Conodonta e Centronycteris: differenze tra le pagine

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I '''conodonti''' ('''Conodonta''') sono un misterioso gruppo di [[animali]], vissuti nel [[Paleozoico]] e all'inizio del [[Mesozoico]] (dal [[Cambriano]] superiore al [[Triassico]] superiore). Per più di un secolo questi esseri furono conosciuti esclusivamente per i [[fossili]] dei loro strani apparati boccali, solamente nel [[1983]] fu scoperto il primo resto [[fossile]] dell'animale completo, seguito da altri nei primi anni '90.
[[File:Conodonts.jpg|thumb|left|250px|<center>Conodonti provenienti dalla [[Pennsylvania]] e dal [[Maryland]], USA<center>]]
 
'''''Centronycteris''''' (<span style="font-variant: small-caps">[[John Edward Gray|Gray]], [[1838]]</span>) è un [[genere (tassonomia)|genere]] di pipistrelli della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Emballonuridae|Emballonuridi]].
== Un mistero lungo più di cento anni ==
==Descrizione==
Questi animali sono stati considerati uno dei grandi misteri della [[paleontologia]]: fino alla fine degli anni '80 le parentele tassonomiche dei conodonti rimasero virtualmente sconosciute. Tutto quello che era venuto alla luce erano decine di migliaia di piccoli elementi dentati, incredibilmente numerosi in moltissimi giacimenti paleozoici e triassici in tutto il mondo.
===Dimensioni===
Al genere '''''Centronycteris''''' appartengono pipistrelli di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 50 e 62&nbsp;mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 43 e 49&nbsp;mm, la lunghezza della coda tra 18 e 23&nbsp;mm e un peso fino a 9&nbsp;g.<ref>{{cita|Novak, 1999}}.</ref>
===Caratteristiche craniche e dentarie===
Il cranio presente una scatola cranica allo stesso livello del rostro. Il processo post-orbitale è relativamente corto, mentre la cresta sagittale è poco pronunciata. Il primo premolare superiore è tricuspidato.
 
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
Per tutto l'800 e gran parte del '900 questi [[microfossili]] vennero trovati isolati gli uni dagli altri; negli anni '60 pochi resti rinvenuti vicini tra loro, in possibile relazione anatomica fra i diversi resti, furono riconosciuti come parte di una struttura complessa appartenente a un singolo organismo, con il corpo composto solamente da tessuti molli, rimasto seppellito nel luogo in cui era morto, senza alcun trasporto ''post mortem'' che distruggesse l' assetto anatomico. L'apparato conodonte, così come venne chiamato, era costituito da molti elementi conodonti, in relazione tra loro e di forma diversa. La funzione di tale apparato restò incerta, anche se fu ipotizzato che venisse utilizzato dall'animale per cibarsi. Dell'animale proprietario di tale apparato non si aveva alcuna traccia.
{{Formula dentaria
[[File:Conodontes.jpg|thumb|250px|right|Conodonti al microscopio ottico]]
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{{clear|left}}
===Aspetto===
La pelliccia è lunga e soffice. Il colore delle parti dorsali varia dal bruno-giallastro al fulvo, mentre le parti inferiori sono più chiare. L'[[uropatagio]] è solitamente ricoperto di peli rossastri. È privo delle caratteristiche sacche alari tra l'avambraccio e il quinto metacarpo, presenti nella maggior parte delle [[specie]] della famiglia. Le membrane alari sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi. La coda, come negli altri membri della [[famiglia]], fuoriesce dall'[[uropatagio]] circa a metà della sua lunghezza, per poi divenire libera e visibile dorsalmente.
 
==Distribuzione==
== "Vermi" dentati ==
Il [[genere (tassonomia)|genere]] è diffuso in [[America Centrale]] e [[America Meridionale|meridionale]].
Nel 1983 fu scoperto, in strati del [[Carbonifero]] inferiore della [[Scozia]], un esemplare completo, con tanto di apparato conodonte. ''[[Clydagnathus windsorensis]]'', questo il nome scientifico, permise di chiarire molti punti oscuri legati a questi animali: l'animale conodonte era lungo quattro centimetri circa, fornito di un corpo vermiforme allungato e di una testa bulbosa.
 
Il corpo ricorda molto quello degli attuali [[Cephalochordata|anfiossi]], con tanto di [[notocorda]] e muscolatura segmentata. Pochi anni più tardi, in strati dell'[[Ordoviciano]] del [[Sudafrica]], venne alla luce un secondo esemplare di dimensioni gigantesche; denominato ''[[Promissum pulchrum]]'', esso raggiungeva il metro di lunghezza.
 
== Parentele con i vertebrati ==
Per più di un secolo, questi bizzarri animali hanno messo in crisi le classificazioni dei paleontologi: di certo, però, erano ben pochi gli studiosi che ne avevano sospettato un'affinità con i vertebrati. È curioso notare come, nel primo studio su questi animali ([[1856]]), Pander ipotizzò che gli elementi conodonti appartenessero a un qualche tipo di [[pesce]] estinto. La teoria, però, non venne seguita, e nei decenni successivi le ipotesi si moltiplicarono. Molti paleontologi ritenevano che questi elementi non facessero nemmeno parte di un apparato boccale.
 
Solo le scoperte degli anni '80 e '90 permisero di affermare che l'intuizione di Pander era corretta. Attualmente i conodonti sono considerati [[vertebrati]] molto primitivi, forse più evoluti delle [[lamprede]], con un tipo di apparato boccale unico. Gli enigmi, però, non sono finiti: c'è chi pensa che le strane strutture bulbose poste in cima al "cranio" siano grandi occhi, chi invece ritiene che potessero essere parte del meccanismo boccale. Anche la [[paleobiologia]] di questi animali è del tutto sconosciuta.
 
==Tassonomia==
Il genere comprende 2 specie.<ref>{{MSW3|id=13800972}}</ref>
*''[[Centronycteris centralis]]''
*''[[Centronycteris maximiliani]]''
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Ronald M. Novak, ''Walker's Mammals of the World, 6th edition'', Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
* Aldridge, R. J. and Smith, M. P. (1993). Conodonta. pp 561–570. In The Fossil Record 2 (M. J. Benton, ed.), Chapman and Hall, London, 845 p.
* Aldridge, R. J., Briggs, D. E. G., Smith, M. P., Clarkson, E. N. K., and Clark, N. D. L. (1993). The anatomy of conodonts. Philosophical Transactions of the Royal Society of London, B, 340, 405-421.
* Aldridge, R. J., Briggs, D. E. G., Clarkson, E. N. K., and Smith, M. P. (1986). The affinities of conodonts - new evidence from the Carboniferous of edinburgh, Scotland. Lethaia, 19, 279-291.
* Briggs, D. E. G. (1992). Conodonts: A major extinct group added to the vertebrates. Science, 256, 1285-1286.
* Briggs, D. E. G., Clarkson, E. N. K., and Aldridge, R. J. (1983). The conodont animal. Lethaia, 20, 1-14.
* Krejsa, R. J., Bringas, P., and Slavkin, H. (1990). A neontological interpretation of conodont elements based on agnathan cyclostome tooth structure, function, and development. Lethaia, 23, 359-378.
* Sansom, I. J., Smith, M. P., Armstrong, H. A., Smith, M. M. (1992). Presence of the earliest vertebrate hard tissues in conodonts. Science, 256, 1308-1311.
* Sansom, I. J., Smith, M. P. and Smith, M. M. (1994). Dentine in conodonts. Nature, 368, 591.
* Schultze, H.-P. (1996). Conodont histology: an indicator of vertebrate relationships? Modern Geology, 20, 275-285.
* Sweet, W. C. (1988). The Conodonta: morphology, taxonomy, palaeoecology, and evolutionary history of a long-extinct animal phylum. Oxford Monographs on Geology and Geophysics, 10, Oxford University Press, Oxford and New York.
 
== Altri progetti ==
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