegranaro]] - Dal [[1570]] il luogo venne affidato ai Frati Minori Cappuccini e dopo circa venti anni arrivò nel convento fra Serafino da Montegranaro che vi rimase fino al momento della morte, avvenuta il [[12 ottobre]] [[1604]].
* [[Chiesa di San Giuliano (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Giuliano]] - Edificata all'inzio dell'anno 1000 è stata elevata in conci travertino seguendo i canoni dello stile romanico. L'Andreantonelli la ricorda come la IX parrocchia ascolana.
 
==== Chiese sconsacrate ====
* [[Chiesa di San Pietro in Castello]] - Costruita in stile romanico si eleva su una piccola rupe che fronteggia il ponte Romano di Solestà ed è considerata da Giambattista Carducci l'''“antico sacro monumento ascolano”''. L'attuale edificio religioso è stato ricostruito sullo spazio delle due precedenti chiese: la prima del [[VIII secolo|secolo VIII]], voluta dal vescovo [[Longobardi|longobardo]] Auclere, e la seconda edificata nell'anno [[1142]].
* [[Chiesa di San Salvatore di Sotto]] - Edificio di stile romanico, dedicato a ''Dio Salvatore e Principe della Pace'', si ipotizza che sia stato costruito sull'area di un tempio romano pagano dedicato a [[Marte (divinità)|Marte]]. Sorge poco lontano dal ponte di Cecco, sulla sommità di un poggio che la tradizione ascolana identifica col nome di ''Colle di Marte'', alle pendici di colle San Marco. Ha di recente subito un restauro comprensivo della ricostruzione dell'[[abside]] romanico e del rifacimento dell'interno, degli archi trasversali e della copertura.
* [[Chiesa di Santa Maria del Lago]] - Chiesa poligonale voluta da fra Cola da Tursi, eremita che visse in città nel [[XVI secolo]], che si eleva accorpata all'interno del complesso della fortezza malatestiana.
* [[Chiesa di Sant'Ilario (Ascoli Piceno)|Chiesa di Sant'Ilario]] - Eretta di fronte al tempietto di Sant'Emidio alle Grotte prima dell'[[anno 1000]] utilizzando materiali di [[epoca romana]] provenienti da altre costruzioni. Fu residenza della Congregazione dei monaci camaldolesi di Santa Croce di Fonte Avellana dal [[XII secolo]]. Fu adibita a casa rurale dopo il [[1860]], recentemente è stato effettuato un parziale ripristino dell'interno.
* [[Chiesa di San Martino Vescovo (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Martino Vescovo]] - Dedicata a [[san Martino di Tours]] fu costruita nella zona centrale della città tra i secoli [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo|XII]]. I vari restauri conservativi ne hanno ingentilito l'aspetto arricchendolo di forme di architettura [[gotico|gotica]].
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Francesco di Paola]] - L'edificio religioso fu eretto nel [[XIX secolo]] in stile [[neoclassico]] seguendo il progetto redatto dal [[Viterbo|virtebese]] Tommaso Giusti e rivisto dell'architetto ascolano [[Ignazio Cantalamessa]]. La posa della prima pietra della fabbrica avvenne alla presenza del vescovo Gregorio Zelli Iacobuzzi il giorno [[15 giugno]] [[1845]]. I lavori di costruzione si conclusero il [[3 dicembre]] [[1849]] e la chiesa fu consacrata il [[7 aprile]] [[1850]]<ref name="Fondazione CARISAP">[http://www.fondazionecarisap.it/storia_auditorium.htm Fondazione CARISAP] Auditorium di San Francesco di Paola.</ref>. L'interno si sviluppa dalla pianta a [[croce greca]] a colonnati e [[soffitto a cassettoni]]. Il prospetto è caratterizzato dal [[pronao]] a sei colonne di [[ordine ionico]]<ref>Antonio Rodilossi, ''Ascoli Piceno città d'arte''. Modena, "Stampa & Stampa" Gruppo Euroarte Gattei, Grafiche STIG, 1983, pag. 132</ref> sovrastate dal [[timpano (architettura)|timpano]] triangolare. Campanile in asse con l'abside. La chiesa è stata restaurata, tra il [[1989]] ed il [[1991]], per iniziativa della locale Cassa di Risparmio di Ascoli, che, dopo averne acquistato la proprietà, ha destinato il suo ambiente ad [[auditorium]] e sala convegni.<ref name="Fondazione CARISAP"/>
 
==== Chiostri ====
* [[Chiostro Maggiore di San Francesco]] – Fu costruito nell'anno [[1565]], per munificenza del signore ascolano Vincenzo Cataldi. La sua struttura è preceduta da un [[portico]] del [[1300]]. Il suo spazio si apre in un'ariosa area quadrangolare ed appartiene al complesso della chiesa di San Francesco. Sul muro del porticato si trova una lapide ovale che ricorda le figure dei papi [[Niccolò IV]] e [[Sisto V]], entrambi usciti dal convento della città.
* [[Chiostro Minore di San Francesco]] – Costruzione che risale al [[XIV secolo]], ora cortile interno di un edificio, apparteneva anch'esso al complesso della chiesa di San Francesco.
 
==== Eremi ====
* [[Eremo di San Marco]] – Costruito nella zona del Colle San Marco, l’eremo si trova in una posizione del tutto particolare a ridosso di una parete rocciosa. Edificato in pietra concia presenta un doppio ordine di [[bifora|bifore]] (5 in tutto), mentre alla sua sinistra si erge la torre campanaria. Le prime documentazioni risalgono all'inizio del [[XIII secolo]], quando vi si stabilirono i [[Ordine cistercense|monaci cistercensi]]<ref>Scheda dell'Eremo di San Marco sul sito [http://www.itisap.com/Eremo/eremo.html itisap.com]</ref>.
 
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
* [[Palazzo del Governo (Ascoli Piceno)|Palazzo del Governo]] detto anche palazzo san Filippo, è considerato tra gli edifici di maggiori dimensioni della città. La sua facciata occupa l'intero lato est di piazza Fausto Simonetti ed ospita al suo interno la sede della [[Prefettura]] e dell'[[Provincia|Amministrazione Provinciale]].
* [[Palazzo dell'Arengo]] - Palazzo che risale alla fine del XII secolo costituito dall'accorpamento del palazzo del Comune e dall'Arringo. All'interno ha sede la pinacoteca cittadina ed alcuni uffici comunali, tra cui quello del Sindaco.
* [[Palazzo dei Capitani del Popolo]] - Affacciato su piazza del Popolo si distingue per la sua elegante [[torre]] merlata medioevale a fianco dello storico caffè Meletti. Costruito fra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XIV secolo]] con l'unione di tre piccoli edifici separati da due rue.
* [[Palazzo Bonaparte (Ascoli Piceno)|Palazzo Bonaparte]] - Completamente diverso da tutti i palazzi gentilizi coevi della città rappresenta uno dei migliori esempi dell'architettura [[Rinascimento|rinascimentale]] ascolana. Le sue mura esterne sono riccamente intessute da pietre intagliate che adornano sia le [[Porta (architettura)|porte]] d'ingresso che tutte le [[Finestra|finestre]].
* [[Palazzetto Longobardo]] - Contiguo alla Torre degli Ercolani che ne è parte integrante, è un pregevole esempio di casa gentilizia con torre annessa. Il complesso risale al XIII secolo. Rappresenta un rarissimo esempio di edilizia residenziale del Medioevo perfettamente conservato.
* [[Caffè Meletti]] - Annoverato nell'elenco dei 150 caffè storici italiani è da sempre considerato il ritrovo dei personaggi più illustri della città, punto di incontro di cultura e di vita mondana. Si affaccia direttamente su piazza del Popolo preceduto da un portico con arcate e soffitto [[Affresco|affrescato]]. La vita del Caffè iniziò il [[18 maggio]] [[1907]], giorno della sua inaugurazione.
 
==== Torri ====
* [[Torre degli Ercolani]] - Fu costruita nel [[XIII secolo]] contestualmente al Palazzetto Longobardo, seguendo i canoni delle torri gentilizie. All'epoca la torre gentilizia urbana era intesa come una trasposizione del castello entro la cerchia delle mura civiche: conciliava funzioni di stoccaggio e di difesa a beneficio delle consorterie che ne promuovevano la costruzione, ma era soprattutto uno strumento di imposizione visiva.
* Torre di San Venanzio - E’ la torre campanaria dell’omonima chiesa di San Venanzio, riadattata dopo essere stata torre gentilizia. L’esile costruzione vanta di aver conservato la doppia cornice di conci di [[travertino]] lungo il perimetro superiore.
* Torri gemelle - Furono costruite nel [[XII secolo]] con i tipici conci di travertino. Ubicate una a fianco all’altra in via delle Torri nelle vicinanze della chiesa di Sant’Agostino sono tra i più bei esempi di torri gentilizie ascolane. Entrambi misurano 25 metri di altezza.<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/171 Sito del Comune di Ascoli Piceno] Le cento torri</ref>
 
==== Teatri ====
* [[Teatro Ventidio Basso]] - Opera realizzata da [[Ireneo Aleandri]] di [[San Severino Marche|Sanseverino]] tra il [[1840]] ed il [[1846]]. Si mostra con la facciata [[neoclassica]], in travertino, arricchita da un colonnato centrale in [[ordine ionico]]. La struttura si compone di una sala ovale con quattro ordini di palchi, suddivisi in 23 palchetti ciascuno ed il loggione a galleria, per una capienza totale di 842 spettatori.
* [[Teatro dei Filarmonici]] – Inaugurato nel [[1832]], fu realizzato con i fondi reperiti dalla ''Società Filodrammatica'' che si costituì nel [[1827]]. Ha una capienza di circa 400 posti distribuiti tra la platea, i due ordini di palchi ed il loggione. Il Teatro è attualmente chiuso per restauro.
* [[Teatro romano di Ascoli Piceno |Teatro romano]] - Con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, del Comune e con la collaborazione della [[Soprintendenza ai Beni Culturali |Soprintendenza dei Beni Archeologici]] per le [[Marche]], nel luglio del [[2010]], dopo un periodo di restauro, il Teatro romano è tornato ad ospitare eventi teatrali nei periodi estivi. Gli spettacoli allestiti rientrano nell’ambito del circuito dei ''Teatri antichi uniti''.<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3598 Sito del Comune di Ascoli Piceno] Inaugurazione del Teatro Romano - La Commedia dei Gemelli</ref>
* Auditorium San Francesco di Paola – L'auditorium è costituito dall'unione di due edifici religiosi: la chiesa di San Francesco di Paola, del [[1848]], e quella di San Giovanni ad templum, del [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]]. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dopo aver acquistato le due fabbriche, le ha restaurate destinando gli spazi ottenuti ad accogliere convegni e concerti di musica.<ref>[http://www.fondazionecarisap.it/storia_auditorium.htm Fondazione CARISAP] - Auditorium di San Francesco di Paola</ref>
 
==== Fontane ====
* [[Lavatoio pubblico di Ascoli Piceno|Fonte di Sant'Emidio]] – Opera del [[XVII secolo]], incorniciata da una loggia esterna suddivisa in cinque [[Arco (architettura)|arcate]] sormontata da una [[balaustra]] di colonnine. Il luogo lega la sua storia alla tradizione di uno dei prodigi di sant'Emidio che non avendo a disposizione l'acqua necessaria per battezzare tutti i nuovi fedeli se la procurò battendo un sasso in questo luogo da cui fece sgorgare la [[sorgente (idrologia)|sorgente]] che alimenta questa fonte.
* Fonte dei Cani - Nata col nome ''"Fonte dei leoni"'' è stata costruita nell'anno [[1823]] su disegno di Ignazio Cantalamessa. Attualmente è detta ''dei cani'' sebbene le sculture collocate sul fronte rappresentino due piccole leonesse, probabilmente recuperate dalla chiesa di Sant'Agostino e databili intorno al XIII secolo. Col trascrrere del tempo l'originaria denominazione è stata trasformata poiché la vasca della fonte si trova ad una modesta altezza rispetto al piano stradale, caratteristica che facilita ed agevola i cani per abbeverarsi.<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/189 Fonte dei Cani - sito ufficiale del Comune di Ascoli Piceno] URL consultato il 10 febbraio 2012.</ref>
 
==== Porte cittadine ====
La città di Ascoli aveva il centro abitato racchiuso all'interno della [[cinta muraria]] che delimitava l'area urbana dalla campagna.<br/>
Le mura erano aperte da sette varchi che indirizzavano il traffico nei punti segnati dalle porte urbane. La posizione dell'incasato ascolano, raccolto tra i solchi dei fiumi Tronto e Castellano, determinò l'esigenza di costruire un ponte in corrispondenza di ogni porta cittadina ad eccezione delle due che si trovavano nella parte ovest direttamente sul piano stradale. (Porta Gemina e Porta Corbara)
 
* [[Porta Gemina]] - È considerata fra le più vetuste ed importanti porte cittadine ascolane, attraverso i suoi fornici si immetteva la [[via Salaria]] all'interno della città provenendo da [[Roma]]. Con la sua monumentalità è architettonicamente classificabile come una tipica costruzione romana del [[I secolo a.C.]]
* Porta Corbara – Si apriva all'altezza del piano stradale, nella zona ovest della città, lateralmente al Cassero (Fortezza Pia).
* [[Porta Solestà]] - Fu costruita nell'anno [[1230]], all'inizio del ponte Romano, per volere di Fidemilio da Mogliano utilizzando probabilmente materiali di risulta di una preesistente porta romana. Mostra al di spora del fornice lo stemma del comune di Ascoli.
* [[Porta Tufilla]] - Eretta tra il [[1552]] ed il [[1555]], come testimonia l'epigrafe della linea marcapiano: “PAULO IIII PONT MAX MDLV”, dall'architetto [[Camillo Merli]], sulle fondamenta di una più antica.
* Porta Maggiore – Varco del lato est della città che mediante ponte Maggiore congiungeva il territorio urbano con l'altra sponda del Castellano.
* Porta Cartara – La porta ebbe come primo nome Santo Spirito. Conduceva in città con l'attraversamento del ponte di San Nicola in Ponticello, costruito sul Castellano nella seconda metà dell'XI secolo. Successivamente all'edificazione della cartiera, voluta da papa Giulio II nel 1512, fu rinominata Cartara. Era detta anche Molinara perché molto vicina a un mulino azionato dal fiume.
* Porta Torricella - Era collegata all'altra sponda del Castellano da un ponte non più esistente. Del varco rimane il profilo, ormai murato, visibile sul muraglione di sostegno del Lungo Castellano Sisto V.
 
==== Ponti ====
* [[Ponte Romano di Solestà]] - Costruito durante l'età augustea è noto come uno dei ponti più rappresentativi della tecnica e della civiltà romana poiché ha conservato integralmente le sue caratteristiche costruttive. Visitabile all'interno attraverso un corridoio d'ispezione.
* [[Ponte di Cecco]] - Ponte di epoca romana, dell'[[Antica Roma|età repubblicana]]. Nella tradizione popolare si attribuisce la sua realizzazione al diavolo che, su ordine di Cecco d'Ascoli, poeta ed astrologo ascolano, lo avrebbe realizzato in una sola notte.
* [[Ponte Maggiore (Ascoli Piceno)|Ponte Maggiore]] - Le sue arcate attraversano il torrente Castellano collegando il centro storico al quartiere di porta Maggiore. Fu fatto saltare dai guastatori tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Lo ricostruì, nell'anno [[1946]], l'ingegnere Giuseppe Viccei.
* [[Ponte Tufillo]] - Si trova nelle vicinanze di porta Tufilla. La sua prima costruzione si fa risalire al tempo del vescovo ascolano Alberico, nell'anno [[1097]] e, secondo questa datazione, sarebbe stato il ponte medioevale più antico di Ascoli.
* [[Ponte Nuovo (Ascoli Piceno)|Ponte Nuovo]] - Fu progettato e costruito negli anni tra il [[1909]] ed il [[1911]] da Umberto Pierpaoli, architetto, ed Enrico Cesari, ingegnere. Dal suo parapetto di destra si scorge il punto di confluenza di due dei tre corsi d'acqua che attraversano la città: il fiume Tronto ed il torrente Castellano.
 
==== Parti decorative di edifici ====
* [[Edicola di Lazzaro Morelli]] - Costruita addossata ad un'[[abside]] della parete esterna della chiesa di San Francesco, nel [[1659]], su richiesta del Governatore ascolano Gerolamo Codebò e dedicata alla Madonna di Reggio.
* [[Loggia dei Mercanti (Ascoli Piceno)|Loggia dei Mercanti]] - Opera [[1500|cinquecentesca]] che si aggiunge alla preesistente facciata gotica della chiesa di San Francesco. Commissionata dalla ricca "Corporazione della Lana" si compone di cinque arcate, poggianti su colonne [[Corinzio|corinzie]] e termina con un cornicione [[Merlo (architettura)|merlato]].
* [[Porta della Musa]] - Questa porta è l'ingresso laterale della cattedrale di Ascoli ed è così poeticamente chiamata dal distico che si legge scalpellato sulla pietra immurata nel suo fianco. Situata tra la IV e la V [[lesena]] è un'opera tardo rinascimentale di difficile attribuzione. Alcuni ipotizzano [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], altri Giuliano da Maiano ed altri ancora Lazzaro di Francesco, ma, quasi sicuramente, è opera di un capace, valente ed ignoto lapicida locale.
*Portale barocco - Si mostra con un prospetto consistente in un imponente portone, fiancheggiato da due semicolonne ioniche con [[bugna|bugne]] a fascia, e una sopraelevazione in muratura da cui si affaccia un balcone con ai lati due cariatidi. L'opera è stata realizzata da Giuseppe Giosafatti, nel XVII secolo, per il palazzo del canonico Candido Malaspina che sorgeva sul lato occidentale di piazza Arringo. L'edificio di proprietà del canonico è stato demolito per aprire via XX Settembre e raccordarla alla piazza. Attualmente si trova al civico n. 26 di Corso Vittorio Emanuele nella città di Ascoli, dove ha sede la Camera di Commercio.
 
=== Architetture militari ===
==== Fortezze ====
* [[Forte Malatesta]] - Costruzione fortificata edificata nei pressi del ponte di Cecco, passo obbligato per chi accedeva nella città dalla zona est. Sorge vicino alle sponde del torrente Castellano, l'attuale fortezza è stata ricostruita sui resti di una precedente rocca per volere del Signore di [[Rimini]] Galeotto Malatesta verso la metà del [[1300]].
* [[Fortezza Pia]] - Antica costruzione militare fortificata che si eleva nella zona più alta della città, deve il suo nome a [[papa Pio IV]] che, nel [[1560]], volle farla ricostruire.
 
=== Altro ===
==== Piazze ====
* [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|Piazza del Popolo]] - Di stile rinascimentale è considerata una delle più note piazze d'Italia. Si apre all'incrocio del [[cardine (storia romana)|cardo]] e del [[decumano]] dell'impianto stradale cittadino. Il suo spazio è circoscritto dalle facciate di palazzo dei Capitani, del Caffè Meletti e dalle leggere e gentili forme gotiche della chiesa di San Francesco, tutto il resto del perimetro è delimitato da palazzetti con portici e logge.
* [[Piazza Arringo]] – Questa è la piazza monumentale più antica della città, si ritiene che fosse la sede dell'antico [[Forum (luogo)|forum]] e si apre sull'antico percorso della consolare Salaria che attraversava Ascoli. Fu centro propulsore di importanti accadimenti della vita sociale ascolana. Qui predicarono [[san Francesco d'Assisi]], nel [[1215]], e [[san Giacomo della Marca]], nel [[1446]]. Nell'anno [[1335]] vi furono redatti gli ''Statuti del Popolo'' che sostituirono gli ''Statuti del Comune''.
* [[Piazza Ventidio Basso]] - Ampio spazio irregolare che si apre nel centro storico, già dall'epoca romana e fino al [[XVII secolo]] fu il maggiore fulcro commerciale della città. Da questa piazza, ogni anno, si avvia il corteo storico del torneo cavalleresco della Quintana.
 
==== Strade ====
* [[Via delle Stelle]] – Questa strada è il vecchio camminamento che si snodava al di fuori delle mura cittadine. Intraprendere questo percorso, che inizia nei pressi di porta Romana e giunge fino al ponte Romano di Solestà equivale ad un'immersione a ritroso nel [[tempo]] e fruire della possibilità di ammirare un panorama quasi intatto della città ai tempi dell'[[Età Comunale]].
 
* Via Salaria - Questa strada è l'antica strada percorsa dai Romani, chiamata cosi perché la percorrevano da Roma al Mare per prendere il sale.
 
=== Siti archeologici ===
* [[Teatro romano di Ascoli Piceno|Teatro romano]] - Addossato alle pendici del colle dell'Annunziata, è stato rinvenuto durante gli scavi condotti nell'anno [[1932]], e successivi del [[1951]] e del [[1959]]. Presenta l'emiciclo delle gradinate esposto verso nord, la sua costruzione risalirebbe al I secolo a.C. con successivi restauri ed ampliamenti nella prima metà del [[I secolo|I]] e [[II secolo]] dopo Cristo.
* [[Grotte dell'Annunziata]] - Costruzioni monumentali realizzate tra la fine del [[I secolo a.C.]] e l'inizio del [[I secolo d.C.]], all'epoca in cui l'antica ''Asculum'' era divenuta colonia di diritto romano. Si tratta di una vasta opera di sostruzione costituita da una serie di camere coperte a volta. Era in funzione di un edificio monumentale che si affacciava sulla città dal pianoro del colle, con grande effetto scenografico. Si ipotizza che si trattasse di un tempio<ref>Ipotesi proposta nel 1977 dall'archeologo Mario Torelli in sede di recensione all'opera "Asculum I". Il santuario di Ascoli rientrerebbe nella tipologia dei noti complessi templari di età sillana edificati in pianori su luoghi d'altura adeguatamente muniti di opere sostruttive.</ref>.
* Percorso archeologico interno a palazzo dei Capitani - Si tratta di un'area archeologica urbana musealizzata che si snoda all'interno di palazzo dei Capitani e mostra la stratigrafia di piani di pavimentazioni che coprono l'arco di tempo compreso tra l'epoca romana ed il Medioevo.
 
=== Aree naturali ===
==== Parco dell'Annunziata ====
Il parco estende la sua superficie nella zona più alta della città, sull'antico colle Pelasgico, ed è considerato il polmone verde di Ascoli. Il luogo, panoramico e strategico, ha storicamente accolto opere difensive fortificate. Qui si elevava l'antico cassero, distrutto in epoca piceno-sabina da [[Gneo Pompeo Strabone]] e ricostruito in [[epoca romana]], ora accoglie i resti della Fortezza Pia e delle [[sostruzione|sostruzioni]] romane delle grotte dell'Annunziata.
 
Ebbe come prima intitolazione ''Parco della Rimembranza'', denominazione scelta per ricordare i 379 caduti ascolani del [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], in memoria dei quali gli alunni delle scuole elementari piantarono altrettanti alberi, ad ognuno dei quali fu apposto il nome di un caduto. Fu inaugurato il [[5 luglio]] [[1925]], in occasione della commemorazione del decimo anniversario dell'entrata in guerra, alla presenza del principe ereditario [[Umberto II d'Italia|Umberto di Savoia]].
 
L'area su cui si estende il parco era, fino ad allora, una zona con scarsa presenza di vegetazione, l'amministrazione comunale ascolana, stanziando la somma di 40.000 [[lire]], ne affidò l'incarico di sistemazione all'ingegnere Paoletti che ne curò la progettazione realizzando la strada d'accesso, che si apre da via Pretoriana e, subito dopo, l'opera di piantumazione di circa 4000 essenze arboree tra alberi ed arbusti.<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1502 Parco dell'Annunziata nel sito del Comune di Ascoli]</ref>
 
Nell'anno [[1927]] fu costruita la scalinata dell'Annunziata che da via Dino Angelini arriva al parco. In tempi successivi fu realizzata la strada che conduce fino alla Fortezza Pia ed ebbe luogo la sistemazione del piazzale.
 
==== Giardino Botanico, Istituto Tecnico Agrario Statale Celso Ulpiani ====
Il giardino, inaugurato nell'anno 1988, si trova nell'area dell'Istituto Tecnico Agrario Statale omonimo. Nato con scopi prevalentemente didattici ospita innumerevoli varietà di piante tra cui olivi di rara varietà.<ref>[http://www.agrario-ulpiani.it/giard-1.html Giardino Botanico Celso Ulpiani]</ref>
 
==== Giardini Pubblici ====
La creazione dei Giardini Pubblici risale al 1869 circa quando il Municipio incaricò una commissione di nove cittadini di studiare la sistemazione dell'ingresso della città a Porta Maggiore.
II terreno si presentava collinoso, abbandonato pieno di sconcezze. Tale zona, rimasta inutilizzata, compresa tra Villa Vecchi (oggi Luciani), l'emiciclo dopo il ponte Maggiore, via delle Chiaviche e corso Vittorio Emanuele. La commissione deliberò di farvi un pubblico giardino e apprestò un bozzetto che fu esposto nei locali della biblioteca affinché la pubblica opinione potesse liberamente pronunciarsi in merito al lavoro e suggerire le eventuali e opportune modificazioni o variazioni. Il progetto piacque e si notò fin dall'inizio l'effetto positivo prodotto "da uno spazio esposto ai venti del levante nella estate, rallegrato dal sole d'inverno e le salutari emanazioni delle piante che avrebbero giovato indubbiamente alla salute degli ascolani costretti a vivere tra rete umide e malsane."
I lavori furono dati in appalto e diretti da Giulio Gabrielli, pittore e bibliotecario. Durante la loro esecuzione furono rinvenute grandi buche colmate con terra di scarico dove si raccolsero frammenti di epoca romana. Furono scoperti due cunicoli o grotti praticabili ma senza via d'uscita, lavorati irregolarmente e a quanto pare allo scopo di estrarvi pietra da costruzione.
I Giardini Pubblici furono inaugurati nel 1873 e già nel 1877 si parlava di ampliare i giardini con l'annessione dell'orto della parrocchia di San Vittore ma insorsero elette difficoltà e il progetto svanì. Nel 1879 vi fu costruito uno chalet, piccolo fabbricato comunale al centro dei giardini pubblici.
Nel 1961 furono eseguiti nuovi lavori di sistemazione che comportarono la demolizione dello chalet ottocentesco e la collocazione della statua di re Vittorio Emanuele II trasferita da piazza Arringo. Nel 1998 sono state collocate altre due statue ("Porta della luce" e "Il picchio e l'aquila") realizzate in occasione del concorso nazionale per Opere di scultura in travertino ascolano.<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/361 Giardini Pubblici di Ascoli]</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ascoli Piceno}}
 
Secondo l'ultimo [[censimento]] la popolazione è di circa 52.000 abitanti, ma bisogna considerare la presenza di un numero consistente di persone abitanti all'interno del comune ma non residenti o difficilmente censibili, come gli studenti fuori sede che alloggiano in città e gli stranieri non regolarizzati.
 
Va poi considerato che l'elevato costo delle abitazioni ha spinto molti ascolani a trasferirsi in zone relativamente distanti dal centro cittadino, con alcune zone periferiche della città si trovano ormai a lambire i comuni limitrofi (come [[Castel di Lama]], [[Folignano]], [[Maltignano]], [[Colli del Tronto]], [[Castorano]], [[Venarotta]]) che segnano aumenti significativi di popolazione e indici di vecchiaia molto più bassi.
 
Tutto questo induce ragionevolmente a ritenere che la città di Ascoli Piceno sia a tutti gli effetti molto più popolosa rispetto ai dati ufficiali.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Le nazionalità straniere principali presenti nella città sono riportate in tabella.
 
{| {{prettytable}}
! Paese
! 31 dicembre 2009<ref>[http://demo.istat.it/str2009/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
! 31 dicembre 2010<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| {{Bandiera|Romania|nome}} || 594 || 652
|-
| {{Bandiera|Polonia|nome}} || 355 || 375
|-
| {{Bandiera|Albania|nome}} || 333 || 342
|-
| {{Bandiera|Macedonia|nome}} || 201 || 229
|-
| {{Bandiera|Cina|nome}} || 153 || 181
|-
| {{Bandiera|Filippine|nome}} || 136 || 160
|-
| {{Bandiera|Marocco|nome}} || 139 || 152
|-
| {{Bandiera|Ucraina|nome}} || 113 || 124
|-
| {{Bandiera|Serbia|nome}} || 78 || 73
|}
 
Al [[31 dicembre]] [[2009]] ad Ascoli risultavano residenti 2.484 cittadini stranieri, pari al 4,9% della popolazione.
Al [[31 dicembre]] [[2010]] ad Ascoli risultavano residenti 2.725 cittadini stranieri, pari al 5,3% della popolazione.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Forze Armate ====
La città di Ascoli Piceno è sede dello storico [[235º Reggimento di Fanteria "Piceno"|235º Reggimento Addestramento Volontari "Piceno"]]. La caserma Clementi è l'unica in Italia dedicata alla formazione dei soli Volontari di truppa di sesso femminile.
Nel 2001 in piazza del Popolo vi è stato il primo giuramento nella storia della Repubblica italiana di donne soldato.
Fino al 21 dicembre 2007 la città è stata anche sede del Comando Reclutamento e Forze di Completamento Esercito "Marche". Dal 1º gennaio 2008, nell'ambito della riorganizzazione degli Enti territoriali dell'Esercito, il nuovo Comando Militare Esercito "Marche" è stato trasferito ad Ancona.
Da non dimenticare che è stata sede della Scuola A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento) e all'epoca era chiamata anche la 2^ Modena (Accademia).
 
=== Consolati ===
* {{Bandiera|Slovacchia}} [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] onorario della [[Slovacchia]] per le regioni [[Marche]], [[Abruzzo]] e [[Umbria]] (dal [[2005]]).
* {{Bandiera|Senegal}} Consolato onorario del [[Senegal]] per le regioni Marche, Abruzzo ed [[Emilia Romagna]] (dal [[2010]]).
 
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
* Biblioteca comunale Giulio Gabrielli - Fondata nell'anno [[1849]], dopo aver avuto sede nel palazzo dell'Arengo, tranne nel periodo tra il [[1910]] ed il [[1938]] che fu ospitata nel palazzo dei Capitani del Popolo, è stata trasferita all'interno del Polo culturale di Sant'Agostino nel [[1999]]. La biblioteca conta la presenza di circa 200.000 volumi tra cui, il più antico, è un codice benedettino del XII secolo ed una raccolta di corali miniate. Acquisì, dopo l'unità d'Italia, i fondi librari delle corporazioni religiose.
* Biblioteca ed Archivio Diocesano - Istituita nell'anno [[1935]], annovera al suo interno circa 50.000 volumi, tra i quali quelli della biblioteca capitolare ed i testi donati da Giuseppe Fabiani e Francesco Antonio Marcucci.
* Archivio di Stato
 
=== Università ===
[[File:UNICAM Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200 px|Facoltà di Architettura]]
 
La città di Ascoli Piceno è sede amministrativa e didattica della Scuola di Architettura e Design dell'[[Università degli Studi di Camerino|UNICAM]]. L'offerta formativa per l'anno accademico 2010/2011:
 
{| {{prettytable}} {| {{prettytable}} border=1 cellspacing=0
|valign=top|
'''Scuola di Architettura e Design''' (UNICAM)
*Scienze dell'Architettura (classe L-17)
*Disegno Industriale e Ambientale (classe L-4)
*Laurea Magistrale in Architettura (classe LM-4)
*Laurea Magistrale in Design (classe LM -12)
 
'''Scuola di Scienze e Tecnologie''' (UNICAM)
*Tecnologie per la conservazione ed il restauro (classe L-43)
*Informatica (classe L-31) - curriculum Informatica industriale
 
'''Facoltà di Medicina e chirurgia''' (UNIVPM)
*Infermieristica (SNT/1)
 
'''Istituto superiore di Scienze Religiose "Mater Gratiae"'''
collegato alla Pontificia Università Lateranense
*Scienze religiose
*Biennio specialistico indirizzo pedagogico-didattico
|}
 
=== Musei ===
* [[Pinacoteca civica (Ascoli Piceno)|Pinacoteca civica]] - Conserva opere pittoriche su tela e su tavola realizzate dal [[XIV secolo|XIV]] al [[XX secolo]]. Tra gli artisti più famosi presenti: [[Tiziano]], [[Guido Reni]], [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], [[Pietro Alemanno]] e [[Giuseppe Pellizza da Volpedo]]. Di notevole pregio anche il [[piviale]] di manifattura inglese, del XIII secolo, che il papa ascolano Niccolò IV donò alla cattedrale della città.
* [[Galleria d'arte contemporanea Osvaldo Licini]] - Ospitata presso il complesso del Polo di Sant'Agostino espone al suo interno la maggiore collezione pubblica mondiale del pittore [[Osvaldo Licini]] e comprende, inoltre, dipinti di [[Lucio Fontana]], [[de Pisis]], [[Sebastian Matta]], [[Gino Severini]], [[Tullio Pericoli]] ed altri.
* [[Museo della ceramica (Ascoli Piceno)|Museo della ceramica]] - Inaugurato nell'anno [[2007]], conserva al suo interno ceramiche dell'antica tradizione ascolana, dal [[XIV secolo]] fino al [[XX secolo]], oltre una sezione dedicata alle ceramiche italiane come [[Castelli (Italia)|Castelli]], [[Deruta]], [[Faenza]], [[Montelupo Fiorentino]] ed altre.
* [[Museo dell'Alto Medioevo (Ascoli Piceno)|Museo dell'Alto Medioevo]] - Accoglie l'esposizione dei corredi in [[oro]] di due delle circa 260 tombe longobarde scoperte nel [[1893]] presso la [[necropoli]] di [[Castel Trosino]]. Presto l'allestimento sarà ospitato presso la nuova sede di Forte Malatesta.
* [[Polo museale Forte Malatesta]] - La struttura è oggi sede di un museo che ospita al suo interno esposizioni temporanee. Vi sarà trasferito, inoltre, il Museo dell'Alto Medioevo, dove troveranno posto nella sala degli ''Ori dei Longobardi'' i corredi funebri ritrovati nella necropoli della vicina Castel Trosino.
* [[Musei della Cartiera papale]] - Complesso architettonico che ha sempre ospitato [[Mulino|mulini]] ad acqua e che ben rappresenta un esempio di archeologia industriale. Si sviluppa su più livelli edificati in diversi periodi, attualmente utilizzato come spazio museale ospita il Museo della carta, la Sala delle macine e il Museo di storia naturale Antonio Orsini che accoglie reperti di rocce, minerali fossili, erbari e conchiglie.<ref>[http://www.museicartierapapale.it/ Musei della Cartiera Papale]</ref>
* Museo archeologico statale – Ospitato nei locali di Palazzo Panichi espone rinvenimenti del territorio ascolano e di tutto il Piceno in generale. E’ diviso in tre sezioni: [[preistoria]], [[protostoria]] e [[storia romana|romana]].<ref>[http://www.archeomarche.it/musap.htm Museo Archeologico Statale Ascoli Piceno]</ref>
* [[Museo diocesano (Ascoli Piceno)|Museo diocesano]] - Inaugurato nell'anno [[1961]] dal vescovo Marcello Morgante raccoglie pregevoli opere di arte sacra.
* Museo Biblioteca Francesco Antonio Marcucci - Inaugurato nel [[1994]] ha sede nell'appartamento di monsignor Marcucci dove sono custoditi oggetti e memorie riguardanti la congregazione da lui stesso fondata, oltre la biblioteca e la cappellina.
 
=== Media ===
==== Cinema ====
I film più importanti girati in questa città:
* [[I delfini (film)|I delfini]] di [[Citto Maselli|Francesco "Citto" Maselli]], in bianco e nero, uscito nel [[1960]], con [[Sergio Fantoni]], [[Claudia Cardinale]] e [[Tomas Milian]], ricco di splendidi scorci della città, tra cui piazza del Popolo ed il Caffè Meletti;
* [[Alfredo, Alfredo]] di [[Pietro Germi]] uscito nel [[1972]] che vedeva come protagonisti [[Stefania Sandrelli]] e l'attore americano [[Dustin Hoffman]], lei nel ruolo di una farmacista, lui nel ruolo di un impiegato di banca della [[Intesa_San_Paolo#Intesa_Sanpaolo_in_Italia|Carisap]]. Le scene furono girate interamente in città, tranne alcune durante la fase finale del film;
* [[Il Grande Blek|Il grande Blek]], di [[Giuseppe Piccioni]] uscito nell'anno [[1987]].
* [[Morirai a mezzanotte (film 1986)|Morirai a mezzanotte]], di [[Lamberto Bava]], 1986
* [[Cuori al verde]] di [[Giuseppe Piccioni]], 1995
* [[E adesso sesso]], di [[Carlo Vanzina]], 2001
* [[Il maestro degli errori]], di [[Piero Maria Benfatti]], finito di girare nel [[2003]], con [[Remo Girone]] e [[Tobias Moretti]]. Il film premiato al [[Festival del Cinema di Salerno]] nel [[2005]], è un kolossal storico che ricostruisce la vita di [[Francesco Stabili]], meglio noto come Cecco d'Ascoli. Girato prevalentemente ad Ascoli con massiccio uso di comparse locali, il film uscì con successo all'estero (in particolare ottimi incassi nei cinema in [[Germania]] e ottimi ascolti in TV in [[Austria]]), ma non è mai uscito in [[Italia]] a causa di insolvenze finanziarie della produzione, che hanno costretto la magistratura al sequestro della pellicola.
* [[Kanthaswamy]], 2009, colossal di produzione indiana e regia di [[Susi Ganesan]] con delle scene girate nel centro storico e nel [[Teatro Ventidio Basso]]
 
==== Televisione ====
===== Serie TV =====
* [[Sospetti]] di [[Luigi Perelli]], 2000
* [[Un caso di coscienza (serie televisiva)|Un caso di coscienza]] di [[Luigi Perelli]], 2003
===== Festivalbar =====
La città negli [[anni 1990|anni novanta]] è stata, grazie al patron [[Vittorio Salvetti]] prima, e al figlio Andrea dopo, tappa fissa del [[Festivalbar]]. Nella cornice di piazza del Popolo si sono svolte le edizioni del [[1991]], [[1992]], [[1993]], [[1994]], [[1995]], [[1999]]. Nel 1995, causa lavori di restauro all'[[arena di Verona]], sede delle finalissime della manifestazione, la città di Ascoli ospitò le due serate delle finali presentate da Amadeus, [[Federica Panicucci]] e [[Laura Freddi]].
===== Spot pubblicitari =====
Nel [[1998]], in una scena di uno spot pubblicitario per la [[FIAT]], si notavano [[Fiat 500]] girare intorno a piazza del Popolo con lo sfondo della chiesa di San Francesco. Nel [[2012]] piazza del Popolo è stata scelta come scenario per lo spot televisivo di [[Telecom Italia|Telecom]] - Impresa Semplice.
 
=== Teatro ===
* [[Compagnia dei Folli]] - Gruppo [[teatro|teatrale]] italiano di strada e d'immagine fondato nel [[1984]] a [[Castel Trosino]]. Dopo molti anni di attività, nell'anno [[2002]], la Compagnia ha dato vita ad uno spazio teatrale nella città presso il Palafolli dove ha creato anche una scuola di teatro.
* Compagnia del Capannone&nbsp;– Costituita nell'anno [[1987]] perseguendo l'impegno di proporre commedie in dialetto ascolano, oltre a testi in lingua italiana.<ref>[http://www.rinascita.it/associazioni/capannone/index.html Compagnia del Capannone]</ref> Tra le sue rappresentazioni la commedia [[Sparpagghiò la storia e la morte]] con musiche di Giovanni Allevi.
* Synergie Teatrali - Compagnia di prosa professionale costituitasi ad Ascoli Piceno.<ref>[http://www.dbase-web.com/synergieteatrali/synergie-teatrali-compagnia.asp Synergie Teatrali]</ref>
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Olive all'ascolana|Anisetta|Frustingo}}
 
Il piatti che maggiormente rappresentano la cucina e la gastronomia locale sono le [[olive all'ascolana]] ed il ''Fritto all'ascolana'' ed entrambi devono il loro nome alla città.
Le olive verdi tenere, dopo essere state denocciolate e riempite con un morbido composto a base di carne mista vengono impanate e fritte. Il ''"fritto all'ascolana"'' è una pietanza che si compone di costolette di agnello, carciofi, olive ascolane e crema fritta (cremini).
 
Un'altra specialità territoriale, legata alla tradizione, è l'''oliva in salamoia''. Si tratta di olive verdi tenere ascolane che, dopo la raccolta, sono messe in [[salamoia]] con acqua, sale ed erbe selvatiche, tra cui il finocchietto, seguendo la ricetta di un monaco cellarius che, nel [[XVI secolo]], si occupava della conservazione dei cibi nel convento dei [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] Olivetani della chiesa di Sant'Angelo Magno. La varietà dell'[[Oliva Ascolana del Piceno|oliva ascolana del Piceno]] era già conosciuta e ricordata da Plinio e Marziale, fu apprezzata anche da Sisto V, dai compositori [[Gioacchino Rossini]] e [[Giacomo Puccini]]. La particolarità di questa pianta è di essere coltivabile, per il facile attecchimento, in poche zone del territorio ascolano che si distinguono per peculiari caratteristiche del terreno (humus). Il suo frutto, utilizzato per la preparazione delle olive ripiene, si distingue per avere un nocciolo piccolo ricoperto da un [[mesocarpo]] polposo e tenero.
 
I dolci tipici ascolani sono legati per lo più ai periodi di festa. Un esempio è il [[frustingo]], dolce natalizio realizzato con fichi secchi, noci, mandorle e canditi, molto simile nel gusto e nella preparazione al celebre pane di pere zurighese.
E poi i dolci tipici del periodo di Carnevale e Pasqua: le castagnole inzuppate nell'[[anisetta]], liquore dolce all'anice prodotto nel Piceno, la cicerchiata, i ravioli con ripieno i castagne o di ricotta e la zuppa inglese detta “Pizza dolce”, farcita alle creme, che rappresenta il dessert tipico della tradizione picena.
 
Infine i Piconi (Ravioli): sono fatti con pasta frolla all'esterno e dentro un impasto di ricotta fresca, cacao amaro e castagne (qualcuno aggiunge un goccio di rum). Semplici e cotti al forno, sono adatti alle colazioni primaverili. Ci sono ovviamente anche i piconi al formaggio, fatti con pecorino fresco e stagionato, consumati come antipasti per il pranzo di Pasqua.
 
Per quanto riguarda gli alcolici, tutta la zona dell'ascolano è nota per la produzione del [[Rosso Piceno Superiore|Rosso Piceno superiore]], del [[Falerio dei Colli Ascolani|Falerio]] e del [[vino cotto]], ottenuto dalla concentrazione del mosto mediante cottura.
 
=== Personalità legate ad Ascoli Piceno ===
{{Vedi anche|:Categoria:Personalità legate ad Ascoli Piceno}}
<!--aggiungere ogni nuova voce rispettando l'ordine alfabetico per cognome, distinguendo tra personalità del passato (scomparsi) e contemporanei (viventi)-->
 
{{MultiCol}}
Personalità del passato:
* [[Pietro Alemanno]]
* [[Sebastiano Andreantonelli]]
* [[Girolamo Bernerio]]
* [[Valentino Bompiani]]
* [[Antonio Bonfini]]
* [[Marino Calvaresi]]
* [[Tonino Carino]]
* [[Ferdinando Cicconi]]
* [[Giuseppe Costantini|Giuseppe Costantini detto Sciabolone]]
* [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]]
* [[Cecco d'Ascoli]]
* [[Filippo de Angelis]]
* [[Adolfo De Carolis]]
* [[Cino Del Duca]]
* [[Giacomo della Marca]]
* [[Sant'Emidio]]
* [[Dino Ferrari (pittore)]]
* [[Nicola Filotesio|Nicola Filotesio o Cola dell'Amatrice]]
* [[Antonio Galiè]]
* [[Giovanna Garzoni]]
* [[Guiderocchi|Famiglia Guiderocchi]]
* [[Osvaldo Licini]]
* [[Luigi Luciani]]
* [[Galeotto I Malatesta]]
* [[Francesco Antonio Marcucci]]
* [[Gianni Mazzocchi]]
* [[Marcello Morgante]]
* [[Augusto Mussini]]
* [[Papa Niccolò IV]]
* [[Antonio Orsini]]
* [[Fra Pacifico]]
* [[Gneo Pompeo Magno]]
* [[Gneo Pompeo Strabone]]
* [[Costantino Rozzi]]
* [[San Serafino da Montegranaro]]
* [[Papa Sisto V]]
* [[Luigi Stipa]]
* [[Fernando Tambroni]]
* [[Elisabetta Trebbiani]]
* [[Candido Augusto Vecchi]]
* [[Publio Ventidio Basso]]
* [[Emidio Vittori]]
{{ColBreak}}
Personalità contemporanee:
* [[Giovanni Allevi]]
* [[Sandra Amurri]]
* [[Massimo Bizzarri]]
* [[Massimo Cacciatori]]
* [[Cecilia Capriotti]]
* [[Giuseppe Carillo]]
* [[Guido Castelli]]
* [[Paolo Caucci von Saucken]]
* [[Piero Celani]]
* [[Saturnino Celani]]
* [[Walter Cinciripini]]
* [[Emidio Clementi]]
* [[Piero Coccia]]
* [[Mattia Destro]]
* [[Elido Fazi]]
* [[Dustin Hoffman]]
* [[Giuseppe Iachini]]
* [[Massimo Lopez]]
* [[Neri Marcorè]]
* [[Carlo Mazzone]]
* [[Fabio Meridiani]]
* [[Silvano Montevecchi]]
* [[Emidio Morganti]]
* [[Tullio Pericoli]]
* [[Giuseppe Petrocchi]]
* [[Giuseppe Piccioni]]
* [[Rischio (rapper)|Rischio]]
* [[Lorenzo Scarafoni]]
* [[Sergio Sebastiani]]
* [[Gian Franco Svidercoschi]]
* [[Stefano Travaglia]]
* [[Simone Vagnozzi]]
* [[Carlo Vittori]]
 
{{EndMultiCol}}
 
=== Eventi, tradizioni e folclore ===
==== [[Torneo cavalleresco della Quintana]] e Festa patronale ====
La città è per molti versi legata alle tradizioni religiose e civili ed i principali avvenimenti cittadini ruotano intorno alla festività del patrono [[sant'Emidio]] che si celebra il [[5 agosto]] che ha il suo culmine dopo la mezzanotte con i [[fuoco d'artificio|fuochi d'artificio]]. La prima [[domenica]] di agosto si tiene la solenne sfilata storica della Quintana cui partecipano oltre 1.500 figuranti in costume e le autorità cittadine, Sindaco compreso nel ruolo di ''Magnifico Messere''. Al termine della sfilata si tiene il [[torneo cavalleresco della Quintana]], basato su antichi statuti del [[XIV secolo]] e che si rinnova dal [[1955]] senza interruzioni. Da alcuni anni è stata anche inserita la manifestazione della Quintana in notturna, si svolge la sera del secondo [[sabato]] di [[luglio]].
==== Premio Internazionale Città di Ascoli Piceno ====
Si svolge ogni anno, tra la fine di [[novembre]] ed i primi di [[dicembre]], organizzato dall'Istituto Studi Medievali Cecco d'Ascoli. Si tratta di un premio letterario che viene assegnato ad una personalità nel campo della medievistica internazionale che si è contraddistinta per la pubblicazione di testi che contribuiscono all'indagine storica e al valore della ricerca storiografica. Tra i vincitori del premio si ricordano [[Elémire Zolla]] (1987), [[Ovidio Capitani]] (1989), [[Liliana Cavani]] (1991 per il film Francesco) e [[Pupi Avati]] (2008 per il film Magnificat del 1993). Nel 1987 la Giuria del Premio assegnò una menzione speciale allo storico francese [[Jacques Le Goff]].
 
==== Fritto misto all'italiana ====
Tra fine [[aprile]] ed inizio [[maggio]] si svolge un'importante manifestazione gastronomica con la presenza di stands provenienti dalle regioni d'Italia e da molti paesi del mondo, che permette di degustare molti dei tipi di fritti italiani e non solo, tra cui la locale [[Olive ascolane|oliva fritta all'ascolana]].
 
==== Mercatino dell'Antiquariato ====
Si svolge nel centro storico ogni terza domenica del mese. Una delle rassegne più meritevoli del panorama mercati artigiani divenuto negli anni un punto di riferimento per migliaia di appassionati dell'arte antica. Migliaia le proposte, appartenenti ai settori merceologici dell'antiquariato; si possono trovare dai mobili agli argenti, dai gioielli ai dipinti, dai disegni alle stampe, dalle sculture agli oggetti d'arte, tutto di epoche comprese fra il ‘700 e il ‘900; ma anche tappeti, tessuti e pizzi, ceramiche e manufatti d'arte.
 
==== Notte di San Lorenzo ====
Il [[10 agosto]] di ogni anno ha luogo la Notte di [[San Lorenzo]]. In ogni angolo del centro storico della città vi sono concerti, mostre, spettacoli teatrali, stands enogastronomici che durano fino all'alba del giorno dopo.
 
==== Tenera Ascoli ====
Manifestazione che si svolge nel mese di novembre organizzata nell'ambito delle attività di Slow Food Marche. Protagonista assoluta è l'oliva della varietà Ascolana Tenera, ma è possibile degustare anche gli altri prodotti tipici del Piceno. Nell'evento si succedono incontri, degustazioni, una colazione itinerante nel cuore del centro storico e un mercato con le migliori produzioni gastronomiche provenienti dalle varie aree del Piceno e gustosi appuntamenti a tavola. Ci sono i Laboratori del Gusto sull'oliva tenera, sull'eccellenza enologica del Piceno, sull'olio extravergine, il tartufo e l'anisetta.
 
==== Carnevale di Ascoli ====
Il [[Carnevale di Ascoli]] è una manifestazione tradizionale, originale ed interessante per il suo carattere goliardico e popolare che coinvolge la partecipazione dei cittadini, mascherati sia in gruppi che in carri la domenica ed il martedì grasso.
 
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni storiche ===
La suddivisione storica di Ascoli Piceno è riportata nel testo degli Statuti Comunali del [[1377]]. Al tempo la città era divisa in 4 quartieri che corrispondevano all'antico insediamento urbano:
* Sant'Emidio,
* Santa Maria Intervineas,
* San Venanzo,
* San Giacomo.
Ogni quartiere era a sua volta ripartito in 6 [[sestiere|sestieri]].
 
Successivamente, una delibera consiliare del [[14 settembre]] [[1881]] cambiò la denominazione precedentemente adottata e la trasformò nella seguente nomenclatura corrispondente:
* Vittorio Emanuele,
* Garibaldi,
* Cecco D'Ascoli,
* Ventidio Basso.
Avanti nel tempo i quartieri di Cecco d'Ascoli e Ventidio Basso furono rinominati rispettivamente [[Giuseppe Mazzini]] e [[Camillo Benso conte di Cavour]].
 
Nell'anno [[1969]], a causa dell'espansione urbana, si rese necessario un esame di revisione della toponomastica cittadina. Per tale studio fu incaricata una commissione che ritenne di adottare nuovamente le precedenti denominazioni. Il consiglio comunale ascolano la approvò il giorno [[16 giugno]] [[1970]], e da allora i 4 quartieri del centro storico riassunsero l'antico nome.
 
Intorno ai 4 quartieri centrali vi sono 8 rioni:
* Borgo Solestà,
* Campo Parignano,
* Borgo Chiaro,
* Castagneti,
* Santi Filippo e Giacomo,
* Porta Maggiore
* Borgo Cartaro,
* Porta Romana.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
Il territorio del comune di Ascoli Piceno è stato suddiviso dapprima in 11, poi fino al giugno dell'anno [[2009]], in 9 [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]]:
* 1º Centro storico
* 2º Circoscrizione Borgo Solestà
* 3º Campo Parignano
* 4º Porta Maggiore e Santi Filippo e Giacomo
* 5º Mozzano
* 6º Venagrande
* 7º Piagge
* 8º Monticelli
* 9º Villa Sant'Antonio
 
=== Quartieri Moderni ===
* Centro Storico
* Borgo Solestà (Porta Cappuccina)
* Porta Romana
* Campo Parignano (Porta Tufilla)
* Porta Cartara
* Porta Maggiore
* [[Monticelli basso]]
* Monticelli alto
* Santa Chiara
* Vallevenere
* Monterocco
* Monteverde
* Bellavalle
* Luciani
* Tofare
* Caldaie
* Santi Filippo e Giacomo
* Pennile di sopra
* Pennile di sotto (San Marcello)
* Porta Cartara
* Croce di Tolignano
* Castagneti
* Lu Battente
 
== Economia ==
 
=== Industria ===
Ascoli Piceno si industrializzò notevolmente grazie alle sovvenzioni statali provenienti dalla [[Cassa del Mezzogiorno]]. La città vanta una discreta zona industriale (zona [[Campolungo (Ascoli Piceno)|Campolungo]]) con la presenza di alcune importanti aziende italiane e multinazionali con stabilimenti produttivi attivi nella [[gomma]], [[carta]], prodotti farmaceutici ([[Pfizer]]<ref name="urlChi siamo | Chi Siamo - Pfizer Italia">{{Cita web | url = http://www.pfizer.it/cont/chi_siamo/0801/1600/chi-siamo.asp | titolo = Chi Siamo - Pfizer Italia | autore = | wkautore = | coautori = | data = | formato = | opera = | editore = | pagine = | urlarchivio = | dataarchivio = | quote = | accesso = }}</ref>), dolciari ([[Barilla]]<ref>[http://www.barillagroup.com/corporate/it/home/chisiamo/in-the-world/italy/ascoli-piceno/it.html Stabilimenti Barilla]</ref>) , surgelati ([[Nestlè]]) e dei cavi ([[Prysmian]]). A causa della crisi economica,la Manuli Rubber e la [[Maflow]] hanno ridotto notevolmente la loro produzione nel corso 2009, mentre la Ahlstrom ha definitivamente delocalizzato dalla città.
La maggior parte dell'[[economia]] ruota, però, intorno a piccole e medie aziende a conduzione familiare e sulla fornitura di servizi professionali per i piccoli centri della valle del Tronto e delle montagne circostanti.
 
=== Turismo ===
Negli ultimi anni la città di Ascoli ha accentuato la sua forte [[turismo|vocazione turistica]]. Il [[centro storico]], costruito quasi interamente in travertino è in parte pedonalizzato e attrae molti turisti consapevoli di ammirare una città d’arte per molto tempo poco conosciuta.<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/11/02/611752-tanti_turisti.shtml Il Resto del Carlino] Tanti turisti per l’estate dei morti. Il ponte di Ognissanti</ref> Testimonianza della crescita turistica è il proliferare di strutture microricettive come [[bed and breakfast]] e [[agriturismo|agriturismi]] e l’apertura di alcuni [[alberghi]]. A trarre vantaggio è l’economia locale. Anche il [[commercio]] che nonostante la concorrenza dei centri commerciali sorti negli ultimi anni, registra continue aperture soprattutto nel centro storico.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Aeroporti ===
Gli scali aerei più vicini sono l'[[aeroporto di Pescara]], l’[[aeroporto di Ancona-Falconara]] e quelli di Roma: l’[[Aeroporto di Roma-Fiumicino|aeroporto di Fiumicino]] e quello di [[Aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]].
 
=== Collegamenti stradali ===
La città è unita velocemente al casello San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno dell'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] mediante il [[Raccordo autostradale 11]] (più noto con il nome di superstrada Ascoli-Mare).
 
È collegata ad est con Roma e [[Rieti]] con una pluralità di corse di pullman di linea attraverso la [[Strada statale 4 Via Salaria|strada statale 4 via Salaria]]. L'arteria che necessita in alcuni tratti di ammodernamenti ma per la maggior parte ha caratteristiche di [[strada extraurbana secondaria]] e a scorrimento veloce.
 
Sempre tramite la strada statale Salaria, all'incirca nei pressi di Arquata del Tronto si snoda la [[Strada statale 685 delle Tre Valli Umbre]] che attraverso i trafori di Forca Canapine e di Forca di Cerro permette di raggiungere l'[[Umbria]] e quindi la [[Strada statale 3 Via Flaminia|via Flaminia]].
 
A sud è in fase di realizzazione la [[Pedemontana Abruzzo-Marche]] che permetterà di immettersi rapidamente all'[[Autostrada A24 (Italia)|Autostrada A24]] e di collegarsi agevolmente con [[Teramo]]. La stessa strada, una volta completata, consentirà di raggiungere con velocità la fascia pedemontana del nord della regione senza ricorrere all'Autostrada A14.
 
==== Autostazione ====
In corso di realizzazione nei pressi della stazione ferroviaria, la nuova autostazione. Utile per la mobilità sarà un nodo di scambio con parcheggi e sarà anche l’unica struttura di interscambio ferro-gomma nelle [[Marche]]. L'Autostazione conterrà posti per pullman normali e autosnodati.<ref> [http://www.laprovinciamarche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9488:presentato-il-progetto-per-lautostazione-di-ascoli&catid=17:ascoli-piceno&Itemid=11 La Provinciamarche.it] Presentato il progetto per l’Autostazione di Ascoli</ref>
 
==== Distanze stradali dalle principali città italiane ====
<!----------------- ITALIA ---->
{| {{prettytable}} class="wikitable sortable plainlinks"
|-style="height:35px" bgcolor="DDEEFF"
! class="unsortable"|{{Bandiera|Italia}}
! [[Italia]]
! km
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione Puglia-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Bari]]
|style="background: #FFFFFF;"|382
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Bologna]]
|style="background: #FFFFFF;"|325
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Coat of arms of Tuscany.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Firenze]]
|style="background: #FFFFFF;"|295
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Coat of arms of Liguria.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Genova]]
|style="background: #FFFFFF;"|519
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione-Lombardia-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Milano]]
|style="background: #FFFFFF;"|536
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione-Campania-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Napoli]]
|style="background: #FFFFFF;"|309
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Coat of arms of Sicily.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Palermo]]
|style="background: #FFFFFF;"|980
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione-Abruzzo-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Pescara]]
|style="background: #FFFFFF;"|81
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Lazio-Stemma.png|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Roma]]
|style="background: #FFFFFF;"|178
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Regione-Piemonte-Stemma.svg|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Torino]]
|style="background: #FFFFFF;"|652
|-style="height:35px"
|style="background: #DDEEFF;"|[[File:Veneto-Stemma.png|15px]]
|style="background: #FFFFFF;"|[[Venezia]]
|style="background: #FFFFFF;"|410
|}
 
=== Ferrovia ===
La città è capolinea della ferrovia [[Ferrovia Ascoli-San Benedetto|Ascoli Piceno–San Benedetto]], servita anche da collegamenti verso [[Ancona]], [[Macerata]] e [[Fabriano]]. La [[Stazione di Ascoli Piceno]] rientra nel programma [[Centostazioni]] di [[Ferrovie dello Stato]] ed è stata completamente ristrutturata nel [[2009]].
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Ascoli Piceno}}
 
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco= [[Guido Castelli]] |partito= [[Il Popolo della Libertà|PdL]], Liste Civiche
|DataElezione= 22 giugno 2009
|mandato= 1
}}
===Composizione consiglio comunale<ref>[http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2493 Sito del comune di Ascoli Piceno]</ref>===
{| class="wikitable sortable"
! colspan=2 | Gruppo consiliare
! Seggi al Consiglio comunale
! % [[elezioni amministrative italiane del 2009#Ascoli Piceno 2|elezioni]]
|-
! width=5px style="background-color: #00bfff;" |
| ''[[Il Popolo della Libertà]]''
| 17
| 30,87%
|-
! style="background:#00bfff;" |
| Lista civica ''Castelli sindaco''
| 5
| 9,03%
|-
! style="background-color:#00bfff;" |
| Lista civica ''Lavoro e Legalità''
| 2
| 3,78%
|-
! style="background:coral;" |
| ''[[Partito Democratico]]''
| 6
| 18,11%
|-
! style="background:coral;" |
| Lista civica ''La Primavera di Ascoli''
| 3
| 9,05%
|-
! style="background:coral;" |
| ''[[Italia dei Valori]]''
| 1
| 2,68%
|-
! style="background:gold;" |
| Lista civica ''L'Alveare''
| 1
| 4,92%
|-
! style="background:lightcyan;" |
| ''[[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]]''
| 3
| 9,18%
|-
! style="background:#1C39BB;" |
| ''Ascoli con Gibellieri sindaco''
| 1
| 5,28%
|}
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Germania|Treviri|1958}} (sindaci Serafino Orlini e Heinrich Raskin)<ref>Sito del Comune di Ascoli Piceno scheda del [http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/205 Gemellaggio con Treviri]</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Massy (Essonne){{!}}Massy|1997}} (sindaci Roberto Allevi e Vincent Delahaye)<ref>Sito del Comune di Ascoli Piceno scheda del [http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/204 Gemellagio con Massy]</ref>
 
==== Rapporti di amicizia ====
La città di Ascoli ha, inoltre, stretto e intrattiene rapporti di amicizia con altre "città partner" o "città sorelle", geograficamente e politicamente distinte, con l'obiettivo di favorire il contatto umano e lo scambio di legami culturali e di collaborazione.
* {{Bandiera|Slovacchia}} [[Banská Bystrica]], dal [[1998]]<ref>Sito della città di Banská Bystrica [http://eng.banskabystrica.sk/sister-cities.phtml?id5=2367 Scheda delle ''Twin towns'']</ref>
* {{Bandiera|Slovacchia}} [[Bratislava]], dal [[2001]]
* {{Bandiera|Stati Uniti}} [[Chattanooga]], dal [[2006]] (protocollo d'intesa, sindaci [[Piero Celani]] e Ron Littlefield)<ref>[http://www.chattanooga.gov/general_government/62_3193.htm Sito ufficiale di Chattanooga] Scheda ''Chattanooga's Twinning Cites''</ref><ref>[http://www.ilmascalzone.it/articolo.php?id=5714 Ilmascalzone.it] Protocollo d'intesa con Chattanooga (USA)</ref>
* {{Bandiera|Macedonia}} [[Veles (comune)|Veles]], dal [[2011]] (protocollo d'intesa, sindaci [[Guido Castelli]] e Goran Petrov)<ref>[http://arengotv.it/news/2011/07/469/firma-protocollo-dintesa-tra-ascoli-e-veles Sito Arengo TV] Scheda ''Firma protocollo d'intesa tra Ascoli e Veles''</ref>
 
== Sport ==
La città è rappresentata in molte discipline sportive, vantando oltre diecimila tesserati, circa centocinquanta associazioni sportive e circa trenta impianti dislocati nel territorio comunale. Il [[calcio]] è lo sport più seguito, avendo l’[[Ascoli Calcio 1898]], la prima squadra marchigiana a raggiungere la massima serie e rimanervi per molti anni.
 
Dal [[novembre]] [[2011]] Ascoli è candidata come “Città dell sport” nell’ambito dell’''Associazione delle Capitali europee delle sport'', riconosciuta dalla Commissione europea.<ref> [http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/politica/2011/11/29/628794-ascoli_candida.shtml Il Resto del Carlino] Ascoli si candida a città dello sport</ref> Il titolo mira principalmente a incentivare la funzione sociale dello sport, del benessere fisico degli individui e del miglioramento generale della loro qualità di vita.
 
Di seguito sono riportate alcune discipline sportive maggiormente praticate e d’interesse.
 
=== Calcio ===
{{vedi anche|Ascoli Calcio 1898}}
La città è sede dell'Ascoli Calcio 1898, di cui ospita le gare interne presso lo [[stadio Cino e Lillo Del Duca]]. Prima società sportiva delle [[Marche]], fondata nel [[1898]] con il nome di ''Società Sportiva Vigor'', presente dalla stagione [[1972]]-[[1973]] nelle massime categorie del calcio professionistico (serie A e B). L'Ascoli, nel corso della sua storia più che centenaria, ha conseguito 2 promozioni dalla serie C alla serie B e ben 5 dalla serie B alla serie A, conquistando anche una [[Mitropa Cup]] nel [[1987]] e una Supercoppa di Lega di serie C nel [[2002]]. Ha inoltre giocato la finale del [[Torneo Anglo-Italiano]] [[1994]]-[[1995]].
 
Fiore all'occhiello della storia sportiva della società restano comunque le numerose stagioni disputate nelle massime categorie del calcio nazionale: ben 16 in serie A (migliore piazzamento il 5º posto ottenuto nel [[serie A 1979-1980|1979/80]]) e 17 in serie B, tutte nel periodo compreso tra il 1972/73 e il 2011/12.
 
=== Atletica Leggera ===
In città è presente la storica società ASA fondata nel [[1956]]. Una società che vanta di aver avuto ben 6 olimpionici, tra i quali [[Carlo Vittori]], [[Armando de Vincentis]], [[Antonio Brutti]] e [[Marco Marchei]].
 
=== Automobilismo ===
Ascoli Piceno ospita ogni anno, nel tracciato [[Colle San Marco]]-[[San Giacomo (Valle Castellana)|Colle San Giacomo]], la [[cronoscalata]] "Coppa Paolino Teodori" valevole per il "CIVM - Campionato Italiano Velocità Montagna". Il [[25 luglio]] [[2007]] si è svolta la 46ª edizione dell'evento, mentre la quarantasettesima è stata disputata il [[15 giugno]] [[2008]] ed è stata riconosciuta anche la titolazione di Challenge FIA e Coppa Europa.
 
=== Calcio a 5 ===
In città è presente l'Ascoli Futsal fondata nel [[2011]] e che milita in A2. I colori sociali sono bianco-neri in omaggio alla tradizione calcistica di Ascoli.<ref>[http://www.picusonline.it/notizia/Calcio+a+5%2C+parte+l%27avventura+di+Ascoli+Futsal-Calcio+a+5%2C+parte+l%27avventura+di+Ascoli+Futsal/26764 Picus online] Calcio a 5, parte l'avventura dell'Ascoli Futsal</ref> Il campo da gioco è il Palasport “Ezio Galosi”. Lo sport del [[calcio a 5]] ha un discreto seguito in città.
 
=== Calcio da tavolo - Subbuteo ===
In città dal [[2004]] opera anche il Subbuteo Club Ascoli, nato grazie alla passione di alcuni giocatori di [[subbuteo]] che dopo anni sono tornati all'attività agonistica. Dopo tre stagioni di serie C, nel 2007 lo SCA ha conquistato la promozione in serie B nel circuito [[FISCT]] e nel 2008 quella in serie A. Dal [[2007]] la città ospita il Memorial Costantino Rozzi, torneo nazionale di [[calcio da tavolo]].
 
=== Ciclismo ===
Ascoli Piceno è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]: la prima nel [[1913]], l'ultima nel [[2004]].
 
;Tappe del Giro d'Italia con arrivo ad Ascoli Piceno
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1913|1913]] || align="center" |7ª || [[Campobasso]] || align="center" | 313 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Clemente Canepari]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Azzini]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1933|1933]] || align="center" |10ª || [[Chieti]] || align="center" | 158 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1938|1938]] || align="center" |10ª || [[Lanciano]] || align="center" | 149 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Raffaele Di Paco]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1988|1988]] || align="center" |2ª || [[Urbino]] || align="center" | 230 || {{bandiera|ITA}} [[Guido Bontempi]] || {{bandiera|FRA}} [[Jean-François Bernard|J.F. Bernard]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 2004|2004]] || align="center" |10ª || [[Porto Sant'Elpidio]] || align="center" | 146 || {{bandiera|ITA}} [[Alessandro Petacchi]] || {{bandiera|ITA}} [[Damiano Cunego]]
|-
|}
 
=== Pallamano ===
In città è presente la ASD Pallamano Ascoli fondata nel [[1976]]. Ha disputato numerosi campionati di serie A1 e A2. Il campo da gioco è il Palasport “Ezio Galosi”.
 
=== Rugby ===
In città è presente l’Amatori Rugby Ascoli società rugbista fondata nel [[1960]]. Nel [[1975]] vinse il campionato di serie C, ma in seguito per mancanza di fondi la società si sciolse nei primi anni ’80. Rifondata nel [[2007]] l’ARA vanta un discreto seguito soprattutto tra i giovanissimi. Importante ricordare l’esordio della nazionale italiana ad Ascoli Piceno con l’incontro Italia-Samoa giocato allo stadio Cino e Lillo Del Duca il [[28 novembre]] [[2009]]. L’evento, ha contribuito a far conoscere meglio in città lo sport del [[rugby]].<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Sport/2009/11/rugby-italia-vittoria-samoa.shtml?uuid=44067926-dc36-11de-9501-4df1dfd8dab7 Il Sole 24 ORE] Italia del rugby finalmente vittoriosa: battuta Samoa 24-6</ref>
 
=== Sport invernali ===
La provincia di Ascoli ha un territorio per buona parte montuoso e nei mesi invernali si può praticare lo [[sci]] sulle piste della stazione di [[Forca Canapine]] a cavallo tra i comuni [[Arquata del Tronto]] e di [[Norcia]] sui [[monti Sibillini]] o sulla stazione di San Giacomo, [[Monte Piselli]], in [[provincia di Teramo]].
 
=== Impianti sportivi ===
{{Vedi anche|Stadio Cino e Lillo Del Duca}}
Di seguito sono riportati i principali impianti presenti nel territorio comunale:
* [[Stadio Cino e Lillo Del Duca]] (viale C. Rozzi) – Stadio comunale che ospita le partite giocate in casa dall’Ascoli Calcio. Inaugurato nel [[1962]] fu ampliato dal Presidente [[Costantino Rozzi]] nel [[1974]]. Ha una capienza di 20.550 spettatori.
* Stadio “Ferruccio Squarcia” (via G. Pascoli) - Situato tra ponte di Cecco e la chiesa di San Vittore. Ogni anno, al suo interno, viene allestito il campo dei giochi per la competizione dei cavalieri giostranti della [[Quintana di Ascoli Piceno|Quintana]]. Prima della costruzione dello stadio Cino e Lillo Del Duca ospitava le partite dell'Ascoli.
* Palazzetto dello sport “Ezio Galosi” (via A. Mancini) – Situato nel quartiere di Monterocco ha una tribuna con una capienza di circa 800 posti a sedere.
* Palazzetto dello sport “Monticelli” (via degli Iris).
* Bocciodromo comunale (via Abruzzo).
* Campo da calcio di Monterocco (via A. Mancini).
* Campo da rugby “Severino Aurini” (via della Canapa).
* Campo scuola atletica leggera “Mauro Bracciolani” (via De Dominicis).
* Centro sportivo “Città di Ascoli” (strada della Bonifica).
* Circolo tennis “Vittorio Roiati” (viale C. Rozzi).
* Pattinodromo comunale (via Abruzzo).
* Palabasket (via G. Spalvieri).
* Piscina comunale (via G. Spalvieri).
* Velodromo-campo da calcio “Don Mauro Bartolini” (via dei Frassini).
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
* Sebastiano Andreantonelli, ''Historiae Asculanae'', Padova, Typis Matthaei de Cadorinis, 1673;
* Tullio Lazzari, ''Ascoli in prospettiva colle sue più singolari Pitture, Sculture, e Architetture...'', Ascoli, Per il Morganti, e Picciotti, 1724;
* Giambattista Carducci, ''Su le memorie e i monumenti di Ascoli nel Piceno''. Fermo, Saverio Del Monte, 1853;
* Gaetano De Minicis, ''Numismatica ascolana, o sia dichiarazione delle monete antiche di Ascoli nel Piceno'', Fermo, Editore Gaetano Paccasassi, 1853;
* Gaetano De Minicis, ''Giornale Arcadico di Scienze, Lettere ed Arti'', Volume CXLV, ottobre, novembre dicembre 1856, Roma, Tipografia delle Arti, 1856;
* Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno D'Italia, Anno 1862 Dal N 409 al 1100 Volume Quinto, Torino Stamperia Reale, p.&nbsp;2985;
* Cesare Mariotti, ''La chiesa di S. Emidio alle Grotte presso Ascoli Piceno'', ''Rassegna Bibliografica dell'Arte Italiana'', IX, 1906; poi in Id., ''Scritti di storia e d'arte ascolana''. Ascoli Piceno, Casa Editrice G. Cesari, 1935;
* Giuseppe Fabiani, ''Ascoli nel Quattrocento'', Collana di Pubblicazioni Ascolane, Società Tipolitografica Editrice, Ascoli Piceno, 1950;
* Giuseppe Fabiani, ''Il terremoto del 1703 e il tempietto votivo di S. Emidio alle Grotte'', nel vol. ''Artisti del Sei-Settecento in Ascoli''. Ascoli Piceno 1961 ("Collana di pubblicazioni storiche ascolane", XIII);
* Giacinto Cantalamessa Carboni, ''Memorie intorno ai letterati della città di Ascoli nel Piceno'', 1830, ristampa anastatica, Forni Editore, Bologna, anno 1972;
* Luigi Leporini, ''Ascoli Piceno. L'architettura dai maestri vaganti ai Giosafatti'', Ascoli Piceno 1973;
* Umberto Laffi e Marinella Pasquinucci, ''Asculum I'', Pisa, Giardini, 1975;
* Bernardo Nardi e Lucia Pellei, ''Ascoli dimenticata: San Salvatore di Sotto''. Fermo, La Rapida, 1976;
* Gioia Conta e Umberto Laffi, ''Asculum II', Pisa, Giardini, 1982;'
* Bernardo Nardi, ''Ascoli da Sant'Emidio alla Quintana''. Ascoli Piceno, Edizioni Prosperi, 1982;
* Antonio Rodilossi, ''Ascoli Piceno città d'arte''. Modena, "Stampa & Stampa" Gruppo Euroarte Gattei, Grafiche STIG, 1983.
* [[Francesco Antonio Marcucci]], ''Saggio delle cose ascolane e de' i vescovi di Ascoli nel Piceno'', ristampa anastatica, Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese, maggio 1984;
* Stefano Papetti, ''I Giosafatti e la scultura ad Ascoli tra Seicento e Settecento'', in ''Scultura nelle Marche dalle origini all'età contemporanea'', a cura di Pietro Zampetti, Fiesole, Nardini, 1993;
* (a cura di) Daniela Ferriani, ''"Ascoli Piceno: Pinacoteca Civica"'', [[Bologna]], Calderini, 1994;
* Bernardo Carfagna, ''Rocche e castelli dell'ascolano'', Ascoli Piceno, Edizione La Sfinge Malaspina (Stampa Editoriale Eco srl - S. Gabriele (TE)), anno 1996;
* Giorgio Giorgi. ''Cronaca Ascolana''. Ascoli Piceno, Edizione Libreria Rinascita, 1996;
* Adriano Ghisetti Giavarina, ''Opus, quaderno di storia dell'architettura e restauro'', Carsa Edizioni, 6/1999;
* Antonio De Santis, ''Ascoli nel Trecento'', vol. I (1300 - 1350), Collana di Pubblicazioni Storiche Ascolane, Ascoli Piceno, Grafiche D'Auria, ottobre 1999;
* Antonio De Santis, ''Ascoli nel Trecento'', vol. II (1350 - 1400), Collana di Pubblicazioni Storiche Ascolane, Ascoli Piceno, Grafiche D'Auria, ottobre 1999;
* Secondo Balena, ''Ascoli nel Piceno - storia di Ascoli e degli ascolani'', Società Editrice Ricerche s.a.s., Via Faenza 13 Folignano, Ascoli Piceno, stampa Grafiche D'Auria, edizione dicembre 1999, ISBN 88-86610-11-4;
* Furio Cappelli, ''La Cattedrale di Ascoli nel Medioevo. Società e cultura in una città dell'Occidente'', Ascoli Piceno, Lamusa, 2000;
* Cristiano Marchegiani. ''Temi del Barocco nell'architettura fra Seicento e Settecento ad Ascoli'', in ''Memorie'', Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, XXXVII (1998-1999), Ancona 2002;
* Cristiano Marchegiani, ''Sul ruolo dei lapicidi nel primo Seicento ascolano. Il caso del tabernacolo mariano di piazza del Popolo'', in "Opus. Quaderno di storia dell'architettura e restauro", 7 (2003);
* [[Mario Polia]], "''Tra Sant'Emidio e la Sibilla. Forme del sacro e del magico nella religiosità popolare ascolana''" Arnaldo Forni Editori, Bologna, 2004
* Attilio Galli, ''Sant'Emidio, la sua vera immagine''. Ascoli Piceno, Tipografia Falco, 2004;
* Adalberto Bucciarelli, ''Sant'Emidio alle Grotte''. Ascoli Piceno, G. e G. Gagliardi Editore, Centro Stampa Piceno, 2007;
* Giuseppe Marinelli, ''Dizionario Toponomastico Ascolano'' - ''La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città'', D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009;
 
== Voci correlate ==
* [[Bronzo di Ascoli]]
* [[Ancaria]]
* [[Ducato di Spoleto]]
* [[Stato Pontificio]]
* [[Dialetto ascolano]]
* [[Compagnia dei Folli]]
* [[Valle del Tronto]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ascoli Piceno|wiktionary=Ascoli Piceno|n=Categoria:Ascoli Piceno}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.ascolipiceno.it/ Comune di Ascoli Piceno]
* [http://www.provincia.ap.it/ Provincia di Ascoli Piceno]
* [http://www.fondazionecarisap.it/ Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno]
* [http://www.ascoli-piceno-trier-gesellschaft.de/ Gemellaggio Ascoli-Treviri]
* [http://www.ascolimusei.it/home.php Musei Civici] - Pinacoteca civica, Galleria d'arte contemporanea "O. Licini", Museo della ceramica, Museo dell'alto medioevo e Polo museale Forte Malatesta;
* [http://www.museicartierapapale.it/ Musei della Cartiera Papale] - Museo della carta, Sala delle macine e Museo di storia naturale "A. Orsini";
* [http://www.quintanadiascoli.it/ Quintana di Ascoli Piceno]
* [http://www.cup.ap.it/ Consorzio Universitario Piceno]
* [http://www.teatroventidiobasso.it/ Teatro Ventidio Basso e Teatro romano]
* [http://www.picenoconnoi.it/ Piceno con Noi] - Promozione turistica;
* [http://www.arengotv.it/ Arengo Tv] - Magazine di approfondimento degli avvenimenti riguardanti il Comune di Ascoli Piceno;
* [http://www.ascoli21.it/ Ascoli 21] - Il progetto che recupera l'area dell'ex SGL Carbon;
* [http://santemidionelmondo.wordpress.com/ Sant' Emidio nel mondo] - Associazione culturale;
* [http://www.wikiliva.info Wikiliva] - L'enciclopedia scritta in dialetto Ascolano;
* [http://www.ascolistoria900.com Ascoli Storia 900] - Il portale della biblioteca di storia contemporanea e dell'istituto di storia per il movimento di liberazione nelle Marche;
* [http://www.ascolidavivere.it/ AscoliDaVivere] - Eventi, musica, cultura, folklore... ma anche locali, feste e divertimento;
* [http://www.ascolicomera.it/ Ascoli com'era] - Immagini, monumenti, personaggi illustri e non, documenti d'epoca;
* [http://www.fotoascoli.net/ Fotoascoli.net portale della musica da Ascoli Piceno] - Foto ed video su eventi musicali da Ascoli Piceno by Albertyno;
* [http://www.ilpiceno.it/italy/ascoli_piceno/ Ascoli Piceno - Arte Natura e Cultura] - Informazioni turistiche su Ascoli Piceno
 
{{Ascoli Piceno}}
{{Provincia di Ascoli Piceno}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città della Ceramica}}
{{portale|Marche}}
 
{{Federazioni Rugby Americas North}}
[[Categoria:Ascoli Piceno| ]]
{{Confederazioni World Rugby}}
[[Categoria:Città romane delle Marche]]
{{Portale|rugby}}
[[Categoria:Città medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Città della Ceramica]]
 
[[Categoria:Federazioni internazionali di rugby a 15|America, Nord]]
[[ar:أسكولي بيتشينو]]
[[Categoria:Federazioni e confederazioni sportive continentali nordamericane]]
[[bg:Асколи Пичено]]
[[ca:Ascoli Piceno]]
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[[ja:アスコリ・ピチェーノ]]
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