Valencia e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 5: differenze tra le pagine

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|Nome = Valencia
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|Nome ufficiale = {{ca}} València
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|Panorama = Ciudad de las ciencias noche.JPG
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|Didascalia =
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|Stemma = Coat of Arms of Valencia (Spain).svg
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|Bandiera = Flag of the Land of Valencia (official).svg
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|Stato = ESP
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|Grado amministrativo = 3
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|Divisione amm grado 1 = Valencia
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|Divisione amm grado 2 = Valencia
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|Amministratore locale =
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|Data elezione =
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 39.483333
|Longitudine decimale = -0.366667
|Altitudine = 16
|Superficie = 134.65
|Note superficie =
|Abitanti = 810064
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2008
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Albal]], [[Albalat dels Sorells]], [[Alboraya]], [[Albuixech]], [[Alfafar]], [[Alfara del Patriarca]], [[Almàssera]], [[Bétera]], [[Bonrepòs i Mirambell]], [[Burjassot]], [[Catarroja]], [[Foios]], [[Godella]], [[Massalfassar]], [[Massamagrell]], [[Massanassa]], [[Meliana]], [[Mislata]], [[Moncada (Spagna)|Moncada]], [[Museros]], [[Paiporta]], [[Paterna]], [[Picanya]], [[Quart de Poblet]], [[Rocafort]], [[Sedaví]], [[Silla (Spagna)|Silla]], [[Sollana]], [[Sueca]], [[Tavernes Blanques]], [[Vinalesa]], [[Xirivella]]
|Lingue =
|Codice postale = da 46000 a 46026
|Prefisso = (+34) 96
|Fuso orario = +1
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = V
|Nome abitanti = valenziani ([[lingua italiana|ita.]]), valencianos ([[lingua spagnola|spa.]]), valencians ([[lingua valenziana|val.]])
|Patrono =
|Festivo =
|Raggruppamento =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.valencia.es
}}
'''Valenza'''<ref>L'altro termine italiano per definire la città, ''Valenzia'', è ormai desueto.</ref> (in [[valenciano]] '''València''', [[International Phonetic Association|IPA]] {{IPA|[vaˈɫensia]}},<ref>Nonostante lo standard di scrittura imponga l'accento grave, a València il nome della città viene pronunciato con e chiusa. L'omografo "valència", con il significato di "valenza [chimica]" è regolarmente pronunciato con vocale aperta.</ref> in [[lingua castigliana|castigliano]] '''Valencia''' {{IPA|[baˈlenθja]}}) è la terza [[città]] della [[Spagna]] [[Lista dei comuni spagnoli con più di 50.000 abitanti|per numero di abitanti]], dopo [[Madrid]] e [[Barcellona]]. È il capoluogo della [[Comunità Valenzana]] o Paese Valenziano, ed è un importante [[porto (struttura)|porto]] sul [[mar Mediterraneo]]. La popolazione della città è di 810.064 abitanti ([[2008]]); l'[[area metropolitana]] ha 1.832.274 abitanti in 1.407 [[chilometro quadrato|km&sup2;]], con una densità di 1.302 ab./km².
 
== [[Toponimo]] ==
I [[Civiltà romana|Romani]], che fondarono la città nel [[II secolo a.C.]], la chiamarono ''Valentia Edetanorum'', che significa "città forte degli [[W:en:Edetani|Edetani]]", una tribù iberica insediata nella zona.
 
Sotto i [[Mori (storia)|Mori]] fu nota come ''Balansiya''. Tramite cambiamenti di suono regolari è diventata quindi ''Valencia''.
 
Attualmente viene ufficialmente riconosciuta la denominazione bilingue València/Valencia, che vale anche per la provincia omonima. Colloquialmente in valenciano la città è chiamata anche ''Cap i Casal'', ossia [[capitale (città)|capitale]].
 
== Storia ==
=== I Romani ===
''Valentia Edetanorum'' venne fondata dai Romani nel [[138 a.C.]], sotto il console [[Decimo Giunio Bruto Callaico]], lungo la riva destra del fiume [[Turia (fiume)|Turia]], sul luogo di un antico insediamento [[iberi]]co. Nel [[75 a.C.]] la città fu distrutta nel corso della guerra tra [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] e [[Quinto Sertorio|Sertorio]], e il sito abbandonato per almeno cinquant'anni. A metà del [[I secolo]] d.C. la città rifiorì, con l'arrivo di nuovi abitanti dalle zone vicine, l'ampliamento urbano e la costruzione di grandi opere pubbliche.
 
Con la crisi dell'[[Impero romano]] nel [[III secolo]] per Valencia iniziò un lungo periodo di decadenza. Il numero degli abitanti diminuì, interi quartieri si spopolarono, le infrastrutture pubbliche caddero in abbandono. A quel periodo si può far risalire la prima comunità [[Cristianesimo|cristiana]] a Valencia, che ebbe in San Vincenzo martire, ucciso nel [[304]], la sua prima figura di riferimento. Fu proprio la chiesa, nei secoli successivi, a riempire il vuoto di potere lasciato dall'impero, prendendo in mano l'amministrazione della città e dando impulso ad un parziale recupero urbano con la costruzione di templi cristiani sui ruderi di quelli romani.
 
=== I visigoti ===
All'inizio del [[V secolo]] cominciarono le invasioni dei [[visigoti]] nella [[penisola iberica]], che dominarono fino al [[711]], quando furono cacciati dagli [[arabi]]. Nel periodo visigoto Valencia assunse importanza dal [[554]] al [[625]], quando, grazie alla sua posizione strategica, fu sede di contingenti militari e fortificazioni contro le truppe dell'[[Impero Romano d'Oriente]]. Queste ultime erano riuscite infatti a portare la frontiera dell'Hispania [[bizantina]] fino a una ventina di chilometri a sud della città, a ridosso del fiume Xúquer (Júcar).
 
=== Gli arabi ===
Nel [[711]] il regno dei visigoti venne schiacciato dall'invasione araba e berbera. Valencia, ovvero ''Balansiya'' (la denominazione in uso presso i musulmani) progressivamente assorbì gli usi, la lingua, la cultura e la religione dei suoi nuovi abitanti. Anche l'assetto urbanistico cambiò: fu costruito il palazzo della Rusàfa (che, riprendendo il nome d'una residenza califfale a [[Damasco]], diede il nome a uno dei quartieri della città), venne creata una prima cerniera di coltivazioni al di fuori della città (in corrispondenza dell'attuale ''barrio del Carmen'') e l'antica sede episcopale visigota fu convertita nella piazza della residenza del governatore ( ''wālī'' ), nominato dal califfo di [[Cordova]] nel periodo del [[califfato di Cordova]].
 
Valenzia tornò in auge dopo la caduta degli [[Omayyadi]] di [[Cordova]] nel [[1010]], con la creazione di una propria ''[[taifa]]'' o regno indipendente che si organizzò grazie a due liberti di [[Almanzor]] (al-Mansūr Ibn Abī 'Āmir), il grande Reggente dell'ultimo periodo califfale.
Dopo la morte del primo, Mubārak, il secondo (Muzaffar) fu cacciato dalla popolazione che chiamò alla guida del regno valenziano Labīb, anch'egli un affrancato di origine slava che si pose sotto la protezione del conte di [[Barcellona]].
 
Nel corso delle agitate vicende che contrassegnarono per i musulmani la seconda metà dell'XI secolo, Valencia dovette difendersi dal sovrano [[Ferdinando I di Castiglia]], alleato per l'occasione al sovrano musulmano di [[Toledo]], al-Mà'mūn ibn Dhū l-Nūn che riuscì però a detronizzare il giovane sovrano valenziano 'Abd al-Malik ibn 'Abd al-'Azīz, detto al-Muzaffar (il Trionfatore).
 
Dopo un periodo in cui Valencia fu governata dai signori musulmani di Toledo, la città cadde sotto il controllo del re di [[Castiglia]] [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]] nel [[1085]].
La città in tutto questo periodo si ampliò e fu necessario costruire una nuova cinta muraria. Nel [[1094]] Rodrigo Díaz de Vivar, detto [[El Cid]], conquistò Valencia (la sua vittoria venne immortalata nel poema ''[[Poema del mio Cid|Cantar de mio Cid]]''), ma la città ritornò ancora una volta sotto controllo musulmano quando, nel [[1102]], l'arrivo dei [[berberi]] [[Almoravidi]] dal Nordafrica mutò ancora gli equilibri istituzionali del regno, con la conquista di Valenzia, abbandonata dalla vedova di El Cid, [[Jimena Díaz|Jimena]], dopo essere stata data alle fiamme.
Fino a metà del XII secolo Valenzia fu retta da governatori almoravidi e, dopo un breve periodo in cui la città recuperò una sua autonomia legando la sua sorte a quella di [[Murcia]], Valenzia si pose per 4 anni sotto la sovranità di [[Ibn Mardanīsh]] prima di ribellarsi a lui.
Con l'arrivo dal Nordafrica dei soldati berberi musulmani degli [[Almohadi]] verso il [[1172]], Valenzia perse di nuovo la sua indipendenza fino al 28 settembre [[1238]] allorché la città cadde definitivamente nelle mani del re [[Aragona|aragonese]] [[Giacomo I d'Aragona]] entrando definitivamente a far parte dei suoi domini.
 
=== Il regno di Valencia ===
{{vedi anche|Regno di Valencia}}
Re [[Giacomo I di Aragona]] conquistò la città nel [[1238]] e la incorporò nell'appena costituito [[Regno di Valencia|Regno di Valenzia]], uno dei regni che formavano la [[Corona d'Aragona]]. Dopo cinque secoli finiva così la dominazione araba, e gli abitanti musulmani furono presto espulsi dalla città. Il Re promulgò nuove leggi per la città, note come ''els Furs'', che in seguito vennero estese a tutto il regno.
 
Dopo, nel secolo XIV/XV, il re diede alla città una nuova bandiera: quattro sottili bande rosse orizzontali su campo giallo con a sinistra un'ornata banda verticale azzurra. Il drappo rappresentava l'[[Aragona]] (la cui bandiera era formata da quattro strisce rosse verticali su campo giallo) che raggiungeva il mare. La punta dell'asta della bandiera era decorata con un [[pipistrello]] (''rat penat''), simbolo del regno, che sarebbe poi stato aggiunto, a partire dal [[XVI secolo]], allo stemma della città.
 
Il secolo XIV fu abbastanza travagliato per Valenzia. La [[peste nera]] del [[1348]] e le successive epidemie ne dimezzarono la popolazione. Venne costruita una nuova cinta muraria per difendersi dagli attacchi dei [[castiglia]]ni, che vennero respinti per due volte, nel [[1363]] e nel [[1364]]. Come riconoscimento, il re concesse alla città il titolo di ''dos veces leal'' ("due volte leale"), rappresentato dalla due L che tuttora campeggiano nello stemma cittadino. Nel [[1391]], in seguito ad un tumulto popolare, gli [[ebrei]] che vivevano in città furono cacciati o costretti a convertirsi forzatamente al cristianesimo.
 
=== Il secolo d'oro ===
[[File:Llonja2.jpg|200px|right|thumb|La ''Lonja de la Seda'', simbolo del periodo d'oro valenziano]]
A un periodo così negativo seguì uno straordinario rinascimento economico e culturale, al punto che il [[XV secolo]] è chiamato "il secolo d'oro valenziano".
 
Grazie al suo porto sul Mediterraneo, Valenzia divenne uno dei principali centri commerciali d'[[Europa]]. Già dal [[1283]] era attivo il ''Consolat de Mar'', istituzione mercantile che regolava il commercio marittimo. Nel [[1408]] venne creata anche la ''Taula de Canvis i Deposits'', una banca municipale destinata a finanziare le attività mercantili. Furono i banchieri valenciani a prestare denaro a [[Isabella I di Castiglia]] per il viaggio di [[Cristoforo Colombo]] del [[1492]]. La [[Lonja de la Seda]] (la'' Borsa della [[Seta]]''), [[architettura gotica|edificio gotico]] destinato alle contrattazioni mercantili, venne costruita alla fine del secolo; il monumento, simbolo del potere e del prestigio di Valencia in quell'epoca, è stato inserito dall'[[UNESCO]] nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]].
 
Lo sviluppo economico favorì le arti e la cultura. A Valencia si trovava la prima pressa da stampa della [[penisola iberica]]; nel [[1478]] venne stampata la prima Bibbia in una [[lingua neolatina]], attribuita a [[Bonifaci Ferrer]]. Lo scrittore [[Joanot Martorell]], autore di ''[[Tirant lo Blanch]]'', ed il poeta [[Ausiàs March]] furono famosi valenciani dell'epoca. La città si arricchì di monumenti: oltre alla Lonja, risalgono a quel periodo il ''[[Micalet]]'' (il campanile della [[cattedrale di Santa Maria (Valencia)|cattedrale di Santa Maria]]) e le ''[[Torres dels Serrans]]''.
 
=== L'età moderna ===
Ironia della sorte, la spedizione di Colombo finanziata dai capitali valenciani determinò la fine del periodo d'oro della città. Con la [[scoperta dell'America]] l'asse del commercio mondiale si spostò dal Mediterraneo all'[[Oceano Atlantico]]. Valencia rimase fuori dalle principali rotte internazionali, e l'attività mercantile si contrasse notevolmente.
 
La città perse di importanza economica e culturale. Nei due secoli seguenti passò vicende storiche analoghe a quelle di altre città spagnole: l'[[Inquisizione]], la [[Controriforma]], il processo di [[castiglianizzazione]], l'espulsione degli ultimi ebrei e arabi, le crescenti proteste popolari contro la monarchia e la nobiltà.
 
Durante la [[guerra di successione spagnola]], Valencia si schierò con [[Carlo VI d'Austria|Carlo d'Austria]]. Dopo la vittoria dei [[Borboni]] nella [[battaglia di Almansa]] il [[25 aprile]] [[1707]], la città ed il regno persero i privilegi (''els Furs'') concessi quattro secoli prima da Giacomo I d'Aragona e dovette accettare le leggi e gli usi della [[Castiglia]].
 
Nel [[XVIII secolo]] ci fu una ripresa economica legata alle attività manifatturiere, in particolare l'[[industria tessile]] della [[seta]] che, secondo fonti dell'epoca, dava lavoro (anche grazie all'indotto) a più di 25.000 persone. Il porto rimaneva però in disuso, al punto che le sete prodotte a Valencia venivano trasportate via terra fino a [[Cadice]], dove poi venivano imbarcate ed esportate nel resto del mondo.
 
Dopo lo sconvolgimento della [[Rivoluzione Francese]], e l'insurrezione popolare di [[Madrid]] del [[2 maggio]] [[1808]], anche i valenciani preserono le armi e si sollevarono il [[23 maggio]] [[1808]]. Resistettero per due volte agli assalti delle truppe di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], ma al terzo attacco, il [[9 gennaio]] [[1812]], i francesi riuscirono ad entrare in città. Se ne andarono un anno dopo.
 
Il re [[Ferdinando VII di Spagna|Ferdinando VII]] rientrò in Spagna nel [[1814]] proprio da Valencia, e ripristinò la [[monarchia assoluta]]. Seguì un periodo di forti conflitti tra opposte fazioni in tutta la Spagna. A Valencia il rappresentante del re venne incarcerato e giustiziato nel [[1820]] all'inizio del cosiddetto "triennio liberale", a cui seguì dal [[1823]] al [[1833]] un decennio di restaurazione e repressione.
 
La morte di Fernando VIII nel 1833 pose fine alla monarchia assoluta. Si aprì così un'epoca di grandi cambiamenti per tutta la Spagna, quindi anche a Valencia, con la riforma delle cariche pubbliche e dell'amministrazione statale e locale. Grazie anche all'economia fiorente, la popolazione raddoppiò e la città si espanse, incorporando i paesi della periferia. Vennero realizzate importanti infrastrutture, tra cui la rete dell'acqua potabile nel [[1850]] e della corrente elettrica nel [[1882]]. Nel [[1865]] vennero abbattute le antiche mura cittadine, e cominciò l'urbanizzazione delle zone a ovest e a sud del centro storico. Fu creato il quartiere [[modernismo|modernista]] dell'''Ensanche'' o ''Eixample''. Nella seconda metà del secolo nacque un movimento di riscoperta della lingua e delle tradizioni valenciane, detto ''[[Renaixença]]''.
 
=== Il XX secolo ===
[[File:Estació del Nord (Ciutat de València), vista exterior.jpg|200px|right|thumb|La ''Estación del Norte'']]
Il ''boom'' edilizio continuò nei primi decenni del secolo successivo. Vennero costruiti il mercato centrale e il mercato Colon; nel [[1921]] venne terminata la stazione ferroviaria detta ''[[Estación del Norte]]''. L'economia fiorente si basava principalmente sull'agricoltura (soprattutto agrumi, esportati in tutto il mondo), sulla metallurgia e sull'industria di lavorazione del [[legno]].
 
Nel novembre [[1936]], dopo la caduta di [[Madrid]] nella [[guerra civile spagnola]], la capitale della Repubblica venne spostata a Valencia. La città soffrì per oltre due anni il blocco e l'assedio delle forze di [[Francisco Franco]], che entrarono in città il [[30 marzo]] [[1939]]. Il periodo postbellico fu duro per i valenciani, a cui il regime tolse anche la libertà linguistica: parlare o insegnare il catalano era proibito, usare tale lingua era un [[reato]].
 
Il [[14 ottobre]] [[1957]] il fiume Turia straripò, uccidendo molti valenciani in quella che viene considerata la peggiore alluvione della storia della città. In seguito il fiume venne deviato lungo un corso alternativo, lontano dalla città; il vecchio letto asciutto venne convertito in un parco, il ''[[Jardin del Turia]]'', che attraversa la città e ne è una delle principali attrattive.
 
Dopo la morte di Franco nel [[1975]] e l'approvazione della [[Costituzione spagnola]] nel [[1978]], venne riconosciuta alla [[Comunità Valenciana]], di cui Valencia è capoluogo, lo statuto di autonomia.
 
Tra la fine del XX secolo e l'inizio del [[XXI secolo]] a Valencia sono stati realizzati numerosi progetti architettonici e urbanistici, che hanno trasformato ulteriormente la città. Il più imponente è la [[Città delle Arti e delle Scienze di Valencia|Città delle Arti e delle Scienze]], un nuovo quartiere a sud ovest del centro progettato dall'architetto valenziano [[Santiago Calatrava]].
[[File:Dalla Torre del Micalet cut.jpg|thumb|center|700px|Panoramica della città, dalla [[Torre del Micalet]]]]
 
== Clima ==
Valencia gode di un [[clima mediterraneo]] mite e umido. La temperatura media annuale è di 17,8&nbsp;°C, con valori che oscillano dagli 11,5&nbsp;°C di gennaio ai 25,5&nbsp;°C di agosto. Le precipitazioni, con una media di 454&nbsp;mm all'anno, si concentrano nella stagione autunnale, dove di solito sono molto intense.
 
{| style="text-align:right;width=100%"
|+ Osservatorio di Valencia (città)<br />Valori medi mensili (1971-2000)
|- style="background:#efefef;"
! !! gen !! feb!! mar!! apr !! mag !! giu !! lug !! ago !! set !! ott !! nov !! dic !! media
|-
| align=left| Massima (°C) ||16,1 || 17,2 || 18,7 || 20,2 || 22,8 || 26,2 || 29,1 || 29,6 || 27,6 || 23,6 || 19,5 || 16,8 || 22,3
|-
| align=left| Minima (°C) ||7,0 || 7,9 || 9,0 || 10,8 || 14,1 || 17,9 || 20,8 || 21,4 || 18,6 || 14,5 || 10,4 || 8,1 || 13,4
|-
| align=left| Precipitazioni (mm)||36|| 32|| 35|| 37|| 34|| 23|| 9|| 19|| 51|| 74|| 51|| 52|| 38
|}
 
[[File:Clima Valencia (España).PNG|left|380px]]<br clear="all" />
 
== Economia ==
Valencia ha goduto di una forte crescita economica nell'ultimo decennio, dovuta in gran parte a turismo e costruzioni, secondo un modello di sviluppo che ha portato all'occupazione con edifici di molte aree rurali. Inoltre, l'implementazione della Legge regolatrice della attività urbanistica (LRAU) da parte del governo di Valencia, è stata altamente controversa per i meccanismi espropriativi che metteva in opera. La questione fu oggetto di uno scottante documentario trasmesso nel 2005 dal secondo canale televisivo nazionale (TVE2).
 
I critici sostengono che questa legislazione (concepita, in teoria, per proteggere il terreno rurale) viene abusata a favore di un grande sviluppo urbano e industriale. Il Comitato delle Petizioni dell'[[Unione Europea]] ha prodotto nel 2004 una relazione sulla questione, sostenendo che il governo valenziano stava infrangendo dei diritti basilari europei. Gli ambasciatori degli stati membri dell'UE, in rappresentanza dei loro cittadini, hanno protestato con le autorità spagnole e la questione è stata deferita alla [[Corte Europea dei diritti dell'uomo]]. L'ampia copertura del caso offerta dai media esteri minaccia la locale industria del "turismo residenziale".
 
I prodotti agricoli prevalenti sono gli agrumi, mentre i principali distretti industriali riguardano le raffinerie.
 
== Personalità legate a Valencia ==
*[[Vincenzo Ferrer]], ''santo''
*[[Giovanni de Ribera]], ''vescovo e santo''
*[[Michelotto Corella]], sicario di [[Cesare Borgia]]
*[[Joanot Martorell]], scrittore
*[[Vicente Blasco Ibáñez]], scrittore
*[[Vicente March]], pittore
*[[Joaquín Sorolla]], pittore
*[[Concha Piquer]], cantante e attrice
*[[Luigi Bertrando]], ''missionario santo''
*[[Faustino Pérez-Manglano Magro]], [[venerabile]]
*[[Santiago Calatrava]], architetto
*[[Javi Navarro]], ex calciatore del Siviglia
*[[Lluís Dalmau]], pittore
*[[Victoria Francés]], illustratrice
*[[Micaela Desmaisières y López Dicastillo y Olmeda]], santa
*[[Paco Roca]], fumettista
 
== Cultura ==
Valencia è famosa per [[Las Fallas]]: una festa popolare che si celebra in onore a San Giuseppe tra il 15 ed il 19 [[marzo]], per la ''[[paella]] valenciana'', per "l'[[horchata]] de [[chufa]]" (in valenziano "orxata") e per la nuova [[Città delle arti e delle scienze]].
 
Inoltre, a Valencia ha luogo ogni anno il prestigioso ''Certamen Internacional de Bandas de Música Ciudad de Valencia'', una manifestazione nata più di un secolo fa ([[1886]]) e che è considerata dagli esperti il più prestigioso concorso per orchestre di [[strumenti a fiato|fiati]] dopo il ''World Music Contest'' di [[Kerkrade]] ([[Olanda]]).
 
Lo scrittore valenziano [[Vicente Blasco Ibáñez]] raccontò la città e il suo circondario in cinque romanzi: ''Arroz y tartana'' (1894), ''Flor de Mayo'' (1895), ''La barraca'' (1899), ''Entre naranjos'' (1900), ''Cañas y barro'' (1902).
 
== Università ==
A Valencia esistono due università pubbliche. La storica Universitat de València (UV), fondata nel 1499 col nome di ''Estudi general'', ha tre campus principali ed è molto attiva in quasi tutti i campi del sapere. La si indica spesso col nome di "Universidad Literaria" per distinguerla dalla più recente Universidad Politécnica de Valencia (UPV), creata nel 1968 e più legata alla scienza e la tecnologia. Esistono, inoltre, una università privata (la Universidad Católica de Valencia, inaugurata nel 2003) e una sede de la UNED (Universidad Nacional de Educación a Distancia).
 
La città ha inoltre una Escuela Oficial de Idiomas, un Conservatorio Superiore di Musica e un Conservatorio Superiore di Danza. Valencia, infine, è sede di un campus de la Berklee School of Music ed è sede principale di Musikeon, istituzione di riferimento per la formazione musicale specializzata nel mondo di lingua spagnola.
 
== Trasporti ==
I trasporti pubblici sono forniti dalla ''Ferrocarrils de la Generalitat Valenciana'' (FGV) che opera con la [[metropolitana di Valencia]] (6 linee miste) e altri servizi di treni, tram e autobus. L'[[Aeroporto di Valencia]] è situato a 9&nbsp;km a ovest dalla periferia di Valencia raggiungibile con la metro 3 e 5. In centro alla città è presente la [[Stazione del Nord (Valencia)|stazione ferroviaria del nord]].
È collegata con l'Alta Velocità [[Alta Velocidad Española|AVE]] di [[Renfe Operadora|Renfe]] a [[Barcellona]] e [[Madrid]] direttamente dalla nuova stazione Joaquin Sorolla inaugurata recentemente.
 
== Musei ==
Valencia conta una cinquantina tra musei e sale espositive.
* IVAM, [[Istituto Valenziano di Arte Moderna]]
* Centre del Carme - [[Museo di Belle Arti di Valencia]]
* MUVIM, Museo valenziano dell'illuminismo e modernità
* Città della scienza-tecnica [[Ciutat de les arts i les ciències]]
* [[Museo dell'Almoina]]
* [[Museo di Preistoria di Valencia]]
 
== Monumenti ==
In conseguenza della sua ricca storia e delle varie culture che l'hanno interessata, la città di Valencia è di per sé un museo a cielo aperto, in cui coabitano edifici monumentali centenari e costruzioni ultramoderne.
 
<gallery>
File:Llonja2.jpg|''[[Llotja de la Seda]]'' ([[Patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]])
File:ValenciaLonja1_22-2-03.JPG|Llotja de la Seda (interno)
File:Mercado Central de Valencia1.JPG|Il mercato
File:Plaza de Toros 2.jpg| ''[[Plaza de Toros de Valencia]]'' costruita tra il [[1850]] e il [[1860]]
File:Catedral valencia.jpg|[[Cattedrale di Santa Maria (Valencia)|Cattedrale di Santa Maria]]
File:VALENCIA ES Cathedral alabaster windows.jpg|La cattedrale (interno)
File:Torres de Serrano.JPG|''[[Torres de Serrans]]''
File:Torres de Quart.png|''[[Torres de Quart]]''
</gallery>
 
=== Architetture contemporanee ===
<gallery>
File:Valencia-L'Oceanogràfic2.jpg|L'[[Parco oceanografico di Valencia|Oceanogràfic]]
File:ValenciaHemisphere2corr.jpg|L'[[Hemisfèric]]
File:Puente de las flores (valencia).png|[[Puente de las Flores]]
File:Ciutat de les Arts i les Ciències - L'Umbracle.jpg|L'''[[Umbracle]]''
File:Valencia-L'Oceanogràfic.jpg|Entrata del [[Parco oceanografico di Valencia|Parco Oceanografico]]
File:Valencia ES L Hemisferic BIG.jpg|L'[[Hemisfèric]]
File:Puente de la Exposición (Calatrava).png|[[Puente de la Exposicion]]
File:IVAM 1.png|[[IVAM]]
File:Valencia Iberdrola.jpg|Modernissimo grattacielo in via de Menorca, sede dell'Iberdrola.
File:Ciudad de las Artes y las Ciencias, Valencia.jpg|Ciudad de las Artes y las Ciencias
</gallery>
 
== Lingue ==
Nella città sono [[lingua ufficiale|ufficiali]] due [[Lingua (linguistica)|lingue]], il [[Lingua spagnola|castigliano]] (o spagnolo) e il [[valenziano]], il nome storico e ufficiale utilizzato dalla [[Comunità Valenzana]] per definire la varietà della [[lingua catalana]] utilizzata. La distinzione tra valenziano e [[lingua catalana|catalano]] è meramente politica: infatti secondo l'Accademia della Lingua Catalana il valenziano è una varietà del catalano strettamente imparentata alle parlate occidentali ([[Provincia di Lleida]] e della parte meridionale di quella di [[provincia di Tarragona|Tarragona]]) di tale lingua. Nonostante tale diatriba storica, c'è una buona parte di valenziani che rivendica storicamente la nascita del Catalano come lingua cronologicamente successiva al valenziano stesso. A causa della pressione politica e demografica del passato, il castigliano è predominante, ad eccezione delle zone circostanti l'area metropolitana della [[provincia di Valencia]] dove è parlato regolarmente. Nonostante ciò, il governo locale incoraggia l'uso della lingua locale. Ad esempio, tutti i cartelli nella [[Metropolitana di Valencia|metropolitana]] (gestita dalla [[Ferrocarrils de la Generalitat Valenciana]]) sono scritti in valenziano, con la traduzione in castigliano scritta sotto, nelle scuole di Valencia la lingua "madre" è insegnata regolarmente a tutti i bambini fin da piccoli.
 
Esistono anche due canali televisivi che trasmettono in valenziano: Canal 9 (Canal Nou) e Punt Dos.
 
== Gastronomia ==
[[File:Paella hirviendo.jpg|thumb|right|200px|Una ''paella'' in cottura.]]
Il piatto più noto della cucina valenciana è la [[paella]]. Si tratta di una preparazione a base di [[Riso (alimento)|riso]], [[Crocus sativus|zafferano]] e [[olio d'oliva]], che prende il nome dal recipiente di metallo in cui viene cotta, detto in valenziano ''paella''. Questo piatto, che internazionalmente viene associato alla [[cucina spagnola]], è originario proprio di Valencia, e si è diffuso nel resto della Spagna solo a partire dalla fine del [[XIX secolo]]. Ne esistono ormai numerose varianti, ma la ricetta tradizionale, che ha preso il nome di "paella alla valenciana", è condita con carne ([[Gallus gallus domesticus|pollo]] e [[coniglio]]) e verdure ([[pomodoro]] e [[fagiolino|fagiolini]]).
 
Un'altra specialità tipica di Valencia è l'horchata, una bevanda rinfrescante preparata con [[acqua]], [[zucchero]] e ''chufa'', un tubercolo di una pianta, il [[Cyperus esculentus]], diffusa nella piana di Valencia. Tradizionalmente si consuma come spuntino assieme a un paio di ''[[fartons]]'', biscotti tipici di forma allungata. Viene servita nella maggior parte dei bar, nei chioschi ambulanti, nonché in locali dedicati detti appunto ''horchaterías'': l'originale e migliore horchata è possibile degustarla in una delle numerosissime horchaterie (la più famosa è "Daniel") di Alboraya, una piccola cittadina adiacente a Valencia.
 
Esiste anche l'[[Agua de Valencia]], che letteralmente significa "acqua di Valencia", in realtà è un [[cocktail]] a base di succo d'[[arancia]], ''cava'' (lo [[spumante]] spagnolo) e [[vodka]].
 
== Sport ==
Il [[calcio (sport)|calcio]] è lo sport più popolare. Due sono le squadre principali della città, che giocano in due [[stadi]] differenti. La più antica è il [[Levante Unión Deportiva]], fondata nel [[1909]], che disputa le partite interne nel campo "Ciutat de Valencia"; per i risultati conseguiti, tuttavia, viene posta in secondo piano, a favore dell'altra, il [[Valencia Club de Fútbol]]. Quest'ultima compagine ha il suo quartier generale nello stadio "Mestalla"; vanta nel suo ''palmarès'' 6 titoli di [[Campionato di calcio spagnolo|Liga]], 7 [[Copa del Rey|Coppe del Re]] e 7 [[coppe europee]].
 
Dalla sezione [[pallacanestro]] del Valencia CF nel [[1986]] nacque il [[Valencia Basket Club]], sponsorizzato Power Electronics, che milita nella [[Liga ACB]] spagnola. Ha in bacheca una [[Copa del Rey (pallacanestro)|Coppa del Re]] e una [[Coppa ULEB]].
 
Valencia ha ospitato nel [[2007]] la trentaduesima edizione dell'[[America's Cup]] di vela. Con oltre 150 anni di storia, è il trofeo sportivo più antico del mondo e riunisce l'eccellenza del mondo della [[Vela (sport)|vela]]. La sede è stata scelta soprattutto per il concreto impegno dagli enti locali e nazionali, fattisi garanti della realizzabilità delle strutture idonee; la città è stata così preferita ad altre candidate come [[Napoli]] e [[Marsiglia]]. Tra il [[2004]] e il 2007, grazie alle regate della [[Louis Vuitton Cup]], i migliori equipaggi velici del mondo si sono affrontati nelle acque del porto di Valencia. Il vincitore di questa competizione, l'[[Emirates Team New Zealand]], ha poi affrontato il detentore del trofeo, l'equipaggio [[Svizzera|svizzero]] di [[Alinghi]], senza peraltro riuscire a sconfiggerlo.
 
A circa 20&nbsp;km da Valencia sorge l'[[Circuito di Valencia|autodromo "Ricardo Tormo"]], che ospita gare del [[campionato del mondo superbike]], [[motomondiale]], test di [[Formula 1]] e altri campionati minori di auto e moto.
 
Il 24 agosto 2008 la città ha ospitato il suo primo Gran Premio d'Europa di [[Formula 1]], su un circuito cittadino ricavato dalle strade nella zona del porto, con i box localizzati presso gli hangar utilizzati dalle squadre della [[Louis Vuitton Cup]] e della [[XXXII America's Cup]].
 
Ci sono tre club cittadini che giocanno rugby, [[Les Abelles]] che gioca nella División de Honor, la serie A del rugby in Spagna; il [[Cau Valencia]] che gioca nella serie B del rugby spagnolo. Un altro club cittadino è il [[Club de Rugby San Roque]].
 
Soprattutto nei paesi di provincia è famoso lo sport popolare e antico chiamato Trinquete o Pilota Valenciana. Vi sono altre varianti chiamate Raspall e Escala i Corda, con regole simili al Tennis e allo Squash, che si giocano o singolarmente o a coppia.
 
== Gemellaggi ==
Valencia è gemellata con:<ref>{{cita web|url=http://www.valencia.es/ayuntamiento/rinternacionales_accesible.nsf/vDocumentosTituloAux/D80022569C2533B9C12571F100285E72?OpenDocument&bdOrigen=ayuntamiento/rinternacionales_accesible.nsf&idapoyo=&lang=1&nivel=2|titolo=città gemellate con Valencia|accesso=20 dicembre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Bologna|1976}}<ref>[http://www.comune.bologna.it/relazioni-internazionali/gemellaggi.php Gemellaggi del Comune di Bologna]</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Magonza|1976}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti|Sacramento (California){{!}}Sacramento|1989}}
* {{Gemellaggio|Ucraina|Odessa|1982}}
* {{Gemellaggio|Venezuela|Valencia (Venezuela){{!}}Valencia|1982}}
* {{Gemellaggio|Messico|Veracruz|1984}}
* {{Gemellaggio|Italia|Reggio Emilia}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Valencia (capital)|wikt}}
{{Interprogetto/notizia|Almeno 30 morti a Valencia in un incidente della metropolitana|data=3 luglio 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Benedetto XVI è a Valencia per il V incontro mondiale delle famiglie|data=8 luglio 2006}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.cac.es Città delle Arti e delle Scienze]
* [http://www.xarxamuseus.com/prehistoria Museo de Prehistoria de Valencia]
 
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[[Categoria:Valencia| ]]
[[Categoria:Comuni della comunità Valenciana]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Valencia]]
 
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