Lathyrus sativus e Platyhystrix rugosus: differenze tra le pagine

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{{sF|fabaceaeanfibi|luglio 2017}}
{{Tassobox
|nome = CicerchiaPlatyhystrix
|immagine=Platyhystrix BW.jpg
|statocons=NE
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|immagine=[[File:Lathyrus sativus.png|250px]]
|didascalia = ''Lathyrus sativus''
|dominio= [[Eukaryota]]
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|genere=[[Lathyrus]] '''Platyhystrix'''
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<!-- NOMENCLATURACLASSIFICAZIONE BINOMIALE:FILOGENETICA -->
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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[[File:Lathyrus sativus seeds.JPG|thumb|Cicerchie del [[Molise]], essiccate.]]
La '''cicerchia''' ('''''Lathyrus sativus''''' <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small>) è un [[legume]] appartenente alla famiglia delle [[Fabaceae]], diffusamente coltivato per il consumo umano in [[Asia]], [[Africa orientale]] e limitatamente anche in [[Europa]] ed in altre zone. È una coltura particolarmente importante in aree tendenti alla [[siccità]] ed alla [[carestia]], detta ''coltura di assicurazione'' poiché fornisce un buon raccolto quando le altre colture falliscono. È anche nota con i nomi di ''pisello d'erba'', ''veccia indiana'', ''pisello indiano'', ''veccia bianca'', ''almorta, guija, pito, tito'' o ''alverjón'' ([[Spagna]]), ''chícharos'' ([[Portogallo]]), ''guaya'' ([[Etiopia]]), e ''khesari'' ([[India]]). Il consumo di questa pianta leguminosa in Italia è limitato ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino.
 
Il '''platiistrice''' (che significa ''dalla membrana piatta fatta di tessuto'') (gen. '''''Platyhystrix''''') è un [[anfibio]] estinto, vissuto nel [[Permiano inferiore]], circa 300-280 milioni di anni fa. I suoi resti sono stati rinvenuti nel [[Texas]].
== Elementi nutritivi e tossici ==
Si tratta di un [[anfibio]] che si adattò rapidamente al nuovo clima caldo-umido subentranto dal [[Carbonifero]] al [[Permiano]].
Come altre Leguminacee, ''L. sativus'' produce semi ad alto contenuto di [[proteina|proteine]].
I suoi semi tuttavia contengono anche, in quantità variabile, una [[neurotossina]] sotto forma di [[Acido ossalildiamminopropionico|acido β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionico]] od ODAP.<ref>{{Cita pubblicazione | autore = S. L. N. Rao, P. R. Adiga, and P. S. Sarma | titolo = The Isolation and Characterization of β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionic acid: A Neurotoxin from the Seeds of Lathyrus sativus | anno = 1964 | rivista = Biochemistry | volume = 3 | numero = 3 | pp = 432 - 436 | doi = 10.1021/bi00891a022 }}</ref>
L'ODAP è considerato la causa della malattia detta [[neurolatirismo]], una patologia neurodegenerativa che causa oltre ad effetti immediati nervosi, la paralisi degli arti inferiori del corpo. La malattia è stato riscontrata in seguito a carestie in [[Europa]] ([[Francia]], [[Spagna]], [[Germania]]), nel [[Nordafrica]], nell'[[Asia meridionale]] ed è ancora persistente in [[Eritrea]], [[Etiopia]] ed [[Afghanistan]] quando il seme di specie di ''Lathyrus'' diviene la fonte esclusiva o principale di nutrimento per lunghi periodi. Ricerche hanno mostrato che la concentrazione di ODAP nelle piante aumenta in condizioni estreme (ad esempio: siccità), aggravando il problema. Sono in corso programmi di tecniche di coltivazione, che producano piante di ''L. sativus'' con minor concentrazione di ODAP.
 
==Ben protetto==
La gastronomia tradizionale delle regioni secche dell'interno della penisola iberica prevede l'uso della farina di cicerchia (localmente nota come ''harina de almorta'') per la preparazione di piatti cremosi, generalmente noti come ''[[gachas della Mancia|gachas]]''.
Molti dei primi [[rettili]] che apparvero nel [[Permiano inferiore]], cacciavano il ''Platyhystrix''. Questo, in realtà, non era totalmente indifeso: il suo dorso era ricoperto da una robusta corazza di piastre ossee.
 
==Una [[salamandra (zoologia)|salamandra]] con la "vela"==
Il consumo di semi selezionati, coltivati e preparati in modo opportuno, di "L. sativus" in modo da eliminare la tossicità, fanno parte della cultura italiana.
L'aspetto di questo anfibio, lungo meno di un metro, era davvero strano: le vertebre dorsali erano straordinariamente allungate, e con tutta probabilità andavano a reggere, nell'animale in vita, una spettacolare vela acuminata e ricoperta di pelle; questa struttura, forse, aveva le funzioni di [[termoregolazione]] corporea, e altri animali vissuti nello stesso ambiente, come i [[pelicosauri]] ''[[Dimetrodon]]'' ed ''[[Edaphosaurus]]'', erano dotati di una simile “vela dorsale”, che serviva, appunto, a catturare il calore solare mattutino, grazie al quale si riscaldava e si manteneva attivo; in questo modo il ''Platyhystrix'', era in grado di muoversi in tempo quando i suoi nemici, come l'''[[Eryops]]'', erano ancora freddi e poco attivi. Il dorso del ''Platyhystrix'' era ricoperto inoltre da una spessa corazza, simile a quella del suo stretto parente, il ''[[Cacops]]''. Il cranio era grosso e robusto ed il corpo era compatto. Le zampe, corte e forti, denotano un adattamento alla vita terrestre.
 
==Muso di [[Anura|rana]]==
La sostanza tossica è presente in diversa concentrazione in diverse specie del genere ''[[Lathyrus]]'', in diversi casi le intossicazioni sono provenienti da specie di ''Lathyrus'' non identificate.
Da alcuni dei primi [[anfibio|anfibi]], si svilupparono gli antenati delle [[Anura|rane]] e dei [[rospo|rospi]] odierni.
 
Il ''Platyhystrix'', infatti, aveva muso e zampe simili a quelle di una rana.
== Riconoscimento di ''prodotto agroalimentare tradizionale italiano'' ==
Le regioni [[Lazio]], [[Marche]], [[Molise]], [[Puglia]] ed [[Umbria]] hanno ottenuto dal [[Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali]], per le ''cicerchie'' prodotte in varie zone delle regioni stesse, il riconoscimento di [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|prodotto agroalimentare tradizionale italiano]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro | autore=[[William Curtis|Curtis, William]] | titolo=[http://www.gutenberg.org/etext/17198 The Botanical Magazine, Vol. 4] | anno=2006 | editore=Project Gutenberg Literary Archive Foundation}}
 
== Voci correlate ==
* [[Cicerchia dell'Alta Murgia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lathyrus sativus|wikispecies=Platyhystrix}}
{{Portale|anfibi|paleontologia}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cicerchiadiserradeconti.it/|La Cicerchia di Serra de' Conti}}
* {{cita web|http://www.ipbo.ugent.be/Ourresearch/Lathyrus.html|IPBO Lathyrus Research Laboratory}}
* {{cita web|http://www.clima.uwa.edu.au/lathyrus|Lathyrus Lathyrism Newsletter}}
* {{cita web|url=http://www.parco3a.org/MediaCenter/API/Risorse/StreamRisorsa.aspx?guid=B1F95BBB-122A-462B-8951-36C49C53A77A|titolo=Manuale di corretta prassi per la produzione integrata della cicerchia (Progetto per la Valorizzazione delle Produzioni Agroalimentari Umbre)}}
 
{{Legumi}}
{{Portale|agricoltura|botanica|cucina}}
 
[[Categoria:VicieaeTemnospondili]]
[[Categoria:Legumi e derivati]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]