Carenatura (motociclismo) e Coelops robinsoni: differenze tra le pagine

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[[File:Agostini, Giacomo 1976-08-28.jpg|thumb|Esempio di carenatura motociclistica]]
|nome=Coelops robinsoni
La '''carenatura''' è un apparato [[Aerodinamica|aerodinamico]], integrata o applicabile al [[Telaio (meccanica)|telaio]] di un [[motociclo]].
|statocons_versione=iucn3.1
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|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=5076|autore=Heaney, L. 2008}}</ref>
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<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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|bidata=[[1908]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
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}}
 
'''''Coelops robinsoni''''' (<span style="font-variant: small-caps">[[John Lewis James Bonhote|Bonhote]], [[1908]]</span>) è un [[pipistrello]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Ipposideridi]] diffuso nell'[[Ecozona orientale]].<ref name=IUCN/><ref>{{MSW3|id=13800702}}</ref>
== Etimo ==
==Descrizione==
Carenatura è un [[Lemma (linguistica)|lemma]] mutuato dal settore [[aeronautica|aeronautico]], in cui [[Carenatura (aeronautica)|eguale termine]] viene utilizzato per definire il rivestimento del telaio di un aeromobile, opportunamente sagomato per fendere l'aria. In entrambe le accezioni, "carenatura" è chiaramente derivante da "[[carena]]", ovvero la parte sommersa dello [[scafo]] di una [[imbarcazione]]. L'[[etimologia]] comune dei termini "carena" e "carenatura" discende dalla parola [[Lingua latina|latina]] ''carina'', con il significato di "[[Guscio (botanica)|guscio]] della [[Noce (botanica)|noce]]".
===Dimensioni===
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 32 e 34&nbsp;mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 37&nbsp;mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8&nbsp;mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 14&nbsp;mm e un peso fino a 7&nbsp;g.<ref>{{cita|Lekagul & McNeely, 1977}}.</ref>
===Aspetto===
La pelliccia è lunga e soffice. Le parti dorsali variano dal marrone al marrone scuro con la punta dei peli generalmente più chiara, mentre le parti ventrali variano dal brunastro al grigio. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è grande, alla base della porzione anteriore è presente un incavo profondo che si estende fino alle narici e che la divide in due parti, ognuna delle quali ha una foglietta supplementare sotto di essa larga e rotonda. La porzione superiore è bassa, semi-circolare e con un piccolo lobo a forma di cuore al centro. Le orecchie sono larghe, rotonde e a forma di imbuto, con la superficie esterna ricoperta di piccoli peli. L'[[antitrago]] è ben sviluppato e non separato dal resto dell'orecchio. È privo di coda, mentre l'[[uropatagio]] è ridotto ad una membrana lungo la parte interna degli arti inferiori. Il [[calcar]] è piccolo.
==Biologia==
===Comportamento===
Si rifugia all'interno di grotte e cavità degli alberi.
===Alimentazione===
Si nutre di insetti.
==Distribuzione e habitat==
Questa [[specie]] è diffusa in [[Malaysia]] e nelle [[Filippine]].
 
Vive nelle foreste pluviali mature.
== Storia ==
[[File:RossettiGianiniTaruffiTripoli1935.jpg|thumb|[[Piero Taruffi|Taruffi]] (il primo da dx) con la "[[CNA Rondine 500|Rondine 500]]" carenata del 1935]]
Ispirate all'esperienza aeronautica, le carenature vennero sperimentate saltuariamente nelle competizioni motociclistiche a partire dagli [[anni 1920|anni venti]]. L'impiego si rivelava di qualche efficacia soprattutto nel raggiungimento dei [[record di velocità]], mentre nelle competizioni su strada o pista risultava poco gradita dai [[Pilota motociclistico|piloti]] a causa delle reazioni che variavano l'assetto della moto, dell'ingombro che ne diminuiva la maneggevolezza o del ridotto raffreddamento del propulsore.
 
==Tassonomia==
In Italia, [[Piero Taruffi]] fu tra i tecnici che più si dedicarono allo studio dell'aerodinamica nel settore motociclistico sportivo, sperimentando sempre nuove forme che eliminassero i primigeni inconvenienti, fino ad arrivare alla carenatura realizzata per la [[CNA Rondine 500]], impiegata con successo al [[Gran Premio di motociclismo|Gran premio]] di [[Tripoli]] del [[1935]].
Sono state riconosciute 2 sottospecie:
 
*''C.r.robinsoni'': [[Penisola malese]] centrale, [[Ko Tarutao]], [[Borneo]] orientale;
A partire dal [[secondo dopoguerra]] le carenature motociclistiche ebbero larghissimo impiego nelle competizioni e iniziarono a comparire anche nella produzione stradale sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]], sia in versione integrale, sia in versione semicarena, montate di serie o proposte come ''optional'' su alcuni modelli sportivi come la [[MV Agusta 750|MV Agusta 750 Sport]], la [[Norton Commando PR]], la [[Laverda 750 SFC]] o la [[Ducati 750 Sport]].
*''C.r.hirsutus'' (<span style=#font-variant: small-caps">[[Gerrit_Smith_Miller|Miller]], [[1910]]</span>): [[Mindanao]].
 
Contribuirono grandemente alla diffusione delle carenature sulle moto stradali anche le aziende specializzate nella lavorazione delle materie plastiche che, all'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]], posero in vendita decine di tipologie di carenature, realizzate in [[fibra di vetro]] e dotate di attacchi universali, adattabili a vari modelli delle più note [[case motociclistiche]]. Tali carenature venivano montate come accessori ''[[Post vendita automobilistico|after market]]'' da molte concessionarie e officine, oltre che utilizzate dai piccoli produttori di ''[[Special (moto)|Special]]''.
 
== Funzione ==
La carenatura ha la duplice funzione di ridurre la resistenza aerodinamica dei veicolo e di proteggere il pilota dagli agenti atmosferici. Un tempo realizzata in tela, lamierino o alluminio, opportunamente sagomati, è modernamente costituita in materiale plastico stampato o, più raramente, in fibra di carbonio.
 
Specie se di tipo integrale, la carenatura rende più difficoltose le operazioni di manutenzione e può causare una minore dissipazione del calore generato dai motori raffreddati ad aria e una maggiore sensibilità del veicolo al vento laterale.
 
=== Tipi di carenatura ===
Le più comuni carenature, utilizzate nella storia della produzione motociclistica per usi stradale e sportivo, sono comprese nelle seguenti tipologie:
* '''Carenatura a siluro o ''[[Streamlining|streamliner]]'''''
** Concepite per il conseguimento di record velocistici su pista, furono utilizzate a partire dalla fine degli anni quaranta e consistono in una vera e propria carrozzeria automobilistica che avvolge totalmente la moto e il pilota. Di tipo simile, con portiera d'accesso, ma senza fini aerodinamici, veniva anche applicata ad alcuni sidecar degli anni venti, in una sorta di trasformazione automobilistica.
* '''Carenatura a campana'''
** Protegge tutta la sezione frontale del veicolo e del pilota, compresa la ruota anteriore, e prosegue lateralmente per la lunghezza del serbatoio. Ormai desueta, Venne largamente utilizzata nel primo decennio del Motomondiale, specie sui circuiti caratterizzati da lunghi rettilinei, nei quali il raggiungimento di un'elevata velocità di punta rappresentava un forte vantaggio che compensava ampiamente la diminuita maneggevolezza.
* '''Carenatura integrale'''
** Protegge tutta la sezione frontale del veicolo e del pilota, lasciando scoperta la ruota anteriore, e prosegue lateralmente per la lunghezza del motore e, in alcuni casi anche oltre. Nelle moto destinate all'uso sportivo o turistico a largo raggio, è la più utilizzata.
* '''Semicarena'''
** Protegge la sezione frontale alta del veicolo e del pilota, lasciando scoperta la ruota anteriore, e prosegue con due corte appendici laterali, unite o adiacenti al serbatoio. Questo tipo di carena fu ampiamente utilizzata nel settore sportivo, fino agli [[anni 1970|anni settanta]], per le gare di [[granfondo#Motociclismo|Gran fondo]] e di [[Campionato mondiale Endurance (motociclismo)|Endurance]], in quanto manteneva una discreta penetrazione aerodinamica e, contemporaneamente, consentiva rapidi e agevoli interventi di manutenzione agli organi meccanici.
* '''Cupolone'''
** Protegge la sezione frontale alta del veicolo e del pilota, lasciando scoperta la ruota anteriore, e prosegue con due appendici laterali, a protezione dell'intero manubrio. Di scarse proprietà aerodinamiche, il cupolone è pensato soprattutto per la protezione del pilota in ogni condizione meteorologica e viene generalmente montato su motocicli di uso professionale, come quelli in dotazione alle forze dell'ordine deputate alla sorveglianza della viabilità.
 
* '''Cupolino'''
** Protegge parzialmente la sezione frontale alta del veicolo e del pilota, lasciando scoperta la ruota anteriore.
 
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<gallery>
File:Ducati Siluro DM 03.JPG|Carenatura a siluro
File:Gilera Piuma Campana.jpg|Carenatura a campana
File:Paris - Salon de la moto 2011 - Moto Guzzi - Norge GT 8V ABS Raid Capo Nord - 002.jpg|Carenatura integrale
File:Suzuki GT 750 S Vallelunga.jpg|Semicarena
File:Polizia Stradala Moto Guzzi V7 700cc photo-1.JPG|Cupolone
File:Rumi 125 Junior Gentleman.jpg|Cupolino
</gallery>
</center>
 
===Appendici aerodinamiche===
In modo analogo alle automobili, le carenture motociclistiche possono essere equipaggiate da ''[[Profilo alare|profili alari]]'', generalmente posti ai lati delle carene o del cupolino, per generare una forza deportante e migliorare il contatto delle ruote al suolo. Tra i primi esperimenti, la MV Agusta 500 4 cilindri nel 1974<ref>[http://www.motociclismo.it/motogp-test-qatar-day-2-dovizioso-il-piu-veloce-seguito-da-marquez-e-iannone-moto-61396 MotoGP test Qatar day 2: Dovizioso 1° con record, poi Marquez e Iannone]</ref> e la Suzuki RGa 500 '78<ref>[http://cesenabikers.blogspot.it/2011/01/quando-gli-uomini-erano-veri-uomini-e_28.html Quando gli uomini erano veri uomini e le motociclette erano vere motociclette..]</ref>, mentre in tempi moderni ci fu Max Biaggi con la Yamaha 500 al Gran Premio d'Australia 1999 con delle ali molto discrete<ref>[http://www.motoblog.it/post/765806/motogp-di-ali-winglets-e-aerodinamica MotoGP 2016: ali, winglets e aerodinamica]</ref>, la [[Ducati Desmosedici]] dalla GP10, in poi, la [[Yamaha YZR-M1]], [[Honda RC213V]] 2016 (con addirittura una versione a 3 ali per lato)<ref>[http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/motogp/motogp-nuove-alette-per-marquez_1096983-201602a.shtml MotoGP, nuove alette per Marquez]</ref>, [[Suzuki GSX-RR]] 2016 (3 per lato)<ref>[http://www.gpone.com/it/2016042224173/moto-con-le-ali-non-e-piu-solo-una-moda.html MotoGP, Moto(GP) con le ali: non è più solo una moda]</ref> e la moto [[Kawasaki Ninja H2R]] e in modo minore la versione stradale [[Kawasaki Ninja H2]].
 
== Stato di conservazione ==
La [[IUCN Red List]], considerato il declino della popolazione di circa il 30% negli ultimi 15 anni a causa della deforestazione, classifica ''C.robinsoni'' come specie vulnerabile (VU).<ref name=IUCN/>
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=B. Lekagul & J.A. McNeely|titolo=Mammals of Thailand|città=Bangkok|anno=1977|id=ISBN 9748680614|cid=Lekagul & McNeely, 1977}}
* AA. VV., ''L'Aerotecnica'', Roma, Associazione italiana di Aerotecnica, 1939, Vol.XIX
* {{cita libro|autore=Charles M.Francis|titolo=A Guide to the Mammals of Southeast Asia |editore=Princeton University Press|anno=2008|id=ISBN 9780691135519|cid=Francis, 2008}}
* Vittorio Marchis, ''Storia delle macchine: tre millenni di cultura tecnologica'', Bari, Laterza, 1994
==Altri progetti==
* Carmelo Solarino, ''Mi faccio la moto'', Roma, Gremese, 2002
{{interprogetto|wikispecies=Coelops robinsoni}}
 
{{Portale|mammiferi}}
== Voci correlate ==
[[Categoria:Microchirotteri]]
* [[Carena]]
[[Categoria:Fauna asiatica]]
* [[Carenatura (aeronautica)]]
[[Categoria:Taxa classificati da John Lewis James Bonhote]]
* [[Codino]]
* [[Parabrezza]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|moto|trasporti}}
 
[[Categoria:Motociclismo]]
[[Categoria:Parti di veicoli]]