Algeria e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 1: differenze tra le pagine

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|paginaBandiera = Bandiera algerina
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|paginaStemma = <!-- pagina di dettaglio dello stemma - senza parentesi quadre -->
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|motto = "Dal popolo, per il popolo"
|lingua = [[Lingua araba|arabo]]
|altrelingue = [[lingua berbera|tamazight]] e [[lingua francese|francese]]
|capitale = [[Algeri]]
|capitaleAbitanti = 1.507.241
|capitaleAbitantiAnno = 1987
|governo = [[Repubblica (forma statuale)|repubblica]]
|presidente = [[Abdelaziz Bouteflika]]
|primoMinistro = [[Ahmed Ouyahia]]
|indipendenza = Dalla [[Francia]] il [[5 luglio]] [[1962]]
|ingressoONU = [[8 ottobre]] [[1962]]
|superficieTotale = 2.381.741
|superficieOrdine = 11
|superficieAcqua = trascurabile
|popolazioneTotale = 33.190.000
|popolazioneAnno = 2007
|popolazioneOrdine = 34
|popolazioneDensita = 13,3
|continente = [[Africa]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] +1 ([[CET]])
|valuta = [[Dinaro Algerino]]
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L''''Algeria''' (pronuncia: {{IPA|alʤe'ria}}), ufficialmente '''Repubblica Democratica Popolare di Algeria''', in berbero "Dzair" è uno [[stato]] dell'[[Africa]] del [[nord]], appartenente al [[Maghreb]], parzialmente occupato dal [[deserto del Sahara]]. La sua [[capitale (città)|capitale]], [[Algeri]], è eccentrica rispetto alla totalità del [[territorio]] e si situa all'estremo nord: da essa deriva il nome del paese.
 
Secondo paese del [[continente]] per [[superficie]], confina a nord con il [[mar Mediterraneo]], mentre le frontiere terrestri si dividono con la [[Tunisia]] a nord est, [[Libia]] a [[est]], [[Niger]] a sud est, [[Sahara occidentale]], [[Mauritania]] e [[Mali]] a sud ovest, per terminare con il [[Marocco]] ad [[ovest]].
 
L'Algeria è membro dell'[[Unione Africana]] e della [[Lega araba]] praticamente dal momento della sua [[indipendenza]] dalla [[Francia]] nel [[1962]], fa parte dell'[[OPEC]] dal [[1969]] e ha contribuito fattivamente alla creazione, nel [[1988]], dell'[[Unione del Maghreb Arabo]] (UMA).
 
[[Costituzione|Costituzionalmente]], l'Algeria è definita come un paese (nell'ordine) [[islam|musulmano]], [[paesi arabi|arabo]] e [[berberi|amazigh (berbero)]].
 
==Geografia==
{{vedi anche|Geografia dell'Algeria}}
===Morfologia===
I confini dell'Algeria includono un'ampia regione di [[Sahara]], che in epoca [[colonialismo|coloniale]] ebbe una amministrazione indipendente. La zona più vitale del paese è certamente il [[Maghreb]], che costituisce un settimo del territorio nazionale. Nel Maghreb confluiscono due sistemi di rilievi e pieghe, formatisi in due fasi dell'[[orogenesi]] alpina: l'[[Atlante del Tell]] e l'[[Atlante sahariano]].
 
L'Atlante del Tell (detto anche Atlante Telliano o semplicemente Tell) risale al [[Pliocene]]. È costituito da diverse [[catena montuosa|catene montuose]] discontinue, in cui spiccano massicci [[calcare]]i. Lungo la costa, le catene del Tell sono orientate da ovest-sud-ovest a est-nord-est
e definiscono la morfologia del litorale, caratterizzato da [[promontorio|promontori]] rocciosi e brevi spiagge. Le massime cime del Tell si trovano nell'[[Ouarsenis]] (1983 m), nel [[Babor]] (2004 m) e nella [[Djurdjura]] (2308 m), che si ergono nelle zone della [[Piccola Cabila|Piccola]] e [[Grande Cabila]]. Nelle zone più depresse del Tell ci sono zone pianeggianti; alcuni esempi sono la piana dietro [[Algeri]], le pianure di [[Annata]] e [[Orano]], la valle fluviale dello [[Cheliff]].
 
[[Immagine:Hoggar4.jpg|thumb|250px|Sahara algerino]]
L'Atlante Sahariano, più antico del Tell ([[Paleozoico]]), ha subito fenomeni erosivi più significativi e raggiunge quindi altitudini inferiori. Le brevi catene di [[Ksour]], [[Amour]], [[Ouled]] e [[Nanil]] non oltrepassano i 2000 m di altezza. Fanno eccezione i massicci dell'[[Aurès]] (2328 m) e dell'[[Ahaggar]] (3000 m). All'interno si trova una successione di [[altopiano|altopiani]] che variano in altezza fra i 600 e i 1200 m; più estesi a ovest, a est si uniscono alle catene del Tell per proseguire verso la Tunisia. Geomorfologicamente, l'Atlante Sahariano è caratterizzato da uno zoccolo archeozoico di rocce cristalline (predominanti [[micascisto|micascisti]] e [[gneiss]]). A più riprese il mare è penetrato nella zona, per cui le rocce più antiche sono coperte da strati sedimentari calcarei, [[arenaria|arenarie]] e [[argilla|argille]]. Lo zoccolo cristallino emerge invece in corrispondenza dell'Ahaggar, che a tratti appare coperto da formazioni laviche [[basalto| basaltiche]]. L'importante degradazione meteorica subita dalla regione, e la conseguente frammentazione delle rocce superficiali, hanno portato a una morfologia [[deserto|desertica]] fra le più peculiari del mondo, con superfici rocciose erose dal vento ([[Hamad di Tademait]]) alternate ad aree sabbiose ([[Grande Erg Occidentale]] e [[Grande Erg Orientale|Orientale)]] e ciottolose.
[[Immagine:IssaouaneErg Algeria ISS010-E-13539.jpg|thumb|250px|Le dune di Issaouane fotografate dagli astronauti di una missione spaziale]]
 
=== Idrografia ===
La rete idrografica algerina è quasi interamente limitata al Maghreb, e anche qui è piuttosto povera. I [[fiume|fiumi]] che sboccano nel [[Mediterraneo]] (per esempio [[Tafna]], [[Chelif]], [[Soummam]], [[Oued el-Kebir]]) hanno corso perenne, ma sono piuttosto brevi. Il fiume più lungo che nasce in Algeria, la [[Medjerda]], scorre però quasi interamente in [[Tunisia]], dove pure si trova la sua foce.
 
Gli altopiani sono spesso bacini chiusi endoreici e ospitano laghi salati, alimentati anche dai corsi d'acqua dell'Atlante Sahariano. Oltre ad alimentare i laghi salati dell'entroterra, i fiumi dell'Atlante Sahariano formano numerose [[oasi]] pedemontane.
 
===Clima===
Pur appartenendo all'area [[clima mediterraneo|climatica mediterranea]], il Maghreb esibisce le caratteristiche tipiche di questo clima solo sulla costa. Ad [[Algeri]], per esempio, la temperatura media annua si aggira sui 18 °C (media invernale 12 °C, estiva 24 °C) mentre presso l'alto [[Cheliff]] si registrano gelate invernali e temperature estive fino a 47 °C. Le precipitazioni sono in gran parte determinate dall'interazione fra le masse d'aria oceaniche, umide, e quelle secche continentali, di provenienza sahariana. Sul versante esterno del Tell, in alcune zone, cadono fino a 1000 mm di pioggia annua; negli altopiani interni i valori scendono a 300-400, per risalire solo sui pendii dell'[[Atlante sahariano]]. Nella zona sahariana il clima è estremamente arido, con [[escursione termica|escursioni termiche]] sia stagionali che giornaliere fortissime. Le precipitazioni sono inferiori ai 10 mm annui, con poche eccezioni (per esempio l'Ahaggar, con 200 mm).
 
====Temperatura e precipitazioni ====
 
[[Immagine:Algeria Clima.png|center|frame|Temperature e precipitazioni mensili]]
 
== Popolazione ==
=== Demografia ===
[[Immagine:Algeria demography.png|centre|500px|thumb|Crescita demografica in Algeria dal 1961 al 2003]]
 
=== Etnie ===
*arabi
*berberi ([[cabili]], [[tuareg]])
*altri
 
=== Lingue ===
L'[[Lingua araba|arabo]] è la lingua ufficiale. La [[lingua cabila]], parlata dal 35,7% della popolazione soprtatutto nella regione [[Cabilia]] e nel nord. [[lingua berbera|tamazight]] parlata dal 50,3% della popolazione, è anch'essa lingua nazionale, ma non ufficiale. Il [[lingua francese|francese]], nonostante non gli sia stato riconosciuto uno stato di ufficialità, è usato spesso dall'amministrazione e costituisce una seconda lingua di uso corrente per gran parte degli algerini. L'[[lingua italiana|italiano]] fu parlato durante la colonia francese da circa 50.000 [[Italo-algerini|italiani emigrati in Algeria]], specialmente ad Algeri.
pero
 
=== Religioni ===
*[[Islam]]
*[[Chiesa cattolica in Algeria]]
 
== Storia ==
=== Fino all'islamizzazione ===
Abitata fin dai progenitori dell'uomo, nella [[preistoria]], la regione dell'Algeria era una [[savana]], abitata da popolazioni di cacciatori-raccoglitori, fino al passaggio all'economia di produzione (allevatori-agricoltori) tipica del [[Neolitico]] (VI millennio a.C.?), come attestano numerose [[pittura rupestre|pitture rupestri]], ad esempio nel [[Tassili n'Ajjer]] (estremo sud-est dell'Algeria), oggi [[parco nazionale]].
 
Successivamente si stanziarono nell'area antiche popolazioni [[berberi|berbere]] come i [[Numidi]] (a est), i [[Mauretania|Mauri]] (a ovest) e i [[Getuli]], tutti antenati degli attuali [[berberi]]. Gli antichi algerini comprendevano gruppi sia stanziali che [[nomadismo|nomadi]], erano organizzati in [[tribù]] [[patriarcato|patriarcali]] e seguivano la religione [[animismo|animista]]. Come in altre parti dell'Africa, anche in [[Mauritania]] e [[Numidia]] le tribù si unirono formando talvolta veri e propri regni.
 
[[Immagine:Roman Arch of Trajan at Thamugadi (Timgad), Algeria 04966r.jpg|thumb|left|250px|Arco romano di Traiano]]
La maggior parte delle informazioni che abbiamo su di essi provengono da [[iscrizione funeraria|iscrizioni funerarie]] di età [[Antica Roma|romana]], ma sono sopravvissute anche molte costruzioni indigene, come le cosiddette [[tomba a ciuffo|tombe a ciuffo]] e alcuni siti archeologici, come [[Cirta]] ([[Costantina]]), Cuicul ([[Djémila]]) e il mausoleo dei re di Mauritania (vicino a [[Tipasa]]). Più recenti (età romano-cristiana o epoche successive) sono invece i [[dolmen]], i [[cromlech]] e i [[menhir]].
 
Dal [[VI secolo a.C.]], i popoli dell'antica Algeria entrarono in rapporti alternatamente conflittuali e collaborativi con la ex-[[Colonia (insediamento)|colonia]] [[fenici]]a di [[Cartagine]], che tendeva a espandere il proprio dominio lungo la costa mediterranea. Quando questa entrò in guerra con [[Roma]], anche i Mauritani e soprattutto i Numidi si trovarono coinvolti: il re numida [[Massinissa]] fu il principale alleato di Roma in Africa. Vinta Cartagine, dalla metà del [[II secolo a.C.]] l'alternarsi di collaborazione e conflitto si replicò con Roma (specie sotto i re [[Giugurta]] di numidia e [[Bocco]] di Mauritania alla fine del II secolo); anche i Numidi, che opposero una strenua resistenza sotto il re [[Giuba I]], caddero tra il [[46 a.C.|46]] e il [[44 a.C.]] sconfitti dall'esercito di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] in quanto alleati di [[Pompeo]]. Tuttavia, la Numidia e la Mauritania restarono autonome, almeno nominalmente, con [[Giuba II]], fino al [[40 d. C.]], quando vennero integrate amministrativamente nell'Impero Romano. Oggi in Algeria restano numerosi siti archeologici romani: [[Tipasa]], [[Timgad]], [[Calama]], [[Tigzirt]], [[Ippona]], [[Tébessa]], [[Tidisse]], ... .
 
A partire dal [[II secolo]] d.C. e certamente dal [[256]] d.C.,la regione venne [[cristianesimo|cristianizzata]], presumibilmente a partire da [[Cartagine]] e dalle città della costa, e diede martiri e santi, il più famoso dei quali fu [[Agostino]], [[vescovo]] d'[[Ippona]]. All'inizio del [[IV secolo]], l'adesione dei berberi al [[donatismo]] fu finalizzata alla ribellione politica contro l'imperatore romano, ormai cristiano, che si spense solo con la dichiarazione d'[[eresia]] nel [[409]]. Agostino chiese per i donatisti un trattamento caritatevole, contribuendo a riportare la pace religiosa. Nel [[428]]-[[430]] la regione fu strappata al morituro [[Impero Romano d'Occidente]] dai [[Vandali]], barbari europei provenienti dalla Spagna, cristianizzati ma aderenti all'[[eresia]] di [[Ario]] (nel 430 morì Agostino), finché nel [[534]] non fu ripresa dall'[[Impero Romano d'Oriente]], ossia l'[[Impero Bizantino]].
 
=== Fino alla colonizzazione ===
Gli [[arabi]] giunsero per la prima volta nella zona nella seconda metà del [[VII secolo]] e non vi crearono insediamenti stabili fino all'[[VIII secolo|VIII]], anche per l'accanita resistenza dei berberi fino al [[708]]. Ancora nel [[IX secolo]] e [[X secolo]], i berberi aderiscono al [[Kharigismo]] come modo di opporsi politicamente agli arabi, e saranno sconfitti solo dagli [[Ziridi]], dinastia anch'essa berbera. L'influenza araba trasformò completamente la cultura della regione; si diffusero l'[[islam]] e la [[lingua araba]], e in seguito l'Algeria conobbe (insieme alla [[Tunisia]]) il dominio di una sequenza di dinastie arabe: gli [[Aghlabidi]] sunniti ([[IX secolo]]) e i [[Fatimidi]] sciiti ([[X secolo]]-[[XII secolo]]).
 
Questi ultimi furono seguiti dalla dinastia berbera degli [[Hammaditi]] ([[1014]]-[[1152]]), ramo degli [[Ziridi]] di Tunisia ([[972]]-[[1152]]), e dai berberi [[Zenata]] nell'ovest e sud dell'Algeria (e nord del [[Marocco]]), a cui succedettero alla fine del [[XI secolo]] gli [[Almoravidi]], una dinastia [[sanhadja]] (come gli Ziridi) originaria del sud del Marocco e più tardi imparentata con gli Zenata.
 
La ribellione degli [[Almohadi]] (d'origine Zenata) nacque in Marocco verso la metà del [[XII secolo]] e, conquistato il Marocco fra il [[1143]] e il [[1147]], occupa l'Algeria e la Tunisia nel [[1152]]. Sia gli [[Almoravidi]] che gli [[Almohadi]] furono anche signori di [[al-Andalus]], sviluppando perciò sia commercio che conflitti con la Spagna cristiana. Quando gli Almohadi caddero nel [[1269]] e il loro impero si frantumò, in Algeria si imposero e regnarono gli [[Abdelwadidi]] di [[Tlemcen]], una dinastia anch'essa di origine Zenata (ma l'est algerino era soggetto agli [[Hafsidi]] d'[[Ifriqiya]]).
 
Tuttavia, le dinastie eredi degli Almohadi furono soggetti in misura crescente alla pressione dei regni cristiani della riva nord del Mediterraneo occidentale, e in particolare della Spagna, frantumandosi e lasciando autonomia sulla costa ai [[pirati barbareschi|corsari]], con ciò rafforzando la determinazione spagnola. Per questa ragione, già nel [[1516]]-[[1518]] con [[Khayr al-Din]] Algeri accettò di diventare uno [[Stati barbareschi|Stato barbaresco]] (ossia berbero) soggetto all'[[impero ottomano]]. Lo [[stato barbaresco di Algeri]] perdurò fino al [[XIX secolo]]; a questo stato si può ricondurre la moderna identità nazionale algerina (precedentemente, l'Algeria non aveva mai avuto sorti indipendenti dai vicini Tunisia e [[Marocco]]). All'inizio del XIX secolo gli stati barbareschi furono oggetto di vittoriose azioni militari da parte dei vari paesi occidentali: [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Gran Bretagna]], [[Olanda]], e soprattutto [[Francia]].
 
===La colonizzazione francese===
[[Immagine:Bombardment of Algiers 1816.jpg|thumb|250px|Bombardamento di Algeri nel 1818]]
Nel [[1794]] il [[dey]] di Algeri aveva sostenuto la Francia repubblicana con alimenti il cui acquisto era stato finanziato da un prestito mai restituito. Inoltre, nel [[1827]] i francesi fortificarono un proprio deposito commerciale a [[la Calle]] in Algeria e il [[30 aprile]] il dey ebbe un acceso diverbio con il console francese. Con il pretesto dell'offesa, [[Carlo X]] di Francia decise a fini di politica sia interna che estera la conquista dell'Algeria. 37.000 uomini s'imbarcarono sulla flotta nel maggio [[1830]], sbarcarono a Sidi Ferruch il [[14 giugno]] e occuparono [[Algeri]] il [[5 luglio]].
 
Tuttavia, i francesi dovettero fronteggiare trent'anni di ostinata [[guerriglia]] per giungere a controllare tutto il paese. A ovest dal [[21 novembre]] [[1832]] l'[[emiro]] [[Abd el-Kader]] oppose una strenua resistenza contro gli invasori europei, punteggiata da trattati ([[Louis Alexis Desmichels|Desmichels]], [[24 febbraio]] [[1834]]; [[trattato della Tafna|della Tafna]], [[30 maggio]] [[1837]]) e di riprese delle ostilità ([[15 ottobre]] [[1839]]) fino alla resa ([[21 dicembre]] [[1847]]). A sud, i francesi controllano i limiti del Sahara nel [[1852]], con la presa di [[Laghouat]] e di [[Touggourt]], la capitolazione dei Beni-M’zab dello [[Mzab]] e quella del [[Souf]]. A est, in [[Cabilia]], [[Lalla Fadhma n'Soumer]] guida la resistenza dei berberi, fino alla sconfitta nella [[battaglia di Zaatcha]] (autunno [[1849]]) nell'[[Aurès]], alla progressiva presa di [[Costantina]], [[Piccola Cabilia]] e [[Grande Cabilia]] e infine alla cattura l'[[11 luglio]] [[1857]]; un'ultima rivolta cabila fu spenta 14 anni dopo, e alla fine del [[1871]] l'Algeria francese era "pacificata". Un milione di persone, un terzo della popolazione, era perito: il terreno era libero per la colonizzazione di massa.
 
Già il [[14 luglio]] [[1865]] [[Napoleone III]] attribuì il diritto alla nazionalità francese (su domanda) a tutti gli indigeni algerini tra le proteste dei coloni. Alla caduta di Napoleone), [[Adolphe Crémieux]] con il decreto del [[24 ottobre]] [[1870]] attribuì automaticamente la cittadinanza ai soli 37.000 ebrei d'Algeria. In questo modo si faceva spazio all'immigrazione dei profughi da [[Alsazia]] e [[Lorena]], spossessati dai tedeschi. Il [[28 giugno]] [[1881]] il ''code de l'[[indigénat]]'', valido per tutte le colonie e applicato dal [[1887]], completò la discriminazione contro i musulmani d'Algeria distinguendo tra cittadini (metropolitani) e sudditi (indigeni), questi ultimi privi di quasi tutti i diritti politici (in particolare, minoritari per legge nei consigli municipali), soggetti alla [[sharia]] anziché al ''[[codice civile|code civil]]'' e di fatto non tenuti, ad esempio, all'istruzione obbligatoria pubblica. Al contrario, già nel [[1889]] la cittadinanza francese fu concessa agli stranieri residenti, in gran parte coloni provenienti dalla [[Spagna]] o dall'[[Italia]] (come gli [[Italo-algerini]]), così da unificare tutti i coloni europei (''[[pieds-noirs]]'') nel consenso politico alla discriminazione. Fra il 1865 e il 1930 solo 3.600 musulmani algerini otterranno, rinunciando solennemente alla legge coranica, la cittadinanza. Non soddisfatte, le lobbies colonialiste non cessarono di domandare l'abrogazione del decreto Cremieux, che ottennero solo nel [[1940]] dal [[regime di Vichy]]. Solo dopo la [[seconda guerra mondiale]], il [[25 aprile]] [[1946]], la legge Lamine Guèye estese la cittadinanza francese a tutti i sudditi dell'impero coloniale.
 
I francesi ebbero sull'Algeria un'influenza [[politica]], [[cultura]]le e [[demografia|demografica]] che ha pochissimi paralleli nella [[storia del colonialismo in Africa]], tanto che nel [[1947]] l'Algeria sarebbe stata parificata al [[territorio metropolitano]] francese. Uno degli effetti più evidenti è la diffusione della lingua francese, che [[Kateb Yacine]] definì "bottino di guerra", ma che incontra oggi notevoli ostacoli per via di una rigida politica di [[arabizzazione]] da parte dei governi fin qui succedutisi al potere.
 
===La decolonizzazione===
{{Vedi anche|Guerra d'Algeria}}
I primi movimenti nazionalisti erano già sorti dopo la [[prima guerra mondiale]]. Il più noto e diffusa è il [[Partito del Popolo Algerino]] (PPA), fondato nel [[1937]] da [[Messali Hadj]]; messo fuorilegge dai francesi, fu rifondato nel 1946 con il nome di [[Movimento per il Trionfo della Libertà e della Democrazia]] (MTLD) dallo stesso Hadj, cui si accompagnava un'Organizzazione segreta (OS) dedita a sporadiche azioni armate. Nel periodo della [[seconda guerra mondiale]], come altrove in Africa, ancor più in Algeria si consolidò il sentimento nazionalista e [[indipendentismo|indipendentista]]. Nel [[1945]], i primi moti furono repressi duramente dai francesi in Cabilia.
 
[[Immagine:Six chefs FLN - 1954.jpg|left|200px|thumb|Sei capi del FLN subito prima del 1° novembre 1954. <small>In piedi da sinistra: [[Rabah Bitat]], [[Mostefa Ben Boulaïd]], [[Didouche Mourad]] e [[Mohamed Boudiaf]]; seduti: [[Krim Belkacem]] a sinistra e [[Larbi Ben M'Hidi]] a destra.</small>]]
Nel 1954 in Algeria vivevano 8 milioni di algerini musulmani (arabi e berberi) e 1 milione di "francesi d'Algeria" (''piéds-noirs'' e ebrei). Nel 1954 erano presenti diverse organizzazioni politiche indipendentiste, fra cui l'[[Union démocratique du manifeste algérien]] (UDMA) di [[Ferhat Abbas]] (che nel maggio 1955 si unirà al FLN), il [[Mouvement national algérien]] (MNA) socialdemocratico di Messali Hadj e l'Associazione degli ulema musulmani algerini. Tuttavia, il ruolo decisivo sarà giocato dalla più radicale, il [[Comitato Rivoluzionario d'Unione e d'Azione]] (CRUA), fondato nel marzo [[1954]] da [[Hocine Aït Ahmed]], [[Ahmed Ben Bella]], [[Krim Belkacem]], [[Mostefa Ben Boulaïd]], [[Larbi Ben M'Hidi]], [[Rabah Bitat]], [[Mohamed Boudiaf]], [[Mourad Didouche]] e [[Mohamed Khider]], molti dei quali provenivano dall'esperienza del PPA, del MTLD e soprattutto dell'OS. Mentre alcuni (Ben Boulaïd, Bitat, Belkacem, Didouche, Ben M'Hidi) erano a capo delle zone interne, altri (Ait Ahmed, [[Ben Bella]] e Khider) operavano dall'estero (per esempio dal [[Cairo]]) gestendo l'importazione clandestina di armi verso l'Algeria; Boudiaf coordinava le zone e presiedeva il CRUA.
 
Il [[10 ottobre]] dello stesso 1954 il CRUA decise di passare alle armi e formò il [[Fronte di Liberazione Nazionale]] (FLN), avente per obiettivo l'indipendenza, il cui esercito prese il nome di (ALN). La [[guerra civile]] esplose il [[1 novembre|primo di novembre]], simultaneamente ad un appello radiofonico al popolo algerino, allargandosi a macchia d'olio dalla Cabilia a tutto il paese. Essendo il FLN politicamente ancora minoritario, l'ALN basava la propria azione su azioni non solo di guerriglia ma anche di [[terrorismo]], così come d'altra parte fecero anche i francesi in diverse occasioni.
 
Nel gennaio [[1955]] morì in combattimento Didouche e in marzo fu arrestato Bitat, capo del FLN ad Algeri; prese le sue veci [[Abane Ramdane]], mandato dalla Cabilia; nel maggio l'UDMA aderì al FLN, isolando il pacifista MNA; il [[22 marzo]] [[1956]] morì Ben Boulaid. Nel settembre del 1955, l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] iniziò a occuparsi della situazione algerina e nel [[1956]], appena ottenuta l'indipendenza, Marocco e Tunisia tentarono una mediazione. Il [[10 agosto]] 1956 la [[Casbah]] di Algeri subì il primo attentato organizzato dai coloni (73 vittime); la risposta venne il [[30 settembre]] con il primo attentato nella parte europea della città (4 morti e 52 feriti). Il [[20 agosto]] 1956 il FLN tenne un congresso nella valle della [[Soummam]], in Cabilia, per porre le basi politiche dell'Algeria indipendente. A questo proposito, Ramdane, che aveva organizzato il congresso assieme a Ben M'Hidi, espresse chiaramente la necessità di subordinare il potere militare a quello politico. Altri membri dell'FLN (Ben Bella, Belkacem e altri) avevano però progetti diversi; Ramdane sarebbe stato assassinato il [[27 dicembre]] [[1957]] a [[Tetuan]] (Marocco). Il [[22 ottobre]] 1956 furono arrestati diversi capi dell'FLN (tra cui Ben Bella, Ait Ahmed, Khider, e Boudiaf) in seguito a un dirottamento dell'aereo che li portava a un incontro con il presidente della Tunisia e il re del Marocco. Il [[1° dicembre]] il generale [[Raoul Salan]] viene nominato a capo della regione militare d'Algeria. Il [[4 gennaio]] [[1957]] il presidente del consiglio francese [[Guy Mollet]] decise di affidare i pieni poteri civili e militari nel dipartimento di Algeri al generale [[Jacques Massu]], a far data dal 7. Quello stesso giorno, una nuova azione di polizia, passata alla storia come [[battaglia di Algeri]], fu intrapresa dai francesi per riprendere il controllo della città e privare la ribellione dei suoi leader (fra gli altri, Ben M'Hidi fu catturato il 16 febbraio, torturato e impiccato il 5 marzo); conclusasi l'8 ottobre, fu tecnicamente un successo. La resistenza tuttavia rimase attiva sulle montagne e soprattutto vinse la battaglia dell'opinione pubblica internazionale.
 
Nel [[1958]], anno di costituzione del [[Governo Provvisorio della Repubblica Algerina]] (GPRA) di [[Ferhat Abbas]] da parte del FLN, la questione algerina giunse a una svolta: approfittando di un'interminabile crisi di governo il [[13 maggio]] i vertici delle forze armate ad Algeri, Raoul Salan (esercito), [[Philippe Auboyneau]] (marina) e [[Edmond Jouhaud]] (aviazione), alleati ai coloni, presero il potere ad Algeri, seconda città di Francia, e il [[1° giugno]], di fronte al rischio di un [[colpo di stato]] a Parigi, il presidente della repubblica [[René Coty]] delegò i poteri al generale [[Charles de Gaulle]], eroe della [[seconda guerra mondiale]], che forma un governo di salute pubblica e annuncia una nuova costituzione, che verrà approvata con referendum popolare il [[28 settembre]]: dal crollo della [[quarta repubblica francese|IV repubblica]] nasce la [[quinta repubblica francese|V repubblica]]. Il [[21 dicembre]] De Gaulle sarà eletto presidente dai francesi.
 
Appena ricevuti i poteri dal Parlamento, il 4 giugno, De Gaulle aveva pronunciato un discorso ad Algeri, con l'affermazione ''Je vous ai compris'' e due giorni dopo a [[Mostaganem]] aveva gridato ''Vive l'Algérie française!''. A sorpresa, già il [[23 ottobre]] De Gaulle propose una "pace dei coraggiosi", rifiutata dal FLN e a dicembre rimosse Salan. Un anno dopo, il [[16 settembre]] [[1959]] De Gaulle riconobbe pubblicamente il diritto all'[[autodeterminazione]] degli algerini, provocando tra l'altro gravissimi disordini e proteste da parte dei cittadini francesi in Algeria (le cosiddette "[[giornate delle barricate]]", del gennaio [[1960]]); con il suo intervento diretto, De Gaulle ottenne la fedeltà dei militari e fece così fallire politicamente le proteste. Il [[3 dicembre]] 1960 il generale Raoul Salan, il deputato [[Pierre Lagaillarde]] (guida dei coloni nel maggio 1958 e nel gennaio 1960), [[Jean-Jacques Susini]] e [[Joseph Ortiz]] fondarono l'[[Organizzazione dell'Armata Segreta]] (OAS). L'[[8 gennaio]] [[1961]], un referendum tra i francesi della madrepatria convocato da De Gaulle riconobbe il diritto all'autodeterminazione dell'Algeria. Di conseguenza si organizzarono e tennero gli incontri franco-algerini di [[Évian-les-Bains|Evian]]. In reazione a questi fatti, da un lato l'OAS firmò la sua prima azione pubblica l'11 marzo, dall'altro, dal 21 al 26 aprile fu tentato un [[colpo di stato]] ad Algeri, guidato da quattro generali in pensione (Salan, Jouhaud, Challe e Zeller), che fallì anche grazie a un discorso televisivo del presidente De Gaulle in divisa da generale il [[23 aprile]]. In seguito a questo fallimento Salan entrò in clandestinità e prese forza l'OAS, che si oppose al GPRA, mettendo in atto diverse azioni terroristiche, soprattutto verso i francesi favorevoli all'autodeterminazione e verso civili musulmani, culminanti nella insurrezione di Bab el-Oued ([[13 marzo]] 1962) e nell'operazione Rock'n'Roll ([[15 marzo]] 1962).
 
Il conflitto si concluse il [[19 marzo]] [[1962]] con un trattato firmato ancora a Evian, che prevedeva il cessate-il-fuoco e la legalizzazione del FLN. I piani insurrezionali dell'OAS fallirono, così come i tentativi di impedire il rimpatrio dei coloni e, infine la politica della terra bruciata. Il 25 marzo Jouhaud venne arrestato a Orano e il 20 aprile Salan venne arrestato ad Algeri. 100.000 coloni lasciarono l'Algeria in maggio. Il 17 giugno Susini a nome dell'OAS firmò un accordo di cessazione delle ostilità contro il GPRA. In seguito a un [[referendum]] per l'autodeterminazione, tenutosi il [[1 luglio|1° luglio]] [[1962]] con esito positivo, il [[3 luglio]] la Francia dichiarò l'Algeria indipendente. Alla fine dell'anno restavano solo 100.000 "francesi d'Algeria", un decimo rispetto a solo 8 anni prima.
 
===L'Algeria indipendente ===
Immediatamente dopo aver ottenuto l'indipendenza, l'Algeria fu scossa dai conflitti interni fra le diverse fazioni che aspiravano al potere, in particolare tra il GPRA, più pluralista diretto da Abbas e Belkacem (sostenuto da Ait Ahmed, Bitat, Boudiaf), e l'esercito partigiano controllato da [[Ben Bella]], più militarista e dittatoriale (sostenuto da Khider). Nonostante questa crisi, il [[20 settembre]] [[1962]] si tennero le elezioni per l'Assemblea Costituente, da cui uscì vincitore lo stesso [[Ben Bella]], designato primo capo di governo dell'Algeria indipendente. Tra il 1962 e il 1963 furono vietati il Partito Comunista Algerino (PCA), ma anche le formazioni politiche di vecchi militanti del FLN come il Partito delle Rivoluzione Socialista (PRS) di Boudiaf e il Fronte delle Forze Socialiste (FFS) di Ait Ahmed.
 
L'[[8 settembre]] [[1963]], l'Assemblea Costituente emise una nuova [[Costituzione]] in cui l'Algeria veniva dichiarata [[repubblica presidenziale]], e [[Ben Bella]] divenne presidente. La manovra di [[Ben Bella]] fu vista da molte parti come il primo passo verso l'instaurazione di un [[regime]] militare e comunque a partito unico (il "nuovo" FLN). Un movimento armato ribelle, nato in Cabilia e guidato da Aït Ahmed, fu represso nel sangue. In seguito, [[Ben Bella]] mise in atto una serie di riforme di ispirazione [[socialismo|socialista]], tra cui la statalizzazione della terra.
 
Le risoluzioni finali del 3° congresso del FLN (aprile 1964) esimevano il presidente da ogni responsabilità sia verso il FLN sia verso l'Assemblea Nazionale. Ben Bella ne approfittò per cercare di isolare l'ormai troppo potente [[Houari Boumedienne]], primo vice-presidente e [[ministro della difesa]] e da sempre suo sostenitore, licenziando man mano i suoi seguaci fino al ministro degli esteri [[Abdelaziz Bouteflika]].
 
Il [[19 giugno]] [[1965]], il colonnello Boumedienne diede luogo a un [[colpo di stato]], appoggiato fra gli altri da Bitat, a cui seguirono violenti disordini, arresti in massa di militanti di sinistra, condanne all'esilio e la nascita di nuove organizzazioni armate antigovernative. Un primo tentativo di rovesciare Boumedienne ebbe luogo nel [[1967]], ma non ebbe successo. Boumedienne fece probabilmente uccidere dai servizi segreti Khider (in esilio in Spagna) nel [[1967]] e Belkacem (in esilio in Germania) nel [[1970]]. Sempre nel 1967, l'Algeria dichiarò guerra ad [[Israele]], prendendo così parte nella [[guerra arabo-israeliana]], anche se truppe algerine non entrarono di fatto mai in azione.
 
Boumedienne proseguì la politica socialista di [[Ben Bella]], statalizzando l'[[industria petrolifera]] nel [[1971]], per poi sviluppare ulteriormente la riforma agraria e istituire un servizio di assistenza nazionale. Il tutto, mantenendo il FLN come partito unico ma continuando a sottoporlo alle forze armate. Nel [[1976]], la costituzione venne modificata dichiarando ufficialmente l'Algeria stato socialista.
 
Alla morte di Boumedienne ([[27 dicembre]] [[1978]]) salì al potere [[Benjedid Chadli]], il più anziano in grado fra i militari, che instaurò un regime presidenziale con mandato quinquennale del presidente. Chadli (riconfermato nel [[1984]] e poi ancora nel [[1988]]) mise in atto una politica più moderata dei suoi predecessori, indebolendo il potere repressivo e cercando anche la riconciliazione fra i diversi gruppi politici algerini. Emarginò Bouteflika, fece rilasciare [[Ben Bella]], favorì il rientro di Ait Ahmed e portò avanti accordi con la Francia per favorire il ritorno in patria di 800.000 profughi che avevano lasciato il paese negli anni precedenti. Nella prima metà d'ottobre scoppiano dei moti popolari che accelerarono la democratizzazione. Nel [[1989]], la nuova costituzione introdusse numerose riforme in senso [[democrazia|democratico]]; per la prima volta nella storia dell'Algeria indipendente, divenne possibile formare partiti politici (precedentemente, l'FLN era l'unico partito legale).
 
===La guerra civile===
Nel [[1990]], le elezioni amministrative furono vinte con il 54% dal [[Fronte Islamico di Salvezza]] (FIS) di [[Abassi Madani]] e [[Ali Belhadj]], che, guidato da [[Abdelkader Hachani]] dopo l'arresto dei primi due, si aggiudicò anche il primo turno delle successive elezioni politiche ([[26 dicembre]] [[1991]]) in tutto il paese fuorché Algeri, il sud e l'est. Su 430 seggi 231 furono assegnati in questo modo: FIS 47,3% e 188 seggi, FLN 23,4% e 15, FFS 7,4% e 25, MSP 5,3% e 0, indipendenti 4,5% e 3, altre liste (tutte <3%) 12,1% e 0. Il secondo turno sarebbe stato un ballottaggio fra i due candidati più votati e avrebbe reso molto probabile una maggioranza dei due terzi al FIS, che avrebbe messo quest'ultimo in grado di modificare la costituzione laica.
 
L'[[11 gennaio]] [[1992]] l'esercito prese il potere con un colpo di stato, rendendo inevitabili le dimissioni del presidente, che Chadli annunciò alla televisione. Con questo brusco arresto al processo di democratizzazione messo in atto da Chadli, il controllo del paese passò nelle mani di una giunta militare ("Supremo Consiglio di Sicurezza") che affidò la gestione politico amministrativa ad un "Supremo Comitato di Stato" di cinque membri (un militare, due del FLN e due indipendenti) guidato, su richiesta dei militari, dal vecchio resistente [[Muhammad Boudiaf]], richiamato dall'esilio ma assassinato poi il [[29 giugno]] [[1992]] e succeduto da [[Ali Kafi]], fino a [[30 gennaio]] [[1994]]. Nel [[1993]] la giunta interruppe le relazioni diplomatiche con [[Teheran]].
 
Questi due anni furono un periodo di repressione, [[censura]] dell'informazione, e arresti di natura politica: sospese molte garanzie costituzionali, migliaia di militanti del FIS furono incarcerati; il [[4 marzo]] 1992 il FIS fu dissolto e nell'estate Madani e Belhadj furono condannati a 12 anni di carcere. L'immediata reazione islamista al colpo di stato fu la formazione del [[Movimento Islamico Armato]] (MIA) dedito alla guerriglia contro esercito e polizia nelle montagne e del più radicale [[Gruppo Islamico Armato]] (GIA) nelle città (soprattutto ad Algeri e dintorni), formato in gran parte da ex-volontari anti-russi in [[Afghanistan]] e poi anti-serbi in [[Bosnia]] e dedito al terrorismo contro i funzionari civili, gli intellettuali laici e i giornalisti. Più tardi, il MIA e altri gruppi minori presero il nome di AIS, per sottolineare la loro fedeltà politica al FIS, mentre il GIA ne era ormai autonomo e a sua volta subiva la scissione del qaedista [[Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento]] (GSPC).
 
Il 30 gennaio 1994 divenne Capo dello Stato il generale [[Liamine Zéroual]], già ministro della difesa dal luglio 1993, che favorì la riconciliazione, ottenuta anche grazie alla mediazione della [[Comunità di Sant'Egidio]], che il [[14 gennaio]] [[1995]] fece approvare un accordo fra tutti i partiti di opposizione laici e islamici, a cui aderì anche il FIS e a cui il governo rispose con un atto politico: l'indizione delle prime elezioni presidenziali pluraliste. Zéroual vinse le elezioni presidenziali del [[16 novembre]] 1995 con il 61,0% dei voti; [[Mahfoud Nahnah]], il candidato islamista moderato (MSP, in arabo HaMaS) ottiene il 25,3%, il candidato laicista (RCD) Saïd Saadi il 9,6%, un secondo candidato islamista (PRA) il 3,8%. Votò il 75% degli elettori, nonostante i tre partiti principali del 1992 avessero diffuso appelli all'astensione e il GIA minacce di morte. Tuttavia, i colloqui di pacificazione avviati da Zéroual con il FIS portarono alla rottura del GIA con l'AIS; e quindi anche fra il [[1994]] e il [[1998]] il paese fu scosso da numerosi attentati terroristici, la maggior parte dei quali indirizzati dal GIA contro gli stessi algerini: furono sterminati interi villaggi, soprattutto intorno ad Algeri, e uccisi, tra l'altro, molti dei pochi preti e frati [[cattolicesimo|cattolici]], ma anche svariati dirigenti dell'AIS. Le elezioni parlamentari del [[5 giugno]] [[1997]] videro la vittoria di un nuovo partito pro-militari (RND) che ottenne 156 seggi su 380 (MSP e FLN più di 60 ciascuno): i massacri del GIA fallirono il loro obiettivo politico e anzi favorirono la scissione fra GIA e GSPC nel 1998 e il cessate il fuoco unilaterale proclamato dall'AIS il [[24 settembre]] [[1997]]. Un governo di coalizione fu formato dai tre partiti principali siotto laguida del capo del RND [[Ahmed Ouyahia]].
 
A sorpresa, l'[[11 settembre]] 1998 Zéroual annunciò le dimissioni. Le elezioni presidenziali del [[15 aprile]] [[1999]] videro la vittoria di [[Abdelaziz Bouteflika]], erede politico di Boumedienne e tuttora presidente. I risultati ufficiali gli assegnarono il 74% dei voti, ma tutti gli altri candidati si erano ritirati prima delle votazioni citando il rischio di brogli. Il [[5 giugno]] l'AIS concordò il principio del proprio scioglimento e il [[16 settembre]] fu approvata con un referendum un'amnistia; l'AIS si sciolse il [[1° gennaio]] [[2000]], in cambio di una seconda e più ampia amnistia proclamata da Bouteflika il [[13 gennaio]] [[2000]]. Il GIA venne distrutto militarmente all'inizio del [[2002]]. Le elezioni parlamentari del [[30 maggio]] 2002 videro una partecipazione del 46,2% e il FLN vincere con 190 seggi su 380, il RND scendere a 47 seggi e il MSP a 38 (43 all'islamista MRN e 21 al Partito dei lavoratori), ma il governo di coalizione continuare. Madani e Belhadj furono liberati nel [[2003]] senza conseguenze. L'elezione presidenziale dell'[[8 aprile]] [[2004]] ha visto la rielezione di Bouteflika con l'85% e il sostegno dei due partiti principali. Del tutto isolato, il GSPC ha ufficialmente aderito ad Al Qaida nel gennaio [[2007]]. Le elezioni parlamentari del [[17 maggio]] 2007 (partecipazione 35,6%) hanno assegnato 136 seggi al FLN, 61 al RND, 52 al MSP, 26 al PT, 19 al RCD e 13 al FNA. Le elezioni locali si sono tenute il 29 novembre.
 
===Le richieste di democrazia===
La primavera del 2001 venne contrassegnata da grandi movimenti di piazza nella regione della [[Cabilia]], che —nati per protestare contro l'uccisione di un giovane in una caserma di gendarmeria— si estesero fino a reclamare maggiore libertà e democrazia. Questo movimento venne represso con estrema durezza: i gendarmi spararono sulla folla e oltre 100 persone rimasero uccise (la cosiddetta "[[primavera nera]]"). Le istanze della popolazione vennero raccolte in una piattaforma in 15 punti (la "[[piattaforma di El-Kseur]]"), in cui si richiedeva una maggiore democrazia e la fine dell'impunità per i colpevoli. Il governo non accolse le richieste, che vennero portate ad Algeri il [[14 giugno]] [[2001]] in quella che fu la più colossale manifestazione dopo l'indipendenza, con più di un milione di partecipanti. E in risposta a questo disinteresse la popolazione della Cabilia, auto-organizzata nelle originali strutture degli ''[[Aarch]]'' (confederazioni delle antiche tribù, basate sulla democrazia diretta) boicottò il voto in tutte le scadenze elettorali successive (le legislative del 30 maggio 2002, le amministrative del 10 ottobre 2002 e le presidenziali dell'8 aprile 2004), creando di fatto un fossato tra sé e il resto dello Stato algerino.
 
Anche se in seguito è ripresa, sia pure molto limitatamente, la partecipazione al voto anche in Cabilia, il problema della democratizzazione del paese rimane tuttora senza risposta<!-- , anche se il governo finge di ignorarle, presentandosi come l'unico baluardo alla violenza islamista, incurante di ogni critica al suo operato-->.
 
== Ordinamento dello stato ==
Secondo la [[Costituzione]] (del 1976, modificata nel 1979 ed emendata nel 1988, 1989 e 1996), l'Algeria è una [[repubblica presidenziale]] democratica, sebbene di fatto il ceto militare eserciti ancora una grande influenza. La costituzione consente libertà di organizzazione dei partiti politici, purché approvati dal [[Ministero dell'interno]] che verifica che non siano su base confessionale, linguistica, razziale o regionale e che non ammettano né la violenza né influenze straniere.
Il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale, diretto e segreto per un mandato di 5 anni non rinnovabile; è il capo
*dello Stato: firma i decreti presidenziali, nomina le alte cariche della repubblica, ha diritto di grazia e di commutazione della pena, assegna decorazioni;
*del Consiglio dei ministri: lo presiede, nomina e rimuove il primo ministro;
*del Supremo consiglio di sicurezza: è responsabile della difesa nazionale, anche come capo delle forze armate;
Inoltre
*guida la politica estera, conclude e ratifica i trattati internazionali;
*ha il diritto di organizzare e indire referendum.
 
Il [[potere esecutivo]] è ripartito tra Presidente e Primo Ministro. Quest'ultimo gestisce i rapporti del governo con il Parlamento in base a un programma di governo (se sfiduciato deve dimettersi, ma la sfiducia successiva a due primi ministri comporta lo scioglimento del parlamento) e gestisce l'attuazione delle norme e l'amministrazione pubblica.
 
Il [[potere legislativo]] è bicamerale asimmetrico: l'Assemblea popolare nazionale (''.'') conta 389 eletti a suffragio universale diretto per un mandato di 5 anni, mentre il meno potente Consiglio nazionale (''.'') conta 144 membri, 2/3 eletti indirettamente dagli eletti nei consigli locali e 1/3 designati dal presidente, per un mandato di 6 anni (rinnovato per metà ogni 3 anni). Il parlamento controlla l'azione del governo e approva le leggi; il diritto d'iniziativa legislativa spetta al capo del governo oltre che ai deputati (in numero minimo di 20).
 
Il [[potere giudiziario]] ... . I magistrati sono nominati dal Presidente.
 
=== Suddivisioni storiche e amministrative ===
L'Algeria è divisa in 48 ''[[wilaya]]'' ([[province dell'Algeria|province]])<!--, 553 [[daira]] ([[counties]]) and 1,541 [[baladiyah]]s ([[municipalities]]).
 
La provincia prende il nome dalla città che ne è il capoluogo<!--, così come le daira e le baladiyah prendono il nome dai loro capoluoghi.--> I wali sono nominati dal Presidente e rispondono al Ministro dell'interno.
[[Immagine:Algeria wilayas.png|thumb|280px|Province dell'Algeria numerate secondo l'ordine ufficiale]]
{| border="0"
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<br/><small>1</small> [[Adrar (provincia)|Adrar]]
<br/><small>2</small> [[Provincia di Chlef|Chlef]]
<br/><small>3</small> [[Laghouat (provincia)|Laghouat]]
<br/><small>4</small> [[Provincia di Oum el-Bouaghi|Oum el-Bouaghi]]
<br/><small>5</small> [[Batna (provincia)|Batna]]
<br/><small>6</small> [[Béjaïa (provincia)|Béjaïa]]
<br/><small>7</small> [[Biskra (provincia)|Biskra]]
<br/><small>8</small> [[Béchar (provincia)|Béchar]]
<br/><small>9</small> [[Blida (provincia)|Blida]]
<br/><small>10</small> [[Bouira (provincia)|Bouira]]
<br/><small>11</small> [[Tamanrasset (provincia)|Tamanrasset]]
<br/><small>12</small> [[Provincia di Tébessa|Tébessa]]
<br/><small>13</small> [[Provincia di Tlemcen|Tlemcen]]
<br/><small>14</small> [[Provincia di Tiaret|Tiaret]]
<br/><small>15</small> [[Tizi Ouzou (provincia)|Tizi Ouzou]]
<br/><small>16</small> [[Algeri (provincia)|Algeri]]
<br/><small>17</small> [[Djelfa (provincia)|Djelfa]]
<br/><small>18</small> [[Provincia di Jijel|Jijel]]
<br/><small>19</small> [[Provincia di Sétif|Sétif]]
<br/><small>20</small> [[Saida (provincia)|Saida]]
<br/><small>21</small> [[Provincia di Skikda|Skikda]]
<br/><small>22</small> [[Provincia di Sidi Bel Abbes|Sidi Bel Abbes]]
<br/><small>23</small> [[Annaba (provincia)|Annaba]]
<br/><small>24</small> [[Provincia di Guelma|Guelma]]
|
<br/><small>25</small> [[Provincia di Costantina|Constantina]]
<br/><small>26</small> [[Médéa (provincia)|Médéa]]
<br/><small>27</small> [[Mostaganem (provincia)|Mostaganem]]
<br/><small>28</small> [[M'Sila (provincia)|M'Sila]]
<br/><small>29</small> [[Provincia di Mascara|Mascara]]
<br/><small>30</small> [[Ouargla (provincia)|Ouargla]]
<br/><small>31</small> [[Orano (provincia)|Orano]]
<br/><small>32</small> [[Provincia di El Bayadh|El Bayadh]]
<br/><small>33</small> [[Provincia di Illizi|Illizi]]
<br/><small>34</small> [[Provincia di Bordj Bou Arreridj|Bordj Bou Arréridj]]
<br/><small>35</small> [[Boumerdès (provincia)|Boumerdès]]
<br/><small>36</small> [[Provincia di El Tarf|El Tarf]]
<br/><small>37</small> [[Tindouf (provincia)|Tindouf]]
<br/><small>38</small> [[Provincia di Tissemsilt|Tissemsilt]]
<br/><small>39</small> [[El Oued (provincia)|El Oued]]
<br/><small>40</small> [[Provincia di Khenchela|Khenchela]]
<br/><small>41</small> [[Provincia di Souk Ahras|Souk Ahras]]
<br/><small>42</small> [[Tipasa (provincia)|Tipasa]]
<br/><small>43</small> [[Mila (provincia)|Mila]]
<br/><small>44</small> [[Aïn Defla (provincia)|Aïn Defla]]
<br/><small>45</small> [[Provincia di Naâma|Naama]]
<br/><small>46</small> [[Aïn Témouchent (provincia)|Aïn Témouchent]]
<br/><small>47</small> [[Provincia di Ghardaïa|Ghardaïa]]
<br/><small>48</small> [[Provincia di Relizane|Relizane]]
|}
 
<!--=== Rivendicazioni territoriali, exclavi, enclavi, territori d'oltremare ecc. ===
(utilizzare il titolo idoneo per lo stato descritto)-->
 
=== Città principali ===
Le città più popolose dell'Algeria sono:
{| {{prettytable}}
|-----
|colspan="8" align="center" bgcolor="#FFA500" | '''Algeria'''
|-----
|rowspan="2" align="center" bgcolor="#98FB98" | '''n.''' || colspan="2" align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Nome''' || colspan="4" align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Abitanti''' || rowspan="2" align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Provincia'''
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|align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Traslitterazione''' || align="center" bgcolor="#98FB98" | '''in arabo''' || align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Cens. 1977''' || align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Cens. 1987''' || align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Cens. 1998''' || align="center" bgcolor="#98FB98" | '''Stima 2005'''
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|align="right" | 1. || [[Algeri]] (''Ledzayer'')|| align=right | الجزائر || align="right" | 1.523.000 || align="right" | 1.507.241 || align="right" | 1.519.570 || align="right" | 1.518.083 || [[Provincia di Algeri|Algeri]]
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|align="right" | 2. || [[Orano]] (''Wehrān'')|| align=right | وهران || align="right" | 491.901 || align="right" | 628.558 || align="right" | 692.516 || align="right" | 771.066 || [[Provincia di Orano|Orano]]
|-----
|align="right" | 3. || [[Costantina (Algeria)|Costantina]] (''Qsenṭīna'')|| align=right | قسنطينة || align="right" | 345.566 || align="right" | 443.727 || align="right" | 462.187 || align="right" | 507.224 || [[Provincia di Costantina|Costantina]]
|-----
|align="right" | 4. || [[Annaba]] (''<sup>c</sup>Annāba'')|| align=right | عنابة || align="right" | 255.938 || align="right" | 305.526 || align="right" | 348.554 || align="right" | 383.504 || [[Provincia di Annaba|Annaba]]
|-----
|align="right" | 5. || [[Batna]] (''Bātna'')|| align=right | باتنة || align="right" | 102.756 || align="right" | 181.601 || align="right" | 242.514 || align="right" | 317.206 || [[Provincia di Batna|Batna]]
|-----
|align="right" | 6. || [[Blida]] (''Blīda'')|| align=right | البليدة || align="right" | 136.033 || align="right" | 170.935 || align="right" | 226.512 || align="right" | 264.598 || [[Provincia di Blida|Blida]]
|-----
|align="right" | 7. || [[Sétif]] (''Sṭīf'')|| align=right | سطيف || align="right" | 129.754 || align="right" | 170.182 || align="right" | 211.859 || align="right" | 246.379 || [[Provincia di Sétif|Sétif]]
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|align="right" | 8. || [[Chlef]] (''Šlef'')|| align=right | الشلف || align="right" | 75.864 || align="right" | 129.976 || align="right" | 179.768 || align="right" | 235.062 || [[Provincia di Chlef|Chlef]]
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|align="right" | 9. || [[Djelfa]] (''Ež-Želfa'')|| align=right | الجلفة || align="right" | 47.435 || align="right" | 84.207 || align="right" | 154.265 || align="right" | 221.231 || [[Provincia di Djelfa|Djelfa]]
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|align="right" | 10. || [[Sidi bel Abbès]] (''Sīdī Bel <sup>c</sup>Abbās'')|| align=right | سيدي بلعباس || align="right" | 112.998 || align="right" | 152.778 || align="right" | 180.260 || align="right" | 208.498 || [[Provincia di Sidi bel Abbès|Sidi bel Abbès]]
|-----
|align="right" | 11. || [[Biskra]] (''Biskra'')|| align=right | بسكرة || align="right" | 90.471 || align="right" | 128.281 || align="right" | 170.956 || align="right" | 207.987 || [[Provincia di Biskra|Biskra]]
|-----
|align="right" | 12. || [[Tébessa]] (''Tebessa'')|| align=right | تبسة || align="right" | 61.063 || align="right" | 107.559 || align="right" | 153.246 || align="right" | 203.922 || [[Provincia di Tébessa|Tébessa]]
|-----
|align="right" | 13. || [[Tiaret]] (''Tiyāret'')|| align=right | تيارت || align="right" | 53.277 || align="right" | 95.821 || align="right" | 145.332 || align="right" | 198.213 || [[Provincia di Tiaret|Tiaret]]
|-----
|align="right" | 14. || [[Ouargla]] ([[lingua araba|ar.]] ''Wargla'', [[lingua berbera|berb.]] ''Wargren'')|| align=right | ورقلة || align="right" | 42.098 || align="right" | 81.721 || align="right" | 129.402 || align="right" | 183.238 || [[Provincia di Ouargla|Ouargla]]
|-----
|align="right" | 15. || [[Bugia (Algeria)|Béjaïa]] ([[lingua araba|ar.]] ''Bedžaya'', [[lingua berbera|berb.]] ''Bgayet'')|| align=right | بجاية || align="right" | 73.960 || align="right" | 114.534 || align="right" | 147.076 || align="right" | 182.131|| [[Provincia di Béjaia|Béjaia]]
|-----
|align="right" | 16. || [[Skikda]] (''Skikda'')|| align=right | سكيكدة || align="right" | 91.395 || align="right" | 128.747 || align="right" | 152.335 || align="right" | 178.687 || [[Provincia di Skikda|Skikda]]
|-----
|align="right" | 17. || [[Tlemcen]] (''Tilimsān'')|| align=right | تلمسان || align="right" | 109.408 || align="right" | 126.882 || align="right" | 155.162 || align="right" | 172.540 || [[Provincia di Tlemcen|Tlemcen]]
|-----
|align="right" | 18. || [[Bordj Bou Arreridj]] (''Burž Bū <sup>c</sup>Arīrīž'')|| align=right | برج بو عريريج || align="right" | 54.505 || align="right" | 84.264 || align="right" | 128.535 || align="right" | 167.230|| [[Provincia di Bordj Bou Arreridj|Bordj Bou Arreridj]]
|-----
|align="right" | 19. || [[Béchar]] (''Bešār'')|| align=right | بشار || align="right" | 72.790 || align="right" | 107.311 || align="right" | 131.010 || align="right" | 157.430 || [[Provincia di Béchar|Béchar]]
|-----
|align="right" | 20. || [[Médéa (città)|Médéa]] (''el-Mediya'')|| align=right | المدية || align="right" | 57.828 || align="right" | 84.792 || align="right" | 123.535 || align="right" | 155.852 || [[Provincia di Médéa|Médéa]]
|-----
|align="right" | 21. || [[Touggourt]] (''Tuggūrt'')|| align=right | تقورت || align="right" | 42.519 || align="right" | 70.645 || align="right" | 113.625 || align="right" | 153.624 || [[Provincia di Ouargla|Wargla]]
|-----
|align="right" | 22. || [[Jijel]] (''Žīžel'')|| align=right | جيجل || align="right" | 35.065 || align="right" | 62.793 || align="right" | 106.003 || align="right" | 148.901 || [[Provincia di Jijel|Jijel]]
|-----
|align="right" | 23. || [[Souk Ahras]] (''Sūq Ahrās'')|| align=right | سوق أهراس || align="right" | 52.144 || align="right" | 83.015 || align="right" | 115.882 || align="right" | 148.328 || [[Provincia di Souk Ahras|Souk Ahras]]
|-----
|align="right" | 24. || [[Mostaganem]] (''Mustaġānem'')|| align=right | مستغانم || align="right" | 85.059 || align="right" | 114.037 || align="right" | 124.399 || align="right" | 140.252 || [[Provincia di Mostaganem|Mostaganem]]
|-----
|align="right" | 25. || [[M'Sila]] (''El-Msīla'')|| align=right | المسيلة || align="right" | 33.642 || align="right" | 65.805 || align="right" | 99.855 || align="right" | 140.048 || [[Provincia di M'Sila|M'Sila]]
|-----
|align="right" | 26. || [[El Eulma]] (''El-<sup>c</sup>ulma'')|| align=right | العلمة || align="right" | 41.564 || align="right" | 67.933 || align="right" | 105.130 || align="right" | 139.808 || [[Provincia di Sétif|Sétif]]
|-----
|align="right" | 27. || [[Khenchela]] (''<u>Kh</u>enšla'')|| align=right | خنشلة || align="right" | 44.223 || align="right" | 69.743 || align="right" | 106.082 || align="right" | 138.754 || [[Provincia di Khenchela|Khenchela]]
|-----
|align="right" | 28. || [[Saida]] (''Sa<sup>c</sup>īda''))|| align=right | سعيدة || align="right" | 55.855 || align="right" | 80.825 || align="right" | 110.865 || align="right" | 136.856 || [[Provincia di Saida|Saida]]
|-----
|align="right" | 29. || [[Ain Oussera]] (''<sup>c</sup>Ayn Wessāra'')|| align=right | عين وسارة || align="right" | 17.173 || align="right" | 44.270 || align="right" | 82.435 || align="right" | 134.174 || [[Provincia di Djelfa|Djelfa]]
|-----
|align="right" | 30. || [[El Oued]] (''El-Wād'')|| align=right | الوادي || align="right" | 47.173 || align="right" | 72.065 || align="right" | 104.801 || align="right" | 133.933 || [[Provincia di El Oued|El Oued]]
|-----
|align="right" | 31. || [[Guelma]] (''Galma'')|| align=right | قالمة || align="right" | 56.106 || align="right" | 77.821 || align="right" | 108.734 || align="right" | 133.127 || [[Provincia di Guelma|Guelma]]
|-----
|align="right" | 32. || [[Ghardaia]] (ar. ''Ġardāya'', berb. ''Taġerdayt'')|| align=right | غرداية || align="right" | 70.508 || align="right" | 89.415 || align="right" | 110.724 || align="right" | 127.172 || [[Provincia di Ghardaia|Ghardaia]]
|-----
|align="right" | 33. || [[Relizane]] (''Ġelīzān'')|| align=right | غليزان || align="right" | 55.450 || align="right" | 80.091 || align="right" | 104.285 || align="right" | 126.794 || [[Provincia di Relizane|Relizane]]
|-----
|align="right" | 34. || [[Laghouat]] (''Laġwāṭ'')|| align=right | الأغواط || align="right" | 40.156 || align="right" | 67.214 || align="right" | 96.342 || align="right" | 126.291 || [[Provincia di Laghouat|Laghouat]]
|-----
|align="right" | 35. || [[Bordj el Kiffan]] (''Burž el-Kīfān'')|| align=right | برج الكيفان || align="right" | 46.590 || align="right" | 61.035 || align="right" | 98.135 || align="right" | 122.875|| [[Provincia di Algeri|Algeri]]
|-----
|align="right" | 36. || [[Bou Saâda]] (''Bū Sa<sup>c</sup>da'')|| align=right | بو سعدة || align="right" | 46.760 || align="right" | 66.688 || align="right" | 97.031 || align="right" | 121.301|| [[Provincia di M'Sila|M'Sila]]
|-----
|align="right" | 37. || [[Bab Ezzouar]] (''Bāb Ez-Zwār'')|| align=right | باب الزوار || align="right" | 7.100 || align="right" | 55.211 || align="right" | 92.200 || align="right" | 115.444 || [[Provincia di Algeri|Algeri]]
|-----
|align="right" | 38. || [[Messaad]] (''Mes<sup>c</sup>ad'')|| align=right | مسعد || align="right" | 19.885 || align="right" | 47.460 || align="right" | 75.533 || align="right" | 114.625 || [[Provincia di Djelfa|Djelfa]]
|-----
|align="right" | 39. || [[Barika]] (''Barīka'')|| align=right | بريكة || align="right" | 26.315 || align="right" | 56.488 || align="right" | 80.618 || align="right" | 114.547 || [[Provincia di Batna|Batna]]
|-----
|align="right" | 40. || [[Ain el Beida]] (''<sup>c</sup>Ayn el-Bīḍa'')|| align=right | عين البيضاء || align="right" | 42.578 || align="right" | 61.997 || align="right" | 90.560 || align="right" | 114.107 || [[Provincia di Oum el Bouaghi|Oum el Bouaghi]]
|-----
|align="right" | 41. || [[El Chroub]] (''El-<u>Kh</u>rūb'')|| align=right | الخروب || align="right" | 14.962 || align="right" | 42.261 || align="right" | 65.344 || align="right" | 103.995 || [[Provincia di Costantina|Costantina]]
|}
<!--=== Istituzioni ===
Spiegazione...
 
==== Ordinamento scolastico ====
==== Sistema sanitario ====
==== Forze armate ====-->
 
=== Istituzioni ===
== Politica ==
[[Immagine:Abdelaziz Bouteflika 2001.jpg|thumb|250px|[[Abdelaziz Bouteflika]], attuale Presidente dell'Algeria]]
=== Politica interna ===
====Elezioni presidenziali del 16 novembre 1995====
votanti 75%
*Liamine Zéroual (FLN) 61,0%
*Mahfoud Nahnah MSP-HaMaS 25,3%
*Saïd Saadi RCD 9,6%
*... PRA 3,8%
====Elezioni parlamentari del 5 giugno 1997====
*RND 156
*MSP 60+
*FLN 60+
*altri 100-
*totale 380
====Elezioni presidenziali del 15 aprile 1999====
*Abdelaziz Bouteflika 74%
====Elezioni parlamentari del 30 maggio 2002====
votanti 46,2%
*FLN 190
*RND 47
*MRN 43
*MSP 38
*PT 21
*altri 41
*totale 380
====Elezioni presidenziali del 8 aprile 2004====
*Abdelaziz Bouteflika 85%
====Elezioni parlamentari del 17 maggio 2007====
votanti 35,6%
*FLN 136
*RND 61
*MSP 52
*PT 26
*RCD 19
*FNA 13
*altri 73
*totale 380
 
=== Politica estera ===
====Organismi internazionali====
Fa parte della [[Lega Araba]] ([[1962]]), dell'[[Unione del Maghreb Arabo]] ([[1989]]), dell'[[Organizzazione della Conferenza Islamica]] ([[1969]]), del [[Movimento dei Non-Allineati]] e dell'[[OPEC]] ([[1969]])
== Economia ==
=== Agricoltura ===
L'agricoltura,condizionata dalla bassa produttività,non ha un ruolo importante nell'economia algerina:più della metà del fabbisogno alimentare viene importato.
Le principali coltivazioni forniscono grano,orzo,avena,patate,olive,uva,arance e datteri.Alla base dell'allevamento stanno ovini e caprini,ma anche bovini,cammelli e volatili.La silvicoltura fornisce legna,cortecce per la concia delle pellie sughero.
Importante la pesca:la flotta algerina cattura tonno,pesce spada,sardine,acciughe e crostacei.
 
=== Terziario ===
=== Trasporti ===
=== Turismo ===
Sono diversi ed importanti i siti archeologici presenti nel paese; tra questi i più rilevanti sono:
*[[Djémila]]
*[[Qal'a dei Beni Hammad]]
*[[Valle di M'Zab]]
*[[Tassili n'Ajjer]]
*[[Timgad]]
*[[Tipasa]]
*[[Jelfa]]
*[[Kubr-er-Rumia]]
*[[Mechra-Sfa]]
*[[Medrasen]]
=== Commercio estero ===
 
=== Politica economica ===
L'Algeria ha avuto a lungo un'economia ispirata al socialismo di stato. A partire dagli anni 90 il governo ha abbandonato questa impostazione pilotando la transizione verso l'economia di mercato.
 
== Ambiente ==
== Arte ==
=== Architettura ===
=== Pittura e scultura ===
I piu noti attuali pittori algerini, tali [[Mohammed Khadda]], [[M'hemed Issiakhem]] ed i laureati del premio [[Abd-el-Tif]] d'[[Algeri]], tra i quali [[Maurice Boitel]], hanno contribuito al prestigio artistico del Algeria.
 
=== Letteratura ===
==== Poesia ====
E' conosciuta anche a livello internazionale la poetessa saruska snoopuska.
 
==== Romanzo ====
==== Teatro ====
=== Musica ===
È conosciuto, anche a livello internazionale, il cantante [[Khaled]].
 
== Sport ==
L'Algeria ha partecipato, inoltre, alla coppa d'Africa nel 2006 uscendone al primo turno.
 
== Tradizioni ==
==Bibliografia==
* Giampaolo Calchi Novati, ''Storia dell'Algeria indipendente. Dalla guerra di liberazione al fondamentalismo islamico'', Milano, Bompiani, 1998 ISBN 9788845239090
*[[Ferhat Mehenni]], ''Algérie : la question kabyle'', Paris, Michalon, 2004 ISBN 2-84186-226-7
*[[Francesco Tamburini]], L'Algeria di Abdelaziz Bouteflika: un regime e la sua crisi, in "Africana", 2008, pp. 131-140
 
== Voci correlate ==
*[[Città algerine]]
*[[Maghreb]]
*[[Cabilia]]
*[[Arabi]]
*[[Berberi]]
*[[Primavera nera]]
*[[Guerra d'Algeria]]
*[[5 luglio (Algeria)]]
*[[Censura in Algeria]]
*[[Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo]]
*[[Croissant-Rouge Algérien|Mezzaluna Rossa algerina]]
*[[Italo-algerini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=Portale:Algeria|wikt=Algeria}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{fr}}{{en}}{{ar}}[http://www.el-mouradia.dz Presidenza della Repubblica.]
* [http://www.apn-dz.org/apn/english/index.htm National People's Assembly] - Sito ufficiale del parlamento
* [http://algerie.el-annabi.com/ Tutte le città dell'Algeria] - sito non ufficiale
* [http://www.neolithique.eu Préhistoire en Algérie et au Maroc(photos)]
 
{{opec}}
{{Africa}}
{{Portale|Africa|Nordafrica|Islam}}
[[Categoria:Algeria| ]]
 
[[af:Algerië]]
[[als:Algerien]]
[[am:አልጄሪያ]]
[[an:Alcheria]]
[[ang:Algeria]]
[[ar:الجزائر]]
[[arc:ܓܙܐܝܪ]]
[[arz:الجزاير]]
[[ast:Arxelia]]
[[az:Əlcəzair]]
[[bat-smg:Alžīrs]]
[[be:Алжыр]]
[[bg:Алжир]]
[[bm:Aljeri]]
[[bn:আলজেরিয়া]]
[[bo:ཨར་གེ་རི་ཡ]]
[[bpy:আলজেরিয়া]]
[[br:Aljeria]]
[[bs:Alžir]]
[[ca:Algèria]]
[[ceb:Algeria]]
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[[cs:Alžírsko]]
[[cv:Алжир (патшалăх)]]
[[cy:Algeria]]
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[[dz:ཨལ་ཇི་རི་ཡ།]]
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[[es:Argelia]]
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[[fi:Algeria]]
[[fr:Algérie]]
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[[ga:An Ailgéir]]
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