Arcidiocesi di Tunisi e Regime di semilibertà: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
Il '''regime di semilibertà''' è una misura alternativa alla [[detenzione]], introdotta dalla legge sull'ordinamento penitenziario (L. 26 luglio 1975 n.354) e profondamente riformata dalla [[legge Gozzini]] (l. 10/10/1986 n. 663). È regolata dagli articoli 48 e ss. dell'ordinamento penitenziario.
{{diocesi della chiesa cattolica
|nome = [[Arcidiocesi]] di [[Tunisi]]
|immagine = Cathédrale Saint-Vincent-de-Paul.jpg
|latino = Archidioecesis Tunetana
|titolo = [[arcivescovo]]
|titolare = [[Ilario Antoniazzi]]
|emeriti =
|vicario =
|stato = Tunisia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta = 10 novembre [[1884]]<br /><small>con il nome di ''[[Arcidiocesi di Cartagine|Cartagine]]''</small>
|stemma =
|mappa =
|mappacollocazione = Tunisia in its region.svg
|mappaprovincia =
|battezzati = 30.700
|popolazione = 11.366.000
|proporzione = 0,3
|sacerdotisecolari = 10
|sacerdotiregolari = 23
|sacerdoti = 33
|battezzatipersacerdote = 930
|diaconi = 1
|religiosi = 29
|religiose = 102
|vicariati =
|parrocchie = 10
|superficie = 162.155
|cattedrale = [[Cattedrale di Saint-Vincent-de-Paul|San Vincenzo de' Paoli]]
|indirizzo = 4 Rue d'Alger, 1000 Tunis R.P., Tunisie
|sito =
|anno = 2017
|ch = tuni
|gc = tuni0
}}
 
== Descrizione ==
L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di Tunisi''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Tunetana'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Tunisia]] [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]]. Nel [[2014]] contava 25.000 battezzati su 10.886.500 di abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]] [[Ilario Antoniazzi]].
Per la semilibertà il condannato trascorre la maggior parte della giornata all'interno di un istituto di pena a ciò destinato e ne esce per partecipare ad attività lavorative, istruttive o utili al reinserimento sociale. Il [[tribunale di sorveglianza]] fissa nel provvedimento di concessione della semilibertà le limitazioni per il condannato.<ref name="m355">{{cita|Mantovani, 2007|p. 355}}.</ref>
 
Per essere ammesso alla semilibertà il reo deve aver scontato almeno metà della pena (20 anni per il condannato all'[[ergastolo]]) e la condanna deve essere superiore ai sei mesi. La semilibertà può essere applicata fin dall'inizio quando la condanna è inferiore a sei mesi o all'[[arresto]] se il condannato non è [[Affidamento in prova al servizio sociale|affidato in prova ai servizi sociali]].<ref name="m355"/>
== Territorio ==
Il regime di semilibertà può essere revocato qualora il soggetto perda il lavoro, o non sia idoneo al trattamento o, a giudizio del tribunale di sorveglianza, che abbia violato le prescrizioni imposte o qualora il condannato non faccia ritorno in istituto senza giustificato motivo (se l'assenza non supera le dodici ore la revoca è facoltativa). Tale assenza costituisce reato di [[Evasione dalla prigione|evasione]], punibile ai sensi dell'art. 385 [[codice penale italiano|codice penale]].<ref>{{cita|Grevi & Giostra & Della Casa, 2011|pp. 733-734}}.</ref>
L'arcidiocesi comprende l'intero territorio della [[Tunisia]].
 
==Note==
Sede arcivescovile è la città di [[Tunisi]], dove si trova la [[Cattedrale di Saint-Vincent-de-Paul|cattedrale di San Vincenzo de' Paoli]] (''Saint-Vincent-de-Paul'').
 
Il territorio si estende su 162.155&nbsp;km² ed è suddiviso in 10 [[parrocchie]].
 
== Storia ==
In epoca romana, la città di Tunisi fu una sede episcopale della [[provincia romana]] della [[Africa (provincia romana)|Proconsulare]]. Sono noti due vescovi di questo periodo: Luciano, che prese parte come cattolico alla [[Concilio di Cartagine (411)|conferenza di Cartagine]] del [[411]], che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e [[Donatismo|donatisti]] dell'Africa romana; e Sestiliano, che rappresentò Primoso di Cartagine al [[Concilio di Costantinopoli II|concilio di Costantinopoli]] del [[553]].
 
Il 20 aprile [[1624]] con il [[breve apostolico|breve]] ''Dilecto filio''<ref>Il testo del breve apostolico, tradotto in [[Lingua francese|francese]], in: Anselme des Arcs, ''op. cit.'', pp. 10-12.</ref> [[papa Urbano VIII]] istituì la missione dei [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|Cappuccini]] a [[Tunisi]]; il superiore della missione ebbe il titolo di ''Procuratore degli schiavi cristiani''. Il primo superiore della missione fu padre Angelo da Coniglione, lui stesso schiavo. I superiori dei Cappuccini ebbero in seguito, dopo il [[1671]], il titolo di ''prefetto e pro-vicario apostolico''. Fino al [[1636]] i missionari cappuccini provenivano dalla Provincia cappuccina della Sicilia; in seguito, e fino al [[1842]], furono sostituiti da quelli della Provincia ligure.
 
Il 12 dicembre [[1772]] con il breve ''Pro commissa'' di [[papa Clemente XIV]] la missione di Tunisi fu affidata ai vicari apostolici di [[arcidiocesi di Algeri|Algeri]].
 
Il 21 marzo [[1843]] con il breve ''Ex debito'' di [[papa Gregorio XVI]] fu eretto il vicariato apostolico di Tunisi.
 
Dal [[1881]] ebbe il nome di vicariato apostolico di Tunisia.
 
Il 10 novembre [[1884]] per effetto della [[bolla pontificia|bolla]] ''Materna Ecclesiae caritas'' di [[papa Leone XIII]] il vicariato apostolico fu elevato ad arcidiocesi ed assunse il nome di [[arcidiocesi di Cartagine]], cui fu unito il titolo di [[primate (ecclesiastico)|primate]] d'Africa.
 
Il 9 luglio [[1964]] in forza della bolla ''Prudens Ecclesiae'' di [[papa Paolo VI]] l'arcidiocesi di Cartagine fu soppressa e contestualmente fu ristabilita la sede titolare. Al posto dell'antica sede fu eretta una [[prelatura territoriale]] con il nome di prelatura territoriale di Tunisi, [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
Il 31 maggio [[1995]] in forza della bolla ''Antiquorum istius'' è ritornata ad essere sede vescovile con il nome di diocesi di Tunisi.
 
La diocesi è stata visitata da [[papa Giovanni Paolo II]] il 14 aprile [[1996]].
 
Il 22 maggio [[2010]] è stata elevata al rango di arcidiocesi con la bolla ''Cum in Tunetana'' di [[papa Benedetto XVI]].
 
== Cronotassi dei vescovi ==
=== Epoca romana ===
* Luciano † (menzionato nel [[411]])
* Sestiliano † (menzionato nel [[553]])
 
=== Prefetti e pro-vicari apostolici ===
* Angelo da Coniglione o Corleone, [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (20 aprile [[1624]] - [[1630]])
* Luigi di Palermo, O.F.M.Cap. † ([[1630]] - [[1636]])
* Alessandro da Genova, O.F.M.Cap. † (30 gennaio [[1636]] - ?)
* Jean le Vacher, [[Congregazione della missione|C.M.]] † ([[1650]] - [[1671]])
* Carlo d'Ancona, O.F.M.Cap. † ([[1672]] - ?)
* Vincenzo da Frascati, O.F.M.Cap. † ([[1683]] - ?)
* ...
* Luigi da Taggia, O.F.M.Cap. † ([[1836]] - [[1842]])
 
=== Vicari apostolici, vescovi e arcivescovi ===
[[File:Twal.Lahham.jpg|thumb|Mons. [[Fouad Twal]] (a sinistra) accoglie a [[Tunisi]] mons. Lahham (a destra), 30 ottobre [[2005]]]]
* Fedele Sutter da Ferrara, [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (5 luglio [[1844]] - 28 giugno [[1881]] dimesso)
** ''Sede vacante (1881-1884)''
* Spiridion-Salvatore-Costantino Buhadgiar, O.F.M. Cap. † (12 agosto [[1884]] - 20 novembre [[1884]] dimesso)
* [[Charles-Martial-Allemand Lavigerie]], [[Missionari d'Africa|M.Afr.]] † (10 novembre [[1884]] - 25 novembre [[1892]] deceduto)
* Barthélemy Clément Combes † (16 giugno [[1893]] - 20 febbraio [[1922]] deceduto)
* Alexis Lemaître, M.Afr. † (20 febbraio [[1922]] succeduto - 16 maggio [[1939]] deceduto)
* Charles-Albert Gounot, [[Congregazione della missione|C.M.]] † (16 maggio [[1939]] succeduto - 20 giugno [[1953]] deceduto)
* Paul-Marie-Maurice Perrin † (29 ottobre [[1953]] - 9 luglio [[1964]] dimesso)
* Michel Callens, M.Afr. † (9 gennaio [[1965]] - 19 agosto [[1990]] deceduto)
* [[Fouad Twal]] (30 maggio [[1992]] - 8 settembre [[2005]] nominato arcivescovo coadiutore di [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme]])
* [[Maroun Elias Nimeh Lahham]] (8 settembre [[2005]] - 19 gennaio [[2012]] nominato arcivescovo, titolo personale, ausiliare di [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Gerusalemme]])
* [[Ilario Antoniazzi]], dal 21 febbraio [[2013]]
 
== Statistiche<ref>{{Cita web|url=http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dtuni.html|titolo=Tunis (Latin (or Roman) Archdiocese) [Catholic-Hierarchy]|sito=www.catholic-hierarchy.org|accesso=2019-03-08}}</ref>==
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2014 su una popolazione di 10.886.000 persone contava 30.700<ref>{{Cita web|url=http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dtuni.html|titolo=Tunis (Latin (or Roman) Archdiocese) [Catholic-Hierarchy]|sito=www.catholic-hierarchy.org|accesso=2019-03-08}}</ref> battezzati, corrispondenti allo 0,3% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 280.000 || 3.230.950 || 8,7 || 170 || 80 || 90 || 1.647 || || 80 || 500 || 238
|-
| 1959 || 70.000 || 3.800.000 || 1,8 || 179 || 88 || 91 || 391 || || 115 || 547 || 78
|-
| 1970 || 35.000 || 4.960.000 || 0,7 || 83 || 37 || 46 || 421 || || 71 || 410 || 21
|-
| 1977 || 18.000 || 5.870.000 || 0,3 || 61 || 26 || 35 || 295 || 1 || 52 || 250 || 24
|-
| 1988 || 15.500 || 7.300.000 || 0,2 || 48 || 19 || 29 || 322 || || 38 || 198 || 15
|-
| 1999 || 22.000 || 9.200.000 || 0,2 || 35 || 13 || 22 || 628 || || 33 || 168 || 13
|-
| 2000 || 22.000 || 9.200.000 || 0,2 || 43 || 13 || 30 || 511 || || 39 || 160 || 13
|-
| 2001 || 22.000 || 9.500.000 || 0,2 || 33 || 12 || 21 || 666 || || 28 || 165 || 12
|-
| 2002 || 22.000 || 10.000.000 || 0,2 || 28 || 11 || 17 || 785 || || 24 || 153 || 12
|-
| 2003 || 20.000 || 9.673.600 || 0,2 || 28 || 11 || 17 || 714 || || 22 || 139 || 12
|-
| 2004 || 20.000 || 9.700.000 || 0,2 || 34 || 13 || 21 || 588 || || 25 || 139 || 11
|-
| 2007 || 20.100 || 10.030.000 || 0,2 || 35 || 15 || 20 || 574 || || 28 || 126 || 10
|-
| 2010 || 21.000 || 11.000.000 || 0,2 || 32 || 11 || 21 || 656 || 1 || 27 || 121 || 10
|-
| 2014 || 25.000 || 10.886.500 || 0,2 || 32 || 10 || 22 || 781 || || 26 || 105 || 10
|-
| 2017 || 30.700 || 11.366.000 || 0.3 || 33 || 10 || 23 || 930 || 1 || 29 || 102 || 10
|-}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Principi di diritto penale|autore=Ferrando Mantovani|editore=[[CEDAM]]|edizione=2|anno=2007|isbn=9788813273347|cid=Mantovani, 2007}}
* [[Annuario pontificio]] del 2015 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{cita libro|titolo=Ordinamento penitenziario commentato|volume=Volume 2|autore=Grevi Vittorio|autore2=Giostra Glauco|autore3=Della Casa Franco|editore=CEDAM|anno=2011|isbn=9788813316952}}
* {{fr}} [http://www.diocesetunisie.org Sito ufficiale] dell'arcidiocesi
* {{gcatholic|tuni0}}
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=e5cYAAAAYAAJ&source=gbs_navlinks_s Breve ''Pro commissa''], in ''Bullarium pontificium Sacrae congregationis de propaganda fide'', tomo IV, Romae 1841, p.&nbsp;147
* {{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii01martgoog#page/n320/mode/1up Breve ''Ex debito''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo V, Romae 1893, p.&nbsp;311
* {{lingue|la|fr}} [http://www.documentacatholicaomnia.eu/01p/1878-1903,_SS_Leo_XIII,_Documenta_Vol_2,_LT_FR.pdf ''Materna Ecclesiae caritas''], in ''Lettres apostoliques de S.S. Léon XIII'', Tome II, pp.&nbsp;2 e seguenti
* {{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19640709_tunetanae_lt.html|Bolla ''Prudens Ecclesiae''|lingua=la}}
* {{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_19950531_tunetana_lt.html|Bolla ''Antiquorum istius''|lingua=la}}
* {{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_constitutions/documents/hf_ben-xvi_apc_20100222_tunetana_lt.html|Bolla ''Cum in Tunetana''|lingua=la}}
* {{fr}} Anselme des Arcs, ''[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k104100k/f3.image.pagination.r=vicariat+de+tunis.langEN Mémoires pour servir à l'histoire de la mission des Capucins dans la Régence de Tunis 1624-1863]'', Rome 1889
* Guglielmo Finotti, ''[http://books.google.it/books?id=a58BAAAAQAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false La reggenza di Tunisi considerata nei suoi rapporti geografici-storici-archeologici- idrografici-commerciali-agricoli-statistici etc.]'', Malta 1856, pp.&nbsp;347–354
* {{fr}} Joseph Mesnage, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1096329/f179.image ''L'Afrique chrétienne''], Paris 1912, pp.&nbsp;164–165
* {{fr}} Joseph Mesnage, [https://archive.org/stream/lechristianismee03mesn#page/n7/mode/2up ''Le Christianisme en Afrique. Eglise mozarabe - Esclaves chrétiens''], Algeri-Parigi 1915
 
== Voci correlate ==
* [[Diocesi di Tunes]]
* [[Arcidiocesi di Cartagine]]
* [[Cattedrale di Saint-Vincent-de-Paul]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Voci correlate==
== Collegamenti esterni ==
* [[Reato]]
* {{cita web|http://eglisesfax.blogspot.com/|Sito della parrocchia di Sfax}}
* [[Codice penale italiano]]
* {{cita web|http://paroisselagoulette.wordpress.com/|Sito della parrocchia di La Goulette}}
* [[Codice di procedura penale]]
* {{cita web|http://eglise-monastir.e-monsite.com/|Sito della parrocchia di Monastir}}
 
{{Conseguenze giuridiche del reato}}
{{Portale|architettura|diocesi}}
{{Portale|diritto}}
 
[[Categoria:DiocesiMisure cattolichealternative inalla Tunisia|Tunisidetenzione]]
[[Categoria:Diocesi erette da Leone XIII|Tunisi]]