Apice (Italia) e Contea di Owsley: differenze tra le pagine

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{{S|contee del Kentucky}}
{{NN|Campania|novembre 2017}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = ApiceContea di Owsley
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Panorama =
|Didascalia = Panorama del nuovo centro abitato visto dal vecchio centro
|Didascalia =
|Bandiera = Apice-Gonfalone.png
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma = Apice-Stemma.png
|Stato = USA
|Voce stemma =
|Grado amministrativo = 2
|Stato = ITA
|Tipo =
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1 =Campania Kentucky
|Capoluogo = [[Booneville (Kentucky)|Booneville]]
|Divisione amm grado 2=Benevento
|Amministratore locale = Commissari
|Partito =[[voluti da uniti per apice]]
|Data elezione =08/06/2009 (secondo mandato)
|Lingue =
|Data istituzione=
|Data istituzione = 1843
|Altitudine=220
|Altitudine =
|Abitanti=5545
|Abitanti = 4858
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2018.
|AggiornamentoNote abitanti =31-5-2018
|Aggiornamento abitanti = 2000
|Sottodivisioni=Alvino, Calvano, Castel di Fiego, Corsano, Cupazzo, Fulla, Giardinelli, Morroni, [[Tignano Scalo|Tignano]], Ripone, San Donato, San Martino, Santa Lucia, San Pompilio, San Teodoro, Selva, Starza
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti=[[Ariano Irpino]] ([[Provincia di Avellino|AV]]), [[Bonito (Italia)|Bonito]] (AV), [[Buonalbergo]], [[Calvi (Italia)|Calvi]], [[Melito Irpino]] (AV), [[Mirabella Eclano]] (AV), [[Montecalvo Irpino]] (AV), [[Paduli]], [[San Giorgio del Sannio]], [[Sant'Arcangelo Trimonte]], [[Venticano]] (AV)
|Divisioni confinanti =
|Zona sismica=1
|Prefisso =
|Gradi giorno=1523
|Fuso orario = -5
|Nome abitanti=apicesi, apiciotti
|Codice statistico =
|Patrono=[[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]]
|Codice catastale =
|Festivo=24 giugno
|Immagine localizzazione =
|PIL=
|Mappa = Map of Kentucky highlighting Owsley County.svg
|PIL procapite=
|Didascalia mappa =
|Mappa = Map of comune of Apice (province of Benevento, region Campania, Italy).svg
|Sito =
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Apice nella [[Provincia di Benevento]]
|Diffusività=
}}
 
La '''contea di Owsley''' in [[lingua inglese|inglese]] '''Owsley County''' è una contea dello Stato del [[Kentucky]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. La popolazione al censimento del [[2000]] era di 4 858 abitanti. Il capoluogo di contea è [[Booneville (Kentucky)|Booneville]]
'''Apice''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:5545}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Benevento]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale, la cui altitudine varia da 150 a 640 {{m s.l.m.}}, è solcato dai fiumi [[Calore irpino|Calore]], [[Ufita]] e [[Miscano]], fra loro confluenti.
 
Il vecchio centro abitato (abbandonato a seguito del [[terremoto dell'Irpinia del 1962| sisma del 1962]]) sorge a 250 metri di quota alla destra del Calore; quello moderno si erge invece a un'altitudine di 300 metri sul lato sinistro del fiume, a circa 15&nbsp;km dal capoluogo di provincia.
 
L'agro rurale era attraversato dalle [[Strade romane|vie consolari]] [[via Numicia|Numicia]] e [[Via Appia Antica|Appia]], della quale ultima rimangono i ruderi di un ponte.
 
Il territorio ha una [[superficie agricola utilizzata]]<ref>Dato riferito all'anno 2000</ref> di 2900,08 ettari.<ref>Fonte [[Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura|Camera di Commercio]], [[Benevento]], dati e cifre, maggio 2007</ref>
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Apice}}
 
Nel periodo di riferimento [[1961]]-[[1990]], in media le temperature di [[gennaio]] sono comprese tra una minima di 3,8&nbsp;°C e una massima di 10,6&nbsp;°C, mentre quelle di [[luglio]] tra i 17,8 e i 30,5&nbsp;°C.
 
== Origini del nome ==
Nel XIX secolo, lo storico beneventano [[Alfonso Meomartini]]<ref>ne "''I Comuni della provincia di Benevento. Storia, cronaca, illustrazione''", editore Giuseppe De Martini, 1907, pag. 91.</ref> ipotizzò che il toponimo derivasse da ''[[Marco Gavio Apicio]]'', gastronomo, console e funzionario del Senatus Romanus, incaricato dal senato di ripartire, tra i veterani legionari, alcune terre del [[Sannio]]. La congettura trova riscontro nel nome di una contrada apicese detta Marcopio.
 
== Storia ==
=== Epoca romana e Medioevo ===
 
La prima menzione del comune risale tuttavia all'[[VIII secolo]], in un diploma di concessione del Principe longobardo [[Grimoaldo]] a [[Abbazia di Montecassino|Montecassino]] "''sub Apice''". Nell'[[XI secolo]] lo si trova sotto i [[Contea di Ariano|conti di Ariano]].
 
Nel 1113 fu devastato dal conestabile beneventano Landolfo della Greca, per una rappresaglia contro i [[Normanni]] che molestavano i beneventani. Nel 1122, fu assediato da [[Guglielmo il Guiscardo]], nel 1138 era tenuto da [[Rainulfo di Alife]], che vi fu assediato da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero il Normanno]], il quale se ne impadronì, e lo diede al conte di [[Buonalbergo]].
 
{{chiarire|Gli apicesi si distinsero anche in [[Terra santa]] sotto [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo il Buono]], che li premiò con privilegi.}}
 
Nel 1186 fu costituito in [[conte]]a indipendente è dato ai Balbano. Successivamente passò ai Maletta ai San Giorgio, ai [[De Sabran|Shabran]], ai Guevara, ai [[Carafa (famiglia)|Carafa]], ai Gallucci e ai Di Tocco Cantelmo Stuart.
 
Sotto gli [[Angioini]] fu teatro di sanguinosi conflitti, e nel 1417 cadde per poco in mano ad [[Giacomo Attendolo|Attendolo Sforza]].
Nel 1494, fu occupato dai francesi di [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] ma appena partito questi, tornò contea. Nel 1647 anche Apice partecipò alla ribellione di [[Masaniello]] nel tentativo di liberarsi dal giogo feudale e spagnolo.
 
=== Epoca moderna ===
 
Il comune fu devastato dal [[terremoto dell'Irpinia e di Benevento del 1702|terremoto del 1702]], con epicentro nelle immediate vicinanze di Apice, che provocò una trentina di morti, pari al 2,6% della popolazione dell'epoca<ref>{{cita web|url=http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/01270.html|titolo=Catalogue of strong earthquakes in Italy|sito=Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180108175247/http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/01270.html|dataarchivio=8 gennaio 2018}}</ref>.
Nel [[catasto onciario]] del 1753 sono in evidenza i luoghi della vecchia Apice, ossia la Terra di Apicij, il feudo di [[Cubante|Lo Covante]], Castiglione, San Lorenzo Vecchio, San Francesco, Corigliano e Monterone, quando il paese era abitato da 337 nuclei familiari (fuochi).
 
[[File:Apice (BN), 2007, Il paese abbandonato. (16161843302).jpg|miniatura|upright=0.8|Scorcio del paese abbandonato]]
 
Il 21 agosto 1962 il centro fu duramente colpito da [[Terremoto dell'Irpinia del 1962|due scosse di terremoto]] del VI e VII grado della scala Mercalli, che devastarono il Sannio e l'[[Irpinia]] facendo 17 morti. Il [[Ministero dei lavori pubblici]] ordinò l'evacuazione dei 6500 abitanti, che si trasferirono in gran parte nel nuovo abitato sorto sul pianoro prospiciente il vecchio paese. Parte degli abitanti rimase (nonostante l'ordinanza di evacuazione) fino al 1980, quando il [[terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto dell'Irpinia]] costrinse gli ultimi abitanti a lasciare il paese.
 
== Origini del nome ==
{{F|centri abitati della Campania|ottobre 2017}}
[[File:Apice vecchio - strada.jpg|upright=0.8|miniatura|Una strada del centro storico abbandonato]]
Le sue origini sono molto antiche, alcuni storici la fanno risalire addirittura a popolazioni antichi come gli "Opici"; si dice che la cattiva pronuncia di tale parola sarebbe venuta al termine "Apice". Secondo altri, la parola Apice deriva da Marco Apicio, un console romano mandato dal Senato nel Sannio a dividere le terre conquistate per distribuirle ai Veterani ed ai Coloni. La presenza romana sul territorio è dimostrata da due ponti: uno di età Imperiale, l'altro, di Appiano, meglio conservato, di epoca Repubblicana.
Scavi archeologici hanno portato alla luce resti di strutture abitative, di reti fognarie, attrezzi e monete. Tutto ciò fa pensare che in quel luogo, nel periodo romano, vi fosse una locanda per il ristoro e per il riposo dei viaggiatori. Non molto lontano da Appiano, verso [[Bonito (Italia)|Bonito]], alla frazione Starza sono stati trovati i resti di un abitato romano e reperti quali monete, resti di vasellame, ecc. Molte sono le testimonianze medievali, in particolare modo castelli, chiese e conventi di cui esistono per alcuni la memoria, altri si trovano in ottimo stato.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo ====
{{vedi anche|Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo (Apice)}}
 
Di origine longobarda, la [[Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo (Apice)|chiesa]] ha forma di [[croce latina]]. Sulla facciata all'interno di due nicchie sono raffigurati una suora e un abate vestito con abiti pontificali che regge un [[pastorale (liturgia)|pastorale]]. L'interno è a tre navate separate da colonnati in [[stile ionico]]. Dei 18 altari in marmi policromi che erano presenti nel [[XV secolo]], si conservano solo alcuni; l'altare maggiore è affiancato dalle sculture settecentesche di due angeli. L'abside ospita un [[coro (mobilio)|coro]] ligneo di buona fattura. I dipinti cinquecenteschi rappresentano la [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione di Cristo]] e l'[[Ascensione di Gesù|Ascensione]]. Il campanile originario della chiesa fu distrutto dal [[Terremoto dell'Irpinia e del Vulture del 1930|terremoto del 1930]] ed è stato sostituito da uno di edificazione recente. Nel 1693 l'arcivescovo di Benevento Orsini, successivamente pontefice con il nome di Benedetto XIII, in occasione di una sua visita alla cittadina stabilì che alla chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta fosse annessa la chiesa parrocchiale di San Pietro, sita nel territorio di Apice. La casa arcipretale fu ristrutturata nel [[1728]] su iniziativa dell'abate e arciprete don Paolo Barone, previo assenso della [[arcidiocesi di Benevento|curia beneventana]]. Due anni più tardi, lo stesso don Paolo Barone, insieme con gli altri membri del clero e dell'università, presentò richiesta al vicario apostolico dell'arcivescovo di elevare a dodici il numero dei partecipanti del capitolo, che allora constava di sette membri.
 
==== Chiesa dei Santi Bartolomeo e Nicola ====
Anticamente formata da due chiese, la parrocchia dei Santi Bartolomeo e Nicola risulta attualmente accorpata alla parrocchia di Santa Maria. La chiesa di san Nicola ha una bella sacrestia, che attraverso un corridoio termina in un piccolo giardino. Annessa alla chiesa vi era la Congrega di Santa Maria del Rosario, già esistente nel secolo XVII.
 
L'edificio è stato ripetutamente distrutto dai vari terremoti che si sono susseguiti e più volte è stata riportata all'antico splendore, fino al [[terremoto dell'Irpinia del 1980|sisma del 1980]].
 
La parrocchia conservava, fino a qualche anno fa, le seguenti reliquie: legno della Santa Croce; osso di Sant'Anna; osso di Sant'Alfonso Maria de' Liguori; osso di San Giovanni Battista.
 
{{cn|I sacerdoti di questa parrocchia, per concessione fatta dall'Arcivescovo, avevano il privilegio di indossare la pelliccia o il mozzetto.}}
 
==== Chiesa della Madonna di Loreto ====
Posta nelle campagne di Apice, in contrada Alvino, risale al secolo XVIII. Apparteneva alla famiglia Barone, che ne deteneva il patronato. Fino agli anni '70 del XX secolo ospitava un quadro, di proprietà della famiglia Barone, raffigurante la casa di Loreto trasportata da un angelo, su cui vegliavano la Madonna e il Bambino, e in un angolo il committente settecentesco della famiglia. Attualmente della chiesetta non rimangono che rovine e il quadro risulta rubato da ignoti.
 
==== Conventi e abbazie ====
[[File:Santuario Sant'Antonio - panoramio.jpg|thumb|Il convento di Sant'Antonio]]
 
Nei secoli scorsi nei dintorni di Apice esistevano cinque conventi:
* San Francesco (1222);
* San'Antonio (1500);
* San Giovanni (1600);
* San Guglielmo (XII secolo);
* Abbazia di San Lorenzo al bosco (VII secolo).
Oggi di alcuni rimangono le rovine, di altri come quello di San Francesco, conservano in parte la struttura originaria. Il convento di Sant'Antonio domina incontrastato il borgo ed il nuovo centro.
 
==== Convento di San Francesco ====
Fu fatto costruire su una collina poco distante dal centro storico dallo stesso santo nel 1222. Il convento era per i frati luogo di preghiera e di lavoro; esso ha la pianta quadrata e all'interno conserva le celle dei monaci. Unita al convento c'è la chiesa, la cui facciata è ben conservata, di stile gotico. {{cn|Durante la costruzione del convento i frati non riuscendo a spostare una roccia enorme e molto pesante si rivolsero al santo, che con solo tre dita la sollevò facendo sgorgare in quel luogo acqua limpida e fresca}}. La sorgente esiste ancora oggi viene chiamata "Fonte Miracolosa"; si trova sotto le mura del convento, di fronte al luogo dove c'era la cella di San Francesco e vi si accede passando per una grotta. a sinistra della fonte ancora oggi c'è la pietra sulla quale si possono notare, benché corrose dal tempo, le impronte delle dita del santo.
 
=== Architetture civili ===
Il nucleo antico della cittadina di Apice era abbellito da alcuni palazzi signorili:
* Palazzo Barone in via Cavour, posto nelle vicinanze del Castello dell'Ettore e anticamente arricchito da affreschi, in parte andati perduti nel 1930, in occasione di un evento sismico;
* palazzo Cantelmo in piazza Umberto I, ornato da fini decorazioni esterne, che conserva ancora oggi un affresco raffigurante due donne, opera del Maestro Auciello (1932);
* palazzo Falcetti;
* palazzo Perriello, posto nelle vicinanze del castello.
 
=== Architetture militari ===
==== Il Castello dell'Ettore o Castello Medievale ====
[[File:Apice - castello.jpg|thumb|left|Veduta panoramica del castello]]
Di epoca normanna, si trova nel centro storico, è in ottime condizioni. Oggi le sue stanze sono sedi del museo civico della civiltà contadina, di esposizione di reperti archeologici, di mostre e di altre attività culturali, nonché la Biblioteca comunale.
Il castello ha una pianta a forma decagonale e difeso da possenti mura, l'edificio nel passato era dotato di quattro torri; oggi ce ne sono solo due al di sotto delle quali c'erano i sotterranei, adibiti ai prigionieri e, secondo alcuni, gallerie che permettevano di uscire dal paese in caso di assedio. Dentro le mura c'è un grande cortile con una fontanella che serviva l'acqua agli abitanti e per abbeverare gli animali. Intorno al cortile c'erano le stanze dei servitori, salita una grande scalinata, al primo piano, c'erano i saloni di rappresentanza, mentre le camere padronali erano al piano superiore e nelle torri. Adibito per un certo periodo a civili abitazioni ora è in fase di ristrutturazione e molte sale hanno ripreso le antiche dimensioni.
 
[[File:Ponte Appiano.jpg|thumb|Ponte Appiano]]
 
==== Ponte Appiano ====
Situato a circa 3&nbsp;km da Apice, posto poco distante dal castello di Federico II, il ponte Appiano (ponte Rotto per i paesani) con i suoi resti ancora oggi sfida il tempo e gli uomini. Esso nell'antichità permetteva alla [[via Appia antica|via Appia]] di superare il fiume [[Calore irpino|Calore]] per continuare verso il porto di [[Brindisi]]. In origine era formato da 9 arcate, lungo 150m ed alto 9m; oggi è in buone condizioni solo la parte centrale mentre i resti dei pilastri si trovano poco distanti.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="2" align="center" |Evoluzione storica della popolazione prima del 1861
|-
| [[1597]]
| 10.964
|-
| [[1611]]
| 10.311
|-
| [[1655]]
| 8.078
|-
| [[1663]]
| 7.802
|-
| [[1741]]
| 5.913
|-
| [[1792]]
| 4.693
|}
 
L'evoluzione demografica di Apice dal 1861 al 2011 è la seguente:
 
{{Demografia/Apice}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2016 risultano 410 cittadini stranieri residenti nel comune, pari al 4,9 % della popolazione.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2016/index.html|editore=[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2016 per sesso e cittadinanza|accesso=26 luglio 2017}}</ref> I gruppi più rilevanti sono:
 
* [[Romania]]: 61 (1,08 %)
* [[Ucraina]]: 27 (0,48 %)
 
=== Lingue e dialetti ===
Accanto alla [[lingua italiana]], nel territorio comunale si parla l'''apicese''<ref>{{cita web|url=http://www.napolitoday.it/cronaca/mappa-lingue-dialetti-parlati-campania.html|titolo=Mappa delle lingue e dei dialetti parlati in Campania|sito=Napoli Today|accesso=1 novembre 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181101204327/http://www.napolitoday.it/cronaca/mappa-lingue-dialetti-parlati-campania.html|dataarchivio=1 novembre 2018}}</ref>, un idioma di transizione tra il [[vernacolo beneventano]] e il [[dialetto irpino]].
 
== Geografia antropica ==
Il centro storico di Apice, sito a ridosso del fiume [[Calore irpino|Calore]], si caratterizza per l'intrico di vicoli e per la forma compatta, ben delimitata da una cerchia ellittica di scarpate. Esso è stato progressivamente abbandonato a seguito delle numerose frane verificatesi a seguito del [[terremoto dell'Irpinia del 1962|terremoto del 1962]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.apice.bn.it/portale/citta-di-apice/apice-vecchia/|titolo=Apice centro storico|sito=Comune di Apice}}</ref>
 
Il centro abitato moderno, fondato nel dopo-terremoto su di un ampio pianoro sull'opposta sponda del fiume, si contraddistingue invece per le strade larghe e rettilinee.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.apice.bn.it/portale/citta-di-apice/il-comune/|titolo=Il comune|sito=Comune di Apice}}</ref>
 
Una parte cospicua della popolazione vive però nelle numerose ''contrade'' rurali disseminate tra il bacino del Calore e la [[valle dell'Ufita]] mentre l'antica frazione di [[Tignano Scalo|Tignano]] rappresenta l'unica località del territorio comunale ubicata nella bassa [[valle del Miscano]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Una serie di strade provinciali disposte a raggiera collegano Apice con tutti i comuni limitrofi, con il capoluogo provinciale, con le strade statali [[strada statale 7 Via Appia|7 Appia]] e [[strada statale 90 delle Puglie#Strada statale 90 bis delle Puglie|90 bis]] nonché con il casello [[Castello del Lago|Benevento]] dell'[[Autostrada dei due mari|autostrada Napoli-Bari]].
 
=== Ferrovie ===
La [[stazione di Apice-Sant'Arcangelo-Bonito]] è situata alla località Iscalonga nel vicino comune di [[Sant'Arcangelo Trimonte]], presso la confluenza tra i fiumi [[Calore irpino|Calore]] e [[Ufita]]. La stazione non è servita da alcun treno passeggeri a partire da dicembre 2010<ref name=lsf>{{cita web|url= http://www.lestradeferrate.it/mono17.htm|autore=Rosario Serafino|titolo=La ferrovia Napoli-Foggia|sito=Le strade ferrate}}</ref>.
 
Nell'ambito del territorio comunale vi è inoltre, in località [[Tignano Scalo]] nella [[valle del Miscano]], la [[fermata di Corsano]], preclusa al traffico passeggeri fin dal giugno 2008<ref name=lsf/>.
 
==== Sperimentazione da parte delle Ferrovie dello Stato negli anni venti - trenta ====
{{Vedi anche|Trazione ferroviaria#La trazione elettrica a corrente continua nelle ferrovie italiane}}
 
Le [[Ferrovie dello Stato]] decisero di fare esperimenti di trazione a corrente continua a 3000 [[Volt|V]] sulla [[Benevento]] - [[Foggia]] ottenendo brillanti risultati (soprattutto grazie ai raddrizzatori a vapori di [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]] installati ad Apice).
 
Tra le prime locomotive elettriche a corrente continua in Italia vi furono le E.626 costruite per effettuare i primi servizi sulla Benevento - Foggia nel 1927. Il punto di forza di questo tipo di trazione era la possibilità di impiegare più motori di trazione, a differenza dei classici due del trifase; ciò, essendo ogni singolo asse mosso dal proprio motore, permetteva di eliminare i complessi biellismi motori di accoppiamento. Le E.626 avevano una velocità massima di 90&nbsp;km/h e avevano una cassa rigida in livrea castano-isabella.
 
== Amministrazione ==
{{...|centri abitati}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il Comune fa parte della [[Comunità montana del Fortore]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Arturo Bascetta, ''Apice nel Regno di Napoli'', 2000.
* Augusto De Bellis, ''La Storia di una importante Contea'', 1977.
* Antonio Iamalio, ''La Regina del Sannio'', Federico & Ardia, Napoli, 1938.
* Margherita Merone, ''Apice, un futuro dal cuore antico'', 2008.
* Giuseppe Racioppi, ''Difesa degli antichi privilegi di Apice nel Principato Ulteriore, contro Nicola Falcone da Verzino'', 1856.
 
== Voci correlate ==
* [[Cubante]]
* [[Provincia di Benevento]]
* [[Sannio]]
* [[Stazione di Apice-Sant'Arcangelo-Bonito]]
* [[Strada statale 7 via Appia]]
* [[Strada statale 90 delle Puglie]]
* [[Tignano Scalo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Kentucky}}
{{Comunità montana del Fortore}}
 
{{Comuni della provincia di Benevento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Stati Uniti d'America}}
{{portale|Benevento|Campania}}
 
[[Categoria:Apice|Contee *del Kentucky|Owsley]]