Albert DeSalvo e Logothetes tou dromou: differenze tra le pagine

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Il '''''logothetēs tou dromou''''' ({{lang-el|{{lang|grc|λογοθέτης τοῦ δρόμου}}}}), dal significato di '''Logoteta postale/''Dromos''''', era il capo del dipartimento delle [[cursus publicus|poste imperiali]] (in [[lingua latina]] cursus publicus, {{lang-el|δημόσιος δρόμος}}, ''dēmosios dromos'', o semplicemente {{lang|grc|ὁ δρόμος}}, ''ho dromos''), e uno dei più elevati ministri ([[logoteta]]) dell'[[impero bizantino]].
{{Serial killer
|Nome = Albert DeSalvo
|Immagine = Albert deSalvo2.jpg
|Didascalia = Albert DeSalvo, autodenunciatosi come autore degli omicidi attribuiti allo "Strangolatore di Boston"
|Altri nomi = Albert Henry DeSalvo
|Soprannomi = Lo strangolatore di Boston<br>The Measuring Man<br>The Green Man
|Nascita = [[Chelsea (Massachusetts)|Chelsea]], [[3 settembre]] [[1931]]
|Morte = [[Walpole (Massachusetts)|Walpole]], [[26 novembre]] [[1973]]
|Vittime = 13
|Vittime sospettate =
|Periodo = [[14 giugno]] [[1962]] - [[4 gennaio]] [[1964]]
|Luoghi = [[Boston]]
|Metodi = [[Strangolamento]], armi da taglio
|Altri crimini = [[stupro]], [[furto]]
|Arresto = [[27 ottobre]] [[1964]]
|Provvedimenti = Condanna all'ergastolo
|Detenzione = [[27 ottobre]] [[1964]] - [[26 novembre]] [[1973]]
}}
{{Bio
|Nome = Albert Henry
|Cognome = DeSalvo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Chelsea
|GiornoMeseNascita = 3 settembre
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte = Walpole
|GiornoMeseMorte = 26 novembre
|AnnoMorte = 1973
|Attività = serial killer
|Epoca =
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
}}
 
==Storia e funzioni==
DeSalvo confessò di essere lo "strangolatore di [[Boston]]" che aveva terrorizzato la città dal '62 al '64, uccidendo 13 donne. DeSalvo non fu però incarcerato per questi omicidi, ma per una serie di stupri. La sua confessione fu oggetto di dispute, e il dibattito circa la sua reale colpevolezza continua ancora oggi.
L'ufficio del ''logothetēs tou dromou'' è ufficialmente attestato, per la prima volta, nel 762, ma vi sono tracce della sua origine nel [[cursus publicus]] della [[tarda antichità]].<ref name="kazhdan">{{cita|Kazhdan, 1991 pp. 1247–1248}}.</ref> Fino alla fine del IV secolo, l'amministrazione postale dell'[[Impero romano]] era responsabilità delle [[prefetto del pretorio|prefettura del pretorio]]. A causa dell'abuso e dei suoi privilegi da parte dei funzionari delle prefetture del pretorio, alla fine del IV secolo la supervisione sopra il servizio postale passò al ''[[magister officiorum]]'', mentre l'amministrazione giornaliera rimase nelle mani della prefettura del pretorio.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 31–32}}.</ref> Di conseguenza, un funzionario noto come il ''cursus publici curiosus'', l'ispettore delle poste pubbliche, è attestato, alla fine del IV secolo, in ''[[Notitia Dignitatum]]'' (''Pars Orientalis'', XI.50) come uno dei principali collaboratori del ''magister officiorum''.<ref name="bury">{{cita|Bury, 1911 p. 91}}.</ref><ref name="guilland">{{cita|Guilland, 1971 p. 32}}.</ref> L'amministrazione gemella delle poste pubbliche dei prefetti del pretorio e il ''magister officiorum'' proseguirono nel VI secolo e soltanto intorno al 680 il servizio postale pubblico passò completamente sotto il controllo del ''magister officiorum''.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 32–33}}.</ref>
 
L'ufficio del ''logothetes tou dromou'' non compare nelle fonti superstiti fino all'anno 762, ma deve essere esistito ben da prima, a seguito che i compiti, un tempo ad ampio raggio del ''magister officiorum'', vennero progressivamente rimossi e l'ufficio in sé praticamente abolito nel corso dell'VIII secolo. Tra le varie funzioni del ''magister officiorum'', il ''logothetes tou dromou'' assunse il controllo non solo non solo del servizio postale pubblico, ma anche della sicurezza interna e della politica estera dell'Impero, la raccolta di informazioni (spionaggio) sui popoli stranieri, la corrispondenza con i principi stranieri e l'accoglienza degli ambasciatori.<ref name="bury" /><ref name="kazhdan" /><ref name="guilland2">{{cita|Guilland, 1971 pp. 33–34}}.</ref> Anche se in origine era semplicemente uno dei quattro uffici fiscali più importanti o ''[[logoteta]]'' — il ''[[Kletorologion|Klētorologion]]'' di 899 posti, ''logothetēs tou dromou'' al 35º posto nella gerarchia imperiale, dopo i ''[[logothetes tou genikou|logothetēs tou genikou]]'' (33°) e ''[[logothetes tou stratiotikou|logothetēs toū stratiōtikou]]'' (34°), ma prima del ''[[logothetes ton agelon|logothetēs tōn agelōn]]'' (40°)<ref>{{cita|Guilland, 1971 p. 9}}.</ref> — andò assumendi sempre maggiore importanza, secondo lo studioso francese [[Rodolphe Guilland]], combinando le funzioni di un moderno ministro degli interni, della sicurezza e degli esteri uniti in una sola persona, anche se per gli affari esteri era riservato solo ai meno importanti.<ref name="guilland2" /> Indicativo della sua preminenza è che nelle fonti bizantine del IX e X secolo, quando si parla di "logoteta" senza ulteriori specificazioni, ci si riferisce di solito al ''logothetes tou dromou''.<ref name="bury" />
==Cenni biografici==
DeSalvo nacque a [[Chelsea (Massachusetts)|Chelsea]] in Massachusetts da Frank e Charlotte DeSalvo. Suo padre era un immigrato italiano e la madre una immigrata irlandese. Il padre era un violento alcolizzato che arrivò anche a far perdere tutti i denti alla moglie e a spezzarle diverse dita durante una lite particolarmente accesa. L'uomo inoltre costringeva i figli ad assistere mentre egli aveva rapporti sessuali con delle prostitute che si portava a casa di tanto in tanto. Da bambino, DeSalvo si divertiva a torturare gli animali, e da adolescente iniziò a praticare piccoli furti, avendo frequentemente a che fare con la legge sin da ragazzo.
 
Di conseguenza, l'operatore storico dell'ufficio spesso era il primo ministro dell'Impero, anche se questo in ultima analisi, dipendeva dal regnante imperatore - i bizantini non formalizzarono mai una tale posizione, né era collegata a un particolare ufficio, piuttosto veniva concessa ''ad hoc'' «sulla base del favore che ogni imperatore aveva verso un particolare cortigiano, a prescindere dal rango o dall'ufficio. Come sottolinea Guilland, gli alti funzionari della famiglia imperiale - '' [[praipositos |praipositoi]]'', '' [[parakoimomenos |parakoimōmenoi]]'' e '' [[protovestiario |prōtovestiarioi]]'' - avevano di gran lunga più possibilità di attrarre il favore imperiale e molto più spesso ricoprivano il ruolo di primo ministro.<ref>{{cita|Guilland, 1971 pp. 34–35}}.</ref> Importanti ''logothetai tou dromou'' che ebbero la funzione di primo ministro furono [[Stauracio (eunuco)|Stauracio]] sotto l'imperatrice [[Irene d'Atene]], [[Teoctisto]] durante le reggenza dell'imperatrice [[Teodora Armena|Teodora]], [[Stylianos Zaoutzes]] agli inizi del regno di [[Leone VI il Saggio]], [[Leone II Foca]] durante il regno di suo fratello [[Niceforo II Foca]], Giovanni sotto [[Costantino IX Monomaco]] e [[Nikephoritzes]] sotto [[Michele VII Ducas]].<ref>{{cita|Guilland, 1971 p. 35}}.</ref> I ''logothetēs tou dromou'' mantennero qwuesta preminenza tra i ministri anziani anche se nel XII secolo vennero superati dai ''[[logothetes ton sekreton|logothetēs tōn sekretōn]]''.<ref>{{cita|Kazhdan, 1991| pp. 1247–1248}}.</ref> Il ''[[De Ceremoniis]]'' di [[Costantino VII Porfirogenito]], del XII secolo, descrive i ruoli amministrativi e cerimoniali della funzione di ''logothetēs tou dromou'': veniva ricevuto in udienza dall'imperatore tutte le mattine nel [[Crisotriclinio]], presentava gli ufficiali superiori alle cerimonie di premiazione, ed aveva parte preminente nel ricevimento degli ambasciatori stranieri e nella presentazione dei prigionieri eccellenti.<ref name="bury2">{{cita|Bury, 1911 p. 92}}.</ref> Dopo la riforma dell'imperatore [[Alessio I Comneno]], intorno al 1108, i ''dromos'' cessarono di esistere come dipartimento, il ''logothetēs'' rimase, ora responsabile delle comunicazioni ufficiali e della supervisione degli stranieri residenti a Costantinopoli.<ref>{{cita|Magdalino, 2002 p. 229}}.</ref>
Nel novembre 1943, il dodicenne DeSalvo fu arrestato per furto con scasso per la prima volta. Nel dicembre dello stesso anno, egli venne mandato al riformatorio di [[Lyman]]. Nell'ottobre 1944 fu rimesso in libertà sulla parola ed iniziò a lavorare come ragazzo delle consegne. Nell'agosto 1946 fece ritorno a Lyman per aver rubato un'auto. Dopo aver scontato la seconda condanna, DeSalvo entrò nell'esercito. Egli fu congedato con onore dopo il suo primo periodo di servizio. Reintegrato nuovamente, nonostante rischiò di essere messo sotto processo dalla [[corte marziale]], DeSalvo fu congedato con onore una seconda volta.
 
==Subordinati==
==Gli omicidi dello strangolatore==
I subordinati del ''logothetēs tou dromou''erano:
Nel periodo tra il 14 giugno 1962 e il 4 gennaio 1964, 13 donne nubili di età compresa tra i 19 e gli 85 anni furono assassinate a [[Boston]] e dintorni; e gli omicidi furono attribuiti alla fantomatica identità dello strangolatore misterioso di Boston. La maggior parte delle donne uccise fu violentata nella propria abitazione, e poi strangolata con capi di vestiario. La vittima più anziana morì per infarto. Due altre furono accoltellate a morte, e una di queste dopo essere stata selvaggiamente picchiata. Senza alcun segno di scasso segnalato, le donne probabilmente conoscevano l'assassino oppure lo fecero entrare volontariamente nelle loro case.
 
*I ''[[protonotarios|prōtonotarios]] tou dromou'' ({{lang|grc|πρωτονοτάριος τοῦ δρόμου}}), i suoi vice anziani.<ref name="bury2" />
La polizia non era convinta che tutti gli omicidi fossero da ricondursi ad un singolo individuo, specialmente a causa della grande differenza di età fra le vittime; tuttavia la maggior parte dell'opinione pubblica credeva nella tesi dell'unico assassino seriale.
*I ''[[chartoularios|chartoularioi]] tou [oxeos] dromou'' ({{lang|grc|χαρτουλάριοι τοῦ [ὀξέος] δρόμου}}), che erano impiegati con il rango di ''[[spatharios]]'', combinati la funzione dell'impero romano ''curiosi per omnes provincias'' trovata in ''Notitia Dignitatum'' e di ufficiale dello ''scrinium barbarorum''.<ref name="bury2" /><ref name="guilland" />
 
*Un certo numero di ''episkeptētai'' ({{lang|grc|ἐπισκεπτῆται}}), ufficiali di diverse proprietà imperiali (''[[episkepsis|episkepseis]]'').<ref name="bury3">{{cita|Bury, 1911 p. 93}}.</ref>
Il 27 ottobre 1964, uno sconosciuto si introdusse nell'appartamento di una giovane donna a East Cambridge fingendosi un detective della polizia. L'uomo legò la vittima al letto, la violentò ripetutamente, chiedendole poi "scusa" prima di andarsene. La descrizione dell'aggressore data dalla donna guidò la polizia a identificare l'assalitore in Albert DeSalvo e quando la sua foto finì sui giornali, molte altre donne lo riconobbero come loro molestatore.
*Traduttori ({{lang|grc|ἑρμηνευταῖ}}, ''hermēneutai''), anche detti (''interpretes diversarum gentium'') in ''Notitia Dignitatum''.<ref name="bury3" /><ref name="guilland" />
 
*I ''[[curator|kouratōr]] tou apokrisiareiou'' ({{lang|grc|κουράτωρ του ἀποκρισιαρείου}}), che gestivano gli ''apokrisiarieion'', palazzi di Costantinopoli che ospitavano diplomatici di secondo livello (non ambasciatori).<ref name="bury3" />
DeSalvo non fu inizialmente sospettato di essere coinvolto negli omicidi dello strangolatore. Solamente quando venne incriminato per violenza carnale diede una dettagliata confessione della sua attività di assassino. La confessione fu fatta da DeSalvo mentre era sotto [[ipnosi]] indotta da [[William Joseph Bryan]]. Anche se con qualche imprecisione ed incongruenza, DeSalvo fu in grado di citare dettagli che la polizia non aveva reso pubblici. Tuttavia, non esistevano prove concrete sufficienti per sostenere la sua confessione.
*Ispettori, ''diatrechontes'' (διατρέχοντες, gli antichi romani ''cursores'') e messaggeri (μανδάτορες, ''[[mandator]]es'').<ref name="bury3" />
 
Il motivo per il quale DeSalvo confessò i crimini rimane ignota. Si è presumibilmente pensato che essendo quasi certamente destinato a passare il resto della vita in carcere per le accuse di violenza sessuale e furto, accollandosi gli omicidi dello "strangolatore di Boston", DeSalvo abbia cercato di racimolare più denaro possibile per aiutare la moglie e la figlia, denaro che gli sarebbe stato offerto per interviste, memoriali, ecc... in qualità di celebre serial killer.<ref>http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/boston/15.html</ref>
 
Per il processo del 1967, DeSalvo venne valutato psicologicamnete dal Dr. Harry Kozol, che lo giudicò in grado di affrontare il processo.<ref>{{cite news| url=http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F04E2D9133CF932A3575AC0A96E9C8B63 | work=The New York Times | first=Benedict | last=Carey | title=Harry L. Kozol, 102, Expert in Patty Hearst Trial | date=September 1, 2008}}</ref>
 
De Salvo venne condannato al carcere a vita, nonostante il suo avvocato difensore avesse invocato per lui la totale infermità mentale.<ref>http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/boston/17.html</ref>
 
==Detenzione e morte==
Nel febbraio 1967, DeSalvo riuscì a fuggire insieme a due altri detenuti dal manicomio criminale nel quale era rinchiuso, scatenando una caccia all'uomo senza precedenti. Quando pochi giorni dopo venne ricatturato fu immediatamente trasferito al penitenziario di massima sicurezza di [[Walpole (Massachusetts)|Walpole]] dove, 6 anni dopo, venne rinvenuto cadavere nell'infermeria, ucciso da mano ignota.
 
== Curiosità ==
*DeSalvo fu il soggetto d'ispirazione per il film del 1968 ''[[Lo strangolatore di Boston]]'', con protagonista [[Tony Curtis]] nei panni di Albert DeSalvo, e [[Henry Fonda]] e [[George Kennedy]] nel ruolo dei poliziotti che lo incastrarono. Il film è molto romanzato: dà per certa la colpevolezza di DeSalvo, che viene dipinto come uno schizofrenico affetto da disturbi di personalità multipla che commette gli omicidi in uno stato di incoscienza. Nella realtà, a DeSalvo non fu mai diagnosticata una patologia di questo genere.
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|cognome=Bury |nome=John Bagnell |wkautore=J. B. Bury |titolo=The Imperial Administrative System of the Ninth Century - With a Revised Text of the Kletorologion of Philotheos |anno=1911 |città=London |editore=Oxford University Press |url=https://archive.org/details/imperialadminist00buryrich |cid=harv}}
* [[Gerold Frank|Frank, Gerold]]. ''The Boston Strangler''. The New American Library, Inc. 1966. ISBN 0-451-16625-6.
* {{Cita libro|cognome=Guilland |nome=Rodolphe |wkautore=Rodolphe Guilland |titolo=Les Logothètes: Études sur l'histoire administrative de l'Empire byzantin |rivista=Revue des études byzantines |volume=29 |anno=1971 |pp=5–115 | doi=10.3406/rebyz.1971.1441 |url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_0766-5598_1971_num_29_1_1441 |lingua=fr |cid=harv}}
* [[Sebastian Junger|Junger, Sebastian]]. ''A Death in Belmont''. Norton, W. W. & Company, Inc. April 2006. ISBN 0-393-05980-4.
* {{Cita libro|curatore-cognome=Kazhdan |curatore-nome=Alexander |wkcuratore=Alexander Kazhdan |titolo=[[Oxford Dictionary of Byzantium]] |città=New York and Oxford |editore=Oxford University Press |anno=1991 | isbn=978-0-19-504652-6 |cid=harv}}
* Kelly, Susan. ''The Boston Stranglers: The Public Conviction of Albert Desalvo and the True Story of Eleven Shocking Murders''. Citadel. October 1995. ISBN 1-55972-298-3.
* {{Cita libro|cognome=Magdalino |nome=Paul |titolo=The Empire of Manuel I Komnenos, 1143–1180 |città=Cambridge |editore=Cambridge University Press |anno=2002 |annooriginale=1993 | isbn=0-521-52653-1 |url=https://books.google.com/books?id=0cWZvqp7q18C |cid=harv}}
* [[William Landay|Landay, William]]. ''The Strangler''. Dell Publishing. January 2007. ISBN 978-0-385-33615-4.
* {{Cita pubblicazione|nome=Marie-Thérèse |cognome=Le Léannec-Bavavéas |url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_0766-5598_2002_num_60_1_2264 |titolo=Jean, logothète du drome au 11e siècle |lingua=fr |rivista=Revue des études byzantines |volume=60 |anno=2002 |pp=215–220 |accesso=28 aprile 2013 | doi=10.3406/rebyz.2002.2264}}
* Rogers, Alan. ''New England Remembers: The Boston Strangler''. Commonwealth Editions. May 2006. ISBN 1-889833-52-5.
* {{Cita pubblicazione|nome=D. A. |cognome=Miller |titolo=The Logothete of the Drome in the Middle Byzantine Period |rivista=Byzantion |volume=36 |anno=1966 |pp=438–470}}
* Sherman, Casey and Dick Lehr. ''A Rose for Mary: The Hunt for the Boston Strangler''. Northeastern University Press. September 2003. ISBN 1-55553-578-X.
* Sherman, Casey and Dick Lehr. ''Search for the Strangler: My Hunt for Boston's Most Notorious Killer''. Grand Central Publishing. April 1, 2005. ISBN 0-446-61468-8.
{{Titoli, onorificenze e cariche dell'Impero Bizantino}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.karisable.com/skazdesalv.htm Albert DeSalvo – The Boston Strangler?]
*[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/1245833/Boston-Strangler Encyclopaedia Britannica, Boston Strangler]
*[http://www.trutv.com/library/crime/serial_killers/notorious/boston/index_1.html The Boston Strangler] (Court TV's Crime Library)
*[http://www.charliemanson.com/crime/desalvo.htm The Boston Strangler]
* {{Cite web |url=http://www.snopes.com/legal/desalvo.asp |title=The Ayes of Texas |work=Snopes.com}}
*[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1179347,00.html Article about Sebastian Junger's Book ''A Death in Belmont''] ''TIME'' Magazine, 04/10/2006.
*[http://www.macalester.edu/academics/psychology/whathap/ubnrp/serialkillers/boston_strangler.html Boston Strangler Poem]
 
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