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Il '''''logothetēs tou dromou''''' ({{lang-el|{{lang|grc|λογοθέτης τοῦ δρόμου}}}}), dal significato di '''Logoteta postale/''Dromos''''', era il capo del dipartimento delle [[cursus publicus|poste imperiali]] (in [[lingua latina]] cursus publicus, {{lang-el|δημόσιος δρόμος}}, ''dēmosios dromos'', o semplicemente {{lang|grc|ὁ δρόμος}}, ''ho dromos''), e uno dei più elevati ministri ([[logoteta]]) dell'[[impero bizantino]].
{{torna a|Terrorismo}}
Il '''terrorismo italiano''' è stato condotto da vari gruppi e organizzazioni con metodi, motivazioni e interessi diversi e talvolta contrapposti.<br>
==Storia e funzioni==
La fase storica dell'[[Repubblica Italiana|Italia repubblicana]] più legata al terrorismo iniziò approssimativamente alla fine degli [[anni 1960|anni '60]] ed era inizialmente conosciuta come [[Opposti Estremismi]], successivamente i media usarono maggiormente il nome "[[Anni di piombo]]", da un [[Anni di piombo (film 1981)|film]] vincitore del [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia|Festival di Venezia]], e si è conclusa alla fine degli [[anni 1980|anni '80]]. Questa seconda fase diede origine a due teorie interpretative: la [[Teoria degli Opposti Estremismi]] e la [[Teoria della strategia della tensione]].
L'ufficio del ''logothetēs tou dromou'' è ufficialmente attestato, per la prima volta, nel 762, ma vi sono tracce della sua origine nel [[cursus publicus]] della [[tarda antichità]].<ref name="kazhdan">{{cita|Kazhdan, 1991 pp. 1247–1248}}.</ref> Fino alla fine del IV secolo, l'amministrazione postale dell'[[Impero romano]] era responsabilità delle [[prefetto del pretorio|prefettura del pretorio]]. A causa dell'abuso e dei suoi privilegi da parte dei funzionari delle prefetture del pretorio, alla fine del IV secolo la supervisione sopra il servizio postale passò al ''[[magister officiorum]]'', mentre l'amministrazione giornaliera rimase nelle mani della prefettura del pretorio.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 31–32}}.</ref> Di conseguenza, un funzionario noto come il ''cursus publici curiosus'', l'ispettore delle poste pubbliche, è attestato, alla fine del IV secolo, in ''[[Notitia Dignitatum]]'' (''Pars Orientalis'', XI.50) come uno dei principali collaboratori del ''magister officiorum''.<ref name="bury">{{cita|Bury, 1911 p. 91}}.</ref><ref name="guilland">{{cita|Guilland, 1971 p. 32}}.</ref> L'amministrazione gemella delle poste pubbliche dei prefetti del pretorio e il ''magister officiorum'' proseguirono nel VI secolo e soltanto intorno al 680 il servizio postale pubblico passò completamente sotto il controllo del ''magister officiorum''.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 32–33}}.</ref>
L'ufficio del ''logothetes tou dromou'' non compare nelle fonti superstiti fino all'anno 762, ma deve essere esistito ben da prima, a seguito che i compiti, un tempo ad ampio raggio del ''magister officiorum'', vennero progressivamente rimossi e l'ufficio in sé praticamente abolito nel corso dell'VIII secolo. Tra le varie funzioni del ''magister officiorum'', il ''logothetes tou dromou'' assunse il controllo non solo non solo del servizio postale pubblico, ma anche della sicurezza interna e della politica estera dell'Impero, la raccolta di informazioni (spionaggio) sui popoli stranieri, la corrispondenza con i principi stranieri e l'accoglienza degli ambasciatori.<ref name="bury" /><ref name="kazhdan" /><ref name="guilland2">{{cita|Guilland, 1971 pp. 33–34}}.</ref> Anche se in origine era semplicemente uno dei quattro uffici fiscali più importanti o ''[[logoteta]]'' — il ''[[Kletorologion|Klētorologion]]'' di 899 posti, ''logothetēs tou dromou'' al 35º posto nella gerarchia imperiale, dopo i ''[[logothetes tou genikou|logothetēs tou genikou]]'' (33°) e ''[[logothetes tou stratiotikou|logothetēs toū stratiōtikou]]'' (34°), ma prima del ''[[logothetes ton agelon|logothetēs tōn agelōn]]'' (40°)<ref>{{cita|Guilland, 1971 p. 9}}.</ref> — andò assumendi sempre maggiore importanza, secondo lo studioso francese [[Rodolphe Guilland]], combinando le funzioni di un moderno ministro degli interni, della sicurezza e degli esteri uniti in una sola persona, anche se per gli affari esteri era riservato solo ai meno importanti.<ref name="guilland2" /> Indicativo della sua preminenza è che nelle fonti bizantine del IX e X secolo, quando si parla di "logoteta" senza ulteriori specificazioni, ci si riferisce di solito al ''logothetes tou dromou''.<ref name="bury" />
Alla fine degli [[anni 1990|anni '90]] si è avuta una nuova recrudescenza del terrorismo politico che, nelle sue azioni eclatanti ma sporadiche, ha operato fino ai primi anni del 2000.
Di conseguenza, l'operatore storico dell'ufficio spesso era il primo ministro dell'Impero, anche se questo in ultima analisi, dipendeva dal regnante imperatore - i bizantini non formalizzarono mai una tale posizione, né era collegata a un particolare ufficio, piuttosto veniva concessa ''ad hoc'' «sulla base del favore che ogni imperatore aveva verso un particolare cortigiano, a prescindere dal rango o dall'ufficio. Come sottolinea Guilland, gli alti funzionari della famiglia imperiale - '' [[praipositos |praipositoi]]'', '' [[parakoimomenos |parakoimōmenoi]]'' e '' [[protovestiario |prōtovestiarioi]]'' - avevano di gran lunga più possibilità di attrarre il favore imperiale e molto più spesso ricoprivano il ruolo di primo ministro.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 34–35}}.</ref> Importanti ''logothetai tou dromou'' che ebbero la funzione di primo ministro furono [[Stauracio (eunuco)|Stauracio]] sotto l'imperatrice [[Irene d'Atene]], [[Teoctisto]] durante le reggenza dell'imperatrice [[Teodora Armena|Teodora]], [[Stylianos Zaoutzes]] agli inizi del regno di [[Leone VI il Saggio]], [[Leone II Foca]] durante il regno di suo fratello [[Niceforo II Foca]], Giovanni sotto [[Costantino IX Monomaco]] e [[Nikephoritzes]] sotto [[Michele VII Ducas]].<ref>{{cita|Guilland, 1971 p. 35}}.</ref> I ''logothetēs tou dromou'' mantennero qwuesta preminenza tra i ministri anziani anche se nel XII secolo vennero superati dai ''[[logothetes ton sekreton|logothetēs tōn sekretōn]]''.<ref>{{cita|Kazhdan, 1991| pp. 1247–1248}}.</ref> Il ''[[De Ceremoniis]]'' di [[Costantino VII Porfirogenito]], del XII secolo, descrive i ruoli amministrativi e cerimoniali della funzione di ''logothetēs tou dromou'': veniva ricevuto in udienza dall'imperatore tutte le mattine nel [[Crisotriclinio]], presentava gli ufficiali superiori alle cerimonie di premiazione, ed aveva parte preminente nel ricevimento degli ambasciatori stranieri e nella presentazione dei prigionieri eccellenti.<ref name="bury2">{{cita|Bury, 1911 p. 92}}.</ref> Dopo la riforma dell'imperatore [[Alessio I Comneno]], intorno al 1108, i ''dromos'' cessarono di esistere come dipartimento, il ''logothetēs'' rimase, ora responsabile delle comunicazioni ufficiali e della supervisione degli stranieri residenti a Costantinopoli.<ref>{{cita|Magdalino, 2002 p. 229}}.</ref>
Accanto al terrorismo di matrice politica, inoltre, non va dimenticato il terrorismo imputabile alla [[criminalità organizzata]], di matrice [[mafia|mafiosa]], di matrice [[Camorra|camorristica]], e di altra matrice, che ha insanguinato l'Italia ad opera di organizzazioni come [[Cosa nostra]], [[Camorra]], [['Ndrangheta]] e [[Sacra Corona Unita]].
==Subordinati==
==Gli anni di piombo==
I subordinati del ''logothetēs tou dromou''erano:
La lunga durata del terrorismo italiano ha attirato l'attenzione di molti studiosi che hanno cercato di analizzarlo e di interpretarne le cause.
L'Italia sembra essere il solo grande Paese europeo dove il terrorismo politico abbia avuto una così lunga cittadinanza, con l'eccezione dell'[[Irlanda del Nord]] e dei [[Paesi Baschi]], in cui però la problematica ha risentito di cause etniche e religiose. Recentemente il politologo [[Ernesto Galli della Loggia]] ha esaminato il problema dell'anomalia italiana arrivando alla conclusione che esista un fondo di violenza proprio della società italiana. L'interpretazione ha suscitato consensi e dissensi<ref>[[Corriere della sera]] del 27 aprile 2007</ref>.
*I ''[[protonotarios|prōtonotarios]] tou dromou'' ({{lang|grc|πρωτονοτάριος τοῦ δρόμου}}), i suoi vice anziani.<ref name="bury2" />
La questione è stata trattata anche da [[Giovanni Fasanella]] e [[Giovanni Pellegrino]] in un libro dal titolo particolarmente significativo (''La guerra Civile'') che argomenta che l'Italia è rimasta per oltre cinquant'anni sull'orlo di una guerra civile e questo gli ha impedito, nei fatti, di diventare un ''paese normale''<ref>Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino, ''La guerra Civile (L'Italia dal 1943 al 2005)'', Bur, 2005</ref>.
*I ''[[chartoularios|chartoularioi]] tou [oxeos] dromou'' ({{lang|grc|χαρτουλάριοι τοῦ [ὀξέος] δρόμου}}), che erano impiegati con il rango di ''[[spatharios]]'', combinati la funzione dell'impero romano ''curiosi per omnes provincias'' trovata in ''Notitia Dignitatum'' e di ufficiale dello ''scrinium barbarorum''.<ref name="bury2" /><ref name="guilland" />
*Un certo numero di ''episkeptētai'' ({{lang|grc|ἐπισκεπτῆται}}), ufficiali di diverse proprietà imperiali (''[[episkepsis|episkepseis]]'').<ref name="bury3">{{cita|Bury, 1911 p. 93}}.</ref>
*Traduttori ({{lang|grc|ἑρμηνευταῖ}}, ''hermēneutai''), anche detti (''interpretes diversarum gentium'') in ''Notitia Dignitatum''.<ref name="bury3" /><ref name="guilland" />
*I ''[[curator|kouratōr]] tou apokrisiareiou'' ({{lang|grc|κουράτωρ του ἀποκρισιαρείου}}), che gestivano gli ''apokrisiarieion'', palazzi di Costantinopoli che ospitavano diplomatici di secondo livello (non ambasciatori).<ref name="bury3" />
*Ispettori, ''diatrechontes'' (διατρέχοντες, gli antichi romani ''cursores'') e messaggeri (μανδάτορες, ''[[mandator]]es'').<ref name="bury3" />
==Note==
Altra anomalia italiana, legata all'ipotizzata [[strategia della tensione]], è inoltre il diffuso sospetto che una parte della recente storia patria sia stata influenzata da iniziative di [[servizi segreti]] e gruppi politici, interessati alla posizione strategica italiana, volte a modificare la posizione internazionale dell'Italia o a condizionarne la democrazia. Il periodo conosciuto con il termine [[Anni di piombo]], con riferimento all'[[Anni di piombo (film 1981)|omonimo film]] del 1981 di [[Margarethe Von Trotta]] <ref>Il film vinse il [[Leone d'Oro]] al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Festival di Venezia]]</ref> il cui titolo richiama il piombo delle pallottole<ref>[http://www.brigaterosse.org/brigaterosse/Arte/cinema/AnniDiPiombo.htm recensione del film di Giuliano Boraso]</ref>.
<references/>
==Bibliografia==
Il terrorismo di diversa matrice fallì nei propri obiettivi e sconfitti furono i gruppi di estrema sinistra di matrice in genere [[marxista-leninista]] che videro sfumare la possibilità di sovvertire l'ordinamento statale attraverso la lotta armata.
* {{Cita libro|cognome=Bury |nome=John Bagnell |wkautore=J. B. Bury |titolo=The Imperial Administrative System of the Ninth Century - With a Revised Text of the Kletorologion of Philotheos |anno=1911 |città=London |editore=Oxford University Press |url=https://archive.org/details/imperialadminist00buryrich |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Guilland |nome=Rodolphe |wkautore=Rodolphe Guilland |titolo=Les Logothètes: Études sur l'histoire administrative de l'Empire byzantin |rivista=Revue des études byzantines |volume=29 |anno=1971 |pp=5–115 | doi=10.3406/rebyz.1971.1441 |url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_0766-5598_1971_num_29_1_1441 |lingua=fr |cid=harv}}
* {{Cita libro|curatore-cognome=Kazhdan |curatore-nome=Alexander |wkcuratore=Alexander Kazhdan |titolo=[[Oxford Dictionary of Byzantium]] |città=New York and Oxford |editore=Oxford University Press |anno=1991 | isbn=978-0-19-504652-6 |cid=harv}}
* {{Cita libro|cognome=Magdalino |nome=Paul |titolo=The Empire of Manuel I Komnenos, 1143–1180 |città=Cambridge |editore=Cambridge University Press |anno=2002 |annooriginale=1993 | isbn=0-521-52653-1 |url=https://books.google.com/books?id=0cWZvqp7q18C |cid=harv}}
* {{Cita pubblicazione|nome=Marie-Thérèse |cognome=Le Léannec-Bavavéas |url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_0766-5598_2002_num_60_1_2264 |titolo=Jean, logothète du drome au 11e siècle |lingua=fr |rivista=Revue des études byzantines |volume=60 |anno=2002 |pp=215–220 |accesso=28 aprile 2013 | doi=10.3406/rebyz.2002.2264}}
* {{Cita pubblicazione|nome=D. A. |cognome=Miller |titolo=The Logothete of the Drome in the Middle Byzantine Period |rivista=Byzantion |volume=36 |anno=1966 |pp=438–470}}
{{Titoli, onorificenze e cariche dell'Impero Bizantino}}
Sconfitti furono anche i gruppi di estrema destra che a loro volta intendevano cambiare ''la formula politica che per un venticinquennio ci ha governato''<ref>Proclama dittatoriale del [[Golpe Borghese]]</ref> terrorizzando l'opinione pubblica al fine di dimostrare l’incapacità della democrazia a governare l'ordine pubblico, e l'esigenza di instaurare un regime autoritario. Qualcuno ritiene però che l'emanazione da parte dello Stato di leggi repressive, le cosiddette [[Anni_di_piombo#Le_leggi_speciali|leggi speciali]], fosse una parziale vittoria dell'estrema destra<ref>[[Amos Spiazzi]] dichiarò, ad esempio, che in realtà il Golpe Borghese sarebbe stato fittizio, pensato per essere immediatamente represso dalle forze dell'ordine e per fornire una scusa al governo democristiano per emanare leggi repressive</ref>.
L'analisi e la discussione su questo complesso periodo storico sono ancora aperte e mentre per alcuni si è trattato di anni di ''"[[terrorismo]] di sinistra"'', per altri si deve parlare di ''"stragismo di destra"'' e per altri ancora di ''"stragismo di stato"''. Altre posizioni ritengono che al riguardo "''esista solo una verità giudiziaria parziale, confusa e spesso contraddittoria"''<ref>Sandro Provvisionato, ''[http://www.misteriditalia.com/newsletter/97/numero97.html Anni di piombo: parte male il dibattito sul superamento]'' in Misteri d'Italia 97, 2005</ref>.
===Episodi più rilevanti===
{{vedi anche|Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione}}
*[[Bombe del 25 aprile 1969]]: il [[25 aprile]] [[1969]] una bomba esplode a Milano provocando 6 feriti e una seconda bomba viene ritrovata inesplosa. Alcuni considerano questo episodio l'inizio della strategia della tensione.
*[[Strage di Piazza Fontana]]: il [[12 dicembre]] [[1969]] una bomba esplode a Milano uccidendo 16 persone.
*[[Giuseppe Pinelli|Morte dell'anarchico Pinelli]]: il [[15 dicembre]] [[1969]] muore precipitando da una finestra della Questura di Milano Giuseppe Pinelli, durante un interrogatorio relativo alla Strage di Piazza Fontana.
*[[Strage di Gioia Tauro]]: il [[22 luglio]] [[1970]] il procurato deragliamento del ''Treno del Sole'' uccide 6 persone.
*[[Strage di Peteano]]: il [[31 maggio]] 1972 a Peteano di [[Sagrado]] militanti di [[Ordine Nuovo]] uccidono 3 carbinieri .
*[[Strage della Questura di Milano]]: il [[17 maggio]] 1973 un attentato messo in atto da [[Gianfranco Bertoli]] provoca 4 morti e 52 feriti.
*[[Strage di Piazza della Loggia]]: il [[28 maggio]] [[1974]] una bomba esplode a [[Brescia]] uccidendo 8 persone.
*[[Strage dell'Italicus]]: il [[4 agosto]] 1974 una bomba ad alto potenziale esplode sul treno ''Italicus'' provocando 12 morti e 48 feriti.
*[[Strage di via Fani]]: il [[16 marzo]] [[1978]] [[Aldo Moro]] viene rapito dalle [[Brigate rosse]] e 5 uomini della scorta vengono uccisi.
*[[Aldo Moro|Omicidio di Aldo Moro]]: il [[9 maggio]] 1978 le Brigate Rosse uccidono Aldo Moro
*[[Guido Rossa|Omicidio di Guido Rossa]] il [[28 maggio]] [[1979]], le Brigate Rosse uccidono il sindacalista Guido Rossa.
*[[Strage di Bologna]], il [[2 agosto]] [[1980]] un ordigno esplode nella [[stazione di Bologna Centrale]] uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200.
==Il terrorismo politico negli anni '80==
La fine degli "anni di piombo" viene comunemente fatta coincidere con la liberazione del generale statunitense [[James Lee Dozier]], avvenuta a Padova il 28 gennaio 1982 con un'azione incruenta dei [[NOCS]]. Agli inizi del decennio gli episodi di violenza cominciarono a scemare; in particolare dopo che crollò il sostegno alle Brigate Rosse a seguito l'assassinio dell'operaio comunista [[Guido Rossa]] nel 1979.
Tuttavia episodi di terrorismo continuarono fino al 1989.
L'opinione che la lotta armata potesse mutare l'assetto costituzionale andava sempre più indebolendosi e, secondo alcuni studiosi, cresceva parallelamente la reazione capitalistica che elevava produttività e competizione economica a valori e ne faceva gli unici criterio di progresso<ref>Franco "Bifo" Berardi, ''Il sapiente, il mercante, il guerriero'', Derive Approdi, 2004 </ref>.
Il terrorismo politico successivo, degli [[anni 1980|anni '80]], soprattutto di matrice ''[[terrorismo rosso|rossa]]'', limitò quindi i suoi obiettivi, cercando di influire nei processi politici e sociali e mantenere una certa pressione sulle libertà decisionali democratiche. Questo ''terzo ciclo'' del terrorismo politico, pur estremamente discontinuo e disomogeneo, arriva a mietere vittime fino ai nostri giorni.
== Independentismo sudtirolese ==
{{...}}
{{vedi anche|BAS}}
== Terrorismo politico attuale ==
A diversi anni di distanza dagli avvenimenti degli omicidi a sfondo politico, sul finire degli anni '90 ha iniziato a riaffacciarsi sullo sfondo extraparlamentare il cosiddetto ''terrorismo risorgente'' di [[terrorismo rosso|matrice comunista]] che portò alla ricostruzione di organi eversivi scioglitisi con la fine degli anni di piombo, come le [[Nuove BR]].
In questa ottica avvengono gli omicidi di [[Massimo D'Antona]], consulente per il [[ministero del Lavoo]], il 20 maggio 1999 e di [[Marco Biagi]], il 19 marzo 2002, rivendicati da parte dei nuclei ricostituiti delle Brigate Rosse nel tentativo di influenzare lo scenario sociopolitico come accaduto durante gli anni di piombo.
L'ultima vittima, [[Emanuele Petri]], agente della [[Polfer]], uccisa il 2 marzo 2003 nel corso di uno scontro a fuoco a bordo di un treno nel quale viaggiavano i capi della nuova organizzazione eversiva: [[Nadia Desdemone Lioce]] e [[Mario Galesi]].
Nel 2003 il gruppo viene ufficialmente sciolto dopo l'arresto di Lioce e Galesi e i conseguenti degli altri membri. Nel 2005 la sentenza definitiva condanna all'ergastolo Lioce e Galesi.
{{vedi anche|Nuove Brigate Rosse}}
Una organizzazione anarchica nota come "''Solidarietà Internazionale''" fu protagonista di una serie di eventi dal 1998 al 2000 nella città di Milano. Nell'estate 1998 seguirono alla morte degli anarchici [[Maria Soledad Rosas]] e [[Edoardo Massari]] (conosciuti come "Sole e Baleno", furono vittime di quella che si rivelò in seguito una montatura giudiziaria che li voleva responsabili di atti di [[ecoterrorismo]]; entrambi morirono suicidi in strutture di detenzione) una serie di lettere-bomba inviate a diversi politici, magistrati, giornalisti e carabinieri. Nell'ottobre 1998 un attentato alla stazione dei carabinieri. Nell'estate 1999 due bombe rivendicate dal gruppo vengono trovate e per un caso fortuito non esplodono. Il 28 giugno 2000 due bottiglie incendiarie lanciate dai membri del gruppo durante la messacerimonia per la [[polizia penitenziaria]] nella [[basilica di Sant'Ambrogio]] non esplodono. Nel settembre 2001 le indagini di diverse 14 procure interregionali portarono a una maxiretata nazionale con l'indagine su 60 persone legate all'organizzazione e accusate di «associazione a delinquere con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico». Le motivazioni del gruppo erano la lotta a favore dei detenuti anarchici in Spagna sottoposti a regime di carcere duro, e aveva diversi contatti con associazioni sovversive in Grecia e Inghilterra.<ref>http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/perquisizioni/perquisizioni.html</ref>
Il 18 dicembre 2008 un lavoratore notò la presenza di una borsa tra le terza e la quarta guglia del tetto del [[Duomo di Milano]], disinnescata dopo l'intervento degli artificieri, l'ordigno era programmato per esplodere alle 3 della notte seguente e carico di oltre un kg di esplosivo.<ref>http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/ordigno/ordigno.html</ref><ref>http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/indagini/indagini.html</ref>
La notte del [[16 dicembre]] [[2009]] esplode parzialmente un ordigno rudimentale carico di 2kg di [[dinamite]] negli interni dell'[[università Bocconi]] di [[Milano]] e la cui matrice è stata rivendicata da un gruppo anarchico autonominatosi "Nucleo Maurizio Morales".<ref>http://www.libero-news.it/adnkronos/view/244417</ref>
== Terrorismo islamico ==
Di terrorismo islamico in Italia si parlò nel corso degli anni di piombo, quando per la prima volta agì nel Paese un commando di [[terrorismo palestinese|terroristi palestinesi]] presso l'[[aeroporto di Fiumicino]] e per le cui azioni morirono 30 persone.
{{vedi anche|Strage di Fiumicino (1973)}}
Nel 1985, la seconda azione di un commando palestinese sempre all'aeroporto Fiumicino costò la vita a 13 persone. Contemporaneamente avveniva all'aeroporto [[Schwechat]] di [[Vienna]] un attacco della stessa cellula e con le stesse modalità.
{{vedi anche|Strage di Fiumicino (1985)}}
Nel 1998, dopo che si era scelta la [[Francia]] come nazione ospite dei [[mondiali di calcio]], le unità antiterroristiche dei diversi paesi europei lanciarono diversi allarmi riguardo il rischio di azioni sovversive da parte di sopravvissuti e nostalgici del [[Gruppo Islamico Armato]] algerino. In Italia la [[Digos]] effettuò le "Operazione Al Shabka", "Operazione Venti Tranquilli" e "Operazione Ritorno", le quali portarono alla scoperta di reti logistiche islamiste in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto composte tunisini, algerini e magrebini in parte reduci dal [[conflitto bosniaco]], che sostenevano la latitanza di terroristi e il finanziamento di cellule terroristiche, argomenti identificati dal rapporto finale delle indagini come una «agenzia di servizi a disposizione del terrorismo islamico in Europa».<ref>http://www.repubblica.it/online/fatti/islam/10giu/10giu.html</ref><ref>http://www.repubblica.it/online/fatti/islam/islam/islam.html</ref>
Si riniziò a parlare di terrorismo islamico dopo gli [[attentati dell'11 settembre 2001]]. Dai rapporti sviluppati da agenzie di sicurezza italiane ed estere, è emerso che l'Italia sia luogo di posizione per cellule islamiche più o meno in contatto tra loro in attesa di richiami o compiti. Nel 2001 l'ambasciata statunitense di Roma chiuse sotto il periodo di [[Capodanno]] per timore di attentati.<ref name=cianuro>http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeroma/allarmeroma/allarmeroma.html</ref>
Nei primi mesi del 2002, per la prima volta dopo gli attentati dell'11 settembre, in Italia veniva emesso un comunicato dei servizi segreti statunitensi nel quale si confermava la nascita di gruppi terroristici a livello embrionale di matrice islamica. Lo stesso rapporto indicava le città di [[Firenze]] e [[Venezia]] come possibili obiettivi di attentatori suicidi, motivo per il quale nel periodo seguente la pubblicazione vennero intensificate le misure di sicurezza per prevenire possibili attacchi terroristici.<ref>http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeusa/firenzevenezia/firenzevenezia.html</ref><ref>http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeusa/finito/finito.html</ref>
Poco tempo dopo l'avviso di cautela emesso dagli Stati Uniti d'America, la polizia aveva ritrovato in un appartamento affittato ad alcuni marocchini delle piantine e possibili tracce della pianificazione di un attacco all'ambasciata inglese di Roma. Una settimana dopo i fatti, da un controllo delle autorità dell'ordine contro l'[[immigrazione clandestina]], venne sgominata una banda di immigrati magrebini impegnata nella progettazione di un attentato all'ambasciata americana di [[Roma]] e in [[Via Veneto]]. Per la realizzazione del piano i quattro avevano formulato un composto con alte dosi di [[cianuro]], aiutandosi con lo studio di una pianta con alcuni acquedotti capitolini, forse con l'intenzione di avvelenarli.<ref name=cianuro/>
Nel dicembre 2008 vengono arrestati a [[Giussano]], nella [[Brianza]], [[Rachid Ilhami]] e [[Albdelkader Ghafir]], due cittadini marocchini, con l'accusa di pianificare attentati ad alto potenziale stragista nella città di residenza. I due avevano previsto tre attacchi con esplosivo in zone contigue a Giussano: supermercato Esselunga a [[Seregno]], vasto parcheggio per auto nelle vicinanze del supermercato e caserma dei Carabinieri locale.<ref>http://ilgiorno.ilsole24ore.com/monza/2009/01/16/136765-bombe_piazzare_passi_casa.shtml</ref>
Il 3 settembre 2009 viene arrestato a Roma un cittadino algerino di 44 anni, ma in possesso di un passaporto irlandese, legato al Gruppo Islamico Armato e ricercato a livello mondiale per un mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti per i suoi legami con il terrorismo.<ref>http://roma.repubblica.it/dettaglio/terrorismo-arrestato-algerino-collegato-a-gruppo-islamico/1727563</ref>
Il 12 ottobre 2009 viene messo in atto quello che è stato considerato il primo attacco suicida ad alto potenziale stragista a [[Milano]] contro una caserma da parte di un libico. Il livello di esplosivo usato dall'attentatore non risultò però così pesante da provocare ingenti danni, tanto che l'attentatore stesso ne uscì ferito insieme a un militare in procinto di fermarlo. In una relazione sull'accaduto del [[Dis]] al Parlamento, si accoglieva l'ipotesi di un atto isolato di una persona classificata come «terrorista solitario», smentendo nel frattempo i collegamenti tra l'azione e organizzazioni integraliste vere e proprie.<ref>http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200910articoli/48159girata.asp#</ref>
==Terroristi latitanti==
Il Ministero della Giustizia [[Clemente Mastella]] e il Ministero dell'Interno [[Giuliano Amato]], rispondendo a interrogazioni parlamentari, hanno divulgato all'inizio 2007 una lista di terroristi latitanti ''"ricercati in campo internazionale per atti di associazione terroristica, banda armata o associazione sovversiva"'' in cui risultano ''"113 soggetti, di cui 59 appartenenti a gruppi terroristici considerati di estrema sinistra, 11 a gruppi considerati di estrema destra e 43 appartenenti a gruppi terroristici internazionali"''.<ref>Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n.136 del 28/3/2007</ref> Negli ultimi anni il ''Mandato di Cattura Europeo'' ha reso più facile [[estradizione|estradare]] e processare i terroristi residenti all'estero.
== ''Omissis'' e segreti di stato ==
Il [[7 novembre]] 1977 è entrata in vigore la ''legge 801'' che imponeva la segretezza su «atti, documenti, notizie, attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno all’integrità dello Stato democratico»<ref>[http://www.camera.it/_bicamerali/sis/norme/l801-77b.htm legge 24 ottobre 1977, n. 801] denominata "'''Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la sicurezza e disciplina del segreto di Stato'''".</ref>
Nell'aprile del 2008 un decreto governativo ha deciso che i documenti riservati non potranno restare segreti per più di 30 anni sancendo di fatto l'accessibilità a documenti occultati più di trent'anni fa<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_13/apertura_archivi_segreto_di_stato_279dbc7e-0936-11dd-84be-00144f486ba6.shtml Articolo del Corriere della Sera del 13 aprile 2008]</ref>. Il diritto di accesso a documenti coperti da [[segreto di stato]] non si calcola però a partire dalla data in cui è avvenuto il fatto, ma a decorrere dall'opposizione del vincolo o dalla conferma della sua opposizione.
Per quanto riguarda la [[strage dell'Italicus]] del 1974, ad esempio, la comunicazione al Parlamento dell'apposizione del segreto di Stato da parte del Governo è avvenuta il 2 settembre del 1982 e pertanto i 30 anni indicati scadranno nel 2012. La cessazione del vincolo del segreto di Stato "non comporta l'automatica decadenza del regime della classifica e della vietata divulgazione".
===Utilizzo del segreto di stato===
*Durante le indagini sul [[golpe bianco]], venne posto il segreto di Stato dal Governo anche se, secondo [[Edgardo Sogno]], il segreto non riguardava il golpe ma un memorandum sui [[fatti d'Ungheria]] e alcuni documenti riguardanti [[Mario Scelba]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/05/Sul_segreto_Stato_rito_qualunquistico_co_9_050805020.shtml Articolo del Corriere della Sera del 5 agosto 2005]</ref>.
*Nel 1985 l'allora Presidente del Consiglio [[Bettino Craxi]] decise il segreto di Stato sulle vicende riguardanti [[Augusto Cauchi]], terrorista nero fatto espatriare nel 1974 dal [[Sid]], durante l'istruttoria sulla [[strage dell'Italicus]]<ref>''ibidem'' [http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/05/Sul_segreto_Stato_rito_qualunquistico_co_9_050805020.shtml]</ref>.
*Sempre nel 1985 Craxi pose inoltre il viene alle indagini sul comportamento del [[Sismi]] che, recuperato in [[Uruguay]] l'archivio di [[Licio Gelli]], decise di restituire alle autorità sudamericane due fascicoli riguardanti due politici italiani<ref>''ibidem'' [http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/05/Sul_segreto_Stato_rito_qualunquistico_co_9_050805020.shtml]</ref>.
*Nel 1988 il Segreto di Stato viene opposto al giudice Carlo Mastelloni che indagava sulla caduta dell'aereo militare del Sismi [[Argo 16]], esploso in volo nel 1973 con tutti i membri del suo equipaggio<ref>[http://www.toni-depalo.it/scritti/rassegna%20stampa/1885.PDF Articolo della Repubblica del 3 agosto 1998]</ref>.
==Il terrorismo delle associazioni mafiose==
Spesso il terrorismo politico ha avuto rapporti con la criminalità organizzata e molti attentati di matrice politica hanno visto il coinvolgimento più o meno diretto delle [[Associazione di tipo mafioso|organizzazioni mafiose]]. Il rapporto dei carabinieri sulla [[Strage di Portella della Ginestra]], ad esempio, parlava di ''elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali''. La [[Strage del Rapido 904]], invece, è stata indicata dalla Commissione Parlamentare sul Terrorismo come il punto di collegamento tra gli anni di piombo e l'epoca della guerra di Mafia dei primi [[anni 1980|anni '80]]. Nel corso delle indagini vennero infatti a galla diverse linee di collegamento tra mafia, [[camorra]], ambienti del terrorismo eversivo neofascista e [[Loggia P2]]: questi rapporti vennero esplicitati da diversi personaggi vicini a questi ambienti, tra cui [[Cristiano Fioravanti|Cristiano]] e [[Valerio Fioravanti]], [[Massimo Carminati]] e Walter Sordi<ref>Le deposizioni che spiegavano i legami tra questi ambienti della criminalità emersero al [[Maxiprocesso di Palermo|maxiprocesso dell'8 novembre 1985]], di fronte al [[giudice istruttore]] [[Giovanni Falcone]]</ref>.
===Cosa Nostra===
Dopo la seconda guerra mondiale, la società siciliana subì una profonda trasformazione, con una riduzione del peso economico dell'agricoltura a favore di altri settori come il commercio o il terziario del settore pubblico. In questo periodo l'amministrazione pubblica in Sicilia divenne l'ente più importante in fatto di economia. [[Cosa Nostra]] seppe sfruttare adeguatamente questo cambio di tendenze stringendo maggiormente di quanto aveva fatto in passato, i rapporti con la politica. Da questo patto la mafia traeva profitti immediati, grazie soprattutto agli appalti truccati e all'assunzione di personale negli enti pubblici, e godeva di protezione per i traffici illeciti. A loro volta i partiti, soprattutto la [[Democrazia Cristiana]] che era partito di governo in gran parte della Sicilia, guadagnavano consenso per via del controllo che Cosa Nostra esercitava sul territorio e della sua capacità di indirizzare grandi quantità di voti, e spesso i singoli esponenti politici potevano ricavare prebende e benefici personali.
====Principali attentati====
{{vedi anche|Vittime di Cosa Nostra}}
*[[Prima guerra di mafia]]: conflitto interno a [[Cosa nostra]] scoppiato nel 1962 e concluso nel 1963.
**[[Strage di Ciaculli]]: attentato mafioso avvenuto il 30 giugno 1963, in cui persero la vita sette uomini delle forze dell'ordine. Concluse la ''prima guerra di mafia''.
**[[Strage di Viale Lazio]]: episodio avvenuto a Palermo il 10 dicembre 1969 e legato alla ''prima guerra di mafia''.
*[[Seconda guerra di mafia]]: conflitto interno a Cosa nostra scoppiato nel 1978 in Sicilia e conclusosi nel 1983 circa durante il quale furono commessi oltre mille omicidi.
**[[Strage della circonvallazione]]: attentato mafioso avvenuto il 16 giugno 1982 sulla circonvallazione di Palermo che uccise un boss e i tre carabinieri lo stavano scortando in carcere.
**[[Strage di via Carini]]: attentato mafioso avvenuto il 3 settembre 1982 a Palermo in cui morì il prefetto [[Carlo Alberto Dalla Chiesa]] insieme la moglie e un agente di scorta.
*[[Strage di Pizzolungo]]: attentato di Cosa Nostra avvenuto a [[Trapani]] il 2 aprile 1985 per uccidere il sostituto procuratore [[Carlo Palermo]] che rimase ferito. Persero invece la vita tre civili.
*[[Strage di Capaci]]: attentato di Cosa Nostra avvenuto il 23 maggio 1992 sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, in cui persero la vita il giudice [[Giovanni Falcone]] insieme alla moglie, e a tre agenti della scorta.
*[[Strage di via d'Amelio]]: attentato di Cosa Nostra avvenuto il 19 luglio 1992 a Palermo in cui persero la vita il giudice [[Paolo Borsellino]] e 5 agenti della sua scorta.
*[[Strage di via dei Georgofili]]: attentato avvenuto a Firenze nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 e attribuito a Cosa Nostra.
*[[Strage di via Palestro]]: attentato avvenuto a Milano il 27 luglio 1993 e attribuito a Cosa Nostra.
===Camorra===
{{S sezione|criminalità}}
====Avvenimenti rilevanti====
{{vedi anche|Vittime della Camorra}}
==='Ndrangheta===
====Avvenimenti rilevanti====
{{vedi anche|Vittime della 'Ndrangheta}}
== Note ==
{{references|2}}
== Voci correlate ==
*[[Lista delle principali organizzazioni armate di destra in Italia]]
*[[Lista delle principali organizzazioni armate di sinistra in Italia]]
*[[Lista delle stragi avvenute in Italia]]
*[[Strategia della tensione]]
*[[Teoria degli opposti estremismi]]
*[[Terrorismo]]
*[[Terrorismo nero]]
*[[Terrorismo rosso]]
*[[Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione]] - periodo approssimato 1969-1981
==Bibliografia==
*Giovanni Fasanella - Giovanni Pellegrino : La guerra Civile - (L'Italia dal 1943 al 2005)
*Maurizio Calvi, Alessandro Ceci, Angelo Sessa, Guilio Vasaturo. ''Le date del terrore. La genesi del terrorismo italiano e il microclima dell'eversione dal 1945 al 2003''. Roma, Luca Sossella Editore, 2003. ISBN 88-87995-58-3.
* Antonella Beccaria, ''Pentiti di niente - Il sequestro Saronio, la banda Fioroni e le menzogne di un presunto collaboratore di giustizia'', ISBN 9788862220491.
==Collegamenti esterni==
*[http://www.lucasossellaeditore.it/mente/date_terrore.html Bibliografia e risorse on line dal libro ''Le date del terrore'']
*[http://www.vittimeterrorismo.it/ Sito dell'Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell'Eversione Contro l'Ordinamento Democratico dello Stato]
*[http://www.cadutipolizia.it/ Sito non istituzionale dedicato ai caduti della Polizia]
[[Categoria:terrorismo in Italia|Cariche bizantine]]
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