Adriano Mantelli e Coelops robinsoni: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Infobox militare
|nome=Coelops robinsoni
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|statocons_versione=iucn3.1
|Immagine =Adriano Mantelli.jpg
|statocons=VU
|Didascalia =Mantelli ai tempi della guerra civile spagnola
|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=5076|autore=Heaney, L. 2008}}</ref>
|Soprannome = "''Arrighi''"
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|Data_di_nascita = 13 febbraio 1913
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|Nato_a = [[Parma]]
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|Data_di_morte = 6 maggio 1995
|Morto_a dominio= [[FirenzeEukaryota]]
|regno=[[Animalia]]
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{{Bio
|Nome = Adriano
|Cognome = Mantelli
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parma
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 13 febbraio
|AnnoNascita = 1913
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte = 6 maggio
|AnnoMorte = 1995
|NoteMorte =
|PreAttività =
|Attività = aviatore
|Attività2 = militare
|Attività3 = imprenditore
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = italiano
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|Immagine =
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|DimImmagine =
}}
Fu, con lo [[pseudonimo]] di ''Arrighi'', il primo pilota [[Aviación Nacional|nazionalista]] a diventare un [[asso dell'aviazione]] durante la [[Guerra di Spagna]]<ref>[http://books.google.it/books?id=3sheamlFolwC&pg=PA17&dq=%22Adriano+Mantelli%22&hl=it&sa=X&ei=WgHkUNLhOaf_4QTpjICgBQ&ved=0CDsQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22Adriano%20Mantelli%22&f=false Alfredo Logoluso 2010] </ref>. Nel dopoguerra si dedicò alla costruzione di [[motoaliante|motoalianti]] ed aerei leggeri di successo, progettati da lui stesso, e quale pilota di [[aliante|alianti]] partecipò vittoriosamente a diverse competizioni internazionali e stabilì record mondiali per la categoria riconosciuti dalla [[Fédération Aéronautique Internationale]].
 
'''''Coelops robinsoni''''' (<span style="font-variant: small-caps">[[John Lewis James Bonhote|Bonhote]], [[1908]]</span>) è un [[pipistrello]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Ipposideridi]] diffuso nell'[[Ecozona orientale]].<ref name=IUCN/><ref>{{MSW3|id=13800702}}</ref>
==Biografia==
==Descrizione==
Adriano Mantelli nasce a Cortile San Martino<ref name=G3p5>{{Cita|Gandolfi 2013|p. 5|Gandolfi2013}}</ref> il 13 febbraio 1913, figlio di Massimino, imprenditore edile, e di Valentina, commerciante.<ref name=G3p5/> Visse l’infanzia nel quartiere di San Leonardo, frequentando successivamente il Regio Istituto d'Arte Paolo Toschi di [[Parma]],<ref name=G3p5/> assieme ad un altro futuro pilota [[Giuseppe Cenni]]. Ancora in giovanissima età fu attratto dal volo a vela, e la passione divenne tale che egli andava in bicicletta fino a [[Cantù]]<ref name=G3p5/> per frequentare le lezioni presso la locale scuola di volo a vela. Nel [[1929]] fondò una piccola società, la S.D.A.M., i cui componenti, sotto la sua direzione, costruirono un aliante libratore che lui stesso collaudò durante l'anno successivo. Nel [[1931]] si dedicò alla progettazione di un vero aliante, conseguendo l'anno successivo il brevettò per poterlo pilotare. Dopo essersi diplomato entrò nella [[Regia Aeronautica]], dove nel 1934 prese il brevetto di pilota militare, assegnato alla specialità caccia con il grado di [[sottotenente|sottotenente di complemento]]. Il 7 ottobre dello stesso anno entrò in servizio permanente effettivo (s.p.e.), assegnato al 1º Stormo Caccia Terrestri, equipaggiato con i [[Fiat C.R.20]], sulla base di [[Campoformido]].<ref name=P9p16>{{Cita|Pedriali 1999|p. 16|Pedriali1999}}</ref> Nel 1935, dopo lo scoppio della [[guerra d'Etiopia]] viene trasferito presso la Squadriglia Caccia costituita in seno al Reparto Sperimentale Volo di [[Guidonia]]. Tale squadriglia, equipaggiata con i [[aereo da caccia|caccia]] [[Fiat C.R.32]] era espressamente destinata alla difesa della [[Roma|capitale]].
===Dimensioni===
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 32 e 34&nbsp;mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 37&nbsp;mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8&nbsp;mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 14&nbsp;mm e un peso fino a 7&nbsp;g.<ref>{{cita|Lekagul & McNeely, 1977}}.</ref>
===Aspetto===
La pelliccia è lunga e soffice. Le parti dorsali variano dal marrone al marrone scuro con la punta dei peli generalmente più chiara, mentre le parti ventrali variano dal brunastro al grigio. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è grande, alla base della porzione anteriore è presente un incavo profondo che si estende fino alle narici e che la divide in due parti, ognuna delle quali ha una foglietta supplementare sotto di essa larga e rotonda. La porzione superiore è bassa, semi-circolare e con un piccolo lobo a forma di cuore al centro. Le orecchie sono larghe, rotonde e a forma di imbuto, con la superficie esterna ricoperta di piccoli peli. L'[[antitrago]] è ben sviluppato e non separato dal resto dell'orecchio. È privo di coda, mentre l'[[uropatagio]] è ridotto ad una membrana lungo la parte interna degli arti inferiori. Il [[calcar]] è piccolo.
==Biologia==
===Comportamento===
Si rifugia all'interno di grotte e cavità degli alberi.
===Alimentazione===
Si nutre di insetti.
==Distribuzione e habitat==
Questa [[specie]] è diffusa in [[Malaysia]] e nelle [[Filippine]].
 
Vive nelle foreste pluviali mature.
=== La guerra in Spagna ===
Dopo lo scoppio della guerra civile in [[Spagna]] fu inviato, assieme a numerosi piloti del 6º Stormo<ref name=P9p16/> posti al comando del tenente [[Dante Oliviero]],<ref>Esperto pilota, già istruttore di alta acrobazia a Campoformido.</ref> in aiuto alle truppe nazionaliste al comando del generale [[Francisco Franco Bahamonde]]. Nella notte tra il 27 ed il 18 agosto [[1936]] sbarcò nel porto di [[Vigo (Spagna)|Vigo]].<ref name=P9p16/> Con questi piloti fu costituita la 1a Escuadrilla de Caza del Tercio, dotata di 9 velivoli Fiat C.R.32, immediatamente inviata via ferrovia,<ref>I piloti scesero dal treno a [[Càceres]], trasferendosi a Tablada a bordo di un velivolo [[Junkers Ju 52]].</ref> sull'[[Aeroporto di Siviglia|aeroporto di Siviglia-Tablada]] per iniziare l'addestramento.<ref name=P9p16/> Al termine di un difficoltoso periodo di ambientamento il suo reparto fu trasferito sull'aeroporto di Càceres per iniziare le operazioni contro le forze repubblicane presenti nella valle del Tajo.<ref name=P9p17>{{Cita|Pedriali 1999|p. 17|Pedriali1999}}</ref> L'8 settembre abbatté il suo primo aereo, un caccia [[Dewoitine D.371]],<ref name=P9p17/> seguito il 16 dello stesso mese da [[Nieuport-Delage NiD-52]] abbattuto sul fronte di [[Toledo]].<ref name=P9p17/> Il 18 settembre nuova vittoria a spese di un caccia [[Loire 46|Loiré 46 C1]],<ref name=P9p17/> seguito da due bombardieri [[Potez 540]], il primo distrutto in collaborazione il giorno 22,<ref name=P9p17/> ed il secondo abbattuto singolarmente il giorno 26.<ref name=P9p18>{{Cita|Pedriali 1999|p. 18|Pedriali1999}}</ref> Poco dopo fu trasferito a [[Cordova|Córdoba]], in [[Andalusia]], dove tra l'8 ed il 9 ottobre distrusse un ricognitore [[Breguet Bre 19|Breguet XIX]] e un caccia NiD.52.<ref name=P9p18/> A causa dell'incessante attività dei vecchi biplani repubblicani contro le truppe nazionaliste della regione venne predisposta una serie di incursioni contro l'aeroporto di [[Andújar]], loro base di partenza.<ref name=P9p18/> Al mattino del 16 ottobre un bombardiere [[Savoia-Marchetti S.M.81|Savoia Marchetti S.M.81 Pipistrello]], con la scorta di tre C.R.32, si presentò sulla verticale di Andújar. I velivoli repubblicani decollarono prima che il bombardiere sganciasse le bombe, e i caccia nazionalisti si gettarono all'inseguimento dei Breguet XIX e dei Nieuport-Delage NiD-52 che stavano sparpagliandosi in ogni direzione.<ref name=P9p18/> Durante il combattimento abbatté un Breguet XIX che si schiantò al suolo nei pressi dell'aeroporto. Nel pomeriggio dello stesso giorno durante una nuova incursione su Andujar<ref>Effettuata da due S.M.81 con la scorta di quattro C.R.32.</ref> distrusse un Nieuport-Delage NiD-52 che stava attaccando i bombardieri S.81.<ref name=P9p18/>
 
==Tassonomia==
Verso il 20 ottobre il caccia di Mantelli venne trasferito a Avila<ref name=P9p18/> insieme a quelli di altri due piloti, per contrastare le incursioni dei Breguet XIX repubblicani che agivano indisturbati nel settore San Martin de Valdeglesias-El Escorial.<ref name=P9p18/> Nel pomeriggio del 27 ottobre abbatté due Breguet XIX,<ref name=P9p19>{{Cita|Pedriali 1999|p. 19|Pedriali1999}}</ref> il primo dei quali senza sparare un colpo di mitragliatrice in quanto l'equipaggio si lanciò col paracadute prima che egli potesse portarsi a distanza di tiro.<ref name=P9p19/> Il 30 dello stesso mese abbatté un Potez 540 in collaborazione con altri due piloti a Llescas, e ne danneggiò gravemente un secondo a [[Getafe]], tanto che l'aereo venne radiato.<ref name=L8p46>{{Cita|Laureau 1978|p. 46|Laureau1978}}</ref> per i danni riportati.<ref name=P9p20>{{Cita|Pedriali 1999|p. 20|Pedriali1999}}</ref> Il 2 novembre distrusse uno dei nuovi bombardieri [[Tupolev SB]]<ref name=P9p20/> repubblicani su [[Talavera la Real]].<ref name=P8p152>{{Cita|Petacco 2008|p. 152|Petacco2008}}</ref> L'ultima vittoria in terra di Spagna la ottenne il 12 febbraio 1937<ref name=P9p22>{{Cita|Pedriali 1999|p. 22|Pedriali1999}}</ref> quando distrusse, in collaborazione con altri piloti,<ref name=M0p370>{{Cita|Malraux 1970|p. 370|Malraux1970}}</ref> un Potez 540<ref name=P9p22/> che si schiantò al suolo durante un atterraggio di emergenza sull'aeroporto di Llanos de Dalias.<ref name=P9p23>{{Cita|Pedriali 1999|p. 23|Pedriali1999}}</ref> A causa del prolungato combattimento i danni patiti dal propulsore costrinsero Mantelli ad effettuare un atterraggio su una spiaggia sabbiosa<ref name=P9p23/> a motore spento, in una zona ancora in mano ai repubblicani.<ref name=P9p23/> Riuscì a sfuggire alla cattura, e fu successivamente recuperato da un reparto motorizzato del C.T.V. insieme al suo caccia danneggiato.<ref name=P9p23/> All'inizio del mese di marzo fu trasferito alla 4ª Escuadrilla del XVI Gruppo de Caza ''Cucharacha''<ref name=P9p23/> sull'aeroporto di [[Almazán]],<ref>Situato sull'altopiano di Soria, era considerato un pessimo campo d'aviazione.</ref> da dove partecipò all'offensiva del C.T.V. sul fronte di [[Guadalajara (Spagna)|Guadalajara]].<ref name=P9p23/> L'8 maggio 1937 il pilota [[Duilio Fanali]] effettuò la sua prima missione in terra spagnola in seno alla 65ª Squadriglia. Si trattava di una missione di ricognizione su Castuera, effettuata insieme all'asso tenente Mantelli, che era stato temporaneamente assegnato all'unità.
Sono state riconosciute 2 sottospecie:
 
*''C.r.robinsoni'': [[Penisola malese]] centrale, [[Ko Tarutao]], [[Borneo]] orientale;
=== L'attività di volo e vela e la Seconda Guerra Mondiale ===
*''C.r.hirsutus'' (<span style=#font-variant: small-caps">[[Gerrit_Smith_Miller|Miller]], [[1910]]</span>): [[Mindanao]].
Rientrò in Italia nel corso del 1937<ref name=L3p82>{{Cita|Logoluso 2013|p. 82|Logoluso2013}}</ref> svolgendo, parallelamente all'attività di volo nella Regia Aeronautica, una intensa attività sportiva volovelistica ad [[Asiago]] ed a [[Sezze Romano]], dove stabilì i primi record nazionali di durata e di distanza per alianti monoposto e biposto. Vinse inoltre tutte le gare nazionali organizzate dall'Aero Club d'Italia ad Asiago negli anni 1937, 1938 e 1939, nonché i Littoriali del Volo a Vela del 1938.
Ebbe l'onore di essere uno dei tre piloti internazionali designati dall'ISTUS per la scelta dell'aliante olimpionico, effettuata a Sezze Romano nel 1939.<ref name=G3p5/> Allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel settembre 1939, era collaudatore e pilota sperimentatore presso il Centro Sperimentale di Guidonia. Contribuì a risolvere i problemi di autorotazione che affliggevano in moderno monoplano [[Macchi C.200|Macchi C.200 Saetta]]. Il 12 febbraio [[1940]], fu promosso [[capitano]],<ref name=L3p82/> e continuò a prestare servizio a Guidonia fino al 1942, riscuotendo l’ammirazione di [[Benito Mussolini]]. Nel 1941 a [[Napoli]], dove collaudava temporaneamente aerei da combattimento, costruì il suo primo aereo leggero, l’[[Mantelli AM-6|AM-6]]. All'inizio del 1943 fu definitivamente trasferito presso la Direzione Costruzioni Aeronautiche di Napoli,<ref name=L3p82/> ma ciò non gli impedì di partecipare a missioni di combattimento, come l'intercettazione di un gruppo di bombardieri [[Boeing B-17 Flying Fortress]] reduci da un bombardamento su [[Frascati]] a bordo di un caccia [[Macchi M.C.202|Macchi C.202 Folgore]], effettuata il giorno della proclamazione dell'armistizio.<ref name=L3p82/> Dopo l'8 settembre 1943 decise di aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]].
 
=== Nell'Aeronautica Nazionale Repubblicana ===
Adriano Mantelli entrò, come numerosi altri piloti, nelle file dell'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]]. Anche qui continuo la sua attività di collaudatore e istruttore per velivoli da caccia [[Fiat G.55|Fiat G.55 Centauro]]. Fu soltanto nell'inverno del 1944 che riuscì a far nascere in seno all'A.N.R. la specialità aliantistica. Egli ne fu il vero promotore, ricostituendo in via ufficiosa a [[Cascina Costa|Cascina di Costa]], un Nucleo Volo Senza Motore riconosciuto ufficialmente dalle autorità preposte soltanto nel marzo del [[1945]]. Vi affluirono alcuni tra i piloti aliantisti già brevettatisi nel corso "Aquila", nonché numerosi altri ufficiali e sottufficiali in forza all'A.N.R.<ref>Tra gli istruttori si ricordano il capitano Francesco Brera, il tenente Gianni Corradi, il tenente meteorologo Plinio Rovesti ed il sergente Cappellini.</ref> I mezzi a disposizione erano molto modesti, per il traino vi erano alcuni [[AVIA FL. 3]], mentre gli alianti in dotazione erano i [[CVV 2 Asiago]], insieme al prototipo del [[CVV 6 Canguro]].<ref>Si trattava del prototipo immatricolato I-CICI, dotato di mimetizzazione militare in livrea verde scuro uniforme.</ref> L'attività del reparto fu sempre ostacolata dalla mancanza di carburante per i velivoli addetti al traino, che imponeva ai piloti degli FL.3 di spegnere il motore appena sganciato l'aliante, atterrando in volo planato, trasformandoli loro malgrado in altrettanti aliantisti.<ref>Data la vicinanza del nucleo alle basi di alcuni reparti tedeschi e dell'A.N.R. Mantelli invitava i loro piloti a provare il volo a vela, ma essi dovevano portare in regalo due litri di carburante.</ref> Nel marzo 1945 effettuò i collaudi della versione aerosilurante del caccia Fiat G.55, designata [[Fiat G.55|G.55S]]. Tale versione, armata con un siluro Whitehead da 987 kg, volò per la prima volta a Venegono, effettuando le prove di sgancio dell'arma decollando da [[Lonate Pozzolo]] e sganciando il siluro ad [[Oleggio]], sul poligono del Ticino. L'attività del N.V.S.M. proseguì fino al 23 aprile 1945. Il giorno 25 i partigiani circondarono l'aeroporto richiedendo la resa del reparto, che fu rifiutata fino al 28 aprile quando una delegazione del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] consegnò a Mantelli l'ordine d'arrendersi emanato dal maggiore [[Adriano Visconti]], comandante del [[1º Gruppo caccia "Asso di bastoni"]].<ref>Arrendendosi ai partigiani Mantelli ignorava la notizia che Visconti, già arresosi, era stato assassinato quello stesso giorno con una raffica di mitra sparatagli alla schiena, insieme al suo aiutante Stefanini.</ref> Nel primo dopoguerra, in quanto aderente all'Aeronautica Nazionale Repubblicana, Mantelli venne sottoposto a procedimento di epurazione ed allontanato dalla neocostituita [[Aeronautica Militare Italiana]].
 
=== L'attività nel secondo dopoguerra ===
[[File:Adriano Mantelli Ronchi dei Legionari.jpg|thumb|Adriano Mantelli a [[Ronchi dei Legionari]] negli anni 60]]
Nel 1949 il governo argentino, per dare impulso alla propria industria aeronautica, assunse sia in [[Germania]] che in Italia un gruppo di ingegneri e piloti. Tra gli altri emigrarono in [[Argentina]] il professor Walter Giorgii, l'ingegnere [[Kurt Tank]], i fratelli Horten, l'ingegnere [[Cesare Pallavicino]], e i piloti aliantisti Plinio Rovesti e Adriano Mantelli (che fu il creatore del primo motoaliante argentino). La permanenza in Argentina durò tre anni, e tra l'altro egli stabilì il primato nazionale italiano di distanza libera per alianti monoposto, volando da Merlo ([[Buenos Aires]]) a La Paz (Entre Rìos) per complessivi 440 km.<ref name=G3p5/> Rientrato in Italia nel 1951 rientrava in seno all'A.M.I.<ref name=L3p82/> costituendo il Centro Militare di Volo a Vela, avente sede dapprima sull'Aeroporto dell'Urbe ([[Roma]]), poi trasferito a Guidonia.<ref name=G3p5/>
Nel 1952 partecipò ai Campionati Mondiali di Volo a Vela, disputati in Spagna, classificandosi al 4º posto nella classe biposti, e stabilendo il primato italiano di distanza prefissata con un volo di 123 km.<ref name=S5p10>{{Cita|Sitti 1995|p. 82|Sitti1995}}</ref> Nel [[1953]] su incarico dell'Aeronautica Militare, dell'Aviazione Civile e dell'[[Aero Club d'Italia]], costituì il Centro Volovelistico di [[Rieti]], organizzandovi il primo corso nazionale per i piloti istruttori di volo a vela.<ref name=S5p10/>
Nel 1954 partecipò con la squadra italiana ai Campionati Mondiali di [[Champhill]], in [[Inghilterra]], classificandosi al 2º posto nella classe biposto. Nello stesso anno stabilì a [[Vigna di Valle]] il primato italiano di durata per alianti monoposto con 24 ore e 15 minuti di volo, unitamente ai primati di guadagno di quota e di altezza assoluta.<ref name=S5p10/> Infine nel 1955 stabilì il nuovo primato di durata per alianti biposto con un volo di 28 ore, seguito dal primato di distanza libera per biposti di 217 km. Dopo un lungo periodo dedicato alla progettazione e alla sperimentazione di velivoli leggeri, il 17 febbraio 1962 stabilisce col suo [[Mantelli AM-12|"AM-12 Argentina"]] il primato internazionale di quota per aviogetti con peso massimo al decollo di kg 500, raggiungendo l'altitudine di 6.700 metri.<ref name=G3p5/> Il 9 maggio dello stesso anno, dopo aver trasformato un vecchio aliante [[CVV 6 Canguro]] in monoposto ad ala media, gli applica un motore a reazione Turbomeca "Palas" e conquista il primato mondiale di quota assoluta per i velivoli di peso inferiore a 800 kg a pieno carico, raggiungendo una quota di 10.200 metri.<ref name=G3p5/> Il 16 aprile [[1964]], volando sempre a bordo dell'AM-12 Argentina dotato di motore a elica, stabilì il primato internazionale per velivoli del peso massimo al decollo di 500 kg, raggiungendo la quota di 8.736 metri. Per queste imprese venne insignito in entrambi gli anni della "Medaglia [[Louis Blériot]]" da parte della Fédération Aéronautique Internationale.<ref>{{cita web|url=http://www.fai.org/awards/fai-general-awards|titolo=FAI General Awards|accesso=5 ottobre 2013}}</ref>
 
Si spense a [[Firenze]] il 6 maggio 1995,<ref name=L3p82/> stroncato da un arresto cardiaco su un treno che da [[Roma]], dove viveva da molti anni, lo stava portando a [[Varese]] per un raduno dell’Associazione pionieri del volo. Al suo attivo aveva circa 10.000 ore di volo effettuate su circa 200 tipi diversi di velivoli.<ref name=L3p82/>
 
===Dediche e riconoscimenti===
Gli è stata dedicata una via di Parma ed il portale web dell'Aeronautica Militare ha proposto una pagina, intitolata "''I grandi aviatori''", dove vengono citate le maggiori personalità storiche dell'aviazione italiana, ponendo Mantelli tra di esse.<ref>{{cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/cpa/gallery/Pagine/Igrandiaviatori.aspx|titolo=I grandi aviatori|sito=aeronautica.difesa.it|accesso=31 maggio 2013}}</ref>
 
== Vittorie ==
In Spagna il sottotenente Adriano Mantelli ottenne complessivamente 11 vittorie confermate,<ref name=P9p20/> e 2 in collaborazione.<ref name=P9p23/> In più un aereo individualmente danneggiato così gravemente da essere successivamente radiato,<ref name=L8p46/> ed un altro danneggiato e messo fuori uso in collaborazione.<ref name=P9p20/>
{| class="wikitable"
|- style="background-color:#ccccff"
| '''Nr''' || '''data'''||'''compagnia'''||'''aereo'''||'''avversario'''||'''località'''
|-
|1|| 11 settembre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| [[Fiat C.R.32]] || [[Dewoitine D.371]]||valle del Tajo
|-
|2|| 16 settembre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||[[Nieuport-Delage NiD-52]]||valle del Tajo
|-
|3|| 18 settembre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||[[Loire 46|Loire 46 C1]]||Talavera
|-
|4|| 26 settembre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Potez 540||fronte di Toledo
|-
|5|| 8 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||[[Breguet Bre 19|Breguet XIX]]||Cordoba
|-
|6|| 9 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Nieuport-Delage NiD-52||Cordoba
|-
|7|| 16 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Breguet XIX||Andujar
|-
|8|| 16 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Nieuport-Delage NiD-52||Andujar
|-
|9|| 27 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Breguet XIX||Escorial
|-
|10|| 27 ottobre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||Breguet XIX||Escorial
|-
|11||2 novembre 1936|| 1a Escuadrilla de Caza del Tercio|| Fiat C.R.32||[[Tupolev SB]]||Talavera
|}
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
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}}
{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
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}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=CroceLaureada.PNG
|nome_onorificenza=Croce Laureada di San Ferdinando
|collegamento_onorificenza=Ordine di San Ferdinando
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Stato di conservazione ==
La [[IUCN Red List]], considerato il declino della popolazione di circa il 30% negli ultimi 15 anni a causa della deforestazione, classifica ''C.robinsoni'' come specie vulnerabile (VU).<ref name=IUCN/>
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=B. Lekagul & J.A. McNeely|titolo=Mammals of Thailand|città=Bangkok|anno=1977|id=ISBN 9748680614|cid=Lekagul & McNeely, 1977}}
*{{cita libro|cognome=Laureau|nome= Patrick|anno= 19788|titolo=L'Aviation Repubblicaine Espagnole|editore= Docavia Edition Lariviere|città=Paris|lingua=francese|cid=Laureau1978}}
* {{cita libro|cognome=Logoluso|nomeautore=Charles Alfredo|anno= 2010M.Francis|titolo=A FiatGuide CR.32to the AcesMammals of the SpanishSoutheast CivilAsia War|editore=Princeton OspreyUniversity Publishing Ltd.Press|cittàanno=Oxford2008|linguaid=inglese|ISBN=978-1-84603-984-3 9780691135519|cid=Logoluso2010Francis, 2008}}
==Altri progetti==
*{{cita libro|cognome=Malraux|nome= Andrè|anno= 1970|titolo=La speranza|editore= A. Mondadori Editore|città=Verona|cid=Malraux1970}}
{{interprogetto|wikispecies=Coelops robinsoni}}
*{{cita libro|cognome=Petacco|nome= Arrigo|anno= 2008|titolo=Viva la muerte! Mito e realtà della guerra civile spagnola 1936-1939|editore= A. Mondadori Editore|città=Milano|ISBN=978-88-04-57678-5|cid=Petacco2008}}
{{Portale|mammiferi}}
 
[[Categoria:Microchirotteri]]
=== Periodici ===
[[Categoria:Fauna asiatica]]
*{{cita pubblicazione |autore=Ferdinando Pedriali|data= |anno=1999|mese=dicembre|titolo= Adriano Mantelli|rivista=Storia Militare|editore=Ermanno Albertelli Editore|città=Parma|id=ISSN 1122-5289|cid=Pedriali1999}}
[[Categoria:Taxa classificati da John Lewis James Bonhote]]
*{{cita pubblicazione |autore=Giorgio Gandolfi|data= |anno=2013|mese=giugno|titolo=Mantelli, un asso dell'aria|rivista=Gazzetta di Parma|città=Parma|cid=Gandolfi2013}}
*{{cita pubblicazione |autore= G.Sitti|data= |anno=1995|mese=maggio|titolo= Eroismo dei legionari, 1940;|rivista=Gazzetta di Parma|città=Parma|pagine=10|cid=Sitti1995}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://hosting2.cwnet.it/~admin288/modules/news/article.php?storyid=99 Biografia di Adriano Mantelli]
 
{{Aeronautica Nazionale Repubblicana}}
{{Portale|Aviazione|biografie|guerra}}
 
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare|Medaglie d'argento al valor militare]]
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